CONSIGLIO PROVINCIALE DI MILANO Processo verbale dell'adunanza del 7 marzo 2007 Addì, sette marzo 2007, in Milano, nell'Aula consiliare di via Vivaio n. 1, si è riunito il Consiglio provinciale per la trattazione degli argomenti iscritti agli ordini del giorno ordinario e supplementari dall’uno all’otto diramati in data 11, 18, 25 gennaio, 15, 22 febbraio, 1 e 7 marzo 2007 con atti provinciali n. 3020/2007/2.1/2004/4662. A norma dell'art. 34 dello Statuto, la Presidenza dell'adunanza viene assunta dal Presidente del Consiglio provinciale, Vincenzo Ortolina. Partecipa alla seduta il Vice Segretario generale della Provincia dott.ssa Liana Bavaro. Alle ore 14.57 il Presidente del Consiglio invita il Vice Segretario a procedere all'appello nominale dei presenti. Rispondono all'appello i seguenti trentuno Consiglieri: Ortolina Vincenzo Accame Pietro Albetti Roberto Angiuoni Pierluigi Ariazzi Costanzo Barbaro Mario Bruschi Marco detto Max Calaminici Arturo Caputo Roberto Cavicchioli Arianna Clerici Michele Comincini Eugenio Dapei Bruno De Gaspari Mario De Nicola Giovanni Elli Enrico Esposito Francesco Foglia Giuseppe Fortunati Ombretta Gaiardelli Andrea Gatti Massimo Gavazzi Attilio Greco Luigi Meroni Fabio Modugno Roberto Nobili Ernesto Patta Antonello Pezzoni Alessandro Pioli Pier Mauro Pozzati Vittorio Scarano Giuseppe Assenti giustificati i Consiglieri Arrigoni, Fratus, Russomanno e Tranquillino. Sono altresì presenti gli Assessori provinciali Barzaghi, Ezio Casati e Corso. Nel frattempo è entrato in aula il Segretario generale. Constatato che l’adunanza è valida per legalmente deliberare, il Presidente del Consiglio, dichiarata aperta la seduta, così si esprime: “: “Ho bisogno di chiedere una cortesia ai capi Gruppo, ci troviamo cinque minuti per decidere il percorso su ASAM, quindi inviterei la cortesia dei capi Gruppo di trovarsi un attimo di là, grazie.” Prego, la parola a Gavazzi. Consigliere Gavazzi: “Proprio su quello che stava dicendo, siccome è mia intenzione di costituire un gruppo autonomo, il gruppo dei Verdi Verdi, volevo sapere se dovevo partecipare anch'io alla riunione dei capi Gruppo.” 1 Presidente del Consiglio Ortolina:”No”. Consigliere Gavazzi:“Non posso?” Presidente del Consiglio Ortolina:”Per ora no.” Consigliere Gavazzi:”Lo sto costituendo, lo devo formalizzare?” Presidente del Consiglio Ortolina: “Per ora no, capi Gruppo per favore.” Consigliere Gavazzi: “Fra 30 giorni, vi preannuncio che allora è mia intenzione, visto cos'è successo nella modifica dello Statuto, che io non ho apprezzato e che però intendo sfruttare, costituire il gruppo dei Verdi Verdi, che si è presentato alle elezioni provinciali, grazie all'emendamento Lega io posso costituire anch'io il mio gruppo dei Verdi Verdi, però non posso partecipare adesso.” Presidente del Consiglio Ortolina: “Io spero nel senso di responsabilità di ciascuno di noi, Gavazzi, glielo dico francamente”. Consigliere Gavazzi:”Lo pensavo anch'io fino a giovedì scorso”. Presidente del Consiglio Ortolina:”Spero nella responsabilità di ciascuno di noi”. Consigliere Gavazzi:”Fino al giovedì scorso lo pensavo anch'io”. Presidente del Consiglio Ortolina:”È stata approvata all'unanimità quella delibera”. Consigliere Gavazzi:”Allora delego il mio ex capo Gruppo...” Presidente del Consiglio Ortolina:”capi Gruppo, per favore, 5 minuti in sala qua a fianco. Grazie.” La seduta viene sospesa alle ore 15.00 e ripresa alle ore 15.43. Nel frattempo sono entrati in aula i Consiglieri Bernareggi, Censi, Del Nero, Guerra, Lombardi, Mauri, Musciacchio, Re (presenti 39) e gli Assessori Mezzi, Bruno Casati e Dioli Interventi ex. art 83 Nel frattempo è uscito aula il Consigliere Censi. (presenti 38) Consigliere Caputo: “La ringrazio, Presidente, mi spiace che non sia in aula la Consigliere Censi, a cui rivolgo il mio intervento, però glielo riferirete in questo caso, anche se forse il clima di questa sera non si addice al ragionamento che sto cercando di fare in aula in quest'occasione, vorrei leggere una frase: "La diversity ti genera creatività, forse perché le persone di provenienze diverse sono maggiormente propense a mettere vicendevolmente in discussione i luoghi comuni, liberandoci dalle abitudini e dall'ortodossia." 2 Questa frase che sembra fortemente rivoluzionaria non è stata detta da un estremista di Sinistra o della cosiddetta - oggi si usa questo termine - Sinistra radicale, ma bensì è stata pronunciata da Anna Mulke, che è l'amministratore delegato di Xerox Corporation, quindi sostanzialmente il leader di una grande multinazionale americana. "Affrontare la diversità in questa fase significa riflettere sui cambiamenti e costruire nuovi paradigmi per la vita delle persone. Le persone sono risorse cardine e necessitano di ascolto delle proprie peculiarità, delle esigenze, dei bisogni qualitativamente diversi." Anche queste non sono parole di un noto rivoluzionario. In questa fase la diversità è ormai uno dei temi dei diritti umani, la discriminazione di genere è ormai vietata da normative in tutte le Nazioni civili occidentali ed il tema è stato anche affrontato in una sezione speciale dell'ONU. Le corti americane stanno gestendo tuttora una serie di casi di discriminazione di genere e per un'azienda americana è importantissimo essere tra le migliori nelle opportunità date ai diversi e nell'assenza di contestazioni per discriminazioni. La responsabilità sociale passa anche attraverso questo, quindi devo dire che le parole che ha espresso la Senatrice Binetti in una trasmissione televisiva mi hanno particolarmente colpito, ha parlato sostanzialmente di omosessuali come deviati geneticamente, è un'affermazione molto grave che va a toccare le persone, tutte le persone io credo e quindi io posso capire che la Consigliera Censi magari si trova in difficoltà in questa fase visto che sarà sicuramente collega in un futuro partito della Senatrice Binetti, però io chiedo alla Consigliere Censi in questa fase, in una fase così importante, proprio per non far ritornare le streghe o per non far mandare nei campi di sterminio nazisti gli omosessuali, di impegnarsi anche su questa tematica importante nella Provincia di Milano perché la Consigliere Censi possa dire qualcosa non di Sinistra ma di civile. Credo che sia una battaglia importante, forse difficile, ma stimolante, e quindi visto che qui c'è una delega specifica alle politiche di genere io credo che anche in questa Provincia sia doveroso chiarire alcune questioni determinanti per la nostra civiltà, per la nostra democrazia e proporre iniziative anche in questo senso che vadano a dirimere qualsiasi dubbio e qualsiasi tentativo di diversificare gli uomini. Un bianco è un bianco, un nero è un nero, ma non per questo se uno è nero ha una colpa specifica, e allora credo che anche i gay debbano avere la giusta considerazione e non devono essere chiamati geneticamente diversi. Grazie.” Consigliere Bruschi: “Brevemente, Presidente, abbiamo assistito tutti all'inizio della seduta, all'occupazione dello scranno della Presidenza da parte del Consigliere De Nicola, che ha giustamente appeso al suo microfono il cappellino di One More Blog, perché One More Blog assieme al Riformista è l'unica testata indipendente addirittura di Centrosinistra che ha tenuto sempre d'occhio le operazioni ASAM e quanto capitava su ASAM. Io devo dire che, al di là del modo, su cui non mi pronuncio, il Consigliere De Nicola ha ragione. Il problema è che la richiesta del Consigliere De Nicola confligge con quelle che sono le norme usuali che sovrintendono una società privata. È normale che se il Presidente di una società privata comunica con degli azionisti ci possa essere un margine di riservatezza, questa riservatezza non c'è ovviamente nel momento in cui l'azionista è un socio pubblico che deve tenere conto di tutte le norme ricomprese nel TUEL. Io faccio un'unica considerazione, che è una considerazione preoccupata, proprio perché di solito le comunicazioni tra un Presidente di un Consiglio di Amministrazione ed un socio, specie se è un socio unico, come in questo caso un socio di preponderante maggioranza, non avvengono per via formale, avvengono usualmente con un colpo di telefono, con un incontro. 3 Mi chiedo allora cosa ci sia mai in questa lettera che il Presidente Sapelli ha ritenuto di dover inviare con raccomandata per ricevuta di ritorno, e con conseguente protocollo, quasi a volersi tutelare rispetto a qualche sua azione. Io spero che non ci sia bisogno, come preannunciato dal Consigliere De Nicola, che sia l'intervento dei Carabinieri a tutelare i diritti del Consigliere De Nicola, che in questo caso non fa altro che esercitare le proprie prerogative previste nel Testo Unico, e che il testo in questione venga reso nella disponibilità del Consigliere De Nicola che poi deciderà in base alle norme di legge l'uso che dovrà farne. Noi oggi abbiamo in mano per la prima volta la nuova bozza di Statuto di ASAM, così come deliberata dalla Giunta. Io prendo atto che ci sono moltissimi passi avanti, prendo atto a questo punto che avevamo ragione noi nell'interpretazione diversa del diritto, non pienamente ragione il Segretario Generale laddove ci diceva che alcune norme sarebbero state inapplicabili perché queste norme sono state inserite addirittura nello Statuto di ASAM, ma di questo avremo modo di parlarne. Non bastano però gli strumenti statutari se manca la trasparenza in una holding a capitale prevalentemente pubblico, anche nel momento in cui la holding a capitale prevalentemente pubblico dovesse diventare patrimonio anche di altri, di enti privati o di quant'altro. Io non invito il Presidente del Consiglio a farsi carico di questa istanza perché lo vedo al telefonino, però invito il Segretario Generale, che è anche Direttore del Settore alle Partecipate, a fare quanto è di sua competenza per rendere pubblico l'atto che il Consigliere De Nicola ha richiesto.” Nel frattempo è entrato in aula il Consigliere Colli. (presenti 39) Presidente del Consiglio Ortolina:”Io non ho altri iscritti a parlare, credo che possiamo passare all'interrogazione. Chiedo scusa, Gavazzi, prego”. Consigliere Gavazzi: “Grazie, Presidente. Siccome ho visto che è passato un po' sottovoce, sottogamba o non presa in considerazione la mia volontà di formare il gruppo dei Verdi Verdi... Presidente, mi sta ascoltando? Io lo ribadisco, alle ore 15:56 ho intenzione di passare ai Verdi Verdi. Siccome nello Statuto e nel Regolamento non è previsto un lasso temporale in cui io possa prendere la decisione o cambiare la decisione, perché con la cavolata che avete fatto settimana scorsa non lo avete messo dentro per quanto tempo uno può costituire un gruppo, per quanto tempo ne può costituire un altro e cosa può cambiare, perché l'unica cosa che a mio parere avete introdotto è la farsa degli Statuti e dei Regolamenti. Questo è il mio parere. Quindi, siccome con l'emendamento presentato dal Consigliere Meroni, l'ultimo emendamento presentato, si dice che il Consigliere può costituire gruppo, purché il gruppo politico a cui Lui vuol fare riferimento si sia presentato alle elezioni provinciali, e io vi faccio ricordare che il gruppo dei Verdi Verdi si è presentato alle elezioni provinciali. Sfortunatamente, siccome io non ero il suo candidato, non ha avuto un grande successo, però ha avuto più successo dello SDI (segue intervento fuori microfono) sì, ha preso lo 0,8 (segue intervento fuori microfono) era nel Centrodestra e c'è una lettera che, se vuole Presidente, io Le faccio vedere, dal responsabile regionale lombardo che mi autorizza a fare queste dichiarazioni di intento di appartenere al gruppo dei Verdi Verdi. Sto facendo proselitismo, purtroppo non verso i Verdi Verdi, ma verso altri gruppi che si sono presentati alle elezioni provinciali. Sto guardando dietro di me, adesso ci sta pensando, però molto probabilmente anche Lui costituirà un bel gruppo, cioè sempre formato da una persona, bel gruppo per il riferimento. 4 Mi è stato detto che ho 30 giorni di tempo per formalizzare, 30 giorni di tempo per fare che venga reso valido lo Statuto, però chiedevo se nel frattempo posso avere anch'io i privilegi che si hanno nella formazione di un gruppo, se ci sono, sempre se ci sono, perché se non ci sono non li chiedo, però se ci sono vorrei avere pari trattamento. (Segue intervento fuori microfono) No, non voglio aderire al gruppo misto, io non aderisco al gruppo misto, no, adesso sono già passati tre minuti che ero Verde Verde, posso anche cambiare colore però, ripeto, io voglio che venga accolto quello che sto dicendo, né banalizzato né ironizzato, perché lo sto dicendo molto seriamente, dopo quello che ho detto sul discorso della volontà oraria di appartenere o di formare dei gruppi, Consiglieri, dovevate pensarci settimana scorsa a quello che è successo e quello che avete fatto. Ricordo sempre, sempre nella mia funzione, dell'emendamento scandalo al punto 70 del 22/11/2005, ricordo sempre che non ho nulla da meravigliarmi se qualche Consigliere, come ha fatto il Consigliere De Nicola, che prima l'ho criticato perché ha usato una catena di plastica, quindi non è che volesse proprio agganciarsi alla poltrona, però l'atto che ha fatto è una conseguenza ancora di quello che è successo l'altra volta, quando il Professor Sapelli, ripeto, che dopo ha cercato di spiegarsi dicendo che Lui non doveva rispondere al Consiglio e tanto meno al Presidente della Commissione Bilancio, ecco, vedete che quando si innescano certi meccanismi, sai come partono ma non sai mai fino a dove arrivano. Il problema della consegna della documentazione ai Consiglieri, pur se vincolandola alla riservatezza e sul fatto che sia responsabile il Consigliere della notizia di cui ne viene in possesso, è previsto e tutelato dalla legge, è previsto e tutelato dai nostri Statuti, però se gli Statuti li facciamo diventare delle burlette, tutto diventa burla. È lì che volevo arrivare. Presidente, non so fino a che ora sarò Verde Verde, ero molto Verde giovedì scorso, per ora continuo a rimanere Verde Verde, se ci sono dei privilegi, La prego, siccome non sono tanto competente, quando passo ad altri gruppi, di tenermi informato. Grazie.” Nel frattempo è entrato in aula il Consigliere Censi. (presenti 40) Presidente del Consiglio Ortolina:”Sì, ovviamente invito al senso di responsabilità, la serietà, si può fare tutto, se abbiamo fatto un errore, se questa è l'opinione, non peggioriamo per favore la situazione, questa è la mia opinione personale. Clerici.” --------- (Registrazione confusa fuori microfono) saggia e farò tesoro dei suoi consigli. Consigliere Clerici: “Anch'io, Presidente, assolutamente. Forte delle parole del collega Gavazzi volevo chiedere se presentando un emendamento allo Statuto per abbreviare quei 30 giorni, perché li trovo veramente un qualche cosa di epocale, le ere storiche, geologiche, facciamo un paio di giorni, così possiamo cambiare di bandiera ogni tre minuti e facciamo quello che vogliamo, quindi posso presentarlo, Presidente? Solo se ho la speranza che venga approvato e che in tempi certi si possa ridurre a ventiquattro ore massimo, va bene? Così diventiamo tutti più seri qui dentro, molto più seri.” Presidente del Consiglio Ortolina:”Appunto, condivido. Censi.” Consigliere Censi: “Molto rapidamente, mi scuso intanto con il Consigliere Caputo, ma poiché mi capita raramente di essere intervistata, stava a rispondere a delle domande sull'anno europeo dei diritti alle pari opportunità, mi pareva un'opportunità che non potevo perdere. 5 Rispetto alla sua lettera, io sono molto contenta che Lei l'abbia fatta, per molti motivi, intanto perché io non mi sento affatto in contraddizione sul percorso che sto facendo dentro il Partito Democratico, di cui sono una convinta sostenitrice, sono convinta soprattutto che questo genererà una modificazione nella politica in questo senso, andremo forse per la prima volta a superare la tradizionale separazione tra credenti e non credenti, una volta avrei detto tra laici e cattolici, ma oggi l'individuazione dell'essere credente solo con l'accezione cattolica risulta una diminuzione della complessità della nostra società, io credo che questo finalmente toglierà dall'agone della politica l'idea di trovare consenso sulle scelte che riguardano la libertà delle persone, per me la libertà delle persone ed il riconoscimento dei diritti sono elementi essenziali della vita. Faccio riferimento anche ad organizzazioni, come sempre faccio dal punto di vista della competitività internazionale, dentro il quadro delle capacità di produttività di un Paese, credo che uno dei riferimenti che dovremmo utilizzare è la politica che Richard Florida propone nella costruzione delle città, basata sulle tre t, talenti, tolleranza e tecnologia. La tolleranza ed i talenti sono due questioni fondamentali, credo che la Senatrice Binetti abbia deciso di costruire la propria visibilità politica su un argomento sbagliato, che non credo produrrà consenso politico, credo che questo debba uscire dalla politica e credo che sia un elemento di civiltà. Se poi la sollecitazione è quella di avere coerenza rispetto ai principi che Lei non cita, Lei cita l'ONU e cita molte normative di tutte le Nazioni civili occidentali, in Europa esiste una normativa antidiscriminatoria molto forte che noi rispettiamo, l'anno europeo delle pari opportunità, come diremo dopo, prevede tra le quattro r, la r di rispetto, di riconoscenza e di rappresentanza, io credo di non essere affatto in contraddizione, credo che queste cose tutte ci siano e spero di non dover discutere di politica parlando di queste cose. La mia distanza con la posizione della Senatrice Binetti è talmente forte ed è evidente che non devo rinnovarla in questa sede, ma sono convinta che lo sforzo di tutti sia per una buona politica che riconosca le libertà individuali, riconosca i diritti delle persone e sappia fare una normativa laica, quando dico laica vuol dire basata sulla storia, sulla razionalità e sui percorsi di formazione delle persone e della politica. Grazie.” Nel frattempo sono entrati in aula gli Assessori Benelli e Oliverio. Presidente del Consiglio Ortolina:”Guerra.” Consigliere Guerra: “Grazie, Presidente. Io abitualmente cerco di fare la persona seria e anche quando faccio politica mi sforzo per essere una persona seria, io condivido molte cose del collega Caputo, altre non le condivido per niente, ma per principio e al di là di ogni norma e di ogni regolamento cerco di dare e di essere aperto ad ogni espressione politica, per cui il mio voto e la mia propensione a riconoscere e a riconoscergli un gruppo politico, in particolar modo quello dello SDI, è solo dettato da un buonsenso mio personale e da una forma mentis che per anni mi ha visto minoranza e che è portata a comprendere e ad ampliare gli spazi di rappresentatività politica, di cultura, di appartenenze partitiche e solo in questa logica il mio voto alla costituzione del gruppo politico dello SDI in quest'aula è dettato e solo in questa logica ho seguito e ho dato un voto per dare la possibilità al collega Caputo di costituire un gruppo politico, una cultura politica che rientra, a parer mio, nel pieno titolo nell'arco costituzionale e democratico di questo Paese. Le persone serie, dico invece, sono quelle che lasciano coppole, coppole che rappresentano la mafia, attaccate al microfono dell'aula consiliare e se ne vanno, le persone serie sono quelle che magari non sanno che quel simbolo è un simbolo brutto, che ricorda la mafia, ricorda quel modo culturale di fare politica che ha lasciato sul 6 terreno tantissima gente, da magistrati a personaggi politici e le persone serie sono sempre quelle che fanno quelle leggi sull'acqua, per esattezza la legge dell'8 Agosto n. 18, dell'Agosto 2006, che in pratica privatizza tutto l'intero ciclo dell'acqua e che vede noi, noi come forza politica apriremo una raccolta di firme per restituire una legge di iniziativa popolare che abroghi quell'obbrobrio di legge e che faccia rientrare la legge regionale della Lombardia sul ciclo completo dell'acqua all'interno dei crismi costituzionali e della legge italiana ed europea, perché questa legge è stata definita incostituzionale anche dal nostro Parlamento. Il 10 di Marzo infatti il Comitato Contratto Acqua Pubblica sarà in piazza per raccogliere queste firme, il nostro partito è in prima fila per raccogliere queste firme e per chiedere, così come previsto dallo Statuto della Regione Lombardia, che almeno 50 Consigli Comunali o 3 Consigli Provinciali dicano la loro idea su questa legge e rimettano in discussione questa legge perché è unica, non solo nel panorama italiano, ma io direi mondiale. Per cui vorrei dire che sulla serietà possiamo discutere fino ad un certo punto, però fin quando si ride e si scherza è un conto, io tendenzialmente sono sempre portato a riconoscere le differenze politiche, purché queste rientrino in una logica, in un arco costituzionale e democratico. Grazie, Presidente.” Nel frattempo è entrato in aula l’Assessore Ponti. Presidente del Consiglio Ortolina:”Io non ho altri iscritti a parlare do la parola all'Assessore Casati per la risposta all'interrogazione presentata il 16 Febbraio dai Consiglieri Gatti e Ariazzi in merito alla gravissima crisi di Postalmarket a Peschiera Borromeo. Ha la parola l'Assessore Bruno Casati.” Il Presidente del Consiglio pone quindi in trattazione lo: ARGOMENTO N. 1/25 DELL’ORDINE DEL GIORNO – Interrogazione presentata in data 16 febbraio 2007 dai Consiglieri Gatti e Ariazzi, in merito alla gravissima crisi di Postalmarket a Peschiera Borromeo. Assessore Bruno Casati: “Io ringrazio. I Consiglieri Gatti e Ariazzi mi hanno appunto rivolto, come diceva il Presidente, a metà Febbraio interrogazione urgente che è relativa agli sviluppi, sviluppi in negativo che allora si andavano a prospettare, nella crisi di Postalmarket di Peschiera San Bovio. Ora io rispondo oralmente, farò seguire nota scritta, come al prossimo Consiglio mi propongo di rispondere oralmente e poi per iscritto all'interrogazione che su un altro caso diverso, il caso Frette di Concorezzo mi ha rivolto il Consigliere Bernareggi. Io torno a Postalmarket, già oggetto di discussione in aula nel Settembre del 2004, nel Febbraio 2006 e poi ad interventi successivi in Commissione o diretti con l'Assessore. Purtroppo la vertenza Postalmarket per la Provincia non è una novità da quindici anni almeno. L'oggetto dell'interrogazione riguarda l'ipotesi che oggi sia stata scritta la parola fine, in buona sostanza con grande realismo è questo, se mai questa è la novità largamente annunciata, il punto è la messa in liquidazione di quello che resta dello stabilimento attivo, quello che il gruppo Bernardi aveva acquisito e che ora dismette, questo è l'annuncio ufficiale, in pratica licenziando 130 lavoratori. Questi lavoratori licenziati erano e sono quanti sfuggiti al licenziamento di ieri, destino nel quale sono collocati altri 300 lavoratori posti in mobilità lunga o breve. Facciamo brevemente il punto, così allineiamo tutte le informazioni. 