Supplemento al numero odierno di MF/Milano Finanza - Il quotidiano dei mercati finanziari Spedizione in A.P. 45% art. 1 c. 1 L. 46/04, DCB Milano.
Direttore responsabile Paolo Panerai. Registrazione Tribunale di Milano n. 266 del 14/4/1989.
N° 6 ANNO LXII | Luglio 2010
ATTUALItà
LA VERA LOTTA ALLA MAFIA
ATTUALItà
BANCO DI SICILIA, L’ULTIMA ESTATE
FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI
Un uomo nuovo alla guida dell’Abi
FILO DIRETTO
GRUPPO DELTA IN CORSIA
“EMERGENZIALE”
ATTUALITA’
TUTTI PER UNO
FILO DIRETTO
GRUPPO UBI, PIAZZA IL PRODOTTO
E TACI
UN PROgETTO DI SOLIDARIETà TARgATO CUORE FABI
IL SOGNO DI ARUNAS
Serve poco per rendere
una vita felice.
NON DEVI METTERE MANO ALLE TASCHE.
BASTA UNA FIRMA PER DONARE IL TUO
5 PER MILLE.
“IL SOGNO DI ARUNAS” onlus
C.F. 98120160175
Via Cefalonia 41/a
25124 Brescia
IBAN IT34C0869211205027000270458
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Via Crotte n. 28 – 25127 Brescia
EDITORIALE
FILO DIRETTO
2 >
3>
Gruppo Delta in corsia"emergenziale"
UBI, piazza il prodotto e taci
SINDACATO & SERVIZI
ATTUALITà
5 > Lettera aperta al Presidente della
Cassa di Risparmio di Bolzano
5 > Tutti per uno!
8 > Quota periscopica
ATTUALITà
9 > La vera lotta alla mafia
10 > Congresso di gruppo FABI
IntesaSanPaolo
11 > Giovani sindacalisti crescono
11 > CO.CO. PRO, Fragilità previdenziale
12 > Aumenti contrattuali 2010
14 > Nidi aziendali in banca
15 > Banco di Sicila, l'ultima estate
16 > Intervista al Premio Nobel per l'Econo-
mia Vernon L.Smith
17 > Insieme per i clienti
18 > A Verona sindacalisti in cattedra per orientare i giovani
19 > Congresso di gruppo Fabi Unicredit
21 > 2009, crisi anche per i rapinatori
21 > BNL regina delle banche armate
di Lando Maria Sileoni - Segretario generale FABI
NATO IL 15 LUGLIO
I
l 15 luglio Giuseppe Mussari viene eletto ufficialmente presidente dell’Abi.
Ormai i giochi sono fatti: il comitato esecutivo ha già trovato la quadra sul
suo nome e ha scelto, così, all’unanimità di affidare la guida dell’Associazione
bancaria italiana al “giovane” quarantottenne numero uno del Gruppo Montepaschi. Dopo il ritiro dell’attuale presidente uscente, Corrado Faissola, dalla corsa
alla poltrona più alta di piazza del Gesù, si presenta, infatti, come candidato unico.
Uomo schivo e riservato, Mussari, calabrese di nascita ma senese d’adozione, ha
percorso per intero la sua crescita professionale all’interno del Monte Paschi di Siena, dov’è arrivato a ricoprire la carica di presidente, dopo aver guidato la Fondazione. La FABI e le altre organizzazioni sindacali del settore hanno espresso, da tempo,
il proprio giudizio positivo per questa candidatura, che rappresenta un segnale di
novità all’interno della “foresta pietrificata” dell’Abi. Mussari presidente inaugura, a
nostro giudizio, un nuovo corso dell’Associazione datoriale, che è chiamata a recuperare una condizione d’isolamento e un deficit di credibilità, consolidatisi in Italia
nei confronti del sistema bancario: troppi gli scandali finanziari; poca l’attenzione
ai risparmiatori, alle aziende e al territorio; vecchio l’approccio alle relazioni industriali. Insomma, una realtà conservatrice e anarchica che, così come Tom Cruise
nel celebre film di Oliver Stone, “Nato il 4 luglio”, l’avvocato Mussari è chiamato
ad affrontare. È necessario ed indispensabile un cambiamento di rotta; una volontà manifesta di abbandonare le vecchie logiche del passato per dare un futuro al
“sistema” e ai lavoratori che da esso dipendono. Da parte nostra siamo pronti ad
affrontare la sfida e a sostenere una vera volontà riformatrice. Il banco di prova è
immediato. Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro è alle porte e sarà
la cartina di tornasole del cambio d’impostazione auspicato. La storia dell’avvocato
Mussari, la cultura di provenienza, la forte rappresentanza assegnatagli, sono segnali
positivi e incoraggianti, che fanno ben sperare. Ma, come sempre, sarà la verifica sul
campo a dare certezze.
Nel frattempo auguriamo buon lavoro al nuovo presidente.
SICUREZZA
20 > Prevenzione rapine, quando la circolare funziona a metà
PENSIONATI
22 > Quando l'unica compagnia è la pasticca o la bottiglia
23 > SPAZIO DONNA
24 > Welfare
24 > FISCO
SALUTE
25 > Giovani dopati contro ansia e stress
IL PARERE LEGALE
26 > Infortunio in itinere
non solo banca
HI TECH
27 > Web mobile a portata di tutti
LA FABBRICA DEI SOGNI
28 > L'Italia secondo Luchetti
PER BACCO!
28> I segreti dei vini di Sicilia
AVVISO AI NAVIGANTI
28> Il cimitero dei siti internet
SEGNALIBRO
28> Formulario per la tutela del consumatore
ALTROTURISMO
30> Caravaggio e l'arte della fuga
31 > Divas: dalla dolce vita agli ultimi scoop
Chi c'è C'è
32> Il cartellone di Luglio
Direttore responsabile
Paolo Panerai
Direttore editoriale
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E - m a i l : re d a z i o n e @ fa b i . i t | E d i z i o n e w e b : w w w. fa b i . i t / i n fo _ e _ n e w s / l a _ v o c e _ a n n a le . a s p | w w w. fa b i . i t - E - m a i l : fe d e r a z i o n e @ fa b i . i t
FILO DIRETTO
Raggiunto un nuovo accordo
Gruppo Delta
in corsia
“Emergenziale”
Grazie all’intesa siglata da sindacati e commissari ad acta,
i 446 dipendenti che rischiavano un secco licenziamento
senza compensazione alcuna potranno accedere al Fondo
emergenziale che darà loro diritto a un’indennità di
disoccupazione per due anni, pari all’80% dello stipendio.
Prossimo obiettivo? Lottare per la ricollocazione professionale
di Luca Bertinotti, Segretario nazionale FABI dei lavoratori che hanno perso il posto
D
opo il primo accordo siglato lo scorso 12 maggio, una
nuova e sofferta intesa è stata
raggiunta il 12 giugno a Bologna tra le Organizzazioni sindacali e i
tre Commissari “ad acta” per il Gruppo
Delta, in amministrazione controllata.
Al termine del lungo e serrato confronto, intrapreso tra le delegazioni sindacali
coordinate dalle Segreterie Nazionali di
Dircredito, FABI, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil,
Ugl-credito e Uilca e i Commissari liquidatori del Gruppo, è stata prevista
per la prima volta l’attivazione del Fon-
Bilancio dei primi 5 mesi di attività delle Fiamme Gialle
IN AUMENTO I REATI FINANZIARI
La Guardia di Finanza da gennaio a maggio di quest’anno
ha denunciato 430 persone per abusivismo bancario, 262
per usura e 382 per riciclaggio di denaro sporco. Scoperti
inoltre 22,2 miliardi di euro di redditi non dichiarati al fisco
e 3.790 evasori totali
2
do Emergenziale come ammortizzatore
sociale del settore del credito.
La gravissima e irreversibile situazione
del Gruppo Delta, i cui risvolti sono
tuttora oggetto d’indagine da parte della
Magistratura, ha visto le Organizzazioni
sindacali concentrate al massimo per limitare i riflessi negativi e le ricadute sui
lavoratori e le lavoratrici coinvolti.
Una vicenda – questa - tutta italiana,
su cui l’intero sistema creditizio si deve
interrogare, riflettendo affinché in futuro non si ripetano più situazioni del
genere, caratterizzate da pesanti irregolarità, palesi disapplicazioni della legge
e colpevoli disattenzioni, che hanno
portato sull’orlo di un baratro senza
ritorno un’azienda creditizia composta
da colleghi e colleghe giovani, fortemente preparati e motivati.
L’accordo, in concreto, prevede il collocamento, a partire dal mese d’agosto, di
446 lavoratori sul Fondo Emergenziale,
per la durata di due anni, con la possibilità di usufruire di formazione intensiva
per la ricollocazione professionale e di
un’indennità di mobilità pari all’80%
dell’ultimo stipendio percepito.
Rimangono in servizio nelle società del
Gruppo, fino all’esaurimento progressivo delle attività di recupero credito,
altri 132 colleghi con possibilità, nelle
fasi di apertura e chiusura della legge
S
’inasprisce la lotta ai reati finanziari. Nei primi 5 mesi dell’anno la
Guardia di finanza ha denunciato
430 persone per abusivismo bancario, altre 262 per usura e ben 382 per
riciclaggio di denaro sporco (ammonta in
totale a 328 milioni di euro l’entità del
patrimonio sequestrato). Mentre hanno
raggiunto il valore di 22,2 miliardi di
sui licenziamenti collettivi, la 223/91,
di assorbire altri 14 lavoratori in esubero, in relazione ad una ulteriore possibilità di loro utilizzo.
Sono stati, inoltre, previsti incentivi, compatibili con lo stato di crisi d’azienda, per
quei lavoratori che intenderanno risolvere
consensualmente il proprio rapporto di
lavoro, in presenza di altre opportunità
lavorative, decidendo così di non optare
per il Fondo Emergenziale.
Se da una parte proseguiranno in modo
costante e puntuale le verifiche e i confronti sul percorso sindacale tracciato
nell’accordo, sarà fondamentale che il
sistema stesso delle banche del settore si
faccia carico, in un’ottica di solidarietà,
dell’assunzione e riconversione lavorativa dei colleghi e delle colleghe del Gruppo Delta “collocate”, loro malgrado, in
mobilità.
Il Sindacato è unito e ha sostenuto incessantemente tutti i lavoratori e le lavoratrici di questo Gruppo. Così ha
dato una forte prova di responsabilità
e capacità di trovare tempi, strategie e
strumenti per governare un delicato
e pesante processo di crisi di sistema,
rimanendo ancora una volta l’unico
vero baluardo contro la pura e semplice distruzione di posti di lavoro, troppo
spesso “fatalmente”sacrificati in questi
ultimi tempi.
euro i redditi non dichiarati scoperti dalle
Fiamme Gialle, a cui devono aggiungersi
omessi versamenti Iva per 3,1 miliardi.
Non solo. Nell’ambito delle operazioni di
contrasto ai reati finanziari, sono stati individuati anche 3.790 evasori totali che in
vita loro non avevano mai compilato una
dichiarazione dei redditi, occultando al
fisco qualcosa come 7,9 miliardi di euro.
Secondo le forze dell’ordine, che hanno
reso noti i dati sull’attività svolta dall’inizio dell’anno a maggio in una recente
conferenza stampa, l’attuale situazione
di crisi dei mercati internazionali avrebbe
causato un incremento degli illeciti finanziari.
Cospicua anche la cifra dei beni confiscati
alle mafie da gennaio ad adesso e che sfiora l’1,2 miliardi di euro.
FILO DIRETTO
T
rasparenza finanziaria, questa
sconosciuta. Nonostante le
campagne di sensibilizzazione
internazionale, condotte dai
sindacati di tutto il mondo, i proclami
sulla responsabilità sociale d’impresa,
rilanciati a megafono aperto dalla stessa azienda, nonostante le leggi vigenti
e persino l’ultima direttiva europea,
di prossima uscita, in cui si ribadisce
con forza che la vendita dei prodotti
finanziari non può prescindere da una
corretta e trasparente informazione alla
clientela sui rischi ad essa connessi, nonostante tutto questo insomma, sembra
che la politica commerciale di Ubi sia
rimasta all’anno zero.
Succede, infatti, che proprio recentemente il Gruppo - uno dei più grandi a
livello nazionale - ha dato diposizioni ai
suoi dipendenti di rifilare ai clienti delle
obbligazioni strutturate. Piccolo particolare: ai lavoratori non è stata fornita
alcuna informativa sulle caratteristiche
dei titoli da collocare. Loro dovere sarà
quello di piazzare sulle spalle dell’inconsapevole risparmiatore quante più
obbligazioni possibili, senza preoccuparsi affatto di fornire a quest’ultimo le
opportune raccomandazioni, qualora ci
fosse un profilo di rischio non adeguato.
Impossibile farlo, del resto. Neanche il
più onesto e volenteroso dei colleghi sarebbe in grado: la banca ha, infatti, lanciato sul mercato il titolo, senz’aspettare l’apertura formale del collocamento,
per spingere così i colleghi a proporre
un prodotto di cui ancora non si conoscono le caratteristiche di rischio.
Non solo. Sembra che diversi responsabili territoriali stiano “gentilmente” invitando i dipendenti a disattendere gli
obblighi di legge e le normative interne,
che in qualche modo potrebbero ostacolarne la commercializzazione.
L’imperativo categorico è, insomma,
vendere a tutti i costi.
Senza pensare minimamente alle conse-
La “nuova” strategia commerciale del Gruppo Ubi
PIAZZA IL
PRODOTTO
E TACI
Da qualche tempo ai dipendenti della banca viene chiesto di
vendere obbligazioni strutturate senza fornire ai clienti alcuna
informazione sulle caratteristiche del titolo e sui suoi profili di
rischio. Tutto ciò in aperta violazione delle leggi nazionali e delle
normative interne. La FABI è già intervenuta in merito invitando
i lavoratori a denunciare le pressioni commerciali. Bisogna
contrastare questa miope politica aziendale in tutti i modi, perché
in gioco ci sono il futuro dei lavoratori e la credibilità dell’azienda
di Attilio Granelli, Segretario nazionale FABI
guenze penali che una simile condotta
potrebbe produrre. Perché, tanto poi, a
pagare sarebbero sempre i soliti noti: i
bancari che hanno venduto l’obbligazione. Il cliente, a cui sia stata rifilato,
in barba alle disposizioni di legge, un
prodotto finanziario senza alcuna informativa sui profili di rischio, non ci
penserebbe due volte a trascinare in tribunale chi glielo ha fatto acquistare.
Per questo la FABI, proprio per evitare
che si verifichino tali situazioni in futuro, ha invitato i lavoratori a denunciare
al sindacato le eventuali pressioni esercitate dai superiori.
È bene, infatti, che la politica commer-
L’indagine di Experteer
ITALIANI POPOLO DI CARRIERISTI
Ben il 70% degli intervistati si dichiara fortemente competitivo
sul posto di lavoro contro il 38 e il 39% dei pari-grado francesi
e inglesi. Modesto anche il valore che si dà alle relazioni tra
colleghi: importanti solo per il 20% del campione consultato
I
taliani inguaribili carrieristi. Secondo un’indagine di Experteer.it, società specializzata in servizi online
per l’avanzamento dei carriera, ben
il 70% di loro si dichiara fortemente
competitivo sul posto di lavoro, contro il
38 e il 39% dei colleghi francesi e inglesi, che invece in ufficio all’avanzamento
ciale miope e irresponsabile dell’azienda venga contrastata dalle organizzazioni sindacali in tutte le sedi opportune,
anche in quelle legali se occorre. Il
management del Gruppo Ubi deve capire che cali di redditività, come quelli
accusati negli ultimi due anni, non si
invertono praticando una politica industriale del “mordi e fuggi”, orientata
al raggiungimento di effimeri obiettivi
a breve termine. Perché questa rozza filosofia degli affari mina alle fondamenta
la credibilità della banca, oltre a esporla a concreti rischi sul piano penale e a
danneggiare le relazioni con i suoi dipendenti.
La rotta va cambiata. Se vuole riprendere a crescere, il Gruppo Ubi deve
tornare a puntare sulla tutela del risparmio e a sostenere l’economia reale, ricominciando ad erogare credito alle piccole e medie imprese, vera
spina dorsale del sistema produttivo
italiano.
I territori in cui opera Ubi potrebbero ritornare così a respirare, a crescere
e, di conseguenza, a generare profitti
per tutta la vasta comunità.
La FABI, anche stavolta, non lascerà
soli i lavoratori e farà di tutto per promuovere il cambiamento all’interno
dell’azienda.
di grado preferiscono il quieto vivere.
Nel Belpaese, in base ai risultati del
sondaggio condotto su un campione di
2.500 lavoratori, sembra inoltre che si
badi poco al vicino di scrivania. Solo il
20% degli intervistati, infatti, attribuisce
una grande importanza alle relazioni interpersonali con i colleghi, contro il 37 e
il 38% di francesi e spagnoli. Sarà forse
anche per questo, per la marcata competitività e per l’abitudine ad alzare sempre
più l’asticella dei propri obiettivi, che
solo il 68% dei lavoratori consultati ammette di essere soddisfatto della propria
carriera. Ben più realizzati i francesi e gli
spagnoli. Rispettivamente l’84 e l’85%
di loro alla domanda “descriveresti il tuo
come un lavoro di successo” ha risposto
senza esitazioni: “decisamente sì”.
3
Sindacato e servizi
attualità
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA CASSA DI
RISPARMIO DI BOLZANO, NORBERT PLATTNER
Caro amico ti scrivo…
Caro Presidente Plattner,
ho letto la Sua risposta (che ho deciso di pubblicare, qui a fianco) alla nostra richiesta
d’incontrarLa.
Non mi sono stupito, neanche un po’.
D’altronde, Lei è stato l’unico a rifiutarsi di ricevere il Segretario Generale dell’organizzazione sindacale più rappresentativa del settore sia a Bolzano sia in Italia; un
confronto che gli altri banchieri, quelli di cui legge quotidianamente i nomi sulle
prime pagine dei giornali, non hanno mai rifiutato.
E sa perché?
Perché loro sono realmente rappresentativi di un’azienda o di un gruppo bancario,
mentre Lei , probabilmente, rappresenta a mala pena solo se stesso.
Lando Maria Sileoni
Segretario Generale F.A.B.I.
4
SINDACATO E SERVIZI
attualità
Forte e compatta reazione a difesa del nostro dirigente licenziato
dalla Cassa di Risparmio di Bolzano
TUTTI PER UNO !
Così come la forza di una catena si misura dalla resistenza dell'anello più debole,
la grandezza di un'organizzazione si misura dalla sua capacità di tutelare
e sostenere tutti i suoi membri.
Dal primo all’ultimo.
U
n nostro attivista sindacale, rappresentante sindacale
aziendale della Cassa di Risparmio di Bolzano, eletto
nel Direttivo provinciale di Verona lo
scorso congresso, sta pagando personalmente per la sua attività sindacale.
La CR Bolzano si insedia a Verona
cinque anni fa, raccogliendo lavoratori provenienti da diverse altre aziende.
Come succede spesso, parte dei lavoratori sono già iscritti FABI e, quindi, cominciamo a visitarli nella nuova azienda, coinvolgendo da subito i colleghi di
Bolzano, rappresentanti interni della
banca, per fornire ai lavoratori notizie
di prima mano.
Passati due anni, iniziamo a raccogliere
i primi segnali che l'idillio col territorio veronese si è spezzato: emergono i
primi dissidi con i vertici locali e cominciamo a raccogliere confidenze e
lamentele.
I lavoratori, man mano che ne hanno
l'opportunità, cominciano a lasciare
l'istituto, ain percentuale ben superiore alla media. L'adesione al sindacato
cresce e si rende sempre più opportuno
costituire una rappresentanza interna,
per avere un'interlocuzione diretta anche con la Direzione Generale.
E qui inizia l'avventura del nostro collega, al quale un'assemblea dei lavoratori,
convocata in FABI fuori orario di lavoro, quasi clandestinamente, attribuisce
la carica di Rappresentante Sindacale
Aziendale.
Al crescere del suo impegno sindacale
e della sua e nostra consapevolezza che
è necessario affrontare il malcontento
dei colleghi, spunta fuori una “strana”
attenzione sulla sua professionalità, che
finora non era mai stata messa in dubbio
e che gli aveva sempre assicurato ottimi
risultati. Quasi che improvvisamente,
chi svolge attività sindacale, per altro
in modo graduale e compatibile con gli
impegni in azienda, perda le competenze che negli anni ha acquisito e diventi
professionalmente inaffidabile.
di Marco Muratore, Segretario coordinatore FABI Verona
Non entro nel dettaglio: ci basta citare
due demansionamenti, un accordo sottoscritto con l'azienda e non rispettato,
un causa transata dall'azienda con reintegro in servizio e, forse la goccia che fa
traboccare il vaso, il richiamo al rispetto
del dettato contrattuale, che prevede il
confronto preventivo con le organizzazioni sindacali, in occasione di riorganizzazioni aziendali.
Fatto sta che inizia la caccia alle streghe
e al collega viene contestata un'operazione privata, assolutamente futile ed
irrilevante, che costituisce, invece, per
l'azienda motivo sufficiente a comminare, dopo un'estenuante attesa, sentite
bene, addirittura licenziamento!!!
Immaginate che cosa può provare un
lavoratore - sposato, padre di due figli
- quando per futili motivi e semplicemente per essersi esposto nel salvaguardare i diritti dei propri colleghi, perde il
posto di lavoro.
Tuttavia, è qui che la nostra FABI si dimostra una grande organizzazione.
Subito, infatti, si sono mobilitati non
solo i Sindacati Provinciali di Verona e
Bolzano, che si sono schierati a totale
difesa del collega, ma anche e soprattutto la nostra Segretaria Nazionale e,
in primis, il Segretario Generale, Lando
Sileoni, che stanno mettendo in campo
ogni forza possibile per dare una svolta
positiva all’incredibile vicenda.
A sostegno delle ragioni del nostri dirigente, oltre che un ricorso in sede legale, è stata lanciata un'imponente campagna stampa: la notizia dell’illegittimo
licenziamento è già apparsa sulle pagine
dei principali quotidiani locali e di settore; politici ed amministratori locali
sono stati coinvolti; già pronte interrogazioni parlamentari; ABI e Bankitalia
sono state interessate della questione.
L'Azienda probabilmente non si rende
conto con quanta leggerezza e disinvoltura ha creduto di poter ridurre al silenzio un nostro dirigente e la stessa FABI.
Forse, non si rende conto di quanto sia
stupido stravolgere la realtà e, invece di
affrontare i problemi interni, pensare di
poter eliminare chi li denuncia.
La prova di questa sottovalutazione sta
proprio nella risposta che la nostra organizzazione sta dando: chi è iscritto
alla FABI, non è mai solo.
Lo sappiano le banche ed i banchieri:
quando si tocca uno di noi, parte una
reazione a catena.
Tutti per uno!
5
Scheda Preventivo Auto / Moto
Convenzione FABI
INVIA QUESTO MODULO VIA FAX AL NUMERO 02 80509676
Data
ISCRITTO FABI
Cognome
Nome
Matricola
Cognome
Nome
Codice Fiscale
Indirizzo
N° Civico
Professione
Telefono Ufficio
DATI CONTRAENTE
CAP
Città
Provincia
Fax Ufficio
Email Ufficio
DATI INTESTATARIO AL P.R.A. (PUBBLICO REGISTRO AUTOMOBILISTICO)
Cognome
Nome
Professione
Codice Fiscale
Data di Nascita
Sesso
M
DATI VEICOLO
Autovettura
Marca
Fuoristrada
Modello Completo
Comune di Resid. Intestazione al P.R.A.
F
Roulotte
Camper
Targa
Alimentazione
SI
Benzina
NO
Cavalli Fiscali (CV)
Gasolio
Moto/Scooter
Furto audiofonovisivi (compresi nella somma assicurata)
SI
Prima Immatricolazione al P.R.A.
Provincia
NO
Prima Immatricolazione
Valore Autovettura
GPL
Mese
Anno
ATTUALE CLASSE DI MERITO (BONUS/MALUS)
Massimale
Gancio Traino
Rinuncia Rivalsa
SI
SI
Dichiarazione di Sinistrosità:
Almeno un sinistro nell’ultimo anno
Data Scadenza Annuale Polizza
NO
Danni a cose di terzi trasportati
Veicoli adibiti a Scuola Guida
NO
Nessun sinistro ultimo anno
Nessun sinistro ultimi 3 anni
Attuale Compagnia
Nessun sinistro ultimi 5 anni
Frazionamento Semestrale del Premio
SI
NO
DATI PER GARANZIE AGGIUNTIVE (DETTE ARD) + PACCHETTI*
Garanzie Gruppo 5
(conprensiva eventi naturali e sociopolitici)
Garanzia Valore a Nuovo
Furto Totale e Parziale
Incendio
Tutela Legale
Collisione
Antifurto Satellitare
SERVIZIO ASSISTENZA
DATI PER GARANZIE ADDIZIONALI
Infortuni Conducente
Kasko
Rottura Cristalli
Sospensione Patente
180 gg
Servizi Assistenza
365 gg
VINCOLO SUL VEICOLO
Istituto Vincolatario
Scadenza del Vincolo
Tipo Patente (A, B, C, ecc.)
*N.B. LE GARANZIE “PACCHETTO” SONO OPERANTI SOLO PER LE AUTOVETTURE IN PRESENZA DI GARANZIA INCENDIO/FURTO
Le informazioni sono raccolte ed elaborate elettronicamente da Biverbroker allo scopo di formulare un preventivo di una polizza auto. Lei ha la possibilità
(ai sensi dell’art. 13 legge 675/96) di accedere ai suoi dati personali per aggiornarli, modificarli, integrarli, o chiederne la cancellazione scrivendo a:
Biverbroker Via Carducci, 37 20123 Milano (email: [email protected]).
