© Automobile Club Livorno Cura editoriale: Andrea Puccini, Ufficio Stampa AC Livorno Illustrazioni: “Visivamente” di Eliana Bollino - Livorno Stampa: Media Print srl - Livorno • Novembre 2013 C LU B A UT O OBILE IV automobile club livorno • • L M ORN O Introduzione La rotatoria, questa sconosciuta. Per una larga fetta dell’utenza, lo strumento che regola questa particolare tipologia di viabilità rimane quasi un oggetto misterioso. Almeno per quel che concerne l’aspetto comportamentale, vale a dire come affrontare correttamente e riducendo al minimo i rischi di sinistro in corrispondenza di un così ristretto ma allo stesso tempo delicato tratto di intersezione stradale. Rotatoria: che fare? A triste conforto di tale ‘ignoranza’ in materia da parte dell’automobilista medio italiano, vi sono difatti dei dati prodotti da una recente indagine statistica. Secondo quanto è emerso da uno degli ultimi rapporti stilati da Aci-Censis, in Italia in pochi sanno cosa si deve realmente fare al momento dell’immissione stessa in rotatoria: solo il 55 per cento degli intervistati infatti ha risposto di dover prima di tutto rallentare l’andatura, mentre appena il 60 per cento fornisce la precedenza a chi è già nella rotatoria (seguendo quindi la regola delle cosiddette ‘rotonde alla francese’), mentre il 19% ammette di rispettare ancora la precedenza a destra e il 25% di usare in ogni caso i segnalatori luminosi (comunemente detti ‘frecce’) per indicare agli altri veicoli l’imminente volontà di spostamento, probabilmente per il costante timore di ritrovarsi con loro in traiettoria di collisione. Di fronte alla carenza delle norme in materia, abbiamo sentito di produrre una pubblicazione come quella appena realizzata. Come immettersi e quali sono poi le corrette procedure da seguire per circolare regolarmente in rotatoria? Proviamo a spiegarlo con questa pubblicazione. 1 LU B A UT O OBILE IV • • L M C automobile club livorno ORN O Un bisogno avvertito anche a livello locale. In passato, in Italia, l’uso delle rotatorie è stato estremamente limitato: alle nostre latitudini, il primo comune precursore in materia di rotatoria cosiddetta ‘alla francese’ è stato Lecco, pur soltanto nel 1989 (in Gran Bretagna invece il primo ‘roundabout’ aveva visto la luce addirittura nel 1924, in Parliament Square a Londra). A Livorno, tra centro urbano e periferia, già nel 2008 se ne contavano ben 23 con un numero addirittura ‘raddoppiato’ rispetto ai sei anni precedenti, grazie alla viabilità disegnata intorno all’allora nuovo quartiere di Porta a Terra che solo da sé ne portava in dote ben 8. Le rotatorie, se costruite con le corrette caratteristiche geometriche e i giusti parametri e con razionalità (indicati peraltro in un apposito volume realizzato proprio da ACI) contribuiscono in ogni caso a ridurre enormemente la pericolosità: un esempio virtuoso su tutti, la città simbolo di Cattolica, in Romagna, dove il numero di incidenti è crollato drasticamente da 1800 ad appena 300 proprio grazie all’utilizzo massiccio delle rotatorie lungo le proprie strade urbane. Oppure il caso altrettanto positivo della provincia di Treviso dove, negli ultimi 10 anni, sono state costruite ben 250 rotatorie, diminuendo del 50% il numero dei decessi. Tra sicurezza e business Il moltiplicarsi delle rotatorie non è però purtroppo dovuto solo a ragioni di sicurezza: a differenza degli incroci infatti, un’Amministrazione ha la ghiotta possibilità di non mettere mano alle proprie casse bensì attingere da speciali fondi europei nel caso Lo strumento ha il grande vantaggio di eliminare parecchi potenziali punti di conflitto presenti invece all’interno della viabilità in coincidenza di un tradizionale incrocio semaforico. 2 C LU B A UT O OBILE IV automobile club livorno • • L M ORN O in cui intenda costruire una rotatoria. Ecco parzialmente spiegata una tra le ragioni del sopra citato ‘boom’ registrato anche alle nostre latitudini. Una ‘degenerazione’ parallela a quella intrapresa purtroppo poco tempo prima con la questione dei dossi artificiali, oggi ideati in forma anarchica dai tecnici delle Amministrazioni Comunali, i quali hanno dato libero sfogo alla fantasia con mille forme l’una diversa dall’altra. Tutto questo malgrado l’esistenza anche in tal senso di indicazioni precise per la loro progettazione attraverso l’art. 42 Codice della Strada e l’art. 149 del Regolamento (altezza massima di 7 cm e una lunghezza di 1,2 metri, oltre all’obbligo di essere segnalati a dovere di giorno e di notte e di non poter essere installati lungo percorsi preferenziali). L’altra faccia della medaglia quando si parla di rotatoria è rappresentata dal maggior tasso di rischio portato da questa all’incolumità di quei ciclisti e pedoni che si trovano a transitarvi all’interno. Un business che ha favorito alcune categorie come le ‘aziende di arredo urbano’, creature di ultima generazione specializzate nella ideazione e costruzione di rotatorie ‘chiavi in mano’ eppure molto spesso colpevoli di piazzare al centro delle suddette intersezioni degli inserti che diventano pericolosi sia per il loro ingombro fisico e sia per l’ostacolo che limita la visuale dei guidatori con annesse piante, fontane, statue, eccetera. Un affare gonfiatosi a favore anche di alcuni architetti progettisti, autori sin troppo ambiziosi di progetti faraonici che vengono retribuiti con onorari esorbitanti quando è invece concretamente dimostrato che per realizzare una rotatoria a regola d’arte sono sufficienti appena 30 mila euro di budget complessivo. Utile se razionale È innegabile, studi e statistiche alla mano, che lo strumento rotatoria permetta di abbattere sensibilmente il tasso di rischio di incidenti sulle nostre strade. Per questo motivo, anche attraverso la pubblicazione di tale opuscolo, l’Automobile Club Livorno ne sostiene in maniera convinta l’utilizzo, senza mai opporsi in