Le parole chiave per orientarsi Abbinamento Matching In uno studio caso controllo, i casi e i controlli sono detti "abbinati" o "appaiati" quando i controlli sono scelti in base a particolari somiglianze con i soggetti individuati come casi, per esempio scegliendo soggetti di controllo dello stesso gruppo d'età e sesso dei casi. Casi e controlli sono resi simili al fine di evitare che alcune caratteristiche confondano l'effetto di interesse. Abstract Abstract Riassunto di uno studio/rapporto e dei relativi risultati. Un riassunto di buona qualità esplicita le finalità dello studio, il motivo per cui i ricercatori si sono posti questo obiettivo e i risultati più rilevanti. Negli articoli scientifici il riassunto segue in genere una struttura precisa, che si articola in: obiettivo dello studio; disegno dello studio (materiali e metodi); setting (contesto in cui è stato condotto lo studio, ad esempio medicina del territorio o medicina ospedaliera); partecipanti; principali misure di esito; risultati; conclusioni. Accertamento Ascertainment Valutazione dei risultati. Un possibile bias (distorsione) di accertamento può accadere quando c'è una differenza nel processo di valutazione del risultato: se per esempio in uno studio i ricercatori di un ospedale sono più capaci di rilevare quante persone manifestano un particolare risultato. Aderenza Indica quanto un soggetto segue una prescrizione, farmacologica o assistenziale. Vedi Compliance Aggiustamento Procedura per produrre una misura statistica in cui gli effetti delle differenze nella composizione delle popolazioni confrontate sono minimizzati con l'uso di metodi statistici. Esempi sono gli aggiustamenti che si ottengono con i metodi di regressione e standardizzazione. L'aggiustamento spesso si applica ai tassi o ai rischi relativi per esempio per tenere in considerazione la differente distribuzione per età delle popolazioni che si confrontano. Analisi come "battuta di pesca" Analisi delle corrispondenze Data dredging Procedimento che consiste nel tentare tutte le possibili analisi statistiche dei dati per ottenere un risultato statisticamente significativo. Metodo di analisi applicato allo studio di tabelle di dati le cui caselle contengono valori di frequenza (numeri reali positivi) o di presenza-assenza ("1" e "0"). L'analisi delle corrispondenze consente di estrarre nuove variabili, dette fattori, che hanno la proprietà di riassumere in modo ordinato l'informazione rilevante contenuta nelle innumerevoli caselle delle tabelle dati. Analisi dei cluster Analisi che produce una raccolta di insiemi disgiunti ed esaustivi (cluster) dall'insieme originario degli oggetti. Analisi discriminante Analisi che permette di classificare un nuovo caso in un gruppo predefinito, in funzione di un certo numero di variabili. Per esempio di classificare un nuovo paziente, una volta valutate le sue variabili cliniche, in uno dei due gruppi in cui sono suddivisi i pazienti colpiti dalla sua stessa malattia: quelli guariti senza postumi e quelli che presentano postumi. Analisi di sensibilità Nelle metanalisi, analisi che rispondono al quesito "Cosa succederebbe se…?". Per esempio "come varierebbero i risultati se si alzasse la soglia di inclusione?" Analisi in base al trattamento assegnato Intention to treat analysis Tipo di analisi statistica dei dati di uno studio clinico in cui vengono valutati tutti i soggetti in base al trattamento a cui erano stati originariamente assegnati, indipendentemente dal fatto che abbiamo seguito o meno il trattamento fino alla conclusione dello studio. Analisi in base al trattamento assegnato Intention to treat analysis Tipo di analisi statistica dei dati di uno studio clinico in cui vengono valutati tutti i soggetti in base al trattamento a cui erano stati originariamente assegnati, indipendentemente dal fatto che abbiamo seguito o meno il trattamento fino alla conclusione dello studio. Analisi in base al trattamento ricevuto (per protocol) Analisi multivariata Tipo di analisi statistica dei dati di uno studio clinico in cui sono valutati solo i soggetti per i quali si hanno tutti i dati completi, dall'inizio alla conclusione dello studio. I soggetti vengono valutati in base al trattamento che hanno effettivamente seguito, indipendentemente dal trattamento originariamente assegnato. Multivariate analysis Analisi statistica che valuta l'effetto di un insieme di variabili indipendenti (o predittive) su una o più variabili dipendenti (o di risultato). Il principale vantaggio dell'analisi multivariata è che permette di apprezzare simultaneamente e indipendentemente gli effetti di tutte le variabili considerate, depurandoli dalle reciproche interferenze. Inoltre permette di valutare i diversi effetti di insiemi di variabili in grado di interferire tra loro in termini di sinergie positive o negative. L'analisi multivariata è una delle tecniche più robuste di controllo a posteriori dei fattori di confondimento. Le tecniche di analisi multivariata più note sono la regressione lineare multipla, la regressione logistica multipla, l'analisi discriminante, l'analisi dei cluster e l'analisi delle corrispondenze. Analisi secondo il peggiore scenario ipotizzabile Analisi dei dati che permette di tenere in considerazione l'effetto dei pazienti di cui non si conosce l'esito finale. Serve per stabilire se la perdita al follow-up di una certa percentuale di soggetti altera la validità della ricerca. Generalmente si ritiene che non alteri la validità se la perdita è inferiore al 5%, alteri la validità se superiore al 20%; è da stabilire caso per caso se la perdita varia tra il 5% e il 20%. Un modo più preciso è analizzare i dati immaginando il peggiore scenario possibile: ovvero immaginare che nel gruppo con i risultati migliori tutti i persi al follow-up siano stati insuccessi, mentre nel gruppo con i risultati peggiori tutti i persi al follow-up siano stati successi. Se l'analisi non modifica il senso dei risultati ottenuti le conclusioni dello studio possono