Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
18 dicembre 2008 - Anno LXXX - N. 20 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
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Prossimo numero: 15 gennaio 2009
Cari lettori grandi e piccini,
Affrontare la crisi finanziaria
la redazione vi augura di trascorrere Intesa necessaria
un sereno periodo di feste.
pagine 2 - 3
Istruzioni
Incollate il disegno su un cartoncino rigido e ritagliate con cura i personaggi seguendo la linea tratteggiata. Piegate le linguette e componete il vostro presepe fissando con la colla le figure su una base di cartone colorata. Sul sito www.ocst.ch potete scaricare le figurine
pubblicate lo scorso anno.
Caro vita cliniche private
Dipendenti ancora penalizzati
pagina 5
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Prestito a UBS
ell’ambito della crisi finanziaria, che
ha investito anche il settore bancario
svizzero, il parlamento federale ha
avallato un prestito di 6 miliardi ad UBS.
L’intervento verrà completato dalla costituzione di una società che, con il finanziamento della Banca nazionale di ulteriori 60
miliardi, assorbirà gli averi tossici che pregiudicano oggi il destino di UBS. Sono
provvedimenti ideati per togliere la principale banca svizzera da mortali sabbie mobili.
Il pericolo che la caduta di questo istituto
risucchi decine di migliaia di piccole imprese e di piccoli risparmiatori ha indotto ad
una duplice manovra che dovrebbe concorrere a stabilizzare l’intero sistema finanziario svizzero. L’entità imponente di questo
salvataggio testimonia la dimensione delle
follie perpetrate dai dirigenti di questo e di
altri istituti finanziari negli scorsi anni. La
ricerca di profitti a breve termine, poggianti
su meccanismi fumosi, ha trascinato l’intero sistema finanziario in una crisi epocale,
che ha già contagiato l’economia reale e la
cui fattura sarà pagata da tutti con minore
occupazione e la contrazione del reddito.
La finanza svizzera e internazionale
necessita di capitali che consentano la
stabilizzazione ma ha parimenti bisogno
di essere riequilibrata e rigenerata dal
profilo etico. Deve ritrovare la corretta
finalità operando al servizio dell’economia
per fornire e gestire i mezzi necessari al
funzionamento e alla crescita. L’economia
deve ritrovare l’autentica ragione di essere,
creando benessere diffuso e duraturo e
riconoscendo il lavoro quale perno cruciale.
Non è certo la perversa alleanza tra azionisti ballerini (pronti a saltare da un’impresa
all’altra mossi da ragioni puramente speculative) e manager famelici (intenti ad assecondare gli azionisti per dividersi i frutti
della speculazione) a produrre successo
per le imprese. Il lavoro operoso e innovativo è il più prezioso fulcro della prosperità delle imprese, dell’economia e
dell’intera collettività e come tale deve
essere riconosciuto e valorizzato.
L’intervento della Confederazione deve
perciò concorrere ad una riforma radicale
del sistema finanziario su scala internazionale ed esigere il rispetto di precise condizioni sia da UBS, sia dalla finanza svizzera.
Di pari passo è importante andare con un
vigoroso programma di sostegno all’economia e all’occupazione pregiudicate dalla
fase recessiva che si sta insinuando rapidamente. Il dibattito parlamentare non ha fornito risposte soddisfacenti in questi due
settori. La maggioranza ha rinunciato a
porre condizioni dettagliate a UBS, affidandosi alla dichiarata intenzione del Consiglio
federale di fare pressione sull’istituto bancario seguendone puntualmente l’andamento. Ha pure ritenuto per il momento sufficienti le misure del Consiglio federale in
sostegno all’economia e al reddito delle
famiglie. Questa posizione non può soddisfare e l’impegno su questi due fronti rimane attuale e decisivo; in particolare con la
richiesta e l’elaborazione di un piano di salvaguardia dell’economia e dell’occupazione. Anche l’OCST, intende contribuirvi.
M.R.
N
ECONOMIA E ATTUALITÀ
18 dicembre 2008
Affrontare la crisi Intesa
necessaria per l’occupazione
Giovedì 27 novembre il Segretario cantonale Meinrado Robbiani ha presentato le
prime direzioni d’impegno del sindacato
per affrontare in modo tempestivo la crisi.
1. Prepararsi tempestivamente.
La crisi finanziaria colpisce anche l’economia reale incidendo sull’occupazione e il reddito delle famiglie. Diverse aziende del settore
industriale hanno subito un calo consistente di
ordinazioni ed altre attendono una contrazione
analoga. È importante creare intesa tra le parti
sociali per realizzare misure a salvaguardia
dell’occupazione. Inoltre l’autorità cantonale
dovrà offrire un quadro legale favorevole alla
difesa dell’impiego e del reddito delle famiglie
e approntare un programma di investimenti
pubblici per compensare, almeno parzialmente, la flessione del mercato.
2. Un rilevamento celere delle difficoltà.
I provvedimenti sono efficaci se si rilevano
tempestivamente le difficoltà.
L’OCST propone di:
consolidare una rete informale con l’obiettivo di valutare l’andamento di aziende e rami
professionali per identificare celermente le
imprese in difficoltà;
coinvolgere i servizi statali operanti nel
mercato del lavoro in questo organismo o rete;
se le difficoltà si dovessero acuire considerevolmente, costituire una cellula di crisi,
diretta e coordinata dal governo cantonale.
3. Precedenza al lavoro ridotto.
Il lavoro ridotto finanziato con la disoccupazione è preferibile alla riduzione di organici, sia
dal profilo umano e sociale che aziendale ed
economico.
Le richieste dell’OCST:
preferire il lavoro ridotto nelle aziende
beneficiando delle prestazioni fornite dalla
disoccupazione;
la Sezione cantonale del lavoro e, se necessario, il Seco adottino criteri sufficientemente flessibili di autorizzazione del lavoro ridotto, in considerazione della crisi;
sfruttare i periodi di lavoro ridotto per interventi di formazione;
premiare la capacità innovativa: bonifica-
re la partecipazione alle prestazioni dell’assicurazione disoccupazione, in caso di lavoro
ridotto, alle imprese che investono il relativo
importo per rafforzare la capacità innovativa
collaborando con le istanze cantonali;
ricollocamento come politica prioritaria
delle assunzioni.
4. Sostegno alle fasce meno protette.
La crisi che progredisce verso l’economia
reale investe le fasce più fragili della popolazione rappresentate da lavoratori interinali.
Da osservare inoltre con attenzione la condizione sfavorevole dei lavoratori sia giovani
che più anziani.
L’OCST propone di:
costituire un consesso che coinvolga le
agenzie di lavoro temporaneo con cui seguire l’incidenza della crisi sui lavoratori interinali
per fornire assistenza e consulenza adeguate;
adeguare le prestazioni dell’assicurazione
disoccupazione tenendo conto del maggiore
precariato dei rapporti di lavoro interinali;
elaborare piani specifici per giovani che
incontrano ostacoli durante la transizione
verso il mondo lavorativo al termine della formazione di base;
accentuare la vigilanza sulle imprese con
commissioni del personale e sugli Uffici regionali di collocamento dove si presentano casi di
licenziamento di lavoratori anziani.
5. Un sostegno specifico alle PMI.
Il più capillare apporto occupazionale deriva
dalle piccole e medie imprese che vanno tutelate dalla crisi fornendo un contributo decisivo.
L’OCST propone di:
costituire un’antenna PMI a cui possano
accedere le aziende in difficoltà;
designare un mediatore del credito per
affiancare le imprese ostacolate ingiustamente
nell’accesso ai crediti;
garantire la presenza di rappresentanti
del settore bancario nella rete o organismo di
osservazione dell’economia.
6. Un fondo di capitale rischio.
L’attuale prudenza nella concessione dei
crediti bancari alle aziende rende più complessa e delicata la nascita di nuove iniziative imprenditoriali.
18 dicembre 2008
Giovanni Scolari, responsabile OCST del
settore metallurgia e artigianato «Lo scenario è cambiato in poco tempo. Gli ambiti più
colpiti sono il settore automobilistico, l’industria delle penne, l’industria dello stampaggio della plastica. Nel terziario, il settore
legato allo sviluppo, in particolare il personale con contratto a tempo determinato».
Sandro Mecatti, segretario regionale
OCST del Mendrisiotto: «Nel Mendrisiotto
sono stati fortemente colpiti i lavoratori interinali e già molte aziende hanno chiesto il
lavoro ridotto, per una parte del personale».
Luca Camponovo: «Difficile quantificare
quanti hanno già fatto ricorso al lavoro ridotto, i numeri sono in continuo aumento».
L’OCST sollecita:
la costituzione di un fondo di capitale
rischio per agevolare nuove iniziative (startup) in sintonia con gli impegni assunti per l’impiego dell’oro della Banca Nazionale;
l’istituzione di una cattedra all’USI per
creare PMI a cui collegare il servizio per le
start-up.
7. Un programma di investimenti.
Il rallentamento del settore privato si deve
bilanciare con un programma di investimenti
pubblici in controtendenza. Per completare
quanto allestito dalla Confederazione anche
sul piano cantonale è necessaria l’immissione
di liquidità nel circuito economico.
L’OCST sollecita a:
adottare un programma di investimenti
pubblici attuabile celermente se la situazione
economica e occupazionale lo esige;
considerare investimenti in settori che producono una ricaduta proficua sulla qualità della
vita e la competitività del territorio con: interventi di risparmio energetico e promozione delle
energie rinnovabili; progetti sulla mobilità; il
potenziamento di infrastrutture nell’ambito
società dell’informazione; l’incentivazione di attività di formazione, ricerca e innovazione.
8. Sostenere il reddito delle famiglie.
Il calo delle esportazioni aumenta il peso della
domanda interna come supporto cruciale dell’economia. Nelle economie domestiche influisce anche il volume e l’evoluzione del risparmio
in molti casi decurtato dal tracollo della finanza.
L’OCST sostiene:
l’adozione, soprattutto in ambito federale, di
agevolazioni e prestazioni per le famiglie
come cassa malati gratuita per i figli, prestazioni complementari per famiglie a basso reddito, alleggerimento fiscale;
l’introduzione di norme per consentire di
avvicinare i prezzi dei prodotti di consumo con
quelli vigenti nella UE.
9. Protezione dei risparmiatori.
La crisi finanziaria evidenzia la necessità di
garantire una migliore protezione dei piccoli
risparmiatori.
L’OCST chiede:
più estesa garanzia per i depositi a titolo di
risparmio;
formule di tutela e rappresentanza dei piccoli risparmiatori;
diritto ad essere informati dettagliatamente sul grado di rischio di ogni prodotto di investimento;
apposita protezione dei depositi di libero
passaggio della previdenza professionale e del
terzo pilastro.
3
ECONOMIA E ATTUALITÀ
Nella foto da sinistra: L. Camponovo,
N. Ceruso, R. Ricciardi, M. Robbiani,
G. Scolari, S. Mecatti.
10. Vigilanza sui mercati e sulle attività
finanziarie.
Malgrado gli avvertimenti, le autorità internazionali e nazionali addette alla sorveglianza,
non hanno saputo prevedere la più grave crisi
finanziaria dopo quella del 1929. È importante
riformare il sistema finanziario mondiale e
potenziare gli organismi di sorveglianza del
nostro Paese.
L’OCST condivide l’obiettivo di:
rafforzare la sorveglianza sui mercati
finanziari con il nuovo organismo FINMA;
ampliare il mandato alla Commissione
federale delle banche, con attenzione per i
grandi istituti bancari.
11. Retribuzioni dei manager.
Si considera scandaloso il livello degli stipendi di numerosi manager la cui retribuzione
non si fonda sulle prestazioni fornite.
L’OCST partecipa alla battaglia per:
il ridimensionamento degli stipendi dei
manager;
il diritto e dovere degli azionisti di controllare le retribuzioni degli organi direttivi e dei
manager.
un rapporto accettabile tra i livelli retributivi medi di un’impresa e lo stipendio dei manager, soprattutto per le aziende controllate dalla
Confederazione.
12. Sicurezza sociale.
La crisi coinvolge anche la sicurezza sociale, in modo diretto i settori basati sul risparmio
e in misura minore ma significativa i settori che
dispongono di riserve investite in parte sul
mercato finanziario.
L’OCST intende contribuire:
alla protezione delle prestazioni del secondo pilastro, regolamentando politiche e opzioni di investimento;
per incentivare la trasparenza e la partecipazione degli assicurati nella previdenza professionale;
per mantenere attuali norme e strumenti di
protezione delle persone non impiegate nell’ambito della legge sull’assicurazione disoccupazione.
13. Un confronto ulteriore.
Le proposte fatte sono un contributo per
discutere ed elaborare, in un contesto di negoziato, l’ottenimento di misure concrete per salvaguardare l’occupazione. Il sindacato OCST,
consapevole del proprio ruolo rappresentativo,
ha effettuato dei passi per incentivare la collaborazione tra le parti sociali.
Il testo completo è a disposizione sulla
home page del sito www.ocst.ch
Non dimentichiamo l’uomo
Renato Ricciardi
ell’attuale momento critico l’attenzione dell’OCST si rivolge sia alle politiche pubbliche, annunciate a diversi
livelli, sia al contributo che può dare il sindacato per creare un clima positivo partendo
dal valore della persona e del lavoro.
La fiducia dei consumatori è in caduta,
l’indicatore dei consumi privati è il più
basso da tre anni e i governi promettono
una massiccia iniezione di denaro pubblico
per sostenere il sistema finanziario.
Le decisioni prese dai vertici economici e
politici tendono a dimenticare come la recessione colpisce l’economia e la popolazione,
e riducono l’uomo ad un fattore secondario.
La risposta invece non può venire che
partendo dalla certezza che la persona
precede il lavoro e che il lavoro è necessario perché l’uomo possa esprimersi compiutamente e assumersi con responsabilità
il compito di mantenere la propria famiglia
ed educare i propri figli. Il lavoratore nella
sua singolarità deve rimanere il valore centrale di un’azienda. Tutte le riforme e gli
interventi devono partire da qui.
La crisi in cui stiamo entrando non sarà
di breve durata. Il sindacato cristianosociale vuole evitare che la depressione
economica produca anche una depressione umana. Vogliamo salvaguardare ciò
che è il bene principale per tutti.
Agiamo per assicurare nelle imprese il
giusto valore dei lavoratori che devono
essere messi in risalto per il loro contributo
e la loro creatività. Il loro apporto per salvare l’economia è molto più prezioso di qualsiasi nuova teoria. Sistemi e modelli sono
utili ma sono solo strumenti, non fini ai
quali piegare le persone.
Per noi fare attenzione all’economia reale
significa fare attenzione al capitale umano
dei lavoratori e al capitale sociale delle loro
famiglie. Il bene comune non è una cosa
astratta, ma è ciò che costruiamo quotidianamente con il nostro lavoro. Infatti, per chi
non ha lavoro, dobbiamo un impegno particolare (in Ticino siamo già al 4,5 per cento di
disoccupati). È necessario ricreare un clima
fiducioso tra lavoratori e imprenditori, tra
aziende e banche perchè insieme si possono costruire nuove possibilità di sviluppo.
Per evitare che la crisi diventi antropologica, l’educazione è una priorità, anche sul
lavoro per creare concretamente solidarietà tra le persone.
