DOL- Diploma On Line
Classe F6
Relazione finale progetto 1° anno
Dora Pinna
Progetto “Costellazioni e Mito”
DIARIO DI BORDO
Il progetto ha coinvolto la classe III C del Liceo Classico “De Castro” di Oristano (25
studenti) e due docenti: me (per Greco e Latino) e il prof. Luciano Sassu (per Scienze), che
oltretutto si occupa del Progetto ISS (Insegnare Scienze Sperimentali). In parte hanno collaborato,
per il reperimento di materiale che poi non sempre è confluito nel prodotto finale del progetto,
anche le docenti di Storia dell’Arte e Italiano.
L’attività ha preso avvio operativamente il 19
settembre: ho illustrato ai ragazzi gli obiettivi del lavoro e
quale sarebbe stato il prodotto finale e ho dato indicazioni
generali sul reperimento del materiale, fornendo loro
sitografia e bibliografia. Ho chiesto loro di inviare una mail
al mio indirizzo di posta elettronica e a quello del collega di
Scienze in modo da avere i loro indirizzi per formare una
mailing list per le comunicazioni veloci ed extra orario.
Attraverso la posta elettronica ho fornito loro lo schema di
lavoro e la biblio-sitografia: il problema di alcuni studenti privi di connessione ad Internet (alcune
zone della Sardegna sono ancora prive di copertura a banda larga) è stato risolto con la
distribuzione omogenea di questi studenti nei vari gruppi, in modo che almeno uno di essi potesse
fare da “ponte elettronico” tra loro e i docenti.
Questa la mail del 24 settembre, che riassume le indicazioni fornite oralmente in classe:
“Questi sono gli indirizzi dei siti di cui vi parlavo stamattina:
www.circe.be; www.dienneti.it (per astronomia http://www.dienneti.it/scienze/astronomia.htm: c'è anche il
sito della NASA con molte immagini interessanti); http://www.hs-augsburg.de/~harsch/augustana.html;
http://www.thelatinlibrary.com/; http://www.osservatorioacquaviva.it/costellazioni.htm.
Qui sotto la sezione di encarta (enciclopedia on line) dedicata alla mitologia con i link alle varie divinità:
http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761570116/Mitologia_greca.html
E poi non dimenticate i libri.
Qui di seguito alcune indicazioni sulla struttura delle ricerche:
1)
ricerca di informazioni sui personaggi del mito, presi singolarmente (quindi anche imprese e vicende
diverse da quella principale) e considerati nel mito in esame
2)
ricerca di informazioni sulle fonti del mito
3)
ricerca di immagini (sculture e pitture) che richiamano il mito
4)
ricerca di informazioni sulle opere del punto 3) e loro (eventuali) autori
5)
eventuali esiti del mito o dei miti analizzati nelle letterature italiana, inglese e francese (se ne esistono)
Strumenti necessari:
rete
dizionario di mitologia
una letteratura greca
una letteratura latina
un’edizione delle opere citate, che trovate nella Biblioteca della scuola (da qui potete effettuare ricerca
nel database della nostra biblioteca e non solo: http://opac.regione.sardegna.it/SebinaOpac/Opac).”
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Contemporaneamente il docente di Scienze assegnava ai ragazzi il compito di realizzare
alcuni strumenti di misurazione, da utilizzare nelle serate di osservazione della volta celeste, e
forniva questo schema in cartaceo per la struttura di ogni ricerca:
“Ogni lavoro deve contenere:
1. nome della costellazione
2. due immagini, una delle stelle che costituiscono la costellazione e una corrispondente che raffiguri
l’immagine relativa al mito, sovrapposta a quella delle stelle
3. una breve descrizione della costellazione
4. le caratteristiche almeno delle due stelle più luminose
5. i principali corpi celesti presenti nella costellazione
6. il mito
La ricerca potrebbe essere redatta, almeno inizialmente, in Word. Le ricerche di tutti i gruppi potrebbero
essere stampate e fascicolate per formare un opuscolo che potrebbe costituire uno dei prodotti finali del
progetto. Il formato digitale può invece essere utilizzato per un eventuale ipertesto.”
