Periodico d’informazione di Banca San Giorgio e Valle Agno Poste Italiane s.p.a. - spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 - Comma 1 - DCB PD CONTIENE I.P. N. 4/2006 Fondi Pensione: necessità è opportunità! Un nuovo libro per i centodieci anni della banca Banca San Giorgio accanto all’ULSS Alto Vicentino in un progetto innovativo: l’UTAP MediconTe Quadrimestrale d’informazione n. 3 anno 2 Chiuso in redazione il 27/11/06 Iscrizione al Registro Stampa del Tribunale di Padova n. 1989 del 16/12/05 Direttore Responsabile: Lino Segantin Ufficio Stampa: Icat and Communication Coordinatore editoriale: Viviana Segantin Art Direction: Elena Borella - Gruppo Icat Progetto Grafico: Gruppo Icat (PD) Editore: Gruppo Icat srl - via dell’Artigianato, 6 (PD) Proprietario: Banca San Giorgio e Valle Agno Stampa: Gruppo Icat (PD) - Tiratura: 6.750 copie Più valore al Socio nel comparto assicurativo Per estendere sempre più la gamma dei servizi offerti ai propri Soci, Banca San Giorgio e Valle Agno propone a tutta la compagine sociale di “agganciare” a ciascun rapporto un’ampia copertura assicurativa in grado di difendere il Socio e la sua famiglia dagli imprevisti che possono verificarsi nella vita di ogni giorno. Con una quota annuale di 5,00 Euro - che verrà addebitata a partire da dicembre 2006 - il Socio può disporre contemporaneamente di una polizza infortuni e di una polizza responsabilità civile famiglia. In sintesi, la polizza infortuni comprende gli infortuni professionali ed extraprofessionali che abbiano come conseguenza la morte, l’invalidità permanente superiore al 50% e l’inabilità temporanea con incapacità lavorativa fino ad un massino di 300 giorni consecutivi. La polizza responsabilità civile famiglia protegge invece sia il Socio che la sua famiglia dalle conseguenze economiche che sarebbe tenuto a pagare, quale civilmente responsabile ai sensi di legge, a titolo di risarcimento, per danni involontariamente cagionati a terzi in conseguenza di un fatto accidentale inerente la vita privata, esclusa ogni attività professionale (qualche esempio: il vaso che cade dal davanzale e danneggia l’auto di un terzo, un danno a terzi provocato dal figlio in bicicletta, un danno provocato dal figlio a scuola o praticando sport a livello dilettantistico, il cane che morde un estraneo, ecc.). Le medesime coperture si riflettono sulla figura del Presidente dell’azienda socia, o in mancanza di esso della persona che nell’azienda riveste la carica più elevata, salvo diversa comunicazione da farsi preventivamente. Ed in più, gratuitamente per il Socio in pensione, è prevista una polizza ad hoc che conferisce il diritto ad un’indennità giornaliera in caso di ricovero ospedaliero - fino ad un massimo di 60 giorni - in conseguenza ad infortunio o malattia. Per maggiori informazioni, è sufficiente chiedere in filiale! Soci: “bandierina” a quota 6000 con Fizan srl E’ una dinamica azienda del bassanese il socio numero seimila di Banca San Giorgio e Valle Agno - la Fizan srl - e tocca al suo giovane e grintoso amministratore Andrea Zaltron la simbolica stretta di mano con il Presidente. Un traguardo importante per la nostra Banca, sostenuta da una “famiglia” sempre più numerosa. Una compagine solida, motivo di vanto per la nostra Banca, che del suo ampliamento ha fatto - con perspicacia - uno dei suoi principali obiettivi. Alla soddisfazione di Presidenza e Direzione per l’importante traguardo raggiunto, si unisce anche il compiacimento per il fatto che ad essere socio numero 6.000 è un’azienda illustre: l’avventura imprenditoriale della Fizan (marchio oggi conosciutissimo nel settore degli articoli sportivi) inizia nel 1947, grazie alla passione del suo fondatore per lo sci da fondo e ad una spiccata vocazione per l’innovazione tecnologica. All’epoca, si usavano ancora sci di legno ed i bastoncini erano in canna di bambù: oggi l’azienda esporta in trenta Paesi e produce un milione di paia di bastoncini da sci, trekking e nordic walking all’anno. Prodotti tecnologicamente avanzati, votati ai più severi standard di efficienza, resistenza e sicurezza ma nello stesso tempo caratterizzati da un design estetico d’avanguardia. E’ questo spirito da pioniere che unisce le due realtà: un’azienda storica che sorprende ancora per la sua capacità di rinnovarsi e stare al passo con i tempi, ed una Banca che vuol fare dell’innovazione e della modernità i suoi punti di forza. 2 Sommario Fondi Pensione: necessità è opportunità! Gli editoriali a pagina 12 4 Centodieci anni di storia, seimila soci, gli auguri più cari 5 Fine anno, tempo di bilanci e di progetti Consiglieri e Sindaci 6 Passione e concretezza per Consiglieri e Sindaci Le Filiali 8 Un punto di riferimento per i Soci, i clienti e tutta la comunità locale I Servizi Un nuovo libro per i centodieci anni della banca a pagina 14 10 L’Area Crediti: risposte concrete ad aziende e privati Notizie Finanziarie 12 Fondi Pensione: necessità è opportunità! Iniziative 14 Un nuovo libro per i centodieci anni della Banca 15 Prosegue con successo la campagna “Percorso Nascita” Le Aziende Banca San Giorgio accanto all’ULSS Alto Vicentino in un progetto innovativo: l’UTAP MediconTe a pagina 22 16 18 Battaglin Cicli: una vita trascorsa tagliando traguardi, nello sport e nel mercato Picco Center Motor: in corsa verso nuovi successi Interventi 20 Assegni bancari più sicuri 21 Ristrutturazioni edilizie: dal 1° ottobre 2006 l’aliquota IVA è scesa dal 20 al 10% Territorio Il Presidente Elio Carollo con Andrea Zaltron 22 Banca San Giorgio accanto all’ULSS Alto Vicentino in un progetto innovativo: l’UTAP MediconTe 23 ULSS 4 Alto Vicentino: il piano A.L.T.A. Salute 3 Gli editoriali Centodieci anni di storia, seimila soci, gli auguri più cari La nostra banca sta vivendo, attualmente, un momento davvero positivo: l’attitudine ad essere una realtà in continuo movimento, capace di anticipare il futuro interpretando le esigenze del territorio e delle persone, ne costituisce il fattore determinante. Il dato più indicativo, per testimoniare questa politica di successo, è la nostra compagine sociale, arrivata a quota seimila, un numero che ci riempie di orgoglio e che si rivela essere contemporaneamente un segno di apprezzamento, di consenso e una modalità di apertura verso il territorio. Un vicendevole rapporto che, da parte nostra, si esplicita sia attraverso iniziative di carattere generale che tematiche (come, ad esempio i corsi di formazione a favore delle aziende) con l’obiettivo di dare risposte concrete e fornire sempre un servizio utile al Socio, sia esso persona o azienda. La compagine sociale, infatti, non è un puro dato economico astratto, ma è un’entità viva, vicina, fatta di singole persone che sentiamo pienamente partecipi. La sensazione che si percepisce, nettamente, è il forte senso di appartenenza. Un importante segnale di crescita arriva dalla graduale costante apertura di nuove filiali: l’ultima a Cassola, che ci permette di integrare la nostra significativa presenza nel bassanese. Questa politica di espansione non avviene solo in funzione dei nuovi mercati, ma anche per andare incontro a nuove persone e nuovi territori, per allargare “la famiglia”. Valenza economica, quindi, ma sempre accompagnata ad una volontà di continuità territoriale ed emotiva, per essere 4 vicini alla nostra gente nelle sue pur diverse caratteristiche e qualità. E’ un territorio, quello della pedemontana vicentina, che desideriamo rappresentare pienamente, poiché riteniamo di conoscerne le caratteristiche comuni e quelle differenti peculiarità, proprie delle diverse zone che, alla fine, ne determinano la ricchezza. Noi le interpretiamo seguendole nella loro costante evoluzione, coerentemente con quanto espresso dal Credito Cooperativo che concepisce la Banca proprio in funzione del territorio. L’atteggiamento di scambio e di fiducia che si è instaurato testimonia che stiamo percorrendo la direzione giusta. Questo sviluppo, comunque, non è casuale, ma è frutto di approfondimenti e studi: una programmazione che fa riferimento al piano strategico, che detta le linee guida e che, con progressivi adeguamenti, per effetto dei continui mutamenti degli scenari competitivi, si evolve con la Banca stessa. Si tratta di uno strumento importante, che stabilisce gli obiettivi cardine, fondamentale sia dal punto di vista tecnico che da quello della verifica e riproposizione degli obblighi nei confronti della compagine e del territorio, una strategia che parte dai risultati ottenuti per migliorare i risultati futuri. L’apertura di una nuova filiale, quindi, è un momento importante sia sotto il profilo economico che umano, in quanto ci consente di allargare gli orizzonti, di fare nuove esperienze e di confrontarci con realtà diverse. Siamo fieri, nella nostra posizione di “piccola-grande Banca”, della nostra capacità di essere un punto di riferimento non solo nell’erogazione del credito sia per i privati che per le aziende. In quest’ampio territorio, che va da Cassola a Recoaro, la nostra missione è quella di creare e sostenere un progresso economico, sociale e culturale