ANNO SCOLASTICO 2013/’14
Approvata dal Collegio Docenti in data 21-11-‘13
Approvata dal Consiglio di Circolo in data 5- 12-‘13
INDICE
AREA DELLA PROGRAMMAZIONE
 PROGETTI DI CIRCOLO/BUONE PRATICHE………...………3
 OBIETTIVI FORMATIVI ………………………………………….8
 CONTINUITA’/ACCOGLIENZA………………………………...10
 PROGETTO DIDATTICO INDIV.O PERSON……………...12
 PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI…..…13
 PROGETTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO………..17
 PROGRAMMAZIONE SETTIMANALE DELL’EQUIPE
PEDAGOGICA/ DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE………….18
 FASI DELLA PROGETTAZIONE DELLE UA/PROCEDURA 20
 MODELLO UA……………………………………………………21
 CRITERI BES-PEI……………………………………………….42
 PDP- PDP DSA- UA SEMPLICE……………………………….63
 CRITERI SCELTA LIBRI DI TESTO………………………..…83
 ATTIVITA’ NELL’AMBITO DELLA FUNZIONE DOCENTE...84
 INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEI DOCUMENTI
SCOLASTICI: PROCESSO 9.1.7 EROGAZIONE DELLA
DIDATTICA……………………………………………………….89
 ISTRUZIONI E MODALITA’ COMPORTAMENTALI
IN CASO DI EMERGENZA/EVACUAZIONE…………………93
AREA DELLA VALUTAZIONE
 CRITERI DI VALUTAZIONE……………………………………94
 MODALITA’ DI VALUTAZIONE NELLA SCHEDA DEGLI
ALUNNI BES-INDICAZIONI PER LA SOMMINISTRAZIONE
DELLE PROVE STRUTTURATE…………………………………….97
PIANO DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO..98
La MISSION ed i VALORI della Scuola sono sviluppati in STRATEGIE OPERATIVE visionabili nel
fascicolo del POF, esposto all’albo della Scuola, consultabile presso la segreteria scolastica, reperibile
presso il sito della scuola www.dirdidatticamelia.it.
Presso la segreteria, nel sito e nell’albo sono visionabili anche i seguenti fascicoli:




“PROGETTI…IN CORSO”
“ASPETTI TECNICO-ORGANIZZATIVI”
Carta dei servizi, Regolamento di Circolo e Regolamento delle Uscite Didattiche
“CARTELLA DELL’INSEGNANTE”
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
strategie personalizzate per l’inclusione dei soggetti con disabilità e
per la soddisfazione dei bisogni educativi speciali
INTEGRAZIONE – ACCOGLIENZA
attenzione al positivo inserimento degli alunni nel
contesto scolastico
AGGIORNAMENTO/RICERCA AZIONE
formazione docenti- sperimentazione
Formazione lingua inglese secondo gli standard ESOL
SICUREZZA
CONOSCENZA CONSAPEVOLEZZA
PREVENZIONE
SPORTELLO
DOCENTI
In collaborazione con le ASL
(su richiesta)
ELABORAZIONE DI PERCORSI DI APPRENDIMENTO
INTER/TRANSDISCIPLINARI
attenzione all’unitarietà dell’insegnamento
SPERIMENTAZIONI
COMENIUS
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
INTERCULTURA
accoglienza, inserimento-integrazione
dell’alunno straniero.
Formazione- educazione interculturale.
PRENDIAMOCI PER MANO
attenzione ai valori della pace e della convivenza
SPORT
in collaborazione con il territorio
CONTINUITA’ tra tre ordini di scuola
PROGETTO AMBIENTE
SCIENTIFICO/GEOGRAFICO/SOCIOSTORICO
 Conoscenza
 Integrazione
 Rispetto
Collaborazione con enti esterni
SCREENING DSA (legge 170/2010)
I disturbi specifici di apprendimento
EDUCAZIONE alla PARTECIPAZIONE ed alla
SICUREZZA
Alla larga dai
pericoli
CONSIGLIO COMUNALE APERTO
CITTADINANZA ATTIVA
CONOSCENZA-RICERCA
PARTECIPAZIONE
SCUOLA APERTA in collaborazione con associazioni
del territorio (attività sportive, artistiche, musicali, teatrali)
INFORMATICA - L2
Scuole dell’Infanzia- alunni 5 anni
QUALITA’
Adozione di un proprio Sistema di Gestione per la Qualità
AMICI DELLE PROPRIE EMOZIONI
PROGETTO EDUCAZIONE ALIMENTARE
COMENIUS
educazione alla socio- affettività
NUOVE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
Attività di ricerca-azione sull’ambiente di
apprendimento
Criteri metodologici
DIDATTICA
LABORATORIALE
Che punta alla motivazione
AZIONE DIDATTICA CHE







parta dall’esperienza
dell’alunno
privilegi il coinvolgimento
attivo
proceda per tappe,
adeguando i ritmi alle reali
esigenze dei bambini
privilegi le attività
cooperative e socializzanti
valorizzi le proposte creative
e i contributi personali
problematizzi l’esperienza
per incrementare la
motivazione
all’apprendimento
valorizzi l’errore come
occasione di riflessione
PROMUOVERE
L’esplorazione e la scoperta
APPRENDIMENTO COLLABORATIVO
Ascolto e scambio con l’altro
RIFLESSIVITA’
Sul proprio percorso formativo
Consigli di classe ponte
Microcurricoli in verticale tra
diversi ordini di scuola:
S.Primaria e
Le classi ponte di ogni ordine
S.Secondaria di 1° grado:
Sono previsti due incontri annuali:
scolastico progettano ed
Incontro di verifica-
-nel primo quadrimestre
confronto
(ottobre/novembre) ogni équipe
tra S.Infanzia e S.Primaria:
della Scuola Primaria (classi quinte
anno prec.) si incontra
direttamente con il Consiglio di
classe (prima media) della Scuola
Secondaria di 1° grado, per
approfondire la conoscenza dei
singoli alunni;
Nel corso del primo
quadrimestre (dicembre) è
previsto un incontro tra
insegnanti delle classi prime
della Scuola Primaria e
insegnanti della Scuola
dell’Infanzia, per verificare il
-il successivo incontro avviene nel
percorso didattico effettuato
secondo quadrim.
dagli alunni di prima classe
(febbraio/marzo), gestito con
rispetto a:
modalità diverse:
*in parte collegialmente, per
analizzare l’andamento globale
degli alunni delle classi prime e la
o
o
o
o
effettuano microcurricoli in
continuità, che si esplicano in
una serie di incontri nei quali si
lavora insieme. Tali percorsi
riguardano Scuola dell’Infanzia,
Scuola Primaria e Scuola
Secondaria di 1° grado ed
hanno la finalità di garantire
un’offerta formativa comune a
tutti i bambini nei tre ordini di
scuola rispetto alle discipline
interessate.
maturazione emotiva,
comportamento,
aspetto relazionale,
apprendimenti.
congruenza tra le valutazioni
effettuate nei due ordini di scuola;
*in parte, se necessario, si
effettuano i colloqui sui singoli
alunni.
8
9
10
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI
STRANIERI
PREMESSA
Questo documento intende presentare un modello di accoglienza che illustri una
modalità corretta e pianificata, con la quale affrontare e pianificare l’inserimento
scolastico degli alunni stranieri.
Il protocollo è opera della COMMISSIONE INTERCULTURA dell’Istituto ed è stato
deliberato dal Collegio docenti del 30-01-’07.
Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro e come tale può essere integrato e
rivisto sulla base delle esigenze e delle risorse della scuola.
1.FINALITA’
Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo di Accoglienza, il Collegio dei Docenti si propone di:




definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni stranieri
facilitare l’ingresso a scuola degli alunni stranieri e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo ambiente
favorire un clima di accoglienza nella scuola
entrare in relazione con la famiglia immigrata
2.CONTENUTI
Il Protocollo d’Accoglienza:





prevede la costituzione di una Commissione di Accoglienza
contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri
traccia fasi e modalità dell’accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli degli operatori scolastici e di coloro che
partecipano a tale processo
propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curriculari
regola i rapporti tra la scuola e le famiglie
3.LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA
La Commissione Accoglienza è formata:




