e
m
m
e
i
t
A
Finalmente realizzato l’Accordo Quadro!
Ora lo si metta in pratica.
Per la prima volta nella sua storia, ATM si è dotata di un “Piano di Impresa” degno di questo
nome, nel quale sono racchiusi obiettivi davvero credibili ed abbordabili nel prossimo triennio
2008-2010.
Un piano indirizzato allo sviluppo del servizio, alla sua
riqualificazione e, secondo le nostre valutazioni, alla
valorizzazione delle risorse umane, sotto il profilo sociale,
economico, professionale. Soprattutto dopo un periodo nel
quale i dipendenti hanno contribuito non poco al
raggiungimento di indici di prima grandezza, nel confronto con
altre realtà metropolitane del Paese.
Un piano che rappresenta il punto centrale di un cambiamento
necessario
nei
propri
assetti
.. oppure può diventare uno strumento formidabile di
gestionali, nella
cambiamento e d’innovazione….
proprie strategie,
nella
propria
governance, di un “gruppo multi-attivo” ma prevalentemente votato alla missione del trasporto
pubblico locale.
Un settore in fase di mutamento e terreno di competizione sempre più spinta, non solo fra le
imprese italiane, ma fra queste e quelle estere, molto più strutturate e determinate.
A nessuno è permesso di stare immobile; men che meno ad ATM.
continua a pagina 4
Periodico della FILT CGIL Milano
Anno 3 - n. 12 – Novembre 2007
Seicento parole
SOMMARIO
E' un lavoro pieno di rischi!
pag. 1 e 4
pag. 2
E' stato sempre detto e ribadito che il nostro lavoro è
pieno di rischi e pericoli, ma nessuno ha mai
considerato la
questione
seriamente.
I turni fanno già di questo mestiere un lavoro
usurante e stressante, l'utenza è inviperita non
tollera più neanche i 2 -3 minuti di ritardo causati
dalle condizioni del traffico cittadino, scarica la
propria irritazione e il proprio nervosismo
prendendosela con l'autista. La sicurezza, in certe ore
del giorno, e soprattutto della notte, è pari a zero,
sia per l'utenza sia per il conducente, in queste ore
usano i mezzi tutti i tipi di persone, la gente se può
preferisce stare a casa. Siamo spesso a contatto con
vagabondi, tossicodipendenti, delinquenti
e
quant'altro, spesso alcuni cercano un pretesto, con i
passeggeri o con il conducente stesso, per arrivare
alla lite. In questo periodo ne sono successe troppe:
colleghi accoltellati, feriti a colpi di catenaccio e
aggrediti. Un mese fa una nostra collega, mentre si
trovava alle 6.30 del mattino in piazza Caiazzo, è
stata minacciata, importunata e insultata. Solo la
casualità e la fortuna hanno permesso che l'accaduto
non si trasformasse in qualcosa di più della molestia,
la collega si è trovata da sola con il farabutto e ha
usato il pedalino d'allarme che abbiamo a
disposizione sui mezzi. A questo punto uno zelante
controllore decideva di apporre una modifica alla
procedura, invece di azionare il microfono per
sentire cosa stava succedendo in cabina per rendersi
conto e mandare una pattuglia, chiamava la
collega con il "beep", aggravando così la situazione
facendo infuriare ancora di più l'aggressore.
L’Azienda dovrebbe informare bene anche gli
addetti della sala operativa che questi interventi, se
fatti bene, per i conducenti possono essere vitali. E’
inaccettabile che un onesto lavoratore per
guadagnarsi da vivere debba pregare Dio affinché
non gli succeda nulla lasciando al caso la propria
sorte. Il datore di lavoro dovrebbe prendere le
dovute precauzioni e i dovuti accorgimenti per
tutelare la salute dei propri dipendenti. Per la
nostra sicurezza sul lavoro abbiamo bisogno di molte
più tutele. Le ragazze che guidano i mezzi aziendali
sono in continua crescita ed è ragionevole che si
prendano gli accorgimenti adatti e fare in modo che
possano svolgere tranquille e serene il lavoro con
garanzie per la loro sicurezza.
Un capitolo a parte meriterebbe la questione dei
servizi igienici. I bagni ai capolinea sono indecenti e
il personale è costretto ad arrangiarsi come se
fossimo nel medioevo. E’ un appello accorato il mio
che ha lo scopo di scuotere e far riflettere.
Finalmente realizzato l’Accordo
Quadro
Seicento parole
E’ un lavoro pieno di rischi!
pag. 3/10
Mondo A.T.M.
Ricerca Bankitalia: lo stipendio dei
giovani cala, guadagnano il 35%
in meno dei padri
Guardiamo insieme le differenze
salariali dentro ATM SpA
Accordo Quadro
Biennio economico
Lettera aperta al Presidente ATM
Ing. Elio Catania
pag. 10
Gocce
Novità libretto postale
pag. 11 e 12 Salute e Benessere
“L’alimentazione del buonumore”
“No Diet, Love Body”
pag. 13
Previdenza.
Accordo del 23 luglio 2007
Accertamento del diritto a
pensione di anzianità (ex Fondo
Roma)
pag. 14
Protezione Sociale
Detrazione abbonamento
Trasporto Pubblico Locale
pag. 15
Ambiente e viabilità
Prevenzione inquinamento
atmosferico
Aperta la seconda tratta della
Metropolitana di Torino
un vostro collega personale viaggiante
Atiemme Filt
2
Anno 3 - n. 12– Novembre 2007
Mondo A.T.M.
presumibilmente connesso ai mutamenti della
legislazione sul mercato del lavoro".
Per favorire il calo del tasso di disoccupazione tra i
giovani, infatti, negli anni passati è stato introdotto un
nuovo tipo di contratto che ha consentito alle imprese di
pagare meno i neoassunti, come "compensazione per gli
obblighi di training" dei giovani. Gli autori dello studio
stimano che "nel decennio 1992-2002 il salario mensile
iniziale sia diminuito di oltre l'11% per i giovani entrati
sul mercato del lavoro fra i 21 e i 22 anni,
presumibilmente diplomati (da 1.200 euro mensili a
meno di 1.100 euro); il calo è dell'8% per i lavoratori
fra i 25 e i 26 anni, potenzialmente laureati (da 1.300
a 1.200 euro mensili). per entrambe le classi di età, i
salari d'ingresso, sono tornati nel 2002 ai livelli di 20
anni prima". A esacerbare ancor di più il gap
generazionale, anche in termini previdenziali oltre che di
busta paga, sono poi intervenute le riforme delle
pensioni. "I giovani lavoratori sembrano dover
sopportare elevati contributi sociali e alte tasse, un
rallentamento della crescita dei salari reali e una bassa
copertura pensionistica, insieme a una carriera instabile.
Questo è abbastanza - conclude lo studio - per
giustificare crescenti preoccupazioni, anche in presenza
di una crescita dell'occupazione”
Serena Di Ronza (ANSA)
Ricerca di Bankitalia:
lo stipendio dei giovani cala,
guadagnano il 35% meno
dei padri.
ROMA - I figli hanno buste paga decisamente più
leggere dei padri. E "difficoltà crescenti nel costruirsi
una carriera lavorativa che consenta il pieno sviluppo
delle attitudini e delle capacità individuali". Come se
non bastasse a "esacerbare" il gap generazionale
esistente fra padri e figli, almeno in termini di guadagni,
sono state poi le riforme del sistema previdenziale. E'
questa la fotografia dei giovani alle prese con il mondo
del lavoro scattata da un 'working paper' della Banca
d'Italia, titolo "Il divario generazionale: un'analisi dei
salari relativi dei lavoratori giovani e vecchi in Italia".
