REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI MILANO N. 705 DEL 10-11-99 A cura dell’ufficio Pubblicazioni Istituzionali della Camera di Commercio di Milano Anno VI - Nr. 36 Periodico - Agosto 2004 Editoriale Seconda conferenza SOMMARIO laboratorio Euro-Mediterraneo La seconda edizione della Conferenza Euromediterranea che si è svolta in Camera di Commercio di Milano, conferma la continuità nell’impegno e nella responsabilità della Camera di Commercio e della sua Azienda speciale Promos, su un tema molto importante: dare un valido contributo allo sviluppo e all’integrazione a livello economico di una realtà così vicina, ma anche, spesso, così lontana. Numerosi i passi in avanti fatti, rispetto allo scorso anno, quando si parlava di un progetto ambizioso, di un’idea forte: favorire il tema dello sviluppo diffuso attraverso un’integra- L’ARCHIVIO DEL BRUCO zione a livello economico, politico, culturale, sociale e umano. La presenza di importanti rappresentanti dei vari governi, di protagonisti del mondo economico, finanziario e culturale dei Paesi del mediterraneo, testimoniano la presenza di una solida e stabile casa. Ed è insieme che giorno per giorno, mattone su mattone, cerchiamo di costruire una “città dell’uomo”, una casa “comune” euromediterranea all’insegna della stabilità, con ritorni positivi per la crescita economica dell’intera area euro mediterranea e del sistema mondiale. È su questa logica che si vogliono costruire le basi solide della crescita economica equilibrata e condivisa per i 600 milioni di cittadini della grande area euro mediterranea, per lo più costituita da giovani. Un’area di libero scambio, una sola moneta, una sola grande squadra. L’area del Mediterraneo è cruciale per gli equilibri del mondo e per le enormi potenzialità economiche e culturali. Si affacciano circa 22 Paesi tra loro eterogenei che danno vita ad un vero e proprio crocevia di culture, etnie, lingue, religioni. Per Milano e per l’Italia la dimensione euro mediterranea rappresenta un importante orizzonte di sviluppo. Il nostro Paese, attraverso l’economia reale delle piccole e medie imprese, ha dimostrato in questi anni di aver investito nei Paesi dell’altra sponda del Mediterraneo. Nell’Unione Europea dei 25, l’Italia è al primo posto nei La voce dell’intelligenza è una voce sommessa, ma non tace finchè non ha trovato ascolto. (Sigmund Freud) Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di fare, incominciala. L’audacia ha in sé genio, potere e magia. Incomincia adesso. Non sempre ciò che viene dopo è progresso. (Alessandro Manzoni) (Johann Wolfgang Goethe) EDITORIALE pag. 1-2 L’ARCHIVIO DEL BRUCO pag. 1 TURISMO E MERCATI pag. 3-5 SCENARIO CITTADINO pag. 6-9 INFORMAZIONI PER LE IMPRESE pag. 10-13 VERSO NUOVI MERCATI INTERNAZIONALI pag. 14-16 agosto 2004 di Carlo Sangalli - Presidente della Camera di Commercio di Milano Editoriale rapporti con il Mediterraneo, da sola regge ben un quinto di tutto l’interscambio dei Paesi europei. È prima per le importazioni con il 23,6% del totale europeo, ed è al terzo posto per l’export con il 18,1% europeo. Ed è un interscambio che continua a crescere: l’export tra il 2002 e il 2003 è cresciuto del +4,5%, l’import del 3,5% in controtendenza con l’interscambio generale verso tutti i Paesi. Importiamo petrolio, ed esportiamo macchinari e moda. Solo la Lombardia con il 4,9% dell’interscambio totale europeo supera Paesi come l’Olanda, Grecia, Austria, Svezia, Polonia. Ogni Paese, nel contesto europeo, pesa per il ruolo che gli assegnano la storia, la geografia, l’economia, e per la capacità di affermare i propri interessi in sintonia con quelli dell’Unione. Ciò vale anche per l’Italia, proiettata verso il Nord Europa e l’Est europeo, e distesa per tutta la sua lunghezza nel Mediterraneo. L’Unione Europea sarà protagonista nelle relazioni internazionali solo se si ritaglia un ruolo attivo nel Mediterraneo, attraverso la cooperazione e lo sviluppo delle sue sponde. Nell’arco dei prossimi anni l’Europa potrà avere un “secondo motore” a sud, dipenderà dalle sue scelte strategiche. L’apertura ai Paesi dell’est e l’inserimento nell’Unione Europea, rende possibili due diversi scenari alternativi, o l’uno o l’altro: da un lato, uno scenario che favorisce politiche aperte ad uno sviluppo equilibrato delle aree deboli e mar2 ginali, dall’altro una politica che rafforza la chiusura di una economia fortemente orientata al centro-nord europeo. Se i Paesi sapranno essere convinti e uniti, riusciranno ad essere anche abbastanza forti da far prevalere la strada dell’equilibrio, altrimenti l’Europa non potrà dar vita ad una “politica di esportare l’idea di piccola e media impresa milanese e lombarda nei Paesi dell’altra sponda del Mediterraneo, per contribuire a far nascere lo sviluppo “interno” e limitare la stessa immigrazione. Ricordiamo inoltre l’impegno delle altre Aziende speciali che hanno fatto la propria parte, con mediterranea globale”. Una politica che rappresenta una vera strategia di prosperità, equilibrio e sviluppo in cui Milano ha forti responsabilità, poiché rappresenta un luogo di collegamento fra il Nord e il Sud d’Europa, la naturale cerniera tra Oriente e Occidente tra Europa e Mediterraneo. Sono importanti i servizi e le infrastrutture, le reti e una pubblica amministrazione efficiente. Sulle reti di interconnessione, sulle reti che fanno sistema rientra il nostro ruolo. In questo contesto è stato avviato il progetto “Laboratorio Euro Mediterraneo” che ha alla base una strategia di fondo: quella una regia e uno sforzo importante della Camera di Commercio: Camera Arbitrale nazionale ed internazionale di Milano, Azienda speciale impegnata nella diffusione della cultura della giustizia alternativa; Formaper, Azienda speciale che si occupa di formazione, e persegue come obiettivo quello di contribuire allo sviluppo dell’industria tessile egiziana. La Camera di Commercio di Milano, con il supporto delle aziende speciali Camera Arbitrale, Promos ed Euro Info Centre ed il coinvolgimento di alcuni qualificati partner dei Paesi Mediterranei si è candidata a sviluppare il progetto: “Promotion of International Commercial Arbitration and Other Alternative Dispute Resolution techniques”, indetto dalla Commissione Europea. Sono stati selezionati 5 candidati, tra cui il consorzio della Camera di Commercio di Milano, che saranno chiamati ad elaborare e sottoporre un progetto volto ad agevolare il commercio internazionale e gli investimenti esteri nei Paesi/partner MEDA, in particolare promuovendo il ricorso all’arbitrato internazionale e la risoluzione alternativa delle controversie con particolare riferimento alle PMI. Le attività del progetto comprenderanno: diffusione di informazioni sulle tecniche di risoluzione delle controversie; formazione; assistenza tecnica, divulgazione di strumenti contrattuali; con l’obiettivo di sensibilizzare e informare i giuristi e gli imprenditori circa l’utilità dell’arbitrato e della risoluzione alternativa delle controversie e quindi potenziare il funzionamento dei sistemi giudiziari locali. Attraverso questi progetti vogliamo contribuire ad un’idea di Europa equilibrata. L’Europa è come un aereo con due motori: