IL NOSTRO MONDO
CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DEL
XCIII CONGRESSO NAZIONALE DELLA
Á ITALIANA DI FISICA
SOCIETA
Pisa, 24 Settembre 2007
G.-F. Bassani: Benvenuti al Congresso Nazionale della SocietaÁ Italiana di Fisica. Anzitutto do la
parola all'assessore alla cultura del Comune di
Pisa, Dottoressa Bianca Maria Storchi.
B. M. Storchi: Caro Presidente della SIF e gentili
congressisti, porto a tutti voi il saluto del Sindaco,
quello mio personale e quello della cittaÁ di Pisa che
accoglie con soddisfazione il ritorno del vostro
Congresso Nazionale dopo 26 anni di assenza. La
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nostra gioia di oggi eÁ resa ancora piuÁ piena dal fatto
che questo ritorno coincide con il 110ë anniversario
della vostra SocietaÁ di Fisica fondata proprio a Pisa
attorno alla rivista di Fisica ``Il Nuovo Cimento''.
Come sapete Pisa ha fama di essere una cittaÁ
della scienza, fama cresciuta e consolidatasi negli
anni per una serie di eventi importanti, tra i quali
quello di aver dato i natali a Galileo, ma anche e
soprattutto per l'opera che qui hanno svolto numerosi studiosi che con il loro lavoro e le loro ricerche hanno contribuito allo sviluppo della
scienza e hanno fatto conoscere la realtaÁ di Pisa
nel mondo.
Eventi come il vostro Congresso Nazionale
contribuiscono a rafforzare il legame tra la nostra cittaÁ e il mondo del sapere e questo avviene
IL NOSTRO MONDO
proprio mentre siamo impegnati insieme alle
cittaÁ e alle universitaÁ di Firenze e di Padova, che
furono anch'esse sedi dell'opera di Galileo, nell'organizzazione delle celebrazioni del 2009.
Un altro elemento importante oggi eÁ la consegna
del prestigioso premio ``Enrico Fermi'' attribuito a
ricercatori che hanno onorato la fisica italiana con
le loro scoperte.
Tra i vincitori di quest'anno, i professori Milla
Baldo Ceolin, Ettore Fiorini e Italo Mannelli.
Noto con una punta di orgoglio la presenza di
Italo Mannelli, che ha insegnato a lungo nella
nostra UniversitaÁ e che ora fa parte del corpo
docente della Scuola Normale. Ma permettetemi,
come donna, di salutare con particolare soddisfazione la presenza per la prima volta tra i premiati di una donna, la professoressa Milla Baldo
Ceolin.
Grazie ancora per la vostra presenza a Pisa e
auguri di buon lavoro.
Per organizzare un Congresso si sa bene che ci
vuole un Comitato Organizzatore Locale, una
buona Segreteria ed un buon supporto tecnico.
Tanti cari amici e colleghi con i quali abbiamo
costruito giorno per giorno la fisionomia di questo
evento. Tanti contributi tutti convergenti a oggi,
giorno dell'inaugurazione, giorno in cui tutto doveva essere pronto... ed eÁ pronto. GRAZIE a tutti.
Un grazie va anche alle industrie che hanno
accettato di partecipare a questo Congresso,
esponendo le loro ultime novitaÁ o comunque presenti con una pagina nel nostro programma.
Un grazie va infine agli sponsor istituzionali che
saranno citati nel discorso di apertura del Presidente.
Benvenuti al 93ë Congresso della SocietaÁ Italiana di Fisica.
G.-F. Bassani: Molte grazie. Do la parola al
Segretario del Comitato Organizzatore Locale,
Professor Angelo Scribano.
DISCORSO INAUGURALE DEL PRESIÁ ITALIANA DI FIDENTE DELLA SOCIETA
SICA
A. Scribano: Potrei iniziare e finire il mio intervento leggendo una lunga lista di nomi: quelli di
tutte le persone che hanno contribuito alla preparazione di questo evento ma... andiamo per
gradi.
Quando la SIF, il Presidente, l'amico Professor
Franco Bassani, e tutto il Consiglio di Presidenza
hanno proposto Pisa come sede del Congresso
Nazionale 2007, il 93ë, ne siamo stati onorati e
abbiamo raccolto subito l'invito... troppi anni erano passati da quando la SIF era stata a Pisa, esattamente 26 anni.
La sede non poteva essere che quella del 1981
(la ex Marzotto): allora ex fabbrica acquisita dall'UniversitaÁ, i cui capannoni erano adibiti ad aule
per la didattica: oggi sede del Dipartimento di Fisica dell'UniversitaÁ e della Sezione INFN, oltre che
di Matematica, Informatica e della Presidenza
della FacoltaÁ di Scienze. Insomma ieri una fabbrica di tessuti, oggi un Polo Scientifico.
Anche oggi, come allora, qualche problema
tecnico ostacolava l'uso di questo Polo come sede
del Congresso: problemi di aule libere, interferenza con Matricolandosi e con l'inizio dei precorsi, problemi di facciate cadenti, marciapiedi
inagibili, segnaletica interna... Tuttavia la sensibilitaÁ delle AutoritaÁ accademiche e dell'Ufficio tecnico (in particolare del geometra Menconi) hanno
fatto un miracolo. Grazie.
G.-F. Bassani: AutoritaÁ presenti, cari Consoci,
Signore e Signori. Desidero anzitutto ringraziare la
Dottoressa Bianca Maria Storchi e il Professor
Angelo Scribano per le loro gentili parole. Desidero anche ringraziare pubblicamente i seguenti
enti che, con il loro patrocinio e il loro contributo
finanziario, hanno reso possibile l'organizzazione
del Congresso: l'UniversitaÁ degli Studi di Pisa, il
Dipartimento di Fisica dell'UniversitaÁ di Pisa, il
Dipartimento di Fisica dell'UniversitaÁ di Siena,
l'INFN, Sezione di Pisa, la Scuola Normale Superiore, Frontier Detectors for Frontier Physics, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l'Associazione La Limonaia, la Fondazione Cassa di Risparmio
di Pisa. Desidero inoltre ringraziare le seguenti
aziende espositrici: ACAL Italia, AMD, AMETEK,
CAEN, CVI Melles Griot ± Massimo Bonfante,
Edizioni PLUS, FELICI Editore, Franco Corradi ±
Sales and Engineering Services, Galli & Morelli,
Laser 2000 Italia, LeCroy, M.A.D. Apparecchiature
Scientifiche, Newport ± Claudio Bellotti, Physik
Instrumente, PROMEC ± Gianni Gennaro, Scuola
Normale Superiore, SocietaÁ Italiana di Fisica
Pubblicazioni ± Springer. Desidero infine ringraziare i seguenti inserzionisti: AMEDEI Tuscany, Angelantoni Industrie S.p.A. ± Kenosistec,
CDC ± DEXGATE, Data Port ± Apple, EDISES ±
Edizioni Scientifiche ed Universitarie, Hamamatsu Photonics Italia, MICOS Italia, Museo
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IL NUOVO SAGGIATORE
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Nazionale della Certosa di Calci, SocietaÁ Acqua e
Terme di Uliveto, VARIAN. Ci sono arrivati saluti
dal Ministro dell'UniversitaÁ e della Ricerca Fabio
Mussi, dal Presidente dell'Istituto Nazionale di
Fisica Nucleare Roberto Petronzio, dal Presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei Giovanni Conso, dal Presidente della SocietaÁ di Ottica e Fotonica Mario Armenise, dall'Arcivescovo
di Pisa Alessandro Plotti, di cui vi leggo la lettera:
``Chiarissimo Presidente, la ringrazio per l'invito
a portare un saluto ai partecipanti al Congresso
Annuale della SocietaÁ Italiana di Fisica. Purtroppo
non potroÁ essere presente perche impegnato,
contemporaneamente alla seduta inaugurale del
24 Settembre, nella riunione della Conferenza
Episcopale Toscana a Cortona. Desidero peroÁ
ugualmente inviare un mio cordiale augurio agli
illustri docenti e ricercatori nel campo della fisica,
affinche il loro interesse scientifico e culturale sia
di aiuto al progresso e allo sviluppo della conoscenze che riguardano l'universo, la vita e il destino dell'uomo. So con quanta passione e competenza Vi dedicate alla ricerca e alla divulgazione
delle nuove frontiere della fisica e con quanto
amore seguite i grandi problemi ad esse legati.
Possiate sempre continuare questa fatica per il
bene dell'umanitaÁ. Ancora auguri e ossequi a tutti.''
Vi porto anche il saluto del Sottosegretario di
Stato del Ministero dell'UniversitaÁ e della Ricerca
Luciano Modica, del quale vi leggo la lettera:
``Caro Franco, ti ringrazio molto della tua lettera
del 3 settembre. Come ti ho anticipato per telefono
non potroÁ essere presente alla cerimonia inaugurale del 93ë Congresso Nazionale della SIF. Infatti,
nello stesso giorno e ora, si inaugura a Bari il
Congresso Nazionale dell'Unione Matematica Italiana cui ho dato la mia disponibilitaÁ ad intervenire
sin dal maggio scorso. Grazie comunque dell'invito, che ho molto gradito, anche perche avevo
giaÁ visto campeggiare il grande manifesto del
Congresso SIF sui muri di Pisa e dell'area universitaria che ospita sia il Dipartimento di Fisica
che quello di Matematica cui appartengo. Ti sarei
grato se potessi comunicare ai colleghi fisici partecipanti al congresso il mio dispiacere e le mie
scuse per l'assenza, insieme ai miei auguri per un
fruttuoso lavoro. La Fisica eÁ da decenni un fiore
all'occhiello del nostro sistema nazionale di ricerca ed eÁ giusto riconoscerlo al congresso della
SocietaÁ che vi rappresenta tutti e congratularmi
con voi per i successi scientifici che continuate a
mietere e per il ruolo di esempio positivo che
spesso giocate nel campo dell'organizzazione e
della valutazione della ricerca e dei ricercatori.
IL NOSTRO MONDO
Desidero anche congratularmi con i fisici pisani
per aver avuto l'onore e l'onere di ospitare il
congresso SIF. A te e a tutti giungano i miei saluti
piuÁ cordiali.''
Dopo 26 anni ritorniamo a Pisa per il Congresso
Annuale della nostra SocietaÁ, e qui ci ritroviamo
con tanti ricordi recenti e antichi, che testimoniano il ruolo della fisica pisana in campo
nazionale e internazionale.
Qui venne fondato ``Il Cimento'' nel 1844, poco
dopo la Prima riunione degli scienziati italiani,
che si era tenuta a Pisa nel 1838. Qui venne
fondato nel 1855 ``Il Nuovo Cimento'', che divenne la palestra e il punto d'incontro dei fisici
italiani, con le loro pubblicazioni e i loro dibattiti. Dal Nuovo Cimento nel 1897 nacque la
SocietaÁ Italiana di Fisica, con lo scopo di ``promuovere, favorire e tutelare lo studio e il progresso della fisica in Italia'', come recita lo Statuto, sostanzialmente immutato anche dopo che
la societaÁ fu eretta in Ente Morale, con il Regio
Decreto del 5 settembre 1935.
Non eÁ qui il luogo per una Storia della SIF della
quale comunque alcuni elementi essenziali si
possono trovare nell'opuscolo ``110 anni e oltre'' in
distribuzione ai congressisti presso lo stand delle
pubblicazioni della SIF e, in inglese, nel prossimo
numero di ``EuroPhysics News'' attualmente in
stampa.
Allo scadere dei nove anni di Presidenza e
prossimo a lasciare tale servizio, vorrei anzitutto
ringraziare i colleghi del Consiglio di Presidenza e
il personale della SocietaÁ per la loro preziosa collaborazione e costante dedizione. EÁ da segnalare
che col passare degli anni le attivitaÁ della nostra
SocietaÁ si sono via via accresciute, e ogni precedente iniziativa eÁ stata continuata al cambiare dei
Presidenti e dei Consigli di Presidenza. Vorrei qui
ricordare alcune tappe fondamentali.
Per merito e grazie all'illuminata visione di
Giovanni Polvani nacque, nel 1953, dopo incontri
preliminari del 1952, la Scuola Internazionale di
Fisica ``Enrico Fermi'' di Villa Monastero a Varenna. Il Nuovo Cimento si internazionalizzoÁ nel
dopoguerra pubblicando molti lavori in lingua inglese; negli anni cinquanta e sessanta era ritenuto
ovunque il principale giornale europeo di fisica,
anche con contributi significativi di fisici russi.
Negli anni successivi venne articolato in quattro
sezioni e nelle Lettere. Si ebbe poi la necessaria
europeizzazione: le Lettere vennero incorporate in
``Europhysics Letters'' e due sue sezioni confluirono in ``European Physical Journal'' durante la
presidenza di Renato Angelo Ricci. Questo eÁ stato
un successo scientifico ed editoriale, ma rimane ``Il
Nuovo Cimento'' con le due sezioni che riguardano
settori non ancora trattati in EPJ, quali cosmologia
e fisica matematica, climatologia e fisica terrestre,
e rimane la ``Rivista del Nuovo Cimento'' per articoli di rassegna. Vorrei caldamente invitare i fisici
italiani ad inviare lavori per queste nostre riviste
che soffrono per scarsezza di contributi, in parte a
causa della selettivitaÁ dei nostri vicedirettori e
``referees''.
L'altra rivista della SocietaÁ ``Il Giornale di Fisica''
con i collegati ``Quaderni di Storia della Fisica'' eÁ
prevalentemente in italiano con scopi didattici e di
cultura scientifica, e continua la buona tradizione
culturale che si eÁ conquistata sotto la direzione di
Carlo Castagnoli. Il Nuovo Saggiatore continua a
svolgere per i soci la funzione di bollettino di informazione e di divulgazione sugli sviluppi della
fisica.
PeroÁ vorrei segnalare di questi ultimi anni due
relativamente nuovi e significativi sviluppi, uno eÁ
l'accresciuto impegno per stimolare la ricerca e
l'insegnamento della fisica ad ogni livello e l'altro eÁ
l'impegno per la diffusione della cultura scientifica
e il collegamento con l'industria e il mondo delle
professioni.
Relativamente al primo sviluppo, abbiamo formulato, in collaborazione con l'Associazione per
l'Insegnamento della Fisica (AIF), una proposta
specifica di programmi per l'insegnamento della
fisica nella scuola media inferiore e nei licei di
vario tipo. Sono stati pubblicati in un numero de ``Il
Nuovo Saggiatore'', e potranno servire come base
di partenza per ogni futura riforma.
In campo Universitario, lo scorso anno la SocietaÁ Italiana di Fisica ha gestito il concorso per
l'assegnazione di 42 borse di studio triennali finanziate dal Ministero nell'ambito del ``Progetto
Lauree Scientifiche'' per studenti che si sono
iscritti a fisica. Tale vicenda eÁ esposta e commentata sul Giornale di Fisica e sul Nuovo Saggiatore. Per gli studenti vincitori si sono appena
tenuti con successo a Perugia corsi specifici di
informazione e orientamento, svolti insieme con
matematici e chimici, con lo scopo di promuovere
tra loro una visione integrata della cultura scientifica. Inoltre il prossimo anno si terraÁ un corso di
orientamento prelaurea.
Ancora in campo universitario, in linea con la
tradizione iniziata nel 1964 dal presidente Gilberto
Bernardini con le riunioni di Bologna che condussero al libro bianco per il piano quinquennale
di allora, il primo giugno scorso la SIF ha indetto
una riunione, cui hanno partecipato Direttori di
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IL NUOVO SAGGIATORE
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Dipartimento, Presidenti dei Consigli di Corso di
Laurea e alcuni Presidi di FacoltaÁ, per definire i
macrosettori di riferimento della fisica nell'UniversitaÁ. Si concluse per un solo macrosettore
e per la nomina di una Commissione che proceda
alla definizione dei settori, dovendo decidere se
scegliere sulla base degli insegnamenti nei corsi
ufficiali, o con un criterio disciplinare.
Il secondo aspetto di novitaÁ che vorrei qui
menzionare riguarda anzitutto la formulazione di
una proposta di ``Ordine Professionale dei Fisici'',
ormai presentata ai Ministri e ai Presidenti delle
Commissioni Parlamentari competenti, con relativa proposta di Statuto, approvata dai soci in un
sondaggio e poi all'Assemblea tenutasi al Congresso di Torino lo scorso anno. Speriamo in un
accoglimento di tale proposta.
Un lungo discorso a parte meriterebbe la preparazione di un rapporto sulla situazione del problema energetico in Italia, al quale siamo stati invitati nell'ambito della collaborazione con la SocietaÁ Europea di Fisica. Una Commissione di
esperti, nella quale abbiamo incluso anche esponenti dell'ENEL, dell'ENI, e del Parlamento Italiano, coordinata dal Presidente e dal Consiglio di
Presidenza della SIF, lavora da qualche mese. La
fisica puoÁ e deve dare un fattivo contributo di
conoscenze in questo campo dell'energia nel quale
l'Italia eÁ fortemente carente, con gravi conseguenze per il nostro sviluppo e la nostra economia.
Si spera di poter pubblicare un libro bianco su
questo tema all'inizio del prossimo anno. La SocietaÁ di Fisica Tedesca ha giaÁ terminato tale lavoro, e speriamo di completare il nostro altrettanto bene.
Altre attivitaÁ che vorrei menzionare sono state
stimolate dall'impegno a partecipare all'Anno
della Fisica 2005, ma continuano, e spero continueranno. Anzitutto pubblicazioni di libri sulla
nostra storia, in particolare i libri dedicati a personaggi a noi cari: Pontecorvo, Fermi, Majorana,
Occhialini, Fonda e al compianto Presidente Castagnoli e il libro ``Scritti Scelti de Il Nuovo Cimento'' con selezione di lavori dal 1855 al 1946 e
un'introduzione complessiva; a questo speriamo di
far seguire un volume che copra la seconda metaÁ
del Novecento. EÁ in corso inoltre un'attivitaÁ con
insegnanti e studenti dei licei, per la realizzazione
di un progetto di misura della radioattivitaÁ ambientale, coordinato su diverse sedi, con strumentazione fornita dalla nostra SocietaÁ e acquistata con fondi del Ministero. Anche in corso eÁ
l'allestimento di un'aula virtuale, nella quale inserire lezioni con possibilitaÁ interattive, attivitaÁ pure
finanziata dal Ministero. Si eÁ prodotta una serie di
DVD per oltre 8 ore di trasmissione su esperimenti
esemplari, storie di sviluppi scientifici con riflessi
sulla vita moderna e storie di scienziati celebri.
Alcuni aspetti di questi DVD verranno illustrati in
una Sezione di questo Congresso. L'accoglienza
che questa raccolta di DVD ha avuto eÁ stata lusinghiera, anche perche ognuno di essi ha qualche
aspetto di originalitaÁ. Questo ci incoraggia a continuare in tale impegno, che contribuisce in modo
moderno alla diffusione della cultura scientifica.
EÁ stato realizzato e potenziato il nuovo sito web
della SIF che raccoglie tutte le informazioni utili ai
soci. Raccoglie anche l'elenco dei soci che hanno
dato il loro consenso al trattamento dei dati personali. Tale elenco eÁ in costante aggiornamento e
in fase di completamento.
Abbiamo inoltre incoraggiato la partecipazione
dei giovani ai Congressi SIF e in particolare di quei
giovani che fanno parte dell'Associazione degli
studenti di fisica.
Durante i Congressi Nazionali la SIF si eÁ impegnata sistematicamente a coinvolgere gli studenti
delle scuole e i cittadini della cittaÁ ospite, organizzando in particolare una conferenza cittadina
su un tema di particolare attualitaÁ e interesse e una
mostra sulla fisica. Quest'anno la conferenza cittadina saraÁ sul ``Progetto Virgo'' per la misura delle
onde gravitazionali e la Mostra su Occhialini eÁ giaÁ
in visione alla Limonaia.
Un'altra attivitaÁ di questi ultimi anni che desidero qui ricordare eÁ l'aver dato attuazione alla
clausola del regolamento che istituisce la categoria dei Soci Benemeriti, destinata a chi ha contribuito in modo rilevante alla Scienza e alla SocietaÁ, categoria analoga a quella dei ``Fellows''
delle societaÁ europea, americana e inglese. Si eÁ
anche ripristinata l'antica tradizione di nominare
Presidenti Onorari. Abbiamo avuto recentemente
tre Presidenti Onorari. Attualmente abbiamo due
Presidenti Onorari e 60 Soci Benemeriti, il cui
elenco viene aggiornato di anno in anno in occasione del Congresso Annuale. Sono state consegnate anche medaglie d'oro ai tre Presidenti
Onorari, dopo quelle assegnate in passato a Giorgio Salvini e Carlo Rubbia.
Vorrei infine ricordare che la SocietaÁ di Fisica ha
istituito, a partire dal 2001, centenario della nascita
di Enrico Fermi, in aggiunta agli altri premi tradizionali, un cospicuo premio assegnato annualmente
in riconoscimento di scoperte significative. Vincitori del premio Fermi sono stati finora: Antonino
Zichichi, Giorgio Parisi, Raul Gatto, Nicola Cabibbo, Luciano Maiani, Massimo Inguscio, Gabriele
IL NOSTRO MONDO
Veneziano, Sergio Ferrara, Bruno Zumino, Fortunato Tito Arecchi e Giorgio Careri.
Un premio triennale eÁ stato anche istituito, insieme all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, per
la gestione e l'amministrazione della ricerca e intitolato a Icilio Agostini.
Un premio congiunto SIF-IOP, Istituto di Fisica
inglese, con diploma e medaglia, verraÁ intitolato a
Giuseppe Occhialini in ricordo della collaborazione scientifica italo-inglese, e saraÁ assegnato a
chi abbia dato contributi significativi negli ultimi
10 anni. Alternativamente il vincitore italiano saraÁ
premiato dalla SocietaÁ inglese e quello inglese
dalla SocietaÁ italiana e la premiazione avverraÁ
nella cerimonia inaugurale dei rispettivi congressi
nazionali.
Altre considerazioni riguardano la gestione,
anche finanziaria, della SocietaÁ. Dopo un periodo
critico nel 2002 e 2003, superato grazie alla collaborazione di colleghi e Dipartimenti che si sono
fatti soci sostenitori e che desidero qui ringraziare,
si eÁ ottenuto un completo risanamento. Lascio i
dettagli alla discussione che avraÁ luogo all'Assemblea Generale dei Soci.
Come eÁ nostra consuetudine, comunico ora i
titoli e i nomi dei direttori della Scuola ``Enrico
Fermi'' di Varenna del 2007, come sempre il fiore
all'occhiello della nostra attivitaÁ annuale:
``Strangeness and Spin in Fundamental Physics''
Direttori: Mauro Anselmino e Tullio Bressani di
Torino
``Atom Optics and Space Physics''
Direttori: Ennio Arimondo di Pisa, Wolfgang
Ertmer di Hannover e Wolfgang Schleich di Ulm
``Nuclear Structure far from Stability: New
Physics and New Technology''
Direttori: Aldo Covello di Napoli, Francesco Iachello di Yale e Renato Angelo Ricci di Padova
Anche quest'anno dobbiamo piangere la perdita
di tanti colleghi e Consoci. Vorrei ricordare con
particolare commozione Giampietro Puppi, Emilio
Zavattini, Fabio Ferrari, Pierre-Gilles de Gennes,
Lorenzo Narducci, Enzo Menapace, Carlo Bruno
Azzoni, Ezio Mognaschi, Alberto Avogadro, Kai
Siegbahn e Carlo Frediani, che eÁ mancato pochi
giorni fa.