maniera aprioristica al loro inserimento nella difficile realtà dello sviluppo dei Piani del Traffico. Questo 3 LU B A UT O OBILE IV • • L M C automobile club livorno ORN O però senza dimenticare che non si tratta di un’ideale Panacea a tutti mali della spesso congestionata viabilità moderna. La rotatoria rappresenta al contrario una materia da trattare con estremo raziocinio e rigore, considerato che non si tratta essa stessa di un meccanismo perfetto e scevro da altre fisiologiche ripercussioni meno positive: maggior spazio occupato rispetto ad un incrocio con semaforo, minore sicurezza per pedoni e ciclisti rispetto alla quella garantita ai veicoli a quattro ruote, impossibilità di riservare particolari via di fuga a mezzi pubblici o ambulanze. Per tale ragione, occorre che chi di dovere valuti attentamente pro e contro del suo utilizzo, calandosi totalmente nel quadro di ciascun episodio specifico. Anche se le regola aurea per la rotatoria ‘perfetta’ esiste e sarebbe: rialzata, visibile di notte con adeguata illuminazione, nessun arredo con pretese artistiche inserito in mezzo, con un diametro sufficientemente ampio da poter smaltire una elevata mole di traffico. Un elenco breve, che nonostante ciò ancora oggi appare come più semplice da enunciare che da mettere concretamente in pratica. Prof. Franco Pardini Presidente Automobile Club Livorno Negli ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio proliferare nell’utilizzo della rotatoria da parte delle Amministrazioni Comunali per regolare il traffico urbano. 4 C LU B A UT O OBILE IV automobile club livorno • • L M ORN O Premessa: le caratteristiche Una rotatoria o rotonda è un tipo di intersezione stradale a raso, composta da un’isola centrale non transitabile e da un anello stradale a senso unico, nel quale convergono due o più strade. I veicoli che si immettono sono obbligati a percorrere l’anello stradale in senso antiorario (nei paesi in cui si guida a destra, in senso orario nei Paesi dove si guida a Segnaletica verticale per obbligo sinistra). di circolazione in rotatoria Con riferimento alla classificazione funzionale delle strade, definita dal Codice della Strada e recepita dalle “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”, la rotatoria, come particolare tipologia d’intersezione a raso, è ammessa come alternativa all’incrocio solo fra alcune categorie di strade: • Strade di categoria C – extraurbane secondarie; • Strade di categoria E – urbane di quartiere; • Strade di categoria F locali – ambito urbano ed extraurbano. Come Il Codice della Strada vigente non pone ostacoli alla realizzazione d’incroci a rotatoria ma nemmeno chiarisce le regole, demandando ai vari Enti gestori della viabilità l’organizzazione della circolazione. STOP GO Esempio di rotatoria “vecchia maniera”: la precedenza spetta a chi giunge dall’esterno della rotatoria Attualmente sul territorio nazionale vi sono ancora incroci a rotatoria con l’obbligo di dare la precedenza a chi proviene da destra e rotatorie con precedenza alla circolazione sull’anello. 5 LU B A UT O OBILE IV • • L M C automobile club livorno ORN O Le rotatorie di nuova realizzazione dovrebbero però adottare il principio di precedenza all’anello (modello ‘alla francese’), come previsto dalla direttiva UE al fine di eliminare interpretazioni diverse e conseguente confusione. Dove La decisione di realizzare un incrocio a rotatoria si basa, oltre che su criteri di gestione del traffico (capacità e livello di fluidità dell’intersezione), anche su criteri di sistemazione urbanistica. Infatti la costruzione di una rotonda può risultare conveniente nei seguenti casi: • quando si vuole evidenziare l’entrata di una località, di un quartiere o di uno spazio di transizione tra tessuti urbani morfologicamente differenti; • nell’intersezione di tre o quattro rami, quando le portate di svolta a sinistra e di attraversamento della strada secondaria non sono trascurabili rispetto a quelle della strada principale; •in un incrocio con più di quattro rami; •quando si desidera ridurre l’inquinamento di origine veicolare attraverso la fluidificazione del traffico e la riduzione delle manovre di “stop and go”; •nella riduzione dell’impatto acustico attraverso la riduzione della velocità veicolare e l’impostazione di un modello di guida meno aggressivo; •nella sistemazione di incroci dove gli incidenti si verificano ripetutamente, ad esempio a causa dell’elevata velocità. Vari studi hanno dimostrato che, con l’adozione dello schema circolare, si consegue in genere un miglioramento della sicurezza con un decremento Incrocio a più di quattro rami degli incidenti; • nel caso di intersezioni dove la perdita di tempo causata dalla presenza di un semaforo sarebbe maggiore. In molte situazioni le rotatorie offrono capacità simili a quelle del semaforo, ma operano con minor perditempo e con maggior sicurezza, in particolare nei periodi in cui il traffico non è intenso; La rotatoria contribuisce ad abbattere in maniera significativa l’inquinamento acustico 6 C LU B A UT O OBILE IV automobile club livorno • • L M ORN O • come terminale di arterie a carreggiate separate di assi di viabilità primaria per connessione, rispettivamente, alla viabilità extraurbana ordinaria ed a quella urbana. In queste situazioni di transizione tra arterie di categorie diverse, le rotatorie possono esercitare una funzione di condizionamento sull’utenza, inducendo alla moderazione graduale della velocità ed all’assunzione progressiva di idonee regole di guida. Tutti i vantaggi portati dalla rotatoria Un sistema tanto semplice quanto efficace, anche perché, secondo gran parte delle statistiche mondiali, è comprovato che il maggior numero di incidenti nelle nostre città siano figli dei problemi che cronicamente porta con sé la manovra di svolta a sinistra in corrispondenza dei semafori. Altri studi specifici, come quello