PENNA SANT’ANDREA 35° Incontro di Folklore Internazionale 4 Agosto LA NOTTE DELLA SSALDARELLA Venerdì 5 Agosto DONNE FOLK Sabato 6 Agosto NOTTE FOLK Giovedì tutta la notte al ritmo della più tradizionale musica dell’ Italia centrale si li sone, si li cande e si l’abballe Tutta la notte con la musica popolare Domenica 7 Agosto INCONTRO FOLK Gruppi folk da tutto il mondo GRUPPI PARTECIPANTI Nairobi National Dance Ensemble – Musiche e danze del Kenia Guasipati Danzas – Folklore del Venezuela Ensemble Lotus - musiche e danze dal lago Baikal (Buriazia) Le Sirene del Nilo - Danza mediorientali ed indiane Li Sandandonijre di Penna Sant'Andrea - Il Gruppo più bifolk che ci sia Rareca Antica - Musica campana e del sud Italia Cisalpipers - Musica popolare del nord e centro Europa Les Nuages Ensemble – Musica klezmer Cunserva Mara - Pizziche e tarantelle dal Salento Sining Kumintang ng Batangas (danze e musiche popolari filippine) I Randerchitte - Folklore marchigiano Mostra Strumenti Musicali artigianali di Enzo Di Silverio Mostra permanente del “Laccio d’Amore” 3ª Sagra degli Gnocchi Progetto Malafè – folklore marchigiano I Bifolk – Folklore laziale Ragno Band & Company - L’uomo-banda dal Lazio Laccio d’amore – L’antico ballo dell’intreccio Comune di Penna Sant’Andrea Incontro di Folklore Internazionale •2• 35° L’Incontro di Folklore Internazionale PENNA SANT’ANDREA (Teramo) 4-7 agosto 2011 P enna Sant’Andrea è nota anche a livello internazionale per le sue tradizioni in campo folkloristico, in primo luogo per essere la patria del “Laccio d’amore”, gruppo folkloristico che da circa un secolo esegue nelle piazze italiane, e molto spesso anche all’estero, l’arcaica danza dell’intreccio dei nastri colorati intorno ad un palo. E’ una tradizione molto radicata nei pennesi che si tramandano di generazione in generazione l’amore per il “ballo del laccio” ed i costumi tradizionali. I componenti attuali del “Laccio d’Amore” sono i nipoti o i pronipoti di coloro che nei primi anni del ‘900 decisero di fondare il Gruppo ed incominciarono a portare il loro folklore al di fuori di Penna Sant’Andrea. I bambini vengono iniziati alla danza già in tenera età. Quest’anno potremo vedere nel corso del Festival (nel pomeriggio di domenica 7 agosto) oltre alla esibizione del Gruppo dei “grandi” anche l’intreccio dei nastri eseguito dai bambini delle Scuole Medie, Elementari e Materne. Oltre al Laccio d’Amore sono nati negli ultimi anni molti altri Gruppi di musica popolare. In primo luogo la Compagnia di Musica Popolare “Li Sandandonijre”, che ha nel suo curriculum la partecipazioni a numerosissime manifestazioni in Italia ed all’estero, in Lituania, Spagna, Danimarca, Austria, Svizzera, Francia, nonché la pubblicazione di due CD ed un DVD. Abbiamo poi i “Briganti di Penna”, composto da giovanissimi, “Li Ciarvavì” (le coccinelle), la “Partenza” ed infine un Gruppo di musica jazz, i Perdido Jazz Quintet. Sei Gruppi musicali in un paese di meno di 400 abitanti (parliamo del solo capoluogo) sono sicuramente un indice di notevole vivacità culturale. Strettamente legato a queste tradizioni è l’Incontro di Folklore Internazionale che da 35 anni vede la presenza a Penna di Gruppi di danza e musica popolare provenienti da tutto il mondo. Quest’anno il Festival si svolgerà dal 4 al 7 agosto 2011 con una formula rinnovata. Il Festival partirà giovedì 4 agosto con la “Notte della Ssaldarella” con musicanti e ballerini di Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio; Venerdì 5 agosto si esibiranno Gruppi di danza e musicali composti da sole donne. Sabato 6 agosto ci sarà la terza edizione della “Notte Folk”: gruppi di musica popolare di varie nazioni si esibiranno per l’intera nottata.. Notizie e foto del Laccio d’amore, de Li Sandandonijre e dei Gruppi partecipanti al 35° Incontro di Folklore sono disponibili sui seguenti siti: http://xoomer.alice.it/lacciodamor · http://www.sandandonijre.it · http://www.incontrofolk.altervista.org · http://www.castelcerreto.altervista.org · info: 346 1763971 · mail: [email protected] •3• PENNA SANT’ANDREA SEDE LEGALE: 4-5-6-7 agosto 2011 64039 PENNA SANT’ANDREA (TE) - Via Cona, 62 - Tel. e Fax 0861.66636 www.dagostinotrasporti.net • [email protected] Incontro di Folklore Internazionale •4• Programma Capoluogo – piazza V. Veneto - Parco delle Rimembranze Si suona e si balla con: A Randerchitte (saltarello marchigiano) giovedi 4 agosto - ore 20.30 LA NOTTE DELLA “SSALDARELLA” I bifolk (saltarello laziale) Progetto Malafè (salterello marchigiano) I ritmi della più popolare danza dell’Italia Centrale Li Sandandonije (saltarello abruzzese) Il folk al femminile, con Gruppi composti da sole donne. Laccio d’Amore (saltarello abruzzese) Venerdì 5 agosto - ore 20.30 DONNE FOLK Musiche, canti e danze al femminile con: Les Nuages Ensemble (musica klezmer) Le Sirene del Nilo (Danza Mediorientale e Indiana) si li sone, si li cante e si l’abballe Il folk al femminile, con Gruppi composti da sole donne. Sabato 6 agosto - ore 20.30 NOTTE FOLK sino all’alba con la musica popolare Domenica 7 agosto INCONTRO DI FOLKLORE INTERNAZIONALE rassegna di Gruppi folkloristici di tutto il mondo Si suona e si balla con: Cunserva Mara (pizzica e taranta dal Salento) Rareca Antica (musica della Campania e del Sud Italia) Cisalpipers ( musica folk & celtica) Laccio d’Amore (musiche e danze abruzzesi) Nairobi National Dance Ensemble (i tamburi e le danze del Kenya) Guasipati Danzas (folklore dal Venezuela) Sining Kumintang ng Batangas (danze e le musiche popolari filippine) Ensemble Lotus musiche e danze dal lago Baikal Esibizione dei gruppi internazionali: Ragno Band & Company (Lazio) Nairobi National Dance Ensemble (Kenya) Guasipati Danzas (Venezuela) Sining Kumintang ng Batangas (Filippine) ore 11.00: S. Messa con i Gruppi Folk Ensemble Lotus (Buriazia) ore 17.30: Gran Parata dei gruppi Folk Laccio d’Amore (Penna Sant’Andrea) ore 18.30: E sibizione del “laccio d’amore” dei bambini ore 20.30: E sibizione dei Gruppi Folk Internazionali MOSTRA-MERCATO Strumenti Musicali artigianali di ENZO DI SILVERIO 3ª SAGRA DEGLI GNOCCHI Mostra