Intestazione Istituzione Scolastica CONTRATTO INTEGRATIVO D’ISTITUTO PER IL PERSONALE DOCENTE E A.T.A. L’anno _____ il mese di ______ il giorno ___ alle ore __,__ presso la sede del _______________________, si riuniscono le parti ai sensi dell'art. 6 del CCNL del 24/ luglio 2003, per la stipula del presente Contratto Collettivo Integrativo d’Istituto relativo al personale Docente ed A.T.A. Sono presenti: Per la parte pubblica il dirigente scolastico: ____________________________________________; Per la parte sindacale i componenti della R.S.U.: ________________________________________; Per le OO.SS. rappresentative: ______________________________________________________ PARTE PRIMA - DISPOSIZIONI GENERALI ART. 1 – CAMPO DI APPLICAZIONE; DECORRENZA E DURATA 1. Il presente Contratto integrativo d’istituto è sottoscritto fra l’Istituzione scolastica, la RSU eletta ed i rappresentanti delle OO.SS. sopra riportate; 2. Gli effetti decorrono dalla data di sottoscrizione, fermo restando che quanto stabilito nel presente Contratto integrativo d’istituto s’intenderà tacitamente abrogato da eventuali successivi atti normativi e/o contrattuali nazionali o regionali gerarchicamente superiori, qualora incompatibili. Il presente contratto integrativo d’istituto conserva validità fino alla sottoscrizione di un successivo contratto integrativo d’istituto in materia; Resta comunque salva la possibilità di modifiche e/o integrazioni a seguito di innovazioni legislative e/o contrattuali; Il presente contratto integrativo d’istituto viene predisposto sulla base ed entro i limiti previsti dalla normativa vigente e, in particolare modo, secondo quanto stabilito dal CCNL scuola del 24/07/2003, dal D.L.vo 297/1994, dal D.L.vo 165/2001 e dalla L. 300/1970, nei limiti delle loro rispettive vigenze. 3. 4. 5. 6. 7. Rispetto a quanto non espressamente indicato nel presente contratto integrativo d’istituto, la normativa di riferimento primaria in materia è costituita dalle norme legislative e contrattuali di cui al comma precedente; Entro cinque giorni dalla sottoscrizione. Il D.S. provvede all’affissione di copia integrale del presente contratto integrativo d’istituto all’Albo e nelle Bacheche sindacali della scuola compreso i plessi/succursali/sezioni staccate. ART. 2 – PROCEDURE DI RAFFEREDDAMENTO, CONCOLIAZIONE ED INTERPRETAZIONE AUTENTICA 1. 2. 3. 4. In caso di controversia sull’interpretazione e/o sull’applicazione del presente contratto integrativo d’istituto, le parti di cui al precedente articolo 1 comma 1 s’incontrano entro 5 giorni dalla richiesta di cui al successivo comma 2 presso la sede della scuola. Allo scopo di cui al precedente comma 1, la richiesta deve essere formulata in forma scritta e deve contenere una sintetica descrizione dei della controversia. Le parti non intraprendono iniziative unilaterali per trenta giorni dalla formale trasmissione della richiesta scritta di cui al precedente comma 2. L'accordo di interpretazione autentica ha effetto sin dall'inizio della vigenza del contratto. PARTE SECONDA CAPITOLO I - REGOLAMENTO DELLE RELAZIONI SINDACALI ART. 3 - MATERIE OGGETTO DELLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA Le parti, con riferimento a quanto previsto dall’art. 6 del CCNL 24/07/2003, individuano le seguenti materie che costituiscono oggetto di contrattazione integrativa a livello d’istituzione scolastica: a) b) Modalità d’utilizzazione del personale in rapporto al piano dell’offerta formativa (P.O.F.); Criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente e ATA ai plessi/succursali/sezioni staccate; ricadute sull’organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall’intensificazione delle prestazioni. Ritorni pomeridiani; c) Criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché dei contingenti di personale previsti dall’accordo sull’attuazione della legge n. 146/1990 e come modificata e integrata dalla legge 83/2000; Attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro; Criteri generali per l’impiego delle risorse del fondo d’istituto, ivi comprese quelle derivanti da finanziamenti non vincolati da enti, leggi ecc., in relazione alle diverse professionalità ed alle tipologie d’attività; d) e) f) Modalità relative all’organizzazione del lavoro e all’articolazione dell’orario del personale ATA, nonché i criteri per l’individuazione del personale docente e ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo d’istituto. g) Misura dei compensi al personale docente per le attività di flessibilità didattica di cui all’art. 26 comma 2 del CCNL del 24/07/2003; Misura dei compensi al personale docente per le funzioni strumentali come da comma 1 e 2 dell’art. 30 del CCNL del 24/07/2003; h) i) Misura dei compensi al personale ATA per le attività specifiche come da comma 1 lett. b) e comma 2 dell’art. 47 del CCNL del 24/07/2003; j) Misura dei compensi da corrispondere ai collaboratori del Dirigente Scolastico come da art. 31 del CCNL del 24/07/2003); Utilizzazione dei servizi sociali; Verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse. k) l) 1 Intestazione Istituzione Scolastica ART. 4 - DIVIETO DI DEROGA PEGGIORATIVA 1. Si premette che i contratti siglati tra le parti non possono contenere nessuna deroga peggiorativa rispetto alle normative legislative e contrattuali vigenti (art. 2077 del codice civile) e che gli argomenti che interferiscono con le scelte del POF (a parte le modalità d’utilizzazione del personale in rapporto al piano dell’offerta formativa che sono, invece, oggetto di contrattazione) o che riguardano problematiche didattiche di competenza del Collegio dei docenti non possono essere oggetto di trattativa. ART. 5 - AMBITO D’APPLICAZIONE DEL CONTRATTO 1. Il presente contratto si applica a tutto il personale docente ed ATA – sia con contratto di lavoro a tempo indeterminato che determinato – in servizio presso l’istituzione scolastica. ART. 6 - ESPLETAMENTO DELLE RELAZIONI SINDACALI 1. Le parti si accordano sulle seguenti modalità di relazioni sindacali: a) L’informazione preventiva e successiva sarà attuata attraverso specifici incontri ed esibizione della relativa documentazione; Partecipazione: attraverso accordi e/o intese; Contrattazione integrativa d’istituto: attraverso la sottoscrizione dei contratti aventi per oggetto le materie di cui all’art. 6 del CCNL 1998/2001, così come integrato e modificato dall’art. 3 del CCNL relativo al biennio economico 2000/2001 Conciliazione: attraverso clausole di raffreddamento e tentativi di risoluzione bonaria delle controversie, esame congiunto/concertazione. b) c) d) ART. 7 - INFORMAZIONE PREVENTIVA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Il dirigente scolastico fornisce l’informazione, consegnando l’eventuale documentazione, sulle materie di cui all’art. 1 del presente contratto, almeno 10gg. prima, onde consentire gli incontri per un esame congiunto. Nel primo mese dell’anno scolastico il dirigente concorda con le RSU un calendario d’incontri in cui fornire l’informazione. Gli incontri sono convocati dal Dirigente Scolastico anche su richiesta della maggioranza dei componenti delle RSU. Ogni convocazione deve essere notificata per iscritto alle singole parti almeno 5 giorni prima della data dell’incontro. Gli incontri per il confronto – esame possono concludersi con un’intesa oppure con un disaccordo. In caso di disaccordo, nel verbale devono essere riportate le diverse posizioni, e l’esame proseguirà il suo iter presso l’U.S.P. Il dirigente fornirà informazione circa l’organigramma dell’istituzione scolastica, inoltre, metterà a disposizione delle RSU il piano dell’offerta formativa e la delibera del consiglio d’istituto, relativa all’orario d’apertura della scuola ed il relativo calendario scolastico. Il dirigente fornirà copia dei prospetti analitici relativi alla distribuzione del fondo dell’istituzione scolastica, indicanti i nominativi, le attività, gli impegni orari e i relativi importi. La stessa copia dovrà essere affissa all’albo ai sensi della CM 243/1999 e consegnata alle RSU precedentemente, sempre nell’ambito del diritto all’informazione. ART. 8 - INFORMAZIONE SUCCESSIVA 1. 2. 3. 4. 5. Il dirigente fornisce l’informazione successiva, con gli stessi tempi e modalità dell’informazione preventiva, sulle seguenti materie: Nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo d’istituto, compresi i progetti finanziati da enti pubblici e privati. Criteri d’individuazione e modalità d’utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall’amministrazione scolastica periferica con altri enti ed istituzioni; Verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo delle risorse; La RSU, nell’esercizio della tutela sindacale d’ogni lavoratore, ha titolo a chiedere l’informazione successiva su tutti gli atti e i provvedimenti amministrativi riguardanti il rapporto di lavoro in nome e per conto dei diretti interessati, ha altresì diritto all’accesso agli atti, con le limitazioni previste dalla legge 241/90 e dalla legge 675/96. ART. 9 - PROCEDURE E TEMPI DELLA CONTRATTAZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. La contrattazione si svolge sulle materie già individuate nella prima parte del presente contratto. Sulle materie che incidono sull’ordinato e tempestivo avvio dell’anno scolastico la contrattazione deve concludersi preferibilmente entro il 30 Settembre. Le piattaforme per la contrattazione integrativa sono presentate, almeno 10 giorni prima della scadenza del contratto, che s’intende rinnovare o della data fissata per l’apertura del confronto. La richiesta d’avvio della contrattazione deve essere presentata al Dirigente da almeno un soggetto avente titolo a partecipare al tavolo negoziale, che si apre entro 10 giorni dalla richiesta formale. E’ diritto di ciascun membro della RSU e del Dirigente scolastico prendere tempo per acquisire i riferimenti normativi e per approfondire le questioni oggetto di contrattazione, contemperando tale diritto con le scadenze della vita scolastica. Sulle materie che incidono sull’ordinato e tempestivo avvio dell’anno scolastico, tutte le procedure devono concludersi in tempi congrui, al fine di assicurare sia il regolare inizio delle lezioni che la necessaria informazione agli allievi ed alle loro famiglie. 2 Intestazione Istituzione Scolastica 7. 8. Prima della firma di ciascun accordo integrativo d’istituto i componenti della RSU, o 9a maggioranza, devono disporre del tempo utile per convocare l’assemblea dei lavoratori al cui giudizio sottoporre l’ipotesi d’accordo. Durante l’intera fase della contrattazione le parti non assumono iniziative unilaterali né azioni dirette sui temi trattati, fatta salva la necessità per l’amministrazione di procedere ad adempimenti di particolare urgenza, previa informazione alle RSU. 9. Di ogni seduta non è obbligatorio sottoscrivere verbali, tranne che non vengano discussi e condivisi articolati di contratti d’istituto, copia controfirmata dalle parti è fornita ad ogni partecipante alla trattativa. 10. Sono ogni volta stabiliti consensualmente data, ora, durata e ordine del giorno degli incontri. ART. 10 - VALIDITA’ DELLE DECISIONI 1. Le intese raggiunte si ritengono valide qualora siano sottoscritte dal Dirigente scolastico e dalla maggioranza dei componenti della RSU eletta. ART. 11 - CALENDARIO DEGLI INCONTRI 1. Tra il dirigente scolastico e le RSU è concordato il seguente calendario di massima per le informazioni sulle materie oggetto di contrattazione e/o di informazione: mesi di Settembre: ♦ ♦ ♦ ♦ Modalità e criteri d’applicazione delle relazioni sindacali; Organizzazione del lavoro del personale docente ed A.T.A.; Determinazione degli organici di fatto; Assegnazione dei docenti alle classi e piano delle attività programmate; mese di Ottobre: ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ Piano delle attività aggiuntive retribuite con il fondo di istituto; Utilizzo delle risorse finanziarie e del personale per progetti, convenzioni ed accordi (misura dei compensi al personale docente ed A.T.A. e per le collaborazioni derivanti da convenzioni con enti pubblici e privati); Compensi da corrispondere ai collaboratori del D.S. Utilizzazione dei servizi sociali Sicurezza nei luoghi di lavoro. mese di Gennaio: ♦ ♦ Verifica dell’organizzazione del lavoro del personale A.T.A.. Verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto sull’utilizzo personale impegnato nelle attività e progetti retribuiti. delle risorse e del mese di Febbraio: ♦ ♦ Proposta di formazione classi e determinazione organico di diritto; Esame dati relativi alle iscrizioni degli alunni. mese di Giugno: ♦ ♦ Organizzazione del servizio del personale durante la pausa delle attività didattiche; Verifica dell’attuazione della contrattazione collettiva integrativa d’istituto nell’utilizzo delle risorse. ART. 12 - DIRITTO D’INFORMAZIONE 1. L’informazione è un atto dovuto da parte del Dirigente Scolastico ed è da ritenersi, pertanto, automatica e non soggetta ad alcuna richiesta da parte della RSU; di conseguenza, ai rappresentanti sindacali dovrà essere consegnata copia di tutti gli atti della scuola (disposizioni, circolari ministeriali, etc.). ART. 13 - ALBO SINDACALE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Le RSU e le Organizzazioni Sindacali hanno diritto ad avere un apposito albo nella sede dell’istituzione scolastica per affiggere materiale inerente alla loro attività, le pubblicazioni, i testi ed i comunicati su materie di interesse sindacale. La bacheca è allestita in via permanente in luogo