e per questo continueremo ad investire nella crescita della base sociale, per ridistribuire il frutto del lavoro ed espanderci, senza mai perdere di vista le radici, per valorizzare persone e territorio. E proprio alle persone, Soci, clienti e collaboratori e alle loro famiglie, voglio rivolgere il mio più caro augurio di un felice Natale e di un prospero anno nuovo, con un sentimento ancora più forte che arriva dall’alto dei nostri 110 anni di storia. Elio Carollo Presidente Fine anno, tempo di bilanci e di progetti Chiudiamo il 2006 con soddisfazione, e riteniamo di poter affermare di aver ben lavorato. Mancano certo i dati definitivi - il bilancio potrà essere chiuso solo il mese prossimo - ma i risultati sin qui conseguiti ci sostengono. La crescita equilibrata e costante dei volumi e dell’utile testimonia la validità delle scelte strategiche effettuate. Accortezza, sana gestione, ma anche coraggio nel percorrere strade nuove e apertura alle sfide, progettualità ed una lucidità di visione che caratterizza sempre più la banca locale, hanno guidato le nostre scelte nel corso dell’anno. Nei primi dieci mesi dell’anno, i mezzi amministrati hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 1.363 Ml. di Euro, con un incremento rispetto a fine 2005 che è già del 11,50% ed è destinato ad accrescersi ulteriormente negli ultimi due mesi dell’anno. Gli impieghi ammontano, nel momento in cui scriviamo, a 577 Ml. di Euro (+10,87% rispetto al 31.12.05), mentre la raccolta diretta ed indiretta hanno raggiunto rispettivamente 609 Ml. di Euro (+ 14,31%) e 176 Ml. (+4,5%). Il patrimonio netto alla data del 31.10.2006 supera i 55 Ml di Euro: l’incremento, che rispetto a fine 2005 è pari al 19,73%, è destinato in proiezione a valori ancor più significativi. Si confermano, quindi, nell’ultimo trimestre dell’esercizio in corso le previsioni di andamento ricavate dalla semestrale: l’utile atteso si attesta oltre i 7 Ml di Euro. L’ampliamento della base sociale - uno degli obiettivi principali che la Banca si è data ad inizio anno - ci avvicina con il raggiungimento dei 6.000 Soci più ad una public company che ad una Banca di Credito Cooperativo in senso tradizionale. Un assetto istituzionale moderno, pur con tutte le difficoltà di gestione e compensazione delle diversità e delle peculiarità di ogni singolo socio, che vorremmo si accompagnasse ad un modo moderno di fare banca. Resta, il Socio, al centro del nostro impegno: il pacchetto di condizioni riservate - sviluppato per facilitare l’accesso al credito ed ai servizi bancari - che ha riscosso generale apprezzamento quando, ad inizio anno è stato proposto, è già in via di rivisitazione: i nuovi servizi, adeguati alle attuali condizioni del mercato, saranno pronti per essere lanciati nel prossimo trimestre e troveranno ampia illustrazione nel prossimo numero del nostro news magazine. Di pari passo con l’incremento della compagine sociale è andata l’espansione territoriale, con l’apertura del nuovo sportello di Cassola: un’area economicamente fervida, che manifesta un forte interesse per la nostra realtà e che riteniamo di poter soddisfare con i nostri servizi. L’espansione territoriale non è conseguenza di una decisione improvvisa, d’impulso, ma è frutto del piano strategico pluriennale al cui interno vengono tracciate le direttive dello sviluppo. Il piano 2006/2008 approvato quest’anno, contiene già le linee guida per i prossimi a venire. Energie e risorse sono state dedicate anche alla ridefinizione delle procedure di erogazione dei contributi a sostegno di enti, associazioni ed iniziative varie sul territorio. Un’attività che impegna fortemente la Banca e che è segno del forte radicamento territoriale: nel 2005 sono stati elargiti a titolo di beneficenza oltre 360.000 Euro ed il 2006 sta registrando un’ulteriore crescita. Fortissimo è il legame con il territorio e con le istanze espresse dai diversi gruppi locali, ma altrettanto grande è il bisogno di efficienza: nella valutazione della domanda, nell’erogazione del contributo, nella manifestazione della presenza della Banca nel territorio. Perché le risorse prodotte dalla comunità tornino ad essa attraverso le strutture, le iniziative ed i progetti realmente validi ed i contributi così elargiti facciano da volano allo sviluppo non economico - a questo è deputata l’attività creditizia ordinaria della Banca - ma culturale, sociale, morale. Con fiducia in ciò che il futuro riserva e nella nostra capacità di affrontarlo al meglio, auguro a Soci, clienti e collaboratori un 2007 ricco di soddisfazioni, sereno negli affetti. Leopoldo Pilati Direttore Generale 5 Consiglieri e Sindaci Passione e concretezza per Consiglieri e Sindaci Sergio Bassan Corrado Nicoletti Consigliere Consigliere Nato a Dueville nel ‘56, Sergio Bassan, in carica dal 2000, è al suo secondo mandato all’interno del Consiglio di Amministrazione. Padre di due figli, come da tradizione paterna commercializza macchine e trattori per l’agricoltura. Il Consigliere è giunto a ricoprire la carica di cui va orgoglioso grazie alla sua occupazione che lo ha messo in contatto, all’inizio come cliente, con la realtà della Banca San Giorgio e Valle Agno. “Una dimensione - afferma - in cui mi sono subito trovato a mio agio ed ho ritrovato quel contatto umano che altri istituti bancari avevano perduto”. La fiducia che Bassan ha riposto nella Banca San Giorgio e Valle Agno si è successivamente trasformata in un rapporto di stima sviluppatosi - racconta - inaspettatamente, ma con grande soddisfazione nell’impegno come Consigliere. Un’esperienza senza dubbio ricca di significato sia a livello umano che professionale, che rappresenta per un imprenditore un significativo allargamento di orizzonti, la possibilità di vedere le cose da un punto di vista privilegiato. D’altra parte, sono stato felice di mettere in gioco la mia persona, le mie esperienze per partecipare attivamente alla vita della Banca e attraverso questa alla crescita del territorio”. Ciò che Bassan si augura per il futuro è “di continuare a crescere in un ambiente affiatato, sereno e solidale come è quello del gruppo di cui faccio parte”. 6 Nato a Valdagno il 19 agosto di 39 anni fa, Corrado Nicoletti vive ora a Cornedo con la moglie e i tre figli. E’ la sua attività di imprenditore - nel settore della distribuzione di macchinari per l’edilizia - ad averlo condotto qui: “faccio parte - afferma - di quel gruppo di imprenditori e liberi professionisti che dalla metà degli anni novanta, avvertendo la necessità di un istituto di credito che operasse a livello locale, ha promosso l’iniziativa per la costituzione di una nuova banca nel territorio della Valle Agno che, successivamente, appoggiandosi all’allora Banca San Giorgio, ha dato a sua volta origine alla Banca San Giorgio e Valle Agno”. Consigliere dal 2000, dopo sei anni di attività all’interno del Consiglio di Amministrazione Nicoletti dichiara: “questa è stata sicuramente un’esperienza positiva che mi ha portato a ricevere molto in termini di contatti umani e a livello professionale. Per quanto mi riguarda, cerco di dare il mio contributo mettendo a disposizione la mia esperienza di imprenditore: la Banca è un’azienda e, a livello di gestione, al di là quindi delle problematiche tecnico-bancarie, è un’impresa come le altre”. Banca San Giorgio e Valle Agno è una realtà con un forte trend di crescita e, per continuare in questa direzione, Nicoletti intende “integrare sempre di più i due territori, l’area di recente insediamento della Vallata ed il cuore storico del territorio, che gravita attorno a San Giorgio, rafforzando il legame tra Soci e tra i Soci e la Banca, sostenendo la valorizzazione del rapporto umano e puntando su di una attenta analisi delle esigenze più diversificate della clientela per meglio andarle incontro”. Il Collegio Sindacale È l’Assemblea dei Soci che nomina il Collegio Sindacale, composto da tre membri effettivi e due supplenti, che restano in carica per tre esercizi. Il ruolo del Collegio Sindacale consiste principalmente nel vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società. Fidelio Cimenti, commercialista di Thiene, e Maurizio Carlesso, professionista di Romano d’Ezzelino con studio a Marostica sono i membri supplenti, che subentrano agli effettivi in caso di impossibilità permanente o di dimissioni, confermati alla carica dall’Assemblea dei Soci dello scorso maggio. Il Collegio dei Probiviri E’ un organo interno della Banca che ha la funzione di perseguire la bonaria composizione dei disaccordi che dovessero sorgere tra il Socio e l’Azienda. I Probiviri restano in carica per tre esercizi e prestano il loro ufficio gratuitamente; decidono secondo equità e senza vincolo di formalità procedurali. Gli avvocati Luigi Galvan di Zugliano, Emanuele Maria Lazzaretto di Fara Vicentino e Teobaldo Tassotti di Marostica sono i probiviri attualmente in carica. Nella lunga storia della Banca San Giorgio e Valle Agno, il Collegio dei Probiviri è stato convocato una sola volta. La sala che ospita le riunioni del Consiglio di amministrazione Collegio Sindacale Enzo Drapelli