Supplemento al numero odierno di MF/Milano Finanza - Il quotidiano dei mercati finanziari Spedizione in A.P. 45% art. 1 c. 1 L. 46/04, DCB Milano. Direttore responsabile Paolo Panerai. Registrazione Tribunale di Milano n. 266 del 14/4/1989. N° 6 ANNO LXII | Luglio 2010 ATTUALItà LA VERA LOTTA ALLA MAFIA ATTUALItà BANCO DI SICILIA, L’ULTIMA ESTATE FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI Un uomo nuovo alla guida dell’Abi FILO DIRETTO GRUPPO DELTA IN CORSIA “EMERGENZIALE” ATTUALITA’ TUTTI PER UNO FILO DIRETTO GRUPPO UBI, PIAZZA IL PRODOTTO E TACI UN PROgETTO DI SOLIDARIETà TARgATO CUORE FABI IL SOGNO DI ARUNAS Serve poco per rendere una vita felice. NON DEVI METTERE MANO ALLE TASCHE. BASTA UNA FIRMA PER DONARE IL TUO 5 PER MILLE. “IL SOGNO DI ARUNAS” onlus C.F. 98120160175 Via Cefalonia 41/a 25124 Brescia IBAN IT34C0869211205027000270458 Banca di Credito Cooperativo di Brescia Via Crotte n. 28 – 25127 Brescia EDITORIALE FILO DIRETTO 2 > 3> Gruppo Delta in corsia"emergenziale" UBI, piazza il prodotto e taci SINDACATO & SERVIZI ATTUALITà 5 > Lettera aperta al Presidente della Cassa di Risparmio di Bolzano 5 > Tutti per uno! 8 > Quota periscopica ATTUALITà 9 > La vera lotta alla mafia 10 > Congresso di gruppo FABI IntesaSanPaolo 11 > Giovani sindacalisti crescono 11 > CO.CO. PRO, Fragilità previdenziale 12 > Aumenti contrattuali 2010 14 > Nidi aziendali in banca 15 > Banco di Sicila, l'ultima estate 16 > Intervista al Premio Nobel per l'Econo- mia Vernon L.Smith 17 > Insieme per i clienti 18 > A Verona sindacalisti in cattedra per orientare i giovani 19 > Congresso di gruppo Fabi Unicredit 21 > 2009, crisi anche per i rapinatori 21 > BNL regina delle banche armate di Lando Maria Sileoni - Segretario generale FABI NATO IL 15 LUGLIO I l 15 luglio Giuseppe Mussari viene eletto ufficialmente presidente dell’Abi. Ormai i giochi sono fatti: il comitato esecutivo ha già trovato la quadra sul suo nome e ha scelto, così, all’unanimità di affidare la guida dell’Associazione bancaria italiana al “giovane” quarantottenne numero uno del Gruppo Montepaschi. Dopo il ritiro dell’attuale presidente uscente, Corrado Faissola, dalla corsa alla poltrona più alta di piazza del Gesù, si presenta, infatti, come candidato unico. Uomo schivo e riservato, Mussari, calabrese di nascita ma senese d’adozione, ha percorso per intero la sua crescita professionale all’interno del Monte Paschi di Siena, dov’è arrivato a ricoprire la carica di presidente, dopo aver guidato la Fondazione. La FABI e le altre organizzazioni sindacali del settore hanno espresso, da tempo, il proprio giudizio positivo per questa candidatura, che rappresenta un segnale di novità all’interno della “foresta pietrificata” dell’Abi. Mussari presidente inaugura, a nostro giudizio, un nuovo corso dell’Associazione datoriale, che è chiamata a recuperare una condizione d’isolamento e un deficit di credibilità, consolidatisi in Italia nei confronti del sistema bancario: troppi gli scandali finanziari; poca l’attenzione ai risparmiatori, alle aziende e al territorio; vecchio l’approccio alle relazioni industriali. Insomma, una realtà conservatrice e anarchica che, così come Tom Cruise nel celebre film di Oliver Stone, “Nato il 4 luglio”, l’avvocato Mussari è chiamato ad affrontare. È necessario ed indispensabile un cambiamento di rotta; una volontà manifesta di abbandonare le vecchie logiche del passato per dare un futuro al “sistema” e ai lavoratori che da esso dipendono. Da parte nostra siamo pronti ad affrontare la sfida e a sostenere una vera volontà riformatrice. Il banco di prova è immediato. Il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro è alle porte e sarà la cartina di tornasole del cambio d’impostazione auspicato. La storia dell’avvocato Mussari, la cultura di provenienza, la forte rappresentanza assegnatagli, sono segnali positivi e incoraggianti, che fanno ben sperare. Ma, come sempre, sarà la verifica sul campo a dare certezze. Nel frattempo auguriamo buon lavoro al nuovo presidente. SICUREZZA 20 > Prevenzione rapine, quando la circolare funziona a metà PENSIONATI 22 > Quando l'unica compagnia è la pasticca o la bottiglia 23 > SPAZIO DONNA 24 > Welfare 24 > FISCO SALUTE 25 > Giovani dopati contro ansia e stress IL PARERE LEGALE 26 > Infortunio in itinere non solo banca HI TECH 27 > Web mobile a portata di tutti LA FABBRICA DEI SOGNI 28 > L'Italia secondo Luchetti PER BACCO! 28> I segreti dei vini di Sicilia AVVISO AI NAVIGANTI 28> Il cimitero dei siti internet SEGNALIBRO 28> Formulario per la tutela del consumatore ALTROTURISMO 30> Caravaggio e l'arte della fuga 31 > Divas: dalla dolce vita agli ultimi scoop Chi c'è C'è 32> Il cartellone di Luglio Direttore responsabile Paolo Panerai Direttore editoriale Lando Maria Sileoni Comitato di direzione Gianfranco Luca Bertinotti Mauro Bossola Franco Casini Giuliano De Filippis Attilio Granelli Mauro Morelli Mauro Scarin Lando Maria Sileoni Capo redattore Lodovico Antonini esperto risorse umane e consulente aziendale Editing: Mariapaola Diversi Domenico Secondulfo, Ordinario di Sociologia Generale Università di Verona DTP: ERRE Creativity - Alessandro Villa Collaboratori Luciano Quaranta, Clinica oculistica Università degli Studi di Brescia Maddalena Sorrentino, docente di informatica generale, Università Cattolica - Milano Luca Riciputi, Illustrazioni: Roberto Mangosi Flavia Gamberale Grafica: www.Majakovskij -comunicazione.com Stampa: Elcograf, Beverate di Brivio (Lc) Direzione, Redazione, Amministrazione 00198 Roma - Via Tevere 46 Telefoni: 06-84.15.751/2/3/4 Fax: 85.59.220 E - m a i l : re d a z i o n e @ fa b i . i t | E d i z i o n e w e b : w w w. fa b i . i t / i n fo _ e _ n e w s / l a _ v o c e _ a n n a le . a s p | w w w. fa b i . i t - E - m a i l : fe d e r a z i o n e @ fa b i . i t FILO DIRETTO Raggiunto un nuovo accordo Gruppo Delta in corsia “Emergenziale” Grazie all’intesa siglata da sindacati e commissari ad acta, i 446 dipendenti che rischiavano un secco licenziamento senza compensazione alcuna potranno accedere al Fondo emergenziale che darà loro diritto a un’indennità di disoccupazione per due anni, pari all’80% dello stipendio. Prossimo obiettivo? Lottare per la ricollocazione professionale di Luca Bertinotti, Segretario nazionale FABI dei lavoratori che hanno perso il posto D opo il primo accordo siglato lo scorso 12 maggio, una nuova e sofferta intesa è stata raggiunta il 12 giugno a Bologna tra le Organizzazioni sindacali e i tre Commissari “ad acta” per il Gruppo Delta, in amministrazione controllata. Al termine del lungo e serrato confronto, intrapreso tra le delegazioni sindacali coordinate dalle Segreterie Nazionali di Dircredito, FABI, Fiba-Cisl, Fisac-Cgil, Ugl-credito e Uilca e i Commissari liquidatori del Gruppo, è stata prevista per la prima volta l’attivazione del Fon- Bilancio dei primi 5 mesi di attività delle Fiamme Gialle IN AUMENTO I REATI FINANZIARI La Guardia di Finanza da gennaio a maggio di quest’anno ha denunciato 430 persone per abusivismo bancario, 262 per usura e 382 per riciclaggio di denaro sporco. Scoperti inoltre 22,2 miliardi di euro di redditi non dichiarati al fisco e 3.790 evasori totali 2 do Emergenziale come ammortizzatore sociale del settore del credito. La gravissima e irreversibile situazione del Gruppo Delta, i cui risvolti sono tuttora oggetto d’indagine da parte della Magistratura, ha visto le Organizzazioni sindacali concentrate al massimo per limitare i riflessi negativi e le ricadute sui lavoratori e le lavoratrici coinvolti. Una vicenda – questa - tutta italiana, su cui l’intero sistema creditizio si deve interrogare, riflettendo affinché in futuro non si ripetano più situazioni del genere, caratterizzate da pesanti irregolarità, palesi disapplicazioni della legge e colpevoli disattenzioni, che hanno portato sull’orlo di un baratro senza ritorno un’azienda creditizia composta da colleghi e colleghe giovani, fortemente preparati e motivati. L’accordo, in concreto, prevede il collocamento, a partire dal mese d’agosto, di 446 lavoratori sul Fondo Emergenziale, per la durata di due anni, con la possibilità di usufruire di formazione intensiva per la ricollocazione professionale e di un’indennità di mobilità pari all’80% dell’ultimo stipendio percepito. Rimangono in servizio nelle società del Gruppo, fino all’esaurimento progressivo delle attività di recupero credito, altri 132 colleghi con possibilità, nelle fasi di apertura e chiusura della legge S ’inasprisce la lotta ai reati finanziari. Nei primi 5 mesi dell’anno la Guardia di finanza ha denunciato 430 persone per abusivismo bancario, altre 262 per usura e ben 382 per riciclaggio di denaro sporco (ammonta in totale a 328 milioni di euro l’entità del patrimonio sequestrato). Mentre hanno raggiunto il valore di 22,2 miliardi di sui licenziamenti collettivi, la 223/91, di assorbire altri 14 lavoratori in esubero, in relazione ad una ulteriore possibilità di loro utilizzo. Sono stati, inoltre, previsti incentivi, compatibili con lo stato di crisi d’azienda, per quei lavoratori che intenderanno risolvere consensualmente il proprio rapporto di lavoro, in presenza di altre opportunità lavorative, decidendo così di non optare per il Fondo Emergenziale. Se da una parte proseguiranno in modo costante e puntuale le verifiche e i confronti sul percorso sindacale tracciato nell’accordo, sarà fondamentale che il sistema stesso delle banche del settore si faccia carico, in un’ottica di solidarietà, dell’assunzione e riconversione lavorativa dei colleghi e delle colleghe del Gruppo Delta “collocate”, loro malgrado, in mobilità. Il Sindacato è unito e ha sostenuto incessantemente tutti i lavoratori e le lavoratrici di questo Gruppo. Così ha dato una forte prova di responsabilità e capacità di trovare tempi, strategie e strumenti per governare un delicato e pesante processo di crisi di sistema, rimanendo ancora una volta l’unico vero baluardo contro la pura e semplice distruzione di posti di lavoro, troppo spesso “fatalmente”sacrificati in questi ultimi tempi. euro i redditi non dichiarati scoperti dalle Fiamme Gialle, a cui devono aggiungersi omessi versamenti Iva per 3,1 miliardi. Non solo. Nell’ambito delle operazioni di contrasto ai reati finanziari, sono stati individuati anche 3.790 evasori totali che in vita loro non avevano mai compilato una dichiarazione dei redditi, occultando al fisco qualcosa come 7,9 miliardi di euro. Secondo le forze dell’ordine, che hanno reso noti i dati sull’attività svolta dall’inizio dell’anno a maggio in una recente conferenza stampa, l’attuale situazione di crisi dei mercati internazionali avrebbe causato un incremento degli illeciti finanziari. Cospicua anche la cifra dei beni confiscati alle mafie da gennaio ad adesso e che sfiora l’1,2 miliardi di euro. FILO DIRETTO T rasparenza finanziaria, questa sconosciuta. Nonostante le campagne di sensibilizzazione internazionale, condotte dai sindacati di tutto il mondo, i proclami sulla responsabilità sociale d’impresa, rilanciati a megafono aperto dalla stessa azienda, nonostante le leggi vigenti e persino l’ultima direttiva europea, di prossima uscita, in cui si ribadisce con forza che la vendita dei prodotti finanziari non può prescindere da una corretta e trasparente informazione alla clientela sui rischi ad essa connessi, nonostante tutto questo insomma, sembra che la politica commerciale di Ubi sia rimasta all’anno zero. Succede, infatti, che proprio recentemente il Gruppo - uno dei più grandi a livello nazionale - ha dato diposizioni ai suoi dipendenti di rifilare ai clienti delle obbligazioni strutturate. Piccolo particolare: ai lavoratori non è stata fornita alcuna informativa sulle caratteristiche dei titoli da collocare. Loro dovere sarà quello di piazzare sulle spalle dell’inconsapevole risparmiatore quante più obbligazioni possibili, senza preoccuparsi affatto di fornire a quest’ultimo le opportune raccomandazioni, qualora ci fosse un profilo di rischio non adeguato. Impossibile farlo, del resto. Neanche il più onesto e volenteroso dei colleghi sarebbe in grado: la banca ha, infatti, lanciato sul mercato il titolo, senz’aspettare l’apertura formale del collocamento, per spingere così i colleghi a proporre un prodotto di cui ancora non si conoscono le caratteristiche di rischio. Non solo. Sembra che diversi responsabili territoriali stiano “gentilmente” invitando i dipendenti a disattendere gli obblighi di legge e le normative interne, che in qualche modo potrebbero ostacolarne la commercializzazione. L’imperativo categorico è, insomma, vendere a tutti i costi. Senza pensare minimamente alle conse- La “nuova” strategia commerciale del Gruppo Ubi PIAZZA IL PRODOTTO E TACI Da qualche tempo ai dipendenti della banca viene chiesto di vendere obbligazioni strutturate senza fornire ai clienti alcuna informazione sulle caratteristiche del titolo e sui suoi profili di rischio. Tutto ciò in aperta violazione delle leggi nazionali e delle normative interne. La FABI è già intervenuta in merito invitando i lavoratori a denunciare le pressioni commerciali. Bisogna contrastare questa miope politica aziendale in tutti i modi, perché in gioco ci sono il futuro dei lavoratori e la credibilità dell’azienda di Attilio Granelli, Segretario nazionale FABI guenze penali che una simile condotta potrebbe produrre. Perché, tanto poi, a pagare sarebbero sempre i soliti noti: i bancari che hanno venduto l’obbligazione. Il cliente, a cui sia stata rifilato, in barba alle disposizioni di legge, un prodotto finanziario senza alcuna informativa sui profili di rischio, non ci penserebbe due volte a trascinare in tribunale chi glielo ha fatto acquistare. Per questo la FABI, proprio per evitare che si verifichino tali situazioni in futuro, ha invitato i lavoratori a denunciare al sindacato le eventuali pressioni esercitate dai superiori. È bene, infatti, che la politica commer- L’indagine di Experteer ITALIANI POPOLO DI CARRIERISTI Ben il 70% degli intervistati si dichiara fortemente competitivo sul posto di lavoro contro il 38 e il 39% dei pari-grado francesi e inglesi. Modesto anche il valore che si dà alle relazioni tra colleghi: importanti solo per il 20% del campione consultato I taliani inguaribili carrieristi. Secondo un’indagine di Experteer.it, società specializzata in servizi online per l’avanzamento dei carriera, ben il 70% di loro si dichiara fortemente competitivo sul posto di lavoro, contro il 38 e il 39% dei colleghi francesi e inglesi, che invece in ufficio all’avanzamento ciale miope e irresponsabile dell’azienda venga contrastata dalle organizzazioni sindacali in tutte le sedi opportune, anche in quelle legali se occorre. Il management del Gruppo Ubi deve capire che cali di redditività, come quelli accusati negli ultimi due anni, non si invertono praticando una politica industriale del “mordi e fuggi”, orientata al raggiungimento di effimeri obiettivi a breve termine. Perché questa rozza filosofia degli affari mina alle fondamenta la credibilità della banca, oltre a esporla a concreti rischi sul piano penale e a danneggiare le relazioni con i suoi dipendenti. La rotta va cambiata. Se vuole riprendere a crescere, il Gruppo Ubi deve tornare a puntare sulla tutela del risparmio e a sostenere l’economia reale, ricominciando ad erogare credito alle piccole e medie imprese, vera spina dorsale del sistema produttivo italiano. I territori in cui opera Ubi potrebbero ritornare così a respirare, a crescere e, di conseguenza, a generare profitti per tutta la vasta comunità. La FABI, anche stavolta, non lascerà soli i lavoratori e farà di tutto per promuovere il cambiamento all’interno dell’azienda. di grado preferiscono il quieto vivere. Nel Belpaese, in base ai risultati del sondaggio condotto su un campione di 2.500 lavoratori, sembra inoltre che si badi poco al vicino di scrivania. Solo il 20% degli intervistati, infatti, attribuisce una grande importanza alle relazioni interpersonali con i colleghi, contro il 37 e il 38% di francesi e spagnoli. Sarà forse anche per questo, per la marcata competitività e per l’abitudine ad alzare sempre più l’asticella dei propri obiettivi, che solo il 68% dei lavoratori consultati ammette di essere soddisfatto della propria carriera. Ben più realizzati i francesi e gli spagnoli. Rispettivamente l’84 e l’85% di loro alla domanda “descriveresti il tuo come un lavoro di successo” ha risposto senza esitazioni: “decisamente sì”. 3 Sindacato e servizi attualità LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO, NORBERT PLATTNER Caro amico ti scrivo… Caro Presidente Plattner, ho letto la Sua risposta (che ho deciso di pubblicare, qui a fianco) alla nostra richiesta d’incontrarLa. Non mi sono stupito, neanche un po’. D’altronde, Lei è stato l’unico a rifiutarsi di ricevere il Segretario Generale dell’organizzazione sindacale più rappresentativa del settore sia a Bolzano sia in Italia; un confronto che gli altri banchieri, quelli di cui legge quotidianamente i nomi sulle prime pagine dei giornali, non hanno mai rifiutato. E sa perché? Perché loro sono realmente rappresentativi di un’azienda o di un gruppo bancario, mentre Lei , probabilmente, rappresenta a mala pena solo se stesso. Lando Maria Sileoni Segretario Generale F.A.B.I. 4 SINDACATO E SERVIZI attualità Forte e compatta reazione a difesa del nostro dirigente licenziato dalla Cassa di Risparmio di Bolzano TUTTI PER UNO ! Così come la forza di una catena si misura dalla resistenza dell'anello più debole, la grandezza di un'organizzazione si misura dalla sua capacità di tutelare e sostenere tutti i suoi membri. Dal primo all’ultimo. U n nostro attivista sindacale, rappresentante sindacale aziendale della Cassa di Risparmio di Bolzano, eletto nel Direttivo provinciale di Verona lo scorso congresso, sta pagando personalmente per la sua attività sindacale. La CR Bolzano si insedia a Verona cinque anni fa, raccogliendo lavoratori provenienti da diverse altre aziende. Come succede spesso, parte dei lavoratori sono già iscritti FABI e, quindi, cominciamo a visitarli nella nuova azienda, coinvolgendo da subito i colleghi di Bolzano, rappresentanti interni della banca, per fornire ai lavoratori notizie di prima mano. Passati due anni, iniziamo a raccogliere i primi segnali che l'idillio col territorio veronese si è spezzato: emergono i primi dissidi con i vertici locali e cominciamo a raccogliere confidenze e lamentele. I lavoratori, man mano che ne hanno l'opportunità, cominciano a lasciare l'istituto, ain percentuale ben superiore alla media. L'adesione al sindacato cresce e si rende sempre più opportuno costituire una rappresentanza interna, per avere un'interlocuzione diretta anche con la Direzione Generale. E qui inizia l'avventura del nostro collega, al quale un'assemblea dei lavoratori, convocata in FABI fuori orario di lavoro, quasi clandestinamente, attribuisce la carica di Rappresentante Sindacale Aziendale. Al crescere del suo impegno sindacale e della sua e nostra consapevolezza che è necessario affrontare il malcontento dei colleghi, spunta fuori una “strana” attenzione sulla sua professionalità, che finora non era mai stata messa in dubbio e che gli aveva sempre assicurato ottimi risultati. Quasi che improvvisamente, chi svolge attività sindacale, per altro in modo graduale e compatibile con gli impegni in azienda, perda le competenze che negli anni ha acquisito e diventi professionalmente inaffidabile. di Marco Muratore, Segretario coordinatore FABI Verona Non entro nel dettaglio: ci basta citare due demansionamenti, un accordo sottoscritto con l'azienda e non rispettato, un causa transata dall'azienda con reintegro in servizio e, forse la goccia che fa traboccare il vaso, il richiamo al rispetto del dettato contrattuale, che prevede il confronto preventivo con le organizzazioni sindacali, in occasione di riorganizzazioni aziendali. Fatto sta che inizia la caccia alle streghe e al collega viene contestata un'operazione privata, assolutamente futile ed irrilevante, che costituisce, invece, per l'azienda motivo sufficiente a comminare, dopo un'estenuante attesa, sentite bene, addirittura licenziamento!!! Immaginate che cosa può provare un lavoratore - sposato, padre di due figli - quando per futili motivi e semplicemente per essersi esposto nel salvaguardare i diritti dei propri colleghi, perde il posto di lavoro. Tuttavia, è qui che la nostra FABI si dimostra una grande organizzazione. Subito, infatti, si sono mobilitati non solo i Sindacati Provinciali di Verona e Bolzano, che si sono schierati a totale difesa del collega, ma anche e soprattutto la nostra Segretaria Nazionale e, in primis, il Segretario Generale, Lando Sileoni, che stanno mettendo in campo ogni forza possibile per dare una svolta positiva all’incredibile vicenda. A sostegno delle ragioni del nostri dirigente, oltre che un ricorso in sede legale, è stata lanciata un'imponente campagna stampa: la notizia dell’illegittimo licenziamento è già apparsa sulle pagine dei principali quotidiani locali e di settore; politici ed amministratori locali sono stati coinvolti; già pronte interrogazioni parlamentari; ABI e Bankitalia sono state interessate della questione. L'Azienda probabilmente non si rende conto con quanta leggerezza e disinvoltura ha creduto di poter ridurre al silenzio un nostro dirigente e la stessa FABI. Forse, non si rende conto di quanto sia stupido stravolgere la realtà e, invece di affrontare i problemi interni, pensare di poter eliminare chi li denuncia. La prova di questa sottovalutazione sta proprio nella risposta che la nostra organizzazione sta dando: chi è iscritto alla FABI, non è mai solo. Lo sappiano le banche ed i banchieri: quando si tocca uno di noi, parte una reazione a catena. Tutti per uno! 5 Scheda Preventivo Auto / Moto Convenzione FABI INVIA QUESTO MODULO VIA FAX AL NUMERO 02 80509676 Data ISCRITTO FABI Cognome Nome Matricola Cognome Nome Codice Fiscale Indirizzo N° Civico Professione Telefono Ufficio DATI CONTRAENTE CAP Città Provincia Fax Ufficio Email Ufficio DATI INTESTATARIO AL P.R.A. (PUBBLICO REGISTRO AUTOMOBILISTICO) Cognome Nome Professione Codice Fiscale Data di Nascita Sesso M DATI VEICOLO Autovettura Marca Fuoristrada Modello Completo Comune di Resid. Intestazione al P.R.A. F Roulotte Camper Targa Alimentazione SI Benzina NO Cavalli Fiscali (CV) Gasolio Moto/Scooter Furto audiofonovisivi (compresi nella somma assicurata) SI Prima Immatricolazione al P.R.A. Provincia NO Prima Immatricolazione Valore Autovettura GPL Mese Anno ATTUALE CLASSE DI MERITO (BONUS/MALUS) Massimale Gancio Traino Rinuncia Rivalsa SI SI Dichiarazione di Sinistrosità: Almeno un sinistro nell’ultimo anno Data Scadenza Annuale Polizza NO Danni a cose di terzi trasportati Veicoli adibiti a Scuola Guida NO Nessun sinistro ultimo anno Nessun sinistro ultimi 3 anni Attuale Compagnia Nessun sinistro ultimi 5 anni Frazionamento Semestrale del Premio SI NO DATI PER GARANZIE AGGIUNTIVE (DETTE ARD) + PACCHETTI* Garanzie Gruppo 5 (conprensiva eventi naturali e sociopolitici) Garanzia Valore a Nuovo Furto Totale e Parziale Incendio Tutela Legale Collisione Antifurto Satellitare SERVIZIO ASSISTENZA DATI PER GARANZIE ADDIZIONALI Infortuni Conducente Kasko Rottura Cristalli Sospensione Patente 180 gg Servizi Assistenza 365 gg VINCOLO SUL VEICOLO Istituto Vincolatario Scadenza