l’uno è quello continentale e baltico, l’altro è quello mediterraneo. E un aereo con un motore solo rischia di precipitare. Questo richiama la responsabilità dell’Europa nei confronti del Mediterraneo, in una logica di cooperazione, di collaborazione e di tolleranza. Turismo e mercati Tipi da spiaggia Decisamente relax: è quello che hanno cercato i vacanzieri in riviera secondo il 45% degli stabilimenti balneari. Soprattutto in Toscana e Liguria. Anche un po’ di animazione (25%), a partire da Emilia e Puglia. Con una alimentazione leggera, a base di insalata per il 32%, soprattutto in Emilia Romagna. In spiaggia c’è chi non ha rinunciato al piatto caldo (18%), più che altrove in Liguria, anche a 40 gradi. La spesa media è stata di 15 euro al giorno per i soli servizi di spiaggia a cui si aggiungono 9 euro se si mangia. E alle persone del luogo (37%, tra i clienti nazionali) si aggiungono gli italiani del nord in cerca di mare (36%), i tedeschi e gli inglesi con lo stesso obiettivo (50% e 11%, tra i clienti stranieri). Protagonista delle spiagge: il milanese (26%), soprattutto in Toscana, Liguria ed Emilia, e a distanza il torinese (7%, in Toscana e nelle Marche), il bolognese e il romano (6%, in Emilia e in Lazio). Mentre i tedeschi scelgono Emilia, Liguria, Toscana, gli inglesi Liguria e Campania. E se la domanda rispetto all’anno scorso è rimasta stabile (85%), ma sono cambiate le abitudini da spiaggia (45%). Il vacanziero è sempre più un cliente da fine settimana (cresce per il 61%, soprattutto in Emilia), che non si perde un’ora di sole e di mare (60%): solo il 13%, soprattutto in Liguria e nelle Marche, resta poche ore. Un po’ dormiglione la mattina (8%), la sera ama concedersi l’aperitivo (16%, a partire da Emilia, Marche e Campania). E il bagnino? Con esperienza, ha oltre 31 anni nel 41% dei casi, ama nel tempo libero nuotare (20% soprattutto in Emilia) e fare fitness (11%, concentrato nelle Marche). Ma anche leggere e uscire con gli amici (6%, soprattutto in Liguria). Un lavoro di responsabilità (47%), duro ma anche divertente (22% e 25%). E le ragazze? È più facile fare amicizia con le italiane (23%), che con le straniere (16%). Ma per i più si conoscono le une e le altre senza differenza (61%). Gli stabilimenti balneari hanno avuto una crescita record: +30% dal 2000 ad oggi, con un giro d’affari stimabile in 180 milioni di euro. Questi sono i dati forniti sull’Osservatorio sul Turismo della Camera di Commercio di Milano attraverso il Lab. Mim (Laboratorio Monitoraggio Imprese Milano), dal Registro delle Imprese e da un’indagine su 200 stabilimenti balneari in tutta Italia realizzata nel mese di luglio 2004. LOCALIZZAZIONE DEGLI STABILIMENTI BALNEARI IN ITALIA Se secondo alcune stime hanno raggiunto le oltre 12 mila attività (Sib-Fipe, 2001), sono oltre 4 mila e trecento (4.369) gli imprenditori iscritti al Registro delle Imprese che svolgono in via prevalente la conduzione di stabilimento balneare dislocati lungo le coste italiane dei quali oltre la metà presenti nel centro Italia: Emilia Romagna con 1.044 imprese (24%), Toscana (740, 17%), Marche (418, 9,6%), Lazio (266, 6,1%) ed infine Umbria con soli 5 stabilimenti registrati. Il Sud Italia ha raccolto poco più del 20% delle imprese balneari. Prima fra tutte Campania (8%, 349 imprese), segue Abruzzo (6,1%, 267 imprese), la Puglia (4,7%, 207 imprese), Calabria (2,9%, 125 imprese), ed infine Molise e Basilicata entrambe con circa lo 0,5%. Oltre il 17% degli stabilimenti balneari italiani è poi concentrato nel nord Italia, anche se la Liguria detiene da sola il 14,4% (629 stabilimenti), mentre il restante 1,3% è così ripartito: Veneto (1,2%, 54 imprese balneari), Lombardia e Friuli Venezia Giulia (entrambe 0,4%). Inaspettatamente Sardegna e Sicilia raccolgono solo il 3,4% degli stabilimenti balneari: 158 in Sicilia (3,6%) e 19 in Sardegna (0,4%). Il giro d’affari stimato in base alla dichiarazione delle imprese ha raggiunto i 180 milioni di euro. Per informazioni: Osservatorio sul turismo, via Meravigli, 9/B - 20123 Milano - Tel. 02.8515.4168 - E-mail: [email protected]. 3 Turismo e mercati Con le pinne, il fucile e gli occhiali... Vacanze al mare, per una o due settimane, possibilmente “che sia un affare” e con gli affetti, in coppia o in famiglia. In media, comunque, la spesa è stata pari a 1400 euro a testa, come lo scorso anno. Secondo il 92,2% delle agenzie viaggi i vacanzieri hanno scelto il mare: la Sardegna ha raccolto il 70,6% delle preferenze, ma sono state ricercate anche Sicilia (47,1%), Toscana e Liguria a pari merito (21,6%), Puglia (19,6%). LE LOCALITÀ PREFERITE In Italia: Costa Smeralda (60,8%) e Lampedusa, (31,4%). Ma anche Isola d’Elba (23,5%), Pantelleria (19,6%), Vieste (17,6%). All’estero sono state scelte Grecia (52,9%), Spagna (39,2%), Baleari (33,3%), Egitto (31,4%), Carabi (29,4%), Tunisia (27,5%), Messico (25%). LE LOCALITÀ ESTERE PIÙ APPREZZATE Spiccano Sharm El Sheik (45,1%), Rodi (33,3%), Ibiza (25,5%), mentre tra le città abbiamo New York (13,7%) e Parigi (11,8%). Alle vacanze non si rinuncia: per il 39,2% delle agenzie la domanda è aumentata, per il 37,3% è ri4 masta stabile e in meno vedono una riduzione (17,6%). Il 39,2% è rimasto in vacanza per una settimana, il 35,3% per due. Le offerte sono state stimate al 72,5%. Il mezzo più utilizzato risulta sempre l’aereo (90%). La maggior parte è partita con gli affetti: in coppia per il 72,5% delle agenzie, in famiglia per il 64,7%, con amici per il 33%. Ha vinto ancora la vacanza su misura (37,3%), per coloro che sono in cerca di relax (19,6%) e di divertimento (23,5%). Ma per fare una buona vacanza i genitori chiedono strutture adeguate per bambini (15,7%), meglio se il villaggio turistico (70,6%), ma anche in hotel, in bungalow entrambi per il (37,3%). La vacanza intelligente sembra però ancora lontana: infatti il 92%, sceglie ancora il mese di agosto. Queste sono le tendenze emerse da un’indagine svolta dalla Camera di Commercio di Milano attraverso Lab. Mim, su 51 agenzie di viaggio milane sinel mese di luglio 2004. Per informazioni sulla risoluzione di eventuali controversie in vacanza: camera arbitrale, servizio di conciliazione (www.conciliazione.com, Tel. 02 8055588); risolvi on line, servizio di risoluzione telematica delle controversie (www.risolvionline.com). La passione dei lombardi? Noleggiare una barca In Lombardia le imprese di noleggio sono in continua crescita (+17% dal 2000 al 2003) sulla scia dell’andamento italiano (+18%). I settori in cui i Lombardi hanno prediletto il noleggio sono stati quelli dei beni ad uso personale e domestico (35% sul totale delle imprese) e quello di macchinari vari (29%), alto anche il noleggio di autovetture (12%). Le province lombarde che hanno fatto più ricorso al noleggio sono Milano (46% delle imprese regionali del settore), Brescia (14%), Bergamo (9%) e Varese (8%). Forte la crescita avvenuta negli ultimi tre anni soprattutto a Mantova (+40%), a Cremona (+28%), a Varese (+26%) e a Bergamo (+21%). A Milano si è passati da 898 imprese di noleggio a 1042. I settori in cui è emersa una maggiore propensione per il noleggio sono stati quelli di macchinari per ufficio (+40%) soprattutto nelle città