Lavorare insieme, semplicemente, tornando a fare i conti con la realtà.
N
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SINDACATO ATTUALITÀ
18 dicembre 2008
DIPENDENTI COMUNALI MENDRISIO
Assemblea annuale
Sandro Mecatti
rano una settantina i dipendenti
presenti all’assemblea ordinaria
annuale della sezione dei dipendenti comunali di Mendrisio che si è tenuta lo scorso 19 novembre.
Per la prima volta hanno partecipato
anche i dipendenti dei comuni di Arzo,
Tremona, Genestrerio, Rancate e
Capolago che formeranno la nuova
Mendrisio nel mese di aprile.
Mecatti e tutti i responsabili del segretariato del Mendrisiotto hanno avuto modo di
fare una disamina dell’attività svolta dal
segretariato a favore dell’utenza, che è in
continua crescita, non mancando di
richiamare le preoccupazioni, legate ad
una possibile recessione, legata alle conseguenze di quanto avvenuto sui mercati
finanziari in questi ultimi mesi.
Inoltre si è parlato del nuovo comune di
Mendrisio che, salvo cambiamenti, nascerà il prossimo 5 aprile, richiamando alcuni
dati significativi, quali: 11’500 abitanti
circa di cui 7’850 circa iscritti in catalogo;
11’000 posti di lavoro; 886 aziende sparse
sul territorio; gettito fiscale di circa CHF
37’000’000 con moltiplicatore al 70 per
cento; municipio composto da 7 persone e
60 consiglieri comunali. Sarà una bella
sfida che coinvolgerà ovviamente tutti i
dipendenti comunali e i servizi offerti su un
territorio molto più ampio.
Non poteva mancare anche un breve
cenno all’adeguamento dei salari al rincaro che per il 2009 (non si conosce l’indice
di fine novembre) dovrebbe aggirarsi sul
2,5 per cento e la richiesta formulata dal
Fronte unico sindacale al municipio,
riguardante un paio di giornate di congedo
(ponti) durante il periodo natalizio, come
pure alcuni chiarimenti sulla cassa pensione dello Stato.
Alla serata erano presenti per l’OCST:
Marcello Specchietti, Pierluigi Sala,
Davina Fitas, Paolo Cremonesi e Diana
Camenzind.
Come vuole la tradizione la serata si è
conclusa all’insegna dell'amicizia con una
simpatica cenetta.
E
PERSONALE CANTONALE DELLE PULIZIE
Chiediamo più rispetto e sensibilità
Risoluzione dell’Assemblea del personale
cantonale delle pulizie tenutasi lo scorso 1.
dicembre, inviata al Consiglio di Stato e
alla Commissione della gestione.
assemblea del personale cantonale delle
pulizie, convocata dai sindacati OCST e
Vpod, ribadisce con forza la propria
opposizione a licenziamenti e a riduzioni individuali del grado d’occupazione per i contratti a
termine o a ore: l’appello vale in particolare nel
settore degli stabili amministrativi, nel quale il
Governo ha deciso una riduzione da 3 a 2 giorni settimanali di pulizie (mentre ha rinunciato alla
riduzione delle ore negli stabili scolastici). In
questo momento di crisi economica, sarebbe
infatti grave se il Cantone desse un segnale
negativo sul piano occupazionale proprio per
una fascia di lavoratrici a basso salario.
L’accordo della Commissione della gestione
e delle finanze del Gran Consiglio sul preventivo 2009, avvenuto settimana scorsa tra i tre
maggiori partiti, prevede che le riduzioni di
personale nell’amministrazione cantonale
avvengano senza licenziamenti: per una ragione di equità e solidarietà questo principio deve
applicarsi anche al personale cantonale del
settore delle pulizie. Si chiede pertanto al
Governo di applicare la riduzione dei giorni di
pulizia negli stabili amministrativi senza licenziamenti, né parziali, né totali.
Nel corso dell’Assemblea i sindacati
OCST e Vpod sono venuti a conoscenza
L’
REGIONE TRE VALLI
Insieme per festeggiare
i giubilei
ercoledì 19 novembre scorso si è
svolto all’Albergo Faido il Comitato
direttivo OCST della Regione Tre
Valli. L’occasione di incontro è stata propizia
anche per festeggiare, alla presenza di 40
associati, i giubilei per i 25, 40 e 50 anni di
appartenenza al sindacato.
M
dei nuovi contratti d’impiego che vengono
proposti a partire dal primo gennaio 2009 e
che prevedono attività lavorativa per soli
30 minuti al giorno. Non è tollerabile che il
personale venga chiamato al lavoro per un
tempo così breve. Il guadagno di mezz’ora
d’attività, inferiore a 10.- franchi, non coprirebbe neppure le spese di trasporto!
Si chiede, dunque, il ritiro di tutti i contratti e un
incontro urgente con il Consiglio di Stato per stabilire le nuove condizioni lavorative che garantiscano il rispetto dei diritti delle singole lavoratrici.
*segretario regionale Mendrisiotto
Prima della cena, il segretario OCST
Regione Tre Valli, Giancarlo Nicoli, e il collega
Gianni Guidicelli, hanno presentato l’attività del
segretariato in questo ultimo anno.
A tutti i festeggiati vanno i complimenti
dell’OCST e della redazione, in particolare a
Roberto Pedretti di Chironico (nella foto al
centro), che ha raggiunto il ragguardevole
traguardo dei 50 anni di fedeltà al sindacato,
e alla figlia Elena Rinaldi Pedretti, nostra collega (nella foto in piedi dietro al padre), che
pure è stata festeggiata per i 25 anni di
appartenenza all’OCST.
Nella foto: il gruppo dei festeggiati. Vicino ad
Elena Pedretti il Presidente OCST- Regione Tre
Valli Stefano Caserta.
18 dicembre 2008
SINDACATO ATTUALITÀ
Caro vita cliniche private
I dipendenti ancora penalizzati
Andrea Fontana
ell’assemblea cantonale straordinaria
del personale delle cliniche private
ticinesi dell’11 dicembre è emersa
ancora una volta la delusione dei dipendenti
di non vedersi, anche per l’anno venturo,
riconosciuto integralmente il caro vita. Già
alla fine dell’anno scorso la ripresa dell’inflazione, consolidatasi ulteriormente nel 2008
non solo aveva assorbito gli adeguamenti di
inizio anno ma aveva altresì intaccato il reddito disponibile.
Molti datori di lavoro, pur in una situazione
finanziaria difficile e complessa, hanno ritenuto importante adeguare gli stipendi dei
propri dipendenti al costo della vita nel desiderio di rilanciare l’economia e sostenere i
consumi.
L’associazione delle cliniche private ticinesi nell’incontro avuto con i sindacati il 4
dicembre (e con un comunicato stampa di
questi ultimi giorni ) ha riaffermato la volontà
di corrispondere un aumento medio minimo
dell’1,5 per cento della massa salariale. Due,
sostanzialmente, le voci incluse in questo
aumento: il caro vita riconosciuto parzialmente (0,75 per cento anziché l’1,5 per
cento) e lo scatto salariale per i dipendenti
ancora in carriera.
La cosa evidentemente non ci ha trovati
d’accordo perché da molti anni la concessione del caro vita è stata solo parziale con una
perdita reale e non recuperabile del potere
d’acquisto che risulta essere rilevante. E poi
perché il personale delle cliniche sarà penalizzato e discriminato rispetto agli altri lavoratori del settore socio-sanitario ai quali il caro
vita verrà riconosciuto integralmente.
C’è un altro fattore che, inizialmente, ci ha
preoccupati: la richiesta del Gruppo ospeda-
I L PUNGOLO
N
Bordate di cavolate
e schegge di rimbalzo
Nando Ceruso
e simpatiche provocazioni profuse da Saverio Lurati all’indirizzo
dell’OCST e verso gli altri sindacati del settore della vendita, configurano il suo latente disagio di fronte alla
crescente perdita di credibilità della sua
organizzazione, anche davanti ai lavoratori e alle lavoratrici.
Ergendosi a paladino di un settore
per il quale la sua organizzazione non
ha contribuito a scrivere un rigo sui
diritti dei lavoratori e delle lavoratrici,
Lurati accusa l’OCST e gli altri sindacati di
avere sottoscritto un Contratto collettivo al
ribasso nel settore della vendita.
Con la simpatia che gli è nota, Lurati fa
finta di dimenticarsi - o forse realmente non
sa - che il contratto collettivo cantonale del
personale di vendita (fosse per la sua organizzazione non esisterebbe e il personale di
L
liero Ars Medica di introdurre, distaccandosi
per questo dalle altre cliniche, una misura
compensativa diversa dal caro vita con la
concessione di giorni di congedo pagati da
inserire in una speciale e personale «banca
del tempo» che il dipendente potrà usufruire
per la formazione, per prolungare le vacanze
e quant’altro.
La soluzione non poteva trovarci assolutamente d’accordo. Innanzitutto per un discorso di metodo, perché si vanno a stravolgere
punti fermi del contratto e, soprattutto, perché attraverso tale soluzione si bloccano
definitivamente i salari. Abbiamo la necessità di colmare progressivamente il divario
rispetto ai dipendenti degli ospedali… e non
di allargarlo.
Nell’incontro che abbiamo avuto con la
direzione di Ars Medica e Sant’Anna, il
Presidente del consiglio di amministrazione
(da due anni presente all’incontro con la
commissione del personale) ha voluto precisare che l’iniziativa della banca del tempo
rimane una misura straordinaria, una nobile
eccezione. In seguito all’incontro per il personale in fine carriera si è provveduto, proprio in base alle nostre richieste, ad adeguare il salario al costo della vita con lo 0,75 per
cento.
Brevemente nelle altre cliniche: Clinica
Luganese, Varini, Hildebrand, Santa Chiara
e Santa Croce vogliono riconoscere lo scatto
di anzianità per il personale ancora in carriera e metà caro vita (Santa Croce vuole però
concedere lo scatto bloccandolo per i prossimi tre anni. Una soluzione per noi non accettabile).
Viarnetto e Castelrotto devono verificare
se con la metà del caro vita c’è anche la possibilità di concedere lo scatto d’anzianità
(almeno parzialmente).
vendita sarebbe ancora relegato nella giungla contrattuale) prevede salari minimi d’entrata di fr. 3'000 – 3’210 – 3'410, più la tredicesima mensilità e una buona normativa
sugli orari settimanali di lavoro (42 ore), riposi giornalieri e settimanali e prestazioni
sociali di tutto rispetto.
Nella piccola babele e nell’attuale
momento di disagio che si trova a dover
governare all’interno della sua organizzazione lo sfogo di Lurati è da comprendere,
ma per evitargli qualche figuraccia di troppo occorre ricordargli che la sua segreteria
centrale ha sottoscritto il Contratto collettivo del personale di vendita del Cantone
Basilea (tra l’altro concedendo ampia flessibilità sulle aperture serali e festive), il
quale prevede salari di fr. 3'000, mentre la
tredicesima mensilità è stata solo consigliata (?), lasciando ai datori di lavoro la
facoltà di fare ciò che vogliono.
Per non essere impietosi sorvoliamo su
altre stridenti realtà nella certezza che le
schegge di rimbalzo fanno riflettere anche
chi è portato a sparare bordate di cavolate, a
vanvera.
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A L VOLO DAL L O C A R N Ea cura di Marco Pellegrini
Casa anziani Tarcisio e Istituto
Montesano. L’OCST ha indetto delle riunioni
informative mirate per presentare le conseguenze dell’applicazione del ROCA i dettagli
sono stati illustrati dai colleghi Leonardo
Matasci e Filippo Belotti. Con Stefano
Rusca dell’INAS frontalierato, si è discusso
sulla problematica del ritiro delle prestazioni
LPP in caso di rientro definitivo in patria e degli
altri aspetti pensionistici.
Casa anziani Rea, Minusio. Dopo anni di
trattative con il Municipio è arrivato il momento
della sottoscrizione di un contratto di lavoro.
Dapprima si era tentato di introdurre il ROCA,
ma l’autorità comunale ha preferito integrare
nel regolamento organico comunale anche i
dipendenti di Casa Rea. L'anno prossimo, se
l'autorità ratificherà gli accordi raggiunti, i
dipendenti potranno beneficiare di sensibili
miglioramenti come l’introduzione della settimana lavorativa di 40 ore e aumenti per picchetti e lavoro notturno.
Casa anziani S. Giorgio, Brissago. Lo
scorso 11 dicembre si è tenuta l’assemblea del
personale della casa anziani San Giorgio. Si è
discusso sul tema della cassa pensione con il
supporto dei signori Conti e Massera della
Swiss Life e in seguito sul carovita, sempre
oggetto di trattative. L’assemblea ha poi
discusso di tematiche direttamente legate a
problemi del personale.
Al termine la direzione ha gentilmente offerto un simpatico rinfresco.
Industria grafica. Proseguono le trattative
a livello nazionale per il rinnovo del contratto
dell’industria grafica. Sono state organizzate
due assemblee professionali. Il sindacato
punta sul mantenimento del contratto collettivo
nazionale, sull'obbligatorità generale, e sugli
aumenti salariali reali. La parte padronale ha
cercato di introdurre lo smantellamento dei
supplementi salariali per il lavoro notturno. Le
posizioni sono ancora molto distanti e la nostra
assemblea cantonale ha manifestato scetticismo per quanto riguarda il lavoro notturno. A
breve le parti contraenti sono chiamate a trovare un accordo senza il quale il contratto verrà
irrimediabilmente a cadere. L'ultima parola
spetterà comunque alla conferenza professionale che verrà indetta prima della firma di qualsiasi accordo.
FART-NLM. Durante l’assemblea dei
dipendenti delle autolinee e ferrovia e della
Navigazione Lago Maggiore, si è parlato dell’attività del 2008 ricordando i momenti difficili culminati con la protesta degli addetti NLM
per il mancato riconoscimento degli aumenti
2008. Dopo questa azione sono stati ottenuti
gli adeguamenti retroattivi e pari a quelli dei
colleghi. Per l’anno 2009 sono state inoltrate
delle rivendicazioni, e quale novità, le trattative dovranno essere sviluppate su due fronti,
ossia FART e NLM.
Anche a livello di autolinee e ferrovie la commissione interna ha ottenuto significativi risultati grazie ad incontri con le direzioni. I lavori a
livello di commissione interna sono stati supportati dai colleghi Gianpietro Leonardi e
Leonardo Matasci.
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18 dicembre 2008
18 dicembre 2008
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SINDACATO STATALI E POLIZIA
Le nuove misure preoccupano i dipendenti dello Stato
avv. Enrico Pusterla*
o scorso novembre, durante l’assemblea che si è tenuta a Monte Carasso, si
è fatto un bilancio dell’anno ormai giunto
a conclusione. Ad inizio estate il Consiglio di
Stato ha presentato delle soluzioni per risanare le finanze cantonali. Per il 2009 e in futuro
si prevedono effetti negativi delle misure imposte, come la riduzione della compensazione
del 50% dei salari al rincaro. Con le misure
adottate dagli anni ‘90, i dipendenti pubblici cantonali hanno perso molto potere
d'acquisto: una riduzione reale dello stipendio stimata attorno al 10 percento.