Una ricerca i cui risultati, come tutte quelle di questo tipo
raccolte nei 'Temi di discussione, sono responsabilità
degli autori e non impegna la posizione ufficiale della
Banca d'Italia e che tra le conseguenze di questo stato
di cose indica anche la "maggiore dipendenza dalle
famiglie di origine". Un accenno che richiama le
polemiche seguite all'uso del termine "bamboccioni" da
Parte del ministro dell'Economia Tommaso PadoaSchioppa.
"Il salario dei lavoratori dipendenti più giovani si è
ridotto negli anni Novanta rispetto a quello dei
lavoratori più anziani. In particolare, il calo del salario
d'ingresso non è stato controbilanciato da una carriera
e, quindi, una crescita delle retribuzioni più rapida. La
perdita di reddito nel confronto con le generazioni
precedenti risulta dunque in larga parte permanente",
sottolinea lo studio, osservando come "in un quadro di
moderazione salariale", come quello degli ultimi anni,
sembra che "l'aggiustamento delle retribuzioni sia stato
asimmetrico e abbia penalizzato maggiormente le
prospettive dei lavoratori neoassunti rispetto a quelle
dei lavoratori impiegati". Alla fine degli anni Ottanta le
retribuzioni nette medie mensili degli uomini fra i 19 e i
30 anni "erano del 20% più basse di quelle degli uomini
fra i 31 e i 60 anni. Nel 2004 la differenza era quasi
raddoppiata in termini relativi,
salendo al 35%", osserva lo
studio, mettendo in evidenza
che un andamento simile è
osservato anche per le
retribuzioni orarie, "che non
risentono della crescente
diffusione del lavoro part-time,
ed è riscontrabile a tutti i livelli
di istruzione". La dinamica del
differenziale generazionale prosegue lo studio - riflette il
"declino dei salari d'ingresso,
Atiemme Filt
Guardiamo insieme le
differenze dentro ATM SpA
Nel decennio 1995 – 2005 il salario mensile iniziale
lordo è diminuito del 36%. Un lavoratore assunto nel
2007, a regime, ovvero dopo 21 anni di servizio,
recupererà solo in parte la differenza salariale.
Un lavoratore assunto nel gennaio 2007 al parametro
134 con contratto d’inserimento personale viaggiante,
percepisce una retribuzione lorda annua di € 17.400,00
circa, al netto circa € 14.000,00.
Un lavoratore assunto nel 1982, attualmente al
parametro 183 personale viaggiante, percepisce una
retribuzione lorda annua di € 30.400,00 circa, al netto
circa € 20.900,00. Il lavoratore assunto a gennaio
2007, simulando che abbia
raggiunto il parametro 183 e
21 anni di servizio, avrebbe un
retribuzione lorda annua pari a
€ 27.400,00 circa, pertanto il
lavoratore dopo un periodo
abbastanza lungo (21 anni)
recupera una parte salariale
del 26 %, mentre rimane una
differenza salariale strutturale
di circa € 3.000,00 pari al
10% in meno.
Francesco Morisano
3
Anno 3 - n. 12– Novembre 2007
La filosofia dell’Accordo Quadro è tutta l’opposto:
trae l’origine proprio dal particolare ruolo
dell’impresa di trasporto pubblico locale e del
servizio indirizzato ai cittadini della più complessa
area metropolitana del Paese. A partire dalle
semplici considerazioni su ciò che vuol dire
“produzione del servizio trasporto”, in ogni ramo di
attività e nell’intera filiera operativa. Nella
realizzazione di qualsiasi bene materiale, il
prodotto e la sua qualità può essere visionato,
corretto, in qualsiasi momento. In più esso può
essere immagazzinato prima ancora della sua
collocazione nel mercato. Nella produzione dei
servizi ciò non potrà mai avvenire! Il “bene
trasporto” lo si giudica in tempo reale; cioè nello
stesso istante nel quale viene erogato, senza
possibilità correttiva.
O è buono o è cattivo!
Il punto dolente è che, nel secondo caso, oltre a
venir meno nei confronti del cittadino, sono state
bruciate le risorse impiegate nell’intera filiera delle
attività. Ed è per questo che in questi mondi, più che
altrove, c’è l’esigenza di modelli innovativi
nelle relazioni sindacali, che prevedano
una maggiore considerazione e
partecipazione del fattore lavoro
nelle dinamiche dell’intero ciclo
produttivo.
Con tutto ciò che ne deriva dal
maggior coinvolgimento che ogni singolo
dirigente aziendale, a qualsiasi livello,
dovrebbe praticare nei confronti dei lavoratori e
delle proprie rappresentanze.
Soprattutto nei processi di decisione attinenti alla
quantità ed alla qualità del servizio.
Questa è la vera scommessa!
Il Piano Industriale 2008-2010 avrà maggior
possibilità di essere realizzato, se la filosofia
partecipativa dell’Accordo Quadro sarà praticata
nei comportamenti concreti di tutti i giorni,
soprattutto dal management.
Nell’immaginaria scala da uno a dieci, questa
responsabilità è di 7 punti in capo al gruppo
dirigente diffuso e di 3 punti all’altrettanto diffuso
ruolo della rappresentanza del lavoro.
L’accordo può restare semplicemente un documento
chiuso nei cassetti, pieno di belle intenzioni, oppure
può diventare uno strumento formidabile di
cambiamento e d’innovazione.
Il sindacato che l’ha sottoscritto, pur nella
consapevolezza delle difficoltà che certamente vi
saranno, soprattutto sul piano culturale, ha scelto
per la seconda opzione. E l’azienda?
segue dalla pagina prima
Gli atteggiamenti automatici tradizionali, magari
sufficienti in un contesto che appartiene al passato,
accentuerebbero il processo involutivo già in corso,
addebitabile soprattutto a due ragioni:
• alla mancanza di innovazione dei processi operativi
• alla scarsa capacità di reperire risorse economiche
per gli investimenti necessari.
La prima crepa è in capo ai centri decisionali interni,
la seconda chiama in causa anche il Comune di Milano,
in qualità di proprietario dell’impresa.
La persistenza dei due elementi negativi, è bene
esserne tutti coscienti, non permetterebbe il
miglioramento del servizio promesso ai cittadini e
sarebbe il preludio di un futuro incerto, anche per le
condizioni dei propri dipendenti.
Davvero una autentica beffa!
Per queste semplici considerazioni, unitamente alle
novità previste nel Piano Industriale, abbiamo
tenacemente costruito e sottoscritto con il vertice
aziendale un vero e proprio “Accordo Quadro”
Esso realizza grossa parte degli obiettivi che FILT
CGIL, FIT CISL, UILT UI ed OR.SA. si erano dati
all’interno del delicato processo societario
di ATM. Un processo denso di
pericoli di disarticolazione
aziendale e scomposizione
contrattuale.
Vengono finalmente definite regole
certe; una politica del personale
unica, una più ordinata scansione delle
relazioni sindacali e, cosa importantissima, la
definizione di un Gruppo “integrato” in capo ad
ATM S.p.A. Vi sono ora tutte le garanzie di
applicazione contrattuale per il presente e per il
futuro. Vengono salvaguardati i livelli occupazionali e
le tutele per eventuali inidoneità alla mansione.
L’accordo è esso stesso uno strumento per il
cambiamento necessario, a patto però che diventi
patrimonio comune di tutto il corpo aziendale, a
partire dai propri dirigenti.
Oggi non è ancora così!
Nella sfera direttiva, registriamo ancora troppi
atteggiamenti incoe-renti, più attenti ai destini
personali di ognuno, che all’esigen-za di cambiare
fase e modo di operare. E ciò rappresenta un
problema da rimuovere in fretta e con
determinazione.