Vorrei ora menzionare i riconoscimenti internazionali che sono stati assegnati quest'anno ai
nostri Soci:
Il premio Panofsky della American Physical
Society a Italo MANNELLI
La Medaglia Dirac a Luciano MAIANI
Il Premio Charles Townes a Orazio SVELTO
La Medaglia Boltzmann a Giovanni GALLAVOTTI
Il Max Born Award della Optical Society of
America a Luigi LUGIATO
Il Cozzarelli Prize della National Academy of
Sciences a Francesco MALLAMACE
E procediamo ora ai riconoscimenti che la SIF
assegna quest'anno. Anzitutto vorrei consegnare il
Diploma e la medaglia ai nuovi Soci Benemeriti:
Ugo Amaldi, Giorgio Bellettini, Gianni Bonera,
Giulio Casati, Giuseppe Caglioti, Attilio Forino,
che non ha potuto essere presente, a lui consegneroÁ separatamente diploma e medaglia, Alberta
Marzari Chiesa, Emilio Migneco, Elio Sindoni,
Arnaldo Stefanini.
Prima di procedere con l'assegnazione dei
premi vorrei ora dare la parola, perche ci dia il
suo benvenuto, al Magnifico Rettore dell'UniversitaÁ di Pisa.
M. Pasquali: Egregi colleghi, signore e signori, eÁ con grande piacere che porgo il benvenuto dell'UniversitaÁ di Pisa ai partecipanti al
Congresso Nazionale della SocietaÁ Italiana di
Fisica. Pisa vanta un legame originario con la
SocietaÁ Italiana di Fisica che qui sorse nel 1897
organizzandosi intorno alla rivista mensile di fisica ``Il Nuovo Cimento''. Quest'ultima era nata
alcuni decenni prima, rifacendosi, come si evince
giaÁ dal nome, all'Accademia del Cimento, l'associazione di discepoli di Galileo Galilei fondata
dal principe Leopoldo de' Medici. Da allora la
SocietaÁ Italiana di Fisica ha accresciuto il suo
radicamento, riuscendo a coinvolgere in questo
congresso oltre seicento ricercatori e il Premio
Nobel 2006 George Smoot. Pisa lo accoglie con
grande calore, forte della sua tradizione che annovera i premi Nobel Enrico Fermi e Carlo
Rubbia, studiosi di altissimo livello quali Franco
Rasetti, Bruno Pontecorvo e altri. La scuola pisana occupa insomma un ruolo centrale negli
studi di fisica di questo paese. E in questo settore, anche a discapito dei finanziamenti nettamente inferiori rispetto ad altre nazioni, ha dimostrato di sapersi rinnovare negli anni e di
mantenere un livello qualitativo riconosciuto a
livello internazionale. Se la ricerca italiana ha un
buon nome internazionalmente, questo eÁ dovuto
in particolare ad alcuni settori: tra questi, in
modo predominante la fisica e la matematica.
Non a caso, lo scorso novembre il premio Pa-
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IL NUOVO SAGGIATORE
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nofsky per la fisica eÁ stato attribuito al professor
Italo Mannelli della Scuola Normale Superiore
che lavora spesso a contatto con i colleghi del
nostro Dipartimento di Fisica e della Sezione
Pisana dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Se a questo dato aggiungiamo il contributo che i
fisici italiani stanno dando in molti dei piuÁ importanti esperimenti condotti a livello mondiale,
si puoÁ tranquillamente affermare che gli studiosi
italiani nel settore della fisica siano quelli che
contribuiscono maggiormente, come dicevo, al
prestigio internazionale della ricerca del nostro
paese. A Pisa la ricerca di alto livello si abbina
con una didattica altrettanto avanzata: per questo, nella nostra universitaÁ non si eÁ verificato
alcun calo di immatricolazioni ai corsi di laurea
delle discipline scientifiche. Per questo il numero
dei ragazzi che ogni anno sceglie di studiare fisica eÁ mediamente piuÁ elevato di quanto avviene
in atenei di dimensioni comparabili al nostro. Le
sezioni tematiche di questo congresso, del resto,
testimoniamo l'orizzonte interdisciplinare che da
sempre ha caratterizzato gli studi in fisica e il
lavoro dei fisici contemporanei. Questa disciplina per sua natura coltiva una molteplicitaÁ di
interessi scientifici contribuendo in modo determinante all'avanzamento di settori che sono
ritenuti di pertinenza di altri ambiti scientifici. Ha
in generale una grande capacitaÁ di interfacciarsi
con gran parte delle altre discipline scientifiche.
Questo lo si deduce anche dal programma e dalle
conferenze generali che io guardavo, venendo al
Congresso che oggi si inaugura. Ho molto apprezzato la scelta della SocietaÁ Italiana di Fisica
di dedicare uno spazio del Congresso al compianto Professor Adriano Gozzini attraverso la
presentazione di alcune comunicazioni in grado
di fornire un'idea dell'ampiezza, della profonditaÁ
dei suoi interessi scientifici e di ricordare il
centenario della nascita di Giuseppe Occhialini,
una delle figure piuÁ importanti del secolo scorso,
un esempio di fisico le cui intuizioni e scoperte
hanno aperto la strada per successivi sviluppi nel
campo dello studio dei raggi cosmici e dell'esplorazione dell'universo attraverso i raggi X e i
raggi gamma con l'ausilio dei satelliti. Sottolineo
infine con orgoglio il rilievo che all'interno di
questa settimana di incontri eÁ stato dato alla
conferenza del collega Adalberto Giazzotto sul
Progetto Virgo, l'interferometro laser che ha base
in provincia di Pisa e serve a catturare le radiazioni gravitazionali della galassia. Concludo il
mio breve intervento rinnovando a tutti voi i miei
saluti, gli auguri di buon lavoro, ovviamente i
miei complimenti ai tre vincitori del Premio
"Enrico Fermi" che con il loro lavoro hanno
onorato la fisica italiana: Milla Baldo Ceolin
dell'UniversitaÁ di Padova, Ettore Fiorini dell'UniversitaÁ di Milano-Bicocca, Italo Mannelli, giaÁ
docente dell'UniversitaÁ di Pisa e ora alla Scuola
Normale Superiore. Grazie.
G.-F. Bassani: Molte, molte grazie, Magnifico
Rettore. E ora procediamo alla consegna dei premi.
Anzitutto quelli per le comunicazioni dello
scorso anno presentate a Torino.
Per la Sezione I Fisica nucleare e subnucleare il
Primo Premio al Dottor Umberto DE SANCTIS di
Milano e al Dottor Ivan GNESI di Torino.
Il Secondo Premio alla Dottoressa Loredana
LOPEZ di Bari e al Dottor Roberto PREGHENELLA di
Bologna.
Per la Sezione II Fisica della materia (materia
condensata, atomi, molecole e plasmi) il Primo
Premio al Dottor Michele VIRGILIO di Pisa e al
Dottor Riccardo MARCHETTI di Milano, che peroÁ
non eÁ presente. ConsegneroÁ io il Premio.
Il Secondo Premio alla Dottoressa Federica TERRA
di Bologna e alla Dottoressa Luisa RAIMONDO di Milano, per la quale ritira il premio il Dottor Leonardo
Silvestri.
Per la Sezione III Astrofisica e fisica cosmica,
consegno il Primo Premio alla Dottoressa Silvia
BALESTRA di Bologna, che non eÁ presente. Lo consegneroÁ in seguito. E il Secondo Premio alla Dottoressa Marcella D'ELIA di Lecce.
Per la Sezione IVa, che riguarda Geofisica e fisica dell'ambiente consegno il Primo Premio alla
Dottoressa Daniela CAVA di Lecce. Ritira il Premio
per delega il Dottor Scrimieri. Il Secondo Premio
viene consegnato alla Dottoressa Alessia BALANZINO di Alessandria.
Per la Sezione IVb Biofisica e fisica medica il
Primo Premio viene consegnato al Dottore Ciro
CECCONI di Modena. Il Secondo Premio alla Dottoressa Alejandra PECKA di Torino.
Per la Sezione V Elettronica e fisica applicata
consegno il Primo Premio al Dottor Paolo ROMANO di
Catania. E il Secondo Premio al Dottor Stefano
GIURGOLA di Milano, che eÁ assente, pertanto verraÁ
consegnato successivamente.
Per la Sezione VI Didattica e storia della fisica il
Primo Premio viene consegnato alla Dottoressa
Marina CARPINETI di Milano. Il Secondo Premio alla
Dottoressa Valentina CONTI di Como. Complimenti
a tutti.
IL NOSTRO MONDO
CONFERIMENTO DEI PREMI PER LA FISICA PER L'ANNO 2007
Premio della Associazione Geofisica
Italiana
Assegnazione del Premio per la Fisica riservato ai dottori laureati dopo il maggio
2004
Il Premio della Associazione Geofisica Italiana
viene assegnato alla Dottoressa Cinzia FERRERO,
laureata in Fisica presso l'UniversitaÁ di Torino.
Laura MARCELLI, laureata in Fisica presso l'UniversitaÁ di Roma ``Tor Vergata'';
Giorgio PETTINARI, laureato in Fisica presso l'UniversitaÁ di Roma ``La Sapienza'';
Roberto PREGHENELLA, laureato in Fisica presso
l'UniversitaÁ di Bologna.
Premio ``Icilio Agostini''
Assegnazione del Premio per la Fisica
riservato ai dottori laureati dopo il
maggio 2000
Il Premio ``Icilio Agostini'' verraÁ consegnato
dalla Signora Marta Agostini e viene assegnato
quest'anno a Luciano MAJORANI ``per i suoi fondamentali contributi alle attivitaÁ di gestione finanziaria e organizzativa della ricerca nel campo
della fisica, e per la sua opera di alta formazione di
personale addetto a questo scopo.''
Premio ``Sergio Panizza''
E consegno ora i premi ai giovani ricercatori,
laureati dopo il 2000.
Andrea ALICI, laureato in Fisica presso l'UniversitaÁ di Bologna;
Elena LA GUIDARA, laureata in Fisica presso
l'UniversitaÁ di Catania;
Elisa RAPISARDA, laureata in Fisica presso l'UniversitaÁ di Catania.
Assegnazione del Premio per AttivitaÁ nel
campo della Didattica della Fisica
Il premio per la Didattica della Fisica eÁ stato
quest'anno assegnato a Eugenio BERTOZZI per l'importante e accurato lavoro di ricerca e indagine
storica svolto per l'allestimento al Museo del BalõÁ di
Saltara (PU) della mostra ``Giuseppe Occhialini, uno
scienziato alla scoperta dell'universo invisibile'', e
per la produzione del catalogo della mostra. A
questo contributo in storia della Fisica il Dott. Bertozzi ha anche associato un'intelligente e appassionata attivitaÁ didattica e di divulgazione scientifica,
realizzando specifici percorsi di visita della Mostra
per le scuole e coordinando le misure di radioattivitaÁ ambientale effettuate dalle scuole della
provincia di Pesaro-Urbino nell'ambito del relativo
progetto SIF. La mostra eÁ attualmente visitabile alla
Sede della Limonaia fino al 30 settembre.
Premio ``Luigi Giulotto''
Il Premio ``Luigi Giulotto'' eÁ stato assegnato al
Dottor Davide MASCOLI, laureato in Fisica presso
l'UniversitaÁ di Pavia. Ci eÁ pervenuta una lettera di
congratulazioni da parte della Signora Gilda Giulotto anche a nome della famiglia.
Il Premio ``Sergio Panizza'', eÁ assegnato congiuntamente ad Adalberto BALZAROTTI e Paolo MAZZOLDI.
Consegna il Premio il Dottor Gabriele Galimberti,
Presidente della societaÁ ``Laser Optronic''.
Ad Adalberto Balzarotti ``Per contributi fondamentali allo studio dell'interazione radiazionemateria, essendo stato tra i pionieri nell'utilizzare
a tal fine la radiazione di sincrotrone ed avendo
introdotto approcci innovativi per la preparazione
di nuovi materiali e sistemi, in particolare la crescita ordinata di punti quantici indotta da sofisticati processi di nanolitografia dei substrati.''
A Paolo Mazzoldi ``Per il contributo essenziale
dato allo sviluppo della scienza dei materiali, con
ricchezza di iniziative e molteplicitaÁ di approcci
nella preparazione, trattamento e studio di materiali e strutture innovative, fino ai recenti risultati
di particolare interesse sulla nucleazione e crescita di nanosistemi metallici in matrici polimeriche''.
A entrambi i piuÁ vivi complimenti.
Il Premio ``Enrico Fermi'' della SocietaÁ
Italiana di Fisica
Il Premio ``Enrico Fermi'' viene assegnato da
una Commissione costituita da un rappresentante dell'Accademia Nazionale dei Lincei, un
rappresentante del CNR, un rappresentante dell'INFN, un rappresentante dell'INFM, un rappresentante del Consiglio SIF e presieduta dal
Presidente della SIF, eÁ stato assegnato congiuntamente ai soci Milla BALDO CEOLIN, Ettore FIORINI
e Italo MANNELLI con le seguenti motivazioni: a
Milla Baldo Ceolin ``per gli importanti lavori sulla
11
IL NUOVO SAGGIATORE
fisica dei mesoni K e dei neutrini''; a Ettore Fiorini ``per il contributo alla scoperta delle correnti
deboli neutre e allo studio dei neutrini solari''.
Fiorini non puoÁ essere presente per ragioni mediche, consegneroÁ successivamente il premio; a
Italo Mannelli ``per la dimostrazione della violazione diretta della simmetria CP nel decadimento
dei mesoni K''.
E per chiudere questo breve discorso inaugurale, vorrei ora invitare i vincitori del Premio
Fermi a dare un breve cenno del proprio contributo scientifico.
12
M. Baldo Ceolin: Mi sento molto contenta e un
po' emozionata ma soprattutto mi sento molto
onorata da questo premio che la SocietaÁ Italiana di
Fisica mi ha assegnato.
Voglio esprimere il mio piuÁ vivo ringraziamento
al Presidente, Prof. Bassani e a tutti i suoi collaboratori.
Desidero anche ringraziare tutti i colleghi con i
quali eÁ stato sempre cosõÁ piacevole collaborare.
Certamente ho trovato sempre molto piacere nella
fisica anche perche la facevo con loro.
Vorrei approfittare del tempo che mi eÁ stato
concesso per portare qualche esempio a dimostrazione di come il progresso della fisica sia
conseguenza di una interazione tra teoria ed
esperimento: l'invenzione di un metodo sperimentale per verificare una particolare idea teorica
puoÁ portare a risultati inaspettati che a loro volta
portano a nuove idee teoriche.
Vorrei esemplificare dapprima sui mesoni K,
convinta come sono che sia difficile trovare
esempi piuÁ evidenti a dimostrazione della com-
plementarietaÁ tra teoria ed esperimento nel progredire della conoscenza scientifica.
Anche t'Hooft, uno dei fisici teorici piuÁ formali,
nel suo libro ``Il mondo subatomico'' dedica un
intero capitolo a ``la straordinarietaÁ dei mesoni K''
che comincia con ``non eÁ mia intenzione spiegare
in maniera approfondita tutte le particelle, ma
considero i K un'eccezione''.
Quando negli anni '50 furono scoperte le prime
particelle K e gli iperoni, particelle che nessuno
aveva anticipato, nacque un nuovo tipo di fisica,
che richiese l'introduzione di nuove idee teoriche.
Fu introdotto un nuovo numero quantico S la
``stranezza'' conservata nelle interazioni forti e in
quelle elettromagnetiche (S ˆ 0), mentre nelle
interazioni deboli di decadimento si ha una variazione di S (S ˆ 1).
Gell-Mann e Pais mostrarono subito come l'esistenza di una particella K 0 che decade in due
pioni, K 0 ! ‡ ‡ ÿ , suggerisse l'esistenza di un
effetto di interferenza tra la particella K 0 e la sua
antiparticella.
Lo schema della stranezza infatti richiede l'esistenza di due particelle K neutre, l'una antiparticella dell'altra, K 0 con S ˆ ‡ 1 e K 0 con
S ˆ ÿ 1. Ora, poiche le interazioni di decadimento
0
richiedono jSj ˆ 1, le due particelle K 0 e K ,
benche caratterizzate da un numero quantico di
stranezza diverso, possono decadere entrambe
nello stato di due pioni, che ha stranezza zero.
0
Si ha cioeÁ K 0 ! ‡ ‡ ÿ
K .
0
Questo porta a concludere che ne il K 0 ne il K
possono essere vere particelle (non hanno vita
media definita), e a p
introdurre
le particelle K10 , K20 ,


0
0
(K1;2
ˆ (K 0 K )= 2) ciascuna delle quali eÁ una
0
miscela di particelle K 0 e K , con la stessa fase il
K10 , con fase opposta il K20 . Solo il K10 puoÁ decadere
in ‡ ÿ .
E questo rende il complesso dei K 0 un vero laboratorio nel quale si sono studiate non solo le
proprietaÁ delle specifiche particelle, ma anche
aspetti di carattere assai generale come il principio di sovrapposizione della meccanica quantistica.
Fu Oreste Piccioni insieme a Pais a suggerire
come fare la verifica sperimentale di questa costruzione che appariva cosõÁ lontana dalla nozione
classica di che cosa eÁ una particella, e che appare
strana ancora oggi!
Piccioni e Pais proposero di misurare come
questa miscela quantomeccanica interagisce con
la materia ordinaria. Si eÁ cosõÁ ottenuta la rigenerazione dei K10 che ha fornito un importante test
sperimentale per il mixing proposto da Pais e Gell-
IL NOSTRO MONDO
Mann e il conseguente fenomeno dell'oscillazione
0
K0 ! K .
Supponiamo di aver generato dei K 0 ˆ in urti
0
tra nucleoni. Questi possono oscillare in K e viceversa, in un'altalena tra materia e antimateria:
l'oscillazione diventa cosõÁ uno strumento assai
sensibile per studiare eventuali differenze di
comportamento tra materia e anti-materia. Si eÁ
scoperto anche che l'altalena preferisce la trasformazione di materia in antimateria.
Nel 1958 Bruno Pontecorvo, che nel periodo
romano veniva chiamato ``il signor neutrino'',
propose per la prima volta le oscillazioni neutrinoantineutrino in stretta analogia con le oscillazioni
0
K 0 -K di Pais e Piccioni.
I risultati sulle oscillazioni dei neutrini coprono
una lunga storia, e dimostrano che i neutrini
aprono nuove prospettive molto importanti. EÁ
opportuno ricordare che il grande interesse per la
fisica del neutrino deriva anche dal fatto che i
neutrini sono dovunque nel cosmo e che sono tra
le particelle piuÁ abbondanti nell'Universo.
Molti risultati sulla fisica dei neutrini arrivano
oggi dallo studio di fenomeni di piuÁ grande energia
nell'Universo, e rendono sempre piuÁ importante il
fenomeno dell'oscillazione!
Ci sono ancora molti problemi aperti e molti
esperimenti sono proiettati a studiare le oscillazioni dei neutrini con sempre maggiore precisione.
Vorrei infine accennare che recentemente eÁ
stato tenuto a Berkeley un Congresso con lo
scopo di promuovere nuovi esperimenti sull'oscillazione neutrone-antineutrone.
G.-F. Bassani: Ettore Fiorini non eÁ potuto
venire, se ne dispace moltissimo e mi ha pregato
di leggere questa breve relazione sulla sua attivitaÁ.
``La mia attivitaÁ eÁ iniziata in montagna con
un'esperienza svolta da una collaborazione Milano-Pisa diretta da Marcello Conversi. Il luogo, la
diga dei Sabbioni, non era particolarmente piacevole. Quale lombardo il presidente potraÁ pronunciare molto meglio di me la definizione degli
operai: `Sabiun, sit de PuÈnisiun'. Cercavamo una
particella inesistente di 500 masse elettroniche e
non l'abbiamo trovata. Mi sono consolato pensando che solo un esperimento sbagliato trova
qualcosa che non c'eÁ e che comunque avevo imparato molto dall'elettronica dell'esperimento,
montata da Carlo Rubbia. La mia attivitaÁ successiva, svolta prima in America e poi in Europa, eÁ
stata condotta con la tecnica della camera a bolle.
La piuÁ appassionante eÁ stata quella con la camera
a bolle Gargamelle a cui sono stato in grado di far
partecipare il nostro Paese tramite il gruppo di
Milano, che vi ha contribuito efficacemente, in
particolare con Antonino Pullia. Ricordo che l'idea
di una camera a bolle a liquido pesante per la fisica
del neutrino era stata suggerita in Italia da Carlo
Franzinetti e che l'INFN aveva costituito un gruppo per un progetto a cui aveva partecipato anche il
co-premiato Italo Mannelli. Eravamo i primi, ma
l'INFN non aveva potuto finanziare la costruzione.
Andre Lagarrigue ci aveva peroÁ generosamente
introdotto negli esperimenti relativi `a la pari' e mi
aveva suggerito quale presidente del `Gargamelle
Users Committee', che discuteva tutte le esperienze di Gargamelle, comprese quelle che portarono alla scoperta delle correnti deboli neutre,
discusse per la prima volta a Milano.
Nello stesso periodo sono stato travolto da una
seconda passione, quella sul decadimento beta
doppio senza emissione di neutrini quale metodo
potente per studiare la conservazione del numero
leptonico. Avevo suggerito, ed abbiamo iniziato
con ISPRA, il primo esperimento sul decadimento
beta doppio del germanio-76, riutilizzando diodi di
germanio come sorgente e rivelatore. Questa tecnica eÁ ora ampiamente utilizzata sia in Europa che
negli Stati Uniti. In parallelo a questo esperimento
sotterraneo abbiamo condotto un esperimento sostanzialmente italiano: NUSEX (per Nucleon Stability Experiment), condotto pure nel Laboratorio
del Monte Bianco con i gruppi di Frascati e Torino.
Non abbiamo trovato il decadimento del nucleone
ed abbiamo solo potuto porre un limite su di esso,
limite peraltro interessante, peroÁ questo esperimento mi ha permesso di imparare moltissimo in
tecniche in cui la mia conoscenza era limitata.
Il mio successivo impegno ha riguardato l'esperimento GALLEX che ho ottenuto venisse
svolto presso i Laboratori Nazionali del Gran
Sasso, allora diretto da Enrico Bellotti. Si sono
osservati per la prima volta i neutrini solari di
bassa energia provenienti dalla reazione protoneprotone, il che aveva ed ha grande rilevanza nello
studio delle oscillazioni del neutrino.
Da qualche anno sono tornato al mio vecchio
amore: il decadimento doppio beta senza neutrini,
che rappresenta oggi il metodo piuÁ potente per
determinare, nell'ipotesi di Majorana, la massa del
neutrino se, come suggerito dai risultati sulle
oscillazioni, tale massa eÁ finita.
Oggi ho l'onore di essere il portavoce dell'esperimento CUORE (acronimo di Cryogenic Underground Experiment on Rare Events) in co-
13
IL NUOVO SAGGIATORE
struzione presso i Laboratori Nazionali del Gran
Sasso, e speriamo che si raggiunga presto la sensibilitaÁ richiesta dai risultati delle oscillazioni per
osservare il doppio decadimento beta.
