Periodico d’informazione
di Banca San Giorgio e Valle Agno
Poste Italiane s.p.a. - spedizione in A.P. - D.L. 353/2003
(Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 - Comma 1 - DCB PD
CONTIENE I.P.
N. 4/2006
Fondi Pensione:
necessità è
opportunità!
Un nuovo libro
per i centodieci
anni della banca
Banca San Giorgio
accanto all’ULSS
Alto Vicentino in un
progetto innovativo:
l’UTAP MediconTe
Quadrimestrale d’informazione n. 3 anno 2
Chiuso in redazione il 27/11/06
Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Padova n. 1989 del 16/12/05
Direttore Responsabile: Lino Segantin
Ufficio Stampa: Icat and Communication
Coordinatore editoriale: Viviana Segantin
Art Direction: Elena Borella - Gruppo Icat
Progetto Grafico: Gruppo Icat (PD)
Editore: Gruppo Icat srl - via dell’Artigianato, 6 (PD)
Proprietario: Banca San Giorgio e Valle Agno
Stampa: Gruppo Icat (PD) - Tiratura: 6.750 copie
Più valore al Socio nel comparto assicurativo
Per estendere sempre più la gamma dei servizi offerti ai
propri Soci, Banca San Giorgio e Valle Agno propone a tutta la compagine sociale di “agganciare” a ciascun rapporto
un’ampia copertura assicurativa in grado di difendere il Socio e la sua famiglia dagli imprevisti che possono verificarsi
nella vita di ogni giorno.
Con una quota annuale di 5,00 Euro - che verrà addebitata a partire da dicembre 2006 - il Socio può disporre contemporaneamente di una polizza infortuni e di una polizza
responsabilità civile famiglia. In sintesi, la polizza infortuni
comprende gli infortuni professionali ed extraprofessionali
che abbiano come conseguenza la morte, l’invalidità permanente superiore al 50% e l’inabilità temporanea con incapacità lavorativa fino ad un massino di 300 giorni consecutivi. La polizza responsabilità civile famiglia protegge
invece sia il Socio che la sua famiglia dalle conseguenze
economiche che sarebbe tenuto a pagare, quale civilmente
responsabile ai sensi di legge, a titolo di risarcimento, per
danni involontariamente cagionati a terzi in conseguenza di
un fatto accidentale inerente la vita privata, esclusa ogni attività professionale (qualche esempio: il vaso che cade dal
davanzale e danneggia l’auto di un terzo, un danno a terzi provocato dal figlio in bicicletta, un danno provocato dal
figlio a scuola o praticando sport a livello dilettantistico, il
cane che morde un estraneo, ecc.).
Le medesime coperture si riflettono sulla figura del Presidente dell’azienda socia, o in mancanza di esso della persona che nell’azienda riveste la carica più elevata, salvo
diversa comunicazione da farsi preventivamente.
Ed in più, gratuitamente per il Socio in pensione, è prevista
una polizza ad hoc che conferisce il diritto ad un’indennità
giornaliera in caso di ricovero ospedaliero - fino ad un massimo di 60 giorni - in conseguenza ad infortunio o malattia.
Per maggiori informazioni, è sufficiente chiedere in filiale!
Soci: “bandierina” a quota 6000 con Fizan srl
E’ una dinamica azienda del bassanese il socio numero seimila di Banca San Giorgio e Valle Agno - la Fizan srl - e tocca
al suo giovane e grintoso amministratore Andrea Zaltron la simbolica stretta di mano con il Presidente. Un traguardo importante per la nostra Banca, sostenuta da una “famiglia” sempre più numerosa. Una compagine solida, motivo di vanto per la
nostra Banca, che del suo ampliamento ha fatto - con perspicacia - uno dei suoi principali obiettivi.
Alla soddisfazione di Presidenza e Direzione per l’importante traguardo raggiunto, si unisce anche il compiacimento per il
fatto che ad essere socio numero 6.000 è un’azienda illustre: l’avventura imprenditoriale della Fizan (marchio oggi conosciutissimo nel settore degli articoli sportivi) inizia nel 1947,
grazie alla passione del suo fondatore per lo sci da fondo
e ad una spiccata vocazione per l’innovazione tecnologica.
All’epoca, si usavano ancora sci di legno ed i bastoncini erano in canna di bambù: oggi l’azienda esporta in trenta Paesi
e produce un milione di paia di bastoncini da sci, trekking
e nordic walking all’anno. Prodotti tecnologicamente avanzati, votati ai più severi standard di efficienza, resistenza e
sicurezza ma nello stesso tempo caratterizzati da un design
estetico d’avanguardia.
E’ questo spirito da pioniere che unisce le due realtà: un’azienda storica che sorprende ancora per la sua capacità di rinnovarsi e stare al passo con i tempi, ed una Banca che vuol fare
dell’innovazione e della modernità i suoi punti di forza.
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Sommario
Fondi Pensione:
necessità
è opportunità!
Gli editoriali
a pagina 12
4 Centodieci anni di storia, seimila soci,
gli auguri più cari
5 Fine anno, tempo di bilanci e di progetti
Consiglieri e Sindaci
6 Passione e concretezza per Consiglieri e Sindaci
Le Filiali
8 Un punto di riferimento per i Soci, i clienti
e tutta la comunità locale
I Servizi
Un nuovo libro
per i centodieci anni
della banca
a pagina 14
10 L’Area Crediti:
risposte concrete ad aziende e privati
Notizie Finanziarie
12 Fondi Pensione: necessità è opportunità!
Iniziative
14 Un nuovo libro per i centodieci anni della Banca
15 Prosegue con successo la campagna
“Percorso Nascita”
Le Aziende
Banca San Giorgio
accanto all’ULSS Alto
Vicentino in un progetto
innovativo: l’UTAP
MediconTe
a pagina 22
16
18
Battaglin Cicli: una vita trascorsa tagliando
traguardi, nello sport e nel mercato
Picco Center Motor:
in corsa verso nuovi successi
Interventi
20 Assegni bancari più sicuri
21 Ristrutturazioni edilizie: dal 1° ottobre 2006
l’aliquota IVA è scesa dal 20 al 10%
Territorio
Il Presidente Elio Carollo con Andrea Zaltron
22 Banca San Giorgio accanto all’ULSS Alto Vicentino in un progetto innovativo: l’UTAP MediconTe
23 ULSS 4 Alto Vicentino: il piano A.L.T.A. Salute
3
Gli editoriali
Centodieci anni di storia,
seimila soci, gli auguri più cari
La nostra banca sta vivendo,
attualmente,
un
momento
davvero positivo: l’attitudine
ad essere una
realtà in continuo movimento,
capace di anticipare il futuro
interpretando
le esigenze del
territorio e delle persone, ne
costituisce
il
fattore determinante.
Il dato più indicativo, per testimoniare questa politica di successo, è la nostra
compagine sociale, arrivata a quota seimila, un numero che
ci riempie di orgoglio e che si rivela essere contemporaneamente un segno di apprezzamento, di consenso e una modalità di apertura verso il territorio. Un vicendevole rapporto
che, da parte nostra, si esplicita sia attraverso iniziative di
carattere generale che tematiche (come, ad esempio i corsi
di formazione a favore delle aziende) con l’obiettivo di dare
risposte concrete e fornire sempre un servizio utile al Socio,
sia esso persona o azienda. La compagine sociale, infatti,
non è un puro dato economico astratto, ma è un’entità viva,
vicina, fatta di singole persone che sentiamo pienamente
partecipi. La sensazione che si percepisce, nettamente, è il
forte senso di appartenenza.
Un importante segnale di crescita arriva dalla graduale costante apertura di nuove filiali: l’ultima a Cassola, che ci permette di integrare la nostra significativa presenza nel bassanese. Questa politica di espansione non avviene solo in
funzione dei nuovi mercati, ma anche per andare incontro
a nuove persone e nuovi territori, per allargare “la famiglia”.
Valenza economica, quindi, ma sempre accompagnata ad
una volontà di continuità territoriale ed emotiva, per essere
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vicini alla nostra gente nelle sue pur diverse caratteristiche
e qualità. E’ un territorio, quello della pedemontana vicentina, che desideriamo rappresentare pienamente, poiché riteniamo di conoscerne le caratteristiche comuni e quelle differenti peculiarità, proprie delle diverse zone che, alla fine, ne
determinano la ricchezza. Noi le interpretiamo seguendole
nella loro costante evoluzione, coerentemente con quanto
espresso dal Credito Cooperativo che concepisce la Banca
proprio in funzione del territorio. L’atteggiamento di scambio
e di fiducia che si è instaurato testimonia che stiamo percorrendo la direzione giusta.
Questo sviluppo, comunque, non è casuale, ma è frutto di
approfondimenti e studi: una programmazione che fa riferimento al piano strategico, che detta le linee guida e che,
con progressivi adeguamenti, per effetto dei continui mutamenti degli scenari competitivi, si evolve con la Banca stessa. Si tratta di uno strumento importante, che stabilisce gli
obiettivi cardine, fondamentale sia dal punto di vista tecnico
che da quello della verifica e riproposizione degli obblighi
nei confronti della compagine e del territorio, una strategia
che parte dai risultati ottenuti per migliorare i risultati futuri.
L’apertura di una nuova filiale, quindi, è un momento importante sia sotto il profilo economico che umano, in quanto ci
consente di allargare gli orizzonti, di fare nuove esperienze
e di confrontarci con realtà diverse. Siamo fieri, nella nostra
posizione di “piccola-grande Banca”, della nostra capacità di
essere un punto di riferimento non solo nell’erogazione del
credito sia per i privati che per le aziende. In quest’ampio
territorio, che va da Cassola a Recoaro, la nostra missione è quella di creare e sostenere un progresso economico,
sociale e culturale e per questo continueremo ad investire
nella crescita della base sociale, per ridistribuire il frutto del
lavoro ed espanderci, senza mai perdere di vista le radici,
per valorizzare persone e territorio.