7 Della vecchia Postalmarket, dopo il fallimento della gestione Filograno e l'avvento del gruppo Bernardi, che ne aveva rilanciato il marchio su base ridotta...” Presidente del Consiglio Ortolina:”Scusate, c'è brusio e qualcuno non sente, per favore state in silenzio”. Assessore Bruno Casati: “Su base ridotta erano stati presi in carico dalla Provincia 460 lavoratori, era stato infatti messo in campo un progetto, chiarisco relativamente ad un passaggio dell'interrogazione, un progetto non di sostegno al reddito, l'unica esperienza fatta in Provincia a tal proposito di sostegno al reddito fu a fine del 2004 quella a sostegno del reddito dei cassintegrati di Arese, non fu esperienza felice, ma invece fu messo in campo un progetto di formazione e di ricollocazione per quasi 400.000 Euro e, sulla base di questo progetto, taluni dei 460 furono ricollocati, pochi in verità, taluni se ne andarono per conto proprio, ne restarono fuori 330, di questi 330 70 sono andati in pensione, 100 sono entrati nella mobilità lunga, mobilità lunga sono i sette anni verso la pensione, 160 andranno in mobilità ordinaria che può essere di due o tre anni, secondo le caratteristiche. Questa della Postalmarket che non è entrata nel giro Bernardi è, a giudizio del sindacato, una partita chiusa, restava invece aperta l'opzione Bernardi su altri, all'inizio 150. Tutti noi salutammo con interesse l'arrivo sul sito di questi imprenditori, ora anche i Bernardi lasciano il campo e per Peschiera la questione, ma non riguarda solo Peschiera, per tutti i Comuni, come Paullo, lo richiamo perché c'è il Consigliere Gatti, che storicamente guardano a Postalmarket, si complica ulteriormente, perché oltretutto a questi 130 si è aggiunta la chiusura a Peschiera di Non Woman, tessuti sintetici derivati dal petrolio, 45 lavoratori. Insomma voglio dire, io ci sto ... a fare questo passaggio che, seppure ravvisiamo cenni di ripresa industriale, restano in questo contesto cenni ed elementi concreti, eventi negativi in senso opposto, Peschiera è questo, la Nylstar di Cesano, Bembercell di Magenta, sto parlando delle cose degli ultimi quindici giorni, Unilever di Milano, VLM di Buccinasco, ripresa e crisi convivono. Torno a Postalmarket e mi avvio a chiudere. Cosa abbiamo fatto come Provincia all'annuncio della crisi Postalmarket? Subito incontrato le organizzazioni sindacali per un primo esame e subito dopo, una settimana fa, come Provincia incontrato il Prefetto e con il Prefetto la Società, quella che aveva acquisito Postalmarket dall'amministrazione straordinaria e con loro c'erano le rappresentanze dei lavoratori. In quella sede Bernardi, la proprietà, ha dichiarato irrevocabile la decisione di chiudere l'azienda dopo tre anni di perdite, quindi Bernardi fa un passo indietro rispetto all'esubero dei 137 lavoratori che sono attualmente in cassa integrazione, almeno fino a Maggio di quest'anno. Io non vi annoio con le nostre rimostranze, soprattutto non vi tedio sui miei giudizi su una certa imprenditorialità rapace che cala sulle situazioni di crisi per succhiarne le residue possibilità di utile e poi leva le tende, come questo caso ed il caso precedente, per invece vedere e valutare, come stiamo facendo, se esistano soluzioni occupazionali praticabili ed un ulteriore ricorso agli ammortizzatori. Con un amaro richiamo, parlo di 137, però ne abbiamo già lasciati sul campo 460, perché all'inizio erano 600 le donne, particolarmente le donne e gli uomini ai quali si dice e si continua a dire: tu non mi servi più, dei 137. Allora qui c'è un elemento di proposta sulla quale stiamo lavorando e magari cercherò di essere più preciso, dato che siamo in corso d'opera, con la risposta scritta su questi elementi, per ora prendetela così, dei 137 50 potrebbero essere ricollocati in un'altra società, ci sono delle trattative in corso, 20 hanno negoziato personalmente l'esito 8 incentivato, 67 potrebbero avvalersi della mobilità lunga secondo la 296, alla luce della finanziaria 2007. Dal sindacato sono state avanzate anche altre proposte, come quella della cessione di ramo d'azienda per i 50 del call-center ed il ricorso o alla mobilità lunga per chi ne possedeva i requisiti o alla cassa straordinaria per chi non li possedeva. Abbiamo incontrato il Ministero del Lavoro il 27 di Febbraio, si è raggiunto un accordo, che posso mettere a disposizione dei Consiglieri qualora non ne disponessero, che prevede la mobilità lunga per tutti, l'accordo in ogni caso è alla verifica sui requisiti soggettivi richiesti dalla normativa per accedervi, c'è l'impegno a riconvocarci a breve in Prefettura, io incontrerò personalmente il Prefetto nella giornata di domani su questa e su altre questioni per vedere eventuali sbocchi. Per quanto attiene l'area, ed è l'ultimo passaggio, poi non vi disturbo più, l'area sita nel Parco Sud, 76.000 metri quadri, area molto appetibile perché credo che tutti sappiate, gli industriali scappano, ma i palazzinari arrivano, sono arrivate anche qui richieste di informazioni, richieste di informazioni che cercherò di dare, non da solo evidentemente, ma assistito dal Comune che è il titolare della partita. Il Comune ha ribadito, parlandone ancora ieri, la destinazione industriale, molto bene, noi lavoreremo di concerto con Sindaco e Giunta. Per quanto riguarda l'ultimissima questione che voi mi sottoponevate, che è la rendicontazione, di cui voi sappiate noi non abbiamo competenza diretta, abbiamo posto questa esigenza di chiarezza, e la porrò ancora domani al Signor Prefetto, il sindacato sta valutando l'opportunità di ricorrere al tribunale perché lì tante cose non ci tornano evidentemente. Io inviterei la 7^ Commissione a mettere in agenda il caso per monitorarne gli sviluppi, questa è la mia informativa.” Presidente del Consiglio Ortolina: “Commento di Gatti, prego”. Consigliere Gatti: “Io ringrazio l'Assessore Casati e la Giunta che con precisione, competenza e continuità hanno aggiornato questa situazione che già viene in Consiglio per la terza volta solo per risposte alle interrogazioni. Prendo nota che nella risposta scritta ci saranno alcune precisazioni, sono d'accordo sulla convocazione e l'appuntamento fissato per la 7^ Commissione. Aggiungo solo questa considerazione, noi siamo di fronte ad un'agonia lunghissima perché quell'azienda non aveva 150 più 400, ma aveva 1.600 dipendenti, poi tutto è cambiato dagli anni 80 in poi, le responsabilità le ha chiarite l'Assessore con alcuni spunti. Io sulle domande svolte insisto perché anche sulla precisione ed i principi si deve fondare la nostra iniziativa amministrativa, che quella rendicontazione, mi rivolgo all'Assessore, venga chiesta con l'autorevolezza dell'Ente Provincia, perché tutte le proprietà rispondano, (ne ha citate solo alcune, Filograna, Bernardi, eccetera). Una componente di quell'azienda è sicuramente statale, perché in questo ed in altri casi i fondi messi a disposizione per rilanciare l'attività sono copiosi, (e non voglio banalizzare citando a memoria), credo che le istituzioni abbiano il dovere di sapere quanto lo Stato e la collettività hanno messo per arrivare ad un risultato che è quello negativo illustrato dall'Assessore, anche perché, ripeto, ci sono anche esempi e responsabilità che possono essere utili, e non solo dal punto di vista accademico. Dal punto di vista dell'ultima osservazione che veniva fatta, siamo molto preoccupati per la sorte delle persone e dei territori al di là che poi la sorte di ognuno è importante rispetto ad un'età media alta, ad una professionalità che è andata scemando anche in questa ultima fase della vicenda, oltre che per il maturare di altre condizioni con gravi problemi per il reddito delle famiglie. Questi dati sull'esodo vanno precisati e su questa 9 ultima vicenda dei 137, io vorrei che nella risposta ci siamo dati. All'inizio è stato detto che Provincia, Stato, Regione sono entrati in campo nel momento in cui bisognava collocare qualche alternativa di lavoro. Quelli collocati sono qualche unità, si è detto pochi, ma quanti? Una trentina? Comunque rispetto al combinato disposto che c'è anche con le decisioni del Comune e dell'Amministrazione di Peschiera, è importante agire per uno sviluppo fatto anche di lavoro. Venga fatto quanto di nostra competenza per mantenere la vocazione produttiva e lavorativa del sito perché, ripeto, sviluppi velocissimi di altra natura e di natura speculativa, come ricordava con chiarezza prima l'Assessore, non ci possono vedere indifferenti per avere anche una qualche consequenzialità tra i principi che professiamo e l'azione amministrativa.” Presidente del Consiglio Ortolina: “Grazie. Consentitemi un minuto di sospensione per verificare l'arrivo di Penati e di Mattioli, ci vediamo fra un minuto.” Nel frattempo è entrato in aula il Vice Presidente Mattioli, mentre è uscito il Segretario generale. La seduta viene sospesa alle ore 16.19 e ripresa alle ore 16.20. Il Presidente del Consiglio pone quindi in trattazione lo: ARGOMENTO N. 15 DELL’ORDINE DEL GIORNO – Approvazione del Bilancio di Previsione dell’esercizio 2007, della Relazione Previsionale e Programmatica e del Bilancio Pluriennale per il triennio 2007/2009. Vice Presidente della Provincia Mattioli: “Grazie. Inizio ad esporre una serie di valutazioni sul Bilancio di Previsione 2007, poi a minuti ci raggiungerà anche il Presidente Penati ed integrerà la relazione con anche alcune chiavi di lettura di natura politica. Egregi Consiglieri, i vincoli imposti dal patto per l'esercizio 2006, ossia tetti di spesa sia corrente che per gli investimenti, sono sembrati inizialmente... per l'esercizio 2007 a dire la verità, sono sembrati inizialmente insormontabili, ma durante la gestione del bilancio è stata accertata la possibilità di raggiungere gli obiettivi programmatici facendo alcuni sacrifici. Il 2006 si è chiuso pertanto con il rispetto dei tetti di spesa corrente, cioè i valori del 2004 ridotti del 6,50% con esclusione di alcune voci neutrali, e di investimento, valori del 2004 aumentati dell'8,1%. L'impostazione del bilancio 2007 è apparsa fin dall'inizio di estrema difficoltà, sia per le minori risorse che per le modifiche apportate al sistema del patto, che durante il dibattito parlamentare nel periodo Ottobre-Dicembre 2006, l'ultima delle quali nella stesura definitiva della legge finanziaria. Il sistema dei saldi finanziari introdotto con il corrente anno non ha in senso assoluto alcun riferimento al precedente che è stato applicato fino al 31 Dicembre 2004, in quanto coinvolge i primi quattro titoli di entrate ed i primi due titoli delle spese. La norma prevede, attraverso dei complicati conteggi, inizialmente l'individuazione del saldo finanziario medio di cassa dei valori risultanti dai consuntivi degli esercizi 2003, 2004 e 2005 da moltiplicare per un coefficiente annuale diverso tra Provincia e Comuni e successivamente l'individuazione del totale per cassa dei pagamenti di spesa corrente, sempre per il triennio indicato, il cui valore medio va moltiplicato per un secondo coefficiente. 10 La somma dei valori assoluti delle due medie rettificate determina l'entità della manovra correttiva da applicare all'esercizio 2007 e a quelli successivi. Per determinare ai fini del bilancio di competenza l'obiettivo annuale occorre riprendere i saldi finanziari dei tre esercizi, determinare la media annuale, dalla quale deve essere detratta, nel caso di saldo finanziario negativo, la misura di miglioramento o manovra correttiva per ottenere l'obiettivo annuale. L'obiettivo annuale rappresenta pertanto l'importo massimo del saldo finanziario, ossia del saldo negativo, tra entrate finali e spese finali, che in nessun caso può essere valicato per evitare che il bilancio diventi illegittimo. L'obiettivo programmatico è pertanto in blocco al saldo di competenza che deve essere rispettato durante le variazioni in corso di esercizio, così come deve essere rispettato il saldo di cassa costruito attraverso i corrispondenti saldi tra riscossioni e pagamenti. Il sistema nuovo introdotto a partire da questo esercizio è valido per tre anni, anche se con valori diversi, e ha già trovato ovviamente alcune critiche da parte di esperti in materia di finanza locale in quanto premia gli Enti che nel triennio 2003-2005 hanno avuto la possibilità di ampie manovre di bilancio. Infatti l'Ente che nel triennio 20032005 ha adottato un buon programma di investimenti può nel 2007 attivare un corrispondente valore medio di opere sempre finanziate con le stesse fonti, prestiti o avanzi di amministrazione, ma non può andare oltre il proprio valore medio in quanto si troverebbe a splafonare dall'obiettivo programmatico. In sostanza, non rientrando le entrate provenienti dall'assunzione di prestiti e dagli avanzi di amministrazione tra quelle che incrementano le entrate utili per elevare il saldo finanziario, la loro iscrizione in bilancio parallelamente alle opere già finanziate e da iscrivere al Titolo II delle spese farebbe superare l'obiettivo programmatico, in quanto aumentano le sole spese, rendendo il bilancio illegittimo. Con questo vincolo, che poi in realtà è questa la sintesi, lo Stato ha pertanto posto un limite all'indebitamento degli Enti Locali ed inoltre li obbliga, quando avranno determinato l'avanzo di amministrazione, in occasione del prossimo consuntivo dell'esercizio 2006, ad utilizzare l'avanzo stesso in riduzione del debito da assumere nel corso del 2007. In estrema sintesi tutto il dato tecnico che vi ho trasmesso però si riduce a queste poche parole, l'obiettivo della legge finanziaria per quanto riguarda gli Enti Locali con il patto di stabilità interno era quello di ridurre l'indebitamento degli Enti Locali e questo per consentire complessivamente al bilancio dello Stato, fatto dal bilancio dello Stato più il bilancio degli Enti Locali, di rientrare dentro nel patto di stabilità europeo. Passiamo ora un attimo ad un'analisi delle entrate di natura corrente, entriamo un po' più nel merito delle voci di bilancio. Gli argomenti che ho affrontato hanno dimostrato che la manovra di bilancio per il 2007 è stata di difficile definizione anche perché la situazione economica generale del Paese, pur in lieve ripresa, come è noto dai dati delle entrate, non dà ancora segnali che consentano di stimare le entrate fiscali delle Province con ottimismo. Infatti negli ultimi due anni i tributi delle Province hanno dato segni di rallentamento, tanto che il Governo, con la finanziaria per il 2007, ha autorizzato le Province stesse a ritoccare ulteriormente le aliquote delle tariffe di base della IPT. Voi sapete che il margine di autonomia tributaria degli Enti Locali è modesto, in particolare modestissimo è quello delle Province e riguarda principalmente questo tributo. La norma valida fino al 31 Dicembre 2006 consentiva di aumentare le tariffe di base fino al 20%. Ora, a partire dal 2007, l'aumento può raggiungere il 30%. La Giunta pertanto ha deciso, con decorrenza 1° Febbraio, di elevare la propria aliquota a questo tetto indicato dalla legge finanziaria. 11 In che cosa si traduce questo incremento per quanto riguarda i cittadini? L'incremento a carico dei cittadini che acquistano un'autovettura nuova o usata determinerà un costo aggiuntivo di circa 15 Euro e produrrà una maggiore entrata per il nostro Ente quantificata in un importo prudenziale di circa 6-7 milioni. Il gettito lordo stimato per l’IPT per il 2007 pertanto nei saldi totali sale da 99 milioni del 2006 ai 108 del 2007 nell'ipotesi di recuperare anche circa 2 milioni per l'incremento delle immatricolazioni, come indicano gli esperti in materia. Penso che avete sentito tutti, anche dagli annunci televisivi che sono stati fatti, che il mercato dell'auto in questi primi mesi sta avendo un trend positivo e questo conseguentemente può comportare per le Province un incremento del gettito. Le entrate tributarie sono state stimate comunque con estrema prudenza per evitare di penalizzare il saldo finanziario in corso di esercizio ed il gettito dell'imposta della RC Auto è stato confermato nell'importo di 165 milioni, corrispondente alle somme quasi totalmente riscosse nel 2006. È stata invece ridimensionata da 68 a 66 milioni la previsione riguardante la riscossione dell'addizionale sui consumi di energia elettrica, in relazione alle minori fatturazioni segnalate dai due maggiori distributori di energia, Enel e Azienda Elettrica Milanese. È comunque evidente che nel caso in cui entro il corrente mese di Marzo risultassero positivi i valori dell'insieme delle fatturazioni di tutte le società distributrici, tenendo presente che la liberalizzazione del mercato elettrico ha moltiplicato i distributori, si provvederà ad aggiornare le previsioni con la prossima variazione di bilancio. Il tributo ambientale è stato ritoccato da 21,2 milioni a 21,8 milioni in funzione degli incrementi dei gettiti segnalati dai Comuni che sono titolari della tassa della tariffa sul trattamento dei rifiuti che rappresenta la base dell'imposta provinciale. Tale imposta è comunque di prossima soppressione in relazione al recente codice dell'ambiente e il Governo dovrà attribuire alle Province risorse sostitutive. Nel complesso quindi le entrate tributarie sono previste in 361 milioni contro la previsione di 353 milioni e mezzo del 2006, con un incremento del 2,1%. Le entrate provenienti dai trasferimenti sono previste in 182 milioni contro il corrispondente importo di 136 milioni del 2006. I trasferimenti statali, dallo Stato, sono di modesta entità e non si riferiscono a quelli ordinari, ormai cancellati dal 99, ma si riferiscono ad un finanziamento del Ministero del Lavoro finalizzato alle funzioni assegnate nel campo dell'occupazione e all'iscrizione di fondi assegnati nel 2002 da destinare alla copertura delle somme da restituire allo Stato stesso, ai sensi dell'articolo 31 della Legge 289 del 2002. L'incremento dei trasferimenti più significativo si riscontra tra quelli provenienti dalla Regione Lombardia che da 116 milioni salgono a 162 milioni, l'incremento del 39% si riferisce essenzialmente alla formazione professionale, all'orientamento al lavoro, ai disabili, all'apprendistato e al trasporto pubblico locale che con il corrente anno diventerà operativo. L'incremento dei trasferimenti regionali è anche la conseguenza del comportamento adottato in sede di assestamento del 2006 che anche per rispettare il tetto di spesa per il patto 2006 ha consigliato di far slittare entrate e spese del corrente esercizio e determinerà un corrispondente aumento della spesa corrente. Ricordo che i trasferimenti regionali noi nel nostro bilancio li vediamo per pari importo nelle entrate e per pari importo nelle uscite perché sono strettamente finalizzate. Le entrate extratributarie sono previste in 92 milioni, contro una previsione aggiornata al 2006 di 106 milioni. Sono previste in diminuzione le entrate provenienti dai dividendi delle partecipazioni azionarie, meno 41 milioni, ed in aumento altre voci, tra cui i proventi delle tariffe di fognatura e depurazione, da destinare al finanziamento delle opere idriche che l'ATO Provincia di Milano deve eseguire. Ricorderete tutti che in 12 questo ammontare di 41 milioni di Euro la cifra principale che viene a mancare quest'anno perché nel 2006 era una posta di natura straordinaria, è il famoso maxidividendo della SEA che incideva per 37 milioni di Euro circa. La riduzione delle quote dei dividendi è anche connessa al conferimento ad ASAM S.p.A. delle quote di SEA S.p.A. e Serravalle S.p.A. e delle vendite delle quote di Serenissima. La quota prevista di 7 milioni riguardi i dividendi delle partecipazioni residuali, CISA compresa, e di ASAM. Nell’insieme le entrate correnti sono previste in 635 milioni contro l'importo di 596 milioni dell'esercizio 2006. È quindi del tutto evidente che sul totalone delle entrate incide l'incremento dell'IPT ed in particolare maggiori trasferimenti regionali. Spese correnti. Le spese correnti sono previste in 555 milioni contro l'importo di 505 milioni del 2006, l'incremento del 9,8%, 49 milioni, è collegato all'aumento tra le entrate, appunto come vi dicevo poco fa, dei trasferimenti regionali. La differenza è in parte dovuta all'incremento della spesa per gli interessi passivi sulle operazioni di indebitamento. Voi sapete che nel corso dell'anno la Banca Centrale Europea ha incrementato ripetutamente e per un totale di circa 1 punto e mezzo, alzando anche i valori di riferimento dell'Enibor, per cui tutti gli interessi sulle