lavoro Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese 5 giugno 2014 - Anno LXXXIX - N.10 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano pagina 3 Prossimo numero: 26 giugno 2014 Scalpellini Mobilitazione allo sciopero pagina 4 Salari in euro Il Tribunale d’Appello dà ragione all’OCST pagina 7 Lavoro e salute Aumenta lo squilibrio tra lavoro e riposo pagine 8-9 Stress lavorativo È possibile prevenirlo? pagina 2-3 pagine 11 Legge sulle aperture dei negozi Una soluzione sbilanciata Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano Tel. 091 921 15 51 - Fax 091 924 24 71 - [email protected] - www.ocst.com 2 Sindacato Attualità 5 giugno 2014 il Lavoro Legge sulle aperture dei negozi Una soluzione sbilanciata Il progetto di legge cantonale sugli orari di apertura dei negozi approda dopo non poche vicissitudini in Gran Consiglio. Partito con il corretto intento di conferire linearità e coerenza a una regolamentazione legale ormai datata e disordinata, tenendo nel contempo presente la necessità sociale di tutelare adeguatamente il personale di vendita, l’esercizio si è poi sfilacciato nel tempo e negli intendimenti tanto da offrire oggi un prodotto che si presta a riserve e obiezioni decisive. MEINRADO ROBBIANI Una scelta di tempo errata Già la scelta dei tempi, che punta a sottoporre al Gran Consiglio il progetto di legge entro l’estate, lascia trasparire, dopo un iter segnato da ripetute interruzioni e rinvii, un’accelerazione dell’ultima ora poco sensata. Si viene infatti a collocarsi su un binario temporale inutilmente sfasato rispetto ai paralleli processi legislativi che sono stati nel frattempo avviati sul piano federale. Dopo avere accolto la mozione Lombardi, le Camere federali dovranno pronunciarsi prossimamente sul progetto di legge che autorizza su scala nazionale l’apertura dei negozi fino alle ore 20 in settimana e alle 19 al sabato. Il Messaggio del Consiglio federale è attualmente in fase di consultazione. Essendo stata accolta la mozione Abate, è pure in fase di elaborazione una modifica dell’Ordinanza della legge sul lavoro che riguarda i negozi delle zone turistiche e in particolare le realtà commerciali come il Fox Town. L’esito di questi due iter legislativi si sovrappone e influisce su due norme cruciali del progetto di legge cantonale. Appare perciò poco razionale anticiparne di poco l’adozione, con la probabile necessità di correggere in tempi ravvicinati la legge cantonale (in particolare i limiti di apertura in settimana e al sabato). Un quadro sbilanciato Dal profilo sindacale l’aspetto più decisivo risiede nell’assenza di un parallelo accordo contrattuale con i commercianti, che fissi le condizioni di lavoro del personale e che consenta di gestire congiuntamente gli effetti sul personale esercitati dal nuovo perimetro degli orari di apertura. Malgrado ripetuti tentativi, non è stato finora possibile costruire un’intesa tra le parti sociali. A ostacolarla sono meno le questioni di natura materiale quanto piuttosto la carente disponibilità dei commercianti a varare un contratto collettivo e la debole rappresentatività effettiva delle associazioni padronali. Per l’OCST un accordo tra le parti sociali è un tassello irrinunciabile. Tra gli argomenti che concorrono ad avvalorarlo ne spiccano due, il primo di natura materiale e l’altro di carattere organizzativo. Non può infatti essere scordato che: le condizioni di lavoro e retributive nel settore sono generalmente modeste. Subiscono inoltre acute pressioni indotte in particolare dalla libera circolazione. Non è fortuito che il Consiglio di Stato si è visto costretto a promulgare un contratto normale di lavoro per i negozi fino a 10 dipendenti in modo da combattere il dumping salariale comprovato dalla Commissione tripartita; estendendo i limiti delle aperture si incentivano ulteriormente le formule di impiego flessibile del personale. Il tempo di lavoro tenderà a essere maggiormente spezzettato nel corso della giornata, così da non dovere aumentare l’organico del personale ma da poterlo impiegare nei momenti di maggiore afflusso di clientela. Di riflesso tenderà anche a incrementarsi il lavoro su chiamata. La prevalenza nel commercio di manodopera femminile, che abbina sovente l’attività professionale con i compiti educativi, comporterà un impatto sfavorevole sulla sua vita personale e familiare. Un contratto collettivo di lavoro consente alle parti sociali, da un lato, di fissare e controllare il rispetto delle condizioni minime di lavoro come pure, dall’altro, di vigilare su un’organizzazione dei tempi di lavoro compatibile con la vita individuale e familiare del personale. tire questa funzione. Disponibilità ma… L’OCST non ha mai frapposto un muro invalicabile alla discussione sul tema degli orari di apertura dei negozi. Aspetti quali: le valutazioni di tipo economico e occupazionale (in particolare: trarre vantaggio dalla presenza di clientela turistica e transfrontaliera); il cambiamento dei bisogni e delle attese dei consumatori (l’attività professionale di entrambi i coniugi impone nuovi momenti dove effettuare gli acquisti); l’evoluzione del concetto di consumo (il consumo diventa uno dei modi di trascorrere il tempo libero); sono difficilmente eludibili, pena lo scollamento rispetto a una realtà in evoluzione. Nel farlo occorre tuttavia soppesare anche la posizione del personale di vendita e le ricadute più ampie sul modo di organizzare la vita collettiva. La regolazione degli orari di apertura dei negozi non può perciò essere dissociata dall’approfondimento e dalla presa a carico del suo impatto complessivo. La domenica sotto tiro È il caso in particolare per l’impatto sulla domenica, giorno emblematico di riposo. Oltre a una assente considerazione degli effetti sul personale di vendita, il progetto di legge apre segnatamente le porte a una eccessiva liberalizzazione degli orari durante le domeniche. Un necessario riequilibrio Una soluzione equilibrata impone cioè che la maggiore estensione delle aperture dei negozi I n s e r z i o n e sia bilanciata da un parallelo rafforzamento degli strumenti di gestione del nuovo quadro legale. L’adempimento di questa FONDAZIONE TICINESE condizione è inscindibile dal coinvolgimento e dalla PER IL 2° PILASTRO responsabilizzazione delVia Morée 3 – CP 1344 le parti sociali, che devono regolare l’impiego del 6850 MENDRISIO- Stazione personale all’interno del nuovo contesto legale in L’altra cassa pensioni modo da evitare il peggioramento delle sue condial servizio delle piccole e medie zioni di lavoro e di vita. Imprese Ticinesi Il Gran Consiglio si appresta al contrario a fare Costi amministrativi solo lo 0.5% un passo senza avanzare anche l’altro piede. Ne sui salari assicurati esce una soluzione inevitabilmente sbilanciata Telefono: 091 922 20 24 e incompleta. Né l’inserimento nella legge di una Telefax: 091 923 21 29 Commissione consultiva, dalle competenze molto Sito web: www.ftp2p.ch limitate, riesce a coprire E-mail: [email protected] questa esigenza di pilotaggio e di bilanciamento. Solo una struttura articoBilancio tecnico al 30.09.2013: 111.46% lata di collaborazione tra le parti sociali può garan- Sindacato Attualità 5 giugno 2014 il Lavoro Nelle località turistiche, nelle località di confine e nelle stazioni di benzina, i negozi inferiori a 200 mq nel primo caso e a 120 mq negli altri due potranno rimanere aperti fino alle ore 22.30 non solo durante la settimana ma anche alla domenica. La collocazione geografica e le caratteristiche del Cantone (regione turistica e di confine) inducono comprensibilmente a cogliere le opportunità offerte da questa duplice clientela (turisti e residenti d’oltre confine). Se per i consumatori locali l’ampliamento degli orari di apertura dei negozi non sfocia in un aumento degli acquisti poiché il reddito a loro disposizione non muta, queste due clientele offrono al contrario la possibilità di accrescere la cifra d’affari complessiva del commercio. Nel favorire l’aggancio di questi due gruppi non possono tuttavia essere ignorati i valori e gli interessi che possono essere toccati o persino lesi dal prolungamento degli orari d’apertura. È tangibilmente il caso per la domenica. Il progetto di legge si sbilancia in questa direzione non soppesando e considerando a sufficienza l’opportuna tutela della natura religiosa e sociale della domenica. Ogni collettività necessita – e ha interesse a preservare – tempi sociali che non soggiacciano a criteri e regole di mercato. Aperture e concorrenzialità Il progetto di legge intravvede nelle aperture prolungate un auspicabile antidoto alla consistente fuga di consumatori verso i centri commerciali d’oltre confine. L’obiettivo può essere condiviso. Va tuttavia tenuto presente che il trasferimento di acquisti oltre frontiera è riconducibile in massima parte alle differenze di prezzo, peraltro acuite dal rapporto valutario sfavorevole al franco svizzero, e non tanto – a eccezione di alcuni casi puntuali – alle diverse aperture dei negozi. Un ulteriore impegno per avvicinare il prezzo di numerosi prodotti alle medie europee eserciterebbe un effetto ben più incisivo del prolungamento degli orari di apertura dei negozi. L’ Mobilitazione allo sciopero L’ Conclusione Oltre alla trascurata congruenza temporale rispetto alla legislazione federale, l’OCST sollecita perciò il Gran Consiglio: ad attendere l’esito degli iter legislativi federali (mozione Lombardi e mozione Abate) in modo da considerarli nella formulazione della legge cantonale; a condizionare la messa in vigore della futura legge all’adozione di un accordo tra le parti sociali che garantisca un’adeguata tutela del personale di vendita sia dal profilo delle condizioni retributive di lavoro, sia da quello della distribuzione temporale dell’attività; a meglio salvaguardare il riposo domenicale e serale. È auspicabile che la fretta di condurre in porto il progetto di legge (non da ultimo per anticipare il termine della legislatura) non sia di ostacolo a una valutazione sufficientemente soppesata del testo legislativo e dei suoi rilevanti addentellati. Il Gran Consiglio prende tempo oggi… per non perdere tempo domani attesa decisione sul progetto di Legge sull’apertura dei negozi costituisce, ma solamente nell’apparenza, un’ulteriore volontà di non decidere. In questo caso però, il rinvio del dibattito del 2 giugno non può che sortire qualcosa di meglio di ciò che il Consiglio di Stato auspicava nel suo progetto di Legge: il Messaggio ritorna infatti alla commissione della Gestione con il compito di verificare se è possibile un ancoraggio della Legge sull’apertura dei negozi (norma di polizia) con un Contratto collettivo di lavoro per il settore della vendita, decretato di obbligatorietà cantonale. In buona sostanza, si tratta ora di esaminare se la subordinazione dell’entrata in vigore della nuova Legge sia compatibile con l’ineluttabile necessità di regolare il mercato del lavoro con norme contrattuali concordate e condivise dai partner sociali, sulla scia di un modus operandi Scalpellini PAOLO LOCATELLI Progetto di Legge sull’apertura dei negozi PAOLO LOCATELLI 3 che ha fatto breccia nel cantone di Neuchâtel. L’OCST, negli scorsi giorni, aveva definito come il «semplice passaggio parlamentare di un progetto di legge» rappresentava «una soluzione incompleta». Con il rinvio del dibattito, l’attenzione è stata finalmente rivolta ai diritti e alle garanzie contrattuali che il personale di vendita chiede da molti anni (ovvero, un CCL settoriale decretato di obbligatorietà cantonale). Si prospettava infatti una soluzione monca che avrebbe nuovamente rinvigorito il dibattito tra associazioni di categoria e sindacati, con il rischio concreto (e assolutamente non necessario) di ritrovarsi tutti assieme in una situazione cristallizzata da «dialogo tra sordi». L’OCST confida per il momento che, dopo tale approfondimento che compete alla commissione della gestione, si possa trovare una soluzione equilibrata e soddisfacente per il commercio ticinese, per le lavoratrici e i lavoratori così come per le varie associazioni di categoria. associazione padronale di categoria ticinese ha lamentato in questi giorni di essere vittima degli appalti generali: le purtroppo famose lastre verdi del NCCL/LAC simboleggiano una volta in più come, mancando di forza contrattuale e agendo come semplici fornitori, la pietra e il granito ticinese siano scarsamente considerati dai committenti pubblici e privati, dai progettisti e dalle imprese generali di costruzione. Un giustificato lamento che poteva tranquillamente essere tradotto in una «azione congiunta AIGT/sindacati». Ma i vertici della stessa AIGT, irriducibili, riconducono il tutto alla «pesantezza del contratto collettivo di lavoro» aggiungendo filippiche come «il costo del lavoro in Italia è pari alla metà e quindi adeguiamoci passivamente a questa realtà». Troppo semplice per essere vero. Ed ecco la fotografia delle prime due settimane di mobilitazione: La contro-informazione Alcuni cavisti continuano, in modo incessante, a martellare i propri collaboratori con frasi del tipo «Attenti lavoratori: lo sciopero in Svizzera è illegale». Forse costoro non hanno ancora letto la Costituzione Federale (art. 28 cpv. 3); Le minaccie di licenziamento Altri cavisti, senza troppi giri di parole, riuniscono i propri lavoratori per comunicare loro «chi partecipa allo sciopero si consideri licenziato»; Le dichiarazioni fuorvianti Affermare, come fanno taluni, «non preoccupatevi, i vostri diritti sono garantiti e non perderete il diritto al pensionamento anticipato a 60 anni» non corrisponde alle loro reali intenzioni. L’AIGT punta apertamente ad uscire dal Contratto Nazionale Mantello dell’edilizia principale e dal relativo contratto collettivo per il pensionamento anticipato (CCL PEAN). Le crepe interne all’AIGT Importanti cavisti della Riviera e della Vallemaggia hanno manifestato il proprio dissenso verso la conduzione personalistica e «a vicolo cieco» del vertice AIGT: si prevedono scintille in occasione dell’assemblea cantonale AIGT indetta il prossimo venerdì 13 giugno 2014. La mobilitazione dei lavoratori in vista dello sciopero previsto attorno la seconda metà di giugno continua quindi in un clima estremamente difficile e condizionato dal nervosismo di una parte delle imprese AIGT. I lavoratori del settore del granito e delle pietre naturali, che conoscono perfettamente la posta in gioco, sapranno rispondere in modo determinato. 