REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI
MILANO N. 705 DEL 10-11-99
A cura dell’ufficio Pubblicazioni Istituzionali della
Camera di Commercio di Milano
Anno VI - Nr. 36
Periodico - Agosto 2004
Editoriale
Seconda conferenza
SOMMARIO
laboratorio Euro-Mediterraneo
La seconda edizione della Conferenza Euromediterranea che
si è svolta in Camera di Commercio di Milano, conferma la
continuità nell’impegno e nella
responsabilità della Camera di
Commercio e della sua Azienda speciale Promos, su un tema
molto importante: dare un valido contributo allo sviluppo e
all’integrazione a livello economico di una realtà così vicina, ma anche, spesso, così lontana. Numerosi i passi in avanti
fatti, rispetto allo scorso anno,
quando si parlava di un progetto ambizioso, di un’idea forte:
favorire il tema dello sviluppo
diffuso attraverso un’integra-
L’ARCHIVIO
DEL BRUCO
zione a livello economico, politico, culturale, sociale e umano. La presenza di importanti
rappresentanti dei vari governi,
di protagonisti del mondo economico, finanziario e culturale
dei Paesi del mediterraneo, testimoniano la presenza di una
solida e stabile casa. Ed è insieme che giorno per giorno,
mattone su mattone, cerchiamo
di costruire una “città dell’uomo”, una casa “comune”
euromediterranea all’insegna
della stabilità, con ritorni positivi per la crescita economica
dell’intera area euro mediterranea e del sistema mondiale. È
su questa logica che si vogliono
costruire le basi solide della
crescita economica equilibrata
e condivisa per i 600 milioni
di cittadini della grande area
euro mediterranea, per lo più
costituita da giovani. Un’area
di libero scambio, una sola moneta, una sola grande squadra.
L’area del Mediterraneo è cruciale per gli equilibri del mondo e per le enormi potenzialità
economiche e culturali. Si affacciano circa 22 Paesi tra loro
eterogenei che danno vita ad
un vero e proprio crocevia di
culture, etnie, lingue, religioni.
Per Milano e per l’Italia la dimensione euro mediterranea
rappresenta un importante orizzonte di sviluppo. Il nostro Paese, attraverso l’economia reale
delle piccole e medie imprese,
ha dimostrato in questi anni di
aver investito nei Paesi dell’altra sponda del Mediterraneo.
Nell’Unione Europea dei 25,
l’Italia è al primo posto nei
La voce dell’intelligenza è una
voce sommessa, ma non tace
finchè non ha trovato ascolto.
(Sigmund Freud)
Qualunque cosa tu possa fare,
o sognare di fare, incominciala.
L’audacia ha in sé genio, potere e magia.
Incomincia adesso.
Non sempre ciò che viene dopo è progresso.
(Alessandro Manzoni)
(Johann Wolfgang Goethe)
EDITORIALE
pag. 1-2
L’ARCHIVIO DEL BRUCO
pag. 1
TURISMO E MERCATI
pag. 3-5
SCENARIO CITTADINO
pag. 6-9
INFORMAZIONI
PER LE IMPRESE
pag. 10-13
VERSO NUOVI MERCATI
INTERNAZIONALI
pag. 14-16
agosto 2004
di Carlo Sangalli - Presidente
della Camera di Commercio
di Milano
Editoriale
rapporti con il Mediterraneo,
da sola regge ben un quinto di
tutto l’interscambio dei Paesi
europei. È prima per le importazioni con il 23,6% del totale
europeo, ed è al terzo posto per
l’export con il 18,1% europeo.
Ed è un interscambio che continua a crescere: l’export tra il
2002 e il 2003 è cresciuto del
+4,5%, l’import del 3,5% in
controtendenza con l’interscambio generale verso tutti i Paesi.
Importiamo petrolio, ed esportiamo macchinari e moda. Solo
la Lombardia con il 4,9% dell’interscambio totale europeo
supera Paesi come l’Olanda,
Grecia, Austria, Svezia, Polonia. Ogni Paese, nel contesto
europeo, pesa per il ruolo che
gli assegnano la storia, la geografia, l’economia, e per la capacità di affermare i propri interessi in sintonia con quelli
dell’Unione. Ciò vale anche per
l’Italia, proiettata verso il Nord
Europa e l’Est europeo, e distesa per tutta la sua lunghezza nel
Mediterraneo. L’Unione Europea sarà protagonista nelle relazioni internazionali solo se
si ritaglia un ruolo attivo nel
Mediterraneo, attraverso la cooperazione e lo sviluppo delle
sue sponde. Nell’arco dei prossimi anni l’Europa potrà avere
un “secondo motore” a sud,
dipenderà dalle sue scelte strategiche. L’apertura ai Paesi dell’est e l’inserimento nell’Unione Europea, rende possibili due
diversi scenari alternativi, o
l’uno o l’altro: da un lato, uno
scenario che favorisce politiche
aperte ad uno sviluppo equilibrato delle aree deboli e mar2
ginali, dall’altro una politica
che rafforza la chiusura di una
economia fortemente orientata
al centro-nord europeo. Se i
Paesi sapranno essere convinti
e uniti, riusciranno ad essere
anche abbastanza forti da far
prevalere la strada dell’equilibrio, altrimenti l’Europa non
potrà dar vita ad una “politica
di esportare l’idea di piccola
e media impresa milanese e
lombarda nei Paesi dell’altra
sponda del Mediterraneo, per
contribuire a far nascere lo
sviluppo “interno” e limitare
la stessa immigrazione. Ricordiamo inoltre l’impegno delle
altre Aziende speciali che hanno fatto la propria parte, con
mediterranea globale”. Una politica che rappresenta una vera
strategia di prosperità, equilibrio e sviluppo in cui Milano
ha forti responsabilità, poiché
rappresenta un luogo di collegamento fra il Nord e il Sud
d’Europa, la naturale cerniera
tra Oriente e Occidente tra Europa e Mediterraneo. Sono importanti i servizi e le infrastrutture, le reti e una pubblica
amministrazione efficiente.
Sulle reti di interconnessione,
sulle reti che fanno sistema
rientra il nostro ruolo. In questo
contesto è stato avviato il progetto “Laboratorio Euro
Mediterraneo” che ha alla base
una strategia di fondo: quella
una regia e uno sforzo importante della Camera di Commercio: Camera Arbitrale nazionale ed internazionale di
Milano, Azienda speciale impegnata nella diffusione della
cultura della giustizia alternativa; Formaper, Azienda speciale che si occupa di formazione, e persegue come
obiettivo quello di contribuire
allo sviluppo dell’industria
tessile egiziana. La Camera di
Commercio di Milano, con il
supporto delle aziende speciali
Camera Arbitrale, Promos ed
Euro Info Centre ed il coinvolgimento di alcuni qualificati partner dei Paesi Mediterranei si è candidata a
sviluppare il progetto:
“Promotion of International
Commercial Arbitration and
Other Alternative Dispute Resolution techniques”, indetto
dalla Commissione Europea.
Sono stati selezionati 5 candidati, tra cui il consorzio della
Camera di Commercio di Milano, che saranno chiamati ad
elaborare e sottoporre un progetto volto ad agevolare il
commercio internazionale e
gli investimenti esteri nei Paesi/partner MEDA, in particolare promuovendo il ricorso
all’arbitrato internazionale e
la risoluzione alternativa delle
controversie con particolare
riferimento alle PMI. Le attività del progetto comprenderanno: diffusione di informazioni sulle tecniche di
risoluzione delle controversie;
formazione; assistenza tecnica, divulgazione di strumenti
contrattuali; con l’obiettivo di
sensibilizzare e informare i
giuristi e gli imprenditori circa
l’utilità dell’arbitrato e della
risoluzione alternativa delle
controversie e quindi potenziare il funzionamento dei sistemi giudiziari locali. Attraverso questi progetti vogliamo
contribuire ad un’idea di Europa equilibrata. L’Europa è
come un aereo con due motori: l’uno è quello continentale
e baltico, l’altro è quello mediterraneo. E un aereo con un
motore solo rischia di precipitare. Questo richiama la responsabilità dell’Europa nei
confronti del Mediterraneo, in
una logica di cooperazione, di
collaborazione e di tolleranza.