Il 26 settembre si sono creati i gruppi di lavoro, ognuno dei quali, formato da 3-4 studenti,
avrebbe lavorato su 2-3 costellazioni:
1. Orsa Maggiore e Minore
2. Dragone, Ariete
3. Cefeo, Cassiopea, Lira
4. Pegaso, Sagittario, Pesci, Giove
5. Andromeda, Perseo, Cane Maggiore e Minore
6. Cigno, Toro
7. Aquila, Acquario
8. Orione, Gemelli
In classe, tra settembre e novembre, si sono tradotti passi di Igino e Apollodoro sul mito di
Andromeda e Perseo, di Ovidio sull’Ariete (costellazione citata nei Tristia per indicare l’arrivo
della primavera) e si è fatto riferimento anche ad Apollonio Rodio e alle sue Argonautiche per il
mito del vello d’oro. Successivamente sono stati letti e commentati in traduzione passi da Ferecide
(Perseo), Euripide (Auriga), ancora Apollodoro e Igino (Orsa Maggiore e Minore, Gemelli, Orione,
Cigno), Ovidio e Luciano di Samosata (Aquila), Esiodo e Ovidio (Toro). Per questa fase si è
utilizzato soprattutto il volume Il mito greco, a cura di G.Guidorizzi (Meridiani Mondadori) e la
posta elettronica per l’invio ai ragazzi dei testi letti in classe, portati su Word tramite OCR dello
scanner.
Contemporaneamente nelle ore di Scienze si lavorava sull’astronomia.
I ragazzi, una volta svolte le ricerche, le hanno inviate via e-mail sia a me sia al docente di
scienze in formato Word, con immagini e sito-bibliografia utilizzata.
A questo punto abbiamo concordato la prima “serata astronomica”. Fissata inizialmente per l’8
ottobre, è stata rimandata prima al 16 e poi al 19 ottobre per cielo coperto. Ad ogni studente è stata
fornita una pagina contenente obiettivi e indicazioni operative:
Obiettivi
 Individuare i punti di riferimento nella sfera celeste: Stella Polare, eclittica, equatore celeste
 Individuare i punti cardinali sul piano dell’orizzonte
 Individuare le Costellazioni dello Zodiaco
 Individuare le principali costellazioni visibili nel cielo autunnale
 Illustrare il mito relativo alle costellazioni osservate
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 Individuare e descrivere gli oggetti più interessanti, visibili a occhio nudo o col binocolo, presenti
nelle costellazioni (giganti rosse o blu, sistemi binari di stelle, ammassi stellari, nebulose, pianeti …)
Programma
 Individuazione della Stella Polare
 Individuazione dei punti cardinali sul piano dell’orizzonte
 Determinazione dell’altezza della Stella Polare mediante gli strumenti realizzati dagli studenti
 Individuazione delle costellazioni dello zodiaco visibili: Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci,
Ariete, Toro (l’osservazione di queste costellazioni non è sicura per diversi fattori)
 Individuazione dell’equatore celeste e dell’eclittica
 Individuazione del punto γ
 Determinazione della declinazione e dell’ascensione retta di alcune stelle (Vega, Deneb,
Formalahaut)
 Individuazione delle seguenti costellazioni: Aquila, Dragone, Lira, Cigno, Cefeo, Cassiopea,
Andromeda, Pegaso
 Osservazione di una galassia
 Individuazione di stelle di diverse classi spettrali (A, G, K, M)
 Osservazione e misura approssimativa della magnitudine apparente di alcune stelle
 Osservazione di una stella binaria con il binocolo
 Esposizione dei miti di alcune costellazione da parte degli studenti
Materiale occorrente
 Strumenti di misura delle coordinate stellari costruiti dagli studenti
 Binocoli
 Mappe del cielo (procurare le costellazione del Capricorno, dell’Acquario e dei Pesci)
 Una squadretta per gruppo
 Una macchina fotografica per ogni classe
Luogo e ora
Dalle 20,30 nel parcheggio situato in via Emilio Lussu.