Enzo Drapelli nasce 43 anni fa a Valdagno dove vive con la moglie e la figlia. Svolge la professione di Ragioniere Commercialista e Revisore Contabile con studio a Valdagno e Dueville. L’esperienza all’interno del Collegio Sindacale, iniziata nel 2003, è il risultato dell’adesione al progetto di costituzione della Banca Valle Agno che lo ha visto fra suoi i promotori e fondatori. “Successivamente con il confluire di tale iniziativa in Banca San Giorgio - racconta Drapelli - mi si è presentata quest’opportunità, rivelatasi una formidabile esperienza ricca di significato sotto il profilo umano e professionale. In questi anni mi sono reso conto che una Banca come la nostra svolge nel territorio un ruolo di fondamentale importanza contribuendo, con la propria presenza, allo sviluppo delle piccole e medie imprese, al raggiungimento degli obiettivi delle famiglie, delle associazioni e degli enti territoriali con modalità ed atteggiamenti che sono in perfetta sintonia con le persone e il loro modo d’essere”. E aggiunge : “si parla di territorio ‘intelligente’ quando le reti di relazioni producono risultati superiori alla semplice somma delle forze dei singoli soggetti. La nostra Banca riesce a supportare e agevolare questo virtuosismo e, a mio parere, costituisce un patrimonio che va custodito e difeso”. “In qualità di revisore - dichiara Drapelli - ho potuto, grazie ai colleghi e alle strutture del credito cooperativo, analizzare in maniera approfondita il ruolo del Collegio Sindacale. Posso affermare che il nostro compito si sta svolgendo in un ambiente ove lo spirito collaborativo e la disponibilità ci permettono di portare avanti con serenità e serietà il nostro incarico”. 7 Le Filiali Un punto di riferimento per i Soci, i clienti e tutta la comunità locale Recoaro 5 8 Thiene Caldogno Sandrigo La filiale di Recoaro Terme, inaugurata nel 2004, è giovane ma “si è già conquistata un importante spazio sul territorio - afferma il suo direttore, Luca Gallerini, in carica dal dicembre 2004 - grazie alla diffusione del messaggio del Credito Cooperativo che, concretizzandosi in un servizio di qualità per il Cliente, ha prodotto un proficuo passaparola. I Soci stessi sono stati i primi portatori di questo messaggio e hanno saputo vincere la naturale iniziale diffidenza verso il nuovo”. Il gruppo che lavora presso lo sportello di Recoaro è composto da tre persone compreso il direttore che si dichiara soddisfatto di “poter continuare un’eccellente opera già avviata e contribuire a mantenere quell’affiatamento tra collaboratori necessario per andare incontro alle esigenze della clientela con quell’approccio autentico, non formale, che contraddistingue la nostra realtà dai grandi colossi. I risultati di questo impegno e della sintonia che deriva dalla condivisione dei principi del Credito Cooperativo si riflettono nella qualità del rapporto che abbiamo instaurato con il Cliente, rapporto che si caratterizza sempre più come relazione di fiducia. Partecipiamo attivamente alla vita sociale e culturale del paese, siamo il quarto istituto di credito e oggi raccogliamo i frutti del nostro operato”. Un alto trend di crescita caratterizza lo sportello di Recoaro che, sottolinea il direttore, “vanta una clientela variegata accomunata dall’esigenza di sentirsi ascoltata, consigliata, seguita in un clima ‘familiare’”. Inaugurata nel luglio del 1999, la filiale di Thiene è “una realtà intraprendente, dinamica e coesa”, come afferma il suo attuale direttore, Renato Zampieri, in carica dal 2004. Lo stile che lo contraddistingue è improntato alla massima intesa con i collaboratori e volto a fare del gruppo una vera “squadra”: i risultati conseguiti in questi anni mostrano la validità del suo approccio. La metodologia di lavoro è orientata alla soddisfazione della clientela che “qui a Thiene - continua Zampieri - è costituita da privati, piccole e medie imprese, artigiani ma anche da grandi realtà aziendali, essendo questa una zona economicamente dinamica e, nonostante un contesto generale non favorevole, tuttora in espansione”. Sono le peculiarità del Credito Cooperativo, secondo il direttore, “ad aver contribuito al successo di una realtà come questa. Siamo la prima banca di Credito Cooperativo nella piazza e ci differenziamo dagli altri istituti di credito proprio nell’estrema attenzione che poniamo nel rapporto con la clientela, nella valorizzazione della Persona; a parità di servizi offerti, il Cliente trova da noi una realtà familiare e immediatamente si instaura un rapporto di fiducia”. In quest’ottica, l’obiettivo futuro non può che essere - conclude Zampieri - quello di “crescere e rinnovarsi, senza tuttavia rinunciare alla propria natura di banca del territorio, per poter interpretare in chiave moderna le istanze della comunità locale”. Direttore della filiale di Caldogno dal maggio 2002, anno della sua apertura, Nirvano Gnata è alla sua terza inaugurazione dopo aver svolto la sua attività presso lo sportello di Zugliano, in cui ha ricoperto prima la carica di vicedirettore e poi quella di direttore, e successivamente presso quallo di Carrè, che ha diretto per diversi anni. Gnata, insieme ai suoi quattro collaboratori, afferma di credere “nel lavoro di gruppo, perché solo lavorando in un ambiente sereno e nell’ottica del raggiungimento di obiettivi comuni è possibile ottenere buoni risultati”. E continua: “Ciò che riveste rilevanza maggiore è la soddisfazione del Cliente, il resto arriva di conseguenza: i cartelli sulle strade non servono, il passaparola che nasce dalla fiducia della gente, dal saper andare incontro alle esigenze più disparate, dall’essere un vero punto di riferimento per la clientela è quello che serve e ci gratifica maggiormente. Il Cliente riveste un ruolo centrale e appena entra nella nostra Banca respira ‘un’aria diversa’, questo grazie al lavoro di tutti, alla sinergia di forze e intenti e alla sintonia in cui lavorano il Consiglio di Amministrazione, il Comitato di Direzione e tutti i dipendenti. L’attenzione alla Persona - continua Gnata - si associa poi alla grande forza comunicativa della Banca che avendo a che fare con una clientela variegata - dall’imprenditore al privato, dal contadino al commerciante - sa adeguare il proprio linguaggio, parlare con tutti e trovare risposte ad ogni richiesta”. Aperta nel settembre 2003, la filiale di Sandrigo si è subito destreggiata in modo esemplare tra la concorrenza sono ben nove gli sportelli nel piccolo comune - grazie alla sua capacità di differenziarsi come istituto locale, come realtà nata nel territorio per il territorio. Sergio Fioletti, direttore della filiale dal giorno della sua inaugurazione, con orgoglio afferma: “La filiale è stata accolta con forte entusiasmo dai cittadini e subito abbiamo saputo instaurare un rapporto di fiducia con la clientela. Il merito di questo riscontro positivo è anzitutto dei miei collaboratori - oggi siamo in cinque – che sono stati disposti e pronti a seguirmi nell’impostazione che ho voluto dare al nostro modo di lavorare: mettere al centro il Cliente, valorizzarlo come persona e non solo per ciò che rappresenta economicamente, rispettarne le esigenze ed offrire il massimo in qualità e servizio. Un compito difficile certo, ma che abbiamo saputo svolgere con impegno e determinazione”. E spiega Fioletti: “La clientela di Sandrigo, più che essere composta da famiglie e privati, proviene in larga parte dalle aziende. Questa è infatti una zona industriale operosa e noi sappiamo stare al passo coi tempi per meglio rispondere alle richieste delle aziende e alle loro esigenze, che sono in continua evoluzione”. Fioletti esprime anche a livello personale la piena soddisfazione per un’esperienza, la direzione di una nuova filiale, “che da un punto di vista professionale è stata estremamente positiva e stimolante”. Filiale di Recoaro Terme Via del Donatore, 12 - 36076 Recoaro Terme (VI) Tel. 0445 780906 Fax 0445 780863 Filiale di Thiene Via Masere - 36016 Thiene (VI) Tel. 0445 375900 Fax 0445 375930 Filiale di Caldogno Via G. Marconi, 70 - 36030 Caldogno (VI) Tel. 0444 905670 Fax 0444 585159 Filiale di Sandrigo Piazza G. Marconi - 36066 Sandrigo (VI) Tel. 0445 751320 Fax 0445 751318 Sede e Direzione Via Perlena 78 36040 San Giorgio di Perena (VI) Tel. 0445 800800 Fax 0445 800888 Filiale di Carrè Cab 88340 Via Fondovilla, 59 bis - 36010 Carrè (VI) Tel. 0445 893070 Fax 0445 395260 Direttore: Giovanni Moro Filiale di Marano Vicentino Cab 60490 Piazza Silva, 84 - 36035 Marano Vicentino (VI) Tel. 0445 561212 Fax 0445 561208 Direttore: Giuliano Zarantonello Filiale di Bassano del Grappa Cab 60160 Piazzale Cadorna, 43/44 36061 Bassano del Grappa (VI) Tel. 0424 524451 Fax 0424 219022 Direttore: Corrado Carollo Filiale di Castelgomberto Cab 60280 Viale Chiuse, 9b - 36070 Castelgomberto (VI) Tel. 0445 941645 Fax 0445 941649 Direttore: Fernando Dalla Valle Filiale di Marostica Cab 60500 Viale Stazione, 40 - 36063 Marostica (VI) Tel. 0424 470960 Fax 0424 473477 Direttore: Giuliano Rossi Filiale di Breganze Cab 60180 Via 5 Martiri, 24 - 36042 Breganze (VI) Tel. 0445 300095 Fax 0445 