Desidero aggiungere un cenno di carattere personale: quando ero ragazzino al CERN ero rimasto
rattristato da un'affermazione di Weisscopf che a
chi gli chiedeva come facesse a far andare d'accordo tanti gruppi stranieri rispose: `il problema eÁ
far andare d'accordo i gruppi italiani'. Mi spiace
smentire, ma avendo partecipato a molte collaborazioni internazionali, mi sono trovato sempre
molto bene proprio con i gruppi italiani. Anche per
questa ragione, ringrazio particolarmente la SIF
per questo Premio e sono molto onorato nel condividerlo con Milla Ceolin e Italo Mannelli, per cui
provo grande amicizia e stima.''
La parola eÁ ora a Italo Mannelli.
14
I. Mannelli: Il Presidente della SIF mi ha chiesto gentilmente di dire qualche parola in occasione
del conferimento del Premio Fermi.
SaroÁ breve, ma devo cominciare da circa cinquanta anni addietro quando, al Congresso di
Palermo, mi fu assegnato un Premio della SIF
inteso come incoraggiamento per giovani laureati. Il Premio fu veramente di stimolo a dedicarmi pienamente all'attivitaÁ sperimentale in fisica delle particelle elementari, che in quel periodo era in una fase di rapido sviluppo. In questi
cinquant'anni il modo di fare Fisica, seppure rimasto lo stesso nella sostanza, eÁ diventato in
pratica molto piuÁ complesso e tale da rendere
praticamente impossibile che una singola persona possa condurre autonomamente un esperimento e ottenere dei risultati significativi. Per-
tanto, con riferimento ai risultati che presumibilmente sono stati considerati significativi per
l'assegnazione del Premio Fermi, devo per prima
cosa ringraziare tutti coloro che hanno collaborato a raggiungerli. Si tratta non solo di fisici
e tecnici individuali ma anche di numerose istitituzioni scientifiche. Non ho lavorato sui raggi
cosmici, ma unicamente con acceleratori. EÁ
quindi ovvio che eÁ stato vitale avere accesso ai
centri in cui gli acceleratori erano collocati ed ai
loro servizi, in particolare il CERN, il BNL e lo
IHEP. Oltre a questi devo ringraziare l'UniversitaÁ
di Pisa, il MIT, il CERN, la Scuola Normale ed in
primis per il sostegno diretto alla ricerca in Italia, e non solo in questo campo, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, senza il quale, nessuna
ricerca sperimentale a livello internazionale sarebbe stata possibile. Devo poi ringraziare mia
moglie Mary, che mi ha non solo supportato in
tutti i frangenti, ma anche letteralmente sempre
sopportato! Vorrei adesso fare l'esempio di tre
questioni a cui ho lavorato, che hanno il vantaggio di poter essere formulate in modo semplice e
la cui risposta eÁ essenzialmente un sõÁ o un no.
Andre Martin mi ha ricordato, in una conversazione che abbiamo avuto ieri, che fu proprio qui a
Pisa, in occasione del Congresso Internazionale
di Fisica del 1955, che Murray Gell-Mann formuloÁ
per la prima volta esplicitamente un nuovo sistema di classificazione per le particelle ``strane'',
elaborato indipendentemente anche da Nishijima. Le particelle scoperte in particolare a seguito
dell'utilizzo sistematico della camera a bolle,
erano cresciute in numero e presentavano proprietaÁ peculiari che egli riuscõÁ ad inquadrare in
uno schema teorico tuttora valido, di cui adesso
si comprende la struttura sulla base delle proprietaÁ dei costituenti elementari, i cosidetti
quark. Pochi mesi dopo fu fatta una scoperta
fondamentale e cioeÁ la violazione della simmetria
sotto inversione spaziale (paritaÁ) delle interazioni
deboli. Nel caso del decadimento beta del cobalto
polarizzato e nella catena di decadimento pionemuone-elettrone in cui la violazione della paritaÁ
era stata messa in evidenza sperimentalmente,
erano presenti neutrini, che erano supposti avere
massa nulla. Come tali, la loro elicitaÁ (proiezione
del momento angolare intrinseco nella direzione
dell'impulso) era invariante per trasformazioni di
Lorentz. Era pertanto sostenibile la tesi che la
mancanza di simmetria per paritaÁ delle interazioni deboli fosse univocamente legata alla presenza di neutrini a massa nulla. Immediatamente
venne posto il problema di provare sperimen-
IL NOSTRO MONDO
talmente se tale tesi fosse vera o falsa. Lo studio
delle proprietaÁ di produzione e decadimento della
cosidetta lambda permise di dare rapidamente
risposta a questo quesito dimostrando che la
violazione della simmetria per paritaÁ non eÁ affatto
legata unicamente alle presenza dei neutrini, ma eÁ
una proprietaÁ generale delle interazioni deboli. La
possibilitaÁ di contribuire, come lavoro di tesi, all'esperimento relativo mi fu offerta da Marcello
Conversi in connessione con una iniziativa dovuta a Jack Steinberger che, nel 1957 passoÁ una
parte di un anno sabbatico a Bologna e a Pisa.
Durante questo periodo Jack riuscõÁ a stabilire una
collaborazione internazionale per analizzare
eventi di produzione e decadimento di particelle
strane in fotogrammi di camera a bolle ottenuti al
Cosmotrone del BNL. Nata nel 1953 questa tecnica era stata rapidamente sviluppata e per una
circostanza fortunata era particolarmente adatta
a visualizzare con alta risoluzione spaziale particelle con cammini liberi medi dell'ordine di alcuni centimetri. Il titolo della tesi fu ``Sulla non
conservazione della paritaÁ nel decadimento degli
iperoni'' in stati finali che non coinvolgevano i
neutrini. La tecnica della camera a bolle ha dominato per anni la scena della fisica sperimentale
delle particelle, anche se attualmente eÁ totalmente soppiantata da rivelatori che permettono di accumulare eventi selettivamente ed in
numero enormemente maggiore. La sua piuÁ bella
caratteristica consiste nella straordinaria capacitaÁ di visualizzare e rendere concretamente misurabili interazioni che avvengono su dimensioni
assolutamente infinitesime. Ad esempio un pione
negativo interagisce con un protone dell'idrogeno
liquido contenuto nella camera a bolle con la
conseguente produzione di due particelle neutre
le quali a loro volta si disintegrano in coppie di
particelle cariche. Nel caso di una di queste, la
cosidetta lambda, che decade in un protone ed in
un pione negativo, fu messa in evidenza una
correlazione tra la normale al piano di produzione, determinato dalla direzione della particella
incidente e da quella dell'impulso della particella
lambda, e la direzione di emissione del protone di
decadimento della lambda nel centro di massa
della particella stessa. Seppure con un numero
limitato di eventi fu dimostrato che esisteva una
asimmetria fra la probabilitaÁ che il protone fosse
emesso nella direzione positiva della normale
piuttosto che in quella opposta. Il risultato fu ottenuto mettendo insieme i dati analizzati in tre
differenti laboratori, circa 200 eventi in totale.
L'esistenza della asimmetria fu provata al livello
(allora considerato generalmente soddisfacente)
di 3,5 deviazioni standard dimostrando che effettivamente, anche in assenza di neutrini, le interazioni deboli violavano la paritaÁ. Una situazione concettualmente simile eÁ stata affrontata e
risolta molti anni dopo. Essa riguardava la violazione dell'invarianza o meno delle interazioni
deboli sotto l'operazione combinata di coniugazione di carica (C) e di paritaÁ (P) che era stata
scoperta nel 1964 a Brookhaven: si trattava cioeÁ,
ancora una volta, di un effetto confinato ad un
settore specifico delle interazioni deboli oppure
era una loro proprietaÁ generale che appariva in
modo diverso nei vari settori solo a causa dei
diversi valori delle relative costanti d'accoppiamento? Per piuÁ di due decenni la sfida sperimentale eÁ stata appunto quella di dimostrare se la
violazione fosse confinata o meno all'effetto che
era stato misurato inizialmente. La rilevanza della
questione non eÁ solo concettuale ma eÁ di grande
interesse anche da un punto di vista cosmologico.
Al momento attuale non c'eÁ infatti alcuna evidenza che esistano nell'Universo mondi costituiti
da antimateria. Le particelle di antimateria che si
osservano in laboratorio ed anche nei raggi cosmici sono unicamente quelle prodotte da interazioni ad alta energia tra particelle costituite di
materia.
Molto probabilmente nella fase iniziale della
sua evoluzione l'Universo era simmetrico tra
materia e antimateria. Successivamente, per l'azione della violazione di CP, questa simmetria eÁ
stata rotta ed alla fine di una serie di annichilazioni in cui si formano fotoni eÁ rimasto, fortunatamente per l'esistenza stessa del mondo
come noi lo conosciamo, il residuo di materia di
cui tutto eÁ fatto, compresi noi stessi. Dopo una
serie di esperimenti al CERN, e di altri analoghi al
FermiLab, eÁ stato dimostrato che anche la violazione di CP, come quella della paritaÁ, eÁ effettivamente una proprietaÁ generale delle interazioni
deboli piuttosto che un effetto confinato al settore in cui fu scoperto inizialmente. La terza
questione, correntemente in fase di raccolta dati
al SPS del CERN, riguarda il limite di validitaÁ la
cosiddetta universalitaÁ dell'interazione debole tra
diverse famiglie di leptoni e della stessa Teoria
Standard. La statistica giaÁ raccolta eÁ superiore di
alcuni ordini di grandezza rispetto agli esperimenti
precedenti e ci sono le premesse per un parallelo
miglioramento della accuratezza sistematica raggiungibile. Ragionevolmente, alla fine del lavoro di
analisi, anche questa questione avraÁ una sua significativa risposta sperimentale. Per concludere,
15
IL NUOVO SAGGIATORE
permettetemi di tornare ancora una volta indietro
di circa cinquant'anni, richiamando la fotografia di
rito dei partecipanti al corso sulla Fisica dei Pioni
della Scuola di Varenna nel 1958, pubblicata nei
relativi Rendiconti della Scuola. Guardando la foto,
non saraÁ difficile riconoscere un certo numero di
facce che sono diventate familiari nel campo della
fisica delle particelle, da Giampietro Puppi, purtroppo recentemente deceduto, a Nino Zichichi,
Nicola Cabibbo, Giorgio Bellettini, Paolo Franzini,
Bruno Touschek (direttore del Corso), Wolfgang
Thirring, e tanti altri. Desidero anche ricordarvi
quando, in occasione del premio al Congresso di
Palermo Ð e ne serbo un ricordo vivissimo Ð
Edoardo Amaldi mi consegnoÁ, sotto lo sguardo di
Giovanni Polvani, all'epoca Presidente della SIF.
16
Infine eÁ con grande piacere che dico grazie alla SIF
per tutte le sue attivitaÁ, in particolare per le Scuole
di Varenna, per l'incoraggiamento e lo stimolo
rappresentato dai Premi ai giovani ed anche, mi sia
permesso, per il significato e la rilevanza di Premi
come quello che ha voluto concedere, in occasione
di questo XCIII Congresso Nazionale, ad alcuni
suoi soci di vecchia data.
G.-F. Bassani: Allora ringrazio tutti, abbiamo
un periodo di qualche decina di minuti per il caffeÁ
e alle 11 sentiremo la conferenza del Professor
Smoot e a mezzogiorno la conferenza del Professor Bellettini. A presto.
Dichiaro aperti i lavori del XCIII Congresso
Nazionale della SIF.
IL NOSTRO MONDO
ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI
XCIII Congresso Nazionale SIF, Pisa
25 settembre 2007
L. Cifarelli: Poiche sono le 17.30
vorrei dare inizio all'Assemblea dei
Soci di questo 93ë Congresso della
SIF. PresiederoÁ l'Assemblea perche il
Presidente, Professor Franco Bassani, eÁ oggi pomeriggio leggermente indisposto e mi ha quindi chiesto ± sono
stata finora con lui ± di sostituirlo.
Nella relazione che vi faroÁ tra poco vi
illustreroÁ i punti che mi ha detto di
riferirvi. Mi ha anche chiesto di trasmettere a tutti i suoi affettuosi saluti.
Per prima cosa pongo in approvazione l'ordine del giorno:
1) Approvazione ordine del giorno.
2) Approvazione del Verbale dell'Assemblea Generale dei Soci del 19
settembre 2006 (Il Nuovo Saggiatore,
Vol 22, Në 5/6, 2006).
3) Relazione del Presidente.
4) Relazione del Collegio dei Revisori
dei Conti e approvazione dei bilanci.
5) Nomina dei Revisori dei Conti
(due effettivi e uno supplente).
6) Discussione e approvazione
della Relazione del Presidente.
7) Prospettive per l'attivitaÁ futura
della SocietaÁ Italiana di Fisica.
8) Varie ed eventuali.
Non vi sono astenuti o contrari. L'ordine del giorno eÁ dunque approvato.
Secondo punto: vi eÁ stata distribuita una fotocopia di alcune pagine
de Il Nuovo Saggiatore, del numero
relativo al Congresso di Torino dell'anno scorso, contenenti il verbale
dell'Assemblea Generale dei Soci del
19 settembre 2006. Poiche dovreste
averlo visto e letto con largo anticipo,
pongo subito in approvazione questo
verbale dell'Assemblea di Torino.
Non essendovi astenuti o contrari, il
verbale eÁ approvato.
Terzo punto all'ordine del giorno eÁ
la Relazione del Presidente in cui, lo
ripeto, riferiroÁ dei temi che piuÁ stanno
a cuore al Presidente Bassani.
In primo luogo, sapete che la SIF ha
portato avanti durante questo ultimo
anno, ma anche durante l'ultimo triennio, una serie di attivitaÁ editoriali che
sono state di gran successo. In particolare, e qui ripeteroÁ alcune cose per
coloro che non erano presenti alla Cerimonia di Inaugurazione del Congresso, mi riferisco alle imprese in comune con altri partner europei: le varie
sezioni dell'European Physical Journal
(EPJ), con la partecipazione dei tedeschi e dei francesi, e il giornale di lettere Europhysics Letters (EPL), al
quale la SIF contribuisce insieme alle
societaÁ europea (EPS), francese (SFP)
e inglese (IOP). Vedo qui il Dottor Peter Melville, in rappresentanza dell'IOP, che saluto cordialmente. Posso
inoltre aggiungere che la SIF ha adesso
assunto la responsabilitaÁ dell'ufficio
editoriale di produzione di EPJ C, oltre
a quello di EPJ A e a quello di EPL. CioÁ
comporta ovviamente maggiori attivitaÁ, maggiori responsabilitaÁ ma anche
maggiori onori per la SIF. Ritengo che
queste attivitaÁ editoriali siano impor-
tanti sia per la SIF in quanto tale, in
termini di visibilitaÁ a livello europeo,
sia per l'intera comunitaÁ dei fisici italiani che possono cosõÁ usufruire, non
dico di un canale preferenziale, percheÂ
i nostri referee sono terribili, ma per lo
meno di buone aperture verso queste
importanti riviste europee. Tra l'altro,
se ancora non avete pubblicato nulla
su EPJ o EPL, vi invito a farlo e a farlo
fare ai vostri colleghi o allievi.
Parliamo invece delle riviste rimaste con la stessa testata, ossia Il
Nuovo Cimento che esiste in due sezioni, B e C, e La Rivista del Nuovo
Cimento. In questo caso la situazione
eÁ un po' meno rosea, come ben sapete. La colpa eÁ in parte nostra. Infatti,
di fronte a un bene veramente nostro,
non so percheÂ, abbiamo talvolta la
tendenza a darlo per acquisito, per
scontato, e, pur non volendo deliberatamente cercare di distruggerlo,
tuttavia lo trascuriamo e danneggiamo andando a pubblicare altrove. Io
invito tutti a ricordare che esistono
queste nostre belle testate italiane di
grande tradizione storica, come Il
Nuovo Cimento e La Rivista del Nuovo Cimento, che rappresentano tuttora un vanto per la nostra SocietaÁ .
Sapete inoltre che vi sono altre
imprese editoriali della SIF, per lo piuÁ
in italiano, che meritano attenzione: Il
Nuovo Saggiatore, che non vuole essere soltanto un bollettino per i soci
ma anche un buon organo di diffu-
17
IL NUOVO SAGGIATORE
18
sione scientifica destinato a un pubblico piuÁ vasto; Il Giornale di Fisica,
con i suoi Quaderni di Storia della
Fisica, che possiede buona risonanza
tra gli insegnanti di fisica, gli storici
della fisica e non solo.
Passando alle attivitaÁ piuÁ prettamente societarie della SIF, vorrei
menzionare alcune iniziative relative
alla didattica e all'UniversitaÁ. La SIF ha
infatti recentemente intrapreso un'azione per capire come soddisfare le
nuove esigenze delle riforme universitarie per quanto riguarda i concorsi e
per quanto riguarda il riordino dei
raggruppamenti scientifico-disciplinari. A tale scopo la SIF si eÁ messa in
contatto con i direttori di dipartimento,
con i presidenti di consiglio di corso di
laurea, con i presidi di facoltaÁ e, in
particolare, con i membri del CUN per
il settore della fisica (tra questi, con il
collega Professor Paolo Rossi). Grazie
al CUN, un'istanza che, se presentata
dalla sola SIF rischierebbe di restare
inascoltata, potraÁ trovare migliore risonanza. Vedo con piacere in questa
Assemblea alcuni nostri precedenti
rappresentanti al CUN. I pareri del
Professor Bruno Preziosi, per esempio,
saranno sempre bene accetti.
Vorrei poi brevemente riferire del
Progetto Lauree Scientifiche. Sapete
che si tratta di un'iniziativa universitaria. L'attribuzione delle borse del
Progetto eÁ stata coordinata dalla SIF
con buon successo, a tal punto che,
forse un po' immeritatamente, le
borse sono state chiamate dai ragazzi
``le borse SIF''. Non sono state in
realtaÁ finanziate dalla SIF peroÁ grazie
all'impegno, in particolare, della Professoressa Josette Imme , del Professor Vincenzo Grasso e del Dottor
Enzo De Sanctis, ma anche del personale stesso della SIF, l'impresa di
selezione dei ragazzi piuÁ meritevoli e
l'attribuzione delle borse eÁ veramente
giunta a buon fine.
Per quanto riguarda una questione,
diciamo, piuÁ rappresentativa, vorrei
segnalare che il Premio ``Enrico Fermi'', istituito dal Presidente Bassani
nel 2001, comincia ad essere un premio noto e giaÁ ambito, forse anche a
livello internazionale. Notizie sui vincitori del nostro premio ``Enrico Fermi'' hanno cominciato a comparire
nel bollettino del CERN e in altri
bollettini. Ce ne rallegriamo, poicheÂ
vuol dire che il premio sta raggiungendo la sua giusta statura. Vorrei
anche ricordare cioÁ che ha detto il
Presidente Bassani in apertura del
Congresso a proposito dell'istituzione
quest'anno di un nuovo piccolo premio, piccolo rispetto al premio ``Fermi''. Si tratta peroÁ di un premio internazionale, stabilito congiuntamente con l'IOP, che i nostri colleghi
inglesi hanno accettato di intitolare
su nostro suggerimento a Beppo Occhialini (di cui ricorre quest'anno il
centenario della nascita). Il premio
saraÁ alternativamente dato un anno
dalla SIF e un anno dall'IOP. Credo
che sia una bella iniziativa interagire
con le prestigiose SocietaÁ a noi piuÁ
vicine, come l'IOP.
Vorrei anche menzionare qui una
questione sulla quale non mi dilungheroÁ, poiche faraÁ probabilmente
parte del dibattito successivo alla mia
relazione oppure della discussione
sul futuro della SIF, che eÁ l'ultimo
punto dell'ordine del giorno. Sapete
che da tempo la SIF si sta occupando
della questione dell'ordine professionale dei fisici: eÁ una questione che
non riguarda i fisici che fanno ricerca
fondamentale ma sicuramente riguarda i fisici che esercitano le loro
competenze in settori piuÁ applicativi,
come la fisica medica e non solo. Di
questo coinvolgimento della SIF mi
auguro che si parleraÁ in seguito, nel
corso di questa Assemblea.
Un'iniziativa molto importante oggigiorno in Italia, con tutto quello che
si sente e che si legge, eÁ la recente
istituzione di una ``Commissione Energia'' che, sotto l'egida della SIF, abbia il
compito di esaminare il problema delle
risorse energetiche in Italia. Questa
Commissione nasce a seguito di uno
stimolo da parte della European Physical Society. Commissioni del genere
hanno giaÁ cominciato a operare in
paesi come la Finlandia, la Francia,
l'Inghilterra e soprattutto in Germania.
La SIF ha quindi ritenuto opportuno
istituire un'analoga Commissione per
realizzare un'indagine conoscitiva e
un'analisi approfondita delle fonti e dei
vettori di energia in Italia. Lo scopo eÁ
quello di produrre un rapporto scientifico, che saraÁ pubblicato in italiano e
in inglese (al fine di poter essere utilizzato a livello europeo), che metta
nero su bianco ``sacrosante veritaÁ'' opportunamente documentate e che costituisca un testo di riferimento per
quanto riguarda la situazione energetica in Italia e le sue possibili linee di
sviluppo a breve e a lungo termine.
Si eÁ giaÁ parlato durante la cerimonia di apertura del Congresso del
successo delle Scuole di Varenna di
quest'anno; ovviamente abbiamo giaÁ
in programma tre Scuole per l'anno
prossimo, giaÁ riceviamo suggerimenti
per il 2009 e siamo ben felici che Varenna sia sempre un punto di riferimento su scala internazionale. La
novitaÁ eÁ che i proceedings di Varenna
saranno prossimamente posti su archivio elettronico. In questa maniera,
le belle lezioni di Varenna, sin da
quelle piuÁ antiche, potranno essere
rese piuÁ facilmente disponibili al
mondo scientifico.
Per Varenna, lo ricorderoÁ anche in
seguito, le UniversitaÁ e gli Enti di ricerca hanno sempre avuto un occhio
di riguardo, in qualsiasi momento, in
particolare anche e soprattutto quando la SIF ha avuto bisogno di aiuto dal
punto di vista economico, come accaduto qualche anno fa. Speriamo di
tenere sempre alta e chiara la tradizione di Varenna.
Prima di chiudere questa relazione,
vorrei annunciare dove probabilmente si svolgeranno i prossimi Con-
gressi della SIF. Stiamo indagando per
il 2008 sulla possibilitaÁ , che dovraÁ essere ovviamente confermata, che il
Congresso si svolga a Padova (*). Ne
saremmo ben felici poiche l'ultima
volta in cui cioÁ eÁ avvenuto eÁ stata nel
1986. Altra sede possibile, per il 2009,
sarebbe Bari, dove non siamo piuÁ stati
dal 1980. Il periodo saraÁ piuÁ o meno lo
stesso di quello attuale, cioeÁ nella seconda metaÁ di Settembre subito prima
dell'inizio dei corsi universitari.
