e m m e i t A Finalmente realizzato l’Accordo Quadro! Ora lo si metta in pratica. Per la prima volta nella sua storia, ATM si è dotata di un “Piano di Impresa” degno di questo nome, nel quale sono racchiusi obiettivi davvero credibili ed abbordabili nel prossimo triennio 2008-2010. Un piano indirizzato allo sviluppo del servizio, alla sua riqualificazione e, secondo le nostre valutazioni, alla valorizzazione delle risorse umane, sotto il profilo sociale, economico, professionale. Soprattutto dopo un periodo nel quale i dipendenti hanno contribuito non poco al raggiungimento di indici di prima grandezza, nel confronto con altre realtà metropolitane del Paese. Un piano che rappresenta il punto centrale di un cambiamento necessario nei propri assetti .. oppure può diventare uno strumento formidabile di gestionali, nella cambiamento e d’innovazione…. proprie strategie, nella propria governance, di un “gruppo multi-attivo” ma prevalentemente votato alla missione del trasporto pubblico locale. Un settore in fase di mutamento e terreno di competizione sempre più spinta, non solo fra le imprese italiane, ma fra queste e quelle estere, molto più strutturate e determinate. A nessuno è permesso di stare immobile; men che meno ad ATM. continua a pagina 4 Periodico della FILT CGIL Milano Anno 3 - n. 12 – Novembre 2007 Seicento parole SOMMARIO E' un lavoro pieno di rischi! pag. 1 e 4 pag. 2 E' stato sempre detto e ribadito che il nostro lavoro è pieno di rischi e pericoli, ma nessuno ha mai considerato la questione seriamente. I turni fanno già di questo mestiere un lavoro usurante e stressante, l'utenza è inviperita non tollera più neanche i 2 -3 minuti di ritardo causati dalle condizioni del traffico cittadino, scarica la propria irritazione e il proprio nervosismo prendendosela con l'autista. La sicurezza, in certe ore del giorno, e soprattutto della notte, è pari a zero, sia per l'utenza sia per il conducente, in queste ore usano i mezzi tutti i tipi di persone, la gente se può preferisce stare a casa. Siamo spesso a contatto con vagabondi, tossicodipendenti, delinquenti e quant'altro, spesso alcuni cercano un pretesto, con i passeggeri o con il conducente stesso, per arrivare alla lite. In questo periodo ne sono successe troppe: colleghi accoltellati, feriti a colpi di catenaccio e aggrediti. Un mese fa una nostra collega, mentre si trovava alle 6.30 del mattino in piazza Caiazzo, è stata minacciata, importunata e insultata. Solo la casualità e la fortuna hanno permesso che l'accaduto non si trasformasse in qualcosa di più della molestia, la collega si è trovata da sola con il farabutto e ha usato il pedalino d'allarme che abbiamo a disposizione sui mezzi. A questo punto uno zelante controllore decideva di apporre una modifica alla procedura, invece di azionare il microfono per sentire cosa stava succedendo in cabina per rendersi conto e mandare una pattuglia, chiamava la collega con il "beep", aggravando così la situazione facendo infuriare ancora di più l'aggressore. L’Azienda dovrebbe informare bene anche gli addetti della sala operativa che questi interventi, se fatti bene, per i conducenti possono essere vitali. E’ inaccettabile che un onesto lavoratore per guadagnarsi da vivere debba pregare Dio affinché non gli succeda nulla lasciando al caso la propria sorte. Il datore di lavoro dovrebbe prendere le dovute precauzioni e i dovuti accorgimenti per tutelare la salute dei propri dipendenti. Per la nostra sicurezza sul lavoro abbiamo bisogno di molte più tutele. Le ragazze che guidano i mezzi aziendali sono in continua crescita ed è ragionevole che si prendano gli accorgimenti adatti e fare in modo che possano svolgere tranquille e serene il lavoro con garanzie per la loro sicurezza. Un capitolo a parte meriterebbe la questione dei servizi igienici. I bagni ai capolinea sono indecenti e il personale è costretto ad arrangiarsi come se fossimo nel medioevo. E’ un appello accorato il mio che ha lo scopo di scuotere e far riflettere. Finalmente realizzato l’Accordo Quadro Seicento parole E’ un lavoro pieno di rischi! pag. 3/10 Mondo A.T.M. Ricerca Bankitalia: lo stipendio dei giovani cala, guadagnano il 35% in meno dei padri Guardiamo insieme le differenze salariali dentro ATM SpA Accordo Quadro Biennio economico Lettera aperta al Presidente ATM Ing. Elio Catania pag. 10 Gocce Novità libretto postale pag. 11 e 12 Salute e Benessere “L’alimentazione del buonumore” “No Diet, Love Body” pag. 13 Previdenza. Accordo del 23 luglio 2007 Accertamento del diritto a pensione di anzianità (ex Fondo Roma) pag. 14 Protezione Sociale Detrazione abbonamento Trasporto Pubblico Locale pag. 15 Ambiente e viabilità Prevenzione inquinamento atmosferico Aperta la seconda tratta della Metropolitana di Torino un vostro collega personale viaggiante Atiemme Filt 2 Anno 3 - n. 12– Novembre 2007 Mondo A.T.M. presumibilmente connesso ai mutamenti della legislazione sul mercato del lavoro". Per favorire il calo del tasso di disoccupazione tra i giovani, infatti, negli anni passati è stato introdotto un nuovo tipo di contratto che ha consentito alle imprese di pagare meno i neoassunti, come "compensazione per gli obblighi di training" dei giovani. Gli autori dello studio stimano che "nel decennio 1992-2002 il salario mensile iniziale sia diminuito di oltre l'11% per i giovani entrati sul mercato del lavoro fra i 21 e i 22 anni, presumibilmente diplomati (da 1.200 euro mensili a meno di 1.100 euro); il calo è dell'8% per i lavoratori fra i 25 e i 26 anni, potenzialmente laureati (da 1.300 a 1.200 euro mensili). per entrambe le classi di età, i salari d'ingresso, sono tornati nel 2002 ai livelli di 20 anni prima". A esacerbare ancor di più il gap generazionale, anche in termini previdenziali oltre che di busta paga, sono poi intervenute le riforme delle pensioni. "I giovani lavoratori sembrano dover sopportare elevati contributi sociali e alte tasse, un rallentamento della crescita dei salari reali e una bassa copertura pensionistica, insieme a una carriera instabile. Questo è abbastanza - conclude lo studio - per giustificare crescenti preoccupazioni, anche in presenza di una crescita dell'occupazione” Serena Di Ronza (ANSA) Ricerca di Bankitalia: lo stipendio dei giovani cala, guadagnano il 35% meno dei padri. ROMA - I figli hanno buste paga decisamente più leggere dei padri. E "difficoltà crescenti nel costruirsi una carriera lavorativa che consenta il pieno sviluppo delle attitudini e delle capacità individuali". Come se non bastasse a "esacerbare" il gap generazionale esistente fra padri e figli, almeno in termini di guadagni, sono state poi le riforme del sistema