4 Sindacato Attualità 5 giugno 2014 il Lavoro Salari in Euro Collaborazione OCST/CISL Il Tribunale d’Appello dà ragione all’OCST Sventata una truffa ai danni di muratori italiani LEONARDO MATASCI MEINRADO ROBBIANI L a decisione della Camera civile dei reclami del Tribunale d’Appello dovrebbe sancire il successo definitivo dell’OCST in una causa riguardante il pagamento dei salari in euro. L’OCST era insorta contro una ditta del Luganese che, malgrado la presenza di salari minimi in franchi fissati da un contratto collettivo, aveva optato per il pagamento dei salari in euro a un tasso sfavorevole ai lavoratori. In concomitanza con l’elevato apprezzamento del franco prodottosi nel corso del 2011, l’azienda aveva iniziato a convertire il salario della manodopera frontaliera a un cambio di 1,42 quando il tasso si attestava attorno all’1,20. Una sentenza convalidata Già condannata dalla prima istanza di giudizio a versare la differenza, la ditta ha interposto reclamo al Tribunale d’Appello che conferma ora e convalida ulteriormente la sentenza iniziale. Il Tribunale ribadisce che, quand’anche l’azienda intendesse versare i salari in euro invece che in franchi, avrebbe dovuto farlo a un tasso corretto. Il cambio imposto dall’azienda era al contrario manifestamente sproporzionato. Come tale, configura un indebito ribaltamento sul lavoratore del rischio di impresa. Per il Tribunale, «il pagamento del salario in un’altra moneta andrebbe fatto al corso del giorno della scadenza» e non sulla base di medie riferite a periodi di lunga durata. Non spetta infatti al lavoratore ma al datore di lavoro «sopportare il rischio d’esercizio dell’impresa dovuto alla variazione dei cambi della moneta». Né può essere ammesso un trattamento differenziato dei lavoratori frontalieri. Secondo l’accordo sulla libera circolazione, i lavoratori stranieri non possono essere trattati diversamente dai dipendenti nazionali per quanto riguarda le condizioni di impiego e in particolare in materia di retribuzioni. Un’auspicata chiarezza Benché la situazione valutaria si sia nel frattempo stabilizzata, grazie in particolare all’intervento della Banca nazionale, questa decisione del Tribunale d’Appello conferisce chiarezza ad una materia che potrebbe riproporsi. Per l’OCST, che si è anche battuta a sostegno del divieto di versare i salari in una moneta estera senza però raggiungere questo obiettivo, le considerazioni e la decisione del Tribunale consentono perlomeno di evitare un impiego abusivo del cambio. È un risultato di particolare valore che il sindacato saluta con soddisfazione. I n occasione della tavola rotonda OCST/ CISL tenutasi a Verbania nel mese di marzo 2014, avente quale tema «Lavoro, diritti, Europa e frontalieri», le parti avevano auspicato una maggiore collaborazione intesa a difendere gli interessi dei numerosi lavoratori che ogni giorno varcano il confine per prestare la propria opera nei diversi rami professionali. Un primo esempio di collaborazione l’abbiamo avuto nella vicenda riguardante l’offerta di lavoro in Olanda che una ditta con sede in Svizzera offriva a lavoratori italiani. I colleghi della CISL ci hanno sottoposto una documentazione che già a una prima lettura è apparsa dubbiosa. In pratica su un sito di offerte di lavoro, www.jobisjob.it, si ricercavano operai edili per cantieri in Olanda. La ditta promotrice di queste attività aveva un recapito in Svizzera, mentre l’attività lavorativa avrebbe dovuto svolgersi in Olanda. Per queste attività di carpentiere, muratore e ferraiolo era promessa una retribuzione di un salario mensile netto di 2’583 €. Per poter accedere alle offerte, bisognava comunque versare un importo di circa 50 € quale costo dei corsi di formazione professionale. Come OCST ci siamo attivati per verificare la veridicità dell’esistenza della «cooperativa» a Basilea e tramite conoscenze personali in Olanda abbiamo pure potuto appurare le relazioni di questo sito nei Paesi Bassi. Le verifiche hanno evidenziato che né a Basilea né in Olanda le attività ventilate erano attive, e non ne esisteva neppure alcuna traccia. A questo punto, da parte dei colleghi della CISL, sono state coinvolte le varie autorità, segnatamente Inps, Ispettorato del lavoro, Digos e Polizia Postale del Piemonte. «Misteriosamente», ma non troppo, sul sito internet di «Jobis Job» sono scomparse la cooperativa edile e le relative offerte di lavoro. Purtroppo quattro persone, spinte dalla grave crisi del settore edile e occupazionale in generale nella vicina Penisola, si sono lasciate tentare da queste promesse e hanno versato in buona fede l’importo, non ricevendo più nessuna indicazione. Se da un lato i danni causati sono stati limitati, dall’altro invitiamo i lavoratori a volerci segnalare simili offerte sospette. CCL Posta transfair deplora la pausa di negoziazione t ransfair prende parte alle negoziazioni con la Posta nel quadro della comunità di negoziazione con syndicom. Martedì 27 maggio il sindacato dei media e della comunicazione ha informato i responsabili della Posta e di transfair che intende sospendere provvisoriamente le negoziazioni e per il momento interrompere i colloqui su un nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL) Posta. transfair si dice dispiaciuto di questa decisione. Dall’estate scorsa, il sindacato intrattiene intense trattative con i responsabili della Posta su un CCL a cui saranno sottoposti più di 40’000 impiegati postali. Su diversi punti sono stati raggiunti già sensibili miglioramenti, mentre per altri c’è ancora la fumata nera. Oltre a ciò, ci sono alcuni temi che a causa della nuova legislazione o dei risultati emersi durante le negoziazioni hanno subito cambiamenti in base alle esigenze del mercato o del datore di lavoro. Durante le trattative transfair ha inoltre definito e segnalato come molto critici diversi altri punti che non hanno trovato il consenso tra i membri interessati. In veste di organo di accompagnamento della delegazione ai negoziati, durante le trattative il team feedback di transfair è stato regolarmente informato in maniera trasparente e oggettiva sui risultati intermedi. In occasione dell’ultima analisi critica svolta all’interno del sindacato sui suddetti risultati, il team feedback di transfair ha preso posizione in maniera chiara e ha segnalato alla delegazione ai negoziati dove a suo avviso urgono miglioramenti. Grazie a questo feedback, transfair avrebbe avuto la possibilità di rispettare il processo e il piano d’azione previsti e nei rimanenti giorni trovare possibili soluzioni che vengono ampiamente condivise e accettate sia dalla base sindacale che dal personale postale. transfair deplora pertanto l’interruzione delle trattative. La sospensione provvisoria delle negoziazioni ci farà arretrare di qualche passo, ma nelle prossime settimane darà alla nostra delegazione ai negoziati anche la possibilità di condurre intensi colloqui con le commissioni interne per poi affrontare a forze unite la tornata finale. Il nostro obiettivo è e rimane un CCL di buona qualità con buone condizioni d’impiego! Come previsto dall’agenda, il team feedback di transfair si riunirà il prossimo 20 giugno per ridiscutere a fondo e prendere le necessarie decisioni sulla propria posizione in base alla nuova situazione e definire l’ulteriore modo di procedere. 5 giugno 2014 il Lavoro Sindacato Sociosanitario 5 News Lotta per il CCL e novità nella formazione continua RENATO RICCIARDI E GIOSUÈ TIROTTA Caso SCuDo: si riapre (forse) la trattativa per il CCL I Municipi di sette Comuni e sei Enti di appoggio associati a SCuDo hanno appoggiato in queste settimane la richiesta dell’OCST di riattivare i contatti con le associazioni sindacali con l’obiettivo di mantenere il contratto collettivo di lavoro per il personale. Durante l’assemblea ordinaria dell’Associazione di cure domiciliari più importante del Cantone tenutasi lo scorso 27 maggio, il presidente Macchi ha informato che il comitato è pronto a intraprendere dei passi per trovare una piattaforma d’intesa con i sindacati che hanno dimostrato di voler collaborare per il mantenimento del CCL. Un’apertura per certi versi imprevista quella del comitato visti i toni accesi che hanno contraddistinto le discussioni nelle due recenti assemblee di SCuDo. Il nostro sindacato è pronto a cogliere questa opportunità nell’interesse dei dipendenti e dei pazienti curati dal Servizio luganese. L’obiettivo del sindacato, ampiamente condiviso da molti interventi durante l’assemblea, è quello di riportare tranquillità e fiducia dentro e fuori il Servizio luganese. L’OCST si impegnerà – quando dovessero riprendere gli incontri di trattativa – prima di tutto per mantenere il CCL e per proporre altre iniziative con lo scopo di valorizzare il personale in questo particolare e importante ambito curante. Confermato il CCL per il reparto di anestesia del gruppo Genolier Dopo il passaggio dei dipendenti del reparto anestesia della Clinica Ars Medica di Grave- sano, anche il personale dello stesso reparto della Clinica Sant’Anna di Sorengo sono stati assorbiti dalla società Hospita Suisse SA, diretta dal Dr. Camponovo. Con questo trasferimento, tutti i diritti e le condizioni contrattuali dei dipendenti sono stati salvaguardati, in quanto Hospita Suisse SA in accordo con il sindacato OCST ha accettato la proposta di firmare e quindi di aderire al contratto collettivo delle cliniche. Il risultato ottenuto è segno di una buona collaborazione tra il Sindacato e le Direzioni, che si sono dimostrate aperte alle discussioni, per trovare un compromesso adeguato per il bene del personale. ORL: via alla formazione sulla comunicazione La Commissione paritetica dell’EOC ha dato il via libera al contributo finanziario per il progetto di formazione proposto dal nostro sindacato alla Commissione interna dell’Ospedale regionale di Lugano. Si tratta dell’avvio di un intervento formativo che coinvolgerà membri e supplenti della Commissione del personale sul clima e sulla comunicazione in ospedale. Lo scopo è di agire in modo complementare agli interventi su questi temi promossi dall’Ente ospedaliero. Un altro punto di riferimento da cui partire sono i risultati dell’indagine sulla soddisfazione del personale resi noti recentemente e che hanno evidenziato alcune criticità relative alla comunicazione interna e alle relazioni tra i quadri e il personale dell’Ente. L’obiettivo del corso è di indagare l’esperienza dei rappresentanti del personale in Commissione e di provare a formulare proposte di miglioramento. Il corso prenderà avvio in settembre e sarà condotto da Stefano Gheno, psicologo del lavo- ro e docente all’Università Cattolica di Milano e Chiara Piccini, collaboratrice scientifica all’USI e ricercatrice nel campo della comunicazione sanitaria. Se i risultati saranno positivi il corso potrà essere proposto anche negli altri ospedali. Modello per la formazione continua nelle professioni medico-tecniche EOC Dopo l’entrata in vigore del nuovo ROC EOC all’inizio dell’anno, si è messo al lavoro il gruppo dei rappresentanti EOC, professioni medico-tecniche e sindacati per elaborare un modello per il riconoscimento della formazione post-diploma nelle professioni medico-tecniche. Come si ricorderà nel nuovo contratto di lavoro è stata introdotta una modifica della classificazione salariale di queste funzioni prevedendo, come già accade per le professioni infermieristiche, un avanzamento di classe per chi ha svolto una formazione DAS SUP (o equivalente) e un’altra classe di stipendio nel caso di un diploma MAS SUP (o equivalente). Il modello comprenderà anche una procedura di riconoscimento interno delle formazioni ottenute in passato dai collaboratori attivi in queste professioni nell’Ente. Il lavoro dovrebbe concludersi nei prossimi mesi ed è naturalmente prevista un’informazione a ciascun dipendente interessato. Sempre in tema di formazione, la Commissione paritetica cantonale ha deciso di adeguare il sussidio per la tassa d’iscrizione ai corsi di aggiornamento e di perfezionamento professionale a partire dal prossimo 1° luglio: il contributo sarà pari al 30 % della tassa d’iscrizione fino a un massimo di 500 franchi per persona. Costituita la Commissione Interna della Clinica di Novaggio In data 22 maggio è stata costituita la commissione interna del personale della Clinica di Novaggio. Qui di seguito gli eletti e i rispettivi ruoli: • Presidente: Fantoni Matteo • Vicepresidente: Künzle Alexander • Segretaria: Sara Albisetti Banchelli • Membri: Poretti Pietro, Schärer Daniel, Galasso-Walder Wally, Corumlu Fikret • Supplenti: Manzo Pasquale, Berva Manuela, Franti Gianfranco, Morabito Yasmine, Lehmann Heidi A tutti gli eletti l’OCST augura un buon lavoro. Nuova Pianificazione ospedaliera Nei giorni scorsi sono stati presentati due documenti importanti riguardanti il settore ospedaliero: il messaggio del Consiglio di Stato sulla nuova Pianificazione ospedaliera e il rendiconto 2013 dell’EOC. Entrambi sono disponibili sul sito http://sociosanitario.ocst.com. 6 Sindacato Attualità 5 giugno 2014 il Lavoro Comitato edili del Luganese No ai lavoratori «classificati» MARCO ROCCA I l 20 maggio scorso presso la sede OCST di Lamone si è riunito il comitato sezionale degli edili del Luganese a cui hanno partecipato cinquanta fedelissimi delegati del settore. La discussione si è concentrata sulla situazione attuale del settore. L’intervento del Responsabile cantonale dell’edilizia Paolo Locatelli ha permesso di entrare nel dettaglio di diverse tematiche legate alla conclusione delle trattative 2013/2014 del settore. Insieme ai delegati si sono potuti trovare alcuni spunti, in particolare come migliorare l’attività sindacale nei cantieri in ambito di sicurezza e rafforzamento di coesione tra lavoratori. Emerge sempre più spesso che vi sono lavoratori di «serie a» e di «serie b» come ad esempio i lavoratori precari assunti tramite le agenzie interinali che lavorano secondo una logica di job on call (oggi ho bisogno di te domani no). Questa situazione, purtroppo, crea tra i lavoratori un clima di divisione che comporta mancanza di fiducia reciproca, soprattutto in ambito di sicurezza. L’affiatamento di una squadra, specialmente nei lavori di costruzio- ne, rumorosi, con condizioni a volte pericolose preoccupazione maggiore che emerge è che puó essere strategica per evitare eventuali in- l’occupazione a tempo fisso possa diventare fortuni, in quanto il legame con il collega di la- l’assistenzialismo. Il sindacato OCST rimane vigile e sensibile a voro è fondamentale e si conquista dopo anni queste situazioni e insieme ai propri delegati di collaborazione. Oggi purtroppo diversi lavoratori non sanno si impegna quotidianamente a sostenere una con chi lavoreranno domani mattina. Al lavo- campagna di integrazione tra i lavoratori di ratore precario si aggiungono altri problemi, «serie a» e «serie b». quali l’integrazione che si ripercuote anche nella vita sociale dove si rischia di essere emarginati, con una nebbia che offusca la mente, le idee, i sogni e non permette di vivere appieno ma diventa una mera sopravvivenza. Infatti tanti lavoratori sono costretti a rinunciare non solo ai propri sogni ma anche a cose essenziali, a una vita normale, ad esempio un mutuo, un contratto d’affitto, l’iscrizione a una scuola per i figli o addirittura rinunciare a fondare una famiglia. Tutti i giorni il sindacato è confrontato con queste realtà in quanto Per l’OCST erano presenti, da sinistra: Andrea Puglia, Paolo Locatelil lavoratore sempre più spesso li, Marco Rocca, Carlo Noghera e Francesco Ciccarelli non trova risposte altrove. La Edilizia e rami affini Edilizia e rami affini A Faido la tradizionale festa familiare Assemblea annuale del Sopraceneri I lavoratori dell’edilizia e rami affini, unitamente ai familiari sono cordialmente invitati alla festa cantonale che si svolgerà domenica 6 luglio a Faido, Zona Pineta - Piumogna. Programma: ore 11.00 ritrovo a Faido, zona Pineta (vicino alla cascata della Piumogna) ore 11.30 S. Messa da campo ore 12.00 pranzo servito ai tavoli, ricca grigliata mista con contorni, formaggio, torte, caffè, bibite (vino, birra, acque minerali, gassose). Intrattenimento musicale. Ore 16.00 chiusura della manifestazione. Sarà chiesta una partecipazione di Fr. 10.