operazioni finanziarie sono proporzionalmente aumentate, abbiamo avuto un incremento del costo del denaro, questo è il dato che scontano tutti gli Enti Locali, Comuni e Province. Gli interessi passivi sono stati pertanto iscritti per 34 milioni circa rispetto ai 30 del 2006 e coprono sia gli incrementi dei tassi che il costo delle nuove operazioni effettuate a fine 2006. Ricorderete che proprio quest'aula a fine 2006 ha approvato l'accensione di mutui necessari per il finanziamento delle opere previste nel bilancio 2006, ricordando che alcune operazioni sono state perfezionate con la Cassa Depositi e Prestiti, utilizzando forme di prestiti flessibili e differiti con inizio di ammortamento nei prossimi esercizi. Cioè abbiamo ricordato che ovviamente una gestione oculata del debito prevede di ricorrere, laddove è possibile, a formule nuove di finanziamento con modalità molto flessibili e che consentono di attenuare quanto più possibile l'impatto annuale degli interessi e sono modalità di finanziamento che tendono a seguire maggiormente l'andamento dell'esecutività stessa dell'opera. Le spese del personale sono previste in 96 milioni, importo che risulta leggermente inferiore a quello dell'esercizio 2006 ed è in linea con le norme della finanziaria e copre il costo di circa 2.450 dipendenti e offre la possibilità di trasformare con gradualità le assunzioni a tempo determinato in posizioni di ruolo. Sapete che è in atto questa manovra per cercare di riportare a posizioni di ruolo quelli che sono oggi posizioni di precarietà. Il costo del personale incide per il 17% sulla spesa corrente e corrisponde al 15,20% delle entrate correnti. Gli interessi passivi incidono sulla spesa corrente per il 6% e sulle entrate correnti per il 5,3%, a dimostrazione dell'ampio limite di indebitamento ancora disponibile, anche se i valori definitivi vanno determinati sui dati finali derivati dai consuntivi. La spesa corrente per beni, servizi e trasferimenti si attesta su un valore di 414 milioni, contro l'importo di 370 milioni di Euro, ma l'incremento, ricordo, è la conseguenza di maggiori trasferimenti regionali finalizzati a specifiche spese, come è stato indicato per le strade. Per le entrate ricordo la formazione professionale, il lavoro, l'occupazione ed il trasporto pubblico locale. All'interno delle spese per trasferimenti è compreso l'importo di 85 milioni di Euro circa che corrisponde alle somme che la nostra Provincia dovrà restituire allo Stato durante il corrente anno, a seguito della norma introdotta nel 2003 che prevede il versamento allo 13 Stato stesso di maggiori gettiti. Questa è una questione ormai che si ripete in tutti i bilanci. Ricordo ancora che sull'argomento del rimborso allo Stato è sempre pendente un ricorso al TAR Lazio e si è inoltrata ai competenti Ministeri una richiesta di revisione della norma. Stiamo trattando con i Ministeri competenti per cercare di ridurre l'ammontare di quanto dobbiamo restituire allo Stato o, quantomeno per alcune poste di questo totale che dobbiamo restituire allo Stato, poter allungare i tempi di restituzione in modo tale che l'impatto sui singoli bilanci annuali sia il più contenuto possibile. La definizione della manovra di bilancio per la gestione corrente è stata molto dibattuta in quanto, prescindendo dai maggiori concorsi regionali che hanno alzato il livello delle corrispondenti spese, è stato comunque necessario equilibrare alcune richieste delle diverse direzioni con le minori disponibilità offerte dalle entrate correnti. In questo senso mi permetto di ringraziare tutta la Giunta e tutti gli Assessori per lo sforzo che tutti hanno dovuto fare, sforzo intelligente e mirato, di cercare di ridurre quanto più possibile le spese correnti, avendo sicuramente a disposizione, per effetto del patto di stabilità interno, meno disponibilità ed avendo anche una previsione di gettito complessivo che, seppure ho detto su alcune voci possono presentare degli elementi di miglioramento, ma comunque prudenzialmente abbiamo tenuto sempre basse. È stato pertanto necessario agire su molti fronti e comprimere alcune spese non strettamente obbligatorie, ritenute meno necessarie nel funzionamento dell'Ente o dei servizi in gestione, ovviamente abbiamo agito sulle voci della spesa comprimibile, sulla spesa non fissa, su quella parte di spesa ovviamente più politica e sulla quale ogni Assessore ha dovuto fare valutazioni di opportunità. La gestione corrente, ossia i primi tre Titoli di entrata, confrontata con le spese correnti e a quella per rimborso prestiti, che sono previste in 38 milioni, si chiude con un avanzo di gestione, un surplus di entrate di 42 milioni che viene utilizzato per finanziare le spese di investimento, e questo è anche il senso, la ratio della legge finanziaria, ridurre l'indebitamento degli Enti Locali e con la capacità di produrre surplus, produrre avanzo di amministrazione, questo avanzo di amministrazione non va più finalizzato a finanziare investimenti ma va utilizzato per ridurre l'indebitamento esistente. È necessario rilevare che parte dall'avanzo di gestione per 17 milioni e mezzo riguarda l'iscrizione nel bilancio provinciale, che è quello relativo all'ATO Provincia di Milano, che prevede all'interno delle entrate extratributarie il provento per l'aumento delle tariffe di fognatura e depurazione, stabilito da una deliberazione del CIPE, e che viene utilizzato a pareggio del bilancio stesso per coprire oneri per le operazioni di indebitamento per conto dell'ATO e per finanziare la realizzazione delle opere connesse agli impianti che le società consortili stanno realizzando. Stiamo dicendo che ovviamente queste maggiori entrate derivanti da una revisione delle tariffe effettuata dal CIPE sui canoni di depurazione, viene utilizzato nell'ambito dell'ATO stesso, che è una gestione dentro il bilancio della Provincia, per finanziare tutta una serie di interventi che l'ATO deve effettuare sulla parte impiantistica. Sul fronte delle spese di investimento il bilancio prevede una spesa totale di 441 milioni di Euro, 200 dei quali riguardano le operazioni finanziarie di gestione della liquidità. La spesa residuale di 241 milioni comprende le opere idriche dell'ATO, di cui vi ho appena detto, che si autofinanziano con le risorse dell'ATO stesso, un importo di 240 milioni depurato dagli investimenti dell'ATO per circa 81 milioni si riduce pertanto a circa 160 milioni che corrisponde agli investimenti di competenza provinciale, l'ammontare di competenza provinciale gli investimenti 160 milioni di Euro. In apparenza l'importo di 160 milioni risulta inferiore a quello corrispondente dell'esercizio 2006 di 209 milioni, ma quest'ultimo con il prossimo consuntivo verrà depurato di alcune opere che sono state riproposte nel bilancio 2007, per cui avremo la 14 constatazione che il piano di investimenti per il 2007 rimane in linea con il piano di investimenti del 2006. Va comunque sottolineato che i vincoli imposti dal patto per il 2007 non consentono di aumentare ulteriormente l'importo ora previsto se non a fronte di entrate utili ad aumentare il saldo finanziario per cui, come è già stato detto, non è possibile alzare il livello di indebitamento, l'avanzo di amministrazione che si conseguirà nel prossimo mese di Giugno potrà essere utilizzato per nuovi investimenti solo per una quota modestissima, mentre la parte restante dovrà essere finalizzata dalla riduzione dell'ammontare dei prestiti da assumere a fine anno. Per finanziare parzialmente alcune opere rientranti nei programmi provinciali, è allo studio una possibile operazione attraverso ASAM S.p.A., questa credo che sia una delle novità di questo bilancio, dopo la sua modifica statutaria e dopo che diversi interventi, e dopo che diventi operativa sul territorio che consente il sostegno economico a favore di interventi nel campo della viabilità, dei trasporti nonché per la salvaguardia del territorio e dell'ambiente. Insomma, in estrema sintesi, quella modifica dello Statuto, che proprio in questi giorni abbiamo dibattuto in Commissione, e che oggi in Giunta abbiamo deliberato e che ritornerà all'attenzione del Consiglio Provinciale per la sua approvazione, è sostanzialmente propedeutica all'avvio dell'operatività di ASAM, definiamo esattamente di che cosa si deve occupare ASAM e con questa definizione della missione di ASAM, ASAM con il 2007 può divenire operativa e può effettuare quella serie di interventi nel campo degli investimenti per la mobilità e per l'ambiente che consentono complessivamente alla Provincia, con il suo bilancio più quello di ASAM, e considerando anche il cospicuo piano di investimenti della Serravalle S.p.A., di confermarsi come la principale Provincia italiana in termini di ammontare complessivo di investimenti in conto capitale. Le cifre rimangono assolutamente rilevanti e credo che questo sia di buon auspicio anche per il ruolo della nostra holding. Il contributo di ASAM si identifica pertanto in un supporto in conto opere da erogarsi gradualmente in relazione all'effettiva realizzazione delle opere interessate ad ASAM S.p.A. e potrà utilizzare una parte delle sue risorse, distribuendo ovviamente meno utili, per operazioni di acquisizione e necessari finanziamenti. Certamente questa manovra comporta da parte della Provincia una riscossione minore in termini di dividendi ma con quella parte maggiore di dividendi che rimangono nel bilancio di ASAM, può consentire ad ASAM di fare quella manovra finanziaria volta a finanziare una serie di interventi che, anche volendo tra l'altro mantenere in capo al bilancio della Provincia, comunque incapperebbero nelle forche caudine del patto di stabilità che ti impone di non superare un certo tetto di investimenti. Con la spesa complessiva di 160 milioni si finanzia la quota del 2007 del programma delle opere pubbliche che la Giunta ha approvato e che dovrà essere reso flessibile, nel senso che dovranno essere privilegiate le opere subito cantierabili, anticipandole rispetto a quelle che potranno presentare ritardi nella concreta attuazione. Questo passaggio è significativo perché con questa legge finanziaria e con questo patto di stabilità la gestione del bilancio triennale diventa ancora più importante, la gestione dinamica e flessibile del bilancio, perché vuol dire che ciascuna direzione, ciascun Assessorato dovrà seguire e monitorare con molta attenzione la parte di propri investimenti per evitare che in corso d'anno succeda di mantenere in bilancio un'opera che nel corso dell'anno poi si rivela non cantierabile, non attuabile e conseguentemente pregiudicando la possibilità di ricorrere a finanziamenti per un'opera di natura diversa. Insomma, voglio dire che la gestione del bilancio 2007 dovrà essere una gestione che periodicamente, facendo il monitoraggio dello stato di avanzamento delle opere, dovrà consentire di valutare quelle opere che possono essere sicuramente avviate nel corso del 15 2007 e finanziate conseguentemente quanto invece andrà magari rinviato nel bilancio successivo e magari dal bilancio successivo si può anticipare nel 2007 un'opera che magari risulta dal punto di vista tecnico più matura per essere inserita nel bilancio 2007 e quindi finanziabile direttamente nel 2007. Spero di essere riuscito a spiegarmi bene su una gestione molto più oculata del bilancio che dovremo effettuare. Le opere inserite nel 2007 nel programma per gli anni 2008 e 2009 sono pertanto coerenti con il volume delle risorse complessivamente disponibili e hanno soddisfatto le esigenze e le attese degli Assessori alle Partite delle specifiche direzioni, anche se una maggiore disponibilità, per ora non ipotizzabile, avrebbe garantito maggiori interventi. Anche qui devo ringraziare tutti gli Assessori per lo sforzo fatto per la parte di investimenti in conto capitale, ma tengo anche ad evidenziare come, pur nella ristrettezza della possibilità di manovra del bilancio 2007, alcuni settori che noi sappiamo sono di assoluta rilevanza e che corrispondono alle attività principali dell'Ente, quali la viabilità, i trasporti e quale l'edilizia scolastica, hanno dato alle richieste degli Assessori la possibilità di mantenere la propria capacità di investimento nella misura degli anni precedenti o con dei modesti ritocchi. All'interno del Programma delle Opere prevalgono gli interventi di viabilità seguiti dall'edilizia scolastica ed edilizia varia, oltre agli interventi per conto dell'ATO. È inoltre necessario evidenziare che il sistema dei saldi finanziari consente all'Ente di ridurre l'indebitamento d'esercizio e nel 2007 è prevista l'assunzione di prestiti nuovi per circa 59 milioni contro un valore medio precedente che si attestava sui 70-75 milioni. Qui si vede in termini assoluti quanto abbiamo dovuto comprimere il ricorso all'indebitamento rispetto agli anni precedenti. Ricordo altresì che comunque il totale del bilancio triennale degli investimenti si conferma in un totale generale di 741 milioni di Euro di investimenti, che quindi rimane una cifra di assoluto rilievo pur, ripeto, nella difficoltà di dover gestire il bilancio di previsione 2007, il bilancio triennale, con questa impostazione del patto di stabilità. Il bilancio annuale viene quindi presentato per un importo complessivo di 1.144.000.000 di Euro, viene rispettato il patto di stabilità interno, ripeto, sottolineo come all'interno della spesa per gli investimenti, bilancio degli investimenti triennale di cui parlavo poco fa, 275 milioni sono destinati alla viabilità, 114 milioni all'edilizia scolastica, 141 milioni agli interventi per l'ATO e sono inoltre previsti interventi per 27 milioni per la nuova sede della Provincia di Monza e Brianza. Abbiamo trasmesso al Consiglio tutti gli atti inerenti al bilancio, entro il giorno 10 Marzo, venti giorni prima della scadenza prevista dalla legge, il Collegio dei Revisori rilascerà il parere di propria competenza. Grazie dell'attenzione.” Nel frattempo sono entrati in aula il Presidente della Provincia Penati, il Consigliere Maestri (presenti 42), gli Assessore Brembilla, Grancini, Gasparini, Carlino e Matteucci, Presidente del Consiglio Ortolina:”Do ora la parola al Presidente Penati”. Presidente Penati: “Grazie, Presidente. Ho letto le agenzie di stampa, mi dispiace che il Consigliere De Nicola non sia in aula. In riferimento alla sua protesta per la mancata consegna di un documento, ho fatto una verifica, la richiesta di ottenere documenti e risposte in merito è datata l'8 di Febbraio di quest'anno, quindi meno di un mese fa, ha ricevuto una serie di documenti, meno una lettera, la quale è al vaglio dei legali, se il contenuto è confidenziale, e quindi io sono per darle sempre comunque, io dico che sono per darle in ogni caso, ma siccome la lettera inizia con "Caro Filippo" e non "Egregio 16 Presidente" come di solito si fa, ci si è posti un quesito, se quella, ancorché protocollata, non avesse il carattere riservato e quindi con carattere confidenziale, sto aspettando che ci siano dei pareri per poter sciogliere questa cosa e poi secondo me poterla consegnare tranquillamente al Consigliere De Nicola. Non c'è quindi nessuna volontà di nascondere niente, la richiesta è di meno di trenta giorni fa, ha già ricevuto tutte le altre documentazioni richieste, meno questa, che è al vaglio di questa verifica perché, avendo sicuramente carattere di comunicazione confidenziale tra il Presidente Sapelli ed il sottoscritto, ci siamo posti il problema se fosse da ritenersi come un atto doveroso di essere consegnato, nel rispetto delle prerogative dei diritti delle minoranze, ai Consiglieri. Credo che siamo ormai in attesa di ore perché si sciolga questo nodo, credo che entro la fine di questa settimana sarà consegnata o gli sarà consegnata la risposta perché non può essere consegnata la lettera, o la lettera o le motivazioni per cui non potrà essere consegnata la lettera. Posso dire che invidio le minoranze? È la prima volta che lo dico in vita mia, però lo posso dire che le invidio? Perché se non aver ottenuto dal Presidente della Provincia e dall'Istituzione Provinciale una risposta esaustiva, ma averla ottenuta solo nei quattro quinti della richiesta è già motivo di incatenarsi, vorrei poter avere anch'io quel diritto di poterlo fare dopo ventotto giorni che chiedo qualcosa, di potermi incatenare anch'io e di ottenere in tempo reale una risposta. Credo che questo sia uno dei privilegi dell'opposizione e consentitemi di invidiare. Io aggiungerò alcune brevi considerazioni di carattere politico alle argomentazioni e alla esauriente illustrazione del Vice Presidente Mattioli sul tema del bilancio. Noi abbiamo fin dall'inizio voluto intendere la nostra azione come quell'Ente che comunque privilegia la propria attività caratterizzandosi per l'Ente di governo di area vasta, più ci siamo concentrati sui temi di area vasta, cercando di costruire anche sistemi di governance che vanno in quel senso. Primo fra tutti in ordine di tempo, non in ordine di importanza, la trasformazione e la costituzione della Società Milano Metropoli, che quindi ha il compito di promuovere, della promozione territoriale della Provincia di Milano e della grande area metropolitana milanese su scala metropolitana. Secondo passaggio è stato quello della riorganizzazione delle aziende che intervengono nel sistema idrico integrato, nel sistema del ciclo integrato dell'acqua con la costituzione di un'azienda unica dell'ATO Provinciale. Altro passo in avanti è stato quello della costituzione dell'Agenzia per la Formazione del Lavoro su scala provinciale, cioè cercando di dare una dimensione ai singoli problemi anche con forte spinta innovativa rispetto ad alcuni temi e ad alcune funzioni. Non abbiamo solo lanciato quella che qualcuno ritiene sia una provocazione o ritenuto fosse una provocazione, quella della città metropolitana, poi ripresa dal Governo, e mi auguro confermata presto dal Parlamento, ma abbiamo lavorato per costruire su funzioni importanti, strategiche come quelle dello sviluppo economico, del marketing territoriale, della questione delle risorse idriche, della formazione del lavoro, e ancora sul tema dell'ambiente, sul tema dell'energia, un lavoro di organizzazione, di sistemi di governance che fossero ampi e che avessero la dimensione geografica e territoriale che fossero quelli della Provincia di Milano. L'altro segno caratterizzante è stato quello di spingere per il sostegno degli investimenti della Provincia, sapendo che la spesa per investimenti è la spesa che più si caratterizza, che più qualifica, che più spinge l'istituzione a compiere quel ruolo e noi abbiamo sintetizzato nel patto con gli elettori e con i milanesi, un patto per lo sviluppo metropolitano, un patto per lo sviluppo sostenibile dell'area metropolitana milanese. Quindi anche scontando le difficoltà di bilancio che diceva prima il Vice Presidente Mattioli, del concorso che il Governo ha chiesto per il risanamento dei conti dello Stato 17 agli Enti Locali e scontando il fatto che quest'anno non abbiamo potuto beneficiare della quota del maxidividendo SEA, improvvida dal punto di vista della SEA, che ha indebolito le strutture aziendali, ma che ha consentito al bilancio della Provincia l'anno scorso di avere notevoli risorse aggiuntive, impreviste rispetto al trend normale dei trasferimenti delle risorse, quindi scontando questi due elementi noi abbiamo comunque voluto salvaguardare il più possibile la capacità di investimento della Provincia di Milano. Dirò una cosa, confidando sulla benevolenza delle agenzie e dei giornalisti che sono presenti oggi qui, mi verrebbe da ripetere, a futura memoria del Governo nazionale, una battuta di una barzelletta che non fa onore ai genovesi, e mi scuso con qualche ligure, ma abbiamo già dato, da qui in avanti abbiamo già dato, per cui il contributo del risanamento ai conti dello Stato fatto dagli Enti Locali è un peso che stiamo sopportando con senso di responsabilità, non ci siamo messi a piangere, ma ci siamo rimboccati le maniche per far quadrare i conti e per trovare la soluzione, ma tutti da qui oggi diciamo che per il futuro abbiamo già dato. Si trovino altre forme per il concorso per l'equilibrio degli Enti Locali, specie la spesa di questa Provincia che si qualifica per larga parte negli investimenti è spesa non improduttiva, ma che rilancia e sostiene lo sviluppo economico dell'area più avanzata e più produttiva del Paese. Qui c'è bisogno, con il concorso di tutti, di tenere alto il livello degli investimenti, dal sistema infrastrutturale al sistema della rimessa in ordine e del potenziamento del sistema formativo e dell'istruzione, agli investimenti in campo ambientale, agli investimenti in campo sportivo, agli investimenti per il tempo libero, agli investimenti per le risorse idriche e per l'energia in generale, c'è bisogno di sostenere l'attività con un patto di partnership, l'attività di investimenti che è motore per lo sviluppo dell'area metropolitana milanese e quindi del Paese, abbiamo davvero già dato. Credo che nessuno possa riportare una mia frase in tutti questi mesi che non sia improntata al senso di responsabilità e di un rapporto corretto tra i livelli istituzionali, però credo che questo non debba essere scambiato per disponibilità ad accettare tutto. I conti in ordine, ora si riparta con la fase in cui si sostenga lo sviluppo e gli Enti Locali e la Provincia di Milano vogliono essere attori di quello sviluppo, partner di quello sviluppo e non considerati centri di spesa improduttivi. Il bilancio che noi oggi presentiamo è un bilancio che va in quel senso, che prima di tutto difende la spesa per investimenti, proprio in questa logica di essere motori di uno sviluppo dell'area metropolitana milanese, e darò al riguardo qualche cifra. Nel triennio 2007/2009 saranno 275 milioni di Euro per le politiche del territorio, 162 milioni per l'ambiente, 114 milioni per l'istruzione e l'edilizia scolastica, 47 milioni di Euro per le politiche formative e per il lavoro. Noi siamo tra l'altro impegnati a far nascere la Provincia di Monza e Brianza, non è una fase irrilevante dal punto di vista del sostegno della spesa, specie della spesa per investimenti. È chiaro che ci siamo impegnati a farla nascere nel migliore dei modi perché la Provincia di Milano sia una Provincia che favorisce la nascita e non sia una Provincia matrigna rispetto alla futura Provincia di Monza e Brianza, ma questo oggi ci vede impegnati in una serie di investimenti che sono di carattere straordinario proprio per la fase della realizzazione della nuova Provincia di Monza. Avevamo chiesto che almeno questo ci fosse riconosciuto in termini di specificità, non è stato così, anche le Province che stanno operando per realizzare la nascita delle nuove Province scontano gli stessi tagli, le stesse riduzioni, lo stesso richiamo alla responsabilità per il risanamento dei conti dello Stato in uguale misura rispetto alle altre Province che non hanno questo compito, questo impegno gravoso, quindi c'è anche un ulteriore elemento di aggiunta e di difficoltà a tenere insieme. Nonostante questo, il livello di investimenti è quello che dicevo prima. 