S. Pirrone: Come coordinatore del
Gruppo III dell'INFN di Catania, volevo sapere se eÁ stata fissata la data del
prossimo Congresso SIF, al fine di
poterla comunicare al Presidente della
Commissione III e ai Presidenti delle
altre Commissioni dell'INFN, in modo
che il calendario delle riunioni di bilancio, possa essere fissato escludendo la sovrapposizione con il Congresso. CioÁ consentirebbe la partecipazione dei fisici coinvolti in queste
Commissioni, rendendo sicuramente
ancora piuÁ vivace il confronto e la
discussione durante i lavori.
L. Cifarelli: La richiesta eÁ purtroppo un po' utopistica per il semplice motivo che la settimana in cui si
organizza il Congresso della SIF, non
solo eÁ in sovrapposizione con le
Commissioni Nazionali dell'INFN, ma
lo eÁ anche con il Consiglio Direttivo
dell'INFN, e con numerosi altri eventi
e convegni di cui in questo momento
sappiamo o addirittura non sappiamo.
Purtroppo, siccome il Congresso della SIF ha bisogno per la sua articolazione di tante aule universitarie, le
date del suo svolgimento sono strettamente legate alle esigenze della sede ospitante. Cercheremo di rendere
queste date note il prima possibile,
ma siamo purtroppo consci del fatto
che sono troppi oramai gli eventi che
si accavallano. Ecco perche ogni anno si ripetono problemi di questo genere. Una mia collega di Bologna,
proveniente dalla Commissione Nazionale II dell'INFN, arriveraÁ qui a
Pisa stanotte dopo un viaggio rocambolesco per poter essere presente
domani al Congresso. EÁ inevitabile.
Vorrei chiudere la mia relazione
con una lieta notizia e cioeÁ annunciandovi che la SIF gode attualmente
di buona salute economica. A questo
proposito vorrei peroÁ ricordare, come
prima accennato nel parlare di Varenna, che nel 2002-2003 la SIF ha
attraversato un momento di difficoltaÁ .
Ha rivolto allora un accorato appello
alla comunitaÁ dei fisici, alle UniversitaÁ , agli Enti di ricerca e, in particolare, ai direttori di dipartimento e
ai soci sostenitori, affinche tutti contribuissero a risollevare le sorti delle
(*) Successivamente la possibilitaÁ di
tenere il Congresso 2008 a Padova non si eÁ
concretizzata e si eÁ deciso di tenerlo a
Genova.
IL NOSTRO MONDO
Scuole di Varenna. In quell'occasione
tutti risposero con grande generositaÁ
(perdonatemi se non citeroÁ tutti i nomi): tutti i direttori di dipartimento in
Italia, ma anche il Professor Antonio
Paoletti, il Professor Marcello Fontanesi, allora Rettore di Milano Bicocca,
nonche altre persone esterne al mondo accademico, quali il Dottor Roberto
Bruno, Amministratore Delegato del
Centro Sviluppo Materiali di Castel
Romano a Roma. Per fortuna da allora
questo non eÁ piuÁ successo, il bilancio
della SIF eÁ in attivo e, nel ringraziarvi
per l'attenzione, darei quindi la parola
al nostro Segretario Cassiere, il Professor Vincenzo Grasso.
V. Grasso: Vi eÁ stata consegnata la
Relazione sul Bilancio Consuntivo e,
come si evince dalle cifre, cosõÁ non vi
faccio perdere tempo, siamo riusciti a
chiudere il bilancio consuntivo con
un avanzo di Euro 237.083,65, pari,
rispetto all'anno 2005, in positivo di
Euro 43.028,40: mi sembra un avanzo
d'amministrazione abbastanza buono.
La situazione patrimoniale della SocietaÁ Italiana di Fisica, che eÁ stata ben
definita nella chiusura dell'esercizio, eÁ
positiva e si trova con un patrimonio
netto di 919.260,36 Euro. Tutta la documentazione contabile eÁ riportata nel bilancio che vi eÁ stato consegnato. Di
conseguenza, adesso, si tratta di vedere,
subito dopo che i revisori avranno fatto
la loro relazione, che cosa faremo di
questi 237.083,65 Euro. Il Professor
Bassani suggeriva di mettere a fondo di
riserva, ma lo vedremo subito dopo
l'approvazione, non meno di 100.000,00
Euro. Ci ritroviamo quindi in condizione
di avere un fondo di riserva che si incrementa abbastanza perche giaÁ ci sono
553.283,17 Euro accantonati fino al 2005.
Nel bilancio 2006 abbiamo questo avanzo e mettendo altri 100.000,00 Euro andremo a 653.283,17 accantonati. Concludo facendo presente che tutto eÁ dettagliato nella relazione che vi eÁ stata distribuita.
L. Cifarelli: Adesso diamo la parola al Dottor Luciano Majorani per il
Collegio dei Revisori dei Conti.
L. Majorani: Buonasera. Io vi
porto il saluto del Dottor Comini, che
per impegni sopraggiunti non puoÁ
essere presente a questa riunione e
che mi ha incaricato di sostituirlo
nella lettura della Relazione dei Revisori dei Conti.
RELAZIONE DEI REVISORI DEI
Á ITALIACONTI DELLA SOCIETA
NA DI FISICA AL BILANCIO ED
AL CONTO ECONOMICO DELÁ COMMERCIALE CON
L'ATTIVITA
Á SEPARATA PER
CONTABILITA
L'ESERCIZIO 2006.
Signori Soci,
il Bilancio ed Il Conto Economico
predisposto dal Consiglio di Presi-
denza della SocietaÁ Italiana di Fisica,
attiene alla attivitaÁ commerciale per il
periodo 01/01/06 al 31/12/06.
L'obbligo che deriva alla SIF secondo le vigenti norme di legge di
approntare un bilancio per la parte
``commerciale'' eÁ unicamente di carattere tributario (TUIR n. 917/86 Capo III, art. 108).
Nel caso di specie ricorre l'obbligo
di dichiarare il reddito derivante dall'esercizio di attivitaÁ commerciale
(nel caso editoriale e per la Scuola
Internazionale di Varenna) con dichiarazione annuale nei modi e nei
termini previsti dalla legislazione.
Il Bilancio della parte ``commerciale'' si presenta redatto nel rispetto
delle norme civilistiche-fiscali recepite dal disposto della IV Direttiva
CEE (25/07/78 n. 78/660 CEE) e si
compone di tre parti inscindibili:
a) Stato Patrimoniale
b) Conto Economico
c) Nota Integrativa
L'esercizio 2006 si eÁ chiuso con un
utile complessivo di Euro 156.198
comprensivo delle imposte sul reddi-
to di Euro 118.309 e della perdita della
gestione non commerciale di Euro
83.045, come evidenziato dai dati
contenuti nel bilancio stesso e cosõÁ
compendiati.
Il presente bilancio eÁ stato redatto
in forma abbreviata ai sensi dell'art.
2435 bis del Codice Civile e con il piuÁ
attento rispetto della normativa vigente, recepita dalla giaÁ citata IV Direttiva CEE. Compete l'esonero dalla
redazione della relazione del Consiglio
di Amministrazione previsto dal combinato disposto degli artt. 2435-bis e
2428, n. 3 e n. 4 del Codice Civile.
Riteniamo di portare a conoscenza
che non ricorre di richiamare l'art.
105 del TUIR n. 917/86 non comparendo in bilancio riserve od altri fondi, ne l'art. 10 della Legge 72/93 in
quanto non si sono verificate rivalutazioni sulle immobilizzazioni che figurano in bilancio al costo storico.
Diamo atto che eÁ stato provveduto
all'adattamento del bilancio di esercizio precedente (art. 2423-ter, quinto
comma, del Codice Civile) con voci
disposte secondo gli attuali obblighi
schematici e comunque, sulle variazioni intervenute nella consistenza
Stato Patrimoniale
Á
ATTIVITA
Immobilizzazioni:
Immateriali
Materiali
Finanziarie
Attivo circolante:
Rimanenze
Crediti
DisponibilitaÁ liquide
Ratei e risconti
Totale attivo
Altre riserve
Utili portati a nuovo
Utile (perdita) d'esercizio
Fondi per rischi e oneri
Fondo trattamento fine rapporto
Debiti
Ratei e risconti
Totale passivo
Patrimonio Netto Evidenziato
12.764
49.045
382.319
549
765.629
511.080
3.093
1.724.479
42.089
761.022
156.198
0
353.102
412.068
0
1.724.479
959.309
Conto Economico
Valore della produzione
Costi della produzione
Differenza
Proventi e oneri finanziari
Proventi ed oneri straordinari
Risultato prima delle imposte
Imposte sul reddito dell'esercizio
Risultato d'esercizio
Utile gestione commerciale
Perdita gestione non commerciale
Utile complessivo
1.889.348
(1.546.946)
342.402
15.148
83.043
274.507
(118.309)
156.198
239.243
(83.045)
156.198
19
IL NUOVO SAGGIATORE
delle poste dell'attivo e del passivo, eÁ
detto nella ``Nota Integrativa''.
Possiamo dare atto, ai fini delle
valutazioni eseguite, che le stesse
sono state ispirate da sani criteri di
competenza e prudenza e piuÁ esattamente si eÁ provveduto come segue.
± Le immobilizzazioni immateriali
attengono alla capitalizzazione dei
costi sostenuti per il ripristino dell'immobile goduto in affitto, ammortizzati direttamente con riferimento
alla durata residua del contratto di
locazione, nonche licenze d'uso software.
± Gli ammortamenti sono stati calcolati nel rispetto delle norme fiscali
e con l'applicazione delle aliquote vigenti, ivi previste.
± Le rimanenze finali sono state
calcolate con il metodo LIFO con il
risultato di non differire sostanzialmente dai costi correnti di
beni di analoga categoria.
± Non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso il necessario
ricorso alle deroghe art. 2423, quarto
comma, ed art. 2423-bis, secondo
comma, del Codice Civile.
± I crediti commerciali sono iscritti
secondo il loro presumibile valore di
realizzo. Gli altri crediti sono iscritti
al loro valore nominale.
± I debiti commerciali e non, sono
iscritti al passivo patrimoniale al loro
valore nominale.
20
± Costi e ricavi sono stati determinati avuta presente la competenza.
± I ratei ed i risconti sono stati riportati al periodo di competenza.
± Le disponibilitaÁ liquide sono state
indicate strettamente in ossequio agli
importi cartolari.
Proponiamo l'approvazione del Bilancio come redatto nel rispetto delle
vigenti disposizioni.
I Revisori
Dr. Giorgio Comini
Dr. Luciano Delfo Ma jorani
Dr. Sergio Luciano
RELAZIONE DEI REVISORI DEI
Á ITALIACONTI DELLA SOCIETA
NA DI FISICA AL BILANCIO
CONSUNTIVO GENERALE DELL'ESERCIZIO 2006.
I sottoscritti Revisori Dr. Giorgio
Comini, Dr. Luciano Delfo Majorani e
Dr. Sergio Luciano in ordine al combinato disposto degli artt. 14 e 7 dello
Statuto della SocietaÁ Italiana di Fisica, relazionano sull'andamento fi-
nanziario dell'esercizio 2006.
Ritengono innanzitutto necessario
precisare che l'impostazione tecnica
della presentazione dei dati di bilancio non si discosta da quella ormai
da anni sempre adottata e che pertanto il bilancio, come giaÁ per il passato, si compendia in:
1) un bilancio consuntivo generale
che consta di una parte prima ``ENTRATE'' e di una parte seconda
``USCITE''
2) una dimostrazione del risultato
che in allegato al sub 1ë ne forma
parte integrante
3) una situazione patrimoniale.
Oltre al predetto bilancio consuntivo generale di gestione, per esigenze
ed obblighi di carattere fiscale, viene
anche approntato un bilancio secondo
la tecnica ragionieristica aziendale
della rilevazione del reddito per la sola
parte commerciale. Quest'ultimo viene
presentato nel rispetto delle norme civilistiche-fiscali recepite dal disposto
della IV Direttiva CEE.
Per prassi sempre seguita, anche
per quest'anno si provvede alla distribuzione dei bilanci in tutte le loro
parti. Stante la dettagliata esposizione del bilancio, riteniamo che ci sia
consentito di limitarci all'esame, nel
loro assieme, dei vari titoli e capitoli
di entrate e di uscite, con brevi
commenti illustrativi sugli scostamenti dalla previsione, laddove si sono verificati in sede consuntiva.
Parte prima: ENTRATE
Titolo I - Entrate effettive
Sez. I - Ordinarie
Con riferimento alle somme stanziate in via definitiva si eÁ determinato
un totale di somme, accertate algebricamente, in piuÁ di Euro 106.951,33
dovuto sostanzialmente alla voce EPJ
(+ Euro 91.814,05) ed alla solo diminuzione degli Estratti Riviste ( Euro
1.858,50).
Titolo II
Sez. II ± Convenzioni e Straordinarie
Con riferimento alle somme stanziate in via definitiva si eÁ accertata
algebricamente una maggior somma
di Euro 4.239,71.
Titolo IV
Trattasi di partite di giro e come
tali trovano contropartita per eguale
importo e con la stessa classificazione nella parte ``USCITE'' e pertanto,
trattandosi di conti transitori, non
influiscono sul risultato finanziario
della gestione.
Parte seconda: USCITE
Titolo I - Uscite effettive
Sez. I - Ordinarie
a) Le spese per il personale, stipendi, contributi, assicurazioni, collaboratori, spese viaggio e di arie
(artt. 1-2-3) hanno evidenziato algebricamente, rispetto la previsione,
una minore spesa di Euro 6.571,55.
b) Le spese sostenute dalla SocietaÁ
per le pubblicazioni, in sede consuntiva, hanno evidenziato algebricamente
una minore somma di Euro 21.309,77
dovuta essenzialmente agli articoli 2, 3,
5, 6, 7, 9, 10, 12 (EPJ, Rivista del Nuovo
Cimento, Il Nuovo Saggiatore, Rendiconti della Scuola E. Fermi, Estratti
Riviste, Conference Proceedings, Spese generali riviste ed EPL).
c) Le spese per l'attivitaÁ sociale
evidenziano una minore spesa rispetto
alla previsione di Euro 5.033,35.
d) Le spese di gestione rilevano una
maggiore spesa sulla previsione di
Euro 9.548,45, dovuta essenzialmente
all'art. 8 Imposte e tasse (+ Euro
14.741,67), con minori spese in tutti gli
altri articoli.
Titolo II
Sez. II - Straordinarie
Si rileva la minore spesa di Euro
612,69.
Titolo III
Sulla voce ``Arredamento e attrezzature varie'' non si rilevano spese
col rispetto della previsione.
Titolo IV
Per le partite di giro vedasi quanto
detto per le stesse voci nella parte
``ENTRATE''.
Titolo V - Accantonamenti
Sulla previsione si rileva una minor
spesa di Euro 320,43 relativa al Fondo
quiescenza impiegati.
La ``situazione amministrativa'' evidenzia un avanzo dell'esercizio 2006
di Euro 237.083,65.
Possiamo rassicurare l'Assemblea
che nel corso dell'esercizio in esame
abbiamo effettuato i necessari e periodici controlli, sia collegialmente
che individualmente, di cui ne eÁ dato
atto nell'apposito Libro dei Verbali
tenuto a cura dei Revisori.
Nel corso di detti controlli abbiamo
sempre riscontrato la perfetta rispondenza dei movimenti bancari della
Banca Nazionale del Lavoro di Bologna
che, come eÁ noto, eÁ il nostro cassiere
unico, con le scritture contabili.
Desideriamo inoltre dare atto che i
dati del Bilancio consuntivo generale
trovano perfetta rispondenza con le
scritture contabili generali in essere e
sottoposte alle formalitaÁ di legge.
Esprimiamo all'Assemblea parere
favorevole all'approvazione del Bilancio ed apprezzamento per la oculata gestione del bilancio.
I Revisori
Dr. Giorgio Comini
Dr. Luciano Delfo Majorani
Dr. Sergio Luciano
L. Cifarelli: Grazie. Prima di porre
BILANCIO CONSUNTIVO 2006
RELAZIONE ILLUSTRATIVA
Il Bilancio Consuntivo per l'esercizio 2006,
chiuso al 31/12/2006, eÁ caratterizzato dai seguenti risultati:
Le somme complessivamenteÏ riscosse in
conto competenze risultano S 1.558.702,25,
mentre
quelle riscosse in conto residui sono
Ï
SÏ 1.113.696,83 per un totale delle entrate di
SÏ 2.672.399,08. Restano da riscuotere ancora
SÏ 1.289.427,58 di residui attivi dell'esercizio ed
S 70.000,00 di residui attivi degli esercizi
precedenti derivanti da ritardi negli incassi.
Le somme pagate
in conto competenze riÏ
sultano pari a S 2.029.303,95, mentre
quelle
Ï
pagate in conto residui sono pari
a S 583.065,17
Ï
per un totale delle uscite Ï di S 2.612.369,12. Restano da pagare ancora S 684.335,50 di residui
passivi dell'esercizio.
Ï La situazione di cassa al 31/12/2006 eÁ di
SÏ 115.274,74 mentre all'1/1/2006 era di
S 55.244,78. Se si tiene conto Ï del totale delle
somme rimaste da riscuotere (S
Ï + 1.359.427,58)
e di quelle ancora da pagare (S Ð 684.335,50) si
ottiene un AvanzoÏ d'Amministrazione al 31/12/
2006
pari a S 237.083,65, superiore di
Ï
S 43.028,40 rispetto all'avanzo registrato nel
2005.
Va notato che questo Avanzo d'Amministrazione eÁ stato determinato:
a) da economie varie in diversi capitoli di
bilancio relativi alle spese per il funzionamento
e la produzione, senza, per questo, incidere sulla
funzionalitaÁ della gestione della SocietaÁ ;
b) da maggiori incassi in diversi capitoli di
bilancio, in particolar modo nella voce EPJ.
Allo scopo di facilitare la lettura e l'interpretazione della rappresentazione integrale degli aspetti: finanziario, patrimoniale ed economico, si sono apportate alcune variazioni
migliorative alla complessa rappresentazione
dei risultati onde avere una lettura immediata e
completa tra i risultati della gestione sotto l'aspetto finanziario, patrimoniale ed economico.
Nel presente Bilancio Consuntivo si trovano
annotate le quote di ammortamento dei beni
inventariabili, nel rispetto dei tassi fiscali.
Il valore del Patrimonio
netto alla chiusura
Ï
dell'esercizio eÁ di S 919.260,36.
Il documento contabile contiene l'elenco
delle singole voci delle somme rimaste da riscuotere e di quelle rimaste da pagare alla fine
dell'esercizio.
Il Presidente della SIF
Prof. Giuseppe Franco Bassani
RESIDUI ATTIVI
Riepilogo delle somme rimaste a riscuotere al 31/12/2006
Tit. I - Cap. 2 ± Art. 2 Interessi su somme depositate
Tit. I - Cap. 3 ± Art. 1 Quote sociali
Tit. I - Cap. 3 ± Art. 2 Abbonamenti Il Nuovo Cimento
Tit. I - Cap. 3 ± Art. 3 EPJ
Tit. I - Cap. 3 ± Art.3b EPJ Editorial Office
Tit. I - Cap. 3 ± Art. 4 Abbonamenti Rivista del Nuovo Cimento
Tit. I - Cap. 3 ± Art. 5 Abbonamenti Giornale di Fisica e Quaderni
Tit. I - Cap. 3 ± Art. 6 Abbonamenti Il Nuovo Saggiatore
Tit. I - Cap. 3 ± Art. 7 Rendiconti della Scuola E. Fermi
Tit. I - Cap. 3 ± Art. 8 Estratti Riviste
Tit. I - Cap. 3 ± Art. 9 Vendita fascicoli arretrati
Tit. I - Cap. 3 ± Art.10 Conference proceedings e nuove iniziative editoriali
Tit. I - Cap. 4 ± Art. 1 Contributi stampa
Tit. I - Cap. 5 ± Art. 1 Dalla IOS Press
Tit. I - Cap. 9 ± Art. 1 EPL
Tit. II - Cap. 1 ± Art. 3 INFN
Tit. II - Cap. 1 ± Art. 3 Ministero Beni Culturali
Tit. II - Cap. 1 ± Art. 7 Ente Cellulosa ± Premio Esportazione
Tit. II - Cap. 1 ± Art. 9b WYP ± Unione Europea
Tit. II - Cap. 1 ± Art.10 Progetto Lauree Scientifiche
Tit. II - Cap. 2 ± Art. 2 Proventi diversi
Tit. IV- Cap. 1 ± Art. 1 Anticipazioni
Tit. IV- Cap. 1 ± Art. 3 Fondo Economato
TOTALE RESIDUI ATTIVI
Ï
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
S
U
3.483,41
1.280,75
5.087,50
461.857,87
10.000,00
5.653,90
508,80
151,20
7.436.24
4.168,37
1.165,61
45.346,81
9.929,03
38.320,00
126.802,84
50.000,00
9.000,00
23.500,00
70.000,00
176.000,00
990,00
305.130,05
3.615,20
1.359.427,58
RESIDUI PASSIVI
Riepilogo delle somme rimaste a pagare al 31/12/2006
Tit. I - Cap. 1 ± Art. 1 Stipendi, contributi, assicurazioni
Tit. I - Cap. 1 ± Art. 2 Collaboratori e consulenti
Tit. I - Cap. 1 ± Art. 3 Rimborso spese viaggio e diarie
Tit. I - Cap. 2 ± Art. 1 Il Nuovo Cimento
Tit. I - Cap. 2 ± Art. 2 EPJ
Tit. I - Cap. 2 ± Art. 3 Rivista del Nuovo Cimento
Tit. I - Cap. 2 ± Art. 4 Giornale di Fisica e Quaderni
Tit. I - Cap. 2 ± Art. 5 Il Nuovo Saggiatore
Tit. I - Cap. 2 ± Art. 6 Rendiconti della Scuola E. Fermi
Tit. I - Cap. 2 ± Art. 7 Estratti Riviste
Tit. I - Cap. 2 ± Art. 8 Gestione magazzino
Tit. I - Cap. 2 ± Art. 9 Conference proceedings e nuove iniziative editoriali
Tit. I - Cap. 2 ± Art.10 Spese generali riviste
Tit. I - Cap. 2 ± Art.12 EPL
Tit. I - Cap. 3 ± Art. 1 Scuola Internazionale di Fisica E. Fermi
Tit. I - Cap. 3 ± Art. 2 Congresso Nazionale SIF
Tit. I - Cap. 4 ± Art. 1 Affitto e gestione locali
Tit. I - Cap. 4 ± Art. 2 Manutenzione macchine e mobili
Tit. I - Cap. 4 ± Art.2b Dispositivi e consulenze inform. e multimediali
Tit. I - Cap. 4 ± Art. 4 Spese postali, telefoniche, ecc.