previdenziale. E' questa la fotografia dei giovani alle prese con il mondo del lavoro scattata da un 'working paper' della Banca d'Italia, titolo "Il divario generazionale: un'analisi dei salari relativi dei lavoratori giovani e vecchi in Italia". Una ricerca i cui risultati, come tutte quelle di questo tipo raccolte nei 'Temi di discussione, sono responsabilità degli autori e non impegna la posizione ufficiale della Banca d'Italia e che tra le conseguenze di questo stato di cose indica anche la "maggiore dipendenza dalle famiglie di origine". Un accenno che richiama le polemiche seguite all'uso del termine "bamboccioni" da Parte del ministro dell'Economia Tommaso PadoaSchioppa. "Il salario dei lavoratori dipendenti più giovani si è ridotto negli anni Novanta rispetto a quello dei lavoratori più anziani. In particolare, il calo del salario d'ingresso non è stato controbilanciato da una carriera e, quindi, una crescita delle retribuzioni più rapida. La perdita di reddito nel confronto con le generazioni precedenti risulta dunque in larga parte permanente", sottolinea lo studio, osservando come "in un quadro di moderazione salariale", come quello degli ultimi anni, sembra che "l'aggiustamento delle retribuzioni sia stato asimmetrico e abbia penalizzato maggiormente le prospettive dei lavoratori neoassunti rispetto a quelle dei lavoratori impiegati". Alla fine degli anni Ottanta le retribuzioni nette medie mensili degli uomini fra i 19 e i 30 anni "erano del 20% più basse di quelle degli uomini fra i 31 e i 60 anni. Nel 2004 la differenza era quasi raddoppiata in termini relativi, salendo al 35%", osserva lo studio, mettendo in evidenza che un andamento simile è osservato anche per le retribuzioni orarie, "che non risentono della crescente diffusione del lavoro part-time, ed è riscontrabile a tutti i livelli di istruzione". La dinamica del differenziale generazionale prosegue lo studio - riflette il "declino dei salari d'ingresso, Atiemme Filt Guardiamo insieme le differenze dentro ATM SpA Nel decennio 1995 – 2005 il salario mensile iniziale lordo è diminuito del 36%. Un lavoratore assunto nel 2007, a regime, ovvero dopo 21 anni di servizio, recupererà solo in parte la differenza salariale. Un lavoratore assunto nel gennaio 2007 al parametro 134 con contratto d’inserimento personale viaggiante, percepisce una retribuzione lorda annua di € 17.400,00 circa, al netto circa € 14.000,00. Un lavoratore assunto nel 1982, attualmente al parametro 183 personale viaggiante, percepisce una retribuzione lorda annua di € 30.400,00 circa, al netto circa € 20.900,00. Il lavoratore assunto a gennaio 2007, simulando che abbia raggiunto il parametro 183 e 21 anni di servizio, avrebbe un retribuzione lorda annua pari a € 27.400,00 circa, pertanto il lavoratore dopo un periodo abbastanza lungo (21 anni) recupera una parte salariale del 26 %, mentre rimane una differenza salariale strutturale di circa € 3.000,00 pari al 10% in meno. Francesco Morisano 3 Anno 3 - n. 12– Novembre 2007 La filosofia dell’Accordo Quadro è tutta l’opposto: trae l’origine proprio dal particolare ruolo dell’impresa di trasporto pubblico locale e del servizio indirizzato ai cittadini della più complessa area metropolitana del Paese. A partire dalle semplici considerazioni su ciò che vuol dire “produzione del servizio trasporto”, in ogni ramo di attività e nell’intera filiera operativa. Nella realizzazione di qualsiasi bene materiale, il prodotto e la sua qualità può essere visionato, corretto, in qualsiasi momento. In più esso può essere immagazzinato prima ancora della sua collocazione nel mercato. Nella produzione dei servizi ciò non potrà mai avvenire! Il “bene trasporto” lo si giudica in tempo reale; cioè nello stesso istante nel quale viene erogato, senza possibilità correttiva. O è buono o è cattivo! Il punto dolente è che, nel secondo caso, oltre a venir meno nei confronti del cittadino, sono state bruciate le risorse impiegate nell’intera filiera delle attività. Ed è per questo che in questi mondi, più che altrove, c’è l’esigenza di modelli innovativi nelle relazioni sindacali, che prevedano una maggiore considerazione e partecipazione del fattore lavoro nelle dinamiche dell’intero ciclo produttivo. Con tutto ciò che ne deriva dal maggior coinvolgimento che ogni singolo dirigente aziendale, a qualsiasi livello, dovrebbe praticare nei confronti dei lavoratori e delle proprie rappresentanze. Soprattutto nei processi di decisione attinenti alla quantità ed alla qualità del servizio. Questa è la vera scommessa! Il Piano Industriale 2008-2010 avrà maggior possibilità di essere realizzato, se la filosofia partecipativa dell’Accordo Quadro sarà praticata nei comportamenti concreti di tutti i giorni, soprattutto dal management. Nell’immaginaria scala da uno a dieci, questa responsabilità è di 7 punti in capo al gruppo dirigente diffuso e di 3 punti all’altrettanto diffuso ruolo della rappresentanza del lavoro. L’accordo può restare semplicemente un documento chiuso nei cassetti, pieno di belle intenzioni, oppure può diventare uno strumento formidabile di cambiamento e d’innovazione. Il sindacato che l’ha sottoscritto, pur nella consapevolezza delle difficoltà che certamente vi saranno, soprattutto sul piano culturale, ha scelto per la seconda opzione. E l’azienda? segue dalla pagina prima Gli atteggiamenti automatici tradizionali, magari sufficienti in un contesto che appartiene al passato, accentuerebbero il processo involutivo già in corso, addebitabile soprattutto a due ragioni: • alla mancanza di innovazione dei processi operativi • alla scarsa capacità di reperire risorse economiche per gli investimenti necessari. La prima crepa è in capo ai centri decisionali interni, la seconda chiama in causa anche il Comune di Milano, in qualità di proprietario dell’impresa. La persistenza dei due elementi negativi, è bene esserne tutti coscienti, non permetterebbe il miglioramento del servizio promesso ai cittadini e sarebbe il preludio di un futuro incerto, anche per le condizioni dei propri dipendenti. Davvero una autentica beffa! Per queste semplici considerazioni, unitamente alle novità previste nel Piano Industriale, abbiamo tenacemente costruito e sottoscritto con il vertice aziendale un vero e proprio “Accordo Quadro” Esso realizza grossa parte degli obiettivi che FILT CGIL, FIT CISL, UILT UI ed OR.SA. si erano dati all’interno del delicato processo societario di ATM. Un processo denso di pericoli di disarticolazione aziendale e scomposizione contrattuale. Vengono finalmente definite regole certe; una politica del personale unica, una più ordinata scansione delle relazioni