“Il counselling per un’informazione
personalizzata e una scelta consapevole in
ambito vaccinale”
Le competenze di base del
counselling per una scelta
consapevole in ambito vaccinale
Barbara De Mei
Centro nazionale di Epidemiologia
Sorveglianza e Promozione della Salute
Barbara De Mei (CNESPS)
1
Colloquio faccia a faccia
Comunicazione a tre vie
(comunicazione verbale, paraverbale, non verbale)
Ricevente
Emittente
AUDIO E VIDEO
Barbara De Mei (CNESPS)
Le competenze di
base del counselling
possono essere utili
per formulare
messaggi efficaci
2
Counseling
Counselling
Dicitura proveniente
dagli USA (prima metà del ‘900)
American Psychological Association
Attività di orientamento
psicologico, sociale e personale.
Metodologia di orientamento
vocazionale per assistere i giovani
alla scelta e alla decisione
scolastica e professionale
Dicitura proveniente
dalla lingua anglosassone
Il counselling approda in
Europa negli anni ‘70,
attraverso la Gran Bretagna,
sia come servizio di
orientamento pedagogico
che come strumento di
supporto nei servizi sociali e
nel volontariato
British Association for Counseling
(BAC), 1976
European Association for
Counseling (EAC), 1994
Barbara De Mei (CNESPS)
3
Cosa è il counselling
Cosa significa fare un intervento di counselling per
un operatore impegnato in ambito sociosanitario
Distinzione tra
Counselling
professionale
Corretta applicazione
di competenze di base
del counselling
Barbara De Mei (CNESPS)
4
Il Counselling
in ambito socio-sanitario
“Il counselling è una miscela di qualità
personali, abilità pratiche e comportamentali
interpersonali verbali e non verbali, che si
combinano a formare un particolare aspetto
dell’aiuto dei professionisti in campo sanitario”
(P.Burnard 1992)
Barbara De Mei (CNESPS)
5
Il Counselling
in ambito socio-sanitario
Il counselling è un intervento di
promozione della salute e di prevenzione
della malattia, di supporto nel percorso di
malattia per favorire la consapevolezza, la
compliance ai trattamenti e l’adattamento
funzionale
Barbara De Mei (CNESPS)
6
Il Counselling
in ambito socio-sanitario
È un processo relazionale di tipo
“professionale” che coinvolge un operatore
socio-sanitario e una persona che sente il
bisogno di essere aiutata a risolvere un
problema o a prendere una decisione
(Amadori e al. 2002, p. 797 Psiconcologia, Masson, Milano)
L’intervento si focalizza sul
problema emergente
Barbara De Mei (CNESPS)
7
Il Counselling
in ambito socio-sanitario
L’intervento si fonda sull’ascolto, il
supporto e su principi peculiari ed è
caratterizzato dall’utilizzo da parte del
counsellor di qualità personali, di
conoscenze specifiche, nonché di abilità e
strategie comunicative e relazionali
(Amadori e al. 2002, p. 797 Psiconcologia, Masson, Milano)
Barbara De Mei (CNESPS)
8
Il Counselling
in ambito socio-sanitario
L’intervento è finalizzato all’attivazione e alla
riorganizzazione delle risorse personali
dell’individuo al fine di rendere possibili
scelte e cambiamenti in situazioni percepite
come difficili dalla persona stessa, nel pieno
rispetto dei suoi valori e delle sue capacità di
autodeterminazione
(Amadori e al. 2002, p. 797 Psiconcologia, Masson, Milano)
Barbara De Mei (CNESPS)
9
Competenze di base del
counselling
 Chiarezza sullo scopo dell’intervento di counselling
 Conoscenza della specificità dell’intervento
strutturato in fasi
 Focalizzazione sul problema emergente della persona
e sull’obiettivo condiviso
 Acquisizione di abilità e strategie comunicative e
relazionali essenziali (ascolto attivo, empatia,
autoconsapevolezza)
 Consapevolezza delle qualità personali favorenti il
processo comunicativo
Barbara De Mei (CNESPS)
10
Competenze di base del counselling
 Consapevolezza del personale stile
comunicativo
 Consapevolezza dei tratti della personalità
che ostacolano il processo comunicativo
 Potenziamento delle capacità di lavorare in
equipe e in rete
 Integrazione con le competenze cognitive
specifiche del ruolo svolto
Barbara De Mei (CNESPS)
11
Scopo dell’intervento
di counselling
Counselling
in ambito sociosanitario
Attivare e
riorganizzare
le risorse personali
interne ed esterne
affrontare in modo attivo
problemi e difficoltà che lo
riguardano
Rendere possibili scelte in
situazioni percepite come
“complesse” dall’individuo
stesso
Barbara De Mei (CNESPS)
12
Superamento di un
intervento improvvisato
dal punto di vista
comunicativo-relazionale
Counselling
in ambito sociosanitario
Buona volontà
Disponibilità
Rischio personale
Barbara De Mei (CNESPS)
13
Superamento di :
approccio paternalistico
approccio direttivo
approccio finalizzato alla persuasione
al convincimento
Counselling
in ambito sociosanitario
Approccio caratterizzato da
una comunicazione
consapevole e finalizzata
CHI? COSA? COME? DOVE? QUANDO?
