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NOTTE
FOLK
Penna Sant’Andrea
1 agosto 2009
ore 19.00
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08.00
Gran Parata di apertura con l’Asina Flumè
Moresca Nova (Tarantella e pizzica della Puglia)
Ancia Libera (Gli zampognari della Campania)
I Musicanti del piccolo borgo (musica etnica del Centro Sud)
Li Sandandonijre di Penna Sant’Andrea (il Gruppo più bifolk che ci sia)
I Tarantati (tarantella e pizzica salentina)
La Tuna de Ciencias di Barcellona (l’antica musica degli studenti spagnoli)
Dixieland Brass Band
Il Laccio d’amore di Penna Sant’Andrea (il ballo dell’intreccio)
Pennette all’arrabbiata e musica per tutti
L’ora della ssaldarella: abruzzese, marchigiana, umbra, laziale, lucana
L’ora della tarantella e della pizzica
Lu sdijune: caffè e cornetti caldi
La culazione: peperoni, sardelle e vino
Arjotvene! Nna tenote na case?!?
A tutte le ore: stand con vino, birra, panini, frittelle, arrosticini
A una cert’ora: giochi popolari ed altre amenità
Quando non ve l’aspettate: il Grande Mago Ezio e Fabbiaaaa vie'n accaa
Comune di
Penna Sant’Andrea
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•2•
P
L’Incontro di Folklore Internazionale
enna Sant’ Andrea conserva ancora gelosamente l’antichissima danza
del “Laccio d’amore” che l’omonimo Gruppo folkloristico ha rappresentato,
sin dagli anni ‘20, sulle piazze di tutta Italia ed in numerosi paesi stranieri.
Prendendo spunto da questa singolare danza arcaica e da altre persistenze
musicali e coreutiche ancora vive sul territorio pennese, sono sorte negli
ultimi anni a Penna Sant’Andrea numerose iniziative aventi per argomento il
folklore e le tradizioni popolari, tra le quali la più importante è senz’altro l’Incontro di Folklore Internazionale, che dal 1976 raduna, la prima settimana
di agosto, i più significativi Gruppi Folkloristici italiani e stranieri.
L’Incontro di Folklore Internazionale di Penna Sant’Andrea, giunto quest’anno alla 33ª edizione, è uno dei più importanti appuntamenti del folklore internazionale, e sicuramente in Abruzzo quello dalle origini più antiche.
La Rassegna folklorica pennese ha contribuito nel corso degli anni da una
parte a tenere vive le peculiari tradizioni etnocoreutiche, musicali e canore di
Penna Sant’Andrea (Laccio d’amore, Li Sandandonijre, i suonatori di ddu botte, ecc…), dall’altra a raggiungere un intenso livello di interscambio folkloristico, ma anche culturale e sociale, tra i nostri giovani e quelli di ogni parte
d’Europa e del mondo.
La Rassegna estiva di Penna Sant’Andrea si è da tempo imposta come un appuntamento da non perdere per tutti coloro che amano quanto di più genuino
e caratteristico si conserva nella tradizione folklorica dei vari popoli.
Quest’anno il Festival sarà diverso.
Penna Sant’Andrea è stata colpita dai terremoti che si sono susseguiti in
Abruzzo dal 6 aprile in poi, riportando gravi danni, anche se certamente non
paragonabili a quelli subiti dai nostri fratelli aquilani, ai quali va tutta la nostra solidarietà.
Fortunatamente non c’è stato nessun problema per le persone, ma il terremoto a ha causato lo sgombero di una trentina di abitazioni, con circa 40 persone che hanno dovuto lasciare le loro case.
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•3•
PENNA SANT’ANDREA 1 agosto2009
chiudere al transito anche pedonale la piazza principale e le vie adiacenti,
compresa la Statale 81. In pratica il paese è rimasto diviso a metà, con il centro storico in gran parte chiuso, come pure sono state interdette al transito la
piazza dove si svolge il Festival e quasi tutte le vie adiacenti.
Al momento di definire il programma del Festival non c’era nessuna garanzia
che la messa in sicurezza degli edifici danneggiati venisse effettuata in tempo utile. Per tutto questo, si è deciso di fare una sola, ma grande, Notte Folk
con i Gruppi di Musica Popolare.