18 Io voglio solo fare alcuni accenni, mi scuseranno gli Assessori ma poi per brevità del mio intervento farò solo alcuni accenni ad alcune attività, rinviando poi alla lettura più dettagliata degli allegati del bilancio tutte le grandi e le tante attività che ognuno degli Assessori della mia Giunta sta portando avanti, sta compiendo con un grande lavoro. Devo dire che davvero va a loro il merito di essere, non solo collaborativi per il fare, ma di averli trovati estremamente collaborativi e responsabili anche nella fase della costruzione della proposta di bilancio, dato non scontato e non semplice da ricercare, visto l'entità delle riduzioni che abbiamo dovuto operare su questo bilancio. Mi scuseranno se ne nomino solo alcuni. Io penso che da qui alla fine del nostro mandato uno dei temi fondamentali ed importanti sarà il tema ambientale della qualità dell'aria. Miglioramento delle qualità ambientali dentro quell'azione graduale che è normale, che è ovvia, che è fisiologica, degli Enti Locali, ma cercando di dare l'impressione che si vuole intervenire in modo strutturale, uscendo da una fase emergenziale che si è lungamente protratta, per quello che può fare la Provincia. Intanto in 48 scuole, edifici scolastici, noi metteremo impianti ad energia solare, che si aggiungono già a qualche impianto che va ad olio di colza, che quindi è già tra quelli più avanzati e meno inquinanti. Intendiamo lanciare un grande piano per l'energia solare a cui chiedere la partecipazione anche di Serravalle oltre che di promuovere questa iniziativa come Provincia di Milano, noi in rapporto anche con il Governo vogliamo diventare la Provincia che più di altre si spinge, mobilita, investimenti, volontà, rispetto al tema delle energie rinnovabili e del risparmio energetico e delle fonti di energia rinnovabile come primo contributo stabile che diventa strutturale, rispetto al tema delle emissioni in atmosfera. Secondo tema, sempre rispetto alla qualità dell'aria, l'obiettivo è quello di realizzare il metrobosco, un grande bosco urbano sull'esperienza di altre aree metropolitane europee, chiedendo che a questo concorso anche qui Serravalle faccia la sua parte, usando l'anello delle tangenziali ed i terreni adiacenti alle tangenziali che possono essere luogo per la messa a dimora di alberi, per costruire una grande forestazione urbana, l'obiettivo, perché no? 3 milioni di alberi, 3 milioni saranno gli abitanti della Provincia di Milano e 3 milioni sia l'obiettivo cui ci diamo tutti insieme, noi per la nostra parte, Serravalle per la sua, per la realizzazione di una grande... in grado di cambiare il microclima, di essere in grado di intervenire sulla qualità dell'aria. La ripropongo, perché sarà un tema non nel bilancio, ma sicuramente un tema che porteremo all'attenzione del tavolo a Milano, con il Governo, la questione del pedaggio alle autostrade, del pedaggio ambientale. Per essere chiaro, 200 milioni ogni anno entrano nell'area metropolitana milanese dai caselli terminali dei grandi tratti autostradali nazionali, a Melegnano, sulla A7, da Torino, se noi aumentassimo in una percentuale piccolissima quei pedaggi, (segue intervento fuori microfono) 200 milioni di automezzi, scusate. Avevo parlato di Euro? Ero già avanti, no, 200 milioni di automezzi. Se noi aumentassimo con una piccolissima percentuale il pedaggio, destinando questo piccolissimo aumento che, se calcolate in percentuale, è nullo per chi viene da vicino, diventa un po' più grande man mano ci si allontana, quindi non pesa sui pendolari, ma potrebbe essere anche graduato, essere leggero per i mezzi meno inquinanti e più pesante sui Tir e sui mezzi più inquinanti, noi pensiamo che con una manovra di questo tipo, che non ha costi di impianto, perché i caselli già esistono, esiste già un sistema di esazione differenziata, noi potremmo ottenere una massa finanziaria, 40 milioni di Euro abbiamo stimato, all'anno. Dall'altra parte dovremmo costituire su quel modello di governo di area vasta un'Authority provinciale per i trasporti a cui consegnare il compito di decidere su quali linee strategiche di intervento e di potenziamento e sviluppo del trasporto pubblico investire quella cifra che, se tradotta in investimento, vogliono dire 400 o 500 milioni di 19 investimento, se tradotta invece in parte corrente vuol dire finanziare un pezzo notevole e sensibile del trasporto pubblico (segue intervento fuori microfono). No, infatti, La ringrazio, mi consenta il chiarimento. Io sono tra coloro che prima ancora che nascesse la Lega faceva l'Assessore al Bilancio e dicevo che 1.000 Lire che i milanesi pagano a Milano per tornare a Milano bisognerebbe evitare che passino da Roma e quindi in questo caso sono assolutamente... è possibile farlo solo così, senza che passino da Roma, che rimangano qui, perché è possibile farlo tecnicamente dando ad un'Authority di carattere metropolitano il compito di decidere. A questi soldi la Provincia potrebbe aggiungere proprie risorse, chiedere risorse anche alla Regione e andare dal Governo dicendo: noi abbiamo già fatto questa strada, la nostra parte l'abbiamo fatta, adesso mettici anche tu dei quattrini perché qui il modo per migliorare l'aria non è andare una domenica a piedi o fare le targhe alterne, ma è cominciare a ritornare ad investire in modo potente sul trasporto pubblico locale e quindi fare un grande piano, in parte autofinanziato, in parte con contributi degli Enti Locali ed in parte con il contributo del Governo per scrivere finalmente le linee strategiche di un grande piano di potenziamento del trasporto pubblico locale. Ognuno allora faccia la sua parte. Noi, per quello che ci compete, sul nostro patrimonio edilizio favorendo il cambio di tipologia di energia, costruendo il metrobosco, contribuendo a realizzare un grande piano per il trasporto pubblico, io credo che noi daremmo un segnale ai cittadini milanesi che si sta intervenendo, pur con la necessaria gradualità, per realizzare un piano che stabilmente faccia fare un passo in avanti nel miglioramento della qualità dell'aria e dell'ambiente. La cosa che mi sta a cuore è quella dei servizi sociali, noi abbiamo fatto l'area del welfare. Grande impegno continueremo a dare sui temi del lavoro e delle crisi industriali poi, se ci sarà modo, l'Assessore Casati sarà molto più preciso di quanto lo posso essere io, ma credo che tutti noi dobbiamo riconoscere che la Provincia in questi due anni e mezzo è tornata ad essere un punto centrale nel rapporto tra imprese, tra lavoratori nelle fasi delle crisi industriali un punto di riferimento importante da questo punto di vista. Oggi credo ci siano, correggimi Bruno se sbaglio, segnali che dalle crisi industriali si stia passando ad un segnale positivo della reindustrializzazione, della riconversione dei siti industriali, che si comincia ad intravedere la luce anche di qualche ritorno di investimento. La Provincia di Milano vuole essere ancora una volta centrale rispetto a questi temi in cui guidare lo sviluppo del riuso delle aree industriali e dell'attivazione sul territorio dell'area metropolitana milanese di nuove attività produttive in grado di generare posti di lavoro, occupazione e benessere. Così come siamo orgogliosi di essere stati la prima Provincia in Italia ad avere costituito sulle tematiche del lavoro l’agenzia che mette insieme formazione e lavoro superando la logica dell'intervento pubblico che si risolveva nell'inefficienza dell'ufficio di collocamento, ma mettendo in campo politiche attive nel lavoro di segno pubblico in grado di dare risposte, non solo ai giovani in cerca di prima occupazione, ma anche a quel numero crescente di persone già avanti con l'età che vengono espulse dai cicli produttivi e fanno fatica a ritrovare un loro reinserimento nel mondo lavorativo. Sul welfare uno dei temi non più rinviabili è quello dell'abitare. Noi non abbiamo competenze da questo punto di vista e nemmeno io penso che si risolva il problema dell'abitare a Milano e della casa a Milano costruendo nuove case popolari o soltanto costruendo nuove case popolari, perché a fronte di una domanda crescente di casa, se ogni caso, scusate il bisticcio, per risolvere ogni problema di famiglia che ha bisogno la casa bisogna spendere 300.000 Euro per costruirgli un appartamento, ne risolviamo molto pochi e lasciamo gli altri cittadini, le altre famiglie da sole di fronte al bisogno. Io credo che ci sia la necessità di politiche pubbliche per la casa. Dopo anni in cui ci eravamo illusi che il tema della casa non fosse più un tema che necessitasse di politiche 20 pubbliche, l'allungamento della vita, i flussi migratori, le mutazioni della composizione delle famiglie hanno portato, specie nelle aree urbane come l'area metropolitana milanese, il tema della casa come uno dei temi più importanti e più urgenti per cui mettere in campo buone prassi e buone politiche pubbliche, un grande piano in collaborazione con il Comune di Milano per la realizzazione di case prevalentemente sul mercato dell'affitto, prevalentemente sul mercato dell'affitto che possono dare una risposta a quello che viene definito il ceto medio o la parte più bassa del ceto medio che oggi vede, per i costi dell'abitare, radicalmente peggiorate le proprie condizioni di vita. Milano, lo dice l’Ocse, vivere a Milano è più caro che a Parigi e a Berlino, gli stipendi di Milano sono il 30% più bassi di quelli di Parigi e di Berlino, quindi noi se da qualche parte per quello che ci riguarda vogliano intervenire su questa cosa promuovendo politiche pubbliche attive nel campo dell'abitazione e nella questione della casa. Formazione professionale. Continua l'impegno, viene confermato l'impegno per il cantiere del nuovo, così come resta alto l'impegno per l'edilizia scolastica. Noi abbiamo acquistato il Feltrinelli, sarà ristrutturato, verrà realizzato un liceo artistico a Garbagnate, ci sarà un nuovo plesso scolastico ad Arcore con la collaborazione di venti Comuni e la manutenzione straordinaria a Milano del Tenca e del Severi ... di Milano. Questo solo per fare alcuni esempi di quanto sia forte lo sforzo di investimenti nel campo dell'istruzione e della formazione professionale (segue intervento fuori microfono) Garbagnate l'ho detto, il primo, il liceo artistico, siccome sanno che mi sta a cuore me lo hanno scritto per primo. Sul tema della viabilità, questo è un tema importante, il lavoro che è stato fatto è un lavoro di grande importanza. Nel 2007 sono ben 63 i milioni stanziati per gli investimenti nel settore della viabilità ai quali si dovranno aggiungere i soldi per la realizzazione, non stanziati da noi, ma lo realizzerà la Serravalle, il completamento e la riqualificazione della Rho-Monza, con il completamento a nord del sistema delle tangenziali, il rapporto con ANAS è a buon punto, c'è la condivisione di Regione Lombardia, di ANAS e del Governo nazionale per rivedere la convenzione e consentire a Serravalle di realizzare in autofinanziamento quel tratto di strada. Verrà completata la viabilità di accesso alla Fiera di Rho-Pero e la riqualificazione della Paullese. Io credo, mi scuseranno davvero gli Assessori, sono tante le cose, dall'impegno dell'Assessore Carlino rispetto ai temi dell'impegno etico, della responsabilità etica per le imprese, al rapporto con i consumatori, che è un tema di grande attualità che vogliamo sviluppare, di tutela dei consumatori, ai temi della sicurezza, ai temi del piano strategico dell'Assessore Gasparini, abbiamo appena presentato Città di Città, ai temi dello sport, della cultura, del tempo libero, l'impegno grande che noi abbiamo fatto non solo di tornare nelle grandi istituzioni culturali, ma di sostenere un piano di attività culturali in collaborazione con tutti i Comuni della Provincia di Milano e l'impegno a rivedere il Piano Territoriale di Coordinamento che sta impegnando in un lavoro di grande confronto con le associazioni ed il lavoro importante, desidero qui riconoscerlo, fatto dalle Consigliere delegate per quanto riguarda il tema della disabilità e per quanto riguarda il tema delle pari opportunità. Quest'anno è l'anno europeo per le pari opportunità, vi sarà un impegno particolarmente importante, sicuramente ho dimenticato molte cose, non l'ho fatto volutamente me ne scuso, ma ringrazio... Invece uno spunto e poi concludo, che riguarda il lavoro e il ruolo che ASAM, il sistema ASAM Serravalle hanno avuto per la costruzione di questo bilancio e del bilancio anche dell'anno scorso. Voi, come sapete, ci siamo dati insieme un impegno di portare la discussione il 15 di... cioè fra una settimana circa, lo Statuto di ASAM, oggi la Giunta ha approvato la 21 proposta di ritorno, c'era stata una prima proposta inviata alle Commissioni consiliari, ci sono state due riunioni di Commissioni consiliari che hanno prodotto un lavoro che riteniamo sia stato recepito dalla proposta conclusiva oggi approvata dalla Giunta, che comunque torna al vaglio delle Commissioni consiliari e al Consiglio Provinciale, io ritengo che vi siano le condizioni perché si possa andare ad un lavoro che allarghi il consenso perché, al di là della condivisione o meno, al di là di chi governa e di chi fa opposizione, mi sembra che già oggi noi abbiamo accolto gran parte, se non tutte, le indicazioni che sono uscite nel dibattito con le Commissioni e che ci sia quindi il modo per ancora sfruttare questi giorni che mancano per arrivare al 15 per arrivare ad un consenso che mi auguro sia il più ampio possibile. Il 15 noi presenteremo anche due documenti di accompagnamento, due Ordini del Giorno, un Ordine del Giorno che riguarda il rapporto tra ASAM e Provincia di Monza, ASAM Provincia di Milano e Provincia di Monza, era un impegno che ci eravamo presi e quindi sarà portato in discussione contestualmente con lo Statuto, porteremo anche in discussione una proposta di un documento che dia l'incarico ad ASAM sulle priorità, sulle prime cose da fare, quindi da qui, dal momento in cui andremo con il nuovo Statuto in avanti. C'è un tema importante, ci sono due temi importanti che ci eravamo detti, uno è gli investimenti infrastrutturali, l'altro tema è quello della restituzione del debito. Bene, io non lo so, sarà un elemento di valutazione che noi valuteremo tutti assieme, però devo dire che comincio ad avere qualche elemento di perplessità su una cosa. Nel nostro Paese si dice che le infrastrutture sono la priorità, si vanno costituendo fondi pubblici e privati che devono intervenire e che hanno come scopo quello di aiutare a realizzare nel nostro Paese le infrastrutture, poi se uno va a fondo scopre che qualche volta questi fondi chiedono una remunerazione più alta che andare a prendere normalmente i soldi in banca. Allora non si capisce, guardate che il rischio c'è, che fondi nati dalla Cassa Depositi e Prestiti, da altre cose, abbiano attese di rendimento del proprio capitale che investono e avendo, non nel loro oggetto sociale, ma avendo come scopo della loro nascita quello di avere un ruolo anche di responsabilità civile, che è quello di favorire la nascita, la crescita e la realizzazione del sistema delle infrastrutture, poi abbiano attese di rendimento che sono, non dico speculative, ma molto vicine all'attesa speculativa perché sono forse più care di quello che normalmente è il costo del denaro sul mercato. Bene, noi chiederemo ad ASAM di fare una comparazione e di riuscire già prima dell'approvazione del bilancio di ASAM, ai primi di Maggio, di fare una comparazione perché noi abbiamo presentato ad ASAM un'offerta, ASAM è in possesso di una proposta già dal mese di Ottobre in cui un'altra soluzione finanziaria porterebbe alla restituzione del debito con un costo del denaro del 2,30-2,40%. Allora o noi troviamo alla nostra disponibilità di cercare partner che stiano dentro la società a costi che siano però concorrenziali, altrimenti ci teniamo il 100% di ASAM e restituiamo con un tasso del 2,30-2,40% in un arco di tempo che va dai 25 ai 35 anni, impegnando una minima parte delle risorse che arrivano da ASAM, senza dover dare quote, sangue del nostro sangue a nessuno che vorrebbe fare con noi le infrastrutture, ma ci chiede una remunerazione che è così alta. Noi chiederemo ad ASAM di scioglierci questo nodo e di scegliere la via più conveniente, perché se c'è qualcuno che pensa che basti il titolo, avere costituito una cosa che serve per fare gli interventi nelle infrastrutture e poi il denaro costa di più, noi scegliamo le vie classiche, quelle dei nostri nonni che sono più tranquille, il denaro costa meno, ci teniamo la proprietà di ASAM e quindi le infrastrutture le facciamo lo stesso, le facciamo prima, senza dover necessariamente ricorrere a forme di mercato che, 22 stante le prime verifiche che abbiamo fatto, appaiono più innovative nel nome che non vantaggiose nei fatti alla resa dei conti. Proprio in questo senso, nel voler fare le infrastrutture, vale la pena di ricordare che per quanto riguarda Pedemontana, già nei due piani finanziari di Serravalle fatti dalla nuova gestione di Serravalle, in entrambi i due piani finanziari degli anni scorsi sono stati appostati 100 milioni per la realizzazione e la progettazione di Pedemontana, quindi per quanto riguarda la voglia, la disponibilità e la concretezza di voler velocizzare il percorso per la realizzazione di Pedemontana, credo che Serravalle possa dire su nostro mandato, ha anche le carte in regola per poter dire, noi da tempo avevamo già stanziato 100 milioni perché il processo non si fermasse, ma anzi si velocizzasse e andasse più avanti. Questi quindi sono i primi risultati positivi di un sistema che sta dando i suoi frutti dal punto di vista dell'efficientazione del sistema stesso e dal punto di vista dell'ottenimento dei risultati per l'ammodernamento delle infrastrutture. Grazie.” Presidente del Consiglio Ortolina:”Come sapete non è prevista l'apertura della discussione sul bilancio avendola programmata per la seduta del 22, credo che De Nicola per fatto personale sull'ordine dei lavori. De Nicola, prego”. Consigliere De Nicola: “Caro Presidente, e nel "caro" Lei vedrà come è confidenziale il mio intervento, io La ringrazio molto di avere Lei avuto tempo per approfondire la problematica. Lei sa perfettamente che la trasparenza non è un tot al chilo, forse apparteniamo certamente a due culture diverse e quindi Lei saprà che non può rispondermi dicendo che mi ha fornito tre documenti su quattro e quindi io posso sentirmi in qualche modo soddisfatto, perché se fosse un tot al chilo Lei avrebbe ragione ma, ahinoi, non è così, Presidente. È ben vera un'altra cosa, Presidente, non è che Lei ha un mese di tempo, il Regolamento stabilisce e le regole, vede Presidente, anche qui confidenzialmente sempre, noi ci diversifichiamo, perché io credo che la legalità vada rispettata sempre, tant'è che io oggi non ho occupato il Consiglio Provinciale, io oggi mi sono... mi sono scatenato e mi scatenerò ancora di più contro ASAM, lasciando che venga espletato il ruolo del Consiglio Provinciale, la mia è stata una protesta, forse folcloristica, ma per richiamare non la sua attenzione, ma quella del Consiglio. Presidente, Lei quel documento avrebbe dovuto farmelo vedere immediatamente, non entro un mese. Ben vera è una cosa, Presidente, io sospetto che quel documento sia molto significativo, io sospetto che quel documento non è confidenziale perché, se tale fosse Presidente, noi siamo gente d'onore, io sono nato in Calabria, se chi Le scrive Le dice "caro Penati" e poi magari Le offre di fare un Dico, io non dirò in giro che Le ha offerto il Dico, ben vera è un'altra cosa, Presidente, che probabilmente in quel documento c'è qualcosa di compromettente sullo Statuto ASAM che noi dobbiamo andare ad approvare, allora Lei ci vuole indurre ad approvare uno Statuto ASAM senza conoscere quello che per legge dovrebbe darci. Allora, Presidente, io La sfido a darcelo questo documento, se è veramente confidenziale Lei ha il mio impegno che tale resterà, se un Dico Le viene proposto io non dirò mai che Sapelli o qualcun altro Le ha proposto un Dico, ma se è un qualcosa che attiene all'operato del Consiglio, io lo tirerò fuori, Presidente, e avrebbe fatto bene a tirarlo fuori Lei subito, perché vede, Presidente, non sono delle prerogative e dei diritti sui quali io mi attacco per fare opposizione, sono diritti fondamentali di trasparenza e di democrazia. Li faccia osservare, Presidente, altrimenti Lei si rivolge