300485 Direttore: Lorenzo Grotto Filiale di Cornedo Vicentino Cab 60330 Via Monte Pasubio, 36 36073 Cornedo Vicentino (VI) Tel. 0445 969000 Fax 0445 969030 Direttore: Franco De Mori Filiale di Molvena Cab 88370 Via Ponticello, 48 - 36060 Molvena (VI) Tel. 0424 708501 Fax 0424 708727 Direttore: Michele Carlesso Filiale di Caldogno Cab 60210 Via G. Marconi, 70 - 36030 Caldogno (VI) Tel. 0444 905670 Fax 0444 585159 Direttore: Nirvano Gnata Filiale di Isola Vicentina Cab 60430 Via Arasella, 9 - 36033 Isola Vicentina (VI) Tel. 0444 978388 Fax 0444 978389 Direttore: Ignazio Amato Filiale di Montecchio Precalcino Cab 60540 Via Summano, 16 36030 Montecchio Precalcino (VI) Tel. 0445 803400 Fax 0445 803495 Direttore: Andrea Rizzo Filiale di Recoaro Terme Cab 60670 Via del Donatore, 12 36076 Recoaro Terme (VI) Tel. 0445 780906 Fax 0445 780863 Direttore: Luca Gallerini Filiale di Thiene Cab 60790 Via Masere 36016 Thiene (VI) Tel. 0445 375900 Fax 0445 375930 Direttore: Renato Zampieri Filiale di San Giorgio di Perlena Cab 60380 Via Perlena, 106 36040 San Giorgio di Perlena (VI) Tel. 0445 851188 Fax 0445 851236 Direttore: Gianfranco Zilio Filiale di Valdagno Cab 60820 Via 7 Martiri 36078 Valdagno (VI) Tel. 0445 481226 Fax 0445 481234 Direttore: Camillo Talin Filiale di Sandrigo Cab 60710 Piazza G. Marconi 36066 Sandrigo (VI) Tel. 0445 751320 Fax 0445 751318 Direttore: Sergio Fioletti Filiale di Zugliano Cab 60860 Via Libertà, 11 36030 Zugliano (VI) Tel. 0445 330010 Fax 0445 330174 Direttore: Carlo Girardin Sportello ATM a Fara Vicentino Via Verdi, 6 36030 Fara Vicentino Tel. 0445 800800 Fax 0445 800888 NUOVA APERTURA: CASSOLA Cab 60260 Viale Venezia 36022 Cassola (VI) Tel. 0424 383430 Fax 0424 514756 Direttore: Roberto Cremona 9 6 I Servizi L’Area Crediti: risposte concrete ad aziende e privati Una squadra che gestisce più di 600 milioni di Euro di impieghi Il fulcro dell’attività creditizia della banca consiste nel sostenere le famiglie e le imprese finanziando le loro necessità di consumo e di investimento: è in questo modo che l’attività della banca fa da volano al sistema economico nel suo complesso. Il rischio del credito è uno dei rischi fondamentali che Claudio Bertollo - Responsabile Area Crediti caratterizzano l’attività bancaria, assieme al rischio di mercato e al rischio operativo. L’Area Crediti di Banca San Giorgio e Valle Agno - guidata da Claudio Bertollo - si occupa della gestione, valutazione, erogazione e revisione degli affidamenti e dei finanziamenti richiesti dai clienti, siano essi privati o aziende e ha vissuto la forte crescita che negli ultimi cinque anni ha visto triplicare i volumi del comparto (da ca. 200/ml. di Euro del 2001 ad oltre i 600/ml. attuali). Claudio Bertollo, in Banca San Giorgio e Valle Agno fin dal 1988, ha assunto la direzione dell’Area Crediti dal 2001, e con il suo vice Valeria Simonato, guida uno staff di 10 persone, coordinando un insieme di attività che ha inizio nelle filiali. Le filiali, che presidiano il rapporto diretto con il cliente, curano principalmente la fase di istruttoria che si articola: • nel colloquio preliminare con il cliente; • nella raccolta delle domande e della documentazione necessaria; 10 • nella predisposizione della proposta di affidamento, che comprende anche un giudizio tecnico di merito creditizio. Qui subentra l’Area Crediti, che gestisce tutte le tipologie di credito che l’istituto offre alla propria clientela ed è così strutturata: • un gruppo cura le operazioni ipotecarie, dalla fase post-delibera, all’erogazione del credito ed in particolare controlla la perizia di stima e i documenti riguardanti l’immobile da ipotecare, provvede alla stesura della minuta dell’atto notarile e verifica l’esistenza di eventuali gravami, oltre a predisporre la documentazione necessaria per eventuali cancellazioni e/o restrizioni di ipoteca ed accolli; • un gruppo segue i crediti di firma: raccoglie la documentazione necessaria per la stesura del testo della garanzia da rilasciare e predispone la garanzia stessa; • un gruppo si occupa dei crediti speciali (finanziamenti agevolati a valere sul fondo rotativo Veneto Sviluppo, Artigiancassa, Inail, prestiti agrari, ecc…). Trattasi di particolari finanziamenti che prevedono una contribuzione in conto interessi o in conto capitale da parte di enti esterni alla banca, ai quali è necessario trasmettere documentazione e relazionare in merito alle operazioni in questione; • un gruppo gestisce la registrazione delle delibere a libro fidi, controlla il regolare perfezionamento di tutte le linee di credito poste in essere dalle filiali, effettua le segnalazioni di vigilanza, controlla e custodisce presso il caveau della sede centrale tutte le garanzie raccolte (pegni e fidejussioni); • un gruppo esamina le richieste di affidamento redatte dalle filiali ed esprime un parere di affidabilità, che considera la capacità di rimborso ed il merito creditizio del cliente, da presentare all’organo deliberante. L’iter della richiesta Ma che cosa succede in dettaglio quando un cliente si presenta in banca a richiedere un affidamento o un finanziamento? La domanda E’ necessario formalizzare una domanda scritta che conten- ga l’ammontare dell’importo richiesto, la durata, la motivazione e le eventuali garanzie che il cliente è in grado di offrire. La domanda dovrà essere corredata da ulteriori informazioni e documentazioni quali ad esempio: busta paga o dichiarazione dei redditi, posizione fiscale, indicazioni di eventuali affidamenti già accordati da altri istituti di credito, notizie riguardo eventuali proprietà. L’istruttoria Una volta che il cliente ha fornito tutte le informazioni richieste, la banca procede all’istruttoria, ovvero svolge tutte le indagini e tutte le analisi ritenute necessarie per accertare il grado di affidabilità e solvibilità del richiedente. In particolare si tende ad accertare: • la capacità reddituale, ovvero la capacità di produrre redditi da impiegare per adempiere al pagamento dei debiti; • la consistenza patrimoniale, ovvero l’entità dei beni su cui la banca potrebbe eventualmente rifarsi in caso di insolvenza; • le caratteristiche personali del richiedente. Le informazioni necessarie per stabilire quanto sopra vengono reperite sia all’interno della banca, che all’esterno. Le indagini interne consistono nell’analisi dei documenti forniti dal cliente o comunque in possesso della banca relativi al cliente (ad esempio se il cliente è un correntista della banca, questa ha già gli estratti conto a sua disposizione e può stabilire se lo stes- so opera correttamente o meno). Nel caso il cliente sia un’azienda, tra le indagini interne assume particolare rilevanza l’analisi del bilancio. Dalla riclassificazione dello stato patrimoniale e del conto economico, la banca verifica se l’azienda è in equilibrio economico e finanziario ed è quindi realmente in grado di far fronte agli impegni che si dichiara disposta ad assumere. Le indagini esterne consistono nella richiesta di informazioni ritenute di rilievo a organismi pubblici e privati esterni alla banca per verificare l’esistenza di eventuali atti negativi (protesti, pignoramenti, ipoteche giudiziarie, ecc.) e gli eventuali affidamenti in corso presso altri istituti di credito (analisi centrale rischi e CRIF). La delibera La procedura di affidamento si conclude con la delibera. Essa può essere eseguita dalla filiale presso cui la domanda è stata presentata oppure da organi superiori (area crediti, direzione, consiglio di amministrazione). Nel deliberare in merito all’affidamento, la banca determina l’ammontare massimo concesso, che non necessariamente coincide con quello richiesto dal cliente. L’erogazione Successivamente, il cliente deve ritornare in banca per firmare i contratti e rilasciare eventuali garanzie: solo così potrà effettivamente avere a disposizione la somma deliberata. La revisione e il monitoraggio Una volta concesso il finanziamento, fino a che questo non viene completamente estinto dal cliente, la banca controlla la situazione del correntista richiedendo periodicamente i documenti contabili e tutte le informazioni ritenute importanti per percepire in anticipo eventuali sintomi di difficoltà e predisporre le azioni eventualmente necessarie al recupero del credito. L’Area Crediti, inserita all’interno di una struttura in sempre maggior espansione, che vede l’apertura di almeno una filiale all’anno e che sta allargando la propria zona di competenza, cerca di essere sempre più vicina al cliente, mettendo in pratica i valori ed i principi ispiratori del Credito Cooperativo. In particolare per quanto riguarda le imprese è convinta che i problemi finanziari delle stesse possano essere affrontati e risolti insieme, sviluppando una cultura comune (si veda ad esempio l’iniziativa “Progetto Impresa”). E’ per questo che accanto alla riclassificazione dei bilanci aziendali, effettua un’analisi per flussi e propone un servizio di consulenza personalizzato. Sviluppa così un nuovo modo di fare banca, che permetta alla stessa di essere sempre più vicina ai reali fabbisogni delle imprese, rafforzando il legame con le aziende locali, proponendo meno finanziamenti e più finanza, per diventare sempre più un punto di riferimento strategico ed operativo per l’economia del proprio territorio. 