E proprio alle persone, Soci, clienti e collaboratori e alle loro
famiglie, voglio rivolgere il mio più caro augurio di un felice
Natale e di un prospero anno nuovo, con un sentimento ancora più forte che arriva dall’alto dei nostri 110 anni di storia.
Elio Carollo
Presidente
Fine anno, tempo di bilanci e di progetti
Chiudiamo il 2006 con soddisfazione, e riteniamo di poter affermare di aver ben lavorato. Mancano certo i dati definitivi - il
bilancio potrà essere chiuso solo il mese prossimo - ma i risultati sin qui conseguiti ci sostengono. La crescita equilibrata e costante dei volumi e dell’utile testimonia la validità delle
scelte strategiche effettuate. Accortezza, sana gestione, ma
anche coraggio nel percorrere strade nuove e apertura alle
sfide, progettualità ed una lucidità di visione che caratterizza
sempre più la banca locale, hanno guidato le nostre scelte
nel corso dell’anno.
Nei primi dieci mesi dell’anno, i mezzi amministrati hanno
raggiunto la ragguardevole cifra di 1.363 Ml. di Euro, con un
incremento rispetto a fine 2005 che è già del 11,50% ed è
destinato ad accrescersi ulteriormente negli
ultimi due mesi dell’anno. Gli impieghi ammontano, nel momento in cui scriviamo, a 577 Ml.
di Euro (+10,87% rispetto al 31.12.05), mentre
la raccolta diretta ed indiretta hanno raggiunto
rispettivamente 609 Ml. di Euro (+ 14,31%) e
176 Ml. (+4,5%). Il patrimonio netto alla data
del 31.10.2006 supera i 55 Ml di Euro: l’incremento, che rispetto a fine 2005 è pari al
19,73%, è destinato in proiezione a valori ancor più significativi.
Si confermano, quindi, nell’ultimo trimestre dell’esercizio in corso le previsioni di andamento ricavate dalla semestrale: l’utile
atteso si attesta oltre i 7 Ml di Euro.
L’ampliamento della base sociale - uno degli obiettivi principali
che la Banca si è data ad inizio anno - ci avvicina con il raggiungimento dei 6.000 Soci più ad una public company che ad una
Banca di Credito Cooperativo in senso tradizionale. Un assetto
istituzionale moderno, pur con tutte le difficoltà di gestione e
compensazione delle diversità e delle peculiarità di ogni singolo socio, che vorremmo si accompagnasse ad un modo moderno di fare banca. Resta, il Socio, al centro del nostro impegno:
il pacchetto di condizioni riservate - sviluppato per facilitare
l’accesso al credito ed ai servizi bancari - che ha riscosso generale apprezzamento quando, ad inizio anno è stato proposto,
è già in via di rivisitazione: i nuovi servizi, adeguati alle attuali
condizioni del mercato, saranno pronti per essere lanciati nel
prossimo trimestre e troveranno ampia illustrazione nel prossimo numero del nostro news magazine.
Di pari passo con l’incremento della compagine sociale è andata l’espansione territoriale, con l’apertura del nuovo sportello
di Cassola: un’area economicamente fervida, che manifesta un
forte interesse per la nostra realtà e che riteniamo di poter soddisfare con i nostri servizi. L’espansione territoriale non è conseguenza di una decisione improvvisa, d’impulso, ma è frutto
del piano strategico pluriennale al cui interno vengono tracciate
le direttive dello sviluppo. Il piano 2006/2008 approvato quest’anno, contiene già le linee guida per i prossimi a venire.
Energie e risorse sono state dedicate anche
alla ridefinizione delle procedure di erogazione
dei contributi a sostegno di enti, associazioni
ed iniziative varie sul territorio. Un’attività che
impegna fortemente la Banca e che è segno
del forte radicamento territoriale: nel 2005
sono stati elargiti a titolo di beneficenza oltre
360.000 Euro ed il 2006 sta registrando un’ulteriore crescita.
Fortissimo è il legame con il territorio e con le
istanze espresse dai diversi gruppi locali, ma
altrettanto grande è il bisogno di efficienza: nella valutazione
della domanda, nell’erogazione del contributo, nella manifestazione della presenza della Banca nel territorio. Perché le
risorse prodotte dalla comunità tornino ad essa attraverso le
strutture, le iniziative ed i progetti realmente validi ed i contributi
così elargiti facciano da volano allo sviluppo non economico - a
questo è deputata l’attività creditizia ordinaria della Banca - ma
culturale, sociale, morale.
Con fiducia in ciò che il futuro riserva e nella nostra capacità
di affrontarlo al meglio, auguro a Soci, clienti e collaboratori un
2007 ricco di soddisfazioni, sereno negli affetti.
Leopoldo Pilati
Direttore Generale
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Consiglieri e Sindaci
Passione e concretezza per Consiglieri
e Sindaci
Sergio Bassan
Corrado Nicoletti
Consigliere
Consigliere
Nato a Dueville nel
‘56, Sergio Bassan, in
carica dal 2000, è al
suo secondo mandato
all’interno del Consiglio di Amministrazione. Padre di due figli,
come da tradizione
paterna commercializza macchine e trattori per l’agricoltura. Il Consigliere è
giunto a ricoprire la carica di cui va orgoglioso grazie
alla sua occupazione che lo ha messo in contatto, all’inizio come cliente, con la realtà della Banca San Giorgio e Valle Agno. “Una dimensione - afferma - in cui
mi sono subito trovato a mio agio ed ho ritrovato quel
contatto umano che altri istituti bancari avevano perduto”. La fiducia che Bassan ha riposto nella Banca San
Giorgio e Valle Agno si è successivamente trasformata
in un rapporto di stima sviluppatosi - racconta - inaspettatamente, ma con grande soddisfazione nell’impegno
come Consigliere. Un’esperienza senza dubbio ricca di
significato sia a livello umano che professionale, che
rappresenta per un imprenditore un significativo allargamento di orizzonti, la possibilità di vedere le cose da
un punto di vista privilegiato. D’altra parte, sono stato
felice di mettere in gioco la mia persona, le mie esperienze per partecipare attivamente alla vita della Banca
e attraverso questa alla crescita del territorio”. Ciò che
Bassan si augura per il futuro è “di continuare a crescere in un ambiente affiatato, sereno e solidale come è
quello del gruppo di cui faccio parte”.
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Nato a Valdagno il 19
agosto di 39 anni fa,
Corrado Nicoletti vive
ora a Cornedo con la
moglie e i tre figli.
E’ la sua attività di
imprenditore - nel settore della distribuzione di macchinari per
l’edilizia - ad averlo condotto qui: “faccio parte - afferma - di quel gruppo di imprenditori e liberi professionisti che dalla metà degli anni novanta, avvertendo la
necessità di un istituto di credito che operasse a livello locale, ha promosso l’iniziativa per la costituzione
di una nuova banca nel territorio della Valle Agno che,
successivamente, appoggiandosi all’allora Banca San
Giorgio, ha dato a sua volta origine alla Banca San
Giorgio e Valle Agno”.
Consigliere dal 2000, dopo sei anni di attività all’interno del Consiglio di Amministrazione Nicoletti dichiara:
“questa è stata sicuramente un’esperienza positiva che
mi ha portato a ricevere molto in termini di contatti umani e a livello professionale. Per quanto mi riguarda, cerco di dare il mio contributo mettendo a disposizione la
mia esperienza di imprenditore: la Banca è un’azienda
e, a livello di gestione, al di là quindi delle problematiche
tecnico-bancarie, è un’impresa come le altre”.
Banca San Giorgio e Valle Agno è una realtà con un
forte trend di crescita e, per continuare in questa direzione, Nicoletti intende “integrare sempre di più i due
territori, l’area di recente insediamento della Vallata
ed il cuore storico del territorio, che gravita attorno a
San Giorgio, rafforzando il legame tra Soci e tra i Soci
e la Banca, sostenendo la valorizzazione del rapporto umano e puntando su di una attenta analisi delle
esigenze più diversificate della clientela per meglio
andarle incontro”.
Il Collegio Sindacale
È l’Assemblea dei Soci che nomina il Collegio Sindacale, composto da tre membri effettivi e due supplenti, che
restano in carica per tre esercizi. Il ruolo del Collegio Sindacale consiste principalmente nel vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di
corretta amministrazione e sull’adeguatezza dell’assetto
organizzativo, amministrativo e contabile della Società.
Fidelio Cimenti, commercialista di Thiene, e Maurizio
Carlesso, professionista di Romano d’Ezzelino con studio
a Marostica sono i membri supplenti, che subentrano agli
effettivi in caso di impossibilità permanente o di dimissioni, confermati alla carica dall’Assemblea dei Soci dello
scorso maggio.
Il Collegio dei Probiviri
E’ un organo interno della Banca che ha la funzione di
perseguire la bonaria composizione dei disaccordi che
dovessero sorgere tra il Socio e l’Azienda. I Probiviri restano in carica per tre esercizi e prestano il loro ufficio
gratuitamente; decidono secondo equità e senza vincolo
di formalità procedurali.
Gli avvocati Luigi Galvan di Zugliano, Emanuele Maria
Lazzaretto di Fara Vicentino e Teobaldo Tassotti di Marostica sono i probiviri attualmente in carica.
Nella lunga storia della Banca San Giorgio e Valle Agno, il
Collegio dei Probiviri è stato convocato una sola volta.
La sala che ospita le riunioni del Consiglio di amministrazione
Collegio Sindacale
Enzo Drapelli
Enzo Drapelli nasce 43
anni fa a Valdagno dove
vive con la moglie e la figlia. Svolge la professione di Ragioniere Commercialista e Revisore
Contabile con studio a
Valdagno e Dueville.