di Brescia e Pavia (+30%), i tradizionali macchinari agricoli (+38%), in crescita anche i trasporti aerei (+25%), soprattutto a Bergamo (+50%). In aumento il noleggio di beni per uso personale e domestico (+17%), soprattutto per ciò che concerne le imbarcazioni da diporto (da 40 in valore assoluto nel 2000 a 78 nel 2003), il noleggio di videocassette, videogames e audiovisivi Turismo e mercati (+25%), i beni e oggetti personali (+44%). Sono risultati in calo il noleggio di macchinari senza operatore (-18%). Invece, i noleggi di barche sono cresciuti per provincia: a Varese si è passati da 2 im- 2000 a 11 nel 2003, a Milano prese nel 2000 a 5 nel 2003, da 25 imprese nel 2000 a 43 a Como da 6 imprese nel 2000 nel 2003, a Pavia da 0 imprese a 8 nel 2003, a Bergamo da 1 nel 2000 a 1 nel 2003, a Manimprese nel 2000 a 4 nel 2003, tova da 1 imprese nel 2000 a a Brescia da 4 imprese nel 4 nel 2003, a Lecco da 1 imImprese di noleggio in Lombardia -2000/2003 noleggio noleggio altri macchinari noleggio mezzi s. operatore autovetture trasporto BERGAMO BRESCIA COMO CREMONA LECCO LODI MANTOVA MILANO PAVIA SONDRIO VARESE TOTALE var. % 00/03 TOT. ITALIA 3 4 4 1 1 3 2 51 0 0 5 74 -18% 376 26 41 19 7 9 6 10 125 15 6 19 283 11% 1960 0 1 0 0 1 1 0 4 0 0 0 7 0% 89 noleggio mezzi trasporto terrestri noleggio mezzi marittimi e fluviali noleggio trsporti aerei 6 9 1 3 2 0 2 27 5 6 4 65 -4% 491 2 12 1 2 2 1 1 13 2 0 1 37 -12% 658 3 1 0 0 0 0 0 9 1 1 0 15 25% 57 prese nel 2000 a 2 nel 2003. Per informazioni: Relazioni con i media, via Meravigli 9/B - 20123 Milano - Tel. 02.8515.5224 noleggio noleggio noleggio noleggio macchinari noleggio beni uso noleggio macchinari attrezzi per macchinari personale macchinari agricoli edili ufficio vari e domestico TOT 03 5 10 4 0 0 2 1 48 1 1 6 78 37% 382 2 2 0 0 1 2 0 3 1 0 0 11 38% 98 16 21 9 5 3 5 4 67 9 2 14 155 9% 688 1 4 5 3 4 1 2 43 8 0 13 84 40% 591 60 100 48 13 12 15 27 286 30 12 53 656 28% 4680 87 112 34 17 24 20 32 366 39 13 59 803 17% 7204 211 317 125 51 59 56 81 1042 111 41 174 2268 17% 17274 % città nel 2003 variaz. % 00/03 9% 14% 6% 2% 3% 2% 4% 46% 5% 2% 8% 100% 21% 15% 6% 28% 7% 6% 40% 16% 12% 17% 26% 17% 18% Fonte: Registro Imprese della Camera di Commercio di Milano Il boom dei bed & breakfast Le vacanze in Lombardia, vengono preferite ancora oggi, come mostra un settore turistico quanto mai vivo e dinamico che è cresciuto del +8,8% tra il 2000 e il 2004, più della media nazionale pari al +6,3%, e della media italiana (+1,4%). È arrivata la moda del “bed & breakfast”, la vacanza economica e familiare diffusa nelle case italiane: le attività sono cresciute in Lombardia da 169 a 281 in quattro anni (+66,3%). Piace anche la vacanza ecologica e bucolica, con la corsa agli agri- turismo, che sono passati da 24 a 31 in quattro anni (+29,2%). I giovani invece scelgono il solito campeggio con gli amici, (stabili a 166). I più curiosi che vanno alla ricerca di nuovi posti da scoprire, preferiscono la vacanza economica e dinamica in ostelli e rifugi, da 116 a 131 (+12,9%). Va bene anche il classico albergo per chi vuole un servizio accurato a difesa del meritato riposo. LE PROVINCE CHE HANNO MIGLIORATO LA CAPACITÀ DI ACCOGLIENZA TURISTICA IN QUATTRO ANNI Mantova (da 69 a 94 imprese, +36,2%), Cremona (da 28 a 34, +21,4%), Pavia (da 90 a 106, +17,8%), Bergamo (da 213 a 246, +15,5%). Tra le più dotate di strutture di accoglienza emerge Milano con 930 strutture, il 29,5% del totale lombardo, Brescia con 685, il 21,7%, Sondrio con 486, 15,4%. Per provincia Milano si è specializzata con 630 alberghi, Sondrio con 52 rifugi, Brescia con 69 cam- peggi, Sondrio con 92 bed & breakfast e Brescia con 60, Milano con 7 agriturismo. I dati forniti dal Registro Imprese della Camera di Commercio di Milano sono stati elaborati dall’Osservatorio sul Turismo e si riferiscono al secondo trimestre 2004 in rapporto allo stesso periodo riferito al 2000 e al 2003. Per informazioni: Osservatorio sul turismo, via Meravigli 9/B 20123 Milano - Tel. 02.8515.4168 - E-mail: [email protected]. 5 Scenario cittadino Professione: agente immobiliare La professione dell’agente immobiliare è un’aspirazione per molti. Agli esami per accedere alla professione nel 2003 hanno partecipato 392 persone di cui 166 sono risultati idonei (42,34%) e 226 non idonei (57,66%). E nel 2003 sono stati sospesi 5 mediatori individuali e 4 società di mediazione per periodi compresi fra uno e sei mesi. Cinquanta sono state le segnalazioni di esercizio irregolare o scorretto dell’attività, mentre 27 sono i richiami o censure (di cui 10 censure e 17 richiami o raccomandazioni). Le segnalazioni di esercizio abusivo dell’attività inviate alla Polizia Giudiziaria sono 23 e 10 sono i verbali di contestazione per mancato deposito dei formulari. La Commissione provinciale nel corso del 2003 ha convocato e sentito 30 persone tra mediatori interessati, autori degli esposti e collaboratori a conoscenza dei fatti. LE CAUSE Soprattutto i formulari, alcuni dei quali contengono clausole irregolari o vessatorie. Così come ad esempio la previsione di penali eccessive, la caparra intestata o incassata dal me6 diatore, la commistione tra incarico di mediazione e altro tipo di mandato quale ad esempio la ricerca di mercato, l’irrevocabilità della proposta per un tempo molto lungo, l’esclusiva che non è controbilanciata da prestazioni altrettanto impegnative per l’agenzia e inoltre la mancata descrizione dell’immobile con tutte le caratteristiche richieste: proprietà, conformità alle norme edilizie e urbanistiche, esenzione da ipoteche. Questi sono i dati emersi dalla relazione 2003 della Commissione provinciale per il ruolo mediatori della Camera di Commerciodi Milano. COME SEGNALARE LE IRREGOLARITÀ Il cittadino può liberamente rivolgersi alla Segreteria della Commissione, previo appuntamento telefonico, in via delle Orsole 4, per segnalare sospetti di irregolarità, purché si tratti di segnalazioni non anonime e comunque documentate. COME RISOLVERE LE LITI In alternativa, un modo semplice, rapido, e soprat- tutto economico, per risolvere liti e controversie, è rappresentato dallo Sportello di conciliazione immobiliare: per accedervi è sufficiente che uno dei due “litiganti” vi faccia pervenire, debitamente compilata, la domanda di conciliazione, disponibile, per le due tipologie di controversie previste, sul sito www.borsaimmobiliare.net. ha anche predisposto un servizio di consultazione degli Albi e dei Ruoli, grazie al quale è possibile verificare l’iscrizione degli agenti al Ruolo di Milano e provincia. L’elenco è accessibile al pubblico sul sito www.mi.camcom.it (nella sezione “Albi e ruoli” alla voce “ruolo agenti d’affari in mediazione” sottovoce “ricerca operatore iscritto”). COME CONTROLLARE CHI È ISCRITTO SU INTERNET Per informazioni: Servizi per il mercato immobiliare, via Camperio, 1 (2° piano) - 2 0 1 2 3 M i l a n o , Te l . 0 2 . 8 5 1 5 . 