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L'Olanda e le aspiraaioni belghe.
ïirenze 1919
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BIBLIOTHEEK VAN HET VREDESPALEIS
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E. LE ASPIRAZIONI BELGHE
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VREDESPALEIS.
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Offioina Tipografica Cooperativa, — Pistoia 1919
L'Olanda e le aspirazioni Belghe
« 11 uiondo vuol esser ingannato. — Sia dunque ingannato ».
Bavvero? — Xon so quale irouista, nell'amarezza della sua
fllosofta, abbia detfo Ie parole citate e non lio voglia di fare
indagini per scoprirlo. — So una cosa ed è questa : <][uando
l'ingauno consiste in una scaltrezza malvagia mirante a dauneggiare gl'interessi di due popoli fratelli, quando l ' i n g a n n o s i
manifesta come un' insidia perfida per seminare discordia nel
monde, a rischio di soflbcare fra i cardi presto pullulanti la delicatissima pianta, appeua spuntata, dell' Unione Pacifica Universale, allora è il caso di ammouire tutti i ben intenzionati, mostrando loro il pericolo cbe corre 1' umanità per certe tendenze
clie avevamo spei'ato tbssero sorpassate all' alba dalla nnova
giornata.
La Causa.
I giornali ei hauno riferito, clie il giorno 11 febbraio vennero
iiinanzi alla Gonferenza di Parigi prospettate Ie aspirazioni del
Belgio. Tl programma svolto dalla delegazione belga, generalmente, ha trovato commenti favorevoli nella stampa italiana. Ciö
non desta meraviglia. Dappertutto il Belgio gode di una simpatia
grande e meritata a causa dell' atroce guerra innoceutemente
aubita e delle inaudite sofferenze patite in difesa del suo onore
nazionale. ISTonostante ciö, è strano che la questione delle cosidette
rivendicazioni Belghe, appena posta da quei delegati abbia trovato
un plauso cosï caldo e, sembra a noi, cosi 'ingenuo nei quotidiani
francesi ed italiani. E lecito domandare se essi si sono resi ben
conto della vera natura di tali pretese. Assai meuo d' accordo,
conviene osservare, furono i commenti nella stampa inglese,
americana e.... belga. Bisogua spiegare.
Si osserva giustamente, anche in Italia, che il caso del Belgio
è assolutamente singolare; il paese chiede di potere allargare,
dopo guerra vinta, Ie proprie frontière a spese dei neutri (1).
(J) La Tribuiui, MercolêJi 18 febbraio. ïelegr. da Parigi del corr. Sarti.
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L ' O L A N D A E L E ASPIBAZIONI BBLGHE
dia, il paese. Oioè non il popoio, che nei snol elemeuti più
saggi s' accorge beuissimo di dover essere la vittima delle nuove
eventuali complicazioui, bensï i rai^presentanti del suo governo
presso la Conferenza : 1' altissima Corte della Giustizia Mondiale.
Curioso che la delegazione, che si costituisce parte civile uella
causa penale, dove la Germauia figura come 1' accusato aggressore,
esiga compensi territoriali precisamente a dauno d'uno stato
vicino (non alleato o vèro, ina amico), il governo e la popolazione
del quale spesero i inilioui a diecine e tecero tutto il possibile
per soccorrere alle nécessita dei profughi belgi accorsi in massa
a salvarsi sul t.erritorio ospitale. Gli olaudesi del resto non chiedono ricouipensa alcuna per tutto ciö che ha costituito questa
loro opera tilautropica. Bssi diedero quel che avevano da dare,
nonostante che una tremenda carestia fosse alle loro porte (1).
È curioso poi che la parte civile sieda fra gli stessi giudici
nel processo. Domani la Oermania saià citata come responsabile
ed avrà occasione. anzi diritto di difendersi. La sentenza sarà
poi un contratto tra Ie due parti, un tratfato di pace tra belligeranti. Ma con quai motivo si citera 1' Olanda? Per rimediare
al reato altrui ". E ({uando si costringesse il i)opolo della regina
(xuglielmina a « compensare » cou cessione di territori abitati
du olandesi il povero Belgio perché « ha softerto tanto », questa
sarebbe una vera e propria sentenza, non un contratto (sia volontario o fovzato) tra due i)arti : non un trattato di pace, ma
un atto di guerra a guerra tinita, e perciö una dichiarazione di
nuova guerra da intraprendere a termine non flsso, ma forse a
brevissima scîadenza.