del Vincolo Tipo Patente (A, B, C, ecc.) *N.B. LE GARANZIE “PACCHETTO” SONO OPERANTI SOLO PER LE AUTOVETTURE IN PRESENZA DI GARANZIA INCENDIO/FURTO Le informazioni sono raccolte ed elaborate elettronicamente da Biverbroker allo scopo di formulare un preventivo di una polizza auto. Lei ha la possibilità (ai sensi dell’art. 13 legge 675/96) di accedere ai suoi dati personali per aggiornarli, modificarli, integrarli, o chiederne la cancellazione scrivendo a: Biverbroker Via Carducci, 37 20123 Milano (email: [email protected]). Il Sottoscritto 6 Direzione Generale: Via Carducci, 37 20123 Milano Tel. 02.8055007 - Fax 02.86463845 Email: [email protected] Sede Legale: Via Gramsci, 12/F - 13900 Biella Tel. 015.2522595 - Fax 015.2523045 Email: [email protected] Sede Milano/AGOAL: Via Unione, 1 - 20122 Milano Tel 02.80509472 - Fax 02.80509676 Email: [email protected] POLIZZA GLOBALE ABITAZIONE Estratto condizioni Convenzione FABI Polizza dell’abitazione Formula Assicurativa Iscritti Fabi INVIA QUESTO MODULO VIA FAX AL NUMERO 02 80509676 OGGETTO ASSICURAZIONE: 1) Incendio danni materiali dell’abitazione 2) Furto e rapina dell’abitazione 3) Responsabilità civile della famiglia 4) Tutela giudiziaria della vita privata Il sottoscritto, preso atto che BIVERBROKER SrL, nell’ottica di agevolare ed incoraggiare il ricorso a forme facoltative di assicurazione, ha predisposto alcuni prodotti assicurativi che, a condizioni di mercato particolarmente favorevoli potranno essere offerte ai dipendenti, e che BIVERBROKER SrL intende mediare tali prodotti offrendoli ai dipendenti, pensionati ed esodati bancari e loro famigliari iscritti alla FABI che dichiara di essere interessato a tale offerta. A tal fine il sottoscritto dichiara di ricevere le condizioni di contratto relative alle polizze sulla Responsabilità civile della famiglia, Tutela giudiziaria vita privata, Incendio e Furto dell’Abitazione, e di averne presointegralevisione. Il sottoscritto, alle condizioni tutte sopra richiamate, che formano parte integrante della presente assicurazione, le accetta e dà la propria adesione alla proposta formulata dichiarando quantosegue: 1) Incendio danni materiali dell’abitazione La Società si obbliga a tenere indenne nei limiti delle somme assicurate i danni materiali e diretti subiti dalle cose assicurate in conseguenza degli eventi di seguito indicati, anche se dovuti a colpa grave dell’Assicurato: Cognome Nome Codice Fiscale Indirizzo/Ubicazione del rischio Via o piazza, n° Città CAP • • Sigla Provincia dimora abituale dimora saltuaria - Ubicazione del rischio adesione in sostituzione della scheda di adesione n. nuova adesione del DURATA CONTRATTO Annuale Effetto dalle ore 24 del Decorrenza prima rata successiva Scadenza dalle ore 24 del Rateazione 1-15 annuale L’operatività dell’assicurazione è subordinata al pagamento del premio relativo a BIVERBROKER SrL di seguito riportato e convalidato per quietanzamento C) ASSICURAZIONE INCENDIO FURTO DELL’ABITAZIONE GARANZIE RESP. CIVILE TUTELA GIUD. SOMME ASSICURATE SOMME ASSICURATE SOMME ASSICURATE SOMME ASSICURATE FURTO E RAPINA € 2.582,28(*) € 5.164,57(*) € 7.746,85(*) € 7.746,85(*) INCENDIO DEL CONTENUTO € 25.822,84 € 25.822,84 € 36.151,98 € 36.151,98 INCENDIO DEL FABBRICATO € 103.291,38 € 154.937,07 € 206.582,76 € 258.228,45 RESPONSABILITÀ CIVILE DELLA FAMIGLIA € 258.228,45 € 258.228,45 € 258.228,45 € 258.228,45 TUTELA GIUD.VITA PRIV. TIPO DI ABITAZIONE € 5.164,57 € 5.164,57 € 5.164,57 € 5.164,57 Abitazione in Abitazione condominio isolata Abitazione in Abitazione condominio isolata Abitazione in Abitazione condominio isolata Abitazione in Abitazione condominio isolata DIMORA ABITUALE PREMIO LORDO ANNUO € 145,56 € 171,58 € 192,39 € 223,60 € 244,43 € 280,83 € 260,03 € 301,65 DIMORA SALTUARIA PREMIO LORDO ANNUO € 158,57 € 189,80 € 208,01 € 244,40 € 270,45 € 306,84 € 286,05 € 330,27 barrare (X) la combinazione scelta C1a C1b C2a C2b C3a C3b C4a C4b (*) NEL CASO DI DIMORA SALTUARIA LE SOMME ASSICURATE PER IL FURTO SONO PARI AL 50% DI QUELLE ESPOSTE PREMIO ANNUO TOTALE € Il Sottoscritto dichiara di essere dipendente della Banca e iscritto alla FABI di impegnandosi a comunicare a BIVERBROKER SrL l’eventuale venire meno in corso di contratto dei requisiti per usufruire delle su indicate condizioni d’Assicurazione, consapevole che il venir meno di tali requisiti comporta la non concedibilità delle stesse, dallo scadere della presente copertura assicurativa. Il Sottoscritto si impegna inoltre in caso di denuncia di sinistro a presentare, a richiesta di BIVERBROKER SrL, un documento personale (tessera FABI) attestante la Sua qualità di avente diritto alle condizioni predette, consapevole che nel caso di applicazione non dovuta delle stesse, l’indennizzo dovuto sarà dedotto in sede di liquidazione proporzionalmente della differenza tra il premio pagato e quello dovuto. L’ASSICURATO L’Assicurato dichiara di aver ricevuto l’Informativa “AllegatoDP” relativa al trattamento dei dati personali comuni e sensibili, ai sensi del D.Lgs.n.196 30.06.2003. CONSENSO • al trattamento dei dati personali, sia comuni, sia sensibili, che mi riguardano, funzionale al rapporto giuridico da concludere o in essere con la Società assicuratrice; • alla comunicazione degli stessi dati alle categorie di soggetti indicate al punto 5, lett. a), della predetta informativa, che li possono sottoporre a trattamenti aventi le finalità di cui al punto 1), lett. a), della medesima informativa o obbligatoria per legge; • al trasferimento degli stessi dati all’estero come indicato al punto 7 della predetta informativa (Paesi UE e Paesi extra UE). L’ASSICURATO Ai sensi degli artt.1341 e 1342 C.C. il Sottoscritto dichiara di approvare specificatamente le seguenti Condizioni di assicurazione: Per le Polizze Responsabilità Civile Terzi, Tutela Giudiziaria: art. 8 (Proroga dell’assicurazione e periodo di assicurazione: tacita proroga in mancanza di disdetta data almeno 30 giorni prima della scadenza). Per la Polizza incendio - furto dell’abitazione: art. 20 (procedimento per la determinazione del danno - nomina dei periti: deroga alla competenza dell’Autorità Giudiziaria), art. 23 (Recesso in caso di sinistro); art.26(Proroga dell’assicurazione: tacita proroga in mancanza di disdetta data almeno 30 giorni prima della scadenza). L’ASSICURATO Luogo data Firma per esazione dell’importo totale del premio Luogo data Incendio, Fulmine, Esplosione o scoppio non causato da ordigni esplosivi; Caduta di aeromobili, loro parti o cose da essi trasportate, Onda sonica; Urto di veicoli stradali o natanti in transito sulla pubblica via o su corsi d’acqua, non appartenenti all’Assicurato o in uso allo stesso; • Rovina di ascensori o montacarichi, compresi i danni agli impianti; Sviluppo di fumi, gas, vapori; • Guasti arrecati per ordine dell’Autorità o dall’azione di terzi o dell’Assicurato al fine di impedire od arrestare l’incendio; • Guasti arrecati dai ladri per commettere il furto o la rapina o per tentare di commetterli, qualora non sia stata pattuita la garanzia furto; • Fumo da incendio anche di cose diverse da quelle assicurate; Caduta di antenne radio - televisive, compresi i danni subiti dalle stesse • Eventi atmosferici , Sovraccarico di neve, Eventi socio - politici, Fuoriuscita di acqua condotta, Fenomeni elettrici • Ricorso Terzi, Rischio locativo, Terremoto, Inondazioni, alluvioni, allagamenti. • Spese di demolizione, sgombero e trasloco, Spese fatte per evitare il sinistro, Danni da impiego di mezzi • Rottura lastre, Spese per la riparazione o il rimpiazzo di apparecchi • ora 2) Furto e Rapina dell’abitazione La Società si obbliga ad indennizzare l’Assicurato, entro i limiti della somma convenuta in polizza, dei danni materiali e diretti a lui derivanti da furto o rapina nei locali della propria dimora abituale identificati nel certificato di adesione. L’assicurazione è estesa, fino alla concorrenza della somma assicurata: • ai guasti cagionati dai ladri per commettere il furto o la rapina o per tentare di commetterli, alle parti del fabbricato costituenti i locali che contengono le cose assicurate ed agli infissi posti a riparo e protezione degli accessi ed aperture dei locali stessi; • ai guasti ed agli atti vandalici commessi dagli autori del furto o della rapina consumati o tentati • al furto con destrezza, rapina o scippo di gioielli, preziosi o pellicce di uso personale, che l’Assicurato ed i suoi famigliari conviventi hanno indosso al di fuori dei locali assicurati, purché in Italia; • al furto ed alla rapina delle cose contenute nei ripostigli non comunicanti con l’abitazione e nelle autorimesse ad uso esclusivo della stessa, limitatamente a mobilio, arredamento, vestiario, provviste, attrezzi e dotazioni comuni. • La garanzia rapina è operante anche quando le persone sulle quali viene fatta violenza o minaccia siano prelevate dall’esterno e costrette a recarsi nei locali indicati in polizza. 3) Responsabilità civile della famiglia La Società, nel limite del massimale pattuito ed indicato sulla Scheda di adesione costituente parte integrante della polizza, si obbliga a tenere indenne l’Assicurato di quanto questi sia tenuto a pagare, quale civilmente responsabile, ai sensi di legge, a titolo di risarcimento (capitali, interessi e spese) di danni involontariamente cagionati a terzi per morte, per lesioni personali e per danneggiamenti a cose, in conseguenza di un fatto accidentale inerente a: La garanzia è valida anche per i rischi inerenti a: • manutenzione ordinaria e straordinaria dell’abitazione predetta, ma con riferimento alla straordinaria, limitatamente alla responsabilità dell’Assicurato quale committente; restano comunque escluse le responsabilità derivanti al committente ai sensi del D.Lgs. 494/96 • spargimento di liquidi e rigurgiti di fogne; • uso di apparecchi elettrodomestici in genere • caduta dell’antenna radiotelevisiva o per radioamatore • scoppio del tubo catodico del televisore. La garanzia è valida anche per i rischi inerenti a: intossicazione od avvelenamento causati da cibi o bevande preparati o somministrati dall’Assicurato pratica dilettantistica di attività sportive comuni, esclusa la partecipazione a gare in genere e alle relative prove, salvo che si tratti di corse podistiche, di tennis, di golf, di pesca non subacquea, di tiro a segno e a volo, di gare bocciofile; • proprietà ed uso di giocattoli anche a motore e biciclette; • fatto dei figli minori dell’Assicurato che mettano in movimento o in circolazione veicoli o natanti pur essendo sprovvisti dei requisiti richiesti dalla legge per la guida o il trasporto di persone, con esclusione dei danni subiti dai veicoli o natanti. La garanzia è estesa al fatto dei figli minori in possesso dei requisiti di legge per la guida di ciclomotori che trasportino persone su tale tipo di veicolo. L’assicurazione è operante a condizione che la messa in movimento o circolazione del veicolo o natante o il trasporto illecito di persone siano avvenuti all’insaputa dei genitori e che il mezzo stesso, se di proprietà dell’Assicurato, risulti coperto, al momento del sinistro, con polizza di assicurazione contro il rischio della Responsabilità Civile Auto secondo quanto disposto dalla legge sull’assicurazione obbligatoria per veicoli e natanti a motore. La presente garanzia è operante soltanto in relazione all’azione di regresso eventualmente svolta dall’assicuratore della Responsabilità Civile Auto, ovvero per le somme che risultino dovute in eccedenza a quelle garantite da detto assicuratore; • proprietà, possesso ed uso di cavalli, cani ed altri animali domestici; • proprietà, possesso ed uso di armi per scopo di difesa, per tiro a volo, tiro a segno, pesca • subacquea, purché gli Assicurati siano in regola con le leggi vigenti; • all’ordinaria conduzione e manutenzione dei locali in cui risiedono anche non abitualmente l’Assicurato e le persone con esso conviventi; nonché alla proprietà di abitazioni diverse da quella assicurata con la Scheda allegata, purché comunque assicurate con altre Schede di adesione • Danni da Incendio • Danni da interruzione o sospensione di attività • L’assicurazione è operante per l’Assicurato ed ogni familiare e/o persona con lui stabilmente convivente, nonché per fatto di collaboratori domestici nello svolgimento delle loro mansioni. • L’assicurazione vale per i danni che avvengono in tutto il mondo, esclusi Stati Uniti d’America e Canada. • • 4) Tutela giudiziaria vita privata La Società assume a proprio carico, fino alla concorrenza del massimale indicato nella Scheda di adesione ed alle condizioni di seguito zindicate, l’onere delle spese per l’assistenza stragiudiziale e giudiziale - civile e penale conseguenti ad un sinistro rientrante in garanzia. • le spese per l’intervento di un legale; • le spese sostenute in sede giudiziale per l’intervento di un perito nominato dall’Autorità Giudiziaria o dall’Assicurato e approvato dalla Società; • le spese di giustizia; • le eventuali spese del legale di controparte, in caso di transazione autorizzata dalla Fondiaria - Sai divisione Fondiaria e/o Europa; • le spese di soccombenza liquidate alla controparte in caso di condanna dell’Assicurato. Nel caso di controversie tra Assicurati con la stessa polizza la garanzia viene prestata unicamente a favore dell’Assicurato/Contraente. P.S.: la garanzia riguarda esclusivamente i sinistri accaduti nell’ambito della vita privata extraprofessionale dell’Assicurato e si riferisce ai seguenti casi: • 1) controversie per danni extracontrattuali subiti dall’Assicurato per fatto illecito di altri soggetti; • 2) controversie per danni extracontrattuali cagionati ad altri soggetti in conseguenza di fatti illeciti dell’Assicurato (la garanzia opera con i limiti del successivo Art. 16; • 3) difesa penale dell’Assicurato per delitto colposo o contravvenzione; • 4) controversie nascenti da pretese inadempienze contrattuali, proprie o di controparte, il cui valore in lite non sia inferiore a €. 516,45 sono inoltre comprese alle stesse condizioni le controversie relative alla proprietà o locazione della unità immobiliare costituente la dimora abituale dell’Assicurato; nella copertura sono inoltre comprese le altre unità immobiliari a disposizione dell’Assicurato e costituenti dimore stagionali di vacanza, purché comunque assicurate con altre Schede di adesione • 5) controversie individuali di lavoro con i collaboratori domestici • 6) controversie nei confronti di Istituti o Enti Pubblici di Assicurazioni Previdenziali e di Assistenza Sociale; 7 QUOTA PERISCOPICA RC auto, Antitrust avvia indagine conoscitiva. Prezzi aumentati nonostante le riforme POLIZZE SEMPRE PIÙ SALATE L’analisi dovrà individuare gli eventuali correttivi da introdurre per dare una spinta competitiva al settore. I dati statistici indicano aumenti significativi tra il 2009 e il 2010 L ’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un’indagine conoscitiva sul settore della Rc Auto. L’indagine dovrà individuare le cause per le quali, nonostante i numerosi interventi legislativi e regolatori degli ultimi cinque anni, finalizzati a rendere il comparto più competitivo, i prezzi continuino a registrare incrementi significativi e generalizzati. L’analisi punterà a ricostruire l’andamento dei prezzi effettivi e dei costi del settore, con particolare riguardo all’entrata in vigore della procedura di risarcimento P ortare lo stipendio a casa? Ancora oggi, e soprattutto in questi tempi di crisi, è considerata una prerogativa maschile. Almeno secondo il 29% degli italiani intervistati dal giornale Wired e da Cotec (Fondazione per l’innovazione tecnologica), che alle differenze di genere in relazione all’utilizzo delle nuove tecnologie hanno dedicato u n’ a p posita ricerca dal titolo “La cultura dell’innovazione in Italia”, realiz- diretto: dopo tre anni di applicazione del nuovo sistema, l’attesa riduzione dei costi, con effetti benefici sui consumatori, non si è verificata. Per questo occorre capire se la riforma, nella sua concreta attuazione, abbia prodotto la necessaria spinta competitiva o se, al contrario, occorra introdurre correttivi per rimuovere eventuali ostacoli alla piena produzione degli attesi effetti pro-concorrenziali. Verranno a questo fine analizzate le diverse politiche di controllo dei costi dei risarcimenti adottate dalle compagnie, le politiche commerciali effettuate in termini di ristrutturazione dei portafo- 2° Rapporto “La cultura dell’innovazione in Italia” CON LA CRISI ITALIANI PIÙ MASCHILISTI Secondo una ricerca di Wired, Cotec e Cnr, il 29% delle persone ritiene preferibile che in questi tempi di cattiva congiuntura economica siano gli uomini a conservare il posto di lavoro piuttosto che le donne. Il 10% in più rispetto a 5 anni fa. zata in collaborazione con il CNR. La percentuale di persone che sostengono che, in tempi duri per l’economia come questi, sia preferibile che siano gli uomini a conservare il posto di lavoro, piuttosto che le donne, è in crescita del 10% rispetto a cinque anni fa. “Sembrerebbe”, ha commentato Loredana Cerbara, una delle autrici dello studio, “che la cattiva congiuntura economica abbia rafforzato i pregiudizi di genere”. Ma dall’indagine sono emersi anche altri dati. La maggioranza del campione intervistato, composto da gente con un’età compresa tra i 30 e i 44 anni, ha ammesso di navigare in Internet prevalentemente per cercare informazioni (il 21,9% degli uomini e il 25,7% delle donne) e per consultare la posta elettronica (il 21% degli uomini e il 23% delle donne). Minori le percentuali di chi utilizza la Rete per effettuare pagamenti, attraverso la banca online (il 10% degli uomini e l’8% delle donne), acquistare prodotti e servizi (l’8% degli uomini e il 6,3% delle donne) e interagire con la pubblica amministrazione (il 5,8% degli uomini e il 6,3% delle donne). Infine, un elemento su cui quasi tutti sono concordi: la qualità della vita dell’altra metà del cielo negli ultimi anni è indubbiamente migliorata. E questo lo si deve soprattutto allo sviluppo delle nuove tecnologie. A pensarlo è ben l’82% degli italiani. sono gettati dall’ultimo piano dell’edificio, dove giornalmente vengono prodotti migliaia di iPhone e iPad destinati ai consumatori occidentali. Secondo la Confederazione internazionale dei sindacati, questi suicidi avrebbero un unico movente. Sarebbero riconducibili agli snervanti ritmi di produzione a cui sono stati sottoposti i lavoratori negli ultimi mesi, proprio in coincidenza con il lancio sul mercato dell’iPad. Orari infernali, turni massacranti per pochi spiccioli: queste, a quanto si apprende da una denuncia delle organizzazioni sindacali, sarebbero le condizioni in cui lavorano gli 800mila dipendenti del gruppo Foxconn, fornitore di grosse imprese come la Nokia e la Apple. Proprio la società guidata da Steve Jobs, a seguito dei tragici avvenimenti, si è impegnata a corrispondere alla Foxconn tra il 2 e il 4% dei ricavi (invece dell’ 1 e il 2%) di ogni singola vendita dei prodotti con il suo marchio, in modo tale da finanziare indirettamente l’aumento di stipendio dei lavoratori del gruppo. Intanto, la Confederazione internazionale dei sindacati ha chiesto al governo cinese di istituire una commissione d’inchiesta che indaghi su questi suicidi sospetti. In Cina MORIRE DI IPAD A maggio, in contemporanea col lancio sul mercato del tablet della Apple, si sono verificati i suicidi di 12 operai nello stabilimento industriale della Foxconn, azienda che produce apparecchi elettronici per le maggiori società informatiche occidentali. I sindacati internazionali chiedono al governo l’apertura di un’inchiesta M orire di lavoro: è quello che succede ancora oggi nelle fabbriche cinesi. Nel solo mese di maggio, a Sheenzen, cuore produttivo della Cina, in cui 8 gli clienti, aree del territorio nazionale coperte, tipologie di veicoli assicurati e rischi assunti, con conseguenti effetti sulla domanda e sul confronto competitivo dell’offerta. La Rc Auto è uno dei mercati principali nel settore assicurativo: nel 2009, la raccolta premi ha superato i 17 miliardi di euro, con un’incidenza del 46,3% sul totale rami danni e del 14,4% sul portafoglio complessivo. Secondo i dati Istat, inoltre, nel 2007 ciascuna famiglia ha speso in media, per l’assicurazione dei mezzi di trasporto privati, 940 euro annui, pari all’1,2% del PIL. si concentra la gran parte delle industrie, negli stabilimenti della Foxconn si sono suicidati ben 12 operai, tutti immigrati. In molti, senza lasciare nessun biglietto che spiegasse le ragioni del loro gesto, si SINDACATO E SERVIZI attualità La repressione non basta: serve un rapporto virtuoso fra banche, politica e territorio LA VERA LOTTA ALLA MAFIA S pesso si parla di lotta alla mafia e di repressione e, altrettanto spesso, chi s’improvvisa “cultore” del fenomeno mafioso genera una confusione, che rischia di aggravare il problema, incentrandolo esclusivamente sul fenomeno meramente criminale. Fermo restando che vanno elogiate tutte quelle funzioni, Forze dell’ordine e Magistratura, che hanno fatto della lotta alla mafia, una quotidiana questione di vita, non ci possiamo esimere dall’esprimere alcune fondamentali considerazioni. Prima tra queste, l’individuazione del bacino che alimenta la mafia. Il bacino d’utenza della manovalanza criminale, è individuabile in tutta quella forza lavoro, che in terra di Sicilia non riesce a trovare collocazioni. Infatti, mentre un tempo la mafia aveva nel suo libro paga due categorie di adepti, una quella dei “colletti bianchi” e l’altra quella dei “picciotti”, oggi questa distinzione non esiste più, in quanto molti dei nuovi che possono essere catalogati con l’appellativo di mafiosi, sono personaggi che vantano titoli di studio, tra cui lauree e diplomi di scuola media superiore. Un misto, dunque, di picciotti che, per avere acquisito cultura, sono al pari degli ex colletti bianchi. A ciò si aggiunge lo scempio della politica dissennata, che ha utilizzato, nel tempo, le risorse arrivate dalla capitale per creare una finta occupazione. Una classe politica che, anziché creare piani di sviluppo e prospettive di lavoro, ha creato un precariato che oggi si attesta su circa 22.000 unità, stando a quanto dichiarato dalle pagine del Sole 24Ore del 9 giugno scorso dal Governatore siciliano, Raffaele Lombardo, e che adesso si sta ribellando. I news datori di lavoro non possono modificare il motivo del licenziamento di un loro dipendente in sede di giudizio. È quanto ha stabilito una sentenza della Cassazione che ha accolto il ricorso di un’impiegata licenziata dall’azienda. Inizialmente l’impresa per cui lavorava la donna aveva motivato il provvedimento con la mancanza di giuste commesse. In pratica aveva applicato il licenziamento per cause economiche. Solo successivamente, a seguito della chiamata in giudizio da parte dell’impiegata, aveva cambiato motivazioni, sostenendo di averla Occupazione, politiche di sviluppo per far crescere l’economia e far aumentare il reddito pro capite, onestà della politica, sostegno da parte delle banche. E correttivi sociali al federalismo fiscale. O la Sicilia andrà alla deriva. Intanto, attorno al boom del credito su pegno ed alla conseguente compravendita di preziosi e pietre gestita da privati, oggi ruota il mantello avvolgente della malavita organizzata. di Luigi Zancla, Segretario regionale FABI Sicilia e Componente Dipartimento Comunicazione & Immagine Un altro aspetto da non sottovalutare oggi, che potrebbe avere risvolti “pericolosi”, è il boom del credito su pegno, quello ufficiale e quello affidato al commercio di oggetti in oro, che oggi fa registrare code interminabili davanti agli sportelli. Attorno alla compravendita di preziosi e pietre gestita da privati, oggi ruota il mantello avvolgente della malavita organizzata. A questo tipo di credito oggi ricorrono anche molte famiglie e molte piccole e Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, gli uomini simbolo della lotta alla mafia, entrambi trucidati dalle cosche. medie imprese “tagliate fuori” sia a causa della crisi, sia in conseguenza delle regole, che le banche si sono date, che hanno prodotto, di fatto, una contrazione del credito con conseguenze di rilevante gravità. La contrazione dei redditi spinge a trovare uno sbocco e, quindi, le risorse per vivere nel mondo dell’usura, terreno fertile della nuova mafia. Che cos’è, dunque, di vitale importanza per poter ipotizzare un cambiamento? Una politica di sviluppo che possa creare le condizioni di nuova occupazione; una classe politica adeguata, che, attraverso piani economici e finanziari di supporto, determini una crescita del reddito procapite e un abbassamento dell’indice di disoccupazione (che oggi si attesta sul 14%, con una percentuale nettamente maggiore in Sicilia) determinando in questo modo, le condizioni socio-economiche minime per intraprendere una vera lotta alla mafia. Bisogna, infine, instaurare un rapporto serio e virtuoso tra banche, politica e territorio. Un territorio che, oggi più che mai, ha bisogno di una banca che abbia le caratteristiche e le competenze per soddisfare le esigenze di una parte d’Italia, che non può essere paragonata ad altre, (come dire che la Vigata di Montalbano, non può essere paragonata alla Milano di Celentano). Anche l’introduzione del federalismo fiscale, senza correttivi sociali che tengano conto della realtà siciliana, e senza la realizzazione seria e corretta dell’autonomia regionale, rischia di far precipitare l’Isola in un baratro, lasciandola alla deriva e, quindi, alla mercé delle varie mafie. Sentenza della Cassazione ILLEGITTIMO CAMBIARE IL MOTIVO DEL LICENZIAMENTO Condannata l’azienda che in sede di giudizio aveva cambiato le motivazioni del provvedimento inflitto a una sua dipendente mandata a casa per comportamento infedele, invocando quindi la giusta causa. Una pratica che è stata condannata dai giudici del Palazzaccio, i quali hanno così annullato il provvedimento. “In virtù del principio d’immodificabilità del motivo del licenziamento”, hanno affermato nella sentenza, “è precluso al datore di lavoro, il quale intimi un licenziamento per giustificato motivo oggettivo (mancanza di lavoro), invocare in giudizio una giusta causa”. 