ancora essere ritenute valide. Analisi secondo la randomizzazione vedi Analisi per intenzione al trattamento Anni di vita persi Differenza tra l'aspettativa di vita della popolazione o del gruppo a cui appartiene il soggetto e l'effettiva età del soggetto all'epoca del decesso. Appaiamento vedi Abbinamento Associazione Beneficio relativo Association La relazione conosciuta fra due o più variabili. Un'associazione si dice positiva quando la presenza di una situazione aumenta all'aumentare dell'altra variabile o situazione (per esempio l'associazione tra fumo e cancro del polmone). Un'associazione è negativa quando, all'aumentare di una variabile, l'altra variabile o situazione diminuisce. Rapporto tra la frequenza di evento favorevole nel gruppo dei trattati e nel gruppo dei non trattati. Esprime la forza dell'associazione tra trattamento ed esito. Un valore superiore a 1 indica un beneficio, un valore inferiore a 1 ha il significato di un rischio. Un valore pari a 1 indica l'indifferenza tra i due trattamenti. Beta vedi Errore beta Bias/Distorsione (vizio) Errore sistematico presente in uno studio, che si ripercuote sui suoi risultati determinando uno scarto tra risultati ottenuti e quelli che si sarebbero dovuti ottenere in assenza di tale errore. I tre errori sistematici più importanti sono: a) bias di selezione, quando il campione indagato è stato scelto e assemblato in modo errato; b) bias di misurazione, quando i metodi o gli strumenti di misurazione non sono adeguati al campione e all'obiettivo dello studio, o sono imprecisi, o sono diversi tra i pazienti studiati; c) bias da effetti estranei, quando è presente un fattore estraneo di confondimento. Bias di pubblicazione Distorsione presente nella letteratura medica dovuta al fatto che gli studi vengono pubblicati in base a criteri di selezione non casuali, che favoriscono alcuni tipi di studi rispetto ad altri. Per esempio, gli studi i cui risultati sono positivi e dimostrano l'efficacia di un trattamento hanno maggiore probabilità di essere accettati e pubblicati dalle riviste scientifiche rispetto agli studi i cui risultati dimostrano che un trattamento è inefficace. I risultati pubblicati sulle riviste scientifiche, a causa del bias di pubblicazione, tendono quindi a enfatizzare i risultati positivi: questo rappresenta una grande insidia per chi conduce le revisioni degli studi se queste vengono basate solamente sugli studi pubblicati. Bilanciato Equipoise Braccio di trattamento Arm È la valutazione di una condizione di incertezza in cui ci si domanda, bilanciando pro e contro, se un trattamento o un'azione fa o meno quello che si attende. Gruppo di persone che participano a uno studio secondo determinati criteri e modalità. Uno studio clinico controllato ha almeno due braccia di trattamento: nel braccio (o gruppo) sperimentale le persone ricevono il trattamento di cui si sta provando l'efficacia; nel braccio (o gruppo) di controllo le persone ricevono il trattamento standard corrente o un placebo. Campione di convenienza Convenience sample Popolazione (gruppo di soggetti) studiata perché accessibile con facilità, ciò potrebbe rendere il campione non rappresentativo della popolazione cui appartiene, poiché non viene scelto a caso. Un campione di convenienza potrebbe essere tutti i soggetti ricoverati in un determinato ospedale. Campione random Random sample Campione di soggetti scelto in modo casuale (random) all'interno della popolazione di riferimento affinché sia rappresentativo della popolazione, cioè abbia le stesse caratteristiche. Ciò significa che ogni soggetto della popolazione ha una probabilità uguale agli altri di essere coinvolto nell'indagine. Cecità vedi Studio in cieco Comitato di monitoraggio dei dati Data monitoring commettee Comitato di esperti scelto per controllare periodicamente i risultati di uno studio clinico durante il suo svolgimento. Il comitato valuta, in accordo con l'andamento dello studio, se lo studio deve continuare o arrestarsi. Uno studio potrebbe essere interrotto dal comitato di monitoraggio dei dati se un trattamento fosse decisamente efficace o nocivo, e pertanto negarlo o fornirlo ai partecipanti allo studio diventerebbe non etico. Comorbidità Co-morbidity Presenza in un soggetto di malattie o condizioni diverse da quella in studio che possono influenzare i risultati. Compliance Confondente Termine che indica quanto e se un soggetto segue il trattamento prescritto. Confounder or confounding variable Fattore o effetto che distorce l'associazione causale tra trattamento e risultato. Accade così di attribuire al trattamento effetti causati invece dal fattore confondente. Per esempio se un gruppo di soggetti sta ricevendo più terapie, sarebbe possibile confondere l'effetto di una terapia con l'effetto dell'altra. Confondimento vedi Confondente Confronto vedi Gruppo di controllo Contaminazione Contamination Si verifica quando il trattamento, farmacologico o meno, assegnato a un gruppo è usato anche da qualcuno o da tutti i membri dell'altro gruppo. Controlli Controls vedi Gruppo di controllo Controlli storici Historical control Paragone tra un gruppo di soggetti che sta ricevendo un trattamento e un gruppo simile storico cioè raccolto o pubblicato in un periodo precedente, che non ha ricevuto il trattamento. Criteri di Esclusione Caratteristiche che non devono essere presenti perché un soggetto possa essere coinvolto in uno studio. I criteri di esclusione si riferiscono generalmente alla presenza di particolari condizioni, per esempio: età, patologie, disturbi o trattamenti in atto. Criteri di Inclusione Caratteristiche che devono essere presenti perché un soggetto possa essere coinvolto in uno studio. I criteri di inclusione si riferiscono generalmente al sesso, all'età, alla diagnosi e alla gravità della condizione clinica. Cross over vedi Studio Cross over Descrittivo Descriptive Studio che descrive una situazione. Si differenzia da uno studio sperimentale in quanto non introduce cambiamenti nella condizione