La guerra è tanto piaciuta ai i^opoli ? Al popolo belga certo
no ! Ma dunque ? Perché abolire ignominiosi irredentismi qna e^
là, e crearne subito altri nnovi? Quest; nuovi sarebbero x^iù
ignominiosi ancora, perché non sarebbero i risultati deplorevoli
del passato, ma frutti acerbi dell' albero cattivo, apj)unto di quello,
che si afferma che non crescerà più nel giardino dei popoli riuniti
in L e g a solenne.
»
(1) Clii scrive couosce da viuiuo 1' (îpera d' ab«isteuza, oigauizzata il» tutta
l' ( (lauda, a]>peiia i profuglii belgi ooiniuciarono ad altluire. Nel setteuibre l'Jl t,
dopo la caduta d' Auversa, il numéro dei Belgi ril'ugiati in Olanda superava largameute il milione sopra una popolazione di sei milioni di olandesi. Bi&ogua\a trovar©
alloggio, cibo per tutti. Molti erano &euaa mezzi aft'atto. La simpatia degli olaudesj
per il Belgio sacclieggiato e martirizzato era grande e generale. Il ininistro cdandese
rima^to a Bruxelles, Maurizio Vau Volîenhoven, recenteniente r stato nomiuato
oittadino d' onore di' qnella città e di Anversa per tutto ci6|clie ha tatto per l.a popolazione belga durante 1' oocupazione, spesso, malgrado 1' ostilità dcUe autorité
mditari tedesohe. Di tutto ciö tratta il belga GUSTAVE ]A.SPAEKS, Les Helyes en
SoHande, Opuscolo useito prima clie sorgessero le vertenze attiiali.
L ' O L A N D A E L-E ASP1EAZ10NI « E L G H B
5
II Carattere dei ** desiderata „.
Il Comuuicato uffloioso sulla seduta della Confereuza Parigiua
del giorno 11 febbraio dice cosi :
« Come è noto Ie aspirazioni belglie si rivolgouo verso il
nord delle Fiandre ove sboccauo i tiuiui e i canali che attraversano
il Belgio, verso quelïa i>arte del Limbiirgo clie si incnnea tra
il Belgio e la (rermania, tendono ad una più stretta unione col
Lnssemburgo e non dinienticano nna piccola zona vallona annessa
alla G-ermania nel bSl,"), la quale conserva tuttora il suo carattere
vallone. Il Groverno belga A'uole addivenire a un nuovo assetto
sotto l'egida delle potenze, ma di ])ieno accordo con gli Stati
vicini cointeressati e col popoio del Lnssemburgo. In sostanza
quoste ricliieste del Belgio consistono in una modificazione dei
trattati del 1.S39 che avevano stabilité le frontière del Belgio e
la sua neutralità in base ad una sitixazione politica dell'Euiopa
clie ora si è corapletamente modificata durante la gnerra e clie
non puè più tornare a veriflcarsi ».
j,
Una sincera modestia sembra ispirare questo comuuicato.
Sulla pill stretta unione del Belgio col Lnssemburgo decidano
gii abitauti di quel Grandncato tin' ora indipendente. Qnanto
alia piccola zona annessa alia Germania dal 181.") (i A^illaggi di
Eupen, Malmedy e St. Vitli) la sua affràncazione i)are giustiticata, se verra constatato clie la ])opolazione conserva tuttora
il suo carattere vallone, cioè belga. ]\Ia non è fatta alliisione nel
comunicato ufficioso se auclie la x)opolazione dei territori da
« rivendicare » dall' Olanda sia belga per tradizione, carattere
e sentimenti. — Una tale allusione sarebbe stata troppo contraria alla verità.
