ASSEMBLEA A.T.C. N. 1 della PIANURA MILANESE SABATO 18 APRILE 2015 Sabato 18 aprile 2015, con inizio alle ore 14.45 presso il salone dell’ Oratorio San Giovanni Bosco sito in Abbiategrasso, a seguito di regolare convocazione spedita a tutti i soci tramite posta prioritaria, si svolge ai sensi di Statuto l'Assemblea annuale ordinaria dei cacciatori iscritti all'A.T.C. n. 1 della Pianura Milanese. In discussione il seguente ordine del giorno: 1° 2° 3° 4° 5° NOMINA DEL SEGRETARIO D’ ASSEMBLEA; RELAZIONE DEL PRESIDENTE; APPROVAZIONE BILANCIO CONSUNTIVO A.T.C. N. 1 DEL LA PIANURA MILANESE STAGIONE VENATORIA 2014/2015; APPROVAZIONE BILANCIO PREVENTIVO A.T.C. N. 1 DEL LA PIANURA MILANESE STAGIONE VENATORIA 2015/2016; VARIE ED EVENTUALI. Prende la parola il Presidente Grassi per i saluti introduttivi e propone all'Assemblea la nomina come Presidente dell’Assemblea del Sig. Massimo Marracci, rappresentante in Comitato di gestione della Città metropolitana di Milano. L'Assemblea approva la proposta. Massimo Marracci - Buongiorno a tutti, vi ringrazio per la fiducia che avete voluto accordarmi anche questa volta. Come vogliono lo statuto e la legge regionale 26 del 1993, dobbiamo procedere in pochi istanti anche alla nomina del segretario d’Assemblea, perché se è pur vero che qui abbiamo un impianto di registrazione audio (quindi tutto quello che verrà detto verrà registrato e sarà disponibile agli atti, come avvenne anche lo scorso anno), il vecchio metodo di prendere gli appunti a mano non verrà abbandonato e lo dobbiamo attuare anche quest’anno. Quindi Vi proporrei, visto che ha già una consolidata esperienza in proposito essendo segretario dell’ATC, il Sig. Maurizio Pisoni, che viene quindi nominato segretario di questa Assemblea. Passo ora la parola al Presidente per la sua relazione introduttiva. Presidente Grassi - Amici e colleghi cacciatori, a tutti l’augurio di ogni bene da parte del Comitato dell’ATC della Pianura Milanese e dal suo Presidente che vi parla. Insieme stiamo percorrendo una strada non facile verso il traguardo di una caccia che deve opporsi a riduzioni di giorni, specie e aumento di tasse, perché paghiamo già troppo per avere troppo poco. Ed è questo il primo messaggio che consegniamo al nuovo Assessore (Consigliere delegato) e stimato Sindaco di Abbiategrasso, insieme al benvenuto per la disponibilità nei nostri confronti. Siamo qui Assessore, a bussare alla sua porta, alla porta di quella politica che De Gasperi definì “l’arte del realizzare” e Papa Montini predicò come “la più alta forma di servizio alla gente”. Siamo qui perché vogliamo non solo essere ascoltati, ma anche chiedere l’impossibile, perché è l’unica strada, come disse un grande sindacalista, dando il via alle lotte dei metalmeccanici alla fine degli anni sessanta, per LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 1 ottenere il possibile; ma chiediamo ciò che è giusto e abbiamo per questo il diritto di esigerlo, perché ogni cacciatore e tutti i cacciatori insieme sono creditori di gratitudine per l’impegno a favore dell’ambiente e il volontariato nella società civile. Oggi gentile Assessore, nel salutarla con amicizia e darle la nostra disponibilità con entusiasmo, come solo i cacciatori sanno fare, le consegniamo il ricordo di questo nostro primo incontro, sicuri che sia beneaugurante, per la sua famiglia e lei e che le rammenti anche la simpatia e le esigenze dei suo cittadini cacciatori. Chiamo Cavallotti, che è stato anche Consigliere comunale, a consegnare, a nome di tutti voi, questo cinghiale d’argento all’Assessore. C’è scritto ATC Pianura Milanese a Pierluigi Arrara con simpatia e gratitudine – i suoi cacciatori. Assessore la simpatia ce l’ha già, la gratitudine se la meriti. Cavallotti consegna il Cinghiale d’Argento e passa la parola al Consigliere delegato Arrara Consigliere delegato Arrara - Grazie a tutti del pensiero, son venuto perché mi hanno garantito che non portavate le armi, perché altrimenti oggi sarebbe stato facile sparare sul Sindaco! Mi è stata data dal Sindaco Pisapia la delega, oltre che alla Polizia della Città metropolitana e alla Protezione Civile, anche alla Caccia e Pesca, e da qualche mese mi sto interessando e appassionando alla vostra realtà che ho conosciuto e ho scoperto come essere veramente numerosa e significativa. Quello che volevo dire oggi è che cacciare è un diritto, ma essere cacciatori significa avere anche dei doveri, voi lo sapete bene. Senza nulla togliere ai cacciatori di Milano, però, io voglio ricordare che questo, il territorio abbiatense, è il giardino, possiamo chiamarlo il campo, il bosco della città metropolitana, è l’area più bella e quindi è compito di tutti, mio per primo, mantenerla e custodirla e renderla sempre più sana, quindi invito anche voi a fare questo, affinché sempre l’ATC possa creare un rapporto continuo con il mondo dell’agricoltura, con il mondo dell’ambiente, perché solo insieme si può, da un lato, svolgere una passione come la vostra, ma nello stesso tempo essere rispettosi dell’ambiente e soprattutto degli animali. So che lo fate già, ma penso che sia sempre importante dirlo. Il nostro presidente, nella prima riunione del Comitato aveva detto una frase che mi aveva stupito e che vorrei lasciarvi come saluto e impegno per questa nuova stagione. Io sono stato nominato all’interno del Consiglio della Città Metropolitana, ma è una situazione complicata, da subito Caccia e Pesca volevano trasferirli alla Regione, io mi sono opposto, ci stiamo opponendo affinché rimangano di competenza della Città metropolitana perché ciò permetterebbe di mantenere più vicini i rapporti fra l’ambito territoriale e i territori. All’interno della Regione avverrebbe una dispersione e questo ci preoccupa, quindi noi stiamo lavorando in questo senso: gli Uffici lo sanno e proseguiremo su questa strada. Quello che volevo dirvi per concludere è quello che disse il Presidente quella sera: a caccia si, ma con giudizio. Questo è l’augurio che faccio a tutti. Buon lavoro. Relazione del Presidente Grassi - Amici e colleghi cacciatori, Siamo qui, ed è la seconda volta per l’Ambito della Pianura milanese, per continuare ad essere il popolo di una realtà da valorizzare convinti che non bisogna agire ogni giorno come fosse l’ultimo ma viverla come il primo di una lunga esistenza. La caccia ci insegna che ad ogni alba il sole è nuovo e siamo capaci di andargli incontro con fiducia certi che il futuro è di chi sa costruire LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 2 il proprio destino e sicuri che la vera generosità verso il domani è nel donare tutto al presente. E lasciate che proprio con questa convinzione ringrazi quanti mi hanno preceduto in un’opera non facile e non sempre giustamente accolta. Rammento, con affetto due personaggi della caccia, il professor Remo Bozzi caro a tutti e in particolare all’amico Giuseppe Cavallaro e il primo presidente ATC commendator Vito Lattuada personaggio storico di una storica caccia milanese. E dopo di loro ricordo l’impegno di Franco Zoller, la concretezza dell’industriale Paolo Cabiati, l’intelligente irruenza dell’architetto Raffaele Congiunti, il lavoro metodico dell’ingegner Graziano Barbaglia, l’impegno appassionato del dottor Massimo Marracci e ultima perchè conclusa da poco, l’opera dell’ingegner Vittorio Zocca. Hanno inoltre contribuito a costruire e dare dignità ad una caccia voluta dalla legge in un territorio martoriato da strade e costruzioni l’ex assessore Luca Agnelli e, in un impegno professionale impreziosito dall’intelligenza e dall’equilibrio, il dottor Carmelo Miceli. Infine lasciate che ringrazi i membri del Comitato. Tutti e fra loro il vicepresidente vicario Salvatore Conti capace di dare al suo incarico oltre all’esperienza umana e venatoria il significato profondo di un lavoro da compiere a vantaggio della collettività tutta, Giuseppe Bongini a cui chiediamo di accettare la vicepresidenza, Gino Rezzonico che si è assunto il non facile incarico di presidente della Commissione selvaggina, e insieme a loro tutti gli altri, dall’avvocato Luca Corabi De Marchi per il comune di Milano a Gianluigi Pirota nominato dal comune di Morimondo. E insieme a loro a Piernatale Invernizzi e Pietro Ticozzelli a cui ho chiesto di intervenire a spiegarci, nella maniera suggestiva come lui ha fatto nella recente seduta del direttivo, interventi per agevolare la presenza di selvaggina. E ringrazio ancora Bonelvio Vitali e il dottor Giovanni Bolla, noto come medico e cinofilo di qualità. Insieme a loro Giuseppe Cappellini, Dario Garavaglia nostro e vostro riferimento tecnico, Edoardo Losa, Ruggero Miracca indicato da Ekoclub il club dei giovani ed infine Giovanni Gottardi che ascolterete fra breve per un progetto coinvolgente e di sicura qualità Esordisce nel Comitato Pietro Malara da cui ci attendiamo molto perché porta l’esperienza di quanti guardano alle acque come ad un prezioso bene da tutelare, è stato riconfermato segretario a pieno merito Maurizio Pisoni e abbiamo cominciato ad avvalerci della preziosa esperienza del veterinario dottor Andrea Grassi. Amici e colleghi cacciatori, la città metropolitana del lavoro è grande e sarà, tra alcuni giorni oramai, al centro del mondo con l’Expo che ha già fatto irruzione nell’attualità e destinata a rimanere nella storia con una svolta positiva persino negli slogan perché dedicata alla nutrizione nel pianeta, una maniera in positivo per dire che è urgente fare qualcosa per ridurre la fame nel mondo. Colleghi cacciatori, la nostra città metropolitana è intrigante, rievoca l’immenso sogno di Leonardo che immaginava il volo dell’uomo e la spiritualità di Sant’Ambrogio che avrebbe voluto dargli le ali d’ angelo, l’ineguagliato ricamo del duomo e la potenza del castello. Hanno faticato per farla grande anche intere generazioni di nostri colleghi cacciatori, unico popolo quale noi siamo nella miriade di associazioni, che testimonia all’altra gente un’esistenza esemplare perché abbiamo solo noi il porto d’armi, la carta dì identità degli onesti. Abitiamo un territorio vivificato da 5842 soci di cui 4838 che si dedicano alla stanziale e pagano 145 euro, 93 euro in più di quanti limitano le catture alla migratoria. Chiusi in confini troppo angusti, costretti ad essere migranti mai gratuiti in altre zone, in lontani territori di Lombardia e del Piemonte, siamo e vogliamo continuare ad essere il popolo di una realtà che costruiamo ogni giorno e vivere intensamente nella nostra breve LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 3 stagione come abbiamo già dimostrato nei territori che un tempo avevano diviso i cacciatori chiedendo a quelli che volevano rimanere uniti il pagamento di due quote, poco meno di un mese di pensione sociale per andare a caccia meno di quindici giorni l’anno questa è la media calcolata dagli uffici tecnici a cui va il nostro grazie per l’impegno e la qualità delle prestazioni – nell’intera superficie di quella che un tempo era la Provincia di Milano. Oggi il territorio è attraversato come non mai e meno di quanto lo sarà in un nostro domani da strade, autostrade, infrastrutture, ponti e viadotti. La nostra caccia, nostra perché ce la paghiamo, sta diventando un miracolo quotidiano di passione e partecipazione capace com’è di suscitare scintille di orgoglio e superare difficoltà che farebbero ammainare la bandiera a tante altre associazioni. Perché noi cacciatori, nell’entusiasmo e nella critica siamo fatti così, poeti, forse ultimi e magari persino non consapevoli, in un universo che appare sempre più crudele verso i deboli, immiserito nelle polemiche su una solidarietà che diventa ancor più difficile perché più numerosi coloro che la richiedono. Ecco perché molti di noi cattolici, ed io lo sono con l’orgoglio di portare con me lo spirito dei Francescani che mi ebbero allievo, si domandano perché si stia precipitando in un’epoca di odio e di contrapposizioni proprio in giorni in cui tutti hanno più bisogno di Cristo e tutti, oggi più di ieri, temono di essere crocifissi. E’ vero, amici cacciatori, siamo gli ultimi poeti, e me lo confermate nelle assemblee e nelle riunioni, che sanno ascoltare lo zirlo del tordo e smarrirsi nella malinconia della canzone del vento, sentono il cuore in gola nel bosco della beccaccia o trepidano per una rossa che non vuole alzarsi in volo. E’ vero, siamo fatti così, ma ne siamo orgogliosi. Siamo orgogliosi di sognare, caro Assessore, ma senza essere mai prigionieri dei nostri sogni e significa che non consentiremo mai che la caccia diventi un’isola smarrita nell’oceano di tante promesse. Non siamo qui, oggi, per impostare una cartolina che giunga dal passato ma per chiedere quella giustizia che ad ogni stagione ci viene negata. Siamo qui per acquisire la consapevolezza che l’ATC funzionerà bene nella misura in cui sapremo tutti noi, membri del Consiglio e cacciatori, essere primi nella partecipazione e nelle proposte, nelle critiche e nei progetti che devono essere precisi ed esigibili e mai parole affidate al vento e incapaci di attrarre una risposta proprio come i canti delle allodole da richiamo negli ultimi giorni di dicembre. Dobbiamo avere la consapevolezza che la delega ai membri del Consiglio va completata con la vostra partecipazione, le vostre richieste, i suggerimenti che tengano conto della realtà e non dei sogni perché è importante avere il fucile in spalla o appoggiato alla finestrella del capanno ma è altrettanto importante elaborare proposte e progetti che devono poi consentirci di continuare a portare quel fucile e magari anche in altri luoghi, in tempi diversi e su selvatici differenti. Insieme, colleghi cacciatori, dobbiamo disegnare la nuova geografia di una Milano della caccia che non sia un’isola in Lombardia caratterizzata da minuscole ambizioni o desideri destinati all’insoddisfazione, che non diventi una caccia con i fagiani da cortile o starne che lasciano a malincuore le ceste e la capacità di chiunque sia chiamato a fare il coordinatore non può essere misurata dalle informazioni che dà su luoghi e tempi dei ripopolamenti. La nuova geografia, e va continuamente ridisegnata nei propositi, nelle attese, nelle speranze da non deludere, deve porre il cacciatore, i suoi