sindacali e, cosa importantissima, la definizione di un Gruppo “integrato” in capo ad ATM S.p.A. Vi sono ora tutte le garanzie di applicazione contrattuale per il presente e per il futuro. Vengono salvaguardati i livelli occupazionali e le tutele per eventuali inidoneità alla mansione. L’accordo è esso stesso uno strumento per il cambiamento necessario, a patto però che diventi patrimonio comune di tutto il corpo aziendale, a partire dai propri dirigenti. Oggi non è ancora così! Nella sfera direttiva, registriamo ancora troppi atteggiamenti incoe-renti, più attenti ai destini personali di ognuno, che all’esigen-za di cambiare fase e modo di operare. E ciò rappresenta un problema da rimuovere in fretta e con determinazione. Molti piani industriali di imprese pubbliche hanno fallito gli obiettivi, proprio perché gruppi di potere intermedi ne hanno ostacolato la realizzazione, facendo pagare il conto salato, frutto delle lotte intestine, al contribuente, alla collettività, ai dipendenti. Atiemme Filt Giuseppe Vallifuoco 4 Anno 3 - n. 12– Novembre 2007 Accordo Quadro del Gruppo Atm di Milano Riproduciamo di seguito l’accordo siglato tra la Dirigenza ATM e le OO.SS. In data 4 ottobre 2007 CONSIDERATO ACCORDO QUADRO DEL GRUPPO ATM DI MILANO tra il Gruppo ATM rappresentato dal Presidente e Amministratore Delegato dr. Ing. Elio Catania, dal Direttore Relazioni Industriali dr. Giuseppe Pinna, dal Direttore Risorse Umane dr. Alessandro Mio e le OO.SS. FILT CGIL - FIT CISL - UILT UIL - ORSA Autoferro, rappresentate, per la FILT CGIL dal Segretario Generale di Milano Sig. Giuseppe Vallifuoco, e dai Sigg. Emilio Savino e Francesco Morisano, per la FIT CISL dal Segretario Territoriale Sig. Roberto Rossi, e dal Sig. Giovanni Abimilech, per la UILT UIL dal Segretario Generale Aggiunto Sig. Piero Pozzoli, e dal Sig. Carmelo Minniti, per la ORSA Autoferro dal Segretario Territoriale Sig. Vincenzo Fanelli dal Sig. Achille Della Valle che le Parti hanno sottoscritto in data 29 gennaio 2007 l'impegno di avviare il confronto finalizzato al raggiungimento di una Intesa Quadro che le Parti condividono l'obiettivo strategico del potenziamento del trasporto pubblico locale gestito da ATM, con un forte e costante orientamento teso a garantire: - maggior qualificazione nei servizi di mobilità al cliente; - progressivo consolidamento della sostenibilità ambientale ed energetica; - dinamicità dei modello operativo e gestionale - coinvolgimento e partecipazione delle risorse professionali del Gruppo al cambiamento dei processi dell'intero ciclo di produzione del servizio - promozione a tutti i livelli della cultura di progresso e di innovazione che il modello di governance e l'assetto operativo del Gruppo focalizzano l'attenzione sul servizio erogato al cliente e sulle risorse umane del Gruppo, con caratteristiche definite ed imprescindibili: -ATM Gruppo integrato sistema di governo unitario del Gruppo unicità funzionale e chiarezza dei ruoli e delle responsabilità - funzionamento per processi operativi e processi di gestione - massima continuità operativa - centralità del fattore lavoro, risorsa essenziale per lo sviluppo del Gruppo PREMESSO che dal 1° gennaio 2007 è stato avviato il processo di societarizzazione di ATM spa in esecuzione delle specifiche deliberazioni adottate dal Consiglio Comunale di Milano che le OO.SS. hanno richiesto, fin dall'avvio della procedura, l'apertura di un approfondito confronto sul modello operativo della societarizzazione operata, con particolare riferimento al Piano Industriale, alla organizzazione del lavoro, alla occupazione ed alle tutele complessive che a partire dal mese di maggio 2007, ATM ha avviato una profonda revisione del modello di governance con assunzione del ruolo di Capo Gruppo del sistema di Imprese costituite a seguito dei processo di societarizzazione che nel mese di settembre 2007, il Gruppo ATM ha definito il Piano di Impresa 2008/2010 che indica il necessario rinnovamento organizzativo ed operativo per sostenere la crescita del Gruppo e la sua leadership nel trasporto pubblico locale su di un'area più vasta del territorio milanese, con un ruolo attivo nel complesso sistema della mobilità e tutto ciò a supporto della competitività in vista delle future gare in Italia ed all'estero che le politiche di concertazione costituiscono lo strumento primario e privilegiato per promuovere la partecipazione dei lavoratori del Gruppo ATM al perseguimento degli obiettivi strategici; per lo sviluppo delle professionalità; per la condivisione dei passaggi più impegnativi per il futuro dei TPL e le sfide del mercato competitivo; per la prevenzione e risoluzione di possibili conflitti. continua a pagina 6 e 7 Atiemme Filt 5 Anno 3 - n. 12– Novembre 2007 segue dalla pagina 5 tutte le risorse dei Gruppo, monitoraggio continuo per la valorizzazione di nuove conoscenze acquisite nel corso del rapporto di lavoro. SI CONVIENE 1. 2. 3. 4. 5. CAPO I UNITARIETÀ DELLE POLITICHE DI GRUPPO Il Gruppo ATM persegue obiettivi di sviluppo tesi a cogliere le opportunità di espansione, sia nell'ambito delle attività tipiche del TPL che nei servizi ad esso collegati, con prioritario riguardo all'area metropolitana di Milano ed alla Regione Lombardia. Tali obiettivi saranno perseguiti assicurando alle Società del Gruppo le necessarie risorse finanziarie, attraverso politiche di partnership e l'acquisizione di partecipazioni in altre imprese, con particolare riferimento a quelle che svolgono attività di TPL. In tale contesto ATM spa, in quanto capo-gruppo, assicura l'unitarietà delle politiche delle Società controllate attraverso indirizzi orientati a garantire stabilità e coerenza strategica con il Piano Industriale di Gruppo. ATM spa, promuove, in tutte le Società del Gruppo, politiche unitarie di valorizzazione e sviluppo delle risorse umane capaci di accrescere la professionalità, lo spirito di appartenenza, la condivisione ed Il concorso dei la vor atori alla realizzazione degli obiettivi, nonché del loro ruolo sociale. Alla Capo-Gruppo ATM spa è riservato li ruolo di coordinare e regolare il confronto con le OO.SS. e le RSU, attraverso un modello innovativo di Relazioni Industriali fondato su politiche di concertazione che, attraverso il reciproco riconoscimento e rispetto dei ruoli, siano in grado di tutelare il lavoro nelle società del Gruppo ATM e di concorrere ad assicurare il miglior servizio possibile alla clientela. 7. Politiche retributive - Definizione di politiche retributive correlate alla crescita professionale ed al raggiungimento degli obiettivi del Gruppo ATM nell'ambito della contrattazione di secondo livello. 