Turismo e mercati
Tipi da spiaggia
Decisamente relax: è quello
che hanno cercato i vacanzieri
in riviera secondo il 45% degli
stabilimenti balneari. Soprattutto in Toscana e Liguria. Anche un po’ di animazione
(25%), a partire da Emilia e
Puglia. Con una alimentazione
leggera, a base di insalata per
il 32%, soprattutto in Emilia
Romagna. In spiaggia c’è chi
non ha rinunciato al piatto caldo (18%), più che altrove in
Liguria, anche a 40 gradi. La
spesa media è stata di 15 euro
al giorno per i soli servizi di
spiaggia a cui si aggiungono
9 euro se si mangia. E alle persone del luogo (37%, tra i
clienti nazionali) si aggiungono
gli italiani del nord in cerca di
mare (36%), i tedeschi e gli
inglesi con lo stesso obiettivo
(50% e 11%, tra i clienti stranieri). Protagonista delle spiagge: il milanese (26%), soprattutto in Toscana, Liguria ed
Emilia, e a distanza il torinese
(7%, in Toscana e nelle Marche), il bolognese e il romano
(6%, in Emilia e in Lazio).
Mentre i tedeschi scelgono
Emilia, Liguria, Toscana, gli
inglesi Liguria e Campania. E
se la domanda rispetto all’anno
scorso è rimasta stabile (85%),
ma sono cambiate le abitudini
da spiaggia (45%). Il vacanziero è sempre più un cliente da
fine settimana (cresce per il
61%, soprattutto in Emilia),
che non si perde un’ora di sole
e di mare (60%): solo il 13%,
soprattutto in Liguria e nelle
Marche, resta poche ore. Un
po’ dormiglione la mattina
(8%), la sera ama concedersi
l’aperitivo (16%, a partire da
Emilia, Marche e Campania).
E il bagnino? Con esperienza,
ha oltre 31 anni nel 41% dei
casi, ama nel tempo libero nuotare (20% soprattutto in Emilia) e fare fitness (11%, concentrato nelle Marche). Ma
anche leggere e uscire con gli
amici (6%, soprattutto in Liguria). Un lavoro di responsabilità (47%), duro ma anche divertente (22% e 25%). E le
ragazze? È più facile fare amicizia con le italiane (23%), che
con le straniere (16%). Ma per
i più si conoscono le une e le
altre senza differenza (61%).
Gli stabilimenti balneari hanno
avuto una crescita record:
+30% dal 2000 ad oggi, con
un giro d’affari stimabile in
180 milioni di euro. Questi
sono i dati forniti sull’Osservatorio sul Turismo della Camera di Commercio di Milano
attraverso il Lab. Mim (Laboratorio Monitoraggio Imprese
Milano), dal Registro delle Imprese e da un’indagine su 200
stabilimenti balneari in tutta
Italia realizzata nel mese di
luglio 2004.
LOCALIZZAZIONE
DEGLI STABILIMENTI
BALNEARI IN ITALIA
Se secondo alcune stime hanno
raggiunto le oltre 12 mila attività (Sib-Fipe, 2001), sono oltre 4 mila e trecento (4.369)
gli imprenditori iscritti al Registro delle Imprese che svolgono in via prevalente la conduzione di stabilimento
balneare dislocati lungo le coste italiane dei quali oltre la
metà presenti nel centro Italia:
Emilia Romagna con 1.044
imprese (24%), Toscana (740,
17%), Marche (418, 9,6%),
Lazio (266, 6,1%) ed infine
Umbria con soli 5 stabilimenti
registrati. Il Sud Italia ha raccolto poco più del 20% delle
imprese balneari. Prima fra
tutte Campania (8%, 349 imprese), segue Abruzzo (6,1%,
267 imprese), la Puglia (4,7%,
207 imprese), Calabria (2,9%,
125 imprese), ed infine Molise
e Basilicata entrambe con circa
lo 0,5%. Oltre il 17% degli
stabilimenti balneari italiani è
poi concentrato nel nord Italia,
anche se la Liguria detiene da
sola il 14,4% (629 stabilimenti), mentre il restante 1,3% è
così ripartito: Veneto (1,2%,
54 imprese balneari), Lombardia e Friuli Venezia Giulia (entrambe 0,4%). Inaspettatamente Sardegna e Sicilia
raccolgono solo il 3,4% degli
stabilimenti balneari: 158 in
Sicilia (3,6%) e 19 in Sardegna
(0,4%). Il giro d’affari stimato
in base alla dichiarazione delle
imprese ha raggiunto i 180 milioni di euro.
Per informazioni:
Osservatorio sul turismo, via
Meravigli, 9/B - 20123 Milano
- Tel. 02.8515.4168 - E-mail:
[email protected].
3
Turismo e mercati
Con le pinne, il fucile e gli occhiali...
Vacanze al mare, per una o due
settimane, possibilmente “che
sia un affare” e con gli affetti,
in coppia o in famiglia. In media, comunque, la spesa è stata
pari a 1400 euro a testa, come
lo scorso anno. Secondo il
92,2% delle agenzie viaggi i
vacanzieri hanno scelto il mare:
la Sardegna ha raccolto il
70,6% delle preferenze, ma
sono state ricercate anche Sicilia (47,1%), Toscana e Liguria
a pari merito (21,6%), Puglia
(19,6%).
LE LOCALITÀ
PREFERITE
In Italia: Costa Smeralda
(60,8%) e Lampedusa,
(31,4%). Ma anche Isola d’Elba (23,5%), Pantelleria
(19,6%), Vieste (17,6%). All’estero sono state scelte Grecia
(52,9%), Spagna (39,2%), Baleari (33,3%), Egitto (31,4%),
Carabi (29,4%), Tunisia
(27,5%), Messico (25%).
LE LOCALITÀ ESTERE
PIÙ APPREZZATE
Spiccano Sharm El Sheik
(45,1%), Rodi (33,3%), Ibiza
(25,5%), mentre tra le città abbiamo New York (13,7%) e
Parigi (11,8%). Alle vacanze
non si rinuncia: per il 39,2%
delle agenzie la domanda è
aumentata, per il 37,3% è ri4
masta stabile e in meno vedono
una riduzione (17,6%). Il
39,2% è rimasto in vacanza
per una settimana, il 35,3% per
due. Le offerte sono state stimate al 72,5%. Il mezzo più
utilizzato risulta sempre l’aereo
(90%). La maggior parte è partita con gli affetti: in coppia
per il 72,5% delle agenzie, in
famiglia per il 64,7%, con amici per il 33%. Ha vinto ancora
la vacanza su misura (37,3%),
per coloro che sono in cerca di
relax (19,6%) e di divertimento
(23,5%). Ma per fare una buona vacanza i genitori chiedono
strutture adeguate per bambini
(15,7%), meglio se il villaggio
turistico (70,6%), ma anche in
hotel, in bungalow entrambi
per il (37,3%). La vacanza intelligente sembra però ancora
lontana: infatti il 92%, sceglie
ancora il mese di agosto. Queste sono le tendenze emerse
da un’indagine svolta dalla Camera di Commercio di Milano
attraverso Lab. Mim, su 51
agenzie di viaggio milane sinel
mese di luglio 2004.
Per informazioni sulla risoluzione di eventuali controversie
in vacanza: camera arbitrale,
servizio di conciliazione
(www.conciliazione.com, Tel.
02 8055588); risolvi on line,
servizio di risoluzione telematica delle controversie
(www.risolvionline.com).
La passione dei lombardi?