Permanente del LACCIO D’AMORE STANDS ENOGASTRONOMICI •5• PENNA SANT’ANDREA www.ruzzoreti.com [email protected] 4-5-6-7 agosto 2011 Via Nicola Dati, 18 TERAMO Segreteria: Tel. 0861.26321 Fax 0861.246834 Incontro di Folklore Internazionale •6• LA NOTTE DELLA SSALDARELLA nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus (ora bisogna bere, ora bisogna far risuonare la terra con il piede scalzo) I l saltarello è un ballo tipico delle regioni dell’Italia centrale, in modo particolare del Lazio, delle Marche, di San Marino, dell’Umbria, dell’Abruzzo ed in parte del Molise (in queste due ultime regioni il ballo viene detto al femminile saltarella). Si presenta prevalentemente come danza di coppia, anche se in Emilia e Romagna e nel Montefeltro è chiamata saltarello una forma di contraddanza a sei persone (tre coppie). La saltarella è un ballo tradizionale di area abruzzese, in parte del Molise e in alcune aree del Lazio fino al 1927 sotto l’amministrazione abruzzese (Amatriciano, Cicolano e Sorano). Era ancora molto in uso fino alla seconda metà degli anni ‘60 ed in occasione di feste e rituali popolari (matrimoni, fidanzamenti, prime comunioni, uccisione del maiale, carnevale, feste religiose, serenate, feste di chiusura dei lavori campestri). La forma più diffusa è la saltarella in coppia (non necessariamente eterosessuale), ma si conservano anche esempi di saltarella a quattro persone o in cerchio. Sono stati individuate delle sottotipologie coreutiche che si esprimono con varianti ritmico-melodiche e coreutiche ben evidenti; ne sono stati individuati almeno cinque modelli differenti: quello frentano, teatino, teramano, alto-sabino e la ballarella della Val Pescara. La misura è generalmente di 3/8 o 6/8, ma, soprattutto in ambito popolare, esistono anche musiche di saltarello in 2/4 e 4/4. La prima fonte oggi nota di una danza detta “saltarello” è una trascrizione musicale della metà del XIV secolo (conservata oggi al British Museum di Londra). Antonio Cornazzano nel suo manuale di danze di corte Il libro sull’arte del danzare (1465) parla del saltarello come uno dei quattro movimenti fondamentali delle danze rinascimentali aristocratiche (insieme a piva, bassadanza e quaternaria). Solo tra il XVII e XVIII secolo troviamo anche negli ambienti popolari affermarsi nelle regioni centro-settentrionali una danza che reca il nome di saltarello nelle sue numerose varianti fonetiche dialettali. In realtà non si tratta di un unico modello di danza, ma il saltarello va inteso - al pari di altre grandi famiglie di danza tradizionale italiana come la tarantella, il trescone, la manfrina, la furlana, ecc. - una grande famiglia etnocoreutica che si esprime con numerose varianti locali. Oltre alla grande quantità di balli popolari più o meno conosciuti è opportuno sottolineare come sia stato ripreso anche nell’ultimo movimento della Sinfonia opera 90 «Italiana» di Felix Mendelssohn. Il saltarello in molte delle suddette aree va estinguendosi nella pratica rituale tradizionale. Negli ultimi decenni un intenso lavoro di documentazione etnografica sta registrando numerosi esempi del ballo (da ricordare gli studi dell’etnocoreologo Giuseppe Michele Gala (v. http://www.taranta.it/saltarello.html), tale interessamento ha prodotto anche l’effetto collaterale di rivitalizzazione giovanile di alcuni modelli, con conseguenti trasformazioni e corruzione delle strutture e degli stili coreutici degli anziani. (da Wikipedia, l’enciclopedia libera). •7• sano, Pilone. Val Vomano è di gran lunga il centro abitato più popolato e più importante per le numerose atti- 4-5-6-7 agosto 2011 enna Sant’Andrea sorge su una collina alla destra del fiume Vomano, a 417 m. slm, in bella posizione panoramica dalla quale si ammira il suggestivo scenario della catena del Gran Sasso. Il toponimo deriva da “Pinna” (località posta su di un’altura) e S. Andrea che si deve alla presenza della chiesa di S. Andrea nell’antica “corte medioevale”. Le origini di Penna risalgono probabilmente al secolo VIII-IX, ma la zona era già abitata in epoca più remota, come testimoniano importanti ritrovamenti venuti alla luce in località Monte Giove. L’antico nucleo originario ha una configurazione rettangolare, e solo successivamente il paese si è sviluppato lungo gli assi delle vie principali; in questo nucleo si possono trovare inseriti esempi di strutture del secolo XVII-XVIII con murature in pietra mista e laterizi. Penna S.Andrea partecipò attivamente alla Carboneria e all’insurrezione antifrancese del 1814. Nella reazione murattiana alcuni patrioti fuggirono nello Stato della Chiesa, come Nicola de Bartolomeiis, Patrizio Pallotti, Giuseppangelo Sozii, Massimantonio e Andrea La Noce; altri furono giustiziati dal feroce Montigny, tra cui il medico Filippo La Noce (1783-1814) e Bernardo De Michaelis (1789-1814). Un uncino arrugginito ed una lapide, sotto la Porta Nuova, ricordano “...la barbarie straniera che, pavida di tanto esempio, lasciò pendere per 32 giorni la testa del venticinquenne Berardo De Michaelis, fucilato e decapitato a Penne il 25.7.1814, insieme a Filippo La Noce, colpevoli solo di aver ambito alla dignità di uomini liberi...”. I principali centri abitati di Penna Sant’Andrea, oltre al capoluogo, sono Val Vomano, Trinità, Castellaro, Cap- PENNA SANT’ANDREA P Penna Sant’Andrea Incontro di Folklore Internazionale •8• vità commerciali ed artigianali presenti. Il centro, noto si dagli anni ‘30 per il tradizionale mercato del giovedì, è da decenni il centro di attrazione socio-economico di tutti i centri collinari della media val Vomano. La chiesa parrocchiale (S. Maria del Soccorso) è di impianto cinquecentesco, ma presenta i segni di restauro del sec. XVIII. Nel suo interno vi sono una serie notevole di stucchi di scuola romana (sec.XVIII), una statua lignea di S. Giacomo (sec.XVII); provenienti dalla chiesa consacrata di S. Giusta sono un altare ligneo dorato del 1600 intagliato da Stefano Tereo con al centro l’immagine di S. Giusta ed attorno scene della sua vita istoriate dal pittore ravennate Francesco Ragazzino ed inoltre una pala d’altare