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L’ECO DI BERGAMO
GIOVEDÌ 23 DICEMBRE 2010
Valli Seriana e di Scalve
a
a
Dal Canton Ticino al mondo
Gli emigranti aiutano Renato
A
Rovetta
L’Ente Bergamaschi nel mondo
scende in campo per aiutare Renato Visinoni, il quarantottenne di
Rovetta al quale all’inizio dell’anno sono stati amputati mani e piedi, dopo una violenta forma di setticemia.
Visinoni è figlio di emigranti:
nato ad Aarau nel 1962, è cresciuto a Giubiasco, paese del
Canton Ticino di 8.000 abitanti, dove ha vissuto fino ai
trent’anni, per poi rientrare con
i genitori a Rovetta.
«Abbiamo deciso di avviare
una campagna di solidarietà –
spiega il presidente dell’Ente
Bergamaschi nel mondo, Santo
Locatelli – rispecchiando uno
dei cardini che stanno alla base
dei nostri 33 circoli, ovvero la
solidarietà, l’attenzione a chi ha
bisogno». Naturale, quindi, pensare a Visinoni, che con la Svizzera mantiene ancora un legame importante, visto che a Riazzino abita il fratello Paolo.
L’impegno in Argentina
Ma l’Ente è impegnato da anni
nel campo della solidarietà: «Ricordiamo – aggiunge Locatelli –
il sostegno, ancora in atto, delle
famiglie in difficoltà in Sudamerica, in particolare in Argentina.
Inoltre l’Ente assiste gli emigranti anziani ricoverati negli
ospedali italiani di Cordoba e
Mengoza».
IN BREVE
CLUSONE
A San Lucio Messa
con gli alpini
Il Cai di Clusone rinnova
la tradizione della Messa
di Mezzanotte, domani
alla chiesetta di San Lucio, vicino all’omonimo
rifugio. Come di consueto la partenza dei partecipanti è fissata per le 22
dalla Spessa di Clusone,
dove inizierà la fiaccolata
verso San Lucio. A mezzanotte, quindi, don Carlo Crotti celebrerà la funzione, al termine della
quale i partecipanti si
scambieranno gli auguri.
NEMBRO
Il Circolo del Canton Ticino dell’Ente Bergamaschi nel mondo sostiene la colletta per Renato Visinoni
Ora una nuova sfida, raccogliere fondi per l’acquisto e la
costante manutenzione delle
nuove protesi di Renato Visinoni: un «ulteriore impegno che
conferma la vocazione dei nostri 33 circoli – precisa il presidente Locatelli –, fondati sulla
solidarietà e la difesa della bergamaschità».
ticemia dovuta a un batterio.
«Ciononostante sono ancora al
mondo e contento di esserci –
commenta Renato – malgrado
«Desidero una vita dignitosa»
L’Ente Bergamaschi
nel mondo: colletta
per l’uomo rimasto
senza mani e piedi
La storia di Renato ha profondamente colpito i vertici dell’Ente: rimasto coinvolto in un
incidente, trent’anni fa gli
asportarono la milza a causa
dell’estesa emorragia interna.
Ora lo stesso destino è toccato
ai quattro arti a causa di una set-
la grave menomazione che mi
accompagnerà per il resto dei
miei giorni. Sono felice di vivere e desidero avere una vita dignitosa e di potere ancora lavorare» scrive nell’opuscolo distribuito dall’Ente degli emigranti
LUNEDÌ 27 DICEMBRE IN
bergamaschi.
Tutti i riferimenti
Per aiutarlo, l’Ente Bergamaschi nel mondo si appoggia perciò al conto corrente aperto dai
familiari di Renato in terra elvetica, alla banca Raiffeisen Cugnasco-Gudo-Riazzino (beneficiario: Rita Visinoni a favore di
Renato, Iban Ch 56 8028 0000
0029 6479 0, conto corrente postale 65-6113-3, per bonifici dall’estero Swift o Bic Raifch 22, codice bancario/clearing 80280).
E invita i suoi associati e amici ad aderire alla colletta avviata nel Canton Ticino: «Aiutiamo
Renato, è un emigrante come
noi» dice Santo Locatelli. ■
Le funzioni
del Natale
I parrocchiani di Nembro
si preparano al Natale
con le confessioni, domani alle 9 e dalle 15 alle 19
nella chiesa plebana. Alle
21 e alle 24 le Messe della
Vigilia precedute da
mezz’ora di veglia. Animano le due funzioni il
coro dell’oratorio e il coro Anghelion. Sabato
Messa solenne, alle 10,30,
nella chiesa plebana, poi
alle 17, nel quartiere di
San Nicola, e alle 18 in
chiesa plebana. Domenica, la Messa delle 10,30 è
animata dal coro dell’oratorio, alle 18 animata dal
Gruppo famiglia.
La Montanara
e «I Famèi»
fan risuonare
i canti di Selvino
A
Selvino
Musica e folclore, a Selvino, per una
due giorni all’insegna della tradizione popolare. Si parte questa sera alle 20,30 nella sala congressi del
municipio, con l’esibizione del corpo musicale «La Montanara».
Il gruppo, forte di oltre 30 elementi che da quarant’anni, insieme al gruppo de «I Famèi»
(in tradizionale costume contadino) accompagna i momenti
più significativi della vita selvinese, offrirà un repertorio vario
e accattivante, in grado di soddisfare tutte le richieste del pubblico: canzoni popolari, ballate
contadine, melodie della tradizione italiana, nonché i brani
più famosi dell’atmosfera natalizia.
Il 26 dicembre, invece, giorno di Santo Stefano, protagonista sarà il gruppo folcloristico
del corpo musicale «La Montanara», che alla 16 sfilerà per le
vie del paese. Ci saranno anche
i «famèi» che richiamano alla
memoria la vita montanara.
Erano infatti giovani contadini
che, in cambio di vitto e alloggio,
lavoravano nelle cascine e nelle
malghe, governando le bestie.
Giovani alla prima occupazione,
ma anche immigrati da altri
Paesi, vivevano nelle case dei
contadini, condividendo le loro
giornate e le loro fatiche. Durante la sfilata, concerti estemporanei della banda. ■
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