La rivista upi per i partner della prevenzione 4/2014 ANZIANI E PREVEN ZIONE DELLE CADUTE Sicurezza in casa FORMA FISICA E PASSO SICURO Allenando forza ed equilibrio ÇOCUK POSTASI La Posta upi per i bambini parla anche turco Introduzione EDITORIALE Il problema delle cadute è destinato ad acuirsi Nei prossimi decenni la configura zione demografica della popolazione in Svizzera subirà profondi muta menti. In particolare, il nostro Paese sarà popolato da un numero cre scente di persone anziane, che godranno di buona salute, pratiche ranno più sport, saranno più dina miche nel tempo libero – con attività più complesse – e avranno elevate esigenze di mobilità. Nonostante la salute migliore, anche in futuro la capacità di rea zione e la forza muscolare compro messe dall’incedere degli anni espor ranno gli «over» a un rischio accresciuto d’infortunio. Il numero crescente di persone molto anziane concorrerà altresì ad acuire il fattore demenza, che ha effetti negativi non soltanto nella circolazione stradale, ma anche negli infortuni dovuti alle cadute. Il problema delle cadute, al quale l’upi dedica questo numero di «area sicurezza», sarà dunque più acuto. Di certo la futura prevenzione degli infortuni dovrà occuparsi più intensamente dei senior! Incidenti con tram sotto la lente Nel rapporto SINUS 2014 l’upi analizza per la prima volta gli incidenti che coinvolgono i tram. Tra il 2003 e il 2013 la media annuale degli utenti grave mente feriti o uccisi in incidenti con tram è di 37 persone. Gli anziani sopra i 65 anni sono coinvolti in misura supe riore in questo tipo di incidente, soprat tutto in qualità di passeggeri di tram, ma anche come pedoni. L’86 % degli incidenti gravi con tram degli ultimi 10 anni si è verificato in Svizzera tedesca, il 14 % in Romandia. In Ticino non sono stati registrati casi, poiché i tram non esistono più da 50 anni. Quasi la metà dei feriti gravi e dei morti erano pedoni (203 di 412), il 14 % ciclisti, il 12 % occupanti di un’auto e il 4 % moto ciclisti. Gli incidenti con tram com portano conseguenze particolarmente gravi per gli utenti non motorizzati: la loro letalità (persone uccise ogni 10 000 danni alle persone) è pari a 874, contro 96 per gli utenti motorizzati. mor Rapporto SINUS 2014 su www.areasicurezza.upi.ch Danni gravi alle persone negli incidenti con tram secondo il mezzo di locomozione, 2003 – 2013 250 200 203 150 100 72 50 57 Rolf Moning 50 0 A piedi Tranviere/passeggero Bicicletta di tram Automobile 15 Motocicletta COLOPHON Editore: upi – Ufficio prevenzione infortuni, Hodlerstrasse 5a, CH-3011 Berna, [email protected], www.upi.ch, telefono + 41 31 390 22 22 Cambiamenti d’indirizzo: [email protected] Redazione: Ursula Marti (wortreich gmbh), Tom Glanzmann (upi), Rolf Moning (upi), Nathalie Wirtner Julmi Indirizzo di redazione: Ursula Marti, wortreich gmbh, Maulbeerstrasse 14, 3011 Berna, [email protected], telefono + 41 31 305 55 66 Traduzione: Francesca Grandi, Riva San Vitale Correzione: Antonio Cifelli (upi) Foto: pagine 1, 3: Andrea Campiche; pagine 2, 5, 8, 9 (in alto), 10, 12: Iris Andermatt; pagine 6, 7: Rudolf Jaun; Seiten 9 (in basso), 11, 13 (in alto), 16: TCS; pagina 13 (in basso): Uepaa!; pagine 14, 15: Giovanni Antonelli Layout: SRT Kurth & Partner AG, Ittigen Stampa: AST & FISCHER AG, Wabern Tiratura: italiano: 1200, francese: 3400, tedesco 9400 esemplari. Rivista trimestrale. ISSN 2235-8889 (Print) / ISSN 2235-8897 (PDF) © Riproduzione degli articoli solamente con l’autorizzazione della redazione e con indicazione completa della fonte 2 area sicurezza 4 / 2014 ANZIANI E PREVENZIONE DELLE CADUTE Gran parte delle cadute avviene nell’ambito domestico. Offensiva d’informazione per prevenire le cadute BASI Le cadute sono di gran lunga la principale causa d’infortunio fra le persone anziane, spesso con conseguenze molto gravi. Agire si può: l’upi presenta una serie di nuovi mezzi d’informazione per contrastare efficacemente i capitomboli. Le cifre sono allarmanti: ogni anno in Svizzera 80 000 persone sopra i 65 anni cadono infortunandosi anche in maniera molto grave. In molti casi la persona anziana non si rimette più dalle conseguenze della caduta, che si conclude con un decesso. Le statistiche mostrano come il rischio di decesso dopo una caduta aumenti considere volmente con l’avanzare dell’età (vedi riquadro). La metà di questi incidenti avviene fra le mura di casa o in ambito dome stico (ad esempio in giardino), quasi un quarto su infrastrutture pubbliche (come i marciapiedi). Dato che in Sviz zera il tasso di popolazione anziana è in aumento, anche il problema delle cadute è sempre più acuto. Gli esperti attivi nella prevenzione, nella sanità o nella promozione della salute stanno lavorando molto alacremente per ana lizzare le cause e sviluppare programmi di prevenzione. Da un sondaggio rappresentativo è emerso un dato interessante: la genera zione più anziana ha meno consapevo lezza dell’elevato rischio di cadute rispetto agli altri gruppi di età, meno esposti a questo stesso rischio. Occorre, dunque, un intenso lavoro di informa zione e sensibilizzazione delle persone anziane per una prevenzione attiva delle cadute. Ma è altrettanto impor tante coinvolgere le famiglie e gli assi stenti geriatrici. Prevenzione efficace Per prevenire le cadute occorre, in primo luogo, attivarsi in prima per sona: assicurarsi che l’ambiente