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A
12 dicembre 2008
Sciopero Generale Nazionale CGIL
La Segreteria Nazionale CGIL ha proclamato, per il giorno 12 dicembre 2008 uno sciopero
generale di 4 ore per tutte le lavoratrici e i lavoratori pubblici e privati.
La proclamazione dello sciopero generale è stata effettuata per sostenere la definizione urgente
da parte del Governo di
interventi contro la crisi
economica in corso; per
denunciare l’assenza di
politiche economiche e sociali
da parte del Governo; per
sostenere il giudizio negativo
circa le decisioni già assunte
dal Governo in materia
economica
e
di
provvedimenti relativi al
mondo del lavoro;
per
sostenere le proposte del
“Piano anticrisi” definito
dalla Cgil nell’Assemblea
Nazionale del 5 novembre.
Periodico della FILT CGIL Milano
Anno 4 - n. 16 – novembre 2008
Seicento parole
SOMMARIO
pag. 1
pag.2
Il confronto continua il
4 dicembre
12 dicembre 2008 Sciopero
Generale Nazionale CGIL
Seicento parole
Si è svolto nel tardo pomeriggio del 26 novembre
scorso il nuovo incontro convocato dal Ministro di
Infrastrutture e Trasporti sul CCNL unico della
Mobilità.
il confronto continua il 4 dicembre
pag. 3/10
Mondo ATM
Trasporto ATM: tra guasti ed
incidenti, uscire presto
dall’emergenza
Come in occasione dei recenti incontri precedenti
del 19 e del 21 novembre scorsi, hanno partecipato
alla riunione le Segreterie Nazionali Filt-Cgil, FitCisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Orsa Trasporti,
Faisa, Fast e le Associazioni Datoriali Anav, Ancp,
Asstra, Confetra, Fise e Federtrasporto.
Una caduta di stile verso i clienti e
verso i tranvieri
Ma quali fannulloni!?
Grandi lavoratori
La delegazione ministeriale ha chiesto alle parti di
potere disporre di un’ulteriore fase di ricognizione
per verificare la possibilità di avanzare una sua
proposta di carattere procedurale finalizzata, come
già convenuto il 19 novembre, a dare concreto
avvio al negoziato contrattuale.
Formazione conducenti
Inserto speciale:
Proposte della Filt Cgil per Atm
Milano, annunciate tra ottobre e
novembre 2008 e sviluppate
pag. 11
Ambiente e viabilità
Ritardi e disservizi tabelle
personale viaggiante.
L’attacco al paesaggio italiano
pag. 13
C.C.N.L.
Grande adesione al terzo
sciopero nazionale peril nuovo
Ccnl della mobilità
pag. 14
Protezione sociale
A parere della delegazione ministeriale, tale
ulteriore fase di ricognizione, rivolta principalmente
alle parti datoriali, dovrebbe completarsi entro il 4
dicembre, giorno per il quale, nel pomeriggio, è
stato ipotizzato di aggiornare l’incontro odierno.
Progetto C.O.S.I’.
pag. 14
Succede in Italia
Anniversario Costituzione Italiana
La FILT della Lombardia piange
la perdita di Vittorio FOA
Atiemme Filt
2
Anno 4 - n. 16 – novembre 2008
Mondo ATM
Trasporto ATM:
tra guasti ed incidenti, uscire presto dall’emergenza
Sempre più spesso le linee metropolitane vengono interessate dai cosiddetti “guasti agli impianti o al materiale
rotabile”, che a volte causano ritardi per alcuni minuti, altre volte paralizzano l’intera circolazione, in ogni caso i
disagi per l’utenza sono inevitabili, quando il sistema va completamente in tilt, le difficoltà si ripercuotono su tutto il
sistema viario dell’intera area.
Sugli organi di stampa comincia il balletto delle responsabilità, si salvi chi può, tutti contro tutti, il più delle volte
sono i lavoratori a pagare le conseguenze di responsabilità altrui.
Questi eventi influiscono in modo negativo sul grado di soddisfazione che l’utenza esprime nei confronti del
trasporto pubblico che, anche quando non ci sono “guasti”, non risponde in modo adeguato alle esigenze dei
cittadini nell’area metropolitana e più in generale nel paese sia per qualità che quantità con il risultato è che negli
ultimi anni la mobilità è diminuita nel
trasporto collettivo sempre a favore del
10
mezzo privato.
9
8
7
6
5
4
3
2
1
2003
2004
2005
2006
Come si vede dall’istogramma il livello di
soddisfazione dei clienti di ATM negli ultimi
5 anni è appena sufficiente valore di scala
tra 1 e 10, se i dati poi vengono disgregati
tra superficie e metropolitana la
soddisfazione cade in superficie, mentre
aumenta in metropolitana.
2007
I guasti che potrebbero anche considerarsi “fisiologici” sono in continuo aumento vista l’anzianità degli impianti e
dei mezzi; ad esempio la Linea M1 è stata inaugurata il 1° novembre del 1964, per il tratto Lotto/Sesto Marelli,
e dopo 44 anni sono ancora in circolazione i primi treni d’acciaio che, tra l’altro, consumano una notevole
quantità di energia elettrica.
L’apertura della linea 2 risale al 4 ottobre del 1969 nel tratto Caiazzo/Gobba, quasi 40 fa e poiché tutto si
usura, per evitare fermi a seguito della vetustà dell’impianti e dei mezzi questi necessiterebbero di più
manutenzione accorciando i cicli programmati; avviene invece il contrario i cicli si allungano inevitabilmente a
seguito del numero sempre più esiguo degli operai addetti alla manutenzione. Contemporaneamente la domanda
di trasporto aumenta, la qualità e il confort precipitano, il sistema va in crisi non solo per la vetustà degli impianti
ma anche per la tecnologia non adeguata (il segnalamento della linea metropolitana 1 ne è il simbolo), il sistema
necessità di investimenti per rimanere al passo con le necessità degli utenti, per reggere il confronto con le città
europee. Una metropoli come Milano, che far parte a pieno titolo dei “quattro motori d’Europa” nella produzione
non può rimanere tanto arretrata nel trasporto pubblico locale.