9 SINDACATO E SERVIZI attualità “L ’assemblea afferma la necessità, in riferimento alla grave crisi economica e finanziaria in Italia ed Europa, di costruire un assetto di nuove regole sui mercati che impegni i paesi in una visione etica dell’economia orientata a principi di solidarietà negli stati e fra gli stati. L’assemblea rigetta il principio che la crisi sia strumento per la fine progressiva dello stato sociale in Europa che ha permesso nel tempo una redistribuzione dei diritti sociali, attraverso l’accesso alle prestazioni sociali dello stato, in nome dell’eguaglianza. L’assemblea afferma che la riduzione del Debito Pubblico in Italia, richiesto dagli impegni di Maastricht e dalla crisi finanziaria, debba avvenire con un corretto riequilibrio delle risorse al fine di non smantellare le coperture sociali e aggravare le condizioni delle fasce più deboli ed esposte della crisi. L’Assemblea approva l’Accordo su Nuova Occupazione per i giovani nel Sud e i lavoratori in cassa integrazione, atto concreto di costruzione verso il futuro per coloro che oggi vivono fuori dal mondo del lavoro, senza garanzie e speranze. L’assemblea impegna la Segreteria di Gruppo e la Delegazione Trattante a proseguire il percorso di estensione delle garanzie e tutele, così come è avvenuto dalla fusione a oggi con centinaia di accordi. L’Accordo di Cessione di Banca Depositaria a State Street è stata una tappa che ha permesso di ottenere per i lavoratori coinvolti una forte tutela collettiva e individuale per il rientro nel gruppo, di riferimento per tutti i lavoratori di INTESASANPAOLO GROUP SERVICE. IntesaSanpaolo, grazie all’impegno dei lavoratori, ai sacrifici fatti nella fase di creazione di Intesa, alla responsabilità nell’affrontare temi di garanzia cui la Fabi ha dato sempre il massimo contributo, ha subito meno degli altri gli effetti della crisi. Impegno straordinario che non è venuto meno negli ultimi mesi, alla presenza di una forte turbolenza fra i grandi soci sul rinnovo dei vertici. Indicativo, in tal senso, il richiamo del Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi in merito all'esigenza della separazione della politica da banche e fondazioni, anche se in ritardo rispetto agli eventi. Il valore e la centralità dei lavoratori guideranno la FABI nei prossimi impegni con l’Azienda. Welfare: la prospettiva di una progressiva minor copertura dello stato sociale, in particolare delle prestazioni sanitarie, avvalora l’impegno della FABI a dare a tutti i lavoratori del Gruppo una sicurezza sociale aziendale in merito ad assistenza sanitaria, Previdenza, Circolo. L’obiettivo di eliminare le disuguaglianze all’interno del Gruppo potrà essere raggiunto con accordi che rispondano a un corretto equilibrio tra aspettative ed estensione delle garanzie. Il principio di solidarietà tra le generazioni attuali e future sarà un principio fondante 10 A Rimini il Congresso di Gruppo FABI IntesaSanpaolo “PROSEGUIRE NELL’ESTENSIONE DI GARANZIE E TUTELE” Nella mozione conclusiva consenso all’operato della Delegazione trattante. Il futuro Protocollo delle Relazioni Industriali, deve contenere nuovi spazi d’intervento per le strutture sindacali decentrate sugli effetti applicativi degli Accordi La sede di Tirana di Intesa Sanpaolo per il Fondo Sanitario di Gruppo. La Fabi è pronta ad affrontare il percorso e misurerà nel confronto la volontà di controparte nel ricercare la più larga condivisione possibile rispetto a questi principi. Protocollo delle Relazioni Sindacali: la centralità della contrattazione di Gruppo, a livello di Delegazione Trattante, è un valore di equità e di redistribuzione delle risorse per tutti i lavoratori del Gruppo. L’Assemblea Fabi ritiene, con la stessa fermezza sul valore della centralità della contrattazione, che il futuro Protocollo delle Relazioni Industriali, debba contenere nuovi spazi d’intervento per le strutture sindacali decentrate sugli effetti applicativi degli Accordi. I Delegati, in un dibattito intenso, rivendicano strumenti, non più differibili, idonei alla tutela dei lavoratori presenti nei territori, nelle strutture Centrali, in ISPGroupService e società prodotto. Premio Aziendale: l’impegno dei lavoratori deve essere riconosciuto. Gli indicatori di bilancio per il biennio 2010/2011, richiesti dall’azienda, mal si conciliano con la pesante variabilità finanziaria e la perdurante crisi economica. La definizione di eventuali indicatori dovrà prevedere una clausola di protezione che possa arginare eventuali scostamenti di Bilancio, non imputabili ai lavoratori. Scelte da perseguire e condividere, con la massima convergenza possibile a livello unitario, con i sindacati maggiormente rappresentativi. La Fabi affronterà i futuri impegni con la consapevolezza che le scelte debbano proseguire alla costruzione delle tutele in un giusto equilibrio tra le generazioni attuali con quelle future”. LA NUOVA SEGRETERIA DI GRUPPO ASCHIERO Roberto CANTARINI Federico DONATI Giovanni FRASSINI Sabrina MANFREDONIA Daniele MERCURIO Roberto MILAZZO Giuseppe PINZONE Filippo ROSSO Angela SCOLA FABIO ZARAMELLA Maurizio IntesaSanpaolo Cassa di Risparmio del Veneto IntesaSanpaolo Mediofactoring ISGS segr. amministrativo Banco di Napoli IntesaSanpaolo segr. coordinatore IntesaSanpaolo IntesaSanpaolo v. segr. coordinatore IntesaSanpaolo Cassa di Risparmio di Bologna SINDACATO E SERVIZI attualità CORSO DI FORMAZIONE DI PRIMO LIVELLO A RICCIONE GIOVANI SINDACALISTI CRESCONO L’obiettivo è quello di diventare validi rappresentanti sindacali, affidabili punti di riferimento per i lavoratori, competenti e rassicuranti fonti di risposte e chiarimenti R iccione, Hotel Mediterraneo: sessione estiva del Corso di formazione di 1° livello, quello riservato ai neo sindacalisti. La partecipazione è numerosa, le menti fresche, il clima un po’ meno. Dopo un veloce benvenuto, la lezione ha inizio: dalla storia della Federazione alle attuali attività della FABI, dall’organizzazione delle strutture alle norme lavorative, ogni argomento coinvolge e appassiona ed è spunto per intense conversazioni, che tendono presto a divenire dei minidibattiti. Non c’è dubbio, il feed-back c’è ed è positivo: gli ‘studenti’ sono interessati e motivati. 18 sindacalisti alle prime armi, provenienti da ogni zona d’Italia. Numerosi sindacati provinciali, molte regioni rappresentate, diversi accenti e varie personalità, che convergono, però, verso un unico obiettivo: la costruzione, l’arricchimento e il consolidamento della propria identità sindacale, indispensabile al raggiungimento di una professionalità attualità P er i co.co.pro. molti contributi, ma rendita magra. Sono la faccia nascosta del mondo dei lavoratori autonomi. Si tratta dei cosiddetti co.co.pro: i collaboratori a progetto. Che a differenza dei liberi professionisti sono destinati ad avere pensioni pubbliche piuttosto magre per via di retribuzioni mediamente più basse e a causa di frequenti interruzioni di lavoro, nonostante versino contributi in base a un'aliquota previdenziale mediamente doppia. Una disparità di trattamento che si acuirà ancora di più con la riforma Lo Presti, che aumenta i contributi per i professionisti, ma lo fa a carico dei clienti. Emblematiche le recenti proiezioni contenute nel Rapporto sullo stato sociale 2010 dell'Università La Sapienza di Roma/Bicocca di Milano: nel 2035 il tasso di sostituzione (la percentuale dell'ultimo stipendio che si riceverà come adeguata alle esigenze degli iscritti. I docenti si muovono proprio in questa direzione: Fulvio Rizzardi e Tommaso Brindisi, per la parte del Diritto sindacale, e Valter Gamba, per quella della Comunicazione, competenti e disponibili, rispondono ai numerosi quesiti che l’uditorio pone. I role-games vedono i partecipanti impegnati in verosimili situazioni lavorative da affrontare e risolvere, immedesimandosi in ruoli e figure della realtà bancaria: è questa la chiave dei giochi di ruolo, permettere ai giocatori di sperimentare ipotetiche situazioni conflittuali, vestendo panni diversi da quelli ordinari, proprio per riuscire a vedere le cose da ogni punto di vista, anche e soprattutto quello degli altri. Questa caratteristica, anzi, questa virtù, da accrescere e alimentare costantemente anche attraverso la formazione, è indispensabile, quando l’obiettivo è quello di diventare un valido rappresentante sindacale. Durante le brevi, ma corroboranti, pausecaffè, i contatti tra i partecipanti nascono spontanei ed è naturale ritrovarsi poi, alla fine dell’intensa giornata, a chiacchierare e discutere davanti fino a notte fonda. Nel momento, che dovrebbe essere di relax, esce allo scoperto un altro importante concetto: il lavoro è un po’ come la vita, fa parte della vita e, come essa, assume più valore, se condiviso, se vissuto in armonia con gli altri. L’aver vissuto questa intensa ‘5 giorni’ formativa ha fermamente consolidato nei partecipanti l’idea che la mission del sindacalista FABI è quella d’essere un affidabile punto di riferimento, un porto sicuro per i suoi colleghi, una competente e rassicurante fonte di risposte e chiarimenti. Se unito all’entusiasmo dei neofiti, alle capacità e all’esperienza degli insegnanti, il corso di formazione diventa certamente il fondamentale primo passo per il raggiungimento della meta. Silvia Catalucci CO.CO.PRO. FRAGILITÀ PREVIDENZIALE È molto forte l'esigenza di un'integrazione pensionistica, avendo in prospettiva un elevato gap previdenziale. I co.co.pro. sono, infatti, sprovvisti di Tfr e non vi è, quindi, neanche obbligo contrattuale del datore di lavoro a versare il contributo datoriale previsto dai contratti collettivi. pensione) sarà pari al 58% per i lavoratori dipendenti e al 43% per i parasubordinati. Ma qual è lo stato dell'arte dei co.co.pro. e come cercare di rendere più solida la fragilità previdenziale? Il lavoro a progetto rappresenta una sorta di rivisitazione delle preesistenti collaborazioni coordinate e continuative operata dalla riforma Biagi del 2003. I fattori rilevanti sono l'assenza di subordina- zione, la continuità, la coordinazione, nonché la natura prevalentemente personale della prestazione. Essendo una figura lavorativa introdotta di recente, il co.co.pro. rientra nell'applicazione del metodo di calcolo contributivo ed è iscritto a una specifica gestione separata presso l'Inps: l'importo della pensione dipende, cioè, direttamente dalla quantità di contributi versati durante la vita lavorativa, rivalutati in base al coefficiente di trasformazione. Da quest'anno l'aliquota contributiva dei co.co. pro. è stata elevata al 26,72%. Ma va ancora sottolineato come questa generazione, tra un contratto e l'altro, possa trascorrere anche molto tempo senza lavorare, con conseguente assenza di contribuzione (il cosiddetto vuoto contributivo). È molto forte allora l'esigenza di un'integrazione pensionistica, avendo in prospettiva un elevato gap previdenziale. I co.co.pro. sono, infatti, sprovvisti di Tfr e non vi è, quindi, neanche obbligo contrattuale del datore di lavoro a versare il contributo datoriale previsto dai contratti collettivi. L'unica soluzione possibile, al di là di qualche fondo pensione chiuso territoriale, che ha aperto la platea dei potenziali destinatari anche ai co.co.pro. (Solidarietà Veneto), è allora quella di aderire volontariamente, su base individuale, a un fondo pensione aperto o a un PIP (piano assicurativo previdenziale). 11 SINDACATO E SERVIZI attualità Contrattualistica aumenti contrattuali 2010 Prima Tranche C on il 1° luglio 2010 le buste paga dei bancari (settori ABI, Federcasse e Riscossione) avranno un aumento dello scatto Area/liv QD4 QD3 QD2 QD1 III 4 III 3 III 2 III 1 II 3 II 2 II 1 Gua Aus dei gradi per gli ex funzionari, e all’“assegno ex differenza valore scatto” per i dipendenti delle Banche di Credito Cooperativo/Casse Rurali Artigiane. Il prossimo aumento, anche questo dello 0,75%, avrà decorrenza dal 1° dicembre 2010, e sarà l’ultimo previsto dal CCNL 8 dicembre 2007 del settore ABI, e dal CCNL del 21 dicembre 2007 del settore Federcasse. 0,75% sulle voci “stipendio”, “scatti di anzianità” e “importo ex ristrutturazione tabellare”. Trattandosi di un aumento tabellare negoziato a fronte dell’inflazione programmata, la stessa percentuale di aumento sarà applicata anche all’ ”assegno ex ristrutturazione tabellare” derivante dall’accorpamento Tabelle al 1.7.2010 (+ 0,75%) 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 3917,03 3317,99 2961,90 2786,37 2443,57 2273,01 2144,90 2033,40 1910,26 1836,72 1787,12 1708,93 1663,99 4025,82 3426,78 3011,07 2835,54 2492,74 2322,18 2194,07 2082,57 1952,35 1871,12 1821,52 1733,98 1687,80 4134,61 3535,57 3060,24 2884,71 2541,91 2371,35 2243,24 2131,74 1994,44 1905,52 1855,92 1759,03 1711,61 4243,40 3644,36 3109,41 2933,88 2591,08 2420,52 2292,41 2180,91 2036,53 1939,92 1890,32 1784,08 1735,42 4352,19 3753,15 3158,58 2983,05 2640,25 2469,69 2341,58 2230,08 2078,62 1974,32 1924,72 1809,13 1759,23 4460,98 3861,94 3207,75 3032,22 2689,42 2518,86 2390,75 2279,25 2120,71 2008,72 1959,12 1834,18 1783,04 4569,77 3970,73 3256,92 3081,39 2738,59 2568,03 2439,92 2328,42 2162,80 2043,12 1993,52 1859,23 1806,85 4678,56 4079,52 3306,09 3130,56 2787,76 2617,20 2489,09 2377,59 2204,89 2077,52 2027,92 1884,28 1830,66 4787,35 4188,31 3355,26 3179,73 2836,93 2666,37 2538,26 2426,76 2246,98 2111,92 2062,32 1909,33 1854,47 4896,14 4297,10 3404,43 3228,90 2886,10 2715,54 2587,43 2475,93 2289,07 2146,32 2096,72 1934,38 1878,28 3453,60 3278,07 2935,27 2764,71 2636,60 2525,10 2331,16 2180,72 2131,12 1959,43 1902,09 3502,77 3327,24 2984,44 2813,88 2685,77 2574,27 2373,25 2215,12 2165,52 1984,48 1925,90 3551,94 3376,41 3033,61 2863,05 2734,94 2623,44 2415,34 2249,52 2199,92 2009,53 1949,71 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 29,15 24,69 22,04 20,75 18,38 16,91 15,98 15,14 14,22 13,67 13,30 12,72 12,39 29,97 25,51 22,40 21,11 18,74 17,27 16,34 15,50 14,52 13,92 13,55 12,91 12,57 30,79 26,33 22,76 21,47 19,10 17,63 16,70 15,86 14,82 14,17 13,80 13,10 12,75 31,61 27,15 23,12 21,83 19,46 17,99 17,06 16,22 15,12 14,42 14,05 13,29 12,93 32,43 27,97 23,48 22,19 19,82 18,35 17,42 16,58 15,42 14,67 14,30 13,48 13,11 33,25 28,79 23,84 22,55 20,18 18,71 17,78 16,94 15,72 14,92 14,55 13,67 13,29 34,07 29,61 24,20 22,91 20,54 19,07 18,14 17,30 16,02 15,17 14,80 13,86 13,47 34,89 30,43 24,56 23,27 20,90 19,43 18,50 17,66 16,32 15,42 15,05 14,05 13,65 35,71 31,25 24,92 23,63 21,26 19,79 18,86 18,02 16,62 15,67 15,30 14,24 13,83 36,53 32,07 25,28 23,99 21,62 20,15 19,22 18,38 16,92 15,92 15,55 14,43 14,01 25,64 24,35 21,98 20,51 19,58 18,74 17,22 16,17 15,80 14,62 14,19 26,00 24,71 22,34 20,87 19,94 19,10 17,52 16,42 16,05 14,81 14,37 26,36 25,07 22,70 21,23 20,30 19,46 17,82 16,67 16,30 15,00 14,55 Aumento mensile con decorrenza 1.7.2010 rispetto al mese precedente scatto Area/liv QD4 QD3 QD2 QD1 III 4 III 3 III 2 III 1 II 3 II 2 II 1 Gua Aus Cassazione news "mai il telefonino in auto senza auricolare, neanche per un’urgenza" L Già il giudice di pace nel 2005 aveva convalidato la sanzione 'urgenza non giustifica in alcun modo l'uso del telefonino senza auricolare durante la guida. Lo rileva la Cassazione sottolineando come oggi ''la moderna organizzazione sociale viene incontro con i mezzi più disparati a coloro che possono trovarsi'' in una situazione di emergenza tale da indurli ad usare il cellulare contro le regole al volante. In questo modo la seconda sezione civile ha convalidato una multa nei confronti di un'automobilista genovese Massimiliano F. sorpreso dalla polizia municipale di Genova a parlare al telefonino mentre era alla guida. L'automobilista si era giustificato adducendo a sua discolpa ''lo stato di necessità derivante dall'esigen- 12 za di informare immediatamente il padre gravemente ammalato e che si trovava a casa, di prepararsi per essere accompagnato dal figlio presso una struttura sanitaria per esami diagnostici urgenti''. Già il giudice di pace di Genova, nel novembre 2005, pur riconoscendo la necessità da parte di Massimiliano F., aveva convalidato la sanzione inflittagli per non avere utilizzato l'auricolare o il vivavoce. Inutile il ricorso dell'automobilista in Cassazione volto a dimostrare che l'infrazione era stata dettata unicamente dal ''grave pericolo per la salute del padre''. La seconda sezione civile (sentenza 11266) ha bocciato il ricorso e ha evidenziato che ''la situazione di pericolo, quando si riconnette alle cure mediche, all'alimentazione o ai medicinali, deve avere un carattere d’indilazionabilità e cogenza tali da non lasciare all'agente alternativa diversa dalla violazione della legge, in quanto la moderna organizzazione sociale, venendo incontro con i mezzi più disparati a coloro che possono trovarsi in pericolo di vita per il non soddisfacimento dei predetti bisogni, ha modo di evitare altrimenti il possibile, irreparabile danno alla persona'. Di conseguenza, scrive ancora la Suprema Corte, ''non può essere ritenuto sussistente lo stato di necessità, come scriminante dell'illecito, quando sussista la possibilità di ovviare altrimenti al pericolo, per cui, in tema di uso del telefono cellulare senza auricolare o vivavoce durante la guida, per chiamare un medico in soccorso di un ammalato o per organizzare il trasporto del malato ad un centro di cura, deve ritenersi che il conducente non possa invocare l'esimente ove non sia dimostrata l'impossibilità, e non la semplice difficoltà o scomodità, di ricorrere a mezzi leciti alternativi, quale il fermarsi a lato della strada per i pochi minuti necessari alla comunicazione''. Una soluzione che, conclude la Cassazione, ''non poteva comportare obiettivamente alcun considerevole ritardo con effetti per la vita del malato''. SINDACATO E SERVIZI attualità Al via la XVII edizione del Premio Letterario Nazionale “Roncio D’Oro” RONCIGLIONE AAA SCRITTORI CERCANSI Gli aspiranti Manzoni hanno tempo fino al 25 luglio per inviare racconti e poesie a tema libero alla segreteria del concorso promosso dal Centro Ricerche e Studi di Ronciglione. Gli autori dei tre elaborati migliori saranno premiati il 28 agosto nella magica cornice del borgo medioevale della bassa Tuscia. N uovo appuntamento per gli aspiranti scrittori e per tutti quelli che da tempo hanno un racconto o una poesia chiusi nel cassetto. Prende il via la XVII edizione del premio letterario “Roncio d’oro”, promossa dal Centro Ricerche e Studi Ronciglione e dal Comune di Ronciglione. Il concorso, aperto a tutti, è suddiviso in tre sezioni: una riservata alle opere in dialetto ronciglionese, un’altra a quelle in lingua italiana e l’ultima ai lavori dei ragazzi con un’età non superiore ai 15 anni. Gli elaborati, a tema libero, dovranno essere inviati per posta alla segreteria del premio non oltre il 25 luglio. Una speciale giuria, presieduta dal presidente del Centro studi e ricerche di Ronciglione, Silvano Boldrini, e composta da autorevoli pro- di Bruno Pastorelli, Dipartimento nazionale Comunicazione&Immagine fessori e docenti di letteratura italiana, provvederà poi a selezionare gli elaborati migliori e ad assegnare i tre riconoscimenti, uno per ogni sezione. La cerimonia di premiazione si terrà il 28 agosto nella magica cornice di Piazzetta di Sant’Andrea al Borgo di sopra, a Ronciglione. E proprio questa sarà l’occasione per ammirare le bellezze architettoniche del borgo della Tuscia, custode di tradizioni millenarie, famoso per essere stato un feudo dei Farnese e per aver visto il passaggio, nel Medioevo, di frotte di pellegrini che qui transitavano con destinazione Roma e Terra Santa, i luoghi della cristianità per antonomasia. Arroccata a ridosso dei Monti Cimini, a pochi passi dal Lago di Vico, a 50 Km a nord di Roma, Ronciglione era, in- fatti, uno dei principali snodi della Via Francigena, strada che conduceva alle più importanti mete religiose medievali. Ancora oggi c’è traccia di questa storia complessa e ricca nelle facciate e nei campanili delle tante chiese o negli stemmi dei palazzi antichi, che contraddistinguono la cittadina viterbese. Il premio letterario “Roncio d’oro”, oltre ad offrire agli aspiranti autori un degno “palcoscenico” per mettere in mostra il loro talento, vuole anche essere l’occasione per promuovere le bellezze di questo paese, non a caso soprannominato “perla del Cimino”. Da non perdere, per chiunque si trovi a passare qualche giorno a Ronciglione, la visita guidata alla casa-museo della Venerabile