dal DS
dal docente referente per gli alunni stranieri e/o da uno o più componenti della Commissione Intercultura, nominata
dal Collegio Docenti ad inizio anno.
ha il compito di seguire le varie fasi di inserimento degli alunni stranieri di recente immigrazione a partire dal
momento della richiesta di iscrizione a scuola.
la Commissione Accoglienza, sempre in collaborazione con gli insegnanti di classe, si occuperà in particolare delle
attività destinate agli alunni stranieri, delle difficoltà da loro incontrate e dei risultati ottenuti
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4.PRIME FASI DI ACCOGLIENZA
COSA
CHI
a. Domanda di iscrizione
- dare prime informazioni
sulla scuola
- richiedere la
documentazione
QUANDO
MATERIALI
Al momento del primo
contatto con la scuola
Domanda di iscrizione
URP
(allegato1)
solo la prima pagina
(ufficio relazioni con il
pubblico-centralino)
- fissare un appuntamento
b. Colloquio con genitori e
alunno
-raccolta di informazioni sul
ragazzo e la famiglia, storia
scolastica, progetto
migratorio dei genitori
Docente della
Commissione Accoglienza
(eventualmente affiancato
da mediatore linguistico)
Su appuntamento nei
giorni successivi al
primo contatto con la
scuola
- presentazione
dell’organizzazione della
scuola (orari, attività, locali,
ecc.) e dell’ambiente
scolastico
- indagine conoscitiva sulla
situazione di
partenza:comprensione
linguistica
- Scheda rilevazione dati:
scheda di ingresso (allegato 2)
- opuscolo informativo sugli
indirizzi della scuola: POF
- 2° parte della domanda di
iscrizione
-aiuto nella compilazione
della domanda di iscrizione e
nella scelta delle opzioni
offerte dalla scuola
c. approfondimento della
conoscenza
- Materiale tradotto in varie
lingue
Insegnante di classe,
eventualmente affiancato
da
docente della
Commissione,
Una o più giornate
nell’arco della prima
settimana dell’ingresso
a scuola
Materiale bilingue
CENTRO COME…
Scheda di rilevamento del
comportamento linguistico e
relazionale
da mediatore linguistico o
da alunno della scuola che
conosce la lingua
12
5. INSERIMENTO DEGLI ALUNNI NELLE CLASSI
5.a Proposta di assegnazione alla classe
L’alunno straniero deve essere inserito tenendo conto dell’età anagrafica nel
rispetto delle disposizioni legislative e dei sistemi scolastici del paese di provenienza.
E’ opportuno tenere conto che l’inserimento in una classe di coetanei consente al
neoarrivato:
-
di instaurare rapporti più significativi,”alla pari” con i nuovi compagni
di evitare un pesante ritardo scolastico
di ridurre il rischio di dispersione scolastica
la scelta della classe in cui verrà inserito l’alunno straniero deve essere operata in
un’ottica che supera il criterio numerico e che tiene conto anche di altri fattori utili
ad individuare in quale situazione l’allievo starà meglio
SARANNO PRESI IN CONSIDERAZIONE:
- presenza nella classe di altri alunni provenienti dallo stesso paese
- criteri di rilevazione della complessità delle classi (disagi, handicap, dispersione ecc)
- ripartizione degli alunni nelle classi evitando la costituzione di sezioni con
predominanza di alunni stranieri specialmente se provenienti dallo stesso paese
- presenza di figure stabili di riferimento
6.INDICAZIONI AGLI INSEGNANTI DI CLASSE
6.a. prima accoglienza nella classe
Si sottolinea l’importanza della prima accoglienza di un alunno straniero nella
classe, specialmente se arriva in corso d’anno, al fine di creare rapporti di
collaborazione da parte dei compagni, in modo che si sentano anch’essi coinvolti
nell’accoglienza.
- L’equipe degli insegnanti contatti preventivamente un membro della Commissione
Accoglienza per predisporre l’ingresso dell’alunno
- L’insegnante in servizio accoglie il nuovo alunno e lo presenta alla classe
- I ragazzi e gli insegnanti cercheranno di trovare forme di comunicazione e modi per
facilitare l’inserimento: l’importante è avere un atteggiamento di disponibilità così
da far sentire da subito il nuovo alunno parte della classe.
13
6.b. obiettivi di partenza
1. favorire l’integrazione nella classe del nuovo alunno
2. programmare o prendere informazioni
sui percorsi di alfabetizzazione o
consolidamento linguistico che potranno essere attuati sulla base delle risorse
disponibili (docenti con ore a disposizione, insegnanti volontari, progetti di istituto e
finanziamenti extrascolastici) in orario scolastico ed extrascolastico e prevedere la
possibilità di uscita dal gruppo classe per interventi individualizzati di supporto in
piccolo gruppo insieme ad alunni di altre classi anche in orario curriculare per
l’apprendimento della lingua italiana
3. individuare modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina
da usare appena l’alunno acquisisce una minima conoscenza dell’italiano
6.c. strumenti e risorse
- A tutte le classi che hanno alunni stranieri saranno forniti, su richiesta, una
sorta di pronto soccorso plurilingue, scaffale interculturale, dispense ecc.
- L’alunno della stessa nazionalità che ha assistito il compagno neoarrivato durante
la prima fase di accoglienza, potrebbe esser coinvolto, soprattutto nei primi tempi,
con la funzione di tutor, “un compagno di viaggio” a cui anche gli insegnanti
potranno rivolgersi nelle situazioni di difficoltà linguistica.
- Eventuali collaborazioni con un mediatore linguistico.
- Sarà possibile consultare un archivio(cartaceo e informatico) che raccoglie: testi
semplificati di argomenti di varie discipline, esercitazioni, schemi e sintesi, testi di
lezioni tradotti in altre lingue (inglese, francese) indicazioni bibliografiche ecc.
Tale archivio si arricchirà di anno in anno dei contributi dei docenti che vorranno
mettere a disposizione dei colleghi il loro lavoro e il materiale raccolto durante i
corsi di aggiornamento.
14
PROGETTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO
 PROGETTAZIONE COLLEGIALE DELLE DIVERSE UNITA’ DI APPRENDIMENTO (UA).
 NELLO SVILUPPO DELLE UA È INDISPENSABILE GARANTIRE UNA DIVERSIFICAZIONE
DEI CANALI (APPROCCI METODOLOGICI) IN MODO DA GARANTIRE PERCORSI MIRATI
AI DIVERSI BISOGNI DEGLI ALUNNI. NEL RISPETTO DEI TEMPI E DELLE CAPACITÀ DI
OG
PROGETTAZIONE DELLA FLESSIBILITÀ DIDATTICA E ORGANIZZATIVA:
IN VISTA DELLA MASSIMA VALORIZZAZIONE DEI TALENTI DI OGNI ALUNNO, LA
RISPOSTA SEMBRA ESSERE LA FLESSIBILITÀ NELL’AMBITO DELLE SCELTE OPERATE DA
OGNI SCUOLA NEL POF
LA FLESSIBILITÀ DEI TEMPI NELL’ARTICOLAZIONE DEL MONTE ORE ANNUALE , MA
ANCHE NELLA DEFINIZIONE DELLE UA, AL FINE DI RICAVARE SPAZI E RISORSE PER
ARTICOLARE ULTERIORMENTE L’OFFERTA FORMATIVA
LA PROGETTAZIONE DI PERCORSI DIDATTICI RISPONDENTI AI BISOGNI E
L’ARTICOLAZIONE DEI RAGGRUPPAMENTI DEGLI ALUNNI PER ESIGENZE DI
RECUPERO, POTENZIAMENTO, ARRICCHIMENTO
L’ORGANIZZAZIONE NELLE UA DI PERCORSI DIDATTICI TRANSDISCIPLINARI, CHE
COINVOLGANO PIÙ ATTIVITÀ, IN UNA LOGICA CHE PROMUOVE LE COMPETENZE
L’ORGANIZZAZIONE DI ATTIVITÀ PER INTERVENTI DI SOSTEGNO
ORGANIZZAZIONE DEI PERCORSI PER INIZIATIVE DI CONTINUITÀ
MODALITÀ E CRITERI PER UNA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CHE NON RINUNCI AD
ESSERE FORMATIVA E ORIENTATIVA
PROGRAMMAZIONE SETTIMANALE DELL’EQUIPE PEDAGOGICA:
COMPITI
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PREDISPOSIZIONE DI UA ADEGUATE ALLE EFFETTIVE ESIGENZE E CAPACITÀ DEGLI
ALUNNI E ALLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE UA
VALUTAZIONE IN ITINERE DEI RISULTATI DELL’INSEGNAMENTO NELLE SINGOLE
CLASSI E DEL RENDIMENTO DEGLI ALUNNI
COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO CON L’ATTIVITÀ DIDATTICA
GENERALE
ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI E DELLE ATTIVITÀ DESTINATE AL RECUPERO,
INDIVIDUALMENTE O PER GRUPPI RISTRETTI, DI ALUNNI CON DIFFICOLTA’ DI
APPRENDIMENTO
PROGRAMMAZIONE SETTIMANALE DELL’EQUIPE PEDAGOGICA:
DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE
Riferimenti legislativi
Nell’art. 28, comma 5, del CCN del comparto scuola 2006/’09 si legge:
alle 22 ore settimanali di insegnamento stabilite per gli insegnanti elementari, vanno
aggiunte 2 ore da dedicare, anche in modo flessibile e su base plurisettimanale, alla
programmazione didattica, da attuarsi in incontri collegiali dei docenti interessati,
in tempi non coincidenti con l’orario delle lezioni.
L’articolo 13 della legge n.104, del 5-02-1992, recita al comma 6:
Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui
operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione
e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe
e dei collegi dei docenti.
La C.M. n.29/2004, concernente Indicazioni ed istruzioni per l’applicazione del D.L.
19 febbraio 2004 n. 59, attuativo della Riforma, conferma il dettato dell’art.7,
comma 5, del suddetto Decreto, enunciando espressamente la contitolarità
educativa e didattica di tutti i docenti dell’équipe pedagogica. L’attività di
16
programmazione, come quella di valutazione, si intende quindi svolta
collegialmente da tutti i docenti che operano con uno stesso gruppo di alunni.
Criteri organizzativi:
 Nei plessi del Circolo Didattico Jole Orsini di Amelia le équipe si riuniscono, di
norma, per h.2,40, nei primi tre martedì del mese.
 Gli insegnanti specialisti di L2, di IRC, di sostegno o titolari di una “itineranza”
effettuano la programmazione settimanale ruotando nelle équipe di cui fanno parte,
garantendo una presenza il più possibile assidua, in particolar modo nelle riunioni
dedicate alla stesura delle UdA.
 Gli insegnanti di L2 e di IRC attueranno fino a tre incontri annuali per condividere e
confrontare i percorsi disciplinari.
 Nei plessi dove sono presenti classi parallele, tutti i docenti titolari degli
insegnamenti nelle suddette classi programmano insieme.
 Le équipe operanti nelle classi che non hanno sezioni parallele nel plesso, si
intendono composte da tutti gli insegnanti operanti nelle stesse classi.
IN SINTESI
Le équipe sono formate da tutti gli insegnanti operanti sulle classi, che potranno
essere “parallele”e/o “verticali”.
Gli incontri possono essere condotti ed organizzati in modo flessibile, ma
salvaguardando sempre il principio della collegialità.
17
PROCEDURA COMPILAZIONE UNITÀ DI
APPRENDIMENTO
In ottemperanza a quanto indicato nelle “Indicazioni nazionali per il
curricolo”, la Scuola Jole Orsini ha predisposto un “Curricolo
d’Istituto”, che è stato pubblicato sul sito.
Il Curricolo è stato predisposto con riferimento al profilo dello
studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo
sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici
per ogni disciplina.
A partire dal curricolo di istituto, è compito del team docenti
individuare le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte
didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione
all’integrazione fra le discipline.
Le competenze-chiave
Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento
verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per
l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal
Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre
2006) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2)
comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e
competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza
digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7)
spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed
espressione culturale.
18
T RAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della
scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo
sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle
discipline.
Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti,
indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a
finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo.
O BIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere,
conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i
traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle
scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con
attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative
mirando ad un insegnamento ricco ed efficace.
Procedura di compilazione delle Unità di Apprendimento
Nel predisporre collegialmente il percorso delle UdA i docenti della
Scuola Jole Orsini attuano le seguenti azioni didattiche:
- Individuazione, nel Curricolo di Istituto, dei Traguardi a cui fare
riferimento nel periodo di progettazione, in relazione alle
Competenze-chiave.
- Individuazione degli opportuni Obiettivi di Apprendimento, relativi
ai Traguardi su cui si intende lavorare nel periodo.
- Esplicitazione delle metodologie che si intendono attivare e degli
strumenti di lavoro.
- Puntuale registrazione, nel registro digitale, dei vari percorsi d’aula
attuati per lo sviluppo degli Obiettivi di Apprendimento concordati.
In fase di progettazione la cooperazione tra docenti è condizione
irrinunciabile, poiché solo integrando più saperi professionali è
possibile predisporre itinerari adeguati ed efficaci.
MODELLO UA SCUOLA PRIMARIA:
19
PLESSO………………..CLASSE……………….
PERIODO DAL…….AL……………
TRAGUARDI E OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
1-ITALIANO-COMPETENZA CHIAVE: LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
Traguardi
Obiettivi
METODOLOGIE/STRUMENTI
2-LINGUA INGLESE-COMPETENZA CHIAVE: LA COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
Traguardi
Obiettivi
METODOLOGIE/STRUMENTI
3-STORIA-COMPETENZA CHIAVE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE-IDENTITÀ
STORICA
Traguardi
Obiettivi
METODOLOGIE/STRUMENTI
4-GEOGRAFIA-COMPETENZA CHIAVE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALEGEOGRAFIA E USO UMANO DEL TERRITORIO
Traguardi
Obiettivi
METODOLOGIE/STRUMENTI
5-MATEMATICA-COMPETENZA CHIAVE: LA COMPETENZA MATEMATICA
Traguardi
Obiettivi
METODOLOGIE/STRUMENTI
6-SCIENZE-COMPETENZA CHIAVE: LA COMPETENZA DI BASE IN CAMPO SCIENTIFICO
Traguardi
Obiettivi
METODOLOGIE/STRUMENTI
7-MUSICA-COMPETENZA CHIAVE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALEESPRESSIONE MUSICALE
Traguardi
Obiettivi
METODOLOGIE/STRUMENTI
20
8-ARTE E IMMAGINE-COMPETENZA CHIAVE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALEESPRESSIONE ARTISTICA
Traguardi
Obiettivi
METODOLOGIE/STRUMENTI
9-EDUCAZIONE FISICA-COMPETENZA CHIAVE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE
CULTURALE- ESPRESSIONE CORPOREA
Traguardi
Obiettivi
METODOLOGIE/STRUMENTI
10-TECNOLOGIA-COMPETENZA CHIAVE: COMPETENZA DI BASE IN CAMPO TECNOLOGICO.
COMPETENZA DIGITALE
Traguardi
Obiettivi
METODOLOGIE/STRUMENTI
11-CITTADINANZA
E COSTITUZIONE
Traguardi
Obiettivi
METODOLOGIE/STRUMENTI
12-RELIGIONE CATTOLICA-COMPETENZA CHIAVE: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE
CULTURALE
Traguardi
Obiettivi
METODOLOGIE/STRUMENTI
21
DIREZIONE DIDATTICA DI AMELIA
Scuola dell’Infanzia
A.S. …../……
UNITA’ DI APPRENDIMENTO N
COMPETENZA:………………………………………………………....
Scuola:……………………………………………………………………
Insegnanti e bambini impegnati nell’UA………………………………
Tempi: …………………………………………………………………...
22
INDIVIDUAZIONE DEL BISOGNO FORMATIVO
ai fini della scelta della Competenza che ad esso risponde
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
23
RILEVAZIONE BISOGNO FORMATIVO
COMPETENZA ………………………………CLASSE/SEZ..………
INS.……………………..
SITUAZIONE……………………………………………………………………………………………………
Alunni
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
Descrittori
Indicatori
SI
NO
FORSE
24
RILEVAZIONE BISOGNO FORMATIVO
SINTESI DEI DATI RACCOLTI
COMPETENZA …………………………………………………….. ……………………………………….
INDICAT.
SEZIONE
SEZIONE
SEZIONE
SEZIONE
TOT.
DESCRITTORI
SI
NO
FORSE
SI
NO
FORSE
SI
NO
FORSE
SI
NO
FORSE
SI
NO
FORSE
25
ARTICOLAZIONE DELL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO
RIFERIMENTO AI DOCUMENTI: C UR RI C O L O
PER
C OM P E T E NZE , “I ND I C AZ I ON I
P E R I L C U R RI C O L O ”,
POF
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….…..
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….....……
CONOSCENZE DICHIARATIVE E PROCEDURALI ENTRO LE QUALI SI CIRCOSCRIVE L’AREA DI INTERVENTO (riportate sotto forma
di mappa concettuale o in modo discorsivo)
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
26
CAMPI DI ESPERIENZA
Obiettivo formativo
CAMPI DI ESPERIENZA
IL SÉ E L’ALTRO
TRAGUARDI
Apprendimento unitario
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Compito di realtà
27
IL CORPO IN MOVIMENTO
LINGUAGGI CREATIVITÀ ESPRESSIONE
TRAGUARDI
TRAGUARDI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
28
I DISCORSI E LE PAROLE
CONOSCENZA DEL MONDO
TRAGUARDI
TRAGUARDI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
RELIGIONE
TRAGUARDI ED
29
RELIGIONE
OBIETTIVI
(MIUR – CEI)
NUCLEI TEMATICI E OBIETTIVI DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE
(C M n.2079 del 4.3.2009)
TRAGUARDI ED OBIETTIVI RESIDUALI
TRAGUARDI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
30
MEDIAZIONE DIDATTICA E SCHEDA DI ESPANSIONE DISCIPLINARE
TEMPI
SPAZI
ATTIVITA’
METODOLOGIA
STRUMENTI
31
VERIFICA DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI, EFFETTUATA DALL’EQUIPE PEDAGOGICA
SEZIONE………………………..DATA……...........
UNITA’ DI APPRENDIMENTO N.
Compito di realtà in situazione: ……………………………………………………………………………….
……..……………..……………………………………………………………………………………………….
LIVELLI DI ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA: NR non raggiunto; I iniziale; P parzialmente
raggiunto; R raggiunto; CR consapevolmente raggiunto.
INDICATORI: SI; IN PARTE; NO.
Alunni
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
Descrittori
LIVELLO DI
ACQUISIZIONE
DELLA COMPETENZA
32
CRITERI B.E.S. E LORO ESPLICITAZIONE
Per l’individuazione e l’esplicitazione dei criteri che caratterizzano i B.E.S. si fa riferimento
al modello BIO-PSICO-SOCIALE alla base della classificazione ICF (International
Classification of Functioning Disability and Health),con la relativa strutturazione in:
a)