all'Ufficio Legale della Provincia e l'Ufficio Legale è della Provincia e lo paghiamo noi, se questa lettera 23 fosse così confidenziale, la chieda ai suoi legali, non faccia pagare a noi il parere legale su un documento pubblico, e poi che confidenziale c'è? Ma quale tipo di confidenza c'è? Solamente un Dico si fa con una raccomandata con ricevuta di ritorno. Ma veramente, Presidente, siamo seri (segue intervento fuori microfono) lo abbiamo già detto, e tanto per concludere, Presidente, grazie al Presidente Ortolina di avermelo consentito, il comma 2 dell'articolo 17, che dice "Titolarità del diritto di accesso" così recita: "La richiesta, esaminata immediatamente e senza formalità, è accolta mediante indicazione della pubblicazione contenente le notizie, esibizione del documento, estrazione di copie, ovvero altra idonea modalità". È una regola, Presidente, il principio di legalità è questo, la trasparenza, non: te ne do tre e accontentati. La trasparenza è tutta trasparenza. Grazie.” Presidente del Consiglio Ortolina:”Penati, of course direi. Prego, Penati”. Presidente Penati: “Avevo ragione di dispiacermi che Lei non fosse in aula quando sono intervenuto, perché vedo che Le hanno fatto il telefono senza fili. Io ho detto una cosa e gliene hanno riportata un'altra, e mi dispiace, così L'hanno indotta (segue intervento fuori microfono) no, si figuri, magari Lei adesso resterà della stessa idea nonostante le cose... io non Le ho detto che Lei deve essere soddisfatto del fatto che gliele hanno date tre anche se ne ha chieste quattro (segue intervento fuori microfono). Vede, allora è Lei quello che ha fatto il trasmettitore, abbiamo individuato il colpevole, allora è Lei, io ho detto che invidio il fatto che voi avete lo strumento di potervi incatenare, non che ho invidiato il fatto (seguono interventi fuori microfono) ragazzi, va bene, tanto non è questo (seguono interventi fuori microfono) allora c'è un virus, aspetta che proviamo a vedere se (seguono interventi fuori microfono). Comunque De Nicola, il punto importante è questo, non andiamo a girarci intorno, io ho detto che mi sono già assunto un impegno, che entro la fine di questa settimana o al massimo settimana prossima, l'inizio di settimana prossima (segue intervento fuori microfono) mi scusi un secondo, (segue intervento fuori microfono) io trovo davvero qualche difficoltà a continuare a tenere la conversazione su questo tono, La prego, la battuta piace a tutti, però se fosse un Dico non Le darei la lettera, perché davvero sarei certo che l'aspetto non solo è confidenziale, ma è strettamente personale e poi non so se Sapelli vuole che si renda noto il fatto che io e Lui facciamo un Dico, quindi bisognerebbe renderlo noto a tutti e due e quindi la terrei così. Siccome ci possono essere anche comunicazioni di carattere confidenziale anche inerenti al lavoro, e non c'è nulla da tenere nascosto, e lo vedrà, perché io ho detto anche nel mio intervento che io sono per dare tutto, l'ho detto subito, mi trattengono perché c'è un discorde parere dei tecnici, di chi sostiene che non è distribuibile perché ha il carattere confidenziale, tanto è vero (segue intervento fuori microfono) fatemi finire, ho finito (segue intervento fuori microfono) ed è anche vero questo (segue intervento fuori microfono) no, è stato trovato (segue intervento fuori microfono). Scusate, la voglia è di darvelo, così almeno la finite di rompere le scatole, ma se è confidenziale non vi do questa soddisfazione. Lei, vede, la cosa che ci divide, Consigliere De Nicola, è questa, Lei dice se è confidenziale si fidi di me, io non la distribuirò, se è confidenziale si fidi di me che è confidenziale, allora stiamo all'ufficialità delle cose (segue intervento fuori microfono) stiamo all'ufficialità delle cose (segue intervento fuori microfono) Le ho detto, se Lei ha il sospetto che Le voglia far approvare lo Statuto prima di vedere il contenuto di quella lettera, la questione sarà risolta ben prima dell'arrivo in aula dello Statuto, è un impegno che mi sono preso prima ancora del suo intervento, ed è quello che non Le hanno riferito, Lei sarà nelle condizioni molto prima di quando arriverà giovedì prossimo di fare le sue valutazioni su 24 questa questione e sarà messo nelle condizioni di essere chiaro e trasparente, quindi non Le tengo nascosto nulla in virtù del fatto che ci sarà lo Statuto da dover approvare, va bene? Me lo sono assunto come impegno e vedrà che lo rispetto.” Presidente del Consiglio Ortolina:”Passiamo al successivo punto, domani è la classica festa della donna e come conferenza dei capi Gruppo abbiamo deciso di dedicare un momento significativo del nostro Consiglio a questo argomento titolando una proposta di discussione "Lo sguardo delle donne sul mondo cambia il mondo" la Provincia di Milano e la Road Map Europea in argomento, mi pare ovviamente opportuno far introdurre l'argomento alla Consigliere Censi Arianna, prego. Prego, Arianna scusa, prego. Prego, ha la parola Dapei”. Consigliere Dapei: “Sull’ordine dei lavori, Presidente, mi lasci esprimere la mia insoddisfazione per come si sta procedendo e di dover prendere atto che per l'Amministrazione Penati esiste solo la donna di Sinistra, con tutta l'amicizia e la simpatia per la collega Censi. Il gruppo di Forza Italia aveva formalmente richiesto, essendo giovedì in Consiglio Provinciale, forse Lei non c'era, lo saprà dalla Vice Presidente Cavicchioli, già tempo fa, essendo giovedì l'8 Marzo, di dedicare la seduta tradizionale del giovedì alla donna e alle questioni della donna. Noi non faremo la seduta dell'8 Marzo e tanto meno dedicheremo una seduta consiliare alle donne. Allora a parte il fatto che il Presidente Penati aveva promesso in campagna elettorale che almeno metà degli Assessori sarebbero state donne, siamo 6 su 16 e che ci sarebbe metà (segue intervento fuori microfono) su 16, la Giunta ha detto, Lei fa parte della Giunta, se prima era componente della Giunta una donna che era Presidente adesso il componente della Giunta in quanto Presidente è un maschio, e ne prendiamo atto, Presidente, si diceva che sarebbero state metà donne in tutti gli organismi di comando, su 21 Consiglieri della Serravalle ce ne sono 2 aveva, su 7 Consiglieri di ASAM non ce ne è neanche una, io vorrei ricordare che il nostro Regolamento, quello che abbiamo ereditato dai nostri padri costituenti, cioè quelli delle Amministrazioni passate, ha tutto un capitolo, non un articolo, un capitolo sulla Commissione per le Donne che nel vostro programma si diceva sarebbe stata rafforzata. Perché dicevo che esiste solo la donna di Sinistra sull'ordine dei lavori, Presidente? Perché il Presidente è libero di delegare chi vuole e ha scelto ottimamente, noi collaboriamo con la Consigliere Censi su questi temi, ma è previsto da tutto un capitolo del nostro Regolamento invece una Commissione consiliare su questi temi...” Presidente del Consiglio Ortolina:”Parleremo anche di quello, penso”. Consigliere Censi: “Di cui da tre anni e mezzo non è stata convocata neppure una volta una Commissione in cui tutti i gruppi hanno rappresentanza, addirittura potendo indicare due persone, quindi il gruppo di Forza Italia è tre anni e mezzo che aspetta una convocazione. Non c'è stata una volta... Presidente del Consiglio Ortolina:”Credo che questo sarà materia di discussione anche oggi.” Consigliere Dapei: “No, io credo che sia materia oggi, nel momento in cui dice giustamente che il delegato del Presidente relaziona sul Consiglio e sul tema, credo che sia il momento di dire che non solo non ci avete neanche concesso il Consiglio sulle donne che abbiamo chiesto un mese fa, perché domani questa sala è impegnata e 25 quant'altro (segue intervento fuori microfono) per le donne paradossalmente, ieri il comunicato stampa in cui si diceva... Presidente del Consiglio Ortolina:”Venga al dunque però, scusi”. Consigliere Dapei: Il dunque, Presidente, è che non è il modo di procedere questo, e le donne di Centrodestra dove stanno? Presidente del Consiglio Ortolina:”Che c'entra?” Consigliere Dapei: “Non sono state convocate una sola volta, quindi noi protestiamo rispetto a questo modo di procedere. Non avete mantenuto le promesse, non avete neanche dato cenno di risposta alle nostre istanze, se non in convegni in cui la Consigliere Censi ha detto cose che io condivido al riguardo, cioè che bisognerebbe non solo modificare le norme ma anche applicare quelle che ci sono, io quindi mi chiedo che senso può avere questa nostra parentesi, con l'ottima introduzione che verrà fatta dalla Consigliere Censi, rispetto a quello che abbiamo richiesto e rispetto a quello che è previsto dalle norme.” Presidente del Consiglio Ortolina:”Scusa, l'abbiamo previsto però questo punto nella conferenza.” Consigliere Dapei: “Io allora chiedo formalmente che venga convocata al più presto spero domani, che è l'8 Marzo - l'apposita Commissione sulle questioni della donna, prevista da un capitolo del nostro Regolamento che, quando non si convocava per più di un mese nella passata legislatura, provocava feroci ... in aula e che durante l'Amministrazione Penati non è stata convocata neppure una volta.” Nel frattempo è uscito dall’aula l’Assessore Ezio Casati. Presidente del Consiglio Ortolina:”Mai, confermo, va bene. Ciò detto do comunque la parola alla Consigliere Censi, prego.” Presiede il Vice Presidente Vicario del Consiglio Cavicchioli. Consigliere Censi: “Grazie, Presidente. Peraltro nella relazione che ho preparato per il Consiglio, perché mi sembrava di aver compreso che questa fosse l'esigenza, cioè comprendere dentro l'anno europeo dei diritti delle pari opportunità quali fossero le strategie che questa Amministrazione aveva attivato e aveva in animo di attivare. Prima di cominciare vorrei fare due ringraziamenti, intanto inizio riportando una frase del Presidente Giorgio Napolitano, tenuta durante il discorso di inizio d'anno che riguarda proprio la proclamazione del 2007 quale anno europeo delle pari opportunità per tutti. Secondo il Presidente questo costituisce un'ulteriore occasione per rinnovare l'impegno per la piena affermazione di una cultura della parità effettiva coerente e condivisa. Voglio ringraziare all'inizio di questo anno una delle persone che più ha permesso una relazione forte tra le strategie della Provincia di Milano e le indicazioni della Comunità Europea, che Fiorella Ghilardotti. Fiorella Ghilardotti è stata una collaboratrice del Presidente Penati e mia e ci ha aiutato ad individuare quali fossero i temi chiave, ha anche un po' anticipato le nostre politiche, trovando in questi che voi vedete qua, l'anno europeo è il punto focale di un'ampia strategia adottata dalla Commissione Europea, i temi chiave di quest'anno sono quelli che 26 in Europa si chiamano delle quattro erre, in realtà in italiano la erre di right è tradotta come diritti, per aumentare la consapevolezza del diritto di uguaglianza e di non discriminazione, tema della rappresentanza per aumentare la partecipazione dei gruppi sottorappresentati nella società, il tema del riconoscimento, e questo vale anche per il Consigliere Caputo che lo aveva in maniera così interessante riportato nell'articolo 83, cioè per accettare e valorizzare le diversità, ed il tema del rispetto, per dire no alla violenza e agli stereotipi culturali. Noi dentro queste quattro chiavi di lettura abbiamo da sempre indirizzato il lavoro dell'Amministrazione Provinciale, specialmente in questo anno. Si inseriscono pienamente nelle strategie europee e nazionali ed in questo sono stati attivati progetti di iniziative in rete con gli Assessorati dell'Ente, tutti, ma soprattutto, e questa è la cosa a cui io tengo particolarmente, con i Comuni della Provincia, con le associazioni femminili, con le università, con i centri di parità del territorio, cioè con una trasversalità che non assumere le donne come di Sinistra o di Destra, da una parte o dall'altra, ma assume il tema del riequilibrio di genere come un tema dominante della politica, dell'economia, dello sviluppo, della democrazie di questo Paese, però è anche vero che le cose si sostanziano dentro una strategia, ma anche dentro dei servizi che noi abbiamo attivato, servizi che in grande parte continuano i servizi già attivati in questa Provincia, probabilmente implementati secondo una visione strategica di percorso un po' più ampia, diciamo. L'Osservatorio Donna, in questo permettetemi, prima di cominciare ad elencare tutti i servizi, di ringraziare le persone che tutti i giorni fanno questo lavoro, in particolare la responsabile del Servizio Politiche di Genere, che è Anna Brivio, e la responsabile dell'Osservatorio che è Barbara Tommaso. L'Osservatorio Donna è un servizio straordinario che analizza i bisogni della popolazione femminile nella quantità e nella qualità dei servizi del territorio è una linea che offre alle donne informazione, orientamento, servizi e consulenze gratuite. Badate, questo Osservatorio fornisce anche informazioni ai Comuni, ai dipendenti dei Comuni che spesso non sanno qual è la ricchezza del loro territorio, noi abbiamo una banca dati che è disponibile anche on-line che è aggiornata quotidianamente e fornisce la domanda qualsiasi, della donna che chiede una notizia sul diritto, sul lavoro, sui servizi alla persona, sull'assistenza, sui problemi legati alla violenza. La risposta è un numero di telefono, un luogo dove andare o una consulenza. È una banca dati che ha una forza non tanto, non solo nella risposta, ma anche nell'individuazione di quali sono i luoghi mancanti, cioè presupponiamo che nel momento in cui le richieste vengano reiterate in un settore particolare, quel settore debba essere o potenziato dal punto di vista della comunicazione o implementato dal punto di vista dei servizi. Io quindi giudico questo servizio un servizio straordinariamente importante, in entrata ed in uscita, per le ragioni che ho cercato di spiegare. Un altro dei servizi attivati è lo Spazio Rosa, lo Spazio Rosa è presso il Job Caffé a Milano, in realtà noi stiamo attivando simili spazi che riguardano le competenze relazionali, professionali, la ricerca del lavoro, il miglioramento della propria situazione lavorativa, l'orientamento alle nuove forme di lavoro autonomo, la libera professione, la creazione di impresa, ma anche sull'informazione dei diritti, nuovi contratti di lavoro, concedi parentali, le discriminazione, il mobbing, le molestie sessuali, stiamo aprendo spazi di questa natura in ogni centro lavoro dislocato nella provincia, cioè l'operazione che prima era molto Milanocentrica sta trovando la sua diffusione nella rete dei 188 Comuni della Provincia di Milano ed ha un'attività fortissima di relazione con i Comuni della Provincia, quale colore di Amministrazione questi Comuni abbiano. L'altro progetto che Dapei conosce bene, perché abbiamo l'altro giorno fatto una tavola rotonda di fronte alle donne, le donne del territorio, la rete delle elette delle 27 Amministrazioni dei Comuni della Provincia. È vero, noi abbiamo deciso di fare un'operazione dal basso verso l'alto, cioè non abbiamo fatto l'operazione che la Commissione consultiva aveva in animo di fare, cioè partire da una rappresentanza consiliare che, per ragioni note, avrebbe avuto una composizione maggioritaria di ragazzi, di maschi, di uomini, e questa è stata una delle ragioni che ci ha indotto a fare un processo di gran lunga più lungo, come tutti i processi democratici, ma che voleva raggiungere l'obiettivo di costruire una rete di amministratrici, cioè l’empowerment si fa soprattutto motivando coloro che già un piccolo potere lo hanno, piccolo o grande, cioè che sono state elette nei Consigli Comunale, che fanno l'Assessore, che fanno le Sindache dei Comuni della Provincia di Milano, una rete che stabilmente si incontrasse e lavorasse per arrivare alla soluzione dal punto di vista giuridico/amministrativo che segnalerò più tardi. Questo gruppo di lavoro, che è stato molto partecipato, ed è tuttora molto partecipato, ha elaborato delle raccomandazioni che sono rivolte agli Enti Locali. Primo, per la promozione delle politiche di pari opportunità, perché non crediate che questo sia un fenomeno diffuso, noi possiamo qui fare un ragionamento elevatissimo, farci tutte le strategie del mondo ma il punto è, quanto è radicato dal punto di vista culturale, dell'intrapresa amministrativa, della presenza di linee di bilancio dentro i Comuni della Provincia di Milano questo tema. Questo quindi è stato il primo elemento, la promozione di queste politiche. L'analisi e la revisione degli Statuti. Guardate, l'abbiamo fatta l'altro giorno questa bella tavola rotonda, con Dapei, con il Presidente Ortolina, con il Presidente Pozzati, in cui abbiamo proprio proposto questo, una strategia seria, cioè delle proposte concrete e anche l'attivazione di una collaborazione molto alta con la Professoressa D'Amico e con la Dottoressa Valeria Sborlino, per proporre ai Comuni revisioni degli Statuti che contengano norme antidiscriminatorie forti, voglio fare come fa la Ministra Pollastrini, e dire norme antidiscriminatorie transitorie, assolutamente necessarie negli Statuti dei Comuni e nello Statuto della Provincia di Milano e la diffusione di una comunicazione istituzionale orientata al genere. In questo c'è bisogno di dare il buon esempio. L'altra volta abbiamo discusso di una pubblicità, che non citerò più, però anche la comunicazione istituzionale ha bisogno di avere delle spinte forti in un riequilibrio di comunicazione. Nel materiale che vi ho dato troverete anche questo progetto, questa proposta di comunicazione, orientata al genere che abbiamo proposto alla Comunità Europea e a tutti i Comuni della Provincia di Milano. Abbiamo avviato dei progetti. Il primo, quello di prima, il progetto agenda è un progetto molto importante perché riguarda la qualità del lavoro delle donne e l'agenzia del territorio per la conciliazione, uno dei temi che tratteremo domani ed è la ragione per cui io ho chiesto che non ci fosse il Consiglio Provinciale l'8 Marzo, perché tradizionalmente in questa Provincia l'8 Marzo si fa un'iniziativa pubblica con le dipendenti, con le donne, con gli uomini e con le associazioni del territorio in cui o si chiude un progetto che raggiunge gli obiettivi o si lancia una grande strategia. Quest'anno il tema sarà proprio il circolo virtuoso tra conciliazione e rappresentanza. La conciliazione è il tema dominante nel nostro elemento culturale, la conciliazione non riguarda solo le donne, noi crediamo in quel titolo un po' forte, ma carino, che donne che si prendono più cura del mondo, uomini che si prendono più cura dei figli, il mondo che sogniamo, l'Italia che sogniamo, è questo, una condivisione dei lavori pubblici e privati per permettere una maggiore rappresentanza delle donne, quindi il raggiungimento di una democrazia più compiuta. È chiaro che su questo il lavoro sulla qualità delle donne è fondamentale per cui abbiamo creato un forum provinciale per la conciliazione che crediamo debba essere stabilmente 28 ufficializzato e a cui partecipano tutti coloro che assumono a vario titolo decisioni che riguardano l'organizzazione del lavoro nella Provincia di Milano, e sono le associazioni datoriali, i sindacati, le associazioni di categoria, sono le associazioni, sono la Camera di Commercio, il comitato per l'imprenditoria femminile, le associazioni che collaborano con i sindacati e insieme anche alla Consigliere di Parità, Tatiana Biagioni, per sperimentare strumenti di conciliazione in azienda. Abbiamo messo a questo proposito a disposizione pacchetti che fino ad ora sono stati utilizzati da 35 aziende a Milano, però questo è un dato strategico importante, sono sostegni diretti alle aziende per sperimentare modalità, per esempio, di utilizzo di una procedura di lavoro differente in presenza di un evento importante nella vita degli uomini e delle donne, che è la nascita di un figlio, evento che pare riguardi solamente le donne, nel senso che solo loro sono condizionate da questo fatto, ne sono condizionate in una fase in entrata, cioè quando decidono, se possono decidere, di fare un figlio e quando, avendolo deciso, con tutti i rischi che a questo sono collegati, tornano nei loro posti di lavoro e spesso non trovano neanche la scrivania dove sedersi. Noi quindi abbiamo chiesto alle aziende di fidarsi, di promuovere un'azione diversa, di utilizzare i tutor che mettevamo a disposizione, per verificare una cosa semplicissima, che è possibile considerare questo evento un evento benefico, oltre che per coloro che lo vivono, anche per l'azienda, perché la qualità del lavoro delle donne è caratterizzata da fedeltà, voglia di essere competenti, continuo aggiornamento, spesso stabilità nella relazione di lavoro, cioè mantenimento di un rapporto lungo che raramente le donne chiudono con il proprio datore di lavoro. Ora voi capite che su trentacinque anni di lavoro importerà assai in questa manovra se si fanno anche tre figli, assommando complessivamente un anno e due mesi di assenza, bisogna valorizzare questa cosa, capire che si può organizzare in maniera diversa ed usare gli strumenti per esempio del lavoro differito, mi dicono che non bisogna più dire il lavoro attraverso strumenti tecnologici, ma il lavoro differito con un'organizzazione differente. Per questo abbiamo fatto una campagna di sensibilizzazione e siccome non vorrei essere tanto noiosa io ve la farei vedere, perché questo spot di Cavandoli è uno sport molto carino, è semplice, lo abbiamo mandato in tutti i cinema, in molte delle iniziative che facciamo, è stato fatto da Cavandoli, che è quello che ha fatto la linea della Lagostina, eccolo qua. (Segue proiezione spot) Peraltro era venuto anche alla presentazione dello spot, io questa la toglierei