Mariangela Virgili, la Terziaria carmelitana ronciglionese per la quale è in corso la causa di beatificazione (per visite guidate gratuite ai Borghi e alla casa-museo contattare: [email protected] facendo riferimento a La Voce dei Bancari). Il regolamento del Premio letterario Roncio D’Oro è visibile sul sito www. ronciglione-crs.it e su Facebook al gruppo “Centro Ricerche e Studi Ronciglione” INFO Segreteria del Premio: Silvano Boldrini, Tel. 0761 625316 Cell. 335 6624467 Segreteria del Centro Ricerche e Studi: Luciano Pieri, Tel. 0761 626511 Cell. 339 2417804 news Arrivano i voucher per i giovani che lavorano in estate N ovità per gli studenti che vogliono lavorare in estate. Arrivano infatti i voucher lavoro in diversi settori come il turismo, l'agricoltura, l'organizzazione di eventi, il commercio. Si apre quindi per i giovani la possibilità di ricevere i voucher come modalità di pagamento giacché rientrano nelle categorie che possono svolgere prestazioni occasionali (come i pensionati, le casalinghe, i cassintegrati, i lavoratori part-time e i disoccupati). Ma c'è una particolarità: gli studenti di età compresa tra i 16 e i 25 anni possono lavorare solo nei weekend e durante i periodi di vacanze come quello che va dal 1° giugno al 30 settembre. Fino ad ora con i voucher sono stati pagati oltre 80mila lavoratori, di cui 20mila sono giovani. L'importo stampato sul voucher comprende anche i contribuiti Inps e la copertura assicurativa 13 SINDACATO E SERVIZI attualità Culle&sportelli, unione difficile NIDI AZIENDALI IN BANCA ITALIA SPACCATA IN DUE Nel Nord quasi tutti i più importanti gruppi bancari hanno inaugurato un asilo interno riservato ai figli dei dipendenti. I vantaggi offerti? I costi competitivi e gli orari tarati sui tempi di lavoro. Niente strutture invece al Sud, dove solo il Banco di Napoli (Intesa Sanpaolo) ha stipulato una convenzione con un asilo privato. I posti messi a disposizione? Uno solo di Flavia Gamberale N el Nord Europa, non a caso patria del welfare, gli asili nido aziendali sono una vera e propria istituzione ormai da anni. Gran parte delle imprese ne possiede uno. In Italia,invece, la diffusione di questo servizio a misura di mamma è relativamente recente e ancora ben lungi dall’essere capillare. Nel 2005, secondo un’indagine dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia, risultavano attivi 131 nidi aziendali e 60 in fase d’avvio, concentrati soprattutto al Nord e al Centro. Non pervenuto il Sud. A dotarsi di queste strutture sono state, soprattutto, le grandi società per venire incontro alle esigenze delle mamme lavoratrici. Il nido aziendale offre diversi vantaggi: le rette sono competitive, decisamente più basse rispetto a quelle di mercato, gli orari di apertura sono tarati sui tempi di lavoro dei dipendenti e in più la vicinanza al proprio bimbo, dal quale li separa uno o due piani di scale, garantisce alle madri che lavorano una maggiore serenità. Le strutture sono, infatti, quasi sempre interne alle aziende o, comunque, poste in aree limitrofe. Nel novero delle imprese virtuose (almeno da questo punto di vista) non potevano certo mancare le banche, considerata la buona disponibilità economica di cui godono. Fatta eccezione per gli istituti di credito cooperativo che, date le piccole dimensioni, non ne hanno, ma tutt’al più offrono alle famiglie un modesto contributo economico per i figli in età pre-scolare, quasi tutti i gruppi bancari, almeno nelle filiali più importanti, si sono dotati di nidi aziendali. Ubi ne ha quattro, distribuiti tra Bergamo, Jesi, Brescia e Milano. Unicredit li ha aperti pressoché in tutte le sedi più grandi: da Verona a Torino, da Milano e Cologno Monzese a Vicenza, da Bologna a Modena, fino ad arrivare a Roma, che si serve di due strutture. “L’azienda mette a disposizione in totale 260 posti, in media 30/40 per asilo, per figli di dipendenti con un’età compresa tra i 3mesi e i 3 anni”, dice Angelo Di Cristo, del coordinamento FABI in Unicredit. “L’offerta è ampiamente in linea con la domanda”. Ciò vale anche per il nido aziendale della Banca Popolare di Milano, nel capoluogo lombardo, dove tra l’altro, su 50 posti disponibili, una piccola quota è riservata a figli di esterni. “Il servizio funziona ottimamente e soddisfa al completo la richiesta dei dipendenti, garantendo orari flessibili”, racconta entusiasta Cristiana De Pasquali, responsabile del Coordinamento donne della FABI. Superano la prova nido aziendale, sebbene non a pieni voti, pure la Bnl e Intesa Sanpaolo. La prima dispone di un nido solo nella sede di Roma. “E per giunta”, sottolinea Laura Ferri, della FABI, “ci sono voluti 20 anni di pressing sindacale per farlo aprire”. Inaugurato nel 2009, l’asilo è aperto ai figli dei dipendenti e ai nipoti dei lavoratori già andati in pensione. Intesa Sanpaolo, invece, oltre ad avere un nido aziendale nella sede di Milano, è in procinto di inaugurarne, probabilmente in autunno, un altro a Moncalieri (TO), presso il centro contabilità, dove lavora un alto LAVORO MINORILE numero di bancari. In aggiunta a ciò, la banca mette sul piatto, per i lavoratori con prole, speciali convenzioni con asili nido privati. Sembrerebbe, dunque, che il concetto di welfare aziendale stia cominciando a farsi strada anche nelle banche. Ma solo in quelle da Roma in su, perché basta avventurarsi nelle filiali del sud Italia per avere un quadro della situazione completamente diverso. Negli istituti di credito del meridione non esistono nidi aziendali. Pur essendo state quasi tutte ormai assorbite dai grandi gruppi del Nord, le banche meridionali, da questo punto di vista, sono una realtà a se stante. È il caso del Banco di Napoli, da anni controllato da Intesa Sanpaolo, radicato in Campania, Puglia, Calabria e Basilicata. Negli ultimi anni ha stipulato una convenzione con un nido privato partenopeo per i dipendenti. Peccato che il posto messo a disposizione sia uno solo. “Praticamente una beffa”, commenta amaro Roberto Mercurio, segretario provinciale della FABI partenopea, “eppure a Napoli, come nel resto del Meridione, la richiesta rispetto a questo servizio è altissima. La banca però, nonostante le pressioni del sindacato, continua a fare orecchie da mercante”. Due Italie. Niente di nuovo sotto il sole. news In alcune aree il 20 per cento dei bambini ha meno di 10 anni N el mondo lavorano almeno 250 milioni di bambini di età compresa tra i 5 e i 14 anni, di cui circa 120 milioni a tempo pieno. In termini assoluti, l'Asia è la regione con la percentuale più alta di bambini lavoratori, pari al 61% del totale mondiale, seguita dall'Africa (32%) e dall'America Latina (7%). Nell'Africa Sub-sahariana lavora il 41% dei bambini. 14 In Asia e in America Latina lavora il 21% circa dei bambini. Dei bambini di tutto il mondo che non frequentano la scuola, il 14-17% lavora 49 ore o più a settimana e l'11-13% lavora più di 56 ore a settimana. Il lavoro dei bambini molto piccoli costituisce un problema particolarmente allarmante. I dati dell'OIL mostrano che, in alcune aree, fino al 20% dei bambini economicamente attivi hanno meno di dieci anni. SINDACATO E SERVIZI attualità Si spegne il sole sul Banco di Sicilia L’ULTIMA ESTATE Con la perdita dell’autonomia del Banco di Sicilia e con l’accorpamento nel Gruppo Unicredit, i lavoratori, devono gettare a mare molte speranze, in una regione che pare dimenticata dalla buona politica e che è diventata solo terra di conquista di banchieri voraci come squali. di Gianni Di Gennaro, Segretario Coordinatore FABI Ragusa e Componente Dipartimento Comunicazione & Immagine “E state. Il sole che ogni giorno ci scaldava. Che splendidi tramonti dipingeva. Adesso brucia solo con furore”, diceva una vecchia canzone di successo. È in questa estate impietosa che una banca, da sempre emblema della terra di Sicilia, si accinge a chiudere i battenti, conservando, forse, solo le vecchie insegne, per cedere il posto ad un grande Gruppo (Unicredit), i cui interessi – lo ripetiamo da tempo - non coincidono affatto con quelli degli abitanti dell’Isola. Con ciò non vogliamo destare stupore, non vogliamo suscitare sentimenti di compassione e non vogliamo apparire come lamentosi nostalgici del tempo. Semplicemente, sentiamo il dovere di rimarcare la perdita di una grandissima opportunità per tutto il popolo di Sicilia. Il grande Eduardo, che diceva che “gli esami non finiscono mai”: aveva perfettamente ragione, gli esami per gli “sconsacrati” della nazione, si susseguono giorno dopo giorno, ora dopo ora, attimo dopo attimo. E gli ultimi esami per i lavoratori bancari di un Istituto di Credito che si trova sul palcoscenico della vita economica della nostra Isola e che vuole portare in scena l’ultimo atto, non sono ancora finiti. Proprio così: qui non si finisce mai di soffrire, non si finisce mai di subire, non si finisce mai di essere sottoposti a traumatici cambiamenti che possono essere letali per un’intera generazione. Sembra assurdo, ma è vero. Con la perdita dell’autonomia del Banco di Sicilia e con l’accorpamento nel Gruppo Unicredit, i lavoratori del settore, devono gettare a mare la speranza del posto di lavoro da “tramandare”, magari a costo di enormi sacrifici personali e di rinunce, al proprio o alla propria figlia. Qualcuno potrebbe obiettare: ma i posti di lavoro si possono tramandare da padre in figlio? Tutto ciò non è scorretto nei confronti di chi ha studiato una vita per guadagnarsi un posto di lavoro? L’obiezione sarebbe legittima, se non stessimo parlando del “pianeta Sicilia” un pianeta “a parte”, con poche opportunità lavorative, dove si riesce a rimanere precari, soprattutto nel pubblico, anche per una vita intera. E non parlo in generale, parlo di giovani laureati con il massimo dei voti e senza le “segnalazioni” di onorevoli, prelati o di qualche mammasantissima. Ma in una terra dove i giovani, migliaia di giovani, sono ancora oggi costretti a vivere i disagi dell’emarginazione sociale, che coincide spesso con l’emigrazione, tutti i preconcetti generati dalla prassi di tramandare un posto da padre in figlio, si sciolgono come una granita nel solleone. Come se non bastasse tutto ciò, l’ultimo esame cui saremo, anzi già siamo sottoposti noi siciliani, è quello determinato dallo stravolgimento annunciato dalla manovra economica del Governo, che vorrebbe fare uguaglianza fra diseguali (vedi l’adeguamento dell’età pensionabile al resto d’Europa e così via). Già oggi, il Governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, chiede a Tremonti, la deroga al patto di stabilità, per evitare un trauma sociale fra gli oltre 22.000 precari siciliani. Anche questo determinerà una fase cruenta di confronto con quanti sono costretti ad una battaglia quotidiana per tirare a campare, traditi ogni giorno dalle porte chiuse e dai “no” di imprenditori, le cui imprese sono rese sempre più povere dalla mancanza di finanziamenti e di aiuto da parte di istituti di credito che sono troppo “lontani” dalla realtà economica e sociale della Sicilia. Non vogliamo piangerci addosso, ma la morte annunciata di questa terra, è ormai davanti agli occhi di tutti, altro che rilancio del Mezzogiorno! Manca una politica vera, al servizio dei cittadini e non ostaggio dei potentati economici e dei banchieri che, dopo essere stati fra i responsabili della crisi mondiale, ora vorrebbero scaricarne le conseguenze sulla gente. Quando torneremo a scrivere sulle pagine de “La Voce dei Bancari”, lo scempio sarà già compiuto. Oggi il ruolo del sindacato non è tanto quello di fare applicare in maniera rigorosa il contratto di lavoro, anche se i tentativi di far carta straccia delle norme contrattuali sono sempre più palesi ed evidenti, ma è quello soprattutto di pretendere la salvaguardia dei posti di lavoro per migliaia di giovani con contratti di apprendistato professionalizzanti, gettati nell’arena, come i “gladiatori” di una volta, a sfidare i leoni-banchieri, con i loro appetiti voraci. Appetiti che coincidono con la voglia di fare solo profitti – costi quel che costi - per soddisfare gli interessi di pochi a scapito di un’intera collettività. Un vero fallimento della buona politica e di quell’etica d’impresa, così sbandierate sotto i riflettori delle occasioni pubbliche. Il fallimento di quel progetto di rilancio dell’economia in crisi, che dovrebbe trovare nel sistema bancario un alleato per sviluppare, creare, rilanciare. Le promesse? Tutte parole prive di valore, tutte bugie per nascondere loschi tornaconti, raccontate dai grandi banchieri e dai politicanti a quanti vorrebbero poter contare sulle banche per rilanciare l’economia e creare occupazione. E mentre la nostra Isola affonda, mentre il mondo affonda, loro ancora cercano di creare prodotti che già hanno distrutto i mercati internazionali e messo molta gente sul lastrico. Il tutto con la complicità di una politica distante, quando non scellerata, attenta solo al tornaconto di partito o personale. E dire che la Banca d’Italia, lo scorso 8 giugno, ha lanciato un grido di allarme disperato: “in Sicilia banche come nel 1945”. Pur in questo pantano, noi non molleremo. Continueremo a parlare a voce alta, denunceremo e contrasteremo con ogni mezzo quegli squali o leoni, che tentano di divorare i diritti dei lavoratori e le speranze dei giovani. L’estate brucia con furore. Odio questa estate! 15 SINDACATO E SERVIZI attualità N el suo recente libro, pubblicato in Italia nel giugno 2010 dal titolo “La razionalità nell’economia. Fra teoria e analisi sperimentale”, edito dall’Istituto Bruno Leoni, il Nobel Smith, sottolinea come, grazie ai suoi studi sperimentali, si rafforzi l’evidenza dell’importanza della cooperazione tra simili. Per chi ha effettuato studi economici, ci riferiamo alla famosa Teoria dei Giochi non cooperativi, tanto evidenziata negli ultimi anni e che ha avuto nel matematico John Nash, Nobel per l’economia nel 1994 (a cui è stato dedicato il famoso film “a Beautiful Mind”), il suo paladino. Oggi, con lo svilupparsi dirompente degli Online Social Networks, questa logica sta ulteriormente prendendo piede, e anzi potrebbe diventare il modello di sviluppo economico più efficiente. La cooperazione tra pari, in cui ciascuno dei “giocatori”, comunque, persegue il proprio interesse economico, nel rispetto delle regole del gioco, è, secondo Smith, l’unico vero fattore che conduce “all’ottimo Paretiano”, come d’altronde enunciato nella famosa teoria della “mano invisibile” del suo predecessore Adam Smith. Nel corso dell’edizione 2009 del Festival dell’Economia di Trento abbiamo avuto l’onore di intervistare il Professor George Akerlof, Nobel all’economia 2001 e sostenitore della teoria del liberismo mitigato dall’intervento dello Stato e dalle Forze Sociali. In questa edizione abbiamo ascoltato il Nobel Vernon Smith, che appoggia la grande corrente del pensiero economico orientata al liberismo puro. Nella precedente edizione del Festival di Trento ho intervistato il Nobel Akerlof: aveva scritto un libro relativo alle scelte irrazionali, gli “Spiriti Animali”. Lei ha recentemente pubblicato un libro che tratta, invece, delle scelte razionali in campo economico: chi ha ragione dei due? Il problema è la sostenibilità a lungo termine. Gli “Spiriti Animali” non mi aiutano più di tanto a capire l’andamento del mercato. Prendiamo, ad esempio, il mercato borsistico: questi “spiriti animali” sono molto pericolosi, in quanto producono effetti speculativi molto amplificati, portando al crollo dei mercati, fenomeno che a sua volta provoca il fallimento delle aziende e l’espulsione dal mondo del lavoro di migliaia di persone. Nel Suo libro paragona la crisi del ‘29 con quella del 2008 e confronta la bolla delle Intervista al Premio Nobel per l’Economia 2002, Vernon L. Smith La cooperazione per salvare i mercati dalla crisi “La crisi non è affatto terminata. Le normative che andrebbero migliorate per tutelarci tutti, un po’ di più. Sappiamo che vi sono state ‘bolle speculative’ nel passato e ci saranno bolle speculative anche nel futuro, ma occorre imparare dall’esperienza passata: bisogna rivedere le regole”. di Pietro Gentile, Componente Dipartimento nazionale Comunicazione & Immagine Dot Com con la bolla immobiliare. Siamo alla fine del tunnel? Dopo la crisi delle banche ora la crisi delle nazioni. È terminata la crisi o dobbiamo aspettarci altri collassi? Vernon Lomax Smith (nato il 1 gennaio 1927) è professore presso la Champman University Business and Economic School, in Orange - California e Ricercatore presso la George Mason University in Arlington, Virginia. È il fondatore e Presidente dell’International Foundation for Research in Experimental Economics in Washington (USA). Ha ricevuto il Nobel per l’Economia nel 2002, congiuntamente a Daniel Kahneman per i suoi studi sperimentali sulla cooperazione. Pubblicazione del Garante della Privacy Social network. Attenzione agli effetti collaterali Tutelare la propria privacy nell'era dei Social network diventa un’ impresa sempre più difficile. Il Garante per la privacy ha così messo a punto una guida per spiegare come difendere i propri spazi privati. Il nome della guida, suddivisa in 4 capitoli, 16 No, assolutamente, la crisi non è ancora terminata. In un certo senso credo che sia ancora in corso una crisi immobiliare. In particolare mi riferisco al mercato USA in cui, ancora oggi, è presente una agevolazione fiscale per l’acquisto della prima casa, che in questo contesto si potrebbe rivelare dannosa. Si è cercato un capro espiatorio per quanto successo in questi ultimi anni, ma non so se questo è utile. Sono semmai le normative che andrebbero migliorate per tutelarci tutti, un po’ di più. Confrontando la crisi del ’29 con quella attuale, vedo un iniziale lassismo nei prestiti allora come oggi e le regole sono arrivate quando i buoi erano già scappati dalla stalla. Si pensa che il mondo sia cambiato, ma non è così. Per questo occorre imparare dall’esperienza passata, bisogna rivedere le regole. Sempre nel suo libro Lei parla della bolla della New Economy. In questi mesi stiamo assistendo al fenomeno dirompente dei è "Social Network: Attenzione agli effetti collaterali". Il primo "Avviso ai naviganti" spiega il funzionamento dei social network e invita a riflettere sui principali rischi che si corrono utilizzandoli. Il secondo capitolo dal titolo "Ti sei mai chiesto?" propone Social Networks. Ad esempio Facebook ha raggiunto i 500 milioni di iscritti. In base ad una recente valutazione potrebbe valere più di 16 miliardi di dollari. Pensa che stiamo andando verso una bolla del Web 2.0? Sappiamo che vi sono state “bolle speculative” nel passato e ci saranno bolle speculative anche nel futuro. Le bolle nel mercato borsistico sono una cosa comune, quindi non mi stupirei che questo possa avvenire. Quello che maggiormente mi preoccupa non è tanto la bolla in sé, quanto i danni collaterali che questa potrebbe provocare, in particolare mi preoccupo di prevenirle quanto possibile, ma come ha dimostrato la recente crisi, questo è veramente difficile. Esiste una teoria ideata dal Professor Don Tapscott chiamata Wikinomics, in cui si ipotizza la cooperazione online tra migliaia di persone come nuovo modello economico. È il tentativo fatto anche da BP per chiudere la falla petrolifera nel Golfo del Messico. Cosa pensa in merito? È una teoria interessante, potrebbe avere successo in determinati settori. Pensando alla questione BP credo che si tratti di chiamare all’opera persone estremamente preparate tecnicamente, per cui è molto importante effettuare un filtro sulle migliaia di persone che propongono le soluzioni più fantasiose. A mio avviso sarebbe stato più utile prevenire l’evento con tutte le informazioni a disposizione e non cercare oggi una soluzione dell’ultimo minuto. È un po’ com’è successo con la recente crisi economica! news una check list da controllare prima di pubblicare su Internet i propri dati personali. Nel terzo capitolo la guida propone "Consigli per un uso consapevole dei social network". Un vero e proprio decalogo con consigli da tenere in considerazione per evitare i pericoli che si possono incontrare nell'uso dei social network. Nell'ultimo capitolo il Garante spiega in modo non tecnico "il gergo della rete" ossia i termini informatici o le espressioni gergali che si utilizzano nelle "reti sociali". È possibile richiedere l'opuscolo cartaceo all'Ufficio relazioni con il pubblico, in Piazza di Monte Citorio n. 123 - Roma o scaricarlo dal sito internet del garante: http://www.garanteprivacy.it/garante/ document?ID=1617879 SINDACATO E SERVIZI attualità I Progetto One for C, come cambiano Unicredit e la FABI INSIEME PER I CLIENTI Maggiore attenzione al territorio, alla clientela e omogeneizzazione dei trattamenti economici e dei percorsi di carriera per tutti i lavoratori del Gruppo. Queste le principali trasformazioni che investiranno la banca guidata da Alessandro Profumo. Intanto anche il coordinamento Fabi in Unicredit, riunitosi a congresso a giugno, ripensa al proprio modello organizzativo per tutelare più efficacemente i suoi iscritti di Paola Cogli, Dipartimento nazionale Comunicazione&Immagine NUMB3RS l panorama bancario italiano, che nello scorso decennio si presentava come una “foresta pietrificata”, è oggi in continuo fermento. I grandi gruppi si riposizionano per rispondere alle nuove esigenze del mercato modificate dalla crisi economico-finanziaria, che ha investito in maniera globale l’economia e che porta necessariamente a ridisegnare i modelli di riferimento dell’intero sistema creditizio. Il mutamento dello scenario mondiale richiede, infatti, una profonda rivisitazione delle relazioni con gli stakeolders. Si rivela sempre più necessario porre attenzione alle specifiche esigenze dei clienti e tornare a considerare la prossimità con il territorio la chiave del successo e della crescita degli istituti di credito. UniCredit Group si prefigge tutto questo attraverso la realizzazione del piano “One for C, Insieme per i Clienti”, progetto con cui il gruppo mira ad aumentare la soddisfazione della clientela e ad accrescere la vicinanza della Banca ai territori ed alle comunità in cui opera, mediante una semplificazione della sua struttura societaria. La nuova Banca, che nascerà ufficialmente il prossimo novembre, sarà costituita da oltre 4000 sportelli distribuiti sul territorio nazionale, con oltre 35000 dipendenti operanti nella rete. Tra gli obiettivi che si intendono realizzare vi sono la promozione dello spirito di collaborazione tra banca e cliente, il rafforzamento dei legami con le comunità locali, il ritorno alla centralità della clientela, lo sviluppo del senso di appartenenza ad un’unica azienda e la specializzazione del personale attraverso la valorizzazione delle esperienze professionali pregresse. In questa fase il confronto con il Sindacato diventa fondamentale. La Delegazione di Gruppo della FABI, insieme alle altre organizzazioni sindacali, sta affrontando in maniera unitaria il processo di riorganizzazione che prevede la riunificazione di UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma e Banco di Sicilia in un’unica Banca nazionale. Dopo gli accordi relativi all’armonizzazione economica, previdenziale, assistenziale di tutti i dipendenti del gruppo, a maggio scorso è stato raggiunto un altro importantissimo traguardo con la firma di un’intesa che riposiziona e allinea i percorsi di carriera in tutte le aziende Unicredit. Le strutture sindacali della FABI, per altro presenti in tutte le banche del Gruppo, si avviano ad adeguare la propria compagine al nuovo modello di banca per meglio rappresentare i lavoratori e fronteggiare qualsiasi ricaduta organizzativa e gestionale, oltre che contrattuale. In giugno si è celebrato il Congresso Nazionale della Delegazione di Gruppo, momento assembleare molto importante e seguito con particolare interesse non solo dal Segretario Nazionale di riferimento, Mauro Morelli, ma anche dai vertici della Segreteria Nazionale tutta. Un congresso al quale la FABI, sindacato significativamente più rappresentativo all’interno di Unicredit, è approdato con rinnovato impegno e con ampia soddisfazione per l’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni da tutti i componenti della Delegazione trattante e per l’azione di pragmatismo e sintesi portata avanti da Angelo di Cristo, che ha sino ad ora sovrinteso ai lavori delle segreterie di Coordinamento del Gruppo. 