in studio. Deviazione standard Standard deviation Indice di dispersione, vale a dire una misura della variabilità di una popolazione o di una variabile. Misura la dispersione dei valori intorno alla media ed è tanto più basso quanto più i valori delle diverse osservazioni sono concentrati intorno alla media (cioè sono meno dispersi). Disegno fattoriale Disegno di studio in cui i soggetti vengono randomizzati due volte, cioè vengono randomizzati prima rispetto a un trattamento e poi rispetto a un altro trattamento. Alla conclusione di uno studio con disegno fattoriale si avranno quattro gruppi di soggetti: un gruppo che ha ottenuto due trattamenti sperimentali, un gruppo che ha ottenuto due trattamenti di controllo, uno che ha ottenuto prima il trattamento sperimentale e poi il trattamento di controllo e uno che ha ottenuto prima il trattamento di controllo e poi il trattamento sperimentale. Distorsione vedi Bias Doppio cieco vedi Studio in cieco Effect size Famiglia di indici che misurano la grandezza dell'effetto di un trattamento. La effect size si utilizza nella metanalisi e nelle analisi di qualità della vita. Effetto Hawthorne Successi attribuibili al solo fatto di essere parte di uno studio. E' dovuto alle modifiche del comportamento di medici e pazienti nel periodo in cui sanno di essere oggetto di un'osservazione attenta. Effetto lavoratore sano Fenomeno osservato inizialmente in studi di malattie occupazionali, da cui risulta che i lavoratori di solito mostrano tassi di mortalità/morbilità più bassi rispetto alla popolazione generale. Tale effetto è causato dal fatto che i soggetti gravemente malati o disabili sono generalmente esclusi (o si auto-escludono) dai posti di lavoro. In studi di coorte occupazionale, se non si tiene conto di questo effetto, i tassi di mortalità/morbilità della popolazione generale potrebbero non essere appropriati per la comparazione con i tassi di mortalità/morbilità della coorte di lavoratori. Effetto placebo Fenomeno per cui si registrano delle variazioni nello stato di salute del gruppo di controllo, attribuibili al solo fatto di ricevere un trattamento, anche se non attivo. Vedi Placebo. Efficacia Efficacy Quanto un intervento si dimostra capace di causare un effetto specifico in una condizione sperimentale. Efficienza Effectiveness Rapporto tra i costi di un intervento, per esempio un farmaco, e sua efficacia; quanto un intervento è capace di causare l'effetto voluto in una condizione di pratica corrente. Empirico Empirical Detto di ciò che si base sull'osservazione, non su ragionamento o sui convincimenti del singolo. Epidemiologia Epidemiology Branca della medicina volta allo studio della distribuzione delle malattie nella popolazione e dei fattori che le determinano. Tale disciplina si occupa quindi dello studio delle malattie non come processo patologico di un soggetto (oggetto della ricerca clinica), bensì come processo patologico all'interno dell'intera comunità. L'epidemiologia si divide in tre branche. Epidemiologia descrittiva: studia l'occorrenza di malattie o altre caratteristiche sanitarie nella popolazione. Descrive eventi sanitari, come malattie, cause di morte e la presenza di fattori di rischio come per esempio il fumo di sigaretta. Epidemiologia analitica o osservazionale: studia relazioni causa-effetto tra fattori di rischio e malattie. Tali studi si suddividono in studi di coorte (prospettici) e studi casocontrollo (retrospettivi), a seconda che la selezione dei gruppi di confronto sia effettuata in funzione dell'esposizione (esposti/non esposti, negli studi di coorte) o in funzione delle patologie (malati/non malati, negli studi caso-controllo). Epidemiologia sperimentale: valuta l'efficacia degli interventi sanitari adottati in seguito a indagini epidemiologiche. Studi di epidemiologia sperimentale possono essere sia di tipo preventivo (per esempio la valutazione dell'effettiva riuscita di campagne di sensibilizzazione) sia terapeutico (per esempio sperimentazioni sui farmaci e tecniche operatorie). In questo tipo di studi, il ricercatore compie interventi diretti, applicando strategie terapeutiche o preventive a due o più gruppi di soggetti. Errore Alfa o di Tipo 1 Alpha or Type 1 error Errore che si commette quando, in seguito a una verifica sperimentale, si conclude che un certo trattamento funziona, quando in realtà non funziona. Questo errore è più probabile che si verifichi quando gli studi includono un piccolo numero di persone. Vedi Errore beta, Ipotesi nulla Errore Beta o di Tipo 2 Beta or Type 2 error Errore che si commette quando, in seguito a una verifica sperimentale, si conclude che un certo trattamento non funziona, quando invece in realtà funziona. Questo errore è più probabile che accada quando gli studi includono un piccolo numero di persone. Vedi inoltre Errore alfa Errore di tipo 1 vedi Errore alfa Errore di tipo 2 vedi Errore beta Errore sistematico Systematic error Differenza tra il valore reale della grandezza in esame e il valore assunto dalla misura effettuata su di essa. L'errore sistematico influenza i risultati in modo trasversale introducendo una distorsione sistematica dei risultati. Errore sistematico di memoria Recall bias Deriva da errori che si verificano nell'atto di ricordare gli eventi, a causa di deficit di memoria, del tentativo di valutare le cose a posteriori con punti di vista che possono essere cambiati rispetto al passato Errore sistematico di pubblicazione Esito vedi Bias di pubblicazione Outcome Risultato raccolto al termine dello studio. Si parla di esito primario quando il risultato fornisce la risposta al quesito specifico per cui era stato condotto lo studio. Eventuali risultati aggiuntivi vengono detti esiti secondari. Per esempio: uno studio clinico sull'efficacia di un farmaco nel prevenire ogni tipo di evento mortale ha come esito primario la mortalità generale. Se vengono condotte anche altre analisi, per esempio sulla frequenza di infarti non fatali, si parla di esiti secondari. Gli