Noleggiare una barca
In Lombardia le imprese di
noleggio sono in continua crescita (+17% dal 2000 al 2003)
sulla scia dell’andamento italiano (+18%). I settori in cui i
Lombardi hanno prediletto il
noleggio sono stati quelli dei
beni ad uso personale e domestico (35% sul totale delle imprese) e quello di macchinari
vari (29%), alto anche il noleggio di autovetture (12%). Le
province lombarde che hanno
fatto più ricorso al noleggio
sono Milano (46% delle imprese regionali del settore), Brescia (14%), Bergamo (9%) e
Varese (8%). Forte la crescita
avvenuta negli ultimi tre anni
soprattutto a Mantova (+40%),
a Cremona (+28%), a Varese
(+26%) e a Bergamo (+21%).
A Milano si è passati da 898
imprese di noleggio a 1042. I
settori in cui è emersa una
maggiore propensione per il
noleggio sono stati quelli di
macchinari per ufficio (+40%)
soprattutto nelle città di Brescia e Pavia (+30%), i tradizionali macchinari agricoli
(+38%), in crescita anche i
trasporti aerei (+25%), soprattutto a Bergamo (+50%). In
aumento il noleggio di beni
per uso personale e domestico
(+17%), soprattutto per ciò che
concerne le imbarcazioni da
diporto (da 40 in valore assoluto nel 2000 a 78 nel 2003),
il noleggio di videocassette,
videogames e audiovisivi
Turismo e mercati
(+25%), i beni e oggetti personali (+44%). Sono risultati
in calo il noleggio di macchinari senza operatore (-18%).
Invece, i noleggi di barche
sono cresciuti per provincia:
a Varese si è passati da 2 im- 2000 a 11 nel 2003, a Milano
prese nel 2000 a 5 nel 2003, da 25 imprese nel 2000 a 43
a Como da 6 imprese nel 2000 nel 2003, a Pavia da 0 imprese
a 8 nel 2003, a Bergamo da 1 nel 2000 a 1 nel 2003, a Manimprese nel 2000 a 4 nel 2003, tova da 1 imprese nel 2000 a
a Brescia da 4 imprese nel 4 nel 2003, a Lecco da 1 imImprese di noleggio in Lombardia -2000/2003
noleggio
noleggio
altri
macchinari noleggio
mezzi
s. operatore autovetture trasporto
BERGAMO
BRESCIA
COMO
CREMONA
LECCO
LODI
MANTOVA
MILANO
PAVIA
SONDRIO
VARESE
TOTALE
var. % 00/03
TOT. ITALIA
3
4
4
1
1
3
2
51
0
0
5
74
-18%
376
26
41
19
7
9
6
10
125
15
6
19
283
11%
1960
0
1
0
0
1
1
0
4
0
0
0
7
0%
89
noleggio
mezzi
trasporto
terrestri
noleggio
mezzi
marittimi
e fluviali
noleggio
trsporti
aerei
6
9
1
3
2
0
2
27
5
6
4
65
-4%
491
2
12
1
2
2
1
1
13
2
0
1
37
-12%
658
3
1
0
0
0
0
0
9
1
1
0
15
25%
57
prese nel 2000 a 2 nel 2003.
Per informazioni: Relazioni
con i media, via Meravigli
9/B - 20123 Milano - Tel.
02.8515.5224
noleggio
noleggio
noleggio noleggio macchinari noleggio beni uso
noleggio macchinari attrezzi
per
macchinari personale
macchinari agricoli
edili
ufficio
vari
e domestico TOT 03
5
10
4
0
0
2
1
48
1
1
6
78
37%
382
2
2
0
0
1
2
0
3
1
0
0
11
38%
98
16
21
9
5
3
5
4
67
9
2
14
155
9%
688
1
4
5
3
4
1
2
43
8
0
13
84
40%
591
60
100
48
13
12
15
27
286
30
12
53
656
28%
4680
87
112
34
17
24
20
32
366
39
13
59
803
17%
7204
211
317
125
51
59
56
81
1042
111
41
174
2268
17%
17274
% città
nel 2003
variaz.
% 00/03
9%
14%
6%
2%
3%
2%
4%
46%
5%
2%
8%
100%
21%
15%
6%
28%
7%
6%
40%
16%
12%
17%
26%
17%
18%
Fonte: Registro Imprese della Camera di Commercio di Milano
Il boom dei bed & breakfast
Le vacanze in Lombardia, vengono preferite ancora oggi, come
mostra un settore turistico quanto
mai vivo e dinamico che è cresciuto del +8,8% tra il 2000 e il 2004,
più della media nazionale pari al
+6,3%, e della media italiana
(+1,4%). È arrivata la moda del
“bed & breakfast”, la vacanza
economica e familiare diffusa nelle case italiane: le attività sono
cresciute in Lombardia da 169 a
281 in quattro anni (+66,3%).
Piace anche la vacanza ecologica
e bucolica, con la corsa agli agri-
turismo, che sono passati da 24 a
31 in quattro anni (+29,2%). I
giovani invece scelgono il solito
campeggio con gli amici, (stabili
a 166). I più curiosi che vanno
alla ricerca di nuovi posti da scoprire, preferiscono la vacanza economica e dinamica in ostelli e
rifugi, da 116 a 131 (+12,9%). Va
bene anche il classico albergo per
chi vuole un servizio accurato a
difesa del meritato riposo.
LE PROVINCE CHE HANNO
MIGLIORATO LA
CAPACITÀ DI
ACCOGLIENZA
TURISTICA IN QUATTRO
ANNI
Mantova (da 69 a 94 imprese,
+36,2%), Cremona (da 28 a 34,
+21,4%), Pavia (da 90 a 106,
+17,8%), Bergamo (da 213 a 246,
+15,5%). Tra le più dotate di strutture di accoglienza emerge Milano
con 930 strutture, il 29,5% del
totale lombardo, Brescia con 685,
il 21,7%, Sondrio con 486, 15,4%.
Per provincia Milano si è specializzata con 630 alberghi, Sondrio
con 52 rifugi, Brescia con 69 cam-
peggi, Sondrio con 92 bed & breakfast e Brescia con 60, Milano
con 7 agriturismo. I dati forniti
dal Registro Imprese della Camera
di Commercio di Milano sono
stati elaborati dall’Osservatorio
sul Turismo e si riferiscono al
secondo trimestre 2004 in rapporto
allo stesso periodo riferito al 2000
e al 2003.
Per informazioni: Osservatorio
sul turismo, via Meravigli 9/B 20123 Milano - Tel. 02.8515.4168
- E-mail: [email protected].
5
Scenario cittadino
Professione: agente immobiliare
La professione dell’agente
immobiliare è un’aspirazione per molti. Agli esami per
accedere alla professione
nel 2003 hanno partecipato
392 persone di cui 166 sono
risultati idonei (42,34%) e
226 non idonei (57,66%).
E nel 2003 sono stati sospesi 5 mediatori individuali e
4 società di mediazione per
periodi compresi fra uno e
sei mesi. Cinquanta sono
state le segnalazioni di esercizio irregolare o scorretto
dell’attività, mentre 27 sono
i richiami o censure (di cui
10 censure e 17 richiami o
raccomandazioni). Le segnalazioni di esercizio abusivo dell’attività inviate alla
Polizia Giudiziaria sono 23
e 10 sono i verbali di contestazione per mancato deposito dei formulari. La
Commissione provinciale
nel corso del 2003 ha convocato e sentito 30 persone
tra mediatori interessati, autori degli esposti e collaboratori a conoscenza dei fatti.
LE CAUSE
Soprattutto i formulari, alcuni dei quali contengono
clausole irregolari o vessatorie. Così come ad
esempio la previsione di
penali eccessive, la caparra
intestata o incassata dal me6
diatore, la commistione tra
incarico di mediazione e
altro tipo di mandato quale
ad esempio la ricerca di
mercato, l’irrevocabilità
della proposta per un tempo
molto lungo, l’esclusiva che
non è controbilanciata da
prestazioni altrettanto impegnative per l’agenzia e
inoltre la mancata descrizione dell’immobile con
tutte le caratteristiche richieste: proprietà, conformità alle norme edilizie e
urbanistiche, esenzione da
ipoteche. Questi sono i dati
emersi dalla relazione 2003
della Commissione provinciale per il ruolo mediatori
della Camera di Commerciodi Milano.
