ANNO SCOLASTICO 2013/’14 Approvata dal Collegio Docenti in data 21-11-‘13 Approvata dal Consiglio di Circolo in data 5- 12-‘13 INDICE AREA DELLA PROGRAMMAZIONE PROGETTI DI CIRCOLO/BUONE PRATICHE………...………3 OBIETTIVI FORMATIVI ………………………………………….8 CONTINUITA’/ACCOGLIENZA………………………………...10 PROGETTO DIDATTICO INDIV.O PERSON……………...12 PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI…..…13 PROGETTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO………..17 PROGRAMMAZIONE SETTIMANALE DELL’EQUIPE PEDAGOGICA/ DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE………….18 FASI DELLA PROGETTAZIONE DELLE UA/PROCEDURA 20 MODELLO UA……………………………………………………21 CRITERI BES-PEI……………………………………………….42 PDP- PDP DSA- UA SEMPLICE……………………………….63 CRITERI SCELTA LIBRI DI TESTO………………………..…83 ATTIVITA’ NELL’AMBITO DELLA FUNZIONE DOCENTE...84 INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEI DOCUMENTI SCOLASTICI: PROCESSO 9.1.7 EROGAZIONE DELLA DIDATTICA……………………………………………………….89 ISTRUZIONI E MODALITA’ COMPORTAMENTALI IN CASO DI EMERGENZA/EVACUAZIONE…………………93 AREA DELLA VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE……………………………………94 MODALITA’ DI VALUTAZIONE NELLA SCHEDA DEGLI ALUNNI BES-INDICAZIONI PER LA SOMMINISTRAZIONE DELLE PROVE STRUTTURATE…………………………………….97 PIANO DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO..98 La MISSION ed i VALORI della Scuola sono sviluppati in STRATEGIE OPERATIVE visionabili nel fascicolo del POF, esposto all’albo della Scuola, consultabile presso la segreteria scolastica, reperibile presso il sito della scuola www.dirdidatticamelia.it. Presso la segreteria, nel sito e nell’albo sono visionabili anche i seguenti fascicoli: “PROGETTI…IN CORSO” “ASPETTI TECNICO-ORGANIZZATIVI” Carta dei servizi, Regolamento di Circolo e Regolamento delle Uscite Didattiche “CARTELLA DELL’INSEGNANTE” BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI strategie personalizzate per l’inclusione dei soggetti con disabilità e per la soddisfazione dei bisogni educativi speciali INTEGRAZIONE – ACCOGLIENZA attenzione al positivo inserimento degli alunni nel contesto scolastico AGGIORNAMENTO/RICERCA AZIONE formazione docenti- sperimentazione Formazione lingua inglese secondo gli standard ESOL SICUREZZA CONOSCENZA CONSAPEVOLEZZA PREVENZIONE SPORTELLO DOCENTI In collaborazione con le ASL (su richiesta) ELABORAZIONE DI PERCORSI DI APPRENDIMENTO INTER/TRANSDISCIPLINARI attenzione all’unitarietà dell’insegnamento SPERIMENTAZIONI COMENIUS AMBIENTE DI APPRENDIMENTO INTERCULTURA accoglienza, inserimento-integrazione dell’alunno straniero. Formazione- educazione interculturale. PRENDIAMOCI PER MANO attenzione ai valori della pace e della convivenza SPORT in collaborazione con il territorio CONTINUITA’ tra tre ordini di scuola PROGETTO AMBIENTE SCIENTIFICO/GEOGRAFICO/SOCIOSTORICO Conoscenza Integrazione Rispetto Collaborazione con enti esterni SCREENING DSA (legge 170/2010) I disturbi specifici di apprendimento EDUCAZIONE alla PARTECIPAZIONE ed alla SICUREZZA Alla larga dai pericoli CONSIGLIO COMUNALE APERTO CITTADINANZA ATTIVA CONOSCENZA-RICERCA PARTECIPAZIONE SCUOLA APERTA in collaborazione con associazioni del territorio (attività sportive, artistiche, musicali, teatrali) INFORMATICA - L2 Scuole dell’Infanzia- alunni 5 anni QUALITA’ Adozione di un proprio Sistema di Gestione per la Qualità AMICI DELLE PROPRIE EMOZIONI PROGETTO EDUCAZIONE ALIMENTARE COMENIUS educazione alla socio- affettività NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO Attività di ricerca-azione sull’ambiente di apprendimento Criteri metodologici DIDATTICA LABORATORIALE Che punta alla motivazione AZIONE DIDATTICA CHE parta dall’esperienza dell’alunno privilegi il coinvolgimento attivo proceda per tappe, adeguando i ritmi alle reali esigenze dei bambini privilegi le attività cooperative e socializzanti valorizzi le proposte creative e i contributi personali problematizzi l’esperienza per incrementare la motivazione all’apprendimento valorizzi l’errore come occasione di riflessione PROMUOVERE L’esplorazione e la scoperta APPRENDIMENTO COLLABORATIVO Ascolto e scambio con l’altro RIFLESSIVITA’ Sul proprio percorso formativo Consigli di classe ponte Microcurricoli in verticale tra diversi ordini di scuola: S.Primaria e Le classi ponte di ogni ordine S.Secondaria di 1° grado: Sono previsti due incontri annuali: scolastico progettano ed Incontro di verifica- -nel primo quadrimestre confronto (ottobre/novembre) ogni équipe tra S.Infanzia e S.Primaria: della Scuola Primaria (classi quinte anno prec.) si incontra direttamente con il Consiglio di classe (prima media) della Scuola Secondaria di 1° grado, per approfondire la conoscenza dei singoli alunni; Nel corso del primo quadrimestre (dicembre) è previsto un incontro tra insegnanti delle classi prime della Scuola Primaria e insegnanti della Scuola dell’Infanzia, per verificare il -il successivo incontro avviene nel percorso didattico effettuato secondo quadrim. dagli alunni di prima classe (febbraio/marzo), gestito con rispetto a: modalità diverse: *in parte collegialmente, per analizzare l’andamento globale degli alunni delle classi prime e la o o o o effettuano microcurricoli in continuità, che si esplicano in una serie di incontri nei quali si lavora insieme. Tali percorsi riguardano Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado ed hanno la finalità di garantire un’offerta formativa comune a tutti i bambini nei tre ordini di scuola rispetto alle discipline interessate. maturazione emotiva, comportamento, aspetto relazionale, apprendimenti. congruenza tra le valutazioni effettuate nei due ordini di scuola; *in parte, se necessario, si effettuano i colloqui sui singoli alunni. 8 9 10 PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI PREMESSA Questo documento intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità corretta e pianificata, con la quale affrontare e pianificare l’inserimento scolastico degli alunni stranieri. Il protocollo è opera della COMMISSIONE INTERCULTURA dell’Istituto ed è stato deliberato dal Collegio docenti del 30-01-’07. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro e come tale può essere integrato e rivisto sulla base delle esigenze e delle risorse della scuola. 1.FINALITA’ Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo di Accoglienza, il Collegio dei Docenti si propone di: definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni stranieri facilitare l’ingresso a scuola degli alunni stranieri e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo ambiente favorire un clima di accoglienza nella scuola entrare in relazione con la famiglia immigrata 2.CONTENUTI Il Protocollo d’Accoglienza: prevede la costituzione di una Commissione di Accoglienza contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri traccia fasi e modalità dell’accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli degli operatori scolastici e di coloro che partecipano a tale processo propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curriculari regola i rapporti tra la scuola e le famiglie 3.LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA La Commissione Accoglienza è formata: dal DS dal docente referente per gli alunni stranieri e/o da uno o più componenti della Commissione Intercultura, nominata dal Collegio Docenti ad inizio anno. ha il compito di seguire le varie fasi di inserimento degli alunni stranieri di recente immigrazione a partire dal momento della richiesta di iscrizione a scuola. la Commissione Accoglienza, sempre in collaborazione con gli insegnanti di classe, si occuperà in particolare delle attività destinate agli alunni stranieri, delle difficoltà da loro incontrate e dei risultati ottenuti 11 4.PRIME FASI DI ACCOGLIENZA COSA CHI a. Domanda di iscrizione - dare prime informazioni sulla scuola - richiedere la documentazione QUANDO MATERIALI Al momento del primo contatto con la scuola Domanda di iscrizione URP (allegato1) solo la prima pagina (ufficio relazioni con il pubblico-centralino) - fissare un appuntamento b. Colloquio con genitori e alunno -raccolta di informazioni sul ragazzo e la famiglia, storia scolastica, progetto migratorio dei genitori Docente della Commissione Accoglienza (eventualmente affiancato da mediatore linguistico) Su appuntamento nei giorni successivi al primo contatto con la scuola - presentazione dell’organizzazione della scuola (orari, attività, locali, ecc.) e dell’ambiente scolastico - indagine conoscitiva sulla situazione di partenza:comprensione linguistica - Scheda rilevazione dati: scheda di ingresso (allegato 2) - opuscolo informativo sugli indirizzi della scuola: POF - 2° parte della domanda di iscrizione -aiuto nella compilazione della domanda di iscrizione e nella scelta delle opzioni offerte dalla scuola c. approfondimento della conoscenza - Materiale tradotto in varie lingue Insegnante