esiti secondari dovrebbe essere utilizzati solo come valore aggiuntivo a supporto delle conclusioni ricavate dall'analisi primaria o allo scopo di generare ipotesi di ricerca. Eterogeneo/eterogeneità Heterogeneous/ heterogeneity Si dice di risultati di un gruppo di studi su uno stesso argomento che sono diversi o contraddittori tra loro. Esaminare e spiegare questa eterogeneità è una parte importante del lavoro di revisione degli studi su un argomento. Falso negativo False negative Risultato negativo di un esame diagnostico che indica l'assenza della condizione indagata in un soggetto in cui in realtà la condizione è presente (indica l'assenza della malattia quando in realtà il soggetto è malato). Esami diagnostici poco sensibili (vedi Sensibilità) danno alte percentuali di falsi negativi. Falso positivo False positive Risultato positivo di un esame diagnostico che indica la presenza della condizione indagata in un soggetto in cui in realtà la condizione è assente (indica che il soggetto è malato quando in realtà non lo è). Esami diagnostici poco specifici (vedi Specificità) danno alte percentuali di falsi positivi. Fattore di rischio Aspetto del comportamento personale o dello stile di vita, fattore ambientale o caratteristica ereditaria che, sulla base di prove epidemiologiche, mostra un'associazione con la probabilità di insorgenza di una malattia. La valutazione dei fattori di rischio è considerata importante per la prevenzione di una malattia. Follow-up Controllo clinico periodico condotto attraverso visite cliniche o esami strumentali, che si svolge dopo la conclusione di un trattamento farmacologico o meno. Frazione di campionamento Rapporto tra la numerosità del campione la numerosità della popolazione dalla quale il campione è estratto. Frazione eziologica Parte di malattie che non si verificherebbe se il rischio che la genera non esistesse. Per esempio esiste una porzione di malattie che sparirebbe se le condizioni di lavoro responsabili fossero soppresse. Vedi Rischio attribuibile negli esposti. Generabilità Generalisability Definisce quanto i risultati ottenuti in uno studio possono essere applicabili a un altro gruppo di soggetti o popolazione. Gold standard Una misura tecnica, o il risultato ottimale, che funga da parametro di riferimento per ogni altro tipo di misurazione. Gruppo di controllo/confronto In uno studio clinico controllato, gruppo di soggetti che assume il trattamento standard o placebo invece del trattamento sperimentale. In uno studio caso-controllo, gruppo che non ha la condizione in studio. Incidenza Incidence Numero di nuovi casi di malattia diagnosticati in un anno in una popolazione. Incidenza cumulativa Numero di nuovi casi di malattia che si verificano in un certo periodo di tempo rapportato al numero di soggetti a rischio all'inizio del periodo studiato. Non differisce dalla probabilità di malattia e dal rischio. Misura la velocità di transizione dallo stato di salute allo stato di malattia. Incremento assoluto del beneficio (IAB) Differenza tra l'incidenza degli esiti favorevoli osservati nel gruppo che ha eseguito il trattamento sperimentale (beneficio nei trattati) e l'incidenza osservata nel gruppo che ha eseguito il trattamento di controllo (beneficio nei non trattati). Un valore di incremento superiore a 0 indica un effetto benefico del trattamento, un valore negativo ha il significato di un aumento di rischio. Un valore pari a 0 indica l'indifferenza tra i due trattamenti. Incremento assoluto del Differenza tra l'incidenza degli esiti sfavorevoli (effetti rischio (IAR) collaterali) osservata nel gruppo che ha eseguito il trattamento sperimentale e quella osservata nel gruppo che ha eseguito il trattamento di controllo. Un valore superiore a 0 indica un rischio, un valore negativo ha il significato di un effetto benefico o protettivo, un valore pari a 0 indica l'indifferenza tra i due trattamenti. Incremento relativo del beneficio (IRB) Incremento relativo del beneficio (IRB) Rapporto tra l'incremento assoluto del beneficio e l'incidenza degli esiti favorevoli (benefici) osservata nel gruppo di controllo. Un valore superiore a 0 indica un effetto benefico, un valore negativo ha il significato di un aumentato rischio. Un valore pari a 0 indica l'indifferenza trai due trattamenti. Incremento relativo del rischio (IRR) Rapporto tra incremento assoluto del rischio e incidenza degli esiti sfavorevoli osservata nel gruppo di controllo. Un valore superiore a 0 indica un aumento del rischio, un valore negativo ha il significato di un effetto benefico o protettivo. Un valore pari a 0 indica l'indifferenza trai due trattamenti. Indagine trasversale Indagine che analizza gli eventi e le relative frequenze in un istante o in un tempo talmente breve da poter essere considerato nullo. Indice globale di salute Indicatore che si ritiene rappresentativo dell'intero quadro dello stato di salute di un individuo in un determinato periodo di tempo. Indici di deprivazione Indicano uno stato di svantaggio in relazione alle condizioni di vita della comunità a cui un individuo, una famiglia o un gruppo appartengono. L'ipotesi su cui si fondano è che l'appartenenza a classi sociali svantaggiate porti a un maggiore rischio di morbilità e di mortalità. Anche se molto diffusi, questi indici sono spesso considerati arbitrari. Intervalli di confidenza Confidence interval Intervallo numerico che quantifica l'incertezza di un risultato. Si estende tra i due valori limite che indicano rispettivamente il più basso e il più alto risultato dello studio; il risultato medio cadrà in qualche punto all'interno di questo intervallo. Esempio: un amico deve venirti a trovare e ti chiede quanto impiega ad arrivare in auto. Se rispondi "Circa mezz'ora, dieci minuti più dieci minuti meno", stai dando una stima (30 minuti) con un intervallo di confidenza al riguardo (la stima va dai 20 minuti ai 40 minuti). L'intervallo di confidenza mostra la precisione di una stima per chiunque desideri sapere se