In questi ultimi anni lo SPI CGIL di GENOVA ha
promosso, in collaborazione con l’Università di Genova,
alcune ricerche sulla condizione degli anziani nella nostra città, con particolare
riguardo ai loro bisogni
Si è trattato di una lettura molto accurata, che ci ha interrogato anche sulla
qualità del nostro intervento e della nostra capacità di entrare in relazione col
territorio. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Federconsumatori,
SILP e Auser.
In particolare, abbiamo potuto registrare
che il tema della sicurezza è
particolarmente sentito dagli anziani
della nostra città e che molti sono coloro
che temono di essere truffati o raggirati.
Ha coinvolto diversi Municipi della
città, abbiamo incontrato circa 2000
persone e abbiamo distribuito circa 3000
copie dell’ opuscolo, (dal quale sono tratte
le due vignette riportate ) che costituisce
un vero e proprio “manuale di
autodifesa”, utilizzando ironia e toni
rassicuranti, ma fornendo numerosi strumenti per prevenire truffe e raggiri.
Grazie alla preziosa collaborazione di FEDERCONSUMATORI e del Sindacato
Italiano Lavoratori di Polizia abbiamo potuto offrire un aiuto concreto, suggerimenti,
consigli pratici anche in relazione allo specifico del nostro territorio.
Tuttavia un altro dato che emerge con forza è quello della solitudine,
dell’isolamento, della mancanza di relazioni sociali: in questo contesto la paura
diventa il simbolo di una sensazione generale di disagio e di cattiva qualità della vita,
aggravata da una percezione dell’ambiente circostante come ostile e indifferente ai
bisogni degli anziani. “Ci sentiamo tanto soli che parliamo perfino con i delinquenti”
ci siamo purtroppo sentiti ripetere da molte persone.
Il tema delle truffe agli anziani è stato ripetutamente presente anche sulla
stampa cittadina, a riprova dell’esistenza di un problema reale, che va affrontato in
modo non sporadico.
La campagna “NON ci CASCO”, promossa dallo SPI nazionale, ci ha dato
l’occasione per intervenire su un problema molto sentito dagli anziani, valorizzando
il ruolo delle nostre leghe come nodo centrale di una rete complessa di relazioni e di
risorse nel territorio.
Siamo
riusciti
a
trasformare
un
disagio
soggettivo, vissuto in solitudine,
in un problema collettivo, che
può essere risolto insieme:
abbiamo trasformato un “io” in
un “noi” e questo, io credo, è un
risultato politico rilevante, che
deve servirci da modello per
altre iniziative che, partendo da
situazioni oggettive di difficoltà,
riescano a offrire una prima
risposta, ma si pongano l’obiettivo di tradurre queste risposte in proposte concrete
da discutere con i soggetti sociali e istituzionali.
Un primo risultato ottenuto: lo sportello di via Prè nel centro storico, nel locale
messo a disposizione dal comune di Genova, che offre diversi servizi ai residenti e
vede la presenza dello SPI (Lega Centro) della Federconsumatori, del SILP per
portare avanti con risposte concrete la campagna “Non ci casco”. Un modo tangibile
per dire alle persone, soprattutto anziane “Non vi lasciamo sole, non sarete indifese.”
Il comune infatti si è impegnato a convocare un tavolo di coordinamento, nel
quale i diversi soggetti che si occupano di questi temi si possano confrontare, per
elaborare strategie condivise evitando così duplicazioni e diseconomie.
Si devono aprire sportelli territoriali, sul modello di quello di via Prè, nei quali
le associazioni possano offrire ai cittadini vittime di truffe un aiuto immediato,
oppure indirizzarli al servizio più appropriato.
In questo momento di grave crisi sociale e politica ricostruire un livello
accettabile di fiducia dei cittadini nelle istituzioni dipenderà in larga parte dalla
capacità che esse dimostreranno nel dare una risposta a bisogni reali e di avere un
approccio meno burocratico e formale e più appropriato e trasparente.
Lo SPI-CGIL offre tutto il suo contributo per migliorare la qualità della vita di
tutti, in sicurezza e nella coesione sociale..
Enzo Peretta
Cultura e comunicazione SPI-CGIL Genova
Scarica

Non ci casco - CGIL Liguria