11 Notizie finanziarie Fondi Pensione: necessità è opportunità! In futuro l’entità delle pensioni erogate dallo Stato non sarà più in grado di garantire un adeguato livello di reddito ai cittadini. Le riforme del sistema pensionistico già intraprese dai vari governi produrranno infatti drastici tagli alle pensioni pubbliche, che non supereranno il 50% dell’ultimo reddito. La tabella mostra, in base ai dati Inps, la previsione sul rapporto tra pensione pubblica e ultimo reddito nei prossimi anni. Data di pensionamento Anni di contribuzione Dipendenti privati Autonomi 2010 35 67,1% 64,7% 2020 35 56% 58,9% 2030 35 49,6% 30,70% Per compensare tali insufficienze sono stati varati specifici provvedimenti per favorire la costituzione di una pensione complementare aggiuntiva. Gli strumenti più importanti previsti dalla normativa sono i Fondi Pensione Chiusi ed i Fondi Pensione Aperti. Fondi Pensione Chiusi I Fondi Pensione Chiusi o Negoziali sono fondi nati dalla negoziazione contrattuale tra determinate categorie di lavoratori ed imprenditori. Per citare qualche esempio: Cometa (fondo pensione dei lavoratori metalmeccanici), Espero (per i lavoratori della scuola), Fondapi (per i lavoratori delle piccole e medie aziende), Arco (legno e arredamento), Solidarietà (per i lavoratori di tutti i settori industriali del Veneto). Non vi possono aderire lavoratori di altre categorie. Tuttavia, ad oggi esistono ancora larghe fasce produttive che non hanno un proprio fondo chiuso. Fondi Pensione Aperti I Fondi Pensione Aperti garantiscono a tutti i lavoratori autonomi e dipendenti in attività, nonché alle casalinghe e alle persone fiscalmente a carico che non hanno un’attività lavorativa, la possibilità di aderire ad un regime di 12 previdenza complementare, anche nei casi in cui non sia stato costituito un fondo chiuso di categoria. Tramite questa forma di risparmio a medio/lungo periodo, è possibile costituire un capitale che al raggiungimento dell’età pensionabile garantirà l’erogazione di una rendita da affiancare alla pensione erogata dallo Stato. Aderirvi è semplice, basta rivolgersi al proprio sportello bancario. Come funziona un Fondo Pensione Aperto? L’ammontare del versamento al fondo pensione viene stabilito dall’iscritto al momento dell’adesione e può essere successivamente modificato (ad esempio 200 Euro mensili, o 500 Euro trimestrali, ecc.) E’ possibile, nella dichiarazione dei redditi, portare in deduzione la somma versata al fondo per un importo pari al minore tra: • 12% del reddito complessivo • 5.164,57 Euro Se al reddito complessivo concorrono redditi di lavoro dipendente, relativamente a tali redditi, oltre ai limiti predetti, la deduzione compete per un importo massimo pari al doppio della quota del TFR destinata alle forme pen- sionistiche collettive (ossia ai fondi di categoria). La Legge 243/2004 La legge 243/2004, che entrerà in vigore dal 01/01/2007, introduce alcune importanti novità in tema di TFR e previdenza integrativa per i lavoratori dipendenti. A decorrere da tale data, infatti, si aprirà una finestra temporale di 6 mesi - che si chiuderà il 30.06.2007 - in cui i lavoratori dipendenti saranno chiamati a fare una scelta. Se l’impresa per cui lavora ha meno di 50 dipendenti, il lavoratore può scegliere di: • tenere il proprio TFR in azienda, come succede oggi; • destinarlo totalmente ad un Fondo Pensione di Categoria, se esistente; • destinarlo totalmente ad un Fondo Pensione Aperto. Se, in questo periodo, il lavoratore non manifesterà al proprio datore di lavoro nessuna scelta, automaticamente il TFR che maturerà da quel momento in poi sarà trasferito ad un fondo di categoria, ove esistente. Se questo non è stato previsto, il TFR resterà in azienda. suna scelta entro i sei mesi, il TFR maturando verrà destinato per il 100% al fondo pensione di categoria, ove esistente. Sia nel caso che il TFR resti in azienda che in quello in cui confluisca nel fondo Inps, la rivalutazione sarà del 1,5% fisso + 75% dell’incremento del costo della vita (approssimativamente, allo stato attuale, circa un 3%). Se invece il TFR viene fatto confluire in un fondo pensione, chiuso o aperto, il rendimento dipenderà dalle capacità del gestore. Vista l’importanza del tema per il proprio futuro, è fondamentale per ogni lavoratore informarsi sulla propria situazione previdenziale e prendere delle decisioni per il proprio futuro. E’ sempre consigliabile avvalersi della consulenza di esperti, al fine di effettuare una scelta ponderata e mettere a punto una soluzione personalizzata in grado di soddisfare le proprie necessi- tà. La scelta dovrà essere indirizzata verso un investimento sicuro che garantisca la disponibilità in caso di bisogno del TFR via via accumulato. A tal fine, Banca San Giorgio e Valle Agno ha formato del personale competente presente in ogni filiale, in grado di rispondere a tutti i dubbi e quesiti dei propri clienti. Presso i nostri sportelli è possibile sottoscrivere da subito un piano pensionistico complementare, individuando fin d’ora il Fondo Pensione Aperto che meglio si adatta alle proprie esigenze e aspettative di reddito. Questi sono alcuni tra i prodotti che la Banca offre ai propri clienti: • PensPlan Plurifonds • Fondi Pensione AUREO • Polizze Sicurpens • Fondo Aperto Modus Aggiornato al 25.10.2006 A cura dell’Ufficio Finanza Retail Se l’impresa ha più di 50 dipendenti, viene meno per il dipendente la possibilità di optare di lasciare il TFR in azienda: l’unica scelta è quella di trasferire il TFR ai fondi pensione. In caso non faccia nes- 13 Iniziative Un nuovo libro per i centodieci anni della Banca In occasione delle festività di fine anno, Banca San Giorgio e Valle Agno ha voluto proporre un omaggio speciale, che si ritiene particolarmente significativo, riservato ai Soci. Si tratta del libro commemorativo - stavolta dei 100 + 10 anni della sua attività, traguardo tagliato lo scorso 27 settembre, che vengono richiamati nel titolo. E’ la riedizione ampliata del libro realizzato nel 1996 (primo centenario) del Socio Giancesco Azzolin, già oggetto di unanimi apprezzamenti: arricchita, però, da una seconda consistente parte, curata da Roberto Farina, presidente in carica per nove anni, fino ai primi di maggio del 2006 (con il contributo di altri esponenti bancari). Egli ha vissuto in prima persona gli sviluppi dell’ultimo decennio ed ha così potuto ripercorrere e “tradurre” questo periodo particolarmente intenso e importante, ricco di successi per il nostro istituto di credito cooperativo. Nella seconda sezione si possono trovare la cronistoria, fatti e persone della Banca San Giorgio e Valle Agno, protagonisti nei più recenti due lustri, nei quali si sono sempre più affermati l’incremento patrimoniale, il radicamento, l’espansione sul territorio, l’esaltazione del ruolo dell’istituto; durante i quali il personale è cresciuto in numero e capacità e si è moltiplicata la composizione della compagine sociale. Il tutto - stando ai risultati - in conseguenza di lungimiranza, condivisione degli obiettivi e un’efficace impostazione strategica. Il volume ripercorre l’evoluzione della banca, che ha accompagnato la crescita delle comunità in cui ha affondato le radici, tra momenti di difficoltà ed altri ricchi di iniziative su vari fronti. Può essere considerato un docu- 14 mento storico che testimonia l’importanza socio-economica ed il rispetto che la “San Giorgio” si è conquistata, soprattutto negli anni più recenti, pur in presenza di una concorrenza stringente, con un suo inconfondibile sostegno concreto alla stessa vitalità culturale e sociale che ha caratterizzato le zone di competenza, nel rispetto del “compito” che i soci fondatori avevano espresso. “I centodieci anni della Banca San Giorgio e Valle Agno”, che troverà inserimento nel circuito editoriale nazionale del Credito Cooperativo, verrà offerto in omaggio ai Soci che ne faranno richiesta, direttamente agli sportelli del nostro Istituto. 