Metropolitana
Totale M
1,2,3
Vetture in
dotazione
linea 1
Vetture in
dotazione
linea 2
Vetture
in
dotazion
Personale
addetto
1997
714
330
249
2005
729
330
2006
729
2007
2008
Vetture
anno
Linea 1
Personale
addetto
linea 2
Personale
addetto
linea 3
Linea 1
Guasti
linea 2
Guasti
linea 3
135
126
84
37
N.D.
N.D.
N.D.
264
135
97
74
37
N.D.
N.D.
N.D.
330
264
135
93
71
36
5350
5100
2750
729
330
264
135
90
69
35
6300
5500
3150
*729
*330
*264
*135
*85
*65
*35
**3150
**2700
**1450
Guasti
* Vista l’elevata percorrenza circa 50 milioni di chilometri/anno, lo stato dei mezzi, Il rapporto lavoratori/vetture è sotto la
media del settore in Europa. ** A tutto giugno 2008, salvi errori o/e omissioni .
Atiemme Filt
3
Anno 4 - n. 16 – Novembre 2008
E’ meglio prevenire che curare
Quando si materializza un fermo il dispendio di
energie per A.T.M. è enorme, tutto il personale
impegnabile è dirottato sull’emergenza.
Tutto questo grande dispendio di energie a volte non
raggiunge a pieno l’obiettivo che è quello di arginare
la degenerazione del complesso sistema di trasporto
e ripristinare le condizioni di normalità; a volte il
guasto, che
potrebbe essere isolato ad una
determinata zona, per mancanza di sezionatori
provoca danni ben oltre il punto interessato; anche le
condizioni di sicurezza quando si opera
sull’emergenza sono a rischio.
La mancanza di formazione aziendale permanente fa
il resto,
solo la notevole esperienza acquisita e
tramandata da lavoratore a lavoratore ha risolto
alcune
criticità della complessa struttura
metropolitana, sicuramente l’arte di arrangiarsi oggi
non basta più.
Per migliorare la qualità del servizio ci si deve
concentrare su più fattori: puntualità, frequenze,
aumento della velocità commerciale, comfort,
adeguata assistenza e informazione agli utenti e al
personale di guida. Per la sicurezza del personale e
dei passeggeri è necessario prevedere un sistema
operativo integrato tra ATM ed enti preposti.
Manutenzioni
ATM necessita di un parco mezzi più ampio, avere un
numero di scorte adeguate al servizio da erogare è
importante, questo permette di non tagliare il servizio
nelle ore di punta (massima domanda) per mancanza
di materiale e nel contempo avere a disposizione
materiale a cui fare la manutenzione 24 ore su 24.
Oggi con l’attuale sistema per intervenire sui mezzi
bisognerebbe concentrare il personale nelle ore di
rientro, con il risultato, visto i pochi spazi di manovra
nei depositi ormai al collasso, di creare grandi
problemi nel manovrare le vetture per fare la
manutenzione, è impensabile utilizzare il personale
come macchine tutti fuori (a casa) o tutti dentro (in
deposito) la prestazione lavorativa non corrisponde
alle fasce di uscita/rientro.
co?
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i!
Usa ti rilass
che
E’ necessario adeguare le attrezzature e i metodi di
manutenzione all’evoluzione del parco dei rotabili,
l’introduzione dei veicoli di nuovo tipo richiede un
adeguamento delle conoscenze e dei livelli
professionali degli addetti, con una adeguata
formazione ed il rispettivo riconoscimento della
professionalità. Se tutto ciò non avviene vuol dire che
il disegno della manutenzione è un altro.
La superficie
La superficie necessita
invece
di
tanti
interventi, alcuni in
capo al comune di
Milano, proprietario
unico di ATM, altri di
ATM.
Se
in
metr o p ol ita na
la
soddisfazione degli utenti è buona (guasti a parte) la
superficie invece ha problemi indipendentemente dai
guasti ai mezzi o agli scambi: il servizio riflette molto
della viabilità e del comportamento degli
automobilisti, la mancanza di corsie protette fa il
resto, a tutto ciò si aggiunge la snervante fatica di
passare ore prigionieri del traffico.
I contratti che si stanno stipulando, in full service per il
materiale su gomma, per il ferro 5 anni più 5, è la
prova che lentamente si vuole dismettere il ramo
industriale di ATM, oggi può sembrare un vantaggio
economico o di maggiore affidabilità, solo perché il
personale esterno
ha più conoscenza perché
costruttore dei rotabili, inoltre possiede tecnologia,
attrezzature adeguate ed una formazione continua,
tutti elementi indispensabili che mancano al personale
ATM.
Siamo convinti che i costi totali siano superiori a quelli
interni, e fra qualche anno, con la perdita del knowhow, ATM dipenderà esclusivamente dagli altri con
tutte la conseguenze che si potrebbero verificare
sull’esercizio, le grandi aziende di trasporto europee
hanno fatto delle scelte diverse per migliorare la
sicurezza e la qualità del TPL, hanno internalizzato
tutte le attività di manutenzione.
Queste condizioni incidono in modo pesante sui
lavoratori alla guida dei mezzi, i fatti succeduti in
questi giorni ne sono la prova, gli utenti a volte
scaricano la loro ira per i disservizi sui conducenti, il
clima attuale non bello indipendentemente dalle
responsabilità. È necessario attivarsi, ognuno nel
proprio ruolo, azienda e sindacato, per portare tutto
sul binario giusto.
Atiemme Filt
Francesco Morisano
4
Anno 4 - n. 16 – Novembre 2008
Il cambiamento è un processo che si sviluppa nel
tempo con appianamento dei conflitti che contiene.
“On y va a la guerre” porta solo miseria, non
cambiamento; lo sappiamo noi e lo sa anche il
management.
Allora come si devono interpretare le scelte da
questi intraprese?
Non vogliamo che i dirigenti si distinguano per
supponenza e autoassoluzione e la stessa classe
dirigente che crede nella propria missione non lo
vuole; allora quale parte tra loro intende rivolgere
la colpa a chi, guarda caso, è sempre in campo, ci
mette la sua faccia e la sua fatica, senza lauti
compensi , per assolvere al proprio compito?