di classe, eventualmente affiancato da docente della Commissione, Una o più giornate nell’arco della prima settimana dell’ingresso a scuola Materiale bilingue CENTRO COME… Scheda di rilevamento del comportamento linguistico e relazionale da mediatore linguistico o da alunno della scuola che conosce la lingua 12 5. INSERIMENTO DEGLI ALUNNI NELLE CLASSI 5.a Proposta di assegnazione alla classe L’alunno straniero deve essere inserito tenendo conto dell’età anagrafica nel rispetto delle disposizioni legislative e dei sistemi scolastici del paese di provenienza. E’ opportuno tenere conto che l’inserimento in una classe di coetanei consente al neoarrivato: - di instaurare rapporti più significativi,”alla pari” con i nuovi compagni di evitare un pesante ritardo scolastico di ridurre il rischio di dispersione scolastica la scelta della classe in cui verrà inserito l’alunno straniero deve essere operata in un’ottica che supera il criterio numerico e che tiene conto anche di altri fattori utili ad individuare in quale situazione l’allievo starà meglio SARANNO PRESI IN CONSIDERAZIONE: - presenza nella classe di altri alunni provenienti dallo stesso paese - criteri di rilevazione della complessità delle classi (disagi, handicap, dispersione ecc) - ripartizione degli alunni nelle classi evitando la costituzione di sezioni con predominanza di alunni stranieri specialmente se provenienti dallo stesso paese - presenza di figure stabili di riferimento 6.INDICAZIONI AGLI INSEGNANTI DI CLASSE 6.a. prima accoglienza nella classe Si sottolinea l’importanza della prima accoglienza di un alunno straniero nella classe, specialmente se arriva in corso d’anno, al fine di creare rapporti di collaborazione da parte dei compagni, in modo che si sentano anch’essi coinvolti nell’accoglienza. - L’equipe degli insegnanti contatti preventivamente un membro della Commissione Accoglienza per predisporre l’ingresso dell’alunno - L’insegnante in servizio accoglie il nuovo alunno e lo presenta alla classe - I ragazzi e gli insegnanti cercheranno di trovare forme di comunicazione e modi per facilitare l’inserimento: l’importante è avere un atteggiamento di disponibilità così da far sentire da subito il nuovo alunno parte della classe. 13 6.b. obiettivi di partenza 1. favorire l’integrazione nella classe del nuovo alunno 2. programmare o prendere informazioni sui percorsi di alfabetizzazione o consolidamento linguistico che potranno essere attuati sulla base delle risorse disponibili (docenti con ore a disposizione, insegnanti volontari, progetti di istituto e finanziamenti extrascolastici) in orario scolastico ed extrascolastico e prevedere la possibilità di uscita dal gruppo classe per interventi individualizzati di supporto in piccolo gruppo insieme ad alunni di altre classi anche in orario curriculare per l’apprendimento della lingua italiana 3. individuare modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina da usare appena l’alunno acquisisce una minima conoscenza dell’italiano 6.c. strumenti e risorse - A tutte le classi che hanno alunni stranieri saranno forniti, su richiesta, una sorta di pronto soccorso plurilingue, scaffale interculturale, dispense ecc. - L’alunno della stessa nazionalità che ha assistito il compagno neoarrivato durante la prima fase di accoglienza, potrebbe esser coinvolto, soprattutto nei primi tempi, con la funzione di tutor, “un compagno di viaggio” a cui anche gli insegnanti potranno rivolgersi nelle situazioni di difficoltà linguistica. - Eventuali collaborazioni con un mediatore linguistico. - Sarà possibile consultare un archivio(cartaceo e informatico) che raccoglie: testi semplificati di argomenti di varie discipline, esercitazioni, schemi e sintesi, testi di lezioni tradotti in altre lingue (inglese, francese) indicazioni bibliografiche ecc. Tale archivio si arricchirà di anno in anno dei contributi dei docenti che vorranno mettere a disposizione dei colleghi il loro lavoro e il materiale raccolto durante i corsi di aggiornamento. 14 PROGETTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO PROGETTAZIONE COLLEGIALE DELLE DIVERSE UNITA’ DI APPRENDIMENTO (UA). NELLO SVILUPPO DELLE UA È INDISPENSABILE GARANTIRE UNA DIVERSIFICAZIONE DEI CANALI (APPROCCI METODOLOGICI) IN MODO DA GARANTIRE PERCORSI MIRATI AI DIVERSI BISOGNI DEGLI ALUNNI. NEL RISPETTO DEI TEMPI E DELLE CAPACITÀ DI OG PROGETTAZIONE DELLA FLESSIBILITÀ DIDATTICA E ORGANIZZATIVA: IN VISTA DELLA MASSIMA VALORIZZAZIONE DEI TALENTI DI OGNI ALUNNO, LA RISPOSTA SEMBRA ESSERE LA FLESSIBILITÀ NELL’AMBITO DELLE SCELTE OPERATE DA OGNI SCUOLA NEL POF LA FLESSIBILITÀ DEI TEMPI NELL’ARTICOLAZIONE DEL MONTE ORE ANNUALE , MA ANCHE NELLA DEFINIZIONE DELLE UA, AL FINE DI RICAVARE SPAZI E RISORSE PER ARTICOLARE ULTERIORMENTE L’OFFERTA FORMATIVA LA PROGETTAZIONE DI PERCORSI DIDATTICI RISPONDENTI AI BISOGNI E L’ARTICOLAZIONE DEI RAGGRUPPAMENTI DEGLI ALUNNI PER ESIGENZE DI RECUPERO, POTENZIAMENTO, ARRICCHIMENTO L’ORGANIZZAZIONE NELLE UA DI PERCORSI DIDATTICI TRANSDISCIPLINARI, CHE COINVOLGANO PIÙ ATTIVITÀ, IN UNA LOGICA CHE PROMUOVE LE COMPETENZE L’ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITÀ PER INTERVENTI DI SOSTEGNO ORGANIZZAZIONE DEI PERCORSI PER INIZIATIVE DI CONTINUITÀ MODALITÀ E CRITERI PER UNA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CHE NON RINUNCI AD ESSERE FORMATIVA E ORIENTATIVA PROGRAMMAZIONE SETTIMANALE DELL’EQUIPE PEDAGOGICA: COMPITI 15 PREDISPOSIZIONE DI UA ADEGUATE ALLE EFFETTIVE ESIGENZE E CAPACITÀ DEGLI ALUNNI E ALLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE UA VALUTAZIONE IN ITINERE DEI RISULTATI DELL’INSEGNAMENTO NELLE SINGOLE CLASSI E DEL RENDIMENTO DEGLI ALUNNI COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO CON L’ATTIVITÀ DIDATTICA GENERALE ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI E DELLE ATTIVITÀ DESTINATE AL RECUPERO, INDIVIDUALMENTE O PER GRUPPI RISTRETTI, DI ALUNNI CON DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO PROGRAMMAZIONE SETTIMANALE DELL’EQUIPE PEDAGOGICA: DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE Riferimenti legislativi Nell’art. 28, comma 5, del CCN del comparto scuola 2006/’09 si legge: alle 22 ore settimanali di insegnamento stabilite per gli insegnanti elementari, vanno aggiunte 2 ore da dedicare, anche in modo flessibile e su base plurisettimanale, alla programmazione didattica, da attuarsi in incontri collegiali dei docenti interessati, in tempi non coincidenti con l’orario delle lezioni. L’articolo 13 della legge n.104, del 5-02-1992, recita al comma 6: Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti. La C.M. n.29/2004, concernente Indicazioni ed istruzioni per l’applicazione del D.L. 19 febbraio 2004 n. 59, attuativo della Riforma, conferma il dettato dell’art.7, comma 5, del suddetto Decreto, enunciando espressamente la contitolarità educativa e didattica di tutti i docenti dell’équipe pedagogica. L’attività di 16 programmazione, come quella di valutazione, si intende quindi svolta collegialmente da tutti i docenti che operano con uno stesso gruppo di alunni. Criteri organizzativi: Nei plessi del Circolo Didattico Jole Orsini di Amelia le équipe si riuniscono, di norma, per h.2,40, nei primi tre martedì del mese. Gli insegnanti specialisti di L2, di IRC, di sostegno o titolari di una “itineranza” effettuano la programmazione settimanale ruotando nelle équipe di cui fanno parte, garantendo una presenza il più possibile assidua, in particolar modo nelle riunioni dedicate alla stesura delle UdA. Gli insegnanti di L2 e di IRC attueranno fino a tre incontri annuali per condividere e confrontare i percorsi disciplinari. Nei plessi dove sono presenti classi parallele, tutti i docenti titolari degli insegnamenti nelle suddette classi programmano insieme. Le équipe operanti nelle classi che non hanno sezioni parallele nel plesso, si intendono composte da tutti gli insegnanti operanti nelle stesse classi. IN SINTESI Le équipe sono formate da tutti gli insegnanti operanti sulle classi, che potranno essere “parallele”e/o “verticali”. Gli incontri possono essere condotti ed organizzati in modo flessibile, ma salvaguardando sempre il principio della collegialità. 17 PROCEDURA COMPILAZIONE UNITÀ DI APPRENDIMENTO In ottemperanza a quanto indicato nelle “Indicazioni nazionali per il curricolo”, la Scuola Jole Orsini ha predisposto un “Curricolo d’Istituto”, che è stato pubblicato sul sito. Il Curricolo è stato predisposto con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina. A partire dal curricolo di istituto, è compito del team docenti individuare le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline. Le competenze-chiave Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. 