Molti piani industriali di imprese pubbliche hanno
fallito gli obiettivi, proprio perché gruppi di potere
intermedi ne hanno ostacolato la realizzazione,
facendo pagare il conto salato, frutto delle lotte
intestine, al contribuente, alla collettività, ai
dipendenti.
Atiemme Filt
Giuseppe Vallifuoco
4
Anno 3 - n. 12– Novembre 2007
Accordo Quadro del Gruppo Atm di Milano
Riproduciamo di seguito l’accordo siglato tra la Dirigenza ATM e le OO.SS. In data 4 ottobre 2007
CONSIDERATO
ACCORDO QUADRO DEL GRUPPO ATM DI
MILANO
tra
il Gruppo ATM rappresentato dal Presidente e
Amministratore Delegato dr. Ing. Elio Catania, dal
Direttore Relazioni Industriali dr. Giuseppe Pinna,
dal Direttore Risorse Umane dr. Alessandro Mio
e
le OO.SS. FILT CGIL - FIT CISL - UILT UIL - ORSA
Autoferro, rappresentate, per la FILT CGIL dal
Segretario Generale di Milano Sig. Giuseppe
Vallifuoco, e dai Sigg. Emilio Savino e Francesco
Morisano, per la FIT CISL dal Segretario Territoriale
Sig. Roberto Rossi, e dal Sig. Giovanni Abimilech,
per la UILT UIL dal Segretario Generale Aggiunto
Sig. Piero Pozzoli, e dal Sig. Carmelo Minniti, per la
ORSA Autoferro dal Segretario Territoriale Sig.
Vincenzo Fanelli dal Sig. Achille Della Valle
che le Parti hanno sottoscritto in data 29
gennaio 2007 l'impegno di avviare il confronto
finalizzato al raggiungimento di una Intesa
Quadro
che le Parti condividono l'obiettivo strategico del
potenziamento del trasporto pubblico locale
gestito da ATM, con un forte e costante
orientamento teso a garantire:
- maggior qualificazione nei servizi di
mobilità al cliente;
- progressivo consolidamento della
sostenibilità ambientale ed energetica;
- dinamicità dei modello operativo e
gestionale
- coinvolgimento e partecipazione delle
risorse professionali del Gruppo al
cambiamento dei processi dell'intero ciclo di
produzione del servizio
- promozione a tutti i livelli della cultura di
progresso e di innovazione
che il modello di governance e l'assetto
operativo del Gruppo focalizzano l'attenzione
sul servizio erogato al cliente e sulle risorse
umane del Gruppo, con caratteristiche definite
ed imprescindibili: -ATM Gruppo integrato sistema di governo unitario del Gruppo unicità funzionale e chiarezza dei ruoli e delle
responsabilità - funzionamento per processi
operativi e processi di gestione - massima
continuità operativa - centralità del fattore
lavoro, risorsa essenziale per lo sviluppo del
Gruppo
PREMESSO
che dal 1° gennaio 2007 è stato avviato il
processo di societarizzazione di ATM spa in
esecuzione delle specifiche deliberazioni
adottate dal Consiglio Comunale di Milano
che le OO.SS. hanno richiesto, fin dall'avvio
della procedura, l'apertura di un approfondito
confronto sul modello operativo della
societarizzazione operata, con particolare
riferimento al Piano Industriale, alla
organizzazione del lavoro, alla occupazione ed
alle tutele complessive
che a partire dal mese di maggio 2007, ATM
ha avviato una profonda revisione del modello
di governance con assunzione del ruolo di Capo
Gruppo del sistema di Imprese costituite a
seguito dei processo di societarizzazione
che nel mese di settembre 2007, il Gruppo ATM
ha definito il Piano di Impresa 2008/2010 che
indica il necessario
rinnovamento organizzativo
ed operativo per sostenere
la crescita del Gruppo e la
sua leadership nel trasporto
pubblico locale su di un'area
più vasta del territorio
milanese, con un ruolo attivo
nel complesso sistema della
mobilità e tutto ciò a
supporto della competitività
in vista delle future gare in Italia ed all'estero
che le politiche di
concertazione
costituiscono
lo
strumento primario e
privilegiato per
promuovere
la
partecipazione dei
lavoratori del Gruppo
ATM al perseguimento
degli obiettivi strategici; per lo sviluppo delle
professionalità; per la condivisione dei
passaggi più impegnativi per il futuro dei TPL e
le sfide del mercato competitivo; per la
prevenzione e risoluzione di possibili conflitti.
continua a pagina 6 e 7
Atiemme Filt
5
Anno 3 - n. 12– Novembre 2007
segue dalla pagina 5
tutte le risorse dei Gruppo, monitoraggio
continuo per la valorizzazione di nuove
conoscenze acquisite nel corso del rapporto
di lavoro.
SI CONVIENE
1.
2.
3.
4.
5.
CAPO I
UNITARIETÀ DELLE POLITICHE DI GRUPPO
Il Gruppo ATM persegue obiettivi di sviluppo
tesi a cogliere le opportunità di espansione, sia
nell'ambito delle attività tipiche del TPL che nei
servizi ad esso collegati, con prioritario riguardo
all'area metropolitana di Milano ed alla
Regione Lombardia.
Tali obiettivi saranno perseguiti assicurando alle
Società del Gruppo le necessarie risorse
finanziarie, attraverso politiche di partnership e
l'acquisizione di partecipazioni in altre imprese,
con particolare riferimento a quelle che svolgono
attività di TPL.
In tale contesto ATM spa, in quanto
capo-gruppo, assicura l'unitarietà delle politiche
delle Società controllate attraverso indirizzi
orientati a garantire stabilità e coerenza
strategica con il Piano Industriale di
Gruppo.
ATM spa, promuove, in tutte le Società
del Gruppo, politiche unitarie di
valorizzazione e sviluppo delle risorse
umane capaci di accrescere la
professionalità, lo spirito di
appartenenza, la condivisione ed Il
concorso dei la vor atori alla
realizzazione degli obiettivi, nonché del
loro ruolo sociale.
Alla Capo-Gruppo ATM spa è riservato li ruolo
di coordinare e regolare il confronto con le
OO.SS. e le RSU, attraverso un modello
innovativo di Relazioni Industriali fondato su
politiche di concertazione che, attraverso il
reciproco riconoscimento e rispetto dei ruoli,
siano in grado di tutelare il lavoro nelle società
del Gruppo ATM e di concorrere ad assicurare il
miglior servizio possibile alla clientela.
7. Politiche retributive
- Definizione di politiche retributive correlate alla
crescita professionale ed al raggiungimento degli
obiettivi del Gruppo ATM nell'ambito della
contrattazione di secondo livello.
8. Sistema meritocratico e premiante
- Definizione di un sistema meritocratico e
premiante mediante la valutazione delle
posizioni, delle competenze e delle prestazioni
con percorsi di carriera dedicati, rivolti a tutto il
personale del Gruppo, attraverso regole
trasparenti e pre-definite.
9. Salvaguardie nei processi di societarizzazione
e gara
- Fermo restando l'adempimento degli obblighi di
gara e delle normative di riferimento,
impegno a salvaguardare nei processi di
gara e di societarizzazione i livelli
occupazionali ed i trattamenti derivanti dal
CCNL e dalla contrattazione aziendale di
secondo livello.
- II contratto di riferimento per l'ambito del
TPL e per le attività accessorie allo stesso è
il CCNL autoferrotranvieri - Internavigatori
(TPL - mobilità).