Il Sottoscritto
6
Direzione Generale:
Via Carducci, 37 20123 Milano
Tel. 02.8055007 - Fax 02.86463845
Email: [email protected]
Sede Legale:
Via Gramsci, 12/F - 13900 Biella
Tel. 015.2522595 - Fax 015.2523045
Email: [email protected]
Sede Milano/AGOAL:
Via Unione, 1 - 20122 Milano
Tel 02.80509472 - Fax 02.80509676
Email: [email protected]
POLIZZA GLOBALE ABITAZIONE
Estratto condizioni Convenzione FABI
Polizza dell’abitazione
Formula Assicurativa Iscritti Fabi
INVIA QUESTO MODULO VIA FAX AL NUMERO 02 80509676
OGGETTO ASSICURAZIONE:
1) Incendio danni materiali dell’abitazione
2) Furto e rapina dell’abitazione
3) Responsabilità civile della famiglia
4) Tutela giudiziaria della vita privata
Il sottoscritto, preso atto che BIVERBROKER SrL, nell’ottica di agevolare ed incoraggiare il ricorso a forme facoltative di assicurazione, ha predisposto alcuni prodotti assicurativi che, a condizioni
di mercato particolarmente favorevoli potranno essere offerte ai dipendenti, e che BIVERBROKER SrL intende mediare tali prodotti offrendoli ai dipendenti, pensionati ed esodati bancari e loro
famigliari iscritti alla FABI che dichiara di essere interessato a tale offerta. A tal fine il sottoscritto dichiara di ricevere le condizioni di contratto relative alle polizze sulla Responsabilità civile della
famiglia, Tutela giudiziaria vita privata, Incendio e Furto dell’Abitazione, e di averne presointegralevisione. Il sottoscritto, alle condizioni tutte sopra richiamate, che formano parte integrante della
presente assicurazione, le accetta e dà la propria adesione alla proposta formulata dichiarando quantosegue:
1) Incendio danni materiali dell’abitazione
La Società si obbliga a tenere indenne nei limiti delle somme assicurate i danni materiali e diretti subiti dalle cose
assicurate in conseguenza degli eventi di seguito indicati, anche se dovuti a colpa grave dell’Assicurato:
Cognome
Nome
Codice Fiscale
Indirizzo/Ubicazione del rischio
Via o piazza, n°
Città
CAP
•
•
Sigla Provincia
dimora abituale
dimora saltuaria - Ubicazione del rischio
adesione in sostituzione della scheda di adesione n.
nuova adesione
del
DURATA CONTRATTO
Annuale
Effetto dalle ore 24 del
Decorrenza prima rata successiva
Scadenza dalle ore 24 del
Rateazione
1-15
annuale
L’operatività dell’assicurazione è subordinata al pagamento del premio relativo a BIVERBROKER SrL di seguito riportato e convalidato per quietanzamento
C) ASSICURAZIONE INCENDIO FURTO DELL’ABITAZIONE
GARANZIE
RESP. CIVILE
TUTELA GIUD.
SOMME ASSICURATE
SOMME ASSICURATE
SOMME ASSICURATE
SOMME ASSICURATE
FURTO E RAPINA
€ 2.582,28(*)
€ 5.164,57(*)
€ 7.746,85(*)
€ 7.746,85(*)
INCENDIO DEL
CONTENUTO
€ 25.822,84
€ 25.822,84
€ 36.151,98
€ 36.151,98
INCENDIO DEL
FABBRICATO
€ 103.291,38
€ 154.937,07
€ 206.582,76
€ 258.228,45
RESPONSABILITÀ CIVILE
DELLA FAMIGLIA
€ 258.228,45
€ 258.228,45
€ 258.228,45
€ 258.228,45
TUTELA GIUD.VITA PRIV.
TIPO DI ABITAZIONE
€ 5.164,57
€ 5.164,57
€ 5.164,57
€ 5.164,57
Abitazione in Abitazione
condominio isolata
Abitazione in Abitazione
condominio isolata
Abitazione in Abitazione
condominio isolata
Abitazione in Abitazione
condominio isolata
DIMORA ABITUALE
PREMIO LORDO ANNUO
€ 145,56 € 171,58 € 192,39 € 223,60 € 244,43 € 280,83 € 260,03 € 301,65
DIMORA SALTUARIA
PREMIO LORDO ANNUO
€ 158,57 € 189,80 € 208,01 € 244,40 € 270,45 € 306,84 € 286,05 € 330,27
barrare (X) la
combinazione scelta
C1a
C1b
C2a
C2b
C3a
C3b
C4a
C4b
(*) NEL CASO DI DIMORA SALTUARIA LE SOMME ASSICURATE PER IL FURTO SONO PARI AL 50% DI QUELLE ESPOSTE
PREMIO ANNUO TOTALE €
Il Sottoscritto dichiara di essere dipendente della Banca
e iscritto alla FABI di
impegnandosi a
comunicare a BIVERBROKER SrL l’eventuale venire meno in corso di contratto dei requisiti per usufruire delle su indicate condizioni d’Assicurazione, consapevole che il venir meno di tali
requisiti comporta la non concedibilità delle stesse, dallo scadere della presente copertura assicurativa. Il Sottoscritto si impegna inoltre in caso di denuncia di sinistro a presentare, a richiesta di
BIVERBROKER SrL, un documento personale (tessera FABI) attestante la Sua qualità di avente diritto alle condizioni predette, consapevole che nel caso di applicazione non dovuta delle stesse,
l’indennizzo dovuto sarà dedotto in sede di liquidazione proporzionalmente della differenza tra il premio pagato e quello dovuto.
L’ASSICURATO
L’Assicurato dichiara di aver ricevuto l’Informativa “AllegatoDP” relativa al trattamento dei dati personali comuni e sensibili, ai sensi del D.Lgs.n.196 30.06.2003. CONSENSO
• al trattamento dei dati personali, sia comuni, sia sensibili, che mi riguardano, funzionale al rapporto giuridico da concludere o in essere con la Società assicuratrice;
• alla comunicazione degli stessi dati alle categorie di soggetti indicate al punto 5, lett. a), della predetta informativa, che li possono sottoporre a trattamenti aventi le finalità di cui al punto 1),
lett. a), della medesima informativa o obbligatoria per legge;
• al trasferimento degli stessi dati all’estero come indicato al punto 7 della predetta informativa (Paesi UE e Paesi extra UE).
L’ASSICURATO
Ai sensi degli artt.1341 e 1342 C.C. il Sottoscritto dichiara di approvare specificatamente le seguenti Condizioni di assicurazione:
Per le Polizze Responsabilità Civile Terzi, Tutela Giudiziaria: art. 8 (Proroga dell’assicurazione e periodo di assicurazione: tacita proroga in mancanza di disdetta data almeno 30 giorni prima
della scadenza).
Per la Polizza incendio - furto dell’abitazione: art. 20 (procedimento per la determinazione del danno - nomina dei periti: deroga alla competenza dell’Autorità Giudiziaria), art. 23 (Recesso in
caso di sinistro); art.26(Proroga dell’assicurazione: tacita proroga in mancanza di disdetta data almeno 30 giorni prima della scadenza).
L’ASSICURATO
Luogo
data
Firma per esazione dell’importo totale del premio
Luogo
data
Incendio, Fulmine, Esplosione o scoppio non causato da ordigni esplosivi;
Caduta di aeromobili, loro parti o cose da essi trasportate, Onda sonica;
Urto di veicoli stradali o natanti in transito sulla pubblica via o su corsi d’acqua, non appartenenti all’Assicurato o
in uso allo stesso;
• Rovina di ascensori o montacarichi, compresi i danni agli impianti; Sviluppo di fumi, gas, vapori;
• Guasti arrecati per ordine dell’Autorità o dall’azione di terzi o dell’Assicurato al fine di impedire od arrestare
l’incendio;
• Guasti arrecati dai ladri per commettere il furto o la rapina o per tentare di commetterli, qualora non sia stata pattuita
la garanzia furto;
• Fumo da incendio anche di cose diverse da quelle assicurate; Caduta di antenne radio - televisive, compresi i danni
subiti dalle stesse
• Eventi atmosferici , Sovraccarico di neve, Eventi socio - politici, Fuoriuscita di acqua condotta, Fenomeni elettrici
• Ricorso Terzi, Rischio locativo, Terremoto, Inondazioni, alluvioni, allagamenti.
• Spese di demolizione, sgombero e trasloco, Spese fatte per evitare il sinistro, Danni da impiego di mezzi
• Rottura lastre, Spese per la riparazione o il rimpiazzo di apparecchi
•
ora
2) Furto e Rapina dell’abitazione
La Società si obbliga ad indennizzare l’Assicurato, entro i limiti della somma convenuta in polizza, dei danni materiali e
diretti a lui derivanti da furto o rapina nei locali della propria dimora abituale identificati nel certificato di adesione.
L’assicurazione è estesa, fino alla concorrenza della somma assicurata:
• ai guasti cagionati dai ladri per commettere il furto o la rapina o per tentare di commetterli, alle parti del fabbricato
costituenti i locali che contengono le cose assicurate ed agli infissi posti a riparo e protezione degli accessi ed aperture
dei locali stessi;
• ai guasti ed agli atti vandalici commessi dagli autori del furto o della rapina consumati o tentati
• al furto con destrezza, rapina o scippo di gioielli, preziosi o pellicce di uso personale, che l’Assicurato ed i suoi
famigliari conviventi hanno indosso al di fuori dei locali assicurati, purché in Italia;
• al furto ed alla rapina delle cose contenute nei ripostigli non comunicanti con l’abitazione e nelle autorimesse ad uso
esclusivo della stessa, limitatamente a mobilio, arredamento, vestiario, provviste, attrezzi e dotazioni comuni.
• La garanzia rapina è operante anche quando le persone sulle quali viene fatta violenza o minaccia siano prelevate
dall’esterno e costrette a recarsi nei locali indicati in polizza.
3) Responsabilità civile della famiglia
La Società, nel limite del massimale pattuito ed indicato sulla Scheda di adesione costituente parte integrante della
polizza, si obbliga a tenere indenne l’Assicurato di quanto questi sia tenuto a pagare, quale civilmente responsabile, ai
sensi di legge, a titolo di risarcimento (capitali, interessi e spese) di danni involontariamente cagionati a terzi per morte,
per lesioni personali e per danneggiamenti a cose, in conseguenza di un fatto accidentale inerente a:
La garanzia è valida anche per i rischi inerenti a:
• manutenzione ordinaria e straordinaria dell’abitazione predetta, ma con riferimento alla straordinaria, limitatamente
alla responsabilità dell’Assicurato quale committente; restano comunque escluse le responsabilità derivanti al
committente ai sensi del D.Lgs. 494/96
• spargimento di liquidi e rigurgiti di fogne;
• uso di apparecchi elettrodomestici in genere
• caduta dell’antenna radiotelevisiva o per radioamatore
• scoppio del tubo catodico del televisore.
La garanzia è valida anche per i rischi inerenti a:
intossicazione od avvelenamento causati da cibi o bevande preparati o somministrati dall’Assicurato
pratica dilettantistica di attività sportive comuni, esclusa la partecipazione a gare in genere e alle relative prove, salvo
che si tratti di corse podistiche, di tennis, di golf, di pesca non subacquea, di tiro a segno e a volo, di gare bocciofile;
• proprietà ed uso di giocattoli anche a motore e biciclette;
• fatto dei figli minori dell’Assicurato che mettano in movimento o in circolazione veicoli o natanti pur essendo sprovvisti
dei requisiti richiesti dalla legge per la guida o il trasporto di persone, con esclusione dei danni subiti dai veicoli o
natanti. La garanzia è estesa al fatto dei figli minori in possesso dei requisiti di legge per la guida di ciclomotori che
trasportino persone su tale tipo di veicolo. L’assicurazione è operante a condizione che la messa in movimento o
circolazione del veicolo o natante o il trasporto illecito di persone siano avvenuti all’insaputa dei genitori e che il mezzo
stesso, se di proprietà dell’Assicurato, risulti coperto, al momento del sinistro, con polizza di assicurazione contro il
rischio della Responsabilità Civile Auto secondo quanto disposto dalla legge sull’assicurazione obbligatoria per veicoli
e natanti a motore. La presente garanzia è operante soltanto in relazione all’azione di regresso eventualmente svolta
dall’assicuratore della Responsabilità Civile Auto, ovvero per le somme che risultino dovute in eccedenza a quelle
garantite da detto assicuratore;
• proprietà, possesso ed uso di cavalli, cani ed altri animali domestici;
• proprietà, possesso ed uso di armi per scopo di difesa, per tiro a volo, tiro a segno, pesca
• subacquea, purché gli Assicurati siano in regola con le leggi vigenti;
• all’ordinaria conduzione e manutenzione dei locali in cui risiedono anche non abitualmente l’Assicurato e le persone
con esso conviventi; nonché alla proprietà di abitazioni diverse da quella assicurata con la Scheda allegata, purché
comunque assicurate con altre Schede di adesione
• Danni da Incendio
• Danni da interruzione o sospensione di attività
• L’assicurazione è operante per l’Assicurato ed ogni familiare e/o persona con lui stabilmente convivente, nonché per
fatto di collaboratori domestici nello svolgimento delle loro mansioni.
• L’assicurazione vale per i danni che avvengono in tutto il mondo, esclusi Stati Uniti d’America e Canada.
•
•
4) Tutela giudiziaria vita privata
La Società assume a proprio carico, fino alla concorrenza del massimale indicato nella Scheda di adesione ed alle
condizioni di seguito zindicate, l’onere delle spese per l’assistenza stragiudiziale e giudiziale - civile e penale conseguenti ad un sinistro rientrante in garanzia.
• le spese per l’intervento di un legale;
• le spese sostenute in sede giudiziale per l’intervento di un perito nominato dall’Autorità Giudiziaria o dall’Assicurato
e approvato dalla Società;
• le spese di giustizia;
• le eventuali spese del legale di controparte, in caso di transazione autorizzata dalla Fondiaria - Sai divisione Fondiaria
e/o Europa;
• le spese di soccombenza liquidate alla controparte in caso di condanna dell’Assicurato.
Nel caso di controversie tra Assicurati con la stessa polizza la garanzia viene prestata unicamente a favore
dell’Assicurato/Contraente.
P.S.: la garanzia riguarda esclusivamente i sinistri accaduti nell’ambito della vita privata extraprofessionale
dell’Assicurato e si riferisce ai seguenti casi:
• 1) controversie per danni extracontrattuali subiti dall’Assicurato per fatto illecito di altri soggetti;
• 2) controversie per danni extracontrattuali cagionati ad altri soggetti in conseguenza di fatti illeciti dell’Assicurato (la
garanzia opera con i limiti del successivo Art. 16;
• 3) difesa penale dell’Assicurato per delitto colposo o contravvenzione;
• 4) controversie nascenti da pretese inadempienze contrattuali, proprie o di controparte, il cui valore in lite non sia
inferiore a €. 516,45 sono inoltre comprese alle stesse condizioni le controversie relative alla proprietà o locazione
della unità immobiliare costituente la dimora abituale dell’Assicurato; nella copertura sono inoltre comprese le altre
unità immobiliari a disposizione dell’Assicurato e costituenti dimore stagionali di vacanza, purché comunque assicurate
con altre Schede di adesione
• 5) controversie individuali di lavoro con i collaboratori domestici
• 6) controversie nei confronti di Istituti o Enti Pubblici di Assicurazioni Previdenziali e di Assistenza Sociale;
7
QUOTA PERISCOPICA
RC auto, Antitrust avvia indagine conoscitiva.
Prezzi aumentati nonostante le riforme
POLIZZE SEMPRE PIÙ SALATE
L’analisi dovrà individuare gli eventuali correttivi da introdurre per dare una spinta competitiva al
settore. I dati statistici indicano aumenti significativi tra il 2009 e il 2010
L
’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di
avviare un’indagine conoscitiva
sul settore della Rc Auto. L’indagine dovrà individuare le cause per le
quali, nonostante i numerosi interventi
legislativi e regolatori degli ultimi cinque
anni, finalizzati a rendere il comparto
più competitivo, i prezzi continuino a
registrare incrementi significativi e generalizzati.
L’analisi punterà a ricostruire l’andamento dei prezzi effettivi e dei costi del settore, con particolare riguardo all’entrata
in vigore della procedura di risarcimento
P
ortare lo stipendio a
casa? Ancora oggi, e soprattutto in questi tempi di crisi, è considerata
una prerogativa maschile. Almeno secondo il 29% degli
italiani intervistati dal giornale Wired e da Cotec (Fondazione per l’innovazione tecnologica), che alle differenze di
genere in relazione
all’utilizzo
delle nuove
tecnologie hanno
dedicato
u n’ a p posita ricerca dal
titolo “La
cultura
dell’innovazione in
Italia”, realiz-
diretto: dopo tre anni di applicazione
del nuovo sistema, l’attesa riduzione dei
costi, con effetti benefici sui consumatori, non si è verificata. Per questo occorre
capire se la riforma, nella sua concreta
attuazione, abbia prodotto la necessaria
spinta competitiva o se, al contrario, occorra introdurre correttivi per rimuovere
eventuali ostacoli alla piena produzione
degli attesi effetti pro-concorrenziali.
Verranno a questo fine analizzate le diverse politiche di controllo dei costi dei
risarcimenti adottate dalle compagnie,
le politiche commerciali effettuate in
termini di ristrutturazione dei portafo-
2° Rapporto “La cultura dell’innovazione in Italia”
CON LA CRISI ITALIANI
PIÙ MASCHILISTI
Secondo una ricerca di Wired, Cotec e Cnr, il 29% delle persone ritiene preferibile che in questi
tempi di cattiva congiuntura economica siano gli uomini a conservare il posto di lavoro piuttosto
che le donne. Il 10% in più rispetto a 5 anni fa.
zata in collaborazione con il CNR.
La percentuale di persone che sostengono
che, in tempi duri per l’economia come
questi, sia preferibile che siano gli uomini
a conservare il posto di lavoro, piuttosto
che le donne, è in crescita del 10% rispetto a cinque anni fa. “Sembrerebbe”,
ha commentato Loredana Cerbara, una
delle autrici dello studio, “che la cattiva
congiuntura economica abbia rafforzato
i pregiudizi di genere”. Ma dall’indagine
sono emersi anche altri dati. La maggioranza del campione intervistato, composto da gente con un’età compresa tra i 30
e i 44 anni, ha ammesso di navigare in
Internet prevalentemente per cercare informazioni (il 21,9% degli uomini e il
25,7% delle donne) e per consultare la
posta elettronica (il 21% degli uomini e il
23% delle donne). Minori le percentuali
di chi utilizza la Rete per effettuare pagamenti, attraverso la banca online (il 10%
degli uomini e l’8% delle donne), acquistare prodotti e servizi (l’8% degli uomini
e il 6,3% delle donne) e interagire con la
pubblica amministrazione (il 5,8% degli
uomini e il 6,3% delle donne).
Infine, un elemento su cui quasi tutti sono
concordi: la qualità della vita dell’altra metà
del cielo negli ultimi anni è indubbiamente migliorata. E questo lo si deve soprattutto allo sviluppo delle nuove tecnologie. A
pensarlo è ben l’82% degli italiani.
sono gettati dall’ultimo piano dell’edificio, dove giornalmente vengono prodotti
migliaia di iPhone e iPad destinati ai consumatori occidentali.
Secondo la Confederazione internazionale dei sindacati, questi suicidi avrebbero
un unico movente. Sarebbero riconducibili agli snervanti ritmi di produzione a
cui sono stati sottoposti i lavoratori negli
ultimi mesi, proprio in coincidenza con il
lancio sul mercato dell’iPad.
Orari infernali, turni massacranti per pochi spiccioli: queste, a quanto si apprende
da una denuncia delle organizzazioni sindacali, sarebbero le condizioni in cui lavorano gli 800mila dipendenti del gruppo Foxconn, fornitore di grosse imprese
come la Nokia e la Apple.
Proprio la società guidata da Steve Jobs, a
seguito dei tragici avvenimenti, si è impegnata a corrispondere alla Foxconn tra il
2 e il 4% dei ricavi (invece dell’ 1 e il 2%)
di ogni singola vendita dei prodotti con
il suo marchio, in modo tale da finanziare indirettamente l’aumento di stipendio
dei lavoratori del gruppo.
Intanto, la Confederazione internazionale
dei sindacati ha chiesto al governo cinese di
istituire una commissione d’inchiesta che
indaghi su questi suicidi sospetti.
In Cina
MORIRE DI IPAD
A maggio, in contemporanea col lancio sul mercato del tablet della Apple, si
sono verificati i suicidi di 12 operai nello stabilimento industriale della Foxconn,
azienda che produce apparecchi elettronici per le maggiori società informatiche
occidentali. I sindacati internazionali chiedono al governo l’apertura di un’inchiesta
M
orire di lavoro: è quello che
succede ancora oggi nelle
fabbriche cinesi. Nel solo
mese di maggio, a Sheenzen, cuore produttivo della Cina, in cui
8
gli clienti, aree del territorio nazionale
coperte, tipologie di veicoli assicurati
e rischi assunti, con conseguenti effetti
sulla domanda e sul confronto competitivo dell’offerta. La Rc Auto è uno
dei mercati principali nel settore assicurativo: nel 2009, la raccolta premi
ha superato i 17 miliardi di euro, con
un’incidenza del 46,3% sul totale rami
danni e del 14,4% sul portafoglio complessivo. Secondo i dati Istat, inoltre,
nel 2007 ciascuna famiglia ha speso in
media, per l’assicurazione dei mezzi di
trasporto privati, 940 euro annui, pari
all’1,2% del PIL.
si concentra la gran parte delle industrie,
negli stabilimenti della Foxconn si sono
suicidati ben 12 operai, tutti immigrati.
In molti, senza lasciare nessun biglietto
che spiegasse le ragioni del loro gesto, si
SINDACATO E SERVIZI
attualità
La repressione non basta: serve un rapporto virtuoso
fra banche, politica e territorio
LA VERA LOTTA ALLA MAFIA
S
pesso si parla di lotta alla mafia e
di repressione e, altrettanto spesso, chi s’improvvisa “cultore” del
fenomeno mafioso genera una
confusione, che rischia di aggravare il
problema, incentrandolo esclusivamente
sul fenomeno meramente criminale.
Fermo restando che vanno elogiate tutte
quelle funzioni, Forze dell’ordine e Magistratura, che hanno fatto della lotta alla
mafia, una quotidiana questione di vita,
non ci possiamo esimere dall’esprimere
alcune fondamentali considerazioni.
Prima tra queste, l’individuazione del
bacino che alimenta la mafia.
Il bacino d’utenza della manovalanza
criminale, è individuabile in tutta quella forza lavoro, che in terra di Sicilia
non riesce a trovare collocazioni. Infatti, mentre un tempo la mafia aveva nel
suo libro paga due categorie di adepti,
una quella dei “colletti bianchi” e l’altra
quella dei “picciotti”, oggi questa distinzione non esiste più, in quanto molti dei
nuovi che possono essere catalogati con
l’appellativo di mafiosi, sono personaggi
che vantano titoli di studio, tra cui lauree e diplomi di scuola media superiore.
Un misto, dunque, di picciotti che, per
avere acquisito cultura, sono al pari degli
ex colletti bianchi.
A ciò si aggiunge lo scempio della politica dissennata, che ha utilizzato, nel tempo, le risorse arrivate dalla capitale per
creare una finta occupazione. Una classe
politica che, anziché creare piani di sviluppo e prospettive di lavoro, ha creato
un precariato che oggi si attesta su circa
22.000 unità, stando a quanto dichiarato dalle pagine del Sole 24Ore del 9
giugno scorso dal Governatore siciliano,
Raffaele Lombardo, e che adesso si sta
ribellando.
I
news
datori di lavoro non possono modificare il motivo del licenziamento di
un loro dipendente in sede di giudizio. È quanto ha stabilito una sentenza della Cassazione che ha accolto il ricorso di un’impiegata licenziata dall’azienda.
Inizialmente l’impresa per cui lavorava la
donna aveva motivato il provvedimento
con la mancanza di giuste commesse. In
pratica aveva applicato il licenziamento
per cause economiche. Solo successivamente, a seguito della chiamata in giudizio da parte dell’impiegata, aveva cambiato motivazioni, sostenendo di averla
Occupazione, politiche di sviluppo per far crescere l’economia e far
aumentare il reddito pro capite, onestà della politica, sostegno da
parte delle banche. E correttivi sociali al federalismo fiscale. O la
Sicilia andrà alla deriva. Intanto, attorno al boom del credito su
pegno ed alla conseguente compravendita di preziosi e pietre gestita da
privati, oggi ruota il mantello avvolgente della malavita organizzata.
di Luigi Zancla, Segretario regionale FABI Sicilia
e Componente Dipartimento Comunicazione & Immagine
Un altro aspetto da non sottovalutare
oggi, che potrebbe avere risvolti “pericolosi”, è il boom del credito su pegno, quello
ufficiale e quello affidato al commercio di
oggetti in oro, che oggi fa registrare code
interminabili davanti agli sportelli.
Attorno alla compravendita di preziosi
e pietre gestita da privati, oggi ruota il
mantello avvolgente della malavita organizzata.