i risultati di uno studio si possano applicare ad altri, cioè se un altro gruppo di soggetti potrebbero avere gli stessi risultati in una situazione simile. Più corta è la lunghezza dell'intervallo di confidenza più precisa sarà la valutazione. Vedi anche Limiti di confidenza, Livelli di riservatezza, Probabilità e Valore di p Intervento Intervention Qualsiasi cosa possa cambiare il corso degli eventi: per esempio un intervento chirurgico, un farmaco, un esame, un consiglio, un opuscolo. Ipotesi Hypothesis Supposizione che viene sottoposta a verifica sperimentale. Affinché uno studio sperimentale verifichi correttamente un'ipotesi, questa deve essere prestabilita e articolata chiaramente, in modo che il disegno, la conduzione e l'interpretazione dello studio possano esaminarla in modo appropriato. Un'ipotesi prestabilita è denominata ipotesi a priori. Ipotesi alternativa Ipotesi che viene presa in considerazione in antagonismo rispetto all'ipotesi nulla. Ipotesi nulla Null hypothesis Ipotesi che viene presa come base di partenza in un studio clinico e che sostiene che non ci siano differenze tra i trattamenti dello studio. Scopo dello studio clinico è quello di confutare l'ipotesi nulla. Lettratura grigia Grey literature Materiale che non è presente nelle riviste scientifiche pubblicate e che non è raccolto nelle banche dati. Include per esempio gli atti di un congresso con i riassunti delle ricerche presentate, tesi non pubblicate, rapporti governativi e di altre organizzazioni, e materiale auto-pubblicato. Limiti di confidenza Confidence limits Sono il limite inferiore e superiore di un intervallo di confidenza. Vedi Intervallo di confidenza. Livello di confidenza Confidence level I risultati e le valutazioni statistiche sono calcolati solitamente al livello di confidenza del 95%. Ciò significa che se qualcuno dovesse continuare a ripetere lo studio in altre popolazioni nelle stesse condizioni, il 95% delle volte avrebbe un risultato simile. Vedi anche Intervalli di confidenza, Probabilità e Valore di p Marcatore Marker Mascheramento Indicatore della vera causa di un fenomeno. Lo stato socioeconomico è talvolta considerato la causa di malattie comuni tra determinati gruppi di popolazione che condividono lo stesso ceto; in realtà è solo un indicatore della vera causa. vedi Studio in cieco. Media aritmetica Mean Valore medio di una distribuzione che si ottiene sommando i valori in questione (per esempio i risultati di ogni osservazione) e dividendo tale somma per il numero dei valori considerati (per esempio per il numero di osservazioni effettuate). Mediana Median Numero che sta esattamente nel mezzo in un insieme ordinato di dati. Il 50% delle osservazioni cade sopra la mediana, il 50% al di sotto. Da non confondere con la media. MEDLINE (MEDLARS in linea) La più grande banca dati elettronica di ricerca su argomenti di salute. È pubblicata dalla National Library of Medicine statunitense. Indirizzi web: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?DB=pubmed e http://medlineplus.gov/ MeSH (Medical Subject Headings) Letteralmente: titoli di soggetto medico. Sono parole chiave usate per classificare gli articoli di ricerca che trattano di salute. Sono stati sviluppati dalla National Library of Medicine per classificare gli articoli che entrano nella banca dati di MEDLINE. Vedi MEDLINE Meta analisi Meta analysis Misura surrogata Surrogate measure Misura sostitutiva di una misura che non può essere quantificata nel corso di uno studio, per esempio misurare la pressione sanguigna al posto degli eventi cardiaci. Misure di associazione Tecnica statistica che permette di valutare in modo complessivo i risultati di diversi studi clinici fornendo una singola stima d'efficacia dei risultati combinati. È un elemento chiave di molte revisioni sistematiche. È inoltre quello che si intende quando si parla di combinazione dei dati. Si chiamano così l'odds ratio, il rischio attribuibile e il rischio relativo (vedi voci specifiche) Modello a effetti casuali Random effects Modello di metanalisi che considera i lavori selezionati come un campione casuale di tutti i possibili studi sull'argomento. Modello a effetti fissi Modello di metanalisi che considera i lavori selezionati come frutto di una ricerca esaustiva. Fixed effects Modificatore di effetto Fattore che modifica l'effetto di un potenziale fattore causale in studio. Per esempio l'età è un modificatore d'effetto in molte condizioni così come lo stato immunitario è un modificatore d'effetto per l'esposizione a organismi patogenici. Morbidità Morbidity Il rapporto esistente tra il numero di malati e la popolazione. Multicentrico Multicentre Si dice di uno studio clinico condotto in più centri, ospedali o istituti. Gli studi multicentrici sono condotti specialmente quando è necessario coinvolgere un numero di soggetti molto grande. Numero di casi da trattare Number needed to Numero di persone che devono ricevere il trattamento prima treat (NNT) che una singola persona possa sperimentare un risultato favorevole. Per esempio: in caso di terapia per la prevenzione dell'ictus, se 20 persone devono assumere il farmaco prima che un singolo ictus sia evitato, allora l'NNT per quel farmaco è 20. In particolari contesti come quello dello screening o della prevenzione si usano anche sigle come NNS (number needed to screen, numero di casi necessario da sottoporre a screening) e NNP (number needed to prevent, numero di casi necessario per prevenire). Numero necessario al danno Number needed to Numero di pazienti da trattare perché si verifichi un evento harm (NNH) sfavorevole in più rispetto al trattamento tradizionale. Per esempio, 1.000 pazienti affetti da artrite reumatoide sottoposti a terapia con FANS - farmaci antinfiammatori non steroidei - devono essere trattati perché uno di essi manifesti ulcere dovute al farmaco. Numero necessario da sottoporre a screening Number needed to Numero di persone che devono essere coinvolte in una screen campagna di screening in un