10. Sviluppo della occupazione in armonia con lo
sviluppo del Piano Industriale
- Nell'arco del triennio 2008/2010 sostanziale
mantenimento della occupazione ed assunzioni di
nuovo personale per 650 unità.
11. Governo dei processi di mobilità
interaziendali
- Condivisione dei criteri generali relativi a
processi di mobilità e di interoperatività.
CAPO II
UNITARIETÀ DELLE POLITICHE DEL PERSONALE
6. Valorizzazione e sviluppo delle risorse umane
- Definizione di piani triennali per il sostegno e
lo sviluppo delle risorse umane del Gruppo:
sostegno e sviluppo del patrimonio di
competenze distintive, tecniche, amministrative
e manageriali; percorsi formativi e
professionali finalizzati all'aggiornamento
continuo ed alla crescita professionale per
12. riprofessionalizzazione e formazione del
personale
- Supporto formativo continuo per il sostegno e lo
sviluppo delle professionalità esistenti all'interno
del Gruppo.
- Definizione dei criteri generali per la
ri-professionalizzazione e per la ricollocazione,
anche attraverso percorsi di mobilità
interaziendale, sostenuta da specifici interventi
continua a pagina 7
Atiemme Filt
6
Anno 3 - n. 12– Novembre 2007
segue dalla pagina 6
Frasi celebri
formativi, dei personale divenuto inidoneo alla
mansione.
Alcuni uffici sono come il cimitero:
“qui riposa il signore tal dei tali”.
M.G. SAPHIE
13. Attività sociali / assistenziali /ricreative per le
Società dei Gruppo e delle partecipate
Definizione di politiche concertate per il
mantenimento e lo sviluppo delle attività sociali,
assistenziali, ricreative e culturali di tutto il
personale del gruppo.
Una persona intelligente può sempre
fingere di essere un cretino
mentre il contrario è assolutamente
impossibile.
W. ALLEN
14. Salute e sicurezza
Mantenimento e sviluppo degli interventi
per la promozione della salute e della sicurezza
sia del trasporto che sui luoghi lavoro.
Fai il tuo lavoro con passione e
avrai successo:
c’ è così poca concorrenza.
ELBERT HUBBARD
15. Pari opportunità
- Costituzione, a livello di Gruppo, dei comitato
per le pari opportunità.
Progettazione e sviluppo di azioni positive.
Molte persone usano molta più energia
per parlare dei problemi
di quante non ne utilizzano per
risolverli.
SENECA
CAPO III
UNITARIETÀ DELLE POLITICHE DI RELAZIONI
INDUSTRIALI
16. Modello innovativo delle Relazioni Industriali
dei Gruppo ATM
Le Parti individuano in un nuovo Protocollo
delle Relazioni Industriali del Gruppo ATM un
modello fondato sulla concertazione e sulle
seguenti caratteristiche e metodologie
fondamentali, tra loro imprescindibili, quali:
- informazione, consultazione, negoziazione,
gestione degli accordi
. assetti contrattuali e certezza dei livelli di
interlocuzione
. partecipazione dei lavoratori - attraverso le
proprie rappresentanze - agli obiettivi
strategici dei Gruppo ATM .
- Il nuovo Protocollo delle Relazioni Industriali
del Gruppo ATM è parte integrante del
presente Accordo Quadro.
17. Prerogative sindacali
- Le Parti concordano sulla riqualificazione delle
prerogative sindacali in armonia, con
l'unitarietà delle Politiche del Personale e delle
Politiche di Relazioni Industriali definite nel
Protocollo delle Relazioni Industriali dei
Gruppo ATM.
Atiemme Filt
Testo Unico
ACCORDI ORARI
di A.T.M. S.p.A.
linee di superficie urbana
linee metropolitane 1, 2, 3
linee di superficie interurbana
Chiedilo
al tuo delegato d’impianto
7
Anno 3 - n. 12– Novembre 2007
2° TRANCE DEL BIENNIO ECONOMICO 2006/2007
AUMENTO MENSILE AL PAR. 175 EURO 52,00
Figure professionali
NUOVA
incrementi
RETRIBUZIONE
dal
TABELLARE
01/09/2007
param.
Retribuzione
Tabellare
contingenza
scatto
T.D.R.
250
1279,67
554,80
38,31
73,78
74,29
1353,96
230
1177,30
550,41
35,25
67,88
68,34
1245,64
Resp. unita' amm.va /tecnica
complessa
professional
Capo unita' organ.va amm.va /
tecnica
Coordinatore di esercizio
Coordinatore
230
1177,30
550,41
35,25
67,88
68,34
1245,64
210
210
1074,93
1074,93
546,39
546,39
32,18
32,18
61,97
61,97
62,40
62,40
1137,33
1137,33
Coordinatore ferroviario
210
1074,93
546,39
32,18
61,97
62,40
1137,33
Capo unita' tecnica
Coordinatore di ufficio
205
205
1049,34
1049,34
546,39
546,39
31,42
31,42
60,50
60,50
60,91
60,91
1110,25
1110,25
Coordinatore ferroviario
202
1033,98
546,39
30,96
59,61
60,02
1094,00
Specialista
193
987,91
542,39
29,58
56,96
57,35
1045,26
Sddetto all'esercizio
Capo stazione
Assistente coordinatore
Tecnico di bordo
Macchinista (pos.4)
Capo operatori
Macchinista (pos.3)
Operatore di esercizio (pos.4)
Operatore certificatore
Coordinatore della mobilita'
Collaboratore di ufficio
Operatore di esercizio (pos.3)
Operatore tecnico
Addetto alla mobilita'
Macchinista (pos.2)
Capo treno (pos.3)
Operatore qualificato (pos.2)
Operatore di gestione
Operatore di esercizio (pos.2)
Operatore qualificato di ufficio
(pos.2)
Assistente alla clientela
Macchinista (pos.1)
Operatore qualificato della
mobilita'
Operatore f.t.a. (pos.2)
Operatore di stazione (pos.2)
Operatore qualificato di ufficio
(pos.1)
Operatore di esercizio (pos.1)
Operatore qualificato (pos.1)
193
193
193
190
190
188
183
183
180
178
175
175
170
170
165
165
160
158
158
987,91
987,91
987,91
972,56
972,56
962,32
936,72
936,72
921,36
911,13
895,77
895,77
870,18
870,18
844,58
844,58
818,99
808,75
808,75
542,39
542,39
542,39
542,39
542,39
540,51
540,51
540,51
539,62
539,62
539,62
539,62
539,62
539,62
536,60
536,60
536,60
536,60
536,60
29,58
29,58
29,58
29,12
29,12
28,81
27,83
27,83
27,59
27,28
26,85
26,85
26,05
26,05
25,29
25,29
24,65
24,65
24,65
56,96
56,96
56,96
56,07
56,07
55,48
54,01
54,01
53,12
52,53
51,65
51,65
50,17
50,17
48,69
48,69
47,22
46,63
46,63
57,35
57,35
57,35
56,46
56,46
55,86
54,38
54,38
53,49
52,89
52,00
52,00
50,51
50,51
49,03
49,03
47,54
46,95
46,95
1045,26
1045,26
1045,26
1029,02
1029,02
1018,18
991,10
991,10
974,85
964,02
947,77
947,77
920,69
920,69
893,61
893,61
866,53
855,70
855,70
155
793,40
533,58
23,75
45,74
46,06
839,46
154
153
788,28
783,16
533,58
533,58
23,60
23,45
45,45
45,15
45,76
45,46
834,04
828,62
151
772,92
533,58
23,14
44,56
44,87
817,79
145
143
742,21
731,98
533,58
533,58
22,22
21,92
42,74
42,20
43,09
42,49
785,30
774,47
140
716,62
533,58
21,46
41,32
41,60
758,22
140
140
716,62
716,62
533,58
533,58
21,46
21,46
41,32
41,32
41,60
41,60
758,22
758,22
continua a pagina 9
Atiemme Filt
8
Anno 3 - n. 12– Novembre 2007
2° TRANCE DEL BIENNIO ECONOMICO 2006/2007
AUMENTO MENSILE AL PAR. 175 EURO 52,00
NUOVA
incrementi
RETRIBUZIONE
dal
01/09/2007 TABELLARE
param.