A questo tipo di credito oggi ricorrono
anche molte famiglie e molte piccole e
Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, gli uomini simbolo della lotta alla mafia,
entrambi trucidati dalle cosche.
medie imprese “tagliate fuori” sia a causa
della crisi, sia in conseguenza delle regole, che le banche si sono date, che hanno
prodotto, di fatto, una contrazione del
credito con conseguenze di rilevante gravità.
La contrazione dei redditi spinge a trovare uno sbocco e, quindi, le risorse per
vivere nel mondo dell’usura, terreno fertile della nuova mafia.
Che cos’è, dunque, di vitale importanza
per poter ipotizzare un cambiamento?
Una politica di sviluppo che possa creare
le condizioni di nuova occupazione; una
classe politica adeguata, che, attraverso
piani economici e finanziari di supporto,
determini una crescita del reddito procapite e un abbassamento dell’indice di
disoccupazione (che oggi si attesta sul
14%, con una percentuale nettamente
maggiore in Sicilia) determinando in
questo modo, le condizioni socio-economiche minime per intraprendere una
vera lotta alla mafia.
Bisogna, infine, instaurare un rapporto
serio e virtuoso tra banche, politica e territorio.
Un territorio che, oggi più che mai, ha
bisogno di una banca che abbia le caratteristiche e le competenze per soddisfare
le esigenze di una parte d’Italia, che non
può essere paragonata ad altre, (come
dire che la Vigata di Montalbano, non
può essere paragonata alla Milano di Celentano).
Anche l’introduzione del federalismo
fiscale, senza correttivi sociali che tengano conto della realtà siciliana, e senza
la realizzazione seria e corretta dell’autonomia regionale, rischia di far precipitare l’Isola in un baratro, lasciandola
alla deriva e, quindi, alla mercé delle
varie mafie.
Sentenza della Cassazione
ILLEGITTIMO CAMBIARE
IL MOTIVO DEL
LICENZIAMENTO
Condannata l’azienda che in sede di giudizio aveva cambiato le
motivazioni del provvedimento inflitto a una sua dipendente
mandata a casa per comportamento infedele, invocando quindi la giusta causa.
Una pratica che è stata condannata dai
giudici del Palazzaccio, i quali hanno così
annullato il provvedimento.
“In virtù del principio d’immodificabilità
del motivo del licenziamento”, hanno affermato nella sentenza, “è precluso al datore di lavoro, il quale intimi un licenziamento per giustificato motivo oggettivo
(mancanza di lavoro), invocare in giudizio
una giusta causa”.
9
SINDACATO E SERVIZI
attualità
“L
’assemblea afferma la necessità, in riferimento alla grave
crisi economica e finanziaria in Italia ed Europa, di
costruire un assetto di nuove regole sui
mercati che impegni i paesi in una visione
etica dell’economia orientata a principi di
solidarietà negli stati e fra gli stati.
L’assemblea rigetta il principio che la crisi
sia strumento per la fine progressiva dello
stato sociale in Europa che ha permesso nel
tempo una redistribuzione dei diritti sociali, attraverso l’accesso alle prestazioni sociali dello stato, in nome dell’eguaglianza.
L’assemblea afferma che la riduzione del
Debito Pubblico in Italia, richiesto dagli
impegni di Maastricht e dalla crisi finanziaria, debba avvenire con un corretto riequilibrio delle risorse al fine di non smantellare le coperture sociali e aggravare le
condizioni delle fasce più deboli ed esposte
della crisi.
L’Assemblea approva l’Accordo su Nuova
Occupazione per i giovani nel Sud e i lavoratori in cassa integrazione, atto concreto
di costruzione verso il futuro per coloro
che oggi vivono fuori dal mondo del lavoro, senza garanzie e speranze.
L’assemblea impegna la Segreteria di Gruppo e la Delegazione Trattante a proseguire
il percorso di estensione delle garanzie e
tutele, così come è avvenuto dalla fusione
a oggi con centinaia di accordi. L’Accordo
di Cessione di Banca Depositaria a State
Street è stata una tappa che ha permesso di
ottenere per i lavoratori coinvolti una forte
tutela collettiva e individuale per il rientro
nel gruppo, di riferimento per tutti i lavoratori di INTESASANPAOLO GROUP
SERVICE.
IntesaSanpaolo, grazie all’impegno dei lavoratori, ai sacrifici fatti nella fase di creazione di Intesa, alla responsabilità nell’affrontare temi di garanzia cui la Fabi ha
dato sempre il massimo contributo, ha
subito meno degli altri gli effetti della crisi.
Impegno straordinario che non è venuto
meno negli ultimi mesi, alla presenza di
una forte turbolenza fra i grandi soci sul
rinnovo dei vertici. Indicativo, in tal senso,
il richiamo del Governatore della Banca
d’Italia, Mario Draghi in merito all'esigenza della separazione della politica da
banche e fondazioni, anche se in ritardo
rispetto agli eventi.
Il valore e la centralità dei lavoratori guideranno la FABI nei prossimi impegni con
l’Azienda.
Welfare: la prospettiva di una progressiva minor copertura dello stato sociale, in
particolare delle prestazioni sanitarie, avvalora l’impegno della FABI a dare a tutti i
lavoratori del Gruppo una sicurezza sociale
aziendale in merito ad assistenza sanitaria,
Previdenza, Circolo.
L’obiettivo di eliminare le disuguaglianze
all’interno del Gruppo potrà essere raggiunto con accordi che rispondano a un
corretto equilibrio tra aspettative ed estensione delle garanzie.
Il principio di solidarietà tra le generazioni
attuali e future sarà un principio fondante
10
A Rimini il Congresso di Gruppo FABI IntesaSanpaolo
“PROSEGUIRE NELL’ESTENSIONE
DI GARANZIE E TUTELE”
Nella mozione conclusiva consenso all’operato della Delegazione trattante. Il futuro Protocollo delle
Relazioni Industriali, deve contenere nuovi spazi d’intervento per le strutture sindacali decentrate sugli
effetti applicativi degli Accordi
La sede di Tirana di Intesa Sanpaolo
per il Fondo Sanitario di Gruppo. La Fabi
è pronta ad affrontare il percorso e misurerà nel confronto la volontà di controparte
nel ricercare la più larga condivisione possibile rispetto a questi principi.
Protocollo delle Relazioni Sindacali: la
centralità della contrattazione di Gruppo,
a livello di Delegazione Trattante, è un
valore di equità e di redistribuzione delle
risorse per tutti i lavoratori del Gruppo.
L’Assemblea Fabi ritiene, con la stessa fermezza sul valore della centralità della contrattazione, che il futuro Protocollo delle
Relazioni Industriali, debba contenere
nuovi spazi d’intervento per le strutture
sindacali decentrate sugli effetti applicativi
degli Accordi.
I Delegati, in un dibattito intenso, rivendicano strumenti, non più differibili, idonei
alla tutela dei lavoratori presenti nei territori, nelle strutture Centrali, in ISPGroupService e società prodotto.
Premio Aziendale: l’impegno dei lavoratori
deve essere riconosciuto. Gli indicatori di
bilancio per il biennio 2010/2011, richiesti dall’azienda, mal si conciliano con la pesante variabilità finanziaria e la perdurante
crisi economica. La definizione di eventuali indicatori dovrà prevedere una clausola
di protezione che possa arginare eventuali
scostamenti di Bilancio, non imputabili ai
lavoratori.
Scelte da perseguire e condividere, con la
massima convergenza possibile a livello
unitario, con i sindacati maggiormente
rappresentativi.
La Fabi affronterà i futuri impegni con la
consapevolezza che le scelte debbano proseguire alla costruzione delle tutele in un
giusto equilibrio tra le generazioni attuali
con quelle future”.
LA NUOVA SEGRETERIA DI GRUPPO
ASCHIERO Roberto CANTARINI Federico
DONATI Giovanni
FRASSINI Sabrina
MANFREDONIA Daniele
MERCURIO Roberto
MILAZZO Giuseppe PINZONE Filippo
ROSSO Angela
SCOLA FABIO
ZARAMELLA Maurizio
IntesaSanpaolo
Cassa di Risparmio del Veneto
IntesaSanpaolo
Mediofactoring
ISGS
segr. amministrativo
Banco di Napoli
IntesaSanpaolo
segr. coordinatore
IntesaSanpaolo
IntesaSanpaolo
v. segr. coordinatore
IntesaSanpaolo
Cassa di Risparmio di Bologna
SINDACATO E SERVIZI
attualità
CORSO DI FORMAZIONE DI PRIMO LIVELLO A RICCIONE
GIOVANI SINDACALISTI CRESCONO
L’obiettivo è quello di diventare validi rappresentanti sindacali, affidabili punti di riferimento per i lavoratori,
competenti e rassicuranti fonti di risposte e chiarimenti
R
iccione, Hotel Mediterraneo:
sessione estiva del Corso di formazione di 1° livello, quello riservato ai neo sindacalisti.
La partecipazione è numerosa, le menti
fresche, il clima un po’ meno.
Dopo un veloce benvenuto, la lezione ha
inizio: dalla storia della Federazione alle
attuali attività della FABI, dall’organizzazione delle strutture alle norme lavorative, ogni argomento coinvolge e appassiona ed è spunto per intense conversazioni,
che tendono presto a divenire dei minidibattiti.
Non c’è dubbio, il feed-back c’è ed è positivo: gli ‘studenti’ sono interessati e motivati.
18 sindacalisti alle prime armi, provenienti da ogni zona d’Italia.
Numerosi sindacati provinciali, molte
regioni rappresentate, diversi accenti e
varie personalità, che convergono, però,
verso un unico obiettivo: la costruzione,
l’arricchimento e il consolidamento della
propria identità sindacale, indispensabile
al raggiungimento di una professionalità
attualità
P
er i co.co.pro. molti contributi, ma
rendita magra.
Sono la faccia nascosta del mondo dei
lavoratori autonomi. Si tratta dei cosiddetti co.co.pro: i collaboratori a progetto.
Che a differenza dei liberi professionisti sono
destinati ad avere pensioni pubbliche piuttosto magre per via di retribuzioni mediamente
più basse e a causa di frequenti interruzioni di
lavoro, nonostante versino contributi in base
a un'aliquota previdenziale mediamente doppia. Una disparità di trattamento che si acuirà
ancora di più con la riforma Lo Presti, che aumenta i contributi per i professionisti, ma lo fa
a carico dei clienti.
Emblematiche le recenti proiezioni contenute
nel Rapporto sullo stato sociale 2010 dell'Università La Sapienza di Roma/Bicocca di Milano: nel 2035 il tasso di sostituzione (la percentuale dell'ultimo stipendio che si riceverà come
adeguata alle esigenze degli iscritti.
I docenti si muovono proprio in questa
direzione:
Fulvio Rizzardi e Tommaso Brindisi, per
la parte del Diritto sindacale, e Valter
Gamba, per quella della Comunicazione,
competenti e disponibili, rispondono ai
numerosi quesiti che l’uditorio pone.
I role-games vedono i partecipanti impegnati in verosimili situazioni lavorative da
affrontare e risolvere, immedesimandosi in
ruoli e figure della realtà bancaria: è questa
la chiave dei giochi di ruolo, permettere ai
giocatori di sperimentare ipotetiche situazioni conflittuali, vestendo panni diversi
da quelli ordinari, proprio per riuscire a vedere le cose da ogni punto di vista, anche e
soprattutto quello degli altri.
Questa caratteristica, anzi, questa virtù,
da accrescere e alimentare costantemente
anche attraverso la formazione, è indispensabile, quando l’obiettivo è quello di
diventare un valido rappresentante sindacale.
Durante le brevi, ma corroboranti, pausecaffè, i contatti tra i partecipanti nascono
spontanei ed è naturale ritrovarsi poi, alla
fine dell’intensa giornata, a chiacchierare
e discutere davanti fino a notte fonda.
Nel momento, che dovrebbe essere di relax, esce allo scoperto un altro importante
concetto: il lavoro è un po’ come la vita,
fa parte della vita e, come essa, assume più
valore, se condiviso, se vissuto in armonia
con gli altri.
L’aver vissuto questa intensa ‘5 giorni’
formativa ha fermamente consolidato nei
partecipanti l’idea che la mission del sindacalista FABI è quella d’essere un affidabile punto di riferimento, un porto sicuro
per i suoi colleghi, una competente e rassicurante fonte di risposte e chiarimenti.
Se unito all’entusiasmo dei neofiti, alle
capacità e all’esperienza degli insegnanti,
il corso di formazione diventa certamente
il fondamentale primo passo per il raggiungimento della meta.
Silvia Catalucci
CO.CO.PRO.
FRAGILITÀ
PREVIDENZIALE
È molto forte l'esigenza di un'integrazione pensionistica, avendo in prospettiva un elevato gap previdenziale. I co.co.pro. sono, infatti, sprovvisti di Tfr e non vi è, quindi, neanche obbligo contrattuale del datore di
lavoro a versare il contributo datoriale previsto dai contratti collettivi.
pensione) sarà pari al 58% per i lavoratori dipendenti e al 43% per i parasubordinati.
Ma qual è lo stato dell'arte dei co.co.pro. e
come cercare di rendere più solida la fragilità
previdenziale?
Il lavoro a progetto rappresenta una sorta di
rivisitazione delle preesistenti collaborazioni
coordinate e continuative operata dalla riforma Biagi del 2003.
I fattori rilevanti sono l'assenza di subordina-
zione, la continuità, la coordinazione, nonché
la natura prevalentemente personale della prestazione. Essendo una figura lavorativa introdotta di recente, il co.co.pro. rientra nell'applicazione del metodo di calcolo contributivo
ed è iscritto a una specifica gestione separata
presso l'Inps: l'importo della pensione dipende, cioè, direttamente dalla quantità di contributi versati durante la vita lavorativa, rivalutati
in base al coefficiente di trasformazione. Da
quest'anno l'aliquota contributiva dei co.co.
pro. è stata elevata al 26,72%.
Ma va ancora sottolineato come questa generazione, tra un contratto e l'altro, possa trascorrere anche molto tempo senza lavorare,
con conseguente assenza di contribuzione (il
cosiddetto vuoto contributivo). È molto forte
allora l'esigenza di un'integrazione pensionistica, avendo in prospettiva un elevato gap
previdenziale. I co.co.pro. sono, infatti, sprovvisti di Tfr e non vi è, quindi, neanche obbligo
contrattuale del datore di lavoro a versare il
contributo datoriale previsto dai contratti collettivi.
L'unica soluzione possibile, al di là di qualche fondo pensione chiuso territoriale, che ha
aperto la platea dei potenziali destinatari anche
ai co.co.pro. (Solidarietà Veneto), è allora quella di aderire volontariamente, su base individuale, a un fondo pensione aperto o a un PIP
(piano assicurativo previdenziale).
11
SINDACATO E SERVIZI
attualità
Contrattualistica
aumenti contrattuali 2010
Prima Tranche
C
on il 1° luglio 2010 le buste
paga dei bancari (settori ABI,
Federcasse e Riscossione)
avranno un aumento dello
scatto
Area/liv
QD4
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QD1
III 4
III 3
III 2
III 1
II 3
II 2
II 1
Gua
Aus
dei gradi per gli ex funzionari, e all’“assegno ex differenza valore scatto” per i
dipendenti delle Banche di Credito Cooperativo/Casse Rurali Artigiane.
Il prossimo aumento, anche questo
dello 0,75%, avrà decorrenza dal 1° dicembre 2010, e sarà l’ultimo previsto
dal CCNL 8 dicembre 2007 del settore ABI, e dal CCNL del 21 dicembre
2007 del settore Federcasse.
0,75% sulle voci “stipendio”, “scatti di anzianità” e “importo ex ristrutturazione tabellare”. Trattandosi di un
aumento tabellare negoziato a fronte
dell’inflazione programmata, la stessa
percentuale di aumento sarà applicata
anche all’ ”assegno ex ristrutturazione
tabellare” derivante dall’accorpamento
Tabelle al 1.7.2010 (+ 0,75%)
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
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3317,99
2961,90
2786,37
2443,57
2273,01
2144,90
2033,40
1910,26
1836,72
1787,12
1708,93
1663,99
4025,82
3426,78
3011,07
2835,54
2492,74
2322,18
2194,07
2082,57
1952,35
1871,12
1821,52
1733,98
1687,80
4134,61
3535,57
3060,24
2884,71
2541,91
2371,35
2243,24
2131,74
1994,44
1905,52
1855,92
1759,03
1711,61
4243,40
3644,36
3109,41
2933,88
2591,08
2420,52
2292,41
2180,91
2036,53
1939,92
1890,32
1784,08
1735,42
4352,19
3753,15
3158,58
2983,05
2640,25
2469,69
2341,58
2230,08
2078,62
1974,32
1924,72
1809,13
1759,23
4460,98
3861,94
3207,75
3032,22
2689,42
2518,86
2390,75
2279,25
2120,71
2008,72
1959,12
1834,18
1783,04
4569,77
3970,73
3256,92
3081,39
2738,59
2568,03
2439,92
2328,42
2162,80
2043,12
1993,52
1859,23
1806,85
4678,56
4079,52
3306,09
3130,56
2787,76
2617,20
2489,09
2377,59
2204,89
2077,52
2027,92
1884,28
1830,66
4787,35
4188,31
3355,26
3179,73
2836,93
2666,37
2538,26
2426,76
2246,98
2111,92
2062,32
1909,33
1854,47
4896,14
4297,10
3404,43
3228,90
2886,10
2715,54
2587,43
2475,93
2289,07
2146,32
2096,72
1934,38
1878,28
3453,60
3278,07
2935,27
2764,71
2636,60
2525,10
2331,16
2180,72
2131,12
1959,43
1902,09
3502,77
3327,24
2984,44
2813,88
2685,77
2574,27
2373,25
2215,12
2165,52
1984,48
1925,90
3551,94
3376,41
3033,61
2863,05
2734,94
2623,44
2415,34
2249,52
2199,92
2009,53
1949,71
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
29,15
24,69
22,04
20,75
18,38
16,91
15,98
15,14
14,22
13,67
13,30
12,72
12,39
29,97
25,51
22,40
21,11
18,74
17,27
16,34
15,50
14,52
13,92
13,55
12,91
12,57
30,79
26,33
22,76
21,47
19,10
17,63
16,70
15,86
14,82
14,17
13,80
13,10
12,75
31,61
27,15
23,12
21,83
19,46
17,99
17,06
16,22
15,12
14,42
14,05
13,29
12,93
32,43
27,97
23,48
22,19
19,82
18,35
17,42
16,58
15,42
14,67
14,30
13,48
13,11
33,25
28,79
23,84
22,55
20,18
18,71
17,78
16,94
15,72
14,92
14,55
13,67
13,29
34,07
29,61
24,20
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20,54
19,07
18,14
17,30
16,02
15,17
14,80
13,86
13,47
34,89
30,43
24,56
23,27
20,90
19,43
18,50
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15,42
15,05
14,05
13,65
35,71
31,25
24,92
23,63
21,26
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16,62
15,67
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14,24
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32,07
25,28
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20,15
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14,55
Aumento mensile con decorrenza 1.7.2010 rispetto al mese precedente
scatto
Area/liv
QD4
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QD1
III 4
III 3
III 2
III 1
II 3
II 2
II 1
Gua
Aus
Cassazione
news
"mai il telefonino in auto senza
auricolare, neanche per un’urgenza"
L
Già il giudice di pace nel 2005 aveva convalidato la sanzione
'urgenza non giustifica in alcun
modo l'uso del telefonino senza
auricolare durante la guida. Lo
rileva la Cassazione sottolineando
come oggi ''la moderna organizzazione
sociale viene incontro con i mezzi più disparati a coloro che possono trovarsi'' in
una situazione di emergenza tale da indurli ad usare il cellulare contro le regole
al volante. In questo modo la seconda sezione civile ha convalidato una multa nei
confronti di un'automobilista genovese
Massimiliano F. sorpreso dalla polizia municipale di Genova a parlare al telefonino
mentre era alla guida. L'automobilista si
era giustificato adducendo a sua discolpa
''lo stato di necessità derivante dall'esigen-
12
za di informare immediatamente il padre
gravemente ammalato e che si trovava a
casa, di prepararsi per essere accompagnato dal figlio presso una struttura sanitaria per esami diagnostici urgenti''. Già il
giudice di pace di Genova, nel novembre
2005, pur riconoscendo la necessità da
parte di Massimiliano F., aveva convalidato la sanzione inflittagli per non avere
utilizzato l'auricolare o il vivavoce. Inutile
il ricorso dell'automobilista in Cassazione
volto a dimostrare che l'infrazione era stata dettata unicamente dal ''grave pericolo
per la salute del padre''. La seconda sezione civile (sentenza 11266) ha bocciato il
ricorso e ha evidenziato che ''la situazione
di pericolo, quando si riconnette alle cure
mediche, all'alimentazione o ai medicinali, deve avere un carattere d’indilazionabilità e cogenza tali da non lasciare all'agente
alternativa diversa dalla violazione della
legge, in quanto la moderna organizzazione sociale, venendo incontro con i mezzi
più disparati a coloro che possono trovarsi
in pericolo di vita per il non soddisfacimento dei predetti bisogni, ha modo di
evitare altrimenti il possibile, irreparabile danno alla persona'. Di conseguenza,
scrive ancora la Suprema Corte, ''non
può essere ritenuto sussistente lo stato di
necessità, come scriminante dell'illecito,
quando sussista la possibilità di ovviare
altrimenti al pericolo, per cui, in tema di
uso del telefono cellulare senza auricolare
o vivavoce durante la guida, per chiamare
un medico in soccorso di un ammalato
o per organizzare il trasporto del malato
ad un centro di cura, deve ritenersi che il
conducente non possa invocare l'esimente
ove non sia dimostrata l'impossibilità, e
non la semplice difficoltà o scomodità, di
ricorrere a mezzi leciti alternativi, quale il
fermarsi a lato della strada per i pochi minuti necessari alla comunicazione''. Una
soluzione che, conclude la Cassazione,
''non poteva comportare obiettivamente
alcun considerevole ritardo con effetti per
la vita del malato''.
SINDACATO E SERVIZI
attualità
Al via la XVII edizione del Premio
Letterario Nazionale “Roncio D’Oro”
RONCIGLIONE
AAA SCRITTORI
CERCANSI
Gli aspiranti Manzoni hanno tempo fino al 25 luglio per inviare
racconti e poesie a tema libero alla segreteria del concorso
promosso dal Centro Ricerche e Studi di Ronciglione. Gli autori
dei tre elaborati migliori saranno premiati il 28 agosto nella
magica cornice del borgo medioevale della bassa Tuscia.
N
uovo appuntamento per gli
aspiranti scrittori e per tutti
quelli che da tempo hanno
un racconto o una poesia
chiusi nel cassetto. Prende il via la XVII
edizione del premio letterario “Roncio
d’oro”, promossa dal Centro Ricerche
e Studi Ronciglione e dal Comune di
Ronciglione. Il concorso, aperto a tutti,
è suddiviso in tre sezioni: una riservata alle opere in dialetto ronciglionese,
un’altra a quelle in lingua italiana e
l’ultima ai lavori dei ragazzi con un’età
non superiore ai 15 anni. Gli elaborati,
a tema libero, dovranno essere inviati
per posta alla segreteria del premio non
oltre il 25 luglio. Una speciale giuria,
presieduta dal presidente del Centro
studi e ricerche di Ronciglione, Silvano
Boldrini, e composta da autorevoli pro-
di Bruno Pastorelli, Dipartimento nazionale Comunicazione&Immagine
fessori e docenti di letteratura italiana,
provvederà poi a selezionare gli elaborati migliori e ad assegnare i tre riconoscimenti, uno per ogni sezione.
La cerimonia di premiazione si terrà il
28 agosto nella magica cornice di Piazzetta di Sant’Andrea al Borgo di sopra,
a Ronciglione. E proprio questa sarà
l’occasione per ammirare le bellezze
architettoniche del borgo della Tuscia,
custode di tradizioni millenarie, famoso per essere stato un feudo dei Farnese
e per aver visto il passaggio, nel Medioevo, di frotte di pellegrini che qui transitavano con destinazione Roma e Terra
Santa, i luoghi della cristianità per antonomasia.
Arroccata a ridosso dei Monti Cimini,
a pochi passi dal Lago di Vico, a 50 Km
a nord di Roma, Ronciglione era, in-
fatti, uno dei principali snodi della Via
Francigena, strada che conduceva alle
più importanti mete religiose medievali. Ancora oggi c’è traccia di questa
storia complessa e ricca nelle facciate e
nei campanili delle tante chiese o negli
stemmi dei palazzi antichi, che contraddistinguono la cittadina viterbese.
Il premio letterario “Roncio d’oro”, oltre ad offrire agli aspiranti autori un degno “palcoscenico” per mettere in mostra il loro talento, vuole anche essere
l’occasione per promuovere le bellezze
di questo paese, non a caso soprannominato “perla del Cimino”.
Da non perdere, per chiunque si trovi
a passare qualche giorno a Ronciglione,
la visita guidata alla casa-museo della
Venerabile Mariangela Virgili, la Terziaria carmelitana ronciglionese per la
quale è in corso la causa di beatificazione (per visite guidate gratuite ai Borghi
e alla casa-museo contattare: [email protected] facendo riferimento a
La Voce dei Bancari).