statunitense datato 2001 e portato avanti dall’Insurance Institute for Highway Safety, hanno confermato che in rotatoria avvengono addirittura l’80% in meno degli incidenti che si verificano con gli incroci tradizionali. Secondo il volume “The handbook of road safety measures” scritto dai ricercatori Elvik e Vaa, pubblicato nel 2004, convertire un incrocio ordinario in una rotonda rappresenta un’operazione conveniente: gli incidenti con feriti scenderebbero addirittura del 32% rispetto ad un incrocio a tre vie e del 41% per uno a quattro. In caso di incroci segnalati, la trasformazione in rotonda sarebbe anch’essa un guadagno: le cifre corrispondenti sarebbero rispettivamente un meno 11% e meno 17%. • È innegabile quindi che le rotatorie consentano lo snellimento del traffico, la moderazione della velocità e contribuiscano a ridurre i sinistri stradali e la loro gravità: è infatti provato che il numero Le rotatorie favoriscono la moderazione della velocità, di incidenti aumenta contribuendo a ridurre gli incidenti stradali 7 LU B A UT O OBILE IV • • L M C automobile club livorno ORN O proporzionalmente all’aumentare della velocità di attraversamento e del numero dei veicoli, idem per il numero dei feriti che aumenta con il quadrato della velocità. Visto che, prima di tutto, le rotatorie costringono il conducente ad ampliare il proprio campo visivo per cogliere tutti gli elementi presenti nell’incrocio. • Lo strumento permette di ridurre la velocità di percorrenza dei mezzi in transito, la diminuzione dei potenziali punti di conflitto fra i veicoli (una riduzione drastica da 32 a 8 negli incroci a 4 rami) ed una minore probabilità di scontri frontali ma ‘soltanto’ laterali, minori occasioni di sorpasso nelle immissioni e nelle uscite, con il conseguente abbattimento del numero dei sinistri stradali e della loro gravità. • La rotatoria non crea gerarchie tra le strade e consente la realizzazione di intersezioni tra arterie che presentano funzioni e classificazioni differenti tra loro. Tale strumento infatti, con l’aggiunta di una capacità generalmente superiore a quella di un in incrocio tradizionale, occupa allo stesso tempo uno spazio ben più limitato e decisamente più organizzato/riqualificato. Specie relativamente alla tipologia mini e compatta, rispetto ad un incrocio semaforizzato con corsie multiple di preselezione. Esiste infatti addirittura una relazione diretta tra numero di rami all’intersezione e aumento della capacità della rotatoria. • In aggiunta, la rotatoria ottimizza la fluidità del traffico in virtù della completa eliminazione dei tempi morti dedicati all’attesa come nel caso degli impianti semaforici, contribuendo alla diminuzione in parallelo dell’inquinamento, sia Come esemplificato qui sopra nel confronto con un incrocio, le rotatorie consentono una riduzione drastica dei punti di conflitto e degli scontri frontali 8 C LU B A UT O OBILE IV automobile club livorno • • L M ORN O atmosferico che acustico (misurata in una decrescita che può arrivare sino a 3/4 dbA), rispetto agli stessi incroci regolati da una semaforo. • La rotatoria si abbina ad un’interpretazione più equilibrata del transito in strada: costringendo il guidatore a moderare la velocità ed a prestare maggiore attenzione in sua prossimità, finendo con il responsabilizzare maggiormente il pilota, eliminando alla radice anche gli squilibri cinematici portati in dote dal semaforo. Vale a dire niente ‘stress’ causato inevitabilmente dalle ripartenze precipitose all’accendersi del segnale verde e nessun rischio di cadere in tentazione, tentando magari accelerazioni azzardate in coincidenza con lo scattare del segnale transitorio del giallo. La rotatoria facilita uno stile di guida più scorrevole. • La rotatoria consente l’inserimento di isole spartitraffico da poter utilizzare anche come utili strumenti a sostegno della cosiddetta ‘utenza debole’, in primis i pedoni: le isole salvagente, da posizionare in corrispondenza degli innesti sui passaggi pedonali. • Uno strumento che consente una maggiore semplicità di manovra in fase di immissione da strade secondarie confluenti nell’intersezione. Oppure, permette di evitare manovre verso sinistra anche nelle intersezioni prossime alla rotatoria che spesso risultano di difficile esecuzione, potendo utilizzare quest’ultima per effettuare il senso di marcia. • La rotatoria presenta vantaggi considerevoli proprio nell’eventuale casistica legata a necessità di rapide inversioni di marcia da parte di qualsiasi tipo di veicolo, mezzi pesanti (autocarri ma anche autobus) compresi. • Infine, la rotatoria consente di abbattere i costi di manutenzione infrastrutturali e di installazione della segnaletica (è sufficiente una cartellonistica essenziale, comprensibile e facilmente intuitiva) rispetto alla scelta del posizionamento di un impianto semaforico. La rotatoria permette l’inserimento e l’utilizzo di isole spartitraffico che fungono da “cuscinetto di sicurezza” per il pedone 9 LU B A UT O OBILE IV • • L M C automobile club livorno ORN O Linee generali di comportamento In entrata La prima accortezza fondamentale per l’automobilista/centauro che si appresta ad immettersi nella rotonda è quella di moderare la velocità, seguendo il naturale principio della prudenza. Un altro fatto fondamentale è quello di manifestare chiaramente le proprie intenzioni agli altri utenti della strada, inserendo e mantenendo acceso il segnale di freccia luminosa. Lo sguardo d’insieme resta un ingrediente fondamentale, specie se in prossimità sono presenti strisce pedonali: tenere sempre a mente che la precedenza spetta ai pedoni che le attraversano, così come agli eventuali ciclisti. Nel caso in cui ci si immetta a destra e ci si trovi in una rotatoria che presenta il segnale di dare precedenza, si concede quindi il passaggio a chi circola già al suo interno. Da evitare invece, la manovra illustrata nell’immagine qui a lato. La preselezione invece rappresenta la posizione assunta dall’automobilista/centauro nella corsia in cui si trova al momento dell’ingresso in un rondò che presenta lo stesso numero di corsie della strada dalla quale quest’ultimo proviene. Com’è illustrato nell’immagine qui a fianco, è consigliabile che l’utente A conservi la propria posizione di preselezione e si porti lungo la corsia interna, mentre il guidatore B mantenga la traiettoria che lo porta verso l’esterno: in questa A B maniera, entrambi hanno la possibilità di immettersi contemporaneamente e senza ostacolarsi. 