progetti, i suoi desideri per i quali paga una quota, l’agricoltore con i suoi saperi e il territorio di cui lascia la disponibilità, il mondo ambientalista di cui vogliamo cogliere e fare nostri i suggerimenti migliori che mai devono penalizzare la caccia, al centro di un impegno che premia il lavoro e riporta la politica del LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 4 territorio – anche questo è nel programma a disposizione di quanti lo vorranno avere – nei suoi confini restituendo all’ATC ed al suo direttivo la capacità di proposta e di realizzazione in cui le associazioni venatorie milanesi, le organizzazioni degli agricoltori ed i naturalisti hanno sempre avuto un ruolo importante. Non faccio riferimento a grandi progetti che devono sempre e comunque essere concordati insieme a voi perché siete voi che pagate la quota ma a piccole e quotidiane proposte tangibili per tutti e di cui tutti possano chiedere conto e parteciparvi convinto come sono che un grande mosaico si costruisce giorno dopo giorno mettendo ogni sua parte al suo posto. Noi abbiamo assunto l’incarico da pochi giorni e termineremo il nostro impegno fra un anno quando saranno rinnovati i vertici della città metropolitana e del Comune di Milano. Siamo qui da pochi giorni non per dar voce a una promessa ma per proseguire con voi un percorso che altri continueranno. Siamo aperti alla collaborazione di tutti i cacciatori perché l’ATC è di tutti i cacciatori e mi auguro, a fine mandato che non ci sia alcuno che possa accusarmi, accusare il Consiglio di aver detto e non essere ascoltato, di aver proposto ed essere stato dimenticato. Diceva papa Giovanni” Se qualcuno ti si avvicina a vuole camminare con te non chiedergli da dove viene ma lascia cammini con te”. Amici e colleghi cacciatori, ho letto e continuo a leggere e sentir dire che occorre una caccia di qualità e molti ne avrebbero la ricetta ma i risultati si sono sempre discostati dalle promesse che io mi guardo bene dal rinnovare. Credo invece che sarebbe opportuno sostituire od integrare quella prima definizione, caccia di qualità, che mal si accorda con selvatici da voliera, viadotti, capannoni, nuove strade e villaggi satellite con un’altra certamente di maggior valore, di migliori risultati e mai bugiarda. Fu coniata anni ed anni fa dal cardinale Ildefonso Schuster quando disse “a caccia sì ma con giudizio”. Ebbene sono pienamente convinto che sia possibile conquistare una caccia che sia il risultato di una gestione seria e condivisa con le sue tensioni ed i suoi contrasti ma anche con traguardi da raggiungere e mete da conquistare. Una caccia che sia espressione di equilibrio e conferma di un diritto ma anche rispetto di doveri, che consideri i vecchi cacciatori con la loro esperienza una realtà a cui guardare con attenzione e gli sia riconoscente magari con un ritocco, in base all’età, alla quota associativa memori che fu proprio Milano a inventare ed esportare nella Penisola la festa del vecchio cacciatore. E fu Milano a regalare all’Italia l’Enci, l’Ente nazionale della cinofilia, far leggere nella Penisola il Cacciatore italiano, nato oltre un secolo fa proprio nella capitale di Lombardia dove fu anche organizzato il primo Congresso nazionale sulla caccia, ed era la fine dell’Ottocento, e proprio nella metropoli si tenne a battesimo la Lega dei cacciatori, da cui presero origine le associazioni venatorie e in Galleria Vittorio Emanuele ottant’anni fa nacque anche il Club del beccaccino di cui fu presidente l’ancora rimpianto Adelio Ponce de Leon. Pochi ricordi che galleggiano nella nostra storia per dire che siamo stati primi e vogliamo continuare ad essere i migliori nella proposta e nelle realizzazioni ma anche nella fatica a cui tutti dobbiamo contribuire perché l’ATC è responsabilità di tutti e più parteciperete più diventerà lo specchio fedele dei vostri desideri e capace di rispondere alle vostre esigenze. Amici e colleghi cacciatori, proviamo insieme, ancora una volta, a reinventare la caccia abbandonando cartoline che molti vogliono spedirci dal passato perché le memorie raccontano la storia ma nessuna di loro per quanto importante, ha mai scalfito un attimo del domani e nessun vento è buono né gonfierà mai le vele ai cattivi marinai.. Amici, colleghi cacciatori che avete avuto la bontà di ascoltarmi, c’è una carità feroce nel ricordo scriveva Giuseppe Ungaretti ma noi la teniamo chiusa nell’anima perché vogliamo LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 5 raggiungere nuovi traguardi politici e tecnici e sono nella consapevolezza che la caccia è una risorsa e mai un problema, che non è un’icona della storia ma guarda al futuro nella gestione della selvaggina, nella collaborazione con il mondo agricolo, nell’impiego dei cani e persino, si, persino nella coltivazione di un’eterna illusione di ripercorrere lungo sentieri antichi ma con il cuore nel futuro. Marracci - Grazie al Presidente Grassi che, come ci ha abituato ormai da molti anni, non solo in punta di penna, ma anche con la parola parlata riesce a contemperare e a mettere insieme i ricordi del passato, che fu glorioso non c'è dubbio non solo a Milano e Provincia ma più o meno in tutta Italia, con la caccia odierna. Parliamo della caccia in questo momento non di altro, con però una prospettiva futura: è sempre importante ricordare da dove si viene, ma io credo e penso che vi troviate d’accordo con me che sia ancora più importante partire e programmare il futuro, il futuro è già ora nel momento in cui sto parlando poiché le parole che ho detto prima sono già passato, il presente non c’è, ci sono soltanto un passato e un futuro e questo credo che sia importante e necessario che cominciamo a rifletterlo e a lavorare in questa direzione, anche per quanto riguarda la gestione faunistico venatoria. Voi sapete che siamo in un momento di grande confusione istituzionale, purtroppo per quanto riguarda le nostre competenze di agricoltura caccia e pesca non c’è certezza di quello che avverrà domani, dalla settimana prossima, da Lunedì quando torneremo tutti al lavoro, ai mesi successivi. Di sicuro il Sindaco di Abbiategrasso, nonché nostro Consigliere delegato alla caccia Arrara, già l’ha detto: c’è la volontà sua nonché del Consiglio metropolitano della città di Milano che queste competenze rimangano sul territorio, rimangano all’ente che è subentrato alla vecchia, ahimè, Provincia di Milano. Anche a noi capita, Grassi prima ha usato ancora la parola Assessore, di dire ancora gli uffici provinciali, la Provincia di Milano perché 150 anni e rotti di storia, per agganciarmi a quello che vi anticipavo poco fa, non si possono dimenticare da un giorno all’altro! Tuttavia speriamo che di questi tutti, sia a livello politico sia a chi compete il livello amministrativo e gestionale, gli uffici, sappiamo farne tesoro per proiettarci nel modo migliore nel futuro una volta che finalmente si sarà capito di chi saranno queste benedette competenze che ci riguardano in prima persona. Ciò detto, passerei immediatamente la parola a uno degli ulteriori relatori che il presidente Grassi ha già citato nella sua relazione, Pietro Ticozzelli, rappresentante in Comitato di Confagricoltura, che riprenderà brevemente alcuni concetti sui miglioramenti ambientali e nello specifico su un tipo di miglioramento ambientale che nel nostro territorio a colture intensive sicuramente può rappresentare una risorsa preziosa nel periodo invernale per la fauna selvatica. Prego, la parola a Ticozzelli. Relazione Pietro Ticozzelli - Signori buongiorno a tutti, alcuni di voi mi conoscono sono un agricoltore qui della zona, abito a Robecco sul Naviglio e faccio parte, come diceva il presidente, del Comitato di Gestione. Il Presidente mi ha invitato a esprimere un parere su quello che è il meccanismo della collaborazione agricoltore-cacciatore, infatti pensavo di sottoporvi un’ipotesi di lavoro per suggerire alcune soluzioni di valutazione nella elaborazione dei piani di miglioramento ambientali che i cacciatori, l’ATC in particolare, è chiamato a sviluppare nell’ambito del piano faunistico che è stato recentemente approvato. Partendo dal presupposto che i miglioramenti devono incidere positivamente LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 6 sull’ambiente, la fauna e l’attività venatoria e partendo da quest’ultima esigenza, mi sembra interessante riproporre una misura, peraltro già attuata nel passato, di intervento, che consiste nel rilasciare gli stocchi di mais in campo. Infatti, con questo intervento, si avrebbe un beneficio ambientale, un rilascio di alimenti per la fauna sia stanziale che migratoria, e una presenza di residui, ai fini venatori, che renderebbe la campagna più “sporca”, come dicono i cacciatori, e quindi più idonea per la caccia. Verrebbe superata la famosa affermazione, che alcuni di voi utilizzano: “quando si va a caccia sembra di trovarsi in un’autostrada”. Vorremmo sfatare questa situazione. L’intervento cui ho fatto riferimento è di facile gestione, permette di realizzare delle aree più estese in zone più allocate e oltretutto a un costo molto contenuto. Questo consentirebbe di moltiplicare sensibilmente la superficie finora interessata che, per vostra informazione, attualmente coinvolge circa 50 ha e se pensate che tutta l’area dell’ATC son circa 80.000 ha, vi renderete conto che l’intervento è ben poca cosa, per lo meno ai livelli attuali. La stessa misura tra l’altro si potrebbe replicare con gli stessi criteri nelle zone a riso, in quanto, attraverso una tecnica particolare di raccolta e utilizzando delle macchine particolari, si potrebbero lasciare tutte le stoppie del riso in campagna. Questo darebbe praticamente un altro aiuto sensibile a quei criteri che abbiamo espresso in precedenza, ai fini del miglioramento ambientale. Ovviamente queste sono idee, sono interventi che possono essere aggiustati e adattati e naturalmente possono essere integrati con dei progetti molto più impegnativi e di una valenza magari maggiore. Tutto questo, comunque sia, noi intendiamo riproporlo, nello spirito di collaborazione che si è avuto in questi anni tra il mondo agricolo e il mondo dei cacciatori nel suo insieme. Un grazie a tutti, in bocca al lupo, grazie. Marracci - Grazie anche a Ticozzelli. La sua relazione è stata molto sintetica ma molto importante, e di questo lo voglio ringraziare, perché ci fa capire, caro Consigliere, lo stato reale del nostro territorio dove parlare di lasciare gli stocchi di mais in campo, almeno fino al febbraio dell’anno successivo al raccolto, può configurarsi come un miglioramento ambientale. Se parliamo di miglioramenti e ripristini ambientali, propriamente detti, tutto può essere tranne che lasciare i residui colturali in campo, poiché si parla sempre di progetti dal significato molto più elevato, ricostituzione di boschetti, siepi, filari, zone umide ecc… Va benissimo il discorso degli stocchi, ed è apprezzabile e sicuramente da seguire, ma quello che voglio invitarvi a fare è riflettere sulla gravità della situazione del nostro territorio dove anche lasciare qualche centinaio di ettari a stocchi, nel terreno non arato e seminato già nell’autunno-inverno, costituisce effettivamente un miglioramento ambientale perché da ulteriori possibilità di rifugio e in parte di alimentazione per alcune specie selvatiche. Questo per introdurvi alla seconda breve e sintetica relazione integrativa di quella del Presidente Grassi, che è quella di Giovanni Gottardi, Rappresentante del WWF nel Comitato di Gestione, che invece, sempre sui miglioramenti, parlerà proprio di uno di questi interventi, che sono un miglioramento ambientale propriamente detto e poi le valutazioni le lasciamo a voi. Intanto saluto il collega Dr. Carmelo Miceli Responsabile del Servizio faunistico della Città metropolitana, che ci ha raggiunti dalla lontana cittadina di Busto Arsizio. Prego Gottardi, a te la parola. LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 7 Relazione Giovanni Gottardi - Grazie. Intanto ringrazio il Presidente per avermi incaricato di portare all’Assemblea questo piccolo contributo. Come già è stato anticipato da qualcuno dei relatori che mi hanno preceduto, vorrei partire da quella che è la situazione territoriale che si sta modificando nel corso di questi ultimi anni. Sapete che recentemente è stato rivisto il piano faunistico venatorio provinciale, si è passati da due ATC di pianura a un ATC unico di pianura che copre quella che era la vecchia provincia di Milano, parliamo di una superficie di ottantamila ettari, il problema del consumo di suolo è già stato, come dire, più volte sottolineato, quindi le grandi infrastrutture, ultima quella dell’Expo, dove si sono consumati 1000 ettari di terreno agricolo produttivo, per fare questa grande manifestazione. Sono tutti elementi che ci inducono a rivedere un po’ il modo di pensare gli interventi sul territorio e in questo senso nel programma che il Presidente Grassi ha presentato quando si è proposto come candidato alla presidenza dell’ATC Pianura Milanese, c’è stato un intervento in particolare che ho condiviso pienamente, ossia quello di creare finalmente una situazione di miglioramento ambientale che non vada solo a favore della fauna stanziale, quindi mi riferisco alla lepre, alla starna, piuttosto che al fagiano, ma anche di iniziare un percorso che veda un po’ gli interventi sul territorio, ovviamente in collaborazione con le aziende agricole, come miglioramento delle condizioni per la conservazione, la riproduzione e anche, ovviamente, poi il prelievo della fauna migratoria. Partendo dall’idea e dal presupposto che nella pianura milanese, ma soprattutto nella Bassa milanese, i territori che conosciamo tutti, dall’abbiatense andando poi verso la provincia di Pavia, un elemento che caratterizza questo territorio è sicuramente la presenza dell’acqua, con le risaie come coltura agronomica, ma anche con i fontanili, le rogge, i prati marcitoi, abbiamo pensato finalmente di avviare un progetto per costruire una grande zona umida all’interno della quale la fauna acquatica potrà riprodursi e sostare e quindi durante il periodo di caccia, ma anche della riproduzione, potrà dare un contributo all’incremento della popolazione