Neuroscienze, Dislessia, Scuola Giacomo Stella I.RI.D.E. (Università di Modena-Reggio Emilia, Università di Urbino) Neuroscienze, Dislessia, scuola • Aurora, 4^ elementare • La dislessia dal punto di vista delle neuroscienze • La dislessia in classe • L’insegnante e la dislessia La dislessia evolutiva (Lyon, Shaywitz & Shaywitz 2003) La Dislessia è una disabilità specifica dell’apprendimento di natura neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente e da abilità scadenti nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà tipicamente derivano da un deficit nella componente fonologica del linguaggio che è spesso inattesa in rapporto alle abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza generale. DISGRAFIA -disortografia Ma che cosa sono veramente i disturbi specifici di apprendimento? L’apprendimento • Incremento dell’efficienza di un atto in seguito all’esperienza. • La modificazione si realizza per il semplice fatto che il soggetto opera, non è il risultato di un processo consapevole e volontario, è un fenomeno accessorio all’azione, ineluttabile. • L’incremento di efficienza è proporzionale al numero delle esperienze e alla loro vicinanza. • Il successo spontaneo tende a produrre disponibilità a ripetere e in generale, disponibilità verso l’azione. Efficienza di un atto • • • • Elevato grado di precisione Basso impegno attentivo Velocità di esecuzione Mantenimento di uno standard di risposta elevato Requisiti per l’apprendimento • Efficienza del sistema che realizza la funzione • Adeguatezza degli stimoli • Frequenza dell’attività (allenamento) Disabilità di apprendimento • A causa di un deficit di mantenimento della traccia, l’incremento di efficienza non è risultato automatico dell’esposizione agli stimoli, non è accessorio all’azione • L’esperienza non viene accumulata • L’allenamento non sortisce l’effetto atteso • La prestazione non è standard, ma si manifesta in modo incostante, occasionale, e richiede uno sforzo attentivo volontario • Il raggiungimento dello standard prestazionale richiede tempi molto lunghi e non sempre viene raggiunto Quale può essere la causa della disabilità di apprendimento? • Efficienza del sistema che realizza la funzione • Adeguatezza degli stimoli • Frequenza dell’attività (allenamento) Struttura sillabica complessa semplice nomi Paese trasparente Finlandia Grecia Italia Spagna Portogallo profonda Francia 1 2 Austria trasparente Germania Norvegia Islanda Svezia Olanda profonda Danimarca 1 Scozia 2 1 2 % 98.17 (4.09) 96.59 (5.90) 94.88 (17.54) 94.17 (10.29) 77.19 (19.45) 72.47 (27.57) 98.47 (4.67) 97.08 (4.94) 97.42 (4.90) 91.53 (16.55) 93.39 (9.15) 93.56 (9.31) 92.66 (7.10) 70.94 (26.78) 92.22 (13.88) 32.59 (24.83) 79.07 (18.32) Sec/item 1.38 (0.91) 1.60 (0.63) 2.18 (1.18) 1.40 (1.23) 3.44 (2.44) 7.07 (10.87) 1.00 (0.29) 1.34 (0.64) 1.35 (0.74) 2.13 (1.39) 2.36 (1.65) 2.64 (2.57) 2.02 (0.84) 1.15 (1.03) 1.18 (1.40) 8.19 (6.08) 2.11 (1.40) Struttura sillabica complessa semplice P. funzione Paese trasparente Finlandia Grecia Italia Spagna Portogallo profonda Francia 1 2 Austria trasparente Germania Norvegia Islanda Svezia Olanda profonda Danimarca 1 2 Scozia 1 2 % 98.41 (3.43) 98.61 (2.97) 95.76 (16.61) 95.28 (9.71) 69.88 (20.77) 85.68 (20.87) 100 (0.00) 97.86 (4.42) 98.02 (3.77) 92.08 (14.23) 94.74 (8.58) 96.67 (4.81) 98.2 (5.03) 71.20 (29.93) 92.92 (10.45) 35.18 (26.23) 73.70 (21.34) Sec/item 1.38 (0.91) 1.60 (0.63) 2.18 (1.18) 1.40 (1.23) 3.44 (2.44) 7.04 (10.87) 1.00 (0.29) 1.34 (0.64) 1.35 (0.74) 2.13 (1.39) 2.36 (1.65) 2.64 (2.57) 2.02 (0.84) 1.15 (1.03) 1.18 (1.40) 8.19 (6.08) 2.11 (1.40) La dislessia è una disabilità invisibile • Senza marcatori biologici evidenti • Il discrimine tra un cattivo lettore e un dislessico è difficile da individuare • Varia nel tempo • Varia a seconda delle richieste La dislessia non ha identità sociale fuori dalla scuola Perché la dislessia è