- IL GRAVE E VERGOGNOSO FENOMENO DELLE TRUFFE AGLI ANZIANI Le truffe ed i raggiri alle persone anziane stanno aumentando ed è molto difficile per non dire impossibile individuare gli autori. Con questa breve relazione mi pongo la finalità di aiutarvi nel tentativo di cercare di prevenire questi gravi reati. Per natura e per esperienza la persona anziana è prudente e cauta e si comporta in modo guardingo nel rapporto con le persone che non conosce; nonostante ciò, nell'intento di poter essere di aiuto e risolvere alcune situazioni che gli vengono prospettate, molte volte si lascia coinvolgere. Questo può accadere sia che l'anziano si trova solo in casa o, molto più frequentemente, quando si trova per strada, soprattutto dopo che si è recato in banca per effettuare un prelievo di denaro. E' nostra intenzione, pertanto, di mettervi, per quanto possibile, in grado di conoscere le tecniche più usate e come comportarvi di conseguenza per evitare di cadere nelle trappole che vengono astutamente preparate. Tali truffe vengono attuate per lo più in casa o per strada. Analizziamo, quindi, le tecniche più ricorrenti cercando di dare i consigli più semplici, per consentirvi di evitare di essere raggirati. IN CASA COME CI SI DEVE COMPORTARE QUANDO SI E' IN CASA Non aprire assolutamente la porta di casa a sconosciuti! Se siete soli in casa, per evitare ogni male non aprite neanche a Babbo Natale. La tecnica per lo più usata è di presentarsi alla porta di casa con i pretesti più disparati con lo scopo di farsi aprire ed entrare, per impossessarsi di denaro contante ed oggetti preziosi. Le richieste più comuni sono di dover eseguire controlli ed i richiedenti sono: falsi dipendenti delle aziende di luce, gas ed acqua per lettura contatori, falsi funzionari INPS addetti al controllo della pensione per migliorie pensionistiche, falsi assistenti sociali, funzionari comunali, missionari e, di recente, anche vigili, poliziotti e carabinieri, per controlli specifici su versamenti, bollette, dichiarazioni dei redditi, consegna di multe e/o di comunicazioni varie, falsi pompieri che chiedono di intervenire nell'appartamento vicino. COME CI SI DEVE COMPORTARE QUANDO SI ESCE DI CASA Alcuni piccoli suggerimenti che possono essere utili: ricordarsi innanzitutto di chiudere sempre la porta a chiave e non lasciare le chiavi in luoghi alla portata di tutti, è’ preferibile lasciare qualche luce accesa, la radio o la televisore in funzione, se si perdono le chiavi di casa bisogna sempre sostituire la serratura, PROTEGGERSI IN STRADA O AL MERCATO è sempre meglio evitare posti isolati o poco illuminati, evitando di indossare oggetti di valore, di portare solo i soldi necessari per la spesa. Tenere sempre la borsa rivolta verso il muro e se ci si sente pedinati, entrare in un bar o in un negozio, non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione, anche se chi vi ferma e vi rivolge la parola sembra una persona distinta ed onesta, diffidate e non rispondete a chi vi propone l'acquisto di gioielli o pietre preziose, a chi vi propone di partecipare a donazioni od eredità da riscuotere, se vi recate in banca cercate di farlo accompagnati da un parente o da un conoscente ed una volta incassato il denaro mettetelo in una tasca interna e uscendo dalla banca, se vi accorgete di essere seguiti, chiedete aiuto o entrate in un negozio per farvi aiutare e chiamare un poliziotto, rifiutate ogni offerta di aiuto nel portare le borse della spesa ed evitate di arrivare a casa seguiti da persone che si offrono di aiutarvi, perché potrebbero essere malintenzionati che vogliono entrarvi in casa, PROTEGGERSI IN AUTO Se si è al volante ricordatevi di indossare l’orologio al polso destro. Ricordarsi che i trucchi dei malviventi sono: - colpiscono lo specchietto in modo che voi abbassiate il finestrino e vi strappano l’orologio; - colpiscono la vostra auto simulando la rottura del loro specchio laterale, vi seguono, vi obbligano a fermarvi e vi chiedono soldi. Possono poi far finta di chiedere informazioni