COME SEGNALARE LE
IRREGOLARITÀ
Il cittadino può liberamente
rivolgersi alla Segreteria
della Commissione, previo
appuntamento telefonico,
in via delle Orsole 4, per
segnalare sospetti di irregolarità, purché si tratti di segnalazioni non anonime e
comunque documentate.
COME RISOLVERE LE
LITI
In alternativa, un modo
semplice, rapido, e soprat-
tutto economico, per risolvere liti e controversie, è
rappresentato dallo Sportello di conciliazione immobiliare: per accedervi è sufficiente che uno dei due
“litiganti” vi faccia pervenire, debitamente compilata, la domanda di conciliazione, disponibile, per le
due tipologie di controversie previste, sul sito
www.borsaimmobiliare.net.
ha anche predisposto un
servizio di consultazione
degli Albi e dei Ruoli, grazie al quale è possibile verificare l’iscrizione degli
agenti al Ruolo di Milano
e provincia. L’elenco è accessibile al pubblico sul sito
www.mi.camcom.it (nella
sezione “Albi e ruoli” alla
voce “ruolo agenti d’affari
in mediazione” sottovoce
“ricerca operatore iscritto”).
COME CONTROLLARE
CHI È ISCRITTO SU
INTERNET
Per informazioni: Servizi
per il mercato immobiliare,
via Camperio, 1 (2° piano)
- 2 0 1 2 3 M i l a n o , Te l .
0 2 . 8 5 1 5 . 4 1 4 7 , Fa x
02.8515.4148 - http:
//www.borsaimmobiliare.
net.
Al fine di contribuire alla
lotta contro l’abusivismo
nella professione, la Camera di Commercio di Milano
Scenario cittadino
A Milano le case si affittano dopo le vacanze
Milano regina della casa:
prima in Italia sia per numero di affitti che per numero
di compravendite annuali.
Dal 1985 ad oggi, i contratti
di locazione sono aumentati
di numero del 25%, mentre
quelli di compravendita di
ben il 50%. Come risultato,
i contratti di compravendita
superano per la prima volta
quelli di locazione. Per affittare casa, si sceglie soprattutto il secondo semestre
dell’anno (luglio-dicembre),
mentre per comprare casa
ogni momento è quello buono. Sono questi alcuni dei
dati che emersi da una elaborazione della Camera di
Commercio, attraverso il
Lab MiM, fatta sull’ultima
rilevazione del Ministero
dell’Interno relativa all’andamento dei contratti di locazione e di compravendita
di immobili ad uso abitativo.
AFFITTARE CASA A
MILANO
La Provincia di Milano è
prima in Italia per numero
di affitti, con quasi 77 mila
contratti di locazione ad uso
abitativo nel corso del 2002
(ultimo dato disponibile),
pari al 7,12% del tot. nazionale. Tra le aree metropolitane, precede Roma (73 mila
contratti); Torino (67 mila);
e Bologna (35 mila). Nell’ultimo anno considerato,
la crescita è stata del 4,84%
rispetto all’anno precedente
(leggermente inferiore alla
media nazionale: +5,66%).
Se consideriamo il solo Comune di Milano, i contratti
di locazione sono stati oltre
44 mila (pari al 4,04% del
tot. nazionale), seconda solo
dietro Roma (con 55 mila
contratti). Invariata la crescita rispetto all’anno precedente (-0,8%). Quando si affitta: Gli affitti a Milano
(città e provincia) sono soprattutto concentrati nella
seconda metà dell’anno: da
luglio a dicembre ci sono
stati infatti 43 mila contratti
di locazione in provincia
(8.700 in più rispetto al primo semestre dell’anno) e
25.300 contratti in città
(6.700 in più se confrontati
con il periodo gennaiogiugno). Rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente, i contratti di locazione
tra gennaio-giugno sono diminuiti del 3,13% in tutta la
Provincia, mentre sono aumentati del 12,2% tra lugliodicembre. 17 anni di affitti:
Rispetto al 1985, nell’ultimo
anno i contratti di locazione
sono aumentati del 25%,
passando da 62.185 a
77.613. Nel solo comune di
Milano, c’è stato un aumen-
to del 20% (da 36 mila a 44
mila contratti). Nel corso di
17 anni, l’anno boom per gli
affitti è stato il 1998 con
oltre 83 mila affitti in tutta
la provincia, mentre l’anno
boom per la città di Milano
è stato il 1999 (quasi 46 mila
affitti).
COMPRARE CASA A
MILANO
La Provincia di Milano è
prima anche per numero di
compravendite di immobili
ad uso abitativo, con quasi
80 mila contratti in un anno
(pari al 10,6% del tot. nazionale). Rimane in questo senso prima tra le aree metropolitane, precedendo
nettamente Torino (63 mila
contratti) e Roma (55 mila).
La crescita è stata decisamente notevole: con un
+22,06% la Provincia di Milano mostra un trend doppio
rispetto alla media italiana
(+11,85%), e al vertice tra
le altre aree metropolitane.
Passando al solo Comune di
Milano, i contratti di compravendita hanno raggiunto
le 37 mila unità (pari al 4,9%
del tot. nazionale), ancora
una volta seconda città in
Italia dietro Roma, con una
crescita del 20%. Quando si
compra casa: La compravendita di immobili è distribuita
in modo eguale tra i due semestri, con una leggera prevalenza del primo semestre
soltanto nella città di Milano: 19 mila contratti tra gennaio-giugno in provincia rispetto ai 18 mila tra lugliodicembre. Se confrontato allo stesso periodo dell’anno
precedente, le compravendite di immobili in tutta la provincia sono aumentate del
26,5% tra gennaio-giugno,
e del 17,9% tra lugliodicembre. 17 anni di acquisti: La crescita dei contratti
di compravendita tra 19852002 è stata decisamente sostenuta: +47%, passando da
54 mila contratti annuali nel
1985 a quasi 80 mila contratti nel 2002. Nel comune
di Milano, ci si attesta su un
+37% (da 27 mila a 37 mila
contratti). Il 2002 è stato
l’anno boom sia per la provincia che solo per il comune di Milano: grazie a ciò,
per la prima volta il numero
di contratti di compravendita
supera quello per le locazioni (79.516 contro 77.613).
Per informazioni: Servizi
per il mercato immobiliare,
via Camperio, 1 (2° piano)
- 2 0 1 2 3 M i l a n o , Te l .
0 2 . 8 5 1 5 . 4 1 4 7 , Fa x
02.8515.4148 - http:
//www.borsaimmobiliare.n
et.
7
Scenario cittadino
Vacanze rovinate: la conciliazione viaggia anche
online
Riguardo alle prenotazioni di
un pacchetto turistico via Internet sono state moltissime le
offerte e le occasioni, specialmente legate al last minute,
ricercate dai navigatori del
web. Certo il rapporto diretto
con l’agenzia viaggi rimane il
mezzo principale per una vacanza organizzata, ma tutte le
ricerche segnalano un aumento
delle prenotazioni e dei contatti
on line. Ma a causa di una serie
di imprevisti la tanto sospirata
settimana di relax diventare un
soggiorno snervante o peggio.
La novità è che ora esiste anche la possibilità di risolvere
gli eventuali problemi via Internet. Dopo avere sporto reclamo, entro 10 giorni, ed avere raccolto ogni informazione
sui propri diritti e doveri di
turista (ci si può rivolgere ad
una delle numerose associazioni di consumatori presenti sul
territorio), è possibile tentare
di risolvere la controversia utilizzando il Servizio di Conciliazione o RisolviOnLine: due
servizi della Camera Arbitrale
di Milano.