accessibile, visibile, non marginale, e di normale transito da parte di tutto il personale in servizio nella scuola. Alla cura dell’albo provvederanno le RSU e le Organizzazioni Sindacali, assumendosene la responsabilità, senza alcun visto preventivo da parte del Dirigente. I singoli componenti della RSU hanno anche diritto ad affiggere materiale inerente alla loro attività, le pubblicazioni, i testi ed i comunicati su materie d’interesse sindacale. Il materiale inviato per l’affissione dalle Organizzazioni Sindacali, tramite posta, fax o via telematica sarà affisso all’albo sindacale a cura dell’amministrazione. Il Dirigente s’impegna a trasmettere tempestivamente alle RSU tutto il materiale d’interesse sindacale pervenuto alla scuola per posta e/o via fax. 3 Intestazione Istituzione Scolastica ART. 14 - PERMESSI SINDACALI RETRIBUITI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Il monte ore dei permessi spettanti alle RSU è da queste gestito autonomamente, nel rispetto del tetto massimo attribuito (trenta minuti per ogni dipendente in servizio con contratto a tempo indeterminato). I componenti delle RSU hanno titolo ad usufruire nei luoghi di lavoro dei permessi sindacali retribuiti, giornalieri od orari, per l’espletamento del loro mandato, o anche per presenziare a convegni e congressi di natura sindacale o per la propria attività sindacale. I permessi sindacali retribuiti giornalieri ed orari, sono equiparati a tutti gli effetti al servizio prestato, e possono essere cumulati per periodi anche frazionati e scambiati o trasferiti consensualmente fra membri della RSU eletta. I permessi sindacali non possono superare bimestralmente cinque giorni lavorativi e, in ogni caso, dodici giorni nel corso dell’anno scolastico. La verifica dell’effettiva utilizzazione del permesso sindacale da parte del delegato RSU spetta unicamente all’O.S. d’appartenenza. La fruizione dei permessi sindacali è comunicata formalmente al Dirigente: ♦ Dalle segreterie territoriali delle OO.SS., se si tratta della quota di permessi di propria competenza ♦ Direttamente dai membri della RSU, per la quota di loro spettanza. La comunicazione va resa almeno 24 ore prima dell’utilizzo del permesso, salvo casi particolari improrogabili. La concessione dei permessi si configura come un atto dovuto, a prescindere dalla compatibilità con le esigenze di servizio. ART. 15 - PERMESSI SINDACALI NON RETRIBUITI 1. 2. 3. I membri delle RSU possono fruire di permessi sindacali non retribuiti per partecipare a trattative sindacali, congressi o convegni fino ad un massimo di otto giorni l’anno. Per garantire la funzionalità dell’attività lavorativa, il componente RSU ne dà comunicazione scritta al dirigente scolastico di regola 24 ore prima, salvo casi particolari improrogabili. La verifica dell’effettiva utilizzazione del permesso sindacale da parte del delegato RSU spetta unicamente all’O.S. di appartenenza. ART. 16 - ACCESSO AGLI ATTI 1. I componenti della RSU, singolarmente o congiuntamente hanno diritto di accesso a tutti gli atti della scuola, su tutte le materie oggetto di contrattazione integrativa e di informazione preventiva e successiva, il rilascio di tali atti avviene, di norma, al momento della richiesta o comunque al massimo entro 5 giorni da essa. ART. 17 - AGIBILITA’ SINDACALE 1. 2. A richiesta, comunicazioni della RSU saranno distribuite in visione a tutto il personale. I componenti della RSU hanno diritto, all’uso di un locale idoneo per le riunioni, di un armadio chiuso, un telefono, fax, fotocopiatrice, posta elettronica, accesso Internet e di quant’altro sia necessario all’espletamento del loro mandato. ART. 18 - ACCESSO AGLI UFFICI 1. 2. Il lavoratore ha diritto ad accedere agli uffici di segreteria dell’Istituzione Scolastica negli orari stabiliti. Il Dirigente Scolastico s’impegna a facilitare l’accesso agli uffici e a comunicare tempestivamente eventuali modifiche degli orari. ART. 19 - RICEVUTE 1. La segreteria dell’istituzione scolastica rilascerà sempre ricevuta o protocollo per i documenti consegnati. ART. 20 - VISIONE DEGLI ATTI 1. 2. Il lavoratore ha diritto alla visione di tutti gli atti dell’istituzione scolastica, che non siano soggetti a protocollo riservato e che siano pertinenti con l’esercizio di legittimo interesse. La presa visione deve essere resa possibile prima che siano adottati atti che possano nuocere agli interessi del richiedente. CAPITOLO II - NORME IN CASO DI SCIOPERO E DI ASSEMBLEE SINDACALI ART. 21 - DIRITTO DI SCIOPERO 1. 2. 3. 4. La comunicazione dell’indizione di uno sciopero da parte del Dirigente Scolastico, prevista dall’articolo 2, comma 3 dell’accordo allegato al CCNL 1998/2001 sulle norme di attuazione della L. 146/90, deve essere resa nota a tutti i lavoratori della scuola entro 48 ore dall’emanazione e ricezione della comunicazione da parte del Direttore regionale. La comunicazione del Dirigente Scolastico avverrà in forma scritta e sarà fatta circolare all’interno dell’istituto tramite il personale ausiliario, per consentire una ponderata valutazione della decisione da parte del personale. Ai sensi dell’art. 3 dell’accordo già citato, il Dirigente Scolastico dispone anche il preavviso di sciopero alle famiglie. Ai sensi dell’art. 3 e 4 dell’accordo sull’attuazione della l. 146/90, allegato al CCNL ’98, il Dirigente Scolastico inviterà in forma scritta il personale a rendere comunicazione volontaria circa l’adesione allo sciopero entro il decimo giorno dalla comunicazione della proclamazione dello sciopero oppure entro il quinto, qualora lo sciopero sia proclamato per più comparti. 4 Intestazione Istituzione Scolastica 5. Si precisa che l’eventuale comunicazione di adesione allo sciopero, da parte del singolo lavoratore, non è obbligatoria, e che il singolo lavoratore ha diritto di aderire allo sciopero anche senza preavviso. ART. 22 - SERVIZI MINIMI ESSENZIALI 1. 2. 3. 4. Il contingentamento di personale in caso di sciopero riguarda solo il personale ATA ed è esclusivamente finalizzato ad assicurare le prestazioni indispensabili previste dall’art. 2 comma 1 dell’accordo sull’attuazione della legge 146/90. Nessuna forma di contingentamento è prevista per il personale docente. Il personale contingentato va scelto prioritariamente tra quelli che non aderiscono allo sciopero e, in caso di adesione totale attraverso una turnazione equa specificata nel contratto di istituto relativo al personale ATA. Il soggetto individuato ha il diritto di esprimere, entro il giorno successivo alla ricezione della predetta comunicazione, la volontà di aderire allo sciopero chiedendo la conseguente sostituzione. ART. 23 - ASSEMBLEE SINDACALI 1. 2. Le assemblee sindacali durante l’orario di lavoro normalmente dalla durata di due ore, che riguardino tutti o parte dei dipendenti, secondo le modalità previste dall’art. 8 del CCNL 2003. Le assemblee possono essere indette: ♦ ♦ Da ciascuno dei componenti della RSU insieme a una o più Organizzazioni sindacali; Dalla maggioranza della Rsu; ♦ 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. Dalle strutture provinciali e regionali delle Organizzazioni Sindacali di categoria aventi diritto ai sensi delle disposizioni vigenti. La convocazione, la durata, la sede (concordata con il capo di istituto o esterna), l’ordine del giorno (che deve riguardare materie d’interesse sindacale e del lavoro) e l’eventuale partecipazione di responsabili sindacali esterni devono essere comunicati per iscritto, o con fonogramma o fax, almeno 5 giorni prima, al capo di istituto. Per le assemblee fuori orario di servizio il preavviso è ridotto a 3 giorni. La comunicazione relativa all’indizione dell’assemblea deve essere affissa all’albo dell’istituzione scolastica e comunicata a tutto il personale interessato nella stessa giornata in cui perviene e, comunque, in tempo utile per consentire al personale in servizio di esprimere la propria adesione. Contestualmente all’affissione all’albo della comunicazione dell’assemblea, il capo d’istituto provvederà, ad avvisare tutto il personale interessato, mediante circolare interna (che deve essere firmata per presa visione) al fine di raccogliere in forma scritta la dichiarazione individuale di partecipazione del personale in servizio nell’orario dell’assemblea e conseguentemente predisporre gli opportuni adempimenti per consentire la partecipazione. Al personale non interpellato, o che non è stato informato (per esempio perché in servizio su più sedi) non può essere impedito di partecipare all’assemblea. La dichiarazione individuale e preventiva di partecipazione alle assemblee, espressa in forma scritta al personale che intende parteciparvi durante il proprio orario di servizio, fa fede ai fini del computo del monte ore individuale. I partecipanti alle assemblee non sono tenuti ad apporre firme di presenza, né ad assolvere ad altri ulteriori adempimenti. Il personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato ha diritto a partecipare, durante l’orario di lavoro, ad assemblee sindacali senza decurtazioni della retribuzione, per 10 ore pro capite per anno scolastico. Nel caso che l’assemblea si svolga in una sede diversa da quella di servizio, il D.S. consentirà ad ogni dipendente che partecipa all’assemblea, il tempo necessario per raggiungimento della sede dell’assemblea e per il rientro in servizio (cfr CDR – CRITERI PER LO SVOLGIMENTO DELLE ASSEMBLEE TERRITORIARI – DEL 23/08/2003 – ART. 3). Il D.S. sospende le attività didattiche delle sole classi i cui docenti hanno dichiarato di partecipare all’assemblea, avvertendo le famiglie e disponendo gli eventuali ingressi o uscite anticipate degli alunni. Queste si rendono necessarie qualora gran parte del personale docente impegnato sulle prime o sulle ultime ore di lezione relative all’assemblea aderisca alla stessa. Quando sono convocate assemblee che prevedono la partecipazione del personale ATA, il Dirigente Scolastico e le R.S.U. stabiliscono preventivamente il numero dei lavoratori necessario per assicurare i servizi essenziali alle attività indifferibili. Il personale contingentato va scelto prioritariamente tra i dipendenti ATA che non aderiscono all’assemblea e, in caso di adesione totale, attraverso una turnazione equa. Le assemblee che coinvolgono solo il personale ATA possono svolgersi anche in orario intermedio. Non possono essere convocate assemblee in ore coincidenti con lo svolgimento degli scrutini finali e degli esami. CAPITOLO III - ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA SULLA SICUREZZA ART. 24 - SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE (SPP) 1. 2. Il servizio di protezione e prevenzione è formato da: ♦ Il Dirigente scolastico I suoi obblighi sono disciplinati dall'art. 4 del D.L. 626 del 1994. Il Dirigente deve: ♦ valutare i rischi delle attività nell'Istituto; ♦ elaborare un documento sulla valutazione dei rischi, indicando i criteri adottati nonché le misure di prevenzione e protezione (piano d'evacuazione, l'apposita segnaletica, registro delle manutenzioni) e custodirli agli atti; ♦ ♦ istituire il servizio di prevenzione e protezione; designare gli addetti alle misure di prevenzione incendi, evacuazione, salvataggio e pronto soccorso, in caso di pericolo grave ed immediato e, comunque, per la gestione dell'emergenza; 5 Intestazione Istituzione Scolastica ♦ ♦ ♦ 3. fornire un materiale idoneo, ove necessario, di protezione individuale; fornire un'idonea formazione ed informazione a tutto il personale dell'Istituto, in ragione delle attività svolte da ciascuno e delle relative responsabilità; consultare il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) con tempestività per tutti quegli eventi per i quali la disciplina legislativa lo preveda; Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione, nominato dal D.S., collabora con il Dirigente scolastico nel predisporre ed attuare le misure di prevenzione e protezione dell’istituto scolastico. 4. Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, designata nell’ambito della RSU, ha diritto di accesso ai luoghi di lavoro e segnala, con almeno 3 giorni d'anticipo, le visite che intende effettuare; può essere accompagnato dal Dirigente scolastico, o da un suo incaricato; il Dirigente potrà dilazionare la visita fino a 2 giorni dalla richiesta, in presenza di obiettive esigenze organizzative; della visita sarà redatto verbale, a cura del Dirigente scolastico e la nota, attestante il giorno, la durata del sopralluogo e l'elenco dei partecipanti varrà come documento giustificativo dell'assenza del RLS. 5. In relazione a visite effettuate fuori della propria abituale sede di servizio, al RLS è riconosciuto il rimborso delle spese effettivamente sostenute e debitamente certificate. 6. Il RLS può essere convocato per la sua consultazione dal Dirigente scolastico con preavviso di almeno 3 giorni lavorativi, ove non ricorrano eccezionali motivi di urgenza. Il RLS può dilazionare l'invito per esigenze di servizio o per motivi personali, comunicandolo con una propria nota al Dirigente scolastico, il RLS può chiedere un'integrazione dell'ordine del giorno, che sarà quindi integrato. Il RLS può inoltre chiedere la convocazione di una riunione al presentarsi di gravi e motivate situazioni di rischio o di significative variazioni delle condizioni di prevenzione all'interno di un luogo o sede di lavoro. 