10 C LU B A UT O OBILE IV automobile club livorno • • L M ORN O Da evitare assolutamente invece, la manovra illustrata nella tavola qui a fianco: nell’ipotesi, A taglia la strada a B anticipandone erroneamente la stessa mossa. Se invece la rotatoria nella quale ci si trova ad immettere presenta un numero inferiore di corsie rispetto all’arteria stradale che vi conduce (ad esempio, due corsie parallele di ingresso in un rondò che invece ne ha una sola ma anche una rotonda a due corsie preceduta da una via d’accesso a tre corsie), il criterio generale è sempre unico: la corsia di destra vanta la precedenza su quella di sinistra, come illustrato nella tavola di seguito dove la vettura B deve immettersi per prima. A B Due manovre da evitare: sopra la vettura A anticipa erroneamente la manovra della vettura B; sotto, immettendosi in una rotatoria a corsia unica, la precedenza spetta a chi vi si inserisce dalla corsia di destra. All’interno È assolutamente vietato frenare bruscamente e meno che mai arrestare la propria corsa dentro una rotatoria. Un principio analogo vale per i sorpassi a destra (non è vietato percorrere l’intero cerchio sulla corsia più esterna) e le traiettorie non uniformi. In caso di eventuale errore di direzione, qualora A B non si riesca a cambiare corsia dopo aver preventivamente segnalato l’intenzione con la freccia luminosa, si è chiamati ad effettuare un ulteriore giro. Prima di cambiare corsia infatti, ci si deve accertare che sussista lo spazio sufficiente, sia anteriormente che posteriormente, per effettuare la manovra: a tal fine, di supporto vi sono sia gli specchietti (retrovisore e laterali), sia la possibilità di guardare il cosiddetto ‘angolo cieco’, vale a dire il lato dove ci si intende spostare. 11 LU B A UT O OBILE IV • • L M C automobile club livorno ORN O B In caso di rotatoria a più corsie, l’utente della strada potrà quindi scegliere quella preferita utilizzando i seguenti criteri: • tenere la corsia di destra nel caso in cui questo preveda di abbandonare il rondò alla prima occasione di uscita (vedi nella tavola a fianco l’esempio A della vettura indicata con la lettera A); la corsia di sinistra se al contrario il guidatore voglia percorrere più strada all’interno della rotonda ed uscire successivamente (vedi nella tavola a fianco l’esempio della vettura indicata con la lettera B); B • tenere A B A • conservare ancora la corsia di destra, malgrado la probabilmente minore scorrevolezza del flusso di traffico, nell’eventualità di dubbi riguardo l’uscita da imboccare; • da evitare assolutamente invece, sia da parte del veicolo A che di quello B, gli errati comportamenti illustrati nelle tavole di seguito: 12 C LU B A UT O OBILE IV automobile club livorno • • L M ORN O In uscita A Fermo restando che è obbligatorio mantenere impostato l’indicatore luminoso di direzione che il guidatore avrà opportunamente acceso appena superata l’uscita precedente, al momento di imboccare l’uscita da una Rotonde: istruzioni per l’uso rotatoria servono ancora tanti piccoli accorgimenti al fine di evitare pericoli COME SI ESCE DA UNA ROTONDA per sé e per gli altri utenti della strada, È obbligatorio segnalare la direzione quando si esce dalla in primis pedoni e ciclisti presenti in corrispondenza dei rispettivi attraversamenti. Nel caso in cui si intenda lasciare la rotonda appena dopo aver effettuato l’ingresso, la freccia luminosa può addirittura essere accesa già in fase di entrata. Particolare attenzione va prestata ai cosiddetti mezzi pesanti (bus e autoarticolati) ma soprattutto caratterizzati da una lunghezza diversa rispetto a quella del resto degli altri veicoli. Proprio in virtù della necessità di movimentare tali moli specifiche, al momento di svoltare per effettuare l’uscita con il fisiologico allargamento verso il lato sinistro, questi possono AUTOTRENO rappresentare un ostacolo pericoloso. PERICOLO m. 18,75 Per le auto, ma soprattutto per biciclette e ciclomotori, si sconsigliano perciò sia il tentativo di inserimento sia il percorrere la rotatoria tenendo il lato 10 destro a fianco di questi mezzi pesanti: risulta dunque più prudente accodarsi. AUTOARTICOLATO PERICOLO Come si evince bene anche nelle tavole qui a lato, gli angoli ciechi e per questo rischiosi, sono molteplici. A B B 13 rotatoria, LU B A UT O OBILE IV • • L M C automobile club livorno ORN O Linee di comportamento: i ciclisti La mobilità ciclistica richiede una particolare attenzione sulle rotatorie con più corsie, quando le portate veicolari in ingresso superano le 10000 unità al giorno, oppure se le velocità operative sono maggiori di 50 km/h. Si può scegliere di pensare ai velocipedi come pedoni oppure come veicoli; nel primo caso si devono realizzare apposite piste ciclabili che dai rami si collegano alle banchine della corona giratoria, in modo da separarli dal traffico veicolare. Questa soluzione prevede un marciapiede allargato e fisicamente separato dalla corona giratoria, condiviso da ciclisti e pedoni. Oppure si possono realizzare piste ciclabili separate dalla carreggiata stradale nelle quali le biciclette possono percorrere interamente l’anello ciclabile senza fermarsi, poiché hanno diritto di precedenza. Se non sono presenti piste ciclabili, i ciclisti devono percorrere