rapidamente, un uomo molto intelligente e con una capacità straordinaria, mi dispiace, non sapevo che fosse scomparso (segue intervento fuori microfono). Va bene, questo era per dire che abbiamo anche cercato degli strumenti che facilitassero una comunicazione di questa natura. L'altro progetto che abbiamo avviato è quello lì, Local Equality Agency Development, ed è un progetto finanziato anche questo dal programma europeo Interreg e ha il tema di guardare lo sviluppo locale, i processi di sviluppo locale secondo una prospettiva di genere. In questo abbiamo fatto le linee guida per la comunicazione europea, che sono nel materiale che vi abbiamo dato, e la definizione di un'agenda locale di parità, cioè quali sono gli elementi che devono caratterizzare un processo relativo allo sviluppo e alla qualificazione del territorio che tengano conto che gli attori di questo processo sono uomini e donne, e la sperimentazione di un'agenzia locale di parità. In questo caso, per il nostro contesto particolare, è evidente che questo si sposa con le agenzie di sviluppo metropolitano, con le agenzie che già esistono e che noi speriamo di poter contaminare con questo punto di vista. Adesso le iniziative che abbiamo intrapreso però stanno in questa direzione, cioè nel promuovere, a fronte di un impianto culturale che riguarda la conciliazione, la qualità del 29 lavoro, la promozione della qualità e della quantità del lavoro delle donne, anche il tema della partecipazione politica, dell'implementazione dell'aumento della rappresentanza politica. Abbiamo quindi promosso, e sono tuttora in corso, corsi fatti insieme all'Università Bicocca con la Professoressa Carmen Leccardi di donne in politica. L'abbiamo fatto a Milano, a Monza, ad Abbiategrasso, a Corsico e a San Donato e credo che alla politica debba interessare che più di 300 donne, 340 donne, hanno partecipato costantemente, attivamente a tutte le giornate di lavoro. Questo è un esercito che si pone all'attenzione della politica e chiede alla politica qualità di interventi diversi. Abbiamo fatto però anche azioni di strumenti. Lo strumento principe, e questo lo abbiamo mutuato anche questo dall'insegnamento di Fiorella Ghilardotti, che riguarda il gender budgeting. Noi abbiamo non solo fatto una teorizzazione sul gender budgeting, ma abbiamo messo a disposizione e abbiamo fatto un manuale per l'applicazione del gender budgeting nel Comune e abbiamo sostenuto l'applicazione, quindi messo a disposizione dei tutor che sono andati a costruire il bilancio, che hanno analizzato il bilancio dei Comuni di Cinisello Balsamo, San Donato, Castano Primo, Peschiera Borromeo, San Giuliano, Trezzo sull'Adda, cioè i Comuni che ci hanno dato la disponibilità a fare questa sperimentazione ardita. Quest'anno lo rifaremo, abbiamo più Comuni che hanno chiesto questa sperimentazione, va detto che questa azione la facciamo insieme alla Consigliere di Parità Tatiana Biagioni, che l’UPI nazionale ha chiuso in questi giorni un accordo con la Coordinatrice delle Consigliere di Parità nazionale, la Dottoressa Rauti, che riguarda proprio un accordo biennale o triennale, questo non lo ricordo, con l'Agenzia dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri, cioè coloro che certificano i nostri bilanci, quindi se alla fase di certificazione dei bilanci il Revisore dei Conti segnala l'opportunità di utilizzare uno strumento come il gender budgeting, che è uno strumento, per dire, che usa un po' meglio i soldi pubblici. Abbiamo anche fatto un'azione di coordinamento con le banche del tempo, anche questo è un elemento di assoluta trasversalità, le banche del tempo sono una grande risorsa del territorio, straordinaria, vedete che c'è una relazione con il mondo dell'associazionismo che va ben oltre i confini delle donne ma che tiene conto di quali risorse possono essere attivate virtuosamente nel nostro territorio. Abbiamo poi collaborato con l'Assessore Ponti, nel percorso di costituzione della Provincia di Monza e Brianza, per sostenere la realizzazione di servizi che sono già aperti, che sono già a disposizione delle donne e degli uomini della costituenda Provincia di Monza e Brianza, utilizzando anche gli strumenti di un bellissimo progetto europeo a cui abbiamo tutti lavorato. Abbiamo poi tutta la questione della comunicazione, che non è irrilevante e che porta via un sacco di tempo ma che fa un'operazione di generalizzazione delle informazioni, cioè fa in modo che quanto viene elaborato, diciamo a livello centrale, posto che ci sia una centralità ed una periferia, venga conosciuto e valorizzato in ogni luogo del nostro territorio. Poi abbiamo il tema della violenza e del maltrattamento. Vi avevo detto che vi avrei fatto vedere il video che la Ministra ha prodotto e che in questi giorni sta andando sulle nostre televisioni, dello faccio vedere, è questo: (Segue proiezione video) Questo numero di telefono, questo video secondo me è straordinario perché dà proprio l'idea di quanto sia faticoso per le donne denunciare, quante bugie ci raccontiamo e raccontiamo, questo numero verde ha come aperto una porta, il numero delle telefonate è aumentato, probabilmente si innesca un meccanismo anche di coraggio, legato ad una condivisione colturale. Noi abbiamo una responsabilità altissima, voi avete una responsabilità altissima, che è quella di considerare questi come elementi dominanti 30 della cultura politica di questo Paese, perché 6 milioni di donne che subiscono violenza e maltrattamento sono un esercito e necessitano di risposte, necessitano di sostegno, noi facciamo una parte che è legata alle nostre competenze. Abbiamo quindi prodotto insieme a Daniela Benelli un video/documentario per le scuole medie superiori, che è un film molto bello, che si chiama "Se potessimo cambiare il finale" che è stato visto da migliaia di ragazzi e ragazze, migliaia di uomini e donne in questa provincia, io dico per fortuna, lo avete lì, pubblicato le linee guida sanitarie medico/legali e psicosociali sulla violenza. Abbiamo utilizzato una serie di mostre. Abbiamo aiutato un convegno fatto dalla Casa delle Donne Maltrattate, che è una, insieme a "Cerchi d'acqua", insieme a molte delle associazioni che si occupano da anni, da vent'anni in alcuni casi, di dare un supporto alle donne, di rispondere ad un bisogno a cui spesso le istituzioni non sono state in grado di rispondere. Abbiamo quindi fatto un'operazione di rete, di collegamento e siamo oggi disponibili a collaborare con chiunque, Comuni, soprattutto i Comuni, questa è una competenza comunale ancorché il finanziamento sia regionale, vogliono attivare seri interventi risolutori di questo tema, che ha un côté culturale fortissimo in questo. Con Daniela Benelli abbiamo lavorato molto e credo che dobbiamo continuare in questa strada, facendo anche un manuale per gli operatori non professionisti perché la rete di volontariato ha un livello di preparazione alto, molto alto, e la rete dei centri antiviolenza per la raccolta dei dati sulla violenza, nonché la campagna del Fiocco Bianco, che tutti voi avete potuto frequentare, alcuni hanno deciso di mettersi in gioco ascoltando Michael Kaufmann, alcuni hanno deciso che non era interessante. Il programma della Provincia di Milano per l'anno europeo è quello di dare continuità ed incrementare le azioni intraprese con un punto più forte ed è per questo che abbiamo, insieme a Filippo Penati, pensato di fare un intervento straordinario anche dal punto di vista economico perché è quello di proporre, dopo tutto questo lavoro di cultura, tutto questo lavoro di strategia, tutto questo lavoro di mettere insieme, di confrontarsi e di discutere, delle attività che sono a disposizione di tutti i Comuni, che prevedono lavoro in rete, che prevedono l'attivazione di progetti sul proprio territorio e che li potete vedere, perché credo vi sia stato dato, è sintetizzato nella comunicazione che manderemo ai Comuni, con tutte le proposte, le avete nella vostra cartelletta, delle iniziative che la Provincia potrà cofinanziare e che prevedono la diffusione capillare su tutto il territorio. Abbiamo anche fatto un lavoro, grazie anche alla collaborazione dei Consiglieri, sulla definizione di una forma stabile ed organizzata delle reti e delle elette donne e territorio che prevede la trasformazione e l'implementazione della Commissione consultiva, perché questa è la differenza tra le altre Commissione e questa Commissione, cioè prevede una partecipazione e la modalità di partecipazione è, secondo noi, interessante se riguarda anche le donne che amministrano i Comuni del nostro territorio, quindi di una forma stabile ed organizzata della rete delle elette donne e territorio, facendo un'operazione inversa per esempio di quella che è stata fatta, unica in Italia, dalla Provincia di Modena che ha prima definito l'istituzione e poi ha fatto la partecipazione. Noi abbiamo fatto un processo inverso, forse un po' più faticoso, in cui abbiamo reso stabile la forma organizzata autonomamente per poi adesso avere la necessità di definire anche dal punto di vista istituzionale, burocratico e amministrativo questa grande opportunità di donne e territorio, attraverso prima di tutto l'analisi e la revisione dello Statuto provinciale, comunale e la creazione, questo è per il nostro afflato europeo, con l'Istituto Europeo per l'Eguaglianza di Genere che ha sede in questo luogo meraviglioso che è Vilnius in Lituania, ma non è importante. 31 Le opportunità per i Comuni, la faccio molto breve, sono incontri a tema, percorsi formativi e tutto il materiale disponibile contro la violenza sulle donne, per la conciliazione dei tempi, per il bilancio di genere. Forniamo poi la possibilità ai Comuni di avere degli incontri a tema, che sono già strutturati, già prefatti e quindi non c'è bisogno di pensare a chi viene, a chi è il relatore, telefonare, e che riguardano i temi dei diritti, che potete qua vedere facilmente. Il tema della qualità del lavoro, quindi il tema della discriminazione, le molestie sessuali e anche temi molto attuali, le nuove tutele della maternità, l'aspettativa e malattia, alla luce della finanziaria del 2007, le pensioni del futuro, il TFR alla luce delle nuove normative, cioè elementi di informazione ed in controtema per esempio sull'imprenditoria, questo è un tema, gli incontri per esempio del bed and breakfast, dei servizi per l'infanzia sono molto partecipati, molto più di quanto noi possiamo immaginare, quindi risponde ad un bisogno piuttosto forte e fornisce degli strumenti che sono davvero utili per l'attivazione di forme di self employment e poi corsi per le cittadine. Questa è una cosa che funziona, abbiamo sperimentato che funziona, i Comuni possono farlo da soli oppure in una rete di Comuni, e questo è importante perché lavorare insieme permette loro di assumere anche una forza maggiore nei temi della negoziazione sulle risorse e sul bilancio, questi sono i corsi, alcuni già li stiamo facendo. Adesso invece questo mi interessa particolarmente perché sono i percorsi per gli addetti e agli addetti ai lavori, perché se non si entra dentro la macchina, dentro i luoghi dell'amministrazione difficilmente si cambiano le regole, che non sono produttive, non sono oggi improntate a criteri di equità, efficacia ed efficienza. Per esempio il Piano di Zona della 328, tutti voi conoscete la 328, parlo con amministratori, a memoria, alcuni anche al contrario. Questo è molto importante, poiché la conosciamo così bene, noi dobbiamo tutti sapere che c'è sicuramente una cosa che nessun Piano di Zona fa, che è l'ottica di genere, che è prevista dalla legge. Noi quindi mettiamo a disposizione un percorso formativo finalizzato all'inserimento dell'ottica di genere nella programmazione dei servizi alla persona. Guardate, non è una cosa strumentale, perché vuol dire che i finanziamenti sulla legge sui tempi, i finanziamenti legati alla 23, i finanziamenti della 125, i finanziamenti della Legge 53, invece di essere mondi a parte, possono entrare nella pianificazione triennale dei Piani di Zona della 328, cioè diventare virtuosamente legame con il territorio, anche per quanto riguarda la qualità della vita dei bambini e delle bambine, degli uomini e delle donne, delle persone anziane che per la maggioranza ancora sono donne, e l'analisi di genere dai bilanci. Questo è un percorso di supporto ai funzionari comunali finalizzato all'acquisizione delle competenze tecniche per leggere, per riclassificare il bilancio in chiave di genere. Guardate, questa è una cosa complessa ma che produce un risparmio di scala piuttosto consistente e soprattutto raggiunge un obiettivo in maniera più efficace. Poi il supporto per aprire un servizio per le donne, cioè il trasferimento delle conoscenze che sono state acquisite, un po' l'esperienza che abbiamo fatto con la Provincia di Monza e Brianza, qui ci sono delle competenze per le persone che ho citato prima e per tutte le persone che collaborano a questo servizio che possono essere utilizzate dai Comuni che vogliono aprire un servizio di start-up su questo. I percorsi per le elette e per le amministratrici. Questo invece è a supporto delle elette e delle amministratrici, della rete donne e territorio, sono incontri, workshop tematici e consulenze specialistiche. La prima che faremo probabilmente è sulla lettura del bilancio, adesso a parte il gender budgeting (segue intervento fuori microfono) lettura del bilancio. È uno strumento importante che pochissimi, uomini e donne vorrei dire, 32 leggono con facilità, noi pensiamo che un elemento di negoziazione importante sia acquisire queste competenze. La faccio veloce, abbiamo poi prodotto molti materiali che mettiamo a disposizione dei Comuni, materiali in video, "Se potessimo cambiare il finale", poster e cartoline, "Dei veri uomini non picchiano", che avete, le linee guida di cui vi ho parlato ed il volume "Prostituzione e vita pubblica" nel lavoro che stiamo facendo sul forum della prostituzione. Insieme a Grancini abbiamo fatto un lavoro che io credo deve essere continuato ed implementato e questo è un problema molto serio per molti Comuni della fascia esterna della città di Milano, che va affrontato in una maniera particolare, complessa e non con gli schemi tradizionali. Il materiale per la conciliazione sono i pieghevoli, lo spot che mettiamo a disposizione e poi l'opuscolo che avete voi in anteprima, che è stato stampato mezz'ora fa, che è quello che tradizionalmente diamo l'8 Marzo. Cioè l'8 Marzo, quest'anno invece di, come al solito, non diamo la mimosa, diamo questo libricino e soprattutto facciamo un'operazione che adesso vi spiegherò. Vi dico anche qual è il programma per domani perché in questo caso anche qui ha una trasversalità molto forte, alle 10 c'è questa mostra fatta alla Casa della Pace insieme all'Assessore Dioli, la violazione di diritti delle donne in Europa e nel Medio Oriente. Alle 15 c'è questa iniziativa fatta con l'Assessore Gasparini qui a Palazzo Isimbardi e presentiamo il progetto dell'Assessore Gasparini sulla qualità del lavoro delle dipendenti della Provincia di Milano, ma anche presentiamo il Progetto Jamila, che è per le donne di Kabul fatto insieme alla Fondazione Pangea e ospiteremo la Fondazione nei locali all'esterno di Palazzo Isimbardi per permettere loro di vendere queste piantine di rosmarino e di peperone, credo, non sono sicura di quello che sto dicendo, che aiuterà i progetti sia in Afghanistan sia in India. Alle 17 c'è una tavola rotonda sul tema della conciliazione e della rappresentanza, discuteremo su una suggestione, una relazione iniziale di Marina Piazza sul tema della virtuosa combinazione tra conciliazione e rappresentanza. Alle 20, in serata, insieme all'Assessore Benelli inauguriamo questa mostra che è "Tasselli d'arte al femminile" facciamo anche una cosa nuova, non l'abbiamo mai fatta, cioè facciamo una serata che si chiama "Light night", credo sia un po' di musica, insomma stiamo insieme, c'è anche una performance di danza. È evidente che aspettiamo tutti. Voglio anche ricordare che il 9 e il 10 Marzo l'Assessore Corso organizza un convegno pubblico, un convegno europeo sui diritti e le strategie di supporto per le vittime del crimine. Giudico questa un'iniziativa molto importante, ovviamente riferita a tutte le vittime dei crimini, però noi sappiamo che la maggioranza delle persone che muoiono sono donne e bambini. Io spero di non averla fatta troppo lunga e vi ringrazio.” Vice Presidente Vicario del Consiglio Cavicchioli:”Grazie per l'intervento, per la profondità ed anche per le cose dette, di quelle che ci mettono a parte anche di un lavoro in parte poco conosciuto ma credo profondamente importante, non solo per noi, ma anche per le donne del nostro territorio. Possiamo iniziare la discussione. Conveniamo in un intervento massimo di 10 minuti, Dapei.” Consigliere Dapei: “Grazie. Presidente. In realtà sarò telegrafico, innanzi tutto per ringraziare la collega Censi e per dirle che siamo rimasti, per rispetto verso di Lei e per il suo lavoro. Lei conosce il nostro pensiero perché ci siamo confrontati proprio qualche 33 giorno fa in pubblico e mi darà atto che la vena polemica che non ci manca mai in quest'aula l'abbiamo tenuta da parte davanti agli ospiti esterni, perché certi panni sporchi è bene lavarli in famiglia. A noi eroi colleghi, con la solita questione, ma credo che particolarmente oggi il Presidente Penati avrebbe dovuto essere in aula, almeno per la relazione della collega Censi, non ci è piaciuto per nulla vederlo alzarsi e uscire quando questa relazione iniziava, però noi rinnoviamo la richiesta della convocazione quanto prima della Commissione preposta a trattare questi temi ed aggiungiamo a questo punto che ci aspettiamo che ci sia presto un confronto in aula con il Presidente Penati rispetto a questi temi, perché poi è Lui l'interlocutore. Se devo giusto concludere con una battuta, un motivo in più per ringraziare la collega Censi è questo riferimento alla Pink Card, alla tanto bistrattata Pink Card, che fu argomento di campagna elettorale, oltre che di dileggio, dicono quelli più acculturati di me, verso l'Amministrazione precedente, che invece è un ulteriore elemento rivalutato da chi vede giustamente le cose da un altro punto di vista quando investito della responsabilità di governo. Un tema quindi che ci interessa molto, non ci siamo sottratti al confronto quando ce ne è stata data l’opportunità, come in quella tavola rotonda, anzi, il confronto lo abbiamo richiesto in una seduta che non è stato purtroppo possibile fare, da dedicarsi come avevamo chiesto l'8 Marzo alle donne, un confronto che quindi a questo punto rimandiamo alla competente Commissione perché si possa istruire anche un qualche provvedimento di carattere politico ed amministrativo, si faceva riferimento alle possibili modifiche regolamentari e statutarie in cui ci sta tutto anche di abolire quella Commissione che da tre anni e mezzo non si riunisce, però a questo punto parlare fra i pochi coscienziosi presenti, senza neanche il Presidente, sarebbe veramente troppo, quindi siamo stati qui a testimoniare la nostra attenzione al lavoro della collega ma, a questo punto, non proseguiremo oltre, con un accanimento terapeutico che evidentemente al Presidente Penati non gioverebbe, quindi siamo per il testamento biologico e gli risparmiamo questa cosa in assenza di una sua partecipazione, consapevole, al dibattito. Grazie.” Nel frattempo è uscito dall’aula l’Assessore Bruno Casati. Presiede il Presidente del Consiglio Ortolina. Vice Presidente Vicario del Consiglio Cavicchioli:”Altri? Se non c'è più nessuno io direi che possiamo concludere, ringraziando ancora (segue intervento fuori microfono) no, però andiamo avanti con le delibere, c'è la delibera dell'Assessore Grancini sul Regolamento della Polizia Provinciale. Volevo concludere, come dicevo già, ringraziando ancora la Consigliere Censi per il lavoro ed anche per gli approfondimenti che ci ha enunciato.” Il Presidente del Consiglio pone quindi in trattazione lo: ARGOMENTO N. 13 DELL’ORDINE DEL GIORNO – Revisione del “Regolamento del Corpo di Polizia Locale – Provincia di Milano”. Nel frattempo sono usciti dall’aula gli Assessori Dioli, Gasparini e Mattioli. Assessore Grancini: “Grazie, Presidente. Io, se mi sarà consentito, vorrei solo dedicare l'illustrazione di alcune parti riguardanti la modifica del Regolamento del Corpo di 34 Polizia Provinciale dando per scontato che i gruppi dopo l'incontro con la 1^ Commissione, la Commissione competente è la 5^, ed avere inviato ai capi Gruppo e ai membri delle Commissioni tutto il materiale riferito alle modifiche apportate al nuovo Regolamento così definito, le modifiche pervenute anche dopo l'incontro con le rappresentanze sindacali interne, si abbia il quadro complessivo di quelle che sono le proposte contenute nella modifica al Regolamento e quelle che sono naturalmente le determinazioni che si è giunti dopo questa analisi. Il problema del perché chiediamo la modifica del Regolamento è dato da due questioni sostanzialmente. La prima. Vi è stata una modifica di alcune norme di legge, sia della legge regionale sia per quanto riguarda alcune norme nazionali, oltre ad alcuni orientamenti che noi avevamo impostato in questo mandato amministrativo nel quale chiedevamo al nostro Corpo di Polizia Provinciale di adeguarsi per quanto riguarda le competenze assegnate e le funzioni assegnate, in modo di essere più aderenti anche alla necessità di essere presenti sul territorio della Provincia ed essere in grado di assolvere al meglio le funzioni ad esse delegate, così come dicevo prima. In primo luogo vi è tutta una modificazione per quanto riguarda anche il testo letterale del vecchio Regolamento che voi avete potuto vedere, si è sostanzialmente