Se questo è il cambiamento…
Quando si parla del trascorso della vecchia
dirigenza e degli eventuali errori a torto o collo, poi
bisogna mettere in campo non le abitudini, altrimenti
sembra che il problema non è la vecchia
lottizzazione ma piuttosto avere la leva del potere
per esercitarla ha posto degli altri.
Roberto Altamura
Una caduta di stile verso i
clienti e verso i tranvieri
Le affermazioni del presidente per il guasto in
metropolitana non sono solo una caduta di stile, ma
sottendono azioni, pregiudizi, opinioni, più o meno
velatamente già manifestate sul corpo produttivo
ATM da parte di questo nuovo management.
Se è troppo ovvio che non si possa accusare i
lavoratori per inefficienze di altri, della direzione
attuale e precedente di questa Azienda, non è
altrettanto certo che sia appurato il limite tra
competenze: i lavoratori fanno con le loro forze, la
loro professionalità ed abilità, ma il compito di
studiare quali sarebbero le risorse necessarie per
una manutenzione efficace prima che efficiente
(perché per l’efficienza entrano in gioco molti altri
elementi), e di metterle a disposizione della
Organizzazione, di chi è?
Stiamo parlando di una direzione che non è stata
insediata ieri (e quindi potrebbe non sentirsi
responsabile dei disastri); il Presidente è qui da più
di un anno e mezzo, insieme ai dirigenti che ha voluto
attorno! Quali atti sono a testimoniare una volontà di
invertire la tendenza? Sono le assunzioni di una
pletora di direttori, dirigenti e funzionari, con corti al
seguito?
Si intende accusare gli operai per insufficiente
manutenzione, imputandola all’esito del referendum?
Attenzione il giochetto è un boomerang. Chiunque,
milanese o non, dipendente o cittadino, sa che la
manutenzione delle infrastrutture è svolta di notte,
quando i treni sono nei depositi.
Bisogna aumentare il volume degli interventi?, si
deve eseguire più manutenzione preventiva?, si
possono applicare sistemi avanzati di diagnostica
per predire l’incipiente degrado che può evolvere in
un possibile guasto? Queste domande chi deve
porsele, chi non deve dormire la notte per dare
risposte?
Oltre alle scuse ai cittadini, ci si soffermi su quello
che si è fatto di male in questa Azienda e che guasta
l’armonia produttiva: per il clima che si è voluto
instaurare, per le contrapposizioni tra il personale,
per la mancanza di dialogo e di ascolto di questa
“nuova” classe dirigente, che Lei signor Presidente ha
voluto e che rappresenta; per la caccia al colpevole,
senza capacità però di rimozione degli ostacoli. Si
chieda scusa per le entrate scomposte, a piedi uniti,
nei processi di produzione, e su chi li governa, senza
alcuno spirito di osservazione, di capacità di valutare
l’esistente e le competenze esistenti, senza mettere in
campo l’arte del mediare per ottenere.
Atiemme Filt
Testo Unico
ACCORDI ORARI
di A.T.M. S.p.A.
linee di superficie urbana
linee metropolitane 1, 2, 3
linee di superficie interurbana
Chiedilo
al tuo delegato d’impianto
5
Anno 4 - n. 16 – Novembre 2008
dipese dalla volontà dei dipendenti e non dalla
dirigenza che si preoccupava più di far quadrare il
bilancio che di garantire un servizio di qualità.
Ma quali fannulloni !?
Grandi lavoratori
Anche il Presidente è tenuto al rispetto del “Codice
Etico”? se ritiene che i dipendenti siano parte
dell’azienda stessa perché denigrarli? Quale
obbiettivo si vuole raggiungere?
Una delle prime decisioni
assunte dal presidente Elio
Catania al momento del suo
insediamento a Presidente di
ATM Spa è stato quello di
approntare un documento nel
quale si enunciavano le regole di comportamento
alle quali tutti i dipendenti devono attenersi: il
“Codice Etico”. Questo documento è stato approvato
dal Consiglio di Amministrazione il 19 luglio ‘07 ed è
stato trasmesso con una lettera di accompagnamento
a tutti i dipendenti alla fine di ottobre.
Sono queste le norme di
comportamento a cui ispirarsi
nel rapporto tra di noi?
In questa lettera si legge “Esso rappresenta le norme
di comportamento cui dobbiamo ispirarci nel nostro
lavoro. Nel rapporto con il mercato. Nel rapporto con
le istituzioni e gli organi di informazione. Soprattutto
nel rapporto tra di noi.”
Negli ultimi dati aziendali si
legge che a fronte di una
diminuzione degli organici c’è
stato un aumento delle persone trasportate e
un aumento dei chilometri percorsi dai mezzi in
servizio. Questo vuole dire una cosa semplicissima: i
dipendenti di questa azienda non sono dei lazzaroni
ma hanno prodotto un recupero produttivo, a meno
che qualcuno non dimostri che questa maggiore
produzione sia stata il frutto del lavoro dei dirigenti
(che negli ultimi anni sono quasi raddoppiati).
Ora gli articoli che dipingono i
lavoratori di questa azienda
come dei fannulloni intenti ad
occuparsi di tutto tranne che
fare il proprio lavoro, apparsi su
numerosi giornali, sia nazionali
che locali, traggono le notizie da
dichiarazioni o conferenze stampa aziendali.
In questa situazione è difficile sentirsi parte
integrante della azienda, chiedo a chi ha il compito
di dirigere questa società che lo faccia tenendo
sempre presente che i dipendenti sono stati e
saranno una risorsa indispensabile per ottenere buoni
risultati, l’importante è agire nel rispetto delle regole
e con la massima trasparenza.
Rsu Teodosio
In alcuni di questi articoli, ad esempio quelli dell’11
giugno 2008, si legge che, dopo un presunto
controllo nel deposito di via Messina, le dichiarazioni
rilasciate dal Presidente lasciano capire che li si
annidasse un manipolo di sfaticati intenti a costruire
cucce per cani anziché riparare tram, ammalati
immaginari amici di medici compiacenti e impiegati
che preferivano la bottiglia anziché recapitare
documenti aziendali (casi accaduti anni prima).
Formazione Conducenti
Un conducente con una buona
formazione professionale è
una risorsa per ATM e non un
costo.
Formazione vuol dire: meno
incidenti, meno consumi, meno
riparazioni, più qualità del servizio.