dome stico sia privo di rischi, ovvero senza pavimenti sdrucciolevoli o fonti d’in ciampo, che ci sia ovunque una buona illuminazione o che le sale siano prov area sicurezza 4 / 2014 3 DOSSIER ANZIANI E PREVENZIONE DELLE CADUTE viste di corrimano. La lista di controllo dell’upi consente di analizzare sistema ticamente l’abitazione e individuare ed eliminare eventuali pericoli. È sorpren dente la grande efficacia di interventi anche minimi – come una maniglia o un supporto antisdrucciolo (vedi con tributo da pagina 8). Per prevenire le cadute le persone concernate possono prendere l’iniziativa. Anche la salute fisica gioca un ruolo importante. Il movimento regolare ed esercizi mirati di forza ed equilibrio migliorano notevolmente la sicurezza sia stando in piedi che camminando. Con un opuscolo e un video l’upi mostra gli esercizi particolarmente utili, che consiglia di effettuare più volte a settimana. Agli anziani si racco manda di seguire un corso o un allena mento accompagnato. Tai chi e ritmica Dalcroze, metodo Feldenkrais e ballo hanno effetti preventivi ampiamente comprovati. Associazioni come Pro Senectute o la Lega svizzera contro il reumatismo, centri fitness e altre istitu zioni offrono corsi di questo tipo. Sovente i programmi prevedono un allenamento specifico dell’equilibrio o della forza (vedi contributo da pagina 6). Fattori di rischio particolari Oltre ai pericoli ambientali e alla debo lezza fisica, come problemi di equili brio o debolezza muscolare, c’è tutta una serie di altri fattori di rischio ben noti, come i medicamenti – sonniferi o psicofarmaci, o la medicazione combi nata, ovvero l’assunzione contempora nea di più medicinali. In questo caso si consiglia di consultare il medico. Mag giori informazioni sui medicamenti e i rischi associati su mymedi.ch. Anche i difetti della vista e dell’u dito, così come occhiali e apparecchi acustici non adatti, rappresentano un Morti nelle cadute in casa e nel tempo libero secondo l’età, 2008 0 –16 17 – 64 ■ 0 – 16 ■ 17 – 64 ■ 6 5 + 3 65+ 70 1168 rischio. È importante sottoporsi a con trolli regolari presso uno specialista – non solo per prevenire le cadute, ma anche per il proprio benessere generale. Anche le calzature sono un noto fat tore di rischio di caduta. Scarpe chiuse della taglia giusta con suola antisdruc ciolo sono sicuramente le più sicure ed offrono alla persona un buon appoggio. Non vanno trascurate nemmeno le pantofole! Quando il passo si fa meno sicuro, può essere opportuno ricorrere ad ausili per la deambulazione, così da preservare la mobilità. Questi ausili vanno scelti con una persona esperta affinché siano confacenti alle esigenze reali della persona anziana. Attenzione, infine, al suolo ghiacciato: una soletta antiscivolo facile da montare sulle cal zature è un modo semplice per evitare ruzzoloni per strada. Chiamate d’urgenza E se nonostante tutte le precauzioni si dovesse cadere? Chi vive solo o rimane spesso solo a casa può dotarsi di un dispositivo per chiamate d’emergenza. In commercio si trovano sistemi di vario genere che rilevano con modalità diverse se una persona è in difficoltà. Questi dispositivi tranquillizzano non solo la persona anziana, ma anche chi le sta vicino e si preoccupa del suo benessere. Ursula Marti Opuscolo dell’upi «Indipendenti fino a età avanzata», con lista di controllo per l’ambiente abitativo, esercizi e suggerimenti per la mobilità Solette antiscivolo per calzature con marchio di sicurezza dell’upi, per evitare scivoloni sul suolo ghiacciato Totale 1241 Entrambi disponibili su www.areasicurezza.upi.ch Alter Stürze 4 0 –16 area sicurezza 4 / 2014 17– 64 3 65+ 70 Total 1 168 1 241 DOSSIER ANZIANI E PREVENZIONE DELLE CADUTE Prevenzione moderna delle cadute L’OPINIONE del professore e medico Reto W. Kressig in merito all’importanza terapeutica della prevenzione delle cadute e alle misure scientifiche più efficaci. L e cadute in età avanzata sono considerate un sintomo di riserve fisiche in declino e rappresentano un campanello d’allarme sulle condizioni fisiche e/o mentali del paziente. Le cadute possono avere numerose cause – dalla semplice infezione delle vie urinarie a un principio di polmonite, fino all’infarto cardiaco. I fattori di rischio più frequenti delle cadute in età geriatrica rimangono comunque i problemi di forza e di mobilità, che si manifestano generalmente con disturbi dell’equilibrio e una deambulazione viepiù precaria. Dal punto di vista medico, la prevenzione delle cadute è quindi estremamente importante per preservare l’integrità fisica della persona anziana. Per una prevenzione efficace, tutti i sistemi organici in grado di garantire un incedere sicuro (forza e reazione muscolare, sensibilità dei piedi, coordinazione e prontezza di reazione, vista e udito, organi preposti all’equilibrio e funzioni cerebrali) devono essere esaminati al fine di individuare possibili deficit. Ciò avviene abitualmente mediante test di mobilità e una semplice visita medica che comprende anche un’analisi dei medicamenti assunti. Le sostanze che favoriscono le cadute vanno possibilmente evitate. In base ai deficit riscontrati, per ogni persona si definiscono le misure più consone a prevenire infortuni dovuti a cadute. Solitamente le cause di una caduta sono molteplici e richiedono interventi che allenano più sistemi organici contemporaneamente. Le misure di prevenzione