b)


FUNZIONAMENTO E DISABILITA’
Funzioni e Strutture Corporee
Attività e Partecipazione
FATTORI CONTESTUALI
Fattori Ambientali
Fattori personali
Ed attraverso i Costrutti ad essi riferibili:





Cambiamento nella Struttura Corporea
Cambiamento nella Funzione Corporea
Capacità
Performance
Facilitatore/Barriera
Leggere i B.E.S. attraverso l’ICF
I Bisogni sono molti e diversi, l’ICF è uno strumento che ci parla di Salute, non di
Disabilità o Patologia.
Secondo l’OMS (a cui si deve la stesura e la promulgazione dell’ICF), infatti, la situazione
di una persona deve essere letta nella sua globalità, secondo diverse prospettive, in
maniera interconnessa e reciprocamente causale.
La situazione di salute di una persona è data dalla reciproca influenza tra fattori
contestuali personali e fattori ambientali, tra queste due classi si trova “il Mio Corpo”,
nella sua forma concreta, come è fatto (Struttura) e come realmente funziona (Funzioni).
Il “Mio Essere” agisce con reali capacità (Attività Personali) e partecipa socialmente
(Partecipazione Sociale).
L’ICF, pertanto, è uno strumento che ci aiuta a leggere le diverse e molteplici situazioni di
difficoltà degli alunni: alcune di esse saranno caratterizzate da problemi di natura
biologica, di capacità; altre, da problemi contestuali, ambientali, di partecipazione;
alcune saranno Permanenti; altre Transitorie.
In ogni caso si dovranno mettere in campo RISORSE AGGIUNTIVE, che non significa
solo “ORE DI SOSTEGNO”, ma Formazione Mirata ovvero MODIFICHIAMO IL
CONTESTO IN BASE AI BISOGNI.
È necessario dunque costruire OBIETTIVI, ATTIVITA’ DIDATTICHE, “Su Misura” in
relazione alle singole e specifiche difficoltà evidenziate in un contesto che miri alla
COEVOLUZIONE dell’intero gruppo-classe.
33
MOD.22- 11/09
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
ANNO SCOLASTICO……………………………………………………………………………………
CIRCOLO…………………………………………………………………………………………………………
PLESSO………………………………………………………………………………………………….
DATI RELATIVI ALL’ALUNNO:
COGNOME E NOME………………………………………………………………………….
DATA DI NASCITA………………………………………………………………………….
LUOGO…………………………………………………………………………………………………………
RESIDENZA…………………………………………………………………………………………….…
CLASSE……………………………………………………………………………………………………….
DATI RELATIVI ALLA PRECEDENTE SCOLARIZZAZIONE
ANNO SCOLASTICO
SCUOLA
FREQUENTATA
CL AS S E
TIPO DI FREQUENZA
(regolare/irregolare)
34
INTERVENTI SOCIO EDUCATIVI
1. INTERVENTI RIABILITATIVI IN ORARIO SCOLASTICO
(Operatore di riferimento, tempi, modalità, metodologia di raccordo
scuola/operatore)
2. INTERVENTI RIABILITATIVI IN ORARIO EXTRASCOLASTICO
(Operatore di riferimento, tempi, modalità, metodologia di raccordo
scuola/operatore)
35
INTERVENTI EDUCATIVI TERRITORIALI
Tipo di intervento
Operatore di riferimento
Tempi
Modalità
Metodologia di raccordo scuola/operatore
36
INTERVENTO EDUCATIVO SCUOLA-FAMIGLIA
Familiari di riferimento
Frequenza degli incontri scuola/famiglia; tipologia di incontro
(colloqui informali, gruppo tecnico…)
Descrizione delle aspettative della famiglia nei confronti dell’alunno,
della scuola, degli insegnanti
Definizione degli obiettivi formativi condivisi
37
RISORSE DELLA SCUOLA
Descrizione della classe
Attività di compresenza
Laboratori
Sperimentazioni
Operatore psicopedagogico, Operatore tecnologico
Classi aperte
Progetti
38
ASSE 1: AFFETTIVO RELAZIONALE
OBIETTIVO A LUNGO
OBIETTIVO A MEDIO
TERMINE
TERMINE
ATTIVITA’
VERIFICA
39
ASSE 2: AUTONOMIA
OBIETTIVO A LUNGO
OBIETTIVO A MEDIO
TERMINE
TERMINE
ATTIVITA’
VERIFICA
40
ASSE 3 E 4: COMUNICAZIONALE E LINGUISTICO
OBIETTIVO A LUNGO
OBIETTIVO A MEDIO
TERMINE
TERMINE
ATTIVITA’
VERIFICA
41
ASSE 5: SENSORIALE E PERCETTIVO
OBIETTIVO A LUNGO
OBIETTIVO A MEDIO
TERMINE
TERMINE
ATTIVITA’
VERIFICA
42
ASSE 6: MOTORIO PRASSICO
OBIETTIVO A LUNGO
OBIETTIVO A MEDIO
TERMINE
TERMINE
ATTIVITA’
VERIFICA
43
ASSE 7: NEUROPSICOLOGICO
OBIETTIVO A LUNGO
OBIETTIVO A MEDIO
TERMINE
TERMINE
ATTIVITA’
VERIFICA
44
ASSE 8: COGNITIVO
OBIETTIVO A LUNGO
OBIETTIVO A MEDIO
TERMINE
TERMINE
ATTIVITA’
VERIFICA
45
ASSE 9: APPRENDIMENTO CURRICOLARE
OBIETTIVO A LUNGO
OBIETTIVO A MEDIO
TERMINE
TERMINE
ATTIVITA’
VERIFICA
46
RACCORDI CON LA PROGRAMMAZIONE DELLA CLASSE:
47
ATTIVITA’ EXTRA SCOLASTICHE
(Attività svolte in orario scolastico ma fuori dalla scuola)
48
ATTIVITA’ DISCIPLINARI INDIVIDUALI
(Descrizione sintetica degli adattamenti disciplinari resisi necessari)
49
PROGRAMMAZIONE SETTIMANALE DELLA CLASSE
Per ogni materia (scriverne il nome sulla linea tratteggiata) indicare
il tipo di attività svolta utilizzando il colore:
giallo: attività di classe (con tutti gli alunni della classe)
rosso: attività individuale (svolta sia in classe sia fuori classe)
verde: attività di gruppo
ogni
corrisponde ad 1 ora
……………………………… 