21% Vita dura per gli stagisti, a maggior ragione in tempi di crisi come questi. Secondo una ricerca dell’Isfol, solo il 21% di loro, al termine del tirocinio, ottiene il sospirato contratto. Nei casi migliori il tirocinio diventa una collaborazione occasionale (6,8%), meno frequenti i contratti a tempo determinato (5,6%) e ancor più rari quelli a tempo indeterminato (2,3%). 1.105 euro NUMB3RS di Flavia Gamberale 44% La pressione fiscale grava per il 44% sui conti delle banche italiane. Un valore che supera di 15 punti la media europea. Ad affermarlo, non senza una punta di polemica, è l’Abi che a maggio a diffuso una stima sui gap impositivi tra gli istituti di credito del Belpaese e quelli esteri. 75% Vecchiaia grama per gli italiani. Secondo le ultime rilevazioni dell’Istat, nel Belpaese la pensione media si aggira attorno ai 1.105 euro. Anche in questo caso, ad avere gli assegni più leggeri sono le donne, che incassano in media il 30,5% in meno degli uomini. Lavoro e salute mentale non vanno a braccetto. Stavolta a dirlo è un sondaggio online di Job 24, l’inserto de Il Sole 24 Ore. Il 75% degli intervistati alla domanda “ritieni che il tuo benessere psicologico sia messo a rischio in ufficio?” ha risposto candidamente: “sì, ho già iniziato a non sentirmi bene”. Gli immigrati in Italia? Numerosi, istruiti e malpagati. Lo rivela un’indagine condotta da Ismu, Censis e Iprs per il Ministero del Lavoro. Ben il 40,6% degli stranieri intervistati dichiara, infatti, di essere in possesso di un diploma o di una laurea e solo l’1,2% di avere uno stipendio che supera i 2.000 euro mensili. Entro 6 anni, nelle stanze dei bottoni delle società pubbliche e in quelle quotate in borsa francesi dovranno sedere per il 40% donne. Lo prevede una legge sulle pari opportunità approvata recentemente dall’Assemblèe Nazionale. Il fine? Riequilibrare il numero di presenze femminili nei posti di comando. 40,6% 40% 17 SINDACATO E SERVIZI attualità A Verona sindacalisti in cattedra per orientare i giovani CHE COSA FARÒ DA GRANDE? L a scelta di un lavoro o di una professione, e di conseguenza di un adeguato specifico percorso di studi, sono una delle questioni più difficili che i giovani e le famiglie si trovano ad affrontare. Le informazioni sugli sbocchi occupazionali dei diversi corsi universitari sono spesso carenti e inquinate da rappresentazioni dei singoli lavori e professioni, a cui quegli studi indirizzano, distorte rispetto alla realtà. Per ovviare a ciò e per dare ai ragazzi, che stanno per compiere una delle scelte più significative della loro vita, un utile supporto, è stato costituito a Verona, nel 1990, il Comitato provinciale per l'Orientamento Scolastico e Professionale (COSP), un'associazione senza scopo di lucro che promuove l’orientamento nel territorio veronese, coinvolgendo i diversi soggetti del mondo della scuola, del lavoro, dell’istruzione e della formazione in attività di consulenza, formazione, studio e progettazione. I soci sono ormai 81, costituti tra gli altri da Associazioni Imprenditoriali, Organizzazioni Sindacali, e Distretti Scolastici. Inoltre le attività sono patrocinate dalle principali istituzioni locali, quali la Camera di Commercio, la Provincia e il Comune, l'Ufficio Scolastico Provinciale, l'Università, l'Ufficio Provinciale del Lavoro, e sono finanziate, oltre che dal Gruppo Banco Popolare e dalla Fondazione Cariverona, da una serie di sponsor locali e da Formatemp (l'ente bilaterale delle Agenzie per il Lavoro). Il COSP porta avanti numerosi progetti, ma il principale è il Progetto Itinera, un programma che ha interessato lo scorso anno circa 15.000 studenti delle classi terze, quarte e quinte di oltre 50 scuole superiori. Itinera vede il coinvolgimento di oltre un centinaio di operatori impegnati a realizzare moduli orientativi, che riguardano sia aspetti informativi (conoscenza della realtà socio-economica locale e regionale, confronto tra le aspettative personali e le opportunità di inserimento lavorativo, informazione dettagliata sui percorsi formativi dopo il diploma), sia aspetti formativi, quelli cioè che attengono alla conoscenza di sé e all’individuazione dei propri bisogni. L'organizzazione modulare degli interventi consente ai singoli istituti di predisporre percorsi ad hoc, rispettando le esigenze delle singole realtà e integrando queste attività nei percorsi scolastici. news Carta Sanitaria Elettronica utta la propria storia sanitaria in un cartoncino plastificato di 7 centimetri per 4. Un microchip che consente l'accesso ai dati della nostra anagrafe sanitaria e tutte le informazioni su ricoveri, esami, vaccinazioni, farmaci assunti, patologie, allergie, esenzioni. La Carta Sanitaria Elettronica (CSE) sta arrivando a casa a tutti i toscani, finora ne sono state distribuite oltre 800.000, entro fine luglio saranno re- capitate tutte: 3.600.000. Per attivarla è necessario andare personalmente in uno dei circa 250 sportelli aperti nelle aziende sanitarie e ospedaliere. Chi è impossibilitato per riconosciuta non autosufficienza dovrà segnalarlo alla Asl, che invierà, previo appuntamento, un operatore al suo domicilio. Al momento dell'attivazione, al cittadino verrà consegnato un PIN riservato, che gli consentirà di accedere, attraverso un apposito lettore di smart card, T 18 LA SALUTE IN TASCA A DECIDERE TI AIUTA LA FABI Il Sab veronese da qualche anno è socio del Comitato provinciale per l'Orientamento Scolastico e Professionale e, insieme agli altri componenti dell’associazione, promuove seminari ad hoc per aiutare i ragazzi a scegliere il percorso di studi più adatto a loro. L’esperienza a breve potrebbe essere replicata anche in altre regioni d’Italia. A cominciare dalla Toscana di Marco Muratore, Dipartimento nazionale Comunicazione&Immagine Ai servizi di orientamento sono affiancate altre iniziative. Di particolare successo ed efficacia risultano i Master, che hanno lo scopo di aiutare i ragazzi a capire se la loro idea di uno specifico settore lavorativo corrisponda alla realtà. Vengono svolti nei principali ambienti di lavoro del settore prescelto, con l'obiettivo di far conoscere da vicino ai giovani la realtà professionale di interesse. In questo contesto la FABI, attiva socia del Comitato da molti anni, è coinvolta sia nei moduli formativi di orientamento che nelle attività di Master. Non poteva certo mancare un suo intervento nel Master Banca e finanza, in cui la nostra conoscenza di principale sindacato di settore è stata messa a disposizione degli studenti, alcuni dei quali saranno i bancari del futuro. L'esperienza del COSP di Verona è seguita con attenzione da molte altre province. In particolare, in Toscana è già in corso una ricerca che porterà alla creazione di analoghe strutture. La nostra articolazione territoriale ci consentirà di partecipare attivamente anche alle nuove esperienze che si realizzeranno nel campo dell'orientamento. al suo Fascicolo Sanitario E l e t tronico (FSE), che è una cartella sanitaria virtuale e contiene l'insieme dei dati e dei documenti relativi alla sua storia sanitaria (per tutti gli aspetti tecnici e le informazioni più dettagliate su CSE e FSE si rimanda alla scheda allegata al comunicato). La CSE sostituisce la tessera sanitaria in scadenza, il suo invio è gestito a livello nazionale (dall'Agenzia delle Entrate del Ministero), ma la gestione delle Carte è di competenza regionale: saranno le Asl, i medici di famiglia e i pediatri ad alimentare il Fascicolo con tutte le informazioni sulla salute dell'assistito. E anche il cittadino stesso potrà inserire nel Fascicolo un proprio "diario". Tutto questo, in totale rispetto della privacy, perché l'accesso al Fascicolo sanitario elettronico sarà possibile solo tramite il PIN in possesso del cittadino. «Nel nuovo formato la tessera sanitaria permetterà a ognuno di consultare a casa, dal medico, nei punti assistiti delle Asl tutti i dati e le informazioni riguardanti la propria situazione sanitaria» è il commento dell'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia Per ulteriori informazioni: [email protected] o www.cosp.verona.it SINDACATO E SERVIZI attualità Rinnovato il coordinamento FABI in Unicredit Group “BANCONE DEVE FAR RIMA CON OCCUPAZIONE. NO A TAGLI E TRASFERIMENTI” Angelo Di Cristo eletto Coordinatore. Della segreteria nazionale di Gruppo entrano a far parte Carmelo Raffa, Franco Ottobre (Vice-coordinatori), Marco Muratore (Segretario) e Massimo Giavarini (Segretario amministrativo) S alvaguardare i posti di lavoro e limitare al massimo i trasferimenti dei lavoratori. Questo l’impegno che il nuovo coordinamento FABI in Unicredit Group, rinnovato recentemente nei suoi componenti direttivi, si è assunto in previsione della nascita del “Bancone”, il progetto che diventerà operativo dal prossimo novembre e che vedrà l’accorpamento in un’unica banca di tutte le 7 controllate di gruppo (UniCredit Banca, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, UniCredit Corporate Banking, FABI sarà impegnato in prima linea a seguire le fasi di sviluppo del progetto di banca unica, pretendendo dall’azienda il mantenimento dei livelli occupazionali, rivendicando nello stesso tempo l’incremento degli organici in quelle realtà che lo necessitassero e facendo di tutto per attenuare i fenomeni di mobilità territoriale. La nostra filosofia, del resto, è una sola: portare il lavoro dai lavoratori e non viceversa”. UniCredit Private Banking, UniCredit Family Financing Bank, UniCredit Bancassurance Management & Administration). Il coordinamento di gruppo, durante il congresso, che si è svolto a Roma il 23 giugno alla presenza del segretario generale della FABI, Lando Sileoni, ha quindi provveduto ad eleggere i suoi vertici. Angelo Di Cristo è stato nominato segretario coordinatore. “A partire da questo momento”, ha detto nella sua relazione d’insediamento Angelo Di Cristo, “il coordinamento LA NUOVA SEGRETERIA DI GRUPPO Angelo Carmelo Franco Massimo Marco Di Cristo Raffa Ottobre Giavarini Muratore Coordinatore UniCredit Banca V. Coordinatore Banco di Sicilia – Gruppo UniCredit V. Coordinatore UniCredit Banca di Roma Segretario amm.vo UniCredit Holding Segretario UniCredit Corporate Banking Angelo Di Cristo, riconfermato coordinatore della Segreteria di Gruppo Unicredit A Parigi la prima riunione BNP PARIBAS, LA FABI ALLA GUIDA DEL COMITATO AZIENDALE EUROPEO. Mara Socal, coordinatore BNP PARIPAS U n altro “scranno” targato Europa per il nostro sindacato. Dopo la nomina di Cristina Arzani a componente del Comitato aziendale europeo di Società generale, è arrivato una nuovo riconoscimento. A riceverlo, stavolta, Mara Socal, segretaria coordinatrice della Fabi in Bnl, che è stata eletta rappresentante per i lavoratori italiani nel bureau (segreteria) del Comitato aziendale europeo di Bnp Paribas. La nomina è stata ufficializzata il 24 giugno nel corso della prima riunione del Comitato, che si è svolta a Parigi e ha visto a raccolta i rappresentanti dei lavoratori di tutti i Paesi euro- Mara Socal, già coordinatrice in Bnl per la Fabi, è la seconda italiana che entra a far parte del Bureau del colosso francese, che nel Belpaese controlla la Banca nazionale del lavoro. La neo-eletta: “Il Gruppo è solido” pei in cui è presente il gruppo francese ( 201.800 dipendenti, 159.800 solo in Europa). Della segreteria (bureau) del Comitato entrano a far parte in tutto 10 persone, di cui due (tra questi Mara Socal) sono rappresentanti italiani, visto che dal 2006 nel Belpaese Bnp detiene il controllo della Bnl. La segreteria del Comitato aziendale europeo avrà un compito essenzialmente consultivo e informativo e si confronterà periodicamente con il management per discutere di scelte aziendali e farsi portavoce delle richieste dei lavoratori dei singoli mercati di riferimento. “Anche se non ha gli stessi poteri di contrattazione di un sindacato nazionale”, spiega la neo-eletta Mara Socal, “questo Comitato sarà strategico per monitorare la situazione complessiva del Gruppo e capire con anticipo le politiche che l’azienda vorrà praticare nei paesi in cui è presente”. Insomma, sarà uno strumento in più per far contare i lavoratori. Durante la prima riunione, iniziata a Parigi mercoledì e conclusasi ieri, sono stati forniti i dati sul bilancio della banca. “Gli indicatori sono tutti positivi”, rivela Socal, “il gruppo è solido e conta di espandersi ulteriormente. Sarà cura del Comitato aziendale europeo assicurarsi che le fusioni avvengano senza tagli sul personale”. La prossima riunione del Comitato è fissata dopo l’estate. 19 SINDACATO E SERVIZI sicurezza L Sicurezza e paradossi ’articolo 2087 del codice civile “Tutela delle condizioni di lavoro” prescrive: “L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”. Questo principio è pure richiamato da una circolare ABI del 2005, scritta in concomitanza con l’aumento delle rapine in quegli anni. L’ABI stessa ricorda come la Cassazione, con riferimento all’articolo del codice in questione, sottolinei che l’obbligo di tutela antinfortunistica, gravante sull’azienda, debba essere estesa alle ipotesi di danno o pericolo per l’attività criminosa di terzi. Obbligo che, in caso Secondo la giurisprudenza e una delle ultime comunicazioni dell’ABI, le aziende, qualodi violazione, è fonte per il datore di lavoro di responsabilità penalmente rilevante. ra siano concretamente esposte al rischio rapina, hanno l’obbligo di trasferire i lavoratori Infatti, sin dal 1993, con sentenza 4085 cardiopatici e le lavoratrici incinte ad altre mansioni più consone al loro stato di salute. della Cassazione, la giurisprudenza sancisce che l’imprenditore non si deve limita- Purtroppo, però, ad oggi sono poche le banche che hanno dato applicazione a questa norre alla predisposizione delle misure tassativamente imposte dalla legge, ma avviare ma. La FABI: “Chiederemo più attenzione agli istituti e che lo spostamento del dipendente tutte le iniziative che “appaiono utili ad impedire l’insorgere di effetti patologici sia automatico” o traumatici nei lavoratori”. Per esempio, se il “Protocollo d’Intesa” firmato con la di Giuseppe Angelini, Dipartimento nazionale Comunicazione&Immagine Prefettura mi impone solo 3 misure antirapine (cassaforte a tempo, registrazio- ge sulle “lavoratrici madri”. sportello era trasferito in un ufficio cen- re lo spostamento delle mansioni, ma il ne remota, porta a doppio consenso), Chiarito questo fondamentale princi- trale o al back-office. A prescindere dal datore di lavoro a proporlo su motivata l’azienda davanti a determinate situazioni pio, dobbiamo purtroppo segnalare che dettato legislativo, prevaleva il buon sen- richiesta del dipendente. logistiche (agenzia ubicata in zona un po’ persino le grandi aziende bancarie trop- so: evitiamo l’irreparabile per chi si trova Dobbiamo ricordare alle aziende che sono isolata) deve prevedere qualche altra misu- po spesso ignorano le condizioni fisiche in una situazione di salute “particolare”. responsabili dei danni alla salute sofferti ra più efficace, come la videosorveglianza soggettive (cardiopatie, gravidanze) dei In Unicredit, per esempio, ma anche in dai lavoratori. Il legislatore è particolaro la guardia armata. L’ABI altresì precisa lavoratori e delle lavoratrici nell’ambito altri gruppi bancari, ciò non avviene. mente attento a questa fattispecie inforche il dovere di protezione deve fare ri- del “rischio rapina”. Il vecchio Banco di Addirittura assistiamo a un’inversione tunistica (e l’ABI sembra ne prenda atto) ferimento ad uno “standard” di sicurez- Sicilia e in parte Capitalia, prima di es- dell’onere della prova: il collega cardiopa- tanto da prevedere responsabilità penali za senza perdere di vista, coerentemente sere assorbiti da Unicredit, avevano pre- tico per evitare il “collasso” chiede di es- per il datore di lavoro, in caso d’inossercon quanto affermato anche dalla Corte so a cuore il problema in accordo con gli sere sottoposto a visita medica (di fiducia vanza delle norme. Sarà impegno della Costituzionale, la “massima sicurezza tec- “osservatori sulla sicurezza delle filiali”, del datore di lavoro) e ottiene quello che FABI in ogni azienda creditizia, qualunnologicamente fattibile”. La circolare ABI commissioni formate da sindacalisti e di- dovrebbe essergli “naturalmente” ricono- que sia la dimensione, tutelare questi lainvita, infine, a prestare maggiore atten- rigenti aziendali. Ogniqualvolta l’azienda sciuto. voratori e queste lavoratrici più deboli, zione nei confronti di quei soggetti ap- veniva a conoscenza della gravidanza della Chiederemo, come sindacato, in rappre- imponendo alle banche lo “spostamento partenenti alle categorie protette o “affetti lavoratrice, la “spostava” ad altre mansio- sentanza dei lavoratori più deboli, l’appli- automatico” delle mansioni all’insorgere da patologie che possono essere aggravate ni; lo stesso succedeva nei casi in cui il la- cazione non solo della legge, ma anche di una patologia cardiaca o di una gravidall’evento” e “alle lavoratrici gestanti” in voratore o la lavoratrice manifestasse pa- della circolare ABI. Dobbiamo rimarcare danza. attuazione della speciale disciplina di leg- tologie cardiache. Quindi, l’operatore di che non dev’essere il lavoratore a chiede- PREVENZIONE RAPINE, QUANDO LA CIRCOLARE FUNZIONA A METÀ MISURE DI SICUREZZA ANCHE PER L’ANIMA S pesso, la nostra attenzione cade sulle misure di sicurezza anti terrorismo oggi adottate negli aeroporti. Bisogna considerare, tuttavia, che anche la sicurezza della nostra anima, in questo periodo, è in pericolo. Quanta informazione distorta, infatti, offusca la nostra persona attraverso i mezzi di comunicazione di massa? Mi sembra davvero impressionante e meritevole di considerazione quello che, per esempio, la pubblicità realizza, finendo col contaminare l’ani- 20 mo dei giovani, così come quello degli adulti. E in questo caso, non ci sono misure di sicurezza che tengano. Prendiamo ad esempio canzoni o spettacoli televisivi. Mentre la sicurezza negli aeroporti si fa sempre più severa e rigida, quella della nostra anima diventa debole e superabile. Constatiamo, pertanto, come i concetti di pudore, onestà, amore, siano sempre più spesso involgariti e banalizzati. Le famiglie si sgretolano come - del resto - i matrimoni; la violenza in strada è di casa. Diamo news anche uno sguardo al nostro lessico e al vocabolario che usiamo e ci rendiamo conto di come sia stato deturpato ed involgarito dai mezzi di comunicazione di massa. Vi sono alcune espressioni lontane dalla nostra cultura e persino dalla nostra coscienza comune, che fa riferimento al Cristianesimo, piaccia o no, secondo l’insegnamento di Benedetto Croce. Dunque, prendiamone coscienza, prima che sia troppo tardi, adottando idonee misure di sicurezza. Lodovico Antonini SINDACATO E SERVIZI attualità Presentato lo studio dell’Abi su Banche e sicurezza 2009 ANNO DI CRISI ANCHE PER I RAPINATORI Nell’anno appena passato i colpi mesi a segno negli istituti di credito sono diminuiti del 19,3%. In calo anche il bottino medio portato a casa dai ladri (21mila euro) e l’indice di rischio (ossia il numero di “visite” per sportello) passato dal 6,4 del 2008 al 5,1. Brizio (FABI): “Bene così, ma le banche salvaguardino i dipendenti che hanno subito il trauma della rapina” A ncora magro il bottino dei rapinatori degli istituti di credito. Nel 2009 i colpi messi a segno in banca sono diminuiti del 19,3%, registrando un ulteriore decremento rispetto al 2008, anno a partire dal quale si è finalmente cominciato ad assistere ad una progressiva diminuzione del fenomeno. Se già nel 2008 le banche della Penisola avevano registrato un trend positivo, totalizzando solo 2.160 “visite” da parte dei ladri, nel 2009 è andata ancora meglio: queste sono scese a quota 1.774, pari a circa 35 rapine in meno ogni mese. Modesto anche il malloppo portato a casa dai malviventi: mediamente 21 mila euro, raggiungendo i livelli più bassi degli ultimi dieci anni. In diminuzione pure l’indice di rischio, ossia il numero di rapine per sportello, che si è attestato dal 6,4 del 2008 al 5,1, del 2009, ai minimi storici dal 1998. I dati sono stati resi noti dall’Ossif, il centro di ricerca dell’Abi, che anche quest’anno, come di consueto, ha dedicato all’argomento un apposito studio. Secondo l’Associazione bancaria italiana, il decremento del numero di rapine si deve principalmente a tre fattori: il massiccio investimento in apparecchia- ture per la sicurezza realizzato negli ultimi anni dalle banche, la collaborazione, sancita da sempre più numerosi protocolli provinciali, tra Forze dell’ordine e istituti di credito e la riduzione della circolazione di denaro contante che, comunque, nonostante gli sforzi fatti, ci vede ancora al primo posto in Europa, considerando che a dicembre 2009 nel Belpaese transitava circa il 18% di tutte le banconote della Zona euro. “Prendiamo atto con piacere della diminuzione delle rapine”, commenta Loris Brizio, Responsabile nazionale del Dipartimento nazionale Sicurezza della FABI, “ma sollecitiamo le banche a fare di più sul fronte della valutazione del rischio e su quello della formazione dei dipendenti alla sicurezza”. “In particolare”, sottolinea il dirigente sindacale, “è necessario che gli istituti di credito si uniformino alle linee guida della Conferenza Regioni, per fronteggiare al meglio le conseguenze traumatiche che le rapine hanno sui dipendenti. Questo è un aspetto da non sottovalutare. È giusto, infatti, che i lavoratori non siano lasciati soli nell’affrontare un momento così difficile e denso di ripercussioni psicologiche, come la fase successiva alla rapina”. F.G. Pubblicata relazione del Ministero dell’Economia su istituti di credito e industria bellica BNL REGINA DELLE BANCHE ARMATE Secondo il rapporto, nel 2008 la controllata di Bnp Paribas ha incassato dalle industrie armiere 1 miliardo e 406 milioni di euro. La seguono a ruota Intesa Sanpaolo (851 milioni) e Unicredit (607 milioni). La FABI: “Necessario istituire un comitato etico che vigili sull’operato degli istituti di credito” “R egina delle banche armate”. È questo il ben poco lusinghiero titolo che si è aggiudicata la Bnl. Nella Relazione del Ministero dell’Economia sull’esportazione e l’importazione dei materiali d’armamento, recentemente pubblicata, risulta infatti che l’istituto di credito controllato da Bnp Paribas nel solo 2008 ha incassato 1 miliardo 406 milioni di euro dalle industrie armiere, affidatesi ai suoi sportelli per effettuare transazioni bancarie, soprattutto per operazioni relative alle esportazioni di armi italiane all’estero. Un triste primato, che ha scatenato l’ira dei sindacati, FABI in testa. Proprio la Federazione ha stigmatizzato duramente la condotta del gruppo e ha chiesto a di Flavia Gamberale gran voce, attraverso un comunicato firmato anche dalle altre sigle, di costituire un Comitato etico “con lo scopo di controllare i comportamenti e le politiche commerciali della banca nell’ambito del finanziamento agli armamenti”. Nell’elenco del Ministero dell’Economia, non mancano poi altre importanti aziende del credito nostrane, come ad esempio Intesa Sanpaolo, che nel 2008 ha guadagnato 851 milioni di euro attraverso operazioni a favore dell’industria bellica, Unicredit, con un giro d’affari legato a questo comparto di 607 milioni di euro, Antonveneta (217 milioni), Banco di Brescia (208 milioni), Banco di Sardegna (63 milioni), Banca Po p o l a r e Commercio e Indu- stria (2 milioni), Carige (11 milioni), Banca Popolare dell’Emilia Romagna (9 milioni). A loro discolpa i principali gruppi bancari, come Bnl, Ubi (di cui fa parte il Banco di Brescia) e Intesa Sanpaolo, si sono affrettati a rimarcare che le industrie armiere loro clienti esportano le armi unicamente in Paesi Ue e Nato. Una precisazione che, tuttavia, non ha fatto recedere di un passo i sindacati, uniti nel chiedere maggiore responsabilità etica alle banche. “Vedere le nostre aziende coinvolte in un mercato che alimenta scenari di guerra e di disperazione”, ha concluso Mara Socal, coordinatrice FABI in Bnl, “rappresenta per noi sindacalisti e per i lavoratori un vero colpo al cuore”. 