una disabilità inaccettabile per la scuola? • Contrasta con l’idea ingenua di apprendimento – L’onnipotenza pedagogica che a volte assale l’insegnante nasce dall’idea che: • insegnamento e apprendimento siano due facce della stessa medaglia • Tutto ciò che può essere insegnato, può essere appreso • Tutto ciò che viene insegnato, viene appreso come viene insegnato Perché la dislessia è una disabilità inaccettabile per la scuola? • Ostacola l’uso degli strumenti indispensabili per l’accessibilità della conoscenza Perché la dislessia è una disabilità inaccettabile per la scuola? • Gli insegnanti di primaria non hanno un modello chiaro sull’acquisizione della lettura e della scrittura – Oscillano fra un eccesso di tolleranza delle differenze individuali (al termine della 1^ el.) – Un eccesso di rigidità improvviso al termine della 2^ el La dislessia è il risultato della scarsa esposizione alla lettura? • No, perché i bambini di 1^ primaria di oggi, dopo un anno di scuola, il 95 % delle parole che vengono loro presentate • No, perché, nonostante le interruzioni dell’attività, i bambini di 1^ primaria non regrediscono nella lettura la dislessia in classe Differenze di ritmo nell’acquisizione degli apprendimenti Come vive in classe questo alunno? Sempre in affanno La distanza aumenta Solo difficoltà e frustrazioni Affidarsi al sostegno? Rallentare il ritmo della classe? ….tutte tartarughe? Uso di materiali • Usare un registratore • Chiarire o semplificare le consegne scritte • Presentare una piccola quantità di lavoro • Evidenziare le informazioni essenziali • Prevedere attività pratiche addizionali • Fornire un glossario per aree di contenuto Uso della didattica interattiva • • • • Uso di procedure di insegnamento esplicite Ripetizione della consegna Mantenimento delle routine giornaliere Consegna di una copia degli appunti della lezione • Dare agli studenti un organizzatore grafico • Uso di istruzioni passo-a- passo • Combinazione simultanea di informazioni verbali e visive (libri digitali, lavagna luminosa) Favorire la performance della studente • Cambia la modalità di risposta – Usa il computer – Le interrogazioni orali e non le verifiche scritte • Consegna uno schema della lezione • Incoraggia l’uso di calendari per le valutazioni • Ridurre l’atto del copiare fornendo informazioni ed attività in opuscoli o fogli di lavoro • Permetti l’uso di ausili didattici (enciclop. multim.) • Mostra esempi del lavoro Il gruppo classe come risorsa • Usa l’apprendimento mediato dai pari • Incoraggia la condivisione degli appunti • Usa in modo flessibile il tempo di lavoro scolastico • Prevedi una pratica addizionale per gruppi • Cambia o adatta le modalità valutative • Utilizza gli ausili didattici per l’intera classe La dislessia evolutiva dopo la scuola elementare: perché tanti problemi? L’evoluzione del bambino con dislessia sembra paradossale: la lettura migliora ma i problemi scolastici aumentano. Perché? La DE dopo la scuola elementare • Perché con il procedere della scolarizzazione la lettura è sempre più importante per fissare i contenuti delle varie discipline • Perché la scuola procede con tempi troppo rapidi per i dislessici • Perché le modalità di verifica adottate dalla scuola implicano maggiormente la lettura Gli insegnanti e la dislessia Cosa devono sapere gli insegnanti? • Non tocca agli insegnanti diagnosticare la dislessia • Tocca agli insegnanti identificare i campanelli d’allarme • Tocca agli insegnanti saper insegnare a chi non apprende autonomamente. • Il bambino dislessico è un problema di competenza della scuola e dell’insegnante L’insegnante e la dislessia • L’insegnante è la figura chiave perché: – il dislessico manifesta i duoi problemi lungo l’arco di tutta la scolarità – L’insegnante è in grado di garantire un cambiamento della didattica – L’insegnante è in grado di garantire frequenza quotidiana nell’intervento individualizzato