per distrarvi mentre un complice vi ruba la borsa. E’ sempre opportuno lasciare le borse nel bagagliaio, quando si parte e non quando si parcheggi l’auto. PROTEGGERSI IN VIAGGIO In autobus, metrò o luoghi affollati fare attenzione quando qualcuno vi si spinge contro: di solito è un complice del ladro che vi vuole derubare. In viaggio portate il denaro in una tasca interna, non affidare le borse a persone appena conosciute, anche se vi ispirano fiducia. Non fate uso di taxi abusivi. SE SI ASSISTE A UN CRIMINE IN STRADA Innanzitutto dovete mettervi in sicurezza, per poi potervi rendere utili; una volta in sicurezza telefonate prontamente ai numeri di emergenza. Se ci sono feriti allertate subito i numeri di pronto soccorso per l’emergenza sanitaria 118 e/o tecnica 115. SE SI E’ VITTIMA DI UNO SCIPPO Non trattenere la borsa altrimenti si rischia di essere trascinati dagli scippatori, cercando di ricordare più elementi della scena: tipo e targa del mezzo usato, numero dei scippatori, come sono vestiti e loro caratteristiche fisiche. Se al momento non lo si ricorda si possono contattare le forze di polizia anche nei giorni successivi. SE SI VIENE MINACCIATI CON UN’ARMA Non dovete reagire e siate accondiscendenti con le richieste del malvivente cercando poi di mettervi al sicuro alla prima occasione. Cercare di fare gli eroi può provocare danni a voi e agli altri. Se si assiste a un crimine, se chiamati dalle forze di polizia, si è obbligati a presentarsi come testi. Si ricorda che la denuncia è fondamentale per gli operatori della sicurezza: è infatti necessaria per garantire una migliore prevenzione e per contrastare la reiterazione. NUMERI DI EMERGENZA I due numeri di emergenza per il soccorso pubblico sono il 112 (carabinieri), il 113 (polizia di stato), il 115 (vigili del fuoco), il 117 (guardia di finanza), il 118 (pronto soccorso sanitario) e il 0235473371 (polizia locale o vigili urbani di Novate Milanese). Vanno chiamati per richiedere soccorso, per le diverse questioni. Di significativa importanza è l'iniziativa portata avanti dalla trasmissione televisiva di STRISCIA LA NOTIZIA, che ha predisposto una serie di filmati in cui si mostrano diversi esempi, nonché episodi che simulano varie truffe, tutte a danno delle persone anziane. Queste “micro fiction” ideate da Mediaset, con protagonisti anziani attori, che simulano una serie di truffe delle più svariate tipologie, sono state registrate in studio utilizzando anche persone del pubblico, con un'interpretazione piuttosto libera, per dare maggior naturalezza alle riprese. Con questa relazione non ho certamente la presunzione di poter risolvere tutti i problemi degli anziani: ho inteso semplicemente dare un contributo, per far comprendere come affrontare al meglio certe situazioni di criticità che, prima o poi, possono capitare. Fra l’altro, è giusto precisarlo, molte vittime di questi raggiri non li denunciano ed è, pertanto, abbastanza difficile avere dati certi circa questi particolari, vergognosi e fastidiosi tipi di reato. A titolo di cronaca, sappiamo oggi che i nonni italiani sono 14 milioni; il 50% con meno di 65 anni, il 50% con un reddito inferiore ai 600 euro. Gli anziani soli sono ben 3 milioni, di cui 250 mila ospiti delle residenze per anziani e 600 mila sono le probabili vittime delle truffe ogni anno (dati Telefono Blu). Le statistiche sul fenomeno delle truffe nel nostro paese dipingono scenari molto allarmanti: nella Regione Lazio le persone anziane colpite dalle truffe sono circa 1060 ogni 100.000 abitanti (Dati Istat 2008), ma risulta che solo una vittima su tre denuncia l’accaduto alle Forze dell’Ordine. E’ proprio per queste ragioni che si ritiene molto importante avviare queste iniziative che sono volte alla prevenzione, per arginare tali fenomeni, che sfruttano la posizione di debolezza che caratterizza molti anziani. In tali contesti l’informazione è essenziale per indicare agli anziani come comportarsi, per evitare di cadere nelle truffe dei malintenzionati. È importante anche far