21 SINDACATO E SERVIZI pensionati 2,5 milioni di anziani a rischio abuso alcol, farmaci e droghe QUANDO L’UNICA COMPAGNIA È LA PASTICCA O LA BOTTIGLIA La “sindrome della perdita di senso”, collegata con la fine del lavoro, comporta spesso depressione e la sensazione di essere inutili. Così, l'alcol e lo stordimento, dato dai farmaci assunti in modo inappropriato o addirittura dalle droghe, diventano un rifugio per molti a cura dell’Esecutivo Nazionale FABI Pensionati A nche i nonni amano lo sballo. Spesso soli, con problemi di salute e difficoltà economiche, si rifugiano nella bottiglia, nei farmaci che leniscono l'ansia e anche nelle droghe come la cocaina. Ben 2,5 milioni di 'over 65' italiani sono a rischio abuso di alcolici, medicinali e sostanze illegali. In aumento del 10% rispetto a un anno fa, con una stima di crescita di un terzo entro dieci anni. Lo rivelano gli esperti della Società italiana di psicogeriatria, sottolineando che i cambiamenti della società stanno profondamente influenzando il pericolo di abuso nella terza età, spesso poco conosciuto e sottovalutato. “"È in crescita - spiega Marco Trabucchi, presidente della Società italiana di psicogeriatria - il fenomeno delle separazioni tra coniugi anche in età avanzata, evento nuovo che ha effetti devastanti sulla psiche dell'anziano, in particolar modo della donna. News G iovani 'malati di solitudine'. Secondo uno studio condotto dalla Mental Health Foundation britannica, la solitudine non ha sempre i capelli bianchi. Anzi, è un sentimento oggi più diffuso fra i ragazzi, rispetto a quanti sono arrivati all'età della pensione. Secondo i ricercatori, inoltre, 22 Le anziane casalinghe bevono molto, quando non hanno interessi familiari e sono sole, e fanno spesso un uso inappropriato o eccessivo di analgesici oppioidi, ansiolitici e sedativi". In molti casi, l'unica compagnia è la pasticca o la bottiglia. Per Trabucchi, inoltre, "le difficoltà economiche incidono sulla possibilità di avere attività sociali, così come il pensionamento: la 'sindrome della perdita di senso', collegata con la fine del lavoro, comporta spesso depressione e la sensazione di essere inutili. Così, l'alcol e lo stordimento dato dai farmaci assunti in modo inappropriato o addirittura dalle droghe diventano un rifugio per molti”. Si stima che oggi siano circa 10.000 gli anziani che consumano cocaina o altre sostanze come marijuana e anfetamine. Un milione di persone con più di 65 anni beve ogni giorno due o più bevande alcoliche: l'80% sono uomini e il 20% donne. A eccedere con la bottiglia soprattutto gli anziani fumatori o ex fumatori: fra loro ben il 93% è a rischio alcolismo. Forti bevitori anche gli anziani in sovrappeso o obesi (46%). “Il problema - avverte l'esperto - è la quantità. Non si dovrebbero bere più di due bicchieri al giorno. Le conseguenze dell'abuso di alcolici sono infatti molto gravi: dei circa 35.000 decessi l'anno per patologie correlate all'alcol, come malattie cardiovascolari, tumori e cirrosi epatica, oltre 16.000 riguardano persone con più di 65 anni”. Non solo. “Gli incidenti stradali fatali che coinvolgono gli 'over 75' - prosegue Trabucchi - sono in aumento e il loro numero è sostanzialmente uguale a quello fra gli 'under 24'. Analoghe anche le dinamiche, visto che il 12% degli anziani si mette alla guida dopo aver bevuto due o più bicchieri di vino. Spesso, poi, agli effetti negativi dell'alcol si aggiungono quelli dei farmaci assunti in modo inappropriato”. SOLITUDINE UN MALE CHE COLPISCE ANCHE I GIOVANI E NON SOLO I PENSIONATI la nostra è una società solitaria, che si alimenta di nuove tecnologie, ritmi sempre più frenetici e scarse occasioni di condivisione. Questo il quadro tracciato dagli esperti nel rapporto pubblicato sulla Bbc online, frutto di un sondaggio su 2.256 partecipanti. In generale, una persona su 10 in Gran Bretagna si sente spesso sola. Una condizione che può riflettersi sulla salute, fisica e non. Analizzando i dati, si scopre che il 60% delle persone tra i 18 e i 34 anni si sente sola spesso o a volte, rispetto al 35% degli 'over 55'. L'indagine, però, non distingue fra sessantenni ancora attivi e ottantenni fragili e con problemi di salute. Secondo l'indagine, Ben un anziano su 10 assume cinque o più farmaci psicoattivi al giorno: analgesici oppioidi, ansiolitici e sedativi. “Gli anziani finiscono per prendere sempre più medicinali, in un incremento esponenziale che deriva anche dalla necessità di placare le ansie dovute alla solitudine e alle difficoltà economiche. Molti aumentano le dosi e fanno scorta di medicinali, sfuggendo di fatto al controllo del medico - spiega Trabucchi - Il metabolismo dell'anziano è, però, più lento rispetto a quello degli adulti e i suoi organi sono anche più sensibili agli effetti dei farmaci: cresce così la probabilità che si sviluppi una vera e propria dipendenza”. Spesso, avverte, “ciò avviene in chi già assume farmaci in numero elevato per motivi clinici (talvolta si arriva anche a 12-15). Si può quindi creare un 'cocktail esplosivo' con danni a fegato, reni e a cervello in persone peraltro già fragili a causa delle loro multiple malattie”. in ogni caso, il problema si tinge spesso di rosa: le donne soffrono di solitudine più degli uomini, e più spesso finiscono per sentirsi depresse. Le nuove tecnologie rischiano di alimentare la solitudine, rimpiazzando i rapporti umani genuini con una versione high-tech. Ma possono anche essere un antidoto, un modo per restare collegati con il resto nel mondo, in caso di malattia o problemi a muoversi. Comunque, circa un terzo dei giovani coinvolti nell'indagine dicono di passare troppo tempo in comunicazioni online. "Ma gli stessi ragazzi con cui parliamo ci dicono che chiacchierare sul web con centinaia di persone non è come avere un rapporto vero o uscire con gli amici, e spesso sono soli quando chattano o navigano in rete", spiegano gli autori dell'indagine. SINDACATO E SERVIZI spazio donna Molte donne tempestate da disturbatori ARRESTO PER MOLESTIE CON LE TELEFONATE MUTE La Cassazione ha convalidato la condanna a tre mesi per un trentunenne marchigiano L e telefonate mute fanno scattare l'arresto. Lo sancisce la Cassazione che ha convalidato la condanna a tre mesi di arresto per molestie continuate nei confronti di un 31enne marchigiano, Raffaello B., colpevole di avere tempestato per circa un mese l' ex fidanzata facendole "più di cento chiamate mute" sul telefonino. Per la Suprema Corte, non importa se le chiamate erano mute. Per fare scattare la condanna prevista dall'art. 660 c.p. basta il disturbo arrecato dagli squilli. La condanna a tre mesi a Raffaello B. era già stata inflitta dalla Corte d'appello di Ancona nel giugno 2009. Inutil- mente la difesa del giovane ha tentato il ricorso in Cassazione, sostenendo che il fatto che le chiamate fossero partite dal suo cellulare non dava la prova certa che materialmente fosse stato lui l'autore degli squilli. La Prima sezione penale - sentenza 8068 - ha dichiarato inammissibile il ricorso di Raffaello e ha evidenziato che "i giudici del merito sono giunti a stabilire la responsabilità operando sull'elemento di prova (che le chiamate fossero state effettuate dal telefono cellulare a lui intestato) una 'mediazione intellettuale' secondo cui è massima di esperienza che il telefono intestato ad una persona sia nella sua disponibilità esclusiva, a meno che non vi sia prova del contrario o non siano state allegate specifiche circostanze dalle quali possa inferirsi la ragionevole possibilità di una diversa ricostruzione". Alla luce di queste considerazioni, la Suprema Corte rileva come la prova della colpevolezza di Raffaello B. "al di là di ogni ragionevole dubbio" non può ritenersi "labile e appare anzi sufficiente ad escludere ricostruzioni alternative". Il giovane, oltre alle spese processuali, dovrà anche sborsare mille euro alla cassa delle ammende per avere fatto perdere tempo alla giustizia. Responsabilità civile e social networks “POSTARE” IN MANIERA INAPPROPRIATA PUÒ COSTARE CARO I Avventati inserimenti di materiale e commenti a briglia sciolta su Facebook possono originare elevate richieste risarcitorie a titolo di danni non patrimoniali l Tribunale di Monza in una pronuncia del 2 marzo 2010 ha attribuito a favore di una ragazza, lesa in modo plateale nella reputazione e nell’onore dal suo ex fidanzato, l’importo di €15.000,00 per il “danno morale soggettivo inteso quale «transeunte turbamento dello stato d'animo della vittima» del fatto illecito, vale a dire come complesso delle sofferenze inferte alla danneggiata dall'evento dannoso, indipendentemente dalla sua rilevanza penalistica”. L’uomo aveva aggiunto ad una foto della giovane "postata" sul social network un commento inappropriato e non consono, menzionando addirittura difetti fisici (strabismo), psichici e preferenze sessuali della giovane che aveva conosciuto proprio, ironia della sorte, tramite il social network. Il pregiudizio che si origina da siffatte tipologie di condotte è pressoché inemendabile. Il Giudice Civile brianzolo, il noto Dott. Piero Calabrò, famoso per l'attività di contrasto alla criminalità, non ha mancato di evidenziare che «coloro che decidono di diventare utenti (…) sono ben consci non solo delle grandi possibilità relazionali offerte dal sito, ma anche delle potenziali esondazioni dei contenuti che vi inseriscono”; ricorda il Presidente del Tribunale della Brianza che, al cospetto di tali intemperanze lessicali e di condotta, si configura il “rischio in una certa misura indubbiamente accettato e consapevolmente vissuto” per l'utilizzatore di Facebook. Talché, boutade ed amenità aggiunte per essere fruibili soltanto da una cerchia ristretta di amici sono suscettibili di enorme e diuturna propalazione in virtù dei meccanismi di diffusione e di amplificazione, del tipo del “tagging”, che equivale ad etichettare (dall’anglismo “tag”, appunto etichetta) i contenuti nell’oceanica messe informativa che offre internet. La fattispecie in esame è stata reputata riconducibile alla previsione astratta di cui all’Art. 594 Codice Penale (ingiuria) ovvero in quella più grave di cui all’Art. 595 stesso testo (diffamazione) in considerazione del carattere pubblico del contesto che ebbe a ospitare tali gratuite divulgazioni coram populo. news DISCRIMINAZIONI DI GENERE Banca licenzia dipendente troppo sexy A ccade alla Citigroup di Manhattan: una dipendente bomba-sexy, decisamente troppo bella per non distrarre i colleghi uomini. Qualunque vestito indossi, anche non proprio border line, diventa provocante sul corpo sinuoso della dipendente. Finisce che la banca licenzia la Signora Lorenzana, 33enne di ascendenze portoricane e di cognome italiano con figlioletta dodicenne. «Gli uomini attorno a lei diventano una manica di idioti» afferma un'amica. Seguirà causa del lavoro: vedremo se pre- varrà la linea di difesa della banca, che progressivamente le aveva impedito di indossare la gonna, i pantaloni troppo stretti, i tacchi troppo alti perché ogni cosa la faceva apparire procace. Certo che letta così la discriminazione è di palmare evidenza. 23 SINDACATO E SERVIZI welfare Importante pronuncia dell’INPS per chi assiste familiari portatori di handicap PERMESSI RETRIBUITI, MA PROCEDURA ANCORA FARRAGINOSA Permessi di cui all'art.33 della legge 104/92 per accompagnamento a visite mediche del portatore di handicap grave ricoverato a tempo pieno I a cura del Dipartimento nazionale Welfare l 28 maggio scorso, a seguito della risposta del Ministero del Lavoro ad un interpello, l’INPS ha diramato il messaggio n° 14480 alle proprie strutture, che disciplina in modo innovativo la casistica di cui al titolo. Trattasi di un’importante pronuncia, che ribalta la precedente impostazione dell’INPS, che finora aveva sempre negato il diritto ai permessi per i lavoratori i cui familiari/affini, riconosciuti portatori di handicap in situazione di gravità, fossero ricoverati in Istituti di cura. In particolare, viene sancito il diritto, per il lavoratore che assista un familiare o affine nelle condizioni di gravità previste dalla legge 104/1992, ad usufruire di permessi retribuiti nel caso in cui il disabile debba effettuare visite specialistiche e/o terapie che non siano garantite all’interno della struttura ospitante. Occorre notare, comunque, che in questo caso al lavoratore non viene riconosciuto il diritto alle tre giornate mensili (eventualmente frazionabili ad ore), come previsto nel caso in cui il portatore di handicap non sia ricoverato a tempo pieno. Viene, invece, regolamentata la possibilità di usufruire di permessi “con giustificativo di assenza”, ossia è previsto che “l'interessato sarà comunque tenuto alla presentazione di apposita documentazione rilasciata dalla struttura competente che attesti le visite o le terapie effettuate”. Il predetto messaggio, a cui rimandiamo per i dettagli, disciplina pertanto in modo puntuale la procedura – peraltro ancora farraginosa - da utilizzare da parte del lavoratore che intenda usufruire dei permessi di cui sopra. In sintesi il lavoratore interessato dovrà: Proporre preventivamente domanda all’INPS, che provvederà a riscontrare la regolarità e la presenza dei requisiti previsti; Una volta fruito il permesso, dovrà presentare mensilmente all’INPS (in busta chiusa contenente la dicitura esterna “contiene documenti di natura sensibile da visionarsi a cura del Centro Medico Legale”) la documentazione comprovante il tipo di esigenza sanitaria verificatasi; È infine previsto che il lavoratore ha Circolare dell’Agenzia delle Entrate diritto di assentarsi dal lavoro con una motivazione provvisoria, che verrà tramutata in “permesso ex art. 33 c.3 della legge 104/92” solo allorquando l’INPS avrà, sempre con cadenza mensile, comunicato la validità del giustificativo, descritto al punto precedente, che il lavoratore avrà prodotto. Fisco Le agevolazioni prima-casa valgono anche per acquisti all’estero S econdo quanto rende noto l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 31 del 7 giugno 2010 (Agevolazioni “prima casa” - chiarimenti), sono in arrivo agevolazioni fiscali per l’abitazione principale. Tali benefici si estendono anche a chi ha metri aggiuntivi o una pertinenza dell’immobile principale acquistato in passato senza aliquote agevolate. Inoltre, nel caso di riacquisto dell’immobile in uno stato estero, con strumenti di cooperazione amministrativa che permettano lo scambio di informazioni, necessario per verificare l'esistenza di un immobile adibito a dimora abituale del richiedente, non si decade dall’agevolazione. Dalla circolare, emerge infatti che l’amministrazione finanziaria 24 Secondo un’Ordinanza della Corte Costituzionale l’eccezione alla regola di decadenza trova applicazione solo nell’ipotesi in cui l’immobile, oggetto del riacquisto, venga adibito ad abitazione principale del contribuente di Leonardo Comucci – Esperto fiscale riconosce, anche ai cittadini italiani che trasferiscono la propria casa all’estero, il diritto a conservare le agevolazioni prima-casa. Come si legge dalla circolare, se “un contribuente riferisce di aver acquistato un immobile in Italia, godendo del trattamento di favore riservato agli atti di acquisto della “prima casa”, e di volerlo rivendere, entro cinque anni, in vista del trasferimento della propria residenza principale in Francia” allora la decadenza (regola generale) dei benefici viene esclusa nel caso in cui il contribuente, entro un anno dall’alienazione dell’immobile acquistato con i bene- fici (prima casa), proceda all’acquisto di altro immobile da adibire a propria abitazione principale”, Infatti, come ha avuto modo di precisare la Corte Costituzionale con l’Ordinanza n. 46 del 9 febbraio 2009, tale previsione costi- tuisce una eccezione alla regola della decadenza dai benefici “prima casa”. Tale eccezione trova applicazione solo nell’ipotesi in cui l’immobile, oggetto del riacquisto, venga adibito ad abitazione principale del contribuente. Per ulteriori informazioni, leggi la circolare sul seguente link: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/670f390042c33b959c74dedfdd8c08 cd/Circolare+n.+31E+del+7+giugno+2010.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=670f 390042c33b959c74dedfdd8c08cd. Chi avesse quesiti di carattere generale attinenti alla materia fiscale, può inviarli al numero di FAX 06 233 222 788. SINDACATO E SERVIZI salute Droga a 11-13 anni per 1 giovane su 5 DOPATI CONTRO ANSIA E STRESS Uno spinello in cameretta prima di andare a scuola. 'Sballati' già allo squillo della campanella nel tentativo disperato di vincere lo stress e l'ansia da prestazione. Le ragazze preferiscono l’alcol. I n Italia l'appuntamento con la droga è sempre più precoce. Nella maggior parte dei casi l'approccio con gli stupefacenti si ha fra i 14 e i 16 anni, ma per un giovane su 5 l'età della prima volta è tra gli 11 e i 13, e prima dei 14 anni 6 su 10 hanno provato anche l'alcol. Bambini 'dopati' contro le difficoltà della vita, fragili e impreparati contro pressioni troppo grandi da gestire. È l'allarmante fotografia scattata dalla ricerca nazionale 'Giovani, uso di sostanze, precarietà e genere', dati presentati a Milano dall'assessore provinciale alle Politiche giovanili, Cristina Stancari. Le interviste hanno coinvolto tra Milano, Roma, Firenze, Napoli e Genova 509 giovani, nell'80% dei casi di età compresa fra i 14 e i 34 anni. Se fino al termine degli anni '80 l'uso di sostanze stupefacenti era dovuto "all'appartenenza a controculture giovanili, oggi - osservano i promotori dell'indagine - si afferma un uso di droghe correlato sempre più frequentemente a pressioni e dinamiche sociali che riguardano temi come quello delle performance e dell'ansia di vivere, e portano a modulare la scelta delle sostanze sulla base del momento psicologico o dell'uso strumentale che se ne vuole fare". La sostanza più utilizzata, emerge dalla ricerca nazionale, è nel 90% dei casi la cannabis. L'alcol sembra, invece, la sostanza preferita tra le ragazzine. Ma che si tratti di spinelli, drink o altri 'aiutini', una volta su tre si sceglie lo sballo come antidoto alla fatica di vivere: su 509 intervistati, 161 (quasi il 32%) hanno dichiarato di usare sostanze stupefacenti per affrontare le difficoltà. Un 'anestetico' contro i dolori dell'anima. "Sono dati che impongono una seria riflessione", avverte Stancari. "Dall'indagine, infatti, risulta che l'approccio alle sostanze avviene generalmente tra la prima e la piena adolescenza, cioè tra i 14 e i 16 anni. Ma il dato più allarmante è che un quinto degli intervistati, circa 100 ragazzi su 500, ha di- chiarato di avere consumato sostanze per la prima volta in fase pre-adolescenziale, cioè tra gli 11 ed i 13 anni", evidenzia l'assessore. "Dal 1988 al 2005 la sostanza più utilizzata è stata la cannabis", riferisce. Ma "dopo questo periodo, pur restando elevato il consumo di cannabis, altre sostanze sono subentrate nel consumo iniziale: cocaina per i più adulti, anfetamine per i più giovani. I luoghi privilegiati del primo consumo sono risultati essere le strade, le piazze, ma anche casa e scuola". In fatto di droga non ci si ferma al 'primo amore'. Dopo il consumo numero uno, infatti, 9 intervistati su 10 hanno provato anche altre sostanze. L'utilizzo U di stupefacenti avviene generalmente in gruppo, risulta ancora dall'indagine italiana, nella maggior parte dei casi per inseguire un benessere sempre più difficile da conquistare: "Le sostanze stupefacenti appaiono come strumenti di automedicazione, che alleviano gli stati di malessere e consentono di mantenere alti i livelli di performance", conclude la ricerca. "Un altro dato rilevante", aggiunge Stancari, è che il consumo di sostanze "purtroppo avviene sempre più spesso all'interno delle mura domestiche", un luogo "inteso come spazio personale e protetto: il 41,8% degli intervistati ha dichiarato di usare sostanze stupefacenti prima di andare a scuola o al lavoro. Il 72,1% di chi utilizza sostanze in questi casi fa uso di cannabis, che rispetto agli alcolici è 'più camuffabile'", ma "81 intervistati utilizzano alcol, 15 eroina, 12 superalcolici e 10 cocaina". I dati raccolti evidenziano infine una crescita delle 'quote rosa' nell'esercito dei consumatori di stupefacenti: "La componente femminile tende progressivamente a eguagliare quella maschile". Le differenze tra i lui e lei riguardano soprattutto l'età del primo consumo, meno precoce nelle ragazze. Solo per l'alcol si segnala una percentuale leggermente superiore tra le piccole donne. LAVARE POCO I DENTI AUMENTA DEL 70% RISCHIO MALATTIE CARDIACHE no studio scozzese condotto su 70mila persone ha dimostrato che chi lava i denti meno di due volte al giorno mette a rischio il cuore, aumentando del 70% il rischio di patologie cardiache. Al campione di soggetti esaminati, in relazione al loro stile di vit,a è stato chiesto di indicare la frequenza nel lavare i denti nel corso della giornata e il numero di volte in cui erano soliti recarsi dal dentista. Il risultato? Una buona salute passa, dunque, anche attraverso una buona igiene orale. L'esito della ricerca è stato pubblicato sul British Medical Journal e dimostra che i problemi parodontali sono strettamente collegati alla salute del cuore. In realtà, sono le infiammazioni dell'organismo (incluse quelle alla bocca e alle gengive) che minacciano le arterie, aprendo addirittura le porte ad un infarto. In ogni