4 1 4 7 , Fa x 02.8515.4148 - http: //www.borsaimmobiliare. net. Al fine di contribuire alla lotta contro l’abusivismo nella professione, la Camera di Commercio di Milano Scenario cittadino A Milano le case si affittano dopo le vacanze Milano regina della casa: prima in Italia sia per numero di affitti che per numero di compravendite annuali. Dal 1985 ad oggi, i contratti di locazione sono aumentati di numero del 25%, mentre quelli di compravendita di ben il 50%. Come risultato, i contratti di compravendita superano per la prima volta quelli di locazione. Per affittare casa, si sceglie soprattutto il secondo semestre dell’anno (luglio-dicembre), mentre per comprare casa ogni momento è quello buono. Sono questi alcuni dei dati che emersi da una elaborazione della Camera di Commercio, attraverso il Lab MiM, fatta sull’ultima rilevazione del Ministero dell’Interno relativa all’andamento dei contratti di locazione e di compravendita di immobili ad uso abitativo. AFFITTARE CASA A MILANO La Provincia di Milano è prima in Italia per numero di affitti, con quasi 77 mila contratti di locazione ad uso abitativo nel corso del 2002 (ultimo dato disponibile), pari al 7,12% del tot. nazionale. Tra le aree metropolitane, precede Roma (73 mila contratti); Torino (67 mila); e Bologna (35 mila). Nell’ultimo anno considerato, la crescita è stata del 4,84% rispetto all’anno precedente (leggermente inferiore alla media nazionale: +5,66%). Se consideriamo il solo Comune di Milano, i contratti di locazione sono stati oltre 44 mila (pari al 4,04% del tot. nazionale), seconda solo dietro Roma (con 55 mila contratti). Invariata la crescita rispetto all’anno precedente (-0,8%). Quando si affitta: Gli affitti a Milano (città e provincia) sono soprattutto concentrati nella seconda metà dell’anno: da luglio a dicembre ci sono stati infatti 43 mila contratti di locazione in provincia (8.700 in più rispetto al primo semestre dell’anno) e 25.300 contratti in città (6.700 in più se confrontati con il periodo gennaiogiugno). Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i contratti di locazione tra gennaio-giugno sono diminuiti del 3,13% in tutta la Provincia, mentre sono aumentati del 12,2% tra lugliodicembre. 17 anni di affitti: Rispetto al 1985, nell’ultimo anno i contratti di locazione sono aumentati del 25%, passando da 62.185 a 77.613. Nel solo comune di Milano, c’è stato un aumen- to del 20% (da 36 mila a 44 mila contratti). Nel corso di 17 anni, l’anno boom per gli affitti è stato il 1998 con oltre 83 mila affitti in tutta la provincia, mentre l’anno boom per la città di Milano è stato il 1999 (quasi 46 mila affitti). COMPRARE CASA A MILANO La Provincia di Milano è prima anche per numero di compravendite di immobili ad uso abitativo, con quasi 80 mila contratti in un anno (pari al 10,6% del tot. nazionale). Rimane in questo senso prima tra le aree metropolitane, precedendo nettamente Torino (63 mila contratti) e Roma (55 mila). La crescita è stata decisamente notevole: con un +22,06% la Provincia di Milano mostra un trend doppio rispetto alla media italiana (+11,85%), e al vertice tra le altre aree metropolitane. Passando al solo Comune di Milano, i contratti di compravendita hanno raggiunto le 37 mila unità (pari al 4,9% del tot. nazionale), ancora una volta seconda città in Italia dietro Roma, con una crescita del 20%. Quando si compra casa: La compravendita di immobili è distribuita in modo eguale tra i due semestri, con una leggera prevalenza del primo semestre soltanto nella città di Milano: 19 mila contratti tra gennaio-giugno in provincia rispetto ai 18 mila tra lugliodicembre. Se confrontato allo stesso periodo dell’anno precedente, le compravendite di immobili in tutta la provincia sono aumentate del 26,5% tra gennaio-giugno, e del 17,9% tra lugliodicembre. 17 anni di acquisti: La crescita dei contratti di compravendita tra 19852002 è stata decisamente sostenuta: +47%, passando da 54 mila contratti annuali nel 1985 a quasi 80 mila contratti nel 2002. Nel comune di Milano, ci si attesta su un +37% (da 27 mila a 37 mila contratti). Il 2002 è stato l’anno boom sia per la provincia che solo per il comune di Milano: grazie a ciò, per la prima volta il numero di contratti di compravendita supera quello per le locazioni (79.516 contro 77.613). Per informazioni: Servizi per il mercato immobiliare, via Camperio, 1 (2° piano) - 2 0 1 2 3 M i l a n o , Te l . 0 2 . 8 5 1 5 . 4 1 4 7 , Fa x 02.8515.4148 - http: //www.borsaimmobiliare.n et. 7 Scenario cittadino Vacanze rovinate: la conciliazione viaggia anche online Riguardo alle prenotazioni di un pacchetto turistico via Internet sono state moltissime le offerte e le occasioni, specialmente legate al last minute, ricercate dai navigatori del web. Certo il rapporto diretto con l’agenzia viaggi rimane il mezzo principale per una vacanza organizzata, ma tutte le ricerche segnalano un aumento delle prenotazioni e dei contatti on line. Ma a causa di una serie di imprevisti la tanto sospirata settimana di relax diventare un soggiorno snervante o peggio. La novità è che ora esiste anche la possibilità di risolvere gli eventuali problemi via Internet. Dopo avere sporto reclamo, entro 10 giorni, ed avere raccolto ogni informazione sui propri diritti e doveri di turista (ci si può rivolgere ad una delle numerose associazioni di consumatori presenti sul territorio), è possibile tentare di risolvere la controversia utilizzando il Servizio di Conciliazione o RisolviOnLine: due servizi della Camera Arbitrale di Milano. COME FUNZIONA IL SERVIZIO DI CONCILIAZIONE Una parte deposita la domanda di conciliazione illustrando, 8 quanto è avvenuto. I funzionari del Servizio di Conciliazione contatteranno l’altra parte per verificare la sua disponibilità a partecipare al tentativo. In caso di accettazione, si concorda una data in cui organizzare l’incontro (presso lo stesso Servizio di Conciliazione), davanti ad un conciliatore il quale cercherà di aiutarle a raggiungere un accordo che chiuda definitivamente e in modo soddisfacente la vicenda. L’accordo può essere solo monetario o, come succede in taluni casi, più “fantasioso”, ad esempio, offrendo soluzioni “in natura” (un nuovo viaggio, gratis o fortemente scontato, un set di valigeria del valore pari al disservizio lamentato, e così via). Insomma, spazio alla creatività pur di recuperare, in modo positivo, un rapporto che si era deteriorato e magari rinnovarlo. Alla fine ciò che conta non è solo quanto si è ottenuto ma come lo si è ottenuto e cioè non litigando ma collaborando per trovare una soluzione. QUALI LITI È POSSIBILE CONCILIARE Non vi sono limiti né di valore economico (non c’è un minimo o un massimo) né di tipo territoriale (il turista bolognese che ha acquistato un viaggio da un Tour Operator di Torino può tentare la conciliazione al Servizio di Conciliazione di Milano). Pertanto ogni qualvolta si verifichi un problema o un disagio e gli operatori turistici e i consumatori manifestino la volontà di risolverlo senza rivolgersi ai tribunali può essere sperimentato lo strumento della conciliazione. RISOLVIONLINE È oggi possibile ricorrere alla tecnologia per trovare un accordo ed effettuare la “conciliazione online”. Pur con qualche differenza legata al fatto di dialogare solo attraver- so Internet (con chat e con email), si tratta, sostanzialmente, di svolgere un incontro (virtuale) insieme alla propria controparte e ad un conciliatore. Quest’ultimo tenterà di far raggiungere un accordo ai due