la rotatoria tenendo la destra e rimanendo sempre sulla corsia più esterna dell’anello della rotatoria. È consigliabile circolare mantenendo un margine di sicurezza dal bordo della corsia, al fine di risultare OK più visibili ed evitare rischi OK con sorpassi e svolta a OK destra degli altri mezzi in procinto di uscire dalla rotatoria. Nelle rotonde ad una sola corsia, i ciclisti non sono comunque tenuti a circolare sul bordo destro della carreggiata. Invece, sono obbligati transitare sulle piste ciclabili e sugli OK attraversamenti ciclabili se presenti. Ai ciclisti viene chiesto di tenere la destra e percorrere l’anello lungo la corsia più esterna 14 C LU B A UT O OBILE IV automobile club livorno • • L M ORN O Gli attraversamenti ciclabili sono evidenziati e delimitati mediante una o due successioni di quadrati bianchi. Se al termine di una pista ciclabile non sono presenti attraversamenti ciclabili, ma solo attraversamenti pedonali, il ciclista deve scendere dal proprio veicolo e condurlo a mano attraversando a piedi. I ciclisti che si immettono sugli attraversamenti ciclabili non devono creare situazioni di pericolo. I veicoli devono fermarsi per dare la precedenza ai ciclisti che hanno già iniziato l’attraversamento. STOP Un esempio di attraversamento ciclabile in prossimità di una rotatoria limitrofa Al momento in cui il ciclista si appresta ad intraprendere la manovra di uscita, ha l’obbligo di segnalare la svolta allargando il braccio nella direzione voluta. Durante questa fase, è opportuno non azzardare affiancamenti o sorpassi a destra di bus e mezzi pesanti, per non correre il rischio di non essere visti. Se il ciclista si trova a transitare in notturna all’interno di una rotatoria, potenzialmente il rischio di scarsa visibilità aumenta considerata la posizione laterale attraverso la quale viene inizialmente percepito dall’altro mezzo in fase di immissione. Solitamente infatti, gli strumenti rifrangenti e di illuminazione pensati proprio al fine di segnalare la posizione della bici e del suo conducente, sono però posizionati in maniera esclusiva sulla parte anteriore e posteriore. In questo caso invece, risulta utile apporre tali segnali anche sulle parti laterali (attraverso adesivi da attaccare sul telaio, sui raggi) o addirittura indossandoli (casco con anello rinfrangente, giubbino a norma di legge, fasce ai polsi per sottolineare l’indicazione con le braccia dei cambi di direzione, ecc..) 15 LU B A UT O OBILE IV • • L M C automobile club livorno ORN O Linee di comportamento: i pedoni I pedoni non possono attraversare la corona giratoria, bensì devono attraversare una direzione del traffico alla volta, utilizzando le isole divisionali e accettando di attraversare solo in condizioni di sicurezza. A differenza dei semafori infatti, nelle rotatorie non hanno la precedenza sulle manovre di traffico. I pedoni devono sempre transitare sui marciapiedi e sugli attraversamenti pedonali. Questi ultimi sono evidenziati sulla carreggiata mediante strisce bianche parallele alla direzione di marcia dei veicoli. I pedoni che si immettono sugli attraversamenti non devono creare situazioni di pericolo e prima dell’attraversamento devono accertarsi del non sopraggiungere di veicoli. È raccomandato al pedone di cercare di stabilire un contatto visivo con l’automobilista/centauro. I veicoli hanno comunque l’obbligo di fermarsi per dare la precedenza ai pedoni che hanno già iniziato l’attraversamento. Fondamentale è il cercare di stabilire un contatto visivo prima di procedere all’attraversamento Nell’eventualità che non siano presenti strisce, è consigliabile che il pedone attraversi comunque la carreggiata all’altezza della via d’accesso che conduce alla rotonda, distanziandosi almeno a 5 metri da essa in modo da consentire ad un’eventuale mezzo in uscita dal rondò di vederlo e concedergli tempo e spazio necessari per arrestare la marcia in sufficiente sicurezza. 16 I PEDONI C LU B A UT O OBILE IV automobile club livorno • • L M ORN O La segnaletica Attraversamento pedonale non regolato da semaforo Attraversamento ciclabile sulla carreggiata, contraddistinto anche da apposita segnaletica orizzontale Obbligo di circolazione in rotatoria Attenzione: obbligo di concedere la precedenza Divieto di transito ai velocipedi in carreggiata Su strade extraurbane o su strade urbane soggette a traffico intenso, segnala un’intersezione regolata con rotatoria 17 A UT O LU B • IV ORN O A SA In grafica, in breve... Il compo ISOLA SALVAGENTE I Il comportamento dell’automobilista •• Chi è si già in rotatoria ha Chi trova nella rotatoria ha diritto didi precedenza suisui veicoli diritto precedenza veicoli inin entrata. entrata. CHI EFFETTUA UN CAMBIO DI CORSIA ALL’INTERNO DELLA ROTATORIA DEVE SEGNALARLO CON L’INDICATORE DI DIREZIONE (FRECCIA) Chidalla dallarotatoria rotatoria deve deve svoltare ••Chi svoltare aa destra destra effettuare ununcambio di corsia deve deve oo effettuare cambio di corsia GLI ATTRAVERSAMENTI CICLABILI (”QUADROTTI”) segnalare la la manovra di di DANNO segnalare manovracon conl’indicatore l’indicatore DELLA SEGNALETICA ORIZZONTALE direzione(freccia). (freccia). CONTINUITÁ ALLA PISTA. IN QUESTO MODO, IL direzione CICLISTA PUÓ ATTRAVERSARE L’INTERSEZIONE, SENZA SCENDERE DALLA BICICLETTA • I veicoli sia in entrata che in uscita • I veicoli sia in entrata che in uscita devono dare la precedenza a devono dare la precedenza a pedoni e ciclisti. pedoni e ciclisti. CHI EFFETTUA U DELLA ROTAT L’INDICATORE GLI ATTRAVERS DELLA SEGNAL CONTINUITÁ A IS O CICLISTA PUÓ A SENZA SCENDE a Il comportamento del ciclista Il compo rtamento del•pedon e Le isole salvagente mettono in presenza di piste ciclabili in sicurezza il pedone consentendo la sosta durante ISOLA SALVAGENTE • Le isole salvagente mettono in l’attraversamento dei due sensi sicurezza il pedone consentendo dila marcia. sosta intermedia