Retribuzione
Tabellare
contingenza
scatto
T.D.R.
Operatore della mobilita'
138
706,38
533,58
21,06
40,73
41,01
747,39
Operatore di scambi cabina
135
691,03
530,19
20,69
39,84
40,11
731,14
Operatore d'esercizio C.I.
134
685,91
530,19
0,00
39,15
39,82
725,73
Operatore di ufficio
130
665,43
530,19
19,92
38,37
38,63
704,06
Operatore di manutenzione
130
665,43
530,19
19,92
38,37
38,63
704,06
Collaboratore di esercizio
129
660,32
530,19
19,77
38,07
38,33
698,65
Operatore di manovra
123
629,60
530,19
19,10
36,30
36,55
666,15
Capo squadra ausiliari
121
619,37
527,56
18,54
35,71
35,95
655,32
Operatore generico
116
593,77
527,56
17,78
34,23
34,47
628,24
Ausiliario
110
563,05
527,56
16,93
32,46
32,69
595,74
Ausiliario generico
100
511,87
524,20
15,33
29,51
29,71
541,58
Figure professionali
Ulteriori elementi della retribuzione nazionale previsti dalla vigente normativa del C.C.N.L. Autoferrotranviari ed
Internavigatori
(A) L'indennità di mensa di cui all'accordo nazionale 2 ottobre 1989, punto 8) Euro 16,53 / (B) L'indennità di turno di cui
all'accordo nazionale 21 maggio 1981, art. 5 lett. A) Euro 0,52
(C) L'indennità domenicale di cui all'accordo nazionale 21 maggio 1981, art. 5 lett. B) Euro 5,81/ (D) L'indennità di funzione
di cui all'accordo nazionale 2 ottobre 1989, punto 6), lett. a) Euro 72,30
(E) L'indennità di funzione di cui all'accordo nazionale 2 ottobre 1989, punto 6), lett. a) Euro 51,65
Ai lavoratori assunti nelle figure professionali dell’operatore di esercizio,
di macchinista e di capo treno, successivamente al 27 novembre 2000, dal mese successivo
a quello di maturazione di 4 anni di anzianità specifica ai sensi dell’art. 2, lett. c),
dell’accordo nazionale 27 novembre 2000, è riconosciuto un assegno perequativo
lordo di € 18 che rientra nella retribuzione normale.
Tale assegno non verrà più erogato alla attribuzione del parametro successivo a quello di accesso ovvero nei casi di
attribuzione di un’altra figura professionale. L’assegno predetto non trova applicazione nel caso del cd. capo-treno che non
abbia le necessarie abilitazioni professionali.
Francesco Morisano
Atiemme Filt
9
Anno 3 - n. 12– Novembre 2007
di ottenere l’effetto
contrario a quello che
ci si era prefissi.
ATM vuole essere
un’azienda leader
nel campo del
trasporto pubblico e
vuole mantenere la
manutenzione dei suoi mezzi all’interno.
Le
attrezzature e i macchinari esistenti, oltre a non
essere tecnologicamente all’avanguardia, non
ricevono l’adeguata manutenzione, con il
conseguente risultato di non riuscire a
garantire l’efficienza necessaria, con
relativo danno alla produttività.
Invece di fare investimenti mirati, sempre
più spesso si ricorre ad appalti per
soddisfare la richiesta di lavoro. Questa,
come ogni altra scelta, è legittima.
Sarebbe però opportuno definire una volta
per tutte quale scelta si vuole compiere e poi
portarla avanti in maniera coerente sostenendola in
tutte le sedi.
L’ultima considerazione è per il capannone
dell’officina. A causa della pioggia caduta nella
notte e nella mattinata della presentazione del
piano, coloro che erano presenti hanno potuto
vedere in quali condizioni i lavoratori di Teodosio
devono lavorare ogni qualvolta una perturbazione
si abbatte su Milano e, nonostante le richieste
della RSU ai vari responsabili aziendali, nulla è
stato fatto.
Crediamo che finalmente sia arrivato il momento di
risolvere questo problema, anche per dare un
segnale chiaro ai lavoratori su come la nuova
dirigenza intende affrontare le questioni ancora
aperte.
Il giudizio che si darà nei Suoi confronti sarà
motivato esclusivamente da quello che Lei farà,
non da altri motivi. Speriamo che possa essere del
tutto positivo.
Lettera aperta al Presidente
ATM Ing. ELIO CATANIA
Nella mattinata di mercoledì 26 settembre si è
tenuta la presentazione del piano industriale ai
funzionari aziendali; l’incontro si è svolto nei locali
verniciatura dell’officina generale di Teodosio.
Pensiamo che la scelta sia ricaduta su questo luogo
evidentemente per dare un preciso segnale:
rimarcare l’importanza della manutenzione
nell’economia dell’azienda, cosa da Lei
ribadita nell’intervista al Corriere del 13
settembre scorso.
Se questo è stato il motivo non possiamo
che essere d’accordo sulla scelta che è
stata fatta, ma certamente, ha potuto
notare gli enormi problemi che ha questa
officina, per carenze di personale, di
attrezzature e strutturali.
Appare evidente che, se si ritiene che questo
settore dovrà svolgere un ruolo strategico
nell’economia aziendale, al fine di migliorare sia la
qualità che l’efficienza del servizio, sarà necessario
ricominciare ad investire tenendo all’interno tutte
quelle lavorazioni legate alla sicurezza d’esercizio.
Le capacità operative e tecniche degli addetti sono
più volte emerse, basta ricordare l’ultima creatura
uscita dalla nostra officina “l’ATMosfera” che ha
visto gli operai superare problemi che il
“consulente“ non era in grado di risolvere.
Più volte, a parole, si è cercato di motivare i
lavoratori, ma poi i fatti sono sempre andati nel
senso opposto: invece di gratificare gli operatori in
vario modo (anche promuovendo chi dimostrava
capacità) sono stati trattati da incapaci o da
parassiti che pesavano sul
bilancio aziendale, premiando
invece coloro che non hanno
nessuna capacità oltre quella di
conoscere qualcuno che occupa
posizioni di rilievo, con il risultato
R.S.U. TEODOSIO
Gocce
Novità Libretto Postale
Dal 1° gennaio 2007 il meccanismo di calcolo dei rendimenti dei Libretti Nominativi Ordinari viene modificato
per premiare chi utilizza il libretto postale come vera e propria forma di risparmio. E’ assegnata a tutti i libretti
la classe di rendimento "Giallo". Con decorrenza 1° gennaio 2008 verrà assegnata la classe di rendimento
"Oro" a quei libretti la cui giacenza media nel 2007 sia aumentata di oltre il 35% rispetto a quella dell’anno
precedente. La classe "Oro" otterrà una maggiorazione sul rendimento pari allo 0,50%.