scientificamente più efficaci non prevedono solamente un allenamento della forza, ma anche forme di esercizio come Il prof. dott. med. Reto W. Kressig: «La prevenzione delle cadute è estremamente importante per preservare l’integrità fisica della persona anziana.» il tai chi, il ballo e la ritmica Dalcroze, che migliorano insieme l’equilibrio, la forza, la coordinazione e la salute psichica. Per salvaguardare la salute degli anziani, è importante che il medico di famiglia venga informato di eventuali cadute. Anche le cadute più banali che non hanno provocato ferite devono indurre il paziente a sottoporsi a una visita accurata. In questo modo il medico potrà appurare per tempo eventuali diminuzioni delle capacità ed avviare misure di prevenzione. Che la prevenzione delle cadute possa anche essere divertente lo dimostrano, ad esempio, gli atelier Dalcroze proposti dai «Café Bâlance» organizzati nel Cantone di Basilea-Città, che godono di grande popolarità e stanno ottenendo un enorme successo. In tre anni di prevenzione attiva, sono già oltre 200 le persone anziane ad aver seguito questi corsi, e nuovi corsi e partecipanti si aggiungono ogni anno. • Per saperne di più su www.areasicurezza.upi.ch L’esperto Docente alla facoltà di medicina dell’Università di Basilea e capoclinica presso il Centro universitario di medicina geriatrica del Felix Platter Spital di Basilea, da molti anni il prof. dott. med. Reto W. Kressig si impegna per la prevenzione delle cadute sostenendo l’upi e altri partner in veste di esperto. area sicurezza 4 / 2014 5 DOSSIER ANZIANI E PREVENZIONE DELLE CADUTE Allenare forza ed equilibrio – evitare le cadute ESERCIZIO FISICO Con esercizi mirati di forza ed equilibrio le persone anziane possono migliorare notevolmente la forma fisica e la sicurezza dell’incedere, riducendo il rischio di cadere. E poi, allenarsi insieme è più divertente! Lunedì mattina, ore 8.15, in una sala da ginnastica del quartiere Länggass di Berna la direttrice del corso Christine Michel prepara il materiale; quattro donne e tre uomini in là con gli anni si ritrovano, visibilmente felici di incon trarsi. Dopo i convenevoli il locale viene pervaso da una musica rilassante. I partecipanti siedono su un pallone medicinale e, seguendo le istruzioni di Christine Michel, rilassano la muscola tura. «Stirate la schiena, allargate il petto», suggerisce l’istruttrice, poi lan cia ai partecipanti delle palle da mas saggio con le quali stimolare la musco latura della nuca e della schiena. Il gruppo passa quindi agli esercizi di equilibrio, secondo il principio «dual tasking» che anche l’upi suggerisce nel suo programma di esercizi «3 x 3». Un esercizio prevede che la persona si man tenga in equilibrio un piede davanti all’altro e con entrambe le mani scriva nell’aria una parola che ha immaginato Gli anziani si incontrano settimanalmente per allenare la schiena. L’istruttrice Christine Michel mostra l’esercizio per rafforzare i muscoli delle gambe. 6 area sicurezza 4 / 2014 sul momento – un animale, un oggetto, un paese. Questo tipo di esercizio sti mola sia il fisico che la mente, diverte i partecipanti e favorisce l’equilibrio. È infatti risaputo che i disturbi dell’equi librio sono una frequente causa di caduta; ciò rende questi esercizi tanto più preziosi per prevenire questo genere di infortunio. Per mente e corpo Dopo una breve pausa il gruppo affronta la parte più difficile dell’alle namento di un’ora. Christine Michel ha allestito un percorso che inizia con un esercizio di forza per le gambe – altret tanto importanti per la prevenzione delle cadute – al quale fanno seguito sette esercizi molto eterogenei di raf forzamento della schiena e del tronco e di equilibrio da fermi e in movimento. Anche la mente vuole la sua parte: uno degli esercizi prevede che le parteci panti e i partecipanti leggano da un foglio affisso alla parete. Gli esercizi vengono eseguiti in due serie e sono intercalati da pause di 40 secondi. Christine Michel affianca tutti i partecipanti, mostrando ad ognuno come individualizzare i singoli esercizi ove fosse necessario. I 60 minuti trascorrono in un lampo, è ora di chiudere l’incontro con qual che esercizio di defaticamento al suono del Lago dei cigni. «Fate dei bei respiri profondi», ricorda l’istruttrice. I parte cipanti hanno l’aria soddisfatta, ed escono dalla sala scherzando allegra mente. Ursula Marti «Non è mai troppo tardi per occuparsi della propria salute!» Christine Michel, fisioterapista, è responsabile presso Pro Senectute Cantone di Berna della formazione continua di 350 responsabili sportivi nei settori Allround / Fit-Gym. Conduce inoltre corsi per rinforzare la schiena e si prodiga per l’integrazione di esercizi specifici di prevenzione delle cadute in tutti gli allenamenti sportivi. Signora Michel, abbiamo assistito a una sua lezione. Di che cosa si tratta, di preciso? Christine Michel: La lezione che avete visto si inserisce in un allenamento glo bale della schiena. Non esercitiamo sol tanto la forza e la mobilità del tronco, ma integriamo ogni parte del corpo. Chi sono le persone che frequentano i suoi corsi? Si tratta di persone vitali in pensione. Alcune hanno prime avvisaglie di un calo dell’integrità fisica. L’elemento comune a tutti, invece, è il desiderio di fare qualcosa per la salute della propria schiena. Quali benefici traggono i suoi corsisti? Si