durante l’attraversamento dei due sensi di • I marcia. pedoni devono sempre transitare sui marciapiedi loro riservati e sugli attraversamenti • I pedoni devono sempre transitar e pedonali. sui marciapiedi lo ro rise r vati e sugli attraversame nti pedo na li • I ciclisti devono transitare • I ciclisti devono transitare sulle piste loro riservate pena le sanzioni sulle piste loro riservateCHIpena le UN sanzioni EFFETTUA CAMBIO DI CORSIA ALL’INTERNO previste dal Codice della Strada. previste dal CodiceDELLA dellaROTATORIA Strada.DEVE SEGNALARLO CON DI CORSIA ALL’INTERNO SEGNALARLO CON L’INDICATORE DI DIREZIONE (FRECCIA) NE (FRECCIA) ra ve LABILI (”QUADROTTI”) di DANNO ZONTALE GLI ATTRAVERSAMENTI CICLABILI (”QUADROTTI”) DELLA SEGNALETICA ORIZZONTALE DANNO • I ciclisti possono attraversare le intersezioni • I ciclisti possono attraversare le intersezioni ALLA PISTA. IN QUESTO MODO, IL senza scendereCONTINUITÁ dalla bicicletta senza scendere dalla bicicletta CICLISTA PUÓ ATTRAVERSARE L’INTERSEZIONE, solo quando è presente la segnaletica SENZA DALLA BICICLETTA solo quando è presente laSCENDERE segnaletica loro dedicata (“quadrotti”). loro dedicata (“quadrotti”). N QUESTO MODO, IL ARE L’INTERSEZIONE, BICICLETTA a CHI EFFETTUA UN CAMBIO DI CORSIA ALL’INTERNO DELLA ROTATORIA DEVE SEGNALARLO CON L’INDICATORE DI DIREZIONE (FRECCIA) GLI ATTRAVERSAMENTI CICLABILI (”QUADROTTI”) DELLA SEGNALETICA ORIZZONTALE DANNO CONTINUITÁ ALLA PISTA. IN QUESTO MODO, IL CICLISTA PUÓ ATTRAVERSARE L’INTERSEZIONE, SENZA SCENDERE DALLA BICICLETTA 18 Il compo rtamento del ciclist a in assenza di piste ciclabil i ISOLA ciclist a clabil i OBILE C L M • obilist automobile club livorno Il compo in assen SEZIONE, sta bili DELLA SEGN CONTINUITÁ CICLISTA PU O SENZA SCEN ISO ORN Il comportamento delLeciclista isole salvagente mettono in Il comportamento del• pedone in presenza di piste ciclabili sicurezza il pedone consentendo Il comp in asse la sosta intermedia durante l’atdei due sensi diin •traversamento Le isole salvagente mettono marcia. sicurezza il pedone consentendo la sosta intermedia durante l’attraversamento dei due sensi di • I pedoni marcia.devono sempre transitare sui marciapiedi loro riservati e sugli attraversamenti pedonali ISOLA SALVAGENTE A UT O automobile club livorno • IV GLI ATTRAVE • I pedoni devono sempre transitare • I ciclisti devono transitare sui marciapiedi loro riservati e • I ciclisti devono transitare sulle piste loro riservate pena le sanzioni sugli attraversamenti pedona li sulle piste loro riservateCHIpena le UN sanzioni EFFETTUA CAMBIO DI CORSIA ALL’INTERNO previste dal Codice della Strada. previste dal CodiceDELLA dellaROTATORIA Strada.DEVE SEGNALARLO CON L’INDICATORE DI DIREZIONE (FRECCIA) GLI ATTRAVERSAMENTI CICLABILI (”QUADROTTI”) • I ciclisti possono attraversare le intersezioni DELLA SEGNALETICA ORIZZONTALE DANNO • I ciclisti possono attraversare le intersezioni ALLA PISTA. IN QUESTO MODO, IL senza scendereCONTINUITÁ dalla bicicletta senza scendere dalla bicicletta CICLISTA PUÓ ATTRAVERSARE L’INTERSEZIONE, solo quando è presente la segnaletica SENZA DALLA BICICLETTA solo quando è presente laSCENDERE segnaletica loro dedicata (“quadrotti”). loro dedicata (“quadrotti”). CHI EFFETTUA UN CAMBIO DI CORSIA ALL’INTERNO DELLA ROTATORIA DEVE SEGNALARLO CON L’INDICATORE DI DIREZIONE (FRECCIA) GLI ATTRAVERSAMENTI CICLABILI (”QUADROTTI”) DELLA SEGNALETICA ORIZZONTALE DANNO CONTINUITÁ ALLA PISTA. IN QUESTO MODO, IL CICLISTA PUÓ ATTRAVERSARE L’INTERSEZIONE, SENZA SCENDERE DALLA BICICLETTA Il comportamento del ciclista in assenza di piste ciclabili ISOLA ANNO MODO, IL LU B ADROTTI”) L C LL’INTERNO RLO CON L’INDICATOR M • obilista DELLA ROT OBILE • I•ciclisti cheche percorrono I ciclisti percorrono l’anello devono sempre transitare l’anello devono sempre transitare sulla corsia più esterna. EFFETTUA UN CAMBIO DI CORSIA ALL’INTERNO sulla corsia CHI esterna. DELLA ROTATORIA DEVE SEGNALARLO CON L’INDICATORE DI DIREZIONE (FRECCIA) • Se non sono presenti gli attraversamenti GLIgli ATTRAVERSAMENTI CICLABILI (”QUADROTTI”) • Se non sono presenti attraversamenti DELLA SEGNALETICA ORIZZONTALE DANNO ciclabili della segnaletica orizzontale ciclabili della segnaletica orizzontale CONTINUITÁ ALLA PISTA. IN QUESTO MODO, IL (“quadrotti”) il ciclista perper attraversare CICLISTA PUÓ ATTRAVERSARE L’INTERSEZIONE, (“quadrotti”) il ciclista attraversare SENZA SCENDEREdalla DALLA BICICLETTA l’intersezione deve scendere l’intersezione deve scendere dalla bicicletta e condurla a mano. bicicletta e condurla a mano. .HTM 19 LU B A UT O OBILE IV • • L M C automobile club livorno ORN O Fonti • “Rotonde: istruzioni per l’uso” (Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi/Unione delle Terre d’Argine/Polizia Municipale - Minimanuale di educazione e sicurezza stradale sull’uso delle rotonde) • “La protezione dei ciclisti nelle rotatorie stradali” (Alberto Marescotti, Martino Caranti - Quaderni del Centro Studi FIAB Riccardo Galimbeni) • “Le rotatorie per circolare in sicurezza” (Comune di Parma - Settore Mobilità e Ambiente) • “Rotatorie - Tutto scorre” (Ufficio Prevenzione Infortuni, Svizzera) • “Le rotonde stradali - Informazioni utili sulla circolazione” (Comune di Modena) • “Istruzioni per l’uso delle rotonde stradali” (Osservatorio Provinciale Sicurezza Stradale - Comune di Reggio Emilia) • “Istruzioni per l’uso delle rotonde stradali” (Associazione Sostenitori della Polizia Stradale) • “Migliori pratiche in sicurezza stradale” (Commissione Europea - Manuale per le pratiche da adottare a livello nazionale) Quaderni del Centro Studi FIAB Riccardo Gallimbeni : Rotoniodnei Polizia Locale istruz soCOMPORTARE pEeCIrSIl’DEuVE COM 4 one del ped tamento no in ente metto tendo Il compor salvag Alberto Marescotti Martino Caranti • Le isole il pedone consente l’atza sicurez edia duran di interm due sensi la sosta to dei