depurato di una serie di verbi, di articoli, di cose che erano veramente un po' antiquate, ed invece reso molto più snello, molto più leggibile, mettendo al centro della sua articolazione i suoi compiti, in modo particolare quello che è citato nelle funzioni di Polizia Locale, l'articolo 1, dove ben si evince, cioè la tutela dell'ambiente ed il controllo del territorio, il controllo sulle attività di gestione dei rifiuti, la vigilanza dell'attività venatoria ed ittica, la Polizia Stradale e la Polizia Amministrativa. Sostanzialmente questi cinque compiti, queste cinque funzioni, che riassumono in queste cinque tutto ciò che è l'articolato delle varie disposizioni legislative, riferite all'articolo 27 della Legge 157/92, la Legge 9 del 2005, ma anche naturalmente la Legge Regionale per quanto riguarda la sicurezza, la n. 4 del 2003 sulla quale si attivano anche i progetti di sicurezza ai quali il nostro Corpo partecipa. Vi è poi tutta una parte riferita allo stato giuridico e attribuzione dell'appartenenza del Corpo che sono sostanzialmente, non tanto e non solo declaratorie di tutte quelle che sono le funzioni demandate dalle varie leggi e procedure, ma anche quelle che sono le delibere istitutive del nostro Corpo da parte del Consiglio Provinciale e quelli che sono naturalmente gli ambiti e le funzioni, e soprattutto quelle che sono le competenze, rivolte soprattutto dal Comandante all'ultimo agente, nelle quali devono operare nei limiti delle proprie attribuzioni e delle funzioni previste dalle vigenti leggi. In questo modo dunque, anche qui in modo ben chiaro, sono enunciate nell'articolo 2 sotto il titolo di stato giuridico, attribuzioni, in modo che si sappia e sappiano, come ben sanno loro, ma che sia ben, anche qui, specificato nel Regolamento quello che devono fare. Altresì sono state naturalmente introdotte tutte quelle parti riferite secondo le modalità stabilite dalla legislazione vigente, di svolgere attività di formazione ed informazione, avente per oggetto la sicurezza urbana, la tutela dell'ambiente e del territorio, l'attività ittico/venatoria, la sicurezza stradale e le altre materie residuali di competenza istituzionale. Abbiamo voluto sostanzialmente in questi due e con il terzo articolo che invece parla dei criteri per la dotazione organica, stabilire come deve attrezzarsi e vivere il nostro Corpo di Polizia Provinciale. Io credo che altre modificazioni, se così possiamo dirle, sono quelle sempre riferite all'articolo 3, che è quello che definisce sostanzialmente i criteri della dotazione organica, che è quella che enuncia dei criteri, non stabilisce in modo specifico 1 ogni 35 5.000 abitanti, 1 ogni 10.000, anche se c'è un progetto di legge nazionale che è oggetto di discussione e che è già stato discusso all'interno dell'UPI e all'interno dell'ANCI, che è quello di far sì che il Corpo di Polizia Provinciale, proprio per le funzioni assegnate, le funzioni delegate dalle Regioni e dallo Stato, debbono avere almeno un minimo di pianta organica riferita ad un certo tipo di densità di abitazioni, ma soprattutto di tipo di inurbamento, di tipo di criticità che sta in quel territorio e che noi qui abbiamo voluto riprendere, non tanto sulla densità, cioè non con dei numeri ma quantomeno come principi sui quali poi le singole Amministrazioni o le singole Amministrazioni che verranno potranno seguire, potranno naturalmente adottare con dei provvedimenti di Giunta, la pianta organica che si riterrà opportuno dotare il Corpo di Polizia Provinciale. In questo caso anche qui si fa riferimento alla densità della popolazione, la superficie territoriale, lo sviluppo ... della rete viaria, la pressione venatoria, la presenza di insediamenti industriali e nell'ambito di questo che il Corpo è formato sostanzialmente dal Comandante, da un Vice Comandante, ufficiali, sottufficiali, agenti ed il personale amministrativo. Sostanzialmente poi anche qui c'è la declaratoria di quello che devono fare le singole figure e come naturalmente, anche questo in modo ben specificato, quello che è l'organizzazione di servizio che si dà il nostro Corpo di Polizia Provinciale, per cui con un Comando centrale e con articolazioni operative come noi abbiamo e che abbiamo allegato naturalmente alla documentazione, noi abbiamo nella Provincia di Milano, avendo nella Provincia di Milano già definito il nostro nucleo territoriale della Provincia di Monza in modo di poterla attivare quando la Provincia di Monza naturalmente si insedierà con la propria autonomia ma già da adesso avendo un riferimento specifico con un ufficiale, che è direttamente responsabile del settore di quell'area. La nostra articolazione dunque è di una sede centrale, sedi territoriali, la sede del Comando all'interno della Provincia di Monza e poi nel Regolamento sempre si fa tutta una serie di definizioni per quanto riguarda i compiti, sapendo tutti quanti che il Comandante risponde al Presidente della Provincia nell'ambito del Presidente della Provincia naturalmente l'Assessore delegato e a tutto quello che sono poi le determinazioni, come dicevo, prima riferite agli obblighi stabiliti dall'articolo 9 della Legge 65/86, che sono quelle che definiscono poi le responsabilità. In questo caso il compito del Comandante, il compito del Vice Comandante, il compito degli ufficiali, il compito dei sottufficiali e il compito degli agenti ed i doveri generali del personale. Io ho voluto, seppur brevemente, mettere in evidenza quella che è stata però la filosofia che abbiamo voluto inserire nel Regolamento, aggiungendo poi nella parte finale del Regolamento quelli che sono i divieti, in modo che ci sia, non dico un minimo di disciplina ma un minimo di regole comportamentali da parte di tutti gli appartenenti al Corpo ed il rapporto gerarchico che si deve ottemperare all'interno di ... C'è poi l'ultima parte dell'uniforme, che fa riferimento al Regolamento stabilito a livello regionale e sul quale noi abbiamo voluto fare riferimento, ma anche al modo in cui bisogna attenersi all'interno della nostra Provincia, con tutte le cose che magari per uno che non ha fatto il militare come me, appaiono magari superflue, ma anche quello di stabilire il saluto, autorità, eccetera, eccetera. Io l'ho sintetizzato in questo modo, vorrei dire che la motivazione è anche quella che avendo razionalizzato e reso anche molto più moderno, molto più aderente a quelle che sono le vocazioni e gli indirizzi che abbiamo dato al nostro Corpo di Polizia Provinciale, voglio qui proprio in chiusura soffermarmi su un ultimo aspetto, che è quello che da questa articolazione di ufficiali, agenti, sottufficiali, eccetera, vi è anche l'articolazione interna fatta per funzioni, con responsabilità precise in modo che il Regolamento vada a coprire tutta una serie, io dico, di richieste e aspettative, richieste che arrivano dai 36 Comuni in modo che vengono coinvolte, da associazioni, da cittadini stessi per quanto riguarda in modo particolare la tutela dell'ambiente ed i problemi della fauna, ma dai Comuni per quanto riguarda invece il presidio del territorio, la partecipazione ad alcuni progetti di sicurezza urbana, come voi sapete, che verranno poi trattati quando parleremo di patti locali di sicurezza urbana, ma anche naturalmente di quello che è stato solo la riorganizzazione, così come è avvenuta in questi ultimi due anni, che ha consentito di essere il nostro Corpo di Polizia Provinciale presente, e veramente anche con una forte professionalità, in tutto quello che è in modo particolare l'ambito ambientale ed ecologico, dove ci sono stati... Mi hanno dato naturalmente una cartellina, ma è fatta con numeri talmente piccoli che trovo difficoltà a leggere, devo quasi andare a memoria più che a lettura, però se noi pensiamo sul controllo dei rifiuti, solo l'anno scorso abbiamo fatto, hanno fatto, 210 interventi ma se complessivamente sono stati fatti sull'attività ecologica 1.935 interventi nell'ambito del 2006. Se pensiamo per quanto riguarda l'attività sul territorio, l'attività zoofila e venatoria, sono stati oltre 3.100 interventi, 4.200 interventi per quanto riguarda la politica ittica, di Polizia Ittica, ci sono stati 730 interventi per quanto riguarda la Polizia Stradale e 979 per quanto riguarda controlli di Polizia Amministrativa, che dentro qui ci stanno naturalmente i controlli riguardanti come l'ultima operazione portata a termine con successo dalla nostra Polizia Provinciale, quella del controllo delle officine che fanno la revisione degli autoveicoli o altri controlli di scarichi e quant'altro. Per dire che la specializzazione e l'organizzazione che ne è derivata l'ha resa molto efficace ed efficiente soprattutto in quelle questioni con le quali noi pensiamo debba sempre più essere presente, anche se, e finisco, un Corpo di Polizia come il nostro con 100 agenti, sarà anche altamente specializzato ma certamente 100 agenti rimangono, tenendo conto che proprio per la loro alta specializzazione, alla quale io credo che tutto il Consiglio dovrebbe fare riconoscenza e che anche le stesse Procure della Repubblica di Milano, Monza e Lodi ormai chiedono la presenza di nostri agenti nell'ambito di indagini sui reati ambientali. Questa mattina purtroppo un loro collega di Polizia Locale è stato arrestato su problemi di reati ambientali, settimana scorsa erano naturalmente impegnati in altre operazioni di questo tipo, cioè quando si parla di numeri bisogna sapere che dietro ci stanno mesi di indagini ed anche di capacità investigativa che io mi sono meravigliato di trovare all'interno delle Polizie Locali, a volte si guardano sempre solo in Provincia come di solito i guardiacaccia e i guardiapesca oppure quelli che vanno in giro con la macchina a dare le multe, no, non è così, noi abbiamo un Corpo altamente specializzato, riconosciuto come altamente specializzato ed in grado di operare al meglio in questa roba qui. Avete avuto, e non lo ripeto perché non vorrei tediarvi, ma credo che sia molto interessante sapere quelle che sono state le operazioni che hanno portato con successo la nostra Polizia Provinciale a dare senso anche alla loro iniziativa, che sono state quelle riferite ai contrasti sempre in materia ecologica, ve l’ho allegato naturalmente alla proposta di deliberazione di oggi, quando si parla che 1.935 interventi contro i 909 del 2005, significa che in un anno si sono più che raddoppiati e si sono quasi triplicati in confronto a quello che si faceva prima, e non è una roba così, beh, hanno fatto l'intervento, no, ma si sono messe sotto sequestro 21 aree inquinate, sono intervenuti a vario titolo sui rifiuti, tutta la partita riferita che dovremmo... altrimenti parliamo di ecologia e ambiente, ma se poi non abbiamo lo strumento per poter intervenire, come quello di andare a controllare gli scarichi delle macchine, non dobbiamo dare tanto solo multe ma controllare quello, o i camioncini che trasportano rifiuti, poi alla fin fine la battaglia contro l'inquinamento e contro l'ambiente la perdiamo in partenza. 37 Qui finisco veramente dicendo anche quello che è stata la grande sussidiarietà che noi abbiamo fatto con l'azione della nostra Polizia Locale e Provinciale con i Comuni, attivando i progetti di sicurezza, forse anche qui sottovalutiamo noi stessi questa sussidiarietà che abbiamo messo in campo, ma proprio grazie all'organizzazione che abbiamo dato al Corpo, grazie alla loro specializzazione, definendo aree di intervento che si è potuto mettere in rete, in sinergia oltre 100 Comuni della Provincia di Milano in questi progetti di sicurezza urbana, che aiutano, perché non è tanto che noi andiamo a fare questa roba qui, aiutano proprio la carenza di personale e di agenti che noi abbiamo nel controllo del territorio, il successo di certe operazioni le abbiamo proprio grazie al fatto che la nostra organizzazione è riuscita a specializzarsi e nel contempo, tramite quei progetti, ad avere la collaborazione di altre forze di Polizia Locale ed associazioni e, ripeto, associazioni, che sono disponibili naturalmente ad aiutarci nelle politiche ed azioni di sicurezza ma anche naturalmente in una battaglia di prevenzione verso le priorità che noi abbiamo dato. Io un po' questo volevo dirvi, mi scuso se non ho proprio parlato nel modo specifico delle modificazioni che stanno letteralmente nell'ambito della delibera proposta, ma avevo premesso che davo per scontato la vostra conoscenza, avendo mandato il vecchio testo ed il testo modificato, ho voluto solo aggiungere un po' il ringraziamento tramite questo mio intervento al nostro Corpo di Polizia Provinciale, anche perché dal report che mi hanno consegnato vi è ampia soddisfazione da parte mia, e credo anche da parte vostra.” Presidente del Consiglio Ortolina:”Apriamo la discussione generale, considero che finalmente un atto amministrativo anche abbastanza significativo, trattandosi di un Regolamento è giunto in aula, probabilmente avrebbe meritato un po' più di presenza dei Consiglieri, ahimè, comunque do la parola a Greco.” Consigliere Greco: “Io ho avuto occasione di fare le mie osservazioni durante i lavori della Commissione, ho notato con piacere che l'Assessore ci ha riportato un testo che ha tenuto conto delle osservazioni che la Commissione ha avanzato in quella sede. In quella sede io avevo chiesto all'Assessore di farsi interprete del mio compiacimento, ma che credevo fosse di tutta la Commissione, cosa che poi è stata confermata anche dai dati che questa sera l'Assessore ci ha ripetuto, del lavoro che la Polizia Provinciale svolge in una situazione di particolare difficoltà per quello che riguarda la carenza degli organici ed altri problemi che in quella sede abbiamo visto. Io farò un intervento brevissimo proprio per questa soddisfazione sul lavoro complessivo che ci è stato presentato. In quella sede io avevo posto un problema, che io ripeto in questa fase, non ho presentato emendamenti volutamente perché poteva sembrare un deprezzamento del lavoro fatto, ma credo che debba essere posto sul problema del Vice Comandante una particolare attenzione perché, come ho detto in Commissione, e come ripeto in questa sede, a me sembra che sia più opportuno avere questa figura come una funzione giuridica all'interno del Corpo di Polizia Provinciale e non come un incarico. Questo per evitare alcune questioni di discrezionalità, perché oggi abbiamo un Comandante con il quale possiamo discutere, eccetera, domani arrivasse uno autoritario che tenda a militarizzare il Corpo, eccetera, nella sostanza quello che voglio dire, la presenza... io non ho fatto l'obiettore di coscienza perché per mia fortuna non ho fatto il servizio militare per altre motivazioni, però sono personalmente contro quelle forme di militarizzazione esasperata. Io quindi credo che riconoscendo alla figura del Vice Comandante una funzione giuridica professionale, (mi rendo conto che questo lavoro va fatto di concerto con la revisione delle piante organiche), per questa volta mi limito nell'esprimere anche il voto 38 favorevole sul Regolamento per le motivazioni che succintamente ho detto, mi limito ad offrirlo come raccomandazione all'Assessore perché ne discuta con i colleghi di Giunta e possa eventualmente proporre questa posizione giuridica come elemento di rafforzamento del Corpo e di bilanciamento dei poteri di direzione del Corpo. Grazie.” Consigliere Gatti: “Io sono molto d'accordo con il Presidente Ortolina sul fatto che l'importanza amministrativa del Regolamento proposto e del lavoro relazionato anche dall'Assessore Grancini è inversamente proporzionale all'attenzione del Consiglio questa sera. Detto questo, credo forse valga la pena introdurre qualche novità normale in cui l'attività deliberativa venga messa al primo punto dei lavori del Consiglio Provinciale per assumere non solo un commento, come è nostro compito, ma anche qualche proposta operativa. Detto questo, il lavoro positivo che a livello semestrale ed annuale l'Assessore Grancini ci riporta in Consiglio ha un altro punto di riferimento ed un'altra puntata questa sera. Io quindi credo che il Regolamento ci consenta anche di individuare un lavoro positivo che è stato svolto in questi due anni e mezzo. Oltretutto credo consenta anche di misurare il rendimento ed i risultati rapportati anche al fatto che il Corpo per una Provincia di 3 milioni e mezzo di abitanti ha comunque poco più di 100 addetti. Da questo punto di vista quindi credo sia positivo registrare il fatto che ci si dia anche un orientamento sia per le figure di comando, sia per le figure di supporto, (adesso diceva una cosa anche il Consigliere Greco rispetto al potere del Comandante e la posizione del Vice Comandante). Una valutazione che, proprio perché partiamo da un lavoro positivo, l'Assessore Grancini riesca a dare, per quanto di competenza del Regolamento, per un rafforzamento anche delle strutture zonali che abbiamo, che sono radicate nel territorio e che consentono poi di realizzare ciò che è enunciato all'articolo 1 e all'articolo 3. Sono lì indicati i compiti fondamentali che l'Assessore giustamente ha ripreso e giustamente ha letto, anche per sottolineare una specificità degli obiettivi e della missione che sono dati alla Polizia Provinciale. In questo quadro credo vada fatto un altro sforzo perché quantità, qualità del servizio e risorse economiche destinate, siano un corollario al lavoro del Regolamento. L'occasione è utile per fare due ultime osservazioni, la prima generale e la seconda pertinente al Regolamento, credo. Nell'ultima discussione l'Assessore giustamente aveva valorizzato il fatto che gli strumenti che ci diamo servono anche a continuare un'azione che quantitativamente si è molto espansa di collaborazione tra la Polizia Provinciale e la Polizia dei Comuni per estendere, soprattutto in alcune stagioni, il servizio di Polizia Locale nelle fasce serali, per fare ognuno il suo lavoro ma per estendere, nel senso più positivo del termine, la sicurezza sul territorio. Nell'ultima discussione, giustamente l'Assessore Grancini aveva informato il Consiglio di un'iniziativa molto positiva. Visto che ci sono problemi economici, (perché non basta dire che ci vuole più sicurezza), essendo noi la Provincia più grande della Lombardia, si era preso un impegno perché i progetti del nostro Corpo di Polizia che lavora anche su questo Regolamento potessero essere favoriti dal fatto che la legge regionale su questa materia non fosse indirizzata tutta sul rinnovo delle dotazioni. In alcune zone di macchine, di centrali operative ce ne sono a sufficienza, bisogna organizzarsi per mettere la forza della Polizia Provinciale e la forza della Polizia Comunale fuori dagli uffici per svolgere tutti i compiti. Volevo conoscere, visto che siamo riusciti, a mantenere una copertura del territorio importante, (poi i dati spettano alla Giunta e all'Assessore), se il Regolamento che approviamo, il lavoro che facciamo per la Polizia Municipale in questa fase di 39 approvazione del Regolamento ha un riferimento costruttivo nel recepimento di proposte che erano molto fondate perché non proponevano di far intervenire la Provincia o la Regione sulla spesa corrente dei Comuni, ma proponevano che dove non servisse una dotazione si incentivasse il fatto che dopo le 19 non si spegnesse la luce ma si facesse il terzo turno. Adesso rendo grezza la sintesi, ma credo che l'esempio chiarisca il senso della domanda. La seconda questione è questa. L’articolo 1 indica le funzioni che sono anche specifiche sul controllo del territorio, i rifiuti e la vigilanza dell'attività ittica, oltre alla Polizia Stradale e la Polizia Amministrativa. Il primo comma dell'articolo 3 indica la dimensione dei problemi, non è un problema del Regolamento però, quando si parla di organizzazione, va dato un indirizzo? Queste funzioni, che giustamente non sono fotocopia di quelle dei Comuni e non sono fotocopia degli altri organi dello Stato, evidenziano un'attività che deve essere rafforzata soprattutto nei periodi festivi e nei periodi di fine settimana. Se prendiamo la statistica la maggioranza dei reati ambientali si effettua nei cento giorni costituiti dal sabato e dalla domenica o alla sera. La sera abbiamo cercato, di incentivare il terzo turno, diciamo così, che è una cosa ottima per i Comuni, per le popolazioni, per il lavoro normale che dobbiamo svolgere. Ecco, dal punto di vista organizzativo il Regolamento deve essere proiettato nel fatto che nell'accompagnatoria, negli indirizzi amministrativi, nell'attuazione dei principi articolo 1 e 3, dal punto di vista organizzativo si riesca, fatto salvo i problemi di numero, di quantità, di qualità, di formazione, di risorse economiche, a proiettare il lavoro di questi ultimi due anni del mandato, anche organizzando il lavoro nel coordinamento con i tecnici delle aziende sanitarie (che a mezzogiorno del venerdì chiudono il lavoro), e con i Comuni, soprattutto più piccoli, per favorire il fatto che il territorio non sia disarmato dal punto di vista amministrativo., Ritengo che la funzione nostra principale sia quella della missione preventiva e del punto di riferimento, però abbiamo un problema serio che il Regolamento mi auguro serva a porre. Poi chiedo all'Assessore Grancini di confermare che il problema è presente e che, oltre un'indicazione di massima, il Regolamento può servire ad aprire qualche sperimentazione, soprattutto laddove i reati ambientali e gli scarichi ci hanno rivelato qualche sorpresa, perché nel 2006 abbiamo un picco in alto sugli scarichi abusivi nei corsi d'acqua, sugli avvelenamenti e gli inquinamenti che rischiano di vanificare gli sforzi di una parte del sistema che cerca di risanare. Su questo quindi, ripeto, non chiedo assolutamente di scrivere norme di dettaglio nell'articolo 4, però l'organizzazione deve tenere conto