110 e lode: i Soci premiano l’iniziativa Grande il successo dell’operazione 110 e lode, accolta con particolare entusiasmo dai Soci di Banca San Giorgio e Valle Agno. Tutti coloro che alla data del 30.11.2006 erano in possesso dei titoli obbligazionari collegati al concorso parteciperanno all’estrazione dei numerosi premi messi in palio. L’estrazione avverrà entro il 28.02.2007 o nei giorni immediatamente successivi, concordando la data con il funzionario camerale o il Notaio incaricato al controllo. Nel prossimo numero del news magazine, tutte le informazioni sui biglietti vincenti ed i premi assegnati! Prosegue con successo la campagna “Percorso nascita” Grande successo per la campagna “Percorso Nascita”, l’iniziativa dedicata alle future mamme nata dalla collaborazione tra Banca San Giorgio e Valle Agno e il Dipartimento Materno Infantile dell’U.L.S.S. n. 4 Alto Vicentino. Un’idea che si è subito rivelata vincente, registrando gli apprezzamenti delle gestanti che nell’opuscolo predisposto dall’equipe medica e finanziato dalla Banca trovano notizie e informazioni indispensabili per vivere al meglio il periodo della gravidanza: indicazioni mediche, consigli, e tanti numeri utili per rendere più semplice ed efficace il contatto con la struttura sanitaria ed i suoi operatori. La traduzione in inglese amplia il numero delle destinatarie, che hanno mostrato di apprezzare l’iniziativa di Banca San Giorgio e Valle Agno anche per il fatto che, presentando il libretto in una delle filiali, ricevono gratuitamente uno Sterilbox, apparecchio di disinfe- L’iniziativa dedicata alle neomamme comprende un opuscolo informativo, uno Sterilbox in omaggio e prodotti finanziari mirati zione rapida e accurata degli oggetti per il bimbo. Molto apprezzato, infine, l’atteggiamento di vicinanza e interesse della Banca anche nel formulare prodotti finanziari ad hoc particolarmente convenienti e sicuri, pensati in funzione del futuro dei più piccoli: un libretto di deposito con tasso estremamente vantaggioso ed una polizza assicurativa a durata illimitata, con minimo garantito e consolidamento dei rendimenti riconosciuti. Un’altra iniziativa, quindi, in cui la persona e la famiglia ricoprono un ruolo di primo piano. 15 Le Aziende Una vita trascorsa tagliando traguardi, nello sport e nel mercato Una vita trascorsa ad inseguire nuovi traguardi, dal punto di vista sportivo prima e imprenditoriale poi. E’ la storia di Giovanni Battaglin, che dopo una carriera professionistica che lo ha portato a partecipare a dieci Giri d’Italia, Giovanni Battaglin sei Giri di Svizzera, cinque Tour De France, un Giro di Spagna e otto Campionati del Mondo e a ottenere numerose vittorie, fra cui il Giro d’Italia Dilettanti ed il Trofeo Tricolore, ha deciso di far evolvere la sua passione per la bici in una nuova impresa, dando vita alla Battaglin Cicli srl di Marostica. “Avevo trent’anni, era ora di pensare al futuro - racconta Battaglin - avevo già un negozio sportivo da oltre dieci anni ma non mi sentivo completamente soddisfatto. Volevo trovare una nuova idea da sviluppare rimanendo nel campo della bici. Così ho aperto una ditta, forte anche del nome che grazie alle mie imprese sportive si era fatto conoscere nel settore. L’attività è partita un po’ in sordina ma dal 1984 ho smesso di correre e così mi sono Giovanni Battaglin, fondatore della Battaglin Cicli srl di Marostica, con i suoi due marchi si colloca tra i primi produttori italiani di biciclette da corsa e mountain bike 16 potuto dedicare interamente all’azienda che presto si è avviata imponendo il marchio Battaglin Cicli nel mercato, conquistandosi una posizione di tutto rispetto. Oggi la dirigo affiancato dai miei due figli, Francesca di 22 anni e Alessandro di 29, e coadiuvato da mia moglie.” Nel corso della sua lunga carriera ciclistica, Battaglin ha avuto modo di acquisire ogni cognizione tecnica riguardante la costruzione dei cicli, nonché una notevole esperienza professionale. E proprio grazie a questo know-how, alla professionalità di tutti i collaboratori e alle tecnologie utilizzate, la Battaglin Cicli è arrivata ai vertici delle classifiche dei produttori di biciclette e i suoi marchi sono venduti in 500 punti vendita in Italia. “Siamo tra i primi produttori in Italia e le nostre esportazioni raggiungono tutta Europa”, afferma orgoglioso Battaglin. Su un’area di 6.000mq, con un modernissimo stabilimento di più di 2.000mq, magazzini fornitissimi contenenti componentistica ed accessori per i vari tipi di cicli, impianti per la preparazione, la saldatura, i trattamenti termici, la verniciatura, attrezzatissimi reparti di montaggio e spedizione, la Battaglin Cicli oggi è leader nelle tecnologie applicate senza rinunciare però all’apporto essenziale della manualità, per conferire quel tocco in più che può derivare solo dalla mano di un maestro. In questo processo di crescita, un momento particolarmente importante è stato, otto anni fa, il lancio del marchio Full - Dynamix, che caratterizza la linea di mountain bikes; oggi, questo segmento copre già il 40% del fatturato aziendale. Un’idea vincente, quindi, che in pochi anni si è imposta all’attenzione del mondo sportivo ed industriale grazie alle qualità tecniche del prodotto e alle performance vincenti di uno straordinario team di campioni: titoli iridati, campionati del mondo, Olimpiadi e maglie tricolori, sono le vittorie che da subito hanno fregiato il palmares del Team Full - Dynamix. Successi che hanno portato alla conoscenza del marchio a livello nazionale e internazionale. Qual è il vostro rapporto con gli sportivi? “Molto stretto. I suggerimenti degli sportivi sono molto preziosi per noi e ci consentono di migliorare continuamente. E’ grazie a loro che possiamo progettare e testare le nostre biciclette, creare prodotti esclusivi, brevettare nuove sagome e colori per essere competitivi in tutte le fasce di mercato, dalla economica alla top”. Come vi ponete nei confronti della concorrenza e cosa fate per contrastarla? “La concorrenza più aggressiva arriva da Taiwan e dall’America. Ci sono marchi potenti e agguerriti che, grazie ai grossi volumi, hanno maggiore potere d’acquisto e possono quindi proporre prodotti con un buon rapporto tra prezzo e qualità. Noi dalla nostra parte abbiamo la cultura del ‘made in Italy’, basata sulla cura del particolare, sulla raffinatezza e, naturalmente, sulla qualità molto elevata. La nostra forza è anche la flessibilità: essendo realtà più piccole siamo più agili e veloci nel proporre nuovi modelli e nuovi colori. Siamo elastici, insomma, e più portati al cambiamento rispetto ai grandi colossi.” Che momento sta attraversando il settore? “Da un anno e mezzo il mercato è difficile, la gente ci pensa due volte prima di spendere e i negozianti a volte faticano a pagare”. Qual è il vostro rapporto con il territorio? “Sponsorizziamo una decina di squadre regionali a cui forniamo le nostre biciclette a prezzi molto convenienti al fine di promuovere la diffusione del ciclismo a livello giovanile”. Avete nuovi progetti in cantiere? “Sì, stiamo pensando di creare un centro specializzato della bici rivolto al grande pubblico. Al momento è ancora a livello di idea: stiamo portando avanti analisi di mercato per ponderare bene se l’investimento può rivelarsi proficuo o meno.” Cosa ci può dire del vostro rap- porto con la Banca San Giorgio e Valle Agno? “E’ un rapporto ottimo che dura da molti anni. A livello personale la Banca San Giorgio e Valle Agno è quella che ci dà più soddisfazione, in quanto il clima è familiare e la conoscenza con lo staff è diretta. Ovviamente quando cambiano i referenti bisogna cercare nuovi equilibri ma devo dire che anche in questi casi tutti si prodigano per ricreare subito l’affiatamento e, anche nelle divergenze, si media e si arriva sempre al punto di incontro. E’ quindi una Banca dove il cliente non diventa mai un numero, e questo è il vero motivo di una scelta che continua a rinnovarsi negli anni. E’ lo stesso rapporto che a mia volta cerco di mantenere con i miei clienti, soprattutto con quelli storici: li coccolo e li assecondo, ottenendo sempre grandi risultati. Se non c’è un rapporto umano, alla prima incomprensione si può arrivare alla rottura, invece un rapporto basato sull’amicizia e sulla cordialità si mantiene vivo e solido negli anni”. 17 Le Aziende Picco Center Motor: in corsa verso nuovi successi Il Picco Center Motor di Sovizzo vanta come punti di forza l’esclusiva Yamaha, l’assistenza qualificata e il fornitissimo magazzino di ricambi Una passione per le moto, tramandata di padre in figlio: è questa la storia che sta alla base del Picco Center Motor srl di Sovizzo. L’attività, iniziata da Antonio Picco negli anni ’50 come riparazione di motocicli, è stata rilevata nel 1982 dai due fratelli Riccardo e Franco, che l’hanno ampliata trasformandola in concessionaria e rivendita Yamaha. Oggi il Picco Center è distributore esclusivo per il Triveneto di moto da cross e ricambi. “Io mi occupo principalmente della parte amministrativa, dei ricambi e della gestione del magazzino - racconta Riccardo - mentre mio fratello Franco svolge un compito principalmente di assistenza direttamente sui campi di gara. Lui infatti ha sempre corso con le moto Yamaha e oggi continua a coltivare questa passione anche organizzando rally e viaggi in Egitto e Namibia.” Franco Picco è stato infatti uno dei primi piloti italiani ad impegnarsi nei grandi rally africani, tra le sue vittorie spiccano i primi posti assoluti nel Rally dei Faraoni 1986, nel Transpaña 1991 e nel Rally dei Faraoni 1992; in auto, è stato vincitore del Rally Pampas Argentina nel 1998 e nella categoria T2 Diesel. “Oggi continuo a coltivare la passione per la corsa e organizzo viaggi attraverso la Franco Picco Adventures - interviene Franco. - Sono sempre alla ricerca di luo- 18 ghi che possano dare un’emozione a me ed agli amici che porto con me: panorami mozzafiato, silenzi notturni, spazi a perdita d’occhio. Propongo avventure a misura di ogni motociclista, sia esso esperto o meno della guida su sabbia: dopo