L’esperienza all’interno
del Collegio Sindacale,
iniziata nel 2003, è il risultato dell’adesione al progetto di costituzione della Banca Valle Agno che lo ha visto fra suoi i
promotori e fondatori. “Successivamente con il confluire di
tale iniziativa in Banca San Giorgio - racconta Drapelli - mi
si è presentata quest’opportunità, rivelatasi una formidabile
esperienza ricca di significato sotto il profilo umano e professionale. In questi anni mi sono reso conto che una Banca
come la nostra svolge nel territorio un ruolo di fondamentale
importanza contribuendo, con la propria presenza, allo sviluppo delle piccole e medie imprese, al raggiungimento degli
obiettivi delle famiglie, delle associazioni e degli enti territoriali
con modalità ed atteggiamenti che sono in perfetta sintonia
con le persone e il loro modo d’essere”. E aggiunge : “si parla
di territorio ‘intelligente’ quando le reti di relazioni producono
risultati superiori alla semplice somma delle forze dei singoli soggetti. La nostra Banca riesce a supportare e agevolare
questo virtuosismo e, a mio parere, costituisce un patrimonio
che va custodito e difeso”.
“In qualità di revisore - dichiara Drapelli - ho potuto, grazie ai
colleghi e alle strutture del credito cooperativo, analizzare in
maniera approfondita il ruolo del Collegio Sindacale. Posso
affermare che il nostro compito si sta svolgendo in un ambiente ove lo spirito collaborativo e la disponibilità ci permettono di
portare avanti con serenità e serietà il nostro incarico”.
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Le Filiali
Un punto di riferimento per i Soci, i clienti
e tutta la comunità locale
Recoaro
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Thiene
Caldogno
Sandrigo
La filiale di Recoaro Terme, inaugurata
nel 2004, è giovane ma “si è già conquistata un importante spazio sul territorio
- afferma il suo direttore, Luca Gallerini,
in carica dal dicembre 2004 - grazie alla
diffusione del messaggio del Credito
Cooperativo che, concretizzandosi in
un servizio di qualità per il Cliente, ha
prodotto un proficuo passaparola. I Soci stessi sono stati i primi portatori di questo messaggio e hanno saputo vincere la naturale iniziale
diffidenza verso il nuovo”.
Il gruppo che lavora presso lo sportello di Recoaro è composto da
tre persone compreso il direttore che si dichiara soddisfatto di “poter
continuare un’eccellente opera già avviata e contribuire a mantenere
quell’affiatamento tra collaboratori necessario per andare incontro alle
esigenze della clientela con quell’approccio autentico, non formale,
che contraddistingue la nostra realtà dai grandi colossi. I risultati di
questo impegno e della sintonia che deriva dalla condivisione dei principi del Credito Cooperativo si riflettono nella qualità del rapporto che
abbiamo instaurato con il Cliente, rapporto che si caratterizza sempre
più come relazione di fiducia. Partecipiamo attivamente alla vita sociale e culturale del paese, siamo il quarto istituto di credito e oggi raccogliamo i frutti del nostro operato”. Un alto trend di crescita caratterizza
lo sportello di Recoaro che, sottolinea il direttore, “vanta una clientela
variegata accomunata dall’esigenza di sentirsi ascoltata, consigliata,
seguita in un clima ‘familiare’”.
Inaugurata nel luglio del 1999, la filiale
di Thiene è “una realtà intraprendente, dinamica e coesa”, come afferma
il suo attuale direttore, Renato Zampieri, in carica dal 2004. Lo stile che
lo contraddistingue è improntato alla
massima intesa con i collaboratori e volto a fare del gruppo una vera
“squadra”: i risultati conseguiti in questi anni mostrano la validità
del suo approccio.
La metodologia di lavoro è orientata alla soddisfazione della clientela che “qui a Thiene - continua Zampieri - è costituita da privati, piccole e medie imprese, artigiani ma anche da grandi realtà aziendali,
essendo questa una zona economicamente dinamica e, nonostante
un contesto generale non favorevole, tuttora in espansione”.
Sono le peculiarità del Credito Cooperativo, secondo il direttore, “ad
aver contribuito al successo di una realtà come questa. Siamo la
prima banca di Credito Cooperativo nella piazza e ci differenziamo
dagli altri istituti di credito proprio nell’estrema attenzione che poniamo nel rapporto con la clientela, nella valorizzazione della Persona;
a parità di servizi offerti, il Cliente trova da noi una realtà familiare e
immediatamente si instaura un rapporto di fiducia”. In quest’ottica,
l’obiettivo futuro non può che essere - conclude Zampieri - quello di
“crescere e rinnovarsi, senza tuttavia rinunciare alla propria natura
di banca del territorio, per poter interpretare in chiave moderna le
istanze della comunità locale”.
Direttore della filiale di Caldogno dal
maggio 2002, anno della sua apertura,
Nirvano Gnata è alla sua terza inaugurazione dopo aver svolto la sua attività
presso lo sportello di Zugliano, in cui ha
ricoperto prima la carica di vicedirettore
e poi quella di direttore, e successivamente presso quallo di Carrè, che ha
diretto per diversi anni. Gnata, insieme ai suoi quattro collaboratori,
afferma di credere “nel lavoro di gruppo, perché solo lavorando in un
ambiente sereno e nell’ottica del raggiungimento di obiettivi comuni è
possibile ottenere buoni risultati”. E continua: “Ciò che riveste rilevanza maggiore è la soddisfazione del Cliente, il resto arriva di conseguenza: i cartelli sulle strade non servono, il passaparola che nasce
dalla fiducia della gente, dal saper andare incontro alle esigenze più
disparate, dall’essere un vero punto di riferimento per la clientela è
quello che serve e ci gratifica maggiormente. Il Cliente riveste un ruolo centrale e appena entra nella nostra Banca respira ‘un’aria diversa’,
questo grazie al lavoro di tutti, alla sinergia di forze e intenti e alla
sintonia in cui lavorano il Consiglio di Amministrazione, il Comitato di
Direzione e tutti i dipendenti.
L’attenzione alla Persona - continua Gnata - si associa poi alla grande
forza comunicativa della Banca che avendo a che fare con una clientela variegata - dall’imprenditore al privato, dal contadino al commerciante - sa adeguare il proprio linguaggio, parlare con tutti e trovare
risposte ad ogni richiesta”.
Aperta nel settembre 2003, la filiale
di Sandrigo si è subito destreggiata in
modo esemplare tra la concorrenza sono ben nove gli sportelli nel piccolo
comune - grazie alla sua capacità di
differenziarsi come istituto locale, come
realtà nata nel territorio per il territorio.
Sergio Fioletti, direttore della filiale dal
giorno della sua inaugurazione, con orgoglio afferma: “La filiale è stata accolta con forte entusiasmo dai cittadini e subito abbiamo saputo
instaurare un rapporto di fiducia con la clientela. Il merito di questo
riscontro positivo è anzitutto dei miei collaboratori - oggi siamo in
cinque – che sono stati disposti e pronti a seguirmi nell’impostazione
che ho voluto dare al nostro modo di lavorare: mettere al centro il
Cliente, valorizzarlo come persona e non solo per ciò che rappresenta economicamente, rispettarne le esigenze ed offrire il massimo
in qualità e servizio. Un compito difficile certo, ma che abbiamo saputo svolgere con impegno e determinazione”. E spiega Fioletti: “La
clientela di Sandrigo, più che essere composta da famiglie e privati,
proviene in larga parte dalle aziende. Questa è infatti una zona industriale operosa e noi sappiamo stare al passo coi tempi per meglio
rispondere alle richieste delle aziende e alle loro esigenze, che sono
in continua evoluzione”. Fioletti esprime anche a livello personale
la piena soddisfazione per un’esperienza, la direzione di una nuova
filiale, “che da un punto di vista professionale è stata estremamente
positiva e stimolante”.