8. Sistema meritocratico e premiante - Definizione di un sistema meritocratico e premiante mediante la valutazione delle posizioni, delle competenze e delle prestazioni con percorsi di carriera dedicati, rivolti a tutto il personale del Gruppo, attraverso regole trasparenti e pre-definite. 9. Salvaguardie nei processi di societarizzazione e gara - Fermo restando l'adempimento degli obblighi di gara e delle normative di riferimento, impegno a salvaguardare nei processi di gara e di societarizzazione i livelli occupazionali ed i trattamenti derivanti dal CCNL e dalla contrattazione aziendale di secondo livello. - II contratto di riferimento per l'ambito del TPL e per le attività accessorie allo stesso è il CCNL autoferrotranvieri - Internavigatori (TPL - mobilità). 10. Sviluppo della occupazione in armonia con lo sviluppo del Piano Industriale - Nell'arco del triennio 2008/2010 sostanziale mantenimento della occupazione ed assunzioni di nuovo personale per 650 unità. 11. Governo dei processi di mobilità interaziendali - Condivisione dei criteri generali relativi a processi di mobilità e di interoperatività. CAPO II UNITARIETÀ DELLE POLITICHE DEL PERSONALE 6. Valorizzazione e sviluppo delle risorse umane - Definizione di piani triennali per il sostegno e lo sviluppo delle risorse umane del Gruppo: sostegno e sviluppo del patrimonio di competenze distintive, tecniche, amministrative e manageriali; percorsi formativi e professionali finalizzati all'aggiornamento continuo ed alla crescita professionale per 12. riprofessionalizzazione e formazione del personale - Supporto formativo continuo per il sostegno e lo sviluppo delle professionalità esistenti all'interno del Gruppo. - Definizione dei criteri generali per la ri-professionalizzazione e per la ricollocazione, anche attraverso percorsi di mobilità interaziendale, sostenuta da specifici interventi continua a pagina 7 Atiemme Filt 6 Anno 3 - n. 12– Novembre 2007 segue dalla pagina 6 Frasi celebri formativi, dei personale divenuto inidoneo alla mansione. Alcuni uffici sono come il cimitero: “qui riposa il signore tal dei tali”. M.G. SAPHIE 13. Attività sociali / assistenziali /ricreative per le Società dei Gruppo e delle partecipate Definizione di politiche concertate per il mantenimento e lo sviluppo delle attività sociali, assistenziali, ricreative e culturali di tutto il personale del gruppo. Una persona intelligente può sempre fingere di essere un cretino mentre il contrario è assolutamente impossibile. W. ALLEN 14. Salute e sicurezza Mantenimento e sviluppo degli interventi per la promozione della salute e della sicurezza sia del trasporto che sui luoghi lavoro. Fai il tuo lavoro con passione e avrai successo: c’ è così poca concorrenza. ELBERT HUBBARD 15. Pari opportunità - Costituzione, a livello di Gruppo, dei comitato per le pari opportunità. Progettazione e sviluppo di azioni positive. Molte persone usano molta più energia per parlare dei problemi di quante non ne utilizzano per risolverli. SENECA CAPO III UNITARIETÀ DELLE POLITICHE DI RELAZIONI INDUSTRIALI 16. Modello innovativo delle Relazioni Industriali dei Gruppo ATM Le Parti individuano in un nuovo Protocollo delle Relazioni Industriali del Gruppo ATM un modello fondato sulla concertazione e sulle seguenti caratteristiche e metodologie fondamentali, tra loro imprescindibili, quali: - informazione, consultazione, negoziazione, gestione degli accordi . assetti contrattuali e certezza dei livelli di interlocuzione . partecipazione dei lavoratori - attraverso le proprie rappresentanze - agli obiettivi strategici dei Gruppo ATM . - Il nuovo Protocollo delle Relazioni Industriali del Gruppo ATM è parte integrante del presente Accordo Quadro. 17. Prerogative sindacali - Le Parti concordano sulla riqualificazione delle prerogative sindacali in armonia, con l'unitarietà delle Politiche del Personale e delle Politiche di Relazioni Industriali definite nel Protocollo delle Relazioni Industriali dei Gruppo ATM. Atiemme Filt Testo Unico ACCORDI ORARI di A.T.M. S.p.A. linee di superficie urbana linee metropolitane 1, 2, 3 linee di superficie interurbana Chiedilo al tuo delegato d’impianto 7 Anno 3 - n. 12– Novembre 2007 2° TRANCE DEL BIENNIO ECONOMICO 2006/2007 AUMENTO MENSILE AL PAR. 175 EURO 52,00 Figure professionali NUOVA incrementi RETRIBUZIONE dal TABELLARE 01/09/2007 param. Retribuzione Tabellare contingenza scatto T.D.R. 250 1279,67 554,80 38,31 73,78 74,29 1353,96 230 1177,30 550,41 35,25 67,88 68,34 1245,64 Resp. unita' amm.va /tecnica complessa professional Capo unita' organ.va amm.va / tecnica Coordinatore di esercizio Coordinatore 230 1177,30 550,41 35,25 67,88 68,34 1245,64 210 210 1074,93 1074,93 546,39 546,39 32,18 32,18 61,97 61,97 62,40 62,40 1137,33 1137,33 Coordinatore ferroviario 210 1074,93 546,39 32,18 61,97 62,40 1137,33 Capo unita' tecnica Coordinatore di ufficio 205 205 1049,34 1049,34 546,39 546,39 31,42 31,42 60,50 60,50 60,91 60,91 1110,25 1110,25 Coordinatore ferroviario 202 1033,98 546,39 30,96 59,61 60,02 1094,00 Specialista 193 987,91 542,39 29,58 56,96 57,35 1045,26 Sddetto all'esercizio Capo stazione Assistente coordinatore Tecnico di bordo Macchinista (pos.4) Capo operatori Macchinista (pos.3) Operatore di esercizio (pos.4) Operatore certificatore Coordinatore della mobilita' Collaboratore di ufficio Operatore di esercizio (pos.3) Operatore tecnico Addetto alla mobilita' Macchinista (pos.2) Capo treno (pos.3) Operatore qualificato (pos.2) Operatore di gestione Operatore di esercizio (pos.2) Operatore qualificato di ufficio (pos.2) Assistente alla clientela Macchinista (pos.1) Operatore qualificato della mobilita' Operatore f.t.a. (pos.2) Operatore di stazione (pos.2) Operatore qualificato di ufficio (pos.1) Operatore di esercizio (pos.1) Operatore qualificato (pos.1) 193 193 193 190 190 188 183 183 180 178 175 175 170 170 165 165 160 158 158 987,91 987,91 987,91 972,56 972,56 962,32 936,72 936,72 921,36 911,13 895,77 895,77 870,18 870,18 844,58 844,58 818,99 808,75 808,75 542,39 542,39 542,39 542,39 542,39 540,51 540,51 540,51 539,62 539,62 539,62 539,62 539,62 539,62 536,60 536,60 536,60 536,60 536,60 29,58 29,58 29,58 29,12 29,12 28,81 27,83 27,83 27,59 27,28 26,85 26,85 26,05 26,05 25,29 25,29 24,65 24,65 24,65 56,96 56,96 56,96 56,07 56,07 55,48 54,01 54,01 53,12 52,53 51,65 51,65 50,17 50,17 48,69 48,69 47,22 46,63 46,63 57,35 57,35 57,35 56,46 56,46 55,86 54,38 54,38 53,49 52,89 52,00 52,00 50,51 50,51 49,03 49,03 47,54 46,95 46,95 1045,26 1045,26 1045,26 1029,02 1029,02 1018,18 991,10 991,10 974,85 964,02 947,77 947,77 920,69 920,69 893,61 893,61 866,53 855,70 855,70 155 793,40 533,58 