Il regolamento del Premio letterario
Roncio D’Oro è visibile sul sito www.
ronciglione-crs.it e su Facebook al
gruppo “Centro Ricerche e Studi Ronciglione”
INFO
Segreteria del Premio:
Silvano Boldrini,
Tel. 0761 625316
Cell. 335 6624467
Segreteria del Centro Ricerche e Studi:
Luciano Pieri,
Tel. 0761 626511
Cell. 339 2417804
news
Arrivano i voucher per i giovani che
lavorano in estate
N
ovità per gli studenti
che vogliono lavorare in
estate. Arrivano infatti i
voucher lavoro in diversi
settori come il turismo, l'agricoltura,
l'organizzazione di eventi, il commercio. Si apre quindi per i giovani
la possibilità di ricevere i voucher
come modalità di pagamento giacché
rientrano nelle categorie che possono svolgere prestazioni occasionali
(come i pensionati, le casalinghe, i
cassintegrati, i lavoratori part-time
e i disoccupati). Ma c'è una particolarità: gli studenti di età compresa
tra i 16 e i 25 anni possono lavorare
solo nei weekend e durante i periodi
di vacanze come quello che va dal 1°
giugno al 30 settembre. Fino ad ora
con i voucher sono stati pagati oltre
80mila lavoratori, di cui 20mila sono
giovani. L'importo stampato sul voucher comprende anche i contribuiti
Inps e la copertura assicurativa
13
SINDACATO E SERVIZI
attualità
Culle&sportelli, unione difficile
NIDI AZIENDALI IN BANCA ITALIA SPACCATA IN DUE
Nel Nord quasi tutti i più importanti gruppi bancari hanno inaugurato un asilo interno
riservato ai figli dei dipendenti. I vantaggi offerti? I costi competitivi e gli orari tarati sui tempi
di lavoro. Niente strutture invece al Sud, dove solo il Banco di Napoli (Intesa Sanpaolo) ha
stipulato una convenzione con un asilo privato. I posti messi a disposizione? Uno solo
di Flavia Gamberale
N
el Nord Europa, non a caso
patria del welfare, gli asili nido aziendali sono una
vera e propria istituzione
ormai da anni. Gran parte delle imprese ne possiede uno. In Italia,invece, la
diffusione di questo servizio a misura di
mamma è relativamente recente e ancora ben lungi dall’essere capillare. Nel
2005, secondo un’indagine dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia, risultavano attivi 131 nidi aziendali e 60 in
fase d’avvio, concentrati soprattutto al
Nord e al Centro. Non pervenuto il
Sud.
A dotarsi di queste strutture sono state,
soprattutto, le grandi società per venire
incontro alle esigenze delle mamme lavoratrici. Il nido aziendale offre diversi
vantaggi: le rette sono competitive, decisamente più basse rispetto a quelle di
mercato, gli orari di apertura sono tarati sui tempi di lavoro dei dipendenti
e in più la vicinanza al proprio bimbo,
dal quale li separa uno o due piani di
scale, garantisce alle madri che lavorano una maggiore serenità. Le strutture
sono, infatti, quasi sempre interne alle
aziende o, comunque, poste in aree limitrofe.
Nel novero delle imprese virtuose (almeno da questo punto di vista) non
potevano certo mancare le banche,
considerata la buona
disponibilità economica di cui godono.
Fatta eccezione per
gli istituti di credito
cooperativo che, date
le piccole dimensioni, non ne hanno,
ma tutt’al più offrono alle famiglie un
modesto contributo
economico per i figli in età pre-scolare,
quasi tutti i gruppi
bancari, almeno nelle filiali più importanti, si sono dotati
di nidi aziendali.
Ubi ne ha quattro,
distribuiti tra Bergamo, Jesi, Brescia e
Milano. Unicredit li ha aperti pressoché
in tutte le sedi più grandi: da Verona a
Torino, da Milano e Cologno Monzese
a Vicenza, da Bologna a Modena, fino
ad arrivare a Roma, che si serve di due
strutture. “L’azienda mette a disposizione in totale 260 posti, in media 30/40
per asilo, per figli di dipendenti con
un’età compresa tra i 3mesi e i 3 anni”,
dice Angelo Di Cristo, del coordinamento FABI in Unicredit. “L’offerta è
ampiamente in linea con la domanda”.
Ciò vale anche per il nido aziendale
della Banca Popolare
di Milano, nel capoluogo lombardo,
dove tra l’altro, su 50
posti disponibili, una
piccola quota è riservata a figli di esterni.
“Il servizio funziona
ottimamente e soddisfa al completo la richiesta dei dipendenti, garantendo orari
flessibili”, racconta
entusiasta Cristiana
De Pasquali, responsabile del Coordinamento donne della
FABI. Superano la
prova nido aziendale,
sebbene non a pieni voti, pure la Bnl
e Intesa Sanpaolo. La prima dispone
di un nido solo nella sede di Roma.
“E per giunta”, sottolinea Laura Ferri,
della FABI, “ci sono voluti 20 anni di
pressing sindacale per farlo aprire”. Inaugurato nel 2009, l’asilo è aperto ai figli
dei dipendenti e ai nipoti dei lavoratori
già andati in pensione. Intesa Sanpaolo,
invece, oltre ad avere un nido aziendale
nella sede di Milano, è in procinto di
inaugurarne, probabilmente in autunno, un altro a Moncalieri (TO), presso
il centro contabilità, dove lavora un alto
LAVORO MINORILE
numero di bancari. In aggiunta a ciò, la
banca mette sul piatto, per i lavoratori
con prole, speciali convenzioni con asili
nido privati.
Sembrerebbe, dunque, che il concetto
di welfare aziendale stia cominciando a
farsi strada anche nelle banche. Ma solo
in quelle da Roma in su, perché basta
avventurarsi nelle filiali del sud Italia per
avere un quadro della situazione completamente diverso. Negli istituti di credito
del meridione non esistono nidi aziendali. Pur essendo state quasi tutte ormai
assorbite dai grandi gruppi del Nord, le
banche meridionali, da questo punto di
vista, sono una realtà a se stante. È il caso
del Banco di Napoli, da anni controllato
da Intesa Sanpaolo, radicato in Campania, Puglia, Calabria e Basilicata. Negli
ultimi anni ha stipulato una convenzione con un nido privato partenopeo per i
dipendenti. Peccato che il posto messo a
disposizione sia uno solo. “Praticamente
una beffa”, commenta amaro Roberto
Mercurio, segretario provinciale della FABI partenopea, “eppure a Napoli,
come nel resto del Meridione, la richiesta rispetto a questo servizio è altissima.
La banca però, nonostante le pressioni
del sindacato, continua a fare orecchie
da mercante”.
Due Italie. Niente di nuovo sotto il
sole.
news
In alcune aree il 20 per cento dei bambini
ha meno di 10 anni
N
el mondo lavorano almeno
250 milioni di bambini di
età compresa tra i 5 e i 14
anni, di cui circa 120 milioni a tempo pieno.
In termini assoluti, l'Asia è la regione
con la percentuale più alta di bambini lavoratori, pari al 61% del totale
mondiale, seguita dall'Africa (32%) e
dall'America Latina (7%).
Nell'Africa Sub-sahariana lavora il 41%
dei bambini.
14
In Asia e in America Latina lavora il
21% circa dei bambini.
Dei bambini di tutto il mondo che non
frequentano la scuola, il 14-17% lavora
49 ore o più a settimana e l'11-13% lavora più di 56 ore a settimana.
Il lavoro dei bambini molto piccoli costituisce un problema particolarmente
allarmante. I dati dell'OIL mostrano
che, in alcune aree, fino al 20% dei
bambini economicamente attivi hanno
meno di dieci anni.
SINDACATO E SERVIZI
attualità
Si spegne il sole sul Banco di Sicilia
L’ULTIMA
ESTATE
Con la perdita dell’autonomia del Banco di Sicilia
e con l’accorpamento nel Gruppo Unicredit,
i lavoratori, devono gettare a mare molte speranze,
in una regione che pare dimenticata dalla buona politica
e che è diventata solo terra di conquista
di banchieri voraci come squali.
di Gianni Di Gennaro, Segretario Coordinatore FABI Ragusa
e Componente Dipartimento Comunicazione & Immagine
“E
state. Il sole che ogni
giorno ci scaldava. Che
splendidi tramonti dipingeva. Adesso brucia solo
con furore”, diceva una vecchia canzone
di successo.
È in questa estate impietosa che una
banca, da sempre emblema della terra di
Sicilia, si accinge a chiudere i battenti,
conservando, forse, solo le vecchie insegne, per cedere il posto ad un grande
Gruppo (Unicredit), i cui interessi – lo
ripetiamo da tempo - non coincidono
affatto con quelli degli abitanti dell’Isola.
Con ciò non vogliamo destare stupore,
non vogliamo suscitare sentimenti di
compassione e non vogliamo apparire
come lamentosi nostalgici del tempo.
Semplicemente, sentiamo il dovere di
rimarcare la perdita di una grandissima
opportunità per tutto il popolo di Sicilia.
Il grande Eduardo, che diceva che “gli
esami non finiscono mai”: aveva perfettamente ragione, gli esami per gli
“sconsacrati” della nazione, si susseguono giorno dopo giorno, ora dopo ora,
attimo dopo attimo. E gli ultimi esami
per i lavoratori bancari di un Istituto di
Credito che si trova sul palcoscenico della vita economica della nostra Isola e che
vuole portare in scena l’ultimo atto, non
sono ancora finiti.
Proprio così: qui non si finisce mai di
soffrire, non si finisce mai di subire, non
si finisce mai di essere sottoposti a traumatici cambiamenti che possono essere
letali per un’intera generazione.
Sembra assurdo, ma è vero. Con la perdita dell’autonomia del Banco di Sicilia
e con l’accorpamento nel Gruppo Unicredit, i lavoratori del settore, devono
gettare a mare la speranza del posto di
lavoro da “tramandare”, magari a costo
di enormi sacrifici personali e di rinunce, al proprio o alla propria figlia.
Qualcuno potrebbe obiettare: ma i posti
di lavoro si possono tramandare da padre in figlio?
Tutto ciò non è scorretto nei confronti
di chi ha studiato una vita per guadagnarsi un posto di lavoro?
L’obiezione sarebbe legittima, se non
stessimo parlando del “pianeta Sicilia”
un pianeta “a parte”, con poche opportunità lavorative, dove si riesce a rimanere precari, soprattutto nel pubblico,
anche per una vita intera.
E non parlo in generale, parlo di giovani
laureati con il massimo dei voti e senza le “segnalazioni” di onorevoli, prelati
o di qualche mammasantissima. Ma in
una terra dove i giovani, migliaia di giovani, sono ancora oggi costretti a vivere
i disagi dell’emarginazione sociale, che
coincide spesso con l’emigrazione, tutti
i preconcetti generati dalla prassi di tramandare un posto da padre in figlio, si
sciolgono come una granita nel solleone.
Come se non bastasse tutto ciò, l’ultimo
esame cui saremo, anzi già siamo sottoposti noi siciliani, è quello determinato
dallo stravolgimento annunciato dalla
manovra economica del Governo, che
vorrebbe fare uguaglianza fra diseguali
(vedi l’adeguamento dell’età pensionabile al resto d’Europa e così via). Già
oggi, il Governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, chiede a Tremonti, la
deroga al patto di stabilità, per evitare
un trauma sociale fra gli oltre 22.000
precari siciliani. Anche questo determinerà una fase cruenta di confronto con
quanti sono costretti ad una battaglia
quotidiana per tirare a campare, traditi
ogni giorno dalle porte chiuse e dai “no”
di imprenditori, le cui imprese sono rese
sempre più povere dalla mancanza di finanziamenti e di aiuto da parte di istituti
di credito che sono troppo “lontani” dalla realtà economica e sociale della Sicilia.
Non vogliamo piangerci addosso, ma la
morte annunciata di questa terra, è ormai davanti agli occhi di tutti, altro che
rilancio del Mezzogiorno!
Manca una politica vera, al servizio dei
cittadini e non ostaggio dei potentati economici e dei banchieri che, dopo
essere stati fra i responsabili della crisi
mondiale, ora vorrebbero scaricarne le
conseguenze sulla gente. Quando torneremo a scrivere sulle pagine de “La Voce
dei Bancari”, lo scempio sarà già compiuto. Oggi il ruolo del sindacato non è
tanto quello di fare applicare in maniera
rigorosa il contratto di lavoro, anche se
i tentativi di far carta straccia delle norme contrattuali sono sempre più palesi
ed evidenti, ma è quello soprattutto di
pretendere la salvaguardia dei posti di lavoro per migliaia di giovani con contratti di apprendistato professionalizzanti,
gettati nell’arena, come i “gladiatori” di
una volta, a sfidare i leoni-banchieri, con
i loro appetiti voraci. Appetiti che coincidono con la voglia di fare solo profitti
– costi quel che costi - per soddisfare gli
interessi di pochi a scapito di un’intera
collettività.
Un vero fallimento della buona politica
e di quell’etica d’impresa, così sbandierate sotto i riflettori delle occasioni pubbliche. Il fallimento di quel progetto di
rilancio dell’economia in crisi, che dovrebbe trovare nel sistema bancario un
alleato per sviluppare, creare, rilanciare.
Le promesse? Tutte parole prive di valore, tutte bugie per nascondere loschi tornaconti, raccontate dai grandi banchieri e dai politicanti a quanti vorrebbero
poter contare sulle banche per rilanciare
l’economia e creare occupazione.
E mentre la nostra Isola affonda, mentre
il mondo affonda, loro ancora cercano di
creare prodotti che già hanno distrutto
i mercati internazionali e messo molta
gente sul lastrico.
Il tutto con la complicità di una politica
distante, quando non scellerata, attenta
solo al tornaconto di partito o personale.
E dire che la Banca d’Italia, lo scorso 8
giugno, ha lanciato un grido di allarme
disperato: “in Sicilia banche come nel
1945”. Pur in questo pantano, noi non
molleremo. Continueremo a parlare a
voce alta, denunceremo e contrasteremo
con ogni mezzo quegli squali o leoni,
che tentano di divorare i diritti dei lavoratori e le speranze dei giovani.
L’estate brucia con furore. Odio questa
estate!
15
SINDACATO E SERVIZI
attualità
N
el suo recente libro, pubblicato
in Italia nel giugno 2010 dal
titolo “La razionalità nell’economia. Fra teoria e analisi sperimentale”, edito dall’Istituto Bruno Leoni,
il Nobel Smith, sottolinea come, grazie ai
suoi studi sperimentali, si rafforzi l’evidenza
dell’importanza della cooperazione tra simili. Per chi ha effettuato studi economici, ci
riferiamo alla famosa Teoria dei Giochi non
cooperativi, tanto evidenziata negli ultimi
anni e che ha avuto nel matematico John
Nash, Nobel per l’economia nel 1994 (a cui
è stato dedicato il famoso film “a Beautiful
Mind”), il suo paladino.
Oggi, con lo svilupparsi dirompente degli Online Social Networks, questa logica
sta ulteriormente prendendo piede, e anzi
potrebbe diventare il modello di sviluppo
economico più efficiente. La cooperazione
tra pari, in cui ciascuno dei “giocatori”, comunque, persegue il proprio interesse economico, nel rispetto delle regole del gioco,
è, secondo Smith, l’unico vero fattore che
conduce “all’ottimo Paretiano”, come d’altronde enunciato nella famosa teoria della “mano invisibile” del suo predecessore
Adam Smith.
Nel corso dell’edizione 2009 del Festival
dell’Economia di Trento abbiamo avuto
l’onore di intervistare il Professor George
Akerlof, Nobel all’economia 2001 e sostenitore della teoria del liberismo mitigato
dall’intervento dello Stato e dalle Forze Sociali. In questa edizione abbiamo ascoltato il
Nobel Vernon Smith, che appoggia la grande corrente del pensiero economico orientata al liberismo puro.
Nella precedente edizione del Festival di
Trento ho intervistato il Nobel Akerlof:
aveva scritto un libro relativo alle scelte
irrazionali, gli “Spiriti Animali”. Lei ha recentemente pubblicato un libro che tratta,
invece, delle scelte razionali in campo economico: chi ha ragione dei due?
Il problema è la sostenibilità a lungo termine. Gli “Spiriti Animali” non mi aiutano più
di tanto a capire l’andamento del mercato.
Prendiamo, ad esempio, il mercato borsistico: questi “spiriti animali” sono molto pericolosi, in quanto producono effetti speculativi molto amplificati, portando al crollo dei
mercati, fenomeno che a sua volta provoca
il fallimento delle aziende e l’espulsione dal
mondo del lavoro di migliaia di persone.
Nel Suo libro paragona la crisi del ‘29 con
quella del 2008 e confronta la bolla delle
Intervista al Premio Nobel per l’Economia 2002, Vernon L. Smith
La cooperazione
per salvare i mercati dalla crisi
“La crisi non è affatto terminata. Le normative che andrebbero migliorate per
tutelarci tutti, un po’ di più. Sappiamo che vi sono state ‘bolle speculative’ nel
passato e ci saranno bolle speculative anche nel futuro, ma occorre imparare
dall’esperienza passata: bisogna rivedere le regole”.
di Pietro Gentile, Componente Dipartimento nazionale Comunicazione & Immagine
Dot Com con la bolla immobiliare. Siamo
alla fine del tunnel? Dopo la crisi delle banche ora la crisi delle nazioni. È terminata la
crisi o dobbiamo aspettarci altri collassi?
Vernon Lomax Smith
(nato il 1 gennaio 1927) è professore presso
la Champman University Business and
Economic School, in Orange - California e
Ricercatore presso la George Mason University
in Arlington, Virginia. È il fondatore e Presidente
dell’International Foundation for Research in
Experimental Economics in Washington (USA).
Ha ricevuto il Nobel per l’Economia nel 2002,
congiuntamente a Daniel Kahneman per i suoi
studi sperimentali sulla cooperazione.
Pubblicazione del Garante della Privacy
Social network.
Attenzione agli effetti collaterali
Tutelare la propria privacy nell'era dei Social network diventa un’ impresa sempre
più difficile. Il Garante per la privacy ha
così messo a punto una guida per spiegare come difendere i propri spazi privati. Il
nome della guida, suddivisa in 4 capitoli,
16
No, assolutamente, la crisi non è ancora
terminata. In un certo senso credo che sia
ancora in corso una crisi immobiliare. In
particolare mi riferisco al mercato USA in
cui, ancora oggi, è presente una agevolazione fiscale per l’acquisto della prima casa,
che in questo contesto si potrebbe rivelare
dannosa. Si è cercato un capro espiatorio
per quanto successo in questi ultimi anni,
ma non so se questo è utile. Sono semmai
le normative che andrebbero migliorate per
tutelarci tutti, un po’ di più. Confrontando
la crisi del ’29 con quella attuale, vedo un
iniziale lassismo nei prestiti allora come oggi
e le regole sono arrivate quando i buoi erano
già scappati dalla stalla. Si pensa che il mondo sia cambiato, ma non è così. Per questo
occorre imparare dall’esperienza passata, bisogna rivedere le regole.
Sempre nel suo libro Lei parla della bolla
della New Economy. In questi mesi stiamo
assistendo al fenomeno dirompente dei
è "Social Network: Attenzione agli effetti
collaterali". Il primo "Avviso ai naviganti"
spiega il funzionamento dei social network
e invita a riflettere sui principali rischi che
si corrono utilizzandoli. Il secondo capitolo dal titolo "Ti sei mai chiesto?" propone
Social Networks. Ad esempio Facebook ha
raggiunto i 500 milioni di iscritti. In base
ad una recente valutazione potrebbe valere
più di 16 miliardi di dollari. Pensa che stiamo andando verso una bolla del Web 2.0?
Sappiamo che vi sono state “bolle speculative” nel passato e ci saranno bolle speculative
anche nel futuro. Le bolle nel mercato borsistico sono una cosa comune, quindi non
mi stupirei che questo possa avvenire. Quello che maggiormente mi preoccupa non è
tanto la bolla in sé, quanto i danni collaterali
che questa potrebbe provocare, in particolare mi preoccupo di prevenirle quanto possibile, ma come ha dimostrato la recente crisi,
questo è veramente difficile.
Esiste una teoria ideata dal Professor Don
Tapscott chiamata Wikinomics, in cui si
ipotizza la cooperazione online tra migliaia
di persone come nuovo modello economico. È il tentativo fatto anche da BP per chiudere la falla petrolifera nel Golfo del Messico. Cosa pensa in merito?
È una teoria interessante, potrebbe avere
successo in determinati settori. Pensando alla
questione BP credo che si tratti di chiamare
all’opera persone estremamente preparate
tecnicamente, per cui è molto importante
effettuare un filtro sulle migliaia di persone
che propongono le soluzioni più fantasiose.
A mio avviso sarebbe stato più utile prevenire l’evento con tutte le informazioni a disposizione e non cercare oggi una soluzione
dell’ultimo minuto. È un po’ com’è successo
con la recente crisi economica!
news
una check list
da controllare
prima di pubblicare su Internet i propri
dati personali.
Nel terzo capitolo la guida
propone "Consigli per un uso consapevole dei social network". Un vero e proprio decalogo con
consigli da tenere in considerazione per
evitare i pericoli che si possono incontrare nell'uso dei social network. Nell'ultimo
capitolo il Garante spiega in modo non
tecnico "il gergo della rete" ossia i termini
informatici o le espressioni gergali che si
utilizzano nelle "reti sociali".
È possibile richiedere l'opuscolo cartaceo
all'Ufficio relazioni con il pubblico, in
Piazza di Monte Citorio n. 123 - Roma
o scaricarlo dal sito internet del garante:
http://www.garanteprivacy.it/garante/
document?ID=1617879
SINDACATO E SERVIZI
attualità
I
Progetto One for C,
come cambiano Unicredit e la FABI
INSIEME PER I CLIENTI
Maggiore attenzione al territorio, alla clientela e
omogeneizzazione dei trattamenti economici e dei
percorsi di carriera per tutti i lavoratori del Gruppo.
Queste le principali trasformazioni che investiranno la
banca guidata da Alessandro Profumo. Intanto anche il
coordinamento Fabi in Unicredit, riunitosi a congresso
a giugno, ripensa al proprio modello organizzativo per
tutelare più efficacemente i suoi iscritti
di Paola Cogli, Dipartimento nazionale Comunicazione&Immagine
NUMB3RS
l panorama bancario italiano, che nello scorso decennio si presentava come
una “foresta pietrificata”, è oggi in
continuo fermento.
I grandi gruppi si riposizionano per rispondere alle nuove esigenze del mercato
modificate dalla crisi economico-finanziaria, che ha investito in maniera globale
l’economia e che porta necessariamente a
ridisegnare i modelli di riferimento dell’intero sistema creditizio.
Il mutamento dello scenario mondiale richiede, infatti, una profonda rivisitazione
delle relazioni con gli stakeolders. Si rivela
sempre più necessario porre attenzione alle
specifiche esigenze dei clienti e tornare a
considerare la prossimità con il territorio
la chiave del successo e della crescita degli
istituti di credito.
UniCredit Group si prefigge tutto questo
attraverso la realizzazione del piano “One
for C, Insieme per i Clienti”, progetto con
cui il gruppo mira ad aumentare la soddisfazione della clientela e ad accrescere
la vicinanza della Banca ai territori ed alle
comunità in cui opera, mediante una semplificazione della sua struttura societaria.
La nuova Banca, che nascerà ufficialmente
il prossimo novembre, sarà costituita da
oltre 4000 sportelli distribuiti sul territorio nazionale, con oltre 35000 dipendenti
operanti nella rete.
Tra gli obiettivi che si intendono realizzare vi sono la promozione dello spirito di
collaborazione tra banca e cliente, il rafforzamento dei legami con le comunità locali, il ritorno alla centralità della clientela,
lo sviluppo del senso di appartenenza ad
un’unica azienda e la specializzazione del
personale attraverso la valorizzazione delle
esperienze professionali pregresse.
In questa fase il confronto con il Sindacato diventa fondamentale. La Delegazione
di Gruppo della FABI, insieme alle altre
organizzazioni sindacali, sta affrontando
in maniera unitaria il processo di riorganizzazione che prevede la riunificazione
di UniCredit Banca, UniCredit Banca di
Roma e Banco di Sicilia in un’unica Banca
nazionale.
Dopo gli accordi relativi all’armonizzazione economica, previdenziale, assistenziale
di tutti i dipendenti del gruppo, a maggio
scorso è stato raggiunto un altro importantissimo traguardo con la firma di un’intesa
che riposiziona e allinea i percorsi di carriera in tutte le aziende Unicredit.
Le strutture sindacali della FABI, per altro
presenti in tutte le banche del Gruppo, si
avviano ad adeguare la propria compagine
al nuovo modello di banca per meglio rappresentare i lavoratori e fronteggiare qualsiasi ricaduta organizzativa e gestionale,
oltre che contrattuale.
In giugno si è celebrato il Congresso Nazionale della Delegazione di Gruppo, momento assembleare molto importante e
seguito con particolare interesse non solo
dal Segretario Nazionale di riferimento,
Mauro Morelli, ma anche dai vertici della
Segreteria Nazionale tutta.
Un congresso al quale la FABI, sindacato significativamente più rappresentativo
all’interno di Unicredit, è approdato con
rinnovato impegno e con ampia soddisfazione per l’ottimo lavoro svolto negli
ultimi anni da tutti i componenti della Delegazione trattante e per l’azione di
pragmatismo e sintesi portata avanti da
Angelo di Cristo, che ha sino ad ora sovrinteso ai lavori delle segreterie di Coordinamento del Gruppo.
21%
Vita dura per gli stagisti, a maggior ragione in tempi di crisi come questi. Secondo una ricerca
dell’Isfol, solo il 21% di loro, al termine del tirocinio, ottiene il sospirato contratto. Nei casi
migliori il tirocinio diventa una collaborazione occasionale (6,8%), meno frequenti i contratti a
tempo determinato (5,6%) e ancor più rari quelli a tempo indeterminato (2,3%).