- per persona e sarà rilasciato un buono per il pranzo. Come arrivare: Uscita autostradale a Faido/Chiggiogna, pro- cedere verso Faido (il parcheggio sarà segnalato a partire dalla piazza Stefano Franscini, in centro a Faido). Vi aspettiamo numerosi per trascorrere insieme una piacevole domenica in questo incantevole angolo del Ticino. Info e iscrizioni: Per ragioni organizzative, è fatto cortese obbligo d’iscrizione telefonando al Segretariato OCST Regione Tre Valli, entro venerdì 20 giugno. Telefono: 091 873 01 20 In caso di cattivo tempo, la manifestazione sarà annullata. In caso di tempo incerto, chiamare Giancarlo Nicoli, 079 835 13 40. M ercoledì 11 giugno 2014 alle ore 18.30 presso il Ristorante Nuova Pergola Quartino si terrà l’annuale assemblea Edilizia e rami affini del Sopraceneri, con il seguente ordine del giorno: apertura dei lavori e saluto del presidente sezionale saluto del segretario Regionale nuove disposizioni contrattuali – relatore Paolo Locatelli, Responsabile cantonale OCST per l’edilizia e rami affini onore ai fedelissimi eventuali Al termine dei lavori seguirà la cena in comune offerta dal segretariato. Per ragioni organizzative invitiamo i partecipanti a volersi annunciare telefonicamente presso la sede OCST di Locarno tel. 091 751 30 52 oppure presso la sede OCST di Bellinzona tel. 091 821 41 51. 5 giugno 2014 il Lavoro Sindacato Attualità 7 Travail.Suisse, lavoro e salute Sempre più squilibrio tra lavoro e riposo La manodopera svizzera è estremamente flessibile e apporta un importante contributo alle prestazioni del mercato del lavoro e dell’economia svizzera. Ma parallelamente, i carichi non cessano di aumentare nel mondo del lavoro; l’aumento della produttività e il carico del lavoro si aggiungono alla pressione che si esercita sui lavoratori. Per Travail.Suisse, l’organizzazione mantello dei lavoratori, è chiaro che l’equilibrio tra lavoro e riposo si deteriora sempre di più. I problemi di salute che colpiscono gli interessati e i costi elevati per la società sono la conseguenza logica di questo squilibrio. Evoluzione delle ore supplementari dal 2005 al 2011 (in milioni di ore). GABRIEL FISCHER* N egli ultimi trent’anni il mondo del lavoro ha conosciuto dei grandi cambiamenti. Pressione del tempo, carico di lavoro, esecuzione simultanea di diversi compiti («multitasking»), interruzioni incessanti dovute a chiamate telefoniche e ai messaggi di posta elettronica, così come la cancellazione di frontiere chiare tra lavoro e tempo libero generano pressione e stress nei lavoratori. Inoltre, il mercato del lavoro in Svizzera è caratterizzato da lunghi orari di lavoro, numerose ore supplementari e da lunghi tragitti casa-lavoro. Lunghi orari di lavoro e grande impegno dei lavoratori La diminuzione degli orari di lavoro è stata a lungo una delle maggiori rivendicazioni dei sindacati. Si trattava allora di proteggere la salute dei lavoratori, di migliorare la loro qualità di vita e, durante i periodi di crescente disoccupazione, di assicurare la sicurezza d’impiego. In Svizzera, la riduzione degli orari ha perso di Grafico messo a punto da Travail.Suisse. Fonte dei dati: Statistica dell’impiego UST 2013 & SVOLTA) slancio. Dal 1967 il tempo di lavoro legale per la maggior parte dei lavoratori si è innalzato a 45 ore settimanali e nulla è cambiato in seguito. Le cifre dell’Ufficio federale di statistica (UST) mostrano che tra il 1990 e il 2009 in Svizzera è stata registrata solo una piccola riduzione di 0.5 ore di lavoro settimanali. Confrontandoli con l’Europa, gli orari in Svizzera sono superiori alla media. In uno studio su scala europea, la media delle ore di lavoro settimanale in Svizzera nel 2010 (per i posti a tempo pieno) era di 44,3 ore di lavoro settimanale, mentre in Europa era di 42,5 ore e pure inferiore nei paesi limitrofi alla Svizzera. Ai lunghi orari di lavoro che conoscono i salariati in Svizzera si aggiungono dei tempi di tragitto casa-lavoro più lunghi della media. Nella media europea quel tragitto dura 40 minuti, in Svizzera richiede 10 minuti in più. Dal 2005 il tempo medio impiegato per recarsi al lavoro è aumentato di quasi 13 minuti. Per quanto concerne le ore supplementari effettuate dai lavoratori svizzeri, si constata un aumento crescente (vedi grafico). Nel 2011, ce ne sono state 219 milioni, che corrisponde a 113’000 impieghi a tempo pieno. L’UST comunica un aumento delle ore supplementari del 15% pro capite dal 2002. Sovraccarico di lavoro e stress costano caro Orari lunghi, lunghi tragitti casa-lavoro, numerose ore supplementari, tutti questi fattori si sommano fino a esercitare un sovraccarico importante, che è all’origine di stress e problemi di salute nei lavoratori. In uno studio della Segreteria di Stato dell’economia (SECO), l’11% dei salariati dichiara di vedere un legame tra gli orari pesanti e i loro problemi di salute. Lo stress al lavoro non è più solo una manifestazione marginale, ma un fenomeno largamente diffuso. Circa un terzo dei salariati in Svizzera si sente stressato spesso o molto spesso. Si tratta del 30% in più rispetto a 10 anni fa. In futuro, lo stress diventerà quindi uno dei principali mali del lavoro. La SUVA, per esempio, parte dal principio che da qui al 2030 le malattie psichiche e neurologiche aumenteranno del 50%. Questo significa soprattutto che il numero di malattie psichiche causate dal lavoro sorpasserà quello delle malattie fisiche. Lo stress cronico, e non più l’influenza, sarà il responsabile della maggior parte delle assenze dal lavoro. Per una persona che non può adattarsi alle costrizioni di tempo e di produttività è difficile imporsi con successo sul mercato del lavoro. La maggior parte delle persone si adatta apparentemente senza contestare l’affaticamento e lo stress, ma alla lunga soffre sempre di più di sintomi morbosi come disturbi del sonno, dolori cronici, problemi cardiaci e circolatori, burnout. Le conseguenze per gli interessati e le loro famiglie sono pesanti e lo sono pure per la società, poiché i costi economici dello stress si elevano a 10 miliardi di franchi all’anno. Lo stress è inoltre un fattore scatenante di classiche manifestazioni di logoramento che contribuiscono al fatto che oggigiorno un terzo dei lavoratori non lavora fino all’età legale di pensionamento, ma lasciano il percorso del lavoro anticipatamente per ragioni di salute. Questo problema si porrà con sempre più intensità, se si considera l’evoluzione demografica, l’invecchiamento dei lavoratori attivi e la mancanza di manodopera che vi è legata. *Responsabile della politica economica, Travail.Suisse Traduzione Georgia Ertz 8 Sindacato Approfondimento 5 giugno 2014 il Lavoro Lavoro e salute È possibile prevenire lo stress? Nell’ultimo numero del nostro giornale vi abbiamo parlato delle cause dello stress e di una ricerca della Seco che cercava di quantificare il fenomeno tra la popolazione attiva in Svizzera. In questa edizione, proseguendo il cammino intrapreso, vi parliamo delle conseguenze che lo stress può generare e su come, teoricamente, prevenirlo. Le conseguenze dello stress La soddisfazione al lavoro rappresenta un aspetto parziale della soddisfazione in generale. Secondo gli studi, la soddisfazione sul posto di lavoro è correlata soprattutto con le condizioni di lavoro, con il rendimento professionale e con la sensazione di appartenenza all’azienda per cui si lavora. L’insoddisfazione per il lavoro o per le condizioni di lavoro può ridurre il rendimento professionale, far sì che la persona si assenti dal lavoro o si dimetta. Secondo la Seco solo un 10% della popolazione attiva risulta non molto/per niente soddisfatto delle condizioni di lavoro. Stato generale di salute e problemi di salute Sebbene possano dipendere da condizioni di lavoro insoddisfacenti (che generano stress), in una prospettiva globale i problemi di salute hanno cause molto eterogenee. Più in generale lo stress può portare a tutta una serie di disturbi, che spesso magari non associamo direttamente allo stress. Qui di seguito elenchiamo i disturbi più comuni. Effetti fisici: • disturbi del sonno • mal di testa • disturbi gastrointestinali • aumento della pressione arteriosa e malattie cardiovascolari. Effetti emotivi: • ansia e irritabilità • depressione • emozioni labili • perdita di concentrazione • mancanza di motivazione • difficoltà con il processo di pensiero • perdita di memoria • scarsa capacità decisionale. Effetti comportamentali • uso improprio o abuso di sostanze (alcol compreso) • riduzione della libido • inadeguatezza di comportamento • isolamento. Assenze per malattie causate dall’attività professionale Secondo il sondaggio della Seco, il 5% delle persone che negli ultimi 12 mesi si sono assentate dal lavoro afferma che i problemi di salute sofferti sono stati causati dall’attività professionale. I giorni di assenza sono correlati positivamente con il timore di perdere il posto di lavoro. Proprio questo potrebbe aver influi- to sulla statistica. La paura di essere licenziati porta spesso a recarsi al lavoro anche se ammalati. Il 47% degli intervistati afferma infatti di essersi recato al lavoro anche se ammalato, di cui il 48% per una durata tra i 4 e i 10 giorni. Sempre dalla ricerca commissionata dalla Seco emerge come le condizioni di lavoro oppressive non siano correlate con i giorni di assenza per malattia causati dall’attività professionale, ma, insieme alla percezione di stress, siano invece correlati al presenzialismo. Non vanno dimenticati coloro che a causa del carico di lavoro decidono di cambiare attività. Il 9% afferma che sarà molto probabile un cambio nel prossimo anno. In questa quota prevalgono le persone appartenenti a una fascia meno elevata dello status socioeconomico. La probabilità di cambiare datore di lavoro nell’arco di un anno è correlata con la percezione di stress e con la sensazione di essere logorato emotivamente. Logicamente, quanto più scarsa è la soddisfazione al lavoro tanto più grande è l’intenzione di cambiare lavoro e viceversa. Ciò significa che le persone che si sentono stressate (o esaurite) sono anche meno soddisfatte e hanno quindi l’intenzione di cambiare datore di lavoro. La prevenzione a livello aziendale Determinate caratteristiche delle condizioni di lavoro aiutano i lavoratori a far fronte alle esigenze di lavoro, a mitigare i fattori di carico o a evitare l’insorgere dello stress. Queste risorse possono pertanto proteggere dalle reazioni allo stress e le relative conseguenze. Secondo l’Associazione stressnostress.ch la salute sul lavoro non deve essere intesa semplicemente come assenza di malattie, nel nostro caso di stress generatore di malattie. Si favorisce la salute anche quando i collaboratori riescono a sfruttare fattori interni ed esterni positivi per il piacere al lavoro e così anche per il proprio benessere. Le misure cui accenneremo qui di seguito perseguono quindi due obiettivi: Da un lato devono servire a diminuire ed evitare lo stress sul posto di lavoro con le sue ripercussioni negative, evitando le situazioni permanenti di sollecitazione eccessiva o insufficiente, riducendo i processi negativi nell’ambito della collaborazione e nella direzione e ottimizzando le condizioni esterne di lavoro. D’altra parte, però, si devono anche potenziare e sviluppare fattori come margine di manovra nello svolgimento dell’attività, responsabilità personale, possibilità di partecipare alle decisioni, clima di lavoro 5 giugno 2014 il Lavoro positivo e possibilità di apprendimento e di sviluppo. Benessere personale, soddisfazione e piacere al lavoro permettono ai collaboratori di affrontare meglio e più semplicemente improvvise situazioni impegnative che dovrebbero sorgere per un breve lasso di tempo e quindi trovarsi anche meno rapidamente in una situazione di stress negativo. Se le organizzazioni riescono a promuovere il benessere personale, la soddisfazione e il piacere al lavoro, i collaboratori possono far fronte meglio e più semplicemente a improvvise situazioni impegnative che potrebbero sorgere per un breve lasso di tempo e quindi trovarsi anche meno rapidamente in una situazione di stress negativo. Sempre a livello aziendale, l’Associazione stressnostress.ch propone di agire su diversi elementi quali: mole e condizioni di lavoro, collaborazione, cultura aziendale, organizzazione personale, struttura dei compiti, direzione, condizioni esterne di lavoro (rumori, caldo/ freddo,...). Importante nella prevenzione dello stress, come visto, è il comportamento dei dirigenti/ supervisori diretti, tanto che ben 6 domande del sondaggio della Seco, di cui vi abbiamo accennato nel precedente numero, sono state dedicate all’esame delle relazioni lavorative. Il risultato può sembrare abbastanza scontato: è stato confermato a più riprese che se il dirigente si comporta in determinati modi, il collaboratore si sente più soddisfatto e offre un rendimento migliore. Nell’ordine citiamo i comportamenti positivi attuati dai dirigenti in ordine di frequenza: rispetta il collaboratore, fornisce una valutazione sui risultati del lavoro, è bravo nel risolvere i conflitti, incoraggia il collaboratore a prendere parte a decisioni importanti, aiuta il collaboratore, è capace nel programmare e organizzare il lavoro. Attuando questi semplici accorgimenti positivi il clima interno volgerà al meglio evitando così il formarsi di fattori di carico. Più l’atteggiamento dei superiori è positivo tanto più i collaboratori si dichiarano soddisfatti delle condizioni di lavoro, tanto meno stressati e logorati. Inoltre il loro stato di salute è migliore e dunque si prevengono eventuali assenze. Prevenzione a livello personale Sull’equilibrio tra stress e non-stress, tra tensione e benessere, non influiscono soltanto il lavoro e l’ambiente di lavoro. Ogni individuo contribuisce personalmente al suo stato psichico e mentale. Esistono misure di tipo comportamentale per ridurre lo stress e aumentare le proprie risorse. Le misure di tipo comportamentale, delle quali è responsabile ogni singolo collaboratore, permettono a ogni individuo di gestire meglio e più efficientemente il proprio stress e di far pendere la bilancia dalla parte giusta. Nella prassi, conviene tuttavia sempre cercare nelle situazioni di stress non soltanto le cause nell’individuo e indicare misure d’ordine comportamentale, ma contemporaneamente si deve sempre anche verificare se esistano altri fattori, al di fuori del settore di competenza del singolo, nel lavoro e nell’ambiente di lavoro, responsabili per lo stress e quindi sia necessario prendere delle misure situazionali. Sempre l’Associazione stressnostress.ch Sindacato Approfondimento fornisce alcuni consigli a livello personale su come poter diminuire il rischio di stress. Qui di seguito ve li elenchiamo. Autogestione Se si cerca un buon equilibrio tra tensione e stress da un lato, piacere e soddisfazione