In rapporto al liegno d'Olanda, le aspirazioni belgLc (ossia
promosse dalla delegazione belga secondo il desiderio degli dementi governanti) sono prettamente a n n e s s i o n i s t e . Haiiiio
forse un aspetto di giustizia per uno clie guarda la (;arta geograflca di quell' angolo della nostra Yecchia Europa ; ma non basta
conoscere solamente la carta : bisogna sapere auclie certi fatti
per potersi^ formare un equo parère sulla legittimità delle ricliieste
da qualsiasi parte esse vengano formulate.
Il fondamento di giustizia delle as^iirazioni territoriali. purtroppo, nou riposa soltanto sulla geografia ; — allora per diritto
tutto il Portogallo apparterrebbe alla Spagna ! — Per essere
giuste tali pretese devono avere una doppia base: storica ed
etuografica.
Secondo il programma di <•- rivendicazioni », presentato dalla
delegazione belga dovrebbero essere assegnate al Belgio dalla
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L ' O L A N D A E L E ASPIRAZIONI BBLGHE
Confereuza per la Pace d u e territori olandesi: a. la riva meridionale della Scbelda appartenente alla provincia neerlaudese
della Zeelanda; h. la parte meridionale della provincia neerlandese
del Limburgo coUa cittâ di Maastricht suUa Mosa.
(Jra il territorio reclamato a sud della foce della Schelda è
olandese da quaudo la Eepubblica delle Provincie Unite (cbe
divenne poi il Kegno d' Olanda) esiste. Cou la Pace di Vestfalia (1048). cbe pose tine alla lotta gloriosa degli olandesi per la
loro libertà ed indipendenza — lotta durata ottant' anni — Ie
contrade, ora iniquamente contestate, rimasero olandesi. Durante il periodo francese, furono nel L79r> incorporate al dipartimento della Scbelda di nuova tbrmazione. AUora la popolazione,
per voce di due rappresentanti a Parigi, protestava energicamente coutro questa alienazione ; e appena si i^resentava nel
181.J 1' occasione di rinnirsi alla patria, la fedeltà degli abitanti
alla Xïjzione ed alla Casa d' Orange si mostrava del tutto imniutata.
Xel 181Ö il Congresso di Vienna commise 1' errore di ordinare
1' unioue dell' Olanda cou tutto il lielgio. Occorreva una nuova
costituzione pel Kegno, ed e curioso ricordare corne i membri
1)('lga della commissione a ciô istituita, lossero c o n t r a r i i al cougiungimento della Fiandra olandese aile Flandre belgbe, « parve
que nous pourrions être désavoués par les abitans » (1).
Quando poi nel 1830 i belgi insorsero contro il regime per
loro arbitrario di re Guglielmo 1, la popolazione della Fiaiidra
Olandese non solo si mantenue totalmente estranea alla rivolta,
ma prese posizione militante contro di essa. Ancbe ora, da
«luando si odono queste ingiuste voci nel Belgio (e uella Francia). cbe pretendono l'anuessione di tali contrade, da secoli
olandesi, la popolazioue intera protesta fervidamente, atfermando
corne un uomo solo l'iutangibilità della propria cittadinanza.
Un indirizzo ciô attestante fu i)resentato in questi giorni alla
regina Guglielmina : portava le tirme di 3;5.COO cittadiui su una
popolazione di 74.780 anime, cioè le tirme di t u t t i gli a d u l t i .
È ben vero cbe queste popolazioni di confine mantengono molti
rapporti economici con i belgi, ma ciô non significa cli' esse ne
desiderino degli altri di carattere politico o statale (2).
Per venire alla « questione » del Limburgo Olandese facciamo
precedere ancbe qui una breve esposizione storica, cbe sicura(1) CQI.I,XBRANI>ER, Onlslaav dei- Grondircl II (lllOil) p. 170, ed un altro rapporto ib pag. 193.
(2) Dell'antic.i contea di Fiaudra i'acevii paite 1' odierua Piaiidra -olaudebe, 'm
modo elle le due attiiali provmcie belgUe : Fiaudra Oocideutale e Fiandra Orientale
non corrispoudouo cou le troutiere della contea Mediey.ile. Altra i)arte di essa,
oon Duinkerken e Waclilendouck appartiene ora alla Francia.