18 T RAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. O BIETTIVI DI APPRENDIMENTO Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace. Procedura di compilazione delle Unità di Apprendimento Nel predisporre collegialmente il percorso delle UdA i docenti della Scuola Jole Orsini attuano le seguenti azioni didattiche: - Individuazione, nel Curricolo di Istituto, dei Traguardi a cui fare riferimento nel periodo di progettazione, in relazione alle Competenze-chiave. - Individuazione degli opportuni Obiettivi di Apprendimento, relativi ai Traguardi su cui si intende lavorare nel periodo. - Esplicitazione delle metodologie che si intendono attivare e degli strumenti di lavoro. - Puntuale registrazione, nel registro digitale, dei vari percorsi d’aula attuati per lo sviluppo degli Obiettivi di Apprendimento concordati. In fase di progettazione la cooperazione tra docenti è condizione irrinunciabile, poiché solo integrando più saperi professionali è possibile predisporre itinerari adeguati ed efficaci. MODELLO UA SCUOLA PRIMARIA: 19 PLESSO………………..CLASSE………………. PERIODO DAL…….AL…………… TRAGUARDI E OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 1-ITALIANO-COMPETENZA CHIAVE: LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Traguardi Obiettivi METODOLOGIE/STRUMENTI 2-LINGUA INGLESE-COMPETENZA CHIAVE: LA COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE Traguardi Obiettivi METODOLOGIE/STRUMENTI 3-STORIA-COMPETENZA CHIAVE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE-IDENTITÀ STORICA Traguardi Obiettivi METODOLOGIE/STRUMENTI 4-GEOGRAFIA-COMPETENZA CHIAVE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALEGEOGRAFIA E USO UMANO DEL TERRITORIO Traguardi Obiettivi METODOLOGIE/STRUMENTI 5-MATEMATICA-COMPETENZA CHIAVE: LA COMPETENZA MATEMATICA Traguardi Obiettivi METODOLOGIE/STRUMENTI 6-SCIENZE-COMPETENZA CHIAVE: LA COMPETENZA DI BASE IN CAMPO SCIENTIFICO Traguardi Obiettivi METODOLOGIE/STRUMENTI 7-MUSICA-COMPETENZA CHIAVE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALEESPRESSIONE MUSICALE Traguardi Obiettivi METODOLOGIE/STRUMENTI 20 8-ARTE E IMMAGINE-COMPETENZA CHIAVE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALEESPRESSIONE ARTISTICA Traguardi Obiettivi METODOLOGIE/STRUMENTI 9-EDUCAZIONE FISICA-COMPETENZA CHIAVE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE- ESPRESSIONE CORPOREA Traguardi Obiettivi METODOLOGIE/STRUMENTI 10-TECNOLOGIA-COMPETENZA CHIAVE: COMPETENZA DI BASE IN CAMPO TECNOLOGICO. COMPETENZA DIGITALE Traguardi Obiettivi METODOLOGIE/STRUMENTI 11-CITTADINANZA E COSTITUZIONE Traguardi Obiettivi METODOLOGIE/STRUMENTI 12-RELIGIONE CATTOLICA-COMPETENZA CHIAVE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE Traguardi Obiettivi METODOLOGIE/STRUMENTI 21 DIREZIONE DIDATTICA DI AMELIA Scuola dell’Infanzia A.S. …../…… UNITA’ DI APPRENDIMENTO N COMPETENZA:……………………………………………………….... Scuola:…………………………………………………………………… Insegnanti e bambini impegnati nell’UA……………………………… Tempi: …………………………………………………………………... 22 INDIVIDUAZIONE DEL BISOGNO FORMATIVO ai fini della scelta della Competenza che ad esso risponde …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… 23 RILEVAZIONE BISOGNO FORMATIVO COMPETENZA ………………………………CLASSE/SEZ..……… INS.…………………….. SITUAZIONE…………………………………………………………………………………………………… Alunni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Descrittori Indicatori SI NO FORSE 24 RILEVAZIONE BISOGNO FORMATIVO SINTESI DEI DATI RACCOLTI COMPETENZA …………………………………………………….. ………………………………………. INDICAT. SEZIONE SEZIONE SEZIONE SEZIONE TOT. DESCRITTORI SI NO FORSE SI NO FORSE SI NO FORSE SI NO FORSE SI NO FORSE 25 ARTICOLAZIONE DELL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO RIFERIMENTO AI DOCUMENTI: C UR RI C O L O PER C OM P E T E NZE , “I ND I C AZ I ON I P E R I L C U R RI C O L O ”, POF ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….….. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….....…… CONOSCENZE DICHIARATIVE E PROCEDURALI ENTRO LE QUALI SI CIRCOSCRIVE L’AREA DI INTERVENTO (riportate sotto forma di mappa concettuale o in modo discorsivo) ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 26 CAMPI DI ESPERIENZA Obiettivo formativo CAMPI DI ESPERIENZA IL SÉ E L’ALTRO TRAGUARDI Apprendimento unitario OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Compito di realtà 27 IL CORPO IN MOVIMENTO LINGUAGGI CREATIVITÀ ESPRESSIONE TRAGUARDI TRAGUARDI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 28 I DISCORSI E LE PAROLE CONOSCENZA DEL MONDO TRAGUARDI TRAGUARDI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO RELIGIONE TRAGUARDI ED 29 RELIGIONE OBIETTIVI (MIUR – CEI) NUCLEI TEMATICI E OBIETTIVI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE (C M n.2079 del 4.3.2009) TRAGUARDI ED OBIETTIVI RESIDUALI TRAGUARDI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 30 MEDIAZIONE DIDATTICA E SCHEDA DI ESPANSIONE DISCIPLINARE TEMPI SPAZI ATTIVITA’ METODOLOGIA STRUMENTI 31 VERIFICA DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI, EFFETTUATA DALL’EQUIPE PEDAGOGICA SEZIONE………………………..DATA……........... UNITA’ DI APPRENDIMENTO N. Compito di realtà in situazione: ………………………………………………………………………………. ……..……………..………………………………………………………………………………………………. LIVELLI DI ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA: NR non raggiunto; I iniziale; P parzialmente raggiunto; R raggiunto; CR consapevolmente raggiunto. INDICATORI: SI; IN PARTE; NO. Alunni 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 Descrittori LIVELLO DI ACQUISIZIONE DELLA COMPETENZA 32 CRITERI B.E.S. E LORO ESPLICITAZIONE Per l’individuazione e l’esplicitazione dei criteri che caratterizzano i B.E.S. si fa riferimento al modello BIO-PSICO-SOCIALE alla base della classificazione ICF (International Classification of Functioning Disability and Health),con la relativa strutturazione in: a) b) FUNZIONAMENTO E DISABILITA’ Funzioni e Strutture Corporee Attività e Partecipazione FATTORI CONTESTUALI Fattori Ambientali Fattori personali Ed attraverso i Costrutti ad essi riferibili: Cambiamento nella Struttura Corporea Cambiamento nella Funzione Corporea Capacità Performance Facilitatore/Barriera Leggere i B.E.S. attraverso l’ICF I Bisogni sono molti e diversi, l’ICF è uno strumento che ci parla di Salute, non di Disabilità o Patologia. Secondo l’OMS (a cui si deve la stesura e la promulgazione dell’ICF), infatti, la situazione di una persona deve essere letta nella sua globalità, secondo diverse prospettive, in maniera interconnessa e reciprocamente causale. La situazione di salute di una persona è data dalla reciproca influenza tra fattori contestuali personali e fattori ambientali, tra queste due classi si trova “il Mio Corpo”, nella sua forma concreta, come è fatto (Struttura) e come realmente funziona (Funzioni). Il “Mio Essere” agisce con reali capacità (Attività Personali) e partecipa socialmente (Partecipazione Sociale). L’ICF, pertanto, è uno strumento che ci aiuta a leggere le diverse e molteplici situazioni di difficoltà degli alunni: alcune di esse saranno caratterizzate da problemi di natura biologica, di capacità; altre, da problemi contestuali, ambientali, di partecipazione; alcune saranno Permanenti; altre Transitorie. In ogni caso si dovranno mettere in campo RISORSE AGGIUNTIVE, che non significa solo “ORE DI SOSTEGNO”, ma Formazione Mirata ovvero MODIFICHIAMO IL CONTESTO IN BASE AI BISOGNI. È necessario dunque costruire OBIETTIVI, ATTIVITA’ DIDATTICHE, “Su Misura” in relazione alle singole e specifiche difficoltà evidenziate in un contesto che miri alla COEVOLUZIONE dell’intero gruppo-classe. 33 MOD.22- 11/09 PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ANNO SCOLASTICO…………………………………………………………………………………… CIRCOLO………………………………………………………………………………………………………… PLESSO…………………………………………………………………………………………………. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO: COGNOME E NOME…………………………………………………………………………. DATA DI NASCITA…………………………………………………………………………. LUOGO………………………………………………………………………………………………………… RESIDENZA…………………………………………………………………………………………….