dall’altro, si deve fare attenzione in particolare ai tre punti seguenti: • Bisogna prendersi il tempo necessario per osservarsi in tutta calma. Prestiamo attenzione ai segnali postivi e a quelli negativi sul piano fisico, psichico e mentale. Sarebbe interessante chiedere un feedback ad altre persone. • Definire delle priorità. Lavorare per migliorare il proprio equilibrio e accettare disturbi minori e meno importanti! Non sprecare inutilmente preziosa energia «lottando contro i mulini a vento». • Lottare se per ottimizzare la propria situazione serve l’intervento di altre persone. Cercare aiuto se non si riesce a farsi ascoltare. Alla fine si tratta della salute personale e di quella dell’azienda! Distensione La distensione fisica è una condizione essenziale per prevenire ed eliminare lo stress e contemporaneamente è la base per un buon rendimento e la creatività. Gestione del tempo • Il tempo non basta mai. • Non si riesce a svolgere le mansioni affidate nel tempo dato. • Per questioni di tempo si deve rinunciare al tempo libero e alle vacanze. • Vi è troppo poco tempo per la famiglia/gli amici. Se una di queste asserzioni o più si applicano alla propria persona, sarebbe interessante investire un po’ di tempo per riflettere sulla relazione con il tempo. Cambiare modo di pensare Qualsiasi percezione è soggettiva. Spesso ci succede di attribuire spontaneamente un significato o un «quadro» negativo a determinate attività e in questo modo diminuiamo la nostra motivazione a eseguire una specifica attività. Il solo fatto di pensare a determinate cose può essere un fattore di stress. In una certa misura è possibile invertire questo processo, cercando di cambiare il proprio modo di pensare, considerando in un quadro positivo delle attività negative o addirittura generatrici di stress. Risolvere i problemi Nel «sistema uomo» i problemi non risolti sono altamente generatori di stress. Lanciano l’allarme e questo allarme spinge tutto l’organismo a risolvere immediatamente il problema. La maggior parte dei nostri problemi è complessa: essi interagiscono tra di loro e non possono essere risolti rapidamente sulla base di riflessi. Richiedono di essere elaborati mentalmente in modo cosciente e mirato, secondo 9 un processo strutturato e creativo per risolverli. Forma fisica Una buona forma fisica è un elemento importante per prevenire e per ridurre lo stress. Di pari passo per avere una buona forma fisica occorre svolgere uno sport qualsiasi. Le occasioni non mancano ma è necessaria forza di volontà. Anche una passeggiata di 30 minuti al giorno è utile per ridurre lo stress. Se non avete mai praticato sport è importante farsi consigliare da un esperto e stabilire un programma progressivo per evitare inutili infortuni e noie muscolari. Programma quotidiano Per prevenire e diminuire lo stress occorre fissare un programma personale da applicare quotidianamente: aumenterà la gioia di vivere e l’energia. Questi sono solo alcuni consigli di base e non sono sicuramente la soluzione a tutti i mali. Iniziando però con questi piccoli consigli possiamo ridurre lo stress e di conseguenza aumentare la nostra qualità di vita. Tratto da: • «Lo stress tra la popolazione attiva in Svizzera. Correlazioni tra condizioni di lavoro, caratteristiche personali, benessere e salute», Seco. • Associazione stressnostress.ch, presidente Prof. emer. Ivars Udris. Adattamento G.D. Info http://www.news.admin.ch/NSBSubscriber/ message/attachments/24613.pdf http://www.stressnostress.ch/ http://osha.europa.eu/it/front-page 10 Sindacato Formazione 5 giugno 2014 il Lavoro CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Via S. Balestra 19 6901 Lugano Tel. 091 921 26 00 Fax 091 921 26 66 Altre sedi: Locarno/Bellinzona Mendrisio ff EDILIZIA/ARTIGIANATO BB AutoCAD 14 avanzato - Lugano: dal 2 giugno, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. BB AutoCAD 14 base - Locarno: dal 2 giugno, lunedì e mercoledì, 18.00-21.00, 30 ore. Costo: fr. 400.- soci, fr. 600.- non soci. BB Custode di immobili: dal 4 novembre, martedì e giovedì, 19.10-22.00, il sabato 8.30- 12.30 e 13.30-16.00, 401 ore. Costo: fr. 5’544.- (+ materiale didattico fr. 300.-). BB Gessatore Art. 33: da settembre 2014, venerdì 18.00-22.00, sabato 8.30-12.30 e 13.30-16.00, 2 anni. Costo: fr. 2’000.-. ff MECCANICA BB CNC Macchine a controllo numerico Bioggio: dall’8 settembre, lunedì, mercoledì e venerdì, 18.30 - 21.30, 48 ore. Costo: fr. 720.- soci, fr. 900.- non soci. ff INFORMATICA BB ECDL Start - Lugano: dal 16 settembre, lunedì e mercoledì, 18.30-21.30, 90 ore. Costo: fr. 910.- soci, fr. 1’590.- non soci. BB Web creator - Lugano: dal 23 settembre, martedì e giovedì, 18.00-22.00, 220 ore. Costo: fr. 2’500 soci e non soci. BB Word 2013 base - Lugano: dal 7 luglio, lunedì e mercoledì, 19.00-22.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci. BB Word 2013 avanzato - Lugano: dal 22 settembre, lunedì e mercoledì, 19.0022.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.non soci. ff LINGUE BB Italiano sul posto di lavoro A1/A2 - Lu- [email protected] www.cfp-ocst.ch www.formatlingua.ch gano: dal 1. settembre, lunedì e mercoledì, 08.45-11.45, 48 ore. Costo: fr. 288.BB Italiano sul posto di lavoro A1 - Locarno: dal 1. settembre, lunedì e mercoledì, 08.45-11.45, 48 ore. Costo: fr. 288.BB Inglese estivo per ragazzi A1 - Lugano: dal 30 giugno, dal lunedì al venerdì, 9.00-12.00, 30 ore. Costo: fr. 360.- soci, fr. 450.- non soci. BB Tedesco estivo per ragazzi A1 Lugano: dal 30 giugno, dal lunedì al venerdì, 9.00-12.00, 30 ore. Costo: fr. Il calendario dei corsi è consultabile sul nuovo sito internet del CFP-OCST e di FORMAT Lingua Sagl all’indirizzo www. 360.- soci, fr. 450.- non soci. cfp-ocst.ch e www.formatlingua.ch BB Inglese estivo per ragazzi A1 - Lugano: dal 14 luglio, dal lunedì al venernedì, 18.30-21.30, 30 ore. Costo: fr. 750.dì, 9.00-12.00, 30 ore. Costo: fr. 360.- soci, soci, fr. 900.- non soci. fr. 450.- non soci. BB Tedesco estivo per ragazzi A1 - Lu- ff VENDITA gano: dal 14 luglio, dal lunedì al venerdì, BB Russo A1 modulo 3 - Mendrisio: dal 16 9.00-12.00, 30 ore. Costo: fr. 360.- soci, fr. settembre, martedì e venerdì, 9.00-10.15, 450.- non soci. 30 ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non BB Inglese estivo per ragazzi A1 - Lugano: soci. dal 18 agosto, dal lunedì al venerdì, 9.00- BB Russo A1 modulo 1 - Mendrisio: dal 22 12.00, 30 ore. Costo: fr. 360.- soci, fr. 450.- settembre, lunedì e giovedì, 9.00-10.15, 30 non soci. ore. Costo: fr. 300.- soci, fr. 500.- non soci. BB Tedesco estivo per ragazzi A1 - Lugano: dal 18 agosto, dal lunedì al venerdì, ff COMMERCIO 9.00-12.00, 30 ore. Costo: fr. 360.- soci, fr. BB Corso segretaria450.- non soci. to: dal 15 settembre, ff CONTABILITÀ BB Contabilità Banana - Lugano: dal 16 giugno, lunedì e mercoledì, 9.00-12.00, 40 ore. Costo: fr. 470.- soci, fr. 730.- non soci. BB Preparazione certificato cantonale di contabilità - Lugano: dal 24 novembre, lu- lunedì e mercoledì, 09.00-12.00/13.0016.00, 192 ore. Costo: fr. 1’920.- soci, fr. 2’300.- non soci. PROGETTO MOSAICO Accompagnare l’altro, significa… A ccompagnare l’altro, • significa essere aperti alla relazione. Accompagnare l’altro, • significa prendersi il tempo di stabilire il contatto. Accompagnare l’altro, • significa rispettare il suo passo, senza cercare di precederlo, né rimanere indietro. Accompagnare l’altro, • significa riconoscere e accettare le diversità. Accompagnare l’altro, • significa rispettare le sue scelte, senza imporgli il nostro punto di vista. Accompagnare l’altro, • significa permettergli di condividere le sue emozioni. Accompagnare l’altro, • significa comprendere ciò che dice attraverso le lacrime, la collera, la speranza, l’abbandono. Accompagnare l’altro, • significa essere solidale accogliendo la sua unicità. Accompagnare l’altro, • significa accogliere le sue parole, affinché il senso della sua parola non sia distorto dal nostro modo di percepirla. Accompagnare l’altro, • significa sospendere il nostro giudizio, la nostra scala di valori. Accompagnare l’altro, • significa ascoltare e sentire oltre la parola espressa. Accompagnare l’altro, • significa esserci. di Tony Fournier Tratto dalla rivista dell’AETPR infos nr. 34, primavera 2014, Association Européenne de Thérapie Psychocorporelle et Relationnelle Info Per info & commenti contattare il team Progetto Mosaico: Marina Bernardo Ciddio [email protected] Emanuela Pigò [email protected] Paolo Cicale [email protected] Tel. 091 921 26 00 5 giugno 2014 il Lavoro Sindacato Formazione 11 Ricciogiramondo Una biblioteca per la prima infanzia LAURA RAIA* L a creazione di una biblioteca interculturale specializzata per la prima infanzia, così come le proposte di animazioni e progetti interculturali, nascono da un’iniziativa privata e da molteplici fattori e si sono concretizzate nella primavera del 2010. La pratica lavorativa con i bambini e la collaborazione con i genitori provenienti da varie nazionalità, hanno fatto nascere in me il desiderio di allestire una piccola biblioteca interculturale specializzata per la prima infanzia, quale punto di riferimento e di incontro innanzitutto per i bambini, affinché possano familiarizzare con il contesto della biblioteca fin dalla più tenera età e orientarsi liberamente verso le letture che prediligono. L’intento è quello di offrire loro un luogo che sia accogliente e rassicurante, in cui possano sentirsi accolti e protetti insieme alle educatri- ci o i genitori che li accompagnano in questa esperienza e soprattutto dove possano sentirsi protagonisti delle loro scelte. Proporre la lettura ai bambini fin dai primi anni di vita è un’opportunità fondamentale per lo sviluppo della loro personalità essi ne traggono notevoli benefici, sia da un punto di vista affettivo che cognitivo. Leggere una storia o una fiaba ai bambini, sul piano affettivo favorisce la comunicazione con loro, facilitandola: attraverso il suono della voce, la vicinanza e il contatto, creando un’atmosfera di grande intimità affettiva. In questo modo i bambini imparano ad associare la lettura ad alta voce dell’adulto ad un momento speciale e privilegiato. Sul piano cogni- Info Biblioteca interculturale per la prima infanzia Via Castausio 2c 6900 Lugano E mail: [email protected] Tel. 079 690 03 51 Sito: www.ricciogiramondo.ch tivo invece, l’apprendimento delle competenze linguistiche inizia precocemente nella vita del bambino, molto prima dell’età della scolarizzazione e si sviluppa in condizioni reali di vita, come pure attraverso l’ascolto e la parola. Parallelamente è fondamentale la collaborazione con i genitori, coinvolgendoli nelle letture che vengono proposte ai loro bambini, con l’intento di suscitare in loro l’interesse, affinché condividano con i loro figli il piacere della lettura. In alcune occasioni speciali vengono invitate in gruppo le nonne a raccontare le storie, con grande gioia e curiosità da parte dei bambini. Inoltre, vuole essere anche un punto di incontro per gli educatori e i genitori, a livello informativo e formativo, i quali hanno un ruolo determinante nel seguire e incoraggiare i bambini ad imparare ad amare la lettura e a frequentare la biblioteca. Per quanto concerne la scelta di mettere a disposizione libri in diverse lingue, essa ha lo scopo di avvicinare anche persone di lingua e culture diverse per incentivarne il senso di appartenenza, di condivisione e coesione, attraverso uno scambio culturale tra gli operatori (proponendo progetti formativi interculturali), genitori e bambini (organizzando momenti d’incontro ludici, creativi e di conoscenza di altre culture, attraverso le loro letture, gli usi e costumi...). Oltre alla preziosa collaborazione con i genitori, è altresì importante il lavoro di rete con i vari Servizi presenti sul territorio che operano nel settore della prima infanzia e non solo. Nel 2011 è stata costituita l’Associazione Ricciogiramondo. La scelta del nome si rifà alla mascotte della biblioteca, un riccio di nome Alfio, che con la sua valigia di cartone gira il mondo e racconta ai bambini le sue avventure e li fa partecipare ad attività ludico-creative legate a paesi di altre culture, usanze,ecc, ma anche mettendo in evidenza concetti fondamentali quali l’amore, il rispetto, la condivisione, l’amicizia... Nel 2012 la biblioteca aderisce ad Interbiblio (www.interbiblio.ch), associazione mantello di tutte le biblioteche interculturali della Svizzera e al progetto Nati per Leggere. Nel 2013 al progetto della biblioteca viene riconosciuto un premio con Migros percentuale (contakt citoyenneté) per una convivenza interculturale e nello stesso anno viene riconosciuta dal Cantone quale centro di socializzazione ricevendo dei finanziamenti dall’Ufficio Famiglie e giovani. Altri finanziamenti vengono accordati per i progetti interculturali dall’Ufficio del delegato cantonale all’integrazione degli stranieri e una tantum dal Comune di Lugano per il progetto «Nati per Leggere» e l’acquisto di libri. Dall’autunno 2013 all’interno della biblioteca è stato aperto anche un preasilo interculturale per bambini dai 2 ai 4 anni. Le idee per attuare questo progetto di animazione interculturale per la prima infanzia sono molte, così com’è sempre vivo l’entusiasmo. Siamo convinti dell’importanza di educare il bambino fin dalla prima infanzia a concetti quali diversità, multiculturalità, interculturalità, integrazione, appartenenza, attraverso il gioco, il racconto, l’esperienza tattile. Questo favorisce certamente nel bambino la costruzione del pensiero positivo e l’apprendimento di valori importanti quali: l’amicizia, la tolleranza, il senso di comunità e di appartenenza, l’accettazione e l’integrazione del diverso da Sé, non riferito solo allo straniero, bensì all’Altro da Sé, Individuo unico ed irripetibile da amare e rispettare. *Responsabile PROGETTO MOSAICO Lavoro e formazione N ell’ambito del Programma di Integrazione Cantonale (PIC) 20142017, il Centro di formazione professionale dell’OCST con il suo Progetto Mosaico ha ricevuto un mandato dall’Ufficio del Delegato cantonale all’integrazione degli stranieri con l’obiettivo di favorire lo sviluppo professionale e l’occupazione degli stranieri, attraverso la valutazione e valorizzazione delle competenze, l’orientamento, la formazione continua e il supporto all’inserimento lavorativo. Gli interessati a conoscere da vicino il nostro servizio di orientamento e accompagnamento professionale sono invitati a partecipare a un incontro informativo che si terrà martedì 11 giugno alle 10:30 presso la Biblioteca Interculturale Ricciogiramondo in via Castausio 2c a Lugano (Molino Nuovo). Info e iscrizioni Tel.: 079 690 03 51 12 Sindacato Attualità 5 giugno 2014 il Lavoro Colonie Leone XIII FART/NLM Vacanze in allegria a Sonogno Serata informativa sulla cassa pensione S onogno, incantevole località della val Verzasca situata a 900 metri d’altitudine, la prossima estate sarà di nuovo luogo di divertimenti e attività giovanili in occasione dei due turni di vacanza delle colonie Leone XIII: 1° turno: dal 5 luglio al 18 luglio 2° turno: dal 20 luglio al 2 agosto A ospitare i ragazzi sarà la casa di vacanza S. Angelo, alloggio confortevole