determinato periodo di tempo per evitare un caso di decesso (o evento avverso) per la patologia oggetto di screening. Può essere calcolato tenendo conto degli studi clinici controllati che misurano direttamente gli effetti di una campagna di screening, come numero di morti o eventi avversi evitati. Il calcolo del number needed to screen permette di comparare programmi di screening per patologie diverse Odds Rapporto tra una probabilità e il suo complemento, cioè la probabilità che un evento si verifichi o meno in un intervallo di tempo prefissato. Odds ratio vedi Rapporto tra odds Omogeneo Homogeneous/ homogeneity Periodo di sospensione Washout/Period of Fase di uno studio crossover successiva al primo trattamento phase e precedente al secondo trattamento. Il periodo di sospensione permette di avere il tempo per far svanire tutti gli effetti del primo trattamento prima che il secondo trattamento inizi. Placebo Placebo Sostanza inerte (per esempio una pillola di zucchero) somministrata al gruppo di controllo all'interno di uno studio clinico per paragonare gli effetti del trattamento sperimentale in studio con gli effetti del placebo attribuibili al solo fatto di ricevere un trattamento, anche se non attivo. Il placebo deve essere non distinguibile (per colore, odore, sapore, ecc.) dal trattamento sperimentale, per assicurare una adeguata allocazione in cieco (vedi Studio) dei soggetti. Popolazione Population Il gruppo di soggetti studiato. Per esempio, una popolazione in studio può essere costituita da tutti i soggetti ammalati di tumore. Potenza statistico Statistical power Misura il potere che un test ha di svelare un effetto esistente. Potere dello studio Power Uno studio deve avere un livello specifico di potere statistico per rilevare in modo attendibile la differenza che un trattamento può apportare. Per essere abbastanza potente lo studio deve avere un numero sufficiente di pazienti, che sperimentino un numero sufficiente di eventi. Potere predittivo negativo Quando i risultati di studi diversi sono simili e consistenti, allora i risultati si dicono omogenei. La probabilità che il paziente non sia affetto da malattia se il test diagnostico a cui si è sottoposto ha dato esito negativo. Dipende dall'accuratezza del test (misure di sensibilità e specificità) e dalla prevalenza della malattia. Potere predittivo positivo La probabilità che il paziente sia affetto da malattia se il test diagnostico a cui si è sottoposto ha dato esito positivo. Dipende dall'accuratezza del test (misure di sensibilità e specificità) e dalla prevalenza della malattia. Prevalenza Prevalence Rapporto tra numero di soggetti che ha una particolare condizione o malattia in un intervallo di tempo definito e il numero totale dei soggetti della popolazione di riferimento nel tempo considerato. Probabilità Probability Misura della possibilità che un evento si verifichi. Esempio: se ci sono 100 palline in un sacchetto di cui 20 rosse e 80 blu, la probabilità di estrarre da questo una pallina rossa è 20 su 100. Per ogni estrazione la probabilità che una pallina sia rossa è del 20 per cento, cioè 0,2 (casi favorevoli su casi totali). Protocollo Protocol Insieme di dati e ipotesi che giustificano uno studio e ne stabiliscono l'obiettivo e le procedure dettagliate che andranno seguite rigorosamente nelle varie tappe della ricerca. Tutti gli emendamenti e le violazioni del protocollo di studio vanno esplicitati nella presentazione dei risultati. Quasi random Quasi-random Metodo di assegnazione dei soggetti a uno studio clinico che non è rigorosamente casuale (random). I metodi quasi random includono: assegnazione a seconda della data di nascita, a seconda del giorno della settimana o del mese dell'anno, a seconda del numero di registrazione medica della persona, o solo assegnando ogni persona in modo alternante. L'assegnazione quasi random può sembrare casuale, ma non lo è, perché il gruppo a cui un soggetto sarà assegnato è prevedibile quindi i ricercatori possono essere in grado di manipolare chi entra nello studio Randomizzazione Randomisation Processo di assegnazione casuale dei partecipanti a uno dei bracci di uno studio (disegno parallelo) o a una successione di trattamenti (disegno cross over). La randomizzazione ha lo scopo di rendere simili i gruppi per le loro caratteristiche. Questo permette l'applicabilità dei modelli probabilistici sui quali si regge dal punto di vista metodologico l'intero studio. Rapporto Rapporto tra la frequenza con cui un certo valore di un test di verosimiglianza diagnostico si presenta tra i portatori di una certa malattia e la frequenza con cui lo stesso valore si presenta nei non affetti. Rapporto tra Odds (OR) Odds ratio Rapporto tra gli odds di un evento in due condizioni differenti, per esempio tra odds di sviluppare il tumore al polmone nella condizione di fumatore e in quella di non fumatore. E' una misura di associazione tra la variabile dicotomica (fumatore/non fumatore) e l'odds dell'evento (odds di sviluppare il tumore al polmone). Se il valore dell'odds ratio è superiore a 1 significa che la probabilità che si verifichi l'evento misurato tra gli esposti (per esempio una malattia) è superiore rispetto a quella dei non esposti. Se il valore è pari a 1 significa che non vi è differenza tra esposti e non esposti. Reazione avversa Adverse reaction Effetto sfavorevole o pericoloso che si verifica in risposta a un trattamento. Regressione lineare multipla Modello attraverso cui prevedere i valori di una variabile dipendente, a partire dai valori di più variabili indipendenti. Se, per esempio, si vuole stimare la pressione arteriosa media a partire dal peso dei pazienti bisogna tener conto che, oltre al peso corporeo, molti altri fattori influenzano la pressione arteriosa: il numero di sigarette fumate, l'apporto di sale, ecc. Tutte queste informazioni aggiuntive arricchiscono la precisione della stima e pertanto è bene non escluderle dall'analisi. Regressione lineare semplice Modello per predire