… CLASSE………………………………………………………………………………………………………. DATI RELATIVI ALLA PRECEDENTE SCOLARIZZAZIONE ANNO SCOLASTICO SCUOLA FREQUENTATA CL AS S E TIPO DI FREQUENZA (regolare/irregolare) 34 INTERVENTI SOCIO EDUCATIVI 1. INTERVENTI RIABILITATIVI IN ORARIO SCOLASTICO (Operatore di riferimento, tempi, modalità, metodologia di raccordo scuola/operatore) 2. INTERVENTI RIABILITATIVI IN ORARIO EXTRASCOLASTICO (Operatore di riferimento, tempi, modalità, metodologia di raccordo scuola/operatore) 35 INTERVENTI EDUCATIVI TERRITORIALI Tipo di intervento Operatore di riferimento Tempi Modalità Metodologia di raccordo scuola/operatore 36 INTERVENTO EDUCATIVO SCUOLA-FAMIGLIA Familiari di riferimento Frequenza degli incontri scuola/famiglia; tipologia di incontro (colloqui informali, gruppo tecnico…) Descrizione delle aspettative della famiglia nei confronti dell’alunno, della scuola, degli insegnanti Definizione degli obiettivi formativi condivisi 37 RISORSE DELLA SCUOLA Descrizione della classe Attività di compresenza Laboratori Sperimentazioni Operatore psicopedagogico, Operatore tecnologico Classi aperte Progetti 38 ASSE 1: AFFETTIVO RELAZIONALE OBIETTIVO A LUNGO OBIETTIVO A MEDIO TERMINE TERMINE ATTIVITA’ VERIFICA 39 ASSE 2: AUTONOMIA OBIETTIVO A LUNGO OBIETTIVO A MEDIO TERMINE TERMINE ATTIVITA’ VERIFICA 40 ASSE 3 E 4: COMUNICAZIONALE E LINGUISTICO OBIETTIVO A LUNGO OBIETTIVO A MEDIO TERMINE TERMINE ATTIVITA’ VERIFICA 41 ASSE 5: SENSORIALE E PERCETTIVO OBIETTIVO A LUNGO OBIETTIVO A MEDIO TERMINE TERMINE ATTIVITA’ VERIFICA 42 ASSE 6: MOTORIO PRASSICO OBIETTIVO A LUNGO OBIETTIVO A MEDIO TERMINE TERMINE ATTIVITA’ VERIFICA 43 ASSE 7: NEUROPSICOLOGICO OBIETTIVO A LUNGO OBIETTIVO A MEDIO TERMINE TERMINE ATTIVITA’ VERIFICA 44 ASSE 8: COGNITIVO OBIETTIVO A LUNGO OBIETTIVO A MEDIO TERMINE TERMINE ATTIVITA’ VERIFICA 45 ASSE 9: APPRENDIMENTO CURRICOLARE OBIETTIVO A LUNGO OBIETTIVO A MEDIO TERMINE TERMINE ATTIVITA’ VERIFICA 46 RACCORDI CON LA PROGRAMMAZIONE DELLA CLASSE: 47 ATTIVITA’ EXTRA SCOLASTICHE (Attività svolte in orario scolastico ma fuori dalla scuola) 48 ATTIVITA’ DISCIPLINARI INDIVIDUALI (Descrizione sintetica degli adattamenti disciplinari resisi necessari) 49 PROGRAMMAZIONE SETTIMANALE DELLA CLASSE Per ogni materia (scriverne il nome sulla linea tratteggiata) indicare il tipo di attività svolta utilizzando il colore: giallo: attività di classe (con tutti gli alunni della classe) rosso: attività individuale (svolta sia in classe sia fuori classe) verde: attività di gruppo ogni corrisponde ad 1 ora ……………………………… ……………………………… ………………………………. ………………………………. ……………………………….. ………………………………… ……………………………….. ……………………………….. Laboratorio…………………….. Laboratorio…………………….. Altro…………………………………. 50 ORARIO DELLA CLASSE 1 2 3 4 5 6 7 8 6 7 8 Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato ORARIO DELL’ALUNNO 1 2 3 4 5 Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato 51 STRATEGIE PER L’EMERGENZA In presenza di crisi momentanee dell’alunno (determinate da fattori legati alle esperienze scolastiche ed extrascolastiche o dall’assenza di figure di riferimento, ecc..)descrivere le caratteristiche dell’emergenza e le strategie elaborate per superarla. 52 PER CONSENTIRE L’ATTUAZIONE DEL PRESENTE PIANO EDUCATIVO CHE E’ STATO CONCORDATO E REDATTO DA: Nome Firma FAMIGLIA……………………………………………………………………………………………. REFERENTE DEL CASO…………………………………………………………………….. OPERATORI……………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………..……. INSEGNANTI………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… Si sono utilizzate…………………….ore di sostegno settimanale Si sono utilizzate …………………………ore di intervento dell’ente locale Si sono utilizzate……………………….….ore di un operatore Per il prossimo anno scolastico si richiedono: …………………….ore di sostegno settimanale …………………….ore di intervento dell’ente locale …………………….ore di un operatore IL DIRIGENTE SCOLASTICO…………………………………………………………………………….. Data 53 Mod. n.95/PDP/11-08 CIRCOLO DIDATTICO DI AMELIA Anno Scolastico………………………………….. Piano Didattico Personalizzato ( P.D.P ) Scuola……………………………………………………………………. Plesso……………………………………………………………………… Alunno/a …………………………………………………………………………………… Classe………………………………………………………………………. Insegnanti dell’equipe pedagogica …………………………………………………………………………………… 54 Situazione di partenza Lettura ed interpretazione diagnostica con specialisti; Osservazioni degli insegnanti; Incontri con i genitori; 55 Organizzazione Insegnante/i coinvolte/i nelle attività: Numero alunni gruppo classe: Numero ore settimanali di insegnamento personalizzato: Partecipazione laboratoriale: dell’alunno/a ad attività di tipo Eventuali interventi riabilitativi/ se sì specificarne la tipologia: Patto con la famiglia: Familiari di riferimento: Incontri: Altro: 56 Strategie Metodologiche e Didattiche 57 Strumenti Compensativi e misure Dispensative1 1 Questa sezione è da compilare se si è in presenza di alunni con DSA 58 Criteri e modalità di verifica e valutazione 59 Scheda di sintesi degli interventi OBIETTIVI ATTIVITÀ TEMPI VERIFICHE ADEGUAMENTI 60 DIREZIONE DIDATTICA DI AMELIA SCUOLA PRIMARIA STATALE________________________________A.S. ____________________ PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (D.S.A.) Adattamento indicazioni operative rispetto alle “Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento “ a cura della referente DSA - Ins.te G.Mancini Equipe docenti I Genitori _______________ ________________ _______________ _________________ Il Dirigente Scolastico ____________________ _______________ _______________ 61 NORMATIVA DI RIFERIMENTO - DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche” - CM del 28.05.2009 (Percorsi personalizzati) - Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04 “Iniziative relative alla dislessia” - DPR n. 122 del 22 giugno 2009 - Nota MIUR 26/A4 del 5.01.05 “Iniziative relative alla dislessia” - Legge n. 170, 8 ottobre 2010 - Nota MPI 4674 del 10 maggio 2007 “Disturbi di apprendimento – Indicazioni operative” - Decreto attuativo 5669 del 12 luglio 2011 -Linee guida per il diritto allo studio degli alunni con disturbi specifici di apprendimento , 12 luglio 2011 DATI GENERALI NOME E COGNOME LUOGO E DATA DI NASCITA CLASSE DIAGNOSI MEDICO-SPECIALISTICA Tipologia del disturbo: Dislessia Disortografia Discalculia Disgrafia Diagnosi redatta da ………………………………………………………………….in data …………………………………………. presso……………………………………………………………………………………… Logopedista/psicopedagogista di riferimento…………………………………………………………………………………….. ASPETTI EMOTIVO-AFFETTIVI-RELAZIONALI (1-2) 62 ULTERIORI DISTURBI ASSOCIATI BILINGUISMO o ITALIANO L2 Note: 1.Relazionalità con compagni/adulti (sa relazionarsi/ interagire, partecipa agli scambi comunicativi) approccio agli impegni scolastici (è autonomo, necessita di azioni di supporto…) capacità organizzative (sa gestirsi, sa gestire il materiale scolastico, sa organizzare un piano di lavoro … 2.Consapevolezza delle proprie difficoltà: ne parla, le accetta, elude il problema … Gli insegnanti, rilevate le personali abilità, difficoltà e potenzialità, si impegnano a calibrare il proprio intervento al fine di contribuire alla riduzione degli effetti del disturbo specifico diagnosticato sul percorso di apprendimento dell’alunno/a. Gli insegnanti quindi guideranno e sosterranno l’alunno/a affinché impari: o a conoscere le proprie modalità di apprendimento, i processi e le strategie mentali più adeguati e funzionali per lo svolgimento dei compiti richiesti; o ad applicare consapevolmente comportamenti e strategie operative adeguate al proprio stile cognitivo; o a ricercare in modo via via più autonomo strategie personali per compensare le specifiche difficoltà; o ad accettare in modo sereno e consapevole le proprie specificità e a far emergere soprattutto gli aspetti positivi delle proprie potenzialità e della capacità di raggiungere comunque gli obiettivi prefissati. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE PERSONALIZZATE Tutti gli insegnanti opereranno affinché l’ alunno/a sia messo/a in condizione di seguire la stessa programmazione di classe attraverso un atteggiamento di sensibile attenzione alle specifiche difficoltà, per stimolare l’autostima ed evitare frustrazioni, attraverso l’attivazione di particolari accorgimenti metodologico - didattici personalizzati e quindi di avranno cura di: creare un clima di apprendimento sereno, nel riconoscimento e nel rispetto delle singole diversità valorizzare, nella didattica, linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce utilizzare schemi e mappe concettuali e/o riduzioni testuali privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari promuovere l’apprendimento collaborativo aver cura che le richieste operative, in termini quantitativi, siano adeguate ai tempi e alle personali specificità, anche nel momento dell’assegnazione di compiti a casa. 63 Gli insegnanti , rilevate le difficoltà e le abilità da potenziare preventivano l’attuazione di eventuali interventi individualizzati al fine di potenziare e far acquisire specifiche competenze anche nell’ambito di strategie compensative e del metodo di studio. Tali attività possono essere effettuate in classe o in momenti ad esse dedicati, tenendo conto delle reali possibilità di attuazione oraria. INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI PREVISTI MATERIA COMPETENZE ed ABILITA’ SPECIFICHE DA POTENZIARE MODALITA’ E TEMPI N.B. Le attività che si attueranno devono essere riportate sul registro del docente nell’apposita pagina “Interventi individualizzati” 64 L’alunno/a verrà messo/a in condizione di usare i seguenti strumenti compensativi e dispensativi, nelle seguenti aree disciplinari: (barrare con una X i prescelti) LETTURA lettura di altri (insegnanti, coetanei…) registrazione di sintesi di lezioni utilizzo di sussidi audiovisivi scrittura alla lavagna in stampato maiuscolo e con parole chiave uso del vocabolario