e funzionale, che dispone di una moderna cucina, camere a 6 letti, camere doppie e locali per diverse attività. Completa il tutto una sala multiuso dotata di apparecchiature audiovisive, che può accogliere fino a 200 persone, in cui vengono organizzati spettacoli e feste in linea con il tema conduttore dei relativi turni di colonia. Un posto ideale, insomma, per offrire a numerosi ragazzi una vacanza spensierata. La proposta di attività sarà di nuovo vasta e spazierà da lavoretti manuali all’insegna della creatività, a escursioni e passeggiate nella natura, giochi di gruppo, gare sportive, danza, non dimenticando momenti di relax, lettura e tanto altro. I nostri collaboratori e le nostre collaboratrici saranno lieti di accogliere i ragazzi che hanno voglia di passare una parte della loro lunga, a volte lunghissima, estate in colonia in un luogo splendido come Sonogno. Sarà senz’altro una vacanza speciale per i ragazzi, che non si annoieranno, ma si divertiranno, imparando a stare in gruppo e a fare squadra, e condivideranno momenti ludici e piacevoli in compagnia. Un’esperienza di vacanza bellissima che vale sicuramente la pena provare. Vi aspettiamo numerosi! Info: Paola Mauri Associazione Centri di Vacanza Leone XIII v. Balestra 19, 6900 Lugano tel. 091 921 15 51 su www.ocst.ch le foto degli scorsi anni Incontro formativo La Svizzera: realtà economica di successo, anche in tempi di crisi GEORGIA ERTZ L ume nel buio, eccezione alla regola: stando alle parole della Prof.ssa Amalia Mirante e del Prof. Mauro Baranzini durante l’incontro formativo svoltosi venerdì 23 maggio all’Università della Svizzera Italiana (USI), la Svizzera si è mostrata economicamente tutta singolare nel corso degli anni e lo è tuttora. Nel 2008 «La Crisi» ha sconvolto quasi il mondo intero e ancora le conseguenze infuriano in Europa. Eppure la Svizzera, talmente piccola geograficamente da quasi non vederla sulle cartine, ne è stata colpita solo piuttosto lievemente. Ci si è chiesti come mai questo minuscolo paese, con soli 8 milioni di abitanti circa, sia riuscito a rimanere a galla nel bel mezzo della tempesta della crisi dei nostri tempi. Senza dubbio si può affermare che la Svizzera abbia affrontato questo maltempo economico in una maniera diversa rispetto alle altre nazioni. Molti fattori hanno permesso questa resistenza alle intemperie e l’incontro formativo con i Professori è servito a esplicitarne una panoramica. Uno degli elementi chiave che costituiscono il successo della Svizzera è senz’altro la sua competitività: da qualche anno a questa parte il nostro paese risulta essere al primo posto, riuscendo ad avere relazioni più forti con gli Stati che altri paesi e a produrre e vendere meglio i propri beni e servizi. L’indice di com- petitività (un numero) è dato da un insieme di tanti sottoindicatori, che misurano le caratteristiche necessarie a un contesto nazionale produttivo. Tra queste vi sono, per esempio, la rete di infrastrutture (che devono permettere alle aziende di produrre, trasportare e vendere in modo efficiente), la qualità del capitale umano (come il grado di formazione dei lavoratori), la stabilità politica (che permette alle aziende di installarsi e di operare all’interno del paese), i dati di importazione ed esportazione (una nazione che ha un’alta quota di esportazione è sicuramente più competitiva), la pressione fiscale e il livello tecnologico. Anche nell’innovazione il nostro paese si situa al primo posto. L’indice che misura questa variabile tiene conto degli investimenti nella ricerca e nello sviluppo, così come le invenzioni che scaturiscono da queste spese e la loro tutela tramite brevetti: questi fattori, se favorevoli, incentivano le aziende a fare nuove scoperte e trarne profitto mettendole in commercio, con la sicurezza che non vengano copiate da altri paesi. Sempre ai primi posti al mondo la Svizzera si colloca anche per quanto riguarda la qualità di vita nel paese, il grado di istruzione della popolazione, il livello delle università e il reddito nazionale. A tutti questi fattori si aggiunge che la piccola nazione elvetica dispone di una situazione economica stabile da circa 45 anni: le sue dinamiche pubbliche sono sane e il sistema fun- S i è tenuta il 27 maggio 2014 una serata informativa per i dipendenti della FART e della NLM riguardante la cassa pensione. Come noto, l’istituto di previdenza del personale delle due ditte ha conosciuto in passato delle difficoltà in particolare per quanto concerne la percentuale di copertura. Il personale ha aderito alle misure di risanamento che hanno comportato dei sacrifici sia da parte dei dipendenti, dei pensionati e dal datore di lavoro, a condizione però che la situazione venisse risanata. Da parte sua, il consiglio di fondazione della cassa pensione aveva promesso la massima informazione e trasparenza. Proprio nell’ambito delle misure di informazione e trasparenza, il Consiglio di Fondazione si è presentato all’assemblea dei dipendenti per illustrare lo stato attuale della cassa pensione. Erano presenti, oltre ai dipendenti dei vari settori, FART, NLM, il presidente della Fondazione Marco Pellegrini, il membro di comitato Dario Giudici e il responsabile della gestione SwissLife sig. Zappa. Ai dipendenti è stata presentata la situazione attuale che evidenzia da un lato un incoraggiante aumento del grado di copertura e dall’altro propone ulteriori misure di risanamento. Ai dipendenti, sul modello di altre casse pensioni pubbliche, viene proposta una diminuzione del tasso di conversione. Le misure attuate e quelle proposte saranno in grado di risanare in modo efficace la fondazione, per cui il personale ha aderito alle proposte del Consiglio di Fondazione. Il personale ha apprezzato la politica di trasparenza della Fondazione e auspicato che anche in futuro la stessa continui, garantendo agli assicurati la giusta conoscenza dei propri diritti. L.M. ziona, riuscendo ad aiutare e mantenere anche le classi più svantaggiate. Inoltre è costituita dal federalismo, basato sul principio di sussidiarietà tra Confederazione, Cantoni e Comuni e presenta una convivenza quasi ideale delle diversità: tre grandi entità, quattro lingue ufficiali, due grandi religioni coesistono senza che un elemento prevalga in modo massiccio sugli altri (tranne nel caso delle decisioni della Confederazione). Grandissimo vantaggio che la Svizzera unica è, infine, la democrazia diretta che chiama in causa il popolo stesso, che si esprime su svariate questioni appunto direttamente attraverso il proprio voto. Principalmente per queste ragioni, la Svizzera è riuscita a navigare il suo Stato tra le alte onde e le tempeste del mare economico, fungendo anche da modello per l’Unione europea, che ha cercato di riprodurlo nella sua conformazione e organizzazione dalla sua nascita sino a oggi. Storia 5 giugno 2014 il Lavoro 13 Seconda Guerra Mondiale A 70 anni dallo sbarco in Normandia: riviviamolo attraverso «il Lavoro» del 1944 GIORGIO DONINI I l 6 giugno 1944, meglio conosciuto come D-Day, è un giorno storico che cambiò il corso degli eventi. Siamo a 70 anni esatti da quel famoso, e per certi versi tragico, evento. Lo sbarco (operazione Neptune) era parte integrante della vasta operazione Overlord, che si proponeva di invadere l’Europa dalle spiagge francesi. La gestazione del piano di invasione dell’Europa fu alquanto lunga, anche per le ovvie difficoltà logistiche, di approvvigionamento e realizzazione che il clima della Seconda Guerra Mondiale imponeva. Per dare un’idea della vastità dell’operazione basta leggere alcune cifre: circa 6’500 navi furono coinvolte nell’invasione, circa 12’000 aerei (bombardieri, caccia e mezzi da trasporto) appoggiarono gli sbarchi con bombardamenti vari iniziati già durante la notte. Migliaia di tonnellate di bombe vennero sganciate in più ondate contro le difese tedesche. Uno sforzo bellico non indifferente che come detto necessitò di parecchio tempo per essere organizzato. Il comando delle operazioni fu affidato al generale statunitense Dwight D. Eisenhower, il comando delle truppe di terra fu affidato al generale britannico Bernard Law Montgomery. Lo sbarco venne rinviato per le pessime condizioni meteorologiche. All’alba del 6 giugno si intravide l’occasione giusta: Eisenhower diede l’ordine. La flotta navale alleata aprì il fuoco sul- le difese tedesche. Verso le 6.30 le prime ondate d’assalto americane toccarono le spiagge francesi denominate di Utah e Omaha. La sera del medesimo giorno 20’000 veicoli e quasi 160’000 soldati erano ormai giunti sul suolo della Normandia. Le perdite furono di circa 10’000 uomini (morti, dispersi, feriti), parecchio meno di quanto previsto dai piani alti militari. La battaglia nell’entroterra (battaglia di Normandia) durò 3 mesi, molto più di quanto preventivato, a causa della comunque massiccia resistenza opposta dai tedeschi. Il 25 agosto Parigi fu liberata, era un grande passo verso la liberazione dell’intera Europa. Per meglio ricordare la portata dell’evento è interessante riportare quanto venne scritto sul nostro giornale «il Lavoro» nella rubrica «La settimana internazionale». «il Lavoro» del 10 giugno 1944: «(…) anche se la rotta disordinata, nella quale molti segni paiono indicare che si sta trasformando la ritirata dei Tedeschi verso il Nord della Penisola e (noi lo crediamo fermamente) verso le Alpi Orientali, ne accentuano il valore e la portata, rimane inteso, che è collo sbarco sulle coste francesi, che si è costituito il secondo fronte: e che il vero sbarco è avvenuto colà. Comunque ci siamo! (…)» «il Lavoro» del 17 giugno 1944: «Fata trahunt sui fronti di Francia e d’Italia; dove, se non fossero in corso vasti e sanguinosi movimenti d’armi e d’armati, potremmo dire, che… la seduta continua. La testa di ponte anglosassone si è allargata e rafforzata in Normandia; mentre in Italia, tanto sulla costa tirrenica, che su quella adriatica ed al centro, gli eserciti di Kesselring (…). Però, in queste ultime ore, pare che siano seguiti, in Francia e in Italia, contrattacchi e resistenze, a cominciare da quelli della Luftwaffe (…). Di questa sostanziale attesa, ha fruito lo stesso Churchill, il quale ha voluto fare un viaggio di ispezione sulla testa di ponte in Normandia, per rendersi conto della realtà. Dalla quale pare abbia riportato una impressione ottimista. E, del resto, visibilmente, a ragione: perché, superata la fase dello sbarco, estesa la testa di ponte ad una larghezza di 100, e a una profondità, di 30 chilometri, l’affluenza di rinforzi sembra agevolata; (…)» «il Lavoro» del 24 giugno 1944: «L’Evening Standard in un recente articolo ha scritto: «L’aver forzato la Manica è un trionfo unico negli annali militari. La cosa sarebbe già storica, se anche dovesse essere il solo colpo portato all’ovest. Ma non è il solo. Per quanto gigantesco che sia, esso non è che una parte dei piani giacenti sulla tavola del generale Eisenhower. Al di là della battaglia di Normandia, si disegna una operazione ancora più grande, la quale colpirà, in punti ancora sconosciuti; (…)» E il Daily Herald: «I nostri pensieri e le nostre parole si aggirano intorno alla grande battaglia, che si svolge faccia a faccia delle nostre rive meridionali. Però, se noi vogliamo farci un’idea esatta dello sviluppo della guerra, occorre seguire con uguale Batteria di cannoni a Longues-sur-Mer Foto: Mario Caroselli attenzione ciò che avviene in Italia.» (…) Mentre scriviamo gli Americani, dopo aver divisa la penisola di Cotentin, sono già alle soglie di Cherbourg; (…).» «il Lavoro» del 28 giugno 1944: «Cherbourg, Livorno, Ancona, sono i nomi che segnano le tappe belliche della scorsa settimana, rispettivamente in Normandia ed in Italia. Veramente, se Cherbourg è caduta, Livorno e Ancona, se non lo sono ancora attualmente, lo sono virtualmente, (…).» «il Lavoro» dell’8 luglio 1944: «(…) Dopo, lo sbarco ha fatto dimenticare le polemiche. Ora la battaglia di Russia prende il posto del fronte in Normandia, e lascia molto dietro di sé il ricordo dell’arma segreta di Hitler, destinata a polverizzare l’Inghilterra.(…)». 14 Lavoro Opportunità In internet www.ocst.com CERCO collaboratori XX mastro panettiere-pasticcere-confettiere per ristorante scolastico, tempo indeterminato, luogo di lavoro Gordola. Orario di lavoro: Lu/Ve 7.0016.45. Tel. 091 971 80 61, fax 091 971 38 61. XX addette al cucito a macchine industriali (Lineari, Tagliacuci) esperte, max 43 anni. Cruna SA, Chiasso. Tel. 091 6835479, primo pomeriggio, solo idonee. Per le posizioni seguenti curriculum a: [email protected] XX operatore e programmatore CNC per Azienda meccanica del Mendrisiotto, persona competente in tornitura e fresatura su macchine a Controllo Numerico, con diploma o qualifica in ambito meccanico, esperienza tornitura e fresatura e programmazione in PLC. Persona efficace, in grado di lavorare in maniera autonoma e di trasferire le sue competenze. Disponibilità a lavorare su 3 turni. XX operatore pressofusione, con esperienza di circa 5 anni nel settore zama o alluminio, diploma o qualifica meccanica, competenza e grande capacità di lavorare autonomamente, persona concreta e volenterosa. Lavoro su tre turni. Sede di lavoro: Mendrisiotto. XX manutentore, con competenze in elettromeccanica per importante realtà produttiva, età tra i 26 e i 38 anni, significativa esperienza, persona umile, flessibile, in grado di collaborare e essere di supporto all’interno del team. Sede di lavoro: Mendrisio. XX responsabile di produzione, diploma tecnico di perito, per reparto estrusione attivo a ciclo continuo. Compiti: gestione contatto con fornitori; supervisione consegne, lancio in produzione e supervisione monitoraggio dei processi e risoluzione eventuali disguidi. Azienda del Mendrisiotto. Consulta le posizioni attive sul nuovo sito www.swistudium.ch Una nuova opportunità professionale ti sta aspettando! Foglio Ufficiale N. 41 del 23 maggio XX un/a manutentore Casa anziani. Capitolato: www.paradiso.ch. Scadenza: 18 giugno, ore 11. XX operatore/trice prevenzione dentaria Municipio Cugnasco-Gerra, v. Locarno 7, Casella postale 62, 6516 Cugnasco. Scadenza: 27 giugno ore 11. XX addetta alle pulizie Municipio Minusio (tempo parziale); apprendista impiegato/a di commercio Bando e capitolato: www.minusio.ch o cancelleriaminusio.ch tel. 091 7358181. Scadenza: 10 giugno ore 11. XX responsabile servizio vendita Municipio Bellinzona, Aziende Municipalizzate, sezione elettricità. Diploma SUP in ingegneria o economia. Bando: www.bellinzona.ch Info: dir. AMB, ing. M. Suà tel. 091 8218811. Offerte: Cancelleria comunale, Piazza Nosetto, 6501 Bellinzona. Scadenza: 13 giugno. XX disegnatore/trice tecnico Municipio Claro. AFC quale disegnatore, CH o permesso C, esperienza. Scadenza: 13 giugno. XX cuoco/a con mansioni di inserviente; cuoco/a responsabile di cucina, Delegazione Consortile Istituto Scolastico Unico Alto Vedeggio - ISUAV, c.p. 329, 6802 Rivera. Scadenza: 13 giugno ore 12. Info: tel. 091 9361030. Foglio Ufficiale N. 42 del 27 maggio XX impiegato ufficio (40%) Cancelleria comunale Biasca presso Autorità regionale di Protezione. CH, AFC impiegato di commercio. Scadenza: 20.6. XX cuoco/a Casa per anziani Cancelleria comunale Biasca. CH o domicilio, esperienza, AFC cuoco. 