7. Il RLS in occasione della consultazione da parte del Dirigente ha facoltà di formulare proposte e opinioni sulle tematiche oggetto di consultazione: la consultazione deve essere verbalizzata dal personale della Segreteria e, nel verbale, devono essere riportate le osservazioni e le proposte del RLS. 8. Questi conferma l'avvenuta consultazione apponendo la propria firma in calce al verbale. Il RLS ha diritto di ricevere gratuitamente le informazioni e la documentazione relativa alla valutazione dei rischi, alle misure di prevenzione, nonché quelle inerenti l'organizzazione del lavoro e degli ambienti di lavoro, la certificazione relativa all'idoneità degli edifici, agli infortuni e ai servizi di vigilanza. Il RLS ha diritto di partecipare, in orario di servizio, alla formazione specifica, che prevede un programma di base di minimo 32 ore; la sua attività di formazione non rientra in alcun modo nei permessi orari specifici (40 annui) e va considerata a tutti gli effetti orario di lavoro. 9. Per l'espletamento dei suoi compiti, oltre ai permessi già previsti per le RSU, utilizza appositi permessi retribuiti pari a 40 ore annue, autonomamente gestiti. 10. Il RLS deve essere consultato sulla designazione degli addetti del servizi e sull'organizzazione della formazione inerente la sicurezza. 11. Gli 12. 13. 14. 15. Addetti al Primo Soccorso, sono nominati dal Dirigente scolastico, il quale deve individuare tali figure tra il personale in possesso di attitudini e capacità adeguate, previa consultazione del RLS. Sono incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione e lotta antincendio, di evacuazione nel caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio di pronto soccorso e, comunque, della gestione dell'emergenza. Per l'assunzione di responsabilità connessa allo svolgimento di uno degli incarichi suddetti, viene corrisposta un'indennità individuale di € 100 rientrante nel fondo per il finanziamento degli interventi per la sicurezza. Partecipano a corsi di formazione da un minimo di 8 ad un massimo di 12 ore, organizzati dall'Ufficio Studi e Programmazione della Direzione regionale ovvero dalle Scuole. Le nomine vengono effettuate per anno scolastico, per le seguenti attività; addetti al primo soccorso; sicurezza dei laboratori; comunicazioni d’emergenza; interruzione dell’erogazione delle forniture; servizi antincendio; controllo delle vie d’uscita; controllo delle operazioni di evacuazione. I Lavoratori (art. 5 del D.L. 626/'94) devono segnalare carenze e possibili fonti di pericolo di cui vengono a conoscenza. La segnalazione va fatta per iscritto al Dirigente scolastico, che è tenuto a protocollarla. Hanno l'obbligo di partecipare alle esercitazioni; hanno il diritto di essere forniti gratuitamente di materiale utile per la sicurezza (mascherine, guanti...). Hanno il diritto e il dovere di partecipare, con particolare riferimento al personale di nuova assunzione e con riferimento al posto di lavoro ed alla mansione svolta da ciascuno, a corsi di formazione sulla prevenzione e tutela della salute, durante l'espletamento della propria attività lavorativa, della durata non inferiore alle 8 ore annue pro-capite. 16. Per ogni anno scolastico dovrà essere previsto un calendario per la formazione di tutti i lavoratori dell’istituto in orario antimeridiano. Qualora risulti impossibile la contemporanea partecipazione di tutti i lavoratori in orario di servizio, si procederà ad una formazione scaglionata e/o volontaria. 17. Detti corsi dovranno svolgersi entro il 20 dicembre di ciascun anno scolastico. Per la partecipazione di tutti i lavoratori si stanzia l'importo di € 350. ART. 25 - FONDO PER IL FINANZIAMENTO DEGLI INTERVENTI PER LA SICUREZZA 1. Per tutti gli interventi relativi alla sicurezza, esclusi quelli a carico dell'Ente proprietario dell'immobile, nel bilancio di previsione dell'Istituto scolastico viene stanziato per l'anno 200_/0_ l'importo di € _____. 2. Tale importo è aggiuntivo e distinto dal fondo dell'Istituzione scolastica, da cui è vietato attingere per interventi riguardanti la sicurezza o per remunerare incarichi o responsabilità ad essa collegati. ART. 26 - RIMOZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO 1. II Dirigente scolastico, per la rimozione dei fattori di rischio, deve prioritariamente attivare l'ente locale proprietario dell'immobile. Può altrimenti stipulare un'apposita convenzione con l'Ente locale per la delega all'Istituzione scolastica degli interventi da effettuare, che devono essere indicati con le priorità nella convenzione stessa, insieme alle risorse che l'Ente mette a disposizione ed ai tempi del loro trasferimento. 6 Intestazione Istituzione Scolastica 2. Per ogni anno scolastico, si concorda che l'importo previsto all'interno del bilancio dell'Istituzione scolastica per gli interventi per la sicurezza sia ripartito nel modo seguente: ♦ ♦ ♦ € _____ per la rimozione dei fattori a rischio riguardanti i laboratori di chimica e d’informatica; € _____ per la rimozione dei fattori a rischio riguardanti l’uso dell’ascensore. € _____ per la salvaguardia dei vetri degli armadi ART. 27 - FORMAZIONE 1. 2. Gli interventi di formazione vengono organizzati, prioritariamente, all'interno dell'orario di lavoro; qualora ciò non fosse possibile per problemi organizzativi dei moduli formativi stessi oppure per esigenze di servizio i partecipanti sono considerati in servizio, il relativo tempo è considerato orario di lavoro a tutti gli effetti e per il relativo compenso si attinge al fondo per il finanziamento degli interventi per la sicurezza. L'attività di formazione si completa con la predisposizione di un opuscolo informativo sulle principali norme di sicurezza, con particolare riguardo alle attività lavorative proprie di ciascuna categoria di personale. E' compito del Dirigente scolastico curare la distribuzione di tale opuscolo a tutti i lavoratori in servizio nonché a tutti quelli che prenderanno servizio in data successiva, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, entro 10 giorni dall'assunzione. ART. 28 - ASSEMBLEE 1. 2. II RLS, nel limite di 6 ore annue, può convocare assemblee dei lavoratori, in orario di lavoro, per illustrare l'attività svolta e/o per la trattazione d’argomenti specifici riguardanti la prevenzione e la sicurezza sul luogo di lavoro. Tali ore sono da considerarsi aggiuntive al normale monte ore annuale di 10 ore, di cui ciascun lavoratore può disporre per la partecipazione alle assemblee sindacali. ART. 29 - STRUMENTI PER L'ESPLETAMENTO DELLE FUNZIONI DI RLS 1. Qualora si rendesse necessario, il RLS è autorizzato all'utilizzo dei locali e degli strumenti (macchine per scrivere, computer, stampanti, fax, telefoni ...), con analoghe modalità a quanto previsto per i componenti della RSU, al precedente art. 15. 2. L'Istituzione scolastica mette a disposizione del RLS uno specifico stanziamento per l'acquisto di materiale formativo; nel capitolo di spesa riferito all'acquisto del materiale formativo/informativo, deve essere prevista la disponibilità di una cifra non inferiore a € 250 all’anno, al fine del costante aggiornamento del RLS. ART. 30 - VIDEOTERMINALI ED IMPIANTI ELETTRICI 1. 2. Va data immediata applicazione, qualora non si sia già provveduto, al controllo riguardante: ♦ l'uso di videoterminali; ♦ ♦ la manipolazione/esposizione a sostanze potenzialmente pericolose (rischio chimico e/o biologico); la sicurezza degli impianti. Al fine di quanto previsto al comma 1 devono essere previste almeno una visita sanitaria l’anno dei lavoratori addetti ai terminali, da effettuarsi entro il 30 giugno di ciascun anno, unitamente all'eventuale visita specialistica e agli esami chimici necessari. CAPITOLO IV - MODALITA’ E CRITERI DI GESTIONE DEL FONDO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA ART. 31 - RIPARTIZIONE DELLE RISORSE 1. Per assicurare un’equilibrata ripartizione delle risorse fra il personale docente ed il personale ATA, si conviene che le somme a destinazione comune, siano ripartite in modo proporzionale al numero degli addetti, detratto l’accantonamento per la retribuzione per un massimo di ore 100 di straordinario per il D.S.G.A. ART. 32 - FONDO D’ACCANTONAMENTO 1. Viene accantonata una quota pari al 10% del fondo. Tale somma sarà utilizzata, con le modalità di ripartizione di cui all’articolo precedente, per retribuire eventuali attività aggiuntive del personale docente ed ATA non previste all’inizio dell’anno scolastico, previa intesa con la RSU. ART. 33 – ACCESSO AL FONDO 1. Accedono al fondo d’istituto il personale a tempo indeterminato e determinato e il personale supplente nel caso in cui la sua prestazione intervenga anche in attività previste dal titolare. Possono accedere al FIS anche il personale part-time per intensificazione del servizio o per ore straordinarie per un massimo del 10% aggiuntivo al suo normale orario. 2. Si retribuiscono con il contratto integrativo. FIS tutte le attività previste dall’art. 86 del CCNL/03, e quanto previsto dal presente ART. 34 – MODALITA’ RETRIBUTIVE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA 1. I compensi al personale docente e ATA possono essere corrisposti: 7 Intestazione Istituzione Scolastica a) 2. in modo forfetario, cioè una cifra unica prestabilita a fronte degli impegni e dei maggiori o più intensi carichi di lavoro previsti; b) In modo analitico, cioè computando le ore di attività prestate; il computo sarà effettuato sulla base di fogli firma che saranno predisposti dalla scuola e la cui compilazione sarà effettuata di volta in volta dal personale interessato al termine delle attività; In caso di subentro o sostituzione del lavoratore originariamente incaricato del progetto o incarico con altro dipendente a seguito di assenza, in compenso sarà corrisposto proporzionalmente ART. 35 – CRITERI DELL’IMPIEGO DEL FIS NON FINALIZZATO 1. Le risorse del FIS non finalizzate verranno utilizzate con le seguenti priorità: a) Retribuzione delle ore eccedenti effettuate dal personale docente e delle ore straordinarie effettuate dal personale ATA; b) Retribuzione delle attività aggiuntive del personale docente e del personale ATA effettuate sia in modo intensivo che estensivo; c) Retribuzione di compensi orari per supporto a personale ATA parzialmente ART. 36 – ACCESSO AI FINANZIAMENTI AL DI FUORI DEL F.I.S. 1. Per tali fondi a disposizione della Istituzione scolastica, fermo restando la finalizzazione del finanziamento possono accedere alla retribuzione oraria o forfetaria: • Il DSGA per attività aggiuntive comprese nell’art. 87 comma 3 lettera b) del CCNL/2003, provenienti da finanziamenti al di fuori del FIS per un importo lordo pari al 7,5% dell’ammontare del finanziamento; • I docenti che programmano/gestiscono il progetto finanziato; • Il personale ATA a supporto del progetto. ART. 37 - COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO 1. I compensi per il personale designato dal Dirigente scolastico a collaborare in modo continuativo sono definiti in base alle tipologie ed ai livelli delle deleghe conferite. 2. Per il corrente anno scolastico 200_/200_ vengono stabiliti i seguenti compensi annui lordo dipendente come sotto specificato: 1° Collaboratore Vicario € ______________ 2° Collaboratore _______ € ______________ 3. I collaboratori del D.S. non può cumulare i compensi di cui al comma 2, con compensi orari o forfetari previsti per le altre attività di collaborazione con il dirigente scolastico. ART. 38 - ALTRE ATTIVITA’ DI COLLABORAZIONE 1. I compensi calcolati su base forfetaria per altre tipologie d’attività di carattere gestionale ed organizzativo di collaborazione con il D.S. sono quantificati come segue: ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ Commissione orario delle lezioni: nr. ___ ore annue pro capite Responsabili di laboratorio: nr. ___ ore annue pro capite Coordinatori di succursali/Plessi: nr. ___ ore annue pro capite Coordinatori verbalizzanti/classi : nr. ___ ore annue pro capite Responsabili di dipartimento: nr. ___ ore annue pro capite Commissione predisposizione POF: nr. ___ ore annue pro capite ART. 36 - DISPONIBILITA’ A SOSTITUIRE COLLEGHI ASSENTI 1. Per la disponibilità a sostituire colleghi assenti (ferma restando la retribuzione spettante in caso di effettiva sostituzione) si prevede un compenso forfetario annuo lordo pari a € 50,00. Tale compenso viene aumentato di € 100.00 se la disponibilità è data per la prima o l’ultima ora di lezione. ART. 37 - LIMITE MASSIMO DEI COMPENSI PER LE ATTIVITA’ RETRIBUITE CON IL F.I.S. 1. Ogni docente non può comunque cumulare compensi, a qualsiasi titolo conseguiti, (con esclusione dei compensi per attività didattiche eccedenti le 18 ore di cattedra e delle funzioni strumentali), nel corso di un anno scolastico superiori a € 3.500,00. Questo limite è posto onde evitare un’eccessiva concentrazione di incarichi. Lo stesso limite si applica al personale ATA, diminuito di € 750,00, con esclusione degli Incarichi specifici. 2. L’importo complessivo comunque da destinare al personale, su progetti previsti dal P.O.F., non potrà in nessun caso superare il 10% di quanto previsto al comma 1. Tali limiti potranno essere sforati previa consultazione delle parti. 