di questo che è un argomento non di dettaglio, che è la durata del servizio. Grazie. Comunque, ripeto, volevo anche ringraziare e senza retorica, esprimere il compiacimento sulla regolarità con la quale il lavoro su tutto il settore della Polizia Provinciale viene svolto. Grazie al lavoro dell'Assessorato, del Comandante, del Vice Comandante e di tutti gli addetti, anche perchè viene riportato periodicamente all'attenzione del Consiglio, ed è un esempio virtuoso.” Consigliere Bruschi: “Mi unisco anch'io alle parole di plauso del Consigliere Gatti, fra l'altro registro che l'Assessore Grancini quando gli avevamo fatto un appunto sull'assenza del testo precedente, a tempo di record, almeno per questa Amministrazione, ma forse in assoluto come amministratore, ci ha fornito il materiale che ci ha messo in grado di valutare la congruenza delle modifiche rispetto al testo legislativo e di valutare le modifiche rispetto al Regolamento precedente. Il Corpo della Polizia Provinciale ha una storia strana, approvato in articolo mortis dall'Amministrazione Tamberi, il Regolamento fu poi approvato dall'Amministrazione Colli, ebbe un inciampo, se non erro, forse nella nostra prima seduta consiliare, o 40 comunque agli inizi della consiliatura quando una serie di convenzioni cui si doveva dare l’assenso e su cui non avrebbero dovuto esserci problemi, in realtà il problema ci fu, tanto da causare un Ordine del Giorno presentato dalla maggioranza che diceva cose diverse rispetto alla convenzione con i Comuni. Sottolineo questo aspetto perché? Perché da parte dei Comuni c'è comunque l'esigenza/tentazione di chiedere convenzioni alla Provincia di Milano per una funzione di supporto che non sia esclusivamente limitata ai crimini ambientali, ma che sia una funzione di supporto sul controllo del territorio. È un problema che ci dobbiamo porre. Io ritengo che i Corpi di Polizia siano decisamente troppi, però, piuttosto che avere meno agenti, preferisco avere più Corpi di Polizia perché il risultato rischierebbe di essere quello di avere non 100 agenti assunti dalla Polizia dello Stato o dai Carabinieri ma di avere 100 agenti in meno sul territorio, che comunque hanno altri compiti ma che comunque hanno dalla loro la forza della divisa. Io nasco in una cultura che vede nella divisa la rappresentanza della forza pubblica, dell'ordine pubblico, la rappresentanza dello Stato e del patto civile che sovrintende lo Stato, per cui ogni divisa in più sul territorio, anche se magari mi fa la multa per eccesso di velocità, è benvenuta. Ci sono non tante risorse, soprattutto in termini di uomini, e tanti compiti, noi ci auguriamo che una prossima Amministrazione riesca a completare un percorso. Nel momento in cui noi parliamo di presidio del territorio rispetto ad una serie di crimini, nel momento in cui noi parliamo di presidio anche di quello che è il patrimonio più diretto, mi si consenta l'espressione, della Provincia di Milano, e penso ai parchi, la mia mente va ad un Corpo a cavallo che ha una funzione di deterrenza ulteriore e che ha soprattutto una più accentuata mobilità, oltre ad avere una congruenza rispetto al territorio da presidiare. Per essere chiari, non mi immagino la carica di cavalleria nel Comune di Vimercate, anche se magari forse mi piacerebbe, ma mi immagino che il territorio dei parchi abbia quelle pattuglie montate che servono, proprio perché hanno la divisa, anche alla prevenzione di crimini diversi rispetto ai crimini ambientali o ittico/faunistici che rimangono, al di là della funzione di supplemento attraverso le convenzioni alle varie Polizie Municipali, la mission del Corpo della Polizia Provinciale, anche perché altrimenti non lo fa nessuno o, se qualcun altro lo fa, lo fa in maniera sussidiaria, penso ad esempio ad alcune operazioni della Guardia di Finanza. Per cui dico un sì al Regolamento, ne approfitto per ringraziare gli agenti della Polizia Provinciale che sono qui in aula e che si sorbiscono - con un termine poco accademico, ma che rende l'idea - i nostri lavori, un grazie all'Assessore Grancini che parla e ci presenta sempre atti amministrativi e buon lavoro al Comandante della Polizia Provinciale.” Presiede il Vice Presidente Vicario del Consiglio Cavicchioli. Consigliere Bernareggi: “Grazie, Signor Presidente. Volevo semplicemente dire due cose. La prima è che generalmente quando arriva un Regolamento, una revisione di un Regolamento in Consiglio, sia esso Comunale o Provinciale, si presuppone che il lavoro della Commissione competente sia stato proficuo e quindi è buona norma non aggiungere altri commenti in Consiglio, se non quelli di congratulazioni a chi ci ha lavorato, perché evidentemente c'è il frutto di un lavoro che ha portato un consenso, credo quindi che da questo punto di vista ci sia solo da ringraziare i membri della Commissione, l'Assessore alla Partita soprattutto, che hanno proposto la revisione di questo Regolamento. 41 Colgo però l'opportunità per davvero ringraziare di cuore la Polizia Provinciale perché ho avuto modo nel Luglio del 2001 di vedere all'opera la Polizia Provinciale di Milano in un intervento che ha riguardato la Brianza, quando c'è stata la famosa tromba d'aria che ha provocato danni miliardari nella nostra provincia e in quell'occasione la Polizia Provinciale è stata pronta nell'intervento e, cosa molto positiva, si è coordinata con tutti gli altri Enti che erano necessariamente coinvolti, quindi dai Vigili del Fuoco alla Polizia Locale dei Comuni, alla Prefettura, agli Alpini, io credo che sia questa la modalità con cui sul nostro territorio si devono affrontare le emergenze, naturalmente la Protezione Civile dimenticavo, cioè a dire che tutte le componenti che sono deputate alla vigilanza del territorio, sia questa una vigilanza tesa a mantenere l'ordine pubblico, sia questa una vigilanza tesa al rispetto dell'ambiente o interventi di emergenza, è solo il coordinamento efficace tra queste forze, tra questi Enti e tra queste Associazioni, tra questi Corpi che può garantire il miglior risultato per il nostro territorio e le nostre città. Ringrazio quindi ancora di cuore, qui c'è il Comandante della Polizia Provinciale per quell'intervento, ripeto, estremamente efficace che ha saputo dare risposte immediate e pronte al territorio ed auspico davvero che nel futuro questa collaborazione possa continuare con grande efficacia e con positività per il territorio. Peraltro, se vogliamo, nell'ultimo Consiglio abbiamo discusso a fondo il problema dei nomadi, dei Rom, io credo che anche in questo senso, per riprendere un punto di quell'Ordine del Giorno che abbiamo approvato all'unanimità, la Polizia Provinciale possa essere di garanzia, insieme anche alle altre Forze dell'Ordine, perché questa nostra proposta di integrazione delle minoranze etniche, delle minoranze storiche e linguistiche, davvero possa anche fare i conti con il rispetto della legalità. Qui la Polizia Provinciale ci può aiutare in questo senso, a far sì che davvero chi si vuole integrare trovi spazio per l'integrazione, chi invece crede di sfidare i cittadini, il territorio e le Istituzioni con atteggiamenti che non danno a vedere volontà di integrazione, ma quanto quella di creare problemi sul territorio, si trovino, anche attraverso la Polizia Provinciale, le risposte adeguate in questo senso. Grazie.” Nel frattempo sono usciti dall’aula gli Assessori Barzaghi, Brembilla e Ponti. Consigliere Barbaro: “Anche noi vogliamo associarci ai ringraziamenti, che sono sinceri, all'intero Comando della Polizia Provinciale ribadendo che il compito istituzionale della Polizia Provinciale è quello di essere un organismo di supporto, di aiuto, di prevenzione, perché qualche volta confondiamo, diamo degli incarichi alla Polizia Locale, alla Polizia Provinciale e ai Vigili, funzioni di Polizia per quanto concerne, ricordava prima il collega, di ordine pubblico. L'ordine pubblico non è di pertinenza della Polizia Locale, è di supporto, ma espletano un servizio talvolta che passa inosservato, ma estremamente prezioso per le comunità, estremamente prezioso. In particolar modo dicevo per la prevenzione, ma l'elemento estremamente positivo e si è continuato su questa strada, e vivaddio, quando ci sono gli elementi positivi facciamoli emergere, senza enfatizzarli, senza tonificarli più del necessario, ma evidenziamoli, ad esempio la convenzione con i Comuni per quanto riguarda il progetto sicurezza, io sento molti amministratori della mia zona, nel periodo estivo in particolar modo, primavera fino a tarda estate, Comuni che non avrebbero determinati servizi, quindi un'assenza della Polizia Locale, con questi accordi abbiamo la presenza della Polizia Locale, quindi Comuni e Provincia che garantiscono un buon servizio. Significa quindi che la Provincia ha avuto un ruolo importante nel potenziare il servizio della Polizia Locale. Io ricordo per diretta esperienza ad esempio che sovente i Vigili collaborano con i Carabinieri, con la Polizia e con le Forze dell'Ordine in generale e quindi riescono anche a far fronte ad esigenze che vanno al di là... vi porto degli esempi, il Tribunale di 42 Milano, mi corregga il Comandante o il Vice Comandante, chiede ai singoli Comandi delle unità distaccate presso l'Autorità Giudiziaria, non una, non due, non tre e non cinque, l'Autorità Giudiziaria in molti casi, ma sovente, non in casi rari, delega per gli interrogatori ufficiali di Polizia Giudiziaria perché il Vigile, cioè dal sottufficiale in avanti è ufficiale di Polizia Giudiziaria. Per molti problemi quindi il tribunale che è ingolfato, che non ce la fa ad azzerare il proprio lavoro coinvolge e delega il Comando di Polizia Locale. Voglio anche ricordare, senza fare, per carità, io non mi voglio sostituire perché sono fortemente rispettoso dei ruoli, il sindacalista, il disagio dei Vigili, i turni, la domenica, pioggia, neve, freddo, acqua, quindi l'abnegazione verso il servizio, riconosciamolo con rispetto, ripeto, io non voglio fare il sindacalista ma per quanto mi riguarda, anche come singolo cittadino della Provincia di Milano, esprimo sincera gratitudine per i disagi che subiscono, che sopportano, per la verità, non subiscono, che sopportano egregiamente e quotidianamente ed è un servizio che non riposa mai perché è un servizio che viene garantito dal 1° di Gennaio al 31 di Dicembre, non è che hanno un periodo di tre o quattro mesi e dicono va bene, okay, ci sono dei turni anche massacranti, turni di 12 o 15 ore, di 14 ore, poi ci sono i riposi compensativi, poi ci saranno anche gli straordinari, però richiedono degli sforzi non indifferenti. E sovente, mi avvio alle conclusioni, noi dobbiamo lavorare per riempire anche gli organici, Assessore, capisco la legge finanziaria, capisco, eccetera, eccetera, però non si può vivere nell'emergenza permanente perché mi manca il personale, perché di qui... per le ragioni che dicevo prima, distaccati di cui, distaccati di là, comandati qui e comandati là, quindi il problema degli organici appena è possibile, compatibilmente con la legge finanziaria, dobbiamo anche programmare l'assunzione del personale, quindi bandi e non bandi. Allora, al di là dei Regolamenti, Statuti, molto belli, molto funzionali, però se poi mancano le energie umane diventa difficile poi, cioè c'è il pensiero, l'articolato e l'elaborazione, però poi bisogna tradurlo in termini operativi e quanto viene disciplinato da deve essere applicato, altrimenti restano dei bei documenti nei cassetti.” Consigliere Caputo: “Sarò brevissimo, Presidente, questo vale anche come dichiarazione di voto ovviamente, così risparmiamo tempo. Intanto devo dire, devo felicitarmi con la Polizia Provinciale perché mi sembra che oggi abbia ottenuto un buon successo rispetto ad un reato ambientale, quindi bisogna ringraziarli per un'operazione importante che hanno svolto nella Provincia di Milano e quindi andiamo a regolarizzare ed approvare un Regolamento del Corpo di Polizia Provinciale nel momento stesso in cui si dimostra l'importanza e la peculiarità di questo organismo. Credo che al di là della città di Milano, dove ovviamente vi è una presenza più cospicua delle Forze dell'Ordine e vi è invece un interesse maggiore della Provincia rispetto alla Polizia Provinciale, perché è forse proprio lì che vi è una carenza di presenza sul territorio, ed è proprio lì soprattutto dove vi sono reati ambientali, altri tipi di reati che ovviamente magari poco interessano la grande criminalità, ma che comunque sempre vanno a ledere quelli che sono gli interessi dei cittadini, quindi l'importanza di una presenza della Polizia Provinciale che stia anche ad evitare, ad essere momento di garanzia rispetto ai cittadini, io credo che sia un fatto sicuramente importante. Ha ragione il collega che mi ha preceduto dicendo che soprattutto d'estate, quando garantiamo una presenza in un periodo abbastanza pericoloso per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini e le case dei cittadini, e per le strade anche, soprattutto la notte, io credo che sia un fatto assolutamente meritorio nei confronti di questo Corpo che sta viavia più professionalizzandosi e quindi dando sempre più maggiori servizi alla cittadinanza. 43 È stato fatto un buon lavoro quindi io devo ringraziare ovviamente l'Assessore ed i dirigenti che hanno portato avanti questo Regolamento, rendendo anche più armonico rispetto alle nuove leggi regionali, quindi esprimo il mio voto favorevole a questa delibera. Grazie.” Presiede il Presidente del Consiglio Ortolina. Presidente del Consiglio Ortolina:”Finiti gli interventi generali credo minuto l'Assessore che è stato, mi pare, interpellato da Gatti in modo specifico, se ha qualcosa da replicare, poi brevissima dichiarazione di voto per chi non l'avesse ancora fatta e la dovesse fare, poi procediamo al voto. Prego, Grancini”. Assessore Grancini: “Brevissimo anche perché la mia mente sta già pensando un'altra cosa che molti sanno, a prescindere magari di qualcuno che ieri sera invece ha avuto una delusione... Presidente del Consiglio Ortolina: “Sta parlando di un gravissimo impegno istituzionale, lo sappiamo, vada pure”. Assessore Grancini: “Il fatto è proprio quello, però consentitemi nel minuto, o poco più, di dare due risposte. La prima. Greco poneva un problema che aveva sollevato anche in Commissione, rispondo proprio così testuale, noi abbiamo stabilito nel Regolamento, proprio per evitare che magari vi fossero delle interpretazioni ed anche per limitare i poteri, giustamente, o per bilanciarli nel modo giusto, che tutto ciò che riguarda le funzioni, dal Comandante in giù, sono oggetto di delibera di Giunta, cioè in modo che vi sia l'orientamento e la definizione è fatto dall'organo amministrativo e dunque risponde all'organo di gestione della nostra Provincia e che risponde poi all'assemblea che è il Consiglio. Gatti parlava naturalmente di una serie di questioni riferite all'articolazione territoriale, certo, io credo che ci sia un giusto equilibrio che dobbiamo sempre avere presente, quello che dentro le funzioni che sono assegnate, che sono quelle principali che stanno nell'articolo 1, che sono derivate dalle leggi, dal buonsenso che deve guidare naturalmente il Comandante, tenendo conto degli obiettivi di mandato, e dalla possibilità di essere, io dicevo prima, di sussidiarietà o di sostegno anche alle attività locali. È un compito non sempre facile, lo sappiamo, perché poi questa è una materia, soprattutto quando si parla di reati nella Pubblica Amministrazione, nei reati ambientali, che coinvolgono poi la Pubblica Amministrazione, indirettamente o direttamente, occorre sempre molto buonsenso oltre naturalmente alla rigidità per quanto riguarda l'operatività nell’andare a ricercare il contrasto del reato ma molto buonsenso per far sì che non si facciano scandali quando scandali non ci sono, però i risultati di questi ultimi tempi dimostrano che il buonsenso c'è stato e soprattutto una grande capacità operativa all'interno della... Dunque anche il Regolamento nella sua articolazione, nella sua funzionalità, mette proprio al centro queste cose, cioè i principi generali come ci articoliamo, poi io francamente, si discuterà in altro modo, però dentro questi principi, queste robe, se vogliamo raggiungere tutti gli obiettivi che ci proponiamo, quando voi sapete anche in altre occasioni ho detto, sono oltre 95 le funzioni assegnate alla Polizia Locale Provinciale, significa che ogni agente avrebbe una funzione, significa non farle. Dobbiamo per forza anche noi ridurre il nostro campo di azione, per questo abbiamo dato le priorità ritenendo le priorità quelle soprattutto in materia ambientale ed 44 ittio/faunistica, o della fauna ittica e della caccia, perché anche quello significa naturalmente una grossa presenza. Per queste ragioni porteremo qui il Consiglio tra non molto, spero entro due o tre mesi, anche il Regolamento per quanto riguarda le guardie ittico/venatorie volontarie che, con le guardie ecologiche volontarie che sono coordinate dal Comando, creano veramente un supporto forte all'azione che noi dobbiamo fare, altrimenti non saremmo in grado di farlo, noi dobbiamo ringraziare questi che ci danno una mano e per far sì che ci diano una mano occorrerebbero delle risorse che non sempre riusciamo ad avere, tenendo conto delle ristrettezze che abbiamo discusso prima, eccetera, però il Regolamento intanto regola il nostro Corpo, mette in fila una serie di funzioni, delimita e naturalmente dà degli obiettivi, in base agli obiettivi precisi delimita anche quello che devono fare. L'ultima cosa e finisco veramente, noi nei prossimi giorni porteremo in Giunta i progetti che vengono fatti con i Comuni del nostro territorio, mi sono impegnato a venire in Commissione, mi sono impegnato l'anno scorso, farò un'informativa che darò alla Giunta e la manderò anche in Commissione, in modo che abbiano anche un po' di riferimenti di cosa abbiamo fatto e cosa si sta facendo. Teniamo conto che quest'anno saranno 15 i progetti che oltre 100 Comuni che vogliono partecipare, noi non diamo grandi risorse, non le abbiamo, però devo dire che noi otteniamo dai Comuni, pur con le poche risorse che diamo, un grosso apporto per la politica che noi facciamo di presidio sul territorio, che se poi la mettiamo insieme nei patti locali di sicurezza urbana con i volontari, nostri ittico/venatori, della Protezione Civile, i Carabinieri in congedo, i poliziotti in pensione, che sono disponibili, la Croce Rossa, come abbiamo già fatto, come sono già sperimentati, noi avremo naturalmente una serie di uomini, di persone che sono abilitate, non che arrivano lì così, che andranno nei parchi, andranno naturalmente nei nostri boschi che abbiamo in giro. Questa mattina, per dire un esempio, il Parco Nord Milano, Angiuoni era presente nella sua veste di rappresentante della Provincia, ha chiesto, perché abbiamo lavorato insieme, ha approvato una convenzione, Parco Nord Milano, per cui significa i grossi Comuni della cerchia, compresa la zona 9 di Milano e riconoscendo dunque alla Provincia una forte capacità in questo senso, un progetto con noi per un'azione specifica su quel territorio. Se aggiungiamo questo, che la stessa Regione, e arrivo all'altro argomento che mi si poneva riferito alla Regione, la stessa Regione, quando l'anno scorso, pur avendo non previsto, all'interno del Regolamento di attuazione della Legge 4, soldi in spesa corrente, la fine dell'anno ci ha dato su un progetto della Provincia, e cioè la Regione ha dato a noi 200.000 che abbiamo girato ai Comuni sul progetto "Natali sicuri" e adesso la Regione, lo dico in anticipo ma poi sarà oggetto di un'informazione molto più specifica, stiamo predisponendo un progetto che la Regione vuole finanziare, non sarà dentro in questi, che è quello di mettere in rete tra la Regione che ha una grande centrale operativa Protezione Civile, eccetera, che però non si collega quasi con nessuno, con la nostra centrale operativa per collegarsi con i Comuni, cioè far sì noi diventiamo gli artefici di una messa in rete di rapporti con i cittadini che poi può sfociare in un numero unico, eccetera, eccetera. Sono stato più lungo del necessario, io continuo a guardare l'orologio per ragioni istituzionali, però credo che questo Regolamento intanto dà una risposta e sistema una serie di questioni che nel vecchio Regolamento non erano previste perché le leggi sono venute dopo, ma in questo modo ci dà anche naturalmente un minimo di capacità organizzativa maggiore. Grazie.” 45 Dopodiché, chiusa la discussione, il Presidente del Consiglio sottopone ai voti del Consiglio il provvedimento proposto dalla Giunta. Il Presidente del Consiglio dà inizio alla votazione con sistema elettronico. Durante la votazione è temporaneamente assente il Segretario generale; svolge le sue funzioni il Vice Segretario generale. Assenti al momento della votazione il Presidente della Provincia Penati e i Consiglieri Accame, Albetti, Arrigoni, Clerici, Colli, De Nicola, Elli, Esposito, Fortunati, Fratus, Gavazzi, Lombardi, Meroni, Musciacchio, Russomanno e Tranquillino. E così risultano presenti 29 Consiglieri. Sono altresì presenti gli Assessori Benelli, Carlino, Corso, Grancini, Matteucci, Mezzi e Oliverio. Terminate le operazioni di voto, dichiara approvata la deliberazione con ventinove voti a favore. Il Presidente del Consiglio dà atto del risultato della votazione. Dopodiché, alle ore 19.17 del 7 marzo 2007, il Presidente del Consiglio toglie la seduta e significa che il Consiglio è convocato per il giorno 15 marzo 2007. Del che si è redatto il presente verbale che viene come in appresso sottoscritto. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO (Vincenzo Ortolina) IL SEGRETARIO GENERALE (Antonino Princiotta) IL VICE SEGRETARIO GENERALE (Liana BAVARO) 46