23,75 45,74 46,06 839,46 154 153 788,28 783,16 533,58 533,58 23,60 23,45 45,45 45,15 45,76 45,46 834,04 828,62 151 772,92 533,58 23,14 44,56 44,87 817,79 145 143 742,21 731,98 533,58 533,58 22,22 21,92 42,74 42,20 43,09 42,49 785,30 774,47 140 716,62 533,58 21,46 41,32 41,60 758,22 140 140 716,62 716,62 533,58 533,58 21,46 21,46 41,32 41,32 41,60 41,60 758,22 758,22 continua a pagina 9 Atiemme Filt 8 Anno 3 - n. 12– Novembre 2007 2° TRANCE DEL BIENNIO ECONOMICO 2006/2007 AUMENTO MENSILE AL PAR. 175 EURO 52,00 NUOVA incrementi RETRIBUZIONE dal 01/09/2007 TABELLARE param. Retribuzione Tabellare contingenza scatto T.D.R. Operatore della mobilita' 138 706,38 533,58 21,06 40,73 41,01 747,39 Operatore di scambi cabina 135 691,03 530,19 20,69 39,84 40,11 731,14 Operatore d'esercizio C.I. 134 685,91 530,19 0,00 39,15 39,82 725,73 Operatore di ufficio 130 665,43 530,19 19,92 38,37 38,63 704,06 Operatore di manutenzione 130 665,43 530,19 19,92 38,37 38,63 704,06 Collaboratore di esercizio 129 660,32 530,19 19,77 38,07 38,33 698,65 Operatore di manovra 123 629,60 530,19 19,10 36,30 36,55 666,15 Capo squadra ausiliari 121 619,37 527,56 18,54 35,71 35,95 655,32 Operatore generico 116 593,77 527,56 17,78 34,23 34,47 628,24 Ausiliario 110 563,05 527,56 16,93 32,46 32,69 595,74 Ausiliario generico 100 511,87 524,20 15,33 29,51 29,71 541,58 Figure professionali Ulteriori elementi della retribuzione nazionale previsti dalla vigente normativa del C.C.N.L. Autoferrotranviari ed Internavigatori (A) L'indennità di mensa di cui all'accordo nazionale 2 ottobre 1989, punto 8) Euro 16,53 / (B) L'indennità di turno di cui all'accordo nazionale 21 maggio 1981, art. 5 lett. A) Euro 0,52 (C) L'indennità domenicale di cui all'accordo nazionale 21 maggio 1981, art. 5 lett. B) Euro 5,81/ (D) L'indennità di funzione di cui all'accordo nazionale 2 ottobre 1989, punto 6), lett. a) Euro 72,30 (E) L'indennità di funzione di cui all'accordo nazionale 2 ottobre 1989, punto 6), lett. a) Euro 51,65 Ai lavoratori assunti nelle figure professionali dell’operatore di esercizio, di macchinista e di capo treno, successivamente al 27 novembre 2000, dal mese successivo a quello di maturazione di 4 anni di anzianità specifica ai sensi dell’art. 2, lett. c), dell’accordo nazionale 27 novembre 2000, è riconosciuto un assegno perequativo lordo di € 18 che rientra nella retribuzione normale. Tale assegno non verrà più erogato alla attribuzione del parametro successivo a quello di accesso ovvero nei casi di attribuzione di un’altra figura professionale. L’assegno predetto non trova applicazione nel caso del cd. capo-treno che non abbia le necessarie abilitazioni professionali. Francesco Morisano Atiemme Filt 9 Anno 3 - n. 12– Novembre 2007 di ottenere l’effetto contrario a quello che ci si era prefissi. ATM vuole essere un’azienda leader nel campo del trasporto pubblico e vuole mantenere la manutenzione dei suoi mezzi all’interno. Le attrezzature e i macchinari esistenti, oltre a non essere tecnologicamente all’avanguardia, non ricevono l’adeguata manutenzione, con il conseguente risultato di non riuscire a garantire l’efficienza necessaria, con relativo danno alla produttività. Invece di fare investimenti mirati, sempre più spesso si ricorre ad appalti per soddisfare la richiesta di lavoro. Questa, come ogni altra scelta, è legittima. Sarebbe però opportuno definire una volta per tutte quale scelta si vuole compiere e poi portarla avanti in maniera coerente sostenendola in tutte le sedi. L’ultima considerazione è per il capannone dell’officina. A causa della pioggia caduta nella notte e nella mattinata della presentazione del piano, coloro che erano presenti hanno potuto vedere in quali condizioni i lavoratori di Teodosio devono lavorare ogni qualvolta una perturbazione si abbatte su Milano e, nonostante le richieste della RSU ai vari responsabili aziendali, nulla è stato fatto. Crediamo che finalmente sia arrivato il momento di risolvere questo problema, anche per dare un segnale chiaro ai lavoratori su come la nuova dirigenza intende affrontare le questioni ancora aperte. Il giudizio che si darà nei Suoi confronti sarà motivato esclusivamente da quello che Lei farà, non da altri motivi. Speriamo che possa essere del tutto positivo. Lettera aperta al Presidente ATM Ing. ELIO CATANIA Nella mattinata di mercoledì 26 settembre si è tenuta la presentazione del piano industriale ai funzionari aziendali; l’incontro si è svolto nei locali verniciatura dell’officina generale di Teodosio. Pensiamo che la scelta sia ricaduta su questo luogo evidentemente per dare un preciso segnale: rimarcare l’importanza della manutenzione nell’economia dell’azienda, cosa da Lei ribadita nell’intervista al Corriere del 13 settembre scorso. Se questo è stato il motivo non possiamo che essere d’accordo sulla scelta che è stata fatta, ma certamente, ha potuto notare gli enormi problemi che ha questa officina, per carenze di personale, di attrezzature e strutturali. Appare evidente che, se si ritiene che questo settore dovrà svolgere un ruolo strategico nell’economia aziendale, al fine di migliorare sia la qualità che l’efficienza del servizio, sarà necessario ricominciare ad investire tenendo all’interno tutte quelle lavorazioni legate alla sicurezza d’esercizio. Le capacità operative e tecniche degli addetti sono più volte emerse, basta ricordare l’ultima creatura uscita dalla nostra officina “l’ATMosfera” che ha visto gli operai superare problemi che il “consulente“ non era in grado di risolvere. Più volte, a parole, si è cercato di motivare i lavoratori, ma poi i fatti sono sempre andati nel senso opposto: invece di gratificare gli operatori in vario modo (anche promuovendo chi dimostrava capacità) sono stati trattati da incapaci o da parassiti che pesavano sul bilancio aziendale, premiando invece coloro che non hanno nessuna capacità oltre quella di conoscere qualcuno che occupa posizioni di rilievo, con il risultato R.S.U. TEODOSIO Gocce Novità Libretto Postale Dal 1° gennaio 2007 il meccanismo di calcolo dei rendimenti dei Libretti Nominativi Ordinari viene modificato per premiare chi utilizza il libretto postale come vera e propria forma di risparmio. E’ assegnata a tutti i libretti la classe di rendimento "Giallo". Con decorrenza 1° gennaio 2008 verrà assegnata la classe di rendimento "Oro" a quei libretti la cui giacenza media nel 2007 sia aumentata di oltre il 35% rispetto a quella dell’anno precedente. La classe "Oro" otterrà una maggiorazione sul rendimento pari allo 0,50%. Atiemme Filt 10 Anno 3 - n. 12– Novembre 2007 Salute e benessere “L’Alimentazione del Buonumore” “No Diet, Love Body” Come