PERCHE’?
Barbara De Mei (CNESPS)
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Rispetta i valori e la capacità di
autodeterminazione della persona
Counselling
è facilitazione
Counselling
in ambito sociosanitario
Attiva
il processo di consapevolezza
l’autonomia
la responsabilità personale
la capacità decisionale
Barbara De Mei (CNESPS)
15
I passi fondamentali del counselling
 Accoglienza
 Ascolto attivo
 Difficoltà a focalizzare il problema
 Focalizzazione del problema
 Informazione
 Focalizzazione e definizione dell’obiettivo della persona
 Possibili soluzioni analizzate e concordate
 Creazione e implementazione di un piano per ottenere il
risultato
 Riassunto
 Verifica
Barbara De Mei (CNESPS)
16
L’offerta vaccinale
è
Comunicazione per la
promozione della salute
Barbara De Mei (CNESPS)
17
Promozione
della salute
Promuovere la salute significa migliorare
il controllo e la gestione diretta delle proprie
condizioni di
benessere fisico, mentale e sociale
“Stare bene” non
significa
“non stare male”
Barbara De Mei (CNESPS)
18
Promozione
della salute
Stare bene significa essere protagonisti e
responsabili del proprio grado di salute ed
essere attivamente coinvolti nel processo
di miglioramento, promozione e mantenimento della
salute
Essere in salute vuol dire essere capaci di affrontare
e risolvere i problemi in maniera soddisfacente e
flessibile all’interno del contesto familiare, lavorativo e
sociale
Barbara De Mei (CNESPS)
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Si comunica per promuovere la salute
Per sviluppare empowerment e padronanza
personale (Self-efficacy)
L’empowerment è una complessa strategia di
intervento che affonda le proprie radici
teoriche nella psicologia di comunità e che si
fonda sulla sollecitazione delle risorse e della
forza della persona, per far si che questa
sappia meglio affrontare le situazioni
problematiche o di disagio individuali o
collettive nei diversi ambiti della vita
Barbara De Mei (CNESPS)
20
Non c’è passaggio dal malessere al benessere
Da uno stato di malattia a uno stato di salute
Molto spesso non c’è una richiesta
di “aiuto”
Espressione di un bisogno “noto”
Offerta attiva della salute
Sollecitazione di comportamenti
di scelte
di modifiche comportamentali
per il mantenimento e/o il miglioramento
dello stato di salute e per la prevenzione
della malattia
Barbara De Mei (CNESPS)
21
L’informazione
E’ possibile comunicare solo le evidenze
disponibili, cioè le evidenze acquisite fino
a quel momento
ma l’informazione
corretta e aggiornata
va sempre data
Barbara De Mei (CNESPS)
22
Per comunicare efficacemente
in ambito vaccinale con…..
E’ necessario
correre il rischio
di
COMUNICARE
Barbara De Mei (CNESPS)
23
Come comunicare in modo efficace
“Capire e farsi capire”
“Condivisione di significati”
Quale relazione professionale?