E’ necessaria una formazione continua per
l’aggiornamento delle nuove tecnologie e dei nuovi
mezzi.
Inoltre, si rende sempre più necessario un percorso
formativo che metta in grado il personale di poter
gestire le relazioni con gli utenti.
Per questi motivi occorrono più giornate di
formazione.
Ad una prima riunione ATM si è resa disponibile ad
incrementare le giornate di formazione per tutti i
lavoratori, sicuramente un primo segnale positivo.
La stessa cosa si ripete ad esempio dopo l’incontro
con la stampa all’Ottagono lo scorso 01 ottobre nel
quale il Presidente dichiarava che i lavoratori del
settore godono di 134 giorni di ferie facendo
confusione tra riposi, ferie e festività, tra chi lavora
cinque e chi sei giorni alla settimana. Così facendo
ancora una volta ha lasciato intendere che i
dipendenti mettono scarso impegno nel loro lavoro
senza avere a cuore le sorti di questa azienda.
E ancora martedì 7 ottobre, a seguito di un guasto
alla linea aerea della metropolitana linea 2, il
Presidente invitava i lavoratori a chiedere scusa ai
cittadini del disservizio subito, come se le scelte che
hanno determinato i mancati investimenti fossero
Atiemme Filt
6
Anno 4 - n. 16 – Novembre 2008
Piano industriale:
ridefinirne le priorità per uscire dall’emergenza.
MAGGIORI INVESTIMENTI per :
1.
2.
3.
4.
aumentare la sicurezza,
ammodernare l’infrastruttura tranviaria e metropolitana,
materiale rotabile.
viabilità e velocità commerciale
1.
sicurezza :
a)
Installazione nei punti più critici della città, entro sei mesi, di almeno 130/150
scambi automatici di nuova tecnologia che riconoscono la linea, sistema che
permette l’itinerario automatico di linea (come avviene da anni per le linee
metropolitane) e i restanti entro il 2009.
b)
Installazione dei semafori asserviti alle linee tranviarie in tutta la città
riprendendo il progetto interrotto da tempo, il sistema aumenta la sicurezza
all’incroci soprattutto con più intersezioni, (spesso si perde più volte il semaforo
o si rimane al centro incrocio con vetture 27/36 metri) e nel contempo
aumenta la velocità commerciale con benefici sulla qualità del servizio.
c)
Accelerazione dell’installazione di un sistema di segnalamento sulle linee
metropolitane che permetta l’aumento della frequenza dei treni nelle ore di
punta, passando degli attuali 3 minuti di attesa nelle ore di punta, ad 1/1,5
minuti, in massima sicurezza, sistema necessario anche a seguito della messa in
esercizio dei nuovi treni “meneghino”.
d)
Maggiore assistenza ai conducenti da parte degli addetti alla sicurezza sia
aziendali che esterni con interventi urgenti e mirati in caso di emergenze, sia
sulla viabilità che in caso di aggressioni. Incrementare gli addetti al traffico con
il compito di monitorare le linee con l’ausilio della sala operativa affinché le
sinergie tra sala e strada servano ad una maggiore regolarità del servizio per
migliorare la qualità e nel contempo diano assistenza ai clienti e ai conducenti.
Atiemme Filt
7
INSERTO SPECIALE
PROPOSTE DELLA FILT CGIL PER ATM MILANO, ANNUNCIATE TRA OTTOBRE E NOVEMBRE 2008
PROPOSTE DELLA FILT CGIL
PER ATM MILANO, ANNUNCIATE TRA OTTOBRE E
NOVEMBRE 2008 E SVILUPPATE
Anno 4 - n. 16 – Novembre 2008
INSERTO SPECIALE
PROPOSTE DELLA FILT CGIL PER ATM MILANO, ANNUNCIATE TRA OTTOBRE E NOVEMBRE 2008
2. ammodernamento infrastrutture:
intervento di ristrutturazione delle infrastrutture delle linee metropolitane 1 e 2 e
ammodernamento dell’apparato tecnico;
b) ammodernamento delle infrastruttura (binari e linea aerea) delle linee
tranviarie;
c)
interventi dedicati alle infrastrutture di superficie più direttamente interconesse
ai mezzi di trasporto pubblico;
d)
interventi sui depositi e officine, alcuni obsoleti e pericolanti, e non più sufficienti
alla ricezione dei mezzi rotabili.
3. materiale rotabile :
a) acquisto di materiale rotabile funzionale per la città di Milano (dimensione dei
mezzi di superficie) e in numero sufficiente per rispondere alla crescente
domanda di mobilità.
4. viabilità e velocità commerciale
a) incremento e miglioramento delle corsie protette per la circolazione dei mezzi
pubblici prevedendo la sorveglianza delle stesse, provvedimenti mirati sulla
sosta per limitare l’incagli vere microemergenze per i mezzi pubblici per sosta
vietata sulle linee non protette.;
b) fluidificazione del traffico con appositi interventi prevedendone anche la
banalizzazione nelle zone fortemente congestionate, la velocità, la regolarità
del servizio, la puntualità, l’affidabilità e la sicurezza ed una corretta
informazione sono tutti indicatori ed elementi primari della qualità del servizio
pubblico. Inoltre la marcia cadenzata in sede riservata, oltre a raddoppiare la
velocità commerciale riduce di due ordini di grandezza l’affaticamento dei
veicoli, incrementando proporzionalmente l’affidabilità.
c)
Parcheggi di corrispondenza / interscambio ripensati per ottimizzare
l’atrattività, definizione di un piano dei parcheggi all’esterno del perimetro
della città, ed in prossimità dei maggiori afflussi di traffico proveniente da fuori
città, con la relativa integrazione tariffaria sosta, mezzi pubblici e treno.
Estensione delle corsie di ingresso ed uscita, per aumentarne la capacità e la
velocità di transito evitando lunghe code nelle ore di punta. Informazioni in
tempo reale al cliente sullo stato di occupazione dei parcheggi, In caso di
saturazione del parcheggio, dirottare il cliente verso la struttura di sosta più
vicina.
Prevedere all’interno degli stessi zone dedicate al lavaggio ed al parcheggio di
per cicli e motocicli.