rendono conto che possono assu mersi la responsabilità della propria salute e ricevono tutti gli strumenti necessari. Gli esercizi che imparano nel corso possono essere facilmente inte grati nella vita di tutti i giorni. Spesso bastano piccoli suggerimenti su come muoversi per ottenere ottimi risultati e motivare le persone a diventare più attive. Anche l’aspetto sociale è molto importante. In che misura? L’allenamento regolare dà alle persone anziane una struttura ed è un momento d’incontro molto gradito, soprattutto per chi vive solo. Al termine dei corsi estivi di cinque settimane i corsisti mi chiedono spesso quando possono tor nare, perché sentono la mancanza degli allenamenti. Quale ruolo gioca la prevenzione d egli infortuni? L’allenamento comprende anche eser fare progressi. È poi, è anche molto pra tico, visto che posso consegnare l’opu scolo ai partecipanti. Alcune persone mi hanno confermato di allenarsi regolar mente anche a casa. L’istruttrice Christine Michel: «spesso bastano piccoli suggerimenti su come muoversi per ottenere ottimi risultati.» cizi specifici che aiutano a prevenire le cadute. Questo tipo di esercizio dovrebbe essere parte integrante di qualsiasi programma per persone anziane, a prescindere dall’attività spor tiva o dall’orientamento del corso. Da Pro Senectute questo aspetto è tenuto in forte considerazione. Gli esercizi possono essere facilmente integrati nella vita di tutti i giorni. Christine Michel Lei stessa utilizza elementi del nuovo programma di esercizi «3 x 3» dell’upi. Sì, il programma con i tre esercizi di base per rinforzare le gambe e migliorare l’e quilibrio da fermi e in movimento è molto utile, e in ogni lezione integro questi esercizi in una forma o nell’altra. Nei miei corsi ho sempre inserito esercizi per le gambe, perché sono importanti per la salute della schiena. Gli esercizi 3 x 3 possono essere dosati e adattati individualmente, così da variare il grado di difficoltà e permettere ai corsisti di Constata dei progressi fra le persone che frequentano i suoi corsi? Certamente! Con il tempo le persone anziane riescono a fare più esercizi di forza esercitando una resistenza mag giore. Le percezioni fisiche migliorano. Imparano a correggere da soli la postura. Mi raccontano, ad esempio, che a casa guardano la TV sedendo con il busto eretto. Altri mi hanno confi dato che il loro medico ha constatato un miglioramento della forma fisica. Il movimento è benefico anche per il sistema metabolico e cardiocircolatorio! Ha un consiglio particolare per rimanere in salute, senza cadute, anche quando l’età avanza? Non è mai troppo tardi per occuparsi della propria salute! Già qualche sem plice esercizio è meglio di niente. Biso gna sapere che si può dare il proprio contributo per rimanere autonomi e attivi il più a lungo possibile. Basta cer care un corso alla propria portata e motivante. Fortunatamente, di corsi per la terza età ce n’è a bizzeffe, anche all’aperto e in acqua. Le persone inte ressate possono anche chiedere consi glio alla sezione Pro Senectute della loro regione. um w ww.prosenectute.ch Opuscolo upi «Gambe forti per camminare sicuri», con il programma di esercizi 3 x 3 su www.areasicurezza.upi.ch area sicurezza 4 / 2014 7 DOSSIER ANZIANI E PREVENZIONE DELLE CADUTE Nessuna caduta fra le mura domestiche! SICUREZZA IN CASA Una maniglia nella doccia, una migliore illuminazione nelle scale: spesso, anche dei piccoli accorgimenti sono sufficienti per ridurre il rischio di cadere in casa – come nell’abitazione dei coniugi Fuchs. Molte cadute si verificano in salotto, ma le stoviglie di Verena Fuchs non corrono rischi: il tappeto è stato fissato con del nastro adesivo. A casa Fuchs un particolare balza subito all’occhio: le numerose scale! L’abitazione è costruita in collina su tre livelli: l’entrata e l’autorimessa occu pano il piano terra, al primo piano sono collocati la cucina e il salotto, mentre le camere da letto occupano il secondo piano. I due bagni sono situati uno in cima, l’altro in basso. Ogni giorno i coniugi Fuchs salgono e scen dono un numero incalcolabile di sca lini – un ottimo esercizio per rimanere in forma, concordano entrambi. Tutta via, le scale non sono proprio prive di 8 area sicurezza 4 / 2014 rischi, come emerge dal sopralluogo effettuato in compagnia di Barbara Pfenninger, esperta upi in materia di prevenzione delle cadute. Orientare le modifiche alle esigenze I primi scalini si trovano già nel punto di passaggio dall’autorimessa alla zona abitativa. Tre scalini senza ringhiera, ma comunque con una maniglia – utile per salire, aggiunge Barbara Pfennin ger. «Quando si scende, però, la mani glia non dà praticamente nessuna sicurezza, poiché è difficilmente raggiungibile con la mano». Un para petto sarebbe molto più utile, suggeri sce l’esperta. Fin tanto che i Fuchs non necessitano di appoggi per scendere le scale, la maniglia è comunque suffi ciente. «È importante che le modifiche architettoniche siano sempre orientate alle esigenze e alle condizioni fisiche dei residenti. Ogni trasformazione inutile può modificare l’ambiente abitativo familiare in misura tale da risultare perfino controproducente per la pre venzione delle cadute», tiene a sottoli neare Barbara Pfenninger. Un ottimo esempio di questo genere di cambia mento lo troviamo nel salotto dei Fuchs: il tappeto è stato reso più sicuro appog