COME FUNZIONA IL
SERVIZIO DI
CONCILIAZIONE
Una parte deposita la domanda
di conciliazione illustrando,
8
quanto è avvenuto. I funzionari
del Servizio di Conciliazione
contatteranno l’altra parte per
verificare la sua disponibilità
a partecipare al tentativo. In
caso di accettazione, si concorda una data in cui organizzare
l’incontro (presso lo stesso Servizio di Conciliazione), davanti
ad un conciliatore il quale cercherà di aiutarle a raggiungere
un accordo che chiuda definitivamente e in modo soddisfacente la vicenda. L’accordo
può essere solo monetario o,
come succede in taluni casi,
più “fantasioso”, ad esempio,
offrendo soluzioni “in natura”
(un nuovo viaggio, gratis o
fortemente scontato, un set di
valigeria del valore pari al disservizio lamentato, e così via).
Insomma, spazio alla creatività
pur di recuperare, in modo positivo, un rapporto che si era
deteriorato e magari rinnovarlo. Alla fine ciò che conta non
è solo quanto si è ottenuto ma
come lo si è ottenuto e cioè
non litigando ma collaborando
per trovare una soluzione.
QUALI LITI È POSSIBILE
CONCILIARE
Non vi sono limiti né di valore
economico (non c’è un minimo
o un massimo) né di tipo territoriale (il turista bolognese che
ha acquistato un viaggio da un
Tour Operator di Torino può
tentare la conciliazione al Servizio di Conciliazione di Milano). Pertanto ogni qualvolta si
verifichi un problema o un disagio e gli operatori turistici e
i consumatori manifestino la
volontà di risolverlo senza rivolgersi ai tribunali può essere
sperimentato lo strumento della conciliazione.
RISOLVIONLINE
È oggi possibile ricorrere alla
tecnologia per trovare un accordo ed effettuare la
“conciliazione online”. Pur con
qualche differenza legata al
fatto di dialogare solo attraver-
so Internet (con chat e con email), si tratta, sostanzialmente, di svolgere un incontro (virtuale) insieme alla propria controparte e ad un conciliatore.
Quest’ultimo tenterà di far raggiungere un accordo ai due
litiganti.
Per informazioni: Servizio di
conciliazione, via Meravigli
9/B - 20123 Milano, Tel.
02/8055588,
Fa x
02/85154577, E-mail: [email protected]
m.it, www.conciliazione.com,
RisolviOnLine, via Meravigli,
9/B - 20123 Milano, Tel.
02.8515.4522,
Fa x
02.8515.4384, E-mail: [email protected].
Scenario cittadino
Affari “d’oro” in vacanza?
Un ricordo “prezioso” dalle
vostre vacanze? Se siete in partenza per uno di quei Paesi
stranieri, famosi per i preziosi
a “buon mercato”, ma non siete
degli “esperti” di gemmologia,
un consiglio da Cisgem, Azienda speciale della Camera di
Commercio di Milano. Attenzione ai falsi e ai nomi esotici
e altisonanti. Sono nomi di fantasia che però possono nascondere una truffa: ad esempio
Giada del Transvaal, Alessandrina, Diamonlite, Diamonair.
Se avete fatto un acquisto e
volete verificare l’autenticità
del gioiello potete rivolgervi
al Cisgem, il centro gemmologico della Camera di Commercio di Milano. E se poi ritenete
di essere stati truffati, se è accaduto in Italia, potete rivolgervi alla Camera Arbitrale,
Azienda speciale della Camera
di Commercio per risolvere la
lite conciliando. Cisgem è un
servizio pubblico che provvede all’analisi e alla certificazione di qualità di tutti i materiali
gemmologici e più generalmente quelli usati in ornamentazione: quindi pietre preziose,
innanzitutto, come diamanti,
rubini, smeraldi, ecc; ma anche
avori, giada, lapislazzuli, perle
e metalli preziosi. Gli esperti
di Cisgem non fanno la valutazione di un gioiello, non dichiarano quindi il suo valore di
mercato, ma certificano le caratteristiche tecnicocommerciali sulla base delle
quali è poi possibile una valutazione corretta.
Diamanti incisi con il laser:
Cisgem offre un nuovo servizio
che mediante raggio laser permette di ottenere sul bordo della pietra una incisione superficiale (visibile con una lente a
10 ingrandimenti) con il riferimento al relativo certificato.
Un vero e proprio marchio di
riconoscimento per acquisti e
vendite sicure e certificate. Sulla gemma stessa è anche possibile incidere parole uniche e
personali.
Attenti ai “falsi”: l’innovazione incalza. Ogni giorno nascono nuovi prodotti, nuovi trattamenti, nuove sintesi, anche
nuovi materiali artificiali ad
imitazione di quelli naturali;
operatore e consumatore devono, quindi, tutelarsi sempre di
più per far fronte a questi problemi che continuano a sorgere.
Molto spesso, poi, il nome di
fantasia che viene dato a questi
nuovi materiali sintetici è scelto
proprio per richiamare alcune
caratteristiche delle gemme più
pregiate e ambite, e questo confonde il consumatore. Non bisogna dimenticare che il tipo
di merce è un dato obiettivo e
che una presentazione, anche
la più originale e convincente,
non può esimersi dalla corretta
classificazione del materiale.
Come fare in caso di liti? Per
acquisti fatti in Italia ci si può
rivolgere allo “Servizio di
Conciliazione” della Camera
Arbitrale, Azienda speciale
della Camera di Commercio di
Milano, che risolve in modo
consensuale le liti tra i clienti
e gli operatori del settore, ossia
i commercianti di oggetti preziosi. Il tentativo di conciliazione è condotto dai conciliatori che portano le parti ad una
soluzione concordata. Ciò avviene nel 90% dei casi. La lite
si risolve in media in 35 giorni
e con una spesa limitata e proporzionata al valore economico
oggetto della lite. Per avviare
la conciliazione basta che il
consumatore o il commerciante
ne presenti alla Camera Arbitrale la domanda. Anche in
questo caso, la certificazione
delle gemme e del metallo prezioso fornita da Cisgem è
“preziosa” come base di discussione.
Per informazioni: Cisgem, via
delle Orsole, 4 - 20123 Milano,
Tel. 02.8515.5250, Fax
02.8515.5258, E-mail: [email protected], web:
www.cisgem.it;
Servizio di conciliazione Camera Arbitrale: via Meravigli,
9/B - 20123 Milano, Tel.
02/8055588,
Fa x
02.8515.4577, E-mail: [email protected]
m.it, www.conciliazione.com.
9
Informazioni per le imprese
Nuove regole per il franchising
Novità in vista per il mondo
del franchising. È entrata in
vigore il 25 maggio la legge
n. 129/2004, che fissa una serie
di principi generali che si applicheranno a tutto il settore
della commercializzazione di
prodotti e servizi in franchising. Ma cosa è bene sapere
per non commettere errori?
Innanzitutto il contratto deve
essere redatto in forma scritta,
altrimenti non ha valore. Attenzione, prima di concludere
il contratto, l’affiliante deve
consegnare all’affiliato copia
del contratto e, a richiesta dell’aspirante affiliato, copia del
bilancio relativo all’attività
dell’affiliato degli ultimi tre
anni. L’affiliante, inoltre, deve
10
consegnare all’altro contraente
una lista degli affilianti al momento operanti nel sistema,
mentre l’affiliato, per poter
cambiare la sede, deve ottenere
il consenso dell’affiliante. Bi-
sogna specificare le modalità
del corrispettivo; le royalties;
l’esclusività territoriale; il
know-how; le caratteristiche
di assistenza tecnica e commerciale, progettazione, allestimento e formazione ma anche le condizioni di rinnovo,
risoluzione ed eventuale cessione del contratto. Delle nuove regole si è parlato, nel corso
del seminario “La legge sul
franchising”, promosso dal
Servizio Regolazione del Mercato della Camera di Commer-
cio di Milano e dall’ISDACI,
Istituto per lo studio e la diffusione dell’arbitrato e del diritto
commerciale internazionale.