con S. Antonio da Padova; sempre dalla stessa chiesa provengono anche due tavolette votive conservate nella sagrestia della chiesa madre. La Chiesa è stata pesantemente danneggiata dal terremoto del 6 aprile 2009 e, dopo il restauro, è stata riaperta al culto il 17 luglio 2011.Penna S.Andrea è ricordata soprattutto in quanto centro di zona archeologica di notevole interesse. Nel 1973 furono esplorate nove sepolture databili tra la fine del secolo VII e l’inizio del III a.C. Si tratta di una necropoli italica con tombe a fossa di donne adulte, con corredi appartenenti con ogni probabilità ad un collegio sacerdotale, vista anche la vicinanza al santuario romano, dedicato ad Ercole in località Monte Giove. Tra i reperti più interessanti vi sono delle testine virili in pasta di vetro che testimoniano la penetrazione Fenicio - Punica nell’area Adriatica e tre stele paleosabelliche del V sec. a.C., attualmente sopra: La chiesa della SS.ma Trinità situata nella omonima frazione a un chilometro dal capoluogo, è di origine trecentesca, la cui muratura originaria conserva tracce solo nel basamento. a destra: Nella sconsacrata chiesa di S. Giusta trova ancora seguito la consuetudine dell’Arte Romanica di “riutilizzare ed accordare” materiali alto medioevali con quelli lavorati ex novo per l’arredo plastico dei monumenti come testimonia la rimessa in opera di un fregio sul fianco destro della chiesa. La Chiesa, già da tempo chiusa al culto, è stata pesantemente danneggiata dal terremoto. Sono stati ottenuti i finanziamenti per il suo restauro che sarà avviato entro l’estate 2011. a destra: La chiesa del cimitero (S. Maria de Podio), restaurata nel 1806, del primitivo impianto gotico conserva ancora una monofora in pietra ad archetto trilobo. Dopo decenni di chiusura a causa del suo deterioramento, la Chiesa è stata restaurata e verrà riaperta al culto il 15 agosto 2011. •9• Nelle foto: maschera in pasta vitrea e stele paleosabellica rinvenute nel sito archeologico ed ora al Museo Nazionale di Chieti A lato: la fontevecchia (Fonte di lu Carpine), recentemente restaurata, risale probabilmente al 1400, ed anticamente forniva acqua a tutto il paese. Giove. Tra i reperti più interessanti vi sono delle testine virili in pasta di vetro che testimoniano la penetrazione Fenicio - Punica nell’area Adriatica e tre stele paleosabelliche del V sec. a.C., attualmente esposte nel museo Archeologico Nazionale di Chieti. Sotto: antiche cartoline del paese PENNA SANT’ANDREA esposte nel museo Archeologico Nazionale di Chieti. Penna S.Andrea è ricordata soprattutto in quanto centro di zona archeologica di notevole interesse. Nel 1973 furono esplorate nove sepolture databili tra la fine del secolo VII e l’inizio del III a.C. Si tratta di una necropoli italica con tombe a fossa di donne adulte, con corredi appartenenti con ogni probabilità ad un collegio sacerdotale, vista anche la vicinanza al santuario romano, dedicato ad Ercole in località Monte 4-5-6-7 agosto 2011 Incontro di Folklore Internazionale • 10 • La Bottega di Pasqualini Rita Via Del Forno, 4 · Penna Sant’Andrea · TE Tel. 0861 667499 Via Salara, 35 - Tel. 0861.659405 Basciano - Teramo Troiani Lidia Villa Vomano IMPRESA EDILE SALINI VINCENZO & F.lli s.n.c. Via D. Alighieri, 15 Fraz. Castelnuovo Vomano 64020 CASTELLALTO (TE) Tel. 0861.57141 Cell. 328.1739401 • 11 • Il Gruppo Folkloristico Laccio d’amore di Penna Sant’Andrea (provincia di Teramo) è stato sempre molto attivo nella conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio folkloristico abruzzese e teramano in particolare, oltre che della omonima danza. Sin dalla sua fondazione (agli inizi del secolo scorso) il Gruppo fu chiamato innumerevoli volte a rappresentare il folklore abruzzese in manifestazioni e ricorrenze a carattere nazionale: a Roma nel 1929 per il matrimonio del Principe Umberto di Savoia, a Napoli per il festival Piedigrotta, ad Agrigento per il Festival del Mandorlo in fiore (primo premio assoluto nel 1955), a Nizza per il Festival Folkloristico Internazionale (primo premio per il miglior gruppo straniero), a Messina, a Sondrio ecc... Dalla metà degli anni settanta il “Laccio d’amore” si è affermato come uno dei più importanti Gruppi Folk italiani, partecipando alle principali rassegne folkloristiche in Italia ed all’estero (Europeade di Vienna, Martigny, Rennes, Schwalmstadt, Rassegne Folk in Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Belgio, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Ungheria, Repubblica Ceca, Romania, ecc...) e rappresentando l’Abruzzo in manifestazioni di altissimo livello (inaugurazione dei Mondiali di Atletica di Roma 1987, Klondyke day’s di Edmonton in Canada, Fiera del Turismo a Bristol e Southtempton, ecc...). Il Laccio d’amore si suddivide in una serie di danze, tutte accompagnate dal suono di strumenti musicali tradizionali ed in particolare delddu bbotte, tipico organetto abruzzese diatonico, le quali rappresentano la vicenda amorosa dal primo incontro al matrimonio. http://xoomer.alice.it/lacciodamore 4-5-6-7 agosto 2011 La danza del Laccio d’amore affonda le sue origini nella preistoria essendo, secondo gli studi più attendibili, l’ultimo residuo di una più vasta liturgia di riti agresti di venerazione delle divinità arboree e di propiziazione della fecondità. A Penna Sant’Andrea il ballo del laccio è rimasto radicato sino ad oggi assumendo la connotazione di danza tipica delle feste e di ballo propiziatorio dei matrimoni, in occasione dei quali è tradizione ancora oggi trarre presagio per il futuro della coppia dalla riuscita dell’ intreccio e del disintreccio dei nastri. PENNA SANT’ANDREA Il Laccio d’amore Incontro di Folklore Internazionale • 12 • Via San Giuseppe, 9 - PENNA SANT’ANDREA (TE) Tel. 0861 667647 - 3497971698 - E-mail: [email protected] MAGLIERIA INTIMO di Di Giuseppe Adriana Fabio Lelli Arredatore oteca ovo reparto en All’interno il nu I MIGLIORI SELEZIONE DE ILLATI ST DI LIQUORI E Via Nazionale, 131 - VAL VOMANO (TE) Tel. 0861 650381 Tel./Fax 0861.650266 - Cell. 347.3159207 [email protected] - www.lelliarredamenti.it Via