La Notte Folk si svolge in un piccolo parco pubblico ma con grandi Gruppi
musicali per cui –grazie anche alla partecipazione di tutti voi- siamo convinti
che sarà una bellissima notte di Musica Folk.
L’Incontro di Folklore continua, come continua la vita degli abruzzesi.
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•4•
P
Penna Sant’Andrea
Penna Sant’Andrea sorge su una collina alla destra del fiume Vomano, a
417 m. slm, in bella posizione panoramica dalla quale si ammira il suggestivo
scenario della catena del Gran Sasso. Il toponimo deriva da “Pinna” (località
posta su di un’altura) e S. Andrea che si deve alla presenza della chiesa di S.
Andrea nell’antica “corte medioevale”.
Le origini di Penna risalgono probabilmente al secolo VIII-IX, ma la zona
era già abitata in epoca più remota, come testimoniano importanti ritrovamenti
venuti alla luce in località
Monte Giove.
L’antico nucleo originario ha
una configurazione rettangolare, e solo successivamente il paese si è sviluppato lungo gli assi delle vie
principali; in
questo nucleo si possono
trovare inseriti esempi di strutture del secolo XVII-XVIII con murature in pietra mista e laterizi.
Penna S.Andrea partecipò attivamente alla Carboneria e all’insurrezione antifrancese del 1814.
Nella reazione murattiana alcuni patrioti fuggirono nello Stato della Chiesa,
come Nicola de Bartolomeiis, Patrizio Pallotti, Giuseppangelo Sozii, Massimantonio e Andrea La Noce; altri furono giustiziati dal feroce Montigny, tra
cui il medico Filippo La Noce (1783-1814) e Bernardo De Michaelis (17891814).
Un uncino arrugginito ed una lapide, sotto la Porta
Nuova, ricordano “...la barbarie straniera che, pavida
di tanto esempio, lasciò pendere per 32 giorni la testa
del venticinquenne Berardo De Michaelis, fucilato e
decapitato a Penne il 25.7.1814, insieme a Filippo La
Noce, colpevoli solo di aver ambito alla dignità di uomini liberi...”.
I principali centri abitati di Penna Sant’Andrea, oltre al
capoluogo, sono Val Vomano, Trinità, Castellaro, Capsano, Pilone.
Val Vomano è di gran lunga il centro abitato più popolato e più importante per le numerose attività commerciali ed artigianali presenti. Il centro, noto sin
•5•
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PENNA SANT’ANDREA 1 agosto2009
dagli anni ‘30 per il tradizionale mercato del
giovedì, è da decenni il centro di attrazione
socio-economico di tutti i centri collinari della
media val Vomano.
La chiesa parrocchiale (S. Maria del Soccorso) è di impianto cinquecentesco, ma presenta i segni di restauro del sec.XVIII.
Nel suo interno vi sono una serie notevole di
stucchi di scuola romana (sec.XVIII), una statua lignea di S. Giacomo (sec.XVII); provenienti dalla chiesa
consacrata di
S. Giusta sono
un altare ligneo
dorato del 1600 intagliato da StefanoTereo con
al centro l’immagine di S. Giusta ed attorno
scene della sua vita istoriate dal pittore ravennate Francesco Ragazzino ed inoltre una pala
d’altare con S. Antonio da Padova; sempre dalla stessa chiesa provengono
anche due tavolette votive conservate nella sagrestia della chiesa madre.
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•6•
“Musicanti del Piccolo Borgo” musica etnica dell’Italia centromeridionale
I “Musicanti del Piccolo Borgo” sono
una formazione storica del folk revival italiano. Il gruppo si è infatti costituito alla metà degli anni Settanta, con
l’intento di recuperare e riproporre il
patrimonio della tradizione musicale
popolare dell’Italia centro-meridionale.
I “Musicanti” hanno perciò svolto una
serie di ricerche sul campo, soprattutto
nel Molise e nel Lazio, che hanno prodotto un’ampia documentazione del repertorio musicale tradizionale. Uno dei
settori nei quali i “Musicanti” si sono
più impegnati nel corso della loro lunga
attività è quello dell’apprendimento e uso degli strumenti più strettamente legati al
mondo agropastorale, come il piffero, la zampogna, la chitarra battente, l’organetto
e il “bufù”, il grande tamburo a frizione molisano.