5 giugno 2014 il Lavoro Pubblichiamo inserzioni solo per soci e abbonati, gratuite Scadenza: 20 giugno. Foglio Ufficiale N. 43 del 30 maggio XX animatore/trice responsabile refezione scolastica Municipio Pura, contrada vecchia Cantonale 42, 6984 Pura. Scadenza: 20 giugno. XX responsabile animazione (50%) Municipio Minusio per Centro anziani Casa Rea. Capitolato e info: tel. 091 7357575 [email protected] Scadenza: 16 giugno. XX psicomotricista con diploma riconosciuto dal DECS, Direzione Istituto Sant'Eugenio, via al Sasso 1, 6600 Locarno. Scadenza: 13 giugno. CERCO lavoro XX muratore, cartongessista con esperienza, permesso B, automunito, ev. altri lavori. Tel. 078 9232884. XX parrucchiere (AFC) ragazzo 22 anni. Tel. 076 5496126. XX part-time commessa, aiuto domestico, baby sitter, assistenza anziani. Permesso, zona Mendrisiotto. Tel. +39 349 2940608. XX uomo 45, CH, automunito, impiego al mattino 4.00/9.00 per consegne, caffetteria o altro. Tel. 079 4274647. XX custode d'immobili con esperienza, referenze, full o part-time. Zona Luganese. Tel. +39 345 1118802. XX segretaria, impiegata, centralinista, parttime, zona Luganese. Conoscenza lingue D-F-E-S. Tel. +39 333 9226835. XX geometra assitente cantiere, esperienza, qualsiasi lavoro, manutenzioni, giardinaggio, pulizie, magazziniere, autista. Tel. +39 3386119454. XX pittore 24.enne, CH, con diploma, automunito. Tel. 076 4287441. 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[email protected] 5 giugno 2014 il Lavoro Info Balcani Pagina a cura di Slavko Bojanic 15 Nezavisni stav Pomoć poplavljenima UROŠ VUKIĆ G otovo da nema pojedinca, institucije, nevladine organizacije ili firme koji u proteklih nekoliko dana nisu pružili pomoć onima čija imovina je stradala u katastrofalnim poplavama koje su pogodile BiH. Svaka čast! Na apele za pomoć odazvao se i veliki broj država u svijetu koje su nesebično donirale hiljade tona hrane i opreme, koje i danas pristižu u velikim količinama. Ali, postavlja se pitanje, šta dalje? Nakon što se entuzijazam malo stiša, euforija pomaganja splasne i stanje koliko-toliko stabilizuje, strah je da će stanovništvo čiji su domovi uništeni poplavama i klizištima biti prepušteno samo sebi. Idu i izbori, što dodatno komplikuje ionako složenu situaciju i, nažalost, isključivo od političara će zavisti kako će se stvari odvija- ti u budućnosti, koje se mnogi, posebno raseljeni, plaše. Od njihove sposobnosti zavisiće i eventualna buduća pomoć međunarodnih institucija, koje će, sasvim sigurno, biti više nego oprezne što se tiče donacija BiH, jer iz bliže prošlosti su naučili lekciju da su milijarde koje su ušle u zemlju nakon rata, nestale bez traga. Štetu koja se mjeri milijardama maraka neće biti moguće sanirati domaćim kapacitetima i to je sigurno. Decenije će biti potrebne da se oporavimo od vode koja je ljudima uništila ono što su kroz generacije stvarali. Bilo kako bilo, nadati se samo možemo da i ovo pomoći što je pristiglo iz svijeta završi Nezavisni stav Eurozona Solidarni kad je najteže ZLATAN ČEKIĆ U eurozoni nezaposleno više od 26 miliona ljudi Najviše nezaposlenih je u Grčkoj (28 posto) I Španiji (25,8 posto), dok najnižu stopu bilježe Austrija (4,9 posto), Njemačka (pet posto) I Luksemburg (6,1 posto). N ezapamćene poplave koje su pogodile Bosnu i Hercegovinu nanijele su ogromnu štetu mnogim gradovima, gdje je vodeni cunami uništavao sve pred sobom. Brojne porodice su u samo jednom trenutku ostale bez imovine koju su godinama mukotrpno sticale, nepovratno su izgubljeni ljudski životi, a pričinjena šteta mjeri se milijardama maraka. Ipak, u svom tom crnilu zasjalo je svjetlo humanosti i solidarnosti koju su građani ove zemlje, ali i naši ljudi koji žive i rade u inozemstvu, pokazali u ovim teškim trenucima. Nesreća nas je ujedinila kao nikad do sada, nestale su entitetske granice, nacionalne, religiozne i druge razlike, više nije važno kako se neko zove, već je bitno pomoći svim ljudima koje je snašla nevolja. U BiH su stigle ogromne količine humanitarne pomoći koja je prikupljena u zemlji i van njenih granica. Ona se distribuira u sve gradove pogođene elementarnim nepogodama. Veliko tamo gdje je najpotrebnije, odnosno kod ljudi koji u narednih nekoliko mjeseci neće prespavati u svojim domovima. U svakom slučaju, solidarnost, volja da se nekome pomogne, a koja se posljednjih dana viđala na svakom ćošku, neće biti dovoljno za saniranje posljedica poplava i možda je došlo vrijeme da se svi, pogotovo oni sa dubljim džepovima u BiH, «natjeraju» da, recimo, isfinansiraju izgradnju, na primjer, mosta. Foto: AFP srce i želja da se pomogne danas su najcjenjenije vrline u našoj zemlji. U proteklih nekoliko dana ispisani su brojni primjeri nevjerovatne hrabrosti spasilaca koji su, riskirajući svoj život, pomagali unesrećenima. Suosjećajnost i ogromnu plemenitost pokazale su i sportske zvijezde s ovih prostora šaljući poruke humanosti i apele da se pomogne unesrećenima. Novak Đoković, Edin Džeko i mnogi drugi konkretno su pokazali zbog čega su veliki ljudi, i sami donirajući značajna sredstva za pomoć žrtvama poplava. Vlade Federacije BiH i RS donijele su odluke o tome da 20. maj bude proglašen danom žalosti zbog brojnih žrtava. Iako se radi o odvojenim odlukama, one su ipak prvi put ujedinile dva entiteta koji su gotovo podjednako nastradali od višednevnih bujica i klizišta. BiH je siromašna zemlja, a nakon poplava koje su je poharale biće još siromašnija. Ipak, u ovoj zemlji žive dobri ljudi koji svoju humanost i plemenitost, nažalost, otkrivaju samo u velikim i iznenadnim nesrećama. U čitavoj EU stopa nezaposlenosti u januaru bila je 10,8 posto, što je nivo koji se nije promijenio od oktobra. To ukazuje na činjenicu da je bez posla 26,23 miliona ljudi. «Podaci o nezaposlenosti, nažalost, potvrđuju nastavak stagnacije tržišta rada u Evropi, s velikim brojem ljudi koji su još bez posla i koji se suočavaju s velikim poteškoćama da poboljšaju život», izjavio je evropski komesar za socijalna pitanja Laszlo Andor. Nezaposlenost kod mladih je neznatno smanjena u januaru, sa 24,1 na 24 posto, što ukazuje na to da je blizu 3,53 miliona mlađih od 25 godina bez posla u eurozoni, govore podaci Eurostata. (Klix.ba) 16 5 giugno 2014 il Lavoro Vacanze Dai Colli Euganei alle ville del Brenta MARIA LUISA DELCÒ A d inizio maggio un gruppo di GenerazionePiù ha trascorso la settimana alle terme di Abano con tempo favorevole, ottima cucina e benessere termale. Qualche signora devota è pure andata a trovare il Santo, come è chiamato a Padova S. Antonio. Per la gita «fuori porta» è stata scelta la Riviera del Brenta per osservare e visitare le numerose ville settecentesche. L’intero itinerario (che può essere fatto da Padova a Venezia ed in senso inverso) dura circa dieci ore con il famoso «Burchiello». Il Burchiello, in origine una grande imbarcazione con Villa Pisani in provincia di Venezia, raggiungibile da Padova con il Burchiello. cabina in legno, con tre o Foto dalla rivista «speciale qui TOURING Numero 62 - maggio 2014». quattro balconi, finemente decorata, era utilizzata dai battello alle chiuse, e i ponti girevoli, sala da ballo decorata dal Tiepolo (arsignori veneziani per raggiungere dalche fermano il traffico stradale per la- tista nato a Venezia nel 1696 e morto le città le ville in campagna. sciar passare il battello (il «nostro» era a Madrid nel 1770). Una giornata molto favorevole ci ha ai Mulini di Dolo). All’esterno laghetti, parchi, con l’alportati da Noventa padovana a Dolo Due le visite a ville famose: quella di trettanto famoso labirinto, dove verae Mira, prima con torpedone e poi sul Villa Barchessa Valmarana con il suo mente è facile perdersi tra il verde. tratto più bello del naviglio del Brenta. ampio colonnato e la primadonna delPer chiudere questa parentesi di in«Navigando come i dogi» (della rele ville, Villa Pisani (definita anche il teresse culturale e paesaggistico, vorpubblica marinara di Venezia) sul batpalazzo Ducale di terraferma). rei citare Carlo Goldoni, poeta venetello per ammirare ville, rive fluviali, Costruita tra il 1720 e il 1740, all’in- to del settecento, nato a Venezia nel salici e in particolare il passaggio del terno trovia- 1707 e morto a Parigi nel 1770; non mo la famo- cito passaggi della sua celebre «Losa Stanza di candiera», ma otto versi del poemetto Bacco e la «Il Burchiello di Padova», scritto nel celeberrima 1760. «Musa, cantiam del Padovan Burchiello La deliziosa, comoda vettura, In cui per Brenta viaggiasi bel bello, Dal gel difesi e dall’estiva arsura… Parlo di quel vaghissimo naviglio Di specchi, e intagli, e di pitture ornato, Che ogni venti minuti avanza un miglio, Da buon Rimurchio, e da’ cavai tirato…» 17 5 giugno 2014 il Lavoro Sezione Luganese Interesssante serata sulla «circonvallazione Agno-Bioggio» C i sono parecchie novità sul fronte della circonvallazione. Il Cantone le ha presentate martedì 27 maggio durante la serata organizzata da GenerazionePiù al teatro Cittadella e alla quale hanno preso parte il consigliere di Stato Claudio Zali, il presidente della Commissione regionale trasporti del Luganese Giovanni Bruschetti e il capo unità cantonale per il Piano trasporti del Luganese (PTL), Attilio Gorla . Rispetto al primo progetto, quello affinato attualmente comprende princi- palmente due modifiche. La prima, in territorio di Bioggio (comparto Cavezzolo), per integrarla con il progetto del tram Bioggio-Lugano (che, secondo Zali, «arriverà al traguardo in ogni caso prima della circonvallazione, fra 7-8 anni»). La seconda modifica riguarda la creazione di due strade di collegamento per le zone industriali per smaltire il traffico pesante: una sulla sponda sinistra del Vedeggio, in territorio di Muzzano tra i Mulini e la Piodella e l’altra in territorio di Bioggio, tra la zona Aeroporto e la Crespera. I lavori non verranno fatti tutti contemporaneamente: nella prima fase – circa due anni di lavoro – si procederà al tracciato di Agno (in galleria dal Tropical alla rotonda Bolette) e a quello di Bioggio (zona industriale Cavezzolo). La tratta dai Mulini alla Pio- della sarà in terza fase. «I progetti, ha concluso Bruschetti, devono fare i conti anche con i tempi della politica e con una certa litigiosità che ci caratterizza. Sulla circonvallazione il consenso è arrivato tardi, ma è stato raggiunto faticosamente e laboriosamente: penso che ora si possa andare avanti abbastanza convinti. Il tram modificherà anche la fruizione del territorio, ma è complementare alla circonvallazione». estratto dal CdT del 30 maggio Sezione Tre Valli Giro lago di Lugano e visita al Corriere del Ticino ELENA RINALDI L o scorso 5 maggio, con una trentina di partecipanti, ci siamo calati nei panni di «turisti a casa nostra», visitando la regione del lago di Lugano e la redazione del Corriere del Ticino. Coronata da una splendida giornata primaverile, la gita in battello sul Lago ci ha offerto la possibilità di ammirare da un’altra prospettiva le sue incantevoli sponde. Un percorso di 2 ore, con partenza dall’hotel Lido Seegarten, ci ha permesso di contemplare le più rinomate località turistiche del lago: Gandria, Caprino, Campione, Bissone, Brusino, Morcote, Vico Morcote, Melide e Capo San Martino. A Campione abbiamo visitato il Santuario della Madonna dei Ghirli, una magnifica chiesa del 700 ristrutturata nel 1600. Situata su un terrazzo direttamente raggiungibile dal lago mediante una monumentale scalinata doppia di quattro rampe, contiene importanti cicli di affreschi narranti la storia di San Giovanni Battista i quali ci sono stati spiegati dettagliatamente dal capitano del battello, il signor Rezzonico. Dopo il delizioso pranzo sulla splendida terrazza a bordo lago dell’hotel Seegarten, la gita è proseguita con la visita al Centro Stampa del CdT a Muzzano. Sotto la guida di Raffaele Bottinelli e Lorenzo Bignasca, abbiamo seguito il processo che porta alla pubblicazione del giornale: dalla redazione all’impaginazione elettronica, dalla produzione delle la- stre alla rotativa fino al reparto per la distribuzione delle copie stampate dal Centro Stampa Ticino. Grazie a tutti. Pedoni e automobilisti dopo i 60 anni L a conferenza del 28 aprile, a Bodio, molto educativa sui problemi che possono incontrare automobilisti e pedoni dopo i 60 anni, è stata seguita da una ventina di partecipanti. Il capitano Cristiano Guarna e l’appuntata Astrid Panducci, con il loro carisma, hanno saputo catalizzare l’attenzione sul tema. Statistiche alla mano, hanno dato consigli, istruzioni e precisazioni su diverse tematiche, coinvolgendo tutti i presenti. L’animata e interessante discussione è poi proseguita durante la merenda, offerta dalla sezione. 18 5 giugno 2014 il Lavoro Faido - Centro diurno a Villa Silvia Centro diurno GenerazionePiù partner di Pro Senectute A fine 2013 la Fondazione Pro Senectute ha aperto a Faido un Centro diurno rivolto a persone anziane autonome o con bisogno di assistenza, interessate a varie attività. La realizzazione di questa iniziativa regionale è stata sostenuta dal Dipartimento della sanità e della socialità e dai Comuni della regione. La struttura ha le stesse caratteristiche e gli stessi obiettivi del Centro diurno aperto alla fine dello scorso anno da GenerazionePiù a Lugano e permette di rispondere ad anziani che vivono a casa propria, autonomi o con bisogni di sostegno, favorendo il più possibile la permanenza a domicilio attraverso un’apertura regolare, ossia tutti i giorni, dalle ore 9.00 alle 17.00 con possibilità di una mezza giornata nel fine settimana. Per persone con Cercansi volontari Per il nostro Centro diurno cerchiamo ulteriori volontari per intrattenere gli utenti, per il servizio bar e pasti, per organizzare attività e feste. L’impegno, a seconda della disponibilità, può essere un unico intervento di poche ore o più interventi. Troverete un ambiente accogliente e stimolante. Interessati rivolgersi ai responsabili Marco Treichler e Vitina Carrozza, Via Bertaro Lambertenghi 1, Lugano, 091 910 20 21. difficoltà di spostamento è possibile organizzare un servizio di trasporto. La partecipazione è gratuita e ogni persona può scegliere se frequentare il Centro durante tutta la settimana o solo per attività di particolare interesse. I soci e simpatizzanti di GenerazionePiù delle Tre Valli, oltre a seguire le attività sezionali, sono invitati a partecipare alle numerose attività offerte. Info e iscrizioni: Anna Rossetti, tel. 076 344 344, [email protected]. Ulteriore partner è il Servizio di Assistenza e Cura a Domicilio Regione Tre Valli. Internet-corner Non avete il computer in casa? Avete seguito dei corsi e volete esercitarvi? Volete scrivere una lettera in Word, fare dei calcoli con Excel, creare dei cartoncini artistici con Publisher? O volete semplicemente fare delle ricerche in internet? Visitate il nostro internet-corner! Trovate un computer con accesso internet e una stampante. fr. 180.-, 7 lezioni, mercoledì, 14.00-16.30 Obiettivi: sapersi destreggiare con mouse e tastiera e gestire con proprietà l’ambiente Windows, i file e le cartelle, essere in grado di scrivere una semplice lettera. Locarno mercoledì 10 e 24 settembre, 1, 8, 15, 22 e 29 ottobre Lugano mercoledì 5, 12, 19 e 26 novembre, 3, 10 e 17 dicembre Corso Internet fr. 150.