Nazionale, 51 - Val Vomano Penna Sant’Andrea TE Via Nazionale, 206 Val Vomano · TE • 13 • 4-5-6-7 agosto 2011 Nel mondo agro-pastorale abruzzese è sempre stato molto vivo il culto di S. Antonio Abate, venerato quale protettore di tutti gli animali domestici. Attributi principali del Santo - di cui la leggenda ricorda la vita di eremita costantemente impegnato a lottare contro il demonio che lo tenta - sono il maialino che lo affianca, il bastone a forma di croce e la campana (per combattere il demonio). Un tempo la festa di S. Antonio Abate (17 gennaio) veniva celebrata con molta solennità nelle campagne abruzzesi ed il rito centrale era la benedizione delle stalle e dei porcili ove venivano apposte targhe in ceramica ed immagini sacre raffiguranti il santo protettore. A Penna Sant’Andrea, nei giorni immediatamente precedenti la ricorrenza è ancora oggi in uso il tradizionale canto di questua in onore di S. Antonio Abate. I musicisti ed i cantori (i sandandonijre) si portano in tutte le case del paese ed intonano i canti dedicati al santo protettore degli animali domestici; in essi vengono rievocati episodi leggendari della vita del Santo e delle sue battaglie con il demonio e viene implorata la sua protezione sulla famiglia nonché sui suoi beni ed i suoi animali. I canti terminano con la richiesta dell’offerta rituale (…e di salsicce lunghe catene, pizze ripiene in quantità…) che la padrona di casa generosamente elargisce ai sandandonijre. La Compagnia di Musica Popolare Li Sandandonijre è composta da un’allegra brigata di amici che si riuniscono intorno alla metà di gennaio per portare lu Sandandonie per le case del paese, ripetendo il rito antichissimo in onore di S. Antonio Abate. La presenza del gruppo nelle case rappresenta ogni volta un momento di festa, poiché ai tradizionali canti del Sandandonie esso aggiunge un vasto repertorio di musiche e canti che affondano direttamente le loro radici nella autentica cultura agro-pastorale. Gli strumenti musicali sono quelli della tradizione popolare abruzzese: fisarmonica, ddubbotte, bbattafoche, chitarra, ciuciombre, cucucciare, acciarino, tivul’ ettavule, tamurr. La costituzione della Compagnia è nata dall’idea di portare l’atmosfera della festa ed il genuino patrimonio etnomusicale di Penna Sant’Andrea al di fuori dei confini temporali del periodo della festa di S. Antonio ed al di fuori dei confini geografici dell’Abruzzo. In questa ottica, ai canti tradizionali in onore di S. Antonio si sono aggiunti moltissimi altri brani della tradizione popolare del teramano che hanno un comune denominatore: l’allegria. Il Gruppo è conosciuto un po’ ovunque in Italia, ma forse i maggiori successi li ha raccolti all’estero, in Austria, Danimarca, Germania, Francia, Belgio, Spagna, Svizzera, Ungheria, Lituania, dove ha contagiato tutti con i ritmi travolgenti del salterello. Il meglio del repertorio del Gruppo è stato raccolto in due CD, “Agli uomini, alle bestie e ai santi” e “Bonasera bbona ggende”. Di recente è stato prodotto un DVD “Li Sandandonijre di Penna Sant’Andrea 1993-2008” contenente videoclip, foto e musiche del Gruppo. http://www.sandandonijre.it PENNA SANT’ANDREA La Compagnia di Musica Popolare LI SANDANDONIJRE Incontro di Folklore Internazionale • 14 • • 15 • Nairobi National Dance Ensemble (KENYA) Il Nairobi National Dances Ensemble è un gruppo composto da danzatori folkloristici, musicisti ed acrobati, con sede a Nairobi, la capitale del Kenya conosciuta come la “città del sole. Il Gruppo è composto da 35 giovani e talentuosi artisti, maschi e femmine. Quale ambasciatore della cultura keniota, gli obiettivi del Gruppo sono quelli di preservare e promuovere la ricchezza del patrimonio culturale del Kenya. Il Kenya è una nazione multiculturale, con più di 42 etnie differenti, e gli spettacoli del Nairobi National Dances Ensemble rappresentano le danze e le musiche della maggior parte di tali tribù. 4-5-6-7 agosto 2011 I Buriati sono il più importante gruppo etnico minoritario della Siberia dove essi sono principalmente concentrati nella loro regione di origine. I Buriati sono di origine mongola ed hanno molte cose in comune con i loro cugini, soprattutto la pastorizia nomade. Oggi la maggioranza dei Buriati vive nella capitale Ulan-Ude, anche se non sono ancora numerosi quelli che vivono più tradizionalmente nella steppa. Nel 1946 la repubblica ha ricevuto il nome ufficiale della Buriazia. La capitale Ulan Ude è la principale città della Siberia e dell’Estremo Oriente. Situata al crocevia di diverse culture, la Buriazia è anche una regione dove convivono due differenti religioni: il buddismo, e la chiesa ortodossa russa. Viaggiando lungo le rive del lago Baikal in Buriazia, si possono osservare numerose vestigia della religione sciamanica: obo (cumuli di pietra facenti da altari sacrificali), serguè (pezzi di stoffa appesi i luoghi sacri) e i luoghi sacri dimora degli dèi sciamani, montagne, grotte e promontori che sono la fonte di molte leggende e tradizioni. Gli usi e costumi della popolazione locale sono radicati nel patrimonio culturale dei gruppi etnici che abitano il territorio della Transbaikalia prima dell’arrivo dei russi. Alcuni costumi sono in realtà gli echi di antichi riti sciamanici e buddisti, il cui contenuto ed il cui significato religioso sono andate perduti nel tempo. Il fiore del loto rappresenta fra molti popoli orientali il simbolo della bellezza. Questo è il nome attribuito al Gruppo di danza orientale, la cui fama va ben oltre i confini della Buriazia. L’Ensemble “Lotus” è stato fondato nel 1979 in seno al Centro repubblicano per la creazione artistica. Il repertorio del Gruppo è costituito da danze Buriate e da danze dei popoli dell’Asia: danza indiana, coreana, cambogiana, giapponese, mongola, cinese e nepalese. Il gruppo è stato in particolare in Corea, dove ha studiato danza tradizionale presso l’Accademia d’Arte. Ha inoltre partecipato al programma culturale della città di Sapporo in Giappone, così come a vari festival in Olanda e Belgio. Ha fatto diversi tour in Mongolia e, naturalmente, nelle città e villaggi della