di queste specie. Mi riferisco in particolar modo non solo agli anatidi, che come ben sapete con il Parco del Ticino, le cave e altre situazioni sono un gruppo già ben rappresentato, ma soprattutto anche ad altre specie di interesse venatorio come posso essere alcune specie appartenenti alla famiglia dei limicoli, i beccaccini piuttosto che i combattenti, e abbiamo già individuato alcune aziende che avrebbero delle caratteristiche per portare avanti questo tipo di progetto. Perché la questione fondamentale, per arrivare alla conclusione di un progetto di questo genere, è avere la disponibilità dell’acqua durante tutto l’arco dell’anno. Sapete che le aziende agricole che utilizzano l’acqua sono condizionate dalla presenza dell’acqua che viene rilasciata dal Consorzio del Villoresi e che comunque la disponibilità dell’acqua non è per tutti i dodici mesi, bensì ci sono dei periodi ben stabiliti. Abbiamo già individuato una azienda che ha dato la disponibilità delle aree, stiamo parlando di superfici che potranno andare da un minimo di cinque a un massimo di dieci ettari, quindi avremo la possibilità di avviare un progetto su una scala abbastanza vasta a medio e lungo termine, proprio per iniziare ad avviare un discorso a favore dell'avifauna migratoria. Vi ricordo che oggi i migratoristi che sono iscritti all’ATC sono ormai arrivati intorno al migliaio, quindi sono un quarto della popolazione venatoria sulla provincia di Milano. E quindi in questo senso abbiamo anche cambiato un po’ direzione. Io mi auguro che questo intervento arrivi a un successo e a una conclusione perché questo non avrà una sola sfaccettatura, ma avrà molti risvolti positivi per il prelievo e la conservazione, così come dell’incremento della LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 8 biodiversità, perché nell’acqua ci stanno i pesci, gli anfibi, gli insetti, quindi anche nel contesto di una miglior visione della biodiversità che in una provincia così martoriata come quella milanese oggi ha delle grosse difficoltà. Io ringrazio il Presidente e tutto il Comitato per avermi dato questo incarico di presiedere la Commissione Territorio e Ambiente dove avevo già lavorato nelle gestioni precedenti, in collaborazione con i rappresentanti degli agricoltori e mi auguro che questo connubio di idee e competenze porti dei risultati. Grazie. Marracci - Grazie anche a Giovanni Gottardi per quanto ha voluto anticiparci per quella che sarà una delle attività del Comitato di Gestione, futura ma già dai prossimi mesi, quindi non lontana nel tempo, bensì a partire dai prossimi mesi come una delle attività principali. Credo che siamo tutti d’accordo sul fatto che è vero che abbiamo poche risorse, che il territorio della Provincia di Milano richiederebbe investimenti di milioni di euro per poter essere effettivamente recuperato dal punto di vista della qualità ambientale, però anche a titolo di esempio, di dimostrazione che con la volontà qualche risultato, pur di ridotte dimensioni, si può ottenere. Credo che sia molto importante e che quindi ci si debba provare al di là di quello che è l’immissione della fauna stanziale, definita con un termine che io non ho mai sopportato, ma che rende noto perfettamente il suo destino: “pronta caccia”, che certo è una delle attività di cui l’ATC si deve occupare, ma che sicuramente non può essere chiamata “gestione faunistico-venatoria” e su questo credo che siate tutti d’accordo con il sottoscritto, vi interessi o meno trovare almeno un capo di stanziale ogni uscita che fate durante la stagione venatoria. Adesso abbiamo in ordine del giorno i bilanci, però siccome è un atto importante, direi uno dei principali ai quali viene chiamata l’Assemblea degli iscritti, se siete d’accordo io farei precedere quella parte da vostri interventi, perché il Presidente ha svolto la sua relazione, la prima in questo suo nuovo ruolo ed è quindi significativo e importante che si colga questa occasione per intervenire e far presente idee, proposte, critiche, suggerimenti, quello che voi riteniate utile dire. Tutto questo se volete, anche in riferimento alle due brevi relazioni integrative di Ticozzelli e di Gottardi. Quindi, se siete d’accordo, darei subito lo spazio al dibattito con gli interventi. Vi chiedo naturalmente e cortesemente la brevità, di essere chiari e sintetici perché non sappiamo quanti interverranno e bisogna fare in modo che tutti possano parlare e che tutti possiamo andare a casa avendo esaurito l’ordine del giorno a un orario consono. Darei la parola per primo al Dr. Gianni Bolla che aveva un intervento-proposta da rivolgere a tutto il Comitato e all’Assemblea e poi mano a mano chi ritiene di voler intervenire si avvicini al microfono. L’ultima cosa che vi rammento e poi vi lascio la parola, è presentarvi prima di ogni intervento perché è importante anche ai fini del verbale. Marracci chiede all’assemblea chi voglia fare un intervento sulla relazione del Presidente e passa la parola al Dott. Bolla. Gianbattista Bolla - Buongiorno a tutti. Visto che siamo qui numerosi, spesso e volentieri all’interno del Comitato di Gestione ci si ferma a discutere su problematiche che arenano un pochino i lavori, senza allusioni al nostro presidente dei revisori dei conti. Allora, visto che l’Assemblea è sovrana, io proporrei all’Assemblea di farsi carico di avanzare una LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 9 proposta al Comitato di Gestione e sulla quale si debba assolutamente prendere una decisione. Il Presidente Grassi ha già ricordato bene la fusione e la volontà del risparmio di risorse economiche, però tutto sommato dietro a questo intento noi manteniamo sempre due sedi, cinque segretari, tre effettivi e due fittizi, quindi io chiedo a questa Assemblea di esprimersi, quindi di mettere a verbale, che la sede diventi una sola e cercare di rivedere anche la posizione delle segretarie perché è un possibile risparmio importante. Poi per altre questioni ci troviamo, però è fondamentale visto che qui abbiamo il Consigliere delegato, che ci si trovi a metà strada, non da una parte e nemmeno dall’altra. Abbiamo il Consigliere delegato, l’anno prossimo ci saranno ancora le elezioni, ci sono un sacco di uffici liberi, a questo punto chiedo al delegato della Città metropolitana almeno l’impegno di trovarci una collocazione idonea come tante, perché noi siamo una partecipata e come tale abbiamo tutti i diritti delle partecipate che ci sono nei vari Comuni. Quindi che si faccia carico l’Assemblea di dire: vogliamo una sede unica e dopodiché noi lavoreremo su questo obiettivo. Grazie. Marracci - Grazie anche a Gianni Bolla per l’importante contributo, è un’ipotesi che in effetti il Comitato sta discutendo da qualche settimana ed è quella la direzione nella quale si deve lavorare con consapevolezza. Se si vorrà, come si deve, per giusta economia, fare un’unica sede, questa per necessità geografiche dovrà essere all’incirca al centro del territorio dell'ATC, il che vuol dire a Milano, questo è bene dirlo subito e che tutti ne siano consapevoli perché ha senso fare una sede se si da una più equa possibilità a tutti di raggiungerla, a tutti gli iscritti in caso di bisogno, salvo pensare a sportelli nelle attuali sedi sul territorio per le pratiche più semplici che devono essere sbrigate, ma tenendole aperte con un ridotto numero di ore, con riduzione del personale ecc… La sede legale e amministrativa, credo che siate tutti d’accordo, deve stare al centro, per i motivi che vi dicevo, e al centro c’è Milano, che sia nella periferia o nell’immediato hinterland, ma la posizione del baricentro è quella, rispetto al fatto che ora abbiamo un unico ATC, detto appunto della Pianura Milanese. Chiuso questo argomento, passo di nuovo la parola a voi. Chiunque voglia parlare può venire al microfono ed esprimersi liberamente. Grazie. Giovanni Moscardin - Buongiorno sono Moscardin Giovanni di Abbiategrasso, prendo al volo le ultime parole del Dott. Marracci, che ha detto che la sede dovrebbe essere a Milano. Io dico Milano mi va bene perché diventata Città metropolitana, noi abbiamo la campagna metropolitana ad Abbiategrasso quindi credo, a mio avviso, che debba essere ad Abbiategrasso, c’è un circondario non da poco. Diamo alla Città metropolitana il nostro Sindaco che credo che farà bene perché conosce il nostro territorio, noi abbiamo un territorio enorme e credo che lo conosciamo molto bene. Mi dispiace per il Dott. Grassi diceva della partecipazione e io credo che la partecipazione possa esserci se c'è quello che viene sviluppato sul territorio, cioè la caccia: essa viene sviluppata qui non a Milano, quindi noi siamo presenti qui e non a Milano, lavoriamo, abbiamo le famiglie e diventa per noi molto difficoltoso venire a Milano. A Milano gestiscono 1500 cacciatori e noi ne gestiamo 3500 se è cosi la mettiamo su questo piano, dopo con la politica creiamo i nostri candidati, creiamo i consiglieri come giustamente ha detto chi mi ha preceduto. Io dico di conservare la sede ad Abbiategrasso, poi mi rassegno se verrà portata a Milano, però dobbiamo riflettere su quello che vogliamo, se vogliamo la partecipazione credo che la LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 10 sede debba essere nel luogo più idoneo e il luogo più idoneo è dove si caccia, si caccia in queste zone, non si caccia a Milano, questa è la mia opinione. Valentino Solari - Sono Valentino Solari, ho fatto parte del Comitato di Gestione per 8 anni, quindi io sono per le due sedi, sul fare la sede unica sarei molto perplesso, bisogna esaminare la cosa molto profondamente, poi l’idea migliore che ne verrà fuori sarà quella opportuna da adottare. Sono invece molto contento della riunione di questo pomeriggio in quanto ho sentito parlare ancora, dopo qualche anno che non se ne parlava più, di miglioramenti ambientali, ecco mi ha fatto molto piacere sia l’intervento del sig. Ticozzelli che dell’amico Gottardi i quali hanno confermato che se non facciamo dei miglioramenti ambientali è praticamente inutile che noi continuiamo poi a tirar fuori dei soldi per buttare fagiani a destra e sinistra in maniera inconcludente, quindi dobbiamo operare nel modo migliore affinché la selvaggina sia più stanziale sul territorio, non il pronta caccia veloce dalla sera al mattino! Tutto qua, vi ringrazio perché c'è una bella folla e credo che i cacciatori siano ancora tutti uniti. Grazie. Sala - Signori buongiorno mi chiamo Sala, per il fatto delle sedi io spero che la sede venga trasferita a Milano e la Provincia ora Città metropolitana ci offra la sede gratis perché vedendo qua i 16000€/13000€ di Abbiategrasso e vedendo i 6000€/4000€ di Viboldone mi sembra che sia una spesa enorme. Io mi ricordo che il vecchio Assessore Luca Agnelli ci aveva promesso una sede, poi le cose sono saltate per aria, ci aveva promesso una sede a Milano diciamo gratis o quasi, se sbaglio correggetemi. Un’altra cosa vorrei aggiungere: sarei dell’idea, se siete d’accordo, di ripristinare il tesserino di riconoscimento, signori possiamo metterlo a votazione perché il Comitato di Gestione è lì, parla parla ma di azioni non ne fa, si è visto l’anno scorso che i problemi non li risolve, anche Rodolfo Grassi ha fatto un bel discorso, ma non ha un programma perciò mi dispiace doverlo contraddire. Non c'è un programma, non ha fatto un programma sulla selvaggina, su qualsiasi altra cosa, sono parole buttate lì. Grazie. Angelo Tresoldi - Buongiorno a tutti, mi chiamo Tresoldi Angelo e vengo dall’Est, io credo che in aggiunta ai progetti che sono stati enunciati, uno dei progetti che io vedo più importante ci cui si è già parlato, si è già cominciato ad abbozzare l’anno scorso è la gestione delle zone, la caccia è partecipazione abbiamo detto prima e tutti quanti hanno parlato di partecipare e partecipare, ma per gestire un Ambito cosi grande bisogna avere la collaborazione delle zone e le zone dobbiamo organizzarle, si devono sentire responsabilizzate, ma devono partecipare in un certo senso dando suggerimenti al Comitato per quelle che sono le iniziative. Questo è fondamentale altrimenti secondo me non andiamo molto lontano, è troppo grande l'ATC e quindi la partecipazione viene attraverso l’organizzazione delle zone con dei responsabili con un dialogo continuo tra le zone e il Comitato di Gestione. Apprezzo molto il discorso dei miglioramenti ambientali un po’ più concreti, ho visto anche la significativa cifra messa a bilancio e spero che naturalmente si concretizzi e si realizzi naturalmente nel modo opportuno perché lo ritengo molto importante. Sul bilancio penso che parleremo dopo, quindi adesso non mi addentro nell'analisi delle diverse voci, giusto? Questo è un intervento indipendente. LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 11 Sala - Scusate se vi importuno, mi è venuta in mente una cosa intanto che venivo qui: l'ATC Milano Est aveva un sito web e da quel sito si sapeva quando c’erano i lanci, si sapeva quanta selvaggina veniva lanciata, si sapeva quando c’era da catturare le lepri, ecc. Vorrei che quel sito web fosse ripristinato. In più non mi sembra giusto, visto che si parla di spendere meno, che l’ATC di Abbiategrasso, per capirci bene, mi mandi un sms sul telefonino, un sms per il lancio dei fagiani è una cifra che l’ATC sta spendendo, col pc non ci sono spese, non so se mi sono spiegato. Inoltre l’ATC di Abbiategrasso mi mandava un SMS sul telefonino, Viboldone invece no e questa tra di loro era già una differenza. Marracci – Scusate, una prima risposta al sig. Sala la do io ed è questa: già dallo scorso anno, cioè con il precedente Comitato di Gestione, l’ATC della Pianura Milanese ha il suo sito web, che poi mi diciate, e io sono d’accordo con voi, che fosse incompleto, che non fosse totalmente attivato, che alcune pagine, alcuni link andassero completati, verissimo. Ci sono state delle difficoltà, diciamo di collegamento, con la ditta che aveva avuto l’incarico perché purtroppo il titolare ha dei gravi problemi di salute, anzi colgo l’occasione per fargli i migliori auspici di pronta guarigione: però, al di là di questi inconvenienti di percorso, il sito esiste già da molti mesi, c’era ancora come presidente l’Ing. Vittorio Zocca che avete visto qui