1.105 euro
NUMB3RS
di Flavia Gamberale
44%
La pressione fiscale grava per il 44% sui conti delle banche italiane. Un valore che supera di 15
punti la media europea. Ad affermarlo, non senza una punta di polemica, è l’Abi che a maggio a
diffuso una stima sui gap impositivi tra gli istituti di credito del Belpaese e quelli esteri.
75%
Vecchiaia grama per gli italiani. Secondo le ultime rilevazioni dell’Istat, nel Belpaese
la pensione media si aggira attorno ai 1.105 euro. Anche in questo caso, ad avere
gli assegni più leggeri sono le donne, che incassano in media il 30,5% in meno degli
uomini.
Lavoro e salute mentale non vanno a braccetto. Stavolta a dirlo è un sondaggio online di Job
24, l’inserto de Il Sole 24 Ore. Il 75% degli intervistati alla domanda “ritieni che il tuo benessere
psicologico sia messo a rischio in ufficio?” ha risposto candidamente: “sì, ho già iniziato a non
sentirmi bene”.
Gli immigrati in Italia? Numerosi, istruiti e malpagati. Lo rivela un’indagine condotta da
Ismu, Censis e Iprs per il Ministero del Lavoro. Ben il 40,6% degli stranieri intervistati
dichiara, infatti, di essere in possesso di un diploma o di una laurea e solo l’1,2% di
avere uno stipendio che supera i 2.000 euro mensili.
Entro 6 anni, nelle stanze dei bottoni delle società pubbliche e in quelle quotate in borsa
francesi dovranno sedere per il 40% donne. Lo prevede una legge sulle pari opportunità
approvata recentemente dall’Assemblèe Nazionale. Il fine? Riequilibrare il numero di presenze
femminili nei posti di comando.
40,6%
40%
17
SINDACATO E SERVIZI
attualità
A Verona sindacalisti in cattedra
per orientare i giovani
CHE COSA
FARÒ
DA GRANDE?
L
a scelta di un lavoro o di una
professione, e di conseguenza di
un adeguato specifico percorso
di studi, sono una delle questioni più difficili che i giovani e le famiglie
si trovano ad affrontare.
Le informazioni sugli sbocchi occupazionali dei diversi corsi universitari
sono spesso carenti e inquinate da rappresentazioni dei singoli lavori e professioni, a cui quegli studi indirizzano,
distorte rispetto alla realtà. Per ovviare a
ciò e per dare ai ragazzi, che stanno per
compiere una delle scelte più significative della loro vita, un utile supporto,
è stato costituito a Verona, nel 1990, il
Comitato provinciale per l'Orientamento Scolastico e Professionale (COSP),
un'associazione senza scopo di lucro che
promuove l’orientamento nel territorio
veronese, coinvolgendo i diversi soggetti del mondo della scuola, del lavoro,
dell’istruzione e della formazione in attività di consulenza, formazione, studio
e progettazione.
I soci sono ormai 81, costituti tra gli altri da Associazioni Imprenditoriali, Organizzazioni Sindacali, e Distretti Scolastici. Inoltre le attività sono patrocinate
dalle principali istituzioni locali, quali la
Camera di Commercio, la Provincia e il
Comune, l'Ufficio Scolastico Provinciale, l'Università, l'Ufficio Provinciale del
Lavoro, e sono finanziate, oltre che dal
Gruppo Banco Popolare e dalla Fondazione Cariverona, da una serie di sponsor locali e da Formatemp (l'ente bilaterale delle Agenzie per il Lavoro).
Il COSP porta avanti numerosi progetti,
ma il principale è il Progetto Itinera, un
programma che ha interessato lo scorso
anno circa 15.000 studenti delle classi
terze, quarte e quinte di oltre 50 scuole
superiori. Itinera vede il coinvolgimento
di oltre un centinaio di operatori impegnati a realizzare moduli orientativi,
che riguardano sia aspetti informativi
(conoscenza della realtà socio-economica locale e regionale, confronto tra
le aspettative personali e le opportunità
di inserimento lavorativo, informazione
dettagliata sui percorsi formativi dopo
il diploma), sia aspetti formativi, quelli
cioè che attengono alla conoscenza di sé
e all’individuazione dei propri bisogni.
L'organizzazione modulare degli interventi consente ai singoli istituti di predisporre percorsi ad hoc, rispettando le
esigenze delle singole realtà e integrando
queste attività nei percorsi scolastici.
news
Carta Sanitaria Elettronica
utta la propria storia sanitaria in
un cartoncino plastificato di 7
centimetri per 4. Un microchip
che consente l'accesso ai dati
della nostra anagrafe sanitaria e tutte le
informazioni su ricoveri, esami, vaccinazioni, farmaci assunti, patologie, allergie,
esenzioni. La Carta Sanitaria Elettronica
(CSE) sta arrivando a casa a tutti i toscani, finora ne sono state distribuite oltre
800.000, entro fine luglio saranno re-
capitate tutte: 3.600.000. Per attivarla è
necessario andare personalmente in uno
dei circa 250 sportelli aperti nelle aziende
sanitarie e ospedaliere. Chi è impossibilitato per riconosciuta non autosufficienza
dovrà segnalarlo alla Asl, che invierà, previo appuntamento, un operatore al suo
domicilio. Al momento dell'attivazione,
al cittadino verrà consegnato un PIN riservato, che gli consentirà di accedere, attraverso un apposito lettore di smart card,
T
18
LA SALUTE IN TASCA
A DECIDERE TI
AIUTA LA FABI
Il Sab veronese da qualche anno è socio del Comitato provinciale per l'Orientamento Scolastico e Professionale e, insieme agli
altri componenti dell’associazione, promuove seminari ad hoc
per aiutare i ragazzi a scegliere il percorso di studi più adatto a
loro. L’esperienza a breve potrebbe essere replicata anche in altre
regioni d’Italia. A cominciare dalla Toscana
di Marco Muratore,
Dipartimento nazionale Comunicazione&Immagine
Ai servizi di orientamento sono affiancate
altre iniziative. Di particolare successo
ed efficacia risultano i Master, che hanno
lo scopo di aiutare i ragazzi a capire se la
loro idea di uno specifico settore lavorativo corrisponda alla realtà. Vengono
svolti nei principali ambienti di lavoro
del settore prescelto, con l'obiettivo di
far conoscere da vicino ai giovani la realtà professionale di interesse.
In questo contesto la FABI, attiva socia
del Comitato da molti anni, è coinvolta
sia nei moduli formativi di orientamento che nelle attività di Master. Non poteva certo mancare un suo intervento nel
Master Banca e finanza, in cui la nostra
conoscenza di principale sindacato di
settore è stata messa a disposizione degli
studenti, alcuni dei quali saranno i bancari del futuro.
L'esperienza del COSP di Verona è seguita con attenzione da molte altre province. In particolare, in Toscana è già in
corso una ricerca che porterà alla creazione di analoghe strutture. La nostra
articolazione territoriale ci consentirà di
partecipare attivamente anche alle nuove
esperienze che si realizzeranno nel campo dell'orientamento.
al suo Fascicolo
Sanitario
E l e t tronico
(FSE), che
è una cartella sanitaria
virtuale e contiene
l'insieme dei
dati e dei documenti relativi alla sua storia sanitaria (per tutti gli aspetti tecnici e
le informazioni più dettagliate su CSE e
FSE si rimanda alla scheda allegata al comunicato).
La CSE sostituisce la tessera sanitaria in
scadenza, il suo invio è gestito a livello
nazionale (dall'Agenzia delle Entrate del
Ministero), ma la gestione delle Carte è
di competenza regionale: saranno le Asl, i
medici di famiglia e i pediatri ad alimentare il Fascicolo con tutte le informazioni
sulla salute dell'assistito. E anche il cittadino stesso potrà inserire nel Fascicolo un
proprio "diario". Tutto questo, in totale
rispetto della privacy, perché l'accesso al
Fascicolo sanitario elettronico sarà possibile solo tramite il PIN in possesso del
cittadino. «Nel nuovo formato la tessera
sanitaria permetterà a ognuno di consultare a casa, dal medico, nei punti assistiti
delle Asl tutti i dati e le informazioni riguardanti la propria situazione sanitaria» è il commento dell'assessore al diritto alla
salute Daniela Scaramuccia
Per ulteriori informazioni:
[email protected] o www.cosp.verona.it
SINDACATO E SERVIZI
attualità
Rinnovato il coordinamento FABI in Unicredit Group
“BANCONE DEVE FAR RIMA CON
OCCUPAZIONE. NO A TAGLI E
TRASFERIMENTI”
Angelo Di Cristo eletto Coordinatore. Della segreteria nazionale di Gruppo entrano a far parte Carmelo Raffa, Franco Ottobre
(Vice-coordinatori), Marco Muratore (Segretario) e Massimo Giavarini (Segretario amministrativo)
S
alvaguardare i posti di lavoro
e limitare al massimo i trasferimenti dei lavoratori. Questo
l’impegno che il nuovo coordinamento FABI in Unicredit Group,
rinnovato recentemente nei suoi componenti direttivi, si è assunto in previsione della nascita del “Bancone”, il
progetto che diventerà operativo dal
prossimo novembre e che vedrà l’accorpamento in un’unica banca di tutte le 7
controllate di gruppo (UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di
Sicilia, UniCredit Corporate Banking,
FABI sarà impegnato
in prima linea a seguire le fasi di sviluppo
del progetto di banca
unica,
pretendendo
dall’azienda il mantenimento dei livelli
occupazionali, rivendicando nello stesso tempo l’incremento degli
organici in quelle realtà
che lo necessitassero
e facendo di tutto per
attenuare i fenomeni di
mobilità territoriale. La
nostra filosofia, del resto, è una sola: portare
il lavoro dai lavoratori e
non viceversa”.
UniCredit Private Banking, UniCredit Family Financing Bank, UniCredit
Bancassurance Management & Administration).
Il coordinamento di gruppo, durante
il congresso, che si è svolto a Roma il
23 giugno alla presenza del segretario
generale della FABI, Lando Sileoni, ha
quindi provveduto ad eleggere i suoi
vertici. Angelo Di Cristo è stato nominato segretario coordinatore.
“A partire da questo momento”, ha detto nella sua relazione d’insediamento
Angelo Di Cristo, “il coordinamento
LA NUOVA SEGRETERIA DI GRUPPO
Angelo Carmelo Franco Massimo Marco Di Cristo Raffa Ottobre Giavarini Muratore
Coordinatore
UniCredit Banca
V. Coordinatore
Banco di Sicilia – Gruppo UniCredit
V. Coordinatore
UniCredit Banca di Roma
Segretario amm.vo UniCredit Holding
Segretario
UniCredit Corporate Banking
Angelo Di Cristo, riconfermato coordinatore
della Segreteria di Gruppo Unicredit
A Parigi la prima riunione
BNP PARIBAS, LA FABI ALLA
GUIDA DEL COMITATO
AZIENDALE EUROPEO.
Mara Socal, coordinatore BNP PARIPAS
U
n altro “scranno” targato Europa per il nostro sindacato.
Dopo la nomina di Cristina
Arzani a componente del
Comitato aziendale europeo di Società
generale, è arrivato una nuovo riconoscimento. A riceverlo, stavolta, Mara Socal, segretaria coordinatrice della Fabi in
Bnl, che è stata eletta rappresentante per
i lavoratori italiani nel bureau (segreteria) del Comitato aziendale europeo di
Bnp Paribas. La nomina è stata ufficializzata il 24 giugno nel corso della prima
riunione del Comitato, che si è svolta a
Parigi e ha visto a raccolta i rappresentanti dei lavoratori di tutti i Paesi euro-
Mara Socal, già coordinatrice in Bnl per la Fabi, è la seconda italiana che entra a far parte del
Bureau del colosso francese, che nel Belpaese controlla la Banca nazionale del lavoro. La
neo-eletta: “Il Gruppo è solido”
pei in cui è presente il gruppo francese
( 201.800 dipendenti, 159.800 solo in
Europa).
Della segreteria (bureau) del Comitato
entrano a far parte in tutto 10 persone,
di cui due (tra questi Mara Socal) sono
rappresentanti italiani, visto che dal
2006 nel Belpaese Bnp detiene il controllo della Bnl.
La segreteria del Comitato aziendale europeo avrà un compito essenzialmente
consultivo e informativo e si confronterà
periodicamente con il management per
discutere di scelte aziendali e farsi portavoce delle richieste dei lavoratori dei
singoli mercati di riferimento. “Anche
se non ha gli stessi poteri di contrattazione di un sindacato nazionale”, spiega
la neo-eletta Mara Socal, “questo Comitato sarà strategico per monitorare
la situazione complessiva del Gruppo e
capire con anticipo le politiche che l’azienda vorrà praticare nei paesi in cui è
presente”.
Insomma, sarà uno strumento in più per
far contare i lavoratori. Durante la prima riunione, iniziata a Parigi mercoledì
e conclusasi ieri, sono stati forniti i dati
sul bilancio della banca.
“Gli indicatori sono tutti positivi”, rivela Socal, “il gruppo è solido e conta di
espandersi ulteriormente. Sarà cura del
Comitato aziendale europeo assicurarsi
che le fusioni avvengano senza tagli sul
personale”. La prossima riunione del
Comitato è fissata dopo l’estate.
19
SINDACATO E SERVIZI
sicurezza
L
Sicurezza e paradossi
’articolo 2087 del codice civile
“Tutela delle condizioni di lavoro” prescrive: “L’imprenditore è
tenuto ad adottare nell’esercizio
dell’impresa le misure che, secondo la
particolarità del lavoro, l’esperienza e la
tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.
Questo principio è pure richiamato da
una circolare ABI del 2005, scritta in
concomitanza con l’aumento delle rapine
in quegli anni. L’ABI stessa ricorda come
la Cassazione, con riferimento all’articolo del codice in questione, sottolinei che
l’obbligo di tutela antinfortunistica, gravante sull’azienda, debba essere estesa alle
ipotesi di danno o pericolo per l’attività
criminosa di terzi. Obbligo che, in caso Secondo la giurisprudenza e una delle ultime comunicazioni dell’ABI, le aziende, qualodi violazione, è fonte per il datore di lavoro di responsabilità penalmente rilevante. ra siano concretamente esposte al rischio rapina, hanno l’obbligo di trasferire i lavoratori
Infatti, sin dal 1993, con sentenza 4085 cardiopatici e le lavoratrici incinte ad altre mansioni più consone al loro stato di salute.
della Cassazione, la giurisprudenza sancisce che l’imprenditore non si deve limita- Purtroppo, però, ad oggi sono poche le banche che hanno dato applicazione a questa norre alla predisposizione delle misure tassativamente imposte dalla legge, ma avviare ma. La FABI: “Chiederemo più attenzione agli istituti e che lo spostamento del dipendente
tutte le iniziative che “appaiono utili ad
impedire l’insorgere di effetti patologici sia automatico”
o traumatici nei lavoratori”. Per esempio,
se il “Protocollo d’Intesa” firmato con la di Giuseppe Angelini, Dipartimento nazionale Comunicazione&Immagine
Prefettura mi impone solo 3 misure antirapine (cassaforte a tempo, registrazio- ge sulle “lavoratrici madri”.
sportello era trasferito in un ufficio cen- re lo spostamento delle mansioni, ma il
ne remota, porta a doppio consenso), Chiarito questo fondamentale princi- trale o al back-office. A prescindere dal datore di lavoro a proporlo su motivata
l’azienda davanti a determinate situazioni pio, dobbiamo purtroppo segnalare che dettato legislativo, prevaleva il buon sen- richiesta del dipendente.
logistiche (agenzia ubicata in zona un po’ persino le grandi aziende bancarie trop- so: evitiamo l’irreparabile per chi si trova Dobbiamo ricordare alle aziende che sono
isolata) deve prevedere qualche altra misu- po spesso ignorano le condizioni fisiche in una situazione di salute “particolare”.
responsabili dei danni alla salute sofferti
ra più efficace, come la videosorveglianza soggettive (cardiopatie, gravidanze) dei In Unicredit, per esempio, ma anche in dai lavoratori. Il legislatore è particolaro la guardia armata. L’ABI altresì precisa lavoratori e delle lavoratrici nell’ambito altri gruppi bancari, ciò non avviene.
mente attento a questa fattispecie inforche il dovere di protezione deve fare ri- del “rischio rapina”. Il vecchio Banco di Addirittura assistiamo a un’inversione tunistica (e l’ABI sembra ne prenda atto)
ferimento ad uno “standard” di sicurez- Sicilia e in parte Capitalia, prima di es- dell’onere della prova: il collega cardiopa- tanto da prevedere responsabilità penali
za senza perdere di vista, coerentemente sere assorbiti da Unicredit, avevano pre- tico per evitare il “collasso” chiede di es- per il datore di lavoro, in caso d’inossercon quanto affermato anche dalla Corte so a cuore il problema in accordo con gli sere sottoposto a visita medica (di fiducia vanza delle norme. Sarà impegno della
Costituzionale, la “massima sicurezza tec- “osservatori sulla sicurezza delle filiali”, del datore di lavoro) e ottiene quello che FABI in ogni azienda creditizia, qualunnologicamente fattibile”. La circolare ABI commissioni formate da sindacalisti e di- dovrebbe essergli “naturalmente” ricono- que sia la dimensione, tutelare questi lainvita, infine, a prestare maggiore atten- rigenti aziendali. Ogniqualvolta l’azienda sciuto.
voratori e queste lavoratrici più deboli,
zione nei confronti di quei soggetti ap- veniva a conoscenza della gravidanza della Chiederemo, come sindacato, in rappre- imponendo alle banche lo “spostamento
partenenti alle categorie protette o “affetti lavoratrice, la “spostava” ad altre mansio- sentanza dei lavoratori più deboli, l’appli- automatico” delle mansioni all’insorgere
da patologie che possono essere aggravate ni; lo stesso succedeva nei casi in cui il la- cazione non solo della legge, ma anche di una patologia cardiaca o di una gravidall’evento” e “alle lavoratrici gestanti” in voratore o la lavoratrice manifestasse pa- della circolare ABI. Dobbiamo rimarcare danza.
attuazione della speciale disciplina di leg- tologie cardiache. Quindi, l’operatore di che non dev’essere il lavoratore a chiede-
PREVENZIONE RAPINE,
QUANDO LA CIRCOLARE
FUNZIONA A METÀ
MISURE DI SICUREZZA
ANCHE PER L’ANIMA
S
pesso, la nostra attenzione cade
sulle misure di sicurezza anti
terrorismo oggi adottate negli
aeroporti. Bisogna considerare,
tuttavia, che anche la sicurezza della
nostra anima, in questo periodo, è in
pericolo. Quanta informazione distorta, infatti, offusca la nostra persona
attraverso i mezzi di comunicazione di
massa? Mi sembra davvero impressionante e meritevole di considerazione
quello che, per esempio, la pubblicità
realizza, finendo col contaminare l’ani-
20
mo dei giovani, così come quello degli
adulti. E in questo caso, non ci sono
misure di sicurezza che tengano. Prendiamo ad esempio canzoni o spettacoli
televisivi. Mentre la sicurezza negli aeroporti si fa sempre più severa e rigida,
quella della nostra anima diventa debole e superabile. Constatiamo, pertanto, come i concetti di pudore, onestà,
amore, siano sempre più spesso involgariti e banalizzati. Le famiglie si sgretolano come - del resto - i matrimoni;
la violenza in strada è di casa. Diamo
news
anche uno sguardo al nostro lessico e al
vocabolario che usiamo e ci rendiamo
conto di come sia stato deturpato ed
involgarito dai mezzi di comunicazione di massa. Vi sono alcune espressioni
lontane dalla nostra cultura e persino
dalla nostra coscienza comune, che fa
riferimento al Cristianesimo, piaccia o
no, secondo l’insegnamento di Benedetto Croce. Dunque, prendiamone
coscienza, prima che sia troppo tardi,
adottando idonee misure di sicurezza.
Lodovico Antonini
SINDACATO E SERVIZI
attualità
Presentato lo studio dell’Abi su Banche e sicurezza
2009 ANNO DI CRISI
ANCHE
PER I RAPINATORI
Nell’anno appena passato i colpi mesi a segno negli istituti di credito sono diminuiti del 19,3%. In calo anche il bottino medio
portato a casa dai ladri (21mila euro) e l’indice di rischio (ossia il numero di “visite” per sportello) passato dal 6,4 del 2008 al
5,1. Brizio (FABI): “Bene così, ma le banche salvaguardino i dipendenti che hanno subito il trauma della rapina”
A
ncora magro il bottino dei
rapinatori degli istituti di credito. Nel 2009 i colpi messi a
segno in banca sono diminuiti del 19,3%, registrando un ulteriore
decremento rispetto al 2008, anno a
partire dal quale si è finalmente cominciato ad assistere ad una progressiva diminuzione del fenomeno.
Se già nel 2008 le banche della Penisola avevano registrato un trend positivo,
totalizzando solo 2.160 “visite” da parte
dei ladri, nel 2009 è andata ancora meglio: queste sono scese a quota 1.774,
pari a circa 35 rapine in meno ogni
mese.
Modesto anche il malloppo portato
a casa dai malviventi: mediamente 21
mila euro, raggiungendo i livelli più
bassi degli ultimi dieci anni. In diminuzione pure l’indice di rischio, ossia il
numero di rapine per sportello, che si
è attestato dal 6,4 del 2008 al 5,1, del
2009, ai minimi storici dal 1998.
I dati sono stati resi noti dall’Ossif, il
centro di ricerca dell’Abi, che anche
quest’anno, come di consueto, ha dedicato all’argomento un apposito studio.
Secondo l’Associazione bancaria italiana, il decremento del numero di rapine
si deve principalmente a tre fattori: il
massiccio investimento in apparecchia-
ture per la sicurezza realizzato negli ultimi anni dalle banche, la collaborazione,
sancita da sempre più numerosi protocolli provinciali, tra Forze dell’ordine
e istituti di credito e la riduzione della
circolazione di denaro contante che,
comunque, nonostante gli sforzi fatti,
ci vede ancora al primo posto in Europa, considerando che a dicembre 2009
nel Belpaese transitava circa il 18% di
tutte le banconote della Zona euro.
“Prendiamo atto con piacere della diminuzione delle rapine”, commenta
Loris Brizio, Responsabile nazionale del
Dipartimento nazionale Sicurezza della
FABI, “ma sollecitiamo le banche a fare
di più sul fronte della valutazione del
rischio e su quello della formazione dei
dipendenti alla sicurezza”.
“In particolare”, sottolinea il dirigente
sindacale, “è necessario che gli istituti
di credito si uniformino alle linee guida
della Conferenza Regioni, per fronteggiare al meglio le conseguenze traumatiche che le rapine hanno sui dipendenti.
Questo è un aspetto da non sottovalutare. È giusto, infatti, che i lavoratori
non siano lasciati soli nell’affrontare un
momento così difficile e denso di ripercussioni psicologiche, come la fase successiva alla rapina”.
F.G.
Pubblicata relazione del Ministero dell’Economia su istituti di credito e industria bellica
BNL REGINA DELLE BANCHE ARMATE
Secondo il rapporto, nel 2008 la controllata di Bnp Paribas ha incassato dalle industrie armiere 1 miliardo e 406 milioni di euro.
La seguono a ruota Intesa Sanpaolo (851 milioni) e Unicredit (607 milioni).
La FABI: “Necessario istituire un comitato etico che vigili sull’operato degli istituti di credito”
“R
egina delle banche armate”. È questo il ben poco
lusinghiero titolo che si è
aggiudicata la Bnl. Nella
Relazione del Ministero dell’Economia
sull’esportazione e l’importazione dei
materiali d’armamento, recentemente
pubblicata, risulta infatti che l’istituto
di credito controllato da Bnp Paribas nel
solo 2008 ha incassato 1 miliardo 406
milioni di euro dalle industrie armiere,
affidatesi ai suoi sportelli per effettuare transazioni bancarie, soprattutto per
operazioni relative alle esportazioni di
armi italiane all’estero.
Un triste primato, che ha scatenato l’ira
dei sindacati, FABI in testa. Proprio la
Federazione ha stigmatizzato duramente la condotta del gruppo e ha chiesto a
di Flavia Gamberale
gran voce, attraverso un comunicato firmato anche dalle altre sigle, di costituire
un Comitato etico “con lo scopo di controllare i comportamenti e le politiche
commerciali della banca nell’ambito del
finanziamento agli
armamenti”.
Nell’elenco
del Ministero dell’Economia, non
mancano
poi
altre
importanti aziende
del credito
nostrane,
come ad esempio Intesa Sanpaolo, che
nel 2008 ha guadagnato 851 milioni
di euro attraverso operazioni a favore
dell’industria bellica, Unicredit, con un
giro d’affari legato a questo comparto di
607 milioni
di euro, Antonveneta
(217 milioni), Banco
di Brescia
(208 milioni), Banco
di Sardegna
(63 milioni), Banca
Po p o l a r e
Commercio e Indu-
stria (2 milioni), Carige (11 milioni),
Banca Popolare dell’Emilia Romagna (9
milioni).
A loro discolpa i principali gruppi bancari, come Bnl, Ubi (di cui fa parte il
Banco di Brescia) e Intesa Sanpaolo, si
sono affrettati a rimarcare che le industrie armiere loro clienti esportano le
armi unicamente in Paesi Ue e Nato.
Una precisazione che, tuttavia, non ha
fatto recedere di un passo i sindacati,
uniti nel chiedere maggiore responsabilità etica alle banche. “Vedere le nostre
aziende coinvolte in un mercato che
alimenta scenari di guerra e di disperazione”, ha concluso Mara Socal, coordinatrice FABI in Bnl, “rappresenta per
noi sindacalisti e per i lavoratori un vero
colpo al cuore”.