caso, è la prima volta che uno studio scientifico mette in relazione la frequenza nel lavarsi i denti al rischio cardiaco. Quadro economico periodo Pil news %* 4trim/09 -3,0 Prezzi al consumo 04/10 +1,5 Prezzi alla produzione 04/10 +3,1 Produzione industriale 03/10 +6,4 Vendite al dettaglio 03/10 +2,9 Occupati 4trim/09 -1,8 Retribuzioni 04/10 +2,4 25 SINDACATO E SERVIZI il parere legale INFORTUNIO IN ITINERE Come e quando un infortunio può essere tutelato dalla normativa antinfortunistica. Escluso l’indennizzo se la distanza fra l’abitazione ed il luogo di lavoro può essere percorsa a piedi. Nessun riconoscimento anche nel caso d’infortunio in aree di proprietà del lavoratore a cura del Dipartimento Nazionale Contrattualistica FABI QUESITO Sono un collega bancario di una piccola banca del centro-nord iscritto alla FABI da svariati anni. Vorrei sapere se, quando rientro in filiale da casa per la pausa pranzo (9 chilometri) dovessi avere un incidente con la macchina, potei chiedere il risarcimento del danno? Lettera firmata RISPOSTA Le segnaliamo un recente Sentenza della Corte di Cassazione Sezione Lavoro del 27 maggio 2009 n.12326 Con tale decisione, infatti, la Suprema Corte ha ribadito che un infortunio può ritenersi avvenuto in occasione di lavoro e, quindi, essere tutelato dalla normativa antinfortunistica, laddove esista un collegamento stretto tra l’evento e l’attività lavorativa. Più in particolare, la Corte ha invitato a verificare la legittimità dell’uso del mezzo privato secondo gli standard comportamentali della società civile e rispondenti alle esigenze tutelate dall’ordinamento come, ad esempio, in un più intenso legame con la comunità familiare. È quindi necessario che vi sia un nesso causale tra il percorso e l’evento, ossia la strada che viene utilizzata deve essere quella ordinaria per recarsi dall’abitazione al luogo di lavoro e non deve essere percorsa per motivi personali ed in orari non collegabili con il lavoro, con l’aggiunta che l’uso del mezzo proprio deve essere reso necessario dagli orari dei mezzi di trasporto pubblici, che non consentano il rientro alla propria abitazione. La tutela dell’infortunio del lavoratore connesso all’uso dell’autovettura per raggiungere la sede del lavoro, prende le mosse dal Decreto Legislativo 23 febbraio 2000 n.38, che all’art.12 configura tre ipotesi di “infortunio in itinere”: 1 - infortunio avvenuto durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello di lavoro; 2 - infortunio avvenuto durante il normale percorso che collega due luoghi di lavoro, se il lavoratore ha più rapporti di lavoro; 3- infortunio avvenuto durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quello di consumazione abituale dei pasti, purché non sia No al riconoscimento dell’infortunio in itinere se il lavoratore si fa male in aree di sua proprietà C on la sentenza n. 10028, depositata il 27 aprile 2010, la Corte di cassazione ha stabilito che non ha diritto al riconoscimento dell’infortunio in itinere il lavoratore, che di ritorno dal lavoro, si fa male sotto casa. La sezione lavoro del Palazzaccio, su ricorso proposto dal lavoratore contro l’INPS ha, infatti, stabilito che non può essere ricondotto ad infortunio sul lavoro la rottura del femore che il lavoratore subisce, scendendo dalla sua autovettura dinanzi alla sua abitazione. Gli Ermellini, nel caso di specie, hanno stabilito che “l’orientamento richiamato, cui questo collegio non ritiene di discostarsi, è quello per cui un infortunio “in itinere” comporta il suo verificarsi nella pubblica strada e, comunque, non in luoghi identificabili in quelli di esclusiva proprietà del lavoratore assicurato o in quelli di proprietà 26 comune, quali le scale e i cortili condominiali, il portone di casa o i viali di complessi residenziali con le relative componenti strutturali. Questo perché si deve trattare di luoghi in cui la parte non ha possibilità diretta di incidere per escludere o ridurre i rischi di incidenti, cosa che, invece, può fare in tali ambiti. Inoltre, i giudici di legittimità, riprendendo la pronuncia di secondo grado e confermandola, hanno precisato che grava sul lavoratore l’onere di provare che il luogo in cui è avvenuto l’infortunio è comunque pubblico, pur trovandosi nel suo complesso abitativo: “ragionevolmente e correttamente - hanno aggiunto i giudici del Palazzaccio - la Corte (di merito) ha ritenuto che gravava sulla ricorrente formulare richieste istruttorie per precisare che il luogo presente un servizio di mensa aziendale. Anche la Giurisprudenza ha ritenuto meritevole di tutela l’utilizzo dell’automezzo privato, finalizzato al soddisfacimento di esigenze soggettive, relative ad esigenze di vita sociale familiare e di una più proficua utilizzazione del tempo del non lavoro come, ad esempio, la fattispecie della consumazione del pasto in famiglia, per mantenere un più stretto e frequente legame con i suoi membri( Cassazione 14 novembre 2000 n.14715) Al contrario, la Giurisprudenza ha escluso l’indennizzabilità, quando la distanza tra l’abitazione e il luogo di lavoro sia percorribile a piedi. FAC SIMILE richiesta pareri legali DUE PRONUNCE DELLA SEZIONE LAVORO DELLA CASSAZIONE Spett.le La Voce dei Bancari Mensile di FABI – Federazione Autonoma Bancari Italiani Via Tevere n. 46 – 00198 Roma Data …………………….. Il/La sig./sig.ra .…………………………………, iscritto/a alla FABI (tessera n° .…………), pone un quesito sul seguente argomento inerente al proprio rapporto di lavoro: ………………………………………………………… ………………………………………………………… ………………………………………………………… ……………… Allega copia della normativa convenzionale di riferimento. Firma del lavoratore ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ Informativa e richiesta di consenso a norma del d.lgs. 196 del 2003 (codice in materia di protezione dei dati personali). I dati della presente scheda saranno oggetto di trattamento informatico e manuale da parte della rivista “La Voce dei Bancari” per le seguenti finalità: era comunque pubblico, pur essendo all’interno del suo complesso abitativo, come si desumerebbe dal fatto che la ricorrente ha dichiarato di aver varcato l’accesso e attraversato il giardino. In mancanza di prova contraria sul punto, la decisione adottata dalla Corte è conforme alla legge, come costantemente interpretata dalla Cassazione, ed è stata motivata in modo più che adeguato”. a) analisi giuridico-legale; b) risposta al quesito; c) pubblicazione in forma anonima sulla rivista “La Voce dei Bancari” del quesito e della risposta. Titolare del trattamento dei dati è la rivista “La Voce dei Bancari” e responsabile è il Direttore della rivista, Paolo Panerai. Le chiediamo di prestare il consenso per il trattamento dei dati anche sensibili contenuti nella presente scheda e nell’allegato promemoria, per finalità editoriali relativamente alla pubblicazione di quesiti e di risposte su “La Voce dei Bancari”. Firma del lavoratore N.B. Si informano i lettori che la Redazione si riserva di rispondere e di pubblicare solo i quesiti e le risposte di interesse generale. NON SOLO BANCA hi tech Wind rende i siti internet fruibili sui telefoni di fascia bassa Web mobile a portata di tutti W eb mobile a portata di tutti e decine di migliaia di applicazioni scaricabili per iPhone hanno sicuramente giocato un ruolo chiave per il successo dello smartphone di Apple, ma la possibilità di navigare su web dal telefonino rimane una delle funzionalità più apprezzate e utilizzate dagli utenti di ogni età. Navigare su siti web da telefoni intelligenti come iPhone, BlackBerry o Android offre però un'esperienza assai diversa rispetto a quella possibile con cellulari meno evoluti, ma molto diffusi, come i telefonini di fascia mediobassa prodotti per esempio da Nokia e Samsung, non fosse altro per la ridotta dimensione e risoluzione dello schermo. Per ovviare a queste problematiche Wind ha messo a punto la piattaforma Libero Tutti, che permette di fruire della parte informativa di molti siti web da qualsiasi telefonino dotato di un browser web, indipendentemente da marca e modello. Il sistema permette infatti di creare facilmente dei siti web mobili con una grafica piacevole partendo dagli Rss feed, ovvero i flussi di notizie digitali aggiornati automaticamente dai vari siti dove le news stesse vengono pubblicate. Basta quindi copiare l'indirizzo del feed Rss dal sito che si vuole poi consultare sul telefonino e incollarlo nella pagina per configurare il servizio, ovvero tutti. libero.it, e scegliere poi un'impostazione grafica tra quelle proposte dal sistema stesso. Per evitare problemi di ordine legale è necessario dimostrare di avere i diritti legali di utilizzo dei contenuti attraverso l'inserimento di un piccolo codice nella relativa pagina web, l'unica operazione richiesta non proprio alla portata degli utenti meno esperti. Wind offre già alcuni siti mobili ottimizzati con questo sistema, che possono essere aggiunti a quelli preferiti da ciascun utente in modo assolutamente intuitivo, in maniera non dissimile dall'aggiunta di un sito web preferito sul pc. Una volta creato il sito mobile, la piattaforma tecnologica di Wind provvede a riconoscere il cellulare con cui si accede al sito stesso e ottimizzare in maniera coerente la visualizzazione a seconda di dimensioni e risoluzione del display. Il risultato pratico non è certo paragonabile a quello tipico di uno smartphone evoluto come iPhone o BlackBerry, che offrono ormai un'esperienza simile a quella offerta da un pc portatile, ma decisamente superiore a quello che si otterrebbe navigando da telefoni di fascia medio-bassa direttamente sui siti non ottimizzati, che diventano in pra- tica illeggibili. Naturalmente in questo modo non vengono visualizzate tutte le informazioni presenti sul sito, ma solo testi ed eventuali immagini del flusso di news Rss scelto: una sorta di sito ridotto, adatto a telefonini con schermi di risoluzione limitata e potenza elaborativa ridotta. La sfida lanciata da Wind è quindi convincere anche chi non possiede uno smartphone a utilizzare servizi evoluti di cui oggi non usufruisce, a partire proprio dalla navigazione web, senza per questo dover cambiare telefono. Per aiutare questo processo la società ha anche messo a punto un sistema per semplificare ulteriormente il processo di configurazione dei telefoni per navigare su internet, oggi automatico sui telefoni di fascia alta ma meno intuitivo su quelli di fascia bassa. Con Naviga Libero, invece, è sufficiente inserire la sim card nel proprio telefonino per iniziare a navigare su web. Per evitare brutte sorprese in bolletta o nel consumo del traffico prepagato, il cliente riceve subito un sms che lo informa delle tariffe disponibili e delle varie offerte tra cui scegliere in base alle proprie esigenze. The Weather Channel Message Scheduler Le previsioni del tempo integrate in iPhone e iPod Touch sono sicuramente comode ma l'attendibilità dei dati, forniti da Yahoo, lascia alquanto a desiderare. The Weather Channel porta tutta l'esperienza e la precisione della società nel campo della meteorologia sul display di iPhone, anche se molti dei servizi pensati per la realtà statunitense non sono disponibili per l'Italia. Semplice ma efficace l'interfaccia grafica, divisa in schede a seconda dell'orizzonte temporale desiderato per le previsioni, che spazino dalle ore a 10 giorni. Message Scheduler aggiunge una funzionalità decisamente utile in un dispositivo, come il BlackBerry, che fa della connessione costante a internet e alla modalità push di gestione delle comunicazioni il proprio punto di forza, ovvero la possibilità di ritardare l'invio di email, sms o messaggi attraverso il sistema di instant chat della piattaforma di Rim. Un paradosso solo apparente, dal momento che proprio la facilità d'uso del BlackBerry porta a spedire messaggi davvero in ogni momento, spesso ben oltre anche orari di lavoro molto flessibili. The Weather Channel, gratis su iTunes App Store Message Scheduler and Forwarder, 3,55 euro su BlackBerry App World 27 L’ITALIA SECONDO LUCHETTI CATTLEYA E RAI CINEMA PRESENTANO IN CONCORSO Elio GERMANO Raoul BOVA Isabella RAGONESE Luca ZINGARETTI Stefania MONTORSI Giorgio COLANGELI FOTO: EMANUELA SCARPA © CATTLEYA SRL 2010 un film di Daniele LUCHETTI CONCEPT CATTLEYA E RAI CINEMA PRESENTANO UN FILM DI DANIELE LUCHETTI “LA NOSTRA VITA” CON ELIO GERMANO RAOUL BOVA ISABELLA RAGONESE LUCA ZINGARETTI STEFANIA MONTORSI GIORGIO COLANGELI SOGGETTO E SCENEGGIATURA SANDRO PETRAGLIA STEFANO RULLI DANIELE LUCHETTI CASTING E AIUTO REGIA GIANNI COSTANTINO SCENOGRAFIA GIANCARLO BASILI COSTUMI MARIA RITA BARBERA FOTOGRAFIA CLAUDIO COLLEPICCOLO SUONO BRUNO PUPPARO MONTAGGIO MIRCO GARRONE MUSICHE FRANCO PIERSANTI ORGANIZZATORE GENERALE SANDRA BONACCHI COPRODUTTORE FABIO CONVERSI PRODUTTORE ESECUTIVO MATTEO DE LAURENTIIS PRODUTTORE DELEGATO GINA GARDINI UNA COPRODUZIONE ITALO-FRANCESE CON BABE FILMS UNA PRODUZIONE CATTLEYA IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA PRODOTTO DA RICCARDO TOZZI GIOVANNI STABILINI MARCO CHIMENZ REGIA DI DANIELE LUCHETTI www.01distribution.it PER BACCO ! P er fortuna, in un tempo come il nostro in cui i tanti cantastorie e menestrelli cercano di convincerci che va tutto bene, c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di raccontare con estrema lucidità il “paese reale”. È questo il caso di Daniele Luchetti che, con La nostra vita, fotografa uno spaccato tristemente vero del nostro paese, che ormai sembra essere dimenticato. Unico film a rappresentare l’Italia al Festival di Cannes 2010, dove Elio Germano si è aggiudicato il premio per la miglior interpretazione maschile, uscito nella sale il 21 maggio, ma ancora in programmazione. Attraverso una regia sensibile, ma al tempo stesso oggettiva, Luchetti vuole mostrare, più che raccontare, la realtà di Claudio (Elio Germano), operaio edile in uno dei tanti cantieri della periferia romana che dopo la morte della moglie Elena (Isabella Ragonese), si getta a capofitto in un affare più grande di lui per fare i soldi e dare ai figli tutto quello che non hanno mai avuto. Perché con il denaro “si aggiusta tutto”. Lei muore dando alla luce il terzo figlio (chiamato Vasco in onore di Rossi) e lui resta solo con i bambini, una vita complicata da mandare avanti e un dolore profondo che i soldi non riusciranno ad “aggiustare”. Luchetti non è tra i registi più prolifici del nostro panorama, ma quando parla lo fa con qualcosa da dire e senza mezzi termini, forse in maniera anche troppo schietta, tanto da lasciarsi andare ad una sceneggiatura (con i soliti amici di penna Rulli e Petraglia) che non lascia molto spazio all’immaginazione. Ma, forse, è proprio con questo realismo che voleva fotografare quelle borgate romane (di pasoliniana memoria) e quel proletariato troppo spesso dimenticato; lo stesso mondo di cui fa parte Accio in Mio fratello è figlio unico (sempre di Luchetti), e che trova in Claudio il suo alter ego invecchiato: forse non è un caso che l’interpretazione dei due personaggi sia stata affidata allo stesso attore. Solo che, in questo film, a far da sfondo non è più il Sessantotto, ma l’Italietta di oggi, fatta troppo spesso di scorciatoie, di valori offuscati dalla tentazione del denaro facile, di illegalità che diventa normale amministrazione e di sogni a basso costo in cui l’Ikea ed i centri commerciali si trasformano in ‘piazze’, totem economici dove i soldi sono gli unici dei da adorare, l’unico traguardo da ostentare. Nella scena in cui il protagonista canta a squarciagola, al funerale della moglie, la bellissima Anima fragile di Vasco Rossi, il regista ha saputo abilmente cogliere con primi piani e dettagli i segni e gli sguardi sul volto di un grande Elio Germano, regalando così al pubblico un momento di grande pathos. In questo quadro dai toni amari una piccola speranza: la famiglia e gli affetti. Infatti, grazie al loro aiuto economico ed al loro sostegno affettivo, capirà che i soldi non potranno mai soffocare un dolore così profondo e non restituiranno mai la madre ai suoi bambini, ma soprattutto lo aiuteranno ad accettare che (come canta Vasco Rossi) “la vita va avanti anche senza di noi”. La nostra vita Italia, 2010. Regia Daniele Luchetti. Interpreti Elio Germano, Isabella Ragonese, Raul Bova, Luca Zingaretti, Stefania Montorsi. Un viaggio nell’isola del vino di qualità I SEGRETI DEI VINI DI SICILIA La peculiarità che ha reso i vini isolani tra i più apprezzati al mondo deriva sicuramente dal gusto solare e corposo dei rossi e fermamente delicato dei bianchi. T ra i prodotti italiani più esportati all’estero, il vino merita un cenno speciale. I produttori italiani sono ormai tra i più apprezzati a livello mondiale e i vini hanno ormai raggiunto un prestigio internazionale: da New York a Tokyo, da Londra a Mosca. Oltre alle rinomate bottiglie toscane, nell’ultimo periodo 28 sono i vini di Sicilia quelli che stanno conquistando la ribalta sul mercato. L’isola, baciata dal sole e da temperature miti tutto l’anno, produce vini tra i più apprezzati al mondo: bottiglie come Nero d’Avola, Cerasuolo di Vittoria, Malvasia e Zibibbo hanno raggiunto i palati fini di tutto il mondo. Non a caso, alla radice del successo dei vini siciliani sta sicuramente il loro gusto corposo e deciso, per quanto riguarda i rossi, e fermamente delicato, per quanto riguarda i bianchi. Per questi motivi i vini di Sicilia sono ideali nell’accompagnare diversi tipi di piatti: dai formaggi al pesce, dai salumi alle carni. Negli ultimi anni, poi, grazie a rinnovate tecniche di comunicazione e promozione, questa qualità tutta siciliana è stata comunicata in modo più attento e corretto. Un’eccellenza finalmente in grado di essere conosciuta e apprezzata in modo adeguato. Un successo che deriva in primo luogo dal bacio del sole e dalla qualità dei terreni: oltre che, ovviamente, dall’amore, tutto siciliano, per il vino di qualità. Un motivo in più per conoscere un’isola dalla cultura millenaria. NON SOLO BANCA musica EVENTO DA NON PERDERE IN UN MAGICO ANGOLO DELLA TOSCANA Crete Senesi Rock Festival Il 24 e il 25 luglio, a Rapolano Terme. I l rock e le sue forti suggestioni vengono celebrate in terra di Siena dal Crete Senesi Rock Festival, un evento che vede il suo esordio quest’anno, il 24 e il 25 luglio, nel Teatro del Popolo di Rapolano Terme. A volte è sufficiente una sola parola ad evocarci un universo intero ed il rock ha questa capacità: proiettarci alla velocità della luce in uno scenario esplosivo, fatto di musica dall’inesauribile e sfrenata carica, fatto di libertà, trasgressione, di gioia di vivere e di esprimersi all’ennesima potenza. Appuntamento da non perdere per tutti gli appassionati della musica rock d’autore, il festival parte alla grande fin da questa prima edizione, con l’attesa esibizione di due leggen- avviso ai naviganti S arà capitato a molti di noi, navigatori del Web, di non trovare più da un giorno all’altro una determinata pagina Web (magari salvata tra i preferiti). Ebbene, dobbiamo sapere che la morte online, è un fenomeno che ha colpito e sta colpendo attualmente migliaia di pagine Web. Muoiono i blog personali e le home page di società, imprese e associazioni; scompaiono i social network e i portali di e-commerce. Come dicevo in premessa, digiti l’indirizzo e non trovi più niente. Scorrendo gli appunti sul mio PC, ho ritrovato un articolo di Francesco Moscatelli, pubblicato su La Stampa di aprile 2009 (salvato perché mi aveva incuriosito), dove veniva citata una raccolta di celebri pagine Web scomparse, stilata del giornalista americano David Randall sul quotidiano «The Independent». Vi risparmio l’elenco delle pagine Web elencate, ma voglio citarne qualcuna italiana: il caso più eclatante è quello di Zivago.com, un sito di e-commerce fondato da Kataweb e Feltrinelli. Nato segnalibro Q uesto volume (giunto alla quarta edizione) edito nella collana Tribuna Formulari (www.latribuna. it) è un vero strumento operativo multilivello, finalizzato alla tutela del consumatore ed utilizzabile da studi legali, associazioni e singoli cittadini. Tutte le tematiche di più ampio interesse risultano approfondite con chiarezza metodologica ed aggiornamento normativo-giu- de del songwriting americano: Dirk Hamilton e Willie Nile porteranno, infatti, i loro tour sul palcoscenico del festival toscano nelle loro uniche date italiane. Dirk Hamilton, cantautore americano noto per i profondi testi e le appassionate performance, è un personaggio fuori da ogni schema, che non ha mai rinunciato alla sua integrità di artista neanche quando, negli anni 70, qualcuno gli fece balenare la possibilità di un facile successo che lo avrebbe portato, però, al rinnegare le vere radici, la reale natura della sua musica. L’artista non accettò il compromesso e preferì, invece, una lunga pausa che lo fece poi rientrare nel mondo musicale con rinnovata energia e passione. L’artista ha maturato negli anni un raffinato e originale stile compositivo, realizzando album che gli permettono di collocarsi fra i cantautori più originali emersi in America negli anni ’70. "Fare musica fa bene all'anima": queste le sue parole, che trovano piena traduzione nella sua musica, ad altissima sensibilità. Willie Nile, cantante e musicista statunitense, esordisce nel 1980 presentando l’omonimo album di debutto, immediatamente definito dal critico musicale Dave Okamoto "uno dei più eccitanti album folk-rock dell'era post-Byrds". Così come per Hamilton, anche la carriera di Nile, clamorosamente partita, s’interrompe per circa un decennio, a causa di dissapori con la sua casa discografica. L’artista torna poi ad una intensa produzione musicale, che lo vede incidere numerosi album ed esibirsi dal vivo, acquisendo ancor maggiore successo. Il suo è un rock'n'roll romantico, metropolitano, un rock di strada vibrante di elettricità e che trova i suoi esponenti più graffianti in Bruce Springsteen, Patti Smith, Lou Reed. I brani di Willie Nile, un po' come l'amata New York che da trent'anni lo ospita, si ri- IL CIMITERO DEI SITI INTERNET http://www.archive.org/web/web.php di Bruno Pastorelli, Dipartimento nazionale Comunicazione &Immagine nell’ottobre del 1999 e morto nel febbraio del 2001, poi riaperto nel 2002 e chiuso definitivamente nel 2008. I clienti più affezionati lo rimpiangono ancora. Fra gli scomparsi c’è anche e Jumpy, il portale lanciato da Mediaset negli anni d’oro della New economy. Oggi di Jumpy rimangono solo alcuni account di posta elettronica. Continua poi Moscatelli “Per quanto riguarda il capitolo informazione vanno ricordati l’indirizzo personale della giornalista Barbara Palombelli, uno dei primi blog ad aprire, ma anche uno dei primi a chiudere i battenti, e l’esperienza de «Il Nuovo.it» (2001-2004), un audace precursore dei quotidiani online, probabilmente troppo in anticipo sui tempi. Il dominio è ancora attivo, ma «Il Nuovo.it» è tramontato e al suo posto c’è un sito di informazione molto diverso dal progetto originale. Dal 2005 al 2007 aveva abbassato la serranda persino Virgilio.it, storico portale del gruppo Telecom: la proprietà aveva deciso di spostare tutti volgono a tutti, "ai principi, ai pagliacci e ai vagabondi", così come narra uno dei suoi testi: impossibile non innamorarsi perdutamente di almeno una delle sue splendide canzoni. Il Crete Senesi Rock Festival nasce dalla collaborazione tra la Scuola Esegetica, gruppo di amici accomunati dalla passione per il rock’n’roll e l’associazione culturale Tv Spenta, con il patrocinio del comune di Rapolano Terme e il sostegno di Bancasciano. Sebbene di alto livello, non è la sola musica a rendere il Crete Senesi Rock Festival un appuntamento di serie A: si tratta, infatti, di un evento ‘no profit’, creato col vero obiettivo di permettere, attraverso un grandioso spettacolo, la rivalorizzazione delle Crete Senesi, un affascinante angolo della Toscana, da scoprire ed apprezzare per i paesaggi, la natura, l’arte e - perché no? - la cucina semplice ed il vino, schietto come i suoi abitanti. Silvia Catalucci i contenuti su Alice, ma gli utenti l’hanno costretta a fare marcia indietro e a ripristinare anche il vecchio marchio”. Insomma, con il passare degli anni, Internet tende ad assomigliare sempre di più a Crono: divora con voracità tutto quella che crea. E il motivo è tutto nel suo Dna: i costi d’ingresso sono molto bassi e chiunque può entrare nella rete con nuove idee e nuovi modelli di business che, in poco tempo, hanno la meglio sui portali più attempati. Qualche esempio? Second Life, i cui contatti sono crollati miseramente nel giro di tre anni; MySpace, che nei mesi scorsi ha dovuto subire la morsa di Facebook, e Facebook stesso che con lo slogan «Siamo la sesta nazione del mondo», oggi guarda con sospetto al novello Twitter (un sistema di microblogging che ha visto i suoi utenti crescere da 400 mila a svariati milioni in poco più di un anno e che è stato persino inserito nei programmi di studio delle scuole britanniche). Curiosità, sul sito archive.org, sul frame in alto a destra possiamo leggere “Naviga tra oltre 150 miliardi di pagine Web archiviate dal 1966 a pochi mesi fa.” Questo è il Web. F.Saltarelli I.Zedda FORMULARIO PER LA TUTELA DEL CONSUMATORE CELT casa Editrice La Tribuna RCS Libri SpA Piacenza 2009, pagg. 527, € 33,00. di Luca Riciputi (Consulente aziendale ed esperto Risorse umane) risprudenziale: class action, condominio, prodotti difettosi, responsabilità civile da circolazione stradale, utenze domestiche, telefonia, viaggi e turismo, etc. Le singole problematiche sono illustrate sul piano pratico con la predisposizione di appositi formulari corredati da note esplicative. A corredo del volume, su di apposito CDRom operante in ambiente Windows, sono contenute centinaia di formule, in linea con i più rilevanti provvedimenti di set- tore e corredate del corpus normativo di riferimento (vedi il D.L.vo 6 settembre 2005, n.206, più noto quale “Codice del Consumo”). 