Buriazia. “Lotus” nel 1984 ha vinto il premio del Komsomol per i suoi successi artistici. PENNA SANT’ANDREA Ensemble “Lotus” - Buriazia Incontro di Folklore Internazionale • 16 • Gruppo Folk Popolare “A Randerchitte” di Castel di Lama (MARCHE) Da un’idea di sei giovani di Piattoni (Castel di Lama), amanti del proprio territorio(i colli Piceni della Vallata del Tronto), dell’organetto a due bassi (come strumento di musica popolare e di tradizione) e del saltarello (utilizzato come colonna sonora nelle feste di paese...). Nasce nel Settembre del 2008 in occasione della fiera del S.S.Crocifisso di Castel di Lama (AP) il gruppo musicale A Randerchitte. Si costituisce successivamente anche come Associazione Culturale impegnato nel valorizzare le peculiarità della tradizione agreste della loro zona attraverso la musica. In un territorio che un tempo era per lo più abitato da contadini, i momenti di festa venivano spesso accompagnati dall’organetto e dal saltarello, con le musiche e i canti di un tempo infatti cercano di dare un contributo importante alla memoria storica musicale della loro terra. La maggior parte delle canzoni che interpretano venivano cantate dai loro nonni, alcune importate da altre regioni di Italia altre nate proprio dai loro paesi. Alcuni canti invece sono degli inediti scritti da loro, musicate con strumenti popolari che in qualche modo descrivono delle particolarità legate al loro territorio . Il 18-04-09 hanno presentato il loro primo disco (E mo ce lu revò…nu saltarielle). “A Randerchitte” in dialetto ascolano significa “A piccolo granoturco” Il termine si utilizzava nelle vallata Picena quando ci si improvvisava a suonare e a ballare il saltarello marchigiano (velocemente e freneticamente), spesso ciò accadeva sull’aia delle case di campagna. La stessa dicitura nei nostri paesi descrive anche una qualsiasi azione compiuta non professionalmente, frettolosamente, spontaneamente e in maniera improvvisata. Il gruppo si identifica perfettamente in tutte due le valenze. I Randerchitte spesso sono maliziosi e goliardici come spesso un tempo si faceva cantando stornelli a saltarello. Non si ritengono musicisti ne cantanti ma musicanti e stornellatori, in quanto vogliono rievocare la vera tradizione musicale delle feste nell’aia … improvvisata,arrangiata,non studiata e musicalmente non professionale, ma non per questo non deve essere riconosciuta come realtà apprezzata e coinvolgente. Sono “giovani” portatori di musica tradizionale, i brani che eseguono a volte sono autentici a volte reinventati proprio come si faceva una volta quando si improvvisava una nuova canzonetta. http://www.aranderchitte.it Gruppo di musica folk & celtica Cisalpipers (EMILIA ROMAGNA) Il gruppo di musica folk & celtica Cisalpipers, mezzo emiliano e mezzo romagnolo, si forma nell’ autunno del 2004. L’idea nasce principalmente dalla passione per le cornamuse e da un’attenta ricerca nel vasto repertorio storico/musicale popolare e tradizionale del centro e nord Europa, Italia compresa. Il repertorio Cisalpipers comprende composizioni originali del gruppo stesso dal sound unico, basato soprattutto sulle varie esperienze musicali dei componenti, dalla classica al pop, dalla world music all’ etnico, e brani tradizionali, suonati con le pive emi- • 17 • PENNA SANT’ANDREA 4-5-6-7 agosto 2011 Basciano Incontro di Folklore Internazionale • 18 • DISTRIBUTORI DI CAFFÈ BEVANDE E ALIMENTI VARI PER AZIENDE, COMUNITÀ E FAMIGLIE C.da Zampitto - 64030 BASCIANO (TE) Tel. 0861.659523 - Fax 0861.659832 Cell. 348.3060901-2-3 Giovanni Serrano Via Salara 64030 Basciano (TE) Tel. e Fax 0861 650425 [email protected] • 19 • Les Nuages Ensemble (PIEMONTE) Cunserva Mara (SALENTO) Cunserva Mara nasce dall’amore di un gruppo di ragazzi per la musica e per la propria terra natia: il Salento, anima di cultura e tradizioni ricche di fascino… Un’anima che però rischia di scomparire a causa dell’abbandono di quegli ambienti rurali che sono la culla della tradizione salentina da parte dei più giovani, i quali si rivolgono alle città e alla modernità senza curarsi di ciò che si dissolve alle loro spalle. Solo l’amore per le tradizioni e l’impegno di chi crede nella loro conservazione può tutelare questo patrimonio ed è proprio questo l’obiettivo che si sono posti i Cunserva Mara. Sfruttando il proprio talento e di pari passo alimentando sempre più la loro passione, si dedicano alla musica tradizionale, depurandola dalle contaminazioni che negli ultimi anni l’hanno vista coinvolta fino a recuperare i più originari tratti caratteristi- 4-5-6-7 agosto 2011 Les Nuages Ensemble, dopo aver conseguito il Diploma in Conservatorio, imboccano percorsi in ambiti musicali molto diversi fra loro: chi si imbatte in esperienze folk di musica irlandese, scozzese e svedese, chi milita in formazioni bandistiche, chi sperimenta l’etno-world music e chi invece resta in ambito colto per suonare in formazioni classiche ed in orchestra. Nel 2007, dopo aver frequentato presso il Conservatorio Charles Munch di Parigi un corso di specializzazione in musica klezmer, decidono di creare un gruppo di sole donne con l’intenzione di incrementare la presenza femminile in questo ambito musicale, ancor oggi frequentato quasi esclusivamente da musicisti uomini. L’obiettivo è quello di unire le competenze musicali derivanti da una formazione classica alla pratica di un genere basato su una tradizione prevalentemente popolare, con l’intenzione di approfondire lo studio della storia, dello spirito e della cultura ebraica. Appassionate dalle melodie accattivanti, coinvolgenti e caratteristiche della musica klezmer, les Nuages Ensemble desiderano contribuire ad ampliare la diffusione di questo genere, ancora relativamente poco conosciuto in Italia. www.facebook.com/LesNuagesEnsemble PENNA SANT’ANDREA liane, le cornamuse scozzesi, i whistles, la batteria e le percussioni. Il gruppo Cisalpipers si presenta al pubblico in tre diverse vesti: itinerante, per rievocazioni storiche e feste medievali, con l’utilizzo delle cornamuse e di tamburi antichi; quartetto, formula originale per ogni occasione