Durante la presentazione del pacchetto finanziario abbiamo chiesto: 1. L’approvazione del
documento sulle modalità di conduzione delle
trattative tra Consiglio di Stato e sindacati; 2. Il
ritiro dei provvedimenti penalizzanti: a.
Compensazione parziale del rincaro (50 percento del rincaro effettivo); b. Diminuzione
degli stipendi iniziali ad impiegati, docenti e
supplenti; c. Taglio dello stipendio agli agenti
di polizia in formazione; d. Riduzione delle ore
lavorative del personale di pulizia degli stabili
statali e delle scuole; 3. L’avvio, con un nuovo
sistema di contrattazione, di una trattativa globale sulla politica del personale dello Stato.
Pubblicando i bilanci 2007, il Governo ha ritirato la misura più incisiva della compensazione parziale del rincaro per il 2009, confermando un’ulteriore «riduzione mirata» del personale dell'1 percento (portato al 2 percento
dopo l’esame della Commissione della gestione), e penalizzazione del personale di pulizia,
L
con riduzione dei turni settimanali negli stabili
amministrativi da 3 a 2. Si colpisce di nuovo la
fascia più debole dei collaboratori per «risparmiare» circa 200'000 franchi all'anno. Il
Consiglio di Stato non ha nemmeno proposto
un piano sociale minimo per alleviare le conseguenze negative. Seguiremo diligentemente le collaboratrici interessate assistendole
nella rinegoziazione dei contratti di lavoro per
il prossimo anno. Si è inoltre chiesto al
Governo di adottare un «codice» di com«A conclusione di un intenso confronto con
il Consiglio di Stato, possiamo esprimere
soddisfazione per aver difeso con successo il diritto al rincaro che, negli ultimi anni,
non veniva garantito integralmente. Non
possiamo certamente ritenere esaurito il
nostro impegno. L’attività sindacale per
difendere e migliorare le condizioni lavorative presso l’Amministrazione cantonale
deve proseguire».
portamento per la conduzione delle trattative sindacali. La risposta del 1º ottobre scorso, prende atto della necessità di «assicurare
maggiore regolarità e tempestività nel fissare
gli incontri, preceduti da un ordine del giorno e
da una documentazione di riferimento» e di
attuare «un modus operandi diverso, prevedendo in principio un paio di incontri regolari
l’anno prima della presentazione dei conti preventivi e consuntivi, ed altri su temi di particolare interesse e attualità sia d'ordine generale,
sia settoriali». Sono stati rinviati all'esame e
alla discussione sull'adeguamento delle
indennità versate ai dipendenti, «tenuto conto
degli approfondimenti in atto sulle misure di
riequilibrio finanziario e da considerare nell'ambito dei lavori di revisione della legislazione sul personale dello Stato in corso». L’OCST
continuerà ad insistere per il riesame delle
indennità. Le nostre proposte mirano alla
creazione di una struttura di controllo per il
monitoraggio del mercato del lavoro e
all'adozione di misure concrete in favore
dell'economia reale (sostegno alle PMI,
creazione di un fondo di capitale a rischio per
la formazione di nuove imprese, programma
oculato di investimenti pubblici e, infine, l’attuazione di misure a sostegno del reddito delle
famiglie, la protezione dei risparmiatori e la
protezione della sicurezza sociale). A riguardo
della politica del personale dello Stato, c’è
molta preoccupazione per le conseguenze
della crisi sulla Cassa pensione cantonale. Il
dossier dovrà essere seguito con grande
attenzione sia dall’OCST che dai nostri rappresentanti in seno agli organi della Cassa
pensione. Si proporrà un incontro congiunto
con i comitati delle nostre tre sezioni per valutare la situazione e pianificare le future discussioni. In merito alla revisione della LORD e
della legge stipendi, già parte del progetto di
amministrazione 2000, il Consiglio di Stato
continua a rinviare la discussione. In questo
ambito, dove ci sono divergenze, si chiede di
fissare l'orario settimanale di lavoro a 40 ore.
* presidente sindacato OCST
dipendenti e pensionati dello Stato
Funzionari di Polizia C’è ancora molto da fare
Andrea Wehrmüller*
anno 2008 è stato un terreno fertile e
buono per le trattative future. La nostra
associazione è stata attiva su diverse
tematiche.
L’
Regolamento sulle promozioni
Ci auguriamo che con il nuovo anno il documento venga finalmente approvato e applicato. È importante procedere affinché il regolamento sulla formazione sia oggetto di studio
da parte del Comando. Ricordiamo che tutto il
comitato si è impegnato offrendo consulenze
rapide e puntuali. La nostra linea guida si
basa sul principio dell’uguaglianza e la giusta ripartizione tra le diverse carriere (gendarmeria e giudiziaria). Con l’avvento dei
reparti mobili e delle gendarmerie territoriali i
compiti si sono diversificati. Chi detiene
un’esperienza professionale di decenni di servizio deve essere non solo rivalutato ma
anche ricompensato. Con la revisione si
sarebbe potuto scindere i gradi delle classi di
stipendio consentendo maggiore flessibilità
salariale e professionale. Questa scelta avrebbe incentivato le note posizioni di parcheggio.
Tagli salariali
Abbiamo appreso dagli stessi aspiranti
che è stata prevista una misura di risparmio sui salari previsti per la SCP 2009.
Riteniamo si tratti di una scelta inappropriata
perché si è riscontrato un calo degli iscritti e
della qualità dei candidati. Inoltre si è anche
cercato di ridurre i parametri delle assunzioni
per vedere aumentato il numero di iscritti.
Come risultato si osserva che i pensionamenti sono appena coperti da nuove assunzioni.
Polizia unica
È necessario fare una scelta, proposta dal
CdS, tra polizia unica o polizie regionali. In
Ticino abbiamo quasi 1’000 persone che operano per la sicurezza in modo frammentato:
609 agenti della Polizia Cantonale e 346 delle
diverse Polizie Comunali. Una metà assolve
competenze giudiziarie sull’intero territorio
mentre l’altra che è divisa in una trentina di
corpi, non ne può compiere. Oggettivamente
vi è un dispendio di effettivi. Con il modello
unico si potrebbe far fronte alle reali esigenze.
Indennità
Le indennità non sono state adeguate da
tempo, come dal 1985 alcune di esse non
sono state ancora aggiornate. Le indennità
orarie e festive non sono proporzionali al lavoro prestato. La notte le prestazioni sono riconosciute unicamente come indennità oraria.
Per le festività non ci sono riconoscimenti sul
servizio prestato. Si è riscontrato che, da un
recente sondaggio, per quasi tutte le polizie confederate vi è riconoscimento sia per
le indennità di tempo di compensazione
che per i festivi e notturni. È giunto il
momento di avere il giusto adeguamento.
Impieghi straordinari - EURO 2008
Lo sforzo prodotto nei mesi di maggio e giugno è stato apprezzato per la qualità offerta.
La Svizzera è uscita vincente grazie ad un
lavoro concertato tra polizie cantonali e
comunali. Il nostro comitato ha avanzato una
ricompensa per l’impegno supplementare prestato dal corpo, chiedendo tra i 2-3 giorni di
congedo.
Nel dialogo tra le parti, per ottenere maggiori
successi, è importante proseguire su un piano
di trasparenza.
* presidente Sindacato Funzionari Polizia
8
SINDACATO ATTUALITÀ
DECS - CAMPAGNA DI COLLOCAMENTO A TIROCINIO
Impegno comune, ottimi risultati
l Dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport informa che la campagna di
collocamento al tirocinio
2008 dei giovani a fine
ottobre ha raggiunto
l’obiettivo prefissato della
«tolleranza zero»: nessun
giovane intenzionato ad
intraprendere una formazione professionale è
rimasto senza un posto di
tirocinio o una soluzione
alternativa.
Dei 3’109 posti messi a
disposizione dalle aziende formatrici, (comprese le scuole d’arti e
mestieri, d’arte applicata e parte della Scuola
specializzata per le professioni sanitarie e
sociali), a fine campagna ne sono ancora
rimasti liberi 146 (11 nel settore del commercio
al dettaglio; uno solo di impiegato di commercio; 134 nel settore dell’artigianato e dell’industria).
Hanno contribuito al
raggiungimento di questo
importante risultato nel
collocamento gli orientatori scolastici e professionali
rilevando e segnalando
posti vacanti, gli ispettori
del tirocinio reperendo
soprattutto posti supple-
mentari nel periodo estivo
e nel collocamento «last
minute» da fine agosto, le
aziende formatrici che
hanno messo a disposizione un numero rilevante
di posti.
Per sottolineare l’impegno delle aziende formatrici che mettono a disposizione posti di tirocinio,
negli scorsi giorni è stato
inviato a tutte le aziende il
nuovo marchio di azienda formatrice, contraddistinto da una freccia
rossa rivolta verso l’alto.
Sulla campagna 2009 pende la spada di
Damocle della crisi finanziaria. Per questo è
stato appositamente costituito il gruppo
«Formazione, riqualifica, occupazione» in collaborazione con il Dipartimento delle finanze e
dell’economia.
I CORSI ALL’OCST
Tedesco A1+, inizio da definire, minimo 10
partecipanti, me, 19 - 21.30, 30 ore. Costo: fr.
300.- soci, fr. 400.- non soci.
Tedesco B1
preparazione al ZD
(Zertifikat Deutsch), inizio da definire, minimo 10 partecipanti, lu - me, 19 -21.30, 60 ore.
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I
INFORMATICA
Introduzione all’informatica, dal 26 gennaio al 4 marzo 2009, minimo 10 partecipanti, ma -gio, 14 -17, 36 ore. Costo: fr. 350.soci, fr. 550.- non soci.
Word 2003/2007 Base/Avanzato, da gennaio 2009, minimo 10 partecipanti, lu - me,
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Excel 2003/2007 Base/Avanzato, da gennaio 2009, minimo 10 partecipanti, ma - gio,
diurno o serale, 30 ore. Costo: fr. 350.- soci,
fr. 550.- non soci.
CONTABILITÀ
Contabilità avanzato, dal 19 gennaio al 18
febbraio 2009, minimo10 partecipanti, lu me, 19 - 21.30, 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr.
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Contabilità Banana, dal 20 gennaio 2009
al 19 febbraio, minimo 10 partecipanti, ma gio, 19 - 21.30, 30 ore. Costo: fr. 350.- soci, fr.
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LINGUE
Inglese C1 preparazione al CAE
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settimana, 19 -21.30, 60 ore. Costo: fr. 550.soci, fr. 750.- non soci.
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18 dicembre 2008
A repentaglio la qualità
della scuola ticinese
Estratto della lettera inviata al Consiglio
di Stato lo scorso 25 novembre
dall’Assemblea dei docenti del centro
professionale di Trevano
assemblea docenti del centro professionale di Trevano (CPT), che si
è riunita lo scorso 19 novembre, ha
preso conoscenza dei contenuti del messaggio sul preventivo 2009 del Canton
Ticino e in particolare delle misure che
hanno, per l’ennesima volta, una conseguenza diretta sulla qualità della scuola ticinese. Di fronte alle stesse, le docenti e i
docenti del Cpt, non possono che esprimere tutto il loro disappunto.
Tutti i tagli e risparmi sono stati loro
imposti. Non vi è mai stata concertazione.
Forse è giunto il momento di ascoltare chi
lavora quotidianamente al fronte e, semmai
ce ne fosse veramente la necessità, trovare insieme delle soluzioni concordate.
Alla
luce
di
quanto
precede,
l’Assemblea docenti del Cpt chiede una
chiara e radicale inversione di tendenza
nella politica scolastica e formativa ticinese, mettendo fine ai continui tagli che
mettono sempre più a repentaglio la qualità
della nostra scuola in generale e il futuro
dei nostri giovani.
Per questo motivo si chiede il ritiro di
tutte le misure di risparmio che riguardano la scuola e la formazione contenute nel Preventivo 2009 del Canton Ticino,
invitando pertanto tutti i Gran Consiglieri, a
respingere in toto questi tagli.
L’
Corso di preparazione al diploma cantonale di contabilità, dal 17 novembre 08 al 15
maggio 09, minimo 10 partecipanti, lu, serale,
60 ore. Costo: fr. 750.-, fr. 950.- non soci.
ALTRI CORSI
Tecnica della vendita a Mendrisio, dal 26
gennaio al 1 aprile 2009, minimo 10 partecipanti, ma - gio, 9 -10.15, 30 ore. Costo: fr.
400.- soci, fr. 800.- non soci.
Custode di immobili, corso biennale di
preparazione all’attestato professionale
federale (APF), iscrizioni aperte fino a gennaio 2009. Minimo 10 partecipanti, lu - me sera
+ sabato mattina, 19.10 - 21.55 + 8.30 -12.30,
4 semestri. Costo totale: fr. 5'612.- soci, (4
rate semestrali).
Corso di segretariato 5.a edizione, dal
30 gennaio 2009, minimo 10 partecipanti,
venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17,
130 ore. Costo: fr. 1’300.- soci, fr. 1’700.non soci.
SINDACATO VENDITA
18 dicembre 2008
ADEGUAMENTI SALARIALI
Diritti contrattuali per
chi lavora durante le festività
Il contratto collettivo cantonale è
un punto di riferimento per il settore
Nando Ceruso
entre qualcuno, dopo aver a lungo
dormito sugli allori, si è svegliato
improvvisamente solo per strumentalizzare il settore della vendita con finalità ideologiche che non c’entrano nulla con gli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici, l’OCST non
demorde e va avanti con rafforzato impegno
teso a migliorare le condizioni del personale.
Parliamo evidentemente della manifestazione di unia contro le aperture dei negozi nel
periodo pre-natalizio, che, per inciso, vengono
proposte da oltre quarant’anni. Riteniamo valido lo strumento della manifestazione quando
necessario, ma certo non a fine propagandistico, come è stato il caso. Si è data tra l’altro
l’impressione che le 19 mila persone occupate
in questo settore siano scarsamente preparati
e condannate a ogni forma di sopruso.
Le forze sindacali attente all’economia e al
mercato del lavoro fanno un lavoro molto più
impegnativo: si preoccupano del mantenimento e la creazione dei posti di lavoro;
avanzano proposte, mediano e concertano
soluzioni che vanno incontro alle esigenze
delle imprese, difendono i diritti del personale rivendicando condizioni contrattuali e lavorative dignitose.
Tutto questo richiede preparazione, impegno, senso del dovere e capacità progettuale.
I sindacalisti dell’OCST hanno sempre
lavorato e lavorano sulla spinta di valori che
mettono al centro la persona ed è proprio per
questo che non sentono alcuna necessità di
andare a lezione da mediocri personaggi,
M
strilloni e tarati ideologicamente.
Anche nel corso di quest’anno che volge al
termine l’OCST ha profuso un ottimo lavoro
dando consulenza e assistenza diretta ai propri affiliati, nonché dedicando particolare
attenzione al settore della vendita, nell’ambito
del quale, occorre rilevarlo, si sono registrati
risultati significativi.
Il contratto collettivo cantonale del personale di vendita, voluto dall’OCST, dal SYNA,
dalla SIC Ticino e dai Sindacati Indipendenti
Ticinesi e concordato con Federcommercio e
DISTI, è diventato ormai di riferimento per le
condizioni contrattuali e salariali delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.