al tavolo con noi. E’ da allora che c’è il sito web. L’anno di nascita di questo ATC della Pianura Milanese è il 2014, vi ricordo che è nato ufficialmente con il piano faunistico venatorio provinciale, che è stato approvato il 9 gennaio dell’anno scorso. Nei mesi successivi il sito web di questo ATC è nato. Verrà perfezionato, ma c’è. Non solo: da quando siamo società vigilata/partecipata della Città Metropolitana, abbiamo anche degli obblighi maggiori ai sensi della trasparenza, quindi sul sito dell’Ambito, venivano, vengono e verranno pubblicati tutti gli atti e i provvedimenti, i verbali delle sedute del comitato, le deliberazioni del comitato di gestione, il verbale di questa assemblea verrà pubblicato, i bilanci, ovviamente, verranno pubblicati tempestivamente. Tutto ciò che viene prodotto dall’ATC, in quanto società partecipata della Città metropolitana di Milano, deve avere un procedimento di massima trasparenza e il web oggi è il miglior veicolo per poter offrire la possibilità a tutti e quindi non solo agli iscritti dell’Ambito, ma a qualunque cittadino che navighi e s’imbatta nel sito dell’ATC della Pianura Milanese, di poter leggere tutto quello che viene prodotto, dalla vita amministrativa e contabile dell’Ambito alle varie iniziative organizzate. Quindi, tanto per farvi capire, i vostri interventi di oggi che vanno tutti a verbale, diventeranno patrimonio di internet, quindi di tutto il mondo, potenzialmente, dal momento in cui verranno pubblicati. Siamo già, e poi concludo su questo aspetto, in contatto con chi dovrà tecnicamente occuparsi dell’ulteriore aggiornamento del sito e vi ricordo che già dall’anno scorso c’era un link che riguardava proprio le immissioni della fauna stanziale, tanto è che se non erro (Zocca che è al tavolo poi mi potrà magri correggere) sono ancora pubblicate le date delle immissione di luglio dello scorso anno, della stanziale del periodo estivo, molto prima dell’apertura della caccia. Vedete che delle risposte le trovate già, certo bisogna darsi da fare a cercarle, ma questa è anche la sede adatta per averle quando siamo in grado di darvele. L’SMS è una possibilità ulteriore che era stata all’epoca mutuata dalla Provincia di Milano, per le questioni improvvise o impreviste. Mi spiego: all’epoca l’avevamo creata per la questione delle deroghe. Voi sapete che non interessa a tutti i cacciatori, ma una parte sì e che sono quei LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 12 provvedimenti sempre a rischi di ricorsi, impugnative e sospensive improvvise, quindi, all’epoca con il Dr. Miceli e altri pensammo: perché non istituiamo un servizio di questo genere così se al venerdì pomeriggio il Tar di turno sospende il provvedimento regionale sulle deroghe noi possiamo comunicarlo subito, nel giro di pochi minuti, ai cacciatori interessati, evitandogli di incorrere il giorno successivo in sanzioni? Ci sembrava una buona idea e l’abbiamo percorsa. L’ATC, l’allora n. 2 Milano Ovest, ha fatto qualcosa di analogo; Milano Est, invece, seguiva un’altra procedura, però io credo che dal punto di vista della tempestività del contatto dei Soci, ogni sistema che venga adottato, che snellisca e velocizzi i rapporti e i contatti, sia il benvenuto. Non crediate oggi giorno che un servizio di SMS, di messaggistica istantanea, sia particolarmente costoso, tutt’altro perché ci sono fior di convenzioni con le compagnie telefoniche che hanno ultimamente abbattuto i costi, ma li hanno abbattuti in elevatissima percentuale, quindi questo, nel bilancio di 760 mila euro circa a preventivo, che dopo discuteremo, appare meno che una goccia nel mare. Se tuttavia l’Assemblea ritiene di suggerire altre strategie, oppure, come mi pare di capire dall’intervento del Sig. Sala, che basti comunicare attraverso il sito web dell’Ambito, ebbene il Comitato ne prenderà atto e si comporterà di conseguenza. Questo sta a voi. Rondinini - Buongiorno a tutti, sono Rondinini, presidente della Sezione Cacciatori di Robecco. Io vorrei portarmi ancora sui miglioramenti ambientali. Tutto quello che abbiamo sentito è molto valido, ma tutto quanto mettiamo in atto può essere distrutto dai corvidi. Noi assistiamo tutti i giorni, specialmente chi vive nei piccoli paesi, al momento delle nidiate, anche della piccola fauna, una distruzione totale dei nidi. Mangiano uova, mangiano piccoli. Io quindi chiedo al Comitato, di aprire una discussione anche con altri Enti, magari anche protezionistici, perché poi alla fine questi corvidi distruggono i nidi dei piccoli uccelli, quindi mettere in atto un sistema valido per fare diminuire i corvidi e questo può essere valido per noi, ma andiamo anche in favore dell’agricoltura perché i corvidi fanno pure danni all’agricoltura, negli ultimi anni stiamo assistendo a uno sviluppo enorme di questi animali. Quindi chiedo questo intervento che secondo me può essere di valido supporto anche ai miglioramenti ambientali. L’altra cosa, che non so se può essere praticabile, però io ho visto che nei bilanci specialmente negli anni passati sono state stanziate cifre abbastanza importanti per quanto riguarda i miglioramenti ambientali, perché non prendiamo spunto da altre associazioni cominciando, magari, ad acquistare quelle piccole zone che non sono più produttive per l’agricoltura e che quindi rischiano di essere distrutte? L'ATC potrebbe acquistare questi piccoli appezzamenti svolgendovi dei miglioramenti ambientali che dureranno nel tempo. Propongo questo. Grazie. Marracci – Grazie. Due repliche velocissime sul suo intervento. Per quanto riguarda i corvidi voi sapete che dal 2011 in Provincia di Milano abbiamo un piano di contenimento numerico, sia tramite catture, sia tramite abbattimento diretto con l’arma da fuoco. Ovviamente non lo può fare chiunque, ma lo attuano le guardie venatorie volontarie, che si fanno coadiuvare dagli operatori faunistici ossia i cacciatori abilitati a seguito di quei corsi che facemmo in Provincia fino a un paio di anni or sono. Quindi volendo, non sarà risolutivo né determinante, ma è già qualche cosa e in effetti in alcune zone dove si interviene da qualche anno le differenze in positivo, nel senso di una diminuzione costante delle cornacchie grigie, si stanno osservando. Però le zone sono ancora poche e qui LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 13 bisogna rivolgersi anche alla sensibilità dei singoli, va bene chiedere e invocare interventi però bisogna poi anche fare e quando possono agire, i singoli con le necessarie abilitazioni non si devono tirare indietro e devono prestare collaborazione. L’altro commento, non a nome del Comitato bensì a titolo personale: io credo che l’idea dell’acquisto di determinate aree e territori sarebbe un’idea innovativa e vincente anche in Italia. Vi cito solo la Federazione Nazionale dei Cacciatori Francese che da circa quarant’anni procede anche in questa maniera. La FNC acquista terreni che poi, a volte rimango utilizzabili per la caccia secondo determinate metodologie e regole, altre volte vengono destinati ad aree protette propriamente dette, cioè con lo stesso statuto delle aree a parco o riserva naturale da noi, solo che sono gestite dalla Federazione Nazionale dei Cacciatori e credo che questa sia la dimostrazione di evoluzione culturale dalla quale purtroppo in Italia mediamente siamo ancora un po’ lontani. Io auspico, prima di chiudere gli occhi, di vederlo realizzato anche da noi, facendo i debiti scongiuri. Sala - Vorrei proporre al Comitato di Gestione di ripristinare come avveniva con l’ATC Milano EST prima, ossia che i cacciatori oltre i settanta anni pagavano 20 € in meno sulla quota d'iscrizione, era questo il motivo del mio ulteriore intervento. Anche Lodi lo fa. Presidente Grassi - Scusate un attimo. Caro Sala, se tu fossi attento non al vento, ma alle parole ti accorgeresti che io nella mia relazione ho detto che Milano deve essere riconoscente ai vecchi cacciatori, quindi io mi auguro che tu abbia compiuto settant’anni e mi auguro anche che il Comitato possa approvare questa linea, però non posso fare una promessa se poi il Comitato mi dice di no, non so se mi sono spiegato. Volevo inoltre dirvi un’altra cosa, una comunicazione di servizio: nella nostra prima seduta, la seduta elettiva, io ho presentato un programma e chiunque lo voglia ricevere basta che lasci la mail alla segreteria e gli sarà inviato a casa, se no gli sarà inviato anche come cartaceo non c’è nessun problema a ottenere questi programmi, anzi io aspetto i vostri suggerimenti. Grazie. Marracci – Ringrazio il Presidente Grassi per le ulteriori integrazioni. Cosimo Ferraro – Sono Ferraro Cosimo, grazie per la possibilità di dire queste due parole, alcune cose le ha anticipate il collega Sala, quindi quelle non le ribadisco più, ma c’è una cosa che in tanti in campo di caccia ne parliamo, ma qui nessuno ne ha fatto cenno e con questo vado subito al dunque riguardo al versamento che noi facciamo di 145 € mentre altri di 52 €. Cosa succede? Che nell’ATC noi vediamo prendere della selvaggina in posti non dovuti e in questo, perdonateci tutti, un po’ ci brucia, perché io arrivo a casa senza niente mentre loro con l'appostamento fisso oppure temporaneo, portano a casa selvaggina stanziale. Però per me la caccia non è per la selvaggina, ma per passare una giornata in compagnia e divertirci. Ecco io credo che quelli che oggi non hanno potuto partecipare, i miei colleghi e tutti, mi hanno raccomandato più che altro di dirlo, perché non sempre possono essere presenti e almeno ce ne liberiamo una volta per tutte. In quanto cacciatori tanti ci guardano come degli assassini. Il cacciatore, devono sapere che è libero e fiero: quando esco di casa che mi squadrano come se fossi un delinquente. Ecco questo volevo dire, ho finito e vi ringrazio. LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 14 Marracci - Grazie anche a lei. Prima di dare la parola a Cavallotti, la questione della quota è nota, ogni anno ritorna fuori e non si è mai risolta per un semplice motivo, che dovreste sapere ed è che non si è mai avuta quella famosa modifica della legge regionale 26 del 93 che prevedesse una sola quota di iscrizione per la caccia vagante. La legge prevede sempre la quota base che è pari a 52 € per la vagante solo migratoria e appostamento fisso, e che può aumentare fino a tre volte tanto per quanto riguarda la vagante tutta, quindi stanziale e migratoria. Io credo che anche questo Comitato di fronte a una legge regionale che ancora prevede la differenziazione, non intenda assumersi una responsabilità simile di unificare le due quote per la vagante in una, quando appunto la legge non lo prevede. Però è un’istanza che viene anch’essa dall’Assemblea, prevedo quindi che il Presidente Grassi e il Comitato in fase di discussione ne terranno comunque conto, però abbiate sempre ben presente che è la legge regionale stessa che stabilisce la differenziazione e finché sta così scritta, non si può fare altrimenti. E’ molto opportuno e importante cercare di individuare almeno alcune di queste persone che pagano la vagante per sola migratoria e poi se capita abbattono anche fauna stanziale, incrementando la vigilanza in questo caso volontaria. L'ATC ha una Commissione Vigilanza che si è appena insediata proprio pochi giorni fa, sapete che gli Ambiti per legge dello Stato non possono avere un corpo di vigilanza proprio, infatti a Milano non è mai avvenuto, però si possono avvalere della collaborazione delle Guardie Venatorie volontarie e delle Associazioni venatorie o ambientaliste o coordinarsi con quelle della Città Metropolitana e credo che questa sia la direzione nella quale questa Commissione intenda lavorare. Prego ora la parola a Cavallotti. Carlo Cavallotti – sono Carlo Cavallotti, rappresentante di Abbiategrasso. Noi abbiamo la fortuna di avere una bella palestra, il nostro sport ha la miglior palestra che esista: la natura. Però è una palestra spoglia, perché una palestra per essere importante deve avere tante attrezzature ginniche, noi invece abbiamo bisogno della vegetazione e non possiamo avere un territorio spoglio che alla fine di settembre, quando si taglia il granoturco, vedi il fagiano a duemila metri, quindi la natura deve essere il primo interesse, non dobbiamo investire solo sui selvatici, bisogna, come diceva giustamente l’amico di Robecco, incrementare l’area “sporca” cioè i terreni dove la fauna possa adattarsi al meglio per poter vivere e riprodursi, perché i boschetti e le ripe di una volta sono stati eliminati a causa di una moderna agricoltura, senza dare la colpa agli agricoltori che devono tagliare gli stocchi perché altrimenti la piralide del mais potrebbe devastare il territorio, o devono estirpare le rive perché le infestanti avanzano: rischiamo però di andare a caccia in Piazza del Duomo. Quindi la vegetazione è importantissima nel nostro ambito, per il nostro sport, quindi direi che noi siamo favorevoli a migliorare l’ambiente per avere una bella palestra. Secondo punto, vorrei fare i migliori auguri di buon lavoro al nuovo Comitato che sia proficuo e senza tante critiche, perché bisogna lavorare in questo momento difficile complicato anche dall'avvento della Città Metropolitana, quindi vi faccio i miei migliori auguri di buon lavoro. Marracci - Grazie anche a Cavallotti, la parola al prossimo intervento. LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 15 Corrado Montanari - Signori buonasera, sono Corrado Montanari di San Martino di Bareggio. Io sono rimasto favorevolmente impressionato e colpito dalle proposte di miglioramento ambientale che mi trovano concorde. Pienamente concorde, tutto quello che si può migliorare va migliorato, ma di sicuro va migliorato anche quello che il nuovo ATC deve fare, una delle richieste che io ho da sottoporre al nuovo ATC è quella di conoscere finalmente e in modo definitivo, chiaro, completo ed esaustivo, quella che è la distribuzione della selvaggina, i criteri che determino l’assegnazione della selvaggina a determinate zone dove si consegnano centinaia di fagiani, centinaia di starne a comuni che non hanno poi la possibilità di poterli lanciare e questa mi sembra una cosa molto strana. Poi vorrei ancora conoscere la proporzionalità con cui vengono