samen traver . marcia ista tomobil dell’au tamento Il compor ale ezza strad are e transit e o sempr i devon riservati • I pedon ali piedi loro sui marcia ersamenti pedon sugli attrav persamento un attrave ro. localizza da semafo regolato donale non nto della attraversame Indica un di una pista da parte careggiata ta da appocontraddistin ciclabile, ntale. letica orizzo sita segna Indica l’obbl cedenza. extraurbasulle strade ta con Presegnala zione regola ato Utilizz ne una interse rotatoria. soggette circolazione strade urbane anche sulle intenso. a traffico transito divieto di Indica il giata. in carreg biciclette Rotatorie Tutto scorre I DEI CICLIST versaORTAMENTO bili e sugli attra piste cicla transitare sulle enti. iclabili via Panni limitati succesbianchi e educazion nuale di e Minima dal zza stra e sicure onde delle rot sull’uso I: NUMERI UTIL 059/20314 e Polizia Municipal di emergenza 113 lico Soccorso pubb Carabinieri 112 o 115 Vigili del Fuoc arie 118 Emergenze sanit Chi entra nella rotatoria alla Punto to di conflit rono che percor are e transit • I ciclisti o sempr a. o devon l’anell più estern sulla corsia All’interno della rotatoria é indispens abile segnalare ogni manovra. enti ersam ti gli attrav ntale sono presen letica orizzo • Se non ersare segna li della per attrav ciclabi il ciclista re dalla rotti”) scende (“quad e deve mano. l’intersezion e condurla a bicicletta ROTATORIA : A 4 RAMI tto di confli 8 punti Punto to di conflit CHIARIME NTI E DUBBI Ulteriori infor mazioni in lungo le merito alla rota circolazione24 punti di conflitto : richieste a: torie stradali poss 4 RAMI CIO A ono INCRO essere di Modena Comune Com s.htm une t/milpa di Reggio ndabou I-STUDIO/rou Emilia Assessor e/CAS ebstrad ato RO.it/w der.LIBE digilan P.zz a Pram alla Viabilità http:// ie digita: poli delle rotator o ni, 1 – 421 animat amento il funzion 00 Reg gio Per vedere E. A.S.A.P.S. Sezione di Reggio Emi C.P. 1104 lia – Succ.nr .1 – 42100 Reggio E. Osservatorio c/o rappresen Provinciale Sicu rezza Stra tanze prov. Sanitaria dale li Asaps, , Sicurstrad Anvu, Emer a. genza www.oss ervatorio stradale.it oltre che a tutti Polizia Stra i comandi di Poliz ia Municipa dale e Cara le, binieri della provincia. dali rotonde stralazione Leormazioni utili sulla circo In fase di entrata nella rotat oria é indispens non abile segnalare la manovra ai veicoli che seguono. per fficio Politichena Municipale, dall’U di Mode a del ComuneStradale” zato dalla Polizia Depliant realizdal Settore Mobilità Urban rezza d’azione “Sicu la Salute e programma nell’ambito del 20 ce veicoli toria ridu La rota conflitto tra i di i punti sta del cicli li tamento ciclabi Il compor a di piste enz in ass inf “francese” deve na pista la precedenz dare veicoli che a ai presenti già vi circolano. clabili, ma a mano attra enti pedolo e condurlo proprio veico e scendere dal e devono crear i ciclabili non attraversament mmettono sugli hanno già colo. ai ciclisti che la precedenza dare per fermarsi no percorre ersamento. i ciclisti devo sulla core ciclabili, upi – Ufficio sempre prevenzione presenti pist rimanendo infortuni la destra e ia tenendo toria. llo della rota 'ane dell rna per le sulle transitare devono esistono. velocipedi quando N. B. I riservate piste loro sta del cicli tamento ciclabili Il compor za di piste in presen are transit ni devono le sanzio • I ciclisti te pena . loro riserva della Strada sulle piste dal Codice previste zioni interse rsare le o attrave bicicletta posson re dalla letica • I ciclisti scende te la segna senza o è presen rotti”). solo quand ta (“quad loro dedica la preigo di dare in cui la rsezione ia. Indica un’inte a rotator è regolata circolazione uscita che in sia in entrata enza a • I veicoli dare la preced o devon i e ciclisti. pedon Nelle roton de alla “fran cese” ha diritto di precedenz a chi circola all’interno . Federazione Italiana Amici della Bicicletta in bici per l’ambiente Girogirotonda La protezione dei ciclisti nelle rotatorie stradali e e sicur educazion ha rotatoria già in veicoli • Chi è enza sui di preced diritto a. in entrat re a destra deve svoltacorsia deve rotatoria o di di atore • Chi dalla are un cambi con l’indic o effettu la manovra lare ). segna ne (freccia direzio RIE TATO LE RO A TATORI UNA RO etica nal ENZA DI La seg IN PRES RC PER CI CURE IN SI OLARE Compor o tament toria rota no coli in a han dei vei rotatori oli già in ai veic sono rispetto oli che edenza i proven • I veic to di prec se questi ultim il dirit primaria he de di ata anc da stra in entr tra o a a da des di Parm di Parm gono nte te Comune Comune le in e Ambien tà e Ambie nza. paralle Settore Mobilità Settore Mobili file importa ndo le lare per a qua li le circo rotatori ba Pietro Vigna possibi in È • si deb Assessore à e all’Ambiente ingresso in cui . fase di quella nel caso Alla Mobilit sentono esterna egnare lo con ia . ie imp cors cors Lisi rotatoria occorre are la Roberto ai Lavori Pubblici orso in versa, impegn il perc Assessore ortuno tra, vice inuare dare • È opp e a des ba cont devono svoltar si deb subito in cui rotatoria onali. dalla nel caso gi ped uscita interna passag che in della oni sui entrata nterno sia in e ai ped all’i oli sti ia ai cicli • I veic di cors edenza zzate i cambio la prec e ogn quelle reali e (frecce). con zione segnalar rotatori nello, come rotatoria ri di dire ne nell’a ligatorio gi delle dalla indicato circolazio • È obb ati: uscire Vantag con gli denza di i seguenti risult ione di a la rotatoria ere con la prece e l’intenz è posizionat o di otten . rotatoria ale in cui segnalar (frecce) Il tipo di a città, consenton tratto strad ligatorio zione rrenza del • È obb di dire nella nostr catori cità di perco in gli indi agente, della velo salv ione isole Diminuz zabili come rotatoria. ffico, utiliz ggi pedonali. spartitra o sui passa li sia in ire isole della rotatoria