giandolo su un sottofondo antisdruc ciolo. Quello nella zona che conduce alla terrazza è stato addirittura fissato al suolo con del nastro biadesivo. Le scale strette sono più pericolose Proseguendo con il sopralluogo nell’a bitazione, ci imbattiamo nuovamente in scale che portano al piano superiore. Visitando la camera da letto l’esperta si dimostra molto soddisfatta: una buona illuminazione, nessun ostacolo come soglie o scendiletto, apparecchio telefo nico accanto al letto. Secondo Barbara Pfenninger, la sicurezza delle scale potrebbe essere ulteriormente ottimiz zata: «Un corrimano sulla parete esterna infonderebbe maggiore sicu rezza a chi sale le scale. L’attuale rin ghiera offre un supporto minimo, tanto più che è montata sulla parte interna della scala, dove i gradini sono molto stretti». «I cambiamenti inutili modificano eccessivamente un ambiente familiare e possono risultare contro producenti.» Barbara Pfenninger Le scale non sono soltanto un utile esercizio quotidiano, ma anche il principale ostacolo in casa. Del corrimano avevano già ampia mente discusso trent’anni prima, rac conta Heinrich Fuchs, in occasione della ristrutturazione della casa di famiglia, soprattutto perché le scale sono strette e lo spazio per un corri mano è limitato. Allora non avevano però pensato in termini di abitabilità nella terza età, ma si erano preoccupati soprattutto della sicurezza dei bambini, spiega Verena Fuchs. «Siamo consape voli che la casa presenta numerosi osta coli, soprattutto per le persone anziane e invalide», ammettono i coniugi Fuchs, «e pensiamo spesso alla situa zione abitativa futura». Ma la coppia è intimamente legata alla casa, che apparteneva ai genitori di Heinrich. Camilla Krebs Lista di controllo «Indipendenti fino a età avanzata» La lista di controllo abbinata all’opuscolo può contribuire a riconoscere e a rimuovere eventuali fonti di caduta e di inciampo in casa. Opuscolo e video con consigli per prevenire le cadute in casa: www.areasicurezza.upi.ch Centro svizzero per la costru zione adatta agli andicappati: www.hindernisfrei-bauen.ch La curiosità Osare e salvare delle vite! È una calda giornata autunnale, e la popolazione affluisce numerosa alla Fiera di Martigny. Ma un rumore improvviso di lamiera piegata e vetri infranti irrompe con forza nell’atmo sfera di festa. Tutti gli occhi si voltano verso la Rue de Levant, dove due veicoli si sono scontrati frontalmente. Senza esitare oltre, tre persone si precipitano sul luogo dell’incidente e si danno da fare per prestare i primi soccorsi. Ognuno riceve un giubbotto di sicu rezza. Immediatamente gli improvvisati soccorritori circoscrivono il luogo dell’incidente con i triangoli, si fanno un quadro della situazione e poi chiamano il 112. Il poliziotto alla centrale pone le domande necessarie a pianificare l’intervento dei mezzi di soccorso. «Fate in fretta!» si preoccupa una giovane soccorritrice al cellulare. Poco dopo si odono delle sirene. Giunti sul posto, la gestione della situazione passa in mano ai professionisti. Soccorritori, medico e pompieri lavorano con rapidità, calma e dimestichezza. I tre volontari possono trarre un sospiro di sollievo – ed essere orgogliosi del loro intervento, anche se l’incidente era simulato! Con questa dimostrazione dal vivo, l’azione «Cavaliere della strada» ha tenuto a mostrare che chiunque può prestare aiuto in caso di incidente. Osare può salvare delle vite! nw w ww.cavalieredellastrada.ch area sicurezza 4 / 2014 9 PARTNER COLLABORAZIONI Posta upi per i bambini turchi ÇOCUK POSTASI Anche i figli dei migranti devono poter crescere in tutta sicurezza. È la ragione che ha indotto l’upi ad adattare e tradurre anche in turco la sua Posta per i bambini, presentata alle famiglie tramite eventi informativi. «Ho sempre creduto che i braccioli bastassero a proteggere i bambini dall’annegamento … Ora so che mio figlio potrebbe capovolgersi in acqua e annegare!» racconta una giovane madre. La sua amica è convinta dell’uti lità degli ausili di deambulazione con rotelle per aiutare i suoi bimbi a muo vere i primi passi, eppure non aveva mai pensato che i piccoli potrebbero cadere nel tentativo di superare la soglia di una camera o addirittura ruzzolare giù per le scale! Informerà quanto prima le amiche con figli in tenera età. Le due ragazze turche desiderano proteggere i loro bambini da possibili incidenti, ma finora potevano fare capo solo difficil mente a informazioni come quelle con tenute nella Posta upi per i bambini, perché parlano male il tedesco. «Bisogna andare incontro alle persone e coinvolgerle direttamente.» Emine Sariaslan Informare senza barriere linguistiche Le madri ricevono molti consigli teorici e pratici per la sicurezza dei loro bambini. 