21
SINDACATO E SERVIZI
pensionati
2,5 milioni di anziani a rischio abuso alcol, farmaci e droghe
QUANDO L’UNICA
COMPAGNIA
È LA PASTICCA O
LA BOTTIGLIA
La “sindrome della perdita di senso”, collegata con la fine del lavoro,
comporta spesso depressione e la sensazione di essere inutili. Così,
l'alcol e lo stordimento, dato dai farmaci assunti in modo inappropriato
o addirittura dalle droghe, diventano un rifugio per molti
a cura dell’Esecutivo Nazionale FABI Pensionati
A
nche i nonni amano lo sballo. Spesso soli, con problemi
di salute e difficoltà economiche, si rifugiano nella bottiglia,
nei farmaci che leniscono l'ansia e anche nelle droghe come la cocaina. Ben
2,5 milioni di 'over 65' italiani sono a
rischio abuso di alcolici, medicinali e
sostanze illegali. In aumento del 10%
rispetto a un anno fa, con una stima di
crescita di un terzo entro dieci anni. Lo
rivelano gli esperti della Società italiana
di psicogeriatria, sottolineando che i
cambiamenti della società stanno profondamente influenzando il pericolo di
abuso nella terza età, spesso poco conosciuto e sottovalutato. “"È in crescita - spiega Marco Trabucchi, presidente
della Società italiana di psicogeriatria - il
fenomeno delle separazioni tra coniugi
anche in età avanzata, evento nuovo che
ha effetti devastanti sulla psiche dell'anziano, in particolar modo della donna.
News
G
iovani 'malati di solitudine'.
Secondo uno studio condotto
dalla Mental Health Foundation britannica, la solitudine
non ha sempre i capelli bianchi. Anzi, è un
sentimento oggi più diffuso fra i ragazzi,
rispetto a quanti sono arrivati all'età della
pensione. Secondo i ricercatori, inoltre,
22
Le anziane casalinghe bevono molto,
quando non hanno interessi familiari e
sono sole, e fanno spesso un uso inappropriato o eccessivo di analgesici oppioidi, ansiolitici e sedativi". In molti
casi, l'unica compagnia è la pasticca o la
bottiglia. Per Trabucchi, inoltre, "le difficoltà economiche incidono sulla possibilità di avere attività sociali, così come
il pensionamento: la 'sindrome della
perdita di senso', collegata con la fine
del lavoro, comporta spesso depressione e la sensazione di essere inutili. Così,
l'alcol e lo stordimento dato dai farmaci
assunti in modo inappropriato o addirittura dalle droghe diventano un rifugio per molti”. Si stima che oggi siano
circa 10.000 gli anziani che consumano
cocaina o altre sostanze come marijuana e anfetamine. Un milione di persone
con più di 65 anni beve ogni giorno due
o più bevande alcoliche: l'80% sono uomini e il 20% donne. A eccedere con la
bottiglia soprattutto gli anziani fumatori o ex fumatori: fra loro ben il 93% è
a rischio alcolismo. Forti bevitori anche
gli anziani in sovrappeso o obesi (46%).
“Il problema - avverte l'esperto - è la
quantità. Non si dovrebbero bere più di
due bicchieri al giorno. Le conseguenze
dell'abuso di alcolici sono infatti molto
gravi: dei circa 35.000 decessi l'anno
per patologie correlate all'alcol, come
malattie cardiovascolari, tumori e cirrosi
epatica, oltre 16.000 riguardano persone con più di 65 anni”. Non solo. “Gli
incidenti stradali fatali che coinvolgono
gli 'over 75' - prosegue Trabucchi - sono
in aumento e il loro numero è sostanzialmente uguale a quello fra gli 'under
24'. Analoghe anche le dinamiche, visto
che il 12% degli anziani si mette alla
guida dopo aver bevuto due o più bicchieri di vino. Spesso, poi, agli effetti negativi dell'alcol si aggiungono quelli dei
farmaci assunti in modo inappropriato”.
SOLITUDINE
UN MALE CHE COLPISCE
ANCHE I GIOVANI E NON SOLO
I PENSIONATI
la nostra è una società solitaria, che si alimenta di nuove tecnologie, ritmi sempre
più frenetici e scarse occasioni di condivisione. Questo il quadro tracciato dagli
esperti nel rapporto pubblicato sulla Bbc
online, frutto di un sondaggio su 2.256
partecipanti. In generale, una persona su
10 in Gran Bretagna si sente spesso sola.
Una condizione che può riflettersi sulla
salute, fisica e non. Analizzando i dati, si
scopre che il 60% delle persone tra i 18
e i 34 anni si sente sola spesso o a volte,
rispetto al 35% degli 'over 55'. L'indagine, però, non distingue fra sessantenni
ancora attivi e ottantenni fragili e con
problemi di salute. Secondo l'indagine,
Ben un anziano su 10 assume cinque o
più farmaci psicoattivi al giorno: analgesici oppioidi, ansiolitici e sedativi. “Gli
anziani finiscono per prendere sempre
più medicinali, in un incremento esponenziale che deriva anche dalla necessità
di placare le ansie dovute alla solitudine
e alle difficoltà economiche. Molti aumentano le dosi e fanno scorta di medicinali, sfuggendo di fatto al controllo del
medico - spiega Trabucchi - Il metabolismo dell'anziano è, però, più lento rispetto a quello degli adulti e i suoi organi sono anche più sensibili agli effetti dei
farmaci: cresce così la probabilità che si
sviluppi una vera e propria dipendenza”.
Spesso, avverte, “ciò avviene in chi già
assume farmaci in numero elevato per
motivi clinici (talvolta si arriva anche
a 12-15). Si può quindi creare un 'cocktail esplosivo' con danni a fegato, reni e
a cervello in persone peraltro già fragili a
causa delle loro multiple malattie”.
in ogni caso, il problema si tinge spesso
di rosa: le donne soffrono di solitudine
più degli uomini, e più spesso finiscono
per sentirsi depresse. Le nuove tecnologie rischiano di alimentare la solitudine,
rimpiazzando i rapporti umani genuini
con una versione high-tech. Ma possono
anche essere un antidoto, un modo per
restare collegati con il resto nel mondo,
in caso di malattia o problemi a muoversi. Comunque, circa un terzo dei giovani
coinvolti nell'indagine dicono di passare
troppo tempo in comunicazioni online.
"Ma gli stessi ragazzi con cui parliamo
ci dicono che chiacchierare sul web con
centinaia di persone non è come avere
un rapporto vero o uscire con gli amici, e spesso sono soli quando chattano
o navigano in rete", spiegano gli autori
dell'indagine.
SINDACATO E SERVIZI
spazio donna
Molte donne tempestate da disturbatori
ARRESTO PER
MOLESTIE CON LE
TELEFONATE MUTE
La Cassazione ha convalidato la condanna
a tre mesi per un trentunenne marchigiano
L
e telefonate mute fanno scattare l'arresto. Lo sancisce la Cassazione che ha convalidato la
condanna a tre mesi di arresto
per molestie continuate nei confronti di
un 31enne marchigiano, Raffaello B.,
colpevole di avere tempestato per circa
un mese l' ex fidanzata facendole "più
di cento chiamate mute" sul telefonino.
Per la Suprema Corte, non importa se
le chiamate erano mute. Per fare scattare la condanna prevista dall'art. 660 c.p.
basta il disturbo arrecato dagli squilli.
La condanna a tre mesi a Raffaello B.
era già stata inflitta dalla Corte d'appello di Ancona nel giugno 2009. Inutil-
mente la difesa del giovane ha tentato
il ricorso in Cassazione, sostenendo che
il fatto che le chiamate fossero partite dal suo cellulare non dava la prova
certa che materialmente fosse stato lui
l'autore degli squilli. La Prima sezione
penale - sentenza 8068 - ha dichiarato
inammissibile il ricorso di Raffaello e
ha evidenziato che "i giudici del merito
sono giunti a stabilire la responsabilità
operando sull'elemento di prova (che
le chiamate fossero state effettuate dal
telefono cellulare a lui intestato) una
'mediazione intellettuale' secondo cui
è massima di esperienza che il telefono
intestato ad una persona sia nella sua
disponibilità esclusiva, a meno che non
vi sia prova del contrario o non siano
state allegate specifiche circostanze dalle quali possa inferirsi la ragionevole
possibilità di una diversa ricostruzione". Alla luce di queste considerazioni,
la Suprema Corte rileva come la prova
della colpevolezza di Raffaello B. "al di
là di ogni ragionevole dubbio" non può
ritenersi "labile e appare anzi sufficiente
ad escludere ricostruzioni alternative".
Il giovane, oltre alle spese processuali,
dovrà anche sborsare mille euro alla
cassa delle ammende per avere fatto
perdere tempo alla giustizia.
Responsabilità civile e social networks
“POSTARE” IN MANIERA
INAPPROPRIATA
PUÒ COSTARE CARO
I
Avventati inserimenti di materiale e commenti a briglia sciolta su Facebook
possono originare elevate richieste risarcitorie a titolo di danni non patrimoniali
l Tribunale di Monza in una pronuncia del 2 marzo 2010 ha attribuito a favore di una ragazza, lesa in
modo plateale nella reputazione e
nell’onore dal suo ex fidanzato, l’importo di €15.000,00 per il “danno morale
soggettivo inteso quale «transeunte turbamento dello stato d'animo della vittima» del fatto illecito, vale a dire come
complesso delle sofferenze inferte alla
danneggiata dall'evento dannoso, indipendentemente dalla sua rilevanza penalistica”. L’uomo aveva aggiunto ad una
foto della giovane "postata" sul social
network un commento inappropriato e
non consono, menzionando addirittura
difetti fisici (strabismo), psichici e preferenze sessuali della giovane che aveva
conosciuto proprio, ironia della sorte,
tramite il social network. Il pregiudizio che si origina da siffatte tipologie di
condotte è pressoché inemendabile. Il
Giudice Civile brianzolo, il noto Dott.
Piero Calabrò, famoso per l'attività di
contrasto alla criminalità, non ha mancato di evidenziare che «coloro che decidono di diventare utenti (…) sono ben
consci non solo delle grandi possibilità
relazionali offerte dal sito, ma anche delle potenziali esondazioni dei contenuti
che vi inseriscono”; ricorda il Presidente
del Tribunale della Brianza che, al cospetto di tali intemperanze lessicali e di
condotta, si configura il “rischio in una
certa misura indubbiamente accettato
e consapevolmente vissuto” per l'utilizzatore di Facebook. Talché, boutade ed
amenità aggiunte per essere fruibili soltanto da una cerchia ristretta di amici
sono suscettibili di enorme e diuturna
propalazione in virtù dei meccanismi di
diffusione e di amplificazione, del tipo
del “tagging”, che equivale ad etichettare
(dall’anglismo “tag”, appunto etichetta)
i contenuti nell’oceanica messe informativa che offre internet. La fattispecie
in esame è stata reputata riconducibile
alla previsione astratta di cui all’Art. 594
Codice Penale (ingiuria) ovvero in quella più grave di cui all’Art. 595 stesso testo (diffamazione) in considerazione del
carattere pubblico del contesto che ebbe
a ospitare tali gratuite divulgazioni coram populo.
news
DISCRIMINAZIONI DI GENERE
Banca licenzia
dipendente troppo sexy
A
ccade alla Citigroup di Manhattan: una dipendente bomba-sexy, decisamente troppo
bella per non distrarre i colleghi uomini. Qualunque vestito indossi, anche non proprio border line,
diventa provocante sul corpo sinuoso
della dipendente. Finisce che la banca
licenzia la Signora Lorenzana, 33enne
di ascendenze portoricane e di cognome italiano con figlioletta dodicenne.
«Gli uomini attorno a lei diventano una
manica di idioti» afferma un'amica. Seguirà causa del lavoro: vedremo se pre-
varrà la linea di difesa della banca, che
progressivamente le aveva impedito di
indossare la gonna, i pantaloni troppo
stretti, i tacchi troppo alti perché ogni
cosa la faceva apparire procace. Certo
che letta così la discriminazione è di
palmare evidenza.
23
SINDACATO E SERVIZI
welfare
Importante pronuncia dell’INPS
per chi assiste familiari portatori di
handicap
PERMESSI RETRIBUITI,
MA PROCEDURA ANCORA
FARRAGINOSA
Permessi di cui all'art.33 della legge 104/92 per accompagnamento a visite mediche del portatore di handicap
grave ricoverato a tempo pieno
I
a cura del Dipartimento nazionale Welfare
l 28 maggio scorso, a seguito della risposta del Ministero del Lavoro ad un interpello, l’INPS ha
diramato il messaggio n° 14480
alle proprie strutture, che disciplina in
modo innovativo la casistica di cui al
titolo.
Trattasi di un’importante pronuncia,
che ribalta la precedente impostazione dell’INPS, che finora aveva sempre
negato il diritto ai permessi per i lavoratori i cui familiari/affini, riconosciuti
portatori di handicap in situazione di
gravità, fossero ricoverati in Istituti di
cura.
In particolare, viene sancito il diritto,
per il lavoratore che assista un familiare o affine nelle condizioni di gravità
previste dalla legge 104/1992, ad usufruire di permessi retribuiti nel caso in
cui il disabile debba effettuare visite
specialistiche e/o terapie che non siano garantite all’interno della struttura
ospitante.
Occorre notare, comunque, che in questo caso al lavoratore non viene riconosciuto il diritto alle tre giornate mensili (eventualmente frazionabili ad ore),
come previsto nel caso in cui il portatore di handicap non sia ricoverato a
tempo pieno.
Viene, invece, regolamentata la possibilità di usufruire di permessi “con
giustificativo di assenza”, ossia è previsto che “l'interessato sarà comunque
tenuto alla presentazione di apposita documentazione rilasciata dalla struttura
competente che attesti le visite o le terapie
effettuate”.
Il predetto messaggio, a cui rimandiamo per i dettagli, disciplina pertanto in
modo puntuale la procedura – peraltro
ancora farraginosa - da utilizzare da
parte del lavoratore che intenda usufruire dei permessi di cui sopra.
In sintesi il lavoratore interessato dovrà:
Proporre preventivamente domanda
all’INPS, che provvederà a riscontrare
la regolarità e la presenza dei requisiti
previsti;
Una volta fruito il permesso, dovrà presentare mensilmente all’INPS (in busta
chiusa contenente la dicitura esterna
“contiene documenti di natura sensibile
da visionarsi a cura del Centro Medico
Legale”) la documentazione comprovante il tipo di esigenza sanitaria verificatasi;
È infine previsto che il lavoratore ha
Circolare dell’Agenzia delle Entrate
diritto di assentarsi dal lavoro con una
motivazione provvisoria, che verrà tramutata in “permesso ex art. 33 c.3 della
legge 104/92” solo allorquando l’INPS
avrà, sempre con cadenza mensile, comunicato la validità del giustificativo,
descritto al punto precedente, che il lavoratore avrà prodotto.
Fisco
Le agevolazioni prima-casa
valgono anche per acquisti
all’estero
S
econdo quanto rende noto l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 31 del 7 giugno 2010
(Agevolazioni “prima casa”
- chiarimenti), sono in arrivo agevolazioni fiscali per l’abitazione principale.
Tali benefici si estendono anche a chi
ha metri aggiuntivi o una pertinenza
dell’immobile principale acquistato in
passato senza aliquote agevolate. Inoltre, nel caso di riacquisto dell’immobile
in uno stato estero, con strumenti di
cooperazione amministrativa che permettano lo scambio di informazioni,
necessario per verificare l'esistenza di
un immobile adibito a dimora abituale
del richiedente, non si decade dall’agevolazione. Dalla circolare, emerge infatti che l’amministrazione finanziaria
24
Secondo un’Ordinanza della Corte Costituzionale l’eccezione alla regola di decadenza trova applicazione
solo nell’ipotesi in cui l’immobile, oggetto del riacquisto, venga adibito ad abitazione principale del
contribuente
di Leonardo Comucci – Esperto fiscale
riconosce, anche ai cittadini italiani che
trasferiscono la propria casa all’estero, il
diritto a conservare le agevolazioni prima-casa. Come si legge dalla circolare,
se “un contribuente riferisce di aver acquistato un immobile in Italia, godendo del trattamento di favore riservato
agli atti di acquisto della “prima casa”, e
di volerlo rivendere, entro cinque anni,
in vista del trasferimento della propria
residenza principale in Francia” allora la
decadenza (regola generale) dei benefici
viene esclusa nel caso in cui il contribuente, entro un anno dall’alienazione
dell’immobile acquistato con i bene-
fici (prima casa), proceda all’acquisto
di altro immobile da adibire a propria
abitazione principale”, Infatti, come ha
avuto modo di precisare la Corte Costituzionale con l’Ordinanza n. 46 del
9 febbraio 2009, tale previsione costi-
tuisce una eccezione alla regola della
decadenza dai benefici “prima casa”.
Tale eccezione trova applicazione solo
nell’ipotesi in cui l’immobile, oggetto
del riacquisto, venga adibito ad abitazione principale del contribuente.
Per ulteriori informazioni, leggi la circolare sul seguente link:
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/670f390042c33b959c74dedfdd8c08
cd/Circolare+n.+31E+del+7+giugno+2010.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=670f
390042c33b959c74dedfdd8c08cd.
Chi avesse quesiti di carattere generale attinenti alla materia
fiscale, può inviarli al numero di FAX 06 233 222 788.
SINDACATO E SERVIZI
salute
Droga a 11-13 anni per 1 giovane su 5
DOPATI
CONTRO ANSIA
E STRESS
Uno spinello in cameretta prima di andare
a scuola. 'Sballati' già allo squillo della campanella
nel tentativo disperato di vincere lo stress e l'ansia
da prestazione. Le ragazze preferiscono l’alcol.
I
n Italia l'appuntamento con la droga
è sempre più precoce. Nella maggior
parte dei casi l'approccio con gli stupefacenti si ha fra i 14 e i 16 anni, ma
per un giovane su 5 l'età della prima volta
è tra gli 11 e i 13, e prima dei 14 anni 6 su
10 hanno provato anche l'alcol. Bambini
'dopati' contro le difficoltà della vita, fragili e impreparati contro pressioni troppo
grandi da gestire. È l'allarmante fotografia
scattata dalla ricerca nazionale 'Giovani,
uso di sostanze, precarietà e genere', dati
presentati a Milano dall'assessore provinciale alle Politiche giovanili, Cristina
Stancari. Le interviste hanno coinvolto
tra Milano, Roma, Firenze, Napoli e Genova 509 giovani, nell'80% dei casi di età
compresa fra i 14 e i 34 anni. Se fino al
termine degli anni '80 l'uso di sostanze
stupefacenti era dovuto "all'appartenenza
a controculture giovanili, oggi - osservano i promotori dell'indagine - si afferma
un uso di droghe correlato sempre più
frequentemente a pressioni e dinamiche
sociali che riguardano temi come quello
delle performance e dell'ansia di vivere, e
portano a modulare la scelta delle sostanze sulla base del momento psicologico o
dell'uso strumentale che se ne vuole fare".
La sostanza più utilizzata, emerge dalla
ricerca nazionale, è nel 90% dei casi la
cannabis. L'alcol sembra, invece, la sostanza preferita tra le ragazzine. Ma che
si tratti di spinelli, drink o altri 'aiutini',
una volta su tre si sceglie lo sballo come
antidoto alla fatica di vivere: su 509 intervistati, 161 (quasi il 32%) hanno dichiarato di usare sostanze stupefacenti
per affrontare le difficoltà. Un 'anestetico'
contro i dolori dell'anima. "Sono dati che
impongono una seria riflessione", avverte
Stancari. "Dall'indagine, infatti, risulta
che l'approccio alle sostanze avviene generalmente tra la prima e la piena adolescenza, cioè tra i 14 e i 16 anni. Ma il dato
più allarmante è che un quinto degli intervistati, circa 100 ragazzi su 500, ha di-
chiarato di avere consumato sostanze per
la prima volta in fase pre-adolescenziale,
cioè tra gli 11 ed i 13 anni", evidenzia
l'assessore. "Dal 1988 al 2005 la sostanza
più utilizzata è stata la cannabis", riferisce.
Ma "dopo questo periodo, pur restando
elevato il consumo di cannabis, altre sostanze sono subentrate nel consumo iniziale: cocaina per i più adulti, anfetamine
per i più giovani. I luoghi privilegiati del
primo consumo sono risultati essere le
strade, le piazze, ma anche casa e scuola".
In fatto di droga non ci si ferma al 'primo amore'. Dopo il consumo numero
uno, infatti, 9 intervistati su 10 hanno
provato anche altre sostanze. L'utilizzo
U
di stupefacenti avviene generalmente in
gruppo, risulta ancora dall'indagine italiana, nella maggior parte dei casi per inseguire un benessere sempre più difficile
da conquistare: "Le sostanze stupefacenti appaiono come strumenti di automedicazione, che alleviano gli stati di malessere e consentono di mantenere alti i
livelli di performance", conclude la ricerca. "Un altro dato rilevante", aggiunge Stancari, è che il consumo di sostanze
"purtroppo avviene sempre più spesso
all'interno delle mura domestiche", un
luogo "inteso come spazio personale e
protetto: il 41,8% degli intervistati ha
dichiarato di usare sostanze stupefacenti
prima di andare a scuola o al lavoro. Il
72,1% di chi utilizza sostanze in questi
casi fa uso di cannabis, che rispetto agli
alcolici è 'più camuffabile'", ma "81 intervistati utilizzano alcol, 15 eroina, 12
superalcolici e 10 cocaina".
I dati raccolti evidenziano infine una
crescita delle 'quote rosa' nell'esercito
dei consumatori di stupefacenti: "La
componente femminile tende progressivamente a eguagliare quella maschile".
Le differenze tra i lui e lei riguardano
soprattutto l'età del primo consumo,
meno precoce nelle ragazze. Solo per
l'alcol si segnala una percentuale leggermente superiore tra le piccole donne.
LAVARE POCO I DENTI AUMENTA
DEL 70% RISCHIO MALATTIE CARDIACHE
no studio scozzese condotto su 70mila persone ha dimostrato che chi lava i denti
meno di due volte al giorno
mette a rischio il cuore, aumentando del
70% il rischio di patologie cardiache. Al
campione di soggetti esaminati, in relazione al loro stile di vit,a è stato chiesto di
indicare la frequenza nel lavare i denti nel
corso della giornata e il numero di volte
in cui erano soliti recarsi dal dentista. Il risultato? Una buona salute passa, dunque,
anche attraverso una buona igiene orale.
L'esito della ricerca è stato pubblicato sul
British Medical Journal e dimostra che i
problemi parodontali sono strettamente
collegati alla salute del cuore. In realtà,
sono le infiammazioni dell'organismo
(incluse quelle alla bocca e alle gengive)
che minacciano le arterie, aprendo addirittura le porte ad un infarto. In ogni caso,
è la prima volta che uno studio scientifico
mette in relazione la frequenza nel lavarsi
i denti al rischio cardiaco.
Quadro economico
periodo
Pil
news
%*
4trim/09
-3,0
Prezzi al consumo
04/10
+1,5
Prezzi alla produzione
04/10
+3,1
Produzione industriale
03/10
+6,4
Vendite al dettaglio
03/10
+2,9
Occupati
4trim/09
-1,8
Retribuzioni
04/10
+2,4
25
SINDACATO E SERVIZI
il parere legale
INFORTUNIO
IN ITINERE
Come e quando un infortunio può essere tutelato dalla
normativa antinfortunistica. Escluso l’indennizzo se la
distanza fra l’abitazione ed il luogo di lavoro può essere
percorsa a piedi. Nessun riconoscimento anche nel caso
d’infortunio in aree di proprietà del lavoratore
a cura del Dipartimento Nazionale Contrattualistica FABI
QUESITO
Sono un collega bancario di una piccola
banca del centro-nord iscritto alla FABI
da svariati anni. Vorrei sapere se, quando rientro in filiale da casa per la pausa
pranzo (9 chilometri) dovessi avere un incidente con la macchina, potei chiedere il
risarcimento del danno?
Lettera firmata
RISPOSTA
Le segnaliamo un recente Sentenza della Corte di Cassazione Sezione Lavoro
del 27 maggio 2009 n.12326
Con tale decisione, infatti, la Suprema
Corte ha ribadito che un infortunio
può ritenersi avvenuto in occasione di
lavoro e, quindi, essere tutelato dalla
normativa antinfortunistica, laddove esista un collegamento stretto tra
l’evento e l’attività lavorativa.
Più in particolare, la Corte ha invitato a verificare la legittimità dell’uso del
mezzo privato secondo gli standard
comportamentali della società civile e rispondenti alle esigenze tutelate
dall’ordinamento come, ad esempio, in
un più intenso legame con la comunità
familiare.
È quindi necessario che vi sia un nesso
causale tra il percorso e l’evento, ossia
la strada che viene utilizzata deve essere
quella ordinaria per recarsi dall’abitazione al luogo di lavoro e non
deve essere percorsa per
motivi personali ed in
orari non collegabili con
il lavoro, con l’aggiunta che l’uso del mezzo
proprio deve essere reso
necessario dagli orari dei
mezzi di trasporto pubblici, che non consentano
il rientro alla propria abitazione.
