LA VOGLIA DI CAMBIARE, IN MEGLIO! Con questa lettera aperta intendo rivolgermi direttamente a Voi, cittadini di Rignano, che avete dato fiducia ad una compagine amministrativa che ha governato il nostro Paese per dieci anni. Sicuramente io sono stato un elemento importante della Giunta Coletta, al quale va il mio personale ringraziamento per aver affrontato un decennio difficile alla guida di un gruppo vivace e variegato, sovrapposto nel suo percorso a tre giunte regionali, tre giunte provinciali e tre governi nazionali. Ma è altrettanto certo che la prossima amministrazione che io mi accingo a guidare, sarà basata su una forte esperienza maturata in questi anni, che ci permetterà di non ripetere più alcuni errori commessi, combinata saggiamente con un grande rinnovamento, che rappresenta il 60% dei candidati, tutte persone serie e preparate, capaci di dare un nuovo impulso e una dinamicità necessaria alla macchina amministrativa del nostro Paese. Molti di Voi, quando ci siamo incontrati in Comune o in strada, mi hanno raccontato che alcune cose ancora non vanno per il verso giusto. So bene che a ciascuno di Voi può essere capitato di imbattersi in lungaggini burocratiche, di non ottenere “risposte” tempestive e risolutive ai problemi quotidianamente incontrati, di avere a che fare, in definitiva, con una macchina amministrativa non sempre efficiente e funzionante a dovere. Parlare delle disfunzioni, del resto, non è difficile; al contrario è la cosa più semplice per un cittadino, quando ha a che fare con le amministrazioni pubbliche. E’ facile anche per chi fa opposizione (e io l’ho fatta per quattro anni!); ma è inaccettabile per chi ha governato in maggioranza per anni con me senza occuparsi mai dei problemi veri di Rignano, e solo adesso, a ridosso delle elezioni, sbandiera un interesse a orologeria per la raccolta del consenso, basandosi unicamente sul fango, le critiche sterili, gli slogan vuoti di contenuti e un’iperattività quantomeno sospetta. Sono il figlio di una sarta e di un maresciallo dei carabinieri; per questo conosco i disagi della gente comune, delle famiglie: è proprio per risolverli che ho cominciato tanto tempo fa a interessarmi di politica e oggi voglio assumermi in prima persona la responsabilità di guidare con un piglio “diverso” il nostro Comune. Così come conosco i vari problemi ancora aperti, so altrettanto bene però, che moltissimi di Voi non conoscono le tante cose fatte, alcune più, altre meno importanti, che hanno contribuito a cambiare il volto di Rignano. Opere, provvedimenti e iniziative che l’amministrazione che si conclude il 16 maggio ha portato avanti e di cui credo sia giusto parlarvi, perché ritengo che il giudizio dei cittadini sia più veritiero quando si basa sull’informazione e sulla conoscenza. La politica dello slogan non mi interessa. Alle chiacchiere del Bar e alla denigrazione personale sui volantini o bisbigliata per la strada e nelle case preferisco il dialogo diretto, che per me rappresenta un fattore di crescita personale e quasi sempre fa cadere quel muro di diffidenza e soggezione che “altri” hanno cercato di costruirmi intorno. Per raccontare tutto il nostro impegno al servizio del cittadino servirebbe un libro. La scelta che abbiamo fatto è invece quella di raccogliere, insieme al programma scritto con l’aiuto dei cittadini, con i candidati e i gruppi che ci sostengono, alcuni “fatti compiuti” insieme agli assessori e consiglieri che hanno lavorato nei dieci anni trascorsi, riportando alcune delle principali iniziative del nostro percorso amministrativo attraverso fotografie e qualche commento. Troverete questo opuscolo “RISULTATI CONCRETI E NUOVE IDEE” nella vostra cassetta della posta in questi giorni: vi prego di sfogliarlo comunque, affinché, senza condizionamenti, possiate giudicare dai fatti e non dalle menzogne. Dopo aver lavorato per Rignano come comprimario, mi accingo ora ad assumere la responsabilità di essere la guida di una rinnovata