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È tempo di catene da neve Ecco come sceglierle
È tempo di catene da neve
Ecco come sceglierle
Milano, 09 dicembre 2013
I differenti modelli, come sono costruite, quali sono le normative da tenere in
considerazioni. Prezzi da 70 a 400 euro
Centodieci e lode, anzi centoundici. È il numero delle ordinanze emesse da Province e Comuni che
stabiliscono l’obbligo dal 15 novembre al 15 aprile (almeno) di circolare con pneumatici invernali o
con catene a bordo. Oltre alle gomme invernali, diamo ora un’occhiata all’altra parte della barricata,
le catene.
PRODUTTORI — In questo ci viene in aiuto l’Assocatene, l’Associazione italiana dei fabbricanti
di catene per la circolazione dei veicoli, nata da poco meno di un anno, il 20 dicembre 2012. A
fondarla i principali produttori italiani, ossia Maggrigroup, Thule e Weissenfels, con sede a Milano
in Scarsellini 13. Federata di Anima (Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica varia ed
Affine) è presieduta dall’ingegnere Alberto Guidotti, amministratore delegato di Thule Spa. “Il
nostro - esordisce Guidotti - è un mercato stagionale perché fortemente influenzato dal clima. Due
anni fa, per esempio, quando in Italia ha nevicato parecchio, abbiamo venduto un milione di catene
certificate”. Lo scopo dell’Assocatene è di sviluppare e sostenere la cultura della sicurezza sulle
strade in caso di neve. Per farlo ha diramato un prontuario e prodotto un opuscolo intitolato Come
muoversi sicuri con neve e ghiaccio.
IN REGOLA — Anzitutto, è indispensabile che le catene da neve siano conformi alla norma UNI
11313 oppure alla ON-NORM V 5117. In entrambi i casi la scritta deve comparire sia sulla scatola
che sulla catena vera e propria. Per ottenere questa certificazione, infatti, la catena è sottoposta a
prove (sia in laboratorio che su strada) di resistenza alla trazione, all’usura e alla corrosione. “Le
catene moderne - prosegue Guidotti - sono realizzate in acciaio temperato, il che le rende
praticamente indistruttibili e garantisce la stessa prestazione nel corso del tempo. Insomma, non
invecchiano e restano valide per tutta la vita del veicolo. E il tutto senza rovinare il pneumatico o il
cerchio”. Nelle catene certificate gli elementi a contatto con il battistrada garantiscono una buona
presa sulla neve e sul ghiaccio senza pregiudicare il comportamento del veicolo sul bagnato.
CASI PARTICOLARI — Naturalmente non è sufficiente munirsi di una catena certificata per
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essere a posto. Bisogna piuttosto verificare sul libretto di uso e manutenzione del veicolo se esistono
limitazioni all'utilizzo del dispositivo sul mezzo. Infatti, ci sono catene che interferiscono con le parti
meccaniche del vano ruota di alcuni veicoli: in questi casi la soluzione è rappresentata da una catena
ad attacco frontale o da un esemplare a ingombro ridotto. Le catene ad attacco frontale si
posizionano sul battistrada e nella parte esterna. Invece quelle ad ingombro ridotto arrivano fino al
cerchio, ma si distinguono per il modesto spazio richiesto (dai 7 ai 9 mm) all’interno della ruota:
sono indispensabili laddove siano montati dietro la ruota sensori elettronici, Abs e parti meccaniche.
VANTAGGI — Rispetto ai pneumatici invernali i benefici sono molteplici: anzitutto il prezzo
d’acquisto “che va dai 70 euro per le catene con cavo tradizionale a tensionamento manuale
(parliamo sempre di catene certificate; ndr) ai 400 euro per gli esemplari per i grandi suv che si
montano in meno di 30 secondi. Perché più sono facili da montare, maggiore è il loro costo”. Pochi
se rapportati al costo di un treno di gomme invernali: “Abbiamo rilevato che dal 15 novembre 2012
al 15 aprile 2013 a Milano ci sono state ben 86 giornate con temperature massime sopra i 7 gradi,
limite oltre il quale la gomma invernale diventa inutile. Nello stesso periodo, a Roma, solo un giorno
la temperatura massima non ha raggiunto i 7 gradi”. Sul lato pratico, chiosa Guidotti, “la catena è
l’unico strumento che garantisce vera sicurezza quando ci sono pendenze da superare, su neve e
ghiaccio”.
Giovanni Cortinovis
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