Atiemme Filt
8
Anno 4 - n. 16 – Novembre 2008
INTERVENTI ORGANIZZATIVI :
1.
organizzare il ciclo della manutenzione dei mezzi e dell’infrastruttura
valorizzazione del lavoro
Formazione
assunzioni
Definire un modello di organizzazione del lavoro con l’obbiettivo di valorizzare il
know-how aziendale, grande patrimonio di conoscenza e senza mercato
corrispondente affidabile, attività strategica per migliorare il servizio e la
sicurezza per una qualità totale, attività necessarie per diventare punti di
riferimento per la mobilità presentandosi sul mercato come leader del settore.
Tenere in ATM l’intero ciclo della manutenzione così da garantire l’aumento della
stessa,
in attesa dei nuovi mezzi e del completamento delle opere,
dell’affidabilità del materiale rotabile e dell’infrastruttura. Bisogna intervenire
sulla riqualificazione degli impianti di manutenzione
e delle
relative
attrezzature.
Nell’ultimo periodo gli organici sulle manutenzioni si sono ridotti notevolmente di
fatto il ciclo della manutenzione programmata non viene eseguito nei tempi
stabiliti, con gli incrementi degli appalti la situazione è peggiorata infatti
vengono distolte tantissime risorse dalla manutenzione corrente per dare
assistenza tecnica e amministrativa alle varie aziende, sommando i costi totali ne
deriva che le attività esterne costano di più e danno minore garanzie di
sicurezza.
Acquisizione di attrezzature adeguate rispondente al rinnovamento del parco
rotabile, il confronto con alcune aziende esterne, oggi operanti sui veicoli nei
depositi ATM, a confronto ci vede fortemente in ritardo sulla tecnologia usata,
con il rischio di alti costi manutentivi e perdita di
know-how.
Con adeguate capacità di progettazione, le officine di Precotto e Teodosio
sono in grado di operare su strutture spesso non più in produzione, ne è la prova
l’attività di revamping in corso su 56 treni della metropolitana linea 1, attività
che costituisce un esempio di professionalità dei lavoratori ATM , viene
interamente sostituito a nuovo l’equipaggiamento elettronico a chopper, le porte
passeggeri vengono sostituite con nuove porte a comando elettrico i treni vengono
dotati di impianto di aria condizionata, e resi intercomunicanti, con nuovo
arredamento interno.
2.
coinvolgimento dei lavoratori nel processo di cambiamento utilizzando tutte le
conoscenze e le capacità interne e definire nuove e più significative opportunità
di miglioramento delle condizioni professionali.
Atiemme Filt
9
INSERTO SPECIALE
PROPOSTE DELLA FILT CGIL PER ATM MILANO, ANNUNCIATE TRA OTTOBRE E NOVEMBRE 2008
1.
2.
3.
4.
Anno 4 - n. 16 – Novembre 2008
INSERTO SPECIALE
PROPOSTE DELLA FILT CGIL PER ATM MILANO, ANNUNCIATE TRA OTTOBRE E NOVEMBRE 2008
3.
organizzare e garantire sia più formazione per le nuove tecnologie e/o nuove
abilitazioni sia momenti di aggiornamento per il mantenimento delle
competenze con particolare riguardo agli aspetti legati alla sicurezza sul
lavoro.
4.
predisporre un programma di assunzioni che permetta:
a) nel settore del viaggiante di abbattere il monte ore di straordinari che
supera abbondantemente il milione e mezzo di ore all’anno che si
traduce in turni di lavoro massacranti,
b) nel settore della manutenzione per far fronte all’aumentata necessità di
manutenzione.
Proponiamo al comune e alla provincia di Milano di istituire una “scuola per tranvieri”
con percorsi formativi che permettano di acquisire le relative abilitazioni. Questa
sarebbe un valido strumento a vantaggio delle imprese del settore che potrebbero
attingervi per risolvere il problema della mancanza di manodopera qualificata
Atiemme Filt
10
Anno 4 - n. 16 – Novembre 2008
attribuire agli autisti in relazione a comportamenti
discutibili di servizio, tali da potersi definire con
termini di “DISASTRI”?
Ambiente e viabilità
Ritardi e disservizi tabelle
personale viaggiante
La risposta una percentuale molto esigua.
C’è bisogno di una corretta informazione verso
l’utenza che ogni giorno fa uso dei mezzi, il
personale desidera svolgere il servizio con
professionalità e in totale sicurezza, a garanzia dei
clienti, ma non si può far carico di responsabilità che
stanno altrove.
Stralcio della lettera inviata ad ATM
La scrivente R.S.U. del Deposito Ticinese, visti gli
ultimi avvenimenti, le proteste degli utenti in virtù
dell’obbligo tassativo
del regolamento e del
rispetto delle normative stradali, gli ordini di servizi
n° 30 e 31 s/2008 5 km/h sugli scambi e i vari passi
d’uomo disposti su varie linee, verificato che con tale
norme
non si possono rispettare gli orari delle
tabelle di marcia e gli orari di lavoro, creando forti
disservizi.
Il personale rispetta le regole aziendali e non è
colpevole delle carenze manutentive sia delle vetture
che degli impianti.
Noi rispettiamo le regole imposte dall’azienda a
tutela della sicurezza dell’esercizio e non ci sentiamo
colpevoli dei disservizi!!!
È l’azienda che costruisce gli orari e turni!!
Poiché si stanno verificando ritardi che superano i 60
minuti, di conseguenza saltano cambi e soste molto
importanti per il recupero psicofisico che influiscono
sulla sicurezza di guida.
È l’azienda che ci da i mezzi per svolgere il
servizio(con tutte le carenze manutentive).
Il p.v. quante volte è costretto a uscire con vetture
non idonee(carrelli freni isolati e motori esclusi), tutto
per lo spirito di collaborazione, ma alla fine quando
succedono i disastri finisce sul patibolo da solo e
senza scusanti (anche se casomai si è fatto due turni
di lavoro per aiutare l’ufficio orari per carenza di
personale viaggiante).
Vi chiediamo una campagna informativa verso
l’utenza a tutela degli autisti presi di mira dagli
utenti per le situazioni createsi.