Atiemme Filt
10
Anno 3 - n. 12– Novembre 2007
Salute e benessere
“L’Alimentazione del Buonumore”
“No Diet, Love Body”
Come nutrirsi senza rinunciare al piacere della buona cucina
Secondo una statistica della rivista “Grand
Gourmet,”passiamo, mangiando, circa 15 anni della
nostra vita da svegli e ci mettiamo a tavola in media
centomila volte nel corso della nostra esistenza. la
funzione sociale del cibo è evidente sin dall’antichità
ed il banchetto come status symbol non è certo una
invenzione recente. Già nell’antica Grecia l’offerta
di cibo e di ospitalità faceva parte di una liturgia
che ancora oggi seguiamo come regola. Nelle civiltà
successive una cura particolare era riservata alla
preparazione della tavola che doveva essere ricca
di decorazioni, con posate pregiate, porcellane,
argenti, calici di cristallo e ornamenti floreali in modo
da trasformare il pranzo in un simbolo di ricchezza e
di opulenza. Ai giorni nostri il pranzo diventa non
solo occasione di convivialità nel significato platonico
della parola, ma anche preludio alla conclusione di
una affare o alla nascita di un nuovo amore. In una
società opulenta e consumistica come la nostra il cibo
rappresenta più che mai un’occasione di
trasgressione oltre che un pericoloso strumento per i
“peccati di gola”pertanto è bene goderne senza
eccedere. Secondo l’opinione comunemente più
diffusa un regime di restrizioni e privazioni, imposto
da un medico ma spesso anche da se stessi, ritenuto
necessario per poter perdere peso. Quasi una sorta
di punizione per aver caricato sul proprio organismo
quei chilogrammi di troppo che a tutti i costi si
desidera eliminare. Si tratta però di un approccio
quanto mai errato al proprio corpo, sia perché
difficilmente si sopporta a lungo un regime
alimentare frutto di un’imposizione, sia perché una
volta terminata la “dieta” così intesa i chili persi
vengono presto recuperati. A questo si aggiungono
gli effetti negativi sull’umore, visto che in questi casi
viene meno il piacere del cibo che è una delle
gratificazioni fondamentali per il corpo umano. Tutto
questo accade perchè non si individua il vero
problema, che consiste nella mancata conoscenza
degli alimenti in modo corretto.
Il metodo dell’alimentazione del buono umore ci
permette non solo di raggiungere e mantenere il
nostro peso forma, ma anche di farlo senza
rinunciare ai piaceri della tavola, senza alterare il
nostro umore e senza dover dire addio ai pranzi,
feste o altre situazioni comuni ad una qualsiasi vita
sociale. Una serie di semplici regole di rieducazione
ad un corretto stile di vita e dunque ad un sano ed
equilibrato rapporto con il cibo, che ci permetta così
Atiemme Filt
di riprendere ad amare il nostro corpo, quello reale, e
di aumentare così anche la nostra autostima. Con
l’alimentazione del buonumore non esistono cibi
proibiti, ma solo una serie di accorgimenti che ci
permettano di mangiare ogni tipo di cibo in maniera
intelligente, senza veti né privazioni, mantenendo il
giusto apporto quotidiano di elementi nutritivi, vale a
dire proteine, carboidrati, grassi, vitamine e Sali
minerali, da distribuire attraverso tre pasti principali e
due spuntini, da bilanciare in base alle esigenze di
vita del singolo soggetto. Un metodo dunque che,
nella fase di dimagrimento, favorisce attraverso la
creazione quotidiana di un deficit calorico pari a 7001100 calorie la discesa di peso con il più alto apporto
calorico possibile, permettendo ogni due di perdere
dai 6 ai 10 chili di tessuto adiposo, a seconda
dell’età, del sesso, e dello stile di vita del soggetto.
11
Anno 3 - n. 12– Novembre 2007
Questo libro non conterrà nessuna “formula magica”o
regime da seguire, ma i principi alla base
dell’alimentazione del buonumore e una serie di
consigli presentati sotto forma di domande e risposte
che rispecchiano i dubbi più frequenti dei soggetti che
iniziano un programma di educazione alimentare.
•
•
•
I principi alla base dell’‘Alimentazione
Buonumore’:
• Nessun alimento è vietato;
del
•
•
• È possibile mangiare pane e pasta tutti i giorni;
• Non si rimane isolati a tavola dal resto del nucleo
familiare, in quanto è possibile assumere gli stessi
alimenti che mangia il resto della famiglia;
• La scelta e la distribuzione degli alimenti nell’arco
della giornata sono scelti direttamente dal
soggetto insieme al medico, in base
ai propri gusti ed al proprio stile di
vita, costruendo la corretta
alimentazione su di sé come un abito
su misura;
• Si fanno 3 pasti principali
(colazione, pranzo e cena) ed
almeno 2-3 spuntini da distribuire a
piacere nell’arco della giornata in
modo da non rimanere per lunghi
periodi a digiuno (l’ideale sarebbe
far passare 3 ore tra un pasto e
l’altro);
• Evitare di saltare gli spuntini;
•
•
• Bere almeno un litro e mezzo/due litri di acqua al
giorno;
• È possibile bere vino o birra, non oltre il 10%
dell’apporto calorico giornaliero;
• Gli alimenti possono essere invertiti nell’arco della
giornata;
• I legumi vanno consumati 2-3 volte a settimana
abbinati a pasta, riso o pane;
• La carne va consumata 3-4 volte a settimana;
•
•
• Il pesce va consumato 3-5 volte a settimana;
• Le uova vanno consumate 1-2 volte a settimana;
•
• Frutta e verdura vanno consumate 4-5 volte al
giorno;
• Latte o yogurt vanno consumati 1-2 volte al
giorno;
• Le patate vanno utilizzate al posto di pane, pasta
o riso;
• Il riso va utilizzato al posto della pasta;
griglia, al forno, senza grassi aggiunti;
Ai sughi l’olio deve essere aggiunto a fine
cottura;
I cibi fritti vanno limitati a poche volte nell’arco di
un mese e solo durante il mantenimento;
Usare preferibilmente l’olio di oliva rispetto al
burro ed agli altri grassi di origine animale;
Si possono assumere the e caffè in quantità
ragionevoli (3-4 tazzine di caffè al giorno);
È possibile mangiare i formaggi una volta a
settimana;
È possibile assumere lo zucchero in quantità
limitate (1-2 cucchiaini al giorno);
Sì ad una porzione di dolce o cioccolato, nella
giusta quantità, nell’arco della settimana;
• Si può mangiare una pizza
margherita una volta a settimana;
• I carboidrati ed i formaggi vanno
sempre pesati;
• Si può avere una certa tolleranza
nel pesare carne, pesce e frutta;
• Le verdure possono anche non essere
pesate;
• L’olio va dosato con il cucchiaio od il
cucchiaino;
• Permette di perdere dai 6 ai 10 kg.
in due mesi (in base al peso,
all’altezza, all’età ed al sesso del soggetto);
Vanno assunti nell’arco della giornata il 40-60%
di carboidrati, il 15-35% di grassi ed il 15-35%
di proteine, sia nella fase di dimagrimento che
nel mantenimento;
Sono possibili diverse strategie nella fase di
mantenimento: si possono aumentare le calorie
da assumere giorno per giorno; si possono
incrementare le calorie del 50% dal lunedì al
venerdì per poi concedersi delle trasgressioni con
il restante 50% il sabato sera e la domenica a
pranzo; si può concentrare tutto il surplus calorico
il sabato e la domenica;
Aiuta a tenere sotto controllo il livello di
colesterolo, trigliceridi e glucosio grazie al giusto
equilibrio di proteine, carboidrati e grassi, per
cui rappresenta un corretto regime alimentare
adatto a tutti e non solo a chi deve perdere
peso.
Dr. Carlo Carchia
• I cibi possono essere cucinati al vapore, bolliti, alla
Atiemme Filt
12
Anno 3 - n. 12– Novembre 2007
Fondo di previdenza per gli addetti ai
pubblici servizi di trasporto (ex Fondo Roma)
Previdenza
Accertamento del diritto a
pensione di anzianità
Accordo 23 luglio 2007
I lavoratori del settore dei Trasporti della
Provincia di Milano votano SI !!