L ' OLANDA E LB ASPIEAZIONI BELGHB
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meute desterà qualche sorpresa nel lettore troppo adnsato ad
infbrmazioui di maniera.
La provincia neerlandese del Limbnrgo — ad eccezione dei
due soli villaggi di Epe e Slenaken — non fece mai parte del
ducato di quel nome, attualmente per la più grande meta prussiano e per la più ])iccola belga.
La provincia neerlandese del Limburgo consiste a. in una
parte dell' autico Quartiere Superiore della Gheldria (distretto
di lloermond); l. nella città brabante di Maastricht coi territorï
che la circondauo (gli undici villaggi detti di San Servasio) ;
c. nelle tre contée libère di ]>aalliem, 's ilertogenrade e Valkenburg (ashcguati ai duclii di Brabante, respettivamente nel 1239,
1288 e 1302, seuza perö divenire mai parte di quel ducato) ; à. in
alcune signorie dipendenti direttamente dalla Corona Imperiale
fino al tempo della Grande Kivoluzione.
Le attuali pretese belghe si estendono. per quanto pare,
sopra gli accennati territorii h. e c. (certo i principali) con qualclie
aggiunta di terreno, d. Gli esatti « confini delle rivendicazioni »
non furono Indicati a Parigi.
Ora la città di ^Maastricht con la parte più grande delle tre
contée menzionate, dette d' Oltre 31osa. fa occupata dagli olandesi già nel 1(Î32 e rimase alla Repubblica delle Provincie Unite
nel 1«48 colla Pace di Vestfalia. I conlini furono precisati col
trattato di « Partage », nel IGÜl. Il patto di Vestfalia divise i
territori del lïrabante in due parti : quella assegnata alle Provincie Unite Olandesi cou i ceutri importanti di 's Hertogenbosch (Bosco Ducale), Bergen op Zoom, Breda e Maastricht; e
quella rimasta. cou le altre provincie del sud, al re di Spagna.
Nel 1713, con la Pace di Utrecht. Ie provincie spagnuole passarono alla Casa d'Austria.
îfel ITi».") tutti i territori e Ie città del Limburgo olandese
furono aunesse alla llepnbblica Prancese. Quandopoi, dopo l'epoca napoleonica, il Belgio fn unito all'Olanda (nel 1815) si creö
una provincia « Limburgo » composta di tre distretti : Maastricht
(olandesej, Koermond (olandese), e Hasselt (belga). Uurante la
rivolta contro il regime olandese, nel 1830, anche i due distretti
olandesi furono occupât! dai belgi. con l'aiuto francese, e questa
sitnazioue puramente di carattere militare si iirolungava flno al
1839. In quest' anno coi trattati di Londra Ie parti olandesi del
« Limburgo » vennero restituite — come s'intende — all' Olanda.
La città di Maastricht, anche durante questi nove anni, rimaneva
in possesso degli olandesi, grazie alia resistenza ostinata ed energica del comandante gen. Dibbits.
Hel trattato del 19 Aprile 1839, concluso tra il Belgio e
1' Olanda, ciascuna delle due parti rinuncio « reciprocamente e
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L ' OLANDA E L E ASPIBAZIONI BBLGHE
p e r s e m i ) r e ad ogni i)retesa sui territorï, Ie citta, Ie piazze ed
i luoglii sltuati entro i conflni dei possessi dell'altra parte ».
Qnesta disposizione dell'iutegrità territoriale cosi del Belgio come
dell'Olauda fu posta con altro trattato, pure del 19 aiH-ile 1.S39,
« sotto la garauzia » delle Grandi Potenze europee. (È questo
il « pezzo di cai'ta » clie la Germania strappö nell'agosto 1914).
ïfei trattati di Londra Ie Potenze seguirono come sola linea
di condotta : l'Olanda agli olandesi, il Belgio ai belgi. I piccoli
territorï belgi inclusi entro territorio olandese vennero scambiati
definitivamente coji i territorï olandesi inclusi nel territorit> belga.