Tit. I - Cap. 4 ± Art. 5 Cancelleria, stampati, rilegature
Tit. I - Cap. 4 ± Art. 6 Spese varie, di promozione, piccole spese
Tit. I - Cap. 4 ± Art.6b Spese di rappresentanza
Tit. I - Cap. 4 ± Art. 8 Imposte e tasse
Tit. II - Cap. 1 ± Art. 4 Progetto Lauree Scientifiche
Tit. IV- Cap. 1 ± Art. 1 Anticipazioni
TOTALE RESIDUI PASSIVI
Ï
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
SÏ
S
U
66.141,38
20.442,93
5.028,19
23.905,33
39.080,00
17.245,95
5.534,93
27.749,87
16.591,24
3.407,14
10.246,32
24.610,44
22.607,01
5.398,90
5.605,20
6.562,51
14.176,44
294,00
13.239,17
129,04
826,99
423,58
123,05
76.881,40
173.339,40
104.745,09
684.335,50
Bilancio consuntivo 2006 - Parte I ``Entrate''
Tit. Cap. Art. Denominazione
Residui
alla fine
dell'esercizio
precedente
Avanzo di amministrazione es. 2005
I
2
3
4
5
6
7
8
9
II
1
2
1
2
1
2
3
3b
4
5
6
7
8
9
10
1
1
2
1
1b
1
1
1
1
1
2
3
Residui
alla fine
dell'esercizio
Previsione
definitiva
Competenze
Entrate accertate
Riscosse
Rimaste
da riscuotere
Totale
Variazioni
in + / in ±
Totale
delle
riscossioni
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
194055,25
194055,25
194055,25
194055,25
0,00
0,00
194055,25
194055,25
0,00
0,00
TITOLO I - ENTRATE EFFETTIVE
Rendite del patrimonio
Interessi su somme depositate
Quote sociali
Abbonamenti Il Nuovo Cimento
The European Physical (EPJ)
EPJ Editorial Office
Abbonamenti Rivista del Nuovo Cimento
Abbonamenti Giornale di Fisica
Abbonamenti Il Nuovo Saggiatore
Rendiconti della Scuola E. Fermi
Estratti Riviste
Vendita fascicoli arretrati
Conference proceed. e nuove iniz. edit.
Contributi stampa
Dalla IOS Press
Dalla Elsevier Science BV
Quote allievi Scuola E. Fermi
Quote iscrizioni Congresso Naz.le
Film didattici
Á
Entrate pubblicita
Europhysics Letters
0,00
1026,79
161,25
3258,90
502911,76
0,00
2786,49
253,80
72,00
1571,01
3686,36
741,34
11358,20
11297,17
19312,25
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
78520,62
0,00
1026,79
464,00
3258,90
503097,93
0,00
2786,49
253,80
72,00
1571,01
5916,81
741,34
11358,20
14197,28
19312,25
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
80708,04
0,00
0,00
302,75
0,00
186,17
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2230,45
0,00
0,00
2900,11
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2187,42
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
6500,00
45500,00
238000,00
587000,00
20000,00
72500,00
17000,00
3000,00
14000,00
9000,00
10000,00
60000,00
14000,00
58000,00
0,00
194500,00
44000,00
0,00
0,00
275000,00
0,00
3511,29
44802,71
236026,55
216956,18
10000,00
68656,19
16179,47
3032,37
6756,10
2973,13
9262,78
19579,34
6340,18
19606,00
0,00
194573,04
44020,00
0,00
0,00
151483,67
0,00
3483,41
1280,75
5087,50
461857,87
10000,00
5653,90
508,80
151,20
7436,24
4168,37
1165,61
45346,81
9929,03
38320,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
126802,84
0,00
6994,70
46083,46
241114,05
678814,05
20000,00
74310,09
16688,27
3183,57
14192,34
7141,50
10428,39
64926,15
16269,21
57926,00
0,00
194573,04
44020,00
0,00
0,00
278286,51
0,00
494,70
583,46
3114,05
91814,05
0,00
1810,09
-311,73
183,57
192,34
-1858,50
428,39
4926,15
2269,21
-74,00
0,00
73,04
20,00
0,00
0,00
3286,51
TOTALE TITOLO I
636957,94
644764,84
7806,90
0,00
1668000,00
1053759,00
0,00
0,00
50000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
523,80
0,00
80000,00
100000,00
0,00
0,00
0,00
50000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
523,80
0,00
80000,00
30000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
70000,00
0,00
0,00
0,00
155000,00
5500,00
11000,00
0,00
0,00
0,00
78000,00
17000,00
0,00
0,00
0,00
176000,00
0,00
0,00
105000,00
5289,71
0,00
0,00
0,00
0,00
77900,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
50000,00
0,00
9000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
23500,00
0,00
0,00
0,00
176000,00
0,00
0,00
155000,00
5289,71
9000,00
0,00
0,00
0,00
77900,00
23500,00
0,00
0,00
0,00
176000,00
0,00
0,00
0,00
-210,29
-2000,00
0,00
0,00
0,00
-100,00
6500,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2500,00
0,00
1560,00
0,00
990,00
0,00
2550,00
0,00
50,00
TOTALE TITOLO II
230523,80
160523,80
0,00
70000,00
445000,00
189749,71
259490,00
449239,71
4239,71
350273,51 329490,00
TITOLO IV - PARTITE DI GIRO
Anticipazioni
Ritenute erariali
Fondo Economato
304792,99
0,00
3615,20
304792,99
0,00
3615,20
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
3600,00
315193,54
0,00
0,00
305130,05
0,00
3615,20
620323,59
0,00
3615,20
620323,59
0,00
15,20
619986,53 305130,05
0,00
0,00
3615,20
3615,20
TOTALE TITOLO IV
308408,19
308408,19
0,00
0,00
3600,00
315193,54
308745,25
623938,79
620338,79
623601,73 308745,25
TOTALE TITOLO I
636957,94
644764,84
7806,90
0,00
1668000,00
1053759,00
TOTALE TITOLO II
230523,80
160523,80
0,00
70000,00
445000,00
189749,71
721192,33 1774951,33
194055,25
194055,25
Totale
dei
residui
0,00
0,00
TITOLO II
Sez. II - Convenzioni e Straordinarie
ENTI PUBBLICI
1
ENEA
2
CNR
3
INFN
4
Protocollo d'intesa MIUR
5
Ministero Beni Culturali
6
Contributo dello Stato - MIUR
6b UNESCO
6c Unione Europea
6d Altri contributi Varenna
7
Ente Cellulosa - Premio esportazione
8
Compensazioni e rimborsi fiscali
9
WYP - MIUR
9b WYP - Unione Europea
10 Progetto Lauree Scientifiche
ENTI PUBBLICI
Á e organismi vari
1
Societa
2
Proventi diversi
IV
Residui attivi
Riscossioni
Variazioni
in + / in ±
0,00
0,00
0,00
0,00
4538,08
3483,41
45266,71
1280,75
239285,45
5087,50
720054,11 461857,87
10000,00 10000,00
71442,68
5653,90
16433,27
508,80
3104,37
151,20
8327,11
7436,24
8889,94
4168,37
10004,12
1165,61
30937,54 45346,81
20537,46
9929,03
38918,25 38320,00
0,00
0,00
194573,04
0,00
44020,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
232191,71 126802,84
106951,33 1698523,84 721192,33
0,00
0,00
0,00
0,00
155000,00 50000,00
5289,71
0,00
0,00
9000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
77900,00
0,00
523,80 23500,00
0,00
0,00
80000,00
0,00
30000,00 70000,00
0,00 176000,00
0,00
1560,00
0,00
990,00
RIEPILOGO DELLE ENTRATE
TOTALE TITOLO IV
308408,19
308408,19
0,00
0,00
3600,00
315193,54
TOTALE GENERALE
1175889,93
1113696,83
7806,90
70000,00
2116600,00
1558702,25
721192,33 1774951,33
259490,00
449239,71
308745,25
623938,79
1289427,58 2848129,83
106951,33 1698523,84 721192,33
4239,71
350273,51 329490,00
620338,79
623601,73 308745,25
731529,83 2672399,08 1359427,58
Bilancio consuntivo 2006 - Parte II ``Uscite''
Tit. Cap. Art. Denominazione
Residui
fine
es. prec.
I
1
1
2
3
TITOLO I - USCITE EFFETTIVE
Sez. I - Ordinarie
Stipendi, contributi, assicurazioni
Collaboratori e consulenti
Rimborso spese viaggio e diarie
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Pubblicazioni della Societa'
Il Nuovo Cimento
The European Physical Journal
Rivista del Nuovo Cimento
Giiornale di Fisica e Quaderni
Il Nuovo Saggiatore
Rendiconti della Scuola E. Fermi
Estratti riviste
Gestione magazzino
Conference proceed. e nuove iniz. edit.
Spese generali riviste
Film didattici
Europhysics Letters (EPL)
1
2
2b
3
Á sociale
Spese per l'attivita
Scuola Internazionale di Fisica E. Fermi
Congresso Nazionale SIF
Premio SIF
European Physical Society (EPS)
1
2
2b
3
4
5
6
6b
7
8
Spese di gestione
Affitto e gestione locali
Manutenzione macchine e mobili
Dispositivi e consul. informatiche
Acquisto libri e riviste scientifiche
Spese postali, telefoniche, ecc.
Cancelleria, stampati, rilegature
Spese varie, di promoz., piccole spese
Spese di rappresentanza
Interessi passivi
Imposte e tasse
Residui attivi
Riscossioni
Variazioni
in + / in ±
Residui
alla fine
dell'esercizio
Previsione
definitiva
Competenze
Entrate accertate
Riscosse
Rimaste
da riscuotere
Totale
Variazioni
in + / in ±
Totale
delle
riscossioni
43521,37
15280,71
3533,44
62335,52
43521,37
15280,71
3533,44
62335,52
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
598000,00
75000,00
60000,00
733000,00
531686,51
53320,82
49808,62
634815,95
66141,38
20442,93
5028,19
91612,50
597827,89
73763,75
54836,81
726428,45
-172,11
-1236,25
-5163,19
-6571,55
22632,21
33149,65
19157,96
5903,09
14970,96
13516,81
5395,64
6170,46
8752,44
22881,91
0,00
3500,80
156031,93
22676,01
33149,65
21397,58
5905,30
14997,75
13897,73
5440,64
6170,46
8752,44
23007,86
0,00
3500,80
158896,22
43,80
0,00
2239,62
2,21
26,79
380,92
45,00
0,00
0,00
125,95
0,00
0,00
2864,29
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
68000,00
72000,00
37000,00
25000,00
57000,00
30000,00
8000,00
37000,00
41000,00
107000,00
0,00
33000,00
515000,00
45655,47
29572,08
17020,98
21617,80
28414,12
8369,32
1494,97
27418,36
16004,66
80302,49
0,00
21442,85
297313,10
23905,33
39080,00
17245,95
5534,93
27749,87
16591,24
3407,14
10246,32
24610,44
22607,01
0,00
5398,90
196377,13
69560,80
68652,08
34266,93
27152,73
56163,99
24960,56
4902,11
37664,68
40615,10
102909,50
0,00
26841,75
493690,23
1560,80
-3347,92
-2733,07
2152,73
-836,01
-5039,44
-3097,89
664,68
-384,90
-4090,50
0,00
-6158,25
-21309,77
0,00
6484,48
0,00
0,00
6484,48
0,00
6484,48
0,00
0,00
6484,48
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
300000,00
79000,00
30000,00
14000,00
423000,00
292749,32
71097,83
30000,00
12951,79
406798,94
5605,20
6562,51
0,00
0,00
12167,71
298354,52
77660,34
30000,00
12951,79
418966,65
-1645,48
-1339,66
0,00
-1048,21
-4033,35
TOTALE TITOLO I
7877,11
546,57
2610,62
0,00
2387,55
231,00
0,00
0,00
0,00
18640,21
32293,06
257144,99
7877,11
546,57
2610,62
0,00
2387,55
231,00
0,00
0,00
0,00
18640,00
32292,85
260009,07
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
-0,21
-0,21
2864,08
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
57000,00
1500,00
35000,00
1500,00
15000,00
4000,00
6000,00
4000,00
0,00
105500,00
229500,00
1900500,00
41870,68
662,00
21666,89
1083,55
13805,84
2492,80
4914,98
3097,77
0,00
43360,27
132954,78
1471882,77
1
2
3
4
TITOLO II
Sez. II - Straordinarie
Convegni, congressi vari
Collaborazione SIF/AIF
WYP
Progetto Lauree Scientifiche
TOTALE TITOLO II
0,00
0,00
182167,54
0,00
182167,54
0,00
0,00
182187,54
0,00
182187,54
0,00
0,00
20,00
0,00
20,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2500,00
500,00
0,00
181000,00
184000,00
2117,70
42,05
0,00
7888,16
10047,91
0,00
0,00
0,00
173339,40
173339,40
2117,70
42,05
0,00
181227,56
183387,31
-382,30
-457,95
0,00
227,56
-612,69
1
1
TITOLO III
Movimento di Capitali
Arredamento e attrezzature varie
TOTALE TITOLO III
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1
1
2
3
TITOLO IV - PARTITE DI GIRO
Anticipazioni
Ritenute erariali
Fondo Economato
TOTALE TITOLO IV
140868,56
0,00
0,00
140868,56
140868,56
0,00
0,00
140868,56
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
3600,00
3600,00
515578,50
0,00
3615,20
519193,70
104745,09
0,00
0,00
104745,09
620323,59
0,00
3615,20
623938,79
620323,59
0,00
15,20
620338,79
1
1
2
TITOLO V - ACCANTONAMENTI
Spese impreviste
Fondo quiescenza impiegati
TOTALE TITOLO V
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
28500,00
28500,00
0,00
28179,57
28179,57
0,00
0,00
0,00
0,00
28179,57
28179,57
0,00
-320,43
-320,43
0,00
28179,57
28179,57
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
100000,00
100000,00
0,00
0,00
100000,00
100000,00
0,00
0,00
2
3
4
II
1
III
IV
V
Accantonamento a Fondo di riseva
14176,44
56047,12
294,00
956,00
13239,17
34906,06
0,00
1083,55
129,04
13934,88
826,99
3319,79
423,58
5338,56
123,05
3220,82
0,00
0,00
76881,40
120241,67
106093,67
239048,45
406251,01 1878133,78
575207,88
68601,53
53342,06
697151,47
Totale
dei
residui
66141,38
20442,93
5028,19
91612,50
68331,48 23905,33
62721,73 39080,00
38418,56 17245,95
27523,10
5534,93
43411,87 27749,87
22267,05 16591,24
6935,61
3407,14
33588,82 10246,32
24757,10 24610,44
103310,35 22607,01
0,00
0,00
24943,65
5398,90
456209,32 196377,13
292749,32
77582,31
30000,00
12951,79
413283,42
5605,20
6562,51
0,00
0,00
12167,71
-952,88
49747,79 14176,44
-544,00
1208,57
294,00
-93,94
24277,51 13239,17
-416,45
1083,55
0,00
-1065,12
16193,39
129,04
-680,21
2723,80
826,99
-661,44
4914,98
423,58
-779,18
3097,77
123,05
0,00
0,00
0,00
14741,67
62000,27 76881,40
9548,45
165247,63 106093,67
-22366,22 1731891,84 406251,01
2117,70
0,00
42,05
0,00
182187,54
0,00
7888,16 173339,40
192235,45 173339,40
0,00
0,00
0,00
0,00
656447,06 104745,09
0,00
0,00
3615,20
0,00
660062,26 104745,09
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
100000,00
100000,00
100000,00
100000,00
RIEPILOGO DELLE USCITE
TOTALE TITOLO I
TOTALE TITOLO II
TOTALE TITOLO III
TOTALE TITOLO IV
TOTALE TITOLO V
257144,99
182167,54
0,00
140868,56
0,00
260009,07
182187,54
0,00
140868,56
0,00
2864,08
20,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1900500,00
184000,00
0,00
3600,00
28500,00
1471882,77
10047,91
0,00
519193,70
28179,57
406251,01 1878133,78
173339,40
183387,31
0,00
0,00
104745,09
623938,79
0,00
28179,57
-22366,22 1731891,84 406251,01
-612,69
192235,45 173339,40
0,00
0,00
0,00
620338,79
660062,26 104745,09
-320,43
28179,57
0,00
TOTALE GENERALE
580181,09
583065,17
2884,08
0,00
2116600,00
2029303,95
684335,50 2713639,45
597039,45 2612369,12 684335,50
IL NOSTRO MONDO
in approvazione il bilancio generale e
il bilancio commerciale della SocietaÁ ,
vorrei sapere se ci sono domande o
richieste di chiarimenti nei confronti
del Dottor Majorani o del Professor
Grasso.
Poiche non ve ne sono, pongo in
approvazione per primo il bilancio
generale. Non essendovi voti contrari
o astensioni, il bilancio generale eÁ
approvato all'unanimitaÁ .
Passiamo adesso all'approvazione
del bilancio commerciale. Non essendovi voti contrari o astensioni,
anche il bilancio commerciale eÁ approvato all'unanimitaÁ .
Prima di passare alla nomina dei
Revisori dei Conti, chiedo l'approvazione dell'Assemblea per la destinazione dei fondi residui del bilancio 2006. Come suggerito dal Segretario Cassiere, propongo di destinare una cifra pari a 100.000,00
Euro al fondo di riserva e di utilizzare
invece il resto dei residui, pari a circa
137.000,00 Euro, per il corrente anno.
Non essendovi contrari o astenuti, vi
ringrazio.
Passiamo adesso al punto quinto
all'ordine del giorno, ossia alla nomina dei Revisori dei Conti. Il Consiglio
di Presidenza propone di rinnovare i
nostri attuali Revisori che sono: il
Dottor Giorgio Comini, il Dottor Luciano Majorani e il Dottor Sergio Luciano. Vedo che siamo tutti d'accordo. La proposta eÁ accolta.
Dichiaro ora aperta la discussione
per quanto riguarda la Relazione del
Presidente da me svolta a nome del
Presidente Bassani.
M. L. Bargellini: Grazie. Volevo far
presente, per quanto riguarda la nuova attivitaÁ sull'energia, che l'ENEA,
l'Ente per l'Energia Le Nuove tecnologie e l'Ambiente, pubblica ogni anno
il Rapporto Energia e Ambiente e
quindi credo che la SIF potrebbe lavorare a questo nuovo compito tenendo presente questa pubblicazione
e, soprattutto, le competenze ENEA
che collaborano alla realizzazione
della pubblicazione.
L. Cifarelli: Ringrazio per l'informazione. La Commissione Energia
della SIF eÁ presieduta dal Professor
Franco Bassani, l'iniziatore di questa
impresa. Anche io ne faccio parte
come delegato della SIF per i rapporti
con la SocietaÁ Europea di Fisica. Poi
c'eÁ il Dottor Enzo De Sanctis, in rappresentanza della SIF e dell'INFN di
Frascati. Ancora come rappresentante dell'INFN, c'eÁ il Professor Giovanni Ricco, e come rappresentante
del CNR per la Fisica della Materia, il
Dottor Marco Bianucci; per l'ENEA, il
Direttore del Dipartimento Fusione,
Tecnologie e Presidio Nucleari, il
Dottor Alberto Renieri; per l'Associazione Galileo Galilei, la SIF e l'UniversitaÁ di Padova, il Professor Renato Angelo Ricci; per l'ENEL, il Direttore del Laboratorio di Ricerca
sull'Energia, Ingegner Gennaro De
Michele; per l'ENI, il responsabile
Tecnologie, Direzione Strategie e
Sviluppo, Professor Ugo Romano; per
progetti sui Plasmi, il Professor Ingegner Giorgio Rostagni, dell'UniversitaÁ
di Padova; per i Problemi Energetici,
come esperto di chimica, anche per le
biomasse, il Professor Sergio CarraÁ ,
del Politecnico di Milano; per la
Commissione UniversitaÁ e Ricerca
della Camera dei Deputati, l'Onorevole Walter Tocci; per la Commissione Territorio, Ambiente, Beni Ambientali del Senato, il Senatore
Edoardo Ronchi; come membro della
Commissione Energia dell'Unione
Europea, il Dottor Pietro Menna; infine abbiamo, in rappresentanza de Il
Sole 24 Ore, per cercare di dare, speriamo, risonanza delle nostre iniziative non soltanto a livello dei soci e dei
fisici, ma anche al livello del grande
pubblico, il Dottor Jacopo Giliberto,
ora affiancato dalla Dottoressa Barbara Gallavotti. Nella Commissione,
l'ENEA eÁ dunque dovutamente rappresentato.
R. A. Ricci: Sulla Commissione
Energia ribadisco il mio parere, giaÁ
espresso in Consiglio, che l'iniziativa
parte dalla SIF e dovrebbe rappresentare sostanzialmente la SIF e i
fisici. Tanto per fare un esempio, la
sottocommissione che si occupa dell'energia nucleare eÁ formata da Ricco,
Renieri, Rostagni e il sottoscritto.
Essa puoÁ lavorare in maniera tale da
produrre un documento che faccia
riferimento anche a rapporti giaÁ esistenti sulla situazione energetica e a
prese di posizione e raccomandazioni
ben precise per quel che riguarda la
situazione italiana. Per cioÁ che riguarda la Commissione io mi auguro
possa fare un lavoro coordinato e
omogeneo basato su una documentazione tecnico-scientifica affidabile,
come eÁ nella nostra tradizione. Io ho
manifestato, e lo ripeto qui in sede
assembleare, alcune riserve sulla
composizione della Commissione che
comprende, tra gli altri, due parlamentari, politicamente riconoscibili,
voluti dal Presidente Bassani. A mio
parere cioÁ costituisce un fatto imbarazzante poiche il documento della
SIF che dovrebbe costituire una analisi scientifica da offrire all'opinione
pubblica, alle Istituzioni e alla classe
politica, oltre che all'EPS, verrebbe
inficiato per la presenza, all'interno
della Commissione di politici che, oltre ad essere parte referente, diventano parte attiva. Mi auguro che
questa anomalia venga debitamente
considerata.
L. Cifarelli: Visto che eÁ stato citato il Presidente Bassani, vorrei
chiarire che la presenza di due figure
istituzionali, ossia dei rappresentanti
di due ben definite Commissioni della
Camera e del Senato, insieme a quella
di un rappresentante del mondo della
stampa, vorrebbe servire a dare eco ai
lavori della Commissione che sono
solo agli inizi. EÁ stata fatta una prima
riunione importante a Roma, nella
quale sono stati stabiliti dei sottogruppi tematici. Tanta gente ha cosõÁ
giaÁ cominciato a lavorare. La seconda
riunione dovrebbe svolgersi in Ottobre o entro l'inizio di Novembre perche successivamente ci saraÁ un incontro importante in Germania, sull'energia fotovoltaica, al quale un
rappresentante della Commissione
Energia della SIF non potraÁ mancare.
L'idea eÁ quella che, grazie alla presenza di non scienziati, oltretutto in
termini minoritari, i lavori della
Commissione possano trovare una
giusta collocazione e risonanza anche
al di fuori del mondo degli esperti.
Vedremo. Lo ripeto, siamo solo agli
inizi. Ringrazio comunque il Professor
Ricci per il suo intervento e il suo
punto di vista.
J. ImmeÂ: Vorrei sapere se eÁ prevista la produzione di documenti in
itinere oltre ai prodotti finali dei lavori della commissione.
L. Cifarelli: Credo di no. Per motivi di tempo, si lavoreraÁ direttamente
sulla stesura di un unico rapporto finale. Naturalmente, eÁ stato ricordato,
esistono molti documenti giaÁ pubblicati, giaÁ circolanti, dei quali la
Commissione terraÁ conto. Ma il rapporto in questione dovrebbe rappresentare una specie di riassunto
onnicomprensivo e aggiornato di
quanto finora fatto, e fornire un
ventaglio di possibili future linee
guida.