un’attenta valutazione dei partecipanti basata sulle informazioni fornite, provvedo infatti a formare gruppi omogenei per ogni viaggio valutando appunto l’esperienza di guida e le necessità di ognuno. La Picco Adventures provvede a tutte le esigenze dei partecipanti, dalla prenotazione del biglietto aereo al coordinamento di uomini e mezzi di assistenza, dalla prenotazione alberghiera fino alla fornitura delle tende per i bivacchi e alla preparazione dei pasti sempre caldi e gustosi anche in pieno deserto”. Come viene organizzato un viaggio tipo? “In Egitto, ad esempio, l’itinerario di massima prevede circa 2000 chilometri di percorrenza totale, di cui solo il 10/15 % su asfalto, da svolgere in otto-nove giorni complessivi con partenza - generalmente - dall’oasi di Baharija. Le tappe principali sono alle oasi di Farafra, Mut e Baris; molti i passaggi nei luoghi mitici del Rally dei Faraoni. Ogni singolo viaggio è comunque personalizzabile e il gruppo dei partecipanti può decidere prima della par- tenza la lunghezza e la difficoltà dell’itinerario e delle singole tappe. E’ possibile inoltre decidere il numero di notti in cui si pernotterà in albergo - quando disponibile - o nei bivacchi in pieno deserto o nelle oasi. Infine si possono prevedere anche prolungamenti ad Assuan o sul Mar Rosso, ad Hurghada, per immersioni o semplici giornate di mare”. to dimostrato è sempre alto: le moto sono belle e robuste”. Ma torniamo al Picco Center: cosa offre e a quale tipologia di clienti si rivolge? “Offriamo una gamma vastissima di moto, abbigliamento e ricambi, anche di vecchi modelli, grazie ad un magazzino ampio e sempre fornito - spiega Riccardo. - Il pubblico è principalmente giovanile e va dal bambino dai quattro anni in su - con le moto da mini cross - all’amatore. La fascia media comunque comprende soprattutto persone dai 20 ai 30 anni.” Cosa ci può dire del mercato in generale? “Dal 2000, il mercato è in leggera crescita. Il settore del cross non ha sentito crisi.” Com’è strutturato il centro? “Il centro si estende su una superficie totale di 600 mq suddivisi in tre settori: magazzino ricambi, show room e officina.” Qual è il vostro punto di forza? “Proprio il marchio Yamaha, un brand forte, che investe molto sui modelli più competitivi. Il gradimen- Com’è il vostro rapporto con gli sportivi? “Ottimo. Franco è conosciuto in tutto il mondo, è un mito per i motociclisti. Ci sono persone che vengono da noi solo per conoscerlo e fargli domande.” Franco Picco Qual è la filosofia che sta alla base della vostra azienda? “Cerchiamo sempre di dare la forma di assistenza più sicura e affidabile; il magazzino è molto fornito in modo da avere tutti i pezzi costantemente disponibili, e i nostri clienti si dimostrano sempre soddisfatti”. Come avvengono le sponsorizzazioni? “Le sponsorizzazioni avvengono sul campo di gara: forniamo ai piloti moto e assistenza. Le gare vengono corse in tutto il Triveneto e ci siamo sempre guadagnati ottime posizioni. Tutti i migliori piloti sono passati dalla nostra officina: partecipiamo anche al campionato italiano e a quello mondiale e abbiamo vinto innumerevoli titoli; quindi siamo molto conosciuti sia a livello locale che nazionale”. Come è nato il vostro rapporto con Banca San Giorgio e Valle Agno? “E’ nato nel 2001, quando siamo stati contattati dal Vicedirettore dell’agenzia di Castelgomberto. Ci conosciamo da anni e siamo legati da un duplice rapporto di amicizia e lavoro. Siamo molto soddisfatti, è una Banca che ci trasmette fiducia. Anche quando abbiamo bisogno di disponibilità momentanea troviamo sempre sostegno. E’ un ottimo rapporto insomma, costantemente solidificato dalla cordialità e dalla familiarità.” 19 Interventi Assegni bancari più sicuri Dal giugno 2002 - e grazie anche all’adeguamento dell’accordo interbancario per l’incasso degli assegni, rinnovato lo scorso settembre - la circolazione dell’assegno bancario è diventata più sicura: è entrata infatti in funzione la Centrale d’Allarme Interbancaria (CAI), un archivio informatizzato dove sono registrati i nominativi di tutti coloro che hanno emesso assegni senza autorizzazione o senza fondi; questi, per almeno sei mesi, restano esclusi dal sistema dei pagamenti. CAI: Cos’è Istituita sul modello francese per elevare il grado di sicurezza ed efficienza della circolazione dell’assegno bancario, la CAI contiene i dati relativi a: le generalità di coloro che hanno emesso assegni bancari o postali senza autorizzazione o senza provvista (archivio “CAPRI”); i dati degli assegni di cui sia stato denunciato il furto o lo smarrimento, non restituiti e bloccati per altri motivi (archivio “PASS”); le generalità dei titolari di carte di pagamento a cui sia stata revocata l’autorizzazione all’utilizzo (archivio“CARTER”); i dati delle carte revocate, smarrite e rubate (archivio “PROCAR”); le sanzioni amministrative (archivio “ASA”); le sanzioni penali (archivio “ASP”). Il regolare funzionamento della CAI dipende dal corretto svolgimento di una serie di operazioni (alimentazione della banca dati, divulgazione, consultazione) la cui esecuzione spetta ad una pluralità di soggetti: Banca d’Italia; S.I.A (Società interbancaria per l’automazione, ente responsabile); banche, poste italiane, intermediari che emettono carte di pagamento; prefetto; autorità giudiziaria. La legge prevede l’attivazione della nuova procedura sanzionatoria al verificarsi di due tipologie di illecito: l’emissione di assegni senza autorizzazione e l’emissione di assegni che, presentati per il pagamento in tempo utile, risultino del tutto o in parte non coperti da fondi. Le conseguenze dell’iscrizione in CAI Nel caso di emissione di assegni senza autorizzazione, l’illecito si perfeziona all’atto dell’emissione e non è sanabile: l’iscrizione nell’archivio informatizzato viene effettuata entro il ventesimo giorno dalla presentazione al pagamento del titolo e fa scattare la cosiddetta “revoca di sistema” (si veda più avanti). Nel caso di mancata copertura dell’assegno, l’iscrizione è eseguita dopo che siano trascorsi sessanta giorni dalla scadenza del termine di presentazione del titolo ed il medesimo non sia stato pagato. In quest’ultimo caso, le sanzioni amministrative e la “revoca di sistema” possono essere evitate: il traente deve dar prova di “pagamento tardivo”, dimostrando di aver corrisposto al beneficiario l’importo facciale, più una penale del 10%, gli interessi ed eventuali ulteriori oneri accessori. La “revoca di sistema”, che scatta 20 Grazie alla Centrale di Allarme Interbancaria (CAI) esclusi dal sistema dei pagamenti i soggetti a rischio al momento dell’iscrizione in CAI, deve essere applicata da tutte le banche (e uffici postali) per il solo fatto che il soggetto risulta iscritto nell’archivio informatico. Per effetto della revoca di sistema il traente è interdetto dall’emettere assegni bancari (o postali) per la durata di sei mesi, e qualunque banca o ufficio postale ha il divieto di: stipulare nuove convenzioni di assegno con il soggetto segnalato; consegnare nuovi libretti di assegno; pagare eventuali assegni emessi dal soggetto segnalato successivamente alla sua iscrizione in CAI, anche nel caso di disponibilità di fondi. Inoltre, è in capo alla Banca l’onere di informare il prefetto ogni qualvolta l’assegno non venga protestato, per attivare il procedimento sanzionatorio amministrativo. Cosa fa esattamente la Banca? Nel caso in cui non risultino fondi sufficienti al momento della presentazione dell’assegno, la Banca trattaria (presso la quale ha il conto chi emette l’assegno) provvede a comunicare alla Banca negoziatrice (alla quale il beneficiario ha presentato l’assegno) il mancato pagamento per mancanza fondi. Se poi il correntista provvede a costituire i fondi necessari, la banca, verificato che tali fondi sono sufficienti per il pagamento dell’importo facciale e degli oneri accessori (penale e interessi) e su specifica autorizzazione del traente in merito all’addebito dell’importo relativo a detti oneri, costituisce il deposito vincolato al portatore del titolo, svincola contestualmente il predetto deposito, riconoscendo l’importo complessivo alla banca negoziatrice in favore del portatore del titolo, invia il messaggio elettronico di pagato e chiude così definitivamente il ciclo di incasso dell’assegno. Se invece sul conto del cliente sono presenti fondi sufficienti solo per il pagamento dell’importo facciale dell’assegno, la banca addebita il conto solo per tale cifra e restituisce l’assegno alla banca negoziatrice, che lo renderà al beneficiario: l’assegno ha gli effetti di titolo esecutivo anche per la somma rappresentante la penale. La banca procede inoltre all’invio al correntista, con raccomandata AR, dell’avviso che l’assegno non è stato pagato (il c.d. preavviso di revoca), invitandolo a fornire la prova dell’avvenuto pagamento del titolo entro 60 giorni, termine trascorso il quale il soggetto verrà iscritto all’archivio CAI. Ristrutturazioni edilizie: dal 1° ottobre 2006 l’aliquota IVA è scesa dal 20 al 10% Detrazione 36%: cos’è e cosa cambia L’agevolazione consiste nella