I lavoratori sono diventati facile bersaglio sia da
parte dell’utenza che degli organi di stampa e sono
stufi di subire offese, parolacce ecc.. che offendono
la dignità di un lavoratore, solo perché rispetta le
normative aziendali, o perché una vettura tipo euro
tram si ferma per un guasto creando caos in pieno
centro creando ingorghi e lasciando a piedi i
passeggeri.
Da tempo ormai denunciamo carenze strutturali sulla
manutenzione senza avere riscontri in merito,
l’azienda non ci ascolta per trovare soluzioni!
Dov’è l’azienda?
Ultimamente ci viene negata anche la limitazione
dovuta ai forti ritardi, dalla sala operativa su ordine
del Funzionario responsabile costringendo il p.v. a
dei prolungamenti di orari e stress continuo,
nonostante tutti gli avvisi acustici in vettura con frasi
di
“AUMENTARE LA
DISTANZA
DI
SICUREZZA,RALLENTARE BINARIO SCIVOLOSO,
RESTARE DISTANTI NON SI FANNO LIMITAZIONI”.
Che colpa ne hanno gli autisti?
A titolo informativo quanti disastri sono avvenuti
nell’ultimo decennio dovuti a responsabilità da
Adesso dobbiamo stare attenti anche a dare
informazioni all’utenza per paura di incorrere in
rapporti disciplinari.
Noi siamo a conoscenza del lecito controllo di
servizio sulla viabilità, ma che sia un controllo di
prevenzione e non un motivo per incorrere in
rapporti disciplinari verso il personale.
Se non si trova una soluzione la scrivente R.S.U., sarà
costretta a proporre iniziative di protesta per
evidenziare meglio le problematiche, nel rispetto
delle normative aziendali e di legge.
R.S.U. Deposito Ticinese
Atiemme Filt
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Anno 4 - n. 16 – Novembre 2008
riciclaggio di denaro delle organizzazioni malavitose
ha nell'edilizia un settore d'elezione.
Tutto questo è stato denunciato da associazioni
ambientaliste come Italia Nostra, FAI
(www.fondoambiente.it), Legambiente e da numerosi
comitati di cittadini, nonchè dal libro dei giornalisti
Preve e Sansa "Il partito del cemento".
Per citare un caso che conosco personalmente, il
Parco delle Cinque Terre è minacciato da progetti
scriteriati (un mega-hotel su un tratto di costa
incontaminata).
Il caso della Liguria è significativo, come riportato
anche sul "Corriere della Sera" di qualche tempo fa:
su tutto il litorale e sulle colline si aggirano i Piani
Urbanistici, ormai senza più valore, per costruire
porti turistici - quelli già esistenti sono in larga parte
in deficit - e costose seconde case che saranno
utilizzate mediamente un mese all'anno.
Evidentemente, non è
Prend
i
i
bastato lo scempio che si è
mezzi
A
consumato ai danni del
ti pass TM e
a!! ...
nostro territorio nel
dopoguerra con la nobile
scusa del "progresso", come a suo tempo
denunciato da Camilla Cederna, Pasolini e
Calvino, che addirittura vi ha dedicato il
volume "La speculazione edilizia".
In nome di guadagni effimeri e senza
rispettare la specificità del luogo (il
grattacielo che svetta a Shanghai magari non
si inserisce a Savona), si continua a
sacrificare una risorsa "non rinnovabile" come il
paesaggio, a discapito del turismo, che oggi non si
orienta più su mega-hotel e alveari di cemento, ma
su località intatte o urbanizzate con buon gusto e
rispetto dell'ambiente.
Insomma, è anche una mossa sbagliata dal punto di
vista del marketing turistico!
Idee? Proposte? Nell'immediato occorre dare
appoggio alle numerose iniziative di cittadini e
associazioni che si oppongono a progetti edilizi
specifici, ma nel lungo periodo l'unica soluzione credo
sia l'educazione ambientale fin dalla più tenera età
e la sensibilizzazione di tutta la popolazione;
bisogna diffondere l'idea che conservare l'integrità
dell'ambiente è anche un ottimo investimento
economico per il futuro.
Purtroppo le leggi da sole non bastano (abbiamo
già il Codice Urbani per la tutela dei beni
paesaggisici) e sono facilmente aggirabili con decreti
e deroghe, ma è necessaria l'attenzione e la
partecipazione attiva di tutti.
L'attacco al paesaggio italiano
Sarà capitata a molti la sgradevole sensazione di
tornare ai luoghi della propria infanzia e trovarli
stravolti, come cantava Celentano nel "Ragazzo
della Via Gluck".
A me è capitato di recente e ho ancora in mente
quell'orrendo hotel con pareti specchio e annesso
finto parco tropicale nella campagna alessandrina.
Dopo la pausa dovuta a Tangentopoli, in questo
decennio è ripreso l'attacco al paesaggio italiano.
E' sotto gli occhi di tutti il fervore edilizio nelle
periferie e nel centro delle maggiori città, ma anche
in aperta campagna, sulle coste e perfino in
montagna.
Con l'alibi di riconvertire aree
Ansia da
industriali dismesse o valorizzare
parcheggio?
un quartiere, magari sotto l'egida
di noti architetti, si stravolgono
intere zone con il beneplacito delle
amministrazioni locali, che ricavano dagli
oneri di urbanizzazione
quanto lo stato non elargisce più.
Milano pullula di iniziative edilizie (Santa
Giulia, Fiera, Garibaldi-Repubblica), per lo
più avversate dai residenti e in alcuni casi
già in pesante crisi finanziaria prima ancora
dell'ultimazione del progetto (Santa Giulia);
si è avuto il coraggio di costruire un palazzo
praticamente sopra il parco Archeologico con i resti
dell'anfiteatro romano in Via De Amicis.
A chi serviranno mai tutti questi nuovi appartamenti
quando la popolazione italiana cresce molto
lentamente e nella fattispecie Milano perde abitanti
di anno in anno?
Peraltro, contraddicendo le leggi di mercato, finora
la maggiore offerta non ha causato un
abbassamento dei prezzi degli immobili.
Ma non si tratta solo del comparto abitativo: si
costruiscono magazzini, supermercati, capannoni
industriali, a volte di dimensioni gigantesche, che
spesso rimangono tristemente vuoti con il cartello
"affittasi" o "vendesi".