-, 6 lezioni, martedì 14.00-16.30 Obiettivi: usare Internet quale fonte di informazioni e quale risorsa per interagire. Locarno 16, 23 e 30 settembre, 7, 14 e 28 ottobre Lugano 4, 11, 18 e 25 novembre, 2 e 9 dicembre Corso speciale: utilizzo dei tablet Imparare cosa sono i tablet. Distinguere i modelli presenti sul mercato (e le loro differenze), le loro principali funzioni e applicazioni per un utilizzo sicuro con la rete internet. Insegnante: prof. Daniele Raffa. Costo: fr. 60.3 lezioni, giovedì 11, 18 e 25 settembre dalle ore 9 alle 11 a Lugano. iscrizioni: GenerazionePiù-Anziani OCST, Segretariato cantonale, Via B. Lambertenghi 1, 6901 Lugano. Tel. 091 910 20 21 www.generazionepiu.ch P rimo appuntamento cinematografico al nostro Centro diurno di Lugano martedì 1° luglio con la visione su grande schermo del film: «e se vivessimo tutti insieme? Amici da sempre, da oggi coinquilini». La trama (tratta dal sito mymovies.it): Jean, Annie, Albert, Jeanne e Claude sono amici da quattro decenni. Due coppie sposate e un single impenitente, tutti ultrasettantenni, alle prese con le malattie del cuore, delle cellule o della memoria. Tutti silenziosamente occupati a cercare una soluzione finale per se stessi o l’amato, per non pesare sui figli ma nemmeno assecondarli nelle loro fantasie di case di riposo senza privacy e senza identità. Vivere sotto lo stesso tetto, nella grande casa di Annie, è un’idea che nasce quasi per scherzo, a tavola, ma si trasforma in fretta nella soluzione migliore per tutti. Specie perché con loro si trasferisce anche un baldo giovane, Dirk, studente di etnologia alle prese con una tesi di laurea sulla condizione degli anziani in Europa. L’inizio della proiezione è alle ore 14.15 e subito dopo vi sarà servita una piccola merenda. Vi aspettiamo numerosi. Sezione Mendisio Corsi di informatica 2014 in collaborazione con Utilizzo del PC e basi di Word Nuovo appuntamento: visione film in compagnia Auguri Juliette A Juliette Spinedi di Salorino, socia GenerazionePiù sezione del Mendrisiotto, che il 26 maggio, alla Fondazione Torriani di Mendrisio, dove attualmente risiede, è stata festeggiata dai parenti, dalle autorità del Borgo e da tutto il personale per l’invidiabile traguardo dei 100 anni. Tanti auguri! 19 5 giugno 2014 il Lavoro Viaggi e soggiorni ¨¨ Verona 10 e 11 luglio «Carmen» di Bizet. Costo: fr. 350.-. Suppl. singola fr. 50.-. Per riservare i biglietti all’Arena iscrizioni subito. ¨¨ La Montanina, Camperio soggiorno in montagna dal 17 luglio al 2 agosto. Costo: fr. 950.-. ¨¨ San Vincenzo Toscana dal 30 agosto all’8 settembre (turno 2). Costo: fr. 1.490.-. ¨¨ Gita gastronomica culturale nel Friuli dal 23 al 25 settembre. ¨¨ Gita in Alsazia, Colmar, cimitero monumentale di guerra, centro riproduzione cicogne e lontre, giovedì 4 e venerdì 5 settembre. Costo fr. 320.circa. Tel. 091 829 20 05, Tatiana. ¨¨ Abano Soggiorno termale dal 9 al 16 novembre (turno 2). Prezzo pp: doppia fr. 915.-, suppl. singola fr. 125.-, trasporto, 7 notti in albergo ***, pensione completa (bibite escluse), piscine termali, idromassaggio, cascate cervicali, sauna, bagno turco e docce emozionali, accappatoio, serata di gala con aperitivo, serata danzante, uscite organizzate. Costo: fr. 915.- suppl. singola fr. 125.-. ¨¨ Roma da Papa Francesco dal 22 al 26 novembre. Costo: fr. 1.270.tutto compreso. Suppl. singola fr. 300.- Iscrizioni: tel. 091 873 01 20. Per informazioni e iscrizioni: segretariato cantonale Lugano, tel. 091 910 20 21. Agenda Centro Diurno ¨¨ «An parlum insema» ogni giovedì dalle 10.30 alle 11.30 (fino a fine agosto) in un ambiente familiare ci si ritrova per il gruppo di parola «quattro chiacchiere in compagnia». ¨¨ Pomeriggio... carte tutti i mercoledì pomeriggio (e non solo) giochiamo a carte, a partire dalle ore 14.00. Il Centro accoglie tutte le persone che, anche al di fuori del giorno indicato, vogliono passare del tempo insieme sfidandosi a carte. tembre. Monitrice: Rosa Minotti (iscrizioni sul posto). Info: Segretariato Pro Senectute tel. 091 912 17 17. ¨¨ Atelier cucina: dolci... e non solo. Siete abili in cucina e disponibili a condividere le vostre preziose ricette? Vi aspettiamo al Centro diurno per preparare deliziosi cake, torte, leccornie salate. Tel. 091 910 20 21, Vitina o Marco. ¨¨ Ginnastica dolce per gli «over 60» in collaborazione con Pro Senectute organizziamo corsi di ginnastica con esercizi di equilibrio, rinforzo muscolare, allenamento della memoria, ecc. (esercizi in prevalenza da seduti). Mercoledì dalle 9.45 alle 10.45. Costo: fr. 50.- per chi si iscrive per l’attività regolare (fino a metà giugno); gratis per i beneficiari della PC all’AVS (presentare i documenti richiesti). Riprendiamo l’attività a partire dal 17 set- Centro diurno Addio solitudine, pranziamo insieme!» D esiderate pranzare in compagnia? Nel nostro Centro diurno avete la possibilità di farlo a soli 12.- franchi più bibite. I pasti, preparati dall’Albergo Ceresio, comprendono sempre un primo, un secondo e un dessert. Il menu viene regolarmente pubblicato al nostro albo e sul nostro sito Internet www.generazionepiu.ch Iscrizioni: entro le ore 12.00 del giorno precedente. Per la giornata di lunedì l’i- scrizione va fatta entro il sabato precedente, ore 12.00. Il pranzo viene servito alle 12.15. Fogazzaro, Valsolda. Ore 9.20 partenza, giro sul Ceresio, pranzo ristorante Crotto del lago. Costo: fr. 70.-. Iscrizioni: tel. 091 910 20 21. ¨¨ Giovedì 23 ottobre, salone Cosmo, Massagno, maccheronata gratuita nonninipotini. ¨¨ Giovedì 13 novembre, ore 14.15 conferenza su San Giovanni Bosco. Stazione FFS. Ore 10.30 a Disentis visita Abbazia e Museo. Pranzo. Ore 14 trasferta verso il Lucomagno. Rientro verso le ore 18.00. Costo a persona compreso viaggio, pranzo, ingressi mance e offerte fr. 90.-- da 30 a 35 partecipanti; fr. 85.da 36 a 45 partecipanti. Iscrizioni subito: tel. 091 640 51 11. Non volete mangiare da soli al domicilio e spendere poco? Portate il vostro pasto da casa e consumatelo da noi in compagnia (utilizzo del forno normale e microonde possibile). Interessati e per l’iscrizione al pranzo contattare Vitina o Marco al numero di telefono 091 910 20 21. Agenda attività ricreative Bellinzona ¨¨ Venerdì 6 giugno visita alle Grotte del formaggio a Kaltbach. Costo fr. 85.- Partenza ore 6.45 stazione AGIP Molinazzo, ore 7 Mercato Coperto Giubiasco. Iscrizioni subito: tel. 091 829 20 05, Tatiana. Locarno ¨¨ Giovedì 26 giugno, visita guidata al Santuario e al Museo Madonna del Sasso. Ritrovo ore 14 alla Stazione della Funicolare di Locarno. Segue merenda al ristorante. Costo fr. 25.- tutto compreso. Iscrizioni aperte a tutti, tel. 091 751 30 52. Lugano ¨¨ Giovedì 3 luglio, visita guidata Villa Mendrisio ¨¨ Martedì 24 giugno, Gita a Disentis e Lucomagno. Visita all’Abbazia benedettina e al Centro Pro Natura. Partenza: ore 6.40 Chiasso Stazione FFS, 6.50 Serfontana fermata rotonda bus, 7.00 Mendrisio Tre Valli ¨¨ Lunedì 30 giugno, giornata ricreativa laghetti Audan-Ambrì. Trasferta in torpedone, ore 12.30 pranzo al grotto Laghetti Audan. Costo: fr. 30.- soci, fr. 45.- non soci. Iscrizioni: dal 16 al 27 giugno, tel. 091 873 01 20. 20 Sindacato Interprofessionale - Pagine a cura di Sabine Hunger 5 giugno 2014 il Lavoro Editoriale Respinto il salario minimo WERNER RINDLISBACHER* L a votazione popolare del 18 maggio si è conclusa con due sì e due no. Come sindacalista, ovviamente mi interessava soprattutto la votazione sul salario minimo, che purtroppo è stata bocciata e l’indomani mi ha messo di cattivo umore. Il fatto che migliaia di lavoratrici e lavoratori debbano rinunciare a un salario minimo per legge pari a 22 franchi all’ora è penoso. La campagna diffamatoria contro l’iniziativa da parte di coloro che percepiscono salari esorbitanti è stata tuttavia enorme. Con inserzioni a tutta pagina e innumerevoli manifesti affissi in tutto il Paese volevano dare a intendere che in caso d’approvazione dell’iniziativa l’economia svizzera sarebbe crollata e che migliaia di posti di lavoro sarebbero andati persi. Fatto degno di nota è che tutti gli esponenti che nei media si sono opposti all’introduzione di un salario minimo molto probabilmente portano a casa stipendi ben più cospicui dei 4’000 franchi al mese richiesti. Sempre la stessa solfa Fatto ancora più irritante è che i contrari continuavano a dire che sono le parti sociali a essere responsabili per la contrattazione dei salari. Sarà anche vero, ma solo e soltanto laddove i sindacati e le associazioni padronali hanno la possibilità di fissare i salari tramite un contratto collettivo di lavoro (CCL). Anche il Consigliere federale Johann Schneider-Ammann ha sostenuto che i «salari concordati dalle parti sociali sono la soluzione migliore». A questo proposito teniamo però a sottolineare che sotto la sua gestione il CCL MEM non prevedeva salari minimi. Solo dopo grandi sforzi e prova di grande tenacia siamo riusciti a introdurre stipendi minimi in questo importante contratto dell’industria metalmeccanica. Ciò dimostra inconfutabilmente che quando c’è in gioco denaro si applicano sempre due pesi e due misure. La patata bollente passata alle parti sociali Si rende inoltre necessario definire ciò che si intende esattamente per partenariato sociale. Non pochi datori di lavoro partono infatti dal presupposto che il suddetto termine implichi anche il rapporto diretto tra il superiore e il salariato. Non sono affatto d’accordo! Un vero partenariato sociale, a mio parere, si verifica quando le negoziazioni per gli interessi (trattative salariali) dei lavoratori si svolgono alla pari, a prescindere da un impiego e di conseguenza dalla diretta dipendenza salariale. L’unico strumento giusto a questo scopo sono di fatto i sindacati che sono i soli a essere sufficientemente indipendenti da consentire condizioni alla pari durante le negoziazioni. I lavoratori invece, che devono affrontare il proprio datore da soli, hanno viceversa la peggio. Soprattutto quelli che lavorano a tempo pieno e guadagnano meno di 4’000 franchi al mese. Quando si mettono a confronto due persone e una di queste deve sbarcare il lunario con meno di 4’000 franchi al mese, mentre l’altra intasca dieci o più volte questa somma non si può che definirla un’ingiustizia inaudita. La questione «salario minimo» è quindi da considerarsi chiusa? Penso di sì anche perché per migliaia di stipendiati che lavorano in rami con salari molto bassi nei prossimi anni non cambierà assolutamente nulla. Il mondo dell’economia ha raggiunto il proprio traguardo secondo la solita procedura. In tutti i rami e settori in cui oggi non esistono CCL, si continuerà anche in futuro a impedire l’introduzione di un salario minimo. Questi gruppi respingono sia regolamentazioni legali sia CCL equi. Altrimenti nei prossimi tempi verrebbero stipulati numerosi contratti collettivi nuovi, soprattutto nel settore dei servizi a cui i contrari tuttavia si oppongono come al solito con tutte le loro forze, esattamente come ora è stata sventata l’iniziativa sui salari minimi. Penso che per i prossimi anni non se ne parlerà pertanto più. Peccato che il popolo svizzero - indipendentemente dalle sue riflessioni - abbia seguito la propaganda dei contrari e si sia persa questa unica occasione per l’introduzione di salari minimi. *responsabile Syna settore Artigianato Tema congresso «orario di lavoro» Un miliardo?! In una conferenza stampa a Berna, Syna ha richiamato l’attenzione sul tema del tempo di lavoro. Su incarico dello stesso sindacato, l’istituto Link ha scoperto fatti sconcertanti sul lavoro svolto a titolo gratuito. ARNO KERST* D avanti a Kurt Regotz, presidente del sindacato Syna, troneggiava un’imponente torta di colore blu e rosso. Ma Syna non ha di certo invitato i media a Berna per mangiare torta e bere caffè, bensì per denunciare un vero e proprio scandalo. Una porzione non indifferente della torta era decorata con una glassa rossa su cui campeggiava la scritta «14% gratis». Proprio così: il 14» delle salariate e dei salariati interpellato dall’istituto Link ha dichiarato che nel mese di marzo ha lavorato di più di quanto stabilito nel proprio contratto d’impiego, senza essere stato retribuito per le ore straordinarie prestate. Ore supplementari a non finire Kurt Regotz ha sottolineato: «Il fatto che la pressione sui lavoratori continui ad aumentare purtroppo non è una novità. In sempre meno tempo i dipendenti devono rendere sempre di più, a questo vanno ad aggiungersi moltissime ore straordinarie. Tempo lavorativo, questo, che va a discapito del tempo libero. Ancora più allarmante è tuttavia il fatto che questo lavoro non sia nemmeno retribuito.» Nel 2011 sono state prestate 219 milioni di ore supplementari. Convertite in impieghi a tempo pieno coprirebbero pressoché esattamente il numero di disoccupati in Svizzera. Il lavoro dunque non manca, solo che è distribuito male. A discapito dei disoccupati senza impiego e dei lavoratori con a disposizione meno tempo libero che hanno difficoltà a sbrigare le faccende di casa e la cui salute viene messa a rischio. Milioni non pagati! Colette Kalt, responsabile comunicazione presso Syna, ha richiamato l’attenzione sul fat- to che tutte le categorie sono interessate dalle ore straordinarie non retribuite: i salariati qualificati e non qualificati, così come i superiori e i giovani. A causa dei dati non disponibili, il valore del lavoro svolto a titolo gratuito non è quantificabile. Syna ha messo in rapporto il suddetto 14 per cento di lavoratori che ha svolto lavoro straordinario non pagato con i dati sulle ore supplementari e sul salario mediano, giungendo così a una cifra sconcertante: il sindacato stima che la somma relativa al lavoro gratuito in Svizzera si aggiri potenzialmente attorno a 1 miliardo di franchi svizzeri. A essere imbrogliati per ingenti somme di denaro (o tempo libero!) non sono solo le lavoratrici e i lavoratori, ma anche le as- 5 giugno 2014 il Lavoro sicurazioni sociali, come ad esempio l’AVS, che perdono ogni anno diverse centinaia di milioni di franchi. Stress a causa della pressione e flessibilizzazione In vista del nostro congresso, intendiamo scoprire la cifra esatta. 