multimediale uso di tabelle dei tempi verbali/ per l’analisi logica/ grammaticale e del periodo lettura delle consegne da parte dell’insegnante tabella dell’alfabeto nei quattro caratteri … …. … SCRITTURA STRUMENTI COMPENSATIVI LETTURA L’alunno è dispensato : STRUMENTI COMPENSATIVI dettatura all’insegnante o a un compagno lasciare scrivere in stampato maiuscolo uso del PC con programmi di videoscrittura con correttore ortografico commisurati al caso software specifico per la scrittura … …. MISURE DISPENSATIVE dispensa dalla scrittura veloce sotto dettatura uso del vocabolario cartaceo programmazione di tempi più lunghi (30% in più ) compiti a casa ridotti e/o adeguati alle effettive possibilità dell’alunno dispensa dal copiare dalla lavagna … … CRITERI DI VALUTAZIONE grammatica: esercizi di completamento, close, (frasi da completare o integrare), Vero/Falso, Si /No, match risposte multiple, risposte chiuse…. minor numero di esercizi assegnati esecuzione della verifica scritta in tempi più lunghi(30% in più) uso del quadernino delle tabelle uso del PC per elaborare testi uso del PC per effettuare verifiche di riflessione linguistica dalla lettura a voce alta, a meno che l’alunno non lo richieda espressamente da prendere appunti studiare a memoria ( es: poesie, verbi, regole…) dall’uso del vocabolario cartaceo dall’assegnazione di compiti di lettura se non per piccoli brani ……………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………. SCRITTURA MODALITÀ DI VERIFICA MISURE DISPENSATIVE si valuterà il contenuto e non la forma sia nello scritto che nell’orale non saranno evidenziati e valutati gli errori ortografici e grammaticali non sarà valutata la lettura strumentale … … 65 MATEMATICA STRUMENTI COMPENSATIVI uso della calcolatrice uso della tavola pitagorica uso di tavola riassuntiva delle formule matematiche uso di tavola riassuntiva per le formule geometriche lettura dell’insegnante o di un compagno del testo del problema semplificazione del testo del problema e scrittura in stampato maiuscolo su fotocopia uso della tabella delle misure uso di mappe concettuali uso di schemi … MATEMATICA MISURE DISPENSATIVE studio mnemonico delle tabelline evitare la copiatura dalla lavagna di operazioni / espressioni studio mnemonico di formule geometriche studio mnemonico di formule matematiche dispensare quantità dallo studio domestico … … … … … MODALITÀ DI VERIFICA uso della calcolatrice uso della tavola pitagorica uso di tavole riassuntive formule matematiche/geometriche assegnare maggior tempo verifiche personalizzate riduzione quantità di esercizi uso di schemi uso del PC se la verifica lo richiede maggior tempo per effettuare le verifiche (30% in più) interrogazioni programmate (preavviso scritto sul diario qualche giorno prima) CRITERI DI VALUTAZIONE non saranno evidenziati e valutati gli errori di calcolo non verranno valutate imprecisioni nell’uso della terminologia specifica della matematica … … … .. … MATERIE DI STUDIO STRUMENTI COMPENSATIVI MATERIE DI STUDIO MODALITÀ DI VERIFICA verifiche personalizzate esercizi di completamento close (frasi da completare o integrare) Vero/Falso, Si/No risposte multiple risposte chiuse interrogazioni orali con uso di mappe concettuali/mentali/schemi interrogazioni programmate (preavviso scritto sul diario qualche giorno prima) maggior tempo per eventuale esecuzione di verifiche scritte (30% in più) MISURE DISPENSATIVE CRITERI DI VALUTAZIONE si valuterà il contenuto e non la forma sia nello scritto che nell’orale non saranno evidenziati e valutati gli errori ortografici e grammaticali la verifica scritta può essere compensata oralmente … … … … 66 LINGUA STRANIERA STRUMENTI COMPENSATIVI privilegiare l’orale separare comprensione da produzione usare praticamente e contestualmente la lingua usare supporti visivi scrivere in stampato maiuscolo dizionari di lingua straniera in formato digitale uso del quaderno delle tabelle … … LINGUA STRANIERA MISURE DISPENSATIVE riduzione ed ove è necessario dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta copiare dalla lavagna dispensa dallo studio mnemonico della grammatica di L2 dispensa dall’uso del vocabolario cartaceo … … … … … MODALITÀ DI VERIFICA …interrogazioni programmate …compensazione di prove orali di compiti scritti non adeguati …esercizi con uso dei programmi di videoscrittura con correttore ortografico in lingua …riduzione del numero di esercizi …maggior tempo per l’esecuzione di prove valutative MUSICA CRITERI DI VALUTAZIONE Si valuterà il contenuto e non la forma sia nello scritto che nell’orale …. …. …. STRUMENTI COMPENSATIVI scrivere accanto alla nota il nome assegnare ad ogni nota un colore diverso con relativa legenda … … MUSICA evitare di far scrivere le note evitare di far leggere le note senza il nome evitare l’uso del flauto … MODALITÀ DI VERIFICA … MISURE DISPENSATIVE CRITERI DI VALUTAZIONE … … 67 PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA … … … … PATTO FAMIGLIA -DOCENTI I docenti dell’equipe e la famiglia ,alla luce della legge 170/2010 e delle Linee guida “ del 12/07/11 paragrafo 6.4 e 6.5 concordano e sottoscrivono il Piano Didattico Individualizzato. Si condividono: o Le modalità di comunicazione scuola-famiglia e i tempi: o strumenti compensativi da utilizzare a casa: o le dispense: le stesse previste a scuola diario gli stessi previsti a scuola colloqui mensili colloqui bimestrali altro: …………………………………………………………………………………. altri : …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… altre : ……………………………………………………………………………………………………………………. o le eventuali modalità di aiuto a casa (specificare CHI, PER QUANTO TEMPO, PER QUALI DISCIPLINE ED ATTIVITA’,COME) ........................................................................................................................................................................................................................................................................................................... …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 68 Gli incontri con gli specialisti : inizio e fine A.S. in base ad esigenze specifiche altro …………………………………………………………………………………………………………………………….. Inoltre la famiglia si impegna a: Incoraggiare il proprio figlio/a all’acquisizione di un maggior grado di autonomia nella gestione dei tempi studio e nell’impegno scolastico; Controllare e verificare l’esecuzione dei compiti assegnati e lo svolgimento di essi; Controllare e verificare che vengano portati a scuola i materiali richiesti; Controllare le date delle interrogazioni programmate, comunicate anticipatamente dai docenti,ed aiuta l’alunno nella preparazione di esse. I docenti dell’equipe si impegnano a: Incoraggiare l’apprendimento cooperativo per favorire il processo di inclusione dell’alunno nella classe; Favorire le attività in piccolo gruppo, a coppie, il tutoraggio; usare facilitatori e diversi canali sensoriali al momento delle spiegazioni; garantire l’uso degli strumenti compensativi più adeguati e a disposizione della scuola, scelti tra quelli previsti per le singole discipline, garantire le dispense sopra previste e scelte, relative alle singole discipline verificare che l’alunno abbia scritto sul diario i compiti assegnati effettuare riduzione di compiti assegnati, ove necessario verificare che l’alunno abbia compreso le consegne sia orali che scritte organizzare interrogazioni programmate garantire tempi più lunghi per l’esecuzione di verifiche scritte ( circa il 30% in più come specificato nelle “Linee Guida” paragrafo 3) nella valutazione, a tener maggior conto del contenuto rispetto alla forma 69 EVENTUALI ADEGUAMENTI IN CORSO D’ANNO EVENTUALI PRECISAZIONI (in merito a strumenti dispensativi/compensativi , modalità di verifica, metodologia, patto scuola –famiglia sottoscritto) Addì……………………………………………………………………. 70 SCELTA DEI LIBRI DI TESTO La dotazione libraria della scuola primaria viene fornita gratuitamente a tutti gli alunni attraverso la consegna di cedole librarie ed è configurata come segue: nella prima classe è previsto il libro della prima classe e il libro di lingua inglese; nella seconda classe e nella terza il sussidiario e il libro di lingua inglese; nella quarta e quinta classe il sussidiario dei linguaggi, il sussidiario delle discipline e il libro di lingua inglese. Quanto all’insegnamento della religione cattolica, per gli alunni che intendano avvalersene, i libri di testo gratuiti per la scuola primaria sono rispettivamente per le classi I, II, III (volume 1°), per le classi IV e V (volume 2°). INDICAZIONI E CRITERI SULLA SCELTA DEI LIBRI DI TESTO LIBRI DI LETTURA- L2- RELIGIONE MONOENNIO Dare priorità a testi con brani validi, senza lasciarsi condizionare dal metodo che si intende seguire per l’apprendimento della lettura-scrittura. Tener conto della ricchezza di immagini (foto e disegni) e della grandezza dei caratteri. Preferire l’uso dell’intera riga rispetto alle colonne. In ogni caso è bene che le pagine non risultino sovraccariche di immagini e scritte e le scritte non siano frammentate. LIBRI DI LETTURA -L2-RELIGIONE 1° e 2° BIENNIO Tener conto della: o o Pluralità di tipo di testo (narrativo, informativo, descrittivo); Presenza di spunti operativi che inducano l’alunno alla riflessione, all’elaborazione e al collegamento dei contenuti; o Presenza di pagine relative alla pluralità dei linguaggi (iconico, musicale,….) o Trattazione di tematiche relative alle problematiche sociali contemporanee; o Calibrato uso di spazi e colori. SUSSIDIARI o o o Esame nel testo di tutte le discipline; Esame di tutti e due i testi del ciclo; Esame a titolo esemplificativo, di uno stesso argomento su più in visione; o Esame del grado di difficoltà del testo (il sussidiario dovrebbe essere utilizzabile in modo via via più autonomo dagli alunni, almeno in quinta). o Porre l’attenzione alla presenza di possibili errori concettuali. 