10 area sicurezza 4 / 2014 Ma le cose sono cambiate. Insieme ad altre 15 mamme turcofone le due gio vani donne possono seguire una forma zione nella loro lingua nei locali del centro parrocchiale «Barfüsser» di Lucerna. La maggior parte delle parte cipanti si conosce già. Insieme ai loro bambini fanno capo regolarmente all’offerta «Schenk mir eine Geschichte» («Regalami una storia»), che si rivolge alle famiglie con un passato di migra zione desiderose di migliorare le loro competenze linguistiche. Il progetto è diretto dalla docente di scuola dell’in fanzia Tugce Pergel. Anche questa domenica pomeriggio inizia con un gioco in musica per mamme e bimbi. Perfino i più piccini cercano allegra mente di imitare i salti e i movimenti delle mani. Infine, Tugce Pergel mostra come creare dei coloratissimi fiori di carta. Le mamme pongono domande e cercano insieme le risposte. Nel frattempo Emine Sariaslan dell’a zienda «Public Health Services» sfila da una valigia alcuni opuscoli dell’upi e del materiale iconografico. «Per le migranti e i migranti poco formati, gli eventi nella loro lingua madre sono molto importanti», spiega la consulente sociale. «Bisogna andare loro incontro e coinvolgerli direttamente». Più sicurezza grazie a Çocuk Postası Sul tavolo giacciono un bambolotto, una presa multipla, alcuni giubbotti di sicurezza, un casco bici, alcuni sac chetti di plastica e l’edizione in lingua turca della Posta upi per i bambini. Dopo un’ora di preparativi, si passa alla pratica: sorvegliati dalla maestra d’a silo, i bambini si riuniscono nella zona di gioco. Sariaslan apre l’incontro con le mamme chiedendo se una di loro desidera mostrare come si cambia un neonato. Le volontarie non mancano! Ma la mamma ha appena iniziato a sbottonare il body del neonato, che già la consulente le fa notare come la pomata per il sederino non sia a portata di mano. La mamma raggiunge il tavolo accanto per prendere la pomata – e lascia il «bebè» sul fasciatoio senza sorveglianza! Le mamme scoppiano in una sonora risata. Ora le partecipanti sono pronte ad affrontare una parte teorica sulla sicu «Il lavoro di divulgazione è importante per superare le barriere» A colloquio con Barbara Schürch, responsabile del progetto presso l’upi. Perché l’upi ha deciso di tradurre la Posta per i bambini in altre lingue? Barbara Schürch: L’upi ha sempre avuto molte difficoltà a raggiungere le fami glie di migranti, che spesso non hanno le necessarie competenze linguistiche. Inoltre, molti migranti non hanno l’a bitudine di leggere testi lunghi. Ci vuole dunque uno sforzo supplemen tare affinché anche queste persone pos sano beneficiare delle nostre offerte di prevenzione degli infortuni. Un giorno abbiamo ricevuto una proposta della «Johnson & Johnson», desiderosa di sostenere finanziariamente un pro getto di utilità pubblica. È così nata l ’idea di tradurre la Posta upi per i bambini nella lingua di un gruppo di migranti. Perché avete scelto la popolazione turcofona? In Svizzera vivono 120 000 persone di origini turche. Nel quadro del progetto pilota ci siamo concentrati sulle fami glie turcofone anche perché possiamo fare capo a reti funzionanti, come gruppi di donne, associazioni o moschee. Come avete adattato la Posta upi a questo nuovo target? Per prima cosa abbiamo semplificato gli opuscoli, riducendo le edizioni da 16 a 7. Un fotografo di origine turca ha poi fotografato delle famiglie turche affin ché le persone potessero identificarsi con le situazioni quotidiane rappresen tate. La scelta dei temi non è cambiata. In primo piano sono rimasti gli inci denti tipici che coinvolgono i bambini, come le cadute, gli avvelenamenti o le ustioni così come gli infortuni nella circolazione stradale o in acqua. In parte abbiamo però spostato l’accento. Barbara Schürch, MSc Psychologin, ist Leiterin Bildung bei der bfu. Nelle famiglie turche, ad esempio, si frigge molto in cucina o si beve molto tè. Inoltre, per motivi economici molte di loro vivono in piccoli appartamenti e i bambini dormono di conseguenza in letti a castello. Come giudicano le famiglie turche questa offerta? Per adattare la Posta upi per i bambini ci siamo rivolti all’azienda «Public Health Service», che ha contattato asso ciazioni e gruppi turchi pubblicizzando gli opuscoli, anche nei mass media tur chi in Svizzera. Alcune collaboratrici come Emine Sariaslan animano una quarantina di eventi e incontri presen tando di persona la Posta upi per i bam bini. Questo lavoro di divulgazione diretta è molto importante per supe rare le barriere. Come prosegue il progetto? La Posta per i bambini verrà adattata per altri gruppi linguistici? Prima di tutto dovremo analizzare i risultati del progetto pilota. Le possibi lità sono molte. Abbiamo anche già pensato a un video plurilingue. sf area sicurezza 4 / 2014 11 PARTNER COLLABORAZIONI rezza. Ascoltano attentamente la con sulente sociale che dispensa informa zioni sull’upi e servendosi di una presentazione illustra come montare correttamente un seggiolino in auto, conservare i detersivi fuori dalla por tata dei bambini o proteggere i più pic coli dall’elettricità. Emine Sariaslan interpella direttamente le donne, pone domande o le invita a raccontare la loro esperienza. Non tutte le mamme hanno facilità ad esprimersi in pubblico, ma vengono incoraggiate dall’entusiasmo della vicina di tavolo o da confortanti parole di sostegno. La discussione si anima, le mamme pongono domande e cercano insieme le risposte. Una donna racconta di come la figlia sia quasi annegata nel lago. Il materiale messo a disposizione viene distribuito e commentato. Dopo un’ora e mezza i bambini iniziano a spazien tirsi. La splendida giornata di sole li chiama all’aperto, ma le mamme si prendono ancora del tempo per compi lare il questionario. Anche questa volta, Emine Sariaslan può riportare con sé a Berna un nutrito plico di moduli di ordinazione per Çocuk Postası, la Posta upi per i bambini in lingua turca. Sara Ferraro La consulente sociale Emine Sariaslan presenta la Posta