Va ribadito, dunque, che il contratto collettivo cantonale del personale di vendita
è una realtà e ogni datore di lavoro serio
deve applicarlo senza indugi, se non
vuole sconfinare nel dumping sociale e
salariale che può essere denunciato dalle
forze sindacali agli uffici competenti.
Il contratto è in vigore ormai da tempo e stabilisce regole ben precise di tutela del personale di vendita, i livelli salariali, la settimana
lavorativa di 42 ore e una normativa che regola le prestazioni supplementari per lavori festivi e straordinari, le pause giornaliere e i riposi
settimanali, le vacanze e le condizioni sociali.
I venditori e le venditrici, alla firma del contratto individuale di lavoro, possono quindi
fare riferimento ai parametri chiaramente
stabiliti nel contratto collettivo cantonale. Va
sottolineato che i riferimenti salariali d’uso si
rifanno proprio al contratto collettivo del personale di vendita, ciò che ha forzato molti
Coop Ticino e Grigioni
Cooperativa Migros Ticino
Adeguamenti dal 1° gennaio 2009.
Coop Ticino e Grigioni ha messo a disposizione il 3,25 per cento della massa salariale per gli adeguamenti dei salari minimi al rincaro e dei salari sperequati e per i correttivi al
merito. Ogni collaboratore con salario minimo
non superiore a fr. 4'000 riceverà un aumento di fr. 100 mensili. Verranno inoltre concessi
aumenti da 30 a 150 fr. mensili al merito.
Tutti i collaboratori (tempo pieno, Ccl)
riceveranno una carta regalo di 500 fr.; i collaboratori a tempo parziale con retribuzione
mensile, di 300fr.; i collaboratori a ore (minimo 100 ore nel 2008), di 200 franchi.
Adeguamenti dal 1° gennaio 2009.
Migros Ticino ha messo a disposizione il
3 per cento della massa salariale per gli
adeguamenti dei salari minimi al rincaro e
dei salari sperequati e per i correttivi al
merito.
Ogni collaboratore con un salario minimo
inferiore o pari a fr. 4'000 riceverà un
aumento minimo di fr. 100 mensili.
Verrà inoltre versato un premio straordinario del valore di 500fr. (proporzionale al
tasso d’occupazione).
I salari superiori saranno adeguati dell’1
per cento.
Nuove tabelle salariali e salari minimi
d’entrata.
Nuove tabelle salariali e salari minimi
d’entrata.
fr 3’600
Personale non qualificato
biennale
fr 3’700
triennale
fr 3’900
Personale
qualificato
con
formazione
Personale non qualificato
Personale
qualificato
con
formazione
quadriennale fr 4’100
9
fr 3’500
biennale
fr 3’800
triennale
fr 3’900
quadriennale fr 4’100
Settimana lavorativa: 41 ore nella grande
distribuzione e 42 ore nei piccoli commerci,
5 giorni lavorativi e 2 di riposo;
Pause: 1/4 d’ora, se il lavoro dura più di 5 ore
e 1/2, 1/2 ora, se dura più di 7 ore e un’ora, se
il lavoro dura più di 9 ore;
Supplementi per lavoro domenicale e
festivo: pagamento delle ore lavorative con
un supplemento del 50 per cento e una giornata di riposo;
Lavoro straordinario e notturno: supplemento salariale del 25 per cento (è considerato notturno il lavoro a partire dalle ore 20).
datori di lavoro che speculavano sul personale ad applicarne i contenuti. Tant’è che,
pur negandone la validità e l’esistenza, persino i funzionari di unia vi fanno capo.
Il contratto collettivo è un monito a quei
datori di lavoro senza tanti scrupoli, che speculano sulla pelle del personale con contratti
individuali iniqui, che prevedono orari di lavoro
più estesi, salari al ribasso e scarse prestazioni sociali.
Tali ragioni ci inducono a non girare attorno
alle parole, invitando i funzionari di unia ad un
comportamento più professionale per non
incappare nelle reazioni da parte del personale di vendita e delle altre organizzazioni sindacali che non sono più disposte a tollerare
atteggiamenti che danneggiano i loro sindacalizzati.
Contratto collettivo cantonale
del personale di vendita
Adeguamenti dal 1° gennaio 2009.
Aumento reale dei salari di fr. 50 conformemente all’accordo tra le parti. I salari
saranno inoltre adeguati al rincaro nella
misura del 2,6 per cento.
Minimi salariali personale di vendita a
partire dal 1° gennaio 2009.
mensile orario
Personale
non qualificato
Personale
con
formazione
fr 3’000
16.50
biennale
fr 3’210
17.65
triennale
fr 3’410
18.75
Gruppo Manor
Adeguamenti dal 1° gennaio 2009.
Il Gruppo Manor mette a disposizione il
2,5 per cento della massa salariale per
gli adeguamenti dei salari minimi (2,5/2,8
per cento) al rincaro e dei salari sperequati e per i correttivi al merito.
Ogni collaboratore con salario minimo
non superiore a fr. 4'000 riceverà un adeguamento dell’1,5 per cento.
Anche i salari orari verranno adeguati di
conseguenza (minimi 2,5/2,8 per cento).
Salario minimo per il personale non
qualificato: 3’600 fr.
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10
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18 dicembre 2008
11
ATTUALITÀ POLITICA
INIZIATIVA POPOLARE AVS
AVS flessibile: l’iniziativa è respinta, il problema rimane
Meinrado Robbiani
iniziativa per un pensionamento flessibile, in votazione a fine novembre, è
stata respinta con un verdetto relativamente uniforme nella sua diffusione territoriale. Solo il Ticino e altri tre Cantoni le hanno
riservato un sostegno maggioritario. Sul risultato ha certamente influito il timore di intaccare sul lungo termine l’equilibrio finanziario
dell’AVS, benché il maggior onere preventivato risultasse sopportabile.
La decisione del popolo rimanda la palla nel
campo del Parlamento federale, che sta in
questi mesi affrontando l’undicesima revisione
dell’AVS ivi compreso il tema del pensionamento flessibile. Il risultato della votazione non
facilita tuttavia il confronto su questo argomento, che ha già spaccato una delle Camere. Chi
L’
Chiara Simoneschi-Cortesi
Presidente del Consiglio
nazionale
motivo di particolare soddisfazione la designazione a Presidente del
del Consiglio nazionale
di Chiara Simoneschi
Cortesi anche per
l’OCST.
Attingendo
esplicitamente ai valori
e ai riferimenti, che ispirano il nostro movimento, Chiara SimoneschiCortesi ha percorso un prolungato e fertile
itinerario di impegno sul terreno sia politico,
sia sociale. Nel primo, ha sempre manifestato una spiccata sensibilità per i temi a
carattere sociale. Emblematica è l’attenzione costante per la politica familiare, sulla
quale ha condiviso con l’OCST significative
battaglie. È parimenti stata attenta alla realtà del lavoro. Spicca il suo impegno in favore della formazione professionale.
L’interesse per questo settore l’ha ulteriormente collocata su un asse di impegno
dove opera anche il sindacato. Sul terreno
sociale va segnatamente evidenziata l’azione a promozione di una effettiva parità tra i
sessi che è tuttora lungi dall’essere realizzata.
Anche il modo nel quale ha interpretato il
suo ruolo, all’insegna di una generosa dedizione e di una tenace coerenza, hanno
impresso credibilità ed efficacia al suo
agire. Con un sentimento di sincero
apprezzamento e di manifesta gratitudine,
l’OCST si felicita con Chiara Simoneschi Cortesi per la prestigiosa funzione, che
svolgerà per il prossimo anno, nella certezza che continuerà ad essere alfiere dei
valori e degli orientamenti che ne hanno
finora sorretto l’impegno.
M.R.
È
si oppone all’adozione di un modello di pensionamento flessibile a carattere sociale (favorevole cioè alle persone meno abbienti) invocherà l’esito della consultazione popolare per
escludere qualsiasi passo in questa direzione.
Chi si è battuto in suo favore esigerà al contrario che si tenga adeguatamente conto della
porzione non indifferente di votanti (oltre il 40
per cento) che si è schierata a suo sostegno.
L’esito di questa contrapposizione è molto
incerto. Più prevedibile è invece la sua incidenza sul destino dell’11.a revisione dell’AVS.
In assenza di una formula di pensionamento flessibile a carattere sociale, l’undicesima
revisione verrebbe quasi certamente sottoposta a referendum e a consultazione popolare.
Potrebbe allora prodursi la riedizione di quanto accaduto nel 2004, quando la mancanza di
una soluzione accettabile in questo campo
aveva contribuito a fare naufragare il primo
tentativo di 11.a revisione. Se la soluzione proposta dall’iniziativa non è stata considerata
adeguata non significa che la popolazione non
ritenga opportuno, in altra forma, di introdurre
una effettiva flessibilità nel pensionamento.
L’obiettivo non ha per nulla perso di attualità. La necessità di superare quella che è una
situazione di privilegio a vantaggio dei lavoratori meglio retribuiti o di quelli occupati nelle
grandi imprese sia pubbliche sia private rimane infatti invariata.
È perciò indispensabile che il Parlamento,
facendo retromarcia rispetto alla direzione
impressa dal Consiglio nazionale, elabori un
progetto di pensionamento flessibile che agevoli i lavoratori e le lavoratrici meno favoriti.
Il sindacato rimarrà vigile e mobilitato a
sostegno di questa direzione di marcia.
L’OCST SOSTIENE L’APERTURA DI UN ASILO NIDO
Blenio, una valle a misura di famiglia
Gianni Guidicelli
otrebbe essere questo uno slogan per
promuovere la valle di Blenio come
zona residenziale ideale per le famiglie.
La qualità di vita nella nostra valle è sicuramente buona grazie ad un ambiente naturale
pressoché integro; la presenza dei principali
servizi quali le strutture scolastiche e un ospedale; attività culturali al cinema teatro Blenio di
Acquarossa; attività a favore dei giovani con la
presenza di diverse società sportive e del centro giovani a Dongio; ottimi collegamenti stradali e vicini ad uno svincolo autostradale che
permettono di abitare in valle e lavorare nel
resto del Ticino; costo degli affitti e del terreno
a livelli inferiori rispetto al resto del Cantone.
Mancano però altre infrastrutture che potrebbero aumentare l’attrattività della valle nei confronti delle famiglie; una di queste è la presenza di un asilo nido.
Un recente studio realizzato dal sociologo
Giuliano Bonoli, professore presso l’Istituto di
Alti studi in amministrazione pubblica di
Losanna, ha dimostrato che nelle regioni con
asili nido e sussidi per i figli si sono create le
condizioni quadro favorevoli alle famiglie e ciò
ha permesso di stimolare la natalità.
Prendendo lo spunto da una richiesta formulata dal personale dell’Ospedale di
Acquarossa, riteniamo che si debba approfittare della prossima realizzazione della prima
tappa del «polo socio-sanitario della Valle di
Blenio» per riflettere sull’opportunità di inserire in questa struttura anche un asilo nido.
Questo nuovo servizio dovrebbe essere a
disposizione non solo dei dipendenti dell’ospedale, della casa per anziani e del servizio aiuto
domiciliare (in prevalenza femminile) ma
anche di tutti i domiciliati in valle.
Il finanziamento dovrebbe essere possibile
con contributi da parte dell’Ente Ospedaliero
P
Cantonale, che ha già degli asili nido negli
ospedali di Lugano e Bellinzona, della Casa
per anziani e dei comuni di Blenio. Non bisogna poi dimenticare che queste strutture beneficiano di importanti sussidi a livello federale e
cantonale, tramite la Legge sul sostegno alle
attività delle famiglie e di protezione dei minorenni del 15 settembre 2003.
V’invitiamo pertanto a voler riflettere su questa nostra proposta, che vuole andare nella
direzione di creare condizioni favorevoli alle
famiglie, nelle sue molteplici composizioni.
Potrebbe anche diventare, come già evidenziato all’inizio, un elemento a favore di una
promozione della valle quale zona residenziale, per cercare di invertire la tendenza allo spopolamento e all’invecchiamento della popolazione.
MOMENTI DI FESTA
12
18 dicembre 2008
... e lo depose in una mangiatoia...
Antonio cav. Sanna
l luogo della nascita di Gesù indicato nel
vangelo di Luca ha ispirato molti artisti nel
realizzare famosi dipinti, mirabili sculture e
ceramiche sullo straordinario evento.
Anche noi quando ci accingiamo a preparare il presepio, cerchiamo di ricostruire l’ambiente della natività utilizzando tronchi o radici
dalle forme più strane concretizzando la fantasia interpretativa delle parole «capanna» e
«mangiatoia» secondo le antiche tradizioni.
Ma com’erano realmente le case di
Betlemme al tempo in cui nacque il Divin bambino?
Recentemente ho partecipato ad un pellegrinaggio in Terra Santa e, a parte l’emozionante esperienza spirituale ed il fascino dei luoghi
dove LUI è nato e passato, ho potuto visitare
alcune delle antiche abitazioni portate alla luce
da scavi archeologici.
A Nazareth, che nella parte vecchia odora
ancora di lavoro del falegname, è visibile al
museo ed in particolare entrando nella grotta
appena a nord della Basilica dell’Annunciazione, quale fosse l’habitat dove Gesù ha vissuto trent’anni.
Abitazioni ricavate in grotte naturali, rifinite
sul davanti con piccoli cortili e pergolati aperti
sulla strada ed odorose di erbe. All’interno dei
piccoli silos, anche a diversi livelli fra loro collegati, per le derrate alimentari; depositi di
giare per olio e vini; nicchie per lucerne; anfratti come mangiatoie per il riparo delle bestie;
cisterne per l’acqua con gradini per attingere
I
e, all’unico ingresso, un forno per il pane.
E a Betlemme, dove Maria e Giuseppe
erano giunti per il censimento ordinato da
Ottaviano Augusto, in una grotta simile a questa ancora in uso presso gli arabi nonchè rifugio di notte per qualche animale domestico
(mangiatoia), nasce Gesù. «Lo depose in una
mangiatoia perchè non c’era spazio nella stanza» può anche intendersi nel sottocasa o in un
angolo a parte dove si tenevano gli animali. Lo
spazio indicato da Luca non è «albergo» come
lo definiscono alcune traduzioni, ma il soggiorno che, a causa dell’ordine di Cesare di censire la gente per etnia, era affollato di ospiti.
Esempi di case con stalla sotto ed abitazione
sopra con entrata dalla stessa porta, si trovano ancora in certi villaggi.
La grotta è ancora lì. Su di essa Giustiniano
fece edificare la Basilica che i pellegirni visitano per inginocchiarsi e baciare il punto dove
Dio si fece uomo, indicato dalla stella d’argento al centro di una piccola abside.
Ma al di là della ricostruzione «vera» o «storica» di dove Gesù è stato deposto, ogni capanna ha la sua bellezza, un tocco personale, una
collocazione particolare nel presepio, perchè
da lì viene la LUCE, l’annuncio agli uomini di
buona volontà, il nostro Natale di credenti.
Per un Natale solidale
a prossima primavera avranno inizio i
lavori per la realizzazione del nuovo
edificio della «Fondazione Madonna di Re.