Il repertorio proposto dal gruppo comprende tutte le forme musicali tradizionali tipiche dell’Italia centro-meridionale, dalle ninne nanne agli stornelli, dai canti religiosi
ai saltarelli e alle tarantelle. I”Musicanti” vogliono infatti realizzare un viaggio attraverso i suoni, innanzitutto, della tradizione molisana e laziale, ma anche, superando
confini spesso culturalmente poco consistenti, di quella campana, lucana, pugliese,
calabrese, siciliana. Di ciò, e della varietà di colori e di impatto sonoro, è testimonianza anche l’elenco degli strumenti utilizzati: mandolino, mandola, mandoloncello,
chitarra, chitarra battente, chitarra basso, piffero, zampogna (a chiave e alla zoppa,
surdulina), flauto dritto, violino, organetto (a due, quattro e otto bassi), castagnette,
traccole, tamburi e tamburelli (campani, pugliesi e calabresi), “bufù” molisano.
Marika Spiezia : voce, chitarra; Silvio Trotta: mandolino, mandoloncello, chitarra
battente, violino, voce; Stefano Tartaglia : flauto dritto, piffero, zampogna, tamburello, voce; Alessandro Bruni : basso acustico, bufù Mauro Bassano: organetto Gianmichele Montanaro: tamburelli
www.musicantidelpiccoloborgo.it
•7•
Il Gruppo Internazionale di Tradizioni Popolari “I Tarantati” di Monte Sant’Angelo è
composto da giovani studenti lavoratori disoccupati ed è una delle realtà più evidenti
nel campo del folklore e dello spettacolo popolare. Il gruppo ha cominciato a fare le
sue prime apparizioni da qualche anno ed ha già effettuato numerosi spettacoli in
Italia ed in Europa, partecipando anche a numerosi Festival del Folklore. L’obiettivo de “I Tarantati” è quello di proporre e far
conoscere le tradizioni popolari dell’Italia e
del Meridione in genere, partendo dalla tradizione popolare partenopea, madre della
tarantella, per poi giungere sul Gargano.
Lo spettacolo del Gruppo prevede musiche
delle feste, musiche popolari legate alle
tradizioni ed usanze contadine e, infine nella Tarantola, anticipata dalla “pizzica pizzica” salentina (tarantella arcaica dal ritmo
intenso e veloce).
Nella danza del “morso della tarantola” i Tarantati danzano in cerchio, con la ragazza morsa dalla tarantola che si dimena sul pavimento fino alla guarigione totale a
seguito della danza “terapeutica”. http://www.itarantati.it
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PENNA SANT’ANDREA 1 agosto2009
“I Tarantati” di Monte Sant’Angelo (Puglia)
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•8•
Dixieland Brass Band di Civitella del Tronto (Abruzzo)
La Dixieland Brass Band nasce nel novembre
del 2003,è formata da ragazzi e ragazze di Civitella del Tronto che studiano musica a livello
dilettantistico nella locale scuola di musica.
Questi giovani ragazzi,tutti di età compresa tra
i 17 ed i 32 anni,sono cresciuti musicalmente
prima con la Banda cittadina,poi con una Big
Band diretta dal M°Pino Mannello ed infine
come ultimo progetto è nata questa Brass Band
sempre diretti dallo Stesso Maestro Mannello.