Le lavoratrici ed i lavoratori milanesi dei trasporti hanno dato
il proprio assenso sul Protocollo sottoscritto il 23 luglio 2007,
Welfare - Lavoro e Competitività con una percentuale
vicinissima al 60%. Ciò è avvenuto con una significativa
partecipazione alle assemblee informative ed al voto di
oltre 13.000 addetti, con una prova di effettiva democrazia
sindacale.
Con diversi dati percentuali, in tutti i settori del trasporto si
sono affermate le ragioni del sindacato confederale:
Voti
settore
SI
%
NO
%
validi
FS + Appalti 3.052
2.040 66.8% 1.012 33.2%
Merci
2.719
1.785
65.6%
934
34.4%
T.P.L.
5.589
2.844
50.9%
Aereo
730
467
64.0%
263
36.0%
Viabilità
693
462
66.7%
231
26.8%
Altre
56
41
73.2%
15
26.8%
2.745 49.1%
Ribaltati completamente i dati del referendum del ’95, sulla
riforma delle pensioni, che registrarono il 61% dei contrari.
In tutte le grandi imprese di trasporto prevale il SI ed anche in
ATM, dove si è affermato un voto contrario, la differenza fra i
NO e i SI è solo del 2%.
PRECOTTO/ GOBBA
VOTI
SI
317
DIREZIONE
73
MONTEROSA
Nell’ipotesi di un lavoratore autoferrotranviere
che dopo il 1 gennaio 1996 si dimette e si
rioccupa come dipendente in una azienda non
autoferrotranviaria che versa i contributi
all’AGO per quest’ultima attività. I contributi
acquisiti presso il fondo pensione lavoratori
dipendenti a decorrere da 1 gennaio 1996
possono essere cumulati con quelli acquisiti per
l’attività autoferrotranviarie (ex Fondo Roma)
in contabilità separata ai fini del diritto e della
misura della pensione.
La liquidazione della pensione di invalidità
specifica, di cui agli articoli 12, comma 1,
lett.a) e 13, comma 1, lett.a) e b) della legge
28 luglio 1961, n. 830, presuppone lo
svolgimento del servizio di addetto al trasporto
pubblico al momento del riconoscimento
dell’invalidità, mentre per quanto riguarda la
pensione di vecchiaia per il personale
viaggiante, come già precisato con la circolare
INPS n. 75 del 1994, questa può essere
liquidata solo nei confronti dei soggetti che
rivestano la qualifica di personale viaggiante
e svolgono stabilmente le relative mansioni alla
data di cessazione del rapporto di lavoro.
BAGGIO
VOTI
NO
67
71.57%
GALLARATESE
42
76.36%
114
60.96%
GIAMBELLINO
360
89.33%
MM 2
83
56.85%
NOVARA
161
53.85%
MM 3
77
63.11%
MM 1
203
73.55%
MOLISE
174
61.70%
MONZA
54
72.97%
SALMINI
78
78%
ROGOREDO
21
52.50%
MESSINA
138
50.92%
SARCA
203
51%
PALMANOVA
138
58.97%
TEODOSIO
108
61.84%
GORGONZOLA
27
71.05%
TREZZO
38
77.55%
ZARA
21
84%
DESIO/VAREDO
36
69.2%
LEONCAVALLO
50
52.08%
MAG./CUGG./ ABBIAT.
46
54.05%
TICINESE
68
50%
TICINESE
68
50%
DEPOSITI CHE HA
PREVALSO IL SI
%
61%
DEPOSITI CHE HA
PREVALSO NO
%
54%
Il risultato complessivo e’ così determinato 47,54% dei lavoratori ha votato SI mentre il 52,46% ha votato NO
Atiemme Filt
13
Anno 3 - n. 12– Novembre 2007
Protezione sociale
cui al presente comma è assicurata la copertura
finanziaria di specifico provvedimento collegato alla
manovra di finanza pubblica per il triennio 20082010 e recante le disposizioni attuative del
predetto Protocollo.
Detrazione Abbonamento
Trasporto Pubblico Locale
Finalmente nel disegno di
legge della finanziaria
per l’anno 2008, (in questi
giorni all’esame del
Parlamento) sono previste
delle detrazioni per
l’acquisto di abbonamenti
ai servizi di trasporto
pubblico locale, un fatto
positivo, nonché una
piccolissima risposta alle tante richieste della FILT
CGIL Lombardia, tema per altro dibattuto da tempo
nei vari direttivi, convegni e dibattiti organizzati
dalla FILT.
Stralci di articoli finanziari
Ici, affitti e incapienti. Sono circa 18 milioni le
famiglie (oltre i tre quarti del totale) che
beneficeranno delle misure della manovra 2008 su
Ici, affitti e incapienti, con un guadagno medio che
varia da 524 euro per quelle più povere a circa
100 euro per quelle più ricche. Esaminando le
tipologie familiari, l'aumento più consistente
andrebbe alle famiglie con più di 4 componenti e ai
nuclei con capofamiglia operaio, rispettivamente
413 e 223 euro in media. All'opposto, le famiglie
con uno o due componenti e con persona di
riferimento anziana o pensionata riceverebbero
guadagni relativamente ridotti, tra 85 e 119 euro.
Promosso il bonus per gli incapienti che potrà far
registrare una marcata riduzione dell'intensità di
Povertà e potrebbe realizzare un miglioramento
delle condizioni pari a quasi un punto percentuale.
Eliminazione del tetto di 50mila euro di reddito per
le nuove agevolazioni Ici.
Articolo 6. Trasporto Pubblico Locale
7. Ai fini dell'imposta sul reddito delle persone
fisiche, per le spese sostenute entro il 31 dicembre
2008 per l'acquisto degli abbonamenti ai servizi di
trasporto pubblico locale, regionale ed
interregionale, spetta una detrazione dall'imposta
lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare,
nella misura del 19 per cento per un importo delle
spese stesse non superiore a 250 euro. La
detrazione spetta sempre ché le spese stesse non
siano deducibili nella determinazione dei singoli
redditi che concorrono a formare il reddito
complessivo. La detrazione spetta anche se la spesa
è stata sostenuta nell'interesse delle persone indicate
nell'articolo 12 del citato testo unico di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 22
dicembre 1986, n. 917, che si trovino nelle
condizioni indicate nel comma 2 del medesimo
articolo 12.
Ticket
Sulla sanità, come annunciato dal ministro Livia Turco
scompaiono definitivamente i ticket sulle visite. Gli
830 milioni di "copertura" necessari per rendere
operativa la misura nel 2008 sono stati trovati
facendo leva su un taglio più incisivo ai costi della
politica e alle spese della pubblica amministrazione.
L'abitazione principale non penalizzerà più i
lavoratori dipendenti nel calcolo delle detrazioni
fiscali. Il disegno di legge finanziaria 2008 risolve il
problema sorto lo scorso anno per i dipendenti in
possesso della prima casa, quando l'abitazione,
anche se esente da Irpef, faceva scattare un minor
sconto fiscale. La legge 296/06 (Finanziaria 2007)
ha introdotto, dal 1° gennaio 2007, al posto delle
precedenti deduzioni dall'imponibile, il
riconoscimento delle detrazioni d'imposta sia per
carichi di famiglia (articolo 12) sia per il solo fatto
di possedere redditi da lavoro o da pensione
(articolo 13).