litiganti. Per informazioni: Servizio di conciliazione, via Meravigli 9/B - 20123 Milano, Tel. 02/8055588, Fa x 02/85154577, E-mail: [email protected] m.it, www.conciliazione.com, RisolviOnLine, via Meravigli, 9/B - 20123 Milano, Tel. 02.8515.4522, Fa x 02.8515.4384, E-mail: [email protected]. Scenario cittadino Affari “d’oro” in vacanza? Un ricordo “prezioso” dalle vostre vacanze? Se siete in partenza per uno di quei Paesi stranieri, famosi per i preziosi a “buon mercato”, ma non siete degli “esperti” di gemmologia, un consiglio da Cisgem, Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. Attenzione ai falsi e ai nomi esotici e altisonanti. Sono nomi di fantasia che però possono nascondere una truffa: ad esempio Giada del Transvaal, Alessandrina, Diamonlite, Diamonair. Se avete fatto un acquisto e volete verificare l’autenticità del gioiello potete rivolgervi al Cisgem, il centro gemmologico della Camera di Commercio di Milano. E se poi ritenete di essere stati truffati, se è accaduto in Italia, potete rivolgervi alla Camera Arbitrale, Azienda speciale della Camera di Commercio per risolvere la lite conciliando. Cisgem è un servizio pubblico che provvede all’analisi e alla certificazione di qualità di tutti i materiali gemmologici e più generalmente quelli usati in ornamentazione: quindi pietre preziose, innanzitutto, come diamanti, rubini, smeraldi, ecc; ma anche avori, giada, lapislazzuli, perle e metalli preziosi. Gli esperti di Cisgem non fanno la valutazione di un gioiello, non dichiarano quindi il suo valore di mercato, ma certificano le caratteristiche tecnicocommerciali sulla base delle quali è poi possibile una valutazione corretta. Diamanti incisi con il laser: Cisgem offre un nuovo servizio che mediante raggio laser permette di ottenere sul bordo della pietra una incisione superficiale (visibile con una lente a 10 ingrandimenti) con il riferimento al relativo certificato. Un vero e proprio marchio di riconoscimento per acquisti e vendite sicure e certificate. Sulla gemma stessa è anche possibile incidere parole uniche e personali. Attenti ai “falsi”: l’innovazione incalza. Ogni giorno nascono nuovi prodotti, nuovi trattamenti, nuove sintesi, anche nuovi materiali artificiali ad imitazione di quelli naturali; operatore e consumatore devono, quindi, tutelarsi sempre di più per far fronte a questi problemi che continuano a sorgere. Molto spesso, poi, il nome di fantasia che viene dato a questi nuovi materiali sintetici è scelto proprio per richiamare alcune caratteristiche delle gemme più pregiate e ambite, e questo confonde il consumatore. Non bisogna dimenticare che il tipo di merce è un dato obiettivo e che una presentazione, anche la più originale e convincente, non può esimersi dalla corretta classificazione del materiale. Come fare in caso di liti? Per acquisti fatti in Italia ci si può rivolgere allo “Servizio di Conciliazione” della Camera Arbitrale, Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, che risolve in modo consensuale le liti tra i clienti e gli operatori del settore, ossia i commercianti di oggetti preziosi. Il tentativo di conciliazione è condotto dai conciliatori che portano le parti ad una soluzione concordata. Ciò avviene nel 90% dei casi. La lite si risolve in media in 35 giorni e con una spesa limitata e proporzionata al valore economico oggetto della lite. Per avviare la conciliazione basta che il consumatore o il commerciante ne presenti alla Camera Arbitrale la domanda. Anche in questo caso, la certificazione delle gemme e del metallo prezioso fornita da Cisgem è “preziosa” come base di discussione. Per informazioni: Cisgem, via delle Orsole, 4 - 20123 Milano, Tel. 02.8515.5250, Fax 02.8515.5258, E-mail: [email protected], web: www.cisgem.it; Servizio di conciliazione Camera Arbitrale: via Meravigli, 9/B - 20123 Milano, Tel. 02/8055588, Fa x 02.8515.4577, E-mail: [email protected] m.it, www.conciliazione.com. 9 Informazioni per le imprese Nuove regole per il franchising Novità in vista per il mondo del franchising. È entrata in vigore il 25 maggio la legge n. 129/2004, che fissa una serie di principi generali che si applicheranno a tutto il settore della commercializzazione di prodotti e servizi in franchising. Ma cosa è bene sapere per non commettere errori? Innanzitutto il contratto deve essere redatto in forma scritta, altrimenti non ha valore. Attenzione, prima di concludere il contratto, l’affiliante deve consegnare all’affiliato copia del contratto e, a richiesta dell’aspirante affiliato, copia del bilancio relativo all’attività dell’affiliato degli ultimi tre anni. L’affiliante, inoltre, deve 10 consegnare all’altro contraente una lista degli affilianti al momento operanti nel sistema, mentre l’affiliato, per poter cambiare la sede, deve ottenere il consenso dell’affiliante. Bi- sogna specificare le modalità del corrispettivo; le royalties; l’esclusività territoriale; il know-how; le caratteristiche di assistenza tecnica e commerciale, progettazione, allestimento e formazione ma anche le condizioni di rinnovo, risoluzione ed eventuale cessione del contratto. Delle nuove regole si è parlato, nel corso del seminario “La legge sul franchising”, promosso dal Servizio Regolazione del Mercato della Camera di Commer- cio di Milano e dall’ISDACI, Istituto per lo studio e la diffusione dell’arbitrato e del diritto commerciale internazionale. IL “DECALOGO” DEL FRANCHISOR Il franchising è un contratto fra due soggetti in cui una parte concede all’altra di usufruire di marchi, insegne, modelli di utilità, disegni, diritti d’autore, know-how, brevetti, assistenza o consulenza tecnica e commerciale. Il contratto dovrà utilizzare la forma scritta, a pena di nullità e dovrà calcolare come si pagano le royalties, l’esclusività territoriale, il know-how e le sue modalità, le caratteristiche dei servizi offerti dall’affiliante: assistenza tecnica e commerciale, progettazione, allestimento e formazione, le condizioni di rinnovo, risoluzione ed eventuale cessione del contratto. Le “royalties”, sono percentuali che l’affiliante richiede all’affiliato, commisurate al giro d’affari del medesimo o in quota fissa. E i beni dell’affiliante sono i beni prodotti dallo stesso a secondo delle sue istruzioni e contrassegnati dal nome dell’affiliante. I principali obblighi dell’affiliante sono quelli di consegnare all’affiliato, almeno trenta giorni prima della sottoscrizione del contratto, copia del contratto e della documentazione comprensiva del bilancio degli ultimi tre anni, quello di fornire la lista degli affiliati operanti all’interno del suo sistema di franchising. L’affiliato non può trasferire la sede senza il consenso dell’affiliante e deve osservare, anche dopo lo scioglimento del rapporto, la massima riservatezza sul contenuto dell’attività. Se il contratto è a tempo determinato, l’affiliante dovrà garantire all’affiliato una durata non inferiore a tre anni, salva la possibilità di chiedere la risoluzione anticipata per inadempienza di una delle parti. E se una delle parti fornisce false informazioni c’è l’opportunità di esercitare un’azione di annullamento del contratto, ai sensi dell’art. 1439 c.c. Ma se si litiga le parti possono inserire