Barbara De Mei (CNESPS)
24
Formazione
Immagine
scientifico-relazionale
Competenze cognitive
Competenze relazionali
Barbara De Mei (CNESPS)
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Media (radio, TV, stampa)Opuscoli – lettere –
Siti internet
Comunicazione ad una via: prevede
come unica possibilità la ricezione delle
informazioni da parte di uno o più riceventi
Emittente
Ricevente
Non esiste un contesto informativo condiviso che
comprende i significati condivisi dall’emittente e dal
ricevente.
Non c’è feedback. Non c’è relazione.
Barbara De Mei (CNESPS)
26
BLOCCHI COMUNICATIVI
Siti web
Mass Media
COMUNICAZIONE
UNIDIREZIONALE
Barbara De Mei (CNESPS)
27
BLOCCHI COMUNICATIVI
 Disinformazione dei genitori
 Vissuto dei genitori:
“La vaccinazione è una minaccia per
la salute del proprio figlio/a”
“I bambini devono prendere queste
malattie”
“Mio figlio sta bene, perché rischiare”
Nell’attuale contesto sociale si è persa la memoria
storica delle malattie infettive e la
vaccinazione è spesso vissuta come una minaccia
per la salute del proprio figlio/a, come
un pericolo che potrebbe trasformarsi velocemente
in un rischio reale, oltre tutto “provocato”.
Barbara De Mei (CNESPS)
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Blocchi comunicativi
La diversità dei punti di vista
dell’operatore e dei genitori a
volte si trasforma in conflitto tra
Persone
Obiettivo
del processo comunicativo
si distorce
Barbara De Mei (CNESPS)
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Obiettivo del processo comunicativo
Prevale la volontà
di convincere
sulla volontà di facilitare
il processo decisionale
Barbara De Mei (CNESPS)
30
Scopo dell’intervento di
counselling
Attivare e riorganizzare le
risorse della persona (genitore/utente)
per rendere possibili scelte e
cambiamenti in situazioni percepite
come “difficili” dall’individuo stesso
o per affrontare in modo attivo
problemi e difficoltà che lo
riguardano o ancora per prendere decisioni
in modo consapevole e responsabile.
Barbara De Mei (CNESPS)
31
Scopo dell’intervento di
counselling vaccinale
Potenziare le risorse
l’autonomia e la
responsabilità di ogni
singolo individuo(genitore)
per…..
CONDIVIDERE le
informazioni
ESSERE CONSAPEVOLE
dei benefici e dei rischi
SCEGLIERE
DECIDERE
consapevolmente
Barbara De Mei (CNESPS)
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I passi fondamentali del counselling vaccinale
 Accoglienza
 Ascolto attivo Riformulazione/Delucidazione/Indagine
 Difficoltà a focalizzare il problema
 Indagine
 Focalizzazione del problema
 Informazione
 Focalizzazione e definizione dell’obiettivo della persona
 Possibili soluzioni analizzate e concordate
 Creazione e implementazione di un piano per ottenere il
risultato
 Riassunto
 Verifica
Barbara De Mei (CNESPS)
33
Presupposti culturali
del counselling vaccinale
 Nuovo concetto di salute
 Scelta di uno specifico approccio culturale vs la
vaccinazione
 Riconoscimento della centralità della persona
 Disponibilità
 Trasparenza/Autenticità
 Integrazione delle competenze professionali
 Accettazione incondizionata dell’ ”altro”
 Riconoscimento della responsabilità
e autonomia della persona/genitore
 Chiara definizione dell’obiettivo dell’intervento
Barbara De Mei (CNESPS)
34
Un intervento di counselling in ambito vaccinale è
pertanto caratterizzato dai seguenti passaggi:
 ascolto di ciò che i genitori sanno, delle loro




preoccupazioni, dei loro dubbi
accoglienza di reazioni emotive di resistenza, ansia,
ostilità
focalizzazione del problema, definizione chiara della
richiesta della famiglia senza interpretazioni
informazione personalizzata
valorizzazione e attivazione delle risorse
Barbara De Mei (CNESPS)
Un intervento di counselling in ambito vaccinale è
pertanto caratterizzato dai seguenti passaggi:
 focalizzazione e definizione dell’obiettivo concreto,




realistico, realizzabile, condiviso e
negoziabile con quella specifica famiglia in quella
specifica situazione
esplorazione di possibili soluzioni
facilitazione della decisione
ampliamento delle scelte
Barbara De Mei (CNESPS)
L’obiettivo non è convincere
L’obiettivo non è convincere, affermare il proprio punto di
vista, prendere decisioni al posto di un’altra persona,
“vincere” nella relazione, ma piuttosto mantenere la
relazione.