Nonostante sia un progetto nuovo e gestito completamente dagli stessi ragazzi che
compongono la Brass Band,questo gruppo Dixieland ha già partecipato a molte manifestazioni di ogni genere,da quelle religiose,cittadine,a manifestazioni sportive come
ATRI CUP 2004,o festival jazz come il PINETO ACCORDION JAZZ FESTIVAL di Renzo
Ruggieri nel 2004 2005,2006,2007,2008,o festival di artisti di strada come quelli di
SAN SALVO,ROSETO.SAN BENEDETTO nel 2008.
www.myspace.com/dixielandbrassband
Ancia Libera (Campania)
L’associazione musicale Ancia
Libera nasce a Napoli nel 1994
grazie ad un nucleo originario costituito da musicisti a cui si sono
aggiunti in seguito ricercatori di
tradizioni popolari del sud, antropologi, etnomusicologi, e studiosi
di strumenti tradizionali. E’ un
gruppo che porta in giro le musiche e gli strumenti tradizionali della regione Campania.
http://www.zampognari.org
•9•
” di Gravina (Puglia)
Suoni e atmosfere dell’Alta Murgia
La Compagnia di canto popolare “Moresca Nova”
di Gravina nasce nel 1986 da persone che già calcavano i palchi e le piazze con il Gruppo Folklorico
Internazionale “La Zjte” (e continuano a farne parte).
Il Gruppo propone canti tradizionali dell’Alta Murgia
(Puglia) con riferimenti alle influenze storiche campane e lucane; esegue sonate d’amore, canti tradizionali della cultura contadina, tarantelle,
tammurriate e stornelli pugliesi.
La Compagnia si è esibita, oltre in numerosissime piazze italiane (Puglia, Basilicata, Sardegna,
Emilia Romagna, Lazio, Campania, Calabria, ecc), anche in: Spagna (1987-2002); Tunisia (1988);
Grecia (1989 – 1994 – 1996 - 2001); Francia (1990-1995 – 1997 -2000); Germania (1991 – 1993
-1999); Svizzera (1992-1995); Romania (2005); Cipro (2006); Ungheria (2007).
Bar-Pasticceria-Gelateria
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PENNA SANT’ANDREA 1 agosto2009
Compagnia di canto popolare “Moresca Nova”
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• 10 •
Gruppo di danza folk “Laccio d’Amore di Penna Sant’Andrea (Abruzzo)
Il Gruppo Folkloristico Laccio d’amore è stato sempre molto attivo nella conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio folkloristico abruzzese e teramano in particolare, oltre che della omonima danza.
Sin dalla sua fondazione (agli inizi del secolo scorso) il Gruppo fu chiamato innumerevoli volte a rappresentare il folklore
abruzzese in manifestazioni e ricorrenze a
carattere nazionale: a Roma nel 1929 per
il matrimonio del Principe Umberto di Savoia, a Napoli per il festival Piedigrotta, ad
Agrigento per il Festival del Mandorlo in
fiore (primo premio assoluto nel 1955), a
Nizza per il Festival Folkloristico Internazionale (primo premio per il miglior gruppo straniero), a Messina, a Sondrio ecc...
Dalla metà degli anni settanta il “Laccio d’amore” si è affermato come uno
dei più importanti Gruppi Folk italiani,
partecipando alle principali rassegne
folkloristiche in Italia ed all’estero (Europeade di Vienna, Martigny, Rennes,
Schwalmstadt, Rassegne Folk in Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Belgio,
Francia, Irlanda, Lussemburgo, Ungheria, Repubblica Ceca, Romania, ecc...) e
rappresentando l’Abruzzo in manifestazioni di altissimo livello (inaugurazione
dei Mondiali di Atletica di Roma 1987, Klondyke day’s di Edmonton in Canada, Fiera
del Turismo a Bristol e Southtempton, ecc...).
La danza del Laccio d’amore affonda le sue origini nella preistoria essendo, secondo
gli studi più attendibili, l’ultimo residuo di una più vasta liturgia di riti agresti di venerazione delle divinità arboree e di
propiziazione della fecondità.
A Penna Sant’Andrea il ballo del laccio è rimasto radicato sino ad oggi
assumendo la connotazione di danza
tipica delle feste e di ballo propiziatorio dei matrimoni , in occasione dei
quali è tradizione ancora oggi trarre
presagio per il futuro della coppia
dalla riuscita dell’ intreccio e del disintreccio dei nastri.
www.xoomer.alice.it/lacciodamore
• 11 •
Nel mondo agro-pastorale abruzzese è sempre stato molto vivo il culto di S. Antonio
Abate, venerato quale protettore di tutti gli animali domestici. Attributi principali
del Santo - di cui la leggenda ricorda la vita di eremita costantemente impegnato a
lottare contro il demonio che lo tenta - sono il maialino che lo affianca, il bastone a
forma di croce e la campana.