……………………………… 








………………………………. 








………………………………. 








……………………………….. 








…………………………………








……………………………….. 








……………………………….. 








Laboratorio…………………….. 








Laboratorio…………………….. 








Altro………………………………….








50
ORARIO DELLA CLASSE
1
2
3
4
5
6
7
8
6
7
8
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
ORARIO DELL’ALUNNO
1
2
3
4
5
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
51
STRATEGIE PER L’EMERGENZA
In presenza di crisi momentanee dell’alunno (determinate da fattori legati
alle esperienze scolastiche ed extrascolastiche o dall’assenza di figure di
riferimento, ecc..)descrivere le caratteristiche dell’emergenza e le
strategie elaborate per superarla.
52
PER CONSENTIRE L’ATTUAZIONE DEL PRESENTE PIANO
EDUCATIVO CHE E’ STATO CONCORDATO E REDATTO DA:
Nome
Firma
FAMIGLIA…………………………………………………………………………………………….
REFERENTE DEL CASO……………………………………………………………………..
OPERATORI………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………..…….
INSEGNANTI…………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………
Si sono utilizzate…………………….ore di sostegno settimanale
Si sono utilizzate …………………………ore di intervento dell’ente locale
Si sono utilizzate……………………….….ore di un operatore
Per il prossimo anno scolastico si richiedono:
…………………….ore di sostegno settimanale
…………………….ore di intervento dell’ente locale
…………………….ore di un operatore
IL DIRIGENTE SCOLASTICO……………………………………………………………………………..
Data
53
Mod. n.95/PDP/11-08
CIRCOLO DIDATTICO DI AMELIA
Anno Scolastico…………………………………..
Piano Didattico Personalizzato
( P.D.P )
Scuola…………………………………………………………………….
Plesso………………………………………………………………………
Alunno/a
……………………………………………………………………………………
Classe……………………………………………………………………….
Insegnanti dell’equipe pedagogica
……………………………………………………………………………………
54
Situazione di partenza
 Lettura ed interpretazione diagnostica con specialisti;
 Osservazioni degli insegnanti;
 Incontri con i genitori;
55
Organizzazione
Insegnante/i coinvolte/i nelle attività:
Numero alunni gruppo classe:
Numero ore settimanali di insegnamento personalizzato:
Partecipazione
laboratoriale:
dell’alunno/a
ad
attività
di
tipo
Eventuali interventi riabilitativi/ se sì specificarne la
tipologia:
Patto con la famiglia:
 Familiari di riferimento:
 Incontri:
Altro:
56
Strategie Metodologiche e Didattiche
57
Strumenti Compensativi e misure Dispensative1
1
Questa sezione è da compilare se si è in presenza di alunni con DSA
58
Criteri e modalità di verifica e valutazione
59
Scheda di sintesi degli interventi
OBIETTIVI
ATTIVITÀ
TEMPI
VERIFICHE
ADEGUAMENTI
60
DIREZIONE DIDATTICA DI AMELIA
SCUOLA PRIMARIA STATALE________________________________A.S. ____________________
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (D.S.A.)
Adattamento indicazioni operative rispetto alle “Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento “
a cura della referente DSA - Ins.te G.Mancini
Equipe docenti
I Genitori
_______________
________________
_______________
_________________
Il Dirigente Scolastico
____________________
_______________
_______________
61
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
- DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche”
- CM del 28.05.2009 (Percorsi personalizzati)
- Nota MIUR 4099/A4 del 5.10.04 “Iniziative relative alla dislessia”
- DPR n. 122 del 22 giugno 2009
- Nota MIUR 26/A4 del 5.01.05 “Iniziative relative alla dislessia”
- Legge n. 170, 8 ottobre 2010
- Nota MPI 4674 del 10 maggio 2007 “Disturbi di apprendimento – Indicazioni operative”
- Decreto attuativo 5669 del 12 luglio 2011
-Linee guida per il diritto allo studio degli alunni con disturbi specifici di apprendimento , 12 luglio 2011
DATI GENERALI
NOME E COGNOME
LUOGO E DATA DI NASCITA
CLASSE
DIAGNOSI MEDICO-SPECIALISTICA
Tipologia del disturbo:
 Dislessia
Disortografia
Discalculia
Disgrafia
Diagnosi redatta da ………………………………………………………………….in data ………………………………………….
presso………………………………………………………………………………………
Logopedista/psicopedagogista di riferimento……………………………………………………………………………………..
ASPETTI EMOTIVO-AFFETTIVI-RELAZIONALI
(1-2)
62
ULTERIORI DISTURBI ASSOCIATI
BILINGUISMO o
ITALIANO L2
Note: 1.Relazionalità con compagni/adulti (sa relazionarsi/ interagire, partecipa agli scambi comunicativi) approccio agli impegni scolastici (è autonomo, necessita di azioni di supporto…) capacità organizzative (sa gestirsi, sa
gestire il materiale scolastico, sa
organizzare un piano di lavoro … 2.Consapevolezza delle proprie difficoltà: ne parla, le accetta, elude il problema …
Gli insegnanti, rilevate le personali abilità, difficoltà e potenzialità, si impegnano a calibrare il proprio intervento al fine di contribuire alla riduzione degli effetti del disturbo specifico diagnosticato
sul percorso di apprendimento dell’alunno/a.
Gli insegnanti quindi guideranno e sosterranno l’alunno/a affinché impari:
o
a conoscere le proprie modalità di apprendimento, i processi e le strategie mentali più adeguati e funzionali per lo svolgimento dei compiti richiesti;
o
ad applicare consapevolmente comportamenti e strategie operative adeguate al proprio stile cognitivo;
o
a ricercare in modo via via più autonomo strategie personali per compensare le specifiche difficoltà;
o
ad accettare in modo sereno e consapevole le proprie specificità e a far emergere soprattutto gli aspetti positivi delle proprie potenzialità e della capacità di raggiungere comunque gli
obiettivi prefissati.
STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE PERSONALIZZATE
Tutti gli insegnanti opereranno affinché l’ alunno/a sia messo/a in condizione di seguire la stessa programmazione di classe attraverso un atteggiamento di sensibile attenzione alle specifiche
difficoltà, per stimolare l’autostima ed evitare frustrazioni, attraverso l’attivazione di particolari accorgimenti metodologico - didattici personalizzati e quindi di avranno cura di:







creare un clima di apprendimento sereno, nel riconoscimento e nel rispetto delle singole diversità
valorizzare, nella didattica, linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e riepiloghi a voce
utilizzare schemi e mappe concettuali e/o riduzioni testuali
privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale
incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari
promuovere l’apprendimento collaborativo
aver cura che le richieste operative, in termini quantitativi, siano adeguate ai tempi e alle personali specificità, anche nel momento dell’assegnazione di compiti a casa.
63
Gli insegnanti , rilevate le difficoltà e le abilità da potenziare preventivano l’attuazione di eventuali interventi individualizzati al fine di potenziare e far acquisire specifiche competenze anche
nell’ambito di strategie compensative e del metodo di studio.
Tali attività possono essere effettuate in classe o in momenti ad esse dedicati, tenendo conto delle reali possibilità di attuazione oraria.
INTERVENTI
INDIVIDUALIZZATI
PREVISTI
MATERIA
COMPETENZE ed ABILITA’ SPECIFICHE DA POTENZIARE
MODALITA’ E TEMPI
N.B. Le attività che si attueranno devono essere riportate sul registro del docente nell’apposita pagina “Interventi individualizzati”
64
L’alunno/a verrà messo/a in condizione di usare i seguenti strumenti compensativi e dispensativi, nelle seguenti aree disciplinari:
(barrare con una X i prescelti)
LETTURA











lettura di altri (insegnanti, coetanei…)
registrazione di sintesi di lezioni
utilizzo di sussidi audiovisivi
scrittura alla lavagna in stampato maiuscolo e con parole chiave
uso del vocabolario multimediale
uso di tabelle dei tempi verbali/ per l’analisi logica/ grammaticale e del periodo
lettura delle consegne da parte dell’insegnante
tabella dell’alfabeto nei quattro caratteri
…
….
…
SCRITTURA






STRUMENTI COMPENSATIVI
LETTURA
L’alunno è dispensato :









STRUMENTI COMPENSATIVI
dettatura all’insegnante o a un compagno
lasciare scrivere in stampato maiuscolo
uso del PC con programmi di videoscrittura con correttore ortografico commisurati al
caso
software specifico per la scrittura
…
….