passare il messaggio della grande diffusione del fenomeno, motivo per cui non bisogna vergognarsi di denunciare la propria esperienza. Nella maggior parte dei casi, nelle singole persone, vittime delle truffe, si manifesta un senso di vergogna per essere stati raggirati e beffati. I malfattori, sicuramente, contano su questi stati d’animo e sull’impunità che ne deriva dalla mancata denuncia alle forze dell’ordine e da leggi inadeguate. E’, quindi, fondamentale aiutare le persone e renderle consapevoli, per sporgere le denunce nell’immediatezza dell’accadimento del reato. Queste tipologie di reato, in passato si registravano, con più frequenza, nei periodi estivi, quando gli anziani solitamente si ritrovano ad essere soli. L’età, la solitudine, i redditi medio-bassi, rappresentano elementi che, come detto, rendono le persone anziane più vulnerabili ai raggiri. Con questa relazione voglio semplicemente dare dei suggerimenti, per vivere con maggiore sicurezza in casa e fuori. Bisogna innanzitutto diffidare dalle persone che propongono facili guadagni, attraverso investimenti o altro. Non si deve firmare nulla prima di aver consultato figli, nipoti, parenti e/o amici. Bisogna ricordare che, molto spesso, i truffatori si presentano con un aspetto ben curato, sono educati e gentili. Non si deve mai dare informazioni personali ad estranei, neppure per telefono; non bisogna neppure dare appuntamenti con chi propone di illustrare prodotti da acquistare, specialmente se si è soli in casa. Nel caso di qualsiasi dubbio, si devono chiamare i chiamate i vigili (polizia locale) al n. 0235473371 (Novate Milanese), oppure i carabinieri n. 023541442 (Novate Milanese). Per fare prima, come già detto, si possono chiamare anche i numeri 112, 113, 117 e 118. Se la memoria non vi aiuta ricordatevi almeno il n. 118. Quando bussano alla porta, prima di aprire bisogna verificare l’identità della persona, controllando dallo spioncino e utilizzando, possibilmente la catena di sicurezza. Anche se la persona si presenta indossando una divisa, si devono chiedere le sue generalità e contattare telefonicamente l’ente al quale questa persona dice di appartenere, per verificarne l’attendibilità. Se possibile, durante la visita, è opportuno farsi assistere dal portinaio o da un vicino. Non bisogna dare fiducia neppure alle persone che chiedono denaro dicendo di essere amici o di essere mandati dai figli e/o parenti, ovvero da amici. E’ da ricordare che nessun ente chiede la riscossione di una tassa o di una bolletta inviando propri incaricati a domicilio. Infine, si deve stare anche attenti alle persone che, dopo avervi visto uscire da una banca, si presentano a casa vostra come funzionari di banca, suonano il campanello di casa dicendo che potrebbe esserci stato un errore e che è necessario verificare il numero delle banconote appena ritirate. In realtà questo è un trucco per sostituire le banconote con altre monete false. Nessun funzionario, e ciò è bene ricordarlo, viene a casa, legalmente, per controllare le vostre banconote. Senza la volontà di creare allarmismi, vi è motivo di ritenere, a causa dei diversi fenomeni, quali: il continuo aumento dell’immigrazione con molte persone presenti illegalmente sul territorio; la grave crisi economica che interessa l’Europa e il mondo intero; l’aumento continuo della disoccupazione e di conseguenza l’incremento della povertà, l’inadeguatezza delle leggi vigenti con la conseguente incertezza delle pene per gli autori delle condotte antigiuridiche, che, purtroppo, dovremo convivere ancora a lungo con questi modi illeciti di fare denaro, perseguiti da persone prive di scrupoli. Per questo motivo, è giusto non abbassare mai l’attenzione. Con la collaborazione di tutti è sicuro che si riuscirà a contrastare, efficacemente, questi fenomeni, che sono oggi diventati una vera vergogna sociale, perché tendono a colpire sempre le persone più deboli. Novate Milanese 23 aprile 2015 Vincenzo Testa Vincenzo Testa, già Comandante della Polizia Locale di Novate Milanese