Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia “ La diagnostica dell’Asma bronchiale” Dr. Lorenzo Corbetta www.pneumologia.unimo.it Modena 07/05/2004 Asma bronchiale: definizione L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree caratterizzata da: • Episodi ricorrenti di dispnea, respiro sibilante, tosse e senso di costrizione toracica • Ostruzione bronchiale (di solito reversibile spontaneamente o dopo trattamento farmacologico) • Iperreattività bronchiale • Infiltrazione di cellule infiammatorie, rilascio di mediatori e rimodellamento strutturale delle vie aeree Diagnosi di asma Anamnesi ed insieme dei sintomi Esame obiettivo Prove di funzionalità respiratoria Spirometria Test di reversibilità Test di provocazione bronchiale aspecifico Indagini per identificare i fattori di rischio Altre indagini Diagnosi di asma: Prove di funzionalità respiratoria • Spirometria (possibile anche nel 50-80% dei bambini con età 3-5 aa, in alternativa RINT e oscillometria) • Test di reversibilità (incremento > 12% rispetto al basale e, nell’adulto, > 200 ml). Da considerare anche in soggetti con VEMS % pred nei limiti della norma, in particolare in età pediatrica •Test con metacolina o test da sforzo nel bambino Curve spirometriche (VEMS) tipiche Curva flusso-volume . V Curva flusso-volume espiratoria normale ed in un paziente ostruito Normale E’ possibile rappresentare la manovra di espirazione forzata con una curva Deficit ostruttivo flusso-volume: ad ogni momento si riportano il flusso istantaneo ed il volume espirato. 6 4 2 0 V Nel paziente con ostruzione bronchiale si rileva una riduzione dei flussi a tutti i volumi polmonari con riduzione del PEF e concavità verso l’alto della curva espiratoria (freccia) Test di reversibilità . V Valutazione della reversibilità dell’ostruzione 1 2 3 basale 6 4 Dopo 20’ dalla somministrazione di 200-400 mcg di beta 2 agonista o 80 mcg di anticolinergico si rivaluta il FEV1 con una manovra di espirazione forzata. Si possono verificare 3 possibilità: 1. il FEV1 aumenta di > 12% e 200 ml rispetto al basale tornando a valori normali ( > 80% del predetto): DEFICIT VENTILATORIO DI TIPO OSTRUTTIVO COMPLETAMENTE REVERSIBILE. (tipica dell’Asma bronchiale) 2. il FEV1 è aumentato del 12% o di 200 ml rispetto al valore basale ma resta < 80% del teorico e VEMS/CVF < 70: DEFICIT VENTILATORIO DI TIPO OSTRUTTIVO PARZIALMENTE REVERSIBILE . (tipico della BPCO parzialmente reversibile) 0 3. il FEV1 aumenta < 12% o di 200 ml rispetto al valore V basale: DEFICIT VENTILATORIO NON 2 REVERSIBILE . (tipico della BPCO non reversibile) Sintomi: tosse, sibili, dispnea, intolleranza allo sforzo Sospetto clinico di Asma Spirometria Test di broncostimolazione no Sindrome ostruttiva? sì Diagnosi alternative all’Asma no Iperreattività bronchiale? sì Test di reversibilità Trattamento ex adiuvantibus 4-6 settimane Ostruzione reversibile? no no, dopo almeno 2 tentativi sì Diagnosi alternative all’Asma Diagnosi di Asma Valutazione e monitoraggio della gravità dell’asma mediante segnalazione dei sintomi e misure della funzionalità respiratoria Segnalazione dei sintomi Spirometria, qualora non sia possibile picco di flusso espiratorio, per: Valutazione iniziale e controllo periodico Valutazione della gravità Valutazione della risposta al trattamento Monitoraggio domiciliare del PEF in particolare per i pazienti con scarsa percezione dei sintomi. Uso di farmaci sintomatici Sintomi notturni Limitazione alle attività Riportare in un diario le misurazioni quotidiane Valuta la gravità e identifica i peggioramenti Guida l’uso di un sistema a zone per l’autogestione dell’asma Emogasanalisi arteriosa per riacutizzazioni gravi Un indice semplice di variazione del PEF Highest PEF (670) PEF (L/min) 800 700 600 500 Morning PEF Evening PEF Lowest morning PEF (570) 400 300 0 7 14 Days Minimum morning PEF ( % recent best): 570/670 = 85% (From Reddel, H.K. et al. 1995) Il monitoraggio a lungo termine del PEF è particolarmente raccomandato ai pazienti con asma grave, a quelli con scarsa percezione della gravità della malattia e ai pazienti ospedalizzati almeno una volta. IPERREATTIVITA’ BRONCHIALE