La tutela dell’infortunio
del lavoratore connesso
all’uso dell’autovettura per
raggiungere la sede del lavoro, prende le mosse dal Decreto Legislativo 23 febbraio 2000 n.38, che
all’art.12 configura tre ipotesi di “infortunio in itinere”:
1 - infortunio avvenuto durante il normale percorso di andata e ritorno dal
luogo di abitazione a quello di lavoro;
2 - infortunio avvenuto durante il normale percorso che collega due luoghi di
lavoro, se il lavoratore ha più rapporti
di lavoro;
3- infortunio avvenuto durante il normale percorso di andata e ritorno dal
luogo di lavoro a quello di consumazione abituale dei pasti, purché non sia
No al riconoscimento dell’infortunio in itinere
se il lavoratore si fa male in aree di
sua proprietà
C
on la sentenza n. 10028, depositata il 27 aprile 2010, la
Corte di cassazione ha stabilito che non ha diritto al riconoscimento dell’infortunio in itinere
il lavoratore, che di ritorno dal lavoro,
si fa male sotto casa. La sezione lavoro del Palazzaccio, su ricorso proposto
dal lavoratore contro l’INPS ha, infatti,
stabilito che non può essere ricondotto
ad infortunio sul lavoro la rottura del
femore che il lavoratore subisce, scendendo dalla sua autovettura dinanzi alla
sua abitazione. Gli Ermellini, nel caso
di specie, hanno stabilito che “l’orientamento richiamato, cui questo collegio
non ritiene di discostarsi, è quello per
cui un infortunio “in itinere” comporta
il suo verificarsi nella pubblica strada e,
comunque, non in luoghi identificabili
in quelli di esclusiva proprietà del lavoratore assicurato o in quelli di proprietà
26
comune, quali le scale e i cortili condominiali, il portone di casa o i viali
di complessi residenziali con le relative componenti strutturali. Questo
perché si deve trattare di luoghi
in cui la parte non ha possibilità diretta di incidere per
escludere o ridurre i rischi
di incidenti, cosa che, invece,
può fare in tali ambiti. Inoltre,
i giudici di legittimità, riprendendo
la pronuncia di secondo grado e confermandola, hanno precisato che grava
sul lavoratore l’onere di provare che il
luogo in cui è avvenuto l’infortunio è
comunque pubblico, pur trovandosi
nel suo complesso abitativo: “ragionevolmente e correttamente - hanno
aggiunto i giudici del Palazzaccio - la
Corte (di merito) ha ritenuto che gravava sulla ricorrente formulare richieste
istruttorie per precisare che il luogo
presente un servizio di mensa aziendale.
Anche la Giurisprudenza ha ritenuto
meritevole di tutela l’utilizzo dell’automezzo privato,
finalizzato al
soddisfacimento di esigenze
soggettive, relative ad esigenze di vita
sociale familiare e di una più proficua
utilizzazione del tempo del non lavoro
come, ad esempio, la fattispecie della
consumazione del pasto in famiglia,
per mantenere un più stretto e frequente legame con i suoi membri( Cassazione 14 novembre 2000 n.14715)
Al contrario, la Giurisprudenza ha
escluso l’indennizzabilità, quando la
distanza tra l’abitazione e il luogo di
lavoro sia percorribile a piedi.
FAC SIMILE richiesta pareri legali
DUE PRONUNCE DELLA SEZIONE LAVORO DELLA CASSAZIONE
Spett.le
La Voce dei Bancari
Mensile di FABI – Federazione Autonoma Bancari Italiani
Via Tevere n. 46 – 00198 Roma
Data ……………………..
Il/La sig./sig.ra .…………………………………,
iscritto/a alla FABI (tessera n° .…………),
pone un quesito sul seguente argomento inerente al proprio rapporto di
lavoro:
…………………………………………………………
…………………………………………………………
…………………………………………………………
………………
Allega copia della normativa convenzionale di riferimento.
Firma del lavoratore
___________________________
___________________________
___________________________
___________________________
Informativa e richiesta di consenso a norma del
d.lgs. 196 del 2003 (codice in materia di protezione
dei dati personali).
I dati della presente scheda saranno oggetto di trattamento informatico e manuale da parte della rivista “La Voce dei Bancari” per le seguenti finalità:
era comunque pubblico,
pur essendo all’interno del
suo complesso abitativo, come si desumerebbe dal fatto che la ricorrente
ha dichiarato di aver varcato l’accesso
e attraversato il giardino. In mancanza
di prova contraria sul punto, la decisione adottata dalla Corte è conforme alla
legge, come costantemente interpretata
dalla Cassazione, ed è stata motivata in
modo più che adeguato”.
a) analisi giuridico-legale; b) risposta al
quesito; c) pubblicazione in forma anonima
sulla rivista “La Voce dei Bancari” del quesito e della risposta. Titolare del trattamento
dei dati è la rivista “La Voce dei Bancari” e
responsabile è il Direttore della rivista, Paolo Panerai.
Le chiediamo di prestare il consenso per il
trattamento dei dati anche sensibili contenuti nella presente scheda e nell’allegato
promemoria, per finalità editoriali relativamente alla pubblicazione di quesiti e di
risposte su “La Voce dei Bancari”.
Firma del lavoratore
N.B. Si informano i lettori che la Redazione
si riserva di rispondere e di pubblicare solo
i quesiti e le risposte di interesse generale.
NON SOLO BANCA
hi tech
Wind rende i siti internet fruibili sui telefoni di fascia bassa
Web mobile
a portata di tutti
W
eb mobile a portata di
tutti e decine di migliaia
di applicazioni scaricabili per iPhone hanno sicuramente giocato un ruolo chiave per
il successo dello smartphone di Apple,
ma la possibilità di navigare su web dal
telefonino rimane una delle funzionalità più apprezzate e utilizzate dagli utenti di ogni età.
Navigare su siti web da telefoni intelligenti come iPhone, BlackBerry o
Android offre però un'esperienza assai
diversa rispetto a quella possibile con
cellulari meno evoluti, ma molto diffusi, come i telefonini di fascia mediobassa prodotti per esempio da Nokia e
Samsung, non fosse altro per la ridotta
dimensione e risoluzione dello schermo. Per ovviare a queste problematiche
Wind ha messo a punto la piattaforma
Libero Tutti, che permette di fruire della parte informativa di molti siti web
da qualsiasi telefonino dotato di un
browser web, indipendentemente da
marca e modello. Il sistema permette
infatti di creare facilmente dei siti web
mobili con una grafica piacevole partendo dagli Rss feed, ovvero i flussi di
notizie digitali aggiornati automaticamente dai vari siti dove le news stesse
vengono pubblicate. Basta quindi copiare l'indirizzo del feed Rss dal sito
che si vuole poi consultare sul
telefonino e incollarlo nella
pagina per configurare il
servizio, ovvero tutti.
libero.it, e scegliere
poi un'impostazione grafica
tra quelle
proposte
dal sistema stesso. Per evitare problemi
di ordine legale è necessario dimostrare di avere i diritti legali di utilizzo dei
contenuti attraverso l'inserimento di
un piccolo codice nella relativa pagina
web, l'unica operazione richiesta non
proprio alla portata degli utenti meno
esperti. Wind offre già alcuni siti mobili ottimizzati con questo sistema, che
possono essere aggiunti a quelli preferiti da ciascun utente in modo assolutamente intuitivo, in maniera non
dissimile dall'aggiunta di un sito web
preferito sul pc.
Una volta creato il sito mobile, la piattaforma tecnologica di Wind provvede
a riconoscere il cellulare con cui si accede al sito stesso e ottimizzare in maniera
coerente la visualizzazione a seconda di
dimensioni e risoluzione del display. Il
risultato pratico non è certo paragonabile a quello tipico di uno smartphone evoluto come iPhone o BlackBerry,
che offrono ormai un'esperienza simile
a quella offerta da un pc portatile, ma
decisamente superiore a quello che si
otterrebbe navigando da telefoni di fascia medio-bassa direttamente sui siti
non ottimizzati, che diventano in pra-
tica illeggibili. Naturalmente in questo
modo non vengono visualizzate tutte le
informazioni presenti sul sito, ma solo
testi ed eventuali immagini del flusso di
news Rss scelto: una sorta di sito ridotto, adatto a telefonini con schermi di
risoluzione limitata e potenza elaborativa ridotta.
La sfida lanciata da Wind è quindi convincere anche chi non possiede uno
smartphone a utilizzare servizi evoluti di cui oggi non usufruisce, a partire
proprio dalla navigazione web, senza
per questo dover cambiare telefono.
Per aiutare questo processo la società
ha anche messo a punto un sistema per
semplificare ulteriormente il processo
di configurazione dei telefoni per navigare su internet, oggi automatico sui
telefoni di fascia alta ma meno intuitivo
su quelli di fascia bassa. Con Naviga Libero, invece, è sufficiente inserire la sim
card nel proprio telefonino per iniziare a navigare su web. Per evitare brutte
sorprese in bolletta o nel consumo del
traffico prepagato, il cliente riceve subito un sms che lo informa delle tariffe
disponibili e delle varie offerte tra cui
scegliere in base alle proprie esigenze.
The Weather Channel
Message Scheduler
Le previsioni del tempo integrate
in iPhone e iPod Touch sono sicuramente comode ma l'attendibilità dei dati, forniti da Yahoo, lascia
alquanto a desiderare. The Weather
Channel porta tutta l'esperienza e
la precisione della società nel campo della meteorologia sul display di
iPhone, anche se molti dei servizi
pensati per la realtà statunitense non
sono disponibili per l'Italia. Semplice ma efficace l'interfaccia grafica,
divisa in schede a seconda dell'orizzonte temporale desiderato per le
previsioni, che spazino dalle ore a
10 giorni.
Message Scheduler aggiunge una
funzionalità decisamente utile in un
dispositivo, come il BlackBerry, che
fa della connessione costante a internet e alla modalità push di gestione
delle comunicazioni il proprio punto
di forza, ovvero la possibilità di ritardare l'invio di email, sms o messaggi
attraverso il sistema di instant chat
della piattaforma di Rim. Un paradosso solo apparente, dal momento che proprio la facilità d'uso del
BlackBerry porta a spedire messaggi
davvero in ogni momento, spesso
ben oltre anche orari di lavoro molto
flessibili.
The Weather Channel, gratis su
iTunes App Store
Message Scheduler and Forwarder,
3,55 euro su BlackBerry App World
27
L’ITALIA
SECONDO
LUCHETTI
CATTLEYA E RAI CINEMA PRESENTANO
IN CONCORSO
Elio GERMANO
Raoul BOVA
Isabella RAGONESE
Luca ZINGARETTI
Stefania MONTORSI
Giorgio COLANGELI
FOTO: EMANUELA SCARPA © CATTLEYA SRL 2010
un film di
Daniele LUCHETTI
CONCEPT
CATTLEYA E RAI CINEMA PRESENTANO UN FILM DI DANIELE LUCHETTI “LA NOSTRA VITA”
CON ELIO GERMANO RAOUL BOVA ISABELLA RAGONESE LUCA ZINGARETTI STEFANIA MONTORSI GIORGIO COLANGELI
SOGGETTO E SCENEGGIATURA SANDRO PETRAGLIA STEFANO RULLI DANIELE LUCHETTI CASTING E AIUTO REGIA GIANNI COSTANTINO
SCENOGRAFIA GIANCARLO BASILI COSTUMI MARIA RITA BARBERA FOTOGRAFIA CLAUDIO COLLEPICCOLO SUONO BRUNO PUPPARO
MONTAGGIO MIRCO GARRONE MUSICHE FRANCO PIERSANTI ORGANIZZATORE GENERALE SANDRA BONACCHI
COPRODUTTORE FABIO CONVERSI PRODUTTORE ESECUTIVO MATTEO DE LAURENTIIS PRODUTTORE DELEGATO GINA GARDINI
UNA COPRODUZIONE ITALO-FRANCESE CON BABE FILMS UNA PRODUZIONE CATTLEYA IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA
PRODOTTO DA RICCARDO TOZZI GIOVANNI STABILINI MARCO CHIMENZ REGIA DI DANIELE LUCHETTI
www.01distribution.it
PER BACCO !
P
er fortuna, in un tempo
come il nostro in cui i
tanti cantastorie e menestrelli cercano di convincerci che va tutto bene, c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di
raccontare con estrema lucidità il
“paese reale”. È questo il caso di
Daniele Luchetti che, con La nostra vita, fotografa uno spaccato
tristemente vero del nostro paese,
che ormai sembra essere dimenticato. Unico film a rappresentare l’Italia al Festival di Cannes
2010, dove Elio Germano si è
aggiudicato il premio per la miglior interpretazione maschile,
uscito nella sale il 21 maggio, ma
ancora in programmazione. Attraverso una regia sensibile, ma al
tempo stesso oggettiva, Luchetti
vuole mostrare, più che raccontare, la realtà di Claudio (Elio
Germano), operaio edile in uno
dei tanti cantieri della periferia
romana che dopo la morte della moglie
Elena (Isabella Ragonese), si getta a capofitto in un affare più grande di lui per fare
i soldi e dare ai figli tutto quello che non
hanno mai avuto. Perché con il denaro “si
aggiusta tutto”. Lei muore dando alla luce
il terzo figlio (chiamato Vasco in onore di
Rossi) e lui resta solo con i bambini, una
vita complicata da mandare avanti e un
dolore profondo che i soldi non riusciranno ad “aggiustare”.
Luchetti non è tra i registi più prolifici del
nostro panorama, ma quando parla lo fa
con qualcosa da dire e senza mezzi termini, forse in maniera anche troppo schietta,
tanto da lasciarsi andare ad una sceneggiatura (con i soliti amici di penna Rulli
e Petraglia) che non lascia molto spazio
all’immaginazione. Ma, forse, è proprio
con questo realismo che voleva fotografare quelle borgate romane (di pasoliniana memoria) e quel proletariato troppo
spesso dimenticato; lo stesso mondo di
cui fa parte Accio in Mio fratello è figlio
unico (sempre di Luchetti), e che trova in
Claudio il suo alter ego invecchiato: forse non è un caso che l’interpretazione dei
due personaggi sia stata affidata allo stesso
attore. Solo che, in questo film, a far da
sfondo non è più il Sessantotto, ma l’Italietta di oggi, fatta troppo spesso di scorciatoie, di valori offuscati dalla tentazione
del denaro facile, di illegalità che diventa
normale amministrazione e di sogni a
basso costo in cui l’Ikea ed i centri commerciali si trasformano in ‘piazze’, totem
economici dove i soldi sono gli unici dei
da adorare, l’unico traguardo da ostentare. Nella scena in cui il protagonista canta
a squarciagola, al funerale della moglie, la
bellissima Anima fragile di Vasco Rossi, il
regista ha saputo abilmente cogliere con
primi piani e dettagli i segni e gli sguardi sul volto di un grande Elio Germano,
regalando così al pubblico un momento
di grande pathos. In questo quadro dai
toni amari una piccola speranza: la famiglia e gli affetti. Infatti, grazie al loro aiuto
economico ed al loro sostegno affettivo,
capirà che i soldi non potranno mai soffocare un dolore così profondo e non restituiranno mai la madre ai suoi bambini,
ma soprattutto lo aiuteranno ad accettare
che (come canta Vasco Rossi) “la vita va
avanti anche senza di noi”.
La nostra vita
Italia, 2010.
Regia Daniele Luchetti.
Interpreti Elio Germano, Isabella Ragonese, Raul Bova, Luca Zingaretti, Stefania Montorsi.
Un viaggio nell’isola del vino di qualità
I SEGRETI DEI
VINI DI SICILIA
La peculiarità che ha reso i vini isolani tra i più apprezzati al
mondo deriva sicuramente dal gusto solare e corposo dei
rossi e fermamente delicato dei bianchi.
T
ra i prodotti italiani più esportati
all’estero, il vino
merita un cenno
speciale.
I produttori italiani sono
ormai tra i più apprezzati
a livello mondiale e i vini
hanno ormai raggiunto un
prestigio internazionale: da
New York a Tokyo, da Londra a Mosca.
Oltre alle rinomate bottiglie
toscane, nell’ultimo periodo
28
sono i vini di Sicilia quelli
che stanno conquistando la
ribalta sul mercato.
L’isola, baciata dal sole e da
temperature miti tutto l’anno, produce vini tra i più
apprezzati al mondo: bottiglie come Nero d’Avola, Cerasuolo di Vittoria, Malvasia
e Zibibbo hanno raggiunto i
palati fini di tutto il mondo.
Non a caso, alla radice del
successo dei vini siciliani
sta sicuramente il loro gusto
corposo e deciso, per quanto riguarda i
rossi, e fermamente delicato, per quanto riguarda i bianchi.
Per questi motivi i vini di Sicilia sono
ideali nell’accompagnare diversi tipi di
piatti: dai formaggi al pesce, dai salumi
alle carni.
Negli ultimi anni, poi, grazie a rinnovate tecniche di comunicazione e promozione, questa qualità tutta siciliana
è stata comunicata in modo più attento
e corretto.
Un’eccellenza finalmente in grado di
essere conosciuta e apprezzata in modo
adeguato.
Un successo che deriva in primo luogo
dal bacio del sole e dalla qualità dei terreni: oltre che, ovviamente, dall’amore,
tutto siciliano, per il vino di qualità.
Un motivo in più per conoscere un’isola dalla cultura millenaria.
NON SOLO BANCA
musica
EVENTO DA NON PERDERE IN UN MAGICO ANGOLO DELLA TOSCANA
Crete
Senesi
Rock
Festival
Il 24 e il 25 luglio, a Rapolano Terme.
I
l rock e le sue forti suggestioni vengono
celebrate in terra di Siena dal Crete Senesi Rock Festival, un evento che vede il
suo esordio quest’anno, il 24 e il 25 luglio, nel Teatro del Popolo di Rapolano Terme.
A volte è sufficiente una sola parola ad evocarci
un universo intero ed il rock ha questa capacità:
proiettarci alla velocità della luce in uno scenario esplosivo, fatto di musica dall’inesauribile e
sfrenata carica, fatto di libertà, trasgressione, di
gioia di vivere e di esprimersi all’ennesima potenza. Appuntamento da non perdere per tutti
gli appassionati della musica rock d’autore, il
festival parte alla grande fin da questa prima
edizione, con l’attesa esibizione di due leggen-
avviso ai naviganti
S
arà capitato a molti di noi, navigatori del Web, di non trovare più da un giorno all’altro una
determinata pagina Web (magari
salvata tra i preferiti). Ebbene, dobbiamo
sapere che la morte online, è un fenomeno che ha colpito e sta colpendo attualmente migliaia di pagine Web. Muoiono
i blog personali e le home page di società, imprese e associazioni; scompaiono i
social network e i portali di e-commerce.
Come dicevo in premessa, digiti l’indirizzo e non trovi più niente. Scorrendo
gli appunti sul mio PC, ho ritrovato un
articolo di Francesco Moscatelli, pubblicato su La Stampa di aprile 2009 (salvato
perché mi aveva incuriosito), dove veniva
citata una raccolta di celebri pagine Web
scomparse, stilata del giornalista americano David Randall sul quotidiano «The
Independent».
Vi risparmio l’elenco delle pagine Web
elencate, ma voglio citarne qualcuna
italiana: il caso più eclatante è quello
di Zivago.com, un sito di e-commerce
fondato da Kataweb e Feltrinelli. Nato
segnalibro
Q
uesto volume (giunto alla quarta
edizione) edito nella collana Tribuna Formulari (www.latribuna.
it) è un vero strumento operativo
multilivello, finalizzato alla tutela del consumatore ed utilizzabile da studi legali, associazioni e singoli cittadini.
Tutte le tematiche di più ampio interesse
risultano approfondite con chiarezza metodologica ed aggiornamento normativo-giu-
de del songwriting americano: Dirk Hamilton
e Willie Nile porteranno, infatti, i loro tour sul
palcoscenico del festival toscano nelle loro uniche date italiane.
Dirk Hamilton, cantautore americano noto
per i profondi testi e le appassionate performance, è un personaggio fuori da ogni schema, che non ha mai rinunciato alla sua integrità di artista neanche quando, negli anni 70,
qualcuno gli fece balenare la possibilità di un
facile successo che lo avrebbe portato, però, al
rinnegare le vere radici, la reale natura della sua
musica. L’artista non accettò il compromesso e
preferì, invece, una lunga pausa che lo fece poi
rientrare nel mondo musicale con rinnovata
energia e passione.
L’artista ha maturato negli anni un raffinato e
originale stile compositivo, realizzando album
che gli permettono di collocarsi fra i cantautori
più originali emersi in America negli anni ’70.
"Fare musica fa bene all'anima": queste le sue
parole, che trovano piena traduzione nella sua
musica, ad altissima sensibilità.
Willie Nile, cantante e musicista statunitense,
esordisce nel 1980 presentando l’omonimo album di debutto, immediatamente definito dal
critico musicale Dave Okamoto "uno dei più
eccitanti album folk-rock dell'era post-Byrds".
Così come per Hamilton, anche la carriera di
Nile, clamorosamente partita, s’interrompe
per circa un decennio, a causa di dissapori con
la sua casa discografica.
L’artista torna poi ad una intensa produzione musicale, che lo vede incidere numerosi
album ed esibirsi dal vivo, acquisendo ancor
maggiore successo.
Il suo è un rock'n'roll romantico, metropolitano, un rock di strada vibrante di elettricità
e che trova i suoi esponenti più graffianti in
Bruce Springsteen, Patti Smith, Lou Reed.
I brani di Willie Nile, un po' come l'amata
New York che da trent'anni lo ospita, si ri-
IL CIMITERO
DEI
SITI
INTERNET
http://www.archive.org/web/web.php
di Bruno Pastorelli, Dipartimento nazionale Comunicazione &Immagine
nell’ottobre del
1999 e morto
nel febbraio del
2001, poi riaperto nel 2002
e chiuso definitivamente
nel
2008. I clienti
più affezionati lo
rimpiangono ancora. Fra gli scomparsi c’è anche e Jumpy,
il portale lanciato da Mediaset negli anni
d’oro della New economy. Oggi di Jumpy rimangono solo alcuni account di posta elettronica. Continua poi Moscatelli
“Per quanto riguarda il capitolo informazione vanno ricordati l’indirizzo personale della giornalista Barbara Palombelli,
uno dei primi
blog ad aprire,
ma anche uno
dei primi a chiudere i battenti, e
l’esperienza de
«Il
Nuovo.it»
(2001-2004), un
audace precursore dei quotidiani
online, probabilmente troppo in anticipo
sui tempi. Il dominio è ancora attivo, ma
«Il Nuovo.it» è tramontato e al suo posto
c’è un sito di informazione molto diverso
dal progetto originale. Dal 2005 al 2007
aveva abbassato la serranda persino Virgilio.it, storico portale del gruppo Telecom:
la proprietà aveva deciso di spostare tutti
volgono a tutti, "ai principi, ai pagliacci e ai
vagabondi", così come narra uno dei suoi testi:
impossibile non innamorarsi perdutamente di
almeno una delle sue splendide canzoni.
Il Crete Senesi Rock Festival nasce dalla
collaborazione tra la Scuola Esegetica, gruppo di amici accomunati dalla passione per il
rock’n’roll e l’associazione culturale Tv Spenta,
con il patrocinio del comune di Rapolano Terme e il sostegno di Bancasciano.
Sebbene di alto livello, non è la sola musica
a rendere il Crete Senesi Rock Festival un appuntamento di serie A: si tratta, infatti, di un
evento ‘no profit’, creato col vero obiettivo di
permettere, attraverso un grandioso spettacolo, la rivalorizzazione delle Crete Senesi, un
affascinante angolo della Toscana, da scoprire
ed apprezzare per i paesaggi, la natura, l’arte
e - perché no? - la cucina semplice ed il vino,
schietto come i suoi abitanti.
Silvia Catalucci
i contenuti su Alice, ma gli utenti l’hanno
costretta a fare marcia indietro e a ripristinare anche il vecchio marchio”.
Insomma, con il passare degli anni, Internet tende ad assomigliare sempre di
più a Crono: divora con voracità tutto
quella che crea. E il motivo è tutto nel
suo Dna: i costi d’ingresso sono molto
bassi e chiunque può entrare nella rete
con nuove idee e nuovi modelli di business che, in poco tempo, hanno la meglio sui portali più attempati. Qualche
esempio? Second Life, i cui contatti sono
crollati miseramente nel giro di tre anni;
MySpace, che nei mesi scorsi ha dovuto
subire la morsa di Facebook, e Facebook
stesso che con lo slogan «Siamo la sesta
nazione del mondo», oggi guarda con sospetto al novello Twitter (un sistema di
microblogging che ha visto i suoi utenti
crescere da 400 mila a svariati milioni in
poco più di un anno e che è stato persino inserito nei programmi di studio delle
scuole britanniche).
Curiosità, sul sito archive.org, sul frame
in alto a destra possiamo leggere “Naviga
tra oltre 150 miliardi di pagine Web archiviate dal 1966 a pochi mesi fa.”
Questo è il Web.
F.Saltarelli I.Zedda
FORMULARIO PER LA TUTELA DEL CONSUMATORE
CELT casa Editrice La Tribuna RCS Libri SpA Piacenza 2009, pagg. 527, € 33,00.
di Luca Riciputi (Consulente aziendale ed esperto Risorse umane)
risprudenziale: class action, condominio,
prodotti difettosi, responsabilità civile da
circolazione stradale, utenze domestiche,
telefonia, viaggi e turismo, etc.
Le singole problematiche sono illustrate
sul piano pratico con la predisposizione di
appositi formulari corredati da note esplicative.
A corredo del volume, su di apposito CDRom operante in ambiente Windows, sono
contenute centinaia di formule, in linea
con i più rilevanti provvedimenti di set-
tore e corredate del
corpus normativo di
riferimento (vedi il
D.L.vo 6 settembre
2005, n.206, più noto quale “Codice del
Consumo”).