o concerto, con l’inserimento di batteria, percussioni e pianoforte; concertistica, con formazione estesa a sette musicisti, dove si aggiungono agli altri strumenti violino, fisarmonica, contrabbasso e basso elettrico, chitarra acustica, mandolino, bouzouky e voci. La musica dei Cisalpipers è un viaggio attraverso i secoli, che tocca epoche lontane di cui si è perso il ricordo, ma ognuno di noi, nel profondo, ne porta ancora profumi, suoni e visioni. Un gruppo brillante e innovativo adatto a qualsiasi tipo di pubblico, anche a chi ha dimenticato certi suoni lontani, o a chi semplicemente non li ha mai sentiti. I CISALPIPERS SONO: Domenico “Uxmak” Foschini piva emiliana, cornamusa scozzese, tin e low whistles, clarinetto - Chiara Temporin piva emiliana, cornamusa scozzese, tin whistle - Mauro Pambianchi digital piano, percussioni, tamburo rinascimentale - Stefano “Perez” Peretto batteria, percussioni http://www.cisalpipers.net Incontro di Folklore Internazionale • 20 • ci della musica popolare salentina, la pizzica... Proprio grazie allo stretto vincolo che lega musica e folclore, è possibile il recupero dell’antica cultura salentina attraverso pizzica e tarantismo. Da questi il mito della tarantola, icona della pizzica e della salentinità stessa, che viene ripreso nel manifesto dei Cunserva Mara mentre viene trattenuto in un barattolo, a indicare la conservazione della cultura salentina più antica. E che barattolo potrebbe mai essere se non una cunserva mara?...peperoncini rossi che pizzicano la lingua e la taranta che pizzica il cuore, il calore dei primi che si riflette nella frenesia dei passi della seconda… È questo ciò che Cunserva Mara vuole trasmettere ogni volta che si esibisce: la passione, il divertirsi tutti insieme come si faceva nelle vecchie masserie attorno al fuoco, con canti e balli, risvegliando gli animi salentini assopiti e portando un pizzico di Salento anche fuori dal nostro nido di ragno. I Cunservini: Fabrizio: tamburello e tamorra; Massimiliano: tamburello; Gianluca: fisarmonica e organetto; Giuliana: chitarra e voce; Mariangela: prima voce; Simone: flauto e armonica; Romolo: ballo; Veronica: ballo. http://www.myspace.com/cunservamara “Guasipati Danzas” (VENEZUELA) La Fondazione “Guasipati” e la sua Compagnia di Danze Folkloristiche sono nate il 1 settembre 2001 nel Municipio autonomo di Roscio, nello Stato Bolivar. Questo Gruppo di danza adotta il nome “Guasipati” che è uno dei villaggi missionari più antichi di Guayana, a sud del Venezuela, fondato il 27 settembre 1757 dai Cappuccini catalani e simbolo dell’arte della danza nella sua più fedele espressione, dalla cui naturalezza i suoi giovani integrano l’amore per la vita, confermando anche lo spirito nazionalista ereditato dai nostri antenati. Il Gruppo di Danza “Guasipati” nella sua interezza è composto da venezuelani radicati nel guasipatense, che assicurano con il loro impegno e onestà gli applausi del pubblico e della critica, nonché premi e riconoscimenti da tutte le persone ed istituzioni che hanno assistito ai suoi spettacoli in ambito regionale, nazionale ed internazionale. L’obiettivo principale del Gruppo di Danza “Guasipati” è quello di occuparsi di tutte le manifestazioni relative alla musica ed alla danza folkloristica, adottando una politica di particolare attenzione per i bambini e gli adolescenti del Municipio Roscio, interessato allo sviluppo di queste arti. I Rareca Antica (CAMPANIA) I Rareca Antica nascono nel febbraio del 2008 dalla comune passione per la cultura e l’identità della tradizione divulgata ed espressa nel canto, nella musica e nella danza. Dopo anni di partecipazione alle feste tradizionali, di frequentazione di riti e cerimonie tradizionali, di raccolta e apprendimento sul campo della tradizione musicale e dei “suoni” nostri, di impegno in molte formazioni e gruppi importanti dell’area campana, i Rareca Antica si sono ritrovati • 21 • Gruppo di danza orientale “Le Sirene del Nilo” Sining Kumintang ng Batangas (FILIPPINE) Il Gruppo Culturale e di Danza ha sede presso la Bauan High School di Batangas Bauan Il Sining ng Batangas Kumintang, gruppo ufficiale Culturale della Provincia di Batangas, è 4-5-6-7 agosto 2011 Gruppo associato Assoartisti dell’Adriatico (http://www.assoartistidelladriatico.it), nato dopo un percosso formativo di Danza e partecipando a diversi seminari tenuti da insegnanti nazionali ed internazionali come: Wael Mansour, Mona Habib, Sharon Chiara, Zaza Hassan, El Hadi Cherifà, Saida delle Bellydance Superstar, Sandy D’Alì, Margarita, Olivia Mancino, Alice Nuar, Paola Ziliotto, Ashraf Hassan, Creusa Da Silveira, pone come obbiettivo quello di promuovere ed estendere la cultura e l’arte Orientale. Con l’esperienza maturata negli anni si è specializzato in diverse fusioni di stili: Danza MediOrientale, Danza Indiana Bollywood-Bellydance e Tribal Style Bellydance. Il gruppo ha partecipato a diversi eventi in Marche e Abruzzo . http://www.sirenedelnilo.webs.com PENNA SANT’ANDREA insieme nel progetto di riproposizione e divulgazione del repertorio, in primis, vesuviano, di quello campano e del sud italia. Le nostre canzoni parlano di amore, raccontano storie d’amore perse e ritrovate sulla bocca di tutti quanti coloro ancora appartengono e vivono la cultura e il contesto tradizionale. L’amore viene cantato in una moltitudine di aspetti e sfumature: è un amore gioioso e scherzoso... è un amore filiale che si ritrova nelle cure della madre verso la propria creatura.. è un amore sensuale fatto di corteggiamenti, allusioni, proposte, desideri... è un amore devozionale verso la madonna... è un amore struggente e sofferto fatto di lamenti, è un amore senza speranze di chi ha perso per sempre il proprio amato o la propria amata... è un amore da ninna nanna che accompagna l’ingresso nel mondo dei sogni... è l’amore durante la separazione, è l’amore dell’incontro e dell’innamoramento... l’amore divertito e divertente della filastrocca, l’amore liquido di una serenata... Noi cantiamo l’amore, non solo quello con la a maiuscola ma anche quello umile e modesto e per questo non meno