nutrirsi senza rinunciare al piacere della buona cucina Secondo una statistica della rivista “Grand Gourmet,”passiamo, mangiando, circa 15 anni della nostra vita da svegli e ci mettiamo a tavola in media centomila volte nel corso della nostra esistenza. la funzione sociale del cibo è evidente sin dall’antichità ed il banchetto come status symbol non è certo una invenzione recente. Già nell’antica Grecia l’offerta di cibo e di ospitalità faceva parte di una liturgia che ancora oggi seguiamo come regola. Nelle civiltà successive una cura particolare era riservata alla preparazione della tavola che doveva essere ricca di decorazioni, con posate pregiate, porcellane, argenti, calici di cristallo e ornamenti floreali in modo da trasformare il pranzo in un simbolo di ricchezza e di opulenza. Ai giorni nostri il pranzo diventa non solo occasione di convivialità nel significato platonico della parola, ma anche preludio alla conclusione di una affare o alla nascita di un nuovo amore. In una società opulenta e consumistica come la nostra il cibo rappresenta più che mai un’occasione di trasgressione oltre che un pericoloso strumento per i “peccati di gola”pertanto è bene goderne senza eccedere. Secondo l’opinione comunemente più diffusa un regime di restrizioni e privazioni, imposto da un medico ma spesso anche da se stessi, ritenuto necessario per poter perdere peso. Quasi una sorta di punizione per aver caricato sul proprio organismo quei chilogrammi di troppo che a tutti i costi si desidera eliminare. Si tratta però di un approccio quanto mai errato al proprio corpo, sia perché difficilmente si sopporta a lungo un regime alimentare frutto di un’imposizione, sia perché una volta terminata la “dieta” così intesa i chili persi vengono presto recuperati. A questo si aggiungono gli effetti negativi sull’umore, visto che in questi casi viene meno il piacere del cibo che è una delle gratificazioni fondamentali per il corpo umano. Tutto questo accade perchè non si individua il vero problema, che consiste nella mancata conoscenza degli alimenti in modo corretto. Il metodo dell’alimentazione del buono umore ci permette non solo di raggiungere e mantenere il nostro peso forma, ma anche di farlo senza rinunciare ai piaceri della tavola, senza alterare il nostro umore e senza dover dire addio ai pranzi, feste o altre situazioni comuni ad una qualsiasi vita sociale. Una serie di semplici regole di rieducazione ad un corretto stile di vita e dunque ad un sano ed equilibrato rapporto con il cibo, che ci permetta così Atiemme Filt di riprendere ad amare il nostro corpo, quello reale, e di aumentare così anche la nostra autostima. Con l’alimentazione del buonumore non esistono cibi proibiti, ma solo una serie di accorgimenti che ci permettano di mangiare ogni tipo di cibo in maniera intelligente, senza veti né privazioni, mantenendo il giusto apporto quotidiano di elementi nutritivi, vale a dire proteine, carboidrati, grassi, vitamine e Sali minerali, da distribuire attraverso tre pasti principali e due spuntini, da bilanciare in base alle esigenze di vita del singolo soggetto. Un metodo dunque che, nella fase di dimagrimento, favorisce attraverso la creazione quotidiana di un deficit calorico pari a 7001100 calorie la discesa di peso con il più alto apporto calorico possibile, permettendo ogni due di perdere dai 6 ai 10 chili di tessuto adiposo, a seconda dell’età, del sesso, e dello stile di vita del soggetto. 11 Anno 3 - n. 12– Novembre 2007 Questo libro non conterrà nessuna “formula magica”o regime da seguire, ma i principi alla base dell’alimentazione del buonumore e una serie di consigli presentati sotto forma di domande e risposte che rispecchiano i dubbi più frequenti dei soggetti che iniziano un programma di educazione alimentare. • • • I principi alla base dell’‘Alimentazione Buonumore’: • Nessun alimento è vietato; del • • • È possibile mangiare pane e pasta tutti i giorni; • Non si rimane isolati a tavola dal resto del nucleo familiare, in quanto è possibile assumere gli stessi alimenti che mangia il resto della famiglia; • La scelta e la distribuzione degli alimenti nell’arco della giornata sono scelti direttamente dal soggetto insieme al medico, in base ai propri gusti ed al proprio stile di vita, costruendo la corretta alimentazione su di sé come un abito su misura; • Si fanno 3 pasti principali (colazione, pranzo e cena) ed almeno 2-3 spuntini da distribuire a piacere nell’arco della giornata in modo da non rimanere per lunghi periodi a digiuno (l’ideale sarebbe far passare 3 ore tra un pasto e l’altro); • Evitare di saltare gli spuntini; • • • Bere almeno un litro e mezzo/due litri di acqua al giorno; • È possibile bere vino o birra, non oltre il 10% dell’apporto calorico giornaliero; • Gli alimenti possono essere invertiti nell’arco della giornata; • I legumi vanno consumati 2-3 volte a settimana abbinati a pasta, riso o pane; • La carne va consumata 3-4 volte a settimana; • • • Il pesce va consumato 3-5 volte a settimana; • Le uova vanno consumate 1-2 volte a settimana; • • Frutta e verdura vanno consumate 4-5 volte al giorno; • Latte o yogurt vanno consumati 1-2 volte al giorno; • Le patate vanno utilizzate al posto di pane, pasta o riso; • Il riso va utilizzato al posto della pasta; griglia, al forno, senza grassi aggiunti; Ai sughi l’olio deve essere aggiunto a fine cottura; I cibi fritti vanno limitati a poche volte nell’arco di un mese e solo durante il mantenimento; Usare preferibilmente l’olio di oliva rispetto al burro ed agli altri grassi di origine animale; Si possono assumere the e caffè in quantità ragionevoli (3-4 tazzine di caffè al giorno); È possibile mangiare i formaggi una volta a settimana; È possibile assumere lo zucchero in quantità limitate (1-2 cucchiaini al giorno); Sì ad una porzione di dolce o cioccolato, nella giusta quantità, nell’arco della settimana; • Si può mangiare una pizza margherita una volta a settimana; • I carboidrati ed i formaggi vanno sempre pesati; • Si può avere una certa tolleranza nel pesare carne, pesce e frutta; • Le verdure possono anche non essere pesate; • L’olio va dosato con il cucchiaio od il cucchiaino; • Permette di perdere dai 6 ai 10 kg. in due mesi (in base al peso, all’altezza, all’età ed al sesso del soggetto); Vanno assunti nell’arco della giornata il 40-60% di carboidrati, il 15-35% di grassi ed il 15-35% di proteine, sia nella fase di dimagrimento che nel mantenimento; Sono possibili diverse strategie nella fase di mantenimento: si possono aumentare le calorie da assumere giorno per giorno; si possono incrementare le calorie del 50% dal lunedì al venerdì per poi concedersi