Articolo 62. (Risorse per l'attuazione del «Protocollo
su previdenza, lavoro e competitività per l'equità e la
crescita sostenibili» del 23 luglio 2007)
1. Ai fini dell'attuazione di quanto previsto dal
«Protocollo su previdenza, lavoro e competitività
per l'equità e la crescita sostenibili» del 23 luglio
2007 è istituito, nello stato di previsione del
Ministero del lavoro e della previdenza sociale, un
Fondo per il finanziamento del Protocollo medesimo
nel limite complessivo di 1.548 milioni di euro per
l'anno 2008, di 1.520 milioni di euro per l'anno
2009, di 3.048 milioni di euro per gli anni 2010 e
2011 e di 1.898 milioni di euro a decorrere
dall'anno 2012. A valere sulle risorse del Fondo di
Atiemme Filt
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Anno 3 - n. 12– Novembre 2007
Ambiente e viabilità
Legnano, San Vittore Olona, Segrate, Senato,
Seregno, Sesto San Giovanni, Settimo Milanese,
Severo, Usmate Velate, Varedo, Vedano Al
Lambro, Verano Brianza, Villasanta, Vimercate,
Vimodrone, Borgarello, Carbonara Al Ticino,
Certosa Di Pavia, Cura Carpignano, Marcignago,
Mezzanino, Pavia, San Genesio Ed Uniti, San
Martino Siccomario, Sant`Alessio Con Violone,
Torre D`Isola, Travaco` Siccomario, Valle
Salimbene, Busto Arsizio, Caronno Pertusella,
Cassano Magnano, Castellana, Gallarate,
Gerenzano, Origlio, Samarate
Prevenzione inquinamento
atmosferico
Provvedimenti relativi al periodo dal 15 ottobre
2007 al 15 aprile 2008.
Criteri e modalità di attuazione del piano d’azione
2007-2008 per il contenimento e la prevenzione
degli episodi acuti di inquinamento atmosferico
La Giunta Regionale ha approvato, nella seduta
del 10 ottobre 2007 la D.G.R. n. 5546, che
stabilisce i provvedimenti per il contenimento e la
prevenzione degli episodi acuti di inquinamento
atmosferico, per il periodo
15/10/2007 - 15/04/2008.
Blocco della circolazione degli autobus "pre euro
1" Provvedimento attuativo
della L.R. n. 24/2006
In particolare i provvedimenti si
applicano alla Zona A1 del
territorio regionale (d.G.R.n.
5290/07) e riguardano:
In attuazione alla Legge
regionale n. 24 del
11/12/2006 ""Norme per la
prevenzione e la riduzione
delle emissioni in atmosfera a
• Il fermo del traffico nelle
tutela della salute e
giornate da lunedì a venerdì,
dell'ambiente", la Giunta
escluse le giornate festive
regionale ha emanato con
infrasettimanali, dalle ore 7.30
Divieto
Delibera n. 4924 del 15
alle ore 19.30, dei veicoli
Pre euro 1
giugno 2007 il primo
"Euro 0" a benzina o diesel e
provvedimento attuativo
"Euro 1" diesel.
inerente gli autobus che
svolgono servizio di
Il divieto di utilizzo di biomassa
trasporto pubblico locale,
legnosa in apparecchi per il
con il quale si stabilisce che,
riscaldamento domestico degli
a
partire
dal
1
luglio
2007, non sara più
edifici, nel caso siano presenti altri impianti per
consentita
la
circolazione
degli autobus "pre
riscaldamento alimentati con altri combustibili
euro1",
cioè
quelli
non
omologati
ai sensi della
ammessi, ai sensi dell'articolo 11, comma 1, lettera
direttiva
91/542/CEE
e
direttive
successive.
b), della l.r. 24/2006.
Zonizzazione del territorio regionale Comuni della
Provincia di Milano compresi in Zona A1
Agrate Brianza, Arcore, Arese, Assago, Baranzate,
Barlassina, Bernareggio, Bollate, Bovisio Masciago,
Bresso,
Brugherio, Buccinasco, Canegrate,
Caponago, Carate Brianza, Carnate, Carugate,
Cernusco Sul Naviglio,Cerro Maggiore, Cesano
Boscone, Cesano Maderno, Cesate, Cinisello
Balsamo,Cologno Monzese, Concorezzo, Cormano,
Corsico,Cusano Dilanino, Desio, Garbagnate
Milanese, Giussano, Lainate, Legnano, Lentate Sul
Severo, Limbiate, Lissone, Meda, Milano, Monza,
Muggio`, Nervino, Nova Milanese, Novate
Milanese, Opera, Paderno Dugnano, Parabiago,
Pero, Peschiera Borromeo, Pioltello, Pogliano
Milanese, Rescaldina, Rho, Ronco Brigantino,
Rozzano, San Donato Milanese, San Giorgio Su
Atiemme Filt
Il divieto di circolazione vale per tutti i bus di tipo
urbano, suburbano e interurbano e si applica
all'intera rete stradale lombarda, tranne le
autostrade. Sono esclusi dal divieto i veicoli a
gasolio dotati di efficace filtro antiparticolato, i
mezzi delle forze dell'ordine e quelli utilizzati per
servizi di soccorso o emergenza.
È prevista una deroga temporanea fino al 31
dicembre 2007, per gli autobus per i quali la
Circolare Ministeriale del febbraio 2006 consente
l'omologazione dei filtri antiparticolato e che
abbiano in corso una procedura di installazione o
omologazione, oltre che a quelli per i quali sia già
stata programmata la sostituzione entro la fine
dell'anno.
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Anno 3 - n. 12– Novembre 2007
Aperta la seconda tratta della metropolitana di Torino
“Smog alle stelle, traffico stritolante”. Questa frase riecheggia sulla bocca di tutti.
Quale soluzione per uscire dall'empasse di mobilità in cui si trovano le metropoli e attuare
provvedimenti strutturali di varia natura per incentivare all'uso dei mezzi pubblici?
Bisogna attuare tutta una serie di pratiche che, in modo sinergico, rendano il trasporto pubblico
effettivamente competitivo con l'uso del mezzo privato.
Bisogna aumentare l'offerta, sia attivando nuove tratte che coprano il territorio ed i nuovi
insediamenti, sia aumentando le frequenze.
Aumentare la velocità commerciale fa bene alle casse delle aziende perché vuol dire abbassare i
costi di produzione, ma anche alla salute dei cittadini perché vuol dire abbassare i livelli di
inquinamento.
La strada giusta per incentivare l'uso dei mezzi pubblici è investire in infrastrutture, l’apertura
della metropolitana automatica di Torino, va in questa direzione.
Francesco Morisano
Centenario del trasporto pubblico
Il 1° ottobre 1907 prende avvio a Torino il
servizio di trasporto pubblico. In questi cento
anni, tra trasformazioni sociali ed economiche,
il trasporto pubblico ha svolto un ruolo
importante.
Dal 29 settembre al 6 gennaio una serie di
eventi e iniziative ripercorreranno la storia
della mobilità cittadina.
Atiemme Filt – Periodico della Filt CGIL Milano - Lombardia.
Supplemento al n. 56 di NOSTOP, periodico della Filt CGIL Lombardia.
Responsabili di Redazione: Amidani Cristina, Francesco Morisano.
Hanno collaborato: Carlo Carchia, Giuseppe Vallifuoco, un collega personale viaggiante, RSU Teodosio
Progetto Grafico: Marzia Passarotti.
Redazione: Filt CGIL – Via San Gregorio, 48 –20124 - Milano –
Tel. 026715834 – 02/6715831 - Fax 0266987098
e-mail: [email protected] sito web: www.cgil.milano.it/categorie/filt
Numero chiuso il 26 Novembre 2007– stampato in proprio.
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