E noi?» a Bellinzona.
Il progetto elaborato consultando gli
ospiti e le loro famiglie permetterà di avere
tre appartamenti con otto posti ciascuno e
36 posti per il centro diurno.
Il costo della nuova struttura sarà per
metà coperto da sussidi federali e cantonali e il restante sarà a carico della
Fondazione.
Chi volesse sostenere la Fondazione
nella raccolta di fondi può acquistare simbolicamente un mattone per la costruzione
della nuova casa a fr. 20.
Per le donazioni rivolgersi alla sede della
Fondazione, via S. Gottardo 58 d/ 6500
Bellinzona, tel. 091 8254146 / ccp 651587-8.
Regaliamo un mattone, il nostro Natale
sarà più gioioso.
L
Poesia di Natale 2008
Ti vorrei più lento, più dolce, più profondo,
Babbo Natale, che la gente ti potesse festeggiare nella riflessione e nella semplicità,
Un Natale, che aiuti tante persone, bisognose,
a far diventare i loro sogni e desideri, realtà.
Desideri, progetti, idee, aspirazioni, diritti da
conquistare e costruire nell’amicizia e nella legalità, Un Natale, che porti in ogni essere umano,
la vera libertà. Quella libertà, che fa fiorire in ogni
cuore, entusiasmo, collaborazione e tanta umanità,
Un Natale, che illumini le menti, porti in ogni
angolo della terra la pace e tante belle novità.
La pace che si deve costruire, nell’educazione
alla partecipazione, nella trasparenza, nella
riflessione e sulla verità, Un Natale, che con l’impegno di tutti, ci aiuti a cercare quello che ci unisce, con limpidità e con responsabilità.
Responsabilità, su piccole e grandi cose che
facciamo ogni giorno, per renderle di alta qualità, Un Natale, dove ci sia molto amore per la vita
e tanta buona volontà.
Volontà e una profonda umiltà, nel saper
ascoltare, le persone più deboli, che soffrono,
nelle malattie, nella fame, con la loro fragilità,
Un Natale, che nelle persone prevalga, l’intelligenza, la ragione, faccia scattare in tutti la
volontà di fare qualcosa di utile, per alleviare le
sofferenze e salvaguardi la loro dignità.
Quella dignità, che tutti avrebbero il diritto di
avere, poi impegno totale, per portare avanti un
grande progetto, per il bene comune, il disarmo
dell’umanità,
Un Natale,
che aiuti gli
uomini a trovare il coraggio e la forza di svuotare gli arsenali, riempire i
granai, per poi avere per tutti, da mangiare, con
regolarità.
Regolarità, che uomini prendano finalmente
coscienza, ci sia meno egoismo, ma più generosità, Un Natale, che dia voce a chi non ha
voce, porti a tutte le persone, giustizia sociale e
solidarietà.
Solidarietà che faccia sparire dalla terra, la
malavita organizzata, la mafia, le ingiustizie, con
tempestività,
Un Natale, che porti nelle persone apertura
mentale, accoglienza, gentilezza e verità, per
dare all’altro, sicurezza e stabilità.
Le differenze di colore, di cultura, di religione,
sono la magnifica e grande ricchezza, che ci
offre la natura e l’umanità,
Un Natale, che aiuti tutti a scoprirla, con il confronto, con il dialogo, per poi saperla apprezzare e donare la nostra disponibilità.
Disponibilità, a sentire tante persone, le loro
voci, le loro parole, piene di desideri, di speranza, in grande quantità,
Un Natale, che ci faccia, scoprire i veri valori
della vita, e prevalga negli uomini tanta maturità.
Maturità, che scuota le coscienze, per avere
più cura e rispetto dell’ambiente, che è un bene
di tutti, ci sia più interesse per l’impegno nel
sociale e si abbatta finalmente quell’indifferenza,
che tanti scelgono per comodità,
Un Natale, che ci aiuti a lasciare un ambiente
migliore ai nostri figli e alle future generazioni,
porti nel mondo, nelle persone, tanta voglia di
fare, per il bene comune, porti tanta luminosità.
Quella luminosità dei bei colori dell’arcobaleno, dia agli uomini la forza di unirsi, per costruire un mondo migliore, più giusto, pieno di diritti e
di valori veri, e di alta civiltà,
Un Natale, che porti in ogni casa, in ogni persona, in ogni cuore, in particolare dei più deboli,
bambini, ammalati, anziani, diversamente abili,
una carezza, un sorriso, la sicurezza e la tranquillità.
Tranquillità, che la colomba bianca della pace,
ci conduca verso quel grande e magico albero
di Natale, e faccia trovare a tutti i cittadini del
mondo, ogni giorno i suoi frutti preziosi, pane,
acqua, amore, salute, uguaglianza, giustizia
sociale, solidarietà e tanta serenità,
Un Natale, dove tutti gli uomini della terra, si
ritrovino in un unico e grande abbraccio, nella
condivisione, con grande affettuosità.
Francesco Lena- Cenate Sopra, Bergamo
18 dicembre 2008
SGUARDI INTERIORI
13
A 150 ANNI DALLA PRIMA APPARIZIONE
Pellegrinaggio a Lourdes
Lourdes, nella parte meridionale della
Francia, capoluogo del distretto degli Alti
Pirenei, dopo le apparizioni della Vergine
Immacolata a Bernadette Soubirous, avvenute tra l’11 febbraio e il 16 luglio del 1858,
è una delle mete più frequentate dai pellegrinaggi internazionali. Da 150 anni a questa parte milioni di pellegrini si sono raccolti in preghiera davanti alla Grotta di
Massabielle.
Maurizia Merlo
opo vent’anni di assenza, in occasione
del Giubileo (150 anni dalla prima apparizione) ho avuto la gioia di poter ritornare a Lourdes. Ho partecipato al pellegrinaggio
della diocesi di Como; eravamo circa 3.200, 2
treni, 4 aerei, alcuni pullman. I malati, i disabili e
gli anziani non autosufficienti erano quasi 400.
Vai a Lourdes una prima volta e poi senti un
bisogno, un desiderio di tornarci…e ogni viaggio è un’esperienza nuova. Lourdes è incanto
e stupore, è l’incontro del dolore con l’amore,
dell’umano con il divino, è l’uomo che incontra
Dio sotto lo sguardo della Vergine. Le giornate
del pellegrinaggio iniziano che è ancora buio,
alle 6.15 sorelle e barellieri, che sono al servizio degli ammalati e dei disabili, si ritrovano
nella Basilica del Rosario per la Messa di tutto
il personale. All’uscita per un pezzo di
Esplanade tutti insieme recitando il Rosario, e
poi via, ognuno verso il proprio servizio.
A Lourdes è facile vivere il proprio cristianesimo, le giornate sono cadenzate dalla preghiera,
i pontificali, la processione eucaristica, la Via
Crucis, la benedizione dei malati, la cerimonia
penitenziale, l’offerta dei ceri votivi, la processione aux flambeaux, le celebrazioni si susseguono a ritmo serrato e c’è sempre un’enorme partecipazione di fedeli.
Qui ci si sente una famiglia, l’accoglienza e il
servizio sono una costante, tutti possono comunicare attraverso i grandi simboli universali: l’acqua, la sorgente, la roccia, la grotta, il Rosario. Il
pellegrinaggio è incontro, è condivisione, è penitenza, è conversione.
D
Dalla Colombia
con affetto
Don Conrad
crivo dalla Colombia, paese a me caro
per aver condiviso con la sua gente
lunghi periodi di Missione. Il primo, nel
sud del paese, tra le montagne della cordigliera occidentale, e l’altro, a Barranquilla, una
città portuale con oltre due milioni di abitanti e
una periferia tuguriale tra le più vaste dell’america latina. È soprattutto questa seconda
esperienza missionaria, voluta dalla nostra
diocesi e durata oltre vent’anni, che ci ha permesso di accompagnare una nuova evangelizzazione tra i poveri, con un progetto di sviluppo sociale comunitario. Recentemente è
S
Malati e volontari
Nell’arco di un secolo e mezzo Lourdes ha
richiamato più di 700 milioni di fedeli, tra di loro
ben 80’000 malati gravi, accompagnati da oltre
80’000 volontari. Giovani e meno giovani, di
ogni estrazione sociale, provenienti da diverse
nazioni, dedicano il tempo del pellegrinaggio
all’assistenza di malati e anziani non autosufficienti. Conosco persone che hanno fatto 40, 50
viaggi a Lourdes. Ti domandi cosa spinge una
persona a tornare ogni anno nello stesso posto.
In questa nostra società così egoistica, così
edonistica, dove l’apparire conta più dell’essere,
nasce il bisogno di un cammino interiore, il desiderio di aiutare gli altri, di dare per ricevere.
Le piscine
In una delle apparizioni la Vergine disse a
Bernadette di andare alla fonte a lavarsi e bere.
Ma non c’erano fonti in quel luogo, né sorgenti.
La «Signora» allora indicò un punto esatto.
Bernadette si recò e non vedendo l’acqua
cominciò a scavare con le sue mani; da quella
piccola buca scavata nella terra, cominciò a
scorrere acqua in abbondanza. Un cieco si
bagnò gli occhi con quell’acqua e riacquistò la
vista all’istante. Da allora la sorgente non ha mai
cessato di sgorgare. È l’acqua di Lourdes, che
prodigiosamente guarisce ancora oggi ogni
sorta di mali, spirituali e fisici, senza minimamente diffondere il contagio alle migliaia di
malati immersi. È anche il ricordo più caro che
ogni pellegrino ama portare con sé, facendo
ritorno a casa. Costruito nel 1955, l’edificio delle
piscine comprende 10 vasche per le donne, 1
per i bambini, 6 per gli uomini.
Quest’anno ho avuto la fortuna di svolgere il
mio servizio alle piscine. Già dal mattino presto
i pellegrini, credenti e non, sono in fila per ore in
attesa dell’apertura per bagnarsi solo pochi
minuti. Il personale addetto entra, firma il foglio
delle presenze e inizia con la recita del Rosario.
Al termine la capo piscina procede alla scelta del
personale, su 300 donne presenti solo 150
potranno svolgere il servizio. Questo rituale si
ripete 2 volte al giorno, mattino e pomeriggio. Il
primo giorno non ho capito perché ad ogni turno
tutte dovevamo essere presenti per poi essere
scartate. Mi sembrava più semplice chiamarne
stato celebrato dalla chiesa locale con un riconoscimento che ripaga delle fatiche i nostri
volontari laici e la generosa solidarietà della
nostra gente. Purtroppo, in questi giorni, i
motivi di soddisfazione si accompagnano a
sentimenti di dolore per le piogge torrenziali e
l’improvvisa eruzione di un vulcano nella zona
centrale del paese che ha causato distruzione
e morte tra diverse popolazioni indigene della
regione.
La proposta di Ingrid Betancourt per una
giornata di protesta contro la prigionia di
migliaia di colombiani sequestrati dai guerriglieri delle Farc ha scoperto una piaga che
rende ancora più irragionevole la presenza
della guerriglia che, in cinquant’anni di lotta,
con l’irruzione del narcotraffico è stata privata
di ogni storica giustificazione. Infine, come se
non bastasse, una disgrazia per certi aspetti
la metà il mattino e l’altra metà il pomeriggio. Poi
ho capito: bisogna accettare serenamente
anche di non essere scelte…l’importanza dell’umiltà. È stata un’esperienza toccante aiutare
centinaia di pellegrine e malate ad immergersi
nell’acqua delle piscine, piangere con loro mentre entravano nell’acqua purificatrice.
Ho incontrato persone straordinarie, come la
nonna di Veronica, una bimba di 11 anni. Questa
nonna coraggio si prende cura della nipotina
giorno e notte da anni. Veronica è come un
bebè, non parla, non cammina, ti guarda con i
suoi splendidi occhi verde-azzurro. Solo alla
nonna regala enormi sorrisi. La giovane sposa
francese che, con molta dolcezza, mi ha chiesto
di aiutarla a camminare verso la vasca perché la
sclerosi multipla da poco diagnosticata incominciava a darle dei problemi di equilibrio e lei
aveva paura d’inciampare… La mamma che ha
perso il figlio in un incidente e che chiede alla
Vergine di aiutarla ad andare avanti adesso che
la sua vita non ha più senso…e poi ti dice «la
Madonna ha dato ancora uno scopo alla mia
vita». Ero lì per dare il mio piccolo aiuto, ho ricevuto gratitudine, affetto, dolcezza, ho condiviso
momenti intimi e straordinari di grande fede.
Lourdes è preghiera, penitenza, è Chiesa in
cammino; è esperienza e valorizzazione della
sofferenza, è gioia interiore, è la trasformazione del cuore. «Ogni essere umano è prezioso
agli occhi di Dio», questa è l’esperienza che
ha fatto Bernadette.
Questo è il messaggio di cui tutta la sua vita
è testimonianza. Un messaggio semplice che
facciamo fatica a recepire in questo inizio del
III millennio, dove una società competitiva
minaccia il rispetto, la dignità, la solidarietà, la
condivisione, la giustizia. Auguro a tutti di poter
vivere, almeno una volta, un’esperienza così
arricchente e suggestiva.
ancor più rilevante, accompagnerà a fine
anno milioni di colombiani. Sono stati ingannati da una illegale entità finanziaria che ha
promesso straordinari guadagni a ingenui
risparmiatori con il sistema bancario definito
«piramidale» per la rapida ed estesa diffusione. Il tardivo intervento delle autorità governative per bloccare questo sistema fraudolento,
usato anche dal narcotraffico, ha provocato
reazioni violente tra le popolazioni più povere
del paese. Si tratta di una calamità sociale che
vede implicate l’astuzia dei narcotrafficanti,
l’ingenua credibilità dei poveri e l’inefficienza
di un’autorità politica non sempre libera di
muoversi tra le intricate maglie del diritto
garante del bene comune.
Sembra quasi irriverente ricordare qui l’insegnamento evangelico: «Beati i poveri perché di essi è il regno dei cieli». (Lc. 6,20).
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sabato 10 - domenica 11 gennaio
sabato 24 - domenica 25 gennaio
Mantova - Matilde di Canossa, il Papato, l’Impero
Sanremo - Corso Fiorito
Viaggio organizzato nelle terre di Matilde, una delle
donne più influenti del suo tempo che cambiò radicalmente la storia. Tre grandi esposizioni: a San
Benedetto Po, la sezione dedicata alle vicende storico-culturali del monastero
fondato dal nonno di Matilde; a Mantova
presso Casa del Mantegna la sezione dedicata
alla sua figura e, presso il Museo Diocesano, la
parte dedicata ad Anselmo di Lucca, patrono
della città e consigliere di Matilde.
Partenza alla volta di Imperia e visita allo stabilimento del “Museo
dell’Olivo”, dove è possibile ammirare il modernissimo frantoio.
Tempo libero e pernottamento a Mentone e trasferimento a
Sanremo, la domenica, per assistere alla caratteristica manifestazione del “Corso Fiorito”.
sabato 17 gennaio
sabato 24 gennaio
Milano - Mostra Neoimpressionisti e shopping
Viaggio alla scoperta di Parma,
patria di numerosi artisti, che dedica oggi la prima mostra monografica completa al genio di Correggio.