IL “DECALOGO” DEL
FRANCHISOR
Il franchising è un contratto
fra due soggetti in cui una parte
concede all’altra di usufruire
di marchi, insegne, modelli di
utilità, disegni, diritti d’autore,
know-how, brevetti, assistenza
o consulenza tecnica e commerciale. Il contratto dovrà
utilizzare la forma scritta, a
pena di nullità e dovrà calcolare come si pagano le royalties, l’esclusività territoriale,
il know-how e le sue modalità,
le caratteristiche dei servizi
offerti dall’affiliante: assistenza
tecnica e commerciale, progettazione, allestimento e formazione, le condizioni di rinnovo,
risoluzione ed eventuale cessione del contratto. Le
“royalties”, sono percentuali
che l’affiliante richiede all’affiliato, commisurate al giro
d’affari del medesimo o in
quota fissa. E i beni dell’affiliante sono i beni prodotti dallo
stesso a secondo delle sue
istruzioni e contrassegnati dal
nome dell’affiliante. I principali obblighi dell’affiliante sono quelli di consegnare all’affiliato, almeno trenta giorni
prima della sottoscrizione del
contratto, copia del contratto
e della documentazione comprensiva del bilancio degli ultimi tre anni, quello di fornire
la lista degli affiliati operanti
all’interno del suo sistema di
franchising. L’affiliato non può
trasferire la sede senza il consenso dell’affiliante e deve osservare, anche dopo lo scioglimento del rapporto, la massima
riservatezza sul contenuto dell’attività. Se il contratto è a
tempo determinato, l’affiliante
dovrà garantire all’affiliato una
durata non inferiore a tre anni,
salva la possibilità di chiedere
la risoluzione anticipata per
inadempienza di una delle parti. E se una delle parti fornisce
false informazioni c’è l’opportunità di esercitare un’azione
di annullamento del contratto,
ai sensi dell’art. 1439 c.c. Ma
se si litiga le parti possono
inserire nel contratto una clausola che imponga loro un tentativo di conciliazione presso
la Camera di Commercio, prima del ricorso all’autorità giudiziaria. E i contratti già in
corso devono essere adeguati
alle disposizioni della nuova
legge, entro un anno dalla sua
entrata in vigore.
Per informazioni: Servizio regolazione del mercato, via
Camperio, 1 - 20123 Milano,
Tel. 02.8515.5600, Fax
02.8515.5726.
Informazioni per le imprese
Conciliazione e arbitrato per risolvere le
controversie societarie
La “Riforma Societaria”, entrata in vigore il 1° gennaio
2004, incentiva fortemente il
ricorso alla conciliazione. È
stata inoltre introdotta una
specifica disciplina dell’arbitrato per risolvere questo tipo
di controversie. Si tratta di un
intervento normativo molto
rilevante poiché offre ai soci
la possibilità di risolvere conflitti che, altrimenti, potrebbero compromettere la gestione e l’attività delle società.
Ecco la clausola da inserire
sul contratto, in un modello
proposto dalla Camera Arbitrale della Camera di Commercio di Milano: Tutte le
controversie aventi ad oggetto
rapporti sociali, comprese
quelle relative alla validità
delle delibere assembleari,
promosse da o contro i soci,
da o contro la società, da o
contro gli amministratori, da
o contro i sindaci, da o contro
i liquidatori, saranno risolte
mediante tentativo di conciliazione da esperire presso il
Servizio di conciliazione della
Camera Arbitrale Nazionale
ed Internazionale di Milano.
Nel caso in cui il tentativo
fallisca, le medesime controversie saranno risolte mediante arbitrato secondo il Regolamento della stessa Camera
Arbitrale di Milano. Il Tribu-
nale Arbitrale sarà composto
da un arbitro unico/tre arbitri,
nominato/i dalla Camera Arbitrale. L’arbitrato sarà rituale
e gli arbitri decideranno secondo diritto. Molte clausole
compromissorie presenti negli
attuali statuti devono essere
rese conformi alla nuova normativa. E allora, come adeguarle e come introdurne di
nuove - sia di arbitrato che di
conciliazione - negli atti costitutivi e negli statuti? A quali tipi di società e per quali
liti si applicano il nuovo arbitrato e la nuova conciliazione
societaria? Chi nomina gli
arbitri con il nuovo sistema?
Il Ministero della Giustizia
ha approvato, la scorsa settimana, i regolamenti attuativi
in materia di conciliazione.
Alla luce di questa importante
ed attesa novità, quali vantaggi potranno essere offerti dalla
conciliazione? Tutto quanto
e m e rg e d a l d o c u m e n t o
“Arbitrato e conciliazione
per le nuove società. Primi
orientamenti e prassi della
Camera Arbitrale di Milano
sulla Riforma Societaria
(D.Lgs 5/2003)” e di ciò se
ne è parlato anche al convegno “Arbitrato e conciliazione per le nuove società” promosso dalla Camera
Arbitrale, Azienda speciale
della Camera di Commercio
di Milano.
ALCUNI DATI
Arbitrato: nel 2003 la Camera Arbitrale ha ricevuto 95
nuovi arbitrati, con un totale
di 196 parti coinvolte, il 70%
delle quali società di capitali
ed un valore totale delle liti
risolte
pari
a
€
155.000.000,00. La durata
media di un arbitrato è di circa 1 anno dalla domanda iniziale alla sentenza (il lodo);
Conciliazione: nel 2003 il
Servizio di Conciliazione della Camera Arbitrale di Milano
ha ricevuto 169 domande di
conciliazione (ma nel 2004 le
domande sono in forte crescita: già 105 ad oggi). Nel 35%
dei casi le parti hanno concordato di incontrarsi per esperire un tentativo di conciliazione. Gli incontri di
conciliazione tra le parti si
sono conclusi positivamente
nel 80% dei casi. La durata
media dei procedimenti è di
35 giorni.
Per informazioni: Servizio di
conciliazione della Camera
Arbitrale, via Meravigli 9/B
- 2 0 1 2 3 M i l a n o , Te l .
02/8055588,
Fa x
02.8515.4577, E-mail: [email protected]
om.it, www.conciliazione.com.
11
Informazioni per le imprese
Via internet il
calcolo dell’importo
per il diritto
annuale
Si può calcolare on-line
l’importo da pagare
(www.cameradicommer
cio.it) e poi con il modello F24 si va presso banche e uffici postali per il
pagamento del diritto annuale delle imprese. Un
servizio informativo sul
s i t o i n t e r n e t w w w. m i .
camcom.it ed un numero
verde 800226372, per chi
chiama dalla provincia di
Milano; 02.85152000, per
chi chiama da fuori provincia o da telefoni cellulari, collegati ad un risponditore automatico
oppure 02/85154350
(scheda pre-registrata).
Sempre più snello per le
imprese il pagamento del
diritto annuale alla Camera di Commercio. Le indicazioni arrivano anche
direttamente in ufficio:
prima dal proprio computer, all’indirizzo Internet
www.cameradicommerc
io.it, cliccando “diritto
annuale” e compilando i
campi richiesti (ragione
sociale, tipo di impresa,
fatturato etc.) si avrà automaticamente la cifra
12
da pagare, poi con una
lettera circostanziata della Camera di Commercio,
nella quale ci sono informazioni su importi, scadenze, sanzioni, compilazioni del modello F24 per
il versamento. Il modello
F24 è disponibile presso
qualsiasi banca, ufficio
postale o scaricabile direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
Il termine di scadenza era
previsto per il 21 giugno,
ma per le società di capitali è legato all’approvazione del bilancio.
Le informazioni sul diritto annuale sono presenti
sul sito internet della camera di commercio di
milano www.mi.camcom.
it ed al numero verde con
risponditore automatico
8 0 0 2 2 6 3 7 2 ,
0 2 . 8 5 1 5 . 2 0 0 0
02.8515.4350. Le imprese interessate sono quelle
che al 1° gennaio 2004,
risultano già iscritte, al
registro imprese della
Camera di commercio di
milano.