amministrazione e, sebbene posso dirmi orgoglioso dei risultati personalmente raggiunti in questo decennio, sono altrettanto sicuro che le qualità della squadra che abbiamo scelto, sarà in grado di darmi quel supporto necessario a cambiare in meglio l’Amministrazione di Rignano, secondo un principio di partecipazione e condivisione che sarà il faro della prossima gestione. Attraverso una modifica dello Statuto del nostro Comune, da attuare subito dopo le prossime elezioni, potremo mettere in condizione tutti i candidati di partecipare alla vita amministrativa per lavorare in tredici all’attuazione del nostro programma elettorale. La qualità eccellente, morale e professionale, delle persone che hanno accettato con entusiasmo di affiancare me e i consiglieri uscenti ricandidati, è la prova tangibile del loro apprezzamento per chi rappresenta l’esperienza nella squadra. I candidati sono stati scelti di comune accordo dal comitato elettorale e rappresentano un gruppo coeso, articolato e soprattutto in grado di rappresentare degnamente tutta la società rignanese. Gli altri possono affermare la stessa cosa o si tratta invece di una persona sola al comando che ha costruito un puzzle con ciò che aveva a disposizione e con un branco di vecchie volpi che lavorano nell’ombra? Scorrendo alcune pagine dell’opuscolo citato, potrete vedere come abbiamo cercato di fare il possibile per far crescere questo territorio e per rispettare gli impegni che avevamo assunto con i cittadini, considerate le condizioni al contorno date. Un dovere al quale abbiamo fatto fronte con spirito di servizio e al quale vogliamo dare la necessaria continuità nel prossimo mandato, per portare a termine i progetti che abbiamo avviato, per non lasciarsi alle spalle “incompiute”, per dare una nuova linfa vitale a un progetto di cambiamento, ma senza voltarsi indietro, senza tornare a un passato che vorrebbe riaffacciarsi sotto mentite spoglie, privo della necessaria esperienza e con un’aggressività che non ci appartiene e non può caratterizzare chi vuole rappresentare degnamente le istituzioni. Vorrei che tutti i cittadini riacquistassero fiducia nella politica, quella fiducia che molti in Italia hanno perso, spesso sostituita da un diffuso qualunquismo generato dalla consapevolezza che nulla cambia e che i politici vivono in un loro mondo distante dalla comunità, sempre pronti a cambiare casacca a seconda della propria convenienza. Io, da parte mia, proprio per stigmatizzare una coerenza che mi contraddistingue da sempre, ho adottato uno slogan che pochi possono utilizzare: “sempre per sempre dalla stessa parte mi troverai”. Il mio, il nostro percorso sarà quello del cambiamento coerente e della trasparenza, un percorso che ha un solo obiettivo: l’interesse del cittadino. Maurizio Conte GIANO BIFRONTE E’ veramente sorprendente come la probabile origine del nome del nostro amato paese – Rignano -, presumibilmente derivante dalla divinità romanoitalica Giano (ara jani = tempio di Giano), rappresenti degnamente il comportamento di talune persone che qui risiedono e vivono. Avere due facce, bifronte appunto, è sinonimo di essere una persona doppia, che mostra davanti un aspetto, magari rassicurante, aperto, giovane, trasparente, mentre dietro nasconde un aspetto torvo, pronto ai colpi bassi, incline alle trame, vecchio e superato. Come giudicare allora chi da una parte ti chiede serenamente con una lettera aperta un confronto pubblico e un dibattito sui programmi e dall’altra fa distribuire al mercato volantini infamanti, tesi ad infangare la mia immagine personale e professionale, volutamente generici, per inoculare negli ignari elettori il dubbio che io sia una persona a cui non è opportuno affidare Rignano? Del resto questo comportamento meschino sta caratterizzando tutta la campagna elettorale della lista che si contrappone a quella da me guidata “Rignano nel Cuore”, utilizzando “mezzucci” non certo degni della politica con la “P” maiuscola. Continuamente riceviamo segnalazioni dai cittadini che vengono avvicinati sia dai candidati che dai fiancheggiatori dell’altro schieramento di presunte nefandezze che abbiamo compiuto o ci accingeremmo a compiere se dovessimo vincere le elezioni, che francamente mi lasciano sbalordito, attonito e anche un po’ dispiaciuto nel constatare a quali livelli miseri si arrivi per carpire la buona fede, e in definitiva il voto, degli elettori. Del resto anche sul social network Facebook da mesi si è levato un fuoco di fila contro di me, contro la attuale amministrazione (della quale, peraltro alcuni componenti dell’altra lista, tra cui il candidato sindaco, fino a pochi mesi fa hanno fatto parte, anche con ruoli di primo piano); attacchi bassi, spesso infondati, deliranti e vigliaccamente anonimi, ma con una chiarissima vicinanza a chi si oppone alla mia elezione a sindaco. Come si fa a mostrarsi aperto al confronto ed applicare per scelta la “censura” sulla pagina facebook dell’altra lista, impedendo a chi legge di poter rispondere alle contestazioni, mentre sulla pagina di “Rignano nel Cuore” tutti possono scrivere e commentare? Deliberatamente si va nelle case a parlare di un fantomatico termovalorizzatore, che non è affatto citato nel nostro programma, e la cui ubicazione si sposta continuamente sempre in prossimità della zona in cui risiede l’ignaro cittadino al quale si racconta la “storiella”. Si va da un lato in giro nei condomìni a promettere interventi impossibili in spregio del diritto privato, per non parlare di fantomatici posti di lavoro, impraticabili anche alla luce della linea Brunetta, e dall’altro si attacca un’amministrazione che con leggerezza avrebbe assunto personale ovvero operato senza trasparenza, dimenticando le numerose riunioni alle quali per anni il candidato a sindaco dell’altra parte ha partecipato in nome e per conto del partito da lui rappresentato. Tornando all’indagine sul mio conto, sbandierata sul volantino e gridata a gran voce su palchi e palchetti in tutte le occasioni, voglio ancora precisare che si tratta di un ipotesi di lottizzazione abusiva (reato edilizio contravvenzionale), alla quale avrebbero concorso 98 persone, tutta da dimostrare e per la quale la Regione Lazio già nel 2007 aveva espresso un parere, firmato dal direttore regionale dell’Urbanistica e del dirigente dell’Area di vigilanza sugli abusi, nel quale si attestava non essere emersi elementi tali da configurare ipotesi lottizzatorie abusive. Oltretutto si tratta di un’attività che riguarda la mia sfera professionale di ingegnere civile quale direttore dei lavori e assolutamente estranea all’esercizio di amministratore pubblico del nostro paese. Questo per fare chiarezza con gli elettori, ribadendo che il dovere istituzionale nei confronti dei proprietari delle case coinvolte, ci ha portati ad approvare il 31 marzo una delibera di consiglio comunale volta a salvaguardare eventuali ipotesi di confisca, che, fino ad oggi – 27 aprile – il presidente del consiglio comunale Di Lorenzi non ha ancora firmato per pubblicarla e renderla efficace. Dunque un confronto pubblico sarebbe auspicabile per parlare dei programmi (il nostro è stato ampiamente distribuito già sabato 16 aprile durante la presentazione della nostra lista in piazza IV Novembre, l’altro non ci è dato sapere), ma in un clima diverso, civile, responsabile e aperto, non certo con questa tensione da guerra civile che altri, non certo noi, abbiamo creato, mettendo in difficoltà i cittadini di Rignano che così non possono far altro che perdere fiducia nella politica e nelle istituzioni. Se gli altri dimostreranno nei prossimi giorni di modificare sostanzialmente il modo di fare campagna elettorale, ne riparleremo, altrimenti preferiamo di gran lunga parlare casa per casa ai rignanesi, vecchi e nuovi, italiani e non, per spiegare che siamo gente per bene, perché lo siamo dentro, non perché lo scriviamo sui manifesti elettorali. Maurizio Conte