Filiale di Recoaro Terme
Via del Donatore, 12 - 36076 Recoaro Terme (VI)
Tel. 0445 780906 Fax 0445 780863
Filiale di Thiene
Via Masere - 36016 Thiene (VI)
Tel. 0445 375900 Fax 0445 375930
Filiale di Caldogno
Via G. Marconi, 70 - 36030 Caldogno (VI)
Tel. 0444 905670 Fax 0444 585159
Filiale di Sandrigo
Piazza G. Marconi - 36066 Sandrigo (VI)
Tel. 0445 751320 Fax 0445 751318
Sede e Direzione
Via Perlena 78
36040 San Giorgio di Perena (VI)
Tel. 0445 800800 Fax 0445 800888
Filiale di Carrè Cab 88340
Via Fondovilla, 59 bis - 36010 Carrè (VI)
Tel. 0445 893070 Fax 0445 395260
Direttore: Giovanni Moro
Filiale di Marano Vicentino Cab 60490
Piazza Silva, 84 - 36035 Marano Vicentino (VI)
Tel. 0445 561212 Fax 0445 561208
Direttore: Giuliano Zarantonello
Filiale di Bassano del Grappa Cab 60160
Piazzale Cadorna, 43/44
36061 Bassano del Grappa (VI)
Tel. 0424 524451 Fax 0424 219022
Direttore: Corrado Carollo
Filiale di Castelgomberto Cab 60280
Viale Chiuse, 9b - 36070 Castelgomberto (VI)
Tel. 0445 941645 Fax 0445 941649
Direttore: Fernando Dalla Valle
Filiale di Marostica Cab 60500
Viale Stazione, 40 - 36063 Marostica (VI)
Tel. 0424 470960 Fax 0424 473477
Direttore: Giuliano Rossi
Filiale di Breganze Cab 60180
Via 5 Martiri, 24 - 36042 Breganze (VI)
Tel. 0445 300095 Fax 0445 300485
Direttore: Lorenzo Grotto
Filiale di Cornedo Vicentino Cab 60330
Via Monte Pasubio, 36
36073 Cornedo Vicentino (VI)
Tel. 0445 969000 Fax 0445 969030
Direttore: Franco De Mori
Filiale di Molvena Cab 88370
Via Ponticello, 48 - 36060 Molvena (VI)
Tel. 0424 708501 Fax 0424 708727
Direttore: Michele Carlesso
Filiale di Caldogno Cab 60210
Via G. Marconi, 70 - 36030 Caldogno (VI)
Tel. 0444 905670 Fax 0444 585159
Direttore: Nirvano Gnata
Filiale di Isola Vicentina Cab 60430
Via Arasella, 9 - 36033 Isola Vicentina (VI)
Tel. 0444 978388 Fax 0444 978389
Direttore: Ignazio Amato
Filiale di Montecchio Precalcino Cab 60540
Via Summano, 16
36030 Montecchio Precalcino (VI)
Tel. 0445 803400 Fax 0445 803495
Direttore: Andrea Rizzo
Filiale di Recoaro Terme Cab 60670
Via del Donatore, 12
36076 Recoaro Terme (VI)
Tel. 0445 780906 Fax 0445 780863
Direttore: Luca Gallerini
Filiale di Thiene Cab 60790
Via Masere
36016 Thiene (VI)
Tel. 0445 375900 Fax 0445 375930
Direttore: Renato Zampieri
Filiale di San Giorgio di Perlena Cab 60380
Via Perlena, 106
36040 San Giorgio di Perlena (VI)
Tel. 0445 851188 Fax 0445 851236
Direttore: Gianfranco Zilio
Filiale di Valdagno Cab 60820
Via 7 Martiri
36078 Valdagno (VI)
Tel. 0445 481226 Fax 0445 481234
Direttore: Camillo Talin
Filiale di Sandrigo Cab 60710
Piazza G. Marconi
36066 Sandrigo (VI)
Tel. 0445 751320 Fax 0445 751318
Direttore: Sergio Fioletti
Filiale di Zugliano Cab 60860
Via Libertà, 11
36030 Zugliano (VI)
Tel. 0445 330010 Fax 0445 330174
Direttore: Carlo Girardin
Sportello ATM a Fara Vicentino
Via Verdi, 6
36030 Fara Vicentino
Tel. 0445 800800 Fax 0445 800888
NUOVA APERTURA:
CASSOLA Cab 60260
Viale Venezia
36022 Cassola (VI)
Tel. 0424 383430 Fax 0424 514756
Direttore: Roberto Cremona
9
6
I Servizi
L’Area Crediti:
risposte concrete ad aziende e privati
Una squadra che gestisce più
di 600 milioni di Euro di impieghi
Il fulcro dell’attività creditizia della
banca consiste nel
sostenere le famiglie e le imprese
finanziando le loro
necessità di consumo e di investimento: è in questo
modo che l’attività
della banca fa da
volano al sistema economico nel
suo complesso. Il
rischio del credito è uno dei rischi
fondamentali che
Claudio Bertollo - Responsabile Area Crediti
caratterizzano l’attività bancaria, assieme al rischio di mercato e al rischio
operativo. L’Area Crediti di Banca San Giorgio e Valle Agno
- guidata da Claudio Bertollo - si occupa della gestione, valutazione, erogazione e revisione degli affidamenti e dei finanziamenti richiesti dai clienti, siano essi privati o aziende
e ha vissuto la forte crescita che negli ultimi cinque anni
ha visto triplicare i volumi del comparto (da ca. 200/ml. di
Euro del 2001 ad oltre i 600/ml. attuali). Claudio Bertollo, in
Banca San Giorgio e Valle Agno fin dal 1988, ha assunto la
direzione dell’Area Crediti dal 2001, e con il suo vice Valeria
Simonato, guida uno staff di 10 persone, coordinando un
insieme di attività che ha inizio nelle filiali.
Le filiali, che presidiano il rapporto diretto con il cliente, curano principalmente la fase di istruttoria che si articola:
• nel colloquio preliminare con il cliente;
• nella raccolta delle domande e della documentazione
necessaria;
10
• nella predisposizione della proposta di affidamento, che
comprende anche un giudizio tecnico di merito creditizio.
Qui subentra l’Area Crediti, che gestisce tutte le tipologie
di credito che l’istituto offre alla propria clientela ed è così
strutturata:
• un gruppo cura le operazioni ipotecarie, dalla fase post-delibera, all’erogazione del credito ed in particolare controlla la
perizia di stima e i documenti riguardanti l’immobile da ipotecare, provvede alla stesura della minuta dell’atto notarile e
verifica l’esistenza di eventuali gravami, oltre a predisporre
la documentazione necessaria per eventuali cancellazioni
e/o restrizioni di ipoteca ed accolli;
• un gruppo segue i crediti di firma: raccoglie la documentazione necessaria per la stesura del testo della garanzia da
rilasciare e predispone la garanzia stessa;
• un gruppo si occupa dei crediti speciali (finanziamenti
agevolati a valere sul fondo rotativo Veneto Sviluppo, Artigiancassa, Inail, prestiti agrari, ecc…). Trattasi di particolari
finanziamenti che prevedono una contribuzione in conto interessi o in conto capitale da parte di enti esterni alla banca,
ai quali è necessario trasmettere documentazione e relazionare in merito alle operazioni in questione;
• un gruppo gestisce la registrazione delle delibere a libro
fidi, controlla il regolare perfezionamento di tutte le linee di
credito poste in essere dalle filiali, effettua le segnalazioni di
vigilanza, controlla e custodisce presso il caveau della sede
centrale tutte le garanzie raccolte (pegni e fidejussioni);
• un gruppo esamina le richieste di affidamento redatte dalle
filiali ed esprime un parere di affidabilità, che considera la
capacità di rimborso ed il merito creditizio del cliente, da
presentare all’organo deliberante.
L’iter della richiesta
Ma che cosa succede in dettaglio quando un cliente si presenta in banca a richiedere un affidamento o un finanziamento?
La domanda
E’ necessario formalizzare una domanda scritta che conten-
ga l’ammontare dell’importo richiesto,
la durata, la motivazione e le eventuali garanzie che il cliente è in grado
di offrire. La domanda dovrà essere
corredata da ulteriori informazioni e
documentazioni quali ad esempio:
busta paga o dichiarazione dei redditi, posizione fiscale, indicazioni di
eventuali affidamenti già accordati da
altri istituti di credito, notizie riguardo
eventuali proprietà.
L’istruttoria
Una volta che il cliente ha fornito tutte
le informazioni richieste, la banca procede all’istruttoria, ovvero svolge tutte
le indagini e tutte le analisi ritenute necessarie per accertare il grado di affidabilità e solvibilità del richiedente.
In particolare si tende ad accertare:
• la capacità reddituale, ovvero la capacità di produrre redditi da impiegare per
adempiere al pagamento dei debiti;
• la consistenza patrimoniale, ovvero
l’entità dei beni su cui la banca potrebbe eventualmente rifarsi in caso
di insolvenza;
• le caratteristiche personali del richiedente.
Le informazioni necessarie per stabilire quanto sopra vengono reperite sia
all’interno della banca, che all’esterno.
Le indagini interne consistono nell’analisi dei documenti forniti dal cliente o comunque in possesso della banca relativi al cliente (ad esempio se il
cliente è un correntista della banca,
questa ha già gli estratti conto a sua
disposizione e può stabilire se lo stes-
so opera correttamente o meno).
Nel caso il cliente sia un’azienda, tra
le indagini interne assume particolare
rilevanza l’analisi del bilancio. Dalla
riclassificazione dello stato patrimoniale e del conto economico, la banca verifica se l’azienda è in equilibrio
economico e finanziario ed è quindi
realmente in grado di far fronte agli
impegni che si dichiara disposta ad
assumere. Le indagini esterne consistono nella richiesta di informazioni ritenute di rilievo a organismi pubblici e
privati esterni alla banca per verificare
l’esistenza di eventuali atti negativi
(protesti, pignoramenti, ipoteche giudiziarie, ecc.) e gli eventuali affidamenti
in corso presso altri istituti di credito
(analisi centrale rischi e CRIF).
La delibera
La procedura di affidamento si conclude con la delibera. Essa può essere eseguita dalla filiale presso cui la
domanda è stata presentata oppure
da organi superiori (area crediti, direzione, consiglio di amministrazione).
Nel deliberare in merito all’affidamento, la banca determina l’ammontare
massimo concesso, che non necessariamente coincide con quello richiesto dal cliente.
L’erogazione
Successivamente, il cliente deve ritornare in banca per firmare i contratti
e rilasciare eventuali garanzie: solo
così potrà effettivamente avere a disposizione la somma deliberata.
La revisione e il monitoraggio
Una volta concesso il finanziamento,
fino a che questo non viene completamente estinto dal cliente, la banca
controlla la situazione del correntista
richiedendo periodicamente i documenti contabili e tutte le informazioni
ritenute importanti per percepire in
anticipo eventuali sintomi di difficoltà
e predisporre le azioni eventualmente
necessarie al recupero del credito.
L’Area Crediti, inserita all’interno
di una struttura in sempre maggior
espansione, che vede l’apertura di
almeno una filiale all’anno e che sta
allargando la propria zona di competenza, cerca di essere sempre più
vicina al cliente, mettendo in pratica i
valori ed i principi ispiratori del Credito
Cooperativo. In particolare per quanto riguarda le imprese è convinta che
i problemi finanziari delle stesse possano essere affrontati e risolti insieme, sviluppando una cultura comune
(si veda ad esempio l’iniziativa “Progetto Impresa”). E’ per questo che accanto alla riclassificazione dei bilanci
aziendali, effettua un’analisi per flussi
e propone un servizio di consulenza
personalizzato.