3. Fatte salve le quote del fondo già contrattualmente destinate alle singole categorie, in servizio presso l’istituzione scolastica, viene riservata una quota del ____% sull’importo totale del fondo di ogni esercizio. Tale quota sarà utilizzata per retribuire il personale che abbia effettivamente svolto incarichi previsti dal contratto d’Istituto o assegnati dalla Dirigenza nel rispetto del presente contratto, tenendo conto delle seguenti priorità: 8 Intestazione Istituzione Scolastica ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ retribuzione per il pronto soccorso, la sicurezza e l’assistenza all’handicap; intensificazione del servizio per la realizzazione del POF; compensi per intensificazione per attività previste dal CCNL (art. 86); compensi per lavoro straordinario previsto dal CCNL sul personale ATA e svolto dietro autorizzazione del DSGA; (ricostruzioni di carriera, compilazione graduatorie d’istituto per il conferimento delle supplenze); collaborazioni con gli uffici dell’amministrazione scolastica ART. 38 - CRITERI PER L’ ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI 1. Nel rispetto delle competenze e dell’autonomia del D.S. e del Collegio Docenti, gli incarichi e le funzioni per attività deliberate dal Collegio sono attribuiti ai docenti sulla base di spontanee candidature degli interessati. In presenza di più candidature, il D.S. attribuisce l’incarico tenendo conto dei seguenti elementi, nel seguente ordine di priorità: ♦ precedenti esperienze nello stesso ambito, esperienze professionali maturate all’interno o all’esterno dell’Amministrazione scolastica; ♦ competenze dimostrabili derivanti da titoli o pubblicazioni; 2. Per garantire a tutti i docenti la possibilità di esprimere disponibilità per gli incarichi, anche nell’ottica di un’equa distribuzione dei compensi derivanti dal F.I.S., il D.S. assicura la massima pubblicità nell’occasione dell’assegnazione di un incarico o funzione. Tale pubblicità viene assicurata tramite comunicazione recante l’indicazione dell’incarico da svolgere, dei limiti cronologici di tale impegno, delle incombenze da esso derivanti, dei compensi spettanti, dei termini di pagamento. Il Dirigente Scolastico consulta la RSU per incarichi non previsti nel piano annuale delle attività, di cui sia sorta l’esigenza nel corso dell’A.S. 3. ♦ minor numero di incarichi contemporaneamente ricoperti nell’Istituto. ART. 39 - TERMINI E MODALITA’ DI PAGAMENTO 1. I compensi a carico del fondo sono liquidati, di norma, in, in due soluzioni: la prima entro il mese successivo allo svolgimento delle attività prestate nel periodo settembre-dicembre e la seconda entro il mese successivo al completamento delle attività prestate nel periodo gennaio-giugno. Tali scadenze saranno rispettate compatibilmente con la disponibilità di cassa e comunque la scadenza ultima non potrà protrarsi oltre il mese di settembre dell’anno scolastico successivo. 2. Per le attività finanziate da enti pubblici e privati, i compensi saranno liquidati entro 15 gg dal momento in cui l’Istituto disporrà del finanziamento presso la propria banca. Per attivare il procedimento di liquidazione l’interessato dovrà presentare richiesta scritta entro il 23 dicembre per la liquidazione della prima soluzione e non oltre il 1 giugno di ogni A.S. per la liquidazione della seconda soluzione; tale richiesta conterrà l’elenco delle attività svolte, le ore effettivamente prestate entro il numero massimo previsto dalla relativa nomina e l’eventuale documentazione relativa all’effettivo svolgimento delle attività. 3. ART. 40 - INFORMAZIONE MONITORAGGIO E VERIFICA 1. Il D.S. fornirà alle RSU: ♦ ♦ l’informazione preventiva circa le attività aggiuntive da retribuire con il fondo dell’istituzione scolastica entro il mese di ottobre, prima che siano definiti i piani delle attività del personale docente e ATA. Per le attività finanziate da enti pubblici o privati entro 15 giorni dall’approvazione delle attività stesse. L’informazione successiva, all’assegnazione degli incarichi ai singoli docenti o collaboratori esterni, attraverso trasmissione di copia delle lettere d’incarico entro 10gg. CAPITOLO V - DISPOSIZIONI GENERALI ART. 41 - PERMESSI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO 1. I permessi per il diritto studio (150 ore) sono concessi a tutti i lavoratori che hanno diritto, secondo le modalità previste dall’art. 3 del DPR n. 295/88 e dal CCI Regionale vigente, previo inserimento negli elenchi degli aventi titolo previsti dall’U.S.P. ART. 42 - PERMESSI BREVI 1. Per particolari esigenze personali il dipendente può fruire di permessi brevi di durata non superiore alla metà dell’orario giornaliero individuale di servizio e, comunque, per il personale docente sino ad un massimo di due ore. 2. In ogni caso i permessi brevi non potranno superare i limiti previsti dall’art. 16, del CCNL /03. I permessi brevi saranno recuperati con priorità nell’effettuazione di supplenze. Per la richiesta di permessi brevi, il dipendente non deve fornire alcuna documentazione al Dirigente Scolastico. 3. ART. 43 - PERMESSI RETRIBUITI 9 Intestazione Istituzione Scolastica 1. Ai sensi dell’art. 15 comma 2 CCNL/03, a domanda, sono concessi nell’anno scolastico tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari. 2. Al personale docente, per gli stessi motivi sono concessi sei giorni di ferie durante i periodi di attività didattica indipendentemente dalla possibilità di sostituire tale personale con altro in servizio; è quindi, consentita la sostituzione con oneri a carico dell’Amministrazione. I sei giorni di ferie sono concessi dopo l’utilizzo dei 3 giorni di permesso. 3. Per quanto riguarda l’idonea documentazione è anche autocertificabile. Per tutti i permessi retribuiti di cui all’art. 15 del CCNL/03 e per gli altri permessi retribuiti previsti per legge, occorre presentare domanda al D.S. almeno 3 giorni prima. In situazioni straordinarie, l’Amministrazione vaglierà caso per caso. 5. Se entro 24 ore dall’usufruizione del permesso, l’amministrazione non risponde per iscritto, vale il silenzio assenso. 4. ART. 44 - CERTIFICAZIONI MEDICHE 1. 2. 3. Fermo restando quanto previsto dall’art. 17 comma 12 del CCNL/03, in caso di assenza per malattia per un solo giorno, la visita medica di controllo non viene richiesta e, comunque, viene disposta una sola volta relativamente allo stesso periodo di assenza. Non viene disposto controllo, per visite mediche specialistiche o per accertamenti diagnostici presso strutture pubbliche o private, essendo sufficiente il referto della struttura pubblica o privata che ha erogato la prestazione. La comunicazione dell’assenza per malattia, deve essere effettuata all’Amministrazione non oltre l’inizio dell’orario di lavoro del giorno in cui si verifica. La documentazione attestante la sola prognosi non oltre il quinto giorno dell’inizio della malattia. ART. 45 – FORMAZIONE/AGGIORNAMENTO 1. 2. 3. La partecipazione alle attività di formazione e di aggiornamento sono un diritto del personale in servizio, finalizzato allo sviluppo delle proprie professionalità Se le iniziative formative organizzate dall’amministrazione centrale, periferica o dalle istituzioni scolastiche, si svolgono fuori dall’orario di insegnamento e considerato servizio a tutti gli effetti. Ai fini della formazione e dell’aggiornamento il personale docente ha diritto a cinque giorni di permesso retribuito con la sostituzione tramite supplenze brevi ai sensi del D.M. 201. CAPITOLO VI - PERSONALE DOCENTE ART. 46- CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE SUCCURSALI 1. Fatti salvi i criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto e le competenze proprie del Dirigente Scolastico cui spetta tale compito, le parti concordano nell’ordine i seguenti criteri: ♦ Continuità didattica e di presenza nel corso; ♦ Reciproca richiesta di scambio su classe iniziale; ♦ Graduatoria interna; ♦ ♦ ♦ A domanda dell’interessato, entro il 30 giugno dell’anno scolastico in corso. I docenti di sostegno vengono assegnati di norma alle classi in cui erano inseriti gli allievi seguiti l’anno scolastico precedente. Il personale beneficiario della legge 104/92, ha diritto a scegliere la sede più vicina al suo domicilio, sempreché vi siano disponibilità. ART. 47 - ORARIO SCOLASTICO 1. 2. 3. 4. L’orario delle lezioni, in vigore dal primo giorno di scuola, si considera definitivo tranne per quelle variazioni indispensabili che tengono conto di esigenze improvvise e non prevedibili legate ai docenti con contratto a T.D. L’orario, (comprese le ore a disposizione per completamento cattedra), potrà essere modificato previa comunicazione ai docenti interessati alla variazione. Le variazioni d’orario potranno andare in vigore solamente dal primo lunedì successivo alla comunicazione e, comunque, non prima di 3 giorni dalla modifica. L’orario scolastico e le eventuali successive variazioni dovranno essere trasmesse tempestivamente alle R.S.U. ART. 48 - MODALITA’ D’ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO DEI DOCENTI 1. L’orario di lavoro del personale docente si articola su cinque giorni settimanali in orario antimeridiano per le lezioni curricolari. 2. L’orario del singolo docente viene articolato in base ad esigenze didattiche e di funzionalità del servizio, tenendo conto, subordinatamente, delle richieste dell’interessato per l’attribuzione del giorno libero. In caso d’impossibilità ad attribuire a tutti il giorno libero richiesto, si procederà col criterio della turnazione. L’articolazione settimanale delle lezioni di ciascun docente deve prevedere l’equa ripartizione delle prime e ultime ore di lezione. Precedenza nelle opzioni per l’articolazione dell’orario si assegna a genitori single con figli inferiori agli anni otto ed a dipendenti che assistono familiari in stato di handicap. Nella formulazione dell’orario del dipendente si terrà conto d’eventuali certificate esigenze di salute o terapeutiche. 3. Ai docenti che usufruiscono dei riposi per allattamento (legge sui congedi parentali) viene organizzato un orario decurtato di ore marginali (iniziali o finali nella mattinata), tenendo conto delle richieste dell’interessato, compatibilmente con le esigenze della didattica. 10 Intestazione Istituzione Scolastica 4. 5. 6. 7. 8. Nell’interesse del servizio l’orario del docente si articola in modo da limitare le ore buche. Tale attenzione si avrà soprattutto nei confronti del personale con orario part-time e del personale che completa l’orario con altra scuola, specialmente se in altro Comune. La durata massima dell’orario di lavoro giornaliero è fissata in ore 4 di effettiva docenza. il superamento di quanto stabilito può essere effettuato solo con il consenso del docente. La durata massima dell’impegno orario giornaliero, formato dall’orario di docenza più intervalli di attività, è fissata in ore 6 giornaliere. La partecipazione a riunioni di organi collegiali – comunque articolati – che ecceda i limiti di cui al CCNL in vigore costituisce prestazione di attività aggiuntive e dà diritto alla retribuzione prevista per tali attività Le riunioni antimeridiane avranno inizio non prima delle ore 9.00 e termine non oltre le ore 13.00; le riunioni pomeridiane avranno inizio non prima delle ore 15.00 e termine non oltre le ore 19,30; la durata massima di una riunione – salvo eccezionali esigenze – è fissata in ore 3 (tre). ART. 49 - ATTIVITA’ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO 1. Ai sensi dell’articolo 27 del CCNL 2003 rientrano nelle attività funzionali all’insegnamento tutte le attività di programmazione e verifica collegiale (POF, formazione classi, riunioni per materia, libri di testo, etc.) svolte all’inizio, nel corso e alla fine dell’anno scolastico. 2. Le ore programmate per i Collegi dei Docenti e per l’informazione collettiva alle famiglie sui risultati intermedi e finali saranno massimo ___ ore annue, lasciando ___ ore di riserva per i Collegi straordinari da indire eventualmente anche su richiesta di gruppi di docenti (è richiesta la firma di almeno 1/3 del corpo docente). 3. Nel piano annuale delle attività collegiali il D.S. terrà conto delle esigenze dei docenti con un numero di classi superiore a cinque. 4. Le riunioni collegiali dovranno tenersi nei pomeriggi dei giorni di apertura della scuola stabiliti dal Consiglio d’Istituto, tranne che per scrutini ed esami. Il calendario delle attività sarà esposto all’inizio dell’A.S. e verrà modificato solo in caso di improrogabili necessità in seguito sopravvenute, comunque non meno di 5 giorni prima di ciascuna riunione. Sarà cura della Dirigenza assicurare l’informazione ai singoli dipendenti. Per tutte le riunioni il Dirigente Scolastico predispone mediante circolare la convocazione almeno cinque giorni lavorativi prima. Tale circolare deve recare l’orario d’inizio, di termine e l’ordine del giorno della riunione. 5. 6. ART. 50 - SOSTITUZIONE DEI DOCENTI ASSENTI 1. 2. Nella procedura di sostituzione dei docenti assenti si procederà nel modo seguente: ♦ i docenti debitori per permessi orari retribuiti; ♦ i docenti totalmente a disposizione della scuola; ♦ i docenti con orario di cattedra inferiore alle 18 ore; ♦ i docenti la cui classe non è presente in istituto; ♦ infine i docenti che hanno dato la propria disponibilità ad effettuare ore eccedenti d’insegnamento. In tutte le fasi sopra descritte saranno utilizzati, prioritariamente i docenti della classe, poi quelli delle stesse discipline dei docenti assenti, infine si adotterà il criterio della rotazione. 