Tale serata (della durata di circa un’ora
e mezza) ha coinvolto anche un’altra classe del
Liceo (la III B, che però non partecipava al
progetto) e ha visto la presenza di 13 studenti
della III C (assenti i pendolari con problemi
irrisolvibili di mezzi di trasporto). In questa
fase il docente di Scienze ha dato ai ragazzi le
indicazioni per l’individuazione della Stella Polare e del Piccolo e Grande
Carro e ha poi invitato gli studenti ad utilizzare i loro strumenti per
misurare l’altezza della Stella Polare rispetto al piano dell'orizzonte: ciò ha
consentito di provare che tale coordinata è uguale alla latitudine del punto di
osservazione. Le coordinate geografiche di Oristano sono: latitudine 39.905274
(N), longitudine 8.596333 (E). Le misure ottenute si aggirano intorno ai 39°,
quindi non molto precise, anche se del tutto accettabili se si considera che gli
strumenti sono piuttosto artigianali, in quanto realizzati dagli stessi ragazzi su
precisa indicazione del docente di Scienze. Comunque gli errori possono essere
utili indagare sulla causa che li ha determinati ed eventualmente per eliminarli.
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Si è passati poi alla individuazione di alcune costellazioni, alla valutazione della
magnitudine delle stelle e alla esposizione dei miti relativi alle costellazioni della Lira, del
Dragone, del Cigno, di Cefeo, Pegaso, Andromeda e Cassiopea, dell’Aquila, del Capricorno. In
questa fase i ragazzi hanno esposto le loro relazioni e hanno potuto contare su di me per eventuali
integrazioni sulle vicende mitiche.
Si è anche distinto Giove dagli altri corpi celesti, attraverso l’osservazione, con il binocolo,
del pianeta e di tre suoi satelliti. Si sono, infine, individuati il punto γe la galassia di Andromeda.
Il giorno dopo, in classe, abbiamo somministrato un questionario di valutazione
dell’esperienza.
Valutazione della 1^ Serata Astronomica
1. = non sono assolutamente d’accordo (valutazione minima)
5. = sono pienamente d’accordo (valutazione massima)
L’iniziativa è stata utile perché mi ha consentito di approfondire le conoscenze sulla sfera celeste
1.
2.
3.
4.
5.
Sono in grado di individuare la Stella Polare e i punti cardinali sul piano dell’orizzonte
1.
2.
3.
4.
5.
Quali costellazioni sei in grado di individuare nella sfera celeste? Scrivine i nomi
_______________________________________________________________________________________
Scrivi i nomi di almeno tre stelle e delle costellazioni cui appartengono
_______________________________________________________________________________________
Scrivi il valore dell’altezza della Stella Polare che hai determinato con lo strumento costruito dal
tuo gruppo
______________________________________________________________________________________
Dai una valutazione complessiva della serata, da 1 (valutazione minima) a 5 (valutazione
massima)
1
2
3
4
5
Commenti ed eventuali consigli per rendere più efficace l’iniziativa
Alla serata hanno preso parte 19 studenti su 25 (solito problema del pendolarismo): tutti
hanno ritenuto l’esperienza valida per approfondire le conoscenze sulla sfera celeste e sanno
individuare stella polare e punti cardinali sul piano dell’orizzonte. La maggior parte sa
individuare una decina di costellazioni e tutti conoscono i nomi di almeno tre stelle e delle
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costellazioni a cui appartengono. Il grado di soddisfazione è elevato (valori tra il 4 e il 5), tranne
che per uno studente che però non giustifica tale insoddisfazione. Quattro studenti non hanno
espresso valutazione.