G. Iadonisi: Di questa Commissione, quanti sono i sottogruppi?
L. Cifarelli: Parecchi, anzi per
l'esattezza undici: i) energia da sorgenti fossili, ii) energia da sorgenti
idroelettriche, iii) energia da sorgenti
geotermiche, iv) sorgenti nucleari ed
energia da fusione, v) sorgenti eoliche, vi) sorgenti fototermiche e fotovoltaiche, vii) sorgenti da biomasse,
viii) idrogeno come vettore, ix) efficienza e risparmio energetico, x) programmi di ricerca per l'energia, xi) impatti ambientali.
G. Iadonisi: Non so se si puoÁ fare
per esempio un rapporto...
L. Cifarelli: Dopo la seconda riunione della Commissione Energia
potremmo scrivere un pezzo su Il
Nuovo Saggiatore, ottima idea.
Se non vi sono altre domande o
interventi, passerei ora all'ultimo
punto che dovremmo dibattere in
questa Assemblea, dal titolo un po'
generico: ``Prospettive per l'attivitaÁ
futura della SocietaÁ Italiana di Fisica''.
Prima peroÁ pongo in approvazione
la Relazione del Presidente da me
fatta. Poiche non vi sono astenuti o
contrari, vi ringrazio per l'approvazione. Ovviamente la mia rela-
25
IL NUOVO SAGGIATORE
zione e i vostri interventi (trascritti
dalla registrazione in corso) costituiranno il verbale dell'Assemblea
che saraÁ pubblicato sul prossimo numero de Il Nuovo Saggiatore.
Dichiaro adesso aperta la discussione sul tema generale delle
prospettive per l'attivitaÁ futura della
SIF.
26
R. A. Ricci: Vorrei cogliere l'occasione, come Presidente Onorario, per
ringraziare i nostri colleghi pisani per
l'organizzazione del Congresso ma
anche per un'altra cosa. Il Congresso
della SIF dell'81 eÁ il Congresso in cui
il sottoscritto eÁ stato eletto per la
prima volta Presidente della SIF e in
quell'occasione i colleghi di Pisa fecero una cosa che, secondo me, era
molto simpatica, e che eÁ stata ripetuta
quest'anno. Si tratta dell'omaggio del
portachiavi col simbolo della SIF. Io
ho ancora quello di allora. Oltretutto,
c'eÁ un arco temporale cui sono legati i
diciassette anni della mia presidenza
e, piuÁ indietro ancora, i tempi ``antichi'' della mia vita studentesca. Ma
un'altra ragione eÁ la seguente: ed eÁ
che Pisa non solo eÁ sede di importanti
attivitaÁ (l'abbiamo visto anche dai riconoscimenti che alcuni colleghi
stanno ricevendo) ma eÁ anche la sede
della Scuola Normale, che dal punto
di vista dell'attivitaÁ scientifica e culturale in generale eÁ un riferimento
importante. Cogliere l'occasione perche ci sia una maggiore sinergia tra le
attivitaÁ della SIF e le attivitaÁ culturali
della Scuola Normale di Pisa non sarebbe una cosa sbagliata. Potrebbe
servire per il futuro per promuovere
delle iniziative e attivitaÁ che facciano
riferimento alla cultura della fisica in
generale, ma anche in particolare alla
didattica e quindi io inviterei il prossimo Consiglio a tenere presente
questo suggerimento.
Per quel che riguarda invece i problemi di carattere generale, ci sono
delle cose sulle quali forse vale la
pena di riflettere. Una l'ho accennata
prima parlando della Commissione
Energia. La SocietaÁ Italiana di Fisica eÁ
una istituzione che non eÁ soltanto legata a problemi di carattere specifico
che riguardano la cultura o la professione del fisico, ma anche a cioÁ che
la fisica porta alla SocietaÁ . Ora, qui ci
sono molte cose da considerare: oltre
alla Commissione Energia, all'Albo
Professionale dei Fisici, ci sono state
anche altre iniziative. C'eÁ stato per
esempio l'Anno Mondiale della Fisica,
in cui la SIF ha avuto una parte determinante. Tra le questioni di carattere generale, che hanno un impatto sociale importante, vi eÁ , ripeto,
la questione energetica su cui i fisici
hanno giaÁ detto qualcosa. Pensiamo
tutti alla Conferenza del 1987 su
Energia Sviluppo e Ambiente a Roma
che ebbe un grande successo e riportoÁ la voce di mille fisici italiani.
Per problemi cosõÁ grandi a mio parere
non basta uno studio scientifico anche ben documentato ma che rischia
di rimanere astratto, se non c'eÁ dietro
anche una presa di posizione ben
precisa. Luisa Cifarelli diceva giustamente prima che bisogna anche
arrivare a delle ``sacrosante veritaÁ ''.
Ora arrivare a queste sacrosante veritaÁ significa anche dire certe cose
che non sono accettate completamente da tutti. Un documento
della SIF sulle questioni energetiche
non puoÁ prescindere dal fatto che in
queste questioni non ci sono soltanto
le valutazioni di quante cose si possono fare in un determinato caso, ma
quante e come non si possano fare, e
quante cose possono essere realisticamente possibili e quali altre invece no. Quindi io mi aspetto che
nella Commissione Energia ci sia un
certo dibattito e che, almeno per quel
che riguarda il nostro paese, il contributo che la SIF in questo campo
possa dare alla valutazione generale e
alla documentazione per la European
Physical Society (questo mi pare che
si stato proposto da Luisa Cifarelli in
Consiglio) sia una valutazione propria
della SIF sul problema energetico da
offrire al paese, alle considerazioni
della classe politica e dei mass-media.
La cosa non eÁ banale, in quanto ci
sono delle posizioni chiare che vanno
prese ma possono anche non essere
molto comode. Questo eÁ un punto
importante cui la SIF deve arrivare in
modo da rendere esplicite e chiare le
proprie posizioni.
Un'altra questione di cui si eÁ parlato in sede congressuale in via
scientifica piuÁ ristretta, come abbiamo sentito oggi dalla relazione di
Fiocco, eÁ quella dei cambiamenti climatici. Di questi problemi si parla in
maniera spesso molto superficiale.
Qui non voglio prendere nessuna posizione, personalmente, peroÁ non c'eÁ
dubbio che la comunitaÁ dei fisici deve
poter affrontare tale problema e deve
poter dire qualche cosa in modo
scientifico e senza interferenze politiche e ideologiche. Una serena considerazione di questo problema forse
darebbe alla SIF un modo di farsi conoscere al di fuori del proprio ristretto campo. Poi ci sono altri argomenti, che eventualmente dibatteremo. La SocietaÁ Italiana di Fisica nella
sua storia ha avuto dei momenti rilevanti: certamente, uno eÁ stato quello
che si potrebbe definire ``La Riunione
degli Stati Generali'' degli anni '50. Si
puoÁ citare l'87, si puoÁ citare l'84
quando celebrammo il cinquantenario
delle interazioni deboli, il 2005, l'Anno Mondiale della Fisica, e le altre
iniziative che sono state citate prima.
C'eÁ quindi un contenuto di merito
nelle attivitaÁ della SIF sulle quali io
credo ci si possa orientare non solo
per dare piuÁ visibilitaÁ all'esterno ma
dare piuÁ voglia all'interno, ai nostri
soci, di partecipare di piuÁ . Perche uno
dei problemi che eÁ sempre emerso eÁ la
non entusiastica partecipazione alle
attivitaÁ della SIF da parte dei soci, e,
per certi aspetti, una certa disaffezione. Dando dei contenuti piuÁ spe-
cifici e piuÁ importanti e culturalmente
piuÁ alti, probabilmente si ottiene una
maggiore adesione alle attivitaÁ della
SIF. Questo eÁ un messaggio che vorrei
dare ma che potrebbe essere un simbolo del modo di operare, un modus
operandi, per il prossimo Consiglio
che potrebbe avere il merito di ridestare una piuÁ forte partecipazione dei
fisici. Una cosa che uno puoÁ pensare,
anche senza aspettare il Congresso, eÁ
di vedere se non sia possibile promuovere come iniziativa prossima
una qualche riunione straordinaria
allo scopo. Grazie.
L. Cifarelli: Grazie. Vorrei giusto
aggiungere due cose, in relazione a
quanto detto dal Professor Ricci. La
prima riguarda il problema del clima
che eÁ connesso ± lo sappiamo ± con
quello delle fonti e dei consumi di
energia. Mi auguro quindi che un
chiaro messaggio sul clima possa in
qualche modo scaturire dai lavori
della Commissione Energia. La seconda riguarda la visibilitaÁ della SIF.
Nell'ambito della European Physical
Society noi fisici italiani non siamo
piuÁ cosõÁ presenti. La SocietaÁ Italiana
di Fisica eÁ ben nota e riconosciuta
come Member Society, e tutti ricordano il Professor Gilberto Bernardini, primo Presidente dell'EPS.
Tuttavia c'eÁ stata ultimamente una
certa defezione a livello dei gruppi e
delle divisioni dell'EPS. Cerchiamo, eÁ
un invito che rivolgo a tutti, di recuperare il terreno. Sta per svolgersi un
interessante convegno, coordinato
dal qui presente Dottor Melville, su
``Physics and Society''. La SIF manderaÁ un suo rappresentante. L'EPS ci
ha inoltre chiesto recentemente di
partecipare a un progetto di valutazione di cioÁ che eÁ noto con il nome di
``Bologna Process''. Si tratta del percorso di studi universitari articolato
su tre anni iniziali e un primo diploma,
poi su altri due anni e un altro diploma, e infine su due (o tre) ultimi
anni e un diploma finale. Percorso
stabilito sulla base di un accordo firmato inizialmente a Bologna da un
numero ristretto di paesi europei, e
poi via via da un maggior numero di
paesi anche in altre successive sedi.
La SIF intende dunque fare la sua
parte, contribuendo al progetto lanciato dall'EPS per la valutazione del
nostro attuale sistema universitario
nel contesto europeo.
I. Ortalli: Grazie. Vorrei fare un
ringraziamento alla SocietaÁ Italiana di
Fisica perche finalmente ha fatto un
bellissimo sito. Io credo che questa
sia la migliore visibilitaÁ per la SocietaÁ
Italiana di Fisica. Il Nuovo Saggiatore
eÁ molto bello, ma superato, adesso c'eÁ
Internet in cui ci sono anche le riviste.
I meeting, le riunioni, le discussioni
messe sul sito della SocietaÁ Italiana di
Fisica, possono servire molto, anche
per riavvicinare i giovani. Credo che
molti giovani laureati in fisica non
sappiano che c'eÁ questo sito. Io vorrei
IL NOSTRO MONDO
veramente che si facesse una campagna verso i giovani per dire ``guardate
che tutto quello che volete sapere
sulla SocietaÁ Italiana di Fisica, sulle
riviste, su quello che succede nel
mondo della Fisica ed affini l'avete in
rete''.
Allora il metodo di portare tutto su
Internet, di fare le discussioni in Internet, molte delle proposte del Professor Ricci, che sono anche importanti, troverebbero una collocazione.
Per esempio l'intervento che il Professor Franco Prodi ha fatto l'altra
sera in TV sul clima in cui diceva che
non era d'accordo su quella conferenza fatta in Italia perche non c'era
la parte scientifica, parlavano tutti
ma mancava la parte scientifica. Si
puoÁ chiedere al prof. Prodi se lo
vuole mettere sul sito della SocietaÁ
Italiana di Fisica.
Mi complimento ancora perche eÁ
un bellissimo sito e vediamo di sfruttarlo meglio che si puoÁ . Grazie
E. De Sanctis: Grazie per l'apprezzamento per il nuovo sito SIF. Al
riguardo segnalo che esso permette
giaÁ l'attivazione di forum su argomenti specifici; invito quindi i soci a
suggerire argomenti e a visitare regolarmente il sito per partecipare alle
discussioni che verranno avviate. Segnalo inoltre che ci piacerebbe anche
attivare una pagina, che potremmo
chiamare ``Fisica in primo piano'', in
cui pubblicare commenti autorevoli e
affidabili su notizie e comunicati
stampa relativi ad argomenti di fisica
ad uso dell'uomo della strada, dei
giornalisti e di chiunque sia interessato a conoscere il parere di
esperti ``certificati''. Chiaramente per
assolvere questo impegnativo compito occorre l'aiuto di tutti i soci e amici
della SIF e una collaborazione con gli
enti di ricerca e le universitaÁ .
E. Bonacci: Salve, sono Bonacci e
sono un neofita, sono diventato
membro della SIF quest'anno. Mi dispiace moltissimo che non ci sia il
Professor Bassani, Presidente uscente, per poterlo ringraziare pubblicamente. Ho passato un bruttissimo periodo quest'estate sia per problemi personali, sia perche eÁ nata una
controversia con un professore di
Pittsburg riguardo la paternitaÁ della
teoria esadimensionale. Ora, molte
persone, molti accademici che mi
erano stati vicini, si sono, volgarmente parlando ``squagliati'', dileguati
non appena hanno visto che a parlare
era l'allievo di Roger Penrose: George
Sparling. Bassani mi eÁ stato vicino
personalmente, in un modo toccante
e per il quale lo ringrazio particolarmente. Se alla fine il Professor
Sparling ha capitolato scrivendomi
ufficialmente che rinuncia alla paternitaÁ della teoria sull'esadimensionalitaÁ (e riconoscendo ufficialmente che ci sono arrivato prima di
lui); insomma, lo devo anche al Presidente. Quindi, se posso dare un
suggerimento al prossimo Consiglio,
eÁ quello di proseguire sulla stessa linea di coraggio per difendere l'italianitaÁ, senza sudditanze psicologiche
nei confronti del mondo anglosassone
e in particolare di quello ``assopigliatutto'' statunitense.
L. Cifarelli: La ringrazio a nome
del Presidente Bassani che saraÁ qui
domattina. Quindi, se ci saraÁ anche
Lei, potraÁ ripetergli cioÁ che ci ha appena detto.
della 3+2, che per quanto criticabile
per certi aspetti, per quanto riguarda i
corsi di laurea in fisica ha dato buoni
risultati di cui ci possiamo ritenere
soddisfatti. EÁ comunque necessario
cogliere l'occasione della nuova riforma (DM270) per correggere i difetti della vecchia riforma (DM509).
L. Cifarelli: Grazie. Credo che sarebbe indicato coinvolgere la Professoressa Imme nel progetto della
European Physical Society sulla valutazione del Bologna Process.
E. Bonacci: Senz'altro.
J. ImmeÂ: Mi riallaccio un attimino
a quello che ha detto poco fa la Professoressa Cifarelli sul monitoraggio
del percorso 3+2. In realtaÁ , eÁ giusto
renderlo noto perche ne ho fatto
menzione stamattina nella relazione
che ho presentato, nell'ambito del
Progetto Lauree Scientifiche, in collaborazione con la Conferenza dei
Presidi delle FacoltaÁ di Scienze, eÁ
stata condotta un'indagine sulla Riforma cosiddetta 3+2, andando a
considerare cinque coorti di studenti
delle facoltaÁ scientifiche a partire
dall'a.a. 2001/02 (anno di avvio della
riforma stessa), in particolare focalizzando l'attenzione sull'andamento
delle immatricolazioni, sul tasso di
abbandono, sul rate di acquisizione
crediti, sui tempi reali per il conseguimento della laurea.
Da un'analisi preliminare eÁ da notare che fra tutti i corsi di laurea delle
classi scientifiche quelli della classe
di laurea in Scienze e tecnologie fisiche godono senz'altro di buona salute. Per quanto riguarda le immatricolazioni a Fisica si eÁ registrato un
netto miglioramento soprattutto negli
ultimi due anni; senza pretendere
meriti particolari eÁ probabile che anche l'intervento del Progetto Lauree
Scientifiche abbia in qualche modo
contribuito. Per quanto riguarda l'acquisizione di crediti gli studenti di fisica ottengono degli ottimi risultati
rispetto agli altri corsi di laurea
scientifici, riescono infatti ad acquisire una maggior quantitaÁ di crediti
prima dell'iscrizione ad ogni anno
successivo e in buona percentuale
seguono con regolaritaÁ i corsi. Anche
soddisfacente il risultato che riguarda
il numero dei laureati cosiddetti regolari, quelli cioeÁ che conseguono la
laurea in tre anni. EÁ da notare che gli
immatricolati a Fisica in buona percentuale, maggiore rispetto alle altre
scienze, hanno conseguito il diploma
di maturitaÁ con una votazione superiore a 95/100, si tratta quindi di studenti che sono abituati ad impegnarsi
nello studio. Al momento i dati si riferiscono a 26 FacoltaÁ di Scienze ed
altrettanti corsi di laurea in fisica; eÁ
auspicabile che altri dati giungano
dalle restanti facoltaÁ di scienze in
modo da avere un campione piuÁ ampio su cui effettuare l'analisi. Comunque dal dato parziale si puoÁ essere abbastanza ottimisti sugli esiti
A. Bettini: Condivido gran parte di
quanto detto dal Professor Ricci, in
particolare la perplessitaÁ di aver incluso in una commissione che sarebbe dovuta essere di fisici, due
esponenti politici; e per di piuÁ della
stessa parte.
Non condivido invece l'ottimismo
dell'intervento che mi ha preceduto
sui risultati dell'operazione ``3+2''. Per
la laurea in fisica, eÁ vero che si eÁ ottenuto il risultato positivo che una
buona parte degli studenti si laurea
ora in cinque anni invece di sei o sette
come in passato. Ma qual eÁ stato il
prezzo? Il difetto di fondo eÁ che si eÁ
voluto evitare che gli studenti scegliessero subito un percorso da tre
anni o uno da cinque. Probabilmente
nella laurea in fisica non abbiamo tagliato molto, sostanzialmente percheÂ
abbiamo disegnato percorsi solo da
cinque anni. Ma cercare di preparare,
diciamo, un ingegnere in tre anni ha
comportato rinunce importanti nella
preparazione di base. E non eÁ piuÁ
possibile poi, nell'ultimo biennio insegnare ad esempio le equazioni differenziali. Le FacoltaÁ di Ingegneria
stanno infatti ripensandoci. Credo
peroÁ che anche noi dovremmo chiederci quale sia il livello attuale dei
laureati in fisica.
L. Cifarelli: Secondo quanto detto
da un illustre sociologo all'ultimo
Consiglio della European Physical
Society, con questo Bologna Process eÁ
stata in sostanza ratificata la mobilitaÁ
degli studenti, quindi il mescolamento
delle razze. Infatti, un percorso universitario a tappe piuÁ o meno uguali
tra i vari paesi consente a uno studente che si eÁ preparato in un certo
paese di trasferirsi in un altro nell'ambito di un medesimo percorso di
studi e con diplomi di facile riconoscimento. Alla base del Bologna Process ci sarebbe quindi un criterio sociologico, quello della mobilitaÁ , e non
un criterio di natura culturale.
A. Bettini: CosõÁ si favorisce la
mobilitaÁ , ma la cultura meno.
L. Cifarelli: Il risultato saraÁ appunto da valutare. Per quanto riguarda poi la Riforma Moratti, attenzione, ce n'eÁ giaÁ un'altra in atto, ossia
il passaggio dalla laurea specialistica
alla laurea magistrale, che sta creando ulteriori problemi. Non credo che
27
IL NUOVO SAGGIATORE
stasera se ne possa parlare in dettaglio ma sicuramente, se non stiamo
attenti, nelle facoltaÁ e nei corsi di
laurea di ingegneria e medicina noi
fisici rischiamo di nuovo di perdere
ancora un altro po' di terreno.
28
F. Casula: Io vorrei collegarmi al
punto dell'ordine del giorno sul futuro
della SocietaÁ Italiana di Fisica. Io sono
membro della SocietaÁ Italiana di Fisica
dal 1971: ero appena laureato. Lo sto
dicendo perche da allora fino a oggi ho
ritenuto importante il ruolo della SocietaÁ Italiana di Fisica come rappresentante dei fisici, peroÁ ho la sensazione ± non ho i numeri e quindi potrei sbagliarmi ± ho la sensazione che il
confronto tra i fisici, diciamo se non
altro quegli accademici, quelli riconosciuti perche sono in qualche ente di
ricerca, o fanno in qualche modo la
professione del fisico, e gli iscritti alla
SocietaÁ, sia un po' preoccupante. Questa cioeÁ eÁ la mia sensazione: che i fisici
non siano iscritti alla SocietaÁ Italiana di
Fisica. Non solo, non so se avete anche
dei numeri sull'etaÁ degli iscritti confrontata con l'etaÁ dei fisici: quanti sono i
giovani iscritti? Ecco il problema sul
futuro della SocietaÁ. Non ho neanche la
soluzione, non ho niente, volevo solo
sollevare un problema. Credo che il
messaggio da trasmettere al nuovo
Consiglio, visto che sono qui di fronte a
noi molti di quelli che saranno anche
nel nuovo Consiglio, sia quello di fare
qualcosa che coinvolga i giovani nella
SocietaÁ, per convincerli ad iscriversi,
perche abbiano voce in capitolo, in
modo appunto che veramente poi la
SocietaÁ Italiana di Fisica, come deve
essere, sia la rappresentanza, l'espressione di tutti i fisici. Con questo
auguri.
L. Cifarelli: Vorrei rispondere subito sulla questione dei giovani iscritti
alla SIF. Per quanto riguarda invece la
percentuale dei soci SIF rispetto al
totale dei fisici in Italia, appartenenti
sia al mondo accademico sia a quello
professionale, non ho in questo momento i numeri esatti per rispondere
anche se, come voi tutti, ho piuÁ o
meno idea dell'ordine di grandezza.
Tornando ai giovani, negli ultimi dieci
anni la SocietaÁ ha fatto parecchie
cose: i) riduzione della quota associativa per etaÁ inferiore ai 30 anni; ii)
istituzione di ulteriori premi per i
giovani (oltri ai tradizionali premi
``per giovani laureati''), in particolare
quelli per le migliori comunicazioni
presentate al Congresso; iii) pubblicazione di queste migliori comunicazioni sulle riviste internazionali
della SocietaÁ Italiana di Fisica. Ogni
tanto, compatibilmente con le nostre
risorse, riusciamo anche a dare qualche borsa di studio ai giovani per favorirne la partecipazione a scuole o
conferenze internazionali. Recentemente il Professor Roberto Habel ha
messo la SIF in contatto con un
gruppo di studenti di fisica, che per
ora manca un po' di coordinamento
ma che potrebbe trasformarsi in futuro in una vera e propria associazione giovanile. A questi studenti eÁ
stato dato spazio nei nostri Congressi
e sulla nostra pagina web. In definitiva, ce l'abbiamo messa tutta. Rimane
tuttavia il problema di come si confronta un'istituzione come la SIF con
l'attuale mondo dei giovani e con i
valori ai quali essi si riferiscono.
Spesso sentiamo dei giovani che ci
chiedono: ``Se ci iscriviamo alla SIF
che cosa ci guadagniamo?'' Eppure
quando noi da giovani ci siamo iscritti
alla SIF, lo ritenevamo un onore e un
vanto. Conosco molti soci della mia
generazione ± sia italiani sia stranieri
(e ci tengo a ricordare che la SIF ha,
giustamente, anche soci stranieri) ±
che mettono in evidenza nel curriculum vitae la propria appartenenza alla
SocietaÁ Italiana di Fisica, cosõÁ come
all'American Physical Society, all'Institute of Physics, o all'European
Physical Society. In definitiva anche
questo dei giovani iscritti alla SIF eÁ un
discorso molto variegato.