Insieme per aiutare le
imprese innovative
Per le imprese innovative non
sarà più un problema identificare e sviluppare alleanze strategiche, accedere a progetti
internazionali, a conoscenze e
competenze specialistiche, a
servizi di supporto e di assistenza personalizzati, a capitale di rischio e a finanziamenti
pubblici. Infatti ora c’è il progetto europeo “Venture
Route”, una rivoluzionaria
piattaforma di matchmaking a
disposizione degli imprenditori, financial e marketing manager come di chiunque voglia
“fare impresa”. Promosso da
10 organizzazioni europee e
supportato dalla Commissione
Europea - DG Information Society, il progetto prevede l’utilizzo del sito www.ventureroute.com, presentato alla Camera di Commercio di Milano
e al quale hanno già aderito
molti tra investitori ed aziende,
attraverso il quale si è creata
una rete di relazioni tra esperti,
investitori, centri di ricerca e
università, consulenti e aziende
che interagiscono tra loro con
l’obiettivo di aiutare e sostenere la creazione e la crescita
delle imprese nella nuova
“economia delle reti”. La fase
iniziale del progetto si è conclusa ed si sta aprendo all’in-
gresso di nuovi partner sia finanziari che operativi.
IL PROGETTO VENTURE
ROUTE (www.ventureroute.com)
Al progetto ha aderito una
“Comunità di investitori”, circa 400, e oltre 3000 aziende,
interessate ad investire sia
mezzi finanziari sia risorse e
competenze professionali nello
sviluppo di nuove imprese e
tecnologie innovative attraverso l’impiego di avanzati strumenti di knowledge management e di match-making su
Internet. Prevede di stabilizzare collaborazioni e sinergie tra
le seguenti categorie di attori:
imprese attuali o potenziali
(domanda di investimento);
investitori pubblici e privati
(offerta di investimento) tra i
quali “business angel”,
“corporate investor” e investitori istituzionali (fondi di investimento); esperti, ovvero consulenti aventi competenze in
grado di migliorare l’accesso
al mercato ed a potenziali investitori e di facilitare la gestione dei percorsi di nascita
e crescita delle aziende;
“catalizzatori”, o società di
servizi ed agenzie per lo svi-
Informazioni per le imprese
luppo (es. incubatori, enti di
trasferimento tecnologico, parchi scientifici, ecc.) e centri di
ricerca, in grado di promuovere
le adesioni al progetto; università ed enti di alta formazione
sia scientifica che manageriale,
cui spetta il compito di formare
le risorse umane ed il capitale
intellettuale indispensabile allo
sviluppo delle aziende. Gli
aspetti chiave su cui ruota l’intero progetto sono lo “Smart
money” ovvero il capitale di
investimento “intelligente”,
che apporta non solo mezzi
finanziari ma soprattutto quelle
competenze che mancano nelle
start-up e che sono indispensabili al loro successo. Il capitale
è l’elemento di attrazione per
veicolare sulle idee imprenditoriali a più alto potenziale le
necessarie competenze e allineare strategie e azioni di sviluppo. E il “partenariato regionale ed europeo”, ovvero
il coinvolgimento e l’allineamento strategico degli attori
presenti nel territorio regionale.
La “Comunità” è composta
da soggetti regionali, nazionali
ed europei che condividono
obiettivi e interessi, un codice
etico e di condotta, processi
standardizzati di cooperazione
per favorire l’interazione tra i
diversi attori e strumenti di
intervento operativo.
QUESTI I PARTNER
Sviluppo Italia Toscana (capofila del progetto), Sviluppo
Italia Friuli Venezia Giulia,
Consorzio Camerale per il Coordinamento dei Mercati Locali (Unioncamere e le Camere
di Commercio di: Milano, Bari, Bologna, Brescia, Firenze,
Genova, Imperia, Napoli, Pa-
lermo, Roma, Treviso e Trieste
e in collaborazione con l’Università Bocconi), agenzie di
sviluppo transfrontaliere KWF
(Finanziaria Regionale della
Carinzia, Austria) e PCMG
(Agenzia di sviluppo delle PMI
della Slovenia), insieme a partner tedeschi, belgi, irlandesi,
ed estoni.
Per informazioni: Consorzio
camerale per il coordinamento dei mercati locali e dei servizi innovativi alle imprese,
via Camperio, 1 - 20123 Milano, Tel. 02.8515.4258.
L’opuscolo guida “Scusi, può ripetere?”
Frasi brevi, parole di uso comune, note e tabelle per alleggerire il testo. Poi, aggiungere
un pizzico di semplicità, una
spruzzata di chiarezza e precisione in abbondanza. È questa
la ricetta su cui le istituzioni
pubbliche puntano per “farsi
capire” dagli utenti, per ridurre
al minimo richieste di spiegazioni e chiarimenti da parte del
pubblico, per avvicinarsi ai
propri interlocutori. Per questo
la Camera di Commercio di
Milano, sulla base del manuale
di stile della Funzione Pubblica, ha raccolto nell’opuscolo
“Scusi, può ripetere?” alcuni
preziosi suggerimenti diretti a
semplificare la terminologia
tecnica e specialistica tipica
delle istituzioni pubbliche e
così lontana dal linguaggio co-
mune.
Alcuni esempi di semplificazione. È utile definire una scaletta con i vari punti. Con la
funzione di suddividere il testo
in paragrafi, che contengano
informazioni omogenee e che
siano tra loro completi, coerenti
e ordinati. È importante indicare l’argomento di cui si tratta
e seguire la regola di fornire le
risposte alle domande: chi, che
cosa, quando, dove, perchè,
come. È meglio usare: frasi
attive piuttosto che passive
(come, per esempio, “il legislatore ha voluto tale obbligo”
invece di “detto obbligo è stato
voluto dal legislatore”); frasi
di forma affermativa piuttosto
che negativa (“devono presentare la dichiarazione dei redditi...” invece di “non sono eso-
nerati dalla presentazione della
dichiarazione dei redditi...”);
parole di uso comune piuttosto
che linguaggi tecnicospecialistici (“perciò” invece
di “all’uopo”, “poco fa” invece
di “testé”, “anche” invece di
“altresì”, “attribuire” invece di
“ascrivere”, “fare” invece di
“espletare”, “pagamento” invece di “oblazione”); locuzioni
semplici e comprensibili
(“domanda completa di...”
piuttosto che “istanza corredata
di...”); parole di origine italia-
na piuttosto che termini stranieri e latini (“di diritto” invece
di “de iure”; “associazione”
invece di “partnership”); locuzioni verbali concrete piuttosto
che astratte (“firmare” invece
di “apporre la firma”;
“informare” invece di “portare
a conoscenza”).
Per informazioni: Servizio comunicazione e relazioni con
il pubblico, via dell’Orsole 4
- 20123 Milano - Tel.
02.8515.5790.
13
Verso nuovi mercati internazionali
Le imprese lombarde alla fiera dell’est
A settembre nel corso della
manifestazione “Bravo Italia”,
alcuni prodotti lombardi sono
stati esposti in mostra a Kiev.
È stata l’occasione per le imprese di presentarsi su questo
mercato emergente. La manifestazione fieristica, esclusivamente dedicata ai prodotti
di qualità “Made in Italy” e
rivolta alla business community ucraina, è stata organizzata da Promos, Azienda speciale della Camera di
Commercio di Milano per le
attività internazionali, dall’Istituto nazionale per il Com-
14
mercio Estero - ICE e dal sistema italiano delle Camere
di Commercio, nell’ambito
degli accordi di programma
tra Ministero delle attività Produttive e Unioncamere.
L’esposizione si è tenuta presso il nuovo centro espositivo
Kiev Expo Plaza. L’iniziativa
si è rivolta alle imprese italiane operanti nei settori: arredo/casa e rifinitura degli interni, prodotti alimentari (vini e
distillati, alimentari e bevande), prodotti per la persona
(abbigliamento, calzature, pelletteria, articoli di oreficeria,
articoli sportivi, cosmetici,
ecc.) e prodotti per il tempo.
Commercio di Milano su dati
Istat e del Registro delle Imprese relativi al 2003.