Ecco i risultati nel dettaglio (il numero indica quanti studenti hanno espresso quella
valutazione):
1. = non sono assolutamente d’accordo (valutazione minima)
5. = sono pienamente d’accordo (valutazione massima)
L’iniziativa è stata utile perché mi ha consentito di approfondire le conoscenze sulla sfera
celeste
1
2
3
1
4
9
5
9
Sono in grado di individuare la Stella Polare e i punti cardinali sul piano dell’orizzonte
1
2
3
4
5
6
9
5
Quali costellazioni sei in grado di individuare nella sfera celeste? Scrivine i nomi
Da 3 a 5
Da 6 a 8
Da 9 a 10
Da 11 a 12
Più di 12
6
4
5
1
3
Scrivi i nomi di almeno tre stelle e delle costellazioni cui appartengono
0
1
2
3
1
5
7
6
4
Scrivi il valore dell’altezza della Stella Polare che hai determinato con lo strumento
costruito dal tuo gruppo
Da 33 a 35
Da 36 a 38
Da 38 a 39
Da 39 a 40
Da 40 a 41
1
17
1
La serata ha soddisfatto le tue aspettative?
1
2
3
2
4
5
5
12
Dai una valutazione complessiva della serata, da 1 (valutazione minima) a 5 (valutazione
massima)
1
2
3
4
5
2
9
8




Commenti ed eventuali consigli per rendere più efficace l’iniziativa:
Avrei preferito 1 classe per volta
Vorrei ripetere l’esperienza
Bellissimo
Molto bello, ma avrei voluto una maggiore discussione sul mito
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Il 30 ottobre, all’ultima ora di lezione, in
compresenza con l’insegnante di Scienze (non prevista dal
nostro curricolo, ma “inventata” da noi per motivazioni
didattiche) i ragazzi si sono dedicati ad una attività di
misurazione nel cielo diurno. Nei
campi sportivi adiacenti alla
scuola, utilizzando una bussola e
gli strumenti da loro costruiti,
hanno misurato le coordinate
rispetto al piano dell'orizzonte
(coordinate altazimutali), ossia l'altezza e l'azimut.
La seconda serata è stata
invece fissata per il 23 novembre, ma,
per problemi vari (verifiche in corso
nelle varie materie, mezzi di
trasporto) erano presenti solamente
gli studenti di Oristano (una decina). Anche questa volta essi
avevano il programma della serata:
Obiettivi
 Individuare i punti di riferimento nella sfera celeste: Stella Polare, eclittica, equatore celeste
 Individuare i punti cardinali sul piano dell’orizzonte
 Individuare le principali costellazioni visibili nel cielo autunnale e descrivere la differenza rispetto
alla posizione delle costellazioni rispetto alla 1^ serata
 Individuare le costellazioni oggetto di interesse e in particolare le Costellazioni dello Zodiaco
 Illustrare le costellazioni (compresi gli oggetti più interessanti) e i miti relativi
 Apprendere il metodo per la determinazione della durata del moto di rotazione della Terra
 Apprendere il metodo per la determinazione del moto di rivoluzione della Luna intorno alla Terra
Programma
 Individuazione della Stella Polare
 Individuazione dei punti cardinali sul piano dell’orizzonte
 Misure per determinare la durata del moto di rivoluzione della Luna intorno alla Terra
 Animazione per capire le fasi lunari
 Metodo per la determinazione della durata del moto di rotazione della Terra
 Metodo per la determinazione della durata del moto di rivoluzione della Luna intorno alla Terra
 Individuazione delle costellazioni dello zodiaco visibili: Capricorno, Pesci, Ariete, Toro Gemelli
(l’osservazione di queste costellazioni non è sicura per diversi fattori)
 Individuazione e descrizione delle seguenti costellazioni: Orsa Maggiore e Orsa Minore, Aquila,
Lira, Cigno, Cefeo, Cassiopea, Andromeda, Pegaso, Perseo, Orione, Auriga
 Individuazione dell’eclittica
Materiale occorrente
 Strumenti di misura delle coordinate stellari costruiti dagli studenti
 Binocoli
 Mappe del cielo
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 Una macchina fotografica
 Abbigliamento adeguato
Luogo e ora dell’osservazione
Via Tore Carta alle 20.00.
