Formazione Specifica Autotrasportatori FORMAZIONE SPECIFICA AUTOTRASPORTATORI Ai sensi dell’art. 36/37 D. Lgs 81/08 e s.m.i 1. PREMESSA ............................................................................................. 2 2. LE PRINCIPALI CAUSE DI INCIDENTI .................................................... 2 3. SONNO E STANCHEZZA ........................................................................ 2 4. STATO DI EBREZZA ............................................................................... 3 5. MANOVRE DEL CAMION ........................................................................ 3 6. SALITA E DISCESA DAL CAMION ......................................................... 3 7. ALCUNE DEFINIZIONI... ......................................................................... 3 8. RIPOSI INTERMEDI ................................................................................. 4 9. RIPOSI GIORNALIERI ............................................................................. 4 10. RIPOSI SETTIMANALI ............................................................................ 4 11. OBBLIGHI AUTOTRASPORTATORI ...................................................... 4 12. OBBLIGHI PER LE IMPRESE.................................................................. 5 13. SORVEGLIANZA SANITARIA ................................................................. 5 Pagina 1 di 5 www.eclogaitalia.it Formazione Specifica Autotrasportatori 1. PREMESSA La gestione dei rischi in materia di sicurezza e salute sul lavoro per gli autotrasportatori del settore del trasporto stradale può risultare particolarmente ardua; ciò è dovuto al fatto che essi svolgono un'attività lavorativa lontano da una base fissa, che li porta a dover fronteggiare i pericoli del traffico nonché un'ampia serie di altri rischi difficilmente controllabili. Tuttavia, osservando alcune norme di buona pratica è possibile prevenirli. Questo opuscolo può essere utilizzato dai datori di lavoro per informare correttamente sui principali rischi i lavoratori operanti in questo particolare comparto. 2. LE PRINCIPALI CAUSE DI INCIDENTI L’incidente stradale è il rischio per eccellenza, in quanto il lavoro si svolge sulla strada, pertanto: Strada = luogo di lavoro Automezzo = attrezzatura di lavoro Incidente stradale = infortunio stradale potendo coinvolgere terzi, gli infortuni stradali risultano un pericolo non solo per i lavoratori, ma anche per la comunità. Molteplici le cause d’incidente, poche importanti regole da seguire per cercare di evitarli. E’ certamente necessaria una conoscenza: delle norme della strada e di quelle comportamentali dettate dal buon senso; delle criticità come la non conoscenza della miglior conduzione dell’automezzo nelle varie condizioni ambientali e stradali; delle necessarie manutenzioni del mezzo guidato. Tra le principali cause d’incidente vi è la distrazione, intesa come calo di attenzione alla guida, che può essere provocata da vari fattori: stanchezza dovuta a mancato riposo, patologie, allo stress, ai ritmi di lavoro, ecc.; strumenti tecnologici presenti nell’abitacolo del veicolo e che spostano l’attenzione dalla strada (navigatore satellitare, telefono cellulare, videofonino, radio, computer portatile); alterazioni delle condizioni psicofisiche dovute all’assunzione di sostanze quali ad esempio alcol, droghe, farmaci, ecc. 3. SONNO E STANCHEZZA Il sonno e la stanchezza sono tra i nemici più pericolosi per chi guida, causando la riduzione della vigilanza e provocando colpi di sonno. Li possiamo prevenire: mettendosi alla guida riposati; evitando di guidare per troppo tempo consecutivamente (2-3 ore); ascoltando i segnali che il nostro corpo ci manda, ad esempio la difficoltà nel tenere aperti gli occhi, nel ricordarsi i riferimenti della strada appena percorsa; prendendo delle precauzioni (temperatura fresca nell’abitacolo, dieta leggera evitando di bere