BREVE DESCRIZIONE DEL PROGETTO CASERTA AIB S.V.G.- GARANZIA GIOVANI Settore d’intervento PROTEZIONE CIVILE Area d’intervento PREVENZIONE INCENDI Descrizione del contesto Obiettivo generale Ogni anno decine di migliaia di ettari di bosco bruciano a causa di incendi di natura dolosa o colposa, legate alla speculazione edilizia, o all’incuria e alla disattenzione dell’uomo. Negli ultimi trent’anni è andato distrutto il 12% del patrimonio forestale nazionale. Le conseguenze per l’equilibrio naturale sono gravissime e i tempi per il riassetto dell’ecosistema forestale e ambientale molto lunghi. Le alterazioni delle condizioni naturali del suolo causate dagli incendi favoriscono inoltre i fenomeni di dissesto dei versanti provocando, in caso di piogge intense, lo scivolamento e l'asportazione dello strato di terreno superficiale. Sotto l'aspetto tecnico, gli incendi di cui si parlerà comprendono sia gli incendi boschivi propriamente detti sia gli incendi territoriali, cioè l'incendio di pascolo, di incolto, di ex coltivo, di sterpaglia, di formazione sub forestale che necessitano di tecniche di approccio e di lotta diverse, che si sviluppano in ambiente completamente diverso, con rischi e pericoli diversi. Entrambi i tipi di incendio invece, poiché possono rappresentare un vero pericolo sia per la popolazione che per l'ambiente, devono essere spenti al loro primo insorgere e nel più breve tempo possibile. La prevenzione è la strategia principale per poter, quanto meno, tenere sotto controllo il fenomeno degli incendi dato per scontato che l'incidente o il caso fortuito sono sempre possibili. Gli incendi conseguono ad un insieme di fattori tra cui alcuni predispongono la possibilità che il fuoco avvenga mentre altri determinano l'innesco della combustione. I fattori predisponenti sono riconducibili alle caratteristiche della vegetazione e ai fenomeni che le fanno assumere condizioni di secchezza tali da potere bruciare; i fattori di innesco sono, invece,soprattutto legati al comportamento umano e riconducili ad azioni umane dolose o colpose; OBIETTIVO GENERALE L’obiettivo principale del progetto è, pertanto, quello di limitare l’accadimento di incendi boschivi, attraverso il soddisfacimento dei seguenti obiettivi specifici: 1) ottimizzare le attività di antincendio boschivo, attraverso: potenziamento della partecipazione civica incremento dell’avvistamento miglioramento della conoscenza del territorio 2) Obiettivi specifici migliorare la percezione dell’emergenza, attraverso: sensibilizzazione dei giovani in età scolare sensibilizzazione delle componente agricola Primo Obiettivo Specifico La prima azione (potenziamento della partecipazione civica) mira a incrementare il numero di giovani che prestano il loro tempo alle attività di avvistamento incendi, tramite incontri specifici presso i complessi scolastici; è destinato agli studenti degli ultimi anni degli istituti superiori. Le attività mirano a coinvolgere, in maniera fattiva almeno il 5% della popolazione scolastica individuata in target, ed aumentare così l’intero corpus di volontari che opera sui territori. La seconda azione (incremento dell’avvistamento) mira ad aumentare il servizio di avvistamento degli incendi boschivi, proponendosi di aumentare la copertura del territorio grazie al contributo delle maggiori risorse. La terza azione (miglioramento della conoscenza del territorio) ha lo scopo di monitorare lo stato dei sentieri e delle fasce tagliafuoco presenti, al fine di assicurare la praticabilità nella stagione dell’AIB nonché facilitare la programmazione degli interventi di pianificazione e di manutenzione. Secondo Obiettivo Specifico L’azione proposta mira a promuovere le buone pratiche per preservare l’ambiente dall’accadimento di incendi colposi attraverso degli incontri mirati con la popolazione scolastica e tarati sull’effettivo target (sensibilizzazione dei giovani in età scolare), nonché per la popolazione agricola (sensibilizzazione delle componente agricola). A supporto di questa attività, verranno realizzati degli opuscoli informativi, a seconda del target di riferimento, di modo da, sia mantenere viva l’attenzione anche al di fuori dell’orario scolastico ed investire di interesse anche i genitori, sia per avere un riferimento operativo stabile per le pratiche di pulizia e di gestione dei fondi agricoli, oltre che le possibili sanzioni a cui i soggetti possono essere sottoposti per una gestione/pratica sbagliata. Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Principali attività Primo Obiettivo Specifico: ottimizzare le attività di antincendio boschivo Azione A: potenziamento della partecipazione civica Attività A.1: Organizzazione preliminare I volontari supporteranno il responsabile logistico sia in fase organizzativa, nelle riunioni e nella redazione del materiale informativo e nel coordinamento della attività. Attività A.2: Incontri con gli studenti I volontari supporteranno il Responsabile nella fase organizzativa, e saranno inoltre presenti durante gli incontri assicurandone il corretto svolgimento. Inoltre si preoccuperanno di verificare le iscrizioni effettive presso le associazioni del territorio (come verifica dell’azione di progetto). Azione B: incremento dell’avvistamento Attività B.1: Organizzazione della campagna AIB I volontari supporteranno i responsabili nelle preparazioni propedeutiche all’attività di avvistamento successiva. Attività B.2: Esecuzione della campagna AIB I volontari parteciperanno attivamente alla campagna AIB in affiancamento al personale esperto, con cui condividono le esperienze e le attività. Si preoccuperanno di redigere i resoconti in relazione alle attività di propria competenza. Azione C: miglioramento della praticabilità del territorio Attività C.1: Monitoraggio dei sentieri I volontari collaboreranno all’organizzazione delle attività, parteciperanno al controllo dei sentieri e si preoccuperanno, per quanto di competenza, a redigere i resoconti. Collaboreranno alla preparazione delle nuove cartografie dei sentieri. Attività C.2: Valutazione dei viali tagliafuoco I volontari supporteranno il responsabile nelle attività organizzative e di segreteria. Inoltre accompagneranno fattivamente le risorse per la verifica dello state dell’arte, e collaboreranno all’elaborazione dei report. Secondo Obiettivo Specifico: migliorare la percezione dell’emergenza Azione D: sensibilizzazione dei giovani in età scolare Attività D.1: Organizzazione preliminare I volontari supporteranno il responsabile logistico sia in fase organizzativa, nelle riunioni e nella redazione del materiale informativo e nel coordinamento della attività. Attività D.2: Incontri con gli studenti I volontari supporteranno il Responsabile nella fase organizzativa, e saranno inoltre presenti durante gli incontri assicurandone il corretto svolgimento. Azione E: sensibilizzazione della componente agricola Attività E.1: Organizzazione preliminare I volontari supporteranno il responsabile logistico sia in fase organizzativa, nelle riunioni e nella redazione del materiale informativo e nel coordinamento della attività. Attività E.2: Distribuzione delle informazioni I volontari supporteranno il Responsabile nella fase organizzativa, e saranno impegnati in supporto sia nella fase preliminare di definizione del target, sia nella consegna del materiale. Attività E.3: Risultanze I volontari supporteranno il Responsabile nella fase organizzativa, e saranno impegnati in supporto nella fase di follow up.