MISURE DISPENSATIVE
dispensa dalla scrittura veloce sotto dettatura
uso del vocabolario cartaceo
programmazione di tempi più lunghi (30% in più )
compiti a casa ridotti e/o adeguati alle effettive possibilità dell’alunno
dispensa dal copiare dalla lavagna
…
…
CRITERI DI VALUTAZIONE

grammatica: esercizi di completamento, close, (frasi da completare o integrare),
Vero/Falso, Si /No, match risposte multiple, risposte chiuse….
minor numero di esercizi assegnati
esecuzione della verifica scritta in tempi più lunghi(30% in più)
uso del quadernino delle tabelle
uso del PC per elaborare testi
uso del PC per effettuare verifiche di riflessione linguistica
dalla lettura a voce alta, a meno che l’alunno non lo richieda espressamente
da prendere appunti
studiare a memoria ( es: poesie, verbi, regole…)
dall’uso del vocabolario cartaceo
dall’assegnazione di compiti di lettura se non per piccoli brani
………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………………………….
SCRITTURA
MODALITÀ DI VERIFICA

MISURE DISPENSATIVE




si valuterà il contenuto e non la forma sia nello scritto che
nell’orale
non saranno evidenziati e valutati gli errori ortografici e
grammaticali
non sarà valutata la lettura strumentale
…
…
65
MATEMATICA










STRUMENTI COMPENSATIVI
uso della calcolatrice
uso della tavola pitagorica
uso di tavola riassuntiva delle formule matematiche
uso di tavola riassuntiva per le formule geometriche
lettura dell’insegnante o di un compagno del testo del problema
semplificazione del testo del problema e scrittura in stampato maiuscolo su fotocopia
uso della tabella delle misure
uso di mappe concettuali
uso di schemi
…
MATEMATICA MISURE DISPENSATIVE










studio mnemonico delle tabelline
evitare la copiatura dalla lavagna di operazioni / espressioni
studio mnemonico di formule geometriche
studio mnemonico di formule matematiche
dispensare quantità dallo studio domestico
…
…
…
…
…
MODALITÀ DI VERIFICA










uso della calcolatrice
uso della tavola pitagorica
uso di tavole riassuntive formule matematiche/geometriche
assegnare maggior tempo
verifiche personalizzate
riduzione quantità di esercizi
uso di schemi
uso del PC se la verifica lo richiede
maggior tempo per effettuare le verifiche (30% in più)
interrogazioni programmate (preavviso scritto sul diario qualche giorno prima)
CRITERI DI VALUTAZIONE







non saranno evidenziati e valutati gli errori di calcolo
non verranno valutate imprecisioni nell’uso della terminologia specifica della
matematica
…
…
…
..
…
MATERIE DI STUDIO STRUMENTI COMPENSATIVI
MATERIE DI STUDIO
MODALITÀ DI VERIFICA









verifiche personalizzate
esercizi di completamento
close (frasi da completare o integrare)
Vero/Falso, Si/No
risposte multiple
risposte chiuse
interrogazioni orali con uso di mappe concettuali/mentali/schemi
interrogazioni programmate (preavviso scritto sul diario qualche giorno prima)
maggior tempo per eventuale esecuzione di verifiche scritte (30% in più)
MISURE DISPENSATIVE
CRITERI DI VALUTAZIONE

si valuterà il contenuto e non la forma sia nello scritto che
nell’orale

non saranno evidenziati e valutati gli errori ortografici e





grammaticali
la verifica scritta può essere compensata oralmente
…
…
…
…
66
LINGUA STRANIERA STRUMENTI COMPENSATIVI









privilegiare l’orale
separare comprensione da produzione
usare praticamente e contestualmente la lingua
usare supporti visivi
scrivere in stampato maiuscolo
dizionari di lingua straniera in formato digitale
uso del quaderno delle tabelle
…
…
LINGUA STRANIERA MISURE DISPENSATIVE









riduzione ed ove è necessario dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma
scritta
copiare dalla lavagna
dispensa dallo studio mnemonico della grammatica di L2
dispensa dall’uso del vocabolario cartaceo
…
…
…
…
…
MODALITÀ DI VERIFICA





…interrogazioni programmate
…compensazione di prove orali di compiti scritti non adeguati
…esercizi con uso dei programmi di videoscrittura con correttore ortografico in lingua
…riduzione del numero di esercizi
…maggior tempo per l’esecuzione di prove valutative
MUSICA




CRITERI DI VALUTAZIONE




Si valuterà il contenuto e non la forma sia nello scritto che
nell’orale
….
….
….
STRUMENTI COMPENSATIVI
scrivere accanto alla nota il nome
assegnare ad ogni nota un colore diverso con relativa legenda
…
…
MUSICA




evitare di far scrivere le note
evitare di far leggere le note senza il nome
evitare l’uso del flauto
…
MODALITÀ DI VERIFICA



…
MISURE DISPENSATIVE
CRITERI DI VALUTAZIONE


…
…
67
PUNTI DI FORZA



E
DI DEBOLEZZA


…
…
…
…
PATTO FAMIGLIA -DOCENTI
I docenti dell’equipe e la famiglia ,alla luce della legge 170/2010 e delle Linee guida “ del 12/07/11 paragrafo 6.4 e 6.5 concordano e sottoscrivono il Piano Didattico Individualizzato.
Si condividono:
o
Le modalità di comunicazione scuola-famiglia e i tempi:
o
strumenti compensativi da utilizzare a casa:
o
le dispense:
le stesse previste a scuola
diario
gli stessi previsti a scuola
colloqui mensili
colloqui bimestrali
altro: ………………………………………………………………………………….
altri : ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
altre :
…………………………………………………………………………………………………………………….
o
le eventuali modalità di aiuto a casa (specificare CHI, PER QUANTO TEMPO, PER QUALI DISCIPLINE ED ATTIVITA’,COME)
...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
68
Gli incontri con gli specialisti :
inizio e fine A.S.
in base ad esigenze specifiche
altro ……………………………………………………………………………………………………………………………..
Inoltre la famiglia si impegna a:




Incoraggiare il proprio figlio/a all’acquisizione di un maggior grado di autonomia nella gestione dei tempi studio e nell’impegno scolastico;
Controllare e verificare l’esecuzione dei compiti assegnati e lo svolgimento di essi;
Controllare e verificare che vengano portati a scuola i materiali richiesti;
Controllare le date delle interrogazioni programmate, comunicate anticipatamente dai docenti,ed aiuta l’alunno nella preparazione di esse.
I docenti dell’equipe si impegnano a:

Incoraggiare l’apprendimento cooperativo per favorire il processo di inclusione dell’alunno nella classe;

Favorire le attività in piccolo gruppo, a coppie, il tutoraggio;

usare facilitatori e diversi canali sensoriali al momento delle spiegazioni;

garantire l’uso degli strumenti compensativi più adeguati e a disposizione della scuola, scelti tra quelli previsti per le singole discipline,

garantire le dispense sopra previste e scelte, relative alle singole discipline

verificare che l’alunno abbia scritto sul diario i compiti assegnati

effettuare riduzione di compiti assegnati, ove necessario

verificare che l’alunno abbia compreso le consegne sia orali che scritte

organizzare interrogazioni programmate

garantire tempi più lunghi per l’esecuzione di verifiche scritte ( circa il 30% in più come specificato nelle “Linee Guida” paragrafo 3)

nella valutazione, a tener maggior conto del contenuto rispetto alla forma
69
EVENTUALI ADEGUAMENTI IN CORSO D’ANNO
EVENTUALI PRECISAZIONI (in merito a strumenti dispensativi/compensativi , modalità di verifica, metodologia, patto scuola –famiglia
sottoscritto)
Addì…………………………………………………………………….
70
SCELTA DEI LIBRI DI TESTO
La dotazione libraria della scuola primaria viene fornita gratuitamente a
tutti gli alunni attraverso la consegna di cedole librarie ed è configurata
come segue: nella prima classe è previsto il libro della prima classe e il
libro di lingua inglese; nella seconda classe e nella terza il sussidiario e il
libro di lingua inglese; nella quarta e quinta classe il sussidiario dei
linguaggi, il sussidiario delle discipline e il libro di lingua inglese. Quanto
all’insegnamento della religione cattolica, per gli alunni che intendano
avvalersene, i libri di testo gratuiti per la scuola primaria sono
rispettivamente per le classi I, II, III (volume 1°), per le classi IV e V
(volume 2°).
INDICAZIONI E CRITERI SULLA SCELTA DEI LIBRI DI TESTO
LIBRI DI LETTURA- L2- RELIGIONE MONOENNIO

Dare priorità a testi con brani validi, senza lasciarsi condizionare dal
metodo che si intende seguire per l’apprendimento della lettura-scrittura.

Tener conto della ricchezza di immagini (foto e disegni) e della
grandezza dei caratteri.