alcol). E’ importantissimo alimentarsi correttamente. Quando si deve guidare a lungo, evitate di appesantirvi troppo. Mantenersi in forma ed avere un sano stile di vita. Pagina 2 di 5 www.eclogaitalia.it Formazione Specifica Autotrasportatori 4. STATO DI EBREZZA Chi guida sotto l’influenza dell’alcol ha un rischio maggiore di restare coinvolto in un incidente stradale rispetto ai soggetti sobri. Non esistono quantità sicure dell’assunzione di alcol. Se si è bevuto, è opportuno aspettare prima di mettersi alla guida. I tempi di “smaltimento” sono lenti: per metabolizzare una unità alcolica (quantità di alcol contenuta in un bicchiere, mediamente 12 grammi di alcol puro) sono necessarie da 1 a 2 ore. L’assunzione di alcool oltre i limiti di legge può provocare pericolose alterazioni della visione. Ancora più gravi sono le alterazioni visive causate dalle sostanze stupefacenti (in particolare dagli allucinogeni). L’assunzione di alcol modifica la percezione della visione distorcendo le immagini e riducendo il campo visivo laterale (effetto tunnel). Inoltre, l’assunzione di sostanze inebrianti e stupefacenti ritardano il tempo di frenata, la luce viene percepita con più intensità e chi guida è portato a chiudere gli occhi e a perdere il controllo del volante. La guida in stato di ebbrezza è una violazione grave, non solo quale comportamento antigiuridico, ma anche per gli effetti che può produrre verso se stessi e verso gli altri. 5. MANOVRE DEL CAMION I principali pericoli durante la manovra dei camion sono dovuti a: Schiacciamento , investimento di persone durante la manovra di accostamento alla banchina di carico; Urto contro strutture, mezzi. 6. SALITA E DISCESA DAL CAMION Comportamenti scorretti, specialmente nel discendere dalla cabina di guida, possono provocare danni principalmente agli arti inferiori (distorsioni, fratture) e al rachide (schiacciamenti vertebrali). La corretta procedura di sicurezza per scendere dalla cabina di guida prevede l’utilizzo delle apposite maniglie e poggiapiedi, scendendo sempre con il viso rivolto verso la cabina. Sono da evitare assolutamente le discese a terra con un balzo o con la faccia rivolta verso l’esterno. Tali manovre scorrette, effettuate dopo lungo periodo di immobilità a bordo, comportano grave rischio per le articolazioni degli arti inferiori. Nella salita/discesa dal cassone per eventuali operazioni di controllo e/o ancoraggio del carico vanno utilizzate apposite scale. 7. ALCUNE DEFINIZIONI... periodo di guida giornaliero è il tempo complessivo di guida che intercorre tra il termine di un periodo di riposo, o un’interruzione, fino all’inizio del periodo di riposo seguente. periodo di guida settimanale non deve superare le 60 ore previste dalla Direttiva 2002/15/CE, o comunque non superare le 90 ore nell'arco di 2 settimane. settimana deve intendersi il periodo di tempo <<compreso tra le ore 00:00 di lunedì e le ore 24:00 della domenica>>. Pertanto, il limite giornaliero di durata per chi guida è 9 ore al giorno, e al massimo 10 ore per 2 volte alla settimana. Pagina 3 di 5 www.eclogaitalia.it Formazione Specifica Autotrasportatori 8. RIPOSI INTERMEDI Dopo un periodo di guida di 4 ore e mezza, l’autista deve fermarsi per almeno 45 minuti consecutivi, a meno che non inizi un periodo di riposo. Tale interruzione può essere sostituita da un’interruzione di almeno 15 minuti, seguita da un’interruzione di almeno 30 minuti: le due interruzioni devono comunque essere intercalate nel periodo di 4 ore e mezza. Da ciò ne consegue che un lavoratore può guidare per 2 ore e poi fermarsi per 15 minuti, riprendere a guidare e rifermarsi dopo altre 2 ore mezza per 30 minuti, oppure guidare 4 ore e mezza e poi fermarsi per 45 minuti. 