nel contratto una clausola che imponga loro un tentativo di conciliazione presso la Camera di Commercio, prima del ricorso all’autorità giudiziaria. E i contratti già in corso devono essere adeguati alle disposizioni della nuova legge, entro un anno dalla sua entrata in vigore. Per informazioni: Servizio regolazione del mercato, via Camperio, 1 - 20123 Milano, Tel. 02.8515.5600, Fax 02.8515.5726. Informazioni per le imprese Conciliazione e arbitrato per risolvere le controversie societarie La “Riforma Societaria”, entrata in vigore il 1° gennaio 2004, incentiva fortemente il ricorso alla conciliazione. È stata inoltre introdotta una specifica disciplina dell’arbitrato per risolvere questo tipo di controversie. Si tratta di un intervento normativo molto rilevante poiché offre ai soci la possibilità di risolvere conflitti che, altrimenti, potrebbero compromettere la gestione e l’attività delle società. Ecco la clausola da inserire sul contratto, in un modello proposto dalla Camera Arbitrale della Camera di Commercio di Milano: Tutte le controversie aventi ad oggetto rapporti sociali, comprese quelle relative alla validità delle delibere assembleari, promosse da o contro i soci, da o contro la società, da o contro gli amministratori, da o contro i sindaci, da o contro i liquidatori, saranno risolte mediante tentativo di conciliazione da esperire presso il Servizio di conciliazione della Camera Arbitrale Nazionale ed Internazionale di Milano. Nel caso in cui il tentativo fallisca, le medesime controversie saranno risolte mediante arbitrato secondo il Regolamento della stessa Camera Arbitrale di Milano. Il Tribu- nale Arbitrale sarà composto da un arbitro unico/tre arbitri, nominato/i dalla Camera Arbitrale. L’arbitrato sarà rituale e gli arbitri decideranno secondo diritto. Molte clausole compromissorie presenti negli attuali statuti devono essere rese conformi alla nuova normativa. E allora, come adeguarle e come introdurne di nuove - sia di arbitrato che di conciliazione - negli atti costitutivi e negli statuti? A quali tipi di società e per quali liti si applicano il nuovo arbitrato e la nuova conciliazione societaria? Chi nomina gli arbitri con il nuovo sistema? Il Ministero della Giustizia ha approvato, la scorsa settimana, i regolamenti attuativi in materia di conciliazione. Alla luce di questa importante ed attesa novità, quali vantaggi potranno essere offerti dalla conciliazione? Tutto quanto e m e rg e d a l d o c u m e n t o “Arbitrato e conciliazione per le nuove società. Primi orientamenti e prassi della Camera Arbitrale di Milano sulla Riforma Societaria (D.Lgs 5/2003)” e di ciò se ne è parlato anche al convegno “Arbitrato e conciliazione per le nuove società” promosso dalla Camera Arbitrale, Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. ALCUNI DATI Arbitrato: nel 2003 la Camera Arbitrale ha ricevuto 95 nuovi arbitrati, con un totale di 196 parti coinvolte, il 70% delle quali società di capitali ed un valore totale delle liti risolte pari a € 155.000.000,00. La durata media di un arbitrato è di circa 1 anno dalla domanda iniziale alla sentenza (il lodo); Conciliazione: nel 2003 il Servizio di Conciliazione della Camera Arbitrale di Milano ha ricevuto 169 domande di conciliazione (ma nel 2004 le domande sono in forte crescita: già 105 ad oggi). Nel 35% dei casi le parti hanno concordato di incontrarsi per esperire un tentativo di conciliazione. Gli incontri di conciliazione tra le parti si sono conclusi positivamente nel 80% dei casi. La durata media dei procedimenti è di 35 giorni. Per informazioni: Servizio di conciliazione della Camera Arbitrale, via Meravigli 9/B - 2 0 1 2 3 M i l a n o , Te l . 02/8055588, Fa x 02.8515.4577, E-mail: [email protected] om.it, www.conciliazione.com. 11 Informazioni per le imprese Via internet il calcolo dell’importo per il diritto annuale Si può calcolare on-line l’importo da pagare (www.cameradicommer cio.it) e poi con il modello F24 si va presso banche e uffici postali per il pagamento del diritto annuale delle imprese. Un servizio informativo sul s i t o i n t e r n e t w w w. m i . camcom.it ed un numero verde 800226372, per chi chiama dalla provincia di Milano; 02.85152000, per chi chiama da fuori provincia o da telefoni cellulari, collegati ad un risponditore automatico oppure 02/85154350 (scheda pre-registrata). Sempre più snello per le imprese il pagamento del diritto annuale alla Camera di Commercio. Le indicazioni arrivano anche direttamente in ufficio: prima dal proprio computer, all’indirizzo Internet www.cameradicommerc io.it, cliccando “diritto annuale” e compilando i campi richiesti (ragione sociale, tipo di impresa, fatturato etc.) si avrà automaticamente la cifra 12 da pagare, poi con una lettera circostanziata della Camera di Commercio, nella quale ci sono informazioni su importi, scadenze, sanzioni, compilazioni del modello F24 per il versamento. Il modello F24 è disponibile presso qualsiasi banca, ufficio postale o scaricabile direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Il termine di scadenza era previsto per il 21 giugno, ma per le società di capitali è legato all’approvazione del bilancio. Le informazioni sul diritto annuale sono presenti sul sito internet della camera di commercio di milano www.mi.camcom. it ed al numero verde con risponditore automatico 8 0 0 2 2 6 3 7 2 , 0 2 . 8 5 1 5 . 2 0 0 0 02.8515.4350. Le imprese interessate sono quelle che al 1° gennaio 2004, risultano già iscritte, al registro imprese della Camera di commercio di milano. Insieme per aiutare le imprese innovative Per le imprese innovative non sarà più un problema identificare e sviluppare alleanze strategiche, accedere a progetti internazionali, a conoscenze e competenze specialistiche, a servizi di supporto e di assistenza personalizzati, a capitale di rischio e a finanziamenti pubblici. Infatti ora c’è il progetto europeo “Venture Route”, una rivoluzionaria piattaforma di matchmaking a disposizione degli imprenditori, financial e marketing manager come di chiunque voglia “fare impresa”. Promosso da 10 organizzazioni europee e supportato dalla Commissione Europea - DG Information Society, il progetto prevede l’utilizzo del sito www.ventureroute.com, presentato alla Camera di Commercio di Milano e al quale hanno già aderito molti tra investitori ed aziende, attraverso il quale si è creata una rete di relazioni tra esperti, investitori, centri di ricerca e università, consulenti e aziende che interagiscono tra loro con l’obiettivo di aiutare e sostenere la creazione e la crescita delle imprese nella nuova “economia delle reti”. La fase iniziale del progetto si è conclusa ed si sta aprendo all’in- gresso di nuovi partner sia finanziari che operativi. IL PROGETTO VENTURE ROUTE (www.ventureroute.com) Al progetto ha aderito una “Comunità di investitori”, circa 400, e oltre 3000 aziende, interessate ad investire sia mezzi finanziari sia risorse e competenze professionali nello sviluppo di nuove imprese e tecnologie innovative attraverso l’impiego di avanzati strumenti di knowledge management e di match-making su Internet. Prevede di stabilizzare collaborazioni e sinergie tra le seguenti categorie di attori: imprese attuali