Preferire l’uso dell’intera riga rispetto alle colonne. In ogni caso è bene
che le pagine non risultino sovraccariche di immagini e scritte e le scritte
non siano frammentate.
LIBRI DI LETTURA -L2-RELIGIONE 1° e 2° BIENNIO
Tener conto della:
o
o
Pluralità di tipo di testo (narrativo, informativo, descrittivo);
Presenza di spunti operativi che inducano l’alunno alla riflessione,
all’elaborazione e al collegamento dei contenuti;
o
Presenza di pagine relative alla pluralità dei linguaggi (iconico,
musicale,….)
o
Trattazione di tematiche relative alle problematiche sociali
contemporanee;
o
Calibrato uso di spazi e colori.
SUSSIDIARI
o
o
o
Esame nel testo di tutte le discipline;
Esame di tutti e due i testi del ciclo;
Esame a titolo esemplificativo, di uno stesso argomento su più in
visione;
o
Esame del grado di difficoltà del testo (il sussidiario dovrebbe essere
utilizzabile in modo via via più autonomo dagli alunni, almeno in quinta).
o
Porre l’attenzione alla presenza di possibili errori concettuali.
71
CALENDARIO ATTIVITA’ DA SVOLGERE ALL’INTERNO
DELLA FUNZIONE DOCENTE
Colloqui individuali con le famiglie
-un incontro mese di settembre (solo classi prime);
-un incontro mese di novembre/dicembre;
-un incontro mese di febbraio (consegna Documento di
valutazione 1° quadrimestre);
-un incontro mese di aprile;
-un incontro mese di giugno (consegna Documento di
valutazione finale).
Compilazione PDF (Profilo Dinamico Funzionale)
Per i bambini con disabilità.
Scrutini quadrimestrali
1° quadrimestre: prima settimana di febbraio;
2° quadrimestre: prima settimana di giugno.
Incontri di continuità verticale

Scuola Primaria-Scuola dell’Infanzia:
-un incontro mese di giugno (presentazione alunni di 5 anni);
-un incontro mese di gennaio

Scuola Primaria-Scuola Secondaria di primo grado:
-un incontro mese di ottobre/novembre;
-un incontro mese di maggio/giugno.
72
INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEI
DOCUMENTI SCOLASTICI
D.D.
J.ORSINI
AMELIA
MQ
MANUALE DELLA
QUALITA’
Sezione 9
APPENDICE – 9.1.7
Sono riportate in modo dettagliato nel manuale della qualità 9.1.7
processo “Erogazione della didattica”.
9.1.7 P R OC E S S O “E R O G A Z I O N E
D E LLA D IDA T TIC A ”

Scopo
Garantire la corretta gestione ed erogazione dei servizi formativi.

Riferimenti a sezioni del MQ, a procedure e ad altri documenti di regolazione
Requisiti del processo sono definiti nei seguenti documenti:
MQ – punti 7.1 - 7.5 – 7.6 – 8.2.1 – 8.2.3 – 8.2.4 – 8.4

Responsabilità
DS e CD, ciascuno per la parte di propria competenza, hanno la responsabilità di garantire
l’efficacia e l’efficienza del processo.

Collegamenti con altri processi
Il processo è alimentato dal processo ”Elaborazione e diffusione POF” e a sua volta alimenta i
processi “Gestione dei servizi Complementari”, “Approvvigionamenti”, “Immagine e
comunicazione”, “Verifica della soddisfazione degli utenti”

Input/Output
Input: POF, necessità formative degli utenti, Indicazioni per il curricolo, Curricolo per
Competenze, Traguardi per lo sviluppo delle Competenze e Obiettivi di Apprendimento
dell’insegnamento di RC nella SI e nel Primo Ciclo di istruzione, Obiettivi di Apprendimento
Cittadinanza e Costituzione
Output: attività didattica ordinaria, laboratori, progetti