Un tempo la festa di S. Antonio Abate (17 gennaio) veniva celebrata con molta solennità nelle campagne abruzzesi ed il rito
centrale era la benedizione delle stalle e dei
porcili ove venivano apposte targhe in ceramica ed immagini sacre raffiguranti il santo
protettore. A Penna Sant’Andrea, nei giorni
immediatamente precedenti la ricorrenza
è ancora oggi in uso il tradizionale canto di
questua in onore di S. Antonio Abate.
I musicisti ed i cantori (li sandandonijre) si
portano in tutte le case del paese ed intonano i canti dedicati al santo protettore degli
animali domestici; in essi vengono rievocati
episodi leggendari della vita del Santo e delle sue battaglie con il demonio e viene
implorata la sua protezione sulla famiglia nonché sui suoi beni ed i suoi animali. I
canti terminano con la richiesta dell’offerta rituale (…e di salsicce lunghe catene,
pizze ripiene in quantità…) che la padrona di casa generosamente elargisce ai sandandonijre.
Il Gruppo è composto da un’allegra brigata di amici che si riuniscono intorno alla
metà di gennaio per portare lu Sandandonie per le case del paese, ripetendo il rito
antichissimo in onore di S. Antonio Abate.
La presenza del gruppo nelle case rappresenta ogni volta un momento di festa, poiché ai tradizionali canti del Sandandonie esso aggiunge un vasto repertorio di musiche e canti che affondano direttamente le loro radici nella autentica cultura agropastorale.
Gli strumenti musicali sono quelli della tradizione popolare abruzzese: fisarmonica,
ddubbotte, bbattafoche, chitarra, ciuciombre, cucucciare, acciarino, tivul’ ettavule,
tamurr.
Il Gruppo è conosciuto un po’ ovunque in Italia, ma forse i maggiori successi li ha
raccolti all’estero, in Austria, Danimarca, Germania, Francia, Belgio, Spagna, Svizzera, Ungheria, Lituania, dove ha contagiato tutti con
i ritmi travolgenti del salterello.
Il meglio del repertorio del Gruppo è stato raccolto
in due CD, Agli uomini, alle bestie e ai santi e Bonasera bbona ggende. Di recente è stato prodotto
un DVD “Li Sandandonijre di Penna Sant’Andrea
1993-2008” contenente videoclip, foto e musiche
del Gruppo.
www.sandandonijre.it
PENNA SANT’ANDREA 1 agosto2009
Compagnia di Musica Popolare “Li Sandandonijre di Penna Sant’Andrea
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• 12 •
punto luce
VAL VOMANO (TE)
TEL. 0861 650636
• 13 •
Nelle città universitarie spagnole è sempre
presente il sottofondo dell’allegra melodia della TUNAS, gruppi di studenti che fanno la ronda
notturna cantando canzoni universitarie popolari, vestiti nella foggia tradizionale antica di
secoli.
La tradizione delle TUNAS risale infatti agli studenti universitari del XIII secolo, che venivano
chiamati “los sopitas” da “sopa”, zuppa.
Essi cantavano per le strade e le piazze della
città, in cambio di una ciotola di zuppa e un po’
di denaro che contribuiva a finanziare i loro studi.
La “Illustrissima Tuna de Ciències de Barcelona” continua orgogliosamente la tradizione medievale a pieno ritmo, partecipando alle diverse manifestazioni delle Tunas
(in Spagna, Andorra, Portogallo, Francia, Cile) e rendendo sempre più forte il suo
rapporto con l’università e la sua presenza attiva nel mondo delle Tunas.
www.tunabarcelona.com
Via Nazionale, 162 - Tel. 0861 650533 - Val Vomano (TE)
PENNA SANT’ANDREA 1 agosto2009
Illustrissima Tuna de Ciències de Barcelona (Spagna)
LA RISERVA NATURALE REGIONALE CONTROLLATa
• 14 •
LA RISERVA NATURALE REGIONALE
CONTROLLATA CASTEL CERRETO
Istituita nel 1991, su proposta di un gruppo di ambientalisti locali, la Riserva
Naturale Regionale Castel Cerreto si estende su una superficie collinare
di 143 ettari fra i 300 e i 600 metri di altitudine, nel territorio del comune di
Penna Sant’Andrea, in provincia di Teramo.