upi per i bambini ad un incontro con famiglie turche. Progetto pilota: la Posta per i bambini nel contesto della migrazione La Posta upi per i bambini viene tedesca, la Posta upi è ancora poco spedita a tutti i genitori dalla nascita conosciuta dalle famiglie che parlano del loro bambino fino agli otto anni. altre lingue. Per ovviare a questa Sono molte le famiglie ad apprezzare i lacuna, nell’ambito di un progetto suggerimenti pratici per evitare pilota la Posta upi per i bambini è stata incidenti in casa, durante il gioco e lo adattata per le famiglie turcofone in sport e nella circolazione stradale. Pur Svizzera ed è divenuta «Çocuk Postası». trovando grande attenzione fra i L’upi lavora al progetto in stretta genitori di lingua italiana, francese e collaborazione con l’azienda «Public 12 area sicurezza 4 / 2014 Health Services» di Berna, che dispone di una ricca esperienza nella promo zione della salute dei migranti. La «Johnson & Johnson Family of Compa nies» in Svizzera sostiene questo progetto di prevenzione nel quadro del suo impegno per la salute delle famiglie e dei bambini, che nell’azienda ha una lunga tradizione. PARTNER COLLABORAZIONI TEMPO LIBERO EUREKA Uepaa!, l’app di sicurezza per le attività all’aperto Novità: escursioni del piacere per maggiore sicurezza sulla neve Ogni anno 16 persone si infortunano mortalmente praticando lo sci escursio nismo, 12 travolte da una slavina. Per non incorrere nel pericolo di valanghe, ci vogliono solide conoscenze e molta esperienza, poiché non ci sono itinerari di sci escursionismo segnalati e assicu rati. Per permettere anche ai principianti di muoversi in tutta sicurezza fra i paesaggi innevati, quest’inverno l’upi ha definito una ventina di escursioni di piacere con un rischio di valanga minimo e tecnicamente semplici da affrontare. Per ogni tour sono indicati la partenza, la meta, il dislivello e l’itinera rio, con informazioni sulle caratteristiche dell’escursione e una cartina. Le escursioni non attraversano paesaggi protetti. Importante: i tour dell’upi non sono segnalati né sono assicurati dai pericoli della montagna o controllati. La loro frequentazione e l’orientamento con cartine e ausili elettronici è di esclusiva responsabilità dello sci escursionista. Lungo questi itinerari il rischio di valanghe è generalmente minimo (fino al grado di pericolo 3), ma non può essere completamente escluso. Si raccomanda pertanto di portare sempre con sé l’equipaggiamento antivalanga (apparecchio di ricerca in valanga, pala da neve e sonda). Maggiori informazioni sulle escursioni upi per il piacere su www.areasicurezza.upi.ch. Un’app per iPhone e Android rende più sicura la pratica di attività all’aperto come il freeride, le escur sioni in montagna o il downhill. In caso di emergenza è possibile chiedere aiuto anche senza copertura di rete se altri utenti sono nelle vicinanze. Grazie all’app si è collegati alla centrale operativa 24/7 e si può essere localizzati sia da terra che dal cielo. L’app è addirittura in grado di chiede automaticamente aiuto se l’utente non è in grado di premere il pulsante d’allarme. L’app si basa su una tecnologia di comunicazione senza fili sviluppata dal Politecnico di Zurigo ed è stata ideata da una start-up in collaborazione con svariati partner. L’upi consiglia l’app come prezioso strumento di soccorso, ma ricorda che la prevenzione a monte rimane la misura più efficace: le escursioni in montagna non possono prescindere da una pianificazione accurata, una valutazione corretta delle proprie capacità, un equipaggiamento adatto e controlli lungo tutto il percorso! Raccomandazioni upi: www.areasicurezza.upi.ch AGENDA Nuovo sito web della SKUS In vista della stagione invernale, la Commissione svizzera per la preven zione degli infortuni su discese da sport sulla neve (SKUS) ha rinnovato il suo sito web e adottato un nuovo logo. Sul portale della SKUS gli esperti in materia e gli appassionati degli sport sulla neve trovano numerose informazioni riguardanti le discipline invernali. w ww.skus.ch area sicurezza 4 / 2014 13 PARTNER SCUOLE Ginevra: prevenzione degli infortuni per gli insegnanti LA SICUREZZA A SCUOLA A fine agosto 200 nuovi insegnanti hanno partecipato a Ginevra a una formazione dell’upi intesa a sensibilizzarli per una pianificazione attenta delle attività extra scolastiche che valuti correttamente tutti i rischi. «Evitare il pericolo non è più sicuro, sul lungo periodo, che esservi esposti aper tamente», scriveva nel 1957 la scrittrice statunitense sordomuta Helen Keller. Chi non ripensa con nostalgia alle lun ghe pause estive, ai viaggi di fine anno scolastico o alle escursioni fuori sede? Ma per il timore dei possibili rischi e delle conseguenze di un eventuale inci dente, molti insegnanti rinunciano ad organizzare attività extra scolastiche, privando così i bambini di esperienze arricchenti. «Gli allievi sono sempre molto eccitati e scoprono tante cose nuove, soprattutto quando si esce nella natura. Ci sono addirittura dei bam bini che grazie alla scuola sono stati per la prima volta in un bosco!» racconta Sonia, insegnante di terza elementare all’«école de l’Europe» di Ginevra, con vinta che attività ben preparate per mettano ai bambini di ricavare espe rienze che non hanno prezzo. Esercizi con i balance-disc I tre Sport Safety Coach dell’upi sensi bilizzano e motivano i nuovi insegnanti