assegnati questi fagiani a seconda delle rappresentanze, chiamiamole sindacali dei cacciatori legate alle varie federazioni, e per ultimo, ma non da ultimo, vorrei sapere se esista qualcosa di scritto che definisca i compiti di coloro che vanno a lanciare i fagiani, per non dire la selvaggina di ripopolamento e tutto il resto: perché qui si improvvisano tutti cultori del bene comune (trattandosi di un bene comune), tutti vogliono andare a lanciare ma all’interno del proprio comune. Che cosa stiamo facendo? Qui è ora di mettere chiaramente per iscritto quelli che sono i compiti di chi deve andare a lanciare la selvaggina e quelle che sono le azioni che ci dobbiamo attendere da queste persone, al di là degli amici e compagni di merenda ai quali dicono dove andare per abbattere la selvaggina lanciata. Grazie e scusatemi. Marracci – Grazie anche a Lei. Prima di darle una brevissima risposta, ripasso la parola al Dr. Bolla. Bolla - Io al signore di Milano Ovest che voleva la sede qui perché il territorio di caccia è qui, siccome mi occupo di territorio, voglio dire che deve sapere che tra il Milano Est e il Milano Ovest sa quanto è il TASP di differenza? Glielo dico io: 1.000 ettari. Milano Ovest ha superficie di 12.263 ettari, Milano Est di 11.263, ma il problema non è questo perché come il Presidente Grassi dice: “ormai hanno voluto l’unificazione”. Il problema è che per cacciatore ci sono 7 ettari a disposizione, quando la legge regionale recita che ce ne vorrebbero 15 ettari, quindi qui non deve essere ammesso più nessuno, questo è il problema. La gestione del territorio è fondamentale e non è io di qua e tu di là, il territorio è questo e lo dobbiamo gestire col massimo impegno senza pensare di specularvi sopra perché gli spazi sono quelli ricordati e sono ristretti. Grazie. Marracci - E allora ringrazio doppiamente il Dr. Bolla perché mi offre uno spunto che si ricollega a quello che diceva il Sig. Montanari. I due ATC non esistono più, ora c’è l’ATC n. 1 della Pianura Milanese, l’ATC n. 2 adesso è quello della Collina di San Colombano, che direi non abbia niente a che vedere coi vecchi ATC 1 e 2, Milano Est e Milano Ovest. Questa è una mentalità che dobbiamo acquisire, dico dobbiamo perché sono anch’io socio dell’ATC della Pianura Milanese, anche e soprattutto per quanto riguarda le immissioni della stanziale, perché le immissioni della stanziale avvengono avendo acquistato i capi da immettere con i denari versati da tutti gli iscritti all’ATC della Pianura Milanese, non solo di quelli di Bareggio, Vimodrone o Lacchiarella, chiaro? I denari utilizzati vengono dal bilancio e a bilancio ci sono le entrate derivate dalle quote di tutti gli iscritti, da nord a sud, LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 16 da est a ovest, passando dalla città, non Metropolitana in questo caso, ma la città di Milano che sta al centro. Se poi mi dite: lavorano sempre gli stessi, i volontari sono quelli sul territorio, non posso darvi torto, perché è anche una questione logistica e organizzativa che per le immissioni ci si affidi a volontari che vivono sui territori dove si effettuano, però per primi devono essere consapevoli che stanno immettendo animali acquistati con i denari di tutti gli iscritti all’Ambito, l’anno scorso 4.800 circa in totale, quindi questa è la prima osservazione. La seconda, e poi concludo su quello che diceva il Sig. Montanari, è questa: c’è una Commissione Selvaggina, anche se insediata pochi giorni fa in occasione dell’ultima riunione del Comitato di gestione, mercoledì scorso per la precisione, alla quale io rivolgerei questa richiesta di Montanari e mi sento di appoggiarla anche personalmente ossia pensare, mi rivolgo pure a Rezzonico, che è componente del Comitato e Responsabile di questa Commissione, di pensare di introdurre una sorta di vademecum (dire regolamento mi sembra eccessivo per questioni giuridiche): un vademecum cui si debbano attenere i volontari che partecipano all’immissione di selvaggina. Se noi avessimo come è successo anni fa, e concludo veramente su questo, anche le guardie venatorie che accompagnano coloro che fanno le immissioni, credo che avremmo la massima garanzia, ma non è facilmente realizzabile perché comunque anche le guardie venatorie volontarie non lo fanno da professionisti e quindi c’è una questione organizzativa alla base che andrebbe risolta. I volontari certamente collaborano, a mio giudizio non tutte le volte nelle quali sarebbe opportuno, tuttavia conoscendo Rezzonico e i componenti della Commissione, credo che lavoreranno anche su questo aspetto e che sia una buona cosa. Piero Grassi - Buongiorno a tutti, grazie a voi cacciatori. Vado un po’ in ordine sparso. Prima di tutto vorrei conoscere l’organigramma dell’ATC della Pianura Milanese che non esiste ancora, per avere l’ultimo ho dovuto aspettare tantissimo, vorrei sapere chi ci rappresenta, perché voi dite che siamo una società e quindi vogliamo sapere chi ci rappresenta. Poi, ho notato che fra le spese della selvaggina e le spese primarie il valore mi sembra che sia sul 55,60 % del bilancio. A me sembra che una volta sia caduto un Comitato perché volevamo portare le risorse per la selvaggina dal 50 al 60% e più, poi è finita malissimo, però lo abbiamo fatto. Prima del rinnovo della quota d'iscrizione, vorrei sapere quale è il piano faunistico, cioè io parlo dell'ATC 2, all’epoca il nostro rappresentante era l’Ing. Barbaglia, a febbraio faceva la pianificazione, a me stava bene e allora aderivo e pagavo, non mi stava bene rinunciavo. Oggi non so nulla e questo a mio parere è grave. Ricordiamo che noi cacciatori ci paghiamo tutto, dall’alto non arriva nulla, detto dal Dr. Miceli, detto dall'Ing. Maerna in una riunione, dalla Regione, da chiunque: noi non riceviamo un centesimo. Allora di conseguenza quelli che spendono i nostri soldi ci pensino bene, meditino. Un’altra cosa, noi abbiamo questa volta la fortuna di avere, come presidente (gli do del tu perché lui si permette di dare del tu a noi nell’invito che ci ha fatto) un giornalista, però leggo pochissime cose sui giornali a favore della caccia. Quando leggo sui giornali “un cacciatore ha abbattuto un pappagallo”, io dico che quello non è un cacciatore, quello è un bracconiere e nessuno però mai ha smentito tale notizia e non da ultimo è successo anche non lontano da qui, a Morimondo: sul giornale, il cacciatore preso per qualche azione illegale, non era descritto come un bracconiere. Io che ho la patente, quando passo col rosso, sono un delinquente, un pirata della strada. E’ questo LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 17 che mi farebbe piacere, che si informasse la gente che siamo puliti, come dice giustamente Grassi, siamo due volte puliti rispetto ad altri, perché dobbiamo avere dalla Questura il permesso di ottenere o rinnovare la licenza di caccia. E so che la Regione dice quota per la vagante e quota solo per la migratoria, però a questo punto signori nulla si prende, nulla ti regalano! Grassi lotta per aver qualcosa per noi, per te, tu sei la caccia. Non te la prendere Grassi ti sto dando del tu perché tu l’hai dato a me e io te lo ritorno. Miglioramenti ambientali: signori miei, noi in questa zona li abbiamo già fatti. Vi ricordate in passato, sulla carta è stato bello, in realtà zero. Bisogna farli mirati, cioè a macchie di leopardo, cambiando anche le zone. L’agricoltore se non lo paghi si fa i suoi interessi come noi ci facciamo i nostri, lui quando il tempo permette lavora, quando il tempo non lo permette va all’osteria. E’ per quello che dico che è da fare, l’abbiamo fatta qualcosa del genere, dicemmo: lasciate gli stocchi alti. Pochissimi, o nessuno hanno preso i soldi. Perché la caccia si fa dal 31 di gennaio alla terza domenica di settembre, questo è il periodo di caccia, perché a settembre ciò che abbiamo fatto deve dare i frutti, non c’è più nulla da cambiare. Poi ne approfitto perché leggo ogni tanto del “pronta caccia”: i vertici di varie associazioni, giustamente pretendono di ridurla la pratica del pronta caccia, ma poi sento il rappresentante di Robecco che dice: dobbiamo combattere i nocivi, combattere i nocivi in tutte le specie dannose, volpe, corvidi e gazze, perché la gazza una volta non c’era adesso invece abbonda. Dobbiamo cercare non dico di eliminarle, guai, ma di regolamentarle senza dubbio sì. Ho qua un articolo che dice che c’è la rabbia qui in zona nostra, portata dalle volpi. Signori miei, guardie mie, dove siete? Posso permettermi di consegnare un documento? Questo documento dice che in zona non lontano da qua, c'è la rabbia. Il mio cane è vaccinato come tutti i vostri di antirabbia, però è una malattia infettiva e riduciamole queste volpi, è l’occasione buona, svegliamoci Presidente. L’ultima cosa e forse lo anticipo, il Presidente Grassi ha detto: io non voglio emolumenti, non voglio soldi. E’ vero, è vero lo ha scritto, però questo scritto, in cui lui rinuncia alla sua parte di compenso, credo sia completo di tutto, perché se mi mette il rimborso chilometrico, se non gli diamo un quorum, signori miei, non si sa dove si va, è come un pozzo. Quando buttiamo un sasso nel lago e si fa l’onda, l’onda prima o dopo verrà fuori! Ricordiamoci i vecchi documenti, non si deve perderne memoria, perché parlano. Grazie e scusatemi del disturbo. Marracci - Grazie, prima di passare la parola a Franco Fagnani che vedo già al microfono, due parole velocissime su questa storia della rabbia. In effetti, il signore ci ha consegnato copia di Settegiorni Alto Milanese, che quindi è un settimanale, da cui sembrerebbe che siano state rinvenute due carcasse di volpi morte a causa della rabbia, questa notizia naturalmente la prendiamo con le pinze perché è una comunicazione giornalistica, potrebbe essere accurata e dettagliata, oppure no, ma senz’altro va tenuta nella debita considerazione. Infatti, credo che, d’accordo con il Dr. Miceli, da lunedì ci attiveremo con le ASL milanesi per capirne di più, perché voi sapete che la rabbia è un affare molto serio, la rabbia è una zoonosi, cioè una malattia che dall’animale passa all’uomo, quindi fa il salto tra specie ed è preoccupante se dovessimo averla veramente sul territorio milanese perché col livello di antropizzazione e la quantità di cani che abbiamo sul nostro territorio, che sono anch’essi veicolo naturalmente della rabbia, la situazione da gestire sarebbe molto complessa. Vi ricordate che l’ultima epidemia grave c’è stata fra Friuli e Veneto LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 18 orientale alcuni anni fa e venne debellata con una campagna di vaccinazioni fatte direttamente dal Ministero della Salute col Corpo forestale dello stato, tramite elicotteri, quindi lanciando bocconi iniettati del vaccino sul territorio. Una campagna che ebbe successo, ma che richiese investimenti spaventosi, in termini di risorse economiche, di uomini e mezzi. Quindi verifichiamo attentamente questa notizia a partire da lunedì perché se fosse vera dovremmo subito attivarci. Prego la parola a Fagnani. Franco Fagnani - Due argomenti velocissimi, uno per quanto riguarda il buongiorno che si vede dal mattino e io so che non solo il Presidente Grassi, ma anche qualche altro membro del Comitato, ha deciso di rinunciare agli emolumenti e io dico che questa cosa è bellissima e merita un applauso; in secondo luogo, per quanto riguarda le sedi ho sentito l’intervento del Dott. Bolla e ho sentito i cacciatori, io parlo con molti cacciatori tutti i giorni, ricordatevi che i cacciatori hanno un’età media attorno ai 55 anni e molti mi hanno detto di sperare che tengano le due sedi separate perché noi non se la sentono di andare a Milano. Io dico che il risparmio delle due sedi è un risparmio di circa il 5%, nessuna istituzione viene a regalarci una sede, ci sarebbe la rivoluzione da parte degli animalisti, dei verdi, bianchi, rossi, gialli, perché voi, nonostante quello che ha detto quel signore, lo dovete leggere sui giornali tutti i giorni quello che si dice della caccia, e io vi dico che è già un miracolo che noi siamo qui e che andiamo ancora a caccia. Grazie. Marracci - Grazie anche a Fagnani, però, a dir la verità, l’intero Comitato ha rinunciato al cosi detto gettone di presenza, come definito anche dallo Statuto, quindi non c’è un componente del Comitato, questo avveniva già anche lo scorso anno per essere ancor più precisi con voi, che percepisca gettoni di presenza per partecipare alle riunioni. La possibilità esiste, la legge e lo Statuto lo concedono, quindi non è una invenzione degli ATC dove avviene che il Presidente ed eventuali altri organi abbiano anche un emolumento. Il Presidenti ed eventuali altri organi hanno rinunciato anche all’eventuale emolumento quindi, al di là del puro rimborso spese chilometrico, che per altro è anche a bilancio, non ci sono né emolumenti né gettoni di presenza. Ci sono altri interventi? Antonio Baldo. Prego. Antonio Baldo - Buongiorno, sono Antonio Baldo, vorrei fare un intervento un po’ di rottura, vista la relazione del Presidente Grassi, mi stavo convincendo che mi avrebbe chiamato da parte, nel confessionale e con l'ostia. Sono state fatte delle proposte dagli amici cacciatori che secondo me sono validissime e bisogna che se ne tenga conto, ma dobbiamo attuarle: nel ’92 queste erano le proposte, nel ’93 queste erano le proposte e così via per arrivare ad oggi, son queste le proposte, quindi non è che stia cambiando molto, il problema è che adesso arriva un nuovo Comitato con il Sig. Grassi Presidente che ci propone di modificare lo Statuto dell’ATC poiché probabilmente, a furia di promettere a destra e a sinistra, gli mancano cariche da assegnare e quindi modifichiamo, facciamo due vicepresidenti inventandoci delle cose. Tutto è fattibile, non sto criticando, però mi sembra strano. E’ vero che noi, lavorando sul territorio, abbiamo i rapporti con i contadini, abbiamo dei rapporti con gli agricoltori e con gli ambientalisti, però gli agricoltori hanno un esercito che li difende, i cacciatori hanno le associazioni venatorie, è questo che dovremmo fare come associazioni venatorie, difendere i cacciatori, poi le alleanze, gli LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 19 incontri