Dalla parte più alta, dove si trova la frazione “Pilone”, si domina un panorama
mozzafiato: tutta la catena montuosa del Gran Sasso e dei Monti della Laga a
nord-ovest e la vallata del Vomàno
fino al mare Adriatico a sud-est.
La caratteristica principale
dell’area protetta è rappresentata
dal bosco che occupa circa la
metà del territorio e che ospita,
nella sua parte più alta, alcuni piccoli stagni, di cui due perenni, collegati da rigagnoli d’acqua dove
vivono, oltre alla rana verde e al rospo comune, numerosi individui di
tritone crestato e di tritone italico. Quest’ultimo, endemico dell’Appennino
centro-meridionale, è presente con una cospicua popolazione che, secondo
impresa edile
salini vincenzo & F.lli s.n.c.
Via D. Alighieri, 15
Fraz. Castelnuovo Vomano
64020 CASTELLALTO (TE)
Tel. 0861.57141
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• 15 •
Delfino Club A.S.D. - Teramo
Via De Paulis Fedele (c/o Hotel Michelangelo)
64100 TERAMO
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Via Salara - 64030 Basciano (TE)
Tel. e Fax 0861 650425 - [email protected]
C A S T E L
molti ricercatori, è una delle più consistenti d’Abruzzo.
Il bosco e i terreni circostanti, alcuni dei quali incolti, offrono l’habitat ideale
per numerosi animali, soprattutto uccelli, che sono abbastanza facili da osservare.
Oltre a specie molto diffuse, come la volpe, il riccio e lo scoiattolo, ne sono
state osservate altre più elusive quali la puzzola, la faina e il topo quercino,
mentre alcuni ricercatori non escludono presenze occasionali del lupo, in inverno, data la vicinanza con il Parco Gran Sasso-Laga. E’ interessante ricordare che l’ultimo avvistamento di istrice risale al 1976, quando fu trovato un
esemplare morto a poca distanza dall’attuale perimetro della riserva. Importanti dati sulla diffusione di micromammiferi,
• Sanità
Emergenza: 118
Guardia Medica: 0861 66588
Farmacia Zuccarini Carlo: Val Vomano - via Nazionale, 140 - tel. 0861 650331
• Banche
Poste Italiane Spa: Penna Sant’Andrea - Via Roma 6
Banca Antonveneta: Val Vomano - Piazza IV Novembre 19
Banca dell’Adriatico: Val Vomano - Piazza D’Annunzio, 11
Tercas - Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo: Val Vomano - via Nazionale, 34
Banca di Credito Cooperativo: Via Salara, 33 - 64030 Basciano
Riserva Naturale Regionale Controllata “Castel Cerreto”
sede: via Roma, 20 –Penna S. Andrea - tel. 0861 66195
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Incontro di Folklore Internazionale:
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- mail: [email protected] - info: 346 1763971 Nuovo
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Comune: Penna Sant’Andrea Provincia:
Teramo Spoltore
Aprutino
Altitudine: 413 m s.l.m. Superficie: 11 km² - Abitanti: 1756
Municipio: p.zza V. Veneto - 64039 PENNA SANT’ANDREA
Telefono: 0861.66120 - Fax 0861.667400 - http://www.psa.it
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Castellalto
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Rocca S. Maria
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• Per dormire e mangiare
Albergo Ristorante San Lorenzo: Via Nazionale, 27 Val Vomano tel. 0861 650358 fax 0861 650000
Albergo Ristorante Val Vomano: Via Nazionale, 18 Val Vomano tel. 0861 651047
Agriturismo Za Beata: Contrada Case Sparse, 6 tel. 0861 651085
Agriturismo Il Grottino del Brigante: loc. Collemarino tel. 0861 667311
Pizzeria Garden Rosticceria: Via Nazionale, 170
Wanted Pub – Pizzeria di Poemi: Piazza ex Mercato Coperto - Frazione Val Vomano
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