M. Vicentini: Vorrei in primo luogo dare una informazione: molti dati
sulla situazione in Europa per lo
schema 3+2 sono reperibili sul Network EUPEN-STEPS cui aderiscono
molti dipartimenti di fisica italiani.
Ma la domanda che i fisici italiani non
si sono posti quando si eÁ attivata la
laurea triennale eÁ ``quale eÁ la fisica per
un laureato della laurea triennale?
Che cosa andraÁ a fare? Cosa si pretende da lui?'' Questa domanda sarebbe il caso che la SocietaÁ Italiana di
Fisica cominciasse a porla alla comunitaÁ dei fisici.
L. Cifarelli: Negli ultimi anni la SocietaÁ Italiana di Fisica eÁ stata molto attenta ai problemi della didattica a vari
livelli, sia nella Scuola sia nell'UniversitaÁ. Un po' di cose sono state fatte,
comunque grazie per i suggerimenti.
A. Cardinali: Sono Cardinali dell'ENEA di Frascati e vorrei riallacciarmi al discorso del Professore
Bettini riguardo al 3+2. Io seguo da anni
studenti che vengono a fare la tesi da
noi, mi occupo di Fisica Matematica e
ho trovato in questi ultimi anni, in
questi ultimi due-tre anni, una frattura
rispetto al passato di conoscenze di
base da parte degli studenti che arrivano a fare la tesi da noi; studenti di
ingegneria nucleare, ingegneria elettronica o fisica che vengono e che non
conoscono assolutamente la meccanica razionale, una cosa incredibile, per
non parlare poi della analisi matematica, cioeÁ la teoria delle equazioni differenziali o la geometria differenziale. EÁ
praticamente impossibile impostare
qualsiasi tipo di lavoro con studenti di
questo livello. EÁ veramente assurdo. Io
i tesisti del primo ciclo non li prendo,
cioeÁ, mi rifiuto di prenderli perche in
due mesi di tesi non si riuscirebbe a far
nulla. Vengono solo studenti del quinto
anno a fare la tesi. A parte il fatto che
una volta la tesi per una laurea in fisica
durava un anno, diciamo che uno si
prendeva un po' di respiro ed aveva un
tempo adeguato per la tesi. Adesso sono solo otto mesi. In ogni caso otto
mesi potrebbe essere un tempo sufficientemente lungo per fare un lavoro
serio peroÁ senza queste conoscenze eÁ
praticamente impossibile operare.
Questa eÁ la mia esperienza. Grazie.
R. A. Ricci: Grazie. DiroÁ subito della
questione del 3+2. Sono completamente d'accordo con Sandro Bettini, forse perche noi siamo di vecchia
scuola. Qualche problema sul 3+2 c'eÁ
stato. PeroÁ vorrei, soprattutto, intervenire sul problema del rapporto fisiciSocietaÁ Italiana di Fisica. Ci si iscrive a
una SocietaÁ generalmente per diverse
motivazioni ma io ne constaterei due:
una di carattere culturale e scientifico e
l'altra di carattere professionale. Non
c'eÁ dubbio che nel tempo le associazioni scientifico-culturali in ambito sociale hanno subito delle trasformazioni
di tipo sociologico importanti. La motivazione di carattere culturale, ovviamente, c'eÁ, permane e si spera che
permanga. PeroÁ chiaramente c'eÁ anche
una motivazione personale/professionale. La domanda citata da Luisa Cifarelli ``A che serve?'', che si potrebbe
definire qualunquista, in realtaÁ nasconde certe motivazioni di carattere
sociale, legate al problema della professionalitaÁ ± vedo che ha chiesto la
parola Gialanella, che potraÁ parlare,
credo, in maniera piuÁ competente di me
perche se ne eÁ occupato direttamente ±.
Il problema, per esempio, dell'albo
professionale riguarda questioni di carattere istituzionale-professionale; c'eÁ
qualcosa che non va. Il fatto eÁ che eÁ
molto difficile per una societaÁ come la
SocietaÁ Italiana di Fisica gestire il problema, noi non siamo l'IOP inglese, che
comprende sia l'ordine che la rappresentanza sociale e in Europa non ci
sono altri esempi. La stessa SocietaÁ
Europea di Fisica, lo ricordo percheÂ
allora ero io Presidente, fece un tentativo di dare una caratterizzazione alla
professionalitaÁ dei fisici nell'ambito di
certe attivitaÁ. Non eÁ andato in porto in
maniera consona. Forse, ci sono stati
degli errori ma questo non significa che
il problema non esista. Il problema
esiste, va affrontato nel modo opportuno. Forse, alcune delle soluzioni che
sono state proposte possono essere
prese in considerazione purche sia
salva la caratteristica socio-culturalegenerale di una societaÁ rappresentativa
come la SIF. E quindi fatte salve queste
caratteristiche fondamentali si puoÁ
prestare maggiore attenzione alle questioni di carattere non solo professionale ma anche, diciamo cosõÁ, proprio di
mestiere del fisico. Questo credo che ai
giovani interessi; la vicinanza dei giovani deve essere soprattutto nel contesto di quello che un fisico appena
laureato vada a fare, quindi a che cosa
si riferisce, diciamo, la professionalitaÁ
del fisico. Detto questo volevo aggiungere ancora una cosa: la visibilitaÁ
IL NOSTRO MONDO
della SocietaÁ. Sono stati giusti i riferimenti fatti da Ducci Ortalli, tuttavia la
visibilitaÁ della SocietaÁ appartiene ai
soci, il che vuol dire che i soci devono
sapersi confrontare, devono saper dialogare tra di loro, devono sapere di
essere visibili. E allora io devo fare un
suggerimento, che del resto i consiglieri della SIF conoscono, perche la
questione eÁ giaÁ stata sollevata: occorre
ripristinare l'abitudine, la tradizione
che ogni anno si pubblica il bollettino
con l'elenco dei soci. Ci sono state
delle difficoltaÁ per farlo per il problema
della privacy che eÁ stato tecnicamente
definito in un certo modo: se un socio
si iscrive alla SIF deve dare una liberatoria, peroÁ esiste la tecnica del silenzio-assenso: basta che al socio venga detto: ``Guarda che noi pubblichiamo l'elenco dei soci'' come fanno
tutte le associazioni scientifiche, lo fa
l'American Physical Society, lo fa
l'European Physical Society, lo fa la
SocietaÁ di Matematica. Quindi basta
che una volta per tutte a tutti i soci
(compresi quelli che lo erano) si dica
che da quest'anno ripristiniamo la
pubblicazione annuale del bollettino
dei soci e basteraÁ stabilire un termine
di silenzio-assenso. Se uno sa chi sono
tutti gli altri soci, cioÁ costituisce anche
un modo di dialogare all'interno della
SIF ed eÁ importante anche per creare
una atmosfera di maggiore vicinanza e
fiducia.
Ultima considerazione: se la SIF
non rappresenta tutti i fisici italiani,
credo che non sia da considerarsi
tanto grave. L'appartenenza ad una
societaÁ scientifica viene dal fatto che
ci siano delle effettive motivazioni. Se
queste non ci sono, chiaramente bisogna crearle. In tutte le SocietaÁ
scientifiche di questo mondo, esiste il
rischio che la partecipazione pletorica impedisca una effettiva capacitaÁ
rappresentativa e una efficacia operativa. Si tratta invece di accompagnare alla partecipazione dei fisici
italiani una qualitaÁ di rappresentanza e di azione tale da rappresentarli veramente.
L. Cifarelli: Per quanto riguarda
l'elenco dei soci e la difficoltaÁ tecnica
rappresentata dalla necessitaÁ di una liberatoria esplicita di cui ha parlato il
Professor Ricci, debbo precisare che
non si tratta di una nostra invenzione.
La procedura ci eÁ stata indicata da piuÁ
di uno studio legale. Inoltre quando si
parla di elenchi di soci al giorno d'oggi,
non si tratta semplicemente di ``schiaffare in rete'' nomi e indirizzi grazie ai
meravigliosi sistemi informatici di cui
disponiamo. La tutela della privacy non
eÁ affatto banale. L'accesso all'elenco
non puoÁ essere libero. Per esempio
l'EPS possiede un suo elenco dei soci
accessibile via rete ma eÁ protetto da
password. Come lo eÁ attualmente
quello, sia pure ancora incompleto,
della SIF. La SIF non ha mai voluto
oscurare questo elenco, ha solo adottato adeguati criteri di protezione nel
rispetto delle regole vigenti in materia
di privacy. Passando poi alla rappresentativitaÁ della SIF, ossia alla percentuale dei fisici che essa rappresenta,
ritengo che ogni SocietaÁ di Fisica debba
avere le proprie caratteristiche. Sicuramente noi non siamo come l'Institute
of Physics, e nemmeno come la SocietaÁ
di Fisica Tedesca che assume d'ufficio
tra i suoi soci studenti e neo laureati,
anche a titolo gratuito. PeroÁ somigliamo molto alla SocieÂte FrancËaise de
Physique, presieduta attualmente dalla
Professoressa MicheÁle Leduc, con la
quale ho avuto interessanti scambi d'idee a proposito delle similitudini tra le
nostre SocietaÁ. Non eÁ detto che la SIF
debba per forza tendere a diventare una
SocietaÁ di massa.
G. Gialanella: Sono molto d'accordo con alcuni interventi, meno con altri. Neanche io ho la statistica della
frazione dei laureati in fisica che sono
iscritti alla SIF, ma sono sicuro ± e accetto scommesse ± che i soci della SIF
sono meno del 10% dei fisici ``attivi'',
quelli cioeÁ che utilizzano questo titolo
di studio per svolgere un lavoro coerente con esso. Non ho una statistica
anche perche non ho l'elenco dei soci
ne conosco il loro numero con certezza,
e perche non eÁ chiara la definizione di
socio. Ho parlato con illustri rappresentanti della SIF negli anni scorsi:
ci sono alcuni che sostengono che basta essere stati iscritti un anno alla SIF
e si eÁ soci per tutta la vita. Per me, i soci
sono quelli che votano, e per sapere
quanti sono basta moltiplicare per due
± perche voteranno un cinquanta per
cento ± il numero dei votanti. Si deve
fare una scelta di fondo: si tratta di
scegliere se la SIF deve essere una
``torre d'avorio'', come si diceva una
volta, riservata ai professori universitari e ai ricercatori o ampliare lo spettro
di attivitaÁ dei soci andando nella direzione di una societaÁ che rappresenti
tutti i fisici e non solamente quelli che
fanno ricerca. Allora eÁ chiaro il significato della demarcazione che si eÁ
osservata nel sondaggio referendum
sull'albo professionale dello scorso anno. Ormai sono due anni che dico ± e
non so se qualcuno a cui l'ho detto ha
seguito il mio consiglio ± di provare a
chiedere al di fuori del nostro ambiente
che cosa fa un fisico. Io l'ho chiesto a
politici, l'ho chiesto ad assessori, l'ho
chiesto a sindaci, l'ho chiesto ad avvocati, l'ho chiesto ad imprenditori: per il
99% delle risposte i fisici sono scienziati; e siccome nessuno assume scienziati, i fisici non trovano lavoro come
fisici. Ma c'eÁ di piuÁ: siccome in molti
abbiamo risposto allo stesso modo ai
nostri allievi, i quali lo hanno trasmesso
ai fratelli e agli amici che frequentano il
liceo, la situazione attuale eÁ che si
iscrivono a fisica solo quelli che pensano di fare i ricercatori. Dato che,
purtroppo o per fortuna, dei mille laureati l'anno in Italia non si possono fare
mille ricercatori, quelli che non fanno i
ricercatori si sentono frustrati percheÂ
nessuno ha spiegato loro che ci sono
dei lavori, delle posizioni altrettanto
valide e interessanti, da fisico, come
quelle del ricercatore. Il succo del discorso eÁ che, secondo me, la SIF, senza
perdere alcuno dei suoi scopi e dei suoi
obiettivi statutari (ricerca, sviluppo,
formazione ecc. ecc.), deve aggiungere
a essi anche un po' di cura per gli
aspetti professionali. Perche la domanda del neo-laureato che ha detto:
``che ci guadagno?'' a iscrivermi alla
SIF, non eÁ qualunquista ma eÁ reale e
corretta, al massimo fatta con linguaggio un po' da giovane. Eventualmente
alziamo la quota sociale ± credo che
siamo la societaÁ scientifica di tutto il
mondo con la quota sociale piuÁ bassa ±
ma eÁ giusto dargli qualcosa in cambio
che non sia soltanto il titolo. Anch'io
scrivevo nel mio curriculum ``socio
della SocietaÁ Italiana di Fisica'', ma temo che nel mercato del lavoro attuale,
cioÁ non sia particolarmente utile. Scusatemi, se vi ho annoiato.
L. Cifarelli: Vorrei aggiungere
che, come giaÁ comunicato a tutti i soci
dal Presidente Bassani, la SIF si sta
nuovamente muovendo per chiedere
l'istituzione di un ordine professionale in questo momento in cui pare
che, a livello politico, se ne torni a
parlare. Non sono esperta della questione e inviterei qualcuno dei miei
colleghi a intervenire, per esempio il
Professor Angiolino Stella che sapraÁ
darvi maggiori ragguagli sulle azioni
fin qui intraprese. Azioni che dimostrano come non sia affatto vero che
la SIF non si preoccupi di cioÁ che
avviene al di fuori dell'accademia. Io
rifiuto decisamente l'allusione alla
``torre d'avorio'' del Professor Giancarlo Gialanella perche tutt'altro che
calzante. E vorrei anche precisare: un
conto eÁ ``cosa ci guadagno a iscrivermi alla SIF'', un conto eÁ ``cosa ci
guadagno a fare il fisico''. Sono due
questioni ben distinte e non vorrei
che venissero confuse.
G. Gialanella: Io mi riferivo a
iscriversi alla SIF.
L. Cifarelli: Bene. Questa eÁ una
cosa, fare il mestiere del fisico eÁ
un'altra cosa. Chiederei adesso al
Professor Stella di riferire in merito ai
passi compiuti dalla SIF per l'ordine
professionale.
A. Stella: Semplicemente, come
sapete eÁ stata trasmessa ai Ministeri
competenti la richiesta di istituire
l'Ordine. C'eÁ stata una discussione
all'interno della SIF, se fosse opportuno passare per uno step intermedio
(quello dell'Associazione), oppure no.
Su questo, avete sentito, c'eÁ stata la
posizione espressa da Gialanella, ma
credo che questo problema vada inserito in un contesto piuÁ generale,
quello dei rapporti con l'esterno, e di
vedere qual eÁ la situazione oggi a
proposito degli sbocchi professionali,
in relazione agli ordinamenti didattici
connessi al sistema ``3+2'', alle opportunitaÁ offerte dopo la laurea (3
29
IL NUOVO SAGGIATORE
anni) e la laurea specialistica (5 anni),
alle carenze e criticitaÁ ai diversi livelli. Vorrei focalizzare l'attenzione
sulla questione del post-laurea, in
particolare del dottorato (3+2+3). Noi
non abbiamo praticamente sbocchi a
livello di dottorato al di fuori dell'UniversitaÁ e degli Enti di ricerca.
Giustamente prima Luisa Cifarelli
parlava della mobilitaÁ come elemento
importante per quello che riguarda
l'introduzione del 3+2: adeguarci a
quella che eÁ la struttura oggi adottata
in vari paesi puoÁ dare piuÁ possibilitaÁ
di passare da un paese all'altro. Noi ci
troviamo in una situazione che eÁ
drammatica, perche abbiamo tanti
dottorandi e giovani che sono estremamente bravi e con una retribuzione
mensile di 800 euro; quando finiscono
il dottorato spesso devono andare
fuori perche di fatto sono costretti.
Allora, c'eÁ una situazione di estrema
difficoltaÁ , di estremo disagio. Su
questo io penso che la SIF potrebbe
cercare di fare qualcosa in futuro. La
questione dei rapporti con l'esterno
va vista anche in relazione alla proposta dell'Ordine, nei termini che sono stati detti. Secondo me la SIF deve
essere autorevole, e deve lanciare
messaggi forti verso l'esterno. Se riusciremo a fare questo, allora avremo
veramente fatto qualcosa di utile per i
nostri giovani e per le loro prospettive
di inserimento nel mondo del lavoro.
A. Bettini: Per quanto riguarda
l'ordine, io non condivido il punto di
vista di Giancarlo Gialanella. In particolare, non ne condivido la proposta, inviataci per lettera il 31 agosto,
di trasformare la SIF in ``Associazione
che certifica una professione''. Giancarlo indica anche un preciso modello, l'IOP del Regno Unito, precisando
che la missione del modello che la SIF
dovrebbe seguire eÁ di svolgere contemporaneamente ``il ruolo di societaÁ
scientifica e di associazione professionale abilitata a qualificare e certificare i fisici professionisti''.
Sono d'accordo sulla necessitaÁ di
azioni per rendere meglio note alla societaÁ civile le caratteristiche, mutate,
delle professioni dei fisici. Azioni in tal
senso giaÁ avvengono grazie all'impegno
di parecchi colleghi e di organi istituzionali quali i Consigli di Corso di Studi.
Penso anche che si possa, come sempre, fare di piuÁ e che la SIF possa e
debba continuare ad agire nel campo,
possibilmente anche con nuove iniziative. Ma per questo non eÁ necessario
cambiarne la natura.
Se alcune categorie di fisici ritengono che possa essere utile per la
loro professione la creazione dell'Ordine (cosa su cui ho personalmente perplessitaÁ ), non c'eÁ che da
seguire la via prevista dall'ordinamento della Repubblica, cioeÁ quella di
stimolare il Parlamento all'approvazione di una legge specifica. Come sta
di fatto avvenendo.
Mi sembra infine che la domanda di
Gialanella rivolta ad un politico o ad
un avvocato abbia un'alta probabilitaÁ
di ricevere la risposta che ha avuto
Giancarlo. Ma chiedendone al capo
del personale di una piccola o media
industria si avraÁ la risposta di chi lavora nel campo. Queste persone sanno esattamente come i fisici possono
contribuire all'industria e quale sia la
preparazione che preferiscono: sulle
competenze di base, sui rapporti di
lavoro di gruppo, sulla capacitaÁ di risolvere i problemi, non tanto sulle
applicazioni.
G. Gialanella: Quelle poche industrie che giaÁ hanno assunto un fisico,
come surrogato di un ingegnere o di
un informatico.
A. Bettini: Mi riferisco ai fisici che
lavorano nell'industria e delle ragioni
per cui i responsabili del personale
preferiscono per certe funzioni i fisici
rispetto ai laureati in discipline simili,
matematici e ingegneri. Alcuni Consigli di Corso di Studi hanno organizzato incontri che hanno messo in
contatto il mondo accademico con
quello industriale, su questo tema.
Personalmente ho imparato parecchio. Per quanto riguarda la SIF, si
potrebbe cercare di coinvolgere maggiormente nelle sue attivitaÁ anche le
comunitaÁ di fisici che svolgono professioni diverse dall'accademia e
dalla ricerca. CioÁ porterebbe certamente un arricchimento culturale di
tutti. Ma senza stravolgere la missione
della SocietaÁ
L. Cifarelli: A questo punto vorrei
chiudere la discussione. Non ci sono
varie ed eventuali. Il ringraziamento
ufficiale nei confronti dei colleghi fisici di Pisa che ci ospitano eÁ previsto
tra qualche giorno. Mi associo peroÁ
molto volentieri al preambolo di
ringraziamento fatto dal Professor
Ricci. Ringrazio inoltre tutti i soci
presenti e dichiaro conclusi i lavori
dell'Assemblea.
30
ASSEMBLEA DI RATIFICA DELLE ELEZIONI DELLE CARICHE
SOCIALI PER IL TRIENNIO 20082010
Il giorno venerdõÁ 28 settembre 2007
alle ore 18.30 si sono riuniti presso
l'Aula Magna dell'UniversitaÁ di Pisa i
Soci della SocietaÁ Italiana di Fisica
per la ratifica e proclamazione degli
eletti alle cariche di Presidente e di
Membro del Consiglio.
Presiede, in qualitaÁ di Presidente
della commissione elettorale il Professor Arnaldo Stefanini.
Franco BASSANI
Vincenzo GRASSO
Roberto HABEL
Remo RUFFINI
Tito ARECCHI
Alessandro BETTINI
Sergio FOCARDI
Domenico PICCA
Angiolino STELLA
Schede bianche
Schede nulle
Non voto per Presidente
Voto non anonimo
7
3
3
3
2
1
1
1
1
67
6
6
1
Consiglio di Presidenza:
Hanno ottenuto voti:
Vengono riportati i risultati delle
votazioni effettuate nei giorni 26, 27 e
28 Settembre:
VOTANTI
990
Voti per la Presidenza
Luisa CIFARELLI
Renato A. RICCI
Antonio VITALE
837
37
14
Enzo DE SANCTIS
Angiolino STELLA
Vincenzo GRASSO
Simonetta CROCI
Alessandro BETTINI
Guido PIRAGINO
Sergio FOCARDI
Roberto HABEL
Antonio VITALE
Giancarlo GIALANELLA
391
386
376
331
320
292
175
155
91
59
Angela DI VIRGILIO
Giulio CASATI
Giuseppe MAINO
Piero BROVETTO
Enrico BELLOTTI
Gianni BONERA
Ileana IORI
Marisa MICHELINI
Elisa MOLINARI
37
33
24
2
1
1
1
1
1
Schede bianche
4
Voto non anonimo
1
La maggioranza assoluta dei voti
(496) viene ottenuta dalla Professoressa Luisa Cifarelli per la carica di
Presidente.
Si passa quindi alla ratifica dei
candidati per il Consiglio. Sono eletti
all'unanimitaÁ Enzo De Sanctis, Angiolino Stella, Vincenzo Grasso, Alessandro Bettini e Guido Piragino, e a
maggioranza Simonetta Croci e Sergio Focardi.
Sono le ore 19.15 e la seduta viene
chiusa.
Il Presidente
Arnaldo Stefanini
IL NOSTRO MONDO
MIGLIORI COMUNICAZIONI PRESENTATE AL XCIII CONGRESSO NAZIONALE
Á ITALIANA DI FISICA
DELLA SOCIETA
Pisa, 28 settembre 2007
SEZIONE 1
Fisica nucleare e subnucleare
Primo Premio
HASAN Said, UniversitaÁ dell'Insubria
``Studio delle proprietaÁ di cristalli incurvati finalizzato ad applicazioni in
fisica delle alte energie''.
PAPA Angela, INFN Sezione di Pisa
``L'acceleratore CW ed i metodi di
calibrazione e controllo dell'esperimento MEG''.
Secondo Premio
Secondo Premio
VACCARO Lavinia, Dipartimento di
Scienze Fisiche e Astronomiche,
UniversitaÁ di Palermo e Istituto di
Biofisica del CNR, Palermo
``Luminescenza risolta in tempo del
non bridging oxygen hole center in
silice: proprietaÁ di volume e di superficie''.
SEZIONE 4a
Geofisica e fisica dell'ambiente
Primo Premio
M AZZOLA Mauro, ISAC-CNR di Bologna
``Effetti radiativi diretti degli aerosol
sull'area mediterranea''.