profondo, sentito e forte. cantiamo l’amore declinato in tutte le sue forme e proviamo a farlo con le parole dei contadini, dei pastori, degli operai, dei vagabondi e dei cantastorie girovaghi, che nei secoli hanno espresso tutte queste sfumature, tutte queste diversità, tutte queste forme ma una stessa sostanza. Cantiamo e suoniamo l’amore con gli strumenti della tradizione: la voce, l’organetto, la chitarra battente, il mandolino la ciaramella, i flauti, la tammorra, il tamburello, le castagnette... ...E l’amore non può non ritrovarsi nel ballo, nella danza, nell’incontro della coppia che (per usare una metafora da poco appresa) è in un labile equilibrio tra il noto e l’ignoto... http://www.myspace.com/rarecaantica Incontro di Folklore Internazionale • 22 • stato fondato dall’ing. Vicente P. Cordero nel 1980, ed è stato formalmente organizzato nel 1992. Da allora si è affermata come una delle compagnie di danza più importanti del paese. Composto da studenti delle scuole superiori e da allievi della High School Bauan, il gruppo ha suonato in Batangas, nelle province limitrofe, nel Malacañang Palace, Centro culturale delle Filippine, a Manila presentando le danze e le musiche popolari filippine. Il gruppo si è unito con altre compagnie di danza folk filippine danza in varie tournèe all’estero (Asia, Europa e Stati Uniti d’America). È stato anche uno dei gruppi invitato dal Centro Culturale delle Filippine per il Mondo al Festival del Folklore del 1998 di Manila, una dei più grandi festival organizzato nelle Filippine dal CIOFF. Nello stesso anno, SK è stato scelto come ambasciatore culturale del Paese a Festival Internazionali del Folklore tenutisi negli Stati Uniti, in Francia, in Italia, on Israele, ed in Ungheria insieme ad altri 50 paesi. SK è stato anche scelto come rappresentante ufficiale delle Filippine presso la 2° World Folkloriada di Tokyo nel luglio 2000 con 72 Paesi partecipanti da tutto il mondo. Inoltre nel settembre 2005, il Dipartimento degli Affari Culturali del Turismo selezionato il Sining ng Batangas Kumintang per rappresentare le Filippine alla cerimonia di chiusura del World Expo di Aichi di Nagoya in Giappone tenuta insieme con l’Orchestra di fama mondiale Filippine armonica e Filippine Ballet. Visitando presidenti, primi ministri, dignitari stranieri e Corpo Diplomatico di Malacanang sono stati tra i gruppi di destinatari gruppo molto speciale delle cene stato a Malacanang. SKB propone seminari gratuiti sulla danza tradizionale filippina, al fine di condividere le proprie conoscenze ed esperienze con le proprie comunità, parrocchie, scuole e organizzazioni. I Bifolk di Veroli (LAZIO) www.facebook.com/group.php? Progetto Malafè (ABRUZZO-MARCHE) I Malafè nascono con l’intento di mantenere viva la cultura e le tradizioni popolari di danze e canti del centro e sud Italia. Partiti da una ricerca iniziata nel 2008, respirando e toccando con mano la cultura salentina, hanno vissuto i canti ed i balli di quelle terre che come massima espressione avevano la pizzica. Questa ricerca partita dunque dal Salento li ha visto risalire lungo la costa adriatica, riper- • 23 • Ragno Band (LAZIO) Angelo Iaconelli di San Biagio Saracinisco (Frosinone) è la Ragno Band. La Band è in pratica lui stesso, con l’ausilio di Romano D’Annunzio al piffero. Angelo si porta letteralmente addosso diversi strumenti tradizionali, quali l’organetto, il tamburo, l’armonica a bocca, i piatti e con essi ripropone i brani della tradizione musicale ciociara ed in generale del sud Italia. La Ragno Band ha iniziato la propria attività una decina di anni fa ispirandosi ai suonatori di zampogna e tamburo, che un tempo si esibivano da soli nelle piazze dei paesi ciociari. PENNA SANT’ANDREA correndo quei luoghi dell’antica transumanza e facendo propri quei colori e quei suoni che accompagnavano il ballo ed il lento scorrere della vita d un tempo. Ad oggi il Progetto Malafè ha come interpreti 7 musicisti figli di diverse esperienze quali conservatorio, tradizione e strada; 2 invece le esperte ballerine che, in base alle esigenze si fanno affiancare da altrettante talentuose danzatici. 4-5-6-7 agosto 2011 Incontro di Folklore Internazionale • 24 • Via Nazionale, 162 - Tel. 0861 650533 - VAL VOMANO (TE) Parrucchiera CINZIA Val Vomano - Via Nazionale Tel. 0861 650799 • 25 • Istituita nel 1991, su proposta di un gruppo di ambientalisti locali, la Riserva Naturale Regionale Castel Cerreto si estende su una superficie collinare di 143 ettari fra i 300 e i 600 metri di altitudine, nel territorio del comune di Penna Sant’Andrea, in provincia di Teramo. C E R R E T O Dalla parte più alta, dove si trova la frazione “Pilone”, si domina un panorama mozzafiato: tutta la catena montuosa del Gran Sasso e dei Monti della Laga a nord-ovest e la vallata del Vomàno fino al mare Adriatico a sud-est. La caratteristica principale dell’area protetta è rappresentata dal bosco che occupa circa la metà del territorio e che ospita, nella sua parte più alta, alcuni piccoli stagni, di cui due perenni, collegati da rigagnoli d’acqua dove vivono, oltre alla rana verde, alla rana italica e al rospo comune, numerosi individui di tritone crestato e di tritone italico. Quest’ultimo, endemico dell’Appennino centro-meridionale, è presente con una cospicua popolazione che, secondo molti ricercatori, è una delle più consistenti d’Abruzzo. Il bosco e i terreni circostanti, alcuni dei quali incolti, offrono l’habitat ideale per numerosi animali, soprattutto uccelli, che sono abbastanza facili da osservare. Nei vecchi e grossi tronchi dei pioppi trovano rifugio il picchio verde, il picchio rosso maggiore e il picchio rosso minore; molto abbondanti sono le gazze e le ghiandaie ed è facile osservare il rigogolo; l’upupa è frequente nella zona coltivata fuori dal bosco e, d’inverno, è facile osservare la beccaccia. Rapaci notturni e diurni sono abbondanti: tra questi ultimi, lo sparviero, specie nidificante, è stato scelto come simbolo della riserva. Comuni e nidificanti sono anche la tortora dei boschi e il colombaccio. Tanti altri uccelli, soprattutto passeracei, popolano