Le condizioni meteo, inizialmente favorevoli, sono
mutate nel giro di 15 minuti: da cielo limpido si è passati a cielo
completamente
coperto,
tanto che si era già pensato
di rimandare tutti a casa,
quando all’improvviso si
sono aperti degli squarci
tra le nubi, che hanno
comunque permesso di effettuare un buon numero delle
attività previste e soprattutto di individuare le costellazioni di
cui non si era parlato nella prima serata e di esporre i relativi
miti. Gli studenti sono riusciti ad individuare la cintura di
Orione e poi, pian piano, Cassiopea, Cefeo, Ariete, Toro.
In questa occasione i ragazzi erano decisamente più
sicuri nell’individuazione dei punti celesti richiesti e
avevano una conoscenza più ampia (anche relativa a
varianti meno conosciute) dei miti.
L’ultimo momento del progetto, la realizzazione del
prodotto multimediale, è stato posto in atto attraverso le
seguenti fasi:
- sondaggio su competenze informatiche e conoscenza di Power Point (molti usano il
computer solo per Messenger e Facebook, ma sanno usare anche Word; alcuni – pochi- non
hanno mai usato Power Point o addirittura non possiedono un pc o una connessione
internet);
- accordo su data, ora e spazi dell’incontro (mercoledì 16 dicembre e giovedì 17 dicembre
dalle 14.45 alle 18.00 in aula M@rte);
- assegnazione compiti per casa (estrazione delle informazioni essenziali dalle varie relazioni
e raccolta delle immagini più significative; salvataggio del materiale su pendrive in modo
da effettuare un semplice copia-incolla su Power Point, con successivi aggiustamenti).
Nei giorno stabiliti ogni studente presente (assenti solo i 5 impossibilitati dai mezzi di
trasporto) ha lavorato alla realizzazione delle slide sulla propria costellazione, ma è stato
necessario premettere circa mezz’ora di “lezione” sulle funzionalità di base del programma e sulle
“regole” per la creazione di una presentazione “leggibile”, anche se i ragazzi già “esperti” hanno
messo di buon grado a disposizione dei compagni le loro competenze.
Sempre in compresenza con il collega di Scienze, gli studenti sono stati guidati nella struttura
da far assumere ad ogni singola presentazione, che poi sarebbe diventata solo una parte di una
presentazione più ampia.
Ogni presentazione doveva comprendere:
- una “copertina”
- la descrizione della costellazione
- la vicenda mitica
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- immagini delle costellazioni
- immagini dei personaggi del mito
- eventuali citazioni da autori antichi
- bibliografia e/o sitografia
A fine attività i ragazzi hanno salvato i loro lavori nelle pendrive per lavorarci ancora a casa e
inviare il tutto via email a me e al collega di Scienze. Tale invio è avvenuto nei giorni successivi e
ha permesso l’assemblaggio di tale materiale parziale nel prodotto finale che viene inviato al DOL.
CONSIDERAZIONI SUL PROGETTO
Il progetto avrà una prosecuzione anche nel secondo quadrimestre, anche se con una
modifica: si tratterà sempre di una stretta collaborazione tra me e il collega di Scienze, ma
riguarderà lo studio dei testi antichi (Seneca e Plinio, in primis) in relazione alle tematiche
scientifiche, molto probabilmente ancora astronomiche, la compresenza in classe e la visita ad un
osservatorio astronomico in Sardegna (Lanusei). È possibile la creazione di un prodotto finale,
multimediale o cartaceo. Il progetto è, inoltre, trasferibile ad altre classi e ad altri anni scolastici.