3. Fermo restando quanto previsto al comma 1, per la scuola dell’infanzia la sostituzione deve essere effettuata dal primo giorno di assenza del titolare; 4. Fermo restando quanto previsto al comma 1, per la scuola primaria, nel caso in cui il collegio dei docenti non abbia effettuato la programmazione della quota oraria eventualmente eccedente l’attività frontale e di assistenza alla mensa di cui all’art. 26 comma 5 del CCNL/2003, tali ore saranno impegnate in supplenze in sostituzione dei docenti assenti fino ad un massimo di 5 giorni nell’ambito del plesso di servizio. ART. 51 - DISPONIBILITA’ A SOSTITUIRE COLLEGHI ASSENTI 1. Per la disponibilità a sostituire colleghi assenti (ferma restando la retribuzione spettante in caso di effettiva sostituzione) si prevede un compenso forfetario annuo lordo pari a € 50,00. Tale compenso viene aumentato di € 100.00 se la disponibilità è data per la prima o l’ultima ora di lezione. ART. 52 - ORE ECCEDENTI D’INSEGNAMENTO 1. 2. 3. Le parti convengono di utilizzare i docenti, che ne fanno domanda ad inizio dell’anno scolastico, fino a 6 ore aggiuntive di insegnamento per sostituire colleghi assenti. Le ore sono compensate se effettivamente prestate e, quindi, non potrà essere considerata obbligatoria la presenza in istituto, durante le ore che non siano state richieste dall’amministrazione almeno un’ora prima della prestazione effettiva. Tale norma non si applica per coloro che hanno dato la disponibilità per la prima ora di lezione. La retribuzione delle ore eccedenti d’insegnamento, viene retribuita in base all’allegato 1 del presente contratto. ART. 53 - DURATA DEL LAVORO GIORNALIERO 1. 2. Nella formulazione dell’orario non possono essere previste più di quattro ore consecutive d’insegnamento, salvo diversa disponibilità del docente. Non si possono in ogni caso superare le otto ore d’impegno giornaliero, considerando tutte le attività e comunque nello stabilire l’orario d’inizio delle riunioni collegiali e delle attività pomeridiane il D.S. dovrà tenere conto del diritto del lavoratore d’usufruire della pausa per il pranzo. 11 Intestazione Istituzione Scolastica ART. 54 – RIDUZIONE ORA DI LEZIONE E FLESSIBILITA’ ORGANIZZ. E DIDATTICA 1. Se il POF prevede unità orarie inferiori a 60’, le frazioni a orario ridotto si devono recuperare in attività curriculari obbligatorie. 2. Il Collegio docenti decide in quali attività e per quali alunni (della stessa classe o della scuola) recuperare. Se la riduzione dell’ora di lezione è decisa per il causa di forza maggiore non è previsto il recupero delle frazioni di ora. 4. La scelta organizzativa e didattica di cui al comma 1 da accesso al compenso previsto per la flessibilità organizzativa e didattica. Accedono alla retribuzione forfetaria di cui al comma 4, il personale docente, che rientri nelle sotto riportate situazioni: a) tutti i docenti che hanno ridotto l’orario di lezione con recupero; b) tutto i docenti sottoposti a turnazione; c) tutti i docenti che effettuano orario di servizio su più di un plesso; d) tutti i docenti che effettuano rientri pomeridiani; e) tutti i docenti con più di 6 classi. 3. 5. ART. 55 – VISITE D’ISTRUZIONE 1. 2. Nel caso di visite d’istruzione che si svolgono nella mattinata scolastica, le ore eccedenti rispetto al proprio orario di servizio precedentemente autorizzate, sono retribuite come ore eccedenti d’insegnamento o eventualmente portate a recupero compensativo. I recuperi compensativi devono essere fruiti entro due mesi in una o più soluzioni anche articolando diversamente l’orario delle lezioni. ART. 56 – I.D.E.I. 1. Gli interventi didattico integrativi, affidati dal D.S., su parere del consiglio di classe e deliberati dal Collegio dei docenti, sono assegnati, di norma, ai docenti delle classi di appartenenza degli alunni o, in caso di aggregazione di gruppi di alunni, ai docenti del gruppo più consistente e in subordine ai docenti disponibili. 2. La retribuzione del docente impegnato per gli Idei è stabilita dalla tabella allegata al CCNL 2003, cioè di € 28,72 all’ora. 3. Le attività aggiuntive non di insegnamento connesse con progettazione, predisposizione e realizzazione degli IDEI stessi danno titolo ai compensi previsti dal CCNL. Tali compensi sono da calcolarsi in modo forfetario. 4. Sarà fornita informazione successiva alla RSU sul personale che ha prestato l’attività negli IDEI nonché sul rispetto dei criteri medesimi. ART. 57 – FUNZIONI STRUMENTALI ( art. 30 CCNL/03) 1. Il numero delle funzioni strumentali e le attività da esplicare sono identificate con delibera del Collegio dei Docenti che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari e sono attribuite formalmente dal Dirigente Scolastico. 2. Le parti, vista la delibera del Collegio dei Docenti e vista la disponibilità finanziaria pari ad € _______,___, valutati i carichi di lavoro corrispondenti, convengono di corrispondere i seguenti compensi : funzione strumentale relativa a ………………………………………………..€ _____,__; - funzione funzione funzione funzione strumentale strumentale strumentale strumentale relativa relativa relativa relativa a a a a ………………………………………………..€ ………………………………………………..€ ………………………………………………..€ ………………………………………………..€ _____,__; _____,__; _____,__; _____,__, oppure convengono di corrispondere, per l’a.s. 2004-2005 a ciascuna funzione strumentale un compenso pari ad € _______,____. ART. 58 - ORARIO DI SERVIZIO DEL PERSONALE DOCENTE DURANTE I PERIODI DI SOSPENSIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA 1. Durante tutti i periodi d’interruzione dell’attività didattica (vacanze estive, vacanze pasquali, vacanze natalizie, periodo 1 settembre - inizio delle lezioni, periodo successivo al termine dell’attività didattica, periodo di svolgimento di eventuali “corsi di recupero”, assemblee degli studenti, ecc.) il personale docente è tenuto a prestare servizio solo per le attività programmate e deliberate dal Collegio dei docenti ai sensi CCNL in vigore. ART. 59 – COLLABORAZIONI PLURIME 1. 2. Il personale docente dietro autorizzazione del D.S. della scuola di titolarità, può effettuare collaborazioni con altre scuole su progetti di cui è richiesta particolare competenza professionale. Quanto previsto al comma uno, non comporta esoneri o permessi anche parziali nella scuola di titolarità. 12 Intestazione Istituzione Scolastica ART. 60 – FERIE 1. Ai sensi dell’art. 13 del CCNL/2003, il personale docente, può usufruire nell’anno scolastico fino ad un massimo di 6 giorni di ferie. 2. 3. La fruizione di quanto previsto al comma 1, non deve arrecare aggravio di spesa. 4. Qualora entro 24 ore dalla fruizione delle ferie, l’amministrazione non risponde per iscritto, vale il silenzio assenso. Al docente sono concesse le giornate di ferie richieste, a condizione che nel modulo previsto per la richiesta, è indicato il collega che lo sostituisce. ART. 61 – DOCENTE TUTOR SU TIROCINANTE 1. 2. Ai sensi dell’art, 41 del CCNL/03, al docente tutor dello studente universitario tirocinante, viene riconosciuto dal fondo d’istituto un compenso forfetario pari a € ______. Per i docenti supervisori per i progetti di tirocinio e di raccordo con i docenti universitari, vengono retribuiti come stabilito dal comma 1. CAPITOLO VII - PERSONALE A.T.A. ART. 62. - RIUNIONE PROGRAMMATICA D’INIZIO ANNO 1. Contestualmente alla definizione del piano dell'offerta formativa da parte degli organi collegiali e precedentemente al confronto con la R.S.U. e le OO.SS. il dirigente scolastico, qualora sia in servizio almeno l'80% del personale previsto nei singoli profili e comunque non oltre il 30 settembre di ciascun anno scolastico, sentito il direttore dei servizi generali e amministrativi, convoca la riunione programmatica d'inizio anno per conoscere proposte e pareri e la disponibilità del personale in merito a: ♦ organizzazione e funzionamento dei servizi scolastici; ♦ criteri per la distribuzione dei carichi di lavoro; ♦ articolazione dell'orario di lavoro: flessibilità, turnazioni, orario plurisettimanale, servizio su cinque giorni; utilizzazione del personale; individuazione degli incarichi specifici; individuazione delle attività aggiuntive da retribuire con il fondo per il miglioramento dell'offerta formativa; ♦ effettuazione delle prestazioni aggiuntive; ♦ individuazione delle chiusure prefestive della scuola nei periodi d’interruzione delle attività didattiche e criteri per il recupero delle ore non lavorate. Della riunione viene redatto apposito verbale. II direttore dei servizi generali e amministrativi formula quindi una proposta di piano delle attività e la sottopone al dirigente scolastico per la sua formale adozione. ♦ ♦ ♦ 2. 3. ART. 63 - INFORMAZIONE PREVENTIVA 1. 2. Per acquisire elementi sulle esigenze di funzionamento dell'istituzione scolastica e prima della data fissata per la contrattazione il dirigente scolastico, entro il 15 settembre di ciascun anno scolastico, deve far pervenire ai rappresentanti della R.S.U. e delle OO.SS.: ♦ la delibera del consiglio d'istituto sull'orario d’apertura e chiusura dell'edificio scolastico e di apertura e chiusura degli uffici; ♦ il verbale della riunione programmatica d'inizio anno, con acclusa la proposta di piano delle attività formulata dal direttore dei servizi generali ed amministrativi; ♦ il piano dell'offerta formativa. Successivamente all'informazione preventiva, ai sensi della normativa contrattuale vigente, ciascuno dei soggetti sindacali può chiedere l’apertura formale del tavolo negoziale. ART. 64 - ATTUAZIONE DELL'ACCORDO 1. II dirigente scolastico, al termine del confronto con la R.S.U. e le OO.SS.: ♦ adotta il piano; ♦ ne dà pubblicità attraverso l'affissione all'albo; ♦ incarica il direttore dei servizi generali ed amministrativi della sua puntuale attuazione. ART. 65 – ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE ATA ALLE SUCCURSALI 1. 2. 3. 4. Entro il 15 settembre di ciascun anno scolastico, su proposta del D.S.G.A., il Dirigente scolastico comunica per iscritto alle RSU, alle OO.SS. accreditate e firmatarie del CCNL nazionale, ed a tutto il personale ATA in servizio, il numero di unità di personale da assegnare alle succursali dell'istituto. Entro il 20 settembre di ogni anno scolastico, il personale può chiedere l’assegnazione ad altra succursale/sezione staccata, diversa da quella assegnatagli nell’anno scolastico precedente presentando domanda scritta al D.S.G.A. Il personale ATA viene assegnato a succursali/sezioni, staccate innanzitutto provando a verificare la disponibilità dei singoli dipendenti. Qualora non sia oggettivamente possibile applicare quanto descritto al precedente comma 3, il personale viene assegnato applicando i seguenti principi: 13 Intestazione Istituzione Scolastica 5. 6. a. Personale a tempo indeterminato: garanzia della maggiore anzianità di servizio, continuità nello stesso plesso. Il personale entrato a far parte dell’organico di diritto, sia per trasferimento, sia per nomina in ruolo nell’a.s. in corso è da considerarsi ultimo in graduatoria d’istituto ai sensi del Contratto Collettivo sulla Mobilità del personale ATA.; b. c. Personale a tempo determinato: posizione in graduatoria provinciale per fasce di appartenenza; d. II personale beneficiario della L. 104/92, e della legge 151/2001, ha diritto a scegliere, fra le diverse sedi disponibili, quella più vicina al proprio domicilio a prescindere dallo status di indeterminato o determinato. Disponibilità del personale a svolgere attività aggiuntive (intensive ed estensive) al P.O.F., previste nel piano delle attività e retribuite col fondo d’istituto; Quanto previsto dal precedente comma 4 lettera d), può eventualmente essere applicato anche a singoli dipendenti che oggettivamente si trovino in gravi situazioni personali, familiari e/o di salute dimostrabili e documentabili. Il Dirigente scolastico, sentito il D.S.G.A., all'atto della ricezione delle domande volontarie dei dipendenti ad effettuare attività strumentale al POF, comunica tempestivamente ai dipendenti stessi in quale succursale/sezione staccata della scuola è necessario l'espletamento di tali funzioni. ART. 66 – RIPARTIZIONI DELLE MANSIONI 1. 2. 3. 4. La ripartizione delle mansioni viene effettuata in modo equo fra il numero di personale risultante in organico. Al personale dichiarato parzialmente inidoneo a svolgere le proprie mansioni non vengono assegnati le competenze escluse dal verbale del collegio medico; tali competenze vengono assegnate ad altro personale disponibile, dietro compenso forfetario a carico del fondo d’istituto. Nel caso in cui non vi sia personale disponibile i lavori verranno ripartiti in modo equo fra tutto il personale, con esclusione di coloro che si trovano in particolari situazioni previste dalle leggi 1204/71, 903/77, 104/92, 151/2002. Nell’assegnazione delle mansioni deve essere tenuto presente il criterio della rotazione e dell’equità sulla base delle disponibilità e delle attitudini del personale, la continuità dell’espletamento dei compiti dei settori interessati sarà garantita con lo scambio di informazioni e di conoscenza professionale del personale coinvolto nella rotazione. Entro il 30 settembre di ogni anno scolastico, il Dirigente scolastico sentito il D.S.G.A., assegna la sede di servizio ed il posto di lavoro, in base ai criteri stabiliti dall’articolo 60. ART. 67 – ORARIO DI LAVORO 1. 2. L’orario di lavoro si articola in 36 h. settimanali di norma antimeridiane. L'articolazione dell'orario di lavoro del personale ha di norma, durata annuale. 