Per gli appassionati dell’arte
un’esposizione dedicata a
“George Seurat, Paul Signac e i
neoimpressionisti” nella splendida cornice di Palazzo Reale;
mentre per gli amanti dello
shopping, giornata dedicata agli
acquisti!
sabato 17 gennaio
domenica 25 gennaio
Parma - Mostra del Correggio
Milano - High School Musical
Saronno – Operetta “Al Cavallino Bianco”
18 dicembre 2008
MONDO ATTUALITÀ
15
ORIZZONTI NORD-SUD
La vita non è una fatalità
«Noi donne possiamo trasformare la nostra
società. Vogliamo farci sentire e partecipare alle decisioni» dice Mary Hembrom.
Questa giovane donna combattiva di 19
anni non ha mai sentito parlare di femminismo, ma vive tutto quello che è cambiato
nel suo villaggio di Nema da quando le
donne si organizzano per lottare contro la
povertà, la miseria e la violenza.
Jörg Arnold
n India le contraddizioni sociali ed economiche sono molto marcate. In questa
potenza economica emergente, la tecnologia ultramoderna e la ricchezza affiancano
l’estrema povertà e la fame. 300 milioni dei
suoi abitanti non hanno cibo a sufficienza. Tra
le regioni più povere del paese si conta lo
Stato federale di Bihar nel nord del paese,
dove la disperazione, l’abbandono, l’alcolismo
sono fenomeni tangibili.
Una strada allagata, che si può percorrere
solamente a piedi, conduce a Nema. Ma qui,
in questo villaggio di quattrocento anime sul
bordo del Gange, molte cose sono diverse. Da
6 anni, Nema è uno degli oltre 24 villaggi con
progetti di Caritas. Durante questo periodo, la
I
al l iance sud
Comunità di lavoro Swissaid - Sacrificio
Quaresimale - pane per tutti - Helvetas Caritas- Aces.
situazione socio-economica del villaggio ha
potuto essere considerevolmente migliorata.
Le famiglie sono oggi meno indebitate, i raccolti più abbondanti ed i pasti più diversificati.
La gente conduce una vita più sana ed i bambini vanno a scuola. Infine, l’alcolismo tra gli
uomini e la violenza domestica sono massicciamente diminuite.
Le donne agiscono
«Sono le donne che hanno realizzato questo»
dice Mary Hembrom. Contro la resistenza iniziale degli uomini, le donne di Nema si sono
unite in gruppi di aiuto reciproco e hanno
cominciato ad affrontare insieme i numerosi
problemi del loro villaggio. Hanno creato un
gruppo di risparmio, coltivato erbe medicinali e
rivendicato presso le autorità le prestazioni
dello Stato alle quali hanno diritto. Hanno motivato gli uomini ad organizzarsi a loro volta. I
rapporti tra i sessi sono cambiati nel corso degli
ultimi anni. Gli uomini hanno dovuto rinunciare
ad una parte del loro potere e vi hanno guadagnato, come sottolinea il padre di Mary, il capo
del villaggio Randular Hembrom, 45 anni. A
Nema, l’accesso delle ragazze all’educazione
è diventato una realtà e, rispetto al passato, il
desiderio di Mary di seguire una formazione
d’ingegnere non è più un sogno irrealizzabile.
«Certo non sappiamo come fare per finanziare
una scuola superiore, dice Randular, ma forse
ci riusciremo, ed in questo caso, Mary potrà
studiare se lo desidera».
Rimettere la propria vita in questione
A Nema, la gente ha capito che la volontà di
imparare e di cambiare le cose è il fondamento di un futuro migliore. «Ho sempre lavorato
giorno e notte e non ho mai preso il tempo per
riflettere sulla mia vita. Forse è stato un male»,
dice la nonna Sona, 60 anni, con uno sguardo
pieno d’orgoglio per la sua nipotina Mary.
Articolo originale pubblicato in francese
su "Planète solidaire" di
Caritas Svizzera, 3/08
Traduzione Anna Rizzo Maggi
Giù le mani dalle Officine
o sciopero che negli scorsi mesi di
marzo e aprile ha fatto appassionare il
Ticino (… e non solo!) è raccontato in un
interessante libro. La giusta lotta degli operai per mantenere il loro posto di lavoro, in
un contesto di ristrutturazioni più o meno
selvagge, è descritta, in maniera militante,
da alcuni autori che cercano di riassumerla,
spiegarla e inserirla nel particolare contesto
storico ed economico attuale. Un caso
eccezionale, che ha trovato unito un po’
tutto il cantone contro una direzione delle
FFS Cargo intenzionata a far valere la logica di un «ammodernamento» che non
lascia spazio ad altre considerazioni di
carattere umano. Un libro da leggere tutto
in un fiato.
AAVV, Giù le mani dalle Officine,
Fontana edizioni, Salvioni Edizioni, 2008.
Alberto Gandolla
L
DEDIZIONE AL LAVORO
Grazie a Sergio Ercolani ed Enrico Lavazzi
on la fine del 2008 due
nostri colleghi di lavoro
concludono il percorso
professionale
in
seno
all’Organizzazione
Cristiano
Sociale Ticinese.
Sergio Ercolani si congeda
dopo oltre 46 anni di preziosa
collaborazione. Non ancora
diciottenne, nel novembre del
1962, su richiesta dell’allora
segretario
regionale
del
Luganese, Natale Rossi-Bertoni,
inizia la sua attività nel settore
della Cassa Malati, dove nel contatto quotidiano con gli assicurati
ha saputo esternare al meglio la sua pazienza
e la sua competenza.
Dal gennaio 1998 diventa collaboratore del
segretariato cantonale AAPI e segretario della
sezione di Lugano. Anche in questo ambito ha
ricevuto l’apprezzamento dei numerosi associati che fanno capo all’ufficio dell’associazione anziani.
C
Enrico Lavazzi,
dopo più di 30 anni
di attività termina il
proprio impegno
nella sede OCST di
Lugano.
Enrico ha iniziato
la sua preziosa attività, chiamato da
Mons. Luigi DelPietro come collaboratore
di
Giuseppe Biscossa
e don Mario Bini,
direttori
de
Il
Lavoro. Prezioso è
stato nel corso degli anni il suo contributo
nella stesura di articoli, interviste, l’allestimento dell’impaginazione e dei contenuti. Ha
seguito da vicino le vicende e le azioni sindacali dell’organizzazione.
All’attività di redazione ha affiancato un’importante e impegnativo lavoro nella ricerca di
materiale per la stesura del libro su Mons. Del-
Pietro «Una vita per la giustizia», uscito il 21 giugno 1984.
A nome della Direttiva OCST il
presidente avv. Vittorio Torriani
e il segretario cantonale Angelo
Pellegrini, nel libro esprimono la
gratitudine dell’organizzazione
[...] al maestro Enrico Lavazzi
per la ricerca degli scritti editi ed
inediti di Mons. Luigi Del-Pietro
dal 1929 al 1977 e relativa elencazione, in apposito indice, di
quelli apparsi su Il Lavoro.
Ha poi continuato l’attività
lavorativa ricoprendo diversi
incarichi e funzioni in altri settori
del segretariato cantonale.
Ai due colleghi il grazie sentito dell’OCST e
della redazione de il Lavoro per la dedizione
e l’impegno dimostrato nelle loro carriere
lavorative.
Non di meno formuliamo i migliori auguri
per un futuro sereno, ricco di novità e soddisfazioni.
16
18 dicembre 2008
AAPI
E T À D ’ A R G E N TO
a cura dell’Associazione A n z i a n i P e n s i o n a t i I n v a l i d i
CONFERENZA STAMPA DEL 10 DICEMBRE 2008
Con il Vademecum l’AAPI a tempo di musica
Claudio Franscella
allungamento della
speranza di vita e la
conseguente crescita
numerica della popolazione
anziana è la componente più
vistosa della “sfida demografica” che ci attende. Nei prossimi decenni coloro che supereranno i
65 anni di età in Ticino saranno un
piccolo esercito di 100mila unità!
È quindi chiaro che l’attenzione per
questo mondo dovrà aumentare sempre più e tutti gli attori in gioco
(Confederazione, Cantone, Enti pubblici e privati) si dovranno preparare
da subito a costruire assieme le giuste risposte e a programmare le
opportune soluzioni.
Sono convinto che il giorno che potremo e sapremo contare maggiormente
sull’esperienza, sulla capacità e sull’efficienza degli anziani per sviluppare il
nostro futuro, non potremo che avere
una società migliore.
L’
L’anziano e la musica
per una convivenza
armoniosa
Giacomo Falconi
ingrazio innanzitutto
coloro che hanno contribuito
alla realizzazione del vademecum 2008 «L’anziano e la musica», nono anello della collana.
Per l’AAPI, la presentazione del
Vademecum segna il traguardo di
un’importante tappa nell’ambito del
compito nei confronti dell’anziano.
Questo giorno è motivo di una soddisfazione che ci sfugge, di una gioia
interiore che non possiamo trattenere,
come quella che si legge sul viso del
viticoltore il giorno della vendemmia.
Perchè la musica?
R
E l’AAPI si occupa prevalentemente di sostenere gli
anziani nelle loro varie attività
culturali, ricreative e sociali,
proprio con lo scopo di mantenere attiva la loro partecipazione alla vita comunitaria e
anche politica del Paese.
Tra le numerose iniziative
proposte dalla nostra Associazione vi è
anche quella del Vademecum. Una
pubblicazione che vuole facilitare tutti
gli anziani nel loro cammino quotidiano.
Il compito del Vademecum è quello di
trasmettere in maniera semplice ma
competente, delle indicazioni preziose
sulle tematiche che toccano da vicino il
mondo della terza e quarta età.
Dopo alcuni temi interessanti approfonditi nel recente passato- quali i rapporti tra l’anziano e la comunicazione,
la cura dell’immagine, la salute, la natura, il tempo libero e la sicurezza- in questa nona edizione, appena pubblicata,
si affronta il tema della musica.
Il Vademecum 2008 cerca di riavvi-
La musica eleva lo spirito,
non conosce frontiere, supera la diversità dei popoli, è
messaggera di pace.
Non è forse ciò di cui
necessita la società odierna?
Non abbiamo bisogno del
fragore delle armi e delle
minacce terroristiche, né di immagini
e toni verbali scorretti. Nella nostra
società c’è emergenza di rispetto e di
fratellanza.
Impariamo dalla musica. Da strumenti totalmente diversi escono
suoni differenti che danno vita a un
concerto armonioso.
Con il Vademecum 2008, l’AAPI,
invia quindi agli anziani e a tutta la
popolazione ticinese, il messaggio
della musica, ossia: l’augurio di
una convivenza armoniosa.
Presidente cantonale AAPI
cinare l’anziano alle diverse forme
musicali che vanno dal canto,
all’ascolto di brani musicali, al ballo,
ma soprattutto vuole ravvivare l’interesse verso quest’importante forma di
espressione che, seppure non verbale, sappia dare forti sensazioni e
benefici anche in età avanzata. Con la
musica- e lo dicono gli specialisti con
i loro scritti nel nostro opuscolo- ci si
può curare e si può vivere meglio. In
effetti, la musica rilassa, aiuta la
memoria e mantiene il contatto con la
realtà, ma soprattutto aiuta a socializzare e a superare le diversità dando
sostegno e rinforzo psicologico
soprattutto in età avanzata.
Un opuscolo informativo che cerca
quindi di valorizzare al meglio questa
tematica, nell’interesse dell’anziano
stesso.
Buona lettura a tutti!
Il Vademecum 2008, che è principalmente destinato ai 5mila soci
dell’AAPI, è pure ottenibile gratuitamente da tutti gli interessati contattando il segretariato cantonale
dell’Associazione a Lugano (091
910 20 21).
La Presidenza e il Segretariato
cantonale dell’AAPI augurano
a tutti un Felice Natale!
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18 dicembre 2008
AAPI
E T À D ’ A R G E N TO
a cura dell’Associazione A n z i a n i P e n s i o n a t i I n v a l i d i
Soggiorno ad Abano
Un successo
ultimo soggiorno AAPI della
stagione 2008 si è svolto ad
Abano dal 16 al 23 novembre,
all’insegna della tranquillità, del riposo
e della cura.
Abano Terme, il più antico centro
termale d’Europa, sorge in posizione
incantevole al centro del Veneto, ai
piedi dei colli Euganei. Grazie alla
posizione centrale dell’albergo Salus,
che ha ospitato il gruppo ed offerto
servizi di qualità, i trenta partecipanti
hanno potuto godere della splendida
zona pedonale che si estende da
Piazza Fontana fino ai Giardini del
Montirone. Una passeggiata tra edifici
storici quali gli hotel Orologio, Trieste
e Victoria, negozi esclusivi, bar e
gelaterie, circondati da aiuole fiorite,
piazze, fontane, parchi e ampi viali.
Alcuni temerari si sono spinti a piedi
sino al Colle del Montirone da cui
sgorga la fonte termale più antica di
Abano. Tra i declivi di questo giardino
pubblico si trovano alcune vasche in
pietra, un tempo fumanti di calda
acqua termale, oggi simbolo della millenaria tradizione aponense.
I partecipanti hanno potuto godere
degli effetti benefici e dei valori curativi del binomio «fango-acqua termale». L’acqua di Abano appartiene alla
categoria delle acque sotterranee profonde. Proviene dai bacini incontami-
L’
nati
dei
Monti Lessini,
nelle
Prealpi,
e
defluisce nel
sottosuolo
attraverso la roccia calcarea, arrivando fino a una profondità di 2-3mila
metri. Giunge agli stabilimenti delle
Terme Euganee, dopo un percorso di
circa 80 km, alla temperatura di 87°C.
La ricchezza di sostanze disciolte
rende quest’acqua una risorsa termale unica al mondo. E a detta delle amiche e degli amici dell’AAPI presenti
ad Abano, ha davvero portato loro, in
breve tempo, degli importanti benefici.
Durante i sette giorni del soggiorno,
oltre alla cura del corpo, si è pure pensato a visitare alcune località cariche
di storia e arte come Padova,
Bassano del Grappa e Marostica.
Nella prima città, grazie all’intraprendenza e alla conoscenza di Maria Luisa
Delcò, il gruppo ha potuto ammirare la
grande piazza Prato della Valle, visitare dapprima la basilica di Sant’Antonio
(con il monumento equestre al
Gattamelata) poi il nucleo più antico
con il maestoso Palazzo della Ragione,
la chiesa degli Eremitani e soprattutto,
nella Cappella degli Scrovegni, gli straordinari affreschi di Giotto realizzati tra
il 1303 e il 1305. I momenti passati
Partenze e arrivi al Segretariato cantonale AAPI
opo undici anni come
apprezzato collaboratore del
segretariato
cantonale
dell’Associazione
Anziani
Pensionati
e
Invalidi e della
sezione di Lugano,
Sergio
Ercolani, al 31
dicembre terminerà la sua attività.
Al suo posto
D
subentrerà Fabrizio Tami, già attivo
nell’OCST.
La presidenza e il comitato cantonale e sezionale ringraziano di
cuore Sergio per
la preziosa collaborazione prestata
in tutti questi anni.
A Fabrizio che inizia questa nuova
avventura professionale l’augurio di
buon lavoro.