E menzogna di parte interessata. che il Limburgo olandese sia
stato « staccato » dal Belgio nel 18o9!
Questi i fatti storici dolomiticamente saldi ; ed ancbe quando
la mala fede potesse spostare i monti, tuttavia mai lo s])irito
olandese di quelle regioni potrebte essere negato.
Nel 1S.'5(), quando il Belgio si libero dall'Olanda, a dill'erenziarsi dal « volgo », la classe « distinta » di Maastricht, com©
pure la maggioranza dell' aristocrazia nelle altre parti dell' Olanda,
parlava francese. In oltre questa classe aveva tendenze politiclie
più liberali di quelle in onore in Olanda sotto il regime piuttosto
reazionario di Guglielmo I. AUorquàudo scoppiö la rivoluzione
belga i)arte della borghesia di Maastricht — cattolica, liberale^
francese di lingua — mostrava fino a un certo i)unto la sua simpatia con quella rivoluzione. Xella guerra clie seguiva, la popolazione del Limburgo olandese rimanera per lo pivi i)assiva,
indifferente.
Ma come mutato questo stato di cose ! 11 partito liberale
olandese ebbe il sopravvento completo nel paese dal 1848. Seguiva
ben presto 1'emancipazione intera dei cattolici. Nè la nobiltà
uè la borgliesia olandese i^irla più il francese con preferenza di
classe: ma dall'estremo nord Jin'all'estremo sud del Kegno,
ognuno parla olandese. Maastricht aciquistö un carattere « olandese » più decisivamente che mai. Il Limburgo, prima una deile
più povere provincie ed alquanto trascurata, ora si è sviluppata
magniflcamente ed è tra le più importanti dell' Olanda, dato anche
che ivi sono le uniche miniere di carbone, esistenti nel Begno.
Il caso vuole che in questo stesso momen'to, tre rainistri in carica
sono limburgesi. E cosi forte è lo spirito di nazionalità nella
popolazione, che anche qui non appena si sparse la voce delle
pretese belghe, iru grido generale d'indignazione e di protesta
sorse ovunque contro di esse (1).
(1) Quando alcune dame dell' aiistocrazia lliubuigose &i xecarono a Liegi per
oflVire alla coppia reale belga, in occasione del suo ingi-esso trionfale in (]uella
citta, cjö nou era altro che un atto di gentile oniaggio. Alcuni giornali valloui
L ' OLANDA B L B ASP IRAZIONI BBLGIIE
■
!^
I
Per Nécessita ?
Nessuu diritto dimque, nè storico uè etnogratico, i ))elgi
possono far valere per giustificare Ie due aunessioui a dauno
delP Olanda. liimane il « diritto » di nécessita seconde le norme
impérialiste tedescLe, di brutta memoria.
Praticando (piesto « diritto » : — nécessita non conosce
legge — la Germauia del Ivaiser violô la neutralità del Belgio
che j)rotestando coutro 1" infame aggressione soffriva crudelmente
sotto l'occux^azioue strauiera durante cinqne anni. Ed adesso sa­
rebbe possibile che lo stesso Belgio, gettando a sua volta il ra­
pace grido teutonico reclami — coll' aiuto délia l'rancia caval­
leresca — l'iucoriiorazioue di due mezze jirovincie olandesi ?
Sarebbe possibile che dopo aver combattuto per ]' onore e la
libertà, il Belgio potesse disonorarsi a tal segno da impugnare
1' altrui libertà i
Sarebbe cosi triste, cosi orribile clie il pensiero rifluta di
credere clie il i^opolo belga possa maccliiarsi d'una simile ini­
quità ! « Sarebbe, un'onta sempiterna di fronte ail'umauità, u n
d o p p i o p e c c a t o davanti alla Giustizia Diviua », 2)er adoperare
le stesse parole che un predicatore belga giorni souo rivolgeva
in S. Andrea délia Valle ail' aftollato uditorio dei tiamminghi
resident! in Koma.