3. Nel caso l'orario di servizio giornaliero continuativo superi le 7 ore e 12 minuti il lavoratore ha diritto ad avere una pausa pasto retribuita di 30 minuti. Le ore di lavoro straordinario non preventivabili (Consigli di classe, Consiglio di Istituto, ecc.) dovranno comunque essere autorizzate dal Dirigente scolastico. A domanda il lavoratore può chiedere di cumularle per eventuale recupero. I servizi esterni di competenza del profilo professionale di appartenenza, di norma vengono assegnati annualmente al singolo lavoratore ovvero turnazione settimanale o mensile se il servizio viene effettuato da più lavoratori. La presenza di tutto il personale ATA viene rilevata con apparecchiatura elettronica. Gli atti dell’orario di presenza sono di pertinenza del DSGA. Il personale ATA con figli in età scolare o quelli che prestino assistenza a familiari e parenti portatori di handicap (ai sensi della legge 104/92 e 151/2001) possono richiedere il godimento di elasticità nell’orario d’inizio e nell’orario di uscita dal normale orario di servizio. 4. 5. 6. 7. 8. 9. L’orario di lavoro annuale definito, non è più modificabile, se non con ulteriore contrattazione con le RSU e OO.SS. per forti e motivate sopravvenute esigenze di servizio. 10. No si effettua orario spezzato, tranne che il lavoratore non dia la sua disponibilità e non arrechi disfunzioni e carichi di lavoro aggiuntivo ai colleghi della sede di servizio. ART. 68 - TURNAZIONE 1. 2. 3. L'organizzazione del lavoro articolata su turni potrà essere adottata da parte dell'istituzione scolastica qualora l'orario ordinario non riesca ad assicurare l'effettuazione di determinati servizi legati alle attività pomeridiane, didattiche o d'istituto. Tenuto conto altresì che il lavoro straordinario non può essere utilizzato come fattore ordinario di programmazione delle attività, la turnazione potrà essere adottata coinvolgendo, senza eccezioni, tutto il personale di un singolo profilo, a meno che la disponibilità di personale volontario non consenta altrimenti. L'adozione dell'organizzazione del lavoro su turni non esclude il contemporaneo ricorso all'istituto della flessibilità, purché il modello organizzativo risultante garantisca efficienza ed efficacia nell'erogazione del servizio. ART. 69 – ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE AI TURNI POMERIDIANI 1. 2. 3. 4. La programmazione dovrà assegnare lo stesso numero di turni pomeridiani a tutti i lavoratori nell’arco del mese, o se ciò fosse impossibile nell’arco dell'anno, fatte salve le disponibilità. La rotazione sul turno pomeridiano sarà stabilita dal DSGA, sentite le proposte del personale e pubblicata all’albo del personale ATA. Sono possibili scambi di turno tra due persone, previa disponibilità di entrambe da comunicare al DSGA. Gli assistenti amministrativi effettueranno turni, nelle giornate di ………….. della settimana. 14 Intestazione Istituzione Scolastica 5. 6. 7. 8. 9. Gli assistenti tecnici effettueranno turni al fine di garantire le esercitazioni delle attività didattiche previste nei laboratori a loro assegnati. I collaboratori scolastici, presteranno il turno pomeridiano a settimane alterne o secondo altra cadenza temporale condivisa dagli stessi e sottoscritta all’inizio dell’anno scolastico. Nei turni, ove sia presente un solo lavoratore, in caso di assenze per malattia e fino alla nomina del supplente, si effettua il cambio di turno e il compenso forfetario previsto all’art. 76 comma 5, va a carico di chi ha cambiato e chi lo sostituisce. I turni pomeridiani si potranno effettuare esclusivamente dal lunedì al venerdì, di sabato si effettua il solo turno mattutino, nei casi eccezionali sarà effettuata incentivazione come per il festivo. Il calendario annuale dei turni deve essere affisso all’albo dell’Istituto e trasmessa copia alla RSU. ART. 70 – FLESSIBILITA’ ORARIA 1. 2. 3. La flessibilità dell'orario è permessa, se favorisce e/o non contrasta con l'erogazione del servizio. L'orario flessibile consiste, di norma, nel posticipare l'orario d’inizio del lavoro o anticipare l'orario d’uscita o di avvalersi di entrambe le facoltà. L'eventuale periodo non lavorato verrà recuperato mediante rientri pomeridiani, per non meno di 3 ore, di completamento dell'orario settimanale. Qualora le unità di personale richiedente siano quantitativamente superiori alle necessità si farà ricorso alla rotazione. 4. Il numero di personale da ammettere alla fruizione dell'orario flessibile non può essere superiore a n. __ unità per Collaboratori scolastici, a n. __ per Assistenti amministrativi e per gli Assistenti tecnici necessita il consenso del responsabile di laboratorio a cui sono assegnati con l’orario delle lezioni. 5. Occorre favorire la flessibilità oraria al personale che si trovi in particolari situazioni previste dalle Leggi 104/92, e del D.L.vo 151/2001. ART. 71 - ORARIO PLURISETTIMANALE 1. 2. In coincidenza di periodi di particolare intensità del lavoro oppure al fine di una diversa, più razionale ed efficace utilizzazione delle unità di personale è possibile una programmazione plurisettimanale dell'orario di servizio, nel rispetto di quanto stabilito dall'art. 52, comma 1 b) del CCNL/03. Tale modalità organizzativa può attuarsi sulla base della accertate disponibilità del personale interessato. Le ore di lavoro prestate in eccedenza rispetto all'orario d'obbligo, cumulate anche in modo da coprire una o più giornate lavorative, in luogo della retribuzione possono essere recuperate, su richiesta del dipendente e compatibilmente con le esigenze di servizio, soprattutto nei periodi di sospensione delle attività didattiche e comunque non oltre il termine di scadenza del contratto di lavoro per il personale assunto a tempo determinato e il termine dell'anno scolastico per il personale assunto a tempo indeterminato. ART. 72 - ORARIO INDIVIDUALE ARTICOLATO SU CINQUE GIORNI 1. 2. 3. 4. 5. 6. Compatibilmente con le esigenze didattiche, di servizio e organizzative, l'orario di lavoro potrà articolarsi (a richiesta del dipendente) in modo flessibile anche su 5 giorni con due rientri pomeridiani 3 ore ciascuno. Il giorno libero, che può essere uno qualsiasi della settimana, dovrà in ogni caso tener conto delle esigenze di servizio. Il giorno libero feriale, s’intende comunque goduto anche nel caso di coincidenza di malattia del dipendente, di sciopero o di chiusura dell'istituzione o perché ricadente con una festività infrasettimanale. In caso di assenza di personale per qualsiasi causa, il personale con servizio da svolgere su cinque giorni, mantiene comunque l'orario prefissato. Qualora le unità di personale richiedente siano quantitativamente superiori alle necessità si farà ricorso alla rotazione. L’orario di lavoro svolto su cinque giorni, il sesto giorno è considerato lavorativo ai fini del computo delle ferie e i giorni di ferie goduti per frazioni inferiori alla settimana vengono calcolati in ragione di 1,2 per ciascun giorno. ART. 73 - ORARIO DI LAVORO DEL PERSONALE ASSUNTO CON CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO (SUPPL. TEMP.) 1. 2. 3. II personale assunto con contratto a tempo determinato è tenuto: a prestare l’orario di lavoro programmato per il titolare assente. II dirigente scolastico, sentito il direttore dei servizi generali e amministrativi, può autorizzare, su richiesta dell'interessato e compatibilmente con le esigenze di servizio, un orario di lavoro diverso da quello programmato per il personale assente, a condizione che questo non comporti la modifica dell'orario assegnato al rimanente personale. Anche a tale personale possono essere riconosciuti, in base alla disponibilità espressa, compensi per lo svolgimento di attività aggiuntive. ART. 74 - CHIUSURA PREFESTIVA 1. 2. Nei periodi d’interruzione delle attività didattiche e nel rispetto delle attività programmate dagli organi collegiali è possibile la chiusura della scuola nelle giornate prefestive. Tale chiusura, di cui deve essere dato pubblico avviso, è disposta dal dirigente scolastico quando lo richiede più del 50% del personale ATA in servizio per giornate comprese fra l'inizio dell'anno scolastico e il 30 giugno, e del 75% per quelle ricadenti nei mesi di luglio e agosto. II personale che non intende recuperare le ore di servizio non prestate con rientri pomeridiani, può chiedere di conteggiare, a compensazione: ♦ giornate di ferie o festività soppresse; ♦ ore di lavoro straordinario non retribuite; 15 Intestazione Istituzione Scolastica ♦ 3. ore per la partecipazione a corsi di aggiornamento fuori dal proprio orario di servizio. Spetta al DSGA organizzare, in relazione alle esigenze della scuola, il recupero delle ore di lavoro non prestate. ART. 75 - CONTINGENTE MINIMO IN CASO DI SCIOPERO E/ O ASSEMBLEA SINDACALE 1. Secondo quanto stabilito dalla legge 146/90, dalla legge 83/2000, dall’apposito allegato al CCNL 26.5.99 art. 3 (che prevede un massimo 12 gg. di sciopero per le superiori), dall’accordo integrativo nazionale del 8.10.99 e dalle attuali norme che prevedono 10 h. di assemblee per ciascun A.S. si conviene che in caso di sciopero deve essere garantito esclusivamente lo svolgimento di qualsiasi tipo di esame finale e/o scrutini finali. Per lo svolgimento di detto servizio necessitano un collaboratore scolastico ed un assistente amministrativo. In caso di assemblea del personale sarà assicurata la presenza di un collaboratore scolastico e di un’unità di segreteria. 2. Al di fuori del servizio menzionato non potrà essere impedita l’adesione totale allo sciopero e/o assemblea. In caso d’adesione totale, l’individuazione del personale da mantenere in servizio avverrà a rotazione, individuando in prima istanza la disponibilità. Nel caso di eventuali scioperi, entro 48 ore dalla data dello sciopero il Dirigente Scolastico invia alle RSU e agli uffici competenti una comunicazione scritta riepilogativa del numero esatto degli scioperanti con relativa percentuale di adesione. I dipendenti, di cui ai precedenti commi, ufficialmente precettati per l’espletamento dei servizi minimi, vanno computati fra coloro che hanno aderito allo sciopero, ma devono essere esclusi dalle trattenute stipendiali. 3. 4. ART. 76 - RITARDI 1. II ritardo rispetto all'orario d’ingresso al lavoro comporta l'obbligo del recupero entro l'ultimo giorno del mese successivo. Se il ritardo è inferiore ai 30 minuti è possibile il recupero nello stesso giorno prolungando l’orario di lavoro. ART. 77 - FERIE E FESTIVITA’ SOPPRESSE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. I giorni di ferie previsti per il personale ATA dal CCNL/03 e spettanti per ogni anno scolastico sono di giorni 32 lavorativi per il personale a t.i. e per il personale a t.d. al 3 anno di servizio; di 30 giorni per il personale a t.d. (dal 01/09/ al 31/08) di ogni anno scolastico; di 2,5 giorni al mese per il personale supplente temporaneo o fino al 30 giugno. Possono essere utilizzati anche, in modo frazionato, in più periodi purché sia garantito il numero minimo di personale in servizio. Le festività soppresse sono complessivamente 4 per il personale a t. i.; per il personale a t.d., sono maturate al completamento di 3 mesi di servizio per ogni festività soppressa. Le ferie spettanti, per ogni anno scolastico, debbono essere godute possibilmente entro il 31 agosto, con possibilità di usufruire di un eventuale residuo di giorni 6 entro il 30 aprile dell'anno scolastico successivo. Le festività soppresse sono fruite nel corso dell’anno scolastico cui si riferiscono o nel periodo di ferie estive. Il personale a tempo determinato usufruirà di tutti i giorni di ferie e festività soppresse maturati possibilmente entro la risoluzione del contratto; La richiesta per usufruire di brevi periodi di ferie deve essere effettuata di norma almeno 3 giorni prima. I giorni di ferie nei periodi di attività didattica, possono essere concessi, compatibilmente con le esigenze di servizio ad 1/3 del personale per profilo professionale; Nella istituzione scolastica, durante la settimana di Ferragosto, per le vacanze di Natale e Pasqua, per i collaboratori scolastici il servizio minimo sarà di 2 unità e per gli assistenti amministrativi sarà di 1 unità se presente il D.S.G.A. 9. Le richieste di ferie e festività soppresse sono autorizzate dal Dirigente scolastico dopo il parere del DSGA. 10. L'eventuale rifiuto del Dirigente scolastico deve risultare da provvedimento adeguatamente motivato nel rispetto dei termini previsti dal comma successivo. 11. La mancata risposta negativa entro sei giorni dall’inizio delle ferie estive e il giorno prima delle ferie brevi, equivale all'accoglimento dell'istanza. 12. Entro il 30 maggio il DSGA dispone il piano delle ferie estive. 13. L’eventuale variazione del piano, anche per evitare danni economici al lavoratore, può avvenire solo per gravissime e motivate (per iscritto) esigenze di servizio. 14. Il personale che svolge servizio su cinque giorni, le ferie usufruite inferiori ai 6 giorni, vengono calcolate moltiplicandole per 1,2. 15. Al personale possono essere concesse ferie orarie per un massimo di 36 ore per anno scolastico. ART. 78 – FLESSIBILITA’ ORARIA 6. 7. 8. La flessibilità dell'orario è permessa, se favorisce e/o non contrasta con l'erogazione del servizio. L'orario flessibile consiste, di norma, nel posticipare l'orario d’inizio del lavoro o anticipare l'orario d’uscita o di avvalersi di entrambe le facoltà. L'eventuale periodo non lavorato verrà recuperato mediante rientri pomeridiani, per non meno di 3 ore, di completamento dell'orario settimanale. Qualora le unità di personale richiedente siano quantitativamente superiori alle necessità si farà ricorso alla rotazione. 9. Il numero di personale da ammettere alla fruizione dell'orario flessibile non può essere superiore a n. __ unità per Collaboratori scolastici, a n. __ unità per Assistenti amministrativi e a n. ____ unità per gli Assistenti tecnici salvaguardando l’orario delle lezioni nei laboratori assegnati; 10. Occorre favorire la flessibilità oraria al personale che si trovi in particolari situazioni previste dalle Leggi 1204/71, n. 903/77, n. 104/92 e del D.L.vo 151/2001. ART. 79 – RIDUZIONE DEL SERVIZIO A 35 ORE 16 Intestazione Istituzione Scolastica 1. 