Quindi ascoltare, comprendere senza banalizzare,
potenziare le risorse e l’autonomia della persona per:
• condividere le informazioni
• favorire la consapevolezza dei benefici e dei rischi della
vaccinazione
• facilitare la scelta
Barbara De Mei (CNESPS)
Nel counselling vaccinale la capacità di ascolto
rappresenta un’abilità essenziale, una risorsa che
l’operatore può utilizzare per:
 entrare in contatto con la percezione dell’“altro”
 conoscere ciò che pensa e prova rispetto alla scelta





vaccinale
accettare il suo punto di vista
accogliere e comprendere le sue specifiche esigenze
informative
riconoscere le emozioni, i dubbi, le preoccupazioni
che manifesta
comprendere e restituire empaticamente questa
comprensione in un clima
relazionale positivo e non giudicante
Barbara De Mei (CNESPS)
E’ Essenziale che
 ogni operatore sia in grado di comunicare in modo
professionale, avendo a disposizione competenze specifiche,
ma anche essendo facilitato/sostenuto nello svolgimento della
sua attività da un contesto organizzativo di qualità (qualità dei
Servizi vaccinali e collaborazione integrata sul territorio) e da
una sistema di offerta vaccinale omogenea, che superi il
principio dell’obbligatorietà (senza distinzione tra vaccini
obbligatori e vaccini raccomandati)
 ogni operatore abbia piena consapevolezza del proprio modo
di stare nella relazione, dell’approccio comunicativo seguito
(direttivo, paternalistico, persuasivo,
partecipativo)
 ogni operatore abbia piena consapevolezza del proprio modo
di concepire il ruolo della persona alla quale viene offerta una
vaccinazione
Barbara De Mei (CNESPS)
IL COUNSELLING:
strategie
• Strategie per fornire informazioni
personalizzate
Informative counselling
• Strategie per facilitare la soluzioni di problemi
Problem-solving counselling
• Strategie per facilitare il processo decisionale
Decision-making counselling
• Strategie di supporto nella crisi
Crisis counselling
Barbara De Mei (CNESPS)
INFORMATIVE COUNSELLING
Un’informazione personalizzata si inserisce nello
schema cognitivo e emozionale della persona
Una corretta informazione può:
ridurre efficacemente l’ansia
favorire il controllo della situazione
facilitare il processo decisionale e la
pianificazione delle scelte
Barbara De Mei (CNESPS)
INFORMATIVE COUNSELLING:
STRATEGIE
•
Predisporsi all’attenzione e all’ascolto attivo
•
Valutare il bisogno di informazioni
•
Chiarire cosa la persona sa già e desidera o meno
sapere
•
Facilitare l’esplicitazione di dubbi e domande
•
Porre attenzione alle emozioni
•
Fornire informazioni in modo personalizzato
Barbara De Mei (CNESPS)
INFORMATIVE COUNSELLING:
STRATEGIE
•
Lasciare la possibilità di porre domande e
ottenere ulteriori chiarimenti
•
Valutare le implicazioni relative a quanto è stato
detto
•
Verificare quanto e cosa la persona ha compreso
•
Riassumere e concludere il colloquio.
Barbara De Mei (CNESPS)
Personalizzare le informazioni
significa

rispondere ad una domanda per volta

usare un linguaggio chiaro e comprensibile

tenere conto di bisogni, cultura, schemi
cognitivi, stato emozionale, difese, stili di
coping della persona

rispettare i tempi della persona
Barbara De Mei (CNESPS)
PROBLEM-SOLVING COUNSELLING:
STRATEGIE
1.