Curve dose-risposta alla metacolina 70 70 ΔFEV1% 60 50 50 40 40 30 30 20 20 10 10 40 120 240 400 800 PD15FEV1= 31 µg PD20FEV1= 49 µg PD30FEV1= 92 µg ΔFEV1% PD15FEV1= 1699 µg PD20FEV1= 2223 µg 60 1600 Dose (µg di metacolina) 3200 40 120 240 400 800 1600 Dose (µg di metacolina) Nel pannello di sinistra è raffigurata la curva dose-risposta del test alla metacolina in un soggetto normale e, nel pannello di destra, quella di un soggetto con asma. 3200 Diagnosi di asma Indagini per identificare i fattori di rischio • • • • • • Valutazione anamnestica allergologica approfondita. Skin prick test come indagine di primo livello utilizzando estratti allergenici standardizzati. Il dosaggio delle IgE specifiche sieriche è un esame di secondo livello. Valutazione della presenza di rinite o rinosinusite. Valutazione della presenza di reflusso gastro-esofageo. Valutazione sulla presenza di intolleranza ad aspirina, conservanti alimentari e rischi professionali Classificazione di Gravità CLASSIFICAZIONE DI GRAVITA’ Caratteristiche cliniche in assenza di terapia Sintomi STEP 4 Grave Persistente STEP 3 Moderato Persistente Sintomi notturni Continui Attività fisica limitata Frequenti Quotidiani Attacchi che limitano L’attività 1 volta Alla settimana STEP 2 Lieve Persistente > 1 volta/settimana ma < 1 volta / giorno STEP 1 Intermittente < 1 volta/settimana Asintomatico e con normale PEF tra gli attacchi FEV1 o PEF 60% predetto > 2 volte al mese Variabilità > 30% 60 - 80% predetto Variabilità > 30% 80% predetto Variabilità 20 - 30% 2 volte al mese 80% predetto Variabilita < 20% La presenza di almeno uno dei criteri di gravità è sufficiente per classificare un paziente in un determinato livello di gravità Classificazione di Gravità In rapporto alla variabilità della storia naturale dell’asma, la gravità della malattia può modificarsi rapidamente nel tempo, specialmente tra le diverse classi di asma persistente. L’asma intermittente o episodico costituisce un gruppo eterogeneo di soggetti, in particolare nel bambino. Un trattamento regolare può talora essere richiesto dall’ intensità degli occasionali episodi asmatici, o dalla loro frequenza e prevedibilità (come le riacutizzazioni da infezioni virali nel bambino e l’asma indotta dall’esercizio fisico). Nel paziente già in trattamento regolare, la definizione della gravità deve tenere anche conto del livello di terapia necessario a tenere l’asma sotto controllo Classificazione di Gravità Livello di terapia Terapia necessaria per controllo: nessuna Terapia necessaria per controllo: Terapia necessaria per controllo: Terapia necessaria per controllo: Corticosteroidi in. Corticosteroidi in. Corticosteroidi in. + β2-agonisti lunga durata + β2-agonisti lunga durata + altri farmaci STEP 3: Valutare step-down STEP 4: Valutare step-down Livello gravità (sintomi e funzione) STEP 1 Intermittente STEP 2 Lieve Persistente STEP 3 Moderato Persistente STEP 4 Grave Persistente STEP 1 STEP 2: Valutare step-down STEP 2 STEP 3: Valutare step-up STEP 3 STEP 4: Valutare step-up STEP 4 STEP 4: Valutare step-up STEP 4: Valutare step-up Classificazione di Gravità L’assenza di controllo della malattia a qualsiasi livello deve determinare un incremento della terapia di base,secondo le variazioni previste all’interno e tra le classi di gravità (ad esempio aumento della dose delle combinazioni nella classe 3, o il passaggio dal solo CSI alla combinazione) L’ottenuto controllo dell’asma per lungo tempo (3 mesi) può permettere una riduzione del livello di terapia, secondo le variazioni previste all’interno e tra le classi di gravità (ad esempio, riduzione della dose delle combinazioni nella classe 3, o il passaggio e la ulteriore riduzione della dose del solo CSI, nella classe 2) ALTRE INDAGINI PER LA DIAGNOSI E IL MONITORAGGIO Markers Commenti Spirometria completa Diffusione polmonare Differenza Asma-BPCO Espettorato spontaneo o indotto Eosinofili Altre cellule inf. Contributo alla diagnosi Contributo alla caratterizzazione fenotipica Contributo al monitoraggio Aria esalata NO Contributo alla diagnosi (specialmente nel bambino) Contributo al monitoraggio Eosinofili Contributo alla diagnosi