www.rechance.eu RE-CHANCE: Raising employment chances disadvantaged young people of social Project no. 2009-1-AT-1-LEO05-0001188 GUIDA Sviluppo delle competenze sociali con ragazzi svantaggiati PARTNER DEL PROGETTO: • Berufsförderungsinstitut Oberösterreich - Project Coordinator, AUSTRIA • Europäisches Bildungswerk für Beruf und Gesellschaft, GERMANIA • Universitá del Terzo Settore, ITALIA • Academy of Humanities and Economics in Lodz, POLONIA • Tempo Training & Consulting, REPUBBLICA CECA • Türkischer Bund in Berlin-Brandenburg, GERMANIA • Bulgarian-German Vocational Training Centre – Pazardjik, BULGARIA • Sonhos Para Sempre, PORTOGALLO Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione Europea. Questo documento e tutti i suoi contenuti riflettono il solo punto di vista degli autori, e la Commissione non può essere considerata responsabile per qualunque uso che può essere fatto delle informazioni in essa contenute www.rechance.eu Re-Chance a per insegnanti e formatori Guida Settembre 2011 Per maggiori informazioni: www.rechance.eu I materiali del corso publicati sul CD sono dispnibili online Contatti Berufsförderungsinsitut OÖ Raimundstr. 3,, 4020 Linz, Austria Tel. +43 732 6922 0, service@bfi [email protected] Curatori: Berufsförderungsinstitut Oberösterreich, AUSTRIA Europäisches Bildungswerk für Beruf und Gesellschaft, GERMAN GERMANIA UniTS - Universitá versitá del Terzo Settore, ITALIA Academy of Humanities es and Economics in Lodz, POLONIA Tempo Training & Consulting, REPUBBLICA CECA BGCPO - Bulgarian-German German Vocational Training Centre – Pazardjik, BULGARIA Sonhos Para Sempre, PORTOGALLO Stampa: UniTS – Università del Terzo Settore Via F. Turati, 6 I - 56125 Pisa licensed under creative commons. Reproduction is authorised except for commercial purposes provided the source is acknowledged Re-Chance è un progetto