tament , quando di inser ti ità dei veico riservate Compor toria immissioni ta veloc Possibilità enza degli innes bili loro da”. sso nelle alla ridot isti in rota corrispond ti grazie occasioni di sorpa piste cicla della Stra dei cicl e sulle ni e ciclis “Codice la minori transitar a per pedo e grazie alle iste dal orrere ò nello sicurezz ti devono ioni prev ono perc li e perci Maggior che in uscita dall’a le sanz sempre sti dev • I ciclis fra i veico , pena nendo bile i cicli rotatoria. conflitto approccio di tà. esistono dalla a cicla ra e rima la pist loro gravi la dest ne dei punti e nelle uscite mente presente Diminuzio enti stradali e della . a leta non è costante toria incid Se comp • ndo rota degli otti” dell tene ne della della “quadr in ragio rotatoria esterna bile. In con i traffico ia più a cicla nalati IE ”. ione del cors R pist seg morti O i ificaz T dalla sulla Fluid tà alla ciclabili ria ne dei “temp E scendere R O TA continui rsamenti eliminazio mento dell’a senza COLAR danno attrave rsare e dell’inquina zontale • Gli PER CIR ZA attrave rumorosità ati. ica oriz UR EZ ne della sta può ica segnalet IN SIC Attenuazio incroci semaforizz o il cicli segnalet a la mod agli dell ezza e questo rispetto ta dev ciclabili iere in sicur . amenti di comp ed il ciclis i mezzi bicicletta attravers amento interrotta per tutti marcia. enti gli risulta attravers Possibilità inversione di o sull’ sono pres , la pista di anche a man adrotti”) sinistra manovra • Se non condurla svolte a ale (“qu do usare letta e orizzont difficoltoserotatoria poten a bicic di evitare alla dere dall marcia. Possibilità ezioni prossime scen di il senso le. nelle inters a per invertire e pedona e da strad quest’ultim ssion immi di manovre e. facilità nelle ntersezion Maggiore confluenti nell’i secondarie dali fa tempo i fino a poco è stato mandazion rie viarie ono racco base delle rotato Europea giung ttutto sulla l’utilizzo ne, sopra In Italia dell’Unione ia, Gran realizzazio Da parte quali Franc fluida ire la loro limitato. alcun i paesi o ha reso più per favor unti in tà utilizz e indirizzi ti raggi e la gravi dove il loro vi risulta numero dei positi Norvegia, te abbattuto il Svezia e olmen rtuno Bretagna, e e ha notev to oppo azion ritenu a ha la circol ali. migli orare di Parm nti strad rale per Comu nale degli incide infras truttu endentemente dal trazi one soluz ione L’Am minis olosi, indip a nuova forici. a quest e più peric nti sema stionati alline arsi da impia meno più conge o ci regolati gli incro essi siano fatto che e stra tori Le rota 1 2 3 4 5 6 7 8 OSSERVATORIO PROVIN 9 CIALE SICUREZ Parmntea une di ComAsa tà e Ambie Mobilips - Anv u - Emergen Settore za Sanitari ZA STRADALE a - Sicurstra da ISTRUZIO NI PER L’USO DELLE R OTONDE STRADAL I NELLA MIGLIORI PRATICHE AZIONE DELLE MEMBRI LE NEGLI STATI RIASSUNTO E PUBBLIC SICUREZZA STRADA MIGLIORI PRATICHE MANUALE PER LE in collabora zione con: e realizzazio (MO) - Tel. ne: 0536 94453 A.S.A.P Associazi .S. Sostenitorone i Amici Polizia Stradale 7 Ogni diritt o di ripro duzione all’ autor o rielaborazi izzazione per iscrit one, anch to degli Enti che lo hanno e parziale, del prese realizzato. nte opus colo LISTA DELLE MISURE COMUNE DI REGGIO NELL ’EMILIA CONSISTE DI 14 PARTI: ANALIZZATE STRADALE IN SICUREZZA NAZIONALE PARTE D MIGLIORI PRATICHE PART E PART F1 RASSEGNA ED APPLICAZIO : EDUCAZIONE E CAMPAGNE CONDUCENTE RELAZIONE TEMATICA E PRATICA DEL : FORMAZIONE TEORICA RELAZIONE TEMATICA MANUALE PER PART F4 PART F5 PART F6 PART F7 PART F8 PART F9 MANUALE PER MISURE A LIVELLO STRADALE IN SICUREZZA EUROPEO MISURE A LIVELLO NAZIONALE NE A LIVELLO ZIONE ALLA GUIDA ED AUTORIZZA E DIAGNOSTICA : RIABILITAZIONE RELAZIONE TEMATICA : VEICOLI RELAZIONE TEMATICA : INFRASTRUTTURA RELAZIONE TEMATICA : REPRESSIONE RELAZIONE TEMATICA APPROFONDITA : STATISTICHE ED ANALISI DELLA SICUREZZA RELAZIONE TEMATICA ISTITUZIONALE : ORGANIZZAZIONE RELAZIONE TEMATICA A DOPO : ASSISTENZA SANITARI RELAZIONE TEMATICA STRADALE LA PRESENTE TRADUZ TREN/E3/27-2005 Inizio del progetto 18 Dicembre 2005 to RACCOLTE ED MIGLIORI PRATICHE Bando No: é subordina DI SUPREME METODOLOGIA STRADALE. ARE A LIVELLO PARTE C PART F3 progetto IN SICUREZZA MISURE DA ADOTT NAZIONALE IL RAPPORTO FINALE PARTE A PARTE B PART F2 Maranello IE TOR E R O TA COLAR PER CIR ZA UR EZ IN SIC ZZA IONE COMPRE NDE SOLO LA L’INCIDENTE PARTE C Contratto No: PREME-S07.53754 questo report: SER-TREN/E3-2005-SU Data di uscita di progetto: Conclusione del 17 Giugno 2007 17 Giugno 2007 Progetto finanziato e Europea dalla Commission a ci via o.i t c i. a orno • 57121 Liv Viale I. Nievo, 126 Tel. 0586 424604 orno • 57126 Liv Via Michon, 19 Tel. 0586 898435 Fax 0586 887058 michon@acilivorn a ci .it .niev o@acilivorno orno • 57127 Liv Via Roma, 292 Tel. 0586 811751 . v ia .it roma@acilivorno ello • 5701 car 4 vi Via Galilei, 88 Tel. e Fax 0586 961112 ano S. • 57 01 ign os Via Aurelia, 599 Tel. 0586 760500 c i. . ros r no ig na no@acilivo ina • 57023 c ec Via F.lli Cervi, 9-11 Tel. 0586 680047 Fax 0586 636051 ratico • 570 no 22 Via del do Casone Ugolino, 29-31 Tel. e Fax i.d 0565 775719 ono rno ratico@acilivo rina • 570 21 ntu ve Via Aurelia Sud, Km 245 Tel. 0565 855981 a Fax 0565 855981 t 6 a it it aci .i t .vi c arello@acilivorno aci. om bi no@acilivo p OBILE C LU B IV • • L M it o.i n orto rnAUTOMOBILE CLUB ferraio@acilivor a i.p i or 7 erraio • 57 tof 03 Viale Elba, 52 Tel. 0565 916232 ci. Fax 0565 915081 . o p bino • 5702 om 5 pi Viale Regina Margherita, 2 Tel. 0565 223055 ac Fax 0565 226456 t A UT O ac .i t r ac nano • 571 tig 28 an Via del Littorale, 275 Tel. 0586 580100 i.a Fax 0586 581392 o. n n ti gnano@acilivor ORN O Automobile Club Livorno Sede Centrale Via Verdi, 32 - 57126 LIVORNO Segreteria: Tel. 0586 829050 • Fax 0586 898775 www.acilivorno.it [email protected] [email protected] c i.v e ntu rina@acilivor no. i