«sotto il cielo stellato di Giotto» e nell’ammirazione dei 38 riquadri raffiguranti episodi della vita di Maria e Gesù
e il Giudizio Universale sulla facciata,
hanno particolarmente colpito i presenti e destato emozioni profonde.
A Bassano del Grappa molto gradita
è stata la visita al museo degli Alpini,
così come la degustazione della tipica
Grappa al museo Poli. I partecipanti
hanno potuto vedere uno degli alambicchi più antichi ancora in funzione,
ubicato nella nobile cornice di un
palazzo del ‘400.
Molto bella e apprezzata è stata
pure la visita di Marostica, la città
degli scacchi, contornata da maestose e antiche mura, poderosi castelli e
con la piazza dell’enorme scacchiera
dove ogni due anni si gioca la partita
a scacchi con i personaggi viventi.
Un soggiorno - guidato dal segretario cantonale Claudio Franscella e
dalla presidente della commissione
soggiorni Corinna Franchi - che è
sicuramente riuscito, al punto tale che
numerosi partecipanti si sono già
«prenotati» per il prossimo anno. CF
AGENDA
Locarno
Sabato 17 gennaio 2009 ore 12,
ristorante "AL PARCO", Muralto, pranzo
di inizio anno. Segue volantino. Posti 130.
Iscrizioni: tel. 0917513052.
Bellinzona
Sabato 17 gennaio 2009 pranzo del
nuovo anno. Ristorante Aurora, Gorduno.
Ore 11.15 ricco aperitivo, pranzo e pomeriggio ricreativo. Costo fr. 30, bibite comprese. Iscrizioni: tel. 091 8292005 e
8293419.
Gli appuntamenti sezionali del
2009 verranno pubblicati sull’edizione del 15 gennaio.
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18 dicembre 2008
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18 dicembre 2008
AAPI
E T À D ’ A R G E N TO
a cura dell’Associazione A n z i a n i P e n s i o n a t i I n v a l i d i
SEZIONE DEL LUGANESE
Le cronache di altre
assemblee e pranzi natalizi
verranno pubblicate
sul numero di gennaio
Gran pienone all’assemblea annuale
i è svolta giovedì 13 novembre,
al centro Presenza Cristiana di
Pregassona, presenti un centinaio di soci, l’assemblea annuale
della sezione del Luganese.
Il presidente sezionale Flavio
Ercolani ha illustrato le numerose
manifestazioni svolte nel 2008. In particolare ha ricordato
le conferenze sulla
mobilità, sulla musica e sulla pastorale
per gli anziani, le varie gite tra le quali
il pellegrinaggio a Bellinzona alla
Madonna delle Grazie, le visite al cantiere Alptransit, alla Fonoteca nazionale, al Battistero di Riva S. Vitale e
agli studi della TSI a Comano. Tra le
varie feste è poi stata ricordata quella
del 23 ottobre «nonni e nipotini» che
ha avuto un grande successo.
La sezione di Lugano ha promosso
e promuoverà anche in futuro una
S
serie di incontri e attività per favorire la
socializzazione fra i soci. A questo proposito è ripresa l’attività di animazione
al centro sociale a Lugano con tombole e merende. Al termine è stata presentata l’attività per il 2009, che sarà
pubblicata su Il
Lavoro a gennaio.
Durante l’assemblea vi è stata la
comunicazione del
cambio del segretario sezionale: a fine
2008 lascia questa
carica l’amico Sergio Ercolani che è
stato ringraziato da tutta l’assemblea
per il grande lavoro svolto a favore
della sezione. Al suo posto subentrerà Fabrizio Tami, che assumerà pure il
ruolo di collaboratore al segretariato
cantonale.
Giacomo Falconi, presidente cantonale e Claudio Franscella, segretario,
hanno rivolto parole di ringraziamento
a Sergio e di benevenuto a Fabrizio e
hanno poi illustrato l’attività cantonale
per il 2009.
Al termine dei lavori assembleari si
è svolta la tradizionale tombola, sempre gradita. Prossimo appuntamento
sarà il tradizionale pranzo natalizio del
18 dicembre all’albergo Seegarten.
Condoglianze
Il 19 novembre, alla vigilia del
suo 93esimo compleanno, improvvisamente ci ha lasciati Leonello
Martinoni, presidente della sezione AAPI di Locarno dal 1994 al
2000. Fedelissimo OCST ha dato
un apporto importante e costruttivo
presenziando ai vari incontri e
coinvolgendo tantissimi anziani
nelle numerose iniziative proposte.
Ai figli Lucia, Bruno e Milena, ai
parenti tutti, le più sentite condoglianze.
SEZIONE DEL LOCARNESE
Riuscita assemblea del Venticinquesimo
artedì 25 novembre si è tenuta, davanti ad un’ottantina di
associati, l’assemblea del giubileo della sezione AAPI di Locarno.
Il presidente sezionale Luigi
Malinverno ha ricordato quanto è
stato fatto in questi 25 anni per tante
persone che, terminata l’attività lavorativa, hanno sentito l’esigenza di riunirsi in un’Associazione creata appositamente per loro. In conclusione ha
poi affermato che «molte sono state le
attività svolte in questi cinque lustri e
molte le occasioni di incontro offerte
mensilmente ai soci, condividendo
momenti di carattere ricreativo, culturale e religioso, vissuti sempre con
grande cordialità, secondo lo spirito
proprio della nostra Associazione». E
M
a questo proposito si sono ricordate le
gite di più giorni che sono state effettuate in questi anni, in particolar
modo, quelle di Roma, Assisi,
Firenze, Valle d’Aosta, Venezia, Isola
d’Elba, Sorrento, Cinque Terre e
Friborgo.
Dopo il resoconto dell’anno 2008 e
la presentazione del programma di
massima per il 2009 si è poi proceduto al rinnovo del comitato per il quadriennio 2008-2012.
Durante l’assemblea sono pure
intervenuti il presidente cantonale
dell’AAPI Giacomo Falconi e il segretario cantonale Claudio Franscella,
che ha pure svolto il ruolo di presidente del giorno. I due esponenti cantonali hanno evidenziato il programma
2009 e hanno ringraziato la sezione
per tutto quanto fatto in questi anni, a
favore di una migliore integrazione
della persona anziana.
Dopo la parte finanziaria, presentata
dal segretario sezionale Clementino
Leonardi, e la consegna del ricordo
agli associati che hanno raggiunto il
traguardo dei 25, 30, 40 e 45 anni di
appartenenza all’OCST, vi è stato un
interessante e vivace scambio di opinioni in merito alle prossime votazioni
federali. E questo a dimostrazione
della grande vitalità che regna all’interno della sezione locarnese.
Dopo aver dato l’annuncio della tradizionale panettonata e tombola di
Natale, l’assemblea si è conclusa con
un ricco spuntino.
20
18 dicembre 2008
Pagina a cura di Angela M. Carlucci*
CONFERENZA ANNUALE DELLA COMMISSIONE SYNA MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE
L’integrazione presuppone
lavoro dignitoso e pari opportunità
Lavoro dignitoso ed equo accesso alla formazione per giovani migranti sono gli ingredienti fondamentali per una integrazione di
successo. Questi sono i temi trattati nell’ambito della Conferenza annuale della
Commissione
Syna
Migrazione
e
Integrazione tenutasi sabato, 29 novembre
2008 a Olten. Il consigliere nazionale
Ricardo Lumengo ha dialogato con rappresentanti di associazioni di migranti e di
Istituti di formazione nonché con socie e
soci del sindacato Syna sulle possibilità di
integrazione nel nostro paese.
e attuali turbolenze sui mercati
finanziari globali rendono insicuri i
lavoratori che hanno un background migratorio» - ha affermato Angela M.
Carlucci in apertura della conferenza «aumentano le difficoltà da affrontare per ottenere un lavoro dignitoso, un impiego che contribuisca a rendere dignitosa la loro vita».
Soprattutto per i giovani migranti ai primi passi
nel mondo del lavoro, la situazione è critica.
Vengono spesso discriminati nell’accesso ad
un posto di tirocinio per via del nome, colore
della pelle, appartenenza etnica.
«L
Una riflessione sul concetto
«integrazione»
Le origini, le culture, le religioni portano con
sé una ricchezza di diversità che nel mondo,
sempre più tendente alla globalizzazione, si
trasformano in fondamenta per l’avvenire del
nostro Paese, la Svizzera. Alla radice il termine integrazione significa «unione» quindi non
è solo apprendere una lingua e frequentare un
corso su istituzioni e valori del Paese di accoglienza, ma include anche il seguire una formazione professionale con lo scopo di inserir-
si e quindi socializzare al lavoro, nella vita
sociale e politica.
Nella sua relazione Ricardo Lumengo ha
descritto la personale esperienza per l’integrazione nel nostro paese. Giunto in Svizzera a
venti anni come richiedente d’asilo, ha successivamente completato gli studi in giurisprudenza presso l’università di Friburgo. Oggi è deputato al Parlamento svizzero per il Partito socialista e svolge l’attività di avvocato al servizio
dei migranti.
Il 40% dei soci del nostro sindacato è straniero. Ci sono 1,8 milioni di migranti su una
popolazione di 7,8 milioni. Ciò equivale,
secondo i dati statistici ufficiali, al 21,2% della
popolazione. La cifra è approssimativa, probabilmente i migranti in Svizzera sono quasi il
25%, dato che si tiene conto solo di alcuni
gruppi e non si parla dei Sans papier nei dati
statistici ufficiali. Ma basta un semplice calcolo
per rendersi conto che la cifra deve essere più
alta. Inoltre, di questi migranti, il 45% è composto da donne.
Syna rivendica: aumenti salariali equi per
un lavoro dignitoso
Le richieste del Syna sono chiare. La politica salariale illustrata da Nicola Tamburrino,
segretario centrale Syna, ha ricordato che
nonostante la crisi finanziaria, nel 2009 non si
possono negare gli aumenti ai dipendenti,
visto che questi aumenti spettano loro come
parte dei buoni risultati economici degli ultimi
anni. Il consumo privato è uno dei pilastri fondamentali dell’economia e gli aumenti non
devono essere decurtati nelle trattative salariali in atto per il 2009.
Secondo la presidente di Commissione,
Angela M. Carlucci,
giustizia sociale e
diritto ad un lavoro
rispettoso della dignità umana sono le
nuove sfide nell’era
dei mercati del lavoro
globalizzati.
L’obiettivo chiave
per la comunità internazionale, l’Ue e la
Svizzera è promuovere globalizzazione
equa e lavoro dignitoso. Gli Stati membri
dell’Ue hanno ratificato le Convenzioni
fondamentali della
ILO , Organizzazione
internazionale del lavoro sulla discriminazione
e la parità di remunerazione tuttora molto marcata. In Svizzera si segnalano situazioni analoghe.
La discriminazione non solo è iniqua, ma
danneggia la coesione sociale
Per diversi giovani la transizione tra scuola e
mondo professionale è un periodo molto difficile. La discriminazione è diffusa per coloro
che portano nomi a chiara connotazione straniera alla ricerca di un posto di tirocinio. Syna
sostiene il progetto lanciato da Travail Suisse
«Prima il futuro poi l’origine» trattando il tema
della discriminazione di giovani migranti nella
selezione per un posto di tirocinio.
Alle aziende sono offerti sul sito www.zukunftstattherkunft.ch strumenti e procedure per
selezionare equamente i candidati.
Rogerio Sampaio, segretario Syna per la
migrazione, ha sottolineato l’importanza di
poter disporre dello stato di soggiorno stabile,
per sé e la propria famiglia. Contare su condizioni di naturalizzazione eque e disporre dei
diritti di cittadinanza legittimano la partecipazione alla costruzione del Paese di accoglienza, favorendo la coesione sociale.
Syna si impegna per la dimensione sociale
dell’economia di mercato affinché vi siano
ancora buone prospettive. Esigiamo inoltre
standard per quel che concerne la promozione
della salute e la sicurezza sul posto di lavoro e
lottiamo contro la discriminazione, la povertà e
l’esclusione sociale.
*Delegata politiche sindacali internazionali
Politiche sociali e migrazione
Presidente Commissione Syna
Migrazione e Integrazione
Ricardo Lumengo e Angela Carlucci
21
18 dicembre 2008
Pagina a cura di Angela Carlucci
ACCORDO SULLA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE
Riconduzione dopo il 2009
ed estensione a Bulgaria e Romania
Nella primavera del 2001 il popolo svizzero
ha approvato a gran maggioranza gli Accordi
bilaterali I; uno dei sette accordi è la libera
circolazione delle persone. Syna sostiene
fino ad oggi la libera circolazione delle persone, perché parallelamente all’apertura del
mercato del lavoro, sono state introdotte le
misure d’accompagnamento contro il dumping salariale e sociale, rafforzate nel 2006.
Syna sostiene la conduzione degli Accordi
bilaterali I con l’UE con un chiaro SI !
La libera circolazione è fondamentale
per l’economia e il mercato del lavoro
in Svizzera
Nonostante la libera circolazione delle persone non sia senza problemi alcuni, soprattutto
per quel che riguarda i lavoratori distaccati, dove
sono stati rilevati molti casi di dumping salariale,
gli Accordi bilaterali I sono di primaria importanza per l’economia svizzera che guadagna un
franco su tre grazie all’Unione europea. Inoltre
un posto di lavoro su tre dipende dalle relazioni
economiche con l’UE.
Grazie agli Accordi, le imprese elvetiche sono
in grado di assumere più facilmente la manodopera di cui necessitano, sfruttando così appieno
le opportunità di crescita economica. L’Accordo
permette di assicurare benessere e creazione di
posti di lavoro. Grazie all’estensione ai nuovi
Stati membri dell’UE, la Svizzera può accedere
a nuovi mercati dinamici, a più partner commerciali e più potenziali consumatori visto il potere
d’acquisto in rapido aumento nei nuovi Stati
membri. L’Accordo offre anche agli Svizzeri l’opportunità di accedere al mercato del lavoro euro-
Da noi trovate bellissimi e originali regali di Natale a prezzi convenienti
I prodotti
offerti in
vendita nel
nostro locale,
vengono
realizzati e
reinventati
da persone
disoccupate
interamente
con materiali
di riciclo
Giochi in legno e in stoffa
Oggetti decorativi
Articoli da regalo
Lavori di sartoria
Accessori vari
Via Lambertenghi 1 – Lugano
VAL CAVARGNA «Rievocazione della natività»
i tiene quest’anno, in località Sora di San Bartolomeo Val Cavargna
(CO) la decima edizione del Presepe vivente, con la rappresentazione delle tradizioni contadine e religiose.
Programma: Mercoledì 24 dicembre dalle ore 18 alle 23.30; ore 23.30
Processione con fiaccolata; ore 24 celebrazione della Santa Messa di
Natale nella Chiesa Parrocchiale di S. Bartolomeo Apostolo.
Venerdì 26 dicembre, sabato 27 dicembre e domenica 28 dicembre dalle
ore 14.30 alle 20. Durante la manifestazione saranno in funzione dei bus
navetta per il collegamento con la località Sora.
In caso di catttivo tempo la manifestazione verrà rimandata al 3 e 4 gennaio 2009.