L’esperienza è stata positiva per vari aspetti:
- È notevolmente migliorata la collaborazione tra studenti, sebbene la provenienza da vari
paesi della provincia (alcuni distanti e mal collegati con il capoluogo) abbia impedito ad
alcuni di condividere con i compagni alcuni momenti importanti, come le serate di
osservazione della volta celeste o i pomeriggi a scuola per il reperimento di materiale (in
biblioteca o nelle postazioni internet) o per la creazione delle slide. Con piacere si è notato
spesso che gli studenti più “tecnologici” hanno prestato il loro aiuto ai loro compagni meno
esperti, in un apprendimento peer-to-peer decisamente più efficace. Inoltre c’è stata una
divisione dei compiti (reperimento materiale letterario e iconografico, realizzazione degli
strumenti di misurazione, ospitalità da parte degli oristanesi nei confronti dei pendolari)
che ha contribuito a creare un clima di condivisione a diversi livelli.
- Si è consolidato il rapporto di collaborazione e scambio di informazioni (didattiche e
disciplinari) ed esperienze tra me e il collega di Scienze. Di conseguenza i ragazzi hanno
visto le materie non più come compartimenti stagno senza alcun collegamento, ma come
parti di un sapere più ampio con tanti elementi in comune. Inoltre la condivisione di
momenti “esterni” al curricolo, lo scambio di informazioni attraverso le e-mail e la
valorizzazione delle competenze degli studenti hanno permesso di migliorare anche il
rapporto, già di per sé positivo, tra alunno e docente.
- Gli studenti hanno ricavato conoscenze e competenze più ampie in campo informatico
(anche solo per il lessico) e hanno imparato ad usare la posta elettronica con l’invio di
allegati, a convertire file creati con sistemi operativi diversi, ad installare font. Ho potuto
notare, infatti, che per la maggior parte degli studenti il mezzo informatico è uno
sconosciuto: le parole font o zippare o slide, la procedura di installazione di un nuovo font,
l’idea che un file creato con Vista non possa in linea di massima essere letto con XP, o anche
solo quali campi riempire prima di inviare una mail, per alcuni risultavano argomenti
assolutamente ignoti.
- I ragazzi hanno scoperto in maniera più ampia il mondo del mito, appassionandosi alla
ricerca delle diverse varianti e al collegamento tra scienza e mito, attraverso il processo del
catasterismo, ossia della trasformazione in astri di oggetti o persone. Inoltre, cosa di non
poco conto in un liceo classico, hanno imparato a “fare”, costruendo gli strumenti di
misurazione, osservando direttamente il cielo, applicando la teoria a problemi pratici.
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Altro vantaggio di questa, come di altre esperienze simili, è stato che si è potuto sfatare il
luogo comune del Liceo Classico come di una scuola nella quale l’aspetto scientifico viene
sottovalutato. Anche in relazione alle attività di orientamento in entrata, far conoscere
questa realtà ai ragazzi della scuola media, permette di mostrare la nostra scuola sotto una
luce decisamente diversa da quella (per lo più negativa) dell’immaginario collettivo.
Purtroppo il digital divide tra alunni provenienti da diversi centri della provincia ha tagliato
fuori chi non può accedere alla rete da quella comunicazione continua e senza limiti di tempo e
spazio che è possibile tramite la posta elettronica: mentre gli studenti con accesso alla rete, se presi
da un dubbio, hanno potuto chiedermi chiarimenti anche in orari non prettamente scolastici o nel
mio giorno libero, gli altri hanno dovuto aspettare di vedermi in classe o, nei casi migliori,
appoggiarsi, tramite sms, ai compagni, che poi inviavano a me una mail a nome loro. Anche
quando è stato chiesto loro di inviare per e-mail le relazioni in formato Word a me e al collega di
Scienze, hanno dovuto operare nello stesso modo.