71 CALENDARIO ATTIVITA’ DA SVOLGERE ALL’INTERNO DELLA FUNZIONE DOCENTE Colloqui individuali con le famiglie -un incontro mese di settembre (solo classi prime); -un incontro mese di novembre/dicembre; -un incontro mese di febbraio (consegna Documento di valutazione 1° quadrimestre); -un incontro mese di aprile; -un incontro mese di giugno (consegna Documento di valutazione finale). Compilazione PDF (Profilo Dinamico Funzionale) Per i bambini con disabilità. Scrutini quadrimestrali 1° quadrimestre: prima settimana di febbraio; 2° quadrimestre: prima settimana di giugno. Incontri di continuità verticale Scuola Primaria-Scuola dell’Infanzia: -un incontro mese di giugno (presentazione alunni di 5 anni); -un incontro mese di gennaio Scuola Primaria-Scuola Secondaria di primo grado: -un incontro mese di ottobre/novembre; -un incontro mese di maggio/giugno. 72 INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEI DOCUMENTI SCOLASTICI D.D. J.ORSINI AMELIA MQ MANUALE DELLA QUALITA’ Sezione 9 APPENDICE – 9.1.7 Sono riportate in modo dettagliato nel manuale della qualità 9.1.7 processo “Erogazione della didattica”. 9.1.7 P R OC E S S O “E R O G A Z I O N E D E LLA D IDA T TIC A ” Scopo Garantire la corretta gestione ed erogazione dei servizi formativi. Riferimenti a sezioni del MQ, a procedure e ad altri documenti di regolazione Requisiti del processo sono definiti nei seguenti documenti: MQ – punti 7.1 - 7.5 – 7.6 – 8.2.1 – 8.2.3 – 8.2.4 – 8.4 Responsabilità DS e CD, ciascuno per la parte di propria competenza, hanno la responsabilità di garantire l’efficacia e l’efficienza del processo. Collegamenti con altri processi Il processo è alimentato dal processo ”Elaborazione e diffusione POF” e a sua volta alimenta i processi “Gestione dei servizi Complementari”, “Approvvigionamenti”, “Immagine e comunicazione”, “Verifica della soddisfazione degli utenti” Input/Output Input: POF, necessità formative degli utenti, Indicazioni per il curricolo, Curricolo per Competenze, Traguardi per lo sviluppo delle Competenze e Obiettivi di Apprendimento dell’insegnamento di RC nella SI e nel Primo Ciclo di istruzione, Obiettivi di Apprendimento Cittadinanza e Costituzione Output: attività didattica ordinaria, laboratori, progetti Indicatori Registrazioni sui documenti scolastici ufficiali quali: Registri di classe/sezione, (Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria), Agenda di equipe, Giornale degli insegnanti (Scuola Primaria), Scheda Personale dell’alunno (Scuola Primaria), Scheda di valutazione interna (Scuola dell’Infanzia), Quaderno dei verbali per riunioni di Plesso e Circolo (Scuola dell’Infanzia). Riferimento a standard interni e nazionali. 73 Lettura documentazione: Indicazioni per il curricolo – POF – Curricolo per Competenze – OA e Traguardi IRC – OA Cittadinanza e Costituzione, Lista dei descrittori Articolazione CD Incontri di Circolo (SI) Ricognizione risorse umane e strutturali Analisi della situazione iniziale Stesura Patto di Team Stipula Patto formativo SP- SI Patto Educativo di Corresponsabilità (3-6 anni) Progettazione UA: Individuazione e Rilevazione bisogno formativo Pianificazione di percorsi multidisciplinari Individuazione dei Traguardi, degli Obiettivi di Apprendimento e dei descrittori per la Valutazione Individuazione dell’apprendimento unitario e del compito di realtà Declinazione delle singole attività disciplinari, tempi, spazi, metodologia, strumenti Gestione attività didattica ordinaria e attività laboratoriali (SP) (SI) Osservazioni periodiche in itinere e/o fine UA 74 Ci sono alunni per cui è necessario il recupero/potenziamento/ rinforzo?(SI) (SP) Attuazione attività di recupero/potenziamento/rinforzo (SI) (SP) SI NO Gestione attività didattica e laboratoriale Verifiche 1° quadrimestre (SP) Valutazione periodica 1° quadrimestre (SP) Ci sono alunni per cui è necessario il recupero/potenziamento? (SP) SI Percorsi specifici : attività di rinforzo recupero/potenziamento (SP) N O Gestione attività didattica ordinaria e laboratoriale Osservazioni periodiche in itinere e/o fine UA Ci sono alunni per cui è necessario il recupero? SI Attuazione di attività di recupero e/o consolidamento (SP) NO Gestione attività didattica ordinaria e laboratoriale (SP) (SI) Verifica finale (SP) (SI) Valutazione finale 75 Fase Responsa bile Input Lettura doc.: Indicazioni per il curricolo POF (Mission) Curricolo per Competenze –OA e Traguardi IRC – OA Cittadinanza e Costituzione Lista dei descrittori Articolazione CD Intersezione a livello di Circolo, Equipe pedagogi ca Indicazioni per il curricolo POF Curricolo per Competenze OA e Traguardi IRC – OA Cittadinanza e Costituzione Individuazione della Competenza di Cittadinanza Riunioni di lavoro DS, FS, Gruppi di Equipe pedagogi che Linee di indirizzo e Normativa Ministeriali Offerta pari opportunità Verbali articolazione di Collegio Decisioni su:procedure per la progettazione, criteri di valutazione Riunioni di lavoro bimestrali equipe docenti Incontri di Circolo (SI) DS, FS, Gruppi di Equipe pedagogic he Definizione delle competenze da raggiungere Offerta pari opportunità Verbale riunioni di Circolo Decisioni su: procedure per la progettazione criteri di valutazione Risorse umane,profes sionali e strutturali Colloqui iniziali con i genitori di bambini 3-6 anni) SI/ SP osservazioni Prove d’ingresso strutturate e/o costruite dal team Elenco risorse Agenda di equipe Verbali CI Giornale ins. di sezione Risultanze colloqui con i genitori, verbale, agenda, registro di classe e giornale dell’insegnante Ricognizione Equipe risorse umane pedagogi e strutturali ca Analisi della situazione iniziale Equipe pedagogi che Output e registrazioni Modalità di realizzazione Elementi da verificare e condizioni di accettabilità Condivisione e coerenza rispetto ai testi esaminati Condivisione delle scelte (come risulta nei verbali) finalizzata a garantire uniformità dell’offerta formativa Riunioni di lavoro mensili Condivisione delle equipe docenti scelte (come risulta Riunioni di Circolo nei verbali) finalizzata a garantire uniformità dell’offerta formativa Riunioni di lavoro Completezza della ricognizione Incontri con i genitori classi/sezioni alunni in ingresso Prove d’ingresso orali e scritte Osservazioni sistematiche Invito esteso a tutti i genitori dei bambini interessati Somministrazione delle prove a tappeto 76 Fase Responsa bile Stesura patto di Team Equipe pedagogi che Dichiarazione Documento di intenti (POF) Riunioni di lavoro Stipula Patto Formativo (SP-SI) Patto Educativo di Corresponsab ilità(3-6 anni) Progettazione UA Equipe pedagogi che Dichiarazione degli intenti (esplicita e partecipata) agli utenti della scuola Contrattazione con i genitori patto di Team e del Patto Educativo di Corresponsabilità Coinvolgimento degli alunni Assemblee di classe con i genitori Conversazioni con gli alunni Equipe Pedagogi che Risultanze colloqui e prove ingres. Osservazione Stesura dei documenti Riunioni di lavoro secondo i criteri stabiliti dal CD (POF-UA) Agenda di equipe Individuazion Equipe ee Pedagogi Rilevazione che Bisogno Formativo Attività d’aula Osservazioni Progetti in comune con Enti esterni Pianificazion Equipe e di percorsi Pedagogi multidisciplin che ari Input Output e registrazioni Individuazione del Bisogno Formativo, scelta della Competenza, identificazione dei descrittori, progettazione di situazioni osservabili, rilevazione e registrazione dei dati osservati in tabella, comparazione dati raccolti, individuazione dell’OF dal curricolo ed eventuale storicizzazione Compilazione modello UA, Giornale dell’insegnante, Agenda di equipe Attività di Individuazione di progettazione traguardi e OdA e relative attività, ripartizione tra insegnanti di compiti e incarichi (SP), indivi duazione di descrittori per la valutazione. Agenda equipe, modello UA Modalità di realizzazione Elementi da verificare e condizioni di accettabilità Condivisione del documento Stesura definitiva del patto di Team, del Patto Formativo e del Patto Educativo di Corresponsabilità Coerenza con le risultanze dei colloqui e con le prove di ingresso Osservazione sistematiche e mirate dei comportamenti e degli atteggiamenti Rilevazioni di tipo cognitivo Riunioni di lavoro Compilazione modello UA relativo al Bisogno Formativo Coerenza traBisogno Formativo e Obiettivo Formativo Riunioni di lavoro Compilazione dei settori specifici del modello UA Coerenza fra le parti 77 Fase Responsa bile Individuazione dell’apprendi mento unitario e del compito di realtà Equipe Pedagogi che Declinazione Equipe delle singole Pedagogi attività che disciplinari .