Non perdetevi l’atmosfera natalizia di questa vallata alpina, con le sue
stradine addobbate da rami di pino, camini accesi, bracieri fumanti e vecchie
case accoglienti dove potrete vedere riproposti lavori antichi e ormai dimenticati. Un suggestivo tuffo nel passato, tra sapori e ricordi di un tempo, per
rivivere il messaggio di pace e serenità che Gesù ha portato sulla terra.
S
peo alle medesime condizioni dei cittadini europei e la possibilità di trasferirsi nell’UE a condizioni meno costrittive. Sono oltre 400.000 gli
Svizzeri che vivono e lavorano nell’Unione europea.
Votazione dell’ 8 febbraio 2009
La primavera prossima, il popolo svizzero
sarà chiamato ad esprimersi sulla riconduzione
della libera circolazione con gli attuali Stati membri dell’UE e sull’estensione alla Bulgaria e alla
Romania che hanno aderito all’UE nel 2007.
Si tratta di un pacchetto unico. Un NO alla
libera circolazione delle persone farebbe scattare la clausola « ghigliottina » per cui l’insieme dei
Bilaterali I verrebbe denunciato, dato che gli
Accordi sono legati giuridicamente tra di loro.
*Delegata Politiche sindacali europee
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18 dicembre 2008
Pagina a cura di Rogerio Sampaio
Conferência anual Syna
migração e Integração
eve lugar em Oltem uma conferencia
Nacional sobre migração e Integração
organizada pela Comissão de migrantes
do sindicato syna.
Os temas da conferência foram, Integração,
trabalho e formação dos jovens.
Os oradores na conferência foram: O
Deputado Nacional Ricardo Lumengo, e os sindicalistas, Angela Carlucci, Nicola Tamburrino e
Rogério Sampaio.
O primeiro orador falou da sua experiência
como asilado e todo o percurso de vitórias e
derrotas até conseguir ser eleito Deputado.
Ressalvou a importância da integração e da
aprendizagem da língua.
Ângela Carlucci abordou o tema da integra-
T
Boas Festas
Caros amigos, Sócios, leitores e simpatizantes, completamos juntos mais um ano de
vida e de trabalho, para uns foi um ano
maravilhoso, para outros um ano de dificuldades. Sejam quais as razões que nos
moveram ao longo deste ano, quero desejar
a vossa família e à todos, os votos sinceros
de FELIZ NATAL E UM NOVO ANO CHEIO
DE NOVAS PRESPECTIVAS.
ção afirmando que " integração pressupõe um
trabalho digno e igualdade de oportunidade" ,
aliada a formação de jovens migrantes são
ingredientes fundamentais parta uma integração de sucesso.
Nicola Tamburrino por sua vez falou da
politica salarial nas suas diversas formas, exigindo que as empresa não
obstante a crise financeira, não podem
negar os aumentos aos seus trabalhadores, porque esses aumentos são parte
dos resultados económicos de outros
anos. Rogério Sampaio escolheu o tema
reflexo dos acordos bilateral na vida das
comunidades migrantes, que aliás transcrevemos na Integra.
Prisca Widmer, Ricardo Lumengo, Angela Carlucci, Rogerio Sampaio.
Referendo para o Espaço Económico Europeu
Em 1991 o povo suíço foi chamado a votar
para a adesão ao espaço económico
Europeu. A expectativa dos imigrante era
enorme, porque a vitória nesse Referendo,
significaria também alteração do estatuo
sazonal, previsto no pacote Eurolex.
s partidos da direita, fizeram uma
campanha de calúnias e mentiras,
alegando que à entrada para o espaço económico europeu era sinónimo da
perda da neutralidade, invasão de estrangeiros e da criminalidade, o que criou pânico no
povo levando-os a votar contra a entrada
para o EEE.
Perdida a batalha o Governo consciente da
necessidade acompanhar o motor da Europa
sentiu necessidade de procurar através do
acordo bilateral com a União Europeia mecanismos para superar a complicada decisão
popular no referendo.
Foram vários anos de negociações difíceis,
até a conclusão do acordo bilateral, que
O
entrou em vigor em 2001.
O acordo Bilateral entre a União Europeia e
a Suiça que entrou em vigor em 2001, veio
repor uma parte da legalidade. A livre circulação de pessoas e o reagrupamento familiar,
foram as medidas mais importantes.
O fim do estatuto sazonal e a consequente
reagrupamento familiar e mobilidade territorial
e uma ligeira mudança na política de imigração, devolveu as famílias imigradas uma nova
esperança. A vida em comum e a possibilidade dos pais participar na educação dos filhos,
proporcionou uma nova forma de encararem a
imigração. Sinais evidentes são cada vez
mais o número de imigrantes que compram
casas e penam em organizar a sua vida na
Suiça.
Falta da parte Suiça o reconhecimento e a
aceitação deste novo fenómeno, criando condições para uma verdadeira integração
A livre circulação de pessoas trouxe para a
Suíças enormes vantagens, com a entrada de
quadros superiores, técnicos e o consequente
impacto que teve no crescimento económico
da Suiça. Nisso as opiniões são unânimes.
Quero com estes exemplos demonstrar que
a propaganda de partidos da direita que propagavam uma invasão de estrangeiros,
aumento de criminalidade e a degradação da
identidade e culturas Suiça, não teve nem têm
fundamento.
O povo suíço e os imigrantes têm compartilhado o mesmo espaço de forma harmoniosa e com incontestáveis vantagens para a
Suiça. Um alto responsável da AVS/IV Suiça
mostrava-se satisfeito com a situação do
AVS, graças ao contributo de trabalhadores
estrangeiros.
Como sindicato estamos atentos a todas as
deturpações e abusos que o acordo bilateral
tem sido alvo por algumas entidades com
especial relevo na Migrationsamt (policia de
imigração) de alguns cantões.
Por tudo que foi exposto cima, podemos
concluir que não há razões para que o povo
não vote favoravelmente a ratificação do acordo bilateral no próximo referendo de 8 de
Fevereiro de 2009.
No mundo cada vez mais globalizado não
há lugar para ilhas .
O Reflexo do acordo bilateral na vida das comunidades imigrantes
ara falar da importância dos acordos
bilaterais nas comunidades imigrantes, necessitamos regressar alguns
anos atas, onde os acordos bilaterais eram
somente entre estados, por exemplo,
Portugal – Suiça ou Itália – Suiça.
Foram períodos onde os direitos dos trabalhadores eram regulados consoante a
importância desses países e conforme a perspicácia negocial de cada um. (por exemplo
a transferência de contributo AVS exclusivo
para trabalhadores italianos).
Foram tempos difíceis para os trabalhado-
P
res imigrados em especial para os trabalhadores sazonais. O famoso estatuto sazonal que
os sindicatos, associações de imigrantes,
como ACLI, federação das associações portuguesas, a EKA, etc combateram durante
vários anos, era um instrumento que a Suiça
utilizava como o seu barómetro, para regular a
vida económica e do emprego. Sempre que
necessitava de mão-de-obra aumentava o
contingente e sempre que dele não necessitava, reduzia o contingente, criando desemprego nos países de origem desses trabalhadores. Este procedimento foi gerido com mãos
de ferro durante muitos anos apesar da característica desumana, injusta e discriminatória.
Esse estatuto sazonal tinha uma influência
negativa na vida dos imigrantes e suas famílias. O sistema de 9 meses de trabalho e três
meses de regresso obrigatório ao país de
origem, levou a um desagregamento familiar, não permitindo as famílias terem projectos futuros. Muitos filhos cresceram sem os
pais e muitas viviam esposas sem os maridos, além de muitos casamentos destroçados, porque o reagrupamento familiar não
era permitido antes da obtenção do permi B.
GIORNALE APERTO
18 dicembre 2008
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LE DOMANDE DEI LETTORI
Come districarsi nei meandri burocratici?
Egregi Signori,
mi rivolgo a voi per essere aiutato perché da
solo non sono riuscito ad avere dall’INPS quanto dovutomi. Mia mamma è deceduta nel 2004
senza poter riscuotere la pensione di vedovanza di mio padre deceduto 9 mesi prima.
L’importo da riscuotere era di ca. 6.000 Euro, da
dividere in tre figli.
Le mie sorelle residenti in Italia hanno già
riscosso la loro parte, mentre io dopo diverse
telefonate e lettere raccomandate sono ancora
ad aspettare, aiutatemi per favore. Mario V.
D
R
Gentile signor Mario,
le difficoltà da lei incontrate per avere quanto
le spetta sono assurde. Purtroppo la burocrazia
ha il dono di rendere difficile ciò che è semplice.
Come Patronato ACLI, siamo ben lieti di
patrocinare la sua pratica al fine di farle ottenere quanto dovutogli. La preghiamo di passare
dai nostri uffici per firmare il mandato.
Antonio Cartolano
Coordinatore patronato ACLI Svizzera
Il patronato
ACLI augura a
tutti i lettori di
trascorrere un
Santo Natale
nella pace e
nella gioia.
Uffici del Patronato ACLI nel Cantone Ticino:
Lugano, v. S. Balestra n° 19, tel 091.9239716
Bellinzona, via G. Motta n° 3, tel 091.8254379
Biasca, via Pini n° 9, tel 091.8622332
Giubiasco, v. Berta 22 (c/o Casa Parrocchiale
ogni mercoledì dalle ore 10 alle 12)
Locarno, via A. Nessi n° 22 A, tel
091.7522309 (tutti i giovedì)
Chiasso, C. S. Gottardo n° 48, tel
091.6900247 (solo il martedì pomeriggio).
pleanno a uno dei pionieri della sezione
Metallurgici di Locarno.
Condoglianze
l a Francesco Ascione, socio segretariato del
Luganese, e familiari tutti, per la scomparsa
della cara moglie Rosaria.
lalla moglie Elena ai figli Giovanni e Adriano,
ai parenti tutti, per la perdita del loro caro congiunto Ermanno De Vittori.
la Roberto Scuncio, socio settore Ospedali, e
familiari tutti, per la prematura perdita della
cara mamma Esterina.
lai figli, al genero Sergio Intraina, socio settore Autotrasporti, e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Lucia Marinelli
ved. Scroccarello.
l alla figlia Clara, collega del segr. cantonale,
alle sorelle Olga, Giuseppina e Gabriella, ai
cognati Angelo, Otto e Berta, ai parenti tutti, per
la scomparsa della loro cara congiunta Ebe.
lal marito Carmelo Mazza, socio Tre Valli, al
figlio Patrick, ai parenti tutti, per la prematura
perdita della cara moglie e mamma Sonja.
lai parenti tutti per la scomparsa del loro caro
congiunto Ambrogio Longoni, socio AAPI
sezione Tre Valli.
l ad Enrico Pusterla, membro del Consiglio
esecutivo OCST e presidente cantonale dei
dipendenti dello Stato, e familiari tutti, per la
scomparsa del suocero Giorgio Balardi.
l a Federico Murà di Cadegliano Viconago,
socio settore Edile, e familiari tutti, per la prematura scomparsa del papà Luigi, fedele
associato segretariato di Mendrisio.
la Giuseppina Zappa di Riva San Vitale, socia
sezione AAPI Mendrisio, e familiari, per la
scomparsa del fratello Gottardo Vassalli.
l a Letizia Caldelari di Rancate, socia AAPI
Mendrisio, e familiari, per la scomparsa della
cara sorella.
l a Mauro Luisoni di San Pietro, socio segr.
Mendrisio, e familiari tutti, per la morte della
mamma Agnese.
lai parenti tutti per la perdita del caro Mercurio
Mortati, socio Regione Tre Valli.
l alla mamma Lidia, alla moglie Delia, ai figli
Danilo, Laura, Sara, Elena e Silvia, al fratello
Pier Antonio, socio Luganese, alle sorelle
Barbara e Carla, ai familiari tutti, per la prematura scomparsa del loro caro Romano Invernizzi,
socio settore Metallurgia.
la Eugenio Pesenti, socio prepensionati PEAN
segretariato Locarno, e familiari tutti, per la
scomparsa, in Italia, della cara sorella Maria.
lalla moglie Mariuccia, ai figli Flavio, collega al
segretariato del Sopraceneri, Renato, Carlo e
Luca, alla sorella Graziella, e parenti tutti, per la
scomparsa del loro caro Delio De Cristophoris.
l a
Stani Galante, socio Autorimesse segr.
Sopraceneri, per la morte del suocero Bernardo
Ferroni.
l a Rosy Crescini-Gigante, socia Dip. COOP,
segr. Sopraceneri, per la morte del padre Luigi
Crescini.
l a Katia Vosti, socia sezione Ospedali, segr.
Sopraceneri, per la morte del suocero Vosti
Clemente.
l a Fernando Poncini, socio AAPI Locarno, per
la morte della cara moglie Giovannina.
la Teresita Vassena, socia AAPI Locarno, per la
morte del marito Mirko.
l a Ivan Terzi, socio Edilizia, segr. Sopraceneri,
per la morte della nonna Bice.
In memoria l a vent’anni dalla scomparsa, 3
dicembre 1988, ricordiamo con affetto Claudio
Pozzi, collega al segretariato di Mendrisio.
VITA NOSTRA
Auguri
l a Mariangela e Luigi
Rotta di Camorino, fedeli soci OCST, che lo
scorso 10 dicembre, in
splendida forma, attorniati da figli, nipoti, parenti e amici, hanno festeggiato l’invidiabile traguardo delle nozze d’oro.
Felicitazioni
la Filippo Pignatiello, socio del Luganese, e a
Giuseppina, per la nascita di Giorgia, con gli
auguri di ogni bene accanto al fratellino
Lorenzo, al nonno Salvatore Clemente, fedele
socio, alla nonna Marialuce e parenti tutti.
la Eugenio Pedrotti di Casasco Intelvi, socio settore Granito, e alla moglie Elena, per la nascita
di Giacomo, con tanti auguri, tra le coccole dei
nonni e della bisnonna Francesca.
l a Francesco Marzella, socio Metallurgia, e a
Lara, per la nascita di Fabio. Auguri anche al
nonno Mario, socio e membro commissione
aziendale della Synthes-Mezzovico, e consorte.
l a Daniele Bottinelli di Besano, socio segr.
Mendrisio, alla moglie Ivana e alla sorellina
Martina, per la nascita di Letizia, alla quale
auguriamo ogni bene.
l a Matteo Gerosa, collega al segretariato di
Mendrisio, alla moglie Marcella, alle sorelline
Giulia e Emma, per la nascita di Linda, alla
quale auguriamo un futuro sereno.
l ai genitori Gianpiero Cola, socio settore
Vendita, e Serena Efrem Moschen, socia ATAF,
allo zio Christian, socio settore Edile, per la
nascita di Tommaso, con l’augurio di ogni bene.
la Bruno Nessi, apprezzato primo presidente
dell’Associazione Anziani Pensionati e Invalidi
OCST Sezione di Locarno, che il 19 dicembre
festeggia in ottima forma i 92 anni. Buon com-
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
Segretaria di redazione: Maurizia Conti
tel. 0919211551
fax 0919242471
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Membri
Carla Albertoli, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti,
Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani,
Flavio Ugazzi
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Nando Ceruso, Renato Ricciardi
Segretari regionali
Lugano
Dario Tettamanti
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Paolo Locatelli
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
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18 dicembre 2008