con il mondo ambientalista e così via si possono anche fare, ma prima bisogna pensare ai cacciatori, è evidente che uno dice: io penso ai cacciatori alleandomi con Legambiente, con gli ambientalisti, certo ci alleiamo, siamo nel Comitato, la legge lo impone, quindi sono nel Comitato di Gestione. Noi però nei loro comitati come cacciatori non ci siamo, neanche nelle associazioni degli agricoltori partecipiamo, ma questa non è una polemica! Prendiamo atto che i centri di recupero della fauna selvatica gestiti da WWF e LIPU, denunciano l’ex Provincia e l’assessorato, quindi è anche interessato il nostro Consigliere delegato per non aver dato i soldi che avevano promesso. Hanno ragione, avete promesso caro Miceli dovete darli questi soldi! Però il problema sapete qual è? Il rischio che sia sospesa l’assistenza veterinaria agli animali ammalati: l’amore per gli animali per queste persone è questo? Non curarli più perché non arrivano i soldi? Io dico che è giusto intavolare delle trattative, come dice la relazione del Presidente dobbiamo metterci d’accordo, però non dimenticate che il WWF Liguria, Piemonte, Lombardia sono ancora commissariati per intrallazzi loro e allora io con questa gente non mi sento di fare dei ragionamenti con i nostri soldi, che mettano anche loro un po’ di denaro e poi discutiamo come ridistribuirli sul territorio. In ogni caso penso che il Comitato di Gestione dovrebbe tenere conto di queste proposte, sono andato a leggere i verbali degli anni scorsi e sono sempre uguali, abbiamo avuto dei Presidenti che sono stati sollevati dall’incarico, Vittorio Zocca cosa ha fatto di male per non essere più nel Comitato di Gestione? Ha lavorato solo alcuni mesi! Barbaglia cosa ha a fatto di male quando gli è stata data la possibilità di portare avanti il lavoro, per non parlare di Bolla e di Congiunti che hanno maturato delle esperienze nel passato, nella gestione dei Comitati e queste persone sono state allontanate, cercando inutilmente di riportare dentro il Prof. Bolla e un altro. In sostanza non sono le proposte che avete fatto che non vanno bene, esse sono giuste e vanno accolte, ma è la politica venatoria portata avanti in questi anni che non va bene e la responsabile lo sapete chi è? Non si può fare come qualcuno fa, le piccole associazioni che si lamentano i loro compito è questo e di chi dirige queste associazioni, e quando si vuole mandare un messaggio di avviso, e deve essere segreto si manda segreto, non si manda pubblicamente per dopo dire: no mi sono sbagliato, non volevo farlo. E mi meraviglio che questi personaggi che hanno avuto un ruolo perché no? nel nostro ambito non intervengano, non dico in difesa personale che li capisco io mi difenderei personalmente, però accidenti sulla politica portata avanti dalla mia associazione me lo porrei il problema, allora non è più questione se facciamo i miglioramenti ambientali, le stoppie, le zone umide, tutto bene ci mancherebbe, ma dove andremo con la politica portata avanti dalla associazione maggioritaria in Italia? Quando c’è stata l’unificazione degli ATC né io né i miei amici ci siamo strappati i capelli e allora perché non fanno un’ATC più allargato, magari regionale, perché non torniamo a quella libertà che ci serve per andare a caccia, andiamo a caccia nelle riserve peggio degli indiani, se tu paghi vai lì e non puoi andare altrove. E’ questo il problema che bisogna porre complessivamente, perché per l’ambiente, Signor Presidente, c’é Kyoto, il trattato di Kyoto è un affare internazionale sull’ambiente e ogni anno al tavolo si riunisco tutti i capi di Stato, tutti gli ambientalisti del mondo, per discutere di questo affare. E io dico, come cittadino e come cacciatore: ci dobbiamo interessare? Si che ci dobbiamo interessare, ma in questa assemblea, nei progetti che noi facciamo dobbiamo tenere conto, prioritariamente, degli interessi dei cacciatori e non degli altri, anche se dobbiamo LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 20 collaborare, trattare ecc… Non sono d’accordo sui norcini, e tanto per capirci, chi vuole intendere intenda, che gli devo fare io il lavoro come cacciatore, non siamo d’accordo, e non siamo d’accordo neanche a tornare a quella agricoltura biodinamica, il piccolo pezzetto di terreno con la comunità e con i piccoli mezzi, non è possibile in un mondo come questo e la politica di questa Associazione, del Sig. Grassi, porta avanti questo e non va bene. Non va bene non solo per i cacciatori, ma non va bene per i cittadini. E non è il caso di approfondire la nuova cultura Francescana o Santantoniana. Quindi attenzione quando fate qualunque movimento, perché siete tutti volontari, se non sbaglio, e come volontari non potete dire di rinunciare al vostro compenso. Chi ve lo aveva dato? E’ l’assemblea che deve decidere. E per quanto riguarda i bilanci, io non ho problemi a dirlo, si vota sì o no, a me non importa, ma è nei bilanci che si dice se una spesa vada per il rimborso del dirigente o del Comitato di Gestione, è l’Assemblea che deve approvarlo, quindi avete rinunciato a qualcosa che comunque non vi spettava di diritto. Strano. Vi ringrazio. Solari - Ecco, c’è una cosa importante che nessuno ha toccato, a me è venuto in mente e ho visto il Dr. Miceli e ho chiesto a lui, approfittando della presenza del delegato della Città metropolitana, volevo chiedere per i tesserini, quest’anno, dal momento che la Provincia non c’è più, chi ce li distribuirà? E se uno non ha riconsegnato il tesserino dell’anno scorso dove deve andare a prenderlo? Il Dr. Miceli mi ha detto che in merito ai tesserini la Provincia funziona ancora, quindi arriveranno ancora dalla Provincia e chi non trovasse il tesserino presso il Comune potrà andare ancora in Provincia a ritirarlo. Marracci - Allora, se non vuol prendere la parola il Dr. Miceli, che è schivo per natura, vi dico io che, per quanto ne sappiamo oggi, 18 aprile 2015, i tesserini li distribuiremo ancora noi. E’ quello che sappiamo oggi, se non ci saranno imprevisti strani, tra l’altro nel mese di maggio li avremo dalla Regione come sempre avvenuto negli ultimi anni, perché servono in anticipo a chi esercita la caccia di selezione, per cui cambiamenti non ce ne sono. Invece, se non vuole intervenire il Presidente, riprendo tre argomenti di Antonio Baldo. Parto dall’ultimo, gli emolumenti non ve li ho citati a caso, prima, perché contrariamente a quanto lui afferma, e questo mi spiace, ci conosciamo da molti anni, ma lo correggo, lo Statuto vigente dell'ATC che non è nient’altro che la delibera regionale Lombardia del 2003, ripresa pari pari con alcune piccole modifiche nel corso degli anni, riporta l’art. 20 che s’intitola “emolumenti degli organi degli ATC”. Degli, perché non è per il nostro soltanto, questo è lo Statuto tipo adottato dalla giunta regionale nel 2003. Il comma 1 dice: gli emolumenti possono, certo non devono, però possono, essere previsti per il Presidente, i membri del Comitato, il Collegio dei Revisori e il Direttore Segretario. Quindi c’è un elenco di soggetti, che fanno parte del Comitato di Gestione, che potrebbero tranquillamente percepire un emolumento, che poi sia di 10 € al mese o di 1000, questo è a discrezione del Comitato e in base ai bilanci, ma la possibilità è assolutamente nelle norme vigenti e non è un regalo della provvidenza. La decisione che sia apprezzata o meno, a me come Presidente dell’Assemblea non interessa, però ve l’ho comunicata ed è stata quella di rinunciare agli emolumenti da parte di chi poteva averli. Dopo si parla anche del gettone di presenza sempre nello stesso articolo che vi ho citato, quindi entrambe le possibilità, a norma di legge, sono date. Per quanto riguarda le critiche che Baldo ha fatto, LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 21 motivate o meno, ma è persona di buon senso, non mi addentro in quello che lui ha citato tra una Associazione e l’altra poiché credo che debbano essere rivolte nelle sedi dovute. Io posso garantirvi una cosa, almeno finché la Città metropolitana mi consentirà di rimanere nel Comitato di Gestione, già è agli atti dei verbali dello scorso anno quando l’Ing. Zocca era presente, i problemi interni delle Associazioni venatorie, non devono mai trovare posto negli Ambiti Territoriali di Caccia. Le beghe interne le Associazioni se le devono risolvere nel loro seno e non devono coinvolgere un Comitato di Gestione di 20 persone appartenenti a più Associazioni Venatorie, a più Associazioni Agricole, a più Associazioni Ambientaliste e a più Comuni. Baldo ha ragione quando dice che in passato questo è accaduto, purtroppo, ma non deve mai più succedere perché sarebbe un utilizzo improprio dell’Organo del Comitato di Gestione di un ATC. Se ci sono dei conti da far pagare a qualcuno, e questo succede spesso, in seno a una Organizzazione o Associazione anche apolitica come quelle venatorie, li si regoli in casa e non si coinvolga il Comitato su aspetti e materie che non sono assolutamente di sua competenza, anzi spesso sono anche, ve lo dico, estremamente fastidiosi perché inappropriati e inopportuni. Ultima cosa, come il Consigliere Arrara, oggi Assessore non me ne voglia e il Dr. Miceli possono confermare, abbiamo ereditato questa difficile situazione con WWF e LIPU per la gestione dei due centri di riabilitazione della fauna selvatica i così detti CRAS di Vanzago e di Ponte Vecchio di Magenta, perché i contributi loro dovuti su base di specifica convenzione sono stati destinati altrove, per motivi che anche noi non abbiamo saputo spiegare, ma ai quali noi, come Servizio faunistico, siamo estranei. Gli stanziamenti erano già stati deliberati dalla passata Giunta, quindi non era un intento il darglieli, erano dovuti, c’era una Delibera della Giunta provinciale che stabiliva X ad un centro di recupero e Y all’altro. Questi soldi, nei mesi successivi, sono stati destinati altrove e non si sa per quale motivo, sempre, tra l’altro come il Consigliere Arrara mi ricorda, dalla medesima Giunta: quindi c’è anche stata una sorta di contraddizione non da poco, da qui il motivo per il quale le due Associazioni stanno valutando di intraprendere eventuali azioni legali, però sia chiaro che se lo dovessero, non contro di noi, contro chi, eventualmente, ha stornato questi denari già a loro destinati, ma se dovessero farlo, dal mio punto di vista, ed è una opinione personale, sarà un atto anche dovuto, perché chiunque reagirebbe in questa maniera. Chiusa questa parentesi, vi chiedo se ci siano altri interventi altrimenti procediamo direttamente sui bilanci. Allora vi ringrazio per i vostri contributi, il Segretario non economo ha preso buona nota di tutto, adesso dunque si parte dal consuntivo 2014 e vi comunico, per dovere d’ufficio e come le segretarie mi hanno riferito, che sono presenti in sala con diritto di voto, avendo pagato la quota d’iscrizione per la prossima stagione venatoria, n. 242 iscritti. Pochini sul totale, ma penso che oltre questo numero difficilmente riusciremo mai ad andare. Passo quindi la parola, per il consuntivo, all’Ing. Vittorio Zocca, che spenderà qualche parola, visto che era allora Presidente del Comitato di Gestione, che si avvarrà della collaborazione del Dr. Arena, Presidente del Collegio, e non so se anche Salvatore Conti, Vicepresidente con delega alla contabilità, vorrà a sua volta intervenire. Prego. Relazione Zocca sul bilancio consuntivo - Buongiorno a tutti e a chi mi conosce personalmente ciao. Il bilancio consuntivo che avete potuto visionare, che era in distribuzione all’ingresso, è il resoconto della gestione da Febbraio 2014 a Febbraio 2015, LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 22 il Comitato di Gestione si è insediato fine Febbraio, ha iniziato con una prima decisione, che poi vediamo subito nel bilancio, c’è stato un piccolo ritocco della quota associativa, che per quanto riguarda la selvaggina stanziale è di 155 € e 52 € la sola migratoria. Le iscrizioni sono andate bene, probabilmente l’idea dell’Ambito unico è stata attrattiva per i cacciatori della provincia di Milano, i quali hanno ben risposto iscrivendosi. Abbiamo avuto infatti un ingresso in quote superiore a quello previsto, con un leggero incremento dei soci, da circa 5.600 dell’anno precedente a 5.800 soci, per un totale di 760.714 € di entrate. Per questo, torno a ripetere, bisogna ringraziare voi cacciatori che avete avuto fiducia nella gestione dell'ATC, vi siete iscritti e spero che abbiate raccolto almeno in parte i frutti che desideravate dalla stagione venatoria. Il totale degli introiti è di 925.577 € perché alle quote di iscrizione, a quelli che erano gli avanzi di gestione dei precedenti ATC 1 e ATC 2, bisogna aggiungere quei 100.000 € di contributo rimborso danni agricoli, ricevuti dalla Provincia, che sono di fatto una partita di giro, che poi vedremo, che come entrano escono e servono per indennizzare le Aziende agricole che abbiano fatto richiesta di rimborso danni causati dalla selvaggina. Per la parte entrate credo di aver detto quello che c’era da dire. Passando oltre, per quanto riguarda le uscite, esse sono grosso modo quello che era stato previsto per i rimborsi spese del Comitato di Gestione: in questa voce sono presenti anche gli emolumenti che percepivamo io come Presidente e il Sig. Pisoni come Segretario, siamo rimasti nei 25.000 € previsti, con 24.469 € di effettive uscite. La spesa dei Revisori dei Conti, tranne un arrotondamento di un centesimo di euro, è rimasta quella che era stata prevista. Per quanto riguarda personale e collaboratori in attività di servizio, per quanto riguarda i compensi/rimborsi personale (salari) abbiamo speso leggermente di più rispetto al previsto. Voi tenete presente, come immagino sappiate, che l'ATC attualmente ha come personale le tre dipendenti, la Sig.ra Nadia, che è qua presente, la Sig.ra Luly e la Sig.ra Luisa, che erano precedentemente dipendenti dei due vecchi ATC e sono state inglobate nel nuovo ATC agli stessi patti e condizioni salariali precedentemente vigenti. La spesa leggermente più alta rispetto a quello che era preventivato è stata dovuta ad alcune spese nate nella transizione che non erano state quantificate con la massima precisione in fase di bilancio preventivo. Colgo