Ammettiamo un memento l'assurdo, cioè, che la lu^cessità,
o meglio 1' opportuuità, dovesse dare realmeute il diritto d'incor­
l^orare poi)olazioni d'altra patria entro ordini statiili, coutro la
loro voloutà. Ma vediamo se quest' « alta Jiecessità » eftcttiva­
mente esiste.
In certi circoli belgi si chiede 1' auuessioue del Limburgo
meridionale olaudese per avere una fiontiera più sicura verso la
Germania. B si ode ancora qualche oratore ripetere le dicerie.del
1914, che cioè truppe tedesche siauo passate per l'estremo angolo
del territorio olandese. Se è un « fatto » questo i)a8saggio, perche
il Governo belga o altro governo alleato non hanuo mai i)rote­
stato in pro])osito ail' Ai a ? È perché 1' Olanda già ha ijrovato
la infondatezza di queste voci (1).
Per una frontiera più sicura, duuque. ]\Ia se il Limburgo
olandese fosse ai)partenuto al Belgio nell" agosto 1911, i reggimeuti
liauuo voluto veileie uel l'atto « uu debiderio espreft^o dalla popolazioue di esser
iucorporata al lîelgio > — !' Intauto uua quantità verauieute imin­esfeionaute di as­
sooiazioni, corporazioui ed enti uiorali délie regioui uiiuacciate dall'auuesbioniàino
si sono rivolte cou telegramuii alla liegina dell' Olauda per manii'e'­tare la loro
fedeltà incroUabile. P rova questa d'un desiderio di ben altro genere !
(1) Ved. il « Libro Arancio », traduzione l'rancese pitbblicata nel 1!)16, ].. 5­21.
10
L ' OLAWDA E L E ASPIEAZIONI BELGHB
tedeschi non avrebbero trovato un fronte stretto di 50 chilonietri
per operare contro il Belgio, bensi uno di quasi doppia larghezza.
Bruxelles ed Anversa sarebbero state raggiunte molto più presto
per la pianura delle Campine, e la forte posizione di Liegi, la
quale résisté più gioini coutro l'attacco frontale, sarebbe stata
facilmente girata....
L' annessione della Fiandra Olandese si dice uecessaria per
assicurare ad Anversa l'accesso libero di forze navali in tempo
di guerra. Si snppone die Anversa non sarebbe caduta, o almeno non sarebbe caduta cosi presto, se una sqnadra inglese
avesse potuto partecipare alla difesa. E lecito domandare se una
squadra inglese, potente come imponeva la circostauza, avrebbe
potuto dall' alto mare avventurarsi nel collo di bottiglia di un
tlume. La tiotta tedesca aneora era intatta e libera nei suoi moyimenti, trnppe in numero sufficiënte 1' Inghilterra. non prepai-ata per una guerra continentale, non aveva da mandare nel
tragico autunno del 1914....
D' altro canto se la Schelda non fosse stata chiusa per Ie
navi da guerra, (per il tatto che la sua foce passa per territorio
olandese rimasto neutrale), quale uido formidabile il portod'Anversa sarebbe stato pei sommergibili tedeschi! Sarebbe stato nna
base forte come (juella di lirema. ma assai più pericolosa a
«ausa della sua .po-^izione: non da raggiungere, non da bombarilare dal mare come i porti costieri di Ostenda e Zee Brugge ;
una pistola carica, puntata. a bruciapelo quasi, su Londra, il
<'uore della Gran Bretagna....
Bisogna rilevare che per lo svilupjio commerciale di Anversa
non è necessario alïatto che la Schelda sia ])elga fino al mare.
La navigazione mercantile lungi dall' essere « strozzata » dal1' Olanda — altra enorniità questa ! — è stata completamente
libera, ed il porto. ]>rima della guerra, si vantava di essere t r a
i t r e p r i n c i p a l ] del continente. Domando : si vuole aneora
di ])iù?! Quali ostacoli, dopo la pace, possono sussistere per
Anversa a rii)rendere il sno posto?