29
NON SOLO BANCA
altroturismo
La pittura di paesaggio nelle Ville Doria Pamphilj
CARAVAGGIO E L’ARTE
DELLA FUGA
Genova, Villa del Principe, sino al 26 settembre 2010
di Arturo
A- Agostino Tassi
Paesaggio marino con cantiere navale e una "buona fortuna", olio su tela
C - Bloemen Jan Frans van, detto l’Orizzonte
Paesaggio con temporale, olio su tela
U
n binomio da non perdere:
la riapertura degli interni
restaurati e dei giardini della Villa del Principe, la più
vasta e sontuosa dimora nobiliare della
città di Genova, e l’allestimento di una
grande mostra, che presenta, per la prima volta, oltre ottanta dipinti di pittura
di paesaggio, tutti tratti dalle Collezioni
delle diverse dimore della Dinastia Doria Pamphilj, molti dei quali inediti.
Era il 1521 quando Andrea Doria,
valente ammiraglio e uomo d’armi
leggendario, diede il via ai lavori che
avrebbero portato alla costruzione della meravigliosa villa affacciata sul mare
di Genova. Questo sarebbe divenuto il
luogo di pace al rientro dai suoi innumerevoli viaggi e la dimora prescelta
30
B - Michelangelo Merisi detto il Caravaggio
Riposo durante la fuga in Egitto, olio su tela
D - Jan Frans van Bloemen (detto l’Orizzonte)
Paesaggio con pastore, due contadine e lago
nel fondo, olio su tela
per i suoi successori, la famiglia Doria
Pamphilj. In questa villa Andrea Doria
diede vita ad una grande corte rinascimentale, di cui fecero parte artisti come
il magnifico Perino del Vaga, che si occupò della decorazione e degli arredi
di gran parte delle sale. La Villa venne
poi ampliata dal successore di Andrea,
Giovanni Andrea I Doria, con il quale raggiunse il suo massimo splendore.
Secondo le più recenti ricerche, proprio
da quest’ultimo, Caravaggio ricevette,
durante il breve soggiorno a Genova
dell’agosto 1605, l’offerta di affrescare
una loggia del palazzo in cambio del
favoloso compenso di 6000 scudi, che
però l’artista rifiutò.
Oggi Villa del Principe è un luogo monumentale pieno di tesori nascosti. Per
rivivere i suoi fasti basta percorrerne le
stanze, ammirare gli splendidi affreschi
ed arazzi o passeggiare tra le fontane del
meraviglioso giardino cinquecentesco.
Interventi di restauro si sono succeduti in questi ultimi anni e finalmente gli
interni e il giardino hanno riacquistato
lo smalto di quando erano una vera e
propria Reggia in città.
È in questi sontuosi ambienti che trova
scenografia appropriata la grande mostra: circa ottanta opere, in parte mai
esposte, che documentano come la storia del collezionismo e mecenatismo
della celebre dinastia genovese-romana
sia stata fortemente caratterizzata, nel
Un binomio da non perdere: la riapertura degli interni restaurati e dei giardini della Villa del Principe, la più vasta
e sontuosa dimora nobiliare della città
di Genova, e l’allestimento di una grande mostra, che presenta, per la prima
volta, oltre ottanta dipinti di pittura di
paesaggio, tutti tratti dalle Collezioni
delle diverse dimore della Dinastia Doria Pamphilj, molti dei quali inediti.
Era il 1521 quando Andrea Doria,
valente ammiraglio e uomo d’armi
leggendario, diede il via ai lavori che
avrebbero portato alla costruzione della meravigliosa villa affacciata sul mare
di Genova. Questo sarebbe divenuto il
luogo di pace al rientro dai suoi innumerevoli viaggi e la dimora prescelta
per i suoi successori, la famiglia Doria
Pamphilj. In questa villa Andrea Doria
diede vita ad una grande corte rinascimentale, di cui fecero parte artisti come
il magnifico Perino del Vaga, che si occupò della decorazione e degli arredi
di gran parte delle sale. La Villa venne
poi ampliata dal successore di Andrea,
Giovanni Andrea I Doria, con il quale raggiunse il suo massimo splendore.
Secondo le più recenti ricerche, proprio
da quest’ultimo, Caravaggio ricevette,
durante il breve soggiorno a Genova
dell’agosto 1605, l’offerta di affrescare
una loggia del palazzo in cambio del
favoloso compenso di 6000 scudi, che
però l’artista rifiutò.
Oggi Villa del Principe è un luogo monumentale pieno di tesori nascosti. Per
rivivere i suoi fasti basta percorrerne le
stanze, ammirare gli splendidi affreschi
ed arazzi o passeggiare tra le fontane del
meraviglioso giardino cinquecentesco.
Interventi di restauro si sono succeduti in questi ultimi anni e finalmente gli
interni e il giardino hanno riacquistato
lo smalto di quando erano una vera e
propria Reggia in città.
È in questi sontuosi ambienti che trova
scenografia appropriata la grande mostra: circa ottanta opere, in parte mai
esposte, che documentano come la storia del collezionismo e mecenatismo
della celebre dinastia genovese-romana
sia stata fortemente caratterizzata, nel
corso della sua lunga storia, dalla costruzione e allestimento di magnifiche
ville extra urbane, oggi monumenti nazionali.
La mostra esplora un aspetto di questo
ideale di vita extraurbano, raccogliendo
per la prima volta quadri di paesaggio
un tempo pensati per accompagnare il
tempo del piacere e dello svago.
Spicca il capolavoro di Caravaggio noto
come la Fuga in Egitto, un tempo collocato nella villa del Bel Respiro a Roma.
Nella mostra, aperta da una preziosa
sequenza di opere provenienti dalla villa cinquecentesca Centurione Doria di
Pegli, presso Genova, sono esposti cicli
pittorici dipinti dagli artisti a partire
dalla metà del Seicento appositamente
per le diverse ville di famiglia. Così la
serie di Momper e Dughet, Grimaldi e
Anesi per la villa del Bel Respiro, che è
stata un notevole modello architettoni-
NON SOLO BANCA
ALTROturismo
co: Camillo Pamphilj, nipote del Papa
Innocenzo X, pur curando soprattutto
la raccolta di sculture antiche per l’interno e l’esterno della villa, attraverso
una straordinaria campagna di acquisti abbellì con splendidi arredi le sale
del casino. La mostra esplora anche un
aspetto meno noto della Roma papale,
attraverso delle opere di un genere del
paesaggio tutto particolare, quali marine e tempeste di autori allora molto
stimati.Il palazzo di Nettuno e il casino
di Anzio furono teatro del mecenatismo del figlio primogenito di Camillo,
Giovanni Battista, e poi, soprattutto,
del nipote.
Anche nella villa di Ripa Grande, dimora della celebre Donna Olimpia,
venne creata una piccola collezione,
che ne completava il progetto di villa
fluviale per bagni e giardino di delizie,
lungo il fiume Tevere. Tra i quadri che
la decoravano, sono presenti opere di
Francesco da Ponte detto il Bassano e
del noto paesaggista olandese Herman
van Swanevelt.
La villa d’Albano, oggi purtroppo ridotta ad un rudere, fu residenza di
campagna splendidamente decorata del
Cardinale Benedetto, finora conosciuto
dal pubblico per il mecenatismo musicale più che per quello pittorico, ma che
seppe circondarsi di un gran numero di
capolavori. Si ricorda il ciclo di J. F. van
Bloemen, specialista, significativamente soprannominato “Orizzonte”, che
dedicò ai Pamphilj una serie impressionante d’opere, conservate oggi negli appartamenti privati e per la prima volta
visibili al pubblico nella loro interezza.
Una serie di foto d’autore, scattate per
un nuovo edificio extraurbano della famiglia, infine, fa da appendice alla mostra, aprendo l’esposizione alla speranza
che i modelli d’arte del tempo libero
antichi esposti, possano aggiornarsi alle
esigenze della contemporaneità. La villa montana a Guarcino, detto Rifugio
Floridi Doria Pamphilj, posta alla sommità dell’Appennino a sud di Roma, è
stata scelta come residenza dalla famiglia e ristrutturata sull’archetipo dei
quattro elementi della natura e al crocevia di quattro percorsi naturali, che
l’artista Lala Meredith Vula ha espresso
attraverso alcuni scatti nelle diverse stagioni.
Il LUCCAdigitalPHOTOfest
presenta una straordinaria mostra estiva
“DIVAS: dalla Dolce Vita agli ultimi
scoop”
Le grandi dive negli scatti rubati da Rino Barillari “Er king of Paparazzi”
di Arturo
Richard Burton ed Elizabeth Taylor
hanno fornito più di uno spunto ai
paparazzi romani
Marcello Mastroianni e Sofia Loren,
intramontabili miti della Dolce Vita
Diana Spencer l’indimenticabile Lady D
la principessa triste morta in un misterioso
incidente a Parigi
La top model Claudia Shiffer in via Veneto
Caravaggio e l’arte della fuga.
La pittura di paesaggio nelle
Ville Doria Pamphilj
Genova, Villa del Principe
Sino al 26 settembre 2010.
Orario: tutti i giorni
dalle 10 alle 17, escluso il giovedì.
Ingresso: intero 12 euro ;
ridotto 9 euro; scuole 7 euro
L
a mostra, dedicata alle icone
femminili dai mitici anni ’60
ad oggi, colte dall’obbiettivo
arguto e irriverente di Barillari,
è un’anteprima assoluta organizzata dal
LUCCAdigitalPHOTOfest con il Comune di Lucca, per anticipare la sesta
edizione del Festival, che si terrà come di
consueto nei prossimi mesi di novembre
e dicembre e che quest’anno sarà dedica-
to proprio alla donna.
Rino Barillari è un fotografo che ha attraversato la Storia del nostro paese dagli
anni '50 fino ad oggi. Nelle sue immagini gli anni del miracolo economico
diventano sinonimo di “cronaca rosa”,
mentre la Hollywood sul Tevere, crea la
mitica figura del “Paparazzo” consacrata
da Fellini ne “La dolce vita”.
La mostra rievoca le atmosfere e i volti
di quell’epoca per arrivare fino ai giorni
nostri, attraverso il glamour e il fascino
intramontabile delle dive: Sophia Loren,
Audrey Hepburn, Anna Magnani, Anita
Ekberg, Ingrid Bergman, Claudia Schiffer, Sharon Stone, Lady Diana e molte
altre.
Il LUCCAdigitalPHOTOfest celebra,
con questo evento, i 50 anni dall’uscita
del film di Fellini e dedica un tributo significativo ad un personaggio, Rino Barillari, che rappresenta un modo di fare
fotogiornalismo tipicamente italiano: il
paparazzo – dice Barillari – non si arrende di fronte a nulla “la guera è guera”!
E poi questa professione è una scelta di
vita.
Lo stile fotografico di Rino Barillari
è inconfondibile, proprio come il suo
slang angloromanesco, che si racchiude
perfettamente nell'affettuoso appellativo
"Er King".
Con l’occhio penetrante della sua macchina fotografica, Rino Barillari è stato
testimone e al tempo stesso protagonista, della mondanità romana ingaggiando spesso spettacolari match notturni
con i vip sul ring di Via Veneto.
"Sono arrivato a Roma a soli 14 anni
e mi sembrava davvero l'America. Ho
fotografato tutti, da Richard Burton a
Liz Taylor; le ho prese da Peter O'Toole ubriaco, ho fatto a botte con Marlon
Brando, karate con Aznavour".
Il fotoreporter che, grazie ai suoi memorabili scoop, è riuscito a rendere l'affresco di un'epoca, vanta con orgoglio una
serie di record da Guinness dei primati:
76 macchine fotografiche fracassate, 11
costole rotte e 162 volte al pronto soccorso.
Niente retorica o effetti di maniera, dunqu, nella sua opera, ma la verità limpida
raccontata con il rigore del cronista che
fissa nell'attimo, nello scatto a sorpresa,
l'immagine "rubata", un documento
puntuale e fedele dei tempi.
RINO BARILLARI the king of
Paparazzi
"DIVAS: dalla Dolce Vita agli
ultimi scoop"
Lucca, Palazzo Guinigi
Sino al 22 agosto 2010
Orari: dal lunedì al giovedì
10,00 - 13,00 / 17,00 - 20,00
venerdì, sabato e domenica
10,00 - 13,00 / 17,00 - 20,00 / 21,00 - 23,00
31
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Mostre D’arte Ed Eventi Museali
orchestra
Incantesimi, fantasia di canzoni dai film di Walt
Disney per soprano, pianoforte e orchestra
Amarcord, fantasia dei temi di N. Rota dai film di
Fellini
CARMINA BURANA
ALESSANDRO MENDINI: ALCHIMIE. Dal
Controdesign alle Nuove Utopie
Catanzaro, MARCA
Fino al 25 luglio
I BASALDELLA. Dino, Mirko, Afro
Passariano di Codroipo (UD), Villa Manin
Fino al 29 agosto
DA FATTORI A CASORATI. Capolavori della collezione
Ojetti
Viareggio (LU), Centro Matteucci per l’Arte moderna
Fino al 12 settembre
EMILIO ISGRÒ. Disobbedisco. Sbarco a Marsala e
altre Sicilie
Marsala (TP), Convento del Carmine
Fino al 19 settembre
LA PIETRA E IL LEONE. San Pietro e san Marco
nell’Oriente cristiano
Vicenza, Gallerie di Palazzo Leoni Montanari
Fino al 10 ottobre
MAIOLICHE IN ROCCA. La collezione di Gisèle BraultPesché
Angera (VA), Rocca Borromeo
Fino al 17 ottobre
ED TEMPLETON. Il Cimitero della Ragione
Nuoro, MAN
Dal 29 luglio al 3 ottobre
RINASCIMENTO TRA VENETO E FRIULI (1450 - 1550)
Portogruaro (VE), Collegio Marconi
Dal 7 agosto al 17 ottobre
L'AVVENTURA DEL VETRO. Dal Rinascimento al
Novecento tra Venezia e mondi lontani
Trento, Castello del Buonconsiglio; Vigo di Ton (TN),
Castel Thun
Fino al 7 novembre
Musica Classica
LUDOVICO EINAUDI
Monza (MI), Villa Reale, l’8 luglio
Cremona, Arena Giardino, il 23 luglio
ORCHESTRE CHERUBINI – OGI – RICCARDO MUTI
Ravenna, Pala De André, il 12 luglio
Direttore: R. Muti
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Orchestra Giovanile Italiana
CONCERTO SINFONICO
Montepulciano (SI), Piazza Grande, il 16 luglio
UTO UGHI E I FILARMONICI DI ROMA
Aosta, Teatro Romano, il 18 luglio
G. B. Viotti: Concerto n. 22 in la minore per violino e
orchestra
B. Bartók: Danze rumene
C. Saint-Saëns: Introduzione e Rondò capriccioso in
si minore op. 28
P.de Sarasate: Carmen Fantasy op. 25, Introduction:
Allegro moderato
MOVIE CHARMS
Milano, Auditorium, il 19 luglio
Pianoforte: A. Lucchetti
Direttore: A. Ballista
Non solo Charlot, fantasia di temi dai film di
Ch.Chaplin per pianoforte e orchestra
Una pantera a Hollywood, temi e canzoni delle
colonne sonore di H.Mancini per pianoforte e
32
CONCERTO SINFONICO
Lajatico (PI), Teatro del Silenzio, il 23 luglio
Orchestra Maggio Musicale Fiorentino
Direttore:Paolo Carignani
Pianista: Saleem Abboud-Ashkar
Violinista: Anna Tifu
Musiche: G. Faure, S.V. Rachmaninov, L. van
Beethoven, P. De Sarasate, M. Ravel, R. Korsakov, G.
Rossini, P.I.Tchaikovsky
GIOVANNI ALLEVI
Massa, Porto Marina di Carrara, il 25 luglio
Anzio (RM), Villa Adele, il 9 agosto
VESPRO DELLA BEATA VERGINE
Macerata, Sferisterio, il 29 luglio
Musiche: C. Monteverdi
Direttore: M. Mencoboni
Complesso vocale e strumentale del Cantar Lontano
ACCARDO E MANZINI
Cortina d’Ampezzo (BL), Alexander Girardi Hall, il 31
luglio
Violino: Salvatore Accardo
Pianoforte: Laura Manzini
W.A.Mozart: Sonata in sol maggiore K 301
J.Brahms: Sonata in re minore op. 108
C. Debussy: Sonata in sol minore
K.Szymanowski Tre Capricci di Paganini (nr. 20, 21,
24)
Opera, Operetta E Balletto
PER SEMPRE VERDI
Milano, Auditorium, il 12 luglio
Pianoforte: Alessandro Luchetti
Direttore: Antonio Ballista
G. Verdi - A. Lucchetti: Reminiscenze de Il Trovatore;
Parafrasi di Rigoletto; Parafrasi de La Traviata
ORCHESTRA FILARMONICA DELLA SCALA
Castagneto Carducci (LI), Arena Mario Incisa della
Rocchetta, il 18 luglio
Direttore: A. Pappano
Pompei (NA), Teatro Grande Scavi, il 22 luglio
Autore: C. Orff
Direttore: N. Luisotti
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
Orchestra, Coro e Coro delle Voci Bianche del Teatro
di San Carlo
D I
L U G L I O
Musiche: G. Verdi
Libretto: T. Solera e F. M. Piave
Orchestra Opera Europa
COSE CHE MI SONO CAPITATE…ANCORA – GENE
GNOCCHI
Torino, Lingotto Fiere, il 28 luglio
FESTIVAL PUCCINI 2010
Viareggio (LU), Torre del Lago – all’aperto
La fanciulla del West: dal 16 luglio al 7 agosto
Madame Butterfly: dal 17 luglio al 22 agosto
Tosca: dal 24 luglio al 21 agosto
Turandot: dal 31 luglio al 20 agosto
MAGNANI ANNA IN ARTE NANNARELLA
Roma, Villa Pamphilj, il 2 agosto
Interpreti: Anna Mazzamauro
ROBERTO BOLLE AND FRIENDS
Venaria Reale (TO), Giardini Reali, il 19 luglio
Venezia, Piazza S. Marco, il 27 luglio
Castagneto Carducci (LI), Arena Mario Incisa della
Rocchetta, il 29 luglio
LA SERVA PADRONA – POMME D’API
Bologna, Teatro Comunale, dal 22 al 24 luglio
G. B. Pergolesi: La serva padrona – Intermezzo buffo
in due atti
J. Offenbach: Pomme d’api – Operetta in un atto
Direttore: S. Percacciolo
RIGOLETTO
Roma, Terme di Caracalla, dal 28 luglio all’8 agosto
Direttore: D. Renzetti
Libretto: F. M. Piave
Musiche: G. Verdi
FAUST
Macerata, Sferisterio, dal 30 luglio al 7 agosto
Coro Lirico Marchigiano V. Bellini
Musiche: Ch. Gounod
Orchestra Regionale delle Marche
LA FORZA DEL DESTINO
Macerata, Sferisterio, dal 31 luglio all’8 agosto
Coro Lirico Marchigiano V. Bellini
Musiche: G. Verdi
Orchestra Regionale delle Marche
Teatro, Cabaret, Spettacoli
GIANFRANCO JANNUZZO IN RECITAL
Roma, Villa Pamphilj, l’8 luglio
Autore e interprete: Gianfranco Jannuzzo
DON GIOVANNI
Chiusdino (SI), Abbazia di San Galgano, fino al 17
luglio
Libretto: L. Da Ponte
Musiche: W. A. Mozart
FICHI D’INDIA SHOW
Collegno (TO), Parco della Certosa Reale, l’8 luglio
IL FLAUTO MAGICO
Firenze, Prato delle Colonne – Giardino di Boboli,
dall’8 al 15 luglio
Libretto: E. Schikaneder
Musiche: W. A. Mozart
SERATA COLORADO
Grugliasco (TO), Gru Village, il 13 luglio
LA PRINCIPESSA DELLA CZARDAS
Trieste, Teatro Lirico G. Verdi, dall’8 al 22 luglio
Autori: R. Benatzky e R. Stolz
Musiche: E. Kàlmàn
AIDA
Palermo, Teatro di Verdura, dal 9 al 13 luglio
Direttore: S. Dinic
Musiche: G. Verdi
Libretto: A. Ghislanzoni
Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro Massimo
Regia: F. Ripa Di Meana
THE TOKIO BALLET ALLA SCALA
Milano, Teatro alla Scala, l’11 luglio
TOSCA
Pompei (NA), Teatro Grande Scavi, dal 13 al 17 luglio
Libretto: L. Illica e G. Giacosa
Musiche: G. Puccini
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
AIDA
Roma, Terme di Caracalla, dal 15 luglio al 5 agosto
Direttore: D. Oren
ATTILA
Aquileia (UD), Piazza Capitolo, dal 16 al 18 luglio
Macerata, Teatro Lauro Rossi, il 10 agosto
2 0 1 0
I MOMIX IN REMIX
Racconigi (CN), Castello, il 9 e 10 luglio
Cremona, Arena Giardino, il 20 e 21 luglio
NON C’È PIÙ IL FUTURO DI UNA VOLTA – ZUZZURRO
E GASPARE
Rivalta (TO), Parco Ex Monastero,il 16 luglio
PLAUTUS FESTIVAL
Sarsina (FO), Arena Plautina, dal 17 luglio al 14
agosto
Omaggio a Plauto il 17 luglio
La Commedia dei Gemelli il 22 luglio
Miles Gloriosus il 25 luglio
La Bisbetica Domata il 29 luglio
Il Giorno della Civetta il 1° agosto
Il Burbero Benefico il 5 agosto
Amleto il 7 agosto
Il Volpone il 12 agosto
Le Due Sorelle il 14 agosto
PROMEMORIA – MARCO TRAVAGLIO
Ostia Antica (RM), Anfiteatro, il 17 luglio
FICARRA & PICONE
Grugliasco (TO), Gru Village, il 20 luglio
ARTURO BRACHETTI & FRIENDS
Morbegno (SO), Polo Fieristico, il 23 luglio
Venaria Reale (TO), Giardini Reali, il 30 luglio
Sarzana (SP), Piazza Matteotti, il 2 agosto
RACCONTARE CHOPIN
Ostia Antica (RM), Anfiteatro, il 24 luglio
Corrado Augias: voce narrante
Giuseppe Modugno: pianoforte e voce
ANTONIO CORNACCHIONE
Massa, Palazzo Ducale, il 7 agosto
Musica Pop, Rock & Jazz
LIGABUE
Roma, Stadio Olimpico, il 9 e 10 luglio
Firenze, Stadio Artemio Franchi, il 13 luglio
Milano, Stadio San Siro, il 16 luglio
Padova, Stadio Euganeo, il 20 luglio
Messina, Stadio S. Filippo, il 24 luglio
MARIO BIONDI – SPAZIO TEMPO TOUR
Milano, Arena Civica, il 12 luglio
Nettuno (RM), Stadio del Baseball, il 1° agosto
MARK KNOPFLER
Perugia, Arena Santa Giuliana, il 12 luglio
JETHRO TULL
Monza (MI), Villa Reale, il 12 luglio
MALIKA AYANE
Portofino (GE), Palco sul Mare Festival, il 13 luglio
Chiusdino (SI), Abbazia di San Galgano, il 17 luglio
Fiesole (FI), Anfiteatro Romano, il 22 luglio
Rezzato (BS), Villa Fenaroli, il 23 luglio
Lecce, Politeama, il 30 luglio
Locorotondo (BA), Locus Festival, il 31 luglio
SKUNK ANANSIE
Taormina (ME), Teatro Antico, il 13 luglio
Roma, Ippodromo delle Capannelle, il 15 luglio
KEITH JARRETT STANDARD TRIO
Ravenna, Pala De André, il 13 luglio
PAOLO NUTINI
Udine, Piazza Castello, il 16 luglio
Ferrara, Piazza Castello, il 17 luglio
Roma, Cavea Auditorium, il 18 luglio
Milano, Arena Civica, il 21 luglio (con Florence and
The Machine)
CROSBY, STILLS & NASH
Milano, Arena Civica, il 16 luglio
Aosta, Teatro Romano, il 21 luglio
AFTERHOURS
Sesto S. Giovanni (MI), Carroponte, il 19 luglio
Roma, Ippodromo delle Capannelle, il 21 luglio
NORAH JONES
Milano, Arena Civica, il 20 luglio
CARMEN CONSOLI
Monza (MI), Villa Reale, il 20 luglio
NATALIE COLE
Parma, Arena Parco Ducale, il 21 luglio
LITFIBA REUNION TOUR 2010
Roma, Ippodromo delle Capannelle, il 22 luglio
Collegno (TO), Parco della Certosa Reale, il 26 luglio
Villafranca (VR), Castello Scaligero, il 29 luglio
La Spezia, Calata Paita, il 3 agosto
KINGS OF CONVENIENCE
Ferrara, Piazza Castello, il 24 luglio
ANDREA BOCELLI
Lajatico (PI), Teatro del Silenzio, il 25 luglio
GARY MOORE
Milano, Arena Civica, il 27 luglio
Roma, Ippodromo delle Capannelle, il 28 luglio
DEEP PURPLE
Taormina (ME), Teatro Antico, il 29 luglio
Campofelice di Roccella (PA), Gran Teatro Torre
Roccella, il 30 luglio
DALLA & DE GREGORI
Massa, Piazza Aranci, il 5 agosto
U2
Torino, Stadio Olimpico, il 6 agosto
La Redazione declina ogni responsabilità per cambiamenti di programmi, date e luoghi degli eventi segnalati.
Nella vita
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r
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NoN possoNo
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Rifiuta
l’omofobia.
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