l’occasione, poi di ringraziamenti ne dovrò fare tanti, di ringraziare proprio queste tre persone che tanto hanno aiutato il vecchio Comitato di Gestione, che tanto hanno aiutato voi cacciatori nell’affrontare tutti quelli che erano i rapporti fra voi e l’Ambito, rispondendo al telefono, rispondendo alle mail e tutto il resto. Per quanto riguarda l’acquisto di beni di consumo e servizi, una delle voci più importanti è certamente quella dell’affitto locali e spese condominiali, siamo sui 14.711 €, sono poi da aggiungere, volendo essere precisi, nel conto delle spese per le sedi, gli allacciamenti, le bollette, le utenze: per quanto riguarda la sede di Abbiategrasso, è una spesa, seppur percentualmente non così rilevante, certamente abbastanza importante. Per quanto riguarda altre spese grosse in questo capitolo vediamo i valori bollati e postali che purtroppo sono ancora abbastanza alti. Mi ricollego velocemente un po’ a quello che diceva il Sig. Sala, i valori bollati e postali sono fondamentalmente le due comunicazioni all’anno che faceva l’ATC gestione 2014, ma che si ritroverà ancora nell’ATC gestione 2015, sono le due lettere che vi mandano a casa, considerando che siamo 5.800 soci vengono fuori 10.000 € di francobolli. Però nello stesso tempo l’ATC ha attivato, e aveva già attivato, diverse forme di comunicazione, che purtroppo, spesso e volentieri, è una comunicazione a senso unico, dall’ATC al Socio. LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 23 Stavamo lavorando anche per ottenere una comunicazione nei due sensi, ATC-Socio e Socio-ATC, in questo sottolineo che nel 2014 sono stati raccolti circa 800 indirizzi di posta elettronica di Soci. Se tutti facessero lo sforzo di comunicare il proprio indirizzo di posta elettronica e ho visto che si propone una variazione dello Statuto in tal senso, se ne potrebbe fare un’altra per aumentare la potenza di questo mezzo di comunicazione, probabilmente si riuscirebbe a risparmiare qualcosa in questa voce valori bollati. Altre voci importanti sono gli onorari e compensi per consulenze. Li vedete, la voce è un po’ più alta di quanto venne previsto, poiché anche in questo caso nel bilancio preventivo non fu calcolato correttamente quella che era la spesa nel transitorio, nella trasformazione fra i gli ATC 1 e 2 in ATC unico. Verosimilmente questa spesa per l’ATC unico da adesso e nei prossimi anni dovrebbe rientrare in quel valore di circa 3.500/4.000 € e quindi diminuire rispetto ai 4.000 € dell’anno passato. Attrezzature, impianti e forcelle non erano state messe in bilancio preventivo, sono state invece acquistate e in qualche modo si è iniziato, è stata fatta anche una Delibera dal Comitato di Gestione proprio per dare inizio a questa opera di sistemazione delle tabelle di competenza dell’ATC. Con questi 3.132 € sono state acquistate le tabelle nuove, circa 2.000 in tutto, gli adesivi da apporre sulle tabelle esistenti e le marche auricolari per le lepri immesse. Immissione e ripopolamento della selvaggina: grosso modo siamo rimasti in quanto preventivato, in qualche modo poi c’è stato un intervento in cui l’ATC ha destinato a questo capitolo di spesa quella che è stata la maggiore entrata derivante dall’aumentato numero dei Soci e siamo anche riusciti in questa voce a regolarizzare in un’ottica di bilancio di cassa, quello che era l’acquisto delle lepri immesse nel gennaio 2014 nella parte Milano Ovest. Per quanto riguarda i miglioramenti ambientali, il rimborso danni agricoli era stato preventivato per 72.000 €, in realtà questo importo è aumentato, ora non vedo il Dr. Miceli o forse sarebbe meglio chiedere al Dr. Arrigoni se questa tendenza sarà confermata nei prossimi anni. La Provincia ci ha dato 100.000 € per far fronte a questa voce di spesa, L’Ambito sta pagando 108.000 €, la differenza è una quota del 10%, poi ci sono alcuni ragionamenti che cambiano leggermente questa percentuale, è la quota a carico dell’ATC pari a 8.000 € circa. Pratiche ambientali e gestione faunistica: erano stati messi a preventivo 15.000 € e ne sono stati spesi 10.542, di cui la maggior parte, ovvero 10.000 € circa, sono la spesa sostenuta dall’ATC per la collaborazione con società ALPVET per realizzare due campagne di censimenti all’interno della ZRC provinciali. Sono stati effettuati censimenti nel periodo autunnale e poi a marzo di quest’anno. Sarebbe buona pratica, dal punto di vista gestionale, che questi due censimenti venissero ripetuti con continuità. Su questo aspetto mi sento di dire due parole: la consulenza di personale specializzato e di comprovata titolarità per l’argomento, darebbe e dà modo all’ATC e in generale a chi si occupa della gestione venatoria, di avere dei numeri che posso essere spesi su più tavoli istituzionali, per interloquire al meglio sia con le istituzioni sia con il mondo anticaccia che sappiamo essere sempre ricco di dati. In questi giorni parlando con il Sig. Zoller, mi diceva che la relazione di ALPVET che in qualche modo certifica la presenza di volpi, scaturisce da un'indagine che non era finalizzata alla presenza della volpe, bensì della lepre, ma il fatto che dei tecnici specializzati certifichino la presenza di volpi all’interno delle ZRC, può essere certamente un buon strumento per rivolgerci agli enti competenti per chiedere la possibilità di intervento su quelli che noi cacciatori chiamiamo comunemente i nocivi. Per le perizie sui danni fauna selvatica, ci sono due voci, una di 13.500 € che riguarda la LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 24 spesa sostenuta per periziare i danni 2014 e che verrà pagata nell’estate 2015. Le perizie ancora per quest’anno sono state fatte in parte utilizzando le risorse della Provincia di Milano, che ha dato la possibilità di periziare i danni almeno su circa la metà della provincia e in parte ne è stato incaricato (e sono questi 13.500 €) il Dr. Provasoli che ha provveduto a periziare i danni nella parte est della provincia. Gli altri 10.125 € sono la spesa per il Dr. Provasoli, pagata nell’estate 2014 e riferita alle perizie del 2013, fatte nella zona est. Miglioramenti ambientali: c’erano a preventivo 97.000 €, ne sono stati spesi 50.000 comprensivi della gestione, della somma effettivamente trasferita agli agricoltori che hanno partecipato al progetto di miglioramento ambientale. In realtà la spesa per i miglioramenti ambientali è stata circa di 43.000 €, i rimanenti 7.000 € sono serviti per l’istruttoria dei contratti. Con quei 43.000 € sono stati realizzati interventi su circa 40 ettari del territorio dell’ATC. Balza subito all'occhio la differenza fra i 40 ettari su cui sono stati attuati i miglioramenti ambientali e gli 80.000 Ettari che è la superficie dell'Ambito, quindi certamente la spesa per i miglioramenti ambientali merita un’attenta progettazione e realizzazione che dia effettivamente dei frutti. In ultimo, il conto generale del patrimonio: la voce che importa particolarmente sono i TFR che sono stati accantonati e che, sommati alle spese di cassa, danno una differenza di avanzo di gestione di 13.424 €. Vi assicuro che essere finalmente arrivati, dopo circa un anno, ad avere un unico bilancio, dato che abbiamo avuto un'unica gestione, sarà un punto di partenza tra virgolette “facile” per il nuovo Comitato di Gestione, perché per noi ragionare partendo dai due bilanci redatti con caratteristiche diverse, da persone diverse, che non erano più all’interno del Comitato, vi assicuro che per un bel periodo dell’anno passato è stato complicato da affrontare. Se avete pazienza e voglia dò due risposte veloci agli interventi fatti prima da alcuni di voi. Lascio andare avanti la riunione e poi se ci saranno modo e tempo darò un paio di risposte. Il Dott. Giuseppe Arena, Presidente del Collegio dei revisori dei conti, interviene e presenta i nuovi colleghi Giuseppe Arena - Buongiorno, io sono il Dr. Arena, ormai mi conoscete, sono stato riconfermato Presidente del Collegio dei revisori dal nuovo Comitato di Gestione quindi approfitto per ringraziare il Comitato di Gestione anche nella persona del Presidente Grassi, il Consigliere delegato presente e tutti quelli che hanno contribuito. Approfitto anche per presentare i due colleghi che sono qui con noi, la collega Zini e il collega Tassone, coi quali formiamo il nuovo Collegio dei Revisori. Per quanto mi riguarda, sarò brevissimo: durante l’anno abbiamo visionato i bilanci, abbiamo fatto le nostre verifiche periodiche e quindi esprimiamo parere favorevole all’approvazione del bilancio consuntivo 2014. Marracci - Sono tutti in sala coloro che si devono esprimere sul bilancio? Credo che la relazione dell’Ing. Zocca, come Presidente che si è occupato del bilancio consuntivo, sia stata esauriente, abbiamo il parere di regolarità contabile da parte del Collegio dei Revisori, quindi se non avete delle domande sul consuntivo, passiamo al voto. Facciamolo al contrario. Vediamo subito se abbiamo degli astenuti: alzi la mano chi si astiene dal votare questo bilancio consuntivo? Quattro (4) astenuti. Grazie. LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 25 Chi è contrario a questo bilancio consuntivo? Dodici (12) contrari. Grazie. Adesso io dovrei contare anche tutti gli altri, ma siccome i 242 che avevano diritto al voto sono ancora tutti qua, se siete d’accordo le mani alzatele, ma andiamo per esclusione sottraendo dal totale i contrari e gli astenuti. Comunque sia la votazione palese deve essere fatta, per cui alzino la mano coloro che approvano questo bilancio consuntivo. Scusate, il Presidente d’Assemblea si è sbagliato, non essendo infallibile devo correggermi poiché, come mi segnala il Dr. Miceli che vigilava, se ne sono andate un po' di persone, quindi voteremo per settori. Chi approva il bilancio da questa parte? Sessantaquattro (64). Ora coloro che stanno da quest’altra parte, chi approva questo bilancio consuntivo? Cinquantasei (56) da questa parte. Quindi Centoventi (120) più i membri del Comitato che hanno diritto di voto, che a favore sono quattro (4). il risultato finale della votazione dà 124 favorevoli, 12 contrari e 4 astenuti, quindi il bilancio consuntivo è approvato. Vi ringrazio e passo la parola al Vicepresidente Conti sempre assistito dal Dr. Arena per il bilancio preventivo 2015. Grazie. Il Bilancio Consuntivo è approvato. Marracci cede la parola al sig. Conti per la relazione sul bilancio preventivo 2015. Salvatore Conti - Buongiorno a tutti, con tanta gente già ci conosciamo perché è tanto tempo che ci vediamo, io cercherò di essere breve perché l’ora è tarda. Se avete davanti l’opuscolo prima di tutto devo dire, come già evidenziato dall’Ing. Zocca, che finalmente quest’anno partiamo con un bilancio di 13.424 € in attivo. Quindi questo vuol dire che d’ora in poi faremo un bilancio di cassa, che tutte le spese effettuate sono state pagate, quindi tutti i soldi che entreranno quest’ano serviranno per coprire tutta la gestione che voi vedrete scritta qui, sperando che non ci siano imprevisti. Il Comitato di Gestione ha approvato questo preventivo prevedendo 5.500 cacciatori iscritti, quindi abbiamo un'entrata di 723.100 €, più 13.424 € di avanzo della passata gestione, con un introito di 737.724 se tutti i 5.500 cacciatori ipotizzati si iscriveranno. Ci sono poi gli organi dell’Ambito Territoriale di Caccia, il compenso al Comitato di gestione e il compenso dei Revisori dei Conti che ammonta a 49.000 €. Poi per personale e collaboratori in attività abbiamo previsto 55.000 € più rimborso spese chilometriche di 5.000 €, per un totale di 60.000 €. Poi ci sono gli acquisti beni di consumo e servizi che sono cose di ordinaria amministrazione, come l’assicurazione degli automezzi, degli uffici, l’affitto. Per l’affitto abbiamo previsto 15.000 € perché se quest’anno avremo il trasloco in un’altra sede, si prevedono delle spese. Poi telefonia, energia, attrezzature e cancelleria, questa è tutta ordinarietà per un totale di 60.500 €. Poi ci sono l’immissione e il ripopolamento selvaggina, abbiamo stanziato 260.000 € per i fagiani, per i riproduttori 10.000 €, per le lepri 106.000 €, per le starne 70.000 € e per spese connesse all'immissione selvaggina 10.000 €: il tutto dà un totale di 456.000 € che è uguale al 62% delle entrate. Difese e miglioramenti ambientali: purtroppo qui la Città Metropolitana non ha stanziato i famosi 100.000 € dell’anno scorso, quindi ci saranno dei problemi con gli agricoltori, però l’ufficio provinciale del Dr. Miceli fino adesso può contare forse su 20.000 € e quindi poi ci sono le perizie dei danni che dovrà fare un nostro incaricato, mentre per i miglioramenti ambientali abbiamo previsto 87.000 €, pari al 15,21%, proprio per quei discorsi che abbiamo fatto precedentemente di migliorare l’ambiente in cui esercitiamo la caccia. Il totale a pareggio è LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 26 quindi di 757.000 € di entrate e 757.000 € di uscite. Questo è il bilancio preventivo che abbiamo delineato. Se qualcuno vuole dire qualcosa, è aperta la discussione. Andrea Reversi - Premesso che sono socio anche di un altro ATC e assieme alla convocazione mi è arrivato a casa anche il bilancio, e non me lo sono trovato in mano cinque minuti prima dell’inizio dell’Assemblea, lasciando davvero poco tempo per dargli un’occhiata, mi sono comunque saltate all’occhio un paio di cose. Pensavo ad esempio , dopo i discorsi che sono stati fatti fino a cinque minuti fa, di vedere alla prima voce, quindi Organi dell’Ambito Territoriale di Caccia, scendere la spesa anziché salire e non dell’1% o 2%, ma del 20% rispetto all’anno scorso. Perché questo Comitato di Gestione, fermi restando i compensi per i Revisori dei Conti, ci costa 10.000 € in più, che in termini relativi sono il 40% in più e in termini assoluti sul capitolo sono il 20% in più? Qualcuno non vada in giro a sbandierare di essere santo e di essersi tagliato lo stipendio, se poi i soldi non li prende più da una parte e li prende dall’altra, i componenti il Comitato sono sempre quelli e spendiamo il 20% in più. Va benissimo. Qualcuno ha proposto l’unica sede, in linea di principio la cosa ha anche senso, ma l’unica sede deve poi portare come minimo a un dimezzamento dei costi, non possiamo abolire