777 membri e interessati hanno preso parte al sondaggio del Syna «Il mio lavoro, il mio tempo». I risultati di questa inchiesta fanno emergere i problemi reali degli stipendiati. Il 52% di questi ha dichiarato che la pressione e lo stress sul posto d’impiego rappresentano un problema reale. La metà degli interpellati lavora di più, più rapidamente e in maniera più dispersiva rispetto al desiderato, mettendo a repentaglio la propria salute. Chantal Hayoz, segretaria centrale del settore servizi, è indignata: «Oggi le lavoratrici e i lavoratori vengono spremuti come limoni. I tempi di produzione si accorciano sempre di più, i compiti aumentano e ciononostante il lavoro deve essere svolto con meno personale. A tutto questo vanno ad aggiungersi indicazioni poco chiare, giorni lavorativi troppo lunghi o troppo corti e lavori che all’ultimo minuto subiscono bruschi Sindacato Interprofessionale cambiamenti. Le pause e le vacanze inesistenti causano inoltre problemi alla salute che a loro volta portano a costi aggiuntivi». Un quarto degli interrogati ha dichiarato di avere problemi a causa dei piani di servizio rilasciati a breve termine o addirittura inesistenti. Altrettanti sono occupati in aziende che non prevedono, oppure solo in modo impreciso, la rilevazione dell’orario lavorativo. Più di un terzo ha oltre a ciò difficoltà a conciliare la vita familiare con quella professionale. Nel mondo occupazionale la flessibilizzazione viene dunque dettata soprattutto dai datori di lavoro. Presso i responsabili, le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori in rapporto alla pianificabilità e alla flessibilità non trovano pressoché ascolto. Rilevamento del tempo lavorativo, un must Syna deplora lo scarso interesse dimostrato dai media nei confronti della conferenza stampa. In segreto un operatore dei media ci ha però confidato che anche nel suo ramo il tempo di lavoro rappresenta un problema. Agli impiegati con contratto a tempo indeterminato che si lamentano di giorni lavorativi troppo lunghi, le aziende chiedono senza mezzi termini se pre- 21 feriscono scrivere gli articoli come liberi professionisti. Ai boss delle testate giornalistiche non piace dunque vedersi tematizzato il rilevamento del tempo lavorativo nelle loro aziende. Ma Syna non molla! Perché più del 90% degli interpellati ritiene che il rilevamento obbligatorio dell’orario di lavoro sia un approccio ragionevole per risolvere questo problema. Alla conferenza stampa per questo motivo ho dichiarato: «Solo chi ha la possibilità di rilevare il tempo di lavoro può essere retribuito equamente. Questo rappresenta la base per compensare il lavoro aggiuntivo e la premessa per un’occupazione sana e sicura». Syna rivendica In vista del congresso e dopo aver analizzato a fondo il problema, Syna formulerà una serie di possibili soluzioni e rivendicazioni. I nostri soci ci hanno già dato chiare indicazioni anche in questo ambito: per noi è chiaro che il tempo trascorso al lavoro è tempo vitale e ci impegniamo pertanto affinché sia organizzato dignitosamente. *vicepresidente Syna INAS Consolidare la collaborazione SABINE HUNGER* D a oltre 60 anni il patronato INAS offre servizi di consulenza gratuiti in Svizzera nell’ambito delle prestazioni socio-previdenziali. Dalla fondazione del Syna, i due istituti hanno instaurato una stretta collaborazione che nella Svizzera centrale ora sarà ulteriormente ampliata. «Siamo molto lieti che d’ora in poi due martedì al mese il patronato INAS sarà presente con i propri servizi anche a Stans», sottolinea Nicola Tamburrino, membro del consiglio d’amministrazione INAS. Oltre a Lucerna, Altdorf e Svitto, nella Svizzera centrale ora anche i soci dei Cantoni Obvaldo e Nidvaldo potranno beneficiare della consulenza gratuita offerta dal patronato. La compilazione di moduli Nonostante la libera circolazione delle persone sia una realtà, o proprio per questo motivo, la complessità delle domande da parte dei soci è aumentata. I continui adeguamenti delle regolamentazioni rendono alle autorità difficile la vita sia al di qua che al di là del confine e di conseguenza anche ai migranti. Tra le domande più frequenti figurano ad esempio quelle sul versamento degli assegni familiari e sugli appositi moduli da compilare oppure la compilazione della dichiarazione dei redditi in caso di patrimoni sparsi in vari Paesi. Grazie alla lunga esperienza del patronato INAS, i suoi consulenti onorari sono in grado di informare con competenza i propri clienti nella loro madrelingua. «Ci completiamo a meraviglia», sostiene Urs Gander, segretario regionale di Stans, «questa collaborazione rappresenta un vantaggio per tutti gli interessati». Le prestazioni L’offerta di servizi è vasta e completa perfettamente quella prestata dal Syna ai propri soci. In caso di domande relative al diritto del lavoro si rende tuttavia necessaria un’adesione al Syna. Le prestazioni del patronato sono gratuite. L’INAS offre assistenza in caso di: • visura catastale per immobili in Italia; • calcolo di imposte fiscali in Italia (IMU, dal 2014 TASI, UNICO); • certificato fiscale per la pensione italiana (CUD); • compilazione dei moduli RED/EST; • domanda di pensioni di vecchiaia, invalidità e vedovanza in Italia, Svizzera e in altri Stati; • verifica di posizioni contributive in Italia e in altri Stati; • previdenza professionale secondo pilastro; • prestazioni complementari AVS-AI; • infortuni e malattie professionali; • prepensionamento flessibile FAR / RESOR. *Servizio politiche sociali Gli uffici di consulenza dell’INAS sono sparsi in tutta la Svizzera e spesso sono ubicati nei locali dei segretariati regionali del Syna. 22 Società 5 giugno 2014 il Lavoro Progettoamore Chiasso, stadio comunale, sabato 14 giugno P rogettoamore.ch è un’associazione di beneficenza nata nel 2009, con l’intento di sostenere e aiutare persone meno fortunate, in particolare bambini e adolescenti. È l’insieme di tante persone che hanno voglia di mettere a disposizione le proprie energie per sostenere le associazioni ticinesi che si impegnano ad aiutare il prossimo. Progettoamore.ch propone ogni anno una manifestazione per richiamare i giovani e avvicinarli a un’azione benefica. Una giornata dove solidarietà e amicizia si fondono per sensibilizzare piccoli e grandi verso realtà diverse e difficili. Realtà che spesso rimangono nell’ombra mentre invece meritano di essere conosciute e rispettate da tutta la popolazione. Progettoamore.ch vuole essere una mano tesa verso il prossimo, un sostegno per chi ne ha più bisogno e questa giornata sarà l’occasione migliore per condividere dei bei momenti all’insegna della solidarietà. Un’esperienza di successo Le giornate di solidarietà per il Ticino hanno riscontrato un notevole successo sotto tutti i punti di vista. L’obiettivo di tutte le edizioni, sensibilizzare e far conoscere nuove realtà di ragazzi meno fortunati, si è concretizzato. La popolazione ha aderito sempre con entusiasmo, aumentando di anno in anno, a dimostrazione del fatto che il messaggio «ragazzo aiuta ragazzo» è giunto a destinazione. I fondi raccolti durante le precedenti edizioni sono motivo di orgoglio sia per chi ha partecipato attivamente, sia per gli organizzatori. Programma 2014 Dalle ore 14.00 sarà allestito un «villaggio» con delle bancarelle informative di diverse associazioni, giochi per bambini, intrattenimenti e punti di ristoro, e, come nelle passate edizioni, non si distribuiranno bevande alcoliche. Alle ore 15.00 riproponiamo il concorso canoro TI-Factor, reduce da un incredibile successo di partecipanti e di pubblico, sempre in collaborazione con il Corriere del Ticino. Alle ore 19.00 DJ SET Iintrattenimento musicale in attesa del concerto. Alle ore 20.30 ci sarà l’evento clou della giornata: Concerto. Alle ore 00.00 Mondiali di calcio Italia-Inghilterra su schermo gigante. Durante la giornata interverranno volti noti nell’ambito sportivo e televisivo che ci faranno compagnia e parteciperanno alle varie attività. All'entrata del villaggio e durante la giornata il pubblico potrà dare il suo contributo con Solidarietà Manor in aiuto dei Balcani L e inondazioni che hanno devastato vaste regioni della Serbia e della Bosnia Erzegovina hanno suscitato un forte slancio di solidarietà da parte della popolazione svizzera. Anche Manor ha fornito un aiuto materiale alle zone colpite: due camion con beni di prima necessità d’un valore di circa 140’000 franchi sono partiti a fine maggio dalla centrale Manor di Rickenbach alla volta dei Balcani e le merci saranno consegnate ai rappresentanti locali di Caritas a Belgrado e a Sarajevo, che si incaricheranno della loro distribuzione. Le ditte partner per la logistica, G. Leclerc e Planzer, contribuiscono a questa operazione assumendo le spese di trasporto. «Dare un aiuto spontaneo in questa situazione d’emergenza rappresenta per Manor una questione d’onore. Grazie all’eccezionale impegno dei nostri collaboratori, questa operazione d’aiuto umanitario ha potuto essere realizzata in un batter d’occhio », ha dichiarato Rainer Deutschmann, direttore Supply Chain di Manor. un’offerta libera. È vietato portare all’interno del villaggio bibite e bevande. L'evento si svolgerà con qualsiasi condizione meteorologica. Versamenti di beneficenza: Conto Bancario Associazione «ProgettoAmore. ch». Indirizzo beneficiario: Via Valdani 1, 6830 Chiasso, Svizzera. Numero di conto: 35055.52 Iban: CH5280272000003505552 Swift: RAIFCH22 Banca del beneficiario: Banca Raiffeisen del Basso Mendrisiotto. Indirizzo banca: Corso San Gottardo 54a, 6830 Chiasso, Svizzera Per telefono: chiama lo 0900 11 12 13 e potrai donare 10 CHF. Valido per la Svizzera e l’Italia. Le offerte andranno interamente alle associazioni prescelte. L’Associazione Artigiani di Vallemaggia, in collaborazione con il team Artis organizza per la prima volta un mercato dell’artigianato del Ticino a Pentecoste domenica 8 giugno, dalle 10.00 alle 16.00 nel nucleo di Avegno Sarà un’occasione per trovare preziosi manufatti artigianali (ceramica, tornitura, feltro, filatura lana, cestini ecc) e prodotti gastronomici (formaggi Vallemaggia, salumi, liquori, miele ecc) in quasi 60 bancarelle! Il duo Giorgio e Paolo accompagnerà l’evento. Sarà possibe gustare una squisita polenta con mortadella e formaggi. Giornale Aperto 5 giugno 2014 il Lavoro 23 Le domande dei Lettori Tasi, Tari, Imu, IUC?! Come venirne a capo? Cari collaboratori del Patronato Acli, ci risiamo... e quest’anno cosa succede con le tasse sulla casa di proprietà in Italia per i residenti all’estero? A. e M. Altro argomento sono le scadenze che ci hanno fatto trepidare fino a questo punto e pertanto, secondo quanto disposto dal Dl Salva Romater sono i comuni che stabiliscono le scadenze Carissimi, nata con la legge finanziaria del 2013, la IUC, Imposta unica comunale è costituita da Imu, Tasi e Tari. In realtà la IUC non è un tributo unico ma solo una sigla per raggruppare i tre diversi tributi. Le abitazioni principali pagheranno la Tasi, sui servizi indivisibili dei Comuni (quali ad esempio l’illuminazione e la manutenzione delle strade) e la Tari sulla raccolta rifiuti (un tempo Tarsu o Tares). Viceversa, tutti gli altri immobili diversi dall’abitazione principale, vedi le seconde case vuote o locate, i negozi, gli uffici, i capannoni, gli alberghi, i terreni, saranno soggetti a tutte e tre le componenti della IUC. e parrebbe che l’acconto Tasi sia fissato entro il 16 giugno, a patto che le aliquote siano state deliberate entro il 23 maggio e pubblicate entro il 31 sul sito del Dipartimento delle Finanze. In assenza quindi della delibera, va dato per certo che le abitazioni principali pagheranno la Tasi in un’unica soluzione direttamente a saldo, entro il 16 dicembre, mentre le seconde abitazioni, e tutti gli altri immobili non prima casa, posticiperanno il pagamento dell’acconto da giugno a settembre oppure a ottobre, stando alle ultime decisioni governative, andando poi a saldo entro dicembre. Riteniamo tuttavia che vada fatta attenzione e consigliamo ai proprietari di verificare presso i nostri uffici le incombenze fiscali comune per comune. Cordialmente. Elisa Ferrante Patronato Acli Lugano VITA NOSTRA Fedeltà all’OCST Il 1° giugno la collega Consuelo Girardi ha festeggiato il traguardo dei 25 anni di attività all’OCST. Consuelo è in forza al segretariato del Sopraceneri, sede di Locarno, ed è sua la voce cortese che risponde al centralino. Si occupa anche dell’amministrazione soci, è molto apprezzata per la puntualità, la competenza e la discrezione con cui svolge i compiti che le vengono affidati. Nel complimentarci per l’importante traguardo raggiunto le auguriamo di continuare ancora a lungo il suo prezioso servizio in favore di tutti gli associati e della grande famiglia OCST. Complimenti • a Fernando Vanoni, già apprezzato dipendente OCST, ora socio GenerazionePiù segretariato del Luganese, che recentemente ha raggiunto l’invidiabile traguardo dei 60 anni di fedeltà sindacale. Congratulazioni all’amico Fernando per questi decenni di fedeltà sindacale. Editore Organizzazione cristiano-sociale ticinese Redazione e amministrazione Responsabile: Benedetta Rigotti In redazione: Maurizia Conti, Giorgio Donini e Georgia Ertz tel. 0919211551 ; fax 0919242471 via Balestra 19, 6900 Lugano [email protected] Condoglianze • a Maurizio Merenda e a Alfio Gilardini, soci settore Polizia Cantonale, ai familiari tutti, per la perdita della cara zia Onorina Merenda. • a Tiziano Zenobi, socio segretariato Mendrisio, e alla sua famiglia, per la perdita del caro papà Mario. • alla moglie Sandra, al figlio Robert, alla sorella Liliana, socia Servizio cure a domicilio, al fratello Renè, ai parenti, per la scomparsa del loro caro Gilberto Bregy. • alla moglie Alice, ai figli Alida, Mario e Andrea, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Armando Waller, socio GenerazionePiù, segretariato del Luganese. • alla moglie Henriette, socia GenerazionePiù, ai figli Christine, Lorenzo e Francesco, ai familiari tutti, per la scomparsa del loro caro Luigi Onderka. • al marito Elvezio, socio Anziani dipendenti dello Stato, alla figlia Claudia, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Annamaria Berri-Pianca. • a Marco Meschini, socio dipendenti dello Stato, segretariato Locarno, per la morte del caro nonno Fulvio. • a Arthur Zeller, socio dipendenti dello Stato, segretariato Locarno, e familiari, per la morte del caro cognato Guglielmo Pirro. Stampa Centro Stampa Ticino SA Via Industria, 6933 Muzzano Pubblicità Publilavoro Sagl Via Balestra 19, 6900 Lugano, tel 0919211551 [email protected] Tiratura confermata REMP 24’360 copie Ricordando Camillo Jelmini Lunedì 16 giugno ricorre il diciasettesimo anniversario della scomparsa di Camillo Jelmini, indimenticato presidente dell’OCST, avvocato e politico a livello cantonale e federale, attivo sul fronte della socialità. I familiari, l’Organizzazione cristiano sociale e quanti l’hanno conosciuto ed apprezzato lo ricorderanno partecipando alla S. Messa che sarà celebrata, lunedì 16 giugno alle ore 17.00 nella chiesa di Pazzalino a Pregassona. Via Balestra 19, 6900 Lugano Consiglio esecutivo - Presidente: Bruno Ongaro - Presidente onorario: Romano Rossi - Vicepresidente: Flavio Ugazzi - Membri: Davide Adamoli, Luigi Mattia Bernasconi, Fausto Leidi, Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani Segretario cantonale e copresidente Meinrado Robbiani Segretario amministrativo Fausto Leidi Vicesegretari cantonali Renato Ricciardi, Paolo Locatelli Segretari regionali Lugano Giovanni Scolari Mendrisio Alessandro Mecatti Sopraceneri Marco Pellegrini Tre Valli Giancarlo Nicoli Domanda di adesione a GenerazionePiù Il/La sottoscritto/a desidera aderire all’Associazione GenerazionePiù-Anziani OCST, sezione di Data di entrata desiderata Cognome Nome Indirizzo Nap Città Telefono/Cellulare Indirizzo di posta elettronica Data di nascita Stato civile Nazionalità Osservazioni Data Firma Mendrisio Pe te r da m po re de sen ll’a so nz ian al o Biasca/Tre Valli Bellinzona Locarno Lugano Compilare e inviare a: Segretariato cantonale GenerazionePiù, Via Lambertenghi 1, 6901 Lugano