Indicatori
Registrazioni sui documenti scolastici ufficiali quali: Registri di classe/sezione, (Scuola
dell’Infanzia e Scuola Primaria), Agenda di equipe, Giornale degli insegnanti (Scuola
Primaria), Scheda Personale dell’alunno (Scuola Primaria), Scheda di valutazione interna
(Scuola dell’Infanzia), Quaderno dei verbali per riunioni di Plesso e Circolo (Scuola
dell’Infanzia). Riferimento a standard interni e nazionali.
73
Lettura documentazione: Indicazioni per il
curricolo – POF – Curricolo per Competenze –
OA e Traguardi IRC – OA Cittadinanza e
Costituzione, Lista dei descrittori
Articolazione CD
Incontri di Circolo (SI)
Ricognizione risorse umane e strutturali
Analisi della situazione iniziale
Stesura Patto di Team
Stipula Patto formativo SP- SI
Patto Educativo di Corresponsabilità (3-6 anni)
Progettazione UA:
Individuazione e Rilevazione bisogno formativo
Pianificazione di percorsi multidisciplinari
Individuazione dei Traguardi, degli Obiettivi di Apprendimento e dei
descrittori per la Valutazione
Individuazione dell’apprendimento unitario e
del compito di realtà
Declinazione delle singole attività disciplinari, tempi,
spazi, metodologia, strumenti
Gestione attività didattica ordinaria e attività laboratoriali (SP)
(SI)
Osservazioni periodiche in itinere e/o fine UA
74
Ci sono alunni per cui è
necessario il
recupero/potenziamento/
rinforzo?(SI) (SP)
Attuazione attività di
recupero/potenziamento/rinforzo
(SI) (SP)
SI
NO
Gestione attività didattica e laboratoriale
Verifiche 1° quadrimestre (SP)
Valutazione periodica 1° quadrimestre (SP)
Ci sono alunni per cui è
necessario il
recupero/potenziamento?
(SP)
SI
Percorsi specifici : attività di
rinforzo recupero/potenziamento (SP)
N
O
Gestione attività didattica ordinaria e
laboratoriale
Osservazioni periodiche in
itinere e/o fine UA
Ci sono alunni per cui
è necessario il
recupero?
SI
Attuazione di attività di recupero
e/o consolidamento (SP)
NO
Gestione attività didattica ordinaria e
laboratoriale (SP) (SI)
Verifica finale (SP) (SI)
Valutazione finale
75
Fase
Responsa
bile
Input
Lettura doc.:
Indicazioni
per il
curricolo
POF
(Mission)
Curricolo per
Competenze
–OA e
Traguardi
IRC – OA
Cittadinanza
e
Costituzione
Lista dei
descrittori
Articolazione
CD
Intersezione a
livello di
Circolo,
Equipe
pedagogi
ca
Indicazioni
per il
curricolo
POF
Curricolo per
Competenze
OA e
Traguardi
IRC – OA
Cittadinanza
e
Costituzione
Individuazione della
Competenza di
Cittadinanza
Riunioni di lavoro
DS, FS,
Gruppi di
Equipe
pedagogi
che
Linee di
indirizzo e
Normativa
Ministeriali
Offerta pari opportunità
Verbali articolazione di
Collegio
Decisioni su:procedure
per la progettazione,
criteri di valutazione
Riunioni di lavoro
bimestrali
equipe docenti
Incontri di
Circolo (SI)
DS, FS,
Gruppi di
Equipe
pedagogic
he
Definizione
delle
competenze
da
raggiungere
Offerta pari opportunità
Verbale riunioni di
Circolo
Decisioni su: procedure
per la progettazione
criteri di valutazione
Risorse
umane,profes
sionali e
strutturali
Colloqui
iniziali con i
genitori di
bambini 3-6
anni) SI/ SP
osservazioni
Prove
d’ingresso
strutturate e/o
costruite dal
team
Elenco risorse
Agenda di equipe
Verbali CI
Giornale ins. di sezione
Risultanze colloqui con
i genitori, verbale,
agenda, registro di
classe e giornale
dell’insegnante
Ricognizione Equipe
risorse umane pedagogi
e strutturali
ca
Analisi della
situazione
iniziale
Equipe
pedagogi
che
Output e registrazioni
Modalità di
realizzazione
Elementi da
verificare e
condizioni di
accettabilità
Condivisione e
coerenza rispetto ai
testi esaminati
Condivisione delle
scelte (come risulta
nei verbali)
finalizzata a
garantire uniformità
dell’offerta
formativa
Riunioni di lavoro mensili Condivisione delle
equipe docenti
scelte (come risulta
Riunioni di Circolo
nei verbali)
finalizzata a
garantire uniformità
dell’offerta
formativa
Riunioni di lavoro
Completezza della
ricognizione
Incontri con i genitori
classi/sezioni alunni in
ingresso
Prove d’ingresso orali e
scritte
Osservazioni sistematiche
Invito esteso a tutti i
genitori dei bambini
interessati
Somministrazione
delle prove a tappeto
76
Fase
Responsa
bile
Stesura patto
di Team
Equipe
pedagogi
che
Dichiarazione Documento
di intenti
(POF)
Riunioni di lavoro
Stipula Patto
Formativo
(SP-SI)
Patto
Educativo di
Corresponsab
ilità(3-6 anni)
Progettazione
UA
Equipe
pedagogi
che
Dichiarazione
degli intenti
(esplicita e
partecipata)
agli utenti
della scuola
Contrattazione con i
genitori patto di Team e
del Patto Educativo di
Corresponsabilità
Coinvolgimento degli
alunni
Assemblee di classe con i
genitori
Conversazioni con gli
alunni
Equipe
Pedagogi
che
Risultanze
colloqui e
prove ingres.
Osservazione
Stesura dei documenti
Riunioni di lavoro
secondo i criteri stabiliti
dal CD
(POF-UA)
Agenda di equipe
Individuazion Equipe
ee
Pedagogi
Rilevazione
che
Bisogno
Formativo
Attività
d’aula
Osservazioni
Progetti in
comune con
Enti esterni
Pianificazion Equipe
e di percorsi Pedagogi
multidisciplin che
ari
Input
Output e registrazioni
Individuazione del
Bisogno Formativo,
scelta della
Competenza,
identificazione dei
descrittori,
progettazione di
situazioni osservabili,
rilevazione e
registrazione dei dati
osservati in tabella,
comparazione dati
raccolti, individuazione
dell’OF dal curricolo ed
eventuale
storicizzazione
Compilazione modello
UA, Giornale
dell’insegnante, Agenda
di equipe
Attività di
Individuazione di
progettazione traguardi e OdA e
relative attività,
ripartizione tra
insegnanti di compiti e
incarichi (SP), indivi
duazione di descrittori
per la valutazione.
Agenda equipe, modello
UA
Modalità di
realizzazione
Elementi da
verificare e
condizioni di
accettabilità
Condivisione del
documento
Stesura definitiva del
patto di Team, del
Patto Formativo e del
Patto Educativo di
Corresponsabilità
Coerenza con le
risultanze dei colloqui
e con le prove di
ingresso
Osservazione sistematiche
e mirate dei
comportamenti e degli
atteggiamenti
Rilevazioni di tipo
cognitivo
Riunioni di lavoro
Compilazione
modello UA relativo
al Bisogno Formativo
Coerenza traBisogno
Formativo e Obiettivo
Formativo
Riunioni di lavoro
Compilazione dei
settori specifici del
modello UA
Coerenza fra le parti
77
Fase
Responsa
bile
Individuazione
dell’apprendi
mento
unitario e del
compito di
realtà
Equipe
Pedagogi
che
Declinazione Equipe
delle singole Pedagogi
attività
che
disciplinari
.(spazi,tempi,
metodi,strum)
Gestione
attività
didattica
ordinaria e
laboratoriale
Input
Osservazioni
periodiche in
itinere e/o
fine UA
Equipe
Pedagogi
che
Attuazione
attività di
recuperopotenziamen
to/rinforzo
Equipe
pedagogi
che
Modalità di
realizzazione
Attività di
Contestualizzazione
Riunioni di lavoro
progettazione dell’Obiettivo
Formativo
nell’Apprendimento
Unitario
Ideazione di una
situazione nuova,
complessa, problematica
per osservare il grado di
sviluppo della
competenza
( compito di realtà)
Agenda equipe, modello
UA
OdA,
Espansione disciplinare Riunioni di lavoro
traguardi
Giornale dell’insegnante
UA
Equipe
pedagogi
che
Output e registrazioni
Realizzazione attività
d’aula e laboratoriali.
Registrazione attività
svolte: agenda di
equipe, giornale
dell’insegnante,
UA (SI)
Verifiche in
Valutazione delle abilità
itinere e
e delle conoscenze
descrittori
individuali e della
Cd R
classe. Osservazione
livello Competenze
Colloqui individuali
Giornale ins. verbale
agenda equipe,verbale
CI
Risultanze
Eventuale adeguamento
delle prove di progetto recupero (PEP)
verifica
Agenda di equipe
Carenze nelle Giornale dell’insegnante
acquisizioni
delle abilità e
delle
conoscenze
Elementi da
verificare e
condizioni di
accettabilità
Coerenza tra OF, AU
e CdR
Coerenza UA
Lezione frontale
Attività di ricerca
Gruppi di lavoro
Produzione di elaborati
Attività Laboratoriali
Esperienze sul territorio
Partecipazione degli
alunni ad attività ed
iniziative proposte.
Produzione di
elaborati adeguati alle
richieste
Prove di verif. in itinere e
valutazione
Collegialità della
valutazione.
Informazione degli
esiti della valutazione
a genitori e alunni
Recupero/potenziamento
in classe.
Individualmente e/o a
piccolo gruppo fuori dalla
classe compatibilmente
alla compresenza delle
insegnanti
Congruenza tra le
risultanze delle
verifiche e le attività
proposte
78
Fase
Responsa
bile
Input
Gestione
attività
didatticalaboratoriale
Equipe
pedagogi
che
UA
Verifiche 1°
quadrimestre
SP
Equipe
pedagogi
che
Osservaz.
sistematiche,
attuazione
prove di
verifica
Valutazione
periodica 1°
quadrimestre
SP
Equipe
pedagogi
che
Percorsi
specifici:
Attività di
rinforzo
Recupero/pot
enzia
mento (SP)
Equipe
pedagogi
che
Gestione
attività
didatticalaboratoriale
Equipe
pedagogi
che
Risultanze
delle
osservazioni
sistematiche e
prove di
verifica
e del CdR
Risultanze
delle prove di
verifica
Carenze nelle
acquisizioni
delle abilità e
delle
conoscenze
UA
Osservazioni
periodiche in
itinere e/o
fine UA
Equipe
Pedagogi
che
Verifiche in
itinere e
descrittori
CdR
Output e registrazioni
Lezione frontale
Attività di ricerca
Gruppi di lavoro
Produzione di elaborati
Attività Laboratoriali
Esperienze sul territorio
Elementi da
verificare e
condizioni di
accettabilità
Partecipazione
attività degli alunni
ad alcune iniziative
proposte. Produzione
di elaborati adeguati
alle richieste
Prove di verifica
strutturate
Prove di verifica calibrate
preparate dall’equipe
pedagogica (orali e
scritte)
Valutazione collegiale dei
singoli alunni rispetto alla
situazione di partenza e ai
risultati raggiunti (SI)
Scrutini (SP)
Somministrazione
delle prove a tutta la
classe
Prove differenziate
Congruenza con la
UA progettata
Collegialità
Rispondenza delle
risultanze delle
verifiche con gli
indicatori
Eventuale adeguamento Recupero/potenziamento
progetto recupero-PEP
in classe.
Agenda di equipe
Individualmente e/o a
Giornale dell’insegnante piccolo gruppo fuori dalla
classe compatibilmente
alla compresenza delle
insegnanti
Congruenza tra le
risultanze delle
verifiche e le attività
proposte
Realizzazione attività
d’aula e laboratoriale.
Registrazione attività
svolte: agenda di
equipe, giornale
dell’insegnante
UA (SI)
Valutazione delle abilità
e delle conoscenze
individuali e della classe
Osservazione livello
Competenza
Colloqui individuali
Giornale ins., verbale
agenda equipe, verbale
CI
Lezione frontale
Attività di ricerca
Gruppi di lavoro
Produzione di elaborati
Attività Laboratoriali
Esperienze sul territorio
Partecipazione
attività degli alunni
ad alcune iniziative
proposte. Produzione
di elaborati adeguati
alle richieste
Prove di verif. in itinere e
valutazione
Collegialità della
valutazione.
Informazione degli
esiti della valutazione
a genitori e alunni
Realizzazione attività
d’aula e laboratoriale.
Registrazione attività
svolte: agenda di
equipe, giornale
dell’insegnante
UA (SI)
Registrazione delle
risultanze delle verifiche
effettuate
Giornale dell’insegnante
Agenda di equipe
Verbale CI
Documento di
valutazione dell’alunno.
Registro di classe (SP)
Modalità di
realizzazione
79
Fase
Responsa
bile
Attuazione
Equipe
attività di
pedagogi
recuperoche
consolidamen
to
Input
Output e registrazioni
Elementi da
verificare e
condizioni di
accettabilità
Risultanze
Eventuale adeguamento Recupero/potenziamento Congruenza tra le
delle prove di progetto recupero PEP
in classe.
risultanze delle
verifica
Agenda di equipe
Individualmente e/o a
verifiche e le attività
Carenze nelle Giornale dell’insegnante piccolo gruppo fuori dalla proposte
acquisizioni
classe compatibilmente
delle abilità e
alla compresenza delle
delle
insegnanti
conoscenze
Gestione
attività
didatticalaboratoriale
Equipe
pedagogi
che
UA
Realizzazione attività
d’aula e laboratoriale.
Registrazione attività
svolte: agenda di
equipe, giornale
dell’insegnante
UA(SI)
Registrazione delle
risultanze delle verifiche
effettuate
Giornale dell’insegnante
Agenda di equipe
Verbale CD, verbale CI
Verifica
finale
SI SP
Equipe
pedagogi
che
Osservaz.
sistematiche,
attuazione
prove di
verifica
Valutazione
finale
Equipe
pedagogi
ca
Risultanze
Scheda personale
delle
osservazioni
sistematiche e
prove di
verifica
e del CdR
Modalità di
realizzazione
Lezione frontale
Attività di ricerca
Gruppi di lavoro
Produzione di elaborati
Attività Laboratoriali
Esperienze sul territorio
Partecipazione
attività degli alunni
ad alcune iniziative
proposte. Produzione
di elaborati adeguati
alle richieste
Prove di verifica
strutturate
Prove di verifica calibrate
preparate dall’equipe
pedagogica (orali e
scritte)
Somministrazione
delle prove a tutta la
classe
Prove differenziate
Congruenza con la
UA progettata
Valutazione collegiale dei
singoli alunni rispetto alla
situazione di partenza e ai
risultati raggiunti (SI)
Scrutini (SP)
Collegialità
Rispondenza delle
risulatanze delle
verifiche con gli
indicatori
80
IN CASO DI EMERGENZA
ISTRUZIONI E MODALITA’ COMPORTAMENTALI
Oltre alle figure specifiche, hanno dei precisi compiti anche gli insegnanti, nonché gli
alunni.Il Personale docente se si accorge di un pericolo imminente dovrà dare
l’allarme; in caso di dubbio, dovrà avvertire l’incaricato di turno dell’emanazione
dell’ordine di evacuazione. Al verificarsi di un’emergenza, dovrà:





in caso di terremoto, invitare gli alunni a disporsi sotto i banchi per la
durata della scossa, o ad appoggiarsi ai muri portanti, comunque lontano da eventuali
pericoli. Una volta ricevuto il segnale concordato, favorire l’evacuazione degli alunni,
verificando che tutti abbiano lasciato la classe;
dirigersi, guidando la classe attraverso i percorsi di emergenza, verso il
punto di raccolta esterno;
portare con sé il registro di classe;
nel punto di raccolta, provvedere a fare l’appello degli alunni della propria
classe per accertarsi della presenza di tutti, segnalare eventuali alunni mancanti o
feriti;
consegnare sul posto al coordinatore dell’evacuazione l’apposito modello
relativo alla procedura, debitamente compilato, allegato al registro di classe.
Gli alunni, una volta riconosciuto il segnale d’allarme dovranno:
seguire con diligenza le indicazioni precedentemente fornite dall’insegnante;
mantenere l’ordine e l’unità della classe durante e dopo l’esodo; l’alunno aprifila
ha il compito di assicurarsi che l’uscita della classe non sia ostacolata dal passaggio di
altre classi e che, a sua volta, non ostacoli gli altri. L’alunno chiudifila ha il compito di
assicurarsi che tutti abbiano lasciato l’aula.