con grande entusiasmo. Ascoltano e danno suggerimenti. La sicurezza gioca un ruolo essenziale in ogni fase dell’at tività extra scolastica – che si tratti dei 14 area sicurezza 4 / 2014 Annette Müller (a sin.) e Olivier Genzoni, Sport Safety Coach dell’upi, spalleggiati dalla delegata upi alla sicurezza per la Svizzera romanda Magali Dubois. preparativi, del tempo fuori sede o del dopo uscita. Viene introdotta la Safety Card, uno strumento pedagogico svi luppato dall’upi che consente agli inse gnanti di valutare il grado di rischio di una situazione in base a parametri di vario genere come l’ambiente, i parteci panti e gli accompagnatori. Poi in gruppi i docenti valutano i pericoli insiti nel cortile di scuola. Fanno una liste dei possibili rischi e di misure appropriate affinché tutti durante la pausa possano rilassarsi. Tra un’attività concettuale e l’altra Olivier Genzoni, uno dei coach, ha preparato qualche esercizio pratico e divertente – ma con un fondo di serietà. Ogni anno 270 000 persone si infortunano cadendo in casa, nel 60 % dei casi su una super ficie orizzontale, quindi scivolando o inciampando. Il coach propone per tanto ai partecipanti un esercizio in cui, partendo da 100, devono contare all’indietro sottraendo sempre 3 unità in equilibrio su balance disc dell’upi, dei cuscinetti riempiti d’aria la cui instabilità permette di esercitare l’equi librio! «Gli insegnanti non devono rinunciare alle uscite per timore» Tre domande a Olivier Hinderberger, coordinatore per la formazione e responsabile per l’inizio dell’attività dei nuovi insegnanti elementari del Cantone di Ginevra. «Sono felice di poter condividere le mie esperienze con altri.» Anette Müller Annette Müller, insegnante di educa zione fisica e sportiva e da poco attiva come coach, spiega l’importanza del movimento e dell’esercizio fisico a scuola. È soddisfatta quando vede inse gnanti che si prendono la responsabilità di organizzare un’uscita riflettendo anche sulla sicurezza: «La mia espe rienza di vita mi ha sensibilizzata alla prevenzione degli infortuni non profes sionali, e sono molto felice di poterla condividere con altri». I workshop si prefiggono di consolidare le compe tenze dei partecipanti e incoraggiarli. Gli insegnanti devono imparare a valu tare correttamente i pericoli per evitare i rischi. In questo modo possono con tribuire a uno sviluppo armonico dei giovani. La sfida non va sottovalutata, se pensiamo che fino al termine nella scolarità primaria un bambino cade almeno un migliaio di volte! Nathalie Wirtner Julmi Olivier Hinderberger Quali sono gli obiettivi primari della collaborazione con l’upi? Olivier Hindenberger: Si tratta di riflet tere sui rischi insiti nelle attività extra scolastiche. Gli insegnanti non devono rinunciare alle uscite per timore, ma essere incoraggiati a fare qualcosa con i loro allievi prevenendo possibili incidenti. Siamo molto soddisfatti dell’offerta dell’upi. Perciò deside riamo offrire i workshop a tutti gli insegnanti, come parte integrante della loro formazione continua. Qual è il plusvalore dell’offerta dell’upi rispetto ad altre offerte sul mercato? L’approccio pedagogico dell’upi è posi tivo, non infonde timori e non fa del moralismo. Gli insegnanti vengono motivati ad applicare le nozioni apprese senza concentrarsi costantemente sui possibili pericoli. Grazie al materiale variegato e sempre attuale possono approfondire le tematiche che trovano più interessanti. E, non da ultimo, l’of ferta è gratuita! Quali vantaggi offre questa formazione continua? Motiva i partecipanti per il fatto che possono tradurre immediatamente in realtà i consigli ricevuti. Gli inse gnanti imparano a valutare i rischi e ad osare. Inoltre, ai genitori preoccu pati possono far notare di avere assolto la formazione dell’upi. Il materiale gratuito può anche essere utilizzato in classe. L ’upi mette a disposizione degli insegnanti schede didattiche precon fezionate su argomenti inerenti alla sicurezza. Tutti i temi sono disponibili gratuitamente alla pagina www.safetytool.upi.ch. area sicurezza 4 / 2014 15 1.028.03 – 12.2014 CAMPAGNA Bambini in auto: 1 su 2 viaggia in modo pericoloso Ogni anno in Svizzera 400 bambini si infortu nano in automobile. Molti di questi infortuni potrebbero essere evitati se i bambini fossero assicurati a dovere. Infatti, da un rilevamento dell’upi è emerso che in auto un bambino su due non è assicurato correttamente e che più di 70 su 1000 non sono affatto allacciati. Per loro il rischio di subire ferite gravi o addirit tura mortali è tre volte maggiore rispetto ai bambini che utilizzano il seggiolino. In occasione dell’introduzione di nuove direttive europee in materia di seggiolini per bambini è stata lanciata una campagna nazio nale d’informazione finanziata dal Fondo di sicurezza stradale e realizzata in collaborazione con il TCS. La campagna si rivolge agli auto mobilisti che trasportano bambini affinché li assicurino correttamente. Il nuovo opuscolo informativo è pubblicato in italiano, francese e tedesco e completato da versioni online in sette altre lingue: romancio, spagnolo, porto ghese, inglese, albanese, serbo / croato / bosniaco e turco. nw L a problematica è anche illustrata da tre video esplicativi visionabili su www.seggiolini-auto.tcs.ch. Il seggiolino può salvargli la vita – ma solo se utilizzato correttamente! 16 area sicurezza 4 / 2014