due sedi, chiamiamole periferiche, per averne una centrale che costa altrettanto, quindi qualcuno mi giustifichi i 15.000 € del punto 20 come spese di trasloco, mi sembrano un po’ alti! Qualcuno l’ha detto, vengo a fare il trasloco a spalla, ma per 500 €, non per 20.000 €. Dopodiché, quindi, ben venga la sede unica a Milano, ma se mi costa meno delle due periferiche: invece se le si deve accorpare senza ricavarne risparmio, ma solo disagi perché poi a quella sede ci devi andare, a chi serve? Mi fermo perché credo di aver messo abbastanza carne al fuoco. Tresoldi - Ritorno un attimo ancora sul discorso, siccome prima sono state fatte delle dichiarazioni sulle rinunce ecc. credo che forse questo bilancio debba essere rivisto, perché 34.000 € solo per rimborso spese mi sembra una cosa esagerata. Siccome l’anno scorso, in base a quello che ha detto Zocca, gli emolumenti erano dentro nelle spese penso che anche quest’anno, non è che per caso c’è lo stesso errore, ma siccome agli emolumenti tutti hanno rinunciato, allora perché queste spese aumentano di 10.000 €? Naturalmente poi c’è un’altra voce che è importante, le spese di immissione selvaggina, da 13.700 € dell’anno scorso sono passate a 10.000 €. Non vedo la motivazione, perché diciamo che saranno le stesse attività, quindi questa riduzione mi sembra ingiustificata, tra l’altro non si prevedono rimborsi in assoluto per tutta la gente che lavora e anche questo mi sembra non consono, diciamo che dovrebbe esserci una voce dedicata a chi fa volontariato per l'ATC che preveda il rimborso delle spese altrimenti usiamo due pesi e due misure. Per i rimborsi ai danni agricoli si passa da 109.000 a 20.000 €, ho capito la motivazione, però rimangono le spese delle perizie esattamente come l’anno scorso, allora se non abbiamo i soldi perché facciamo le perizie? Grazie. Conti - Ci sono altri interventi? Così rispondo alla fine per tutti per non ripetere due volte la stessa risposta. Vito Barbarotto – Buongiorno, sono Barbarotto Vito della sezione Italcaccia di Lainate, volevo sapere se i dettagli delle spese del consuntivo dell’anno scorso si possono avere. LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 27 Soprattutto sulla voce dei 39.000 € e poi su quella della selvaggina immessa? I dettagli, voi mi dite che 39.000 € sono le spese degli Organi dell’Ambito territoriale di Caccia, il dettaglio, del consuntivo, poi del preventivo sono quei 10.000 € in più che ballano e non va mica troppo bene, invece di diminuire come diceva quel ragazzo di prima, aumentiamo. E qui facciamo sempre la politica dell’aumento e la selvaggina, come dice il signore, diminuisce. E alla fine voi questo ce lo dovete spiegare perché voi siete, diciamo così, come alle nostre dipendenze. Noi paghiamo, voi ci dovete gestire, penso al meglio, ma se non ci gestite al meglio è bene che qualcuno vada anche fuori e subentrerà qualcun altro, mi dispiace, capisce? Quindi io vorrei i dettagli di questa voce qui e della voce selvaggina che abbiamo immesso. E poi discutiamo sul preventivo, perché non ci siamo proprio. Grazie, buona sera. Conti - Dove è quel signore che ha parlato dei 36.000 €? L’ultimo intervento che ha fatto, venga qui un attimo per cortesia, sono 39.000 o 36.000? Perché 36 io non lo vedo.... 39, va bene. Ascolti signore, siccome noi abbiamo la massima trasparenza Lei vada in sede, fa la richiesta scritta e le danno tutto quello che vuole, non c’è problema, qui non può saperlo, giustamente. Chiunque voglia i documenti riferiti a quello che c’è qui faccia una richiesta scritta e ve ne daranno copia senza spese. Nei 24.000 €, vi posso anticipare, ci sono tutti i rimborsi chilometrici di tutto il Comitato di gestione, se io ho fatto 100 Km da casa mia a qui e ritorno mi vengono rimborsati 0,70 cent. a Km. Avete commentato che il rimborso al Comitato è passato da 24.000 a 34.000 €, quindi è aumentato del 20%, però volevo ricordare a Tresoldi, che prima aveva detto che bisogna organizzare la gestione delle zone per gestire un ATC così grande fornendo suggerimenti al Comitato di Gestione, che noi proprio in previsione degli incontri con queste zone su tutto l’Ambito, che l'anno scorso non si sono fatti, prevediamo Km in più che abbiamo quantificato in questi 9.000 €. Che poi può darsi che non si facciano, sono spese preventivate, quindi se la gente si sposta sul territorio, come abbiamo deliberato, occorre rimborsare i Km effettivi e non immaginari, per cui li abbiamo giustificati in questo senso. Poi, per chi parlava del trasloco, qui c’è l’affitto dei locali, spese condominiali ed eventuale trasloco, i preventivati 15.000 € sono complessivi, anche con l’affitto. Mentre poi per la selvaggina non penso che abbiamo diminuito perché avendo tolto le spese fisse, come noto, il massimo che abbiamo potuto destinare è il 62%, perché nei miglioramenti ambientali abbiamo messo il 15,21%, in quanto le uniche spese variabili sono la selvaggina e i miglioramenti ambientali. Marracci - Scusate, prima che non rimanga più nessuno, su quello che diceva Borsani (fuori microfono quindi non registrato), se il Comitato accoglie l’istanza lo può fare, perché non è una modifica di bilancio, è solo una modifica di voce all’interno dello stesso capitolo di uscite. Ad esempio, i 10.000 € previsti ma non spesi per i fagiani riproduttori, visto che la stagione per una loro possibile immissione è ampiamente trascorsa, si possono tranquillamente spostare nello stesso capitolo di spesa, destinandoli o sui fagiani non ulteriormente precisati che sono alla fine i pronta caccia, oppure su una delle due altre specie da immettere e questo è possibile. E’ il preventivo, ricordiamocelo: Solari che è in prima fila lo sa avendo visto tanti bilanci, e tu c’eri anche in passato, può cambiare molto e a consuntivo poi si vedranno i mutamenti. Ribadendo che si tratta del preventivo, che può cambiare e vedremo i cambiamenti quando lo voteremo come consuntivo, questo LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 28 spostamento di voce potremmo già prevederlo. Poi mi si faceva notare che rispetto alle uscite dell’anno scorso (a consuntivo 912.000 € circa), quest’anno in preventivo abbiamo una previsione di uscite molto inferiore, perché è altrettanto inferiore anche la previsione sulle entrate, avendo previsto entrate all’incirca corrispondenti a 200 cacciatori di meno, perché in sede di preventivo, Borsani lo sa perché è stato anni nel Comitato dell’ATC Milano Ovest, è sempre meglio essere prudenti, perché se tu dai per acquisite delle entrate che poi non si verificano, rimani a terra. Per cui consideriamo anche questo elemento in fase di previsione. C’è la riduzione delle entrate non solo rispetto al previsto calo dei 200 iscritti, ma anche al taglio del contributo della Provincia all'indennizzo dei danni all’agricoltura, 100.000 € lo scorso anno e 20.000, sperando che poi saranno tali, per il 2015. Una serie di voci comporta una previsione di questo genere. Quindi se non ci sono altre richieste, lo metterei ai voti. Roberto Borsani - Ho visto che sono stati messi a preventivo 20.000 € per i danni provocati dalla selvaggina, perché come hai detto giustamente prima non ci sarà il contributo della Provincia, però mi sembra anche assurdo, si parte da una quantificazione di rimborso danni di 108.000 € e ne mettiamo solo 20.000 a preventivo. La domanda è questa: se la Città metropolitana non darà questi soldi, chi li tirerà fuori? I cacciatori? Gli agricoltori li vogliono i soldi. Li prendiamo dai miglioramenti ambientali? Carmelo Miceli - Al momento come Città metropolitana non siamo in grado di redigere un bilancio, dato che non abbiamo ancora i dati certi, sta di fatto che abbiamo ereditato un bilancio della Provincia con un deficit di 112 milioni di € quindi non avremmo potuto assicurare nessuna cifra, abbiamo indicato 20.000 €, però penso che fino a giugno non saremo in grado di fare proiezioni. Proseguo. Qua parliamo di danni 2014, non 2015, perché i danni vengono pagati a stagione venatoria, quindi quelli della stagione venatoria 2014 vengono pagati nell’esercizio finanziario 2015. Tenete presente che con i fondi dell’ATC vengono indennizzati solo i danni su territorio a caccia programmata, ma solo per il 10%, il 90% è a carico della provincia, che cosa c’è di diverso dagli anni precedenti? Prima la legge parlava di risarcimento dei danni e noi agli agricoltori davamo il 100%, adesso la legge parla di indennizzo dei danni, quindi questo indennizzo è pari alla disponibilità che la Provincia ha in bilancio. Per il 2014 i residui, quindi già impegnati, sono pari a 20.000 €, nel caso in cui dovessero essere reperiti ulteriori fondi sarà cura della Città metropolitana informare l’ATC, ma questo non influisce sul bilancio dell’ATC, perché è una partita di giro, tanti ne entrano e tanti ne escono. Sulle perizie, la legge dice che sul territorio a caccia programmata provvede a fare le perizie l’Ambito Territoriale di Caccia, sul territorio a tutela provvede la Provincia, però, notate bene, le perizie nell'ex-ATC 2, fino a oggi, sono state gratuite perché se le è accollate la Provincia con il proprio agronomo, le perizie che avete visto nel consuntivo 2014 sono quelle relative al vecchio ATC 1. Comunque noi non possiamo non rispettare la legge, la legge dice che le perizie sul territorio a caccia programmata provvede a farle l’ATC, sul territorio a tutela provvede la Provincia. Marracci - Se non ci sono altre domande dobbiamo procedere, ci sono altre domande? LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 29 Reversi - L’anno scorso quanto abbiamo speso per la metà delle perizie (CONTI: 13.500 €), e quest’ano per il doppio pensiamo di spenderne 12.000? Io ne avrei messi almeno 26.000. Fino all’anno scorso si copriva metà delle perizie: ora che i cinque anni sono terminati dovremo coprire totalmente le perizie dell’ex-ATC1 e dell’ex-ATC2, quindi non c’è più la parte gratis di Arrigoni e mettiamo a bilancio la stessa cifra? Dovremmo metterne a bilancio teoricamente il doppio. O evidentemente prevediamo di fare la metà delle perizie, questo però dovremmo dirlo agli agricoltori, perciò qualcuno ci deve dire se prevediamo di fare metà delle perizie oppure prevediamo di pagarle la metà, o ancora qualcuno ha sbagliato le previsioni. Conti - Noi abbiamo detto che, siccome il Dr. Arrigoni fino adesso sta operando e si presume che proseguirà, proprio per il fatto che non verranno stanziati i soldi per i danni all’agricoltura. Ci sono i danni causati dalle nutrie, ad esempio, che sono il 50% dei danni periziati dall’ATC2 l’anno scorso, questa è una scelta che deve adottare il Comitato di gestione su come comportarci, assieme agli agricoltori certamente, ecco perché ho pensato di mantenere i 10.000 €. Se la Provincia non stanzierà i fondi per rimborsare i danni, io come potrò spendere 30.000 € di perizie quando poi non avrò i soldi per farlo? Se io avessi previsto 30.000 € per questa voce, le spese della selvaggina sarebbero diminuite ancora di più. Se la coperta è quella, non saprei in che altro modo fare. ANONIMO - Volevo solo sapere se sia fondata quella voce che ho sentito, secondo la quale la giornata di caccia terminerà alle 13:00. Marracci - Questo non ha a che fare con il bilancio, quindi ora votiamo e poi ci saranno le varie ed eventuali e Le risponderò. Facciamo come prima, partiamo dagli astenuti: chi si astiene dal bilancio di previsione 2015? Dieci (10) astenuti. Chi vota contro questo bilancio di previsione 2105 alzi la mano: dodici (12) voti contrari. E infine chi approva il bilancio di previsione 2015? Novantotto (98) favorevoli. Quindi il bilancio di previsione 2015 è approvato. Vi ringrazio. Ora siamo alle varie ed eventuali, quindi per rispondere al signore che chiedeva della chiusura anticipata alle ore 13:00, confermo che è arrivata la richiesta di un'organizzazione agricola, non solo alla Città Metropolitana, ma sembrerebbe anche alle Province di Lodi, Pavia, Cremona, di stabilire orario ridotto di caccia per l'intera stagione venatoria. Salutiamo il Consigliere Arrara che lascia l’assemblea e lo ringraziamo per la partecipazione. Vi dicevo che è arrivata la richiesta di chiudere la giornata di caccia alle 13:00 per tutta la stagione venatoria. Naturalmente la richiesta dovrà essere valutata e le si darà il peso opportuno. Ci sono poi due proposte di modifiche dello Statuto, che personalmente non trovo particolarmente rilevanti, ma è doveroso che ve le legga prima che ci si esprima: vi chiediamo con la prima modifica all’art. 4 che riporta “funzioni e compiti del Presidente”, di modificare al comma 2 le parole il Vicepresidente sostituendole con i Vicepresidenti. LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Pagina 30 L’altra modifica è all’art. 6, dove si parla del Comitato di gestione e dei suoi compiti, ove si propone al comma 4, dopo le parole forma scritta, di aggiungere le parole mediante posta elettronica. Il riferimento è alle convocazioni del Comitato che, come nel 2003, prevede ancora la lettera raccomandata, ma è consuetudine ormai ovunque di spedire le convocazioni via mail. Infine, si chiede di aggiungere il seguente periodo: alla convocazione devono essere allegati eventuali documenti che siano oggetto di discussione nel Comitato, tali documenti devono essere comunque trasmessi ai componenti del Comitato di Gestione almeno 48 ore prima della data fissata per la riunione. Approvate voi queste modifiche statutarie? Ci sono contrari? Nessuno. Astenuti? Nessuno. Allora le modifiche sono approvate all’unanimità, grazie. Ora la parola al Presidente per i saluti. Presidente Grassi - Grazie a tutti, grazie per l’approvazione dei bilanci, sia consuntivo che preventivo, grazie anche per il Vicepresidente Bongini, un abbraccio a tutti e ci vediamo presto. Io penserei di fare un’assemblea magari fra 3 o 4 mesi per un bilancio parlando fra di noi. Grazie. Dopo i ringraziamenti e i saluti del Presidente Grassi, esaurito l'ordine del giorno, il Presidente dell'Assemblea Marracci dichiara sciolta la seduta alle ore 17.45. Il Presidente Dott. Massimo Marracci LIBRO VERBALI ASSEMBLEE SOCI A.T.C. DELLA PIANURA MILANESE SEDUTA DEL 18/04/2015 Il Segretario Sig. Maurizio Pisoni Pagina 31