Predisporsi all’attenzione e all’ascolto attivo
2.
Lasciare spazio ai vissuti
3.
4.
5.
Comunicare comprensione empatica
Definire il problema
Fissare gli obiettivi da raggiungere
Individuare le strategie
Selezionare una strategia
Valutare le implicazioni relative a quanto detto
Verificare quanto e cosa la persona ha compreso
6.
7.
8.
9.
10. Riassumere e concludere il colloquio fissando dei
momenti di verifica
DECISION-MAKING COUNSELLING:
STRATEGIE
1.
Predisporsi all’attenzione e all’ascolto attivo
2.
Identificare con precisione l’obiettivo da raggiungere
Ipotizzare le possibili alternative di scelta
Compiere un’analisi accurata delle alternative
Aiutare la persona a esprimere la sua scelta
Programmare un piano operativo
Operazionalizzare la strategia prescelta
Valutare le implicazioni relative a quanto detto
Verificare quanto e cosa la persona ha compreso
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10. Riassumere e concludere il colloquio fissando dei
momenti di verifica
Barbara De Mei (CNESPS)
CRISIS COUNSELLING:
STRATEGIE
2.
Predisporsi all’attenzione e all’ascolto attivo
Lasciare spazio ai vissuti e alle emozioni
3.
Comunicare comprensione empatica
4.
Chiarire ciò che minaccia la persona
5.
Fornire supporto
6.
Facilitare una visione più realistica della situazione
7.
Affrontare un problema alla volta
Lavorare su obiettivi raggiungibili
Definire una strategia d’azione
1.
8.
9.
10.
Riassumere e concludere il colloquio chiarendo ciò che la
persona ha compreso.
Barbara De Mei (CNESPS)
Vicenda
Mamma: "Ho paura di vaccinare il mio bambino (il
bambino ha 3 mesi), è così piccolo, ora cresce così
bene, perché rischiare?".
I modalità di risposta
Operatore: "Ma signora non si preoccupi, sa quante ne
facciamo ogni giorno di queste vaccinazioni!!! Stia
pure tranquilla! E poi signora gli studi ci dicono che il
rapporto rischio/beneficio è sicuramente a favore
della vaccinazione".
II modalità di risposta
Operatore: "Allora signora mi sta dicendo che ha paura
per il suo bambino (abilità della restituzione
semplice), può dirmi per quale cosa in questo
momento si sente più preoccupata..."
Barbara De Mei (CNESPS)
48
Vicenda
Mamma: "Buongiorno...mia figlia Sara (Sara ha 3 anni)
dovrebbe fare il richiamo delle vaccinazioni..., io però
sono preoccupatissima per quello che potrebbe
succedere dopo! Lei dottore mi deve dire proprio tutto
quello che potrebbe accadere a Sara nel peggiore dei
casi. Io sono veramente agitata".
I modalità di risposta
Operatore: "Ma signora Sara ha già fatto altri cicli
vaccinali, non è accaduto nulla, quindi deve essere
tranquilla, poi le statistiche ci dicono che...".
Barbara De Mei (CNESPS)
49
Vicenda
II modalità di risposta
Operatore: "Signora buongiorno si accomodi, ciao Sara,
come stai?
"...Mi stava dicendo di essere preoccupata..."
Mamma: "Certo che sono preoccupata, con tutto quello
che si sente e si legge sui vaccini e poi se penso a
quello che mi ha raccontato una mia collega di lavoro
– sua figlia dopo un richiamo vaccinale ha avuto la
febbre alta con vomito, diarrea, è stata male per più di
una settimana e ha perso molto peso, non ha dormito
per una settimana intera...sarebbe veramente un
grosso guaio, in questo periodo in cui ho già così tanti
problemi ed è tutto così difficile e pericoloso!".
Barbara De Mei (CNESPS)
50
Vicenda
Padre: "Buon giorno ho ricevuto l’avviso dalla scuola
di mio figlio (Andrea) per la vaccinazione contro
l’epatite B...Io però vorrei prima avere un quadro
chiaro e veritiero dei vantaggi e degli svantaggi di
questa vaccinazione".