2. 3. 4. I considerazione che l’Istituzione scolastica è strutturata con almeno 3 giorni alla settimana con orario di servizio superiore alle 10 ore, il personale che svolge il lavoro su turni, o adibito ad orari particolarmente gravosi comportanti significative oscillazioni degli orari individuali, è applicata la riduzione d'orario settimanale a 35 ore. Il DSGA provvederà ad organizzare il servizio ordinario su 35 ore settimanali. In caso di impossibilità di far fronte alle esigenze di garanzia del servizio l'orario potrà essere articolato su 36 ore prevedendo le modalità di recupero come specificato al punto successivo. Le eventuali ore di recupero devono essere effettuate di norma in assenza di attività didattica, (Festività natalizie, pasquali, sabati prefestivi e periodo estivo) in base alle esigenze di servizio. Nei periodi di sospensione delle attività didattiche i lavoratori soggetti alla riduzione oraria e autorizzati dal D.S. ad effettuare la 36esima ora, effettueranno il servizio esclusivamente su 35 ore settimanali. ART. 80 – NOMINA DEI SUPPLENTI TEMPORANEI 1. Con riferimento a quanto disposto dal D.M. 430 del 12/12/2000 e pubblicato nella G.U. del 24/01/2001 con la quale vengono abrogati gli art. 581,582, 585 e 586 del D.Lvo 297/94, le sostituzioni del personale temporaneamente assente possono essere effettuate dal primo giorno con supplenze temporanee da effettuarsi dalle graduatorie d'Istituto. 1. Nei casi di cui non è possibile accedere alla nomina del supplente, dal primo giorno di assenza, il DSGA assegna le competenze come previsto dall’art. 76. ART. 81– SOSTITUZIONE COLLEGHI ASSENTI E A MANSIONI RIDOTTE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Al personale che manifesta la disponibilità per iscritto a sostituire il personale assente fino all’arrivo del supplente, viene riconosciuto dal fondo d’istituto la cifra di €. _____ individuale annua lordo. Tale compenso viene a decadere qualora detto personale rifiuti, anche una sola volta la sostituzione senza giustificato motivo. Al personale che manifesta la disponibilità per iscritto ad affiancare nel servizio i colleghi a mansioni ridotte, vengono riconosciute dal fondo d’istituto la cifra di € ______ individuale annua lordo. In caso di assenza per malattia e fino alla nomina del supplente, la sostituzione sarà effettuata dal personale disponibile, previo riconoscimento di compenso aggiuntivo come specificato nei commi 4, 5 e 6. Il personale che sostituisce quello assente per malattia, svolgendo anche parzialmente, l’eventuale attività aggiuntiva, ha diritto al riconoscimento proporzionale per le giornate effettivamente impegnate nella sostituzione. Sono previsti 120 minuti per ogni unità di personale assente per malattia e 30 minuti per supporto al personale con mansioni ridotte certificato dagli organi competenti (USL, …) Tale compenso viene suddiviso fra i lavoratori che partecipano al progetto di sostituzione per assenze dovute a malattia e a quello di supporto al collega certificato. La sostituzione per le assenze riconducibili alle ferie e/o recuperi di ore aggiuntive non farà maturare alcun compenso aggiuntivo. La quantizzazione della banca ore del presente articolo, deve essere retribuita con fondi F.I.S. ART. 82 - ASSEGNAZIONE DELLE ATTIVITA’ SPECFIFICHE (Art. 47 CCNL/03) 1. Gli incarichi specifici previsti dall’art. 47 del CCNL vengono finalizzati per i profili professionali di appartenenza al fine di valorizzare la professionalità del personale ATA come di seguito specificato: a. Assistenti amministrativi: assunzioni di responsabilità aggiuntive intensive ed estensive, con compiti di particolare responsabilità atti a facilitare la realizzazione del piano dell’offerta formativa b. Assistenti tecnici: assunzioni di responsabilità aggiuntive intensive ed estensive, supporto alle attività dei lavoratori assegnati e coordinamento fra gli stessi, mirati al controllo del rischio e delle attività progettuali previste nel piano dell’offerta formativa; c. 2. 3. 4. 5. 6. Collaboratori scolastici: assunzioni di responsabilità aggiuntive finalizzate all’assistenza alla persona, all’handicap, al pronto soccorso, all’accoglienza pre e post scuola e al supporto alla gestione amministrativa e didattica. Il personale interessato presenterà le domande entro la fine del mese di settembre di ogni anno scolastico e gli incarichi specifici saranno assegnati in base ai criteri previsti al comma 7. Se, l’incarico specifico per la sua ubicazione, non è presente personale disponibile, l’incarico potrà essere assegnato ad altro personale che ha presentato domanda. L’attribuzione degli incarichi con i relativi compiti e importo lordo spettante sarà effettuato dal Dirigente scolastico con lettera scritta, da affiggere all’albo, agli interessati e alle RSU. Le risorse utilizzabili sono previste complessivamente uguali a quanto a assegnato nell’anno scolastico 2004/2005. Gli importi spettanti per ogni incarico, verranno stabiliti nella contrattazione d’istituto, tenendo in evidenza, la responsabilità la complessità e il carico di lavoro aggiuntivo sia intensivo che estensivo. 7. Nel caso in cui le richieste di attribuzione eccedano rispetto al numero degli I.S. disponibili per i singoli profili professionali e per le singole tipologie di I.S., si procederà alla redazione di graduatorie, distinte per profilo professionale e per tipologia di I.S.; le graduatorie saranno redatte dal DSGA sulla base dei seguenti elementi valutabili: COLLABORATORI SCOLASTICI INCARICO SPECIFICO A B C D Titolo di studio Aver svolto attività Anzianità di Anzianità di Assistenza alunni specifico punti 6 dello stesso tipo servizio a T.I. servizio a T.D. portatori di Handicap Per ogni altro titolo punti 3 punti 0,5 punti 0,5 di studio punti 3 17 Intestazione Istituzione Scolastica Prestazioni di primo soccorso Collaborazione dell’ufficio di segreteria INCARICO SPECIFICO Coordinamento attività connesse con la gestione del piano annuale/POF Coordinamento attività connesse con la gestione del personale Coordinamento attività connesse con la gestione degli alunni Sostituzione DSGA assente INCARICO SPECIFICO Coordinamento dell’area di appartenenza o di più aree Coordinamento attività connesse con la gestione dell’hardware degli uffici amministrativi Coordinamento acquisti e collaudo apparecchiature Titolo di studio specifico punti 6 Per ogni altro titolo di studio Altro titolo di studio punti 3 Diploma di maturità Punti 6 Diploma qualifica Punti 4 Aver svolto attività dello stesso tipo punti 3 Anzianità di servizio a T.I. punti 0,5 Anzianità di servizio a T.D. punti 0,5 Aver svolto attività dello stesso tipo punti 3 Anzianità di servizio a T.I. punti 0,5 Anzianità di servizio a T.D. punti 0,5 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI A B Diploma di laurea punti 4 Aver svolto attività Dipl. di maturità dello stesso tipo punti 8 punti 3 Dipl. di qualifica punti 3 Diploma di laurea punti 4 Aver svolto attività Dipl. di maturità dello stesso tipo punti 8 punti 3 Dipl. di qualifica punti 3 Diploma di laurea punti 4 Aver svolto attività Dipl. di maturità dello stesso tipo punti 8 punti 3 Dipl. di qualifica punti 3 Diploma maturità Aver svolto attività Punti 8 dello stesso tipo Diploma di laurea punti 3 punti 4 A Diploma di laurea punti 4 Dipl. di maturità punti 8 Dipl. di qualifica punti 3 Diploma di laurea punti 4 Dipl. di maturità punti 8 Dipl. di qualifica punti 3 Diploma di laurea punti 4 Dipl. di maturità punti 8 Dipl. di qualifica punti 3 C D Anzianità di servizio a T.I. punti 0,5 Anzianità di servizio a T.D. punti 0,5 Anzianità di servizio a T.I. punti 0,5 Anzianità di servizio a T.D. punti 0,5 Anzianità di servizio a T.I. punti 0,5 Anzianità di servizio a T.D. punti 0,5 Anzianità di servizio a T.I. punti 0,5 Anzianità di servizio a T.D. punti 0,5 ASSISTENTI TECNICI B C D Aver svolto attività dello stesso tipo punti 3 Anzianità di servizio a T.I. punti 0,5 Anzianità di servizio a T.D. punti 0,5 Aver svolto attività dello stesso tipo punti 3 Anzianità di servizio a T.I. punti 0,5 Anzianità di servizio a T.D. punti 0,5 Aver svolto attività dello stesso tipo punti 3 Anzianità di servizio a T.I. punti 0,5 Anzianità di servizio a T.D. punti 0,5 Note: 1) Il relativo punteggio di cui alle lettere B, C, e D va considerato per anno di servizio e per il profilo professionale di appartenenza; 2) 3) A parità di punteggio, il titolo di precedenza sarà costituito dal non aver mai svolto l’incarico; in caso di ulteriore parità dalla maggiore esperienza professionale; in caso di ulteriore parità, quello con minore anzianità anagrafica. Per il profilo professionale dei Collaboratori scolastici, si intende per titolo di accesso qualsiasi certificazione attestante la specificità richiesta. ART. 83 - ATTIVITA' AGGIUNTIVE 1. L'individuazione del personale da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo d'istituto tiene conto dei seguenti criteri: ♦ professionalità accertata; ♦ disponibilità dichiarata da parte del personale in occasione della riunione di cui all'art. 57 del presente contratto. ART. 84 – ORE ECCEDENTI (straordinario) 18 Intestazione Istituzione Scolastica 1. La necessità di eventuali ore eccedenti per lo svolgimento delle mansioni straordinarie e la disponibilità del personale a svolgerle, devono essere previste nel piano delle attività. 2. Le ore eccedenti saranno effettuate prioritariamente dal personale resosi disponibile all’inizio dell’anno scolastico; verranno prioritariamente retribuite applicando la tariffa oraria prevista dalla tabella 6 del CCNL in vigore e fino ad un massimo di € ______ a carico del fondo d’istituto; se l’interessato dichiara la propria preferenza a compensare con ore di recupero, il D.S. sentito il parere del D.S.G.A., vaglierà tale preferenza e in base alle esigenze di servizio dell’istituzione scolastica, compatibilmente con il numero minimo di personale in servizio, concederà il recupero, di preferenza nei periodi di sospensione dell'attività didattica e comunque non oltre il termine del contratto per il personale a tempo determinato (T.D.) e il termine dell'a.s. per il personale a tempo indeterminato (T.I.). La necessità di eventuali ulteriori ore eccedenti non previste nel piano delle attività saranno effettuate prioritariamente sempre dal personale disponibile e saranno recuperate con riposi compensativi, salvo quanto già indicato al punto precedente. Il recupero delle ore eccedenti con riposi compensativi avverrà su richiesta degli interessati in giorni o periodi di sospensione delle attività didattiche. 3. 4. 5. 6. Nel caso in cui nessun dipendente sia disponibile ad effettuare ore eccedenti, le stesse, se necessarie, saranno ripartite in modo omogeneo fra tutto il personale con il criterio della rotazione in ordine alfabetico, con esclusione di coloro che si trovino in particolari situazioni previste dalle leggi 1204/71, 903/77, 104/92. Il riepilogo dei crediti o debiti orari di ogni dipendente, risultante dagli orari ordinari, dai permessi orari e relativi recuperi e dalle ore eccedenti da recuperare, sarà fornito a ciascun interessato entro il 15 dicembre, 15 marzo, 15 giugno di ogni anno scolastico. ART. 85 – FUNZIONI MISTE 1. Il Dirigente scolastico, in base alla disponibilità manifestata dai collaboratori scolastici, e secondo quanto previsto dal protocollo d'intesa nazionale stipulato tra il MPI, l'ANCI e le OOSS. chiede all'ente locale l'assegnazione delle risorse finanziarie come previsto dall'art. 4 del predetto protocollo nazionale, € 980,00 per funzione. 2. Per il finanziamento suddetto, il Dirigente scolastico chiederà all'ente locale tante funzioni miste quante sono le persone impegnate nello svolgimento dei servizi e delle attività previste più quella per il supporto amministrativo. A tal fine il Dirigente scolastico stipulerà apposita convenzione con l'ente locale. Il Dirigente scolastico, dovrà assegnare al dipendente le funzioni miste con lettera scritta con le relative competenze e la retribuzione lorda spettante. 3. 4. CAPITOLO VIII NORME FINALI ART. 86 – VARIAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA 1. 2. Nel caso in cui pervenissero nella disponibilità dell’istituto ulteriori finanziamenti rispetto a quelli conosciuti al momento della stipula del presente accordo ne sarà data immediata comunicazione e su di essi sarà effettuata la contrattazione; in sede di contrattazione saranno altresì fornite le variazioni di bilancio conseguenti . Nel caso in cui fosse assolutamente necessario, per comprovati motivi, effettuare attività oltre quelle previste e senza che vi sia copertura finanziaria per la corresponsione di quanto dovuto, si procederà alla revisione del piano delle attività reperendo le risorse finanziarie necessarie attraverso la diminuzione degli impegni di spesa già previsti. ART. 87 - VERIFICA DELL’ACCORDO 1. 2. 3. I soggetti firmatari del presente contratto hanno titolo a richiedere non prima che siano trascorsi 180 giorni dalla sottoscrizione la verifica del suo stato di attuazione. E’ comunque prevista l’integrazione per istituti non trattati. Le integrazioni possono venire richieste da uno qualsiasi dei componenti della RSU eletta o dal Dirigente scolastico. La richiesta di integrazione da luogo a nuova trattativa. Al termine della verifica il contratto potrà essere modificato previa intesa tra le parti. ART. 88 - INTERPRETAZIONE AUTENTICA 1. 