possibilità di detrarre dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) il 36% delle spese sostenute per la ristrutturazione di case di abitazione e delle relative parti comuni: ciascun contribuente potrà quindi detrarre annualmente la quota spettante nei limiti dell’imposta dovuta per l’anno in questione. Il Decreto Legge n. 223 (Decreto Bersani) del 4 luglio 2006, convertito in legge i primi di agosto, ha introdotto significative modifiche, rispetto alle precedenti norme, in materia di agevolazioni per ristrutturazioni edilizie che possiamo così riassumere: • con decorrenza dal 4 luglio 2006, la fattura deve indicare distintamente il costo per la mano d’opera; • con decorrenza dal 1° ottobre 2006, la detrazione scende dal 41 al 36% e l’IVA per la manutenzione ordinaria e straordinaria dal 20 al 10%. Le fatture con l’IVA al 20% fruiscono pertanto della detrazione del 41% e quelle con l’IVA al 10% beneficiano della detrazione al 36%; • sempre dal 1° ottobre, il limite di spesa su cui è possibile calcolare la detrazione viene fissato in 48.000 Euro per singola abitazione. In caso di comproprietà la spesa andrà divisa tra gli aventi diritto. Chi può beneficiarne e per quali tipologie di interventi Coloro che possono godere delle agevolazioni previste sono tutte le persone fisiche che siano possessori o detentori a qualsiasi titolo del fabbricato e quindi: proprietario o nudo proprietario; titolare di un diritto reale sull’immobile (uso, usufrutto, abitazione); inquilino e comodatario; futuri acquirenti di un immobile con compromesso di vendita regolarmente registrato; socio di cooperativa non a proprietà indivisa; so- cio di cooperativa a proprietà indivisa; assegnatario di alloggi anche se non ancora titolare di mutuo individuale; imprenditore individuale o socio di società in nome collettivo (s.n.c.) ed in accomandita semplice (s.a.s.), purché l’immobile non costituisca immobile strumentale o immobile-merce, nonché socio di società semplice. Possono godere della detrazione i seguenti interventi: manutenzione ordinaria (riparazioni o sostituzioni senza innovazione), solo se effettuati sulle parti comuni; manutenzione straordinaria (comprendono al loro interno anche i connessi lavori ordinari necessari al completamento dell’opera, e non soggetti necessariamente ad autorizzazioni comunali); restauro e risanamento conservativo; ristrutturazione edilizia; opere specifiche quali: realizzazione o acquisto dal costruttore di box o posti auto pertinenziali anche a proprietà comune, eliminazione delle barriere architettoniche, opere finalizzate alla cablatura degli edifici, opere finalizzate al contenimento dell’inquinamento acustico, opere finalizzate al risparmio energetico, interventi finalizzati alla sicurezza statica e antisismica (comprendenti anche quelle necessarie alla redazione della documentazione comprovante tale sicurezza) opere che, sfruttando mezzi tecnologici, siano atte a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione da parte di soggetti portatori di handicap, opere destinate alla prevenzione degli infortuni domestici. Come fare per ottenerla Per fruire della detrazione dell’IRPEF è necessario compiere alcuni adempimenti. Prima dell’inizio dei lavori occorre inoltrare, mediante raccomandata, al Centro di servizio delle imposte dirette e delle imposte indirette la comunicazione della data in cui avranno inizio i lavori stessi, utilizzando l’apposito modulo (reperibile presso gli uffici delle Entrate) che deve recare i dati catastali dell’immobile o gli estremi della domanda di accatastamento. Al modulo vanno obbligatoriamente allegati: copia della concessione, ovvero dell’autorizzazione o denuncia di inizio attività (DIA); copia della domanda di accatastamento in mancanza dei dati catastali; copie delle ricevute di pagamento dell’ICI relativa all’anno 1997 e successivi, se dovuta; copia della delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori, e della tabella millesimale di ripartizione delle spese condominiali, nel caso di lavori riguardanti parti comuni condominiali. Il contribuente può allegare, in luogo della documentazione elencata, un’autocertificazione, attestante il possesso della stessa e la disponibilità ad esibirla a richiesta degli uffici finanziari. Si dovrà inoltre comunicare preventivamente all’Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente la data di inizio lavori, cui va allegata una dichiarazione di regolarità dell’impresa esecutrice. Per fruire della detrazione il bonifico rappresenta l’unico mezzo di pagamento ammesso e dovrà da esso risultare: la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA o codice fiscale dell’impresa realizzatrice dei lavori. Nel caso di più soggetti che sostengono la spesa e intendono fruire della detrazione, il bonifico deve riportare il codice fiscale di tutti coloro che sono interessati all’agevolazione, oltre alla ripartizione della spesa. A cura dello Studio Legale Avv. Maschera, Dolo (VE) 21 Territorio Banca San Giorgio accanto all’ULSS Alto Vicentino in un progetto innovativo: l’UTAP MediconTe Una filosofia comune: essere vicini al cittadino, dove egli vive questi medici prestano servizio con orario aggiuntivo presso una sede centrale, realizzata a Zugliano, aperta 12 ore al giorno. E’ stata elaborata ed è in via di attivazione l’integrazione informatica che, a regime, permetterà la consultazione in rete delle cartelle cliniche dei pazienti, garantendo la loro privacy. Questa integrazione consentirà ai Medici di ricevere ogni informazione di ricovero o accesso al pronto soccorso dei loro assistiti e poter quindi seguirne le condizioni di salute in tempo reale. Presso gli ambulatori della sede centrale UTAP operano anche alcuni medici specialisti, che prestano - su richiesta del medico di base e senza costi per il paziente - consulenza professionale in cardiologia, allergologia, ginecologia e ostetricia e medicina interna. L’Ulss 4 è l’unica in Italia ad aver avviato un nuovo servizio di Medicina del Territorio, un progetto sperimentale ed innovativo chiamato UTAP (Unità Territoriale di Assistenza Primaria). Il progetto si basa sull’aggregazione di 13 medici di base, che operano in 7 Comuni dell’Alto Vicentino servendo circa 18.000 cittadini. Oltre a ricevere i pazienti nei loro abituali ambulatori, 22 ULSS 4 Alto Vicentino: il piano L’ULSS 4 Alto Vicentino lancia il concorso di idee “Azioni di ALTA Salute” 2006/2007 e coinvolge Enti, Associazioni, strutture pubbliche e private, chiamando tutta la comunità locale a parteciparvi. Anche i dipendenti di Banca San Giorgio e Valle Agno si stanno mobilitando per dare il proprio contributo. Il progetto ha l’obiettivo generale di ridurre le patologie principali maggiormente diffuse nella nostra comunità, modificando gli stili di vita della popolazione. Abitudini e comportamenti quotidiani infatti sono fondamentali nel determinare il benessere di una persona e, riportati su larga scala, della comunità nel suo complesso. Promuovere il benessere e la salute dei cittadini parte anche da sempli- ci fatti quotidiani: spesso infatti ci si dimentica che piccoli miglioramenti moltiplicati per migliaia di persone portano a benefici superiori in termini di salute pubblica rispetto a grandi vantaggi per poche persone. Nella nostra zona è prioritario ridurre le malattie cardiovascolari, i tumori e gli incidenti (stradali, domestici, sul lavoro). Oltre ad aver avviato tre programmi di screeening di massa (mammografico, citologico e per il colon-retto), è grande l’impegno dei medici dell’Ulss per promuovere in ogni occasione stili di vita positivi per la salute. I fronti aperti sono molteplici: dalla lotta alla sedentarietà (in alcuni comuni sono stati avviati dei “gruppi di cammino”, che coinvolgono attivamente le persone in un’attività motoria semplice e socializzante) alla corretta alimentazione (nelle famiglie, ma anche a scuola o al ristorante); dalla prevenzione di tabagismo e alcolismo (con progetti e concorsi che coinvolgono gli alunni), alla prevenzione degli incidenti stradali (grazie alla collaborazione con la Polizia Municipale). Progetti semplici, economicamente sostenibili, che durano nel tempo e coinvolgono tutti i soggetti in grado di incidere significativamente nelle scelte della comunità locale. Chi avesse idee e proposte, può partecipare al concorso lanciato dall’Ulss 4 che assegnerà ai progetti migliori premi da 2.500 a 7.500 Euro. Informazioni su www.ulss4.veneto.it E’ un nuovo modo di fare medicina generale sul territorio, che punta a recuperare la centralità del medico di famiglia valorizzandone l’integrazione organizzativa e professionale con tutti gli attori della rete assistenziale. Il progetto riscuote grande interesse a livello nazionale e Banca San Giorgio lo ha sostenuto con soddisfazione, contribuendo all’acquisto di speciali apparecchiature per i pazienti cardiopatici in dotazione al distretto di Zugliano. Un esempio di buon funzionamento della sanità pubblica che merita di essere appoggiato anche per la condivisione della filosofia di base: essere vicini al cittadino, dove egli vive. 23