Sviluppa così un nuovo modo di fare
banca, che permetta alla stessa di essere sempre più vicina ai reali fabbisogni delle imprese, rafforzando il legame con le aziende locali, proponendo
meno finanziamenti e più finanza, per
diventare sempre più un punto di riferimento strategico ed operativo per
l’economia del proprio territorio.
11
Notizie finanziarie
Fondi Pensione: necessità è opportunità!
In futuro l’entità delle pensioni erogate dallo Stato non
sarà più in grado di garantire un adeguato livello di reddito ai cittadini.
Le riforme del sistema pensionistico già intraprese dai vari
governi produrranno infatti drastici tagli alle pensioni pubbliche, che non supereranno il 50% dell’ultimo reddito.
La tabella mostra, in base ai dati Inps, la previsione sul
rapporto tra pensione pubblica e ultimo reddito nei prossimi anni.
Data di
pensionamento
Anni di
contribuzione
Dipendenti
privati
Autonomi
2010
35
67,1%
64,7%
2020
35
56%
58,9%
2030
35
49,6%
30,70%
Per compensare tali insufficienze sono stati varati specifici provvedimenti per favorire la costituzione di una
pensione complementare aggiuntiva. Gli strumenti più
importanti previsti dalla normativa sono i Fondi Pensione
Chiusi ed i Fondi Pensione Aperti.
Fondi Pensione Chiusi
I Fondi Pensione Chiusi o Negoziali sono fondi nati dalla negoziazione contrattuale tra determinate categorie di
lavoratori ed imprenditori. Per citare qualche esempio:
Cometa (fondo pensione dei lavoratori metalmeccanici),
Espero (per i lavoratori della scuola), Fondapi (per i lavoratori delle piccole e medie aziende), Arco (legno e arredamento), Solidarietà (per i lavoratori di tutti i settori industriali del Veneto). Non vi possono aderire lavoratori di
altre categorie. Tuttavia, ad oggi esistono ancora larghe
fasce produttive che non hanno un proprio fondo chiuso.
Fondi Pensione Aperti
I Fondi Pensione Aperti garantiscono a tutti i lavoratori
autonomi e dipendenti in attività, nonché alle casalinghe
e alle persone fiscalmente a carico che non hanno un’attività lavorativa, la possibilità di aderire ad un regime di
12
previdenza complementare, anche nei casi in cui non sia
stato costituito un fondo chiuso di categoria.
Tramite questa forma di risparmio a medio/lungo periodo, è possibile costituire un capitale che al raggiungimento dell’età pensionabile garantirà l’erogazione di una
rendita da affiancare alla pensione erogata dallo Stato.
Aderirvi è semplice, basta rivolgersi al proprio sportello
bancario.
Come funziona un Fondo Pensione Aperto?
L’ammontare del versamento al fondo pensione viene
stabilito dall’iscritto al momento dell’adesione e può essere successivamente modificato (ad esempio 200 Euro
mensili, o 500 Euro trimestrali, ecc.) E’ possibile, nella
dichiarazione dei redditi, portare in deduzione la somma
versata al fondo per un importo pari al minore tra:
• 12% del reddito complessivo
• 5.164,57 Euro
Se al reddito complessivo concorrono redditi di lavoro
dipendente, relativamente a tali redditi, oltre ai limiti predetti, la deduzione compete per un importo massimo pari
al doppio della quota del TFR destinata alle forme pen-
sionistiche collettive (ossia ai fondi
di categoria).
La Legge 243/2004
La legge 243/2004, che entrerà in
vigore dal 01/01/2007, introduce
alcune importanti novità in tema di
TFR e previdenza integrativa per i
lavoratori dipendenti.
A decorrere da tale data, infatti, si
aprirà una finestra temporale di 6
mesi - che si chiuderà il 30.06.2007
- in cui i lavoratori dipendenti saranno chiamati a fare una scelta.
Se l’impresa per cui lavora ha meno
di 50 dipendenti, il lavoratore può
scegliere di:
• tenere il proprio TFR in azienda,
come succede oggi;
• destinarlo totalmente ad un Fondo
Pensione di Categoria, se esistente;
• destinarlo totalmente ad un Fondo
Pensione Aperto.
Se, in questo periodo, il lavoratore
non manifesterà al proprio datore di
lavoro nessuna scelta, automaticamente il TFR che maturerà da quel
momento in poi sarà trasferito ad
un fondo di categoria, ove esistente. Se questo non è stato previsto, il
TFR resterà in azienda.
suna scelta entro i sei mesi, il TFR
maturando verrà destinato per il
100% al fondo pensione di categoria, ove esistente.
Sia nel caso che il TFR resti in azienda che in quello in cui confluisca nel
fondo Inps, la rivalutazione sarà del
1,5% fisso + 75% dell’incremento
del costo della vita (approssimativamente, allo stato attuale, circa un
3%). Se invece il TFR viene fatto
confluire in un fondo pensione, chiuso o aperto, il rendimento dipenderà
dalle capacità del gestore.
Vista l’importanza del tema per il proprio futuro, è fondamentale per ogni
lavoratore informarsi sulla propria
situazione previdenziale e prendere
delle decisioni per il proprio futuro. E’
sempre consigliabile avvalersi della
consulenza di esperti, al fine di effettuare una scelta ponderata e mettere a
punto una soluzione personalizzata in
grado di soddisfare le proprie necessi-
tà. La scelta dovrà essere indirizzata
verso un investimento sicuro che garantisca la disponibilità in caso di bisogno del TFR via via accumulato.
A tal fine, Banca San Giorgio e Valle Agno ha formato del personale
competente presente in ogni filiale,
in grado di rispondere a tutti i dubbi
e quesiti dei propri clienti. Presso i
nostri sportelli è possibile sottoscrivere da subito un piano pensionistico complementare, individuando fin
d’ora il Fondo Pensione Aperto che
meglio si adatta alle proprie esigenze e aspettative di reddito.
Questi sono alcuni tra i prodotti che
la Banca offre ai propri clienti:
• PensPlan Plurifonds
• Fondi Pensione AUREO
• Polizze Sicurpens
• Fondo Aperto Modus
Aggiornato al 25.10.2006
A cura dell’Ufficio Finanza Retail
Se l’impresa ha più di 50 dipendenti, viene meno per il dipendente
la possibilità di optare di lasciare
il TFR in azienda: l’unica scelta è
quella di trasferire il TFR ai fondi
pensione. In caso non faccia nes-
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Iniziative
Un nuovo libro
per i centodieci anni della Banca
In occasione delle festività di fine anno, Banca San Giorgio e Valle
Agno ha voluto proporre un omaggio speciale,
che si ritiene particolarmente significativo, riservato ai Soci.
Si tratta del libro commemorativo - stavolta dei 100 + 10 anni della
sua attività, traguardo
tagliato lo scorso 27
settembre, che vengono richiamati nel titolo. E’ la riedizione ampliata del libro
realizzato nel 1996 (primo centenario) del Socio Giancesco Azzolin, già oggetto di unanimi apprezzamenti: arricchita, però, da una seconda consistente parte, curata
da Roberto Farina, presidente in carica per nove anni,
fino ai primi di maggio del 2006 (con il contributo di altri
esponenti bancari). Egli ha vissuto in prima persona gli
sviluppi dell’ultimo decennio ed ha così potuto ripercorrere e “tradurre” questo periodo particolarmente intenso
e importante, ricco di successi per il nostro istituto di
credito cooperativo.
Nella seconda sezione si possono trovare la cronistoria,
fatti e persone della Banca San Giorgio e Valle Agno,
protagonisti nei più recenti due lustri, nei quali si sono
sempre più affermati l’incremento patrimoniale, il radicamento, l’espansione sul territorio, l’esaltazione del ruolo
dell’istituto; durante i quali il personale è cresciuto in
numero e capacità e si è moltiplicata la composizione
della compagine sociale. Il tutto - stando ai risultati - in
conseguenza di lungimiranza, condivisione degli obiettivi e un’efficace impostazione strategica.
Il volume ripercorre l’evoluzione della banca, che ha accompagnato la crescita delle comunità in cui ha affondato le radici, tra momenti di difficoltà ed altri ricchi di
iniziative su vari fronti. Può essere considerato un docu-
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mento storico che testimonia l’importanza socio-economica ed il rispetto che la “San Giorgio” si è conquistata,
soprattutto negli anni più recenti, pur in presenza di una
concorrenza stringente, con un suo inconfondibile sostegno concreto alla stessa vitalità culturale e sociale
che ha caratterizzato le zone di competenza, nel rispetto
del “compito” che i soci fondatori avevano espresso.
“I centodieci anni della Banca San Giorgio e Valle Agno”,
che troverà inserimento nel circuito editoriale nazionale
del Credito Cooperativo, verrà offerto in omaggio ai Soci
che ne faranno richiesta, direttamente agli sportelli del
nostro Istituto.
110 e lode:
i Soci premiano l’iniziativa
Grande il successo dell’operazione 110 e lode, accolta con particolare entusiasmo dai Soci di Banca
San Giorgio e Valle Agno. Tutti coloro che alla data
del 30.11.2006 erano in possesso dei titoli obbligazionari collegati al concorso parteciperanno all’estrazione dei numerosi premi messi in palio. L’estrazione
avverrà entro il 28.02.2007 o nei giorni immediatamente successivi, concordando la data con il funzionario camerale o il Notaio incaricato al controllo. Nel
prossimo numero del news magazine, tutte le informazioni sui biglietti vincenti ed i premi assegnati!
Prosegue con successo
la campagna “Percorso nascita”
Grande successo per la campagna “Percorso Nascita”, l’iniziativa dedicata alle future mamme nata dalla collaborazione tra
Banca San Giorgio e Valle Agno
e il Dipartimento Materno Infantile
dell’U.L.S.S. n. 4 Alto Vicentino.