Del resto, per quelle questioni che fossero da risolvere, è
nominata già dal Congresso di Parigi la Commissione per esaminare i problemi dei fiumi e vie d' acqua, di carattere internazionale. Per soddisfare su questo punto ad eventuali desiderï
belgi, parmi non vi sia bisogno di ricorrere ad annessioni !
*
* *
Se dunque non esiste nè il diritto nè la nécessita pel Belgio di aggiungere parte del Eegno d' Olanda al suo territorio,
<;he cosa e' è dietro queste mire anuessioniste ?
L ' OLANDA E LB ASPIRAZIONI B E L G H E
11
La volontà del popoio belga f Xo. Perehè il jiopolo belga
non desidera esiiansione in nessun senso « pan-belga ». L' annessione forzata di altre popolazioni sarebbe uu disonore per la
nazione belga, noncliè un danno grave nel futuro. Allo stato
attuale delle cose sarebbe una pazzia supporre clie gli olandehi
assalirebbero i loro vicini del sud, ai quali souo legati in diversl
modi e, jjersiuo, per qnanto riguarda i üamminglii, da una lingua comune. Ma se l'iutegrità dell' Olanda fosse violata, questo
popoio clie lia sempre sdegnato di sottomettersi a cLiccliessia,
senza dubbio prenderebbe alla jirima occasione Ie armi per ristabilire la sua unità. E la popolazione belga avrebbe il privilegio
di doversi saorificare di uuovo, non pel diritto questa volta, ma
per 1' ingiustizia commessa dai suoi capi attuali.
Senza dubbio-c'è una gran parte d'invidia adesso nel pubblico belga per la neutralità dell' Olanda; ma una parte rilevante, la quasi totalita della stampa flamminga-belga biasima Ie
mire ed i metodi di carte sfere per quauto concerne 1' attitudine
verso 1' Olanda. I due paesi ecouomicamente banno bisogno 1' uuo
dell'altro. Percliè allora cagionare dissidi cosi odiosi? Parecchi
giornali belgi lamentano clie il governo durante l'esilio a L'Havre
si sia troppo alienato dalla popolazione ; nè era sapjiia jirendere
Ie giuste misure, di risolvere i più urgeuti problemi e invece faccia tutto per confondersi, all'estero, con una politica imperialista.
CM scrive è stato nelle Flandre e vi conta numéros! amici,
cosi a Bruges come a Gand ed altrove. Sulla sua scrivania si
è accumulato un muccliio di lettere, scritte da fedeli patriotti
belgi, che deplorano sinceramente il contegno dei loro circoli
governativi. II veccliio prof, Paul Fredericq, deportato in Germania percbè non volle aderire all' università flamminga, come
era ideata dai tedesclii, pubblica una lettera indignata nei giornali olandesi, dove dice che le truppe belglie non passeramio il
confine olandese se non sopra il suo corpo (1).
Ma se element! colt! e cbiaroveggenti pensano e scrivouo
cosi, in quali ambient! s! desidera 1' annessione a danno della
Olanda, e per quali motivi?
Qui non è il posto d! rispondere a tale domanda, percbè si
andrebbe troppo lontano. Abbiamo voluto illustrare solamente
la posizione dell' Olanda di fronte alle pretese del tutto ingiustiflcabili del Belgio.
(1) La sorte dei prol'essori Predericij e Pirenne a suo tempo fu breveuielite
raccontata dal sottoscritto «el-la « Nuova Antologia » a propoaito dell'opuscolo del
danese Christophe Nyrop. i ' arnsi&tion des professeurs belges. Lausanne — Paris, 1917.
12
L ' OLANDA E L E ASPIRAZIONI B E L G H E
Yi souo circoli belgi clie danno appoggio cordiale alle mire,
delle quali abbiamo trattato qui sopra nel convincimento che
questa realizzazione possa arrecare grandi profltti materiali alla
popolaziono belga. Ma non si rendono conto abbastanza dei danni
inevitabili e dei disturbi cbe indubbiamente uasceranno. Non
vedono cbe una posizione materialmente vantaggiosa non puö
consolidarsi, nè perpetuarsi, quando è basata sulle forze immoral! di prepotenza, violenza e sopruso. Questo sarebbe il vero imperiabsmo: il Germanesimo, neanche sotto altra forma, solamente
sotto altro nome. E non è ciö cbe universalmente si détestai
Bisogna non soprafiare gli altri, non sottometterli, ma collaborare amichevolmente con loro. Questo e non altro giova al1' nmanità. In questo modo solamente puö verificarsi la solidarietà tra i popoli, la vera Lega delle Xazioni.