Contributo al monitoraggio Funzione polmonare Sangue periferico Differences and similarities between asthma and COPD ASTHMA Sensitizing agent COPD Noxious agent Asthmatic airway inflammation CD4+ T-lymphocytes COPD airway inflammation CD8+ T-lymphocytes Marcrophages Eosinophils Neutrophils Completely reversible Airflow Airflowlimitation limitation Completely irreversible DIFFERENCES IN AIRWAY INFLAMMATION IN PATIENTS WITH FIXED AIRFLOW OBSTRUCTION DUE TO ASTHMA OR COPD LM Fabbri, M Romagnoli, L Corbetta, GL Casoni, K Busljetic, G Turato, G Ligabue, A Ciaccia, M Saetta, and A Papi Am J Respir Crit Care Med 2003 Feb 1;167(3):418-24. Bronchial biopsies from 2 asthmatics of similar age and with similar degree of fixed airflow limitation BPCO: DIAGNOSI Diagnosi differenziale: BPCO Età insorgenza Fumo Sintomi Atopia ASMA Di solito > 50 Di solito anni nell’infanzia Presente o Indifferente pregresso Cronici, Variabili, progressivi episodici Indifferente Di solito presente BPCO: DIAGNOSI Diagnosi differenziale: Riduzione PEF Test broncodilatazione Trial con steroidi inalatori Trial con steroidi orali BPCO ASMA Presente, con minima variabilità Spesso negativo Presente, con variabilità Positivo Spesso negativo Positivo Spesso negativo Positivo BPCO: DIAGNOSI Diagnosi differenziale: Iperreattività bronchiale Espettorato indotto Test diffusione CO Tc torace BPCO ASMA Incostante Costante Neutrofili Eosinofili Normale o Ridotto Normale Enfisema o aree iperdiafane Normale Algoritmo per la diagnosi della tosse usando lo SI Da Induced sputum cell counts: their usefulness in clinical practice L. Jayaram, K. Parameswaran, M.R. Sears, F.E. Hargreave Eur Respir J 2000; 16: 150-158 Algoritmo per la diagnosi della tosse usando lo SI Da Induced sputum cell counts: their usefulness in clinical practice L. Jayaram, K. Parameswaran, M.R. Sears, F.E. Hargreave Eur Respir J 2000; 16: 150-158 Eosinophilic bronchitis: condition observed in patients with a chronic cough who had normal spirometry and normal airway responsiveness to methacholine and adenosine monophosphate. The sputum contained an increase in eosinophils, and this plus the chronic cough were reversed by corticosteroid treatment. The condition was observed in 10±15% of patients presenting to tertiary care centres with a chronic cough Algoritmo per la diagnosi della tosse usando lo SI Da Induced sputum cell counts: their usefulness in clinical practice L. Jayaram, K. Parameswaran, M.R. Sears, F.E. Hargreave Eur Respir J 2000; 16: 150-158 Eosinophilic bronchitis: It can be transient or persistent unless suppressed by regular steroid treatment. If untreated, variable airflow limitation with airway hyperresponsiveness (asthma) or progressive airflow limitation without airway hyperresponsiveness can develop. Early detection therefore may be important. Algoritmo per l’inquadramento dell’asma severa usando lo SI Da Induced sputum cell counts: their usefulness in clinical practice L. Jayaram, K. Parameswaran, M.R. Sears, F.E. Hargreave Eur Respir J 2000; 16: 150-158 NIOX® Nitric Oxide Analyser One single unit including computer hardware, NO analyser, pumps and flow controls NO IN BRONCHIAL ASTHMA Increased amount of nitric oxide in exhaled air of asthmatics Alving K, Weitzberg E., Lundberg JM 8 subjects with mild asthma had 2-3 fold increased NO levels compared wit 12 healthy non-smokin control subjects Eur Respir J 1993: 6; 1368-70 Increased nitric oxide in exhaled air of asthmatic patients Kharitonov SA, Yates D, Robbins RA, Logan-Sinclair R, Shineboun EA, Barnes PJ Lancet 1994; 343:133-135 L’OSSIDO NITRICO (NO) • Marcatore della flogosi bronchiale: • permette un monitoraggio sull’efficacia della terapia • identifica pazienti con scarsa compliance • Monitoraggio dell’attività della malattia • Diagnosi dell’infiammazione delle vie aeree/asma • Indice predittivo di riacutizzazione • Diagnosi differenziale • Monitoraggio dell’infiammazione subclinica Exhaled NO in asthma Cut-off levels Dupont LJ – ATS 1999: Dalla Rinite all’Asma “La diagnostica dell’Asma bronchiale” Dr. Lorenzo Corbetta •http://www.pneumologia.unimo.it •[email protected] Modena, 07/05/2004