Un’idea che si è subito rivelata
vincente, registrando gli apprezzamenti delle gestanti che nell’opuscolo predisposto dall’equipe
medica e finanziato dalla Banca
trovano notizie e informazioni indispensabili per vivere al meglio
il periodo della gravidanza: indicazioni mediche, consigli, e tanti
numeri utili per rendere più semplice ed efficace il contatto con la
struttura sanitaria ed i suoi operatori. La traduzione in inglese amplia il numero delle destinatarie,
che hanno mostrato di apprezzare
l’iniziativa di Banca San Giorgio e
Valle Agno anche per il fatto che,
presentando il libretto in una delle
filiali, ricevono gratuitamente uno
Sterilbox, apparecchio di disinfe-
L’iniziativa dedicata alle neomamme
comprende un opuscolo informativo,
uno Sterilbox in omaggio e prodotti
finanziari mirati
zione rapida e accurata degli oggetti per il bimbo.
Molto apprezzato, infine, l’atteggiamento di vicinanza e interesse della Banca anche nel
formulare prodotti finanziari
ad hoc particolarmente convenienti e sicuri, pensati in
funzione del futuro dei più
piccoli: un libretto di deposito con tasso estremamente
vantaggioso ed una polizza
assicurativa a durata illimitata, con minimo garantito e consolidamento dei
rendimenti riconosciuti.
Un’altra iniziativa, quindi, in cui la persona e
la famiglia ricoprono un
ruolo di primo piano.
15
Le Aziende
Una vita trascorsa tagliando traguardi,
nello sport e nel mercato
Una vita trascorsa ad
inseguire nuovi traguardi, dal punto di
vista sportivo prima e
imprenditoriale poi. E’
la storia di Giovanni
Battaglin, che dopo
una carriera professionistica che lo ha
portato a partecipare
a dieci Giri d’Italia,
Giovanni Battaglin
sei Giri di Svizzera,
cinque Tour De France, un Giro di Spagna e otto Campionati del Mondo e a ottenere numerose vittorie, fra cui
il Giro d’Italia Dilettanti ed il Trofeo Tricolore, ha deciso
di far evolvere la sua passione per la bici in una nuova
impresa, dando vita alla Battaglin Cicli srl di Marostica.
“Avevo trent’anni, era ora di pensare al futuro - racconta
Battaglin - avevo già un negozio sportivo da oltre dieci
anni ma non mi sentivo completamente soddisfatto. Volevo trovare una nuova idea da sviluppare rimanendo nel
campo della bici. Così ho aperto una ditta, forte anche
del nome che grazie alle mie imprese sportive si era fatto conoscere nel settore. L’attività è partita un po’ in sordina ma dal 1984 ho smesso di correre e così mi sono
Giovanni Battaglin,
fondatore della Battaglin
Cicli srl di Marostica, con i
suoi due marchi si colloca
tra i primi produttori italiani
di biciclette da corsa e
mountain bike
16
potuto dedicare interamente all’azienda che presto si è
avviata imponendo il marchio Battaglin Cicli nel mercato,
conquistandosi una posizione di tutto rispetto. Oggi la
dirigo affiancato dai miei due figli, Francesca di 22 anni
e Alessandro di 29, e coadiuvato da mia moglie.”
Nel corso della sua lunga carriera ciclistica, Battaglin
ha avuto modo di acquisire ogni cognizione tecnica riguardante la costruzione dei cicli, nonché una notevole esperienza professionale. E proprio grazie a questo
know-how, alla professionalità di tutti i collaboratori e
alle tecnologie utilizzate, la Battaglin Cicli è arrivata ai
vertici delle classifiche dei produttori di biciclette e i suoi
marchi sono venduti in 500 punti vendita in Italia. “Siamo
tra i primi produttori in Italia e le nostre esportazioni raggiungono tutta Europa”, afferma orgoglioso Battaglin.
Su un’area di 6.000mq, con un modernissimo stabilimento di più di 2.000mq, magazzini fornitissimi contenenti componentistica ed accessori per i vari tipi di cicli,
impianti per la preparazione, la saldatura, i trattamenti
termici, la verniciatura, attrezzatissimi reparti di montaggio e spedizione, la Battaglin Cicli oggi è leader nelle
tecnologie applicate senza rinunciare però all’apporto
essenziale della manualità, per conferire quel tocco in
più che può derivare solo dalla mano di un maestro.
In questo processo di crescita, un momento particolarmente importante è stato, otto anni fa, il lancio del marchio Full - Dynamix, che caratterizza la linea di mountain bikes; oggi, questo segmento copre già il 40% del
fatturato aziendale. Un’idea vincente, quindi, che in pochi anni si è imposta all’attenzione del mondo sportivo
ed industriale grazie alle qualità tecniche del prodotto
e alle performance vincenti di uno straordinario team di
campioni: titoli iridati, campionati del mondo, Olimpiadi
e maglie tricolori, sono le vittorie che da subito hanno
fregiato il palmares del Team Full - Dynamix. Successi
che hanno portato alla conoscenza del marchio a livello
nazionale e internazionale.
Qual è il vostro rapporto con gli
sportivi?
“Molto stretto. I suggerimenti degli
sportivi sono molto preziosi per noi
e ci consentono di migliorare continuamente. E’ grazie a loro che
possiamo progettare e testare le
nostre biciclette, creare prodotti
esclusivi, brevettare nuove sagome e colori per essere competitivi
in tutte le fasce di mercato, dalla
economica alla top”.
Come vi ponete nei confronti
della concorrenza e cosa fate
per contrastarla?
“La concorrenza più aggressiva
arriva da Taiwan e dall’America.
Ci sono marchi potenti e agguerriti
che, grazie ai grossi volumi, hanno
maggiore potere d’acquisto e possono quindi proporre prodotti con
un buon rapporto tra prezzo e qualità. Noi dalla nostra parte abbiamo
la cultura del ‘made in Italy’, basata sulla cura del particolare, sulla
raffinatezza e, naturalmente, sulla
qualità molto elevata. La nostra forza è anche la flessibilità: essendo
realtà più piccole siamo più agili e
veloci nel proporre nuovi modelli e
nuovi colori. Siamo elastici, insomma, e più portati al cambiamento
rispetto ai grandi colossi.”
Che momento sta attraversando
il settore?
“Da un anno e mezzo il mercato è
difficile, la gente ci pensa due volte prima di spendere e i negozianti
a volte faticano a pagare”.
Qual è il vostro rapporto con il
territorio?
“Sponsorizziamo una decina di
squadre regionali a cui forniamo
le nostre biciclette a prezzi molto
convenienti al fine di promuovere
la diffusione del ciclismo a livello
giovanile”.
Avete nuovi progetti in cantiere?
“Sì, stiamo pensando di creare un
centro specializzato della bici rivolto al grande pubblico. Al momento
è ancora a livello di idea: stiamo
portando avanti analisi di mercato per ponderare bene se l’investimento può rivelarsi proficuo o
meno.”
Cosa ci può dire del vostro rap-
porto con la Banca San Giorgio
e Valle Agno?
“E’ un rapporto ottimo che dura da
molti anni. A livello personale la
Banca San Giorgio e Valle Agno è
quella che ci dà più soddisfazione,
in quanto il clima è familiare e la
conoscenza con lo staff è diretta.
Ovviamente quando cambiano i
referenti bisogna cercare nuovi
equilibri ma devo dire che anche
in questi casi tutti si prodigano per
ricreare subito l’affiatamento e,
anche nelle divergenze, si media
e si arriva sempre al punto di incontro. E’ quindi una Banca dove il
cliente non diventa mai un numero, e questo è il vero motivo di una
scelta che continua a rinnovarsi
negli anni.
E’ lo stesso rapporto che a mia
volta cerco di mantenere con i
miei clienti, soprattutto con quelli
storici: li coccolo e li assecondo,
ottenendo sempre grandi risultati. Se non c’è un rapporto umano,
alla prima incomprensione si può
arrivare alla rottura, invece un rapporto basato sull’amicizia e sulla
cordialità si mantiene vivo e solido
negli anni”.
17
Le Aziende
Picco Center Motor:
in corsa verso nuovi successi
Il Picco Center Motor
di Sovizzo vanta
come punti di forza
l’esclusiva Yamaha,
l’assistenza qualificata
e il fornitissimo magazzino
di ricambi
Una passione per le moto, tramandata di padre in figlio: è
questa la storia che sta alla base del Picco Center Motor
srl di Sovizzo. L’attività, iniziata da Antonio Picco negli
anni ’50 come riparazione di motocicli, è stata rilevata
nel 1982 dai due fratelli Riccardo e Franco, che l’hanno ampliata trasformandola in concessionaria e rivendita
Yamaha. Oggi il Picco Center è distributore esclusivo per
il Triveneto di moto da cross e ricambi.
“Io mi occupo principalmente della parte amministrativa,
dei ricambi e della gestione del magazzino - racconta
Riccardo - mentre mio fratello Franco svolge un compito principalmente di assistenza direttamente sui campi di
gara. Lui infatti ha sempre corso con le moto Yamaha e
oggi continua a coltivare questa passione anche organizzando rally e viaggi in Egitto e Namibia.”
Franco Picco è stato infatti uno dei primi piloti italiani ad
impegnarsi nei grandi rally africani, tra le sue vittorie spiccano i primi posti assoluti nel Rally dei Faraoni 1986, nel
Transpaña 1991 e nel Rally dei Faraoni 1992; in auto,
è stato vincitore del Rally Pampas Argentina nel 1998 e
nella categoria T2 Diesel.