non attardarsi nel recuperare oggetti personali;

in caso di terremoto, disporsi sotto i banchi fino al termine della scossa; disporsi
in fila, evitando di fare confusione e mantenendo un contegno controllato;

camminare velocemente, ma senza correre
Tutto il restante personale ed eventuali lavoratori esterni o visitatori, dovranno:




in caso di emergenza, non indugiare nel raccogliere gli effetti personali;
astenersi dall’intraprendere un’operazione di soccorso senza essere stati
autorizzati o senza esserne in grado;

non ingombrare le uscite di emergenza e non fermarsi lungo le vie di
fuga;

portarsi all’esterno, in un luogo sicuro, fino alla cessazione
dell’emergenza;

il personale ATA ed i collaboratori con specifici compiti attuano quanto
previsto nel Piano di Emergenza annuale esposto negli appositi spazi; quindi si
portano in un luogo sicuro, recando con sé il registro delle firme delle presenze
giornaliere.
SEGNALE D'ALLARME GENERALE E DI EVACUAZIONE
Il segnale d'allarme generale è rappresentato da una serie di colpi ritmati e ripetuti di
tromba (alternativamente 3 brevi e 3 lunghi:. . . - - - . . . - - - . . . ) o di campanella
ininterrotta (e/o da avviso verbale dei Collaboratori Scolastici).
Qualunque di questi due suoni significa “evacuazione immediata dei locali”.
81
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL CIRCOLO SP/SI
La valutazione degli alunni riveste un ruolo determinante nello
sviluppo dell’azione educativa della Scuola in funzione della
continua regolazione dei processi di insegnamentoapprendimento in rapporto alle diversità individuali e alla
promozione di tutte le opportunità educative. Essa ha funzione
formativa e non meramente sommativa.
La valutazione deve essere effettuata da tutti i docenti del
team.
Tutti gli insegnanti elaborano prove graduate per i diversi OdA.
Condividono le modalità di somministrazione.
Osservano, raccolgono dati.
Procedono collegialmente alla valutazione
 Valutazione in decimi di conoscenze-abilità disciplinari
Livelli di valutazione – Scuola Primaria
10: piena padronanza di conoscenze/abilità; riutilizzo
dell’apprendimento in un contesto diverso
9: piena padronanza di conoscenze/abilità; qualche incertezza
nel riutilizzare gli apprendimenti in contesti nuovi
8: non completa padronanza di conoscenze/abilità, buona
capacità di utilizzo all’interno del contesto
7: conoscenze/ abilità acquisite, ma non consolidate
6: conoscenze/abilità acquisite ad un livello essenziale
5: si deve ancora conseguire un livello minimo di
conoscenze/abilità
Tali criteri di valutazione sono stati individuati per la
compilazione del documento di valutazione; nelle singole
82
performance il voto in decimi può essere comunque
accompagnato, ove lo si ritenga opportuno, con un giudizio
che offra la possibilità di innescare il circolo virtuoso della
valutazione formativa, oltre che sommativa.
Per l’insegnamento della religione cattolica continuano ad
applicarsi le specifiche norme vigenti in materia, che
prevedono l’ espressione di una speciale nota di giudizio,
riguardante l’interesse con il quale l’alunno segue
l’insegnamento e il profitto che ne trae (non di un voto
numerico).
 Criteri di valutazione del comportamento
Per gli alunni della scuola primaria è confermata, sulla base
della normativa vigente, la valutazione del comportamento
con giudizio (D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009).
La valutazione del comportamento sarà effettuata secondo la
seguente procedura:
ogni Insegnante apporrà sul proprio registro la griglia di
osservazione del comportamento, o la valutazione per ogni
singolo alunno, registrando le osservazioni ed utilizzando la
scala: SÌ, IN PARTE, NO.
In sede di valutazione quadrimestrale, sulla base delle
osservazioni personali, l’intero team si confronterà per
sintetizzare il giudizio.
Si propone di valutare il comportamento in forma discorsiva
(giudizio analitico), secondo i seguenti descrittori
comportamentali:
83
 Cura il proprio materiale e quello scolastico
 Rispetta le regole convenute
 Si assume la responsabilità dei propri doveri di alunno nei
diversi contesti educativi
 Stabilisce rapporti collaborativi nell’ambito della classe,
assumendo un ruolo positivo e valorizzando le diversità
all’interno del gruppo
 Riflette sul proprio percorso di apprendimento, individuando i
nodi problematici, le strategie e le modalità più opportune per
superare le difficoltà
LA NON AMMISSIONE DEGLI ALUNNI ALLA CLASSE
SUCCESSIVA
Si propone la non ammissione alla classe successiva quando si
ritenga che il bambino abbia bisogno di tempi più lunghi per
l’apprendimento.
I docenti in tutti i casi di difficoltà inoltre sono tenuti a
documentare il percorso scolastico del bambino e le difficoltà
manifestate attraverso:
-il PDP (da condividere con la famiglia ed eventualmente con
l’ASL territoriale)
-la documentazione del rendimento scolastico (prove di
verifica periodiche)
-la Relazione di fine anno
-l’informativa alla famiglia sull’andamento scolastico del
bambino, almeno con cadenza bimensile.
84
Linee guida sulle modalità di compilazione del Documento valutativo
degli alunni con bisogni educativi speciali
per i quali è stato stilato un PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
1) PARTE INTERNA
1.a) Discipline: nella parte sottostante al giudizio relativo alle singole
discipline, specificare se l’alunno ha usufruito di un percorso
personalizzato.
1.b) Comportamento: declinare il comportamento rispetto alla relazione
con adulti e coetanei, impegno e autonomia.
2) PARTE ESTERNA (primo- secondo quadrimestre)
2.a) Nel giudizio finale declinare i traguardi raggiunti nelle discipline
previste nel
PDP (piano didattico personalizzato), in riferimento agli
obiettivi individuati ed ai progressi conseguiti.
INDICAZIONI PER
STRUTTURATE
LA
SOMMINISTRAZIONE
DELLE
PROVE
SI RACCOMANDA CHE:


gli allievi sappiano in anticipo di qualche giorno la data della prova;
prima della distribuzione dei fogli con i quesiti, si controlli che tutti
abbiano l’occorrente per scrivere;

l’insegnante legga attentamente le istruzioni, le illustri con qualche
esempio, si accerti che tutti abbiano capito, comunichi il tempo dedicato
alla prova ed i criteri accettabili;

durante la prova, l’insegnante riduca al minimo le interruzioni, eviti di
dare ulteriori spiegazioni, si accerti che gli allievi non copino tra loro,
avverta quando mancano pochi minuti alla conclusione;

se ulteriori spiegazioni debbono essere date nel corso della prova,
siano date a tutti.
85
DIREZIONE DIDATTICA DI AMELIA A.S. 2013/’14
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO ELABORATO AI SENSI DELL’ART.27 DEL C.C.N.L.
Approvato dal Collegio dei Docenti del 7-10-2013
SCUOLA PRIMARIA
ORE
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
21
2/09/’13
h.3,30
7/10/’13
h2,30
POF, progetti
20/11/’13
h.2,30
piano viaggi di
istruzione
DICEMBRE
GENNAIO
FEBBRAIO
MARZO
APRILE
MAGGIO
GIUGNO
28/05/’14
h.2
verifica
progetti
h.2,30
h2
Art.27 punto 3-a
COLLEGIO
DOCENTI
14/09/’13
h.1,30
22/01/’14
h.2,30
verifica
progetti
integrazione
piano viaggi
di istruzione
19/03/’14
h. 2
Art.27 punto 3-a
ARTICOLAZIONE COLLEGIO
DOCENTI
5
17 ottobre
rinnovo org.
collegiali
(patto
formativo)
h.2
Art.27 punto 3-a
INFORMAZIONE
COLLEGIALE
ALLE FAMIGLIE
h.1
Consuntivo
azione
progettuale
4/09/’13
h.2
25/9/’13
h.2
14
15/02/’14
Termine
ultimo
consegna
schede
h.3
h. 3
21/06/’14
Termine
ultimo
consegna
schede
h.3
h.3
Art.27 punto 3-b
INTERCLASSE
CON I GENITORI
INTERCLASSE
TECNICA
6
19
3 /09/’13
h.4
4/09/’13
h.2,30
10/09/’13
h.4
14/11/’13
h.2
viaggi istr.,
progetti, POF
16/01/’14
h.2
verifica
progetti
7/11/’13
h.2
16/01/’14
h. 1
21/05/’14
h.2
verifica
progetti
12/03/’14
h. 2
21/05/’14
h.1
h.2,30
Nella 1° categ.(a)ORE TOTALI 40
Nella 2° categoria (b)ORE TOTALI 25
Due incontri di équipe si svolgeranno per classi parallele di Circolo in funzione della valutazione (21/01/’14 e 3/06/’14; h. 2,40 a incontro).
DIREZIONE DIDATTICA DI AMELIA A.S. 2013/’14
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO ELABORATO AI SENSI DELL’ART.27 DEL C.C.N.L.
Approvato dal Collegio dei Docenti del 7-10-2013
SCUOLA DELL’INFANZIA
ORE
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
21
2/09/’13
h.3,30
7/10/’13
h2,30
POF, progetti
20/11/’13
h.2,30
DICEMBRE
GENNAIO
FEBBRAIO
MARZO
APRILE
Art.27 punto 3-a
COLLEGIO
DOCENTI
22/01/’14
h.2,30
verifica
progetti
14/09/’13
h.1,30
Art.27 punto 3-a
5
4/09/’13
h.2
4
5/09/’13
h. 4
10
5/09/’13
h. 2
ARTICOLAZIONE COLL. DOC.
PROGRAMMAZ.
DI CIRCOLO
Art.27 punto 3-a
INFORMAZIONE
COLLEGIALE
ALLE
FAMIGLIE
19/03/’14
h. 2
MAGGIO
GIUGNO
28/05/’14
h.2
verifica
progetti
h.2,30
h. 2
h.3
Consuntivo
azione
progettuale
16 ottobre
rinnovo org.
coll. (patto
formativo)
h.2
h. 3
h. 3
14/11/’13
h.2
16/01/’14
h.2
verifica
progetti
21/05/’14
h.2
verifica
progetti
14/11/’13
h.1
16/01/’14
h. 1
12/03/’14
h. 1,30
h2
h2
Art.27 punto 3-b
INTERSEZIONE
CON I
GENITORI
6
INTERSEZIONE
TECNICA
11
3 /09/’13
h.4
4/09/’13
h.2,30
PROGRAMMAZ.
DI PLESSO
23
h6
Nella 1° categ.(a)ORE TOTALI 40
Nella 2° categoria (b)ORE TOTALI 40
h3
h3
h3
21/05/’14
h.1
h2
h2
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