(spazi,tempi, metodi,strum) Gestione attività didattica ordinaria e laboratoriale Input Osservazioni periodiche in itinere e/o fine UA Equipe Pedagogi che Attuazione attività di recuperopotenziamen to/rinforzo Equipe pedagogi che Modalità di realizzazione Attività di Contestualizzazione Riunioni di lavoro progettazione dell’Obiettivo Formativo nell’Apprendimento Unitario Ideazione di una situazione nuova, complessa, problematica per osservare il grado di sviluppo della competenza ( compito di realtà) Agenda equipe, modello UA OdA, Espansione disciplinare Riunioni di lavoro traguardi Giornale dell’insegnante UA Equipe pedagogi che Output e registrazioni Realizzazione attività d’aula e laboratoriali. Registrazione attività svolte: agenda di equipe, giornale dell’insegnante, UA (SI) Verifiche in Valutazione delle abilità itinere e e delle conoscenze descrittori individuali e della Cd R classe. Osservazione livello Competenze Colloqui individuali Giornale ins. verbale agenda equipe,verbale CI Risultanze Eventuale adeguamento delle prove di progetto recupero (PEP) verifica Agenda di equipe Carenze nelle Giornale dell’insegnante acquisizioni delle abilità e delle conoscenze Elementi da verificare e condizioni di accettabilità Coerenza tra OF, AU e CdR Coerenza UA Lezione frontale Attività di ricerca Gruppi di lavoro Produzione di elaborati Attività Laboratoriali Esperienze sul territorio Partecipazione degli alunni ad attività ed iniziative proposte. Produzione di elaborati adeguati alle richieste Prove di verif. in itinere e valutazione Collegialità della valutazione. Informazione degli esiti della valutazione a genitori e alunni Recupero/potenziamento in classe. Individualmente e/o a piccolo gruppo fuori dalla classe compatibilmente alla compresenza delle insegnanti Congruenza tra le risultanze delle verifiche e le attività proposte 78 Fase Responsa bile Input Gestione attività didatticalaboratoriale Equipe pedagogi che UA Verifiche 1° quadrimestre SP Equipe pedagogi che Osservaz. sistematiche, attuazione prove di verifica Valutazione periodica 1° quadrimestre SP Equipe pedagogi che Percorsi specifici: Attività di rinforzo Recupero/pot enzia mento (SP) Equipe pedagogi che Gestione attività didatticalaboratoriale Equipe pedagogi che Risultanze delle osservazioni sistematiche e prove di verifica e del CdR Risultanze delle prove di verifica Carenze nelle acquisizioni delle abilità e delle conoscenze UA Osservazioni periodiche in itinere e/o fine UA Equipe Pedagogi che Verifiche in itinere e descrittori CdR Output e registrazioni Lezione frontale Attività di ricerca Gruppi di lavoro Produzione di elaborati Attività Laboratoriali Esperienze sul territorio Elementi da verificare e condizioni di accettabilità Partecipazione attività degli alunni ad alcune iniziative proposte. Produzione di elaborati adeguati alle richieste Prove di verifica strutturate Prove di verifica calibrate preparate dall’equipe pedagogica (orali e scritte) Valutazione collegiale dei singoli alunni rispetto alla situazione di partenza e ai risultati raggiunti (SI) Scrutini (SP) Somministrazione delle prove a tutta la classe Prove differenziate Congruenza con la UA progettata Collegialità Rispondenza delle risultanze delle verifiche con gli indicatori Eventuale adeguamento Recupero/potenziamento progetto recupero-PEP in classe. Agenda di equipe Individualmente e/o a Giornale dell’insegnante piccolo gruppo fuori dalla classe compatibilmente alla compresenza delle insegnanti Congruenza tra le risultanze delle verifiche e le attività proposte Realizzazione attività d’aula e laboratoriale. Registrazione attività svolte: agenda di equipe, giornale dell’insegnante UA (SI) Valutazione delle abilità e delle conoscenze individuali e della classe Osservazione livello Competenza Colloqui individuali Giornale ins., verbale agenda equipe, verbale CI Lezione frontale Attività di ricerca Gruppi di lavoro Produzione di elaborati Attività Laboratoriali Esperienze sul territorio Partecipazione attività degli alunni ad alcune iniziative proposte. Produzione di elaborati adeguati alle richieste Prove di verif. in itinere e valutazione Collegialità della valutazione. Informazione degli esiti della valutazione a genitori e alunni Realizzazione attività d’aula e laboratoriale. Registrazione attività svolte: agenda di equipe, giornale dell’insegnante UA (SI) Registrazione delle risultanze delle verifiche effettuate Giornale dell’insegnante Agenda di equipe Verbale CI Documento di valutazione dell’alunno. Registro di classe (SP) Modalità di realizzazione 79 Fase Responsa bile Attuazione Equipe attività di pedagogi recuperoche consolidamen to Input Output e registrazioni Elementi da verificare e condizioni di accettabilità Risultanze Eventuale adeguamento Recupero/potenziamento Congruenza tra le delle prove di progetto recupero PEP in classe. risultanze delle verifica Agenda di equipe Individualmente e/o a verifiche e le attività Carenze nelle Giornale dell’insegnante piccolo gruppo fuori dalla proposte acquisizioni classe compatibilmente delle abilità e alla compresenza delle delle insegnanti conoscenze Gestione attività didatticalaboratoriale Equipe pedagogi che UA Realizzazione attività d’aula e laboratoriale. Registrazione attività svolte: agenda di equipe, giornale dell’insegnante UA(SI) Registrazione delle risultanze delle verifiche effettuate Giornale dell’insegnante Agenda di equipe Verbale CD, verbale CI Verifica finale SI SP Equipe pedagogi che Osservaz. sistematiche, attuazione prove di verifica Valutazione finale Equipe pedagogi ca Risultanze Scheda personale delle osservazioni sistematiche e prove di verifica e del CdR Modalità di realizzazione Lezione frontale Attività di ricerca Gruppi di lavoro Produzione di elaborati Attività Laboratoriali Esperienze sul territorio Partecipazione attività degli alunni ad alcune iniziative proposte. Produzione di elaborati adeguati alle richieste Prove di verifica strutturate Prove di verifica calibrate preparate dall’equipe pedagogica (orali e scritte) Somministrazione delle prove a tutta la classe Prove differenziate Congruenza con la UA progettata Valutazione collegiale dei singoli alunni rispetto alla situazione di partenza e ai risultati raggiunti (SI) Scrutini (SP) Collegialità Rispondenza delle risulatanze delle verifiche con gli indicatori 80 IN CASO DI EMERGENZA ISTRUZIONI E MODALITA’ COMPORTAMENTALI Oltre alle figure specifiche, hanno dei precisi compiti anche gli insegnanti, nonché gli alunni.Il Personale docente se si accorge di un pericolo imminente dovrà dare l’allarme; in caso di dubbio, dovrà avvertire l’incaricato di turno dell’emanazione dell’ordine di evacuazione. Al verificarsi di un’emergenza, dovrà: in caso di terremoto, invitare gli alunni a disporsi sotto i banchi per la durata della scossa, o ad appoggiarsi ai muri portanti, comunque lontano da eventuali pericoli. Una volta ricevuto il segnale concordato, favorire l’evacuazione degli alunni, verificando che tutti abbiano lasciato la classe; dirigersi, guidando la classe attraverso i percorsi di emergenza, verso il punto di raccolta esterno; portare con sé il registro di classe; nel punto di raccolta, provvedere a fare l’appello degli alunni della propria classe per accertarsi della presenza di tutti, segnalare eventuali alunni mancanti o feriti; consegnare sul posto al coordinatore dell’evacuazione l’apposito modello relativo alla procedura, debitamente compilato, allegato al registro di classe. Gli alunni, una volta riconosciuto il segnale d’allarme dovranno: seguire con diligenza le indicazioni precedentemente fornite dall’insegnante; mantenere l’ordine e l’unità della classe durante e dopo l’esodo; l’alunno aprifila ha il compito di assicurarsi che l’uscita della classe non sia ostacolata dal passaggio di altre classi e che, a sua volta, non ostacoli gli altri. L’alunno chiudifila ha il compito di assicurarsi che tutti abbiano lasciato l’aula. non attardarsi nel recuperare oggetti personali; in caso di terremoto, disporsi sotto i banchi fino al termine della scossa; disporsi in fila, evitando di fare confusione e mantenendo un contegno controllato; camminare velocemente, ma senza correre Tutto il restante personale ed eventuali lavoratori esterni o visitatori, dovranno: in caso di emergenza, non indugiare nel raccogliere gli effetti personali; astenersi dall’intraprendere un’operazione di soccorso senza essere stati autorizzati o senza esserne in grado; non ingombrare le uscite di emergenza e non fermarsi lungo le vie di fuga; portarsi all’esterno, in un luogo sicuro, fino alla cessazione dell’emergenza; il personale ATA ed i collaboratori con specifici compiti attuano quanto previsto nel Piano di Emergenza annuale esposto negli appositi spazi; quindi si portano in un luogo sicuro, recando con sé il registro delle firme delle presenze giornaliere. SEGNALE D'ALLARME GENERALE E DI EVACUAZIONE Il segnale d'allarme generale è rappresentato da una serie di colpi ritmati e ripetuti di tromba (alternativamente 3 brevi e 3 lunghi:. . . - - - . . . - - - . . . ) o di campanella ininterrotta (e/o da avviso verbale dei Collaboratori Scolastici). Qualunque di questi due suoni significa “evacuazione immediata dei locali”. 