una variabile, definita dipendente, da un'altra, definita indipendente. Si usa per esempio per stimare la pressione arteriosa media a partire dal peso dei pazienti e per stabilire anche la forza di questa correlazione. Le variabili in studio possono essere associate da un rapporto di causa ed effetto (una rappresenta la causa dell'altra) oppure, quando non si riesce a evidenziare una precisa causalità fra di esse, l'associazione può essere generica. Regressione logistica Quando si è in presenza di dati dicotomici come vivo/ morto o infarto/non infarto si utilizza il modello della regressione logistica anziché quello della regressione lineare. Replica Replicate/riproduce Ripetere lo stesso esperimento per vedere se si ottengono gli stessi risultati ed essere così in grado di valutarne l'affidabilità. Revisione sistematica Systematic review Valutazione di tutti gli studi disponibili su un determinato argomento. Il termine sistematica si riferisce al fatto che la revisione deve essere pianificata come un vero e proprio studio preparando un protocollo che esplicita: obiettivi della revisione, modalità di ricerca degli studi, reperimento, valutazione critica e sintesi di tutti gli studi eleggibili per la revisione. Revisione tra pari Peer value Processo di valutazione su qualità e rilevanza, per esempio di studi o progetti di ricerca, condotto da esperti della materia trattata. E' un processo molto comune per la pubblicazione su riviste scientifiche. Riassunto vedi Abstract. Ricerca manuale Hand searching Ricerca di articoli fatta non attraverso le banche dati elettroniche, ma valutando sistematicamente gli indici dei giornali scientifici. Riproducibile Reproducible In grado di essere realizzato più volte in modo identico. Risk assessment Rischio Stima quantitativa o qualitativa del rischio di effetti negativi che possono derivare dall'esposizione a specifici fattori o a determinate sostanze. Il risk assessment utilizza dati clinici, epidemiologici, tossicologici e ambientali. Il processo di individuazione dei rischi per la salute attribuibili a esposizioni ambientali o altre esposizioni si sviluppa attraverso quattro fasi: 1. identificazione del fattore di rischio; 2. descrizione dei potenziali danni alla salute del fattore in studio; 3. quantificazione dell'esposizione in una popolazione definita; 4. stima del rischio: combinazione della caratterizzazione del rischio, della relazione dose-risposta e della stima dell'esposizione per quantificare il livello di rischio in una specifica popolazione. Risk Probabilità che l'evento accada in un intervallo di tempo prefissato. Rischio assoluto Probabilità che un soggetto sviluppi la malattia in un intervallo di tempo prefissato, ossia la proporzione di soggetti che durante il periodo di osservazione sviluppa la malattia: A/(A+B). Il suo valore può variare da 0 a 1. Esposto malato A Esposto non malato B Totale A+B Non esposto malato C Non esposto non malato D Totale C+D Rischio attribuibile Esprime la proporzione di casi di malattia attribuibili all'esposizione al fattore di rischio (un farmaco, un inquinante ambientale). In altri termini, definisce la proporzione di casi eliminabili rimuovendo il fattore di rischio stesso. Il rischio attribuibile può essere stimato fra gli esposti o nella popolazione generale. Il rischio attribuibile negli esposti (RAE) indica quale proporzione di eventi sfavorevoli si potrebbe evitare nel gruppo degli esposti, rimuovendo tra essi l'esposizione al fattore di rischio. E' il rapporto tra differenza assoluta di rischio, tra esposti e non esposti, e rischio negli esposti: (rischio negli esposti - rischio nei non esposti) / rischio negli esposti. Il rischio attribuibile nella popolazione (RAP) indica quale proporzione di eventi sfavorevoli si potrebbero evitare nell'intera popolazione rimuovendo da essa l'esposizione al fattore di rischio. E' la differenza di rischio tra popolazione generale e popolazione non esposta, rapportata al rischio della popolazione generale: (rischio nella popolazione rischio nei non esposti)/rischio nella popolazione. Rischio relativo Relative risk (RR) Il rapporto tra incidenza di una malattia negli esposti e l'incidenza nei non esposti allo stesso fattore di rischio è definito rischio relativo e rappresenta l'eccedenza di rischio degli esposti rispetto ai non esposti: [A/(A+B)]/[C/( C+D)] Esposto malato A Esposto non malato B Totale A+B Non esposto malato C Non esposto non malato D Totale C+D Risposta dose- Dose dependent Risposta a un farmaco correlata alla dose ricevuta. dipendente Sensibilità Probabilità che un esame diagnostico dia esito positivo se il paziente è affetto da malattia. Insieme alla specificità misura la capacità discriminatoria di un test diagnostico. Un test molto sensibile risulterà positivo in un numero molto alto di casi nei quali la malattia è effettivamente presente; un test poco sensibile risulterà positivo in un numero molto basso di casi nei quali la malattia è effettivamente presente. La sensibilità di un test è legata alla sua capacità di rilevare un cambiamento (da malattia non presente a malattia presente). Significatività statistica Statistical significance Livello di probabilità a cui i ricercatori rifiutano l'ipotesi nulla e accettano quella alternativa. Equivale a stabilire se i risultati di uno studio sono frutto del caso oppure no. Se un risultato ha una significatività statistica del 5%, significa che ci possiamo dire certi al 95% che quel risultato non sia dovuto al caso. Singolo cieco vedi Studio in cieco Sorveglianza epidemiologica Attività di raccolta sistematica e analisi di dati con disseminazione delle informazioni a coloro i quali devono intraprendere determinate azioni. Si distingue dal monitoraggio in quanto attività continua e non episodica o intermittente. Specificità Probabilità che un esame diagnostico dia esito negativo se il paziente NON è affetto da malattia. Insieme alla sensibilità misura la capacità discriminatoria di un test diagnostico. Un