delle trasgressioni con il restante 50% il sabato sera e la domenica a pranzo; si può concentrare tutto il surplus calorico il sabato e la domenica; Aiuta a tenere sotto controllo il livello di colesterolo, trigliceridi e glucosio grazie al giusto equilibrio di proteine, carboidrati e grassi, per cui rappresenta un corretto regime alimentare adatto a tutti e non solo a chi deve perdere peso. Dr. Carlo Carchia • I cibi possono essere cucinati al vapore, bolliti, alla Atiemme Filt 12 Anno 3 - n. 12– Novembre 2007 Fondo di previdenza per gli addetti ai pubblici servizi di trasporto (ex Fondo Roma) Previdenza Accertamento del diritto a pensione di anzianità Accordo 23 luglio 2007 I lavoratori del settore dei Trasporti della Provincia di Milano votano SI !! Le lavoratrici ed i lavoratori milanesi dei trasporti hanno dato il proprio assenso sul Protocollo sottoscritto il 23 luglio 2007, Welfare - Lavoro e Competitività con una percentuale vicinissima al 60%. Ciò è avvenuto con una significativa partecipazione alle assemblee informative ed al voto di oltre 13.000 addetti, con una prova di effettiva democrazia sindacale. Con diversi dati percentuali, in tutti i settori del trasporto si sono affermate le ragioni del sindacato confederale: Voti settore SI % NO % validi FS + Appalti 3.052 2.040 66.8% 1.012 33.2% Merci 2.719 1.785 65.6% 934 34.4% T.P.L. 5.589 2.844 50.9% Aereo 730 467 64.0% 263 36.0% Viabilità 693 462 66.7% 231 26.8% Altre 56 41 73.2% 15 26.8% 2.745 49.1% Ribaltati completamente i dati del referendum del ’95, sulla riforma delle pensioni, che registrarono il 61% dei contrari. In tutte le grandi imprese di trasporto prevale il SI ed anche in ATM, dove si è affermato un voto contrario, la differenza fra i NO e i SI è solo del 2%. PRECOTTO/ GOBBA VOTI SI 317 DIREZIONE 73 MONTEROSA Nell’ipotesi di un lavoratore autoferrotranviere che dopo il 1 gennaio 1996 si dimette e si rioccupa come dipendente in una azienda non autoferrotranviaria che versa i contributi all’AGO per quest’ultima attività. I contributi acquisiti presso il fondo pensione lavoratori dipendenti a decorrere da 1 gennaio 1996 possono essere cumulati con quelli acquisiti per l’attività autoferrotranviarie (ex Fondo Roma) in contabilità separata ai fini del diritto e della misura della pensione. La liquidazione della pensione di invalidità specifica, di cui agli articoli 12, comma 1, lett.a) e 13, comma 1, lett.a) e b) della legge 28 luglio 1961, n. 830, presuppone lo svolgimento del servizio di addetto al trasporto pubblico al momento del riconoscimento dell’invalidità, mentre per quanto riguarda la pensione di vecchiaia per il personale viaggiante, come già precisato con la circolare INPS n. 75 del 1994, questa può essere liquidata solo nei confronti dei soggetti che rivestano la qualifica di personale viaggiante e svolgono stabilmente le relative mansioni alla data di cessazione del rapporto di lavoro. BAGGIO VOTI NO 67 71.57% GALLARATESE 42 76.36% 114 60.96% GIAMBELLINO 360 89.33% MM 2 83 56.85% NOVARA 161 53.85% MM 3 77 63.11% MM 1 203 73.55% MOLISE 174 61.70% MONZA 54 72.97% SALMINI 78 78% ROGOREDO 21 52.50% MESSINA 138 50.92% SARCA 203 51% PALMANOVA 138 58.97% TEODOSIO 108 61.84% GORGONZOLA 27 71.05% TREZZO 38 77.55% ZARA 21 84% DESIO/VAREDO 36 69.2% LEONCAVALLO 50 52.08% MAG./CUGG./ ABBIAT. 46 54.05% TICINESE 68 50% TICINESE 68 50% DEPOSITI CHE HA PREVALSO IL SI % 61% DEPOSITI CHE HA PREVALSO NO % 54% Il risultato complessivo e’ così determinato 47,54% dei lavoratori ha votato SI mentre il 52,46% ha votato NO Atiemme Filt 13 Anno 3 - n. 12– Novembre 2007 Protezione sociale cui al presente comma è assicurata la copertura finanziaria di specifico provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica per il triennio 20082010 e recante le disposizioni attuative del predetto Protocollo. Detrazione Abbonamento Trasporto Pubblico Locale Finalmente nel disegno di legge della finanziaria per l’anno 2008, (in questi giorni all’esame del Parlamento) sono previste delle detrazioni per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, un fatto positivo, nonché una piccolissima risposta alle tante richieste della FILT CGIL Lombardia, tema per altro dibattuto da tempo nei vari direttivi, convegni e dibattiti organizzati dalla FILT. Stralci di articoli finanziari Ici, affitti e incapienti. Sono circa 18 milioni le famiglie (oltre i tre quarti del totale) che beneficeranno delle misure della manovra 2008 su Ici, affitti e incapienti, con un guadagno medio che varia da 524 euro per quelle più povere a circa 100 euro per quelle più ricche. Esaminando le tipologie familiari, l'aumento più consistente andrebbe alle famiglie con più di 4 componenti e ai nuclei con capofamiglia operaio, rispettivamente 413 e 223 euro in media. All'opposto, le famiglie con uno o due componenti e con persona di riferimento anziana o pensionata riceverebbero guadagni relativamente ridotti, tra 85 e 119 euro. Promosso il bonus per gli incapienti che potrà far registrare una marcata riduzione dell'intensità di Povertà e potrebbe realizzare un miglioramento delle condizioni pari a quasi un punto percentuale. Eliminazione del tetto di 50mila euro di reddito per le nuove agevolazioni Ici. Articolo 6. Trasporto Pubblico Locale 7. Ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2008 per l'acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale, spetta una detrazione dall'imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, nella misura del 19 per cento per un importo delle spese stesse non superiore a 250 euro. La detrazione spetta sempre ché le spese stesse non siano deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo. La detrazione spetta anche se la spesa è stata sostenuta nell'interesse delle persone indicate nell'articolo 12 del citato testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, che si trovino nelle condizioni indicate nel comma 2 del medesimo articolo 12. Ticket Sulla sanità, come annunciato dal ministro Livia Turco scompaiono definitivamente i ticket sulle visite. Gli 830 milioni di "copertura" necessari per rendere operativa la misura nel 2008 sono stati trovati facendo leva su un taglio più incisivo ai costi della politica e alle spese della pubblica amministrazione. L'abitazione principale non penalizzerà più i lavoratori dipendenti nel calcolo delle detrazioni fiscali. Il disegno di legge finanziaria 2008 risolve il problema sorto lo scorso anno per i dipendenti in possesso della prima casa, quando l'abitazione, anche se esente da Irpef, faceva scattare un minor sconto fiscale. La legge 296/06 (Finanziaria 2007) ha introdotto, dal 1° gennaio 