“Oggi continuo a coltivare la passione per la corsa e organizzo viaggi attraverso la Franco Picco Adventures
- interviene Franco. - Sono sempre alla ricerca di luo-
18
ghi che possano dare un’emozione a me ed agli amici
che porto con me: panorami mozzafiato, silenzi notturni,
spazi a perdita d’occhio. Propongo avventure a misura
di ogni motociclista, sia esso esperto o meno della guida
su sabbia: dopo un’attenta valutazione dei partecipanti
basata sulle informazioni fornite, provvedo infatti a formare gruppi omogenei per ogni viaggio valutando appunto
l’esperienza di guida e le necessità di ognuno. La Picco
Adventures provvede a tutte le esigenze dei partecipanti,
dalla prenotazione del biglietto aereo al coordinamento di
uomini e mezzi di assistenza, dalla prenotazione alberghiera fino alla fornitura delle tende per i bivacchi e alla
preparazione dei pasti sempre caldi e gustosi anche in
pieno deserto”.
Come viene organizzato un viaggio tipo?
“In Egitto, ad esempio, l’itinerario di massima prevede
circa 2000 chilometri di percorrenza totale, di cui solo il
10/15 % su asfalto, da svolgere in otto-nove giorni complessivi con partenza - generalmente - dall’oasi di Baharija. Le tappe principali sono alle oasi di Farafra, Mut e
Baris; molti i passaggi nei luoghi mitici del Rally dei Faraoni. Ogni singolo viaggio è comunque personalizzabile
e il gruppo dei partecipanti può decidere prima della par-
tenza la lunghezza e la difficoltà dell’itinerario e delle singole tappe. E’
possibile inoltre decidere il numero
di notti in cui si pernotterà in albergo
- quando disponibile - o nei bivacchi
in pieno deserto o nelle oasi. Infine
si possono prevedere anche prolungamenti ad Assuan o sul Mar Rosso, ad Hurghada, per immersioni o
semplici giornate di mare”.
to dimostrato è sempre alto: le moto
sono belle e robuste”.
Ma torniamo al Picco Center: cosa
offre e a quale tipologia di clienti
si rivolge?
“Offriamo una gamma vastissima
di moto, abbigliamento e ricambi,
anche di vecchi modelli, grazie ad
un magazzino ampio e sempre fornito - spiega Riccardo. - Il pubblico
è principalmente giovanile e va dal
bambino dai quattro anni in su - con
le moto da mini cross - all’amatore.
La fascia media comunque comprende soprattutto persone dai 20
ai 30 anni.”
Cosa ci può dire del mercato in
generale?
“Dal 2000, il mercato è in leggera
crescita. Il settore del cross non ha
sentito crisi.”
Com’è strutturato il centro?
“Il centro si estende su una superficie totale di 600 mq suddivisi in tre
settori: magazzino ricambi, show
room e officina.”
Qual è il vostro punto di forza?
“Proprio il marchio Yamaha, un
brand forte, che investe molto sui
modelli più competitivi. Il gradimen-
Com’è il vostro rapporto con gli
sportivi?
“Ottimo. Franco è conosciuto in tutto il mondo, è un mito per i motociclisti. Ci sono persone che vengono
da noi solo per conoscerlo e fargli
domande.”
Franco Picco
Qual è la filosofia che sta alla
base della vostra azienda?
“Cerchiamo sempre di dare la forma
di assistenza più sicura e affidabile;
il magazzino è molto fornito in modo
da avere tutti i pezzi costantemente
disponibili, e i nostri clienti si dimostrano sempre soddisfatti”.
Come avvengono le sponsorizzazioni?
“Le sponsorizzazioni avvengono
sul campo di gara: forniamo ai piloti
moto e assistenza. Le gare vengono
corse in tutto il Triveneto e ci siamo
sempre guadagnati ottime posizioni. Tutti i migliori piloti sono passati
dalla nostra officina: partecipiamo
anche al campionato italiano e a
quello mondiale e abbiamo vinto innumerevoli titoli; quindi siamo molto
conosciuti sia a livello locale che nazionale”.
Come è nato il vostro rapporto
con Banca San Giorgio e Valle
Agno?
“E’ nato nel 2001, quando siamo
stati contattati dal Vicedirettore
dell’agenzia di Castelgomberto. Ci
conosciamo da anni e siamo legati
da un duplice rapporto di amicizia
e lavoro. Siamo molto soddisfatti, è
una Banca che ci trasmette fiducia.
Anche quando abbiamo bisogno di
disponibilità momentanea troviamo sempre sostegno. E’ un ottimo
rapporto insomma, costantemente
solidificato dalla cordialità e dalla
familiarità.”
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Interventi
Assegni bancari più sicuri
Dal giugno 2002 - e grazie anche all’adeguamento dell’accordo interbancario per l’incasso degli assegni, rinnovato lo scorso settembre - la circolazione dell’assegno bancario è diventata più sicura: è
entrata infatti in funzione la Centrale d’Allarme Interbancaria (CAI),
un archivio informatizzato dove sono registrati i nominativi di tutti
coloro che hanno emesso assegni senza autorizzazione o senza
fondi; questi, per almeno sei mesi, restano esclusi dal sistema dei
pagamenti.
CAI: Cos’è
Istituita sul modello francese per elevare il grado di sicurezza ed
efficienza della circolazione dell’assegno bancario, la CAI contiene
i dati relativi a: le generalità di coloro che hanno emesso assegni
bancari o postali senza autorizzazione o senza provvista (archivio
“CAPRI”); i dati degli assegni di cui sia stato denunciato il furto
o lo smarrimento, non restituiti e bloccati per altri motivi (archivio
“PASS”); le generalità dei titolari di carte di pagamento a cui sia
stata revocata l’autorizzazione all’utilizzo (archivio“CARTER”); i
dati delle carte revocate, smarrite e rubate (archivio “PROCAR”);
le sanzioni amministrative (archivio “ASA”); le sanzioni penali (archivio “ASP”).
Il regolare funzionamento della CAI dipende dal corretto svolgimento di una serie di operazioni (alimentazione della banca dati,
divulgazione, consultazione) la cui esecuzione spetta ad una pluralità di soggetti: Banca d’Italia; S.I.A (Società interbancaria per l’automazione, ente responsabile); banche, poste italiane, intermediari
che emettono carte di pagamento; prefetto; autorità giudiziaria.
La legge prevede l’attivazione della nuova procedura sanzionatoria al
verificarsi di due tipologie di illecito: l’emissione di assegni senza autorizzazione e l’emissione di assegni che, presentati per il pagamento
in tempo utile, risultino del tutto o in parte non coperti da fondi.
Le conseguenze dell’iscrizione in CAI
Nel caso di emissione di assegni senza autorizzazione, l’illecito si
perfeziona all’atto dell’emissione e non è sanabile: l’iscrizione nell’archivio informatizzato viene effettuata entro il ventesimo giorno
dalla presentazione al pagamento del titolo e fa scattare la cosiddetta “revoca di sistema” (si veda più avanti).
Nel caso di mancata copertura dell’assegno, l’iscrizione è eseguita
dopo che siano trascorsi sessanta giorni dalla scadenza del termine di presentazione del titolo ed il medesimo non sia stato pagato. In quest’ultimo caso, le sanzioni amministrative e la “revoca
di sistema” possono essere evitate: il traente deve dar prova di
“pagamento tardivo”, dimostrando di aver corrisposto al beneficiario l’importo facciale, più una penale del 10%, gli interessi ed eventuali ulteriori oneri accessori. La “revoca di sistema”, che scatta
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Grazie alla Centrale di Allarme
Interbancaria (CAI) esclusi
dal sistema dei pagamenti
i soggetti a rischio
al momento dell’iscrizione in CAI, deve essere applicata da tutte
le banche (e uffici postali) per il solo fatto che il soggetto risulta
iscritto nell’archivio informatico. Per effetto della revoca di sistema
il traente è interdetto dall’emettere assegni bancari (o postali) per
la durata di sei mesi, e qualunque banca o ufficio postale ha il
divieto di: stipulare nuove convenzioni di assegno con il soggetto
segnalato; consegnare nuovi libretti di assegno; pagare eventuali
assegni emessi dal soggetto segnalato successivamente alla sua
iscrizione in CAI, anche nel caso di disponibilità di fondi. Inoltre,
è in capo alla Banca l’onere di informare il prefetto ogni qualvolta
l’assegno non venga protestato, per attivare il procedimento sanzionatorio amministrativo.
Cosa fa esattamente la Banca?
Nel caso in cui non risultino fondi sufficienti al momento della presentazione dell’assegno, la Banca trattaria (presso la quale ha il
conto chi emette l’assegno) provvede a comunicare alla Banca
negoziatrice (alla quale il beneficiario ha presentato l’assegno) il
mancato pagamento per mancanza fondi.
Se poi il correntista provvede a costituire i fondi necessari, la
banca, verificato che tali fondi sono sufficienti per il pagamento
dell’importo facciale e degli oneri accessori (penale e interessi) e
su specifica autorizzazione del traente in merito all’addebito dell’importo relativo a detti oneri, costituisce il deposito vincolato al
portatore del titolo, svincola contestualmente il predetto deposito,
riconoscendo l’importo complessivo alla banca negoziatrice in favore del portatore del titolo, invia il messaggio elettronico di pagato
e chiude così definitivamente il ciclo di incasso dell’assegno.
Se invece sul conto del cliente sono presenti fondi sufficienti solo
per il pagamento dell’importo facciale dell’assegno, la banca addebita il conto solo per tale cifra e restituisce l’assegno alla banca
negoziatrice, che lo renderà al beneficiario: l’assegno ha gli effetti
di titolo esecutivo anche per la somma rappresentante la penale.
La banca procede inoltre all’invio al correntista, con raccomandata
AR, dell’avviso che l’assegno non è stato pagato (il c.d. preavviso
di revoca), invitandolo a fornire la prova dell’avvenuto pagamento
del titolo entro 60 giorni, termine trascorso il quale il soggetto verrà
iscritto all’archivio CAI.
