Fagocitosi Processo complesso: riconoscimento, internalizzazione e digestione materiali estranei La fagocitosi può avvenire con o senza opsonizzazione Opsonine: componenti plasmatiche per il potenziamento della fagocitosi • Frazione C3b del complemento • Frammento Fc gamma delle immnunoglobuline FAGOCITOSI 1 FASE DI RICONOSCIMENTO: di solito tramite proteine sieriche opsonine 2 Fc di IgG C3b FASE di SEGNALAZIONE intracellulare(fosforilazione in tirosina ITAM) FASE DI INGESTIONE: puo’ richiedere attivazione (citochine) eventi cellulari classici con attivazione PKC e Ca++ 3 FASE DI UCCISIONE o DEGRADAZIONE: tramite meccanismi O2-dipendenti Uccisione del batterio: meccanismi legati alla produzione metaboliti dell’ossigeno: • Anione superossido (O- ) per attivazione dell’NADPH ossidasi nella membrana cellulare dei PMN • Perossido di idrogeno (H2O2),dentro i fagolisosomi ad opera della superossido dismutasi • Ipoclorito, da perossido ad opera della mieloperossidasi secreta dai granuli durante l’esocitosi • Radicale ossidrile (OH.), per riduzione del perossido in presenza di ione ferroso genera potente azione battericida • Ossido nitrico, può reagire con altri radicali dell’ossigeno a formare molecole tossiche oppure può aiutare nell’eliminazione dell’anione superossiso 2 Ossido nitrico • Ossido nitrico (NO.) prodotto dalla ossido nitrico sintetasi (NOS). • Tre forme: ossido nitrico sintasi (nNOS), forma endoteliale (eNOS), forma inducibile (iNOS). • NO funziona da messaggero intracellulare. Media rilassamento muscolatura liscia vascolare.previene adesione ed aggregazione piastrinica. Elimina radicali O. TIPI di FAGOCITOSI sostanze rilasciate: - enzimi lisosomiali - metaboliti attivi derivati da ossigenazione - prodotti del metabolismo dell’ acido arachidonico (prostaglandine e leucotrieni) ALTRE SOSTANZE “KILLER ” nei GRANULI LEUCOCITI pH 4-5 ottimale! 1 proteina che aumenta permeabilita’ batterica attiva fosfolipasi degradazione fosfolipidi Aumento permeabilita’ microrganismi 2 lisozimaidrolizza legame acido muramico-N acetilglucosamina 3 lattoferrina lega il Feostacola replicazione batterica 4 proteine cationichecitotossiche x alcuni parassiti 5 difensivepeptidi cationici citotossici Proteinasi contenute nei neutrofili • serina proteinasi, es. elastasi per degradazione fibronectina. Degradano ECM e modificano bioattività citochine e dei loro recettori • Metalloproteinasi, es. collagenasi degradano ECM • proteinasi acidiche, degradano proteine intracellulari Funzioni dei mediatori chimici • Attivazione del processo infiammatorio • Effetto spasmogeno • Effetto regolatorio • Effetto chemiotattico Mediatori chimici infiammazione sorgenti • • • • • • • Piastrine Mastociti tissutali Basofili PMN Cellule endoteliali Monociti/macrofagi Tessuto leso mediatori • Derivano dal metabolismo dei fosfolipidi e dell’acido arachidonico (prostaglandine,trombossani, leucotrieni,lipossine, fattore attivante piastrine) • Sono preformati e conservati in granuli citoplasmatici (istamina, serotonina, idrolasi lisosomiali) • Costituiscono una produzione alterata di normali regolatori delle funzioni vascolari (ossido nitrico, neurochinine) Tre cascate enzimatiche nel plasma (con proteasi attivate a sequenza) • Cascata coagulazione • Sistema chinine • Sistema complemento Mediatori locali preformati di nuova sintesi istamina Serotonina Enzimi lisosomiali Prostaglandine Leucotrieni PAF Radicali dell’ossigeno Ossido nitrico citochine MEDIATORI PRE-FORMATI: AMINE VASOATTIVE ISTAMINA Contenuta: nei granuli dei mastociti del tessuto connettivo, nei basofili e nelle piastrine circolanti Rilasciata: in risposta a stimoli lesivi di natura fisica, reazioni immunitarie, anafilotossine (C3a, C5a),fattori proteici leucocitari, neuropeptidi, citochine (IL-1, IL-8) Funzioni biologiche: dilatazione delle arteriole e aumento della permeabilità vascolare SEROTONINA (5- idrossitriptamina) Contenuta: nelle piastrine e nelle cellule enterocromaffini Rilasciata in risposta all’aggregazione piastrinica e al PAF Funzioni biologiche: aumento della permeabilità vascolare Caratteristiche generali mediatori chimici origine diversa plasma (precursori da attivare) in granuli cellule secreti o sintetizzati de novo molti si legano a recettori alcuni azione enzimatica diretta o mediatori di danno di tipo ossidativo possono stimolare rilascio altri mediatori questi possono amplificare l’azione o contrapporsi possono agire su 1 o + tipi di cellule diversi bersagli - effetti diversi hanno di solito vita breve - decadimento veloce (A.A.) - inattivati da enzimi (bradichinina da chininasi) - eliminati (antiossidanti mataboliti tossici O2) - inibiti (complemento) sistema di controllo/equilibrio possono avere effetti dannosi Fattori chemiotattici • Mediatori esogeni: – N-formyl methionine ,aminoacidi terminali da batteri – Lipidi da membrane distrutte o danneggiate ( LPS) • Mediatori endogeni: – Proteine del complemento (C5a) – Chemochine, in particolare IL-8 – Prodotti dell’acido arachidonico (LTB4) RUOLO delle CHEMOCHINE in DIVERSI PROCESSI INFIAMMATORI Relazioni tra i quattro sistemi di mediatori plasmatici che vengono innescati dall’attivazione del fattore XII (fattore di Hageman) Attivazione fattore Hageman: • Conversione plasminogeno in plasmina. Induzione processo di fibrinolisi.Aumento permeabilità cute/polmoni. Attivazione anafilotossine C3a e C5a. • Conversione precallicreina in callicreina.produzione di chinine vasoattive. • Attivazione sistema coagulazione e via alternativa complemento. Meccanismi regolazione sistema complemento • Decadimento spontaneo (vita breve) • Inattivazione proteolitica mediante interazione con inibitori plasmatici • Legame di frazioni attive (con proteine plasmatiche) • Molecole associate alla membrana cellulare (DAF) Produzione dei metaboliti dell’acido arachidonico e ruolo nell’infiammazionne Attivita’ biologiche metaboliti acido arachidonico • PGE2, PGI2 vasodilatazione, brocodilatazione, inibizione funzione cell infiammatorie • TXA2 vasodilatazione, brocodilatazione, potenzia attività piastrinica • LTB chemiotassi, aumento permeabilità • LTC,D,E contrazione muscolatura liscia, contrazione vie aeree superiori