2007, al posto delle precedenti deduzioni dall'imponibile, il riconoscimento delle detrazioni d'imposta sia per carichi di famiglia (articolo 12) sia per il solo fatto di possedere redditi da lavoro o da pensione (articolo 13). Articolo 62. (Risorse per l'attuazione del «Protocollo su previdenza, lavoro e competitività per l'equità e la crescita sostenibili» del 23 luglio 2007) 1. Ai fini dell'attuazione di quanto previsto dal «Protocollo su previdenza, lavoro e competitività per l'equità e la crescita sostenibili» del 23 luglio 2007 è istituito, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, un Fondo per il finanziamento del Protocollo medesimo nel limite complessivo di 1.548 milioni di euro per l'anno 2008, di 1.520 milioni di euro per l'anno 2009, di 3.048 milioni di euro per gli anni 2010 e 2011 e di 1.898 milioni di euro a decorrere dall'anno 2012. A valere sulle risorse del Fondo di Atiemme Filt 14 Anno 3 - n. 12– Novembre 2007 Ambiente e viabilità Legnano, San Vittore Olona, Segrate, Senato, Seregno, Sesto San Giovanni, Settimo Milanese, Severo, Usmate Velate, Varedo, Vedano Al Lambro, Verano Brianza, Villasanta, Vimercate, Vimodrone, Borgarello, Carbonara Al Ticino, Certosa Di Pavia, Cura Carpignano, Marcignago, Mezzanino, Pavia, San Genesio Ed Uniti, San Martino Siccomario, Sant`Alessio Con Violone, Torre D`Isola, Travaco` Siccomario, Valle Salimbene, Busto Arsizio, Caronno Pertusella, Cassano Magnano, Castellana, Gallarate, Gerenzano, Origlio, Samarate Prevenzione inquinamento atmosferico Provvedimenti relativi al periodo dal 15 ottobre 2007 al 15 aprile 2008. Criteri e modalità di attuazione del piano d’azione 2007-2008 per il contenimento e la prevenzione degli episodi acuti di inquinamento atmosferico La Giunta Regionale ha approvato, nella seduta del 10 ottobre 2007 la D.G.R. n. 5546, che stabilisce i provvedimenti per il contenimento e la prevenzione degli episodi acuti di inquinamento atmosferico, per il periodo 15/10/2007 - 15/04/2008. Blocco della circolazione degli autobus "pre euro 1" Provvedimento attuativo della L.R. n. 24/2006 In particolare i provvedimenti si applicano alla Zona A1 del territorio regionale (d.G.R.n. 5290/07) e riguardano: In attuazione alla Legge regionale n. 24 del 11/12/2006 ""Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a • Il fermo del traffico nelle tutela della salute e giornate da lunedì a venerdì, dell'ambiente", la Giunta escluse le giornate festive regionale ha emanato con infrasettimanali, dalle ore 7.30 Divieto Delibera n. 4924 del 15 alle ore 19.30, dei veicoli Pre euro 1 giugno 2007 il primo "Euro 0" a benzina o diesel e provvedimento attuativo "Euro 1" diesel. inerente gli autobus che svolgono servizio di Il divieto di utilizzo di biomassa trasporto pubblico locale, legnosa in apparecchi per il con il quale si stabilisce che, riscaldamento domestico degli a partire dal 1 luglio 2007, non sara più edifici, nel caso siano presenti altri impianti per consentita la circolazione degli autobus "pre riscaldamento alimentati con altri combustibili euro1", cioè quelli non omologati ai sensi della ammessi, ai sensi dell'articolo 11, comma 1, lettera direttiva 91/542/CEE e direttive successive. b), della l.r. 24/2006. Zonizzazione del territorio regionale Comuni della Provincia di Milano compresi in Zona A1 Agrate Brianza, Arcore, Arese, Assago, Baranzate, Barlassina, Bernareggio, Bollate, Bovisio Masciago, Bresso, Brugherio, Buccinasco, Canegrate, Caponago, Carate Brianza, Carnate, Carugate, Cernusco Sul Naviglio,Cerro Maggiore, Cesano Boscone, Cesano Maderno, Cesate, Cinisello Balsamo,Cologno Monzese, Concorezzo, Cormano, Corsico,Cusano Dilanino, Desio, Garbagnate Milanese, Giussano, Lainate, Legnano, Lentate Sul Severo, Limbiate, Lissone, Meda, Milano, Monza, Muggio`, Nervino, Nova Milanese, Novate Milanese, Opera, Paderno Dugnano, Parabiago, Pero, Peschiera Borromeo, Pioltello, Pogliano Milanese, Rescaldina, Rho, Ronco Brigantino, Rozzano, San Donato Milanese, San Giorgio Su Atiemme Filt Il divieto di circolazione vale per tutti i bus di tipo urbano, suburbano e interurbano e si applica all'intera rete stradale lombarda, tranne le autostrade. Sono esclusi dal divieto i veicoli a gasolio dotati di efficace filtro antiparticolato, i mezzi delle forze dell'ordine e quelli utilizzati per servizi di soccorso o emergenza. È prevista una deroga temporanea fino al 31 dicembre 2007, per gli autobus per i quali la Circolare Ministeriale del febbraio 2006 consente l'omologazione dei filtri antiparticolato e che abbiano in corso una procedura di installazione o omologazione, oltre che a quelli per i quali sia già stata programmata la sostituzione entro la fine dell'anno. 15 Anno 3 - n. 12– Novembre 2007 Aperta la seconda tratta della metropolitana di Torino “Smog alle stelle, traffico stritolante”. Questa frase riecheggia sulla bocca di tutti. Quale soluzione per uscire dall'empasse di mobilità in cui si trovano le metropoli e attuare provvedimenti strutturali di varia natura per incentivare all'uso dei mezzi pubblici? Bisogna attuare tutta una serie di pratiche che, in modo sinergico, rendano il trasporto pubblico effettivamente competitivo con l'uso del mezzo privato. Bisogna aumentare l'offerta, sia attivando nuove tratte che coprano il territorio ed i nuovi insediamenti, sia aumentando le frequenze. Aumentare la velocità commerciale fa bene alle casse delle aziende perché vuol dire abbassare i costi di produzione, ma anche alla salute dei cittadini perché vuol dire abbassare i livelli di inquinamento. La strada giusta per incentivare l'uso dei mezzi pubblici è investire in infrastrutture, l’apertura della metropolitana automatica di Torino, va in questa direzione. Francesco Morisano Centenario del trasporto pubblico Il 1° ottobre 1907 prende avvio a Torino il servizio di trasporto pubblico. In questi cento anni, tra trasformazioni sociali ed economiche, il trasporto pubblico ha svolto un ruolo importante. Dal 29 settembre al 6 gennaio una serie di eventi e iniziative ripercorreranno la storia della mobilità cittadina. Atiemme Filt – Periodico della Filt CGIL Milano - Lombardia. Supplemento al n. 56 di NOSTOP, periodico della Filt CGIL Lombardia. Responsabili di Redazione: Amidani Cristina, Francesco Morisano. Hanno collaborato: Carlo Carchia, Giuseppe Vallifuoco, un collega personale viaggiante, RSU Teodosio Progetto Grafico: Marzia Passarotti. Redazione: Filt CGIL – Via San Gregorio, 48 –20124 - Milano – Tel. 026715834 – 02/6715831 - Fax 0266987098 e-mail: [email protected] sito web: www.cgil.milano.it/categorie/filt Numero chiuso il 26 Novembre 2007– stampato in proprio.