Secondo Premio
BIGOTTA Stefano, INFN Sezione di Pisa
e NEST, Scuola Normale Superiore,
Pisa
``Laser cooling of solids: new results
with fluoride single crystals''.
SELLITTO Pasquale, Earth Observation
Laboratory, DISP, UniversitaÁ di Roma
``Tor Vergata''
``Algoritmi di rete neurale per l'inversione del dato satellitare''.
SPERANDIO Laura, INFN, Laboratori
Nazionali di Frascati, RM
``The VIP experiment (Violation of the
Pauli Exclusion Principle). New experimental limit on the Pauli Exclusion Principle violation by electrons''.
Menzione speciale
Menzione speciale
BERTELLI Nicola, Dipartimento di Fisica ``A. Volta'', UniversitaÁ di Pavia
``Effetti di diffrazione nella propagazione di fasci lower hybrid in un plasma tipo-Tokamak''.
ELMI Andrea, Dipartimento di Fisica
Generale, UniversitaÁ di Torino
``Verifica della stazionarietaÁ dei dati
di velocitaÁ acquisiti in vasca rotante''.
CATASTINI Pier Luigi, Dipartimento di
Fisica, UniversitaÁ di Siena e INFN
Sezione di Pisa
``The GigaFitter for fast track fitting
based on FPGA DSP arrays''.
CARINI Giovanni, Dipartimento di Fisica, UniversitaÁ di Messina
``Attenuazione e velocitaÁ del suono a
frequenze ipersoniche in vetri borati''.
SPERANZA Antonio, Dipartimento di
Matematica ed Informatica, UniversitaÁ di Camerino, MC
``ProprietaÁ statistiche di un modello
minimale della circolazione atmosferica''.
Menzione speciale
SANTORO Valentina, Dipartimento di
Fisica, UniversitaÁ di Ferrara e INFN,
Sezione di Ferrara
``Misura dell'angolo gamma del triangolo unitario a Babar''.
SEZIONE 3
Biofisica e fisica medica
Astrofisica e fisica cosmica
Primo Premio
Primo Premio
BUCCI Francesca, UniversitaÁ di Firenze e INFN, Sezione di Firenze
``Rivelatore Cherenkov ad immagini
anulari (RICH) per l'esperimento
P326 al CERN''.
SEZIONE 2
Fisica della materia (materia condensata, atomi, molecole e plasmi)
Primo Premio
CRUPI Cristina, Dipartimento di Fisica, UniversitaÁ di Messina
``Thermal conductivity and low-energy vibrational dynamics in alkali borate glasses''.
CORRENTE Fabio, INFN, Laboratori
Nazionali di Frascati e Dipartimento
di Metodi e Modelli Matematici per le
Scienze Applicate, UniversitaÁ di Roma ``La Sapienza''
``Polarizzazione delle correnti di spin
in nanostrutture a bassa dimensionalitaÁ''.
SEZIONE 4b
CRISTALLO Sergio, INAF, Osservatorio
Astrofisico di Teramo
``Evolution and nucleosynthesis in
low mass asymptotic giant branch
stars''.
Secondo Premio
DE LUCA Anna Chiara, Dipartimento di
Scienze Fisiche, UniversitaÁ di Napoli
``Federico II'' e CNISM-Napoli
``Caratterizzazione Raman risonante e
meccanica di singoli globuli rossi
manipolati con una pinzetta ottica''.
Secondo Premio
CAPPELLA Fabio, Dipartimento di Fisica, UniversitaÁ di Roma ``La Sapienza'' e INFN, Sezione di Roma 1
``Da DAMA/NaI a DAMA/LIBRA e oltre''.
PANETTA Daniele, Dipartimento di Fisica, UniversitaÁ di Pisa e INFN, Sezione di Pisa
``Caratterizzazione di un prototipo di
TAC ad alta risoluzione spaziale per
piccoli animali''.
Menzione speciale
Menzione speciale
BERTAINA Mario, UniversitaÁ di Torino
``Rivelazione di impulsi radio negli
sciami atmosferici estesi mediante
l'esperimento LOPES''.
CELLA Giancarlo, INFN, Sezione di
Pisa
``An application of squeezing to the
improvement of gravitational waves'
detection sensitivity''.
SCHIROÁ Giorgio, Dipartimento di
Scienze Fisiche e Astronomiche,
UniversitaÁ di Palermo e CNISM, Palermo
``Effects of confinement on the dynamics of a protein-solvent system studied by elastic and quasielastic neutron scattering''.
ARCOVITO Alessandro, Istituto di Biochimica e Biochimica Clinica, Uni-
31
IL NUOVO SAGGIATORE
versitaÁ Cattolica del Sacro Cuore,
Roma
``X-ray structure analysis of a metalloprotein with enhanced active-site
resolution using in situ X-ray absorption near edge structure spectroscopy''.
``TOPIX in PANDA: caratterizzazione
e test di total ionizing dose e radiation
damage''.
Fisica, UniversitaÁ di Firenze e INFN,
Sezione di Firenze
``La radiografia di opere d'arte di
grande dimensione''.
SEZIONE 5b
Fisica per i beni culturali
SEZIONE 6
Didattica e storia della fisica
Primo Premio
SEZIONE 5a
Fisica applicata
Primo Premio
M ACCIONI Enrico, Dipartimento di Fisica, UniversitaÁ di Pisa, INFN, Sezione di Pisa e CNISM, Pisa
``Fiber laser strain sensor device''.
M OSSENTA Alessandra, UnitaÁ di Ricerca per la Didattica della Fisica,
UniversitaÁ di Udine
``La costruzione di un quadro interpretativo coerente delle interazioni
elettrostatiche in un contesto di formazione insegnanti''.
Secondo Premio
Secondo Premio
Secondo Premio
M OZZANICA Aldo, UniversitaÁ di Brescia
e INFN, Sezione di Brescia
``FAST: un rivelatore a fibre scintillanti per la misura di sezione d'urto di
antiprotoni presso l'Antiproton Decelerator''.
FESTA Giulia, UniversitaÁ di Roma ``Tor
Vergata''
``Study of cultural heritage artefacts
by neutron tecniques''.
ROSSI Sabrina, Dipartimento di
Scienze Umane per la Formazione,
UniversitaÁ di Milano-Bicocca
`` `La luna e le sue fasi' nella scuola di
base''.
Menzione Speciale
Menzione speciale
Menzione speciale
VANNONI Maurizio, INOA-CNR, Firenze
``Metodi iterativi per la misura assoluta di planaritaÁ ''.
DE REMIGIS Paolo, INFN, Sezione di
Torino
32
Primo Premio
QUARTA Gianluca, CEDAD, Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione,
UniversitaÁ del Salento, Lecce
``Il contributo delle tecniche di ion
beam analysis e spettrometria di
massa con acceleratore del CEDAD
allo studio di contesti archeologici
del Mediterraneo''.
BONIZZONI Letizia, Istituto di Fisica
Generale Applicata, UniversitaÁ di Milano
``Rendiconto delle analisi eseguite su
un sarcofago egizio del Museo Archeologico Nazionale di Parma''.
MIGLIORI Alessandro, Dipartimento di
LUPERINI Claudio, Dipartimento di Fisica ``E. Fermi'', UniversitaÁ di Pisa
``Le macchine a trazione elettromagnetica di Antonio Pacinotti''.
SPURIO Maurizio, Dipartimento di Fisica, UniversitaÁ di Bologna
``Indagine sui laureati in fisica a Bologna nel periodo 1991-2005''.
IL NOBEL PER LA FISICA 2007
Emanuele Rimini
Dipartimento di Fisica e Astronomia,
UniversitaÁ di Catania
e IMM-CNR, Sezione di Catania
Il Nobel 2007 per la Fisica eÁ stato assegnato al
francese Albert Fert e al tedesco Peter GruÈnberg
per la scoperta della ``Magnetoresistenza gigante''
(Giant Magneto ResistanceÐGMR) da loro effettuata, indipendentemente, nel 1988. Albert Fert
professore presso l'UniversiteÁ Paris-Sud Orsay eÁ
anche direttore scientifico di una unitaÁ di ricerca
presso il CNRS dal 1995; Peter GruÈnberg eÁ
professore presso l'Institut fuÈr FestkoÈrperforschung, Forschungszentrum JuÈlich. La scoperta
consiste, brevemente, nell'aver notato che la
resistenza elettrica di multistrati metallici magnetici ad esempio Fe/Cr, nei quali gli strati ferromagnetici sono separati da strati nonmagnetici spessi
alcuni nanometri, eÁ minima quando i vettori
magnetizzazione degli strati ferromagnetici sono
tra loro paralleli ed eÁ massima quando le
orientazioni tra due strati vicini sono antiparallele. L'orientazione relativa puoÁ essere modificata dalla presenza di un campo magnetico esterno
e le variazioni di resistivitaÁ ottenute risultano di
gran lunga superiori a quelle indotte dal campo
magnetico in altre strutture metalliche e note sin
dai tempi di Lord Kelvin. Negli esperimenti
originali il gruppo di GruÈnberg adoperoÁ una
struttura costituita da tre strati Fe/Cr/Fe spessi
alcune decine di nanometri, quello diretto da
Fert delle strutture del tipo (Fe/Cr)n con n
numero delle coppie variabile fino ad un massimo
di 60. Le misure, condotte anche alla temperatura
dell'elio liquido, evidenziarono delle variazioni
percentuali di resistenza dell'ordine di circa il
50% con l'applicazioni di campi magnetici esterni
dell'ordine di alcune migliaia di gauss. Tali campi
erano necessari per allineare tra loro i vettori di
magnetizzazione degli strati ferromagnetici inizialmente antiparalleli. Le strutture furono realizzate
tramite deposizione con fasci atomici e/o molecolari (Molecular Beam EpitaxyÐMBE) in ultra alto
vuoto con spessori nanometrici degli strati. Con
questo sistema, ampiamente adoperato nel campo
dei semiconduttori, si controlla accuratamente lo
spessore, la composizione chimica degli strati e il
contenuto di eventuali impurezze; i film depositati
sono dei monocristalli con interfacce liscie e nette
tra uno strato e il contiguo. L'origine dell'effetto
puoÁ essere giustificata qualitativamente adoperando il modello proposto da Mott nel 1936 per
descrivere il brusco aumento della resistivitaÁ di
metalli ferromagnetici riscaldati a temperature al
di sopra di quella di Curie. La conducibilitaÁ
elettrica in questi sistemi puoÁ essere descritta in
termini di due canali conduttivi indipendenti, uno
associato agli elettroni con spin verso l'alto e
l'altro agli elettroni con spin verso il basso (alto o
basso in relazione all'asse scelto di quantizzazione). In generale i processi che causano l'inversione della direzione dello spin sono poco probabili e
quindi la conduzione avviene tramite il parallelo
dei due canali di spin. Nei metalli ferromagnetici le
probabilitaÁ di diffusione da impurezze, vibrazioni
reticolari, difetti etc. sono differenti per elettroni
con spin diverso. A seguito dell'interazione di
scambio ferromagnetica la densitaÁ di stati al livello
di Fermi eÁ diversa per le due classi di elettroni e
poiche la probabilitaÁ di diffusione eÁ proporzionale
alla densitaÁ degli stati accessibili la resistivitaÁ
risulta differente per gli elettroni di spin diverso.
Supponendo che la diffusione sia piuÁ forte per
elettroni il cui spin eÁ antiparallelo alla direzione
del vettore magnetizzazione rispetto a quella per
elettroni con spin parallelo eÁ possibile giustificare
la GMR. Negli strati magnetici paralleli gli elettroni
con spin verso l'alto attraversano la struttura
senza subire praticamente alcun evento diffusivo
(il libero cammino medio degli elettroni deve
superare lo spessore dello strato metallico non
magnetico) in quanto il loro spin eÁ parallelo alla
direzione di magnetizzazione. Gli elettroni con
spin verso il basso subiscono invece degli eventi
diffusivi nei diversi strati magnetici poiche il loro
spin eÁ antiparallelo alla direzione del vettore di
magnetizzazione. In definitiva essendo la conduzione elettrica determinata dal parallelo dei due
33
IL NUOVO SAGGIATORE
34
canali di spin la resistivitaÁ del multistrato risulta
bassa. Situazione opposta si ha nelle strutture con
film magnetici i cui vettori di magnetizzazione
sono fra loro antiparalleli e pertanto la resistivitaÁ
totale risulteraÁ elevata. L'accoppiamento antiferromagnetico tra due strati ferromagnetici vicini si
deve all'interazione di scambio interstrato mediata dagli elettroni dello strato interposto metallico
non magnetico. L'accoppiamento varia tra ferro e
antiferromagnetico in funzione dello spessore
dello strato non magnetico.
Di notevole interesse eÁ lo sviluppo tecnologico
basato sull'effetto GMR nel campo degli hard disk
e nel settore della sensoristica magnetica, come
riportato dal comitato Nobel ``GMR is a good
example of how an unexpected fundamental
scientific discovery can quickly give rise to new
technologies and commercial products''. L'applicazione piuÁ rilevante della GMR si ha negli hard disks,
le testine di lettura rivelano le variazioni di campo
magnetico tra due bit con direzione di magnetizzazione opposta tramite variazione di corrente per
effetto GMR. Il trasferimento dal laboratorio
all'industria ha richiesto ulteriori studi e sviluppi
che, per ovvi motivi, sono stati condotti principalmente presso i laboratori dell'IBM. La deposizione
MBE eÁ stata sostituita da quella con sistemi
``sputtering'', molto piuÁ versatili e consoni ad una
produzione industriale. La struttura eÁ stata modificata e resa piuÁ complessa con un numero maggiore
di strati, in particolare eÁ stato inserito uno strato
magnetico tale da bloccare, per via dell'accoppia-
mento di scambio, uno strato adiacente con magnetizzazione antiparallela antiferromagnetica, mentre
la magnetizzazione dell'altro strato ferromagnetico
eÁ libera di ruotare in presenza del campo magnetico.
Tale struttura detta anche ``spin-valve'' richiede
campi deboli magnetici per indurre variazioni della
resistenza elettrica ed eÁ quindi maggiormente adatta
ad alcune applicazioni. La densitaÁ superficiale di
bits immagazzinati sulla superficie di un hard disk eÁ
aumentata di circa otto ordini di grandezza dal 1956
ad oggi, con un andamento simile allo sviluppo della
microelettronica. L'utilizzo delle testine di lettura ad
effetto GMR nel 1991 da parte dell'IBM ha contribuito per un aumento di circa un ordine di
grandezza. Va anche ricordato che la SocietaÁ
Europea di Fisica (EPS) ha assegnato nel 1997 il
premio ``Hewlett-Packard Europhysics prize'' a
Albert Fert, Peter GruÈnberg e Stewart Parkin
(IBM) per la scoperta e per le applicazioni della
GMR. Il campo della fisica della materia condensata
e dei materiali, come testimoniato anche dalla storia
della GMR, abbraccia un vasto insieme di problemi
che vengono affrontati tramite esperimenti, teoria
ed analisi computazionali. La comprensione di
nuovi fenomeni e l'uso di nuovi materiali consente
anche la realizzazione di nuove tecnologie e nuovi
dispositivi. In Italia, purtroppo, la comunitaÁ che
opera in questo affascinante settore eÁ stata ed eÁ
mortificata da una serie continua di provvedimenti
legislativi, il cui unico risultato eÁ stato una
limitazione dell'attivitaÁ scientifica e l'assenza di un
qualsiasi piano di sviluppo.
FABIO FERRARI, UN COSTRUTTORE
La notizia della morte di Fabio, avvenuta in
piena estate, il 27 luglio scorso, eÁ giunta in ritardo
e a me, come a diversi amici suoi, eÁ pervenuta
lasciandoci sorpresi e commossi, durante il Congresso della SIF, a Pisa.
EÁ difficile pensare, dopo averlo visto anche
recentemente, che ci abbia veramente lasciato e
che abbia lasciato per sempre la sua famiglia e la
carissima Teresa.
Fabio Ferrari, triestino doc, laureatosi in fisica
teorica ha iniziato la sua carriera scientifica a
Padova dove eÁ stato Assistente alla Cattedra di
Fisica Teorica tenuta da NicoloÁ Dalla Porta dal
1950 al 1960, dedicandosi soprattutto a ricerche di
fisica nucleare (teoria delle reazioni nucleari e
proprietaÁ strutturali e statistiche dei nuclei atomici) in stretta collaborazione, vivificata da una
solida amicizia, con Claudio Villi. Questa amicizia,
corroborata anche da vivaci confronti dialettici, fu
ancora piuÁ esplicita durante il periodo di grande
impegno nell'INFN, in particolare dal 1971 al 1978
quando Fabio fu membro attivo della Giunta
Esecutiva dell'Istituto, con Villi Presidente.
Da Padova inizioÁ anche la sua carriera itinerante
essendo anch'egli, come molti della nostra generazione (era nato a Trieste nel gennaio del 1926)
un fisico ``non stanziale'' e portato quindi a
spostarsi in diverse sedi e luoghi ove ``seminare
e costruire''. Si tratta in effetti della generazione
dei ``costruttori'' che aveva preso la staffetta dai
``padri fondatori'' che avevano rifondato la fisica
italiana nel dopoguerra, consegnandola poi agli
attuali ``professionisti'' della ricerca.
Ottenuta la libera docenza nel 1956, Fabio si
trasferõÁ nel 1958 negli USA, a Berkeley, presso il
Lawrence Radiation Laboratory, dove collaboroÁ
con Emilio Segre, negli anni 1958-60 come
Visiting Professor e 1961-63 come ricercatore,
per poi tornarvi nel 1967.
EÁ del periodo padovano e americano la sua
proficua attivitaÁ, oltre alla fisica nucleare, nel
campo dei raggi cosmici e delle particelle
elementari. Da segnalare il suo lavoro sulla
cattura nucleare del mesone che costituisce
un primo indizio che tale particella abbia spin
mezzo intero, ma soprattutto i suoi contributi
nello studio delle interazioni delle particelle
strane, in particolare i numerosi lavori sulle
interazioni dei mesoni K e quelli sul decadimento
degli iperoni e degli iperframmenti. Un'idea
particolarmente importante eÁ stata quella di
Fabio Ferrari
attribuire le forze tra iperoni e nucleoni ad un
legame tramite il mesone .
Vinto il concorso alla cattedra di fisica teorica
dell'UniversitaÁ di Bari, nel 1963 si trasferõÁ in quella
sede, chiamato da Michelangelo Merlin, e vi
rimase fino al 1972, contribuendo alla costituzione
del Dipartimento di fisica e di una sede INFN di
prim'ordine. Fu Direttore del Dipartimento dal
1968 al 1972 e Direttore della locale sezione INFN
dal 1967 al 1970. InizioÁ allora il suo interesse a
ricerche orientate alle possibili applicazioni delle
macchine acceleratrici, normalmente usate in
fisica nucleare, e ad alcuni settori della fisica della
materia, applicandole in particolare allo studio
delle transizioni elementari monoelettroniche, alle
modifiche chimico-fisiche delle superfici solide
mediante tecniche basate sullo studio dettagliato
dell'effetto Auger e della ion implantation. La sua
esperienza in questo campo dovette poi fare
scuola quando nel 1972 si trasferõÁ definitivamente
presso la Libera UniversitaÁ di Trento. EÁ qui che
Fabio dette il meglio delle sue capacitaÁ di
costruttore oltre che di ricercatore, contribuendo
a fondare la FacoltaÁ di Scienze Matematiche,
Fisiche e Naturali di cui divenne il primo Preside
dal 1972 al 1977.
A Trento ebbe la Cattedra di Fisica Generale
(1972-1984) e quella di Fisica delle Superfici (19842001). Fu in effetti l'artefice della costituzione di
un Laboratorio di Fisica delle Superfici. Questa
attivitaÁ eÁ pienamente dimostrata dalle numerose
iniziative da lui intraprese quali il contributo alla
35
IL NUOVO SAGGIATORE
36
nascita nel 1976 dell'ITC-IRST (Istituto per la
Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trento),
nell'ambito del complesso fondato da Bruno
Kessler, la promozione delle ricerche in Scienza
dei Materiali noncheÁ nei settori della biofisica e
della medicina. In effetti si deve a lui la nascita della
FacoltaÁ di Ingegneria, presso la quale promosse il
primo Corso di Laurea italiano in Ingegneria dei
Materiali (1984). A quell'epoca era giaÁ diventato
Rettore dell'UniversitaÁ degli Studi di Trento, ruolo
ricoperto fino al 1990, gestendo la delicata trasformazione dell'UniversitaÁ da Libera a Statale.
Meno nota forse eÁ la sua attivitaÁ promozionale in
campo sportivo (Fabio era tra l'altro un provetto
pilota di alianti); egli infatti sostenne in Ateneo lo
sport e la ricerca nell'area delle Scienze Sportive,
dirigendo dal 1974 al 1994 il Centro Universitario
Sportivo e fondando a Rovereto nel 1996 l'European Centre for University Sports che, successivamente, divenne Centro Interuniversitario di Bioingegneria e Scienze Motorie. EÁ stato anche
Presidente dell'Istituto Trentino di Cultura dal
1996 al 1999, e dal 1984 Membro italiano nel
Comitato Internazionale ``Low Energy Accelerators for Characterization of Materials''.
Se inoltre si tiene conto della rilevanza dei suoi
interventi come Rettore per la riorganizzazione
delle facoltaÁ tecnico-scientifiche e i rapporti tra
UniversitaÁ e Industria, sia a livello nazionale che
europeo, si puoÁ avere un'idea della sua rilevante
posizione nell'organizzazione scientifica moderna.
QualitaÁ che egli ha ulteriormente dimostrato sia in
ambito INFN, come si eÁ accennato, sia nell'ambito
della SocietaÁ Italiana di Fisica di cui eÁ stato
Consigliere dal 1977 al 1982 noncheÁ attivo editor
del Nuovo Cimento.
Una ulteriore testimonianza eÁ data dalla splendida organizzazione, qualche anno piuÁ tardi, nel
1990, del Congresso Nazionale tenutosi a Trento,
durante il quale egli stesso fu ``pars magna'' sia per
l'aspetto scientifico che per quello sociale. Si
ricorderaÁ io credo la Tavola Rotonda sulla Scienza
dei Materiali coordinata da lui come Rettore
dell'UniversitaÁ di Trento e da me come Presidente
della SocietaÁ Italiana di Fisica e con la partecipazione di R. Bruno, S. CarraÁ, A. Marino, P. Mazzoldi,
C. Rizzuto, C. E. Rossi e A. Stella. In tale occasione
vennero impostate in modo estremamente costruttivo le basi per un settore rivelatosi cosõÁ importante per la fisica italiana.
La SocietaÁ Italiana di Fisica gli ha riconosciuto
questa attiva militanza conferendogli il titolo di
Socio Benemerito nel 2004.
Ricordare Fabio Ferrari eÁ ricordare, e nello
stesso tempo essere consapevoli di avere perduto,
un tratto importante non solo della storia recente
della fisica italiana ma anche di un certo comune
sentire, tra serietaÁ d'impegno e intelligente ironia,
nella vita di relazione di una comunitaÁ fatta non
solo di colleghi ma di amici sinceri.
R. A. RICCI
Presidente Onorario
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