I modalità di risposta
Operatore: "Si, buon giorno, si accomodi. Ciao
(rivolgendosi a Andrea), vieni pure avanti. Tu sei
più tranquillo di papà! Credo che lei abbia già
sentito parlare tante volte dell’importanza delle
vaccinazioni, visto che suo figlio, reputo, ne abbia
già fatte molte altre dalla nascita ad oggi! Ancora
non è convinto?".
Barbara De Mei (CNESPS)
51
Vicenda
II modalità di risposta
Operatore: "Buon giorno, accomodatevi pure (rivolgendosi sia al
papà che a Andrea). Allora mi diceva che è importante avere
un quadro completo delle caratteristiche di questa
vaccinazione, e penso che questo interessi molto anche
Andrea! Cerchiamo un po’ di affrontare insieme tutti gli
aspetti che riguardano questa vaccinazione".
Padre: "Sono sempre più perplesso e preoccupato, le dispiace se
ci penso e ritorno un’altra volta?".
Operatore: "Va bene parlatene pure tranquillamente, lei Andrea
e la mamma. Ora che avete il quadro più completo della
situazione, potete decidere con più convinzione, avete
sicuramente tutti gli strumenti per valutare attentamente. Ci
vediamo tra una settimana".
Prima di salutare, l’operatore porge al padre di Andrea
un opuscolo informativo sulle vaccinazioni.
Barbara De Mei (CNESPS)
52
Per approfondimenti
Bert G., Quadrino S., “Parole di medici parole di pazienti”, Il pensiero
Scientifico Editore, 2002, Roma.
Cangemi M., Quadrino S. “Il Counseling in pediatria di famiglia”, UTET,
Milano, 2000)
Carkhuff R., L’arte di aiutare, Erickson, Trento, 1988.
De Mei B., Luzi A.M., Gallo P., Proposta di un percorso formativo sul
Counseling integrato, Ann, Ist, Super, Sanità, vol. 34, n. 4 (1998), pp. 529539, Roma, 1998.
De Mei B. E Al. , Metodi e tecniche per la formazione degli operatori sanitari
all’HIV/AIDS Counseling , in Il Counseling nell’infezione da HIV e nell’AIDS,
Bellotti G.G., Bellani M.L., McGraw Hill, Milano, 1997.
Francescano D., Giusti E. “Empowerment e clinica”, Ed. Kappa, 1999, Roma
Giusti E. “Essere in divenendo” Ed Sovera, 2002, Roma.
Barbara De Mei (CNESPS)
53
Per approfondimenti
May R. , L’arte del Counseling, Astrolabio, Roma, 1991.
Mucchielli R. , Apprendere il Counseling, Erickson, Trento, 1994.
Murgatroyd S. “Il Counseling nella relazione di aiuto”, Sovera, Roma, 1995.
Pezzotta P., Gatti M., Bellotti G.G., Il Counseling, in Il Counseling nell’infezione e
nella malattia da HIV, Bellotti G.G., Bellani M.L., De Mei B, Greco D...(a cura di)
Istituto Superiore di Sanità, Rapporti Istisan , 95/28, Roma, 1995.
Rogers C.R., La terapia centrata sul cliente, Martinelli, Firenze, 1989
Littrell J.M. “Il Counseling breve in azione”, Ed. ASPIC, 2001
Giusti E. “Autostima” Ed. Sovera, 2000, Roma.
Giusti E., Ticconi G. “La comunicazione non verbale” Scione Editore, Roma,
1998.
Fontana D. “Stress Counseling”, Ed. Sovera, 1996, Roma.
Barbara De Mei (CNESPS)
54
Dott.ssa Barbara De Mei
Sociologa, Counsellor
Centro Nazionale Epidemiologia, Sorveglianza, Promozione della Salute
Istituto Superiore di Sanità, Roma
tel. 0649904272 – fax 0644232444 – e-mail:[email protected]
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Le competenze di base del counselling per una scelta