la riserva, aiutati senza dubbio dalle numerose cassette-nido installate da diversi anni nella zona boschiva. I piccoli mammiferi, più difficili da osservare viste le abitudini soprattutto not-turne, sono comunque abbondanti nella riserva, come si desume dalle tracce della loro presenza, quali resti di cibo, escrementi e orme. Oltre a specie molto diffuse, come la volpe, il riccio e lo scoiattolo, ne sono state osservate al- C A S T E L LA RISERVA NATURALE REGIONALE CONTROLLATA CASTEL CERRETO LA RISERVA NATURALE REGIONALE CONTROLLATA • 26 • tre più elusive quali la puzzola, la faina, il topo quercino e il moscardino. Negli ultimi anni anche il capriolo è diventato un ospite diffuso e facile da incontrare nel territorio della riserva, mentre alcuni ricercatori non escludono presenze occasionali del lupo, in inverno, data la vicinanza con il Parco Gran Sasso-Laga. Inoltre, il ritrovamento di numerosi aculei di istrice, testimoniano il ritorno di questo roditore sulle nostre colline. Importanti dati sulla diffusione di micromammiferi, rettili, anfibi e chirotteri, sono stati raccolti, con uno studio di circa 10 anni, dal ricercatore Vincenzo Ferri e pubblicati in un volume (Rettili, Anfibi, Micromammiferi della Riserva Castel Cerreto - Ed. Floema) che va ad affiancarsi a quello sulle piante (Alberi e Arbusti della Riserva Castel Cerreto di Gianfranco Pirone e Giuseppe Torresi - Ed. Floema), che ha identificato e descritto la morfologia, l’ecologia e l’etnobotanica di 57 specie legnose. E poi ci sono gli studi in corso sugli uccelli - con l’apposizione e il monitoraggio delle cassette nido e l’inanellamento - e sulle specie erbacee, che verranno, anch’esse, raccolte in distinte pubblicazioni. I corsi di educazione ambientale con scuole di diverso ordine consentono ogni anno a tante scolaresche di svolgere, sul campo, interessanti esperienze naturalistiche. In questa ottica si inquadra lo studio sulla lavorazione del lino, con la ricostruzione di tutte le fasi, dalla semina alla tessitura, ivi compresi gli utensili impiegati. Il bosco di Castel Cerreto è stato dotato di una buona rete di sentieri, con vari livelli di difficoltà, muniti di schede botaniche e di pannelli esplicativi. E’ presente anche un sentiero a percorrenza facilitata e alcune aree di sosta attrezzate con tavoli e panche. Nel capoluogo si trova la sede direzionale della riserva con il centro visite, la sala di educazione ambientale e il museo naturalistico. Nella frazione Pilone è ubicato l’ingresso dell’area protetta, la foresteria, il camping, con due bungalow e l’aula didattica dello stagno, una struttura dove è possibile osservare l’ambiente acquatico della riserva, qui ricostruito artificialmente. Sempre in località Pilone è stata realizzata un’area faunistica che ospita un maschio e due femmine di cervo, facilmente avvistabili da due punti di osservazione. Il sito della riserva: http://www.castelcerreto.altervista.org • 27 • ice cream & dessert Zona Ind.le Basciano (TE) www.genisdolciaria.it C A S T E L GENI’S C E R R E T O • Sanità Emergenza: 118 - Guardia Medica: 0861 66588 Farmacia Zuccarini Carlo: Val Vomano via Nazionale, 140 - tel. 0861 650331 • Banche Poste Italiane Spa: Penna Sant’Andrea - Via Roma 6 Montepaschi: Val Vomano - Piazza IV Novembre 19 Banca dell’Adriatico: Val Vomano - Piazza D’Annunzio, 11 Tercas - Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo: Val Vomano - via Nazionale, 34 Banca di Credito Cooperativo: Via Salara, 33 - 64030 Basciano Riserva Naturale Regionale Controllata “Castel Cerreto” sede: Via Trinità – Penna S. Andrea - tel. 0861 66195 A Incontro di Folklore Internazionale: http://www.incontrofolk.altervista.org Nereto Sant'Egidio info: 346 1763971 - mail:Torano [email protected] Nuovo alla Vibrata 14 Torrente Vibrata Tortoreto Lido Mosciano Sant'Angelo Giulianova llo aline Fiume S TI GE Bellante ME Giulianova Lido LL Valle Castellana Tortoreto Fiume Saline llo Sant'Omero Civitella del Tronto MON Campli TERAMO GIULIANOVA MOSCIANO S. Nicolò a Tordino in Tord me Fiu TERAMO o Notaresco Torricella Sicura Val Vomano Cortino Basciano Montorio al Vomano Fano Adriano F F. e ium Castel Castagna Colledara S. Gabriele Colledara Tossicia no ma Vo Pineto Pineto Atri Cermignano Silvi Bisenti Castiglione Messer Raimondo Montefino Città Sant'Angelo Castilenti Fiu me Fino Elice PESCARA NORD CITTÁ S. ANGELO MONTESILVANO Castelli Arsita Cappelle sul Tavo Picciano a ar Collecorvino PENNE Comune: Penna Sant’Andrea Provincia: Teramo M. Brancastello Loreto Spoltore 2.385 Aprutino Altitudine: 413 m s.l.m. Superficie: 11 km² - Abitanti: 1820 Municipio: p.zza V. Veneto - 64039 PENNA SANT’ANDREA Telefono: 0861.66120 - Fax 0861.667400 - http://www.comune.pennasantandrea.te.it sc IA Isola del Gran Sasso d'Italia Pe AS SO e Corno Piccolo 2.655 Corno Grande 2.914 D'I Pizzo d'Intermesoli TA L 2.635 S um N Fi A Fi um e Sa A 24 Pietracamela tto Fiume Cellino Attanasio Basciano o an Roseto PENNA SANT'ANDREA Ma vone om eV um Fi Morro d'Oro Canzano Fiu me Crognaleto Roseto degli Abruzzi Castellalto e Rocca S. Maria lin I R • Per dormire e mangiare Albergo Ristorante San Lorenzo – via Nazionale, 27 - Val Vomano - tel. 0861 650358 - fax 0861 650000 Albergo Ristorante Val Vomano – via Nazionale, 18 - Val Vomano - tel. 0861 651047 Agriturismo Za Beata – contrada Case Sparse, 6 - tel. 0861 651085 Agriturismo Il Grottino del Brigante – loc. Collemarino - tel. 0861 667311 ArrosticiOni braceria Santa Giusta – via S. Giusta 13 - Penna Sant’Andrea - tel. 086166112 Pizzeria Garden Rosticceria – via Nazionale, 170 - Val Vomano Wanted Pub – Pizzeria di Poemi – Piazza ex Mercato Coperto - Val Vomano L’arrostellla di Marco & Concezio – via Nazionale - Val Vomano - tel.380 7999562/3 Adrian’S Bar Arrosticini – via De Gasperi - Val Vomano Non solo pizza –pizzeria gastronomia – via Nazionale, 22 - Val Vomano - tel. 327 7718925 Pizza Party – piazza D’Annunzio - Val Vomano Giù di pizza – via Nazionale, 72 - Val Vomano - 0861 651108 Brasserie La Grand Place – via della Libertà 6 - Val Vomano - tel. 3280379051 PESCARA Riserva Naturale Pineta dann