9. RIPOSI GIORNALIERI In riferimento ai riposi giornalieri, il Regolamento stabilisce che nell’istante in cui il conducente prende in consegna il veicolo deve godere di un periodo di riposo giornaliero “regolare” pari ad 11 ore. In caso di multi presenza, cioè a bordo del veicolo sono presenti almeno due conducenti, i conducenti devono aver effettuato un nuovo periodo di riposo giornaliero di almeno 9 ore nell’arco di 30 ore dal termine di un periodo di riposo giornaliero o settimanale 10. RIPOSI SETTIMANALI Prevede che nel corso di due settimane consecutive i conducenti devono effettuare almeno due periodi di riposo settimanale “regolare” (pari a 45 ore), oppure, un periodo di riposo settimanale regolare (45 ore) ed un periodo di riposo settimanale ridotto di almeno 24 ore. In trasferta il periodo di riposo giornaliero e quelli settimanali ridotti possono essere effettuati nel veicolo, purché questo sia dotato delle opportune attrezzature per il riposo di tutti i conducenti e sia in sosta. 11. OBBLIGHI AUTOTRASPORTATORI Gli autotrasportatori devono: rispettare le norme comportamentali /procedure di lavoro previste dal proprio datore di lavoro; utilizzare mezzi aventi dispositivi/presidi di sicurezza e di lavoro in perfetta efficienza; procedere con prudenza rispettando i limiti di velocità e la segnaletica stradale e di sicurezza, seguendo i percorsi opportunamente indicati per raggiungere i punti di carico/scarico; prestare attenzione alle manovre di retromarcia, che dovranno essere effettuate solo se si ha un’ampia visuale e previa segnalazione acustica; in caso di visuale di manovra insufficiente richiedere l’ausilio di altro personale per l’effettuazione della manovra; prestare attenzione agli altri mezzi di trasporto (es. carrelli elevatori) parcheggiare solo dove consentito ed espressamente indicato; spegnere i motori durante le soste e durante le attività di carico; indossare i DPI richiesti per le specifiche attività ed il luogo di lavoro; effettuare la pulizia dei propri mezzi che si siano eventualmente sporcati durante il carico/scarico, senza diffondere polvere e/o materiale nell’ambiente circostante. Pagina 4 di 5 www.eclogaitalia.it Formazione Specifica Autotrasportatori 12. OBBLIGHI PER LE IMPRESE Taratura del tachigrafo digitale presso un’officina autorizzata entro due settimane dall’immatricolazione del veicolo; Equipaggiare il veicolo con apparecchi di controllo omologati e in buono stato di funzionamento; Organizzare il lavoro dei conducenti nel rispetto delle regole stabilite per i tempi di guida e di riposo; Informare il lavoratore della disciplina dell’orario di lavoro, dei contratti collettivi, di tutte le condizioni del rapporto di lavoro e circa il funzionamento dell’apparecchio di controllo; Controllare che gli autotrasportatori alle loro dipendenze rispettino i tempi di guida e di riposo secondo quanto stabilito dalle vigenti disposizioni comunitarie; Vigilare sul corretto uso dell’apparecchio di controllo Si ricorda che nell’attività di autotrasporto, come nelle altre attività, rientra l’obbligo dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Il lavoratore è destinatario di una tutela globale che in caso di infortuni lesivi interviene offrendo ogni prestazione sia sanitaria che economica secondo la normativa vigente. Le aziende possono, investendo in sicurezza, beneficiare di riduzione dei premi assicurativi e, inoltre, concorrere per beneficiare dei finanziamenti alle imprese erogati dall’INAIL. L’Istituto annualmente pubblica dei bandi di concorso ai quali possono partecipare micro imprese e piccole medie imprese che investono in sicurezza. 13. SORVEGLIANZA SANITARIA Gli autotrasportatori sono sottoposti al piano di sorveglianza sanitaria, definito dal medico competente. Tra i vari accertamenti, è necessario, verificare, da parte del medico competente, l’assenza di “tossicodipendenza o assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope” come misura di sicurezza preventiva degli incidenti, per l’incolumità del lavoratore e di terze persone che potrebbero essere coinvolte. Pagina 5 di 5 www.eclogaitalia.it