A chi giova tutto ciò? Non certo al comune cittadino,
che vede salire i prezzi delle abitazioni, aumentare il
traffico conseguente alla maggior urbanizzazione e
venir meno la bellezza del paesaggio, per cui il
nostro paese era celebre nel mondo.
Imprenditori e finanzieri in accordo con politici e
amministrazioni locali di ambo gli schiramenti e
concentrazioni di potere in genere se ne
avvantaggiano; non bisogna poi dimenticare che il
Atiemme Filt
Simona Lomolino
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Anno 4 - n. 16 – Novembre 2008
Il Contratto unico della Mobilità è strumento
fondamentale per unificare le tutele contrattuali del lavoro
in un ampio settore produttivo di fatto, già oggi, unificato
da numerose norme comuni di regolazione dei processi di
riforma e di liberalizzazione.
C.C.N.L.
Grande adesione al terzo
sciopero nazionale per il
nuovo ccnl unico della
mobilita’
Sfuggire al confronto è sintomatico della volontà di non
cambiare nulla, di ostacolare la riforma del sistema, di
mantenere a carico della spesa pubblica uno stato di
forte degrado del settore.
L'obiettivo del nuovo CCNL è di tutelare le lavoratrici e i
lavoratori del settore attraverso un adeguato quadro
regolatorio dei processi di liberalizzazione, di apertura
dei mercati e di riassetto del sistema.
84% l’adesione media complessiva, con punte del 100%,
delle lavoratrici e dei lavoratori del trasporto locale,
ferroviario e servizi.
Il terzo sciopero nazionale a sostegno della vertenza per
il nuovo CCNL ha visto la grande e convinta adesione
delle lavoratrici e dei lavoratori della mobilità, con un
dato addirittura superiore a quello già elevatissimo fatto
registrare nell’ultima azione del 7 luglio 2008.
Il Contratto unico della mobilità è una scelta sindacale
consapevole, maturata nel corso degli anni nel vivo dei
processi concreti che riguardano il lavoro, la sua
condizione e la sua tutela.
Una scelta alla quale Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl
Trasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast non intendono
rinunciare, per dare tutele adeguate ed efficaci al lavoro
nel trasporto locale, ferroviario e servizi.
L’importante risultato della mobilitazione ha prodotto la
convocazione per il 19 novembre che il Ministro di
Infrastrutture e Trasporti ha inviato a tutte le parti nella
serata di ieri.
Sono trascorsi più di 10 mesi dalla scadenza di entrambi i
contratti e, nonostante gli impegni, la trattativa non è stata
nemmeno avviata, con gravi responsabilità delle
associazioni datoriali, che hanno finora impedito l’avvio
del negoziato.
I sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori, i disagi subiti
dai cittadini e dall’intero Paese avrebbero meritato ben
altra attenzione.
A questo punto, compete al Governo favorire le
condizioni perché la trattativa si concretizzi e conduca
rapidamente alla soluzione della vertenza.
Diversamente, vi sarebbe l’inevitabile inasprimento della
conflittualità, che creerebbe ulteriori pesanti disagi ai
cittadini, la cui responsabilità sarebbe da addebitare
esclusivamente alle controparti che si dichiarano
indisponibili.
Le stesse associazioni degli utenti hanno solidarizzato con
le ragioni dello sciopero, riconoscendo che è inconcepibile
l’atteggiamento delle aziende, che rifiutano di aprire il
tavolo del confrontoLe lavoratrici ed i lavoratori hanno diritto al rinnovo del
contratto ed al giusto aumento economico del salario per
recuperare la forte perdita di potere d’acquisto subita
negli ultimi due anni.
Atiemme Filt
Aprire subito la trattativa per il nuovo Ccnl
della mobilità per dare tutele adeguate ed
efficaci al lavoro nel trasporto locale,
ferroviario e servizi
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Anno 4 - n. 16 – Novembre 2008
Protezione sociale
Progetto C.O.S.I’.
Da mesi, nelle vicinanze delle piattaforme logistiche
dei più importanti gruppi nazionali e multinazionali del
trasporto merci e della grande distribuzione, situate in
Lombardia, ha fatto la sua comparsa un camper
multicolore.
L’iniziativa fa parte del progetto C.O.S.I’. (Centro
Orientamento Sindacale Immigrati) finanziato dalla
Cgil
confederale, dalla Filt Nazionale e dalle rispettive
strutture della Lombardia.
Gli obbiettivi del progetto sono quelli di un
insediamento del sindacato in queste “nuove” realtà
lavorative,
caratterizzate da una massiccia presenza di lavoratori
“migranti” ai quali vengono negati i diritti individuali e
collettivi previsti dal Contratto Nazionale e dalle
vigenti leggi che regolano il “Mercato del lavoro” nel
nostro
Paese.
Il camper funge da “ufficio mobile” sindacale e ai
soci/e delle cooperative verranno date informazioni
con
volantini redatti in diverse lingue sul trattamento
economico spettante singolarmente e una serie di
opuscoli
anch’essi in diversi idiomi che illustrano tutti i servizi
che la Cgil offre ai propri iscritti in materia fiscale,
contributiva, assistenza sanitaria, permessi di
soggiorno e altro ancora.
Infine questa iniziativa è un’opportunità che apre un
canale di dialogo e interscambio culturale che vuole
contrastare quella parte politica che vuole
accomunare la presenza de “migranti” con un
problema di “emergenza sicurezza” che alcune volte
può sfociare in atti di xenofobia e razzismo.
Viceversa, la vera emergenza che stiamo verificando
come sindacato è una diffusa illegalità, praticata
dalle
aziende committenti e dalle così dette “cooperative
spurie” che non solo negano i diritti umani e sociali ai
propri soci ma a volte sfiorano vere e proprie forme
di “schiavismo”.
Il percorso e le iniziative del “camper” possono essere
visionati nel sito web della Filt Cgil Milano Lombardia
www.filt.lombardia.it e nelle bacheche sindacali delle
aziende del settore.
Finalmente online il nuovo sito della FILT Milano & Lombardia!!!
Il progetto è stato fortemente voluto e supportato dal Segretario Generale Nino Cortorillo.