I DATI
LOMBARDIA-UCRAINA
Attualmente sono oltre 340 le
aziende lombarde che hanno
dichiarano un’attività di import-export con l’Ucraina, il
21% del totale nazionale. Il
7,5% italiano si concentra a
Milano, il 5,2% a Brescia e il
2,2% a Como. Per un giro
d’affari regionale che nel 2003
ha superato i 412 milioni di
euro: il 19,5% dell’interscambio italiano, un’incidenza percentuale che è salita al 24% se
si considera solo l’export. Ma
quali sono le province lombarde che esportano di più? Prima
Milano (41% regionale, 10%
nazionale), seguono Brescia
(19,7%; 4,7%) e Bergamo
(10%; 2,4%). Importano di più
sempre Milano (35% lombardo; 5,7% italiano), Brescia
(21%; 3,5%) e, a pari merito,
Cremona e Mantova (15%;
2,5%). I prodotti “Made in
Lombardy” più apprezzati dagli ucraini sono le macchine e
gli apparecchi meccanici
(34,6% del totale regionale),
poi il tessile/abbigliamento
(12%). Nelle importazioni prevalgono, invece, i metalli e
prodotti in metallo (58%), i
prodotti chimici/fibre sintetiche e artificiali (13,4%). L’elaborazione è della Camera di
I prodotti trasformati e manufatti rappresentano il 95%
dell'import e quasi il 100%
dell’export di tutto l’interscambio regionale e i settori
più rappresentativi sono: macchine ed apparecchi meccanici
(import 2,3% export 34,6%),
metalli e prodotti in metallo
(import 58,1% export 10,3%),
prodotti delle industrie tessili
e dell’abbigliamento (import
2,5%; export 12,1%), prodotti
chimici e fibre sintetiche e artificiali (import 13,4%; export
9,9%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (import
12,9%; export 0,7%), cuoio e
prodotti in cuoio, pelle e similari (import 1,9%; export
6,5%), altri prodotti delle industrie manifatturiere (import
0,4% export 9,2%), macchine
elettriche ed apparecchiature
elettriche, elettroniche ed ottiche (import 0,0% export
6,7%), articoli in gomma e
materie plastiche (import
0,1%; export 4,5%).
Per informazioni: Promos, via
Camperio, 1 - 20123 Milano,
Tel. 02.8515.5270, E-mail:
[email protected].
Verso nuovi mercati internazionali
Yemen: terra di opportunità per le imprese lombarde
Battuta d’arresto nei rapporti
commerciali con i Paesi arabi
a causa della guerra in Iraq. In
attesa del ritorno della pace e
della ripresa economica. Promos, Azienda speciale della
Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali, ha incontrato recentemente, una delegazione con
rappresentanti del governo yemenita e del mondo degli affari. Un appuntamento importante per scoprire lo Yemen. Non
solo affascinanti itinerari fra
mare, luoghi ricchi di storia,
archeologia e cultura ma anche
un Paese che offre concrete
opportunità d’affari agli imprenditori lombardi. Ma il clima è cambiato. In peggio dal
punto di vista economico, con
una perdita nell’interscambio,
passato da circa 30 milioni di
euro nel 2002 a circa 23 milioni nel 2003. E per l’export
la Lombardia raggiunge un
quarto del totale italiano, ma
solo il 7% dell’import. Il settore principale per l’export
lombardo riguarda i prodotti
trasformati e manufatti (99,9%
del totale dell’export): in questo ambito esportiamo soprattutto macchine e apparecchi
meccanici (30% dell’export
totale), macchine elettriche
(22,5%) e prodotti chimici
(22,1%). Per l’import dallo
Yemen prevalgono i prodotti
trasformati e manufatti (49%
del totale dell’import dallo Ye-
men), di cui: alimentari, bevande e tabacco (22% dell’import
dallo Yemen), macchine
(13,6%), cuoio, prodotti in
cuoio, pelle (12,1%). L’altro
settore importante dell’import
lombardo dallo Yemen è quello
dei prodotti dell’agricoltura,
della caccia, della silvicoltura
(42%).
Per informazioni: Promos, via
Camperio, 1 - 20123 Milano,
Tel. 02.8515.5215.
Interscambio Lombardia - Yemen
2002
Varese
Como
Sondrio
Milano
Bergamo
Brescia
Pavia
Cremona
Mantova
Lecco
Lodi
Lombardia
totale Italia
Import
8.580
0
0
1.474.845
4.318
189.408
0
2.366
0
0
0
1.679.517
12.564.836
2003
export
3.126.290
855.978
8.473
11.514.165
5.132.836
4.637.432
608.938
296.592
1.354.762
75.108
176.481
27.787.055
104.275.256
Import
9.108
0
export
2.397.885
940.910
620.494
83.975
92.133
0
0
12.694
0
0
818.404
11.277.668
12.361.086
2.199.340
2.711.621
176.890
208.086
1.122.258
56.028
179.188
22.353.292
87.157.199
quota provincia
import
export
1%
11%
0%
4%
0%
0%
76%
55%
10%
10%
11%
12%
0%
1%
0%
1%
2%
5%
0%
0%
0%
1%
100%
100%
7%
26%
Fonte: Elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Istat
15
Verso nuovi mercati internazionali
Effetto Euro e Cina sull’export lombardo
Per quasi una impresa lombarda
su 3 l’indebolimento del dollaro
rispetto all’euro e la concorrenza
proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente sono stati i
principali ostacoli nel corso dell’ultimo anno nella corsa sui
mercati esteri. E così, per avere
successo, il segreto è affidarsi
alla qualità dei prodotti, all’innovazione e al rapporto consolidato con i clienti. Lavorare in
gruppo piace alle imprese che
esportano (quasi 1 impresa che
lavora con l’estero su 4 lo fa).
Tra i servizi ritenuti più importanti dalle imprese nella loro
sfida all’internazionalizzazione,
ancora una volta ha la meglio
la partecipazione alle fiere, seguita dalla richiesta di servizi
specialistici e dalle informazioni
on-line. Sono questi alcuni dati
che emergono dal rapporto finale sui condizionamenti all’attività sui mercati internazionali
condotta da Cesdi Srl su un campione di 202 imprese lombarde
che nel corso del 2003 si sono
avvalse dei servizi erogati da
Promos, Azienda Speciale della
Camera di Commercio per le
attività internazionali.
sistema camerale, ICE, SIMEST
e SACE, mettono insieme le
competenze al servizio delle
aziende lombarde che vogliono
operare sui mercati esteri. Presso
le 11 Camere di Commercio
della Lombardia i Lombardia
Point per l’internazionalizzazione delle imprese hanno, quale
finalità generale, la promozione
dell’internazionalizzazione e lo
sviluppo degli scambi commerciali con l’estero, favorendo
l’utilizzo e l’integrazione degli
strumenti internazionali, comunitari, nazionali e regionali in
materia, con particolare riferimento al sostegno del sistema
produttivo regionale. La Rete
Lombardia Point è nata il 5 dicembre 2003, con la sottoscrizione di un’intesa istituzionale
fra il Presidente Roberto Formigoni, il Vice Ministro alle Attività Produttive con delega al
Commercio Estero, Adolfo Urso
e il Presidente di Unioncamere
Lombardia Marco Citterio. All’intesa istituzionale ha fatto
seguito un protocollo operativo
tra le 11 Camere di Commercio
Lombarde, ICE, SACE, SIMEST.
LOMBARDIAPOINT
MILANO
Per informazioni: Via Meravigli
11, (Apertura: da lunedì a venerdì dalle 9,00 alle 12,30. Dalle 14,30 alle 15,30 lunedì e giovedì è possibile accedere agli
sportelli per la sola consultazione degli annuari, Tel.
02.8515.5732/5368, E-mail:
[email protected]; sito:
w w w. l o m b a r d i a p o i n t . i t )
I dati sopra citati sono stati presentati, durante il convegno di
inaugurazione del Lombardiapoint Milano, Punto Operativo
per l’Internazionalizzazione in
Camera di Commercio di Milano. Regione Lombardia, Ministero delle attività produttive,
16
Potete ricevere questa pubblicazione compilando
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IL FOGLIO DI VIA MERAVIGLI a cura di:
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il foglio meravigli agosto/04 - Camera di Commercio di Milano