o potenziali (domanda di investimento); investitori pubblici e privati (offerta di investimento) tra i quali “business angel”, “corporate investor” e investitori istituzionali (fondi di investimento); esperti, ovvero consulenti aventi competenze in grado di migliorare l’accesso al mercato ed a potenziali investitori e di facilitare la gestione dei percorsi di nascita e crescita delle aziende; “catalizzatori”, o società di servizi ed agenzie per lo svi- Informazioni per le imprese luppo (es. incubatori, enti di trasferimento tecnologico, parchi scientifici, ecc.) e centri di ricerca, in grado di promuovere le adesioni al progetto; università ed enti di alta formazione sia scientifica che manageriale, cui spetta il compito di formare le risorse umane ed il capitale intellettuale indispensabile allo sviluppo delle aziende. Gli aspetti chiave su cui ruota l’intero progetto sono lo “Smart money” ovvero il capitale di investimento “intelligente”, che apporta non solo mezzi finanziari ma soprattutto quelle competenze che mancano nelle start-up e che sono indispensabili al loro successo. Il capitale è l’elemento di attrazione per veicolare sulle idee imprenditoriali a più alto potenziale le necessarie competenze e allineare strategie e azioni di sviluppo. E il “partenariato regionale ed europeo”, ovvero il coinvolgimento e l’allineamento strategico degli attori presenti nel territorio regionale. La “Comunità” è composta da soggetti regionali, nazionali ed europei che condividono obiettivi e interessi, un codice etico e di condotta, processi standardizzati di cooperazione per favorire l’interazione tra i diversi attori e strumenti di intervento operativo. QUESTI I PARTNER Sviluppo Italia Toscana (capofila del progetto), Sviluppo Italia Friuli Venezia Giulia, Consorzio Camerale per il Coordinamento dei Mercati Locali (Unioncamere e le Camere di Commercio di: Milano, Bari, Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Imperia, Napoli, Pa- lermo, Roma, Treviso e Trieste e in collaborazione con l’Università Bocconi), agenzie di sviluppo transfrontaliere KWF (Finanziaria Regionale della Carinzia, Austria) e PCMG (Agenzia di sviluppo delle PMI della Slovenia), insieme a partner tedeschi, belgi, irlandesi, ed estoni. Per informazioni: Consorzio camerale per il coordinamento dei mercati locali e dei servizi innovativi alle imprese, via Camperio, 1 - 20123 Milano, Tel. 02.8515.4258. L’opuscolo guida “Scusi, può ripetere?” Frasi brevi, parole di uso comune, note e tabelle per alleggerire il testo. Poi, aggiungere un pizzico di semplicità, una spruzzata di chiarezza e precisione in abbondanza. È questa la ricetta su cui le istituzioni pubbliche puntano per “farsi capire” dagli utenti, per ridurre al minimo richieste di spiegazioni e chiarimenti da parte del pubblico, per avvicinarsi ai propri interlocutori. Per questo la Camera di Commercio di Milano, sulla base del manuale di stile della Funzione Pubblica, ha raccolto nell’opuscolo “Scusi, può ripetere?” alcuni preziosi suggerimenti diretti a semplificare la terminologia tecnica e specialistica tipica delle istituzioni pubbliche e così lontana dal linguaggio co- mune. Alcuni esempi di semplificazione. È utile definire una scaletta con i vari punti. Con la funzione di suddividere il testo in paragrafi, che contengano informazioni omogenee e che siano tra loro completi, coerenti e ordinati. È importante indicare l’argomento di cui si tratta e seguire la regola di fornire le risposte alle domande: chi, che cosa, quando, dove, perchè, come. È meglio usare: frasi attive piuttosto che passive (come, per esempio, “il legislatore ha voluto tale obbligo” invece di “detto obbligo è stato voluto dal legislatore”); frasi di forma affermativa piuttosto che negativa (“devono presentare la dichiarazione dei redditi...” invece di “non sono eso- nerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi...”); parole di uso comune piuttosto che linguaggi tecnicospecialistici (“perciò” invece di “all’uopo”, “poco fa” invece di “testé”, “anche” invece di “altresì”, “attribuire” invece di “ascrivere”, “fare” invece di “espletare”, “pagamento” invece di “oblazione”); locuzioni semplici e comprensibili (“domanda completa di...” piuttosto che “istanza corredata di...”); parole di origine italia- na piuttosto che termini stranieri e latini (“di diritto” invece di “de iure”; “associazione” invece di “partnership”); locuzioni verbali concrete piuttosto che astratte (“firmare” invece di “apporre la firma”; “informare” invece di “portare a conoscenza”). Per informazioni: Servizio comunicazione e relazioni con il pubblico, via dell’Orsole 4 - 20123 Milano - Tel. 02.8515.5790. 13 Verso nuovi mercati internazionali Le imprese lombarde alla fiera dell’est A settembre nel corso della manifestazione “Bravo Italia”, alcuni prodotti lombardi sono stati esposti in mostra a Kiev. È stata l’occasione per le imprese di presentarsi su questo mercato emergente. La manifestazione fieristica, esclusivamente dedicata ai prodotti di qualità “Made in Italy” e rivolta alla business community ucraina, è stata organizzata da Promos, Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali, dall’Istituto nazionale per il Com- 14 mercio Estero - ICE e dal sistema italiano delle Camere di Commercio, nell’ambito degli accordi di programma tra Ministero delle attività Produttive e Unioncamere. L’esposizione si è tenuta presso il nuovo centro espositivo Kiev Expo Plaza. L’iniziativa si è rivolta alle imprese italiane operanti nei settori: arredo/casa e rifinitura degli interni, prodotti alimentari (vini e distillati, alimentari e bevande), prodotti per la persona (abbigliamento, calzature, pelletteria, articoli di oreficeria, articoli sportivi, cosmetici, ecc.) e prodotti per il tempo. Commercio di Milano su dati Istat e del Registro delle Imprese relativi al 2003. I DATI LOMBARDIA-UCRAINA Attualmente sono oltre 340 le aziende lombarde che hanno dichiarano un’attività di import-export con l’Ucraina, il 21% del totale nazionale. Il 7,5% italiano si concentra a Milano, il 5,2% a Brescia e il 2,2% a Como. Per un giro d’affari regionale che nel 2003 ha superato i 412 milioni di euro: il 19,5% dell’interscambio italiano, un’incidenza percentuale che è salita al 24% se si considera solo l’export. Ma quali sono le province lombarde che esportano di più? Prima Milano (41% regionale, 10% nazionale), seguono Brescia (19,7%; 4,7%) e Bergamo (10%; 2,4%). Importano di più sempre Milano (35% lombardo; 5,7% italiano), Brescia (21%; 3,5%) e, a pari merito, Cremona e Mantova (15%; 2,5%). I prodotti “Made in Lombardy” più apprezzati dagli ucraini sono le macchine e gli apparecchi meccanici (34,6% del totale regionale), poi il tessile/abbigliamento (12%). Nelle importazioni prevalgono, invece, i metalli e prodotti in metallo (58%), i prodotti chimici/fibre sintetiche e artificiali (13,4%). L’elaborazione è della Camera di I prodotti trasformati e manufatti rappresentano il 95% dell'import e quasi il 100% dell’export di tutto l’interscambio regionale e i settori più rappresentativi sono: macchine ed apparecchi meccanici (import 2,3% export 34,6%), metalli e prodotti in metallo (import 58,1% export 