E’ stata mantenuta la stessa impostazione grafica per non disorientare i vecchi utenti, però in questo
nuovo sito saranno inserite molte cose utili, servizi WEBTV, forum e molti altri servizi a disposizione di
tutti quindi la redazione vì invita a visitarlo:
www.filt.lombardia.it
Lo staff
Nino Cortorillo (Supervisore)
Vittoria Scordo (Responsabile Comunicazione filt lombardia)
Maurizio Gaetano (Coordinatore) e Giovanni Votta (Webmater & site
Administrator
richiamare l'attenzione pubblica
sulla perdurante attualità e
fecondità dei valori
fondamentali che la ispirano e
che sono espressi, ancora oggi,
dalle disposizioni di questo testo,
basilare per la costruzione e lo sviluppo della nostra
società». Questo anniversario, come ha affermato nel
suo messaggio di fine anno il Presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, deve essere un'
occasione «per rivederne alcune regole relative
all'ordinamento della Repubblica», ma che, nello
stesso tempo, «dobbiamo risolutamente ancorarci ai
suoi princìpi, anche e non da ultimo ai suoi valori
morali, e in special modo a quei suoi indirizzi che non
vediamo abbastanza perseguiti e tradotti in atto».
Succede in Italia
Anniversario Costituzione
Italiana
Ricorre nell'anno 2008 il 60° anniversario
della Costituzione italiana, entrata in
vigore il 1° gennaio 1948.
Legge fondamentale e fondativa della Repubblica
italiana, la Costituzione fu approvata il 22 dicembre
1947 dall'Assemblea Costituente, eletta
contestualmente al referendum sulla forma
istituzionale dello Stato fra repubblica e monarchia
del 2 giugno 1946 e riunitasi per la prima volta il 25
giugno dello stesso anno.
Nell'anno 2008 ricorre il 60° anniversario della
Costituzione italiana, la Legge fondamentale della
Repubblica italiana, che - approvata il 22 dicembre
1947 dall'Assemblea Costituente, eletta
contestualmente al referendum sulla forma
istituzionale dello Stato fra repubblica e monarchia
del 2 giugno 1946 -, entrò in vigore l'1 gennaio
1948, essendo stata promulgata dal Capo
provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, il 27
dicembre 1947, e pubblicata lo stesso giorno nella
Gazzetta Ufficiale n. 298 (ed. straordinaria)
Il
presidente del Consiglio, Romano Prodi, insieme con il
ministro per le Riforme, Vannino Chiti, e il ministro
delle Pari opportunità, Barbara Pollastrini, già il 25
ottobre 2007
presentò le
iniziative del
governo per
celebrare il
6
0
°
anniversario
d e l l a
Costituzione,
dichiarando
che «i principi fondamentali della Costituzione sono
ancora validi», e che si tratta di un testo (risultato di
«un compromesso serio e approfondito tra i diversi
partiti») che si presenta ancora oggi «chiaro e
moderno, che va direttamente al cuore dei
problemi». Da qui l'avvio di una serie di iniziative
volte a celebrarla: concorsi fra studenti, manifesti,
spot radiofonici, televisivi e cinematografici ecc.
Il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, ha trasmesso
ai Prefetti una lettera con la quale il Presidente del
Consiglio, Romano Prodi, comunica che «la decisione
del Governo di dare un forte risalto al 60°
anniversario della firma della Costituzione non nasce
da un puro ossequio formale verso la nostra Legge
fondamentale, ma è frutto di una consapevole
volontà di cogliere questa importante occasione per
Atiemme Filt
La FILT della Lombardia piange
la perdita di Vittorio FOA
Antifascista, che pagò con il carcere la difesa
della libertà, padre della Costituente, leader della
CGIL, riferimento della
sinistra, sostenitore
dell’unità dei lavoratori
e del sindacato
confederale.
Riusciva a rileggere la
storia
del
‘900
spiegandoci il senso più
profondo di ogni
avvenimento,
non
n a s c o n d e n d o
contraddizioni e limiti di
og ni conq uista o
sconfitta.
La sua volontà di
interpretare l’esistente era lontana da ogni
ideologia, ma utilizzava l’approfondimento, il
dialogo, le opinioni diverse, la capacità di riflettere
e ripensare ogni dogma.
Mancheranno le sue riflessioni, sempre orientate a
capire il futuro, ad avere speranza e certezza che
l’impegno umano è la base di ogni domani.
Non rimpiangeva, non commemorava, non
giudicava. Ci aiutava a capire e dentro ogni suo
pensiero leggevamo la fatica di essere arrivato sin
lì. Ma sorrideva quando ascoltava e quando
parlava, calmo e appassionato.
Nell’ultimo suo libro ci invita a non abusare del
termine “valori” ma a sostenere il bisogno di avere
“esempi”. Lui è stato un esempio. Uno degli esempi
migliori del ‘900, tanto forte da essere riconosciuto
aldilà di ogni appartenenza.
15
Anno 4 - n. 16 – Novembre 2008
In preparazione dello Sciopero Generale
del 12 dicembre 2008
Attivo generale dei quadri e
delegati della CGIL
GIOVEDI’ 4 DICEMBRE
ore 9,00 - 13,00
presso il Teatro Strehler
Via Greppi, 2 Milano (MM Lanza)
Relazione introduttiva:
Onorio Rosati
Segr. Gen Cdlm di Milano
Conclusioni:
Guglielmo Epifani
Segr. Gen CGIL Nazionale
Atiemme Filt – Periodico della Filt CGIL Milano - Lombardia.
Supplemento al n. 60 di NOSTOP, periodico della Filt CGIL Lombardia.
Responsabili di Redazione: Amidani Cristina, Francesco Morisano.
Hanno collaborato: Roberto Altamura, Simona Lomolino, Rsu Teodosio, Rsu Ticinese
Progetto Grafico: Marzia Passarotti.
Redazione: Filt CGIL – Via San Gregorio, 48 –20124 - Milano –
Tel. 026715834 – 02/6715831 - Fax 0266987098
e-mail: [email protected] sito web: www.filt.lombardia.it
Numero chiuso il 28 novembre 2008 – stampato in proprio.
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Atiemme Filt - FILT CGIL Lombardia