Nel medioevo ie città lottavano tra di loro. Ora sono legate
dall' interesse comune. Cosi deve avvenire per i popoli.
Conclusione.
»,
Prima condizione per ottenere la pace giusta e duratura è
1' unità, l'integrità delle nazioni. L' Italia agli italiani, la Francia ai francesi. Va benissimo. Ma 1'Olanda agli Olandesi; il
Belgio ai Belgi.
Qui nou xiossono esser ammesse eccezioni, o tutta la sorte
dell' Europa è nu' altra volta in perieolo.
Lè « questioni » del Limburgo Olandese e della Fiandra
Olandese non souo complicate. Nou si tratta di popolazione mista, di teudeuze diverse.
L' autodecisione dei popoli è uno dei 14 punti wiisoniani,
che servono come base per la pace generale che si prepara. Secondo 1' autodecisione non c' è dubbio che tutti gli olandesi dei
territorï contestati A'oterebbero ad una sola voce pel mantenimeuto dell' integrità nanionale. « J e maintiendrai », divisa di
Gugiielmo d' Onange, il Tacituruo, ora è la divisa dello stemma
olandese.
È fuori posto alludere ad eventuali compeusi da oflrire al1' Olanda, come generosamente è stato fatto. Allora si potrebbe
proporre di restituire la Sicilia alla Spagna. ed il Peleponneso
sarebbe un compense adatto. A i^voposito di ciö uu autorevolissimo personaggio faceva 1' altro giorno qvxesto paragone. sarebbe
come se uno togliesse il portaföglio ad un altro e per giustiftcarsi
gli dicesse di rubarlo a sua volta ad uu' altra persona. Come si
vede, tutto questo è assurdo ! Ma ugualmeute è assurdo togliere
due mezze i)roviucie all' Olanda i^er sostituirle con qualohe territorio prussiano.
L ' O L A N D A E L B ASPIRAZIÜNI BELGHE
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Bi dira in Italia (e si dice) : « Clie c' importa? È lontana
1' Olanda. Il povero Belgio ha soiterto tanto : gli sia pur dato
quel modesto compenso che vuole il suo governo ». Un proverbio flammingo dice, ch' è facile tagliare correggie dal cuoio altrui. Tutta la stampa italiana protesta in questi giorni contro Ie
folli pretese avanzate dagli Jugoslavi, che vogliono Trieste, tutta
1' Istria e più. E qui si tratta di regioni italiane da aggiungere
alla madre Patria. Come griderebbe la stampa italiana, se gli
jugoslavi avanzassero pretese.... sul Veneto! — Ma quando da
parte bolga pretese del tutto simili sono avanzate a danno del1' Olanda neutrale, pooo eonosciuta, dicono : sta benissimo.
Che importa tutto questo ?
Secondo la soluzioue che a Parigi sarà data al eosidetto
problema delle pretese belghe, starà o cadra il principio nobile
della Società delle ïs^azioni Libère, a cui si inneggia in tutte Ie
lingue. Se il problema è risolto nel modo che i>are desideri il
governo attuale belga, altri problemi certo potrauno esser risolti
secondo questo précédente, e fra qualche anno una nuova guerra
divamperà nel mondo atterrito.
Ma abbiamo iiducia. La grande guerra ora finita fu condotta
« per la libertà dei popoli ». ^'on puö flaire con provvedimenti
arbitrari, con violazioni flagranti di quella libertà. Altrimenti la
Lega delle ïfazioui non sarebbe una Lega per la Giustizia e non
avrebbe un avveniro morale.
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L`Olanda e le aspira - Peace Palace Library