Ristrutturazioni edilizie: dal 1° ottobre 2006
l’aliquota IVA è scesa dal 20 al 10%
Detrazione 36%: cos’è e cosa cambia
L’agevolazione consiste nella possibilità di
detrarre dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) il 36% delle spese
sostenute per la ristrutturazione di case di
abitazione e delle relative parti comuni: ciascun contribuente potrà quindi detrarre annualmente la quota spettante nei limiti dell’imposta dovuta per l’anno in questione.
Il Decreto Legge n. 223 (Decreto Bersani)
del 4 luglio 2006, convertito in legge i primi
di agosto, ha introdotto significative modifiche, rispetto alle precedenti norme, in
materia di agevolazioni per ristrutturazioni
edilizie che possiamo così riassumere:
• con decorrenza dal 4 luglio 2006, la fattura deve indicare distintamente il costo
per la mano d’opera;
• con decorrenza dal 1° ottobre 2006, la
detrazione scende dal 41 al 36% e l’IVA
per la manutenzione ordinaria e straordinaria dal 20 al 10%. Le fatture con l’IVA al
20% fruiscono pertanto della detrazione
del 41% e quelle con l’IVA al 10% beneficiano della detrazione al 36%;
• sempre dal 1° ottobre, il limite di spesa
su cui è possibile calcolare la detrazione
viene fissato in 48.000 Euro per singola
abitazione. In caso di comproprietà la
spesa andrà divisa tra gli aventi diritto.
Chi può beneficiarne e per quali tipologie di interventi
Coloro che possono godere delle agevolazioni previste sono tutte le persone fisiche
che siano possessori o detentori a qualsiasi titolo del fabbricato e quindi: proprietario
o nudo proprietario; titolare di un diritto
reale sull’immobile (uso, usufrutto, abitazione); inquilino e comodatario; futuri acquirenti di un immobile con compromesso
di vendita regolarmente registrato; socio
di cooperativa non a proprietà indivisa; so-
cio di cooperativa a proprietà indivisa; assegnatario di alloggi anche se non ancora
titolare di mutuo individuale; imprenditore
individuale o socio di società in nome collettivo (s.n.c.) ed in accomandita semplice
(s.a.s.), purché l’immobile non costituisca
immobile strumentale o immobile-merce,
nonché socio di società semplice.
Possono godere della detrazione i seguenti interventi: manutenzione ordinaria
(riparazioni o sostituzioni senza innovazione), solo se effettuati sulle parti comuni;
manutenzione straordinaria (comprendono al loro interno anche i connessi lavori
ordinari necessari al completamento dell’opera, e non soggetti necessariamente
ad autorizzazioni comunali); restauro
e risanamento conservativo; ristrutturazione edilizia; opere specifiche quali:
realizzazione o acquisto dal costruttore
di box o posti auto pertinenziali anche a
proprietà comune, eliminazione delle barriere architettoniche, opere finalizzate alla
cablatura degli edifici, opere finalizzate al
contenimento dell’inquinamento acustico,
opere finalizzate al risparmio energetico,
interventi finalizzati alla sicurezza statica
e antisismica (comprendenti anche quelle necessarie alla redazione della documentazione comprovante tale sicurezza)
opere che, sfruttando mezzi tecnologici,
siano atte a favorire la mobilità interna ed
esterna all’abitazione da parte di soggetti
portatori di handicap, opere destinate alla
prevenzione degli infortuni domestici.
Come fare per ottenerla
Per fruire della detrazione dell’IRPEF è
necessario compiere alcuni adempimenti.
Prima dell’inizio dei lavori occorre inoltrare, mediante raccomandata, al Centro
di servizio delle imposte dirette e delle
imposte indirette la comunicazione della
data in cui avranno inizio i lavori stessi,
utilizzando l’apposito modulo (reperibile
presso gli uffici delle Entrate) che deve
recare i dati catastali dell’immobile o gli
estremi della domanda di accatastamento. Al modulo vanno obbligatoriamente
allegati: copia della concessione, ovvero
dell’autorizzazione o denuncia di inizio attività (DIA); copia della domanda di accatastamento in mancanza dei dati catastali;
copie delle ricevute di pagamento dell’ICI
relativa all’anno 1997 e successivi, se
dovuta; copia della delibera assembleare
che ha approvato l’esecuzione dei lavori,
e della tabella millesimale di ripartizione
delle spese condominiali, nel caso di lavori riguardanti parti comuni condominiali.
Il contribuente può allegare, in luogo della
documentazione elencata, un’autocertificazione, attestante il possesso della stessa e la disponibilità ad esibirla a richiesta
degli uffici finanziari. Si dovrà inoltre comunicare preventivamente all’Azienda
Sanitaria Locale territorialmente competente la data di inizio lavori, cui va allegata
una dichiarazione di regolarità dell’impresa esecutrice. Per fruire della detrazione
il bonifico rappresenta l’unico mezzo di
pagamento ammesso e dovrà da esso risultare: la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione
e il numero di partita IVA o codice fiscale
dell’impresa realizzatrice dei lavori. Nel
caso di più soggetti che sostengono la
spesa e intendono fruire della detrazione,
il bonifico deve riportare il codice fiscale di
tutti coloro che sono interessati all’agevolazione, oltre alla ripartizione della spesa.
A cura dello Studio Legale
Avv. Maschera, Dolo (VE)
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Territorio
Banca San Giorgio accanto all’ULSS
Alto Vicentino in un progetto innovativo:
l’UTAP MediconTe
Una filosofia comune:
essere vicini al cittadino,
dove egli vive
questi medici prestano servizio con orario aggiuntivo
presso una sede centrale, realizzata a Zugliano, aperta
12 ore al giorno.
E’ stata elaborata ed è in via di attivazione l’integrazione informatica che, a regime, permetterà la consultazione in rete delle cartelle cliniche dei pazienti, garantendo la loro privacy. Questa integrazione consentirà
ai Medici di ricevere ogni informazione di ricovero o
accesso al pronto soccorso dei loro assistiti e poter
quindi seguirne le condizioni di salute in tempo reale.
Presso gli ambulatori della sede centrale UTAP operano anche alcuni medici specialisti, che prestano - su richiesta del medico di base e senza costi per il paziente
- consulenza professionale in cardiologia, allergologia,
ginecologia e ostetricia e medicina interna.
L’Ulss 4 è l’unica in Italia ad aver avviato un nuovo servizio di Medicina del Territorio, un progetto sperimentale ed innovativo chiamato UTAP (Unità Territoriale di
Assistenza Primaria). Il progetto si basa sull’aggregazione di 13 medici di base, che operano in 7 Comuni dell’Alto Vicentino servendo circa 18.000 cittadini.
Oltre a ricevere i pazienti nei loro abituali ambulatori,
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ULSS 4 Alto Vicentino: il piano
L’ULSS 4 Alto Vicentino lancia il concorso di idee “Azioni di ALTA Salute”
2006/2007 e coinvolge Enti, Associazioni, strutture pubbliche e private,
chiamando tutta la comunità locale
a parteciparvi. Anche i dipendenti di
Banca San Giorgio e Valle Agno si
stanno mobilitando per dare il proprio
contributo.
Il progetto ha l’obiettivo generale di ridurre le patologie principali maggiormente diffuse nella nostra comunità,
modificando gli stili di vita della popolazione. Abitudini e comportamenti
quotidiani infatti sono fondamentali
nel determinare il benessere di una
persona e, riportati su larga scala,
della comunità nel suo complesso.
Promuovere il benessere e la salute
dei cittadini parte anche da sempli-
ci fatti quotidiani: spesso infatti ci si
dimentica che piccoli miglioramenti
moltiplicati per migliaia di persone
portano a benefici superiori in termini di salute pubblica rispetto a grandi
vantaggi per poche persone.
Nella nostra zona è prioritario ridurre
le malattie cardiovascolari, i tumori e gli incidenti (stradali, domestici,
sul lavoro). Oltre ad aver avviato tre
programmi di screeening di massa
(mammografico, citologico e per il
colon-retto), è grande l’impegno dei
medici dell’Ulss per promuovere in
ogni occasione stili di vita positivi per
la salute. I fronti aperti sono molteplici: dalla lotta alla sedentarietà (in
alcuni comuni sono stati avviati dei
“gruppi di cammino”, che coinvolgono
attivamente le persone in un’attività
motoria semplice e socializzante) alla
corretta alimentazione (nelle famiglie,
ma anche a scuola o al ristorante);
dalla prevenzione di tabagismo e alcolismo (con progetti e concorsi che
coinvolgono gli alunni), alla prevenzione degli incidenti stradali (grazie
alla collaborazione con la Polizia Municipale).
Progetti semplici, economicamente
sostenibili, che durano nel tempo e
coinvolgono tutti i soggetti in grado di
incidere significativamente nelle scelte della comunità locale. Chi avesse
idee e proposte, può partecipare al
concorso lanciato dall’Ulss 4 che assegnerà ai progetti migliori premi da
2.500 a 7.500 Euro.
Informazioni su www.ulss4.veneto.it
E’ un nuovo modo di fare medicina generale sul territorio, che punta a recuperare la centralità del medico di
famiglia valorizzandone l’integrazione organizzativa e
professionale con tutti gli attori della rete assistenziale.
Il progetto riscuote grande interesse a livello nazionale
e Banca San Giorgio lo ha sostenuto con soddisfazione, contribuendo all’acquisto di speciali apparecchiature per i pazienti cardiopatici in dotazione al distretto
di Zugliano.
Un esempio di buon funzionamento della sanità pubblica che merita di essere appoggiato anche per la condivisione della filosofia di base: essere vicini al cittadino,
dove egli vive.
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4/2006 - Banca San Giorgio Quinto Valle Agno