81 CRITERI DI VALUTAZIONE DEL CIRCOLO SP/SI La valutazione degli alunni riveste un ruolo determinante nello sviluppo dell’azione educativa della Scuola in funzione della continua regolazione dei processi di insegnamentoapprendimento in rapporto alle diversità individuali e alla promozione di tutte le opportunità educative. Essa ha funzione formativa e non meramente sommativa. La valutazione deve essere effettuata da tutti i docenti del team. Tutti gli insegnanti elaborano prove graduate per i diversi OdA. Condividono le modalità di somministrazione. Osservano, raccolgono dati. Procedono collegialmente alla valutazione Valutazione in decimi di conoscenze-abilità disciplinari Livelli di valutazione – Scuola Primaria 10: piena padronanza di conoscenze/abilità; riutilizzo dell’apprendimento in un contesto diverso 9: piena padronanza di conoscenze/abilità; qualche incertezza nel riutilizzare gli apprendimenti in contesti nuovi 8: non completa padronanza di conoscenze/abilità, buona capacità di utilizzo all’interno del contesto 7: conoscenze/ abilità acquisite, ma non consolidate 6: conoscenze/abilità acquisite ad un livello essenziale 5: si deve ancora conseguire un livello minimo di conoscenze/abilità Tali criteri di valutazione sono stati individuati per la compilazione del documento di valutazione; nelle singole 82 performance il voto in decimi può essere comunque accompagnato, ove lo si ritenga opportuno, con un giudizio che offra la possibilità di innescare il circolo virtuoso della valutazione formativa, oltre che sommativa. Per l’insegnamento della religione cattolica continuano ad applicarsi le specifiche norme vigenti in materia, che prevedono l’ espressione di una speciale nota di giudizio, riguardante l’interesse con il quale l’alunno segue l’insegnamento e il profitto che ne trae (non di un voto numerico). Criteri di valutazione del comportamento Per gli alunni della scuola primaria è confermata, sulla base della normativa vigente, la valutazione del comportamento con giudizio (D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009). La valutazione del comportamento sarà effettuata secondo la seguente procedura: ogni Insegnante apporrà sul proprio registro la griglia di osservazione del comportamento, o la valutazione per ogni singolo alunno, registrando le osservazioni ed utilizzando la scala: SÌ, IN PARTE, NO. In sede di valutazione quadrimestrale, sulla base delle osservazioni personali, l’intero team si confronterà per sintetizzare il giudizio. Si propone di valutare il comportamento in forma discorsiva (giudizio analitico), secondo i seguenti descrittori comportamentali: 83 Cura il proprio materiale e quello scolastico Rispetta le regole convenute Si assume la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi Stabilisce rapporti collaborativi nell’ambito della classe, assumendo un ruolo positivo e valorizzando le diversità all’interno del gruppo Riflette sul proprio percorso di apprendimento, individuando i nodi problematici, le strategie e le modalità più opportune per superare le difficoltà LA NON AMMISSIONE DEGLI ALUNNI ALLA CLASSE SUCCESSIVA Si propone la non ammissione alla classe successiva quando si ritenga che il bambino abbia bisogno di tempi più lunghi per l’apprendimento. I docenti in tutti i casi di difficoltà inoltre sono tenuti a documentare il percorso scolastico del bambino e le difficoltà manifestate attraverso: -il PDP (da condividere con la famiglia ed eventualmente con l’ASL territoriale) -la documentazione del rendimento scolastico (prove di verifica periodiche) -la Relazione di fine anno -l’informativa alla famiglia sull’andamento scolastico del bambino, almeno con cadenza bimensile. 84 Linee guida sulle modalità di compilazione del Documento valutativo degli alunni con bisogni educativi speciali per i quali è stato stilato un PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO 1) PARTE INTERNA 1.a) Discipline: nella parte sottostante al giudizio relativo alle singole discipline, specificare se l’alunno ha usufruito di un percorso personalizzato. 1.b) Comportamento: declinare il comportamento rispetto alla relazione con adulti e coetanei, impegno e autonomia. 2) PARTE ESTERNA (primo- secondo quadrimestre) 2.a) Nel giudizio finale declinare i traguardi raggiunti nelle discipline previste nel PDP (piano didattico personalizzato), in riferimento agli obiettivi individuati ed ai progressi conseguiti. INDICAZIONI PER STRUTTURATE LA SOMMINISTRAZIONE DELLE PROVE SI RACCOMANDA CHE: gli allievi sappiano in anticipo di qualche giorno la data della prova; prima della distribuzione dei fogli con i quesiti, si controlli che tutti abbiano l’occorrente per scrivere; l’insegnante legga attentamente le istruzioni, le illustri con qualche esempio, si accerti che tutti abbiano capito, comunichi il tempo dedicato alla prova ed i criteri accettabili; durante la prova, l’insegnante riduca al minimo le interruzioni, eviti di dare ulteriori spiegazioni, si accerti che gli allievi non copino tra loro, avverta quando mancano pochi minuti alla conclusione; se ulteriori spiegazioni debbono essere date nel corso della prova, siano date a tutti. 85 DIREZIONE DIDATTICA DI AMELIA A.S. 2013/’14 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO ELABORATO AI SENSI DELL’ART.27 DEL C.C.N.L. Approvato dal Collegio dei Docenti del 7-10-2013 SCUOLA PRIMARIA ORE SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE 21 2/09/’13 h.3,30 7/10/’13 h2,30 POF, progetti 20/11/’13 h.2,30 piano viaggi di istruzione DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO 28/05/’14 h.2 verifica progetti h.2,30 h2 Art.27 punto 3-a COLLEGIO DOCENTI 14/09/’13 h.1,30 22/01/’14 h.2,30 verifica progetti integrazione piano viaggi di istruzione 19/03/’14 h. 2 Art.27 punto 3-a ARTICOLAZIONE COLLEGIO DOCENTI 5 17 ottobre rinnovo org. collegiali (patto formativo) h.2 Art.27 punto 3-a INFORMAZIONE COLLEGIALE ALLE FAMIGLIE h.1 Consuntivo azione progettuale 4/09/’13 h.2 25/9/’13 h.2 14 15/02/’14 Termine ultimo consegna schede h.3 h. 3 21/06/’14 Termine ultimo consegna schede h.3 h.3 Art.27 punto 3-b INTERCLASSE CON I GENITORI INTERCLASSE TECNICA 6 19 3 /09/’13 h.4 4/09/’13 h.2,30 10/09/’13 h.4 14/11/’13 h.2 viaggi istr., progetti, POF 16/01/’14 h.2 verifica progetti 7/11/’13 h.2 16/01/’14 h. 1 21/05/’14 h.2 verifica progetti 12/03/’14 h. 2 21/05/’14 h.1 h.2,30 Nella 1° categ.(a)ORE TOTALI 40 Nella 2° categoria (b)ORE TOTALI 25 Due incontri di équipe si svolgeranno per classi parallele di Circolo in funzione della valutazione (21/01/’14 e 3/06/’14; h. 2,40 a incontro). DIREZIONE DIDATTICA DI AMELIA A.S. 2013/’14 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO ELABORATO AI SENSI DELL’ART.27 DEL C.C.N.L. Approvato dal Collegio dei Docenti del 7-10-2013 SCUOLA DELL’INFANZIA ORE SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE 21 2/09/’13 h.3,30 7/10/’13 h2,30 POF, progetti 20/11/’13 h.2,30 DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE Art.27 punto 3-a COLLEGIO DOCENTI 22/01/’14 h.2,30 verifica progetti 14/09/’13 h.1,30 Art.27 punto 3-a 5 4/09/’13 h.2 4 5/09/’13 h. 4 10 5/09/’13 h. 2 ARTICOLAZIONE COLL. DOC. PROGRAMMAZ. DI CIRCOLO Art.27 punto 3-a INFORMAZIONE COLLEGIALE ALLE FAMIGLIE 19/03/’14 h. 2 MAGGIO GIUGNO 28/05/’14 h.2 verifica progetti h.2,30 h. 2 h.3 Consuntivo azione progettuale 16 ottobre rinnovo org. coll. (patto formativo) h.2 h. 3 h. 3 14/11/’13 h.2 16/01/’14 h.2 verifica progetti 21/05/’14 h.2 verifica progetti 14/11/’13 h.1 16/01/’14 h. 1 12/03/’14 h. 1,30 h2 h2 Art.27 punto 3-b INTERSEZIONE CON I GENITORI 6 INTERSEZIONE TECNICA 11 3 /09/’13 h.4 4/09/’13 h.2,30 PROGRAMMAZ. DI PLESSO 23 h6 Nella 1° categ.(a)ORE TOTALI 40 Nella 2° categoria (b)ORE TOTALI 40 h3 h3 h3 21/05/’14 h.1 h2 h2