test molto specifico risulterà negativo in un numero molto alto di casi nei quali la malattia effettivamente non è presente; un test poco specifico risulterà negativo in un numero molto basso di casi nei quali la malattia effettivamente non è presente. Stima puntuale Point estimate Sono cosidetti i rapporti di probabilità (odds ratio) e i rischi relativi. Stratificazione Stratification Processo attraverso il quale la popolazione coinvolta in uno studio clinico viene suddivisa in sottogruppi in base a determinate caratteristiche di interesse, per esempio: età, sesso, o condizione socioeconomica. È possibile confrontare questi differenti strati in modo separato, per valutare se, per esempio, i gruppi rispondono diversamente a un trattamento o se gli effetti di un trattamento differiscono tra i gruppi. Studio analitico Studio il cui obiettivo è chiarire associazioni e nessi causali tra i diversi eventi/variabili Studio aperto Open label trial Studio clinico in cui sia i pazienti sia gli sperimentatori sono a conoscenza del tipo di trattamento che viene utilizzato da ogni soggetto. Vedi Studio in cieco. Studi caso-controllo Case-control study In questo tipo di studi si valuta un gruppo di persone con una malattia o condizione (detti casi) rispetto a un altro gruppo della stessa popolazione che non ha quella malattia o condizione (detti controlli). Uno studio caso controllo serve per identificare rischi e tendenze e suggerisce alcune cause possibili della malattia. Lo schema generale dello studio caso controllo è: arroulamento dei casi e dei controlli; studio retrospettivo della frequenza dell'esposizione in entrambi i gruppi; confronto delle due frequenze attraverso misure di differenza e rapporto. Non essendo possibile la stima corretta e diretta dell'incidenza, viene usato come indice di incidenza l'odds ratio. Studi clinici controllati Controlled clinical Vedi Studio clinico trial (CCT) Tasso di morbilità La proporzione di soggetti malati in una popolazione definita in un determinato periodo di tempo. E' detto grezzo quando è calcolato su tutta la popolazione. Tasso di mortalità Proporzione fra il numero di soggetti deceduti e il numero di soggetti presenti in una popolazione definita in un determinato periodo di tempo. E' detto grezzo quando è calcolato su tutta la popolazione. Tempo senza sintomi/tossicità corretto per la qualità Q-TwiST Triplo cieco Trattamento convenzionale Misura della qualità di vita di un soggetto durante il periodo in cui non soffre di sintomi o di tossicità in seguito a un intervento sanitario. vedi Studio in cieco Conventional treatment Qualunque trattamento per una particolare condizione che rappresenti in quel momento il trattamento standard. Validità/Accuratezza Validity La validità esprime il grado con cui un risultato viene considerato vero ed esente da errori sistematici. Validità esterna External validity E' l'estensione fino a cui i risultati di uno studio possono essere applicati ad altre persone esterne al campione in studio, ovvero quanto sono generalizzabili i risultati, o quanto sono applicabili in condizione di pratica reale e non sperimentale. Validità interna Internal validità Misura quanto i risultati di uno studio sono corretti rispetto al campione di individui considerato. Negli studi clinici, per esempio, la validità interna dipende dalla corretta impostazione dello studio, dal corretto utilizzo delle tecniche diagnostiche, dalla corretta elaborazione dei dati. Fattori di confondimento (bias) e/o variazioni casuali possono limitare la validità interna di uno studio. Valore della probabilità P value E' una misura della probabilità che permette di stabilire se l'ipotesi che è stata oggetto di verifica sperimentale sia vera. Per convenzione, un risultato con un valore della probabilità inferiore a 0,05 è statisticamente significativo; ciò significa che possiamo essere sicuri al 95% che il risultato non è generato dal caso (non è una coincidenza). Valutazione critica Critical appraisal Valutazione bilanciata degli aspetti di forza e debolezza di uno studio (aspetti clinici e metodologici). Valuta il processo oltre che i risultati di uno studio. Variabile Variable Fattore che differisce all'interno e fra differenti gruppi di persone, per esempio: l'età, il sesso, l'occupazione oppure l'abitudine al fumo. Variabile categorica Variabile di natura qualitativa che può assumere un numero finito di modalità. Esempi sono il sesso, il colore degli occhi, la professione, il gruppo sanguigno. Particolare variabile categorica è quella dicotomica. Variabile continua Variabile di tipo numerico che può assumere tutti i valori internio ad un intervallo (finito o infinito). Per esempio, i livelli di colesterolo, la massa corporea, la temperatura, l'altezza e il peso. Variabile d'esito intermedia Intermediate endpoint Variabile utilizzata quando le variabili d'esito a lungo termine (quali mortalità o disabilità) non possono essere misurate all'interno dell'intervallo di tempo di studio. Una variabile d'esito intermedia è un punto lungo un percorso che conduce comunemente alla variabile d'esito finale. Un esempio di variabile d'esito intermedia sono le crisi convulsive gravi nei neonati che sono spesso il primo segno di una lesione neurologica: la lesione neurologica può non essere diagnosticabile per anni, ma le crisi possono essere viste e registrate precocemente. Variabile dicotomica Dichotomous Variabile categorica che ammette solo due valori. Per esempio: sì/no, vivo/morto. Variabile discreta Variabile numerica che può assumere un numero finito, o al più numerabile, di valori, di solito trova la sua origine da una operazione di conteggio. Per esempio: numero di figli, numero di battiti cardiaci al minuto, numeri di giorni di ricovero in ospedale. Veri negativi Soggetti non affetti da una malattia nei quali l'esito di un esame diagnostico risulta negativo. Veri positivi Veri positivi Soggetti portatori di una malattia nei quali l'esito di un esame diagnostico risulta positivo.