10,3%), prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento (import 2,5%; export 12,1%), prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (import 13,4%; export 9,9%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (import 12,9%; export 0,7%), cuoio e prodotti in cuoio, pelle e similari (import 1,9%; export 6,5%), altri prodotti delle industrie manifatturiere (import 0,4% export 9,2%), macchine elettriche ed apparecchiature elettriche, elettroniche ed ottiche (import 0,0% export 6,7%), articoli in gomma e materie plastiche (import 0,1%; export 4,5%). Per informazioni: Promos, via Camperio, 1 - 20123 Milano, Tel. 02.8515.5270, E-mail: [email protected]. Verso nuovi mercati internazionali Yemen: terra di opportunità per le imprese lombarde Battuta d’arresto nei rapporti commerciali con i Paesi arabi a causa della guerra in Iraq. In attesa del ritorno della pace e della ripresa economica. Promos, Azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali, ha incontrato recentemente, una delegazione con rappresentanti del governo yemenita e del mondo degli affari. Un appuntamento importante per scoprire lo Yemen. Non solo affascinanti itinerari fra mare, luoghi ricchi di storia, archeologia e cultura ma anche un Paese che offre concrete opportunità d’affari agli imprenditori lombardi. Ma il clima è cambiato. In peggio dal punto di vista economico, con una perdita nell’interscambio, passato da circa 30 milioni di euro nel 2002 a circa 23 milioni nel 2003. E per l’export la Lombardia raggiunge un quarto del totale italiano, ma solo il 7% dell’import. Il settore principale per l’export lombardo riguarda i prodotti trasformati e manufatti (99,9% del totale dell’export): in questo ambito esportiamo soprattutto macchine e apparecchi meccanici (30% dell’export totale), macchine elettriche (22,5%) e prodotti chimici (22,1%). Per l’import dallo Yemen prevalgono i prodotti trasformati e manufatti (49% del totale dell’import dallo Ye- men), di cui: alimentari, bevande e tabacco (22% dell’import dallo Yemen), macchine (13,6%), cuoio, prodotti in cuoio, pelle (12,1%). L’altro settore importante dell’import lombardo dallo Yemen è quello dei prodotti dell’agricoltura, della caccia, della silvicoltura (42%). Per informazioni: Promos, via Camperio, 1 - 20123 Milano, Tel. 02.8515.5215. Interscambio Lombardia - Yemen 2002 Varese Como Sondrio Milano Bergamo Brescia Pavia Cremona Mantova Lecco Lodi Lombardia totale Italia Import 8.580 0 0 1.474.845 4.318 189.408 0 2.366 0 0 0 1.679.517 12.564.836 2003 export 3.126.290 855.978 8.473 11.514.165 5.132.836 4.637.432 608.938 296.592 1.354.762 75.108 176.481 27.787.055 104.275.256 Import 9.108 0 export 2.397.885 940.910 620.494 83.975 92.133 0 0 12.694 0 0 818.404 11.277.668 12.361.086 2.199.340 2.711.621 176.890 208.086 1.122.258 56.028 179.188 22.353.292 87.157.199 quota provincia import export 1% 11% 0% 4% 0% 0% 76% 55% 10% 10% 11% 12% 0% 1% 0% 1% 2% 5% 0% 0% 0% 1% 100% 100% 7% 26% Fonte: Elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Istat 15 Verso nuovi mercati internazionali Effetto Euro e Cina sull’export lombardo Per quasi una impresa lombarda su 3 l’indebolimento del dollaro rispetto all’euro e la concorrenza proveniente dalla Cina e dall’Estremo Oriente sono stati i principali ostacoli nel corso dell’ultimo anno nella corsa sui mercati esteri. E così, per avere successo, il segreto è affidarsi alla qualità dei prodotti, all’innovazione e al rapporto consolidato con i clienti. Lavorare in gruppo piace alle imprese che esportano (quasi 1 impresa che lavora con l’estero su 4 lo fa). Tra i servizi ritenuti più importanti dalle imprese nella loro sfida all’internazionalizzazione, ancora una volta ha la meglio la partecipazione alle fiere, seguita dalla richiesta di servizi specialistici e dalle informazioni on-line. Sono questi alcuni dati che emergono dal rapporto finale sui condizionamenti all’attività sui mercati internazionali condotta da Cesdi Srl su un campione di 202 imprese lombarde che nel corso del 2003 si sono avvalse dei servizi erogati da Promos, Azienda Speciale della Camera di Commercio per le attività internazionali. sistema camerale, ICE, SIMEST e SACE, mettono insieme le competenze al servizio delle aziende lombarde che vogliono operare sui mercati esteri. Presso le 11 Camere di Commercio della Lombardia i Lombardia Point per l’internazionalizzazione delle imprese hanno, quale finalità generale, la promozione dell’internazionalizzazione e lo sviluppo degli scambi commerciali con l’estero, favorendo l’utilizzo e l’integrazione degli strumenti internazionali, comunitari, nazionali e regionali in materia, con particolare riferimento al sostegno del sistema produttivo regionale. La Rete Lombardia Point è nata il 5 dicembre 2003, con la sottoscrizione di un’intesa istituzionale fra il Presidente Roberto Formigoni, il Vice Ministro alle Attività Produttive con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso e il Presidente di Unioncamere Lombardia Marco Citterio. All’intesa istituzionale ha fatto seguito un protocollo operativo tra le 11 Camere di Commercio Lombarde, ICE, SACE, SIMEST. LOMBARDIAPOINT MILANO Per informazioni: Via Meravigli 11, (Apertura: da lunedì a venerdì dalle 9,00 alle 12,30. Dalle 14,30 alle 15,30 lunedì e giovedì è possibile accedere agli sportelli per la sola consultazione degli annuari, Tel. 02.8515.5732/5368, E-mail: [email protected]; sito: w w w. l o m b a r d i a p o i n t . i t ) I dati sopra citati sono stati presentati, durante il convegno di inaugurazione del Lombardiapoint Milano, Punto Operativo per l’Internazionalizzazione in Camera di Commercio di Milano. Regione Lombardia, Ministero delle attività produttive, 16 Potete ricevere questa pubblicazione compilando la scheda allegata e restituendola a: UFFICIO PUBBLICAZIONI ISTITUZIONALI CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO VIA MERAVIGLI, 9/B - 20123 MILANO FAX 02 85154651 - TEL. 02 85154247 e-mail: [email protected] Nome e Cognome Società / Ente Via / Piazza N. Località / Provincia CAP Telefono Fax e-mail Informativa ai sensi dell’art. 13 del DLGS 196/03 I dati personali forniti a questa Camera saranno oggetto di trattamento manuale o a mezzo di sistemi informatici nel pieno rispetto delle norme indicate nel dlgs 196/03. I dati potranno essere utilizzati per la costituzione di mailing list per la diffusione di pubblicazioni camerali e la segnalazione di eventuali future manifestazioni. I dati, il cui conferimento è facoltativo, non saranno comunicati e/o diffusi a terzi. I diritti che potranno essere esercitati in merito all’aggiornamento, alla modifica e alla cancellazione dei dati, sono quelli di cui all’art. 7 del dlgs 196/03. Titolare dei dati è la CCIAA di Milano - Ufficio Pubblicazioni Istituzionali. IL FOGLIO DI VIA MERAVIGLI a cura di: Antonella Barberis, Valentina Castellani, Laura Colombo, Emanuela Croci, Luigi Curini, Marta Fanciulli, Carola Lasorella, Marilena Losito, Renato Mattioni, Valentina Murgia, Paola Pagani, Simona Pennesi, Silvana Saggese, Corrado Sorgarello, Maria Paola Spagliardi Direttore Responsabile: Carlo Sangalli Via Meravigli 9/B, Milano - Tel. 02 85154247 - Fax 02 85154651 e-mail: [email protected]