29 NON SOLO BANCA altroturismo La pittura di paesaggio nelle Ville Doria Pamphilj CARAVAGGIO E L’ARTE DELLA FUGA Genova, Villa del Principe, sino al 26 settembre 2010 di Arturo A- Agostino Tassi Paesaggio marino con cantiere navale e una "buona fortuna", olio su tela C - Bloemen Jan Frans van, detto l’Orizzonte Paesaggio con temporale, olio su tela U n binomio da non perdere: la riapertura degli interni restaurati e dei giardini della Villa del Principe, la più vasta e sontuosa dimora nobiliare della città di Genova, e l’allestimento di una grande mostra, che presenta, per la prima volta, oltre ottanta dipinti di pittura di paesaggio, tutti tratti dalle Collezioni delle diverse dimore della Dinastia Doria Pamphilj, molti dei quali inediti. Era il 1521 quando Andrea Doria, valente ammiraglio e uomo d’armi leggendario, diede il via ai lavori che avrebbero portato alla costruzione della meravigliosa villa affacciata sul mare di Genova. Questo sarebbe divenuto il luogo di pace al rientro dai suoi innumerevoli viaggi e la dimora prescelta 30 B - Michelangelo Merisi detto il Caravaggio Riposo durante la fuga in Egitto, olio su tela D - Jan Frans van Bloemen (detto l’Orizzonte) Paesaggio con pastore, due contadine e lago nel fondo, olio su tela per i suoi successori, la famiglia Doria Pamphilj. In questa villa Andrea Doria diede vita ad una grande corte rinascimentale, di cui fecero parte artisti come il magnifico Perino del Vaga, che si occupò della decorazione e degli arredi di gran parte delle sale. La Villa venne poi ampliata dal successore di Andrea, Giovanni Andrea I Doria, con il quale raggiunse il suo massimo splendore. Secondo le più recenti ricerche, proprio da quest’ultimo, Caravaggio ricevette, durante il breve soggiorno a Genova dell’agosto 1605, l’offerta di affrescare una loggia del palazzo in cambio del favoloso compenso di 6000 scudi, che però l’artista rifiutò. Oggi Villa del Principe è un luogo monumentale pieno di tesori nascosti. Per rivivere i suoi fasti basta percorrerne le stanze, ammirare gli splendidi affreschi ed arazzi o passeggiare tra le fontane del meraviglioso giardino cinquecentesco. Interventi di restauro si sono succeduti in questi ultimi anni e finalmente gli interni e il giardino hanno riacquistato lo smalto di quando erano una vera e propria Reggia in città. È in questi sontuosi ambienti che trova scenografia appropriata la grande mostra: circa ottanta opere, in parte mai esposte, che documentano come la storia del collezionismo e mecenatismo della celebre dinastia genovese-romana sia stata fortemente caratterizzata, nel Un binomio da non perdere: la riapertura degli interni restaurati e dei giardini della Villa del Principe, la più vasta e sontuosa dimora nobiliare della città di Genova, e l’allestimento di una grande mostra, che presenta, per la prima volta, oltre ottanta dipinti di pittura di paesaggio, tutti tratti dalle Collezioni delle diverse dimore della Dinastia Doria Pamphilj, molti dei quali inediti. Era il 1521 quando Andrea Doria, valente ammiraglio e uomo d’armi leggendario, diede il via ai lavori che avrebbero portato alla costruzione della meravigliosa villa affacciata sul mare di Genova. Questo sarebbe divenuto il luogo di pace al rientro dai suoi innumerevoli viaggi e la dimora prescelta per i suoi successori, la famiglia Doria Pamphilj. In questa villa Andrea Doria diede vita ad una grande corte rinascimentale, di cui fecero parte artisti come il magnifico Perino del Vaga, che si occupò della decorazione e degli arredi di gran parte delle sale. La Villa venne poi ampliata dal successore di Andrea, Giovanni Andrea I Doria, con il quale raggiunse il suo massimo splendore. Secondo le più recenti ricerche, proprio da quest’ultimo, Caravaggio ricevette, durante il breve soggiorno a Genova dell’agosto 1605, l’offerta di affrescare una loggia del palazzo in cambio del favoloso compenso di 6000 scudi, che però l’artista rifiutò. Oggi Villa del Principe è un luogo monumentale pieno di tesori nascosti. Per rivivere i suoi fasti basta percorrerne le stanze, ammirare gli splendidi affreschi ed arazzi o passeggiare tra le fontane del meraviglioso giardino cinquecentesco. Interventi di restauro si sono succeduti in questi ultimi anni e finalmente gli interni e il giardino hanno riacquistato lo smalto di quando erano una vera e propria Reggia in città. È in questi sontuosi ambienti che trova scenografia appropriata la grande mostra: circa ottanta opere, in parte mai esposte, che documentano come la storia del collezionismo e mecenatismo della celebre dinastia genovese-romana sia stata fortemente caratterizzata, nel corso della sua lunga storia, dalla costruzione e allestimento di magnifiche ville extra urbane, oggi monumenti nazionali. La mostra esplora un aspetto di questo ideale di vita extraurbano, raccogliendo per la prima volta quadri di paesaggio un tempo pensati per accompagnare il tempo del piacere e dello svago. Spicca il capolavoro di Caravaggio noto come la Fuga in Egitto, un tempo collocato nella villa del Bel Respiro a Roma. Nella mostra, aperta da una preziosa sequenza di opere provenienti dalla villa cinquecentesca Centurione Doria di Pegli, presso Genova, sono esposti cicli pittorici dipinti dagli artisti a partire dalla metà del Seicento appositamente per le diverse ville di famiglia. Così la serie di Momper e Dughet, Grimaldi e Anesi per la villa del Bel Respiro, che è stata un notevole modello architettoni- NON SOLO BANCA ALTROturismo co: Camillo Pamphilj, nipote del Papa Innocenzo X, pur curando soprattutto la raccolta di sculture antiche per l’interno e l’esterno della villa, attraverso una straordinaria campagna di acquisti abbellì con splendidi arredi le sale del casino. La mostra esplora anche un aspetto meno noto della Roma papale, attraverso delle opere di un genere del paesaggio tutto particolare, quali marine e tempeste di autori allora molto stimati.Il palazzo di Nettuno e il casino di Anzio furono teatro del mecenatismo del figlio primogenito di Camillo, Giovanni Battista, e poi, soprattutto, del nipote. Anche nella villa di Ripa Grande, dimora della celebre Donna Olimpia, venne creata una piccola collezione, che ne completava il progetto di villa fluviale per bagni e giardino di delizie, lungo il fiume Tevere. Tra i quadri che la decoravano, sono presenti opere di Francesco da Ponte detto il Bassano e del noto paesaggista olandese Herman van Swanevelt. La villa d’Albano, oggi purtroppo ridotta ad un rudere, fu residenza di campagna splendidamente decorata del Cardinale Benedetto, finora conosciuto dal pubblico per il mecenatismo musicale più che per quello pittorico, ma che seppe circondarsi di un gran numero di capolavori. Si ricorda il ciclo di J. F. van Bloemen, specialista, significativamente soprannominato “Orizzonte”, che dedicò ai Pamphilj una serie impressionante d’opere, conservate oggi negli appartamenti privati e per la prima volta visibili al pubblico nella loro interezza. Una serie di foto d’autore, scattate per un nuovo edificio extraurbano della famiglia, infine, fa da appendice alla mostra, aprendo l’esposizione alla speranza che i modelli d’arte del tempo libero antichi esposti, possano aggiornarsi alle esigenze della contemporaneità. La villa montana a Guarcino, detto Rifugio Floridi Doria Pamphilj, posta alla sommità dell’Appennino a sud di Roma, è stata scelta come residenza dalla famiglia e ristrutturata sull’archetipo dei quattro elementi della natura e al crocevia di quattro percorsi naturali, che l’artista Lala Meredith Vula ha espresso attraverso alcuni scatti nelle diverse stagioni. Il LUCCAdigitalPHOTOfest presenta una straordinaria mostra estiva “DIVAS: dalla Dolce Vita agli ultimi scoop” Le grandi dive negli scatti rubati da Rino Barillari “Er king of Paparazzi” di Arturo Richard Burton ed Elizabeth Taylor hanno fornito più di uno spunto ai paparazzi romani Marcello Mastroianni e Sofia Loren, intramontabili miti della Dolce Vita Diana Spencer l’indimenticabile Lady D la principessa triste morta in un misterioso incidente a Parigi La top model Claudia Shiffer in via Veneto Caravaggio e l’arte della fuga. La pittura di paesaggio nelle Ville Doria Pamphilj Genova, Villa del Principe Sino al 26 settembre 2010. Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 17, escluso il giovedì. Ingresso: intero 12 euro ; ridotto 9 euro; scuole 7 euro L a mostra, dedicata alle icone femminili dai mitici anni ’60 ad oggi, colte dall’obbiettivo arguto e irriverente di Barillari, è un’anteprima assoluta organizzata dal LUCCAdigitalPHOTOfest con il Comune di Lucca, per anticipare la sesta edizione del Festival, che si terrà come di consueto nei prossimi mesi di novembre e dicembre e che quest’anno sarà dedica- to proprio alla donna. Rino Barillari è un fotografo che ha attraversato la Storia del nostro paese dagli anni '50 fino ad oggi. Nelle sue immagini gli anni del miracolo economico diventano sinonimo di “cronaca rosa”, mentre la Hollywood sul Tevere, crea la mitica figura del “Paparazzo” consacrata da Fellini ne “La dolce vita”. La mostra rievoca le atmosfere e i volti di quell’epoca per arrivare fino ai giorni nostri, attraverso il glamour e il fascino intramontabile delle dive: Sophia Loren, Audrey Hepburn, Anna Magnani, Anita Ekberg, Ingrid Bergman, Claudia Schiffer, Sharon Stone, Lady Diana e molte altre. Il LUCCAdigitalPHOTOfest celebra, con questo evento, i 50 anni dall’uscita del film di Fellini e dedica un tributo significativo ad un personaggio, Rino Barillari, che rappresenta un modo di fare fotogiornalismo tipicamente italiano: il paparazzo – dice Barillari – non si arrende di fronte a nulla “la guera è guera”! E poi questa professione è una scelta di vita. Lo stile fotografico di Rino Barillari è inconfondibile, proprio come il suo slang angloromanesco, che si racchiude perfettamente nell'affettuoso appellativo "Er King". Con l’occhio penetrante della sua macchina fotografica, Rino Barillari è stato testimone e al tempo stesso protagonista, della mondanità romana ingaggiando spesso spettacolari match notturni con i vip sul ring di Via Veneto. "Sono arrivato a Roma a soli 14 anni e mi sembrava davvero l'America. Ho fotografato tutti, da Richard Burton a Liz Taylor; le ho prese da Peter O'Toole ubriaco, ho fatto a botte con Marlon Brando, karate con Aznavour". Il fotoreporter che, grazie ai suoi memorabili scoop, è riuscito a rendere l'affresco di un'epoca, vanta con orgoglio una serie di record da Guinness dei primati: 76 macchine fotografiche fracassate, 11 costole rotte e 162 volte al pronto soccorso. Niente retorica o effetti di maniera, dunqu, nella sua opera, ma la verità limpida raccontata con il rigore del cronista che fissa nell'attimo, nello scatto a sorpresa, l'immagine "rubata", un documento puntuale e fedele dei tempi. RINO BARILLARI the king of Paparazzi "DIVAS: dalla Dolce Vita agli ultimi scoop" Lucca, Palazzo Guinigi Sino al 22 agosto 2010 Orari: dal lunedì al giovedì 10,00 - 13,00 / 17,00 - 20,00 venerdì, sabato e domenica 10,00 - 13,00 / 17,00 - 20,00 / 21,00 - 23,00 31 'è C è s C' tolycu I H u C A di I L C A R T E L L O N E Mostre D’arte Ed Eventi Museali orchestra Incantesimi, fantasia di canzoni dai film di Walt Disney per soprano, pianoforte e orchestra Amarcord, fantasia dei temi di N. Rota dai film di Fellini CARMINA BURANA ALESSANDRO MENDINI: ALCHIMIE. Dal Controdesign alle Nuove Utopie Catanzaro, MARCA Fino al 25 luglio I BASALDELLA. Dino, Mirko, Afro Passariano di Codroipo (UD), Villa Manin Fino al 29 agosto DA FATTORI A CASORATI. Capolavori della collezione Ojetti Viareggio (LU), Centro Matteucci per l’Arte moderna Fino al 12 settembre EMILIO ISGRÒ. Disobbedisco. Sbarco a Marsala e altre Sicilie Marsala (TP), Convento del Carmine Fino al 19 settembre LA PIETRA E IL LEONE. San Pietro e san Marco nell’Oriente cristiano Vicenza, Gallerie di Palazzo Leoni Montanari Fino al 10 ottobre MAIOLICHE IN ROCCA. La collezione di Gisèle BraultPesché Angera (VA), Rocca Borromeo Fino al 17 ottobre ED TEMPLETON. Il Cimitero della Ragione Nuoro, MAN Dal 29 luglio al 3 ottobre RINASCIMENTO TRA VENETO E FRIULI (1450 - 1550) Portogruaro (VE), Collegio Marconi Dal 7 agosto al 17 ottobre L'AVVENTURA DEL VETRO. Dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e mondi lontani Trento, Castello del Buonconsiglio; Vigo di Ton (TN), Castel Thun Fino al 7 novembre Musica Classica LUDOVICO EINAUDI Monza (MI), Villa Reale, l’8 luglio Cremona, Arena Giardino, il 23 luglio ORCHESTRE CHERUBINI – OGI – RICCARDO MUTI Ravenna, Pala De André, il 12 luglio Direttore: R. Muti Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Orchestra Giovanile Italiana CONCERTO SINFONICO Montepulciano (SI), Piazza Grande, il 16 luglio UTO UGHI E I FILARMONICI DI ROMA Aosta, Teatro Romano, il 18 luglio G. B. Viotti: Concerto n. 22 in la minore per violino e orchestra B. Bartók: Danze rumene C. Saint-Saëns: Introduzione e Rondò capriccioso in si minore op. 28 P.de Sarasate: Carmen Fantasy op. 25, Introduction: Allegro moderato MOVIE CHARMS Milano, Auditorium, il 19 luglio Pianoforte: A. Lucchetti Direttore: A. Ballista Non solo Charlot, fantasia di temi dai film di Ch.Chaplin per pianoforte e orchestra Una pantera a Hollywood, temi e canzoni delle colonne sonore di H.Mancini per pianoforte e 32 CONCERTO SINFONICO Lajatico (PI), Teatro del Silenzio, il 23 luglio Orchestra Maggio Musicale Fiorentino Direttore:Paolo Carignani Pianista: Saleem Abboud-Ashkar Violinista: Anna Tifu Musiche: G. Faure, S.V. Rachmaninov, L. van Beethoven, P. De Sarasate, M. Ravel, R. Korsakov, G. Rossini, P.I.Tchaikovsky GIOVANNI ALLEVI Massa, Porto Marina di Carrara, il 25 luglio Anzio (RM), Villa Adele, il 9 agosto VESPRO DELLA BEATA VERGINE Macerata, Sferisterio, il 29 luglio Musiche: C. Monteverdi Direttore: M. Mencoboni Complesso vocale e strumentale del Cantar Lontano ACCARDO E MANZINI Cortina d’Ampezzo (BL), Alexander Girardi Hall, il 31 luglio Violino: Salvatore Accardo Pianoforte: Laura Manzini W.A.Mozart: Sonata in sol maggiore K 301 J.Brahms: Sonata in re minore op. 108 C. Debussy: Sonata in sol minore K.Szymanowski Tre Capricci di Paganini (nr. 20, 21, 24) Opera, Operetta E Balletto PER SEMPRE VERDI Milano, Auditorium, il 12 luglio Pianoforte: Alessandro Luchetti Direttore: Antonio Ballista G. Verdi - A. Lucchetti: Reminiscenze de Il Trovatore; Parafrasi di Rigoletto; Parafrasi de La Traviata ORCHESTRA FILARMONICA DELLA SCALA Castagneto Carducci (LI), Arena Mario Incisa della Rocchetta, il 18 luglio Direttore: A. Pappano Pompei (NA), Teatro Grande Scavi, il 22 luglio Autore: C. Orff Direttore: N. Luisotti Orchestra e Coro del Teatro alla Scala Orchestra, Coro e Coro delle Voci Bianche del Teatro di San Carlo D I L U G L I O Musiche: G. Verdi Libretto: T. Solera e F. M. Piave Orchestra Opera Europa COSE CHE MI SONO CAPITATE…ANCORA – GENE GNOCCHI Torino, Lingotto Fiere, il 28 luglio FESTIVAL PUCCINI 2010 Viareggio (LU), Torre del Lago – all’aperto La fanciulla del West: dal 16 luglio al 7 agosto Madame Butterfly: dal 17 luglio al 22 agosto Tosca: dal 24 luglio al 21 agosto Turandot: dal 31 luglio al 20 agosto MAGNANI ANNA IN ARTE NANNARELLA Roma, Villa Pamphilj, il 2 agosto Interpreti: Anna Mazzamauro ROBERTO BOLLE AND FRIENDS Venaria Reale (TO), Giardini Reali, il 19 luglio Venezia, Piazza S. Marco, il 27 luglio Castagneto Carducci (LI), Arena Mario Incisa della Rocchetta, il 29 luglio LA SERVA PADRONA – POMME D’API Bologna, Teatro Comunale, dal 22 al 24 luglio G. B. Pergolesi: La serva padrona – Intermezzo buffo in due atti J. Offenbach: Pomme d’api – Operetta in un atto Direttore: S. Percacciolo RIGOLETTO Roma, Terme di Caracalla, dal 28 luglio all’8 agosto Direttore: D. Renzetti Libretto: F. M. Piave Musiche: G. Verdi FAUST Macerata, Sferisterio, dal 30 luglio al 7 agosto Coro Lirico Marchigiano V. Bellini Musiche: Ch. Gounod Orchestra Regionale delle Marche LA FORZA DEL DESTINO Macerata, Sferisterio, dal 31 luglio all’8 agosto Coro Lirico Marchigiano V. Bellini Musiche: G. Verdi Orchestra Regionale delle Marche Teatro, Cabaret, Spettacoli GIANFRANCO JANNUZZO IN RECITAL Roma, Villa Pamphilj, l’8 luglio Autore e interprete: Gianfranco Jannuzzo DON GIOVANNI Chiusdino (SI), Abbazia di San Galgano, fino al 17 luglio Libretto: L. Da Ponte Musiche: W. A. Mozart FICHI D’INDIA SHOW Collegno (TO), Parco della Certosa Reale, l’8 luglio IL FLAUTO MAGICO Firenze, Prato delle Colonne – Giardino di Boboli, dall’8 al 15 luglio Libretto: E. Schikaneder Musiche: W. A. Mozart SERATA COLORADO Grugliasco (TO), Gru Village, il 13 luglio LA PRINCIPESSA DELLA CZARDAS Trieste, Teatro Lirico G. Verdi, dall’8 al 22 luglio Autori: R. Benatzky e R. Stolz Musiche: E. Kàlmàn AIDA Palermo, Teatro di Verdura, dal 9 al 13 luglio Direttore: S. Dinic Musiche: G. Verdi Libretto: A. Ghislanzoni Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro Massimo Regia: F. Ripa Di Meana THE TOKIO BALLET ALLA SCALA Milano, Teatro alla Scala, l’11 luglio TOSCA Pompei (NA), Teatro Grande Scavi, dal 13 al 17 luglio Libretto: L. Illica e G. Giacosa Musiche: G. Puccini Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo AIDA Roma, Terme di Caracalla, dal 15 luglio al 5 agosto Direttore: D. Oren ATTILA Aquileia (UD), Piazza Capitolo, dal 16 al 18 luglio Macerata, Teatro Lauro Rossi, il 10 agosto 2 0 1 0 I MOMIX IN REMIX Racconigi (CN), Castello, il 9 e 10 luglio Cremona, Arena Giardino, il 20 e 21 luglio NON C’È PIÙ IL FUTURO DI UNA VOLTA – ZUZZURRO E GASPARE Rivalta (TO), Parco Ex Monastero,il 16 luglio PLAUTUS FESTIVAL Sarsina (FO), Arena Plautina, dal 17 luglio al 14 agosto Omaggio a Plauto il 17 luglio La Commedia dei Gemelli il 22 luglio Miles Gloriosus il 25 luglio La Bisbetica Domata il 29 luglio Il Giorno della Civetta il 1° agosto Il Burbero Benefico il 5 agosto Amleto il 7 agosto Il Volpone il 12 agosto Le Due Sorelle il 14 agosto PROMEMORIA – MARCO TRAVAGLIO Ostia Antica (RM), Anfiteatro, il 17 luglio FICARRA & PICONE Grugliasco (TO), Gru Village, il 20 luglio ARTURO BRACHETTI & FRIENDS Morbegno (SO), Polo Fieristico, il 23 luglio Venaria Reale (TO), Giardini Reali, il 30 luglio Sarzana (SP), Piazza Matteotti, il 2 agosto RACCONTARE CHOPIN Ostia Antica (RM), Anfiteatro, il 24 luglio Corrado Augias: voce narrante Giuseppe Modugno: pianoforte e voce ANTONIO CORNACCHIONE Massa, Palazzo Ducale, il 7 agosto Musica Pop, Rock & Jazz LIGABUE Roma, Stadio Olimpico, il 9 e 10 luglio Firenze, Stadio Artemio Franchi, il 13 luglio Milano, Stadio San Siro, il 16 luglio Padova, Stadio Euganeo, il 20 luglio Messina, Stadio S. Filippo, il 24 luglio MARIO BIONDI – SPAZIO TEMPO TOUR Milano, Arena Civica, il 12 luglio Nettuno (RM), Stadio del Baseball, il 1° agosto MARK KNOPFLER Perugia, Arena Santa Giuliana, il 12 luglio JETHRO TULL Monza (MI), Villa Reale, il 12 luglio MALIKA AYANE Portofino (GE), Palco sul Mare Festival, il 13 luglio Chiusdino (SI), Abbazia di San Galgano, il 17 luglio Fiesole (FI), Anfiteatro Romano, il 22 luglio Rezzato (BS), Villa Fenaroli, il 23 luglio Lecce, Politeama, il 30 luglio Locorotondo (BA), Locus Festival, il 31 luglio SKUNK ANANSIE Taormina (ME), Teatro Antico, il 13 luglio Roma, Ippodromo delle Capannelle, il 15 luglio KEITH JARRETT STANDARD TRIO Ravenna, Pala De André, il 13 luglio PAOLO NUTINI Udine, Piazza Castello, il 16 luglio Ferrara, Piazza Castello, il 17 luglio Roma, Cavea Auditorium, il 18 luglio Milano, Arena Civica, il 21 luglio (con Florence and The Machine) CROSBY, STILLS & NASH Milano, Arena Civica, il 16 luglio Aosta, Teatro Romano, il 21 luglio AFTERHOURS Sesto S. Giovanni (MI), Carroponte, il 19 luglio Roma, Ippodromo delle Capannelle, il 21 luglio NORAH JONES Milano, Arena Civica, il 20 luglio CARMEN CONSOLI Monza (MI), Villa Reale, il 20 luglio NATALIE COLE Parma, Arena Parco Ducale, il 21 luglio LITFIBA REUNION TOUR 2010 Roma, Ippodromo delle Capannelle, il 22 luglio Collegno (TO), Parco della Certosa Reale, il 26 luglio Villafranca (VR), Castello Scaligero, il 29 luglio La Spezia, Calata Paita, il 3 agosto KINGS OF CONVENIENCE Ferrara, Piazza Castello, il 24 luglio ANDREA BOCELLI Lajatico (PI), Teatro del Silenzio, il 25 luglio GARY MOORE Milano, Arena Civica, il 27 luglio Roma, Ippodromo delle Capannelle, il 28 luglio DEEP PURPLE Taormina (ME), Teatro Antico, il 29 luglio Campofelice di Roccella (PA), Gran Teatro Torre Roccella, il 30 luglio DALLA & DE GREGORI Massa, Piazza Aranci, il 5 agosto U2 Torino, Stadio Olimpico, il 6 agosto La Redazione declina ogni responsabilità per cambiamenti di programmi, date e luoghi degli eventi segnalati. Nella vita e z N e r e f f i d e t r e c NoN possoNo coNtare. Rifiuta l’omofobia. Se lo abbandoni il bastardo sei TU spazio messo gratuitamente a disposizione dall’editore per iniziative a sfondo sociale