2. 3. In caso di controversie circa l’interpretazione di una norma del presente contratto le parti che lo hanno sottoscritto, entro 10 giorni dalla richiesta scritta e motivata di una di esse, s’incontrano per definire consensualmente il significato della clausola controversa. L’accordo raggiunto sostituisce la clausola controversa sin dall’inizio della vigenza del contratto( ha quindi valore retroattivo). La parte pubblica, dopo la sottoscrizione, lo porta a conoscenza di tutti i lavoratori. ART. 89 - DURATA DEL CONTRATTO 1. Per tutto quanto non esplicitamente contemplato dal presente Contratto, si rinvia alle vigenti disposizioni normative e contrattuali di natura giuridica ed economica ed in particolare al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro - Comparto Scuola del 24/7/2003. 2. Il presente Contratto rimane in vigore fino alla stipula di un nuovo accordo, tranne per gli articoli che definiscono i criteri di assegnazione del personale Docente e ATA, la quale devono essere ricontrattati ad ogni inizio di anno scolastico, nei tempi stabiliti dall’Ufficio Scolastico Regionale. Il contratto può venire integrato o modificato, previa nuova contrattazione, su richiesta di una delle parti. Il contratto entra in vigore immediatamente. 19 Intestazione Istituzione Scolastica ART. 90 – IMPEGNI DI SPESA 1. A norma dell'art. 47, comma 3, del DL.vo 165/2001, il presente contratto non comporta, neanche a carico degli Esercizi Finanziari successivi, impegni di spesa eccedenti le disponibilità finanziarie definite dal CCNL e delle ulteriori risorse assegnate alla scuola finalizzate alla retribuzione del personale della scuola. ART. 91 – TRASMISSIONE 1. Il presente contratto d’istituto viene trasmesso ai lavoratori tramite l’affissione all’albo delle scuola e delle eventuali succursali/plessi scolastici, alla Rsu dell’istituzione scolastica e alle OO.SS. firmatarie del CCNL/2003. ART. 92 – ALLEGATI AL PRESENTE ACCORDO 1. • • • • Fanno parte del presente accordo i sotto elencati allegati: Quadro delle disponibilità FIS a.s. 200_/200_; Personale ATA: Allegato 1, 2, 3, 4 e 5 Personale Docente: allegato B1, B2, B3, B4, B5 Tabella retribuzione ore eccedenti personale docente Letto, approvato e sottoscritto. Il Dirigente scolastico La RSU ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ Le OO.SS. Firmatarie del CCNL _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ _______________________________________ 20 Intestazione Istituzione Scolastica FONDO ISTITUZIONE SCOLASTICA – A.S. 200_/200_ PERSONALE DOCENTE Decrizione Flessibilità organ. e didattica – ccnl 01 a. 14,b Disp. Ulteriore imp. didattico - ccnl 01 a. 14,c Ccnl 02/04 art. 82 lett. a Totale parziale Ccnl 2001 art. 14, d Ccnl 2003 art. 82, 1, b Totale parziale Docenti O.D. 03/04 Quota unitaria a.f. 03/04 4/12 a.f. 03/04 8/12 Totale Risorse 54,42 163,55 PERSONALE A.T.A. 93,43 116,04 PERSONALE DOCENTE E A.T.A. CCNI 1999 ART. 28, a 325,34 Ccni 1999 art.. 28, c (IDEI – ist. II grado) 422,51 Presenza di sezioni in istituti di 1408,3 pena 8 Presenza di sezioni in ospedali 1408,3 8 Presenza di cosri EDA curriculari 938,92 Presenza di corsi serali 938,92 Totale parziale Finanziamenti provenienti Unione europea Finanziamenti da Enti Pubblici Finanziamenti da Enti Privati Economie di spesa supplenze brevi a.s. 02/03 (cfr art. 22, c. 6 L. 448/01) Risorse fondo istituto non utilizzate anno scolastico precedente Risorse assegnate per aree a rischio Finanziamenti L. 440/97 – 69/2000 21 Intestazione Istituzione Scolastica Finanziamento P.O.F. Totale Parziale Totale complessivo fondo PERSONALE A.T.A. ALLEGATO 1 Attività definite forfetariamente Tipologia Attività Personale Coll.scol. Coll.scol. Coll.scol. Ass.amm Ass.amm. Ass.amm. Disponibilità turnazioni non continuative Intensificazione attività a seguito particolari esigenze …………………………………………………………….. Disponibilità turnazioni non continuative Intensificazione attività a seguito particolari esigenze ……………………………………………………………… Ass.Tec. Ass.Tec. Ass.Tec. Disponibilità turnazioni non continuative Intensificazione attività a seguito particolari esigenze ……………………………………………………………… n° addetti n° or e totale ore n° or e totale ore Importo pro-capite totale Totale 2. ALLEGATO 2 Attività definite analiticamente Tipologia personale Attività Coll.scol. Coll.scol. Ore aggiuntive ricorrenti determinate da turnazione Ore aggiuntive saltuarie da impegni non ricorrenti Coll.scol. Collaborazione progetti didattici interni orario Coll.scol. …………………………………………………………….. Ass.amm. Ass.amm. Ore aggiuntive ricorrenti determinate da turnazione Ore aggiuntive saltuarie da impegni non ricorrenti Ass.amm. Attività connesse con realizzazione progetti interno orario Ass.amm. ……………………………………………………………… Ass.Tec. Ass.Tec. Ore aggiuntive ricorrenti determinate da turnazione Ore aggiuntive saltuarie da impegni non ricorrenti Ass.Tec. Attività connesse con realizzazione progetti interno orario Ass.Tec. ……………………………………………………………… n° addetti Compenso Orario Totale Totale 3. 22 Intestazione Istituzione Scolastica ALLEGATO 3 Attività definite analiticamente a carico delle disponibilità derivanti dai finanziamenti ex Legge 440/97 – progetti finanziati dagli EE.LL. – progetti europei Tipologia personale Coll.scol. Coll.scol. Ass.amm. Ass.amm. Ass.Tec. Ass.Tec. n° addetti Attività N° or e totale ore Compenso Orario Totale Collaborazione progetti didattici …………………………………………………………….. Attività connesse con realizzazione progetti ……………………………………………………………… Attività connesse con realizzazione progetti ……………………………………………………………… Oneri riflessi a carico istituzione scolastica *** Totale D.2 ** = Sui compensi pagati con questo tipo di finanziamento devono essere versati gli oneri riflessi a carico dell’istituzione scolastica, mentre invece i finanziamenti per il fondo d’istituto sono già stati depurati alla fonte. ALLEGATO 4 FUNZIONI MISTE 1) DISPONIBILITA’ A.S. 200__ - 200__ finanziamento Descrizione a) Finanziamento in base a convenzione con _______________________________________ del b) …………………… TOTALE DISPONIBILITA’ 2) FUNZIONI MISTE A.S. 200__ - 200__ Nominativo Sede Descrizione funzioni miste svolte Importo Spettante 23 Intestazione Istituzione Scolastica ============ ============ funzioni miste svolte N° ore servizio aggiuntive Gestione amministrativa Oneri previdenziali ed assistenziali a carico dell’istituzione scolastica TOTALE ALLEGATO 5 Orario di servizio annuale - Assistenti Amministrativi Giorni servizio Cognomi Mattina Dalle Alle Pomeriggio Dalle Plesso Servizio Area e Competenza Alle Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Collaboratori scolastici: Giorni servizio Cognomi Mattina Dalle Alle Pomeriggio Dalle Alle Plesso servizio Piano assegna to Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato 24 Intestazione Istituzione Scolastica Personale DOCENTE ALLEGATO B1 Tipologia personale Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente attività definite forfetariamente Attività Collaborazione con dirigente scolastico Fiduciario plesso e/o scuola coordinata Coordinamento consiglio interclasse/sezione/classe Verbalizzazione consiglio interclasse/sezione/classe Verbalizzazione collegio docenti Referente educazione salute Referente pari opportunità Coordinamento commissione ………………. Coordinamento commissione ………………. Coordinamento commissione ………………. Coordinamento dipartimento ………………. Coordinamento dipartimento ………………. Coordinamento dipartimento ………………. Coordinamento settore ………………. Coordinamento settore ………………. Coordinamento settore ………………. Attività accoglienza inizio anno Organizzazione attività ……………….. Scuole aree a rischio, etc. n° addetti max 2 importo pro-capite totale Totale B1 B2) attività definite forfetariamente a carico delle disponibilità specifiche Tipologia personale Docente Docente Docente Docente Attività n° addetti importo pro-capite totale Coordinamento IDEI Progettazione IDEI IDEI : ………………………. IDEI : ………………………. Totale B2 B3) attività definite forfetariamente 25 Intestazione Istituzione Scolastica Tipologia personale Docente Docente Docente Docente Attività n° addetti Flessibilità Flessibilità Flessibilità Flessibilità organizzativa organizzativa organizzativa organizzativa e e e e didattica didattica didattica didattica livello livello livello livello importo pro-capite totale 1 2 3 4 Totale B3 B4) Tipologia Personale Docente interno Docente interno Docente interno Docente interno Docente interno Docente interno Docente interno Docente interno Docente esterno Esperto esterno attività definite analiticamente a carico F.I.S. Attività n° addetti n° ore totale ore totale Predisposizione progetti didattici Attuazione progetti didattici Predisposizione materiali per progetti didattici Programmazione aggiuntiva per progetti didattici Ore docenza oltre orario …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… Ore docenza Ore prestazione Oneri riflessi a carico istituzione scolastica *** Totale D.1 B5) attività definite analiticamente a carico delle disponibilità derivanti da finanziamenti esterni Tipologia personale Docenti Attività n° addetti n° ore totale ore totale Collaborazione progetti didattici Attività connesse con realizzazione progetti AT.A. Collaborazione progetti didattici …………………………………………………………….. …………………………………………………………….. …………………………………………………………….. …………………………………………………………….. …………………………………………………………….. Attività connesse con realizzazione progetti ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… 26 Intestazione Istituzione Scolastica ……………………………………………………………… Oneri riflessi a carico istituzione scolastica *** Totale D.2 *** = Sui compensi pagati con questo tipo di finanziamento devono essere computati gli oneri riflessi a carico dell’istituzione scolastica, mentre invece i finanziamenti per il fondo d’istituto sono già stati depurati alla fonte. 27 Intestazione Istituzione Scolastica RETRIBUZIONE ORE ECCEDENTI DOCENTI 28 Intestazione Istituzione Scolastica TIPOLOGIA CRITERI E CONDIZIONI DI PAGAMENTO DAL 1 FEBBRAIO 2005 CATTEDRA COSTITUITA CON PIU’ DI 18 ORE CLASSI COLLATERALI Per ogni ora settimanale Fino ad un massimo di 6 ore (fino al 31 agosto) 1/18 dello stipendio tabellare in godimento CORSI INTEGRATIVI NEI LICEI ARTISTICI Retribuzione lorda mensile per 1 ora settimanale Diplomat Fascia i I Grado II Grado II Grado Fascia 0 - 2 81.40 88,34 88.34 Fascia 3 - 8 83.60 90.78 93,35 Fascia 9-14 90.37 98.76 101,36 Fascia 15-20 98.28 107.93 111,24 Fascia 21-27 109.73 116.84 123,82 Fascia 28-34 117.24 125.58 132,06 Fascia da 35 122.25 132.06 138,64 Per ogni ora settimanale (per la durata effettiva dei corsi) SOSTITUZIONE DOCENTI ASSENTI FINO A 15 GIORNI Scuola Secondaria ORE DI APPROFONDIMENTO NEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI ATTIVITA’ COMPLEMENTARI DI EDUCAZIONE FISICA 1/65 retribuzione iniziale Per ogni ora effettuata 1/78 dello stipendio tabellare in godimento A carico del fondo d’istituto la differenza tra 1/78 ed € 28,41 Per ogni ora effettuata Fino ad un massimo di 6 ore 1/78 dello stipendio tabellare in godimento La retribuzione può essere incrementata del 10% o determinata forfetariamente (entro il La retribuzione varia in rapporto alla tipologia. Il CCNL 2003, all’art. 76, ha previsto il conglobamento dell’I.I.S nella voce stipendio tabellare; ciò si riflette sull’ammontare della retribuzione delle ore eccedenti. 1/18 dello stipendio tabellare in godimento Per ogni ora effettuata Scuola 1/90 retribuzione dell’Infanzia iniziale 1/87 retribuzione Scuola Primaria iniziale Le ore eccedenti sono ore prestate dai docenti oltre l'orario d'obbligo (18, 22, 25) che non rientrano tra le attività aggiuntive di insegnamento pagate con il Fondo di Istituto (art. 28 e 86 CCNL 2003). Retribuzione oraria lorda 16.28 16.84 La Direzione Provinciale dei Servizi Vari (ex DPT) liquida le diplomati 22.54 competenze delle ore aggiuntive Retribuzione Oraria lorda relative a: Diplomat cattedra costituita con più di 18 ore Fascia i I Grado II Grado classi collaterali II Grado I Grado e II Grado Fascia 0 - 2 Fascia 3 - 8 Fascia 9-14 Fascia 15-20 Fascia 21-27 Fascia 28-34 Fascia da 35 18.78 19.29 20.85 22.68 25.32 27.06 28.37 24.46 20.39 20.95 22.79 24.91 26.96 28.98 30.48 20.39 21.54 23.39 25.67 28.57 30.48 31.99 La scuola liquida il pagamento, previo accreditamento di specifiche risorse da parte dei USP, delle ore eccedenti relative a: sostituzione docenti assenti ore di approfondimento negli istituti professionali (quota di 1/78) attività complementari di educazione fisica corsi integrativi nei licei artistici 29 Intestazione Istituzione Scolastica N.B.: Sugli importi indicati vengono effettuate le ritenute INPDAP (8,75%) e Fondo Credito (0,35%), nonché IRPEF nell’aliquota massima individuale. Il nuovo contratto non ha apportato modifiche ai criteri di retribuzione delle ore eccedenti. In particolare per le ore di approfondimento resta a carico del fondo la differenza tra 1/78 dello stipendio tabellare in godimento dell’interessato ed € 28,41. Con la precisazione inserita nella lettera b dell’art. 86 del CCNL 2002/2005 si chiarisce che non sono da retribuire con le risorse del fondo quelle ore aggiuntive che hanno carattere curricolare (quelle appunto specificate nell’art. 70 del CCNL 1995), per le quali le scuole ricevono accreditamento di specifiche risorse da parte degli USP. Rimane comunque valido quanto previsto nell’art. 70 del CCNL 1995 la cui disciplina è integralmente confermata dal co. 1 dell’articolo 28 del CCNL 2002/2005. 30