Fortunatamente la nostra scuola dispone di numerose postazioni multimediali sparse per i vari
ambienti, oltre che di due aule di informatica (nella foto l’aula di lingue e informatica), per cui i
ragazzi hanno potuto in qualche modo ovviare a tale problema ricorrendo alla strumentazione
presente a scuola. L’accesso a queste postazioni è oltretutto molto
agevole, poiché la scuola rimane aperta fino alle 22.00, in quanto
sede di corsi per lavoratori e per stranieri. In tal modo sia in orario
pomeridiano, sia la mattina nelle ore libere (per coloro che non si
avvalgono dello studio della lingua francese o della religione
cattolica) gli studenti possono accedere alla rete, usare i
programmi installati, stampare documenti.
Nel complesso l’esperienza è stata valutata positivamente
dagli studenti, i quali hanno appreso o affinato alcune abilità utili anche in vista dell’Esame di
Stato:
- fare ricerca, sia sulla rete, sia sui libri
- selezionare le informazioni e corredarle di immagini
- lavorare in modo interdisciplinare
- creare una presentazione multimediale
Una studentessa ha anche pensato di utilizzare, ampliandolo, il lavoro già fatto proprio per
l’avvio del colloquio d’esame.
Dal punto di vista didattico gli argomenti di greco e latino affrontati in questo progetto
rientrano solo in parte nella programmazione curricolare, in quanto spesso i miti sono narrati da
autori minori, sebbene la tragedia, che però per lo più si affronta in II liceo, saccheggi
abbondantemente il mito. In ogni caso è stata un’esperienza interessante, perché ha permesso ai
ragazzi di vedere come gli antichi avessero cercato di spiegare in maniera fantasiosa attraverso il
mythos, la “parola”, il “racconto”, elementi altrimenti inspiegabili. Vedranno al secondo
quadrimestre, con la prosecuzione del progetto nella sua seconda fase, il passaggio dal mythos al
logos, il “ragionamento”, il “calcolo”.
Inoltre, attraverso le serate di osservazione del cielo, è stato possibile ragionare sul problema
dell’inquinamento luminoso (discorso che si riproporrà quando visiteremo l’osservatorio di
Lanusei, uno dei migliori d’Europa in questo senso) e sulla notevole differenza che esiste tra la
visibilità del cielo attuale e quello del cielo di 2000 anni fa. E si è potuto constatare che ci sono due
modi per accostarsi alla Natura, uno che ricorre alla fantasia e uno che ricorre alla scienza, come
diceva Leopardi nel Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica, (sebbene Leopardi intenda
dimostrare la superiorità della poesia basata sulla fantasia, ossia quella degli antichi, su quella dei
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moderni), e cioè che “la condizione degli scienziati che contemplando le stelle, sanno il perché delle loro
apparenze,[...] è una condizione artificiata: e infatti la natura non si palesa ma si nasconde, sì che bisogna
con mille astuzie e quasi frodi, e con mille ingegni e macchine scalzarla e pressarla e tormentarla e cavarle di
bocca a marcia forza i suoi segreti: ma la natura così violentata e scoperta non concede più quei diletti che
prima offeriva spontaneamente.”
Da notare anche che i tempi entro cui mettere in atto il progetto sono stati troppo ristretti: se si
considera che le lezioni sono iniziate poco dopo la metà di settembre e che le vacanze di Natale
iniziano il 22 dicembre, si hanno a disposizione 3 mesi, da cui è necessario scalare qualche giorno
di vacanza (7-8 dicembre), le assemblee di Istituto e di classe, altre attività che hanno impegnato la
classe per buona parte della mattinata (orientamento, conferenze, visite guidate), ore dedicate a
verifiche orali e scritte che devono essere svolte. Se avessimo avuto a disposizione l’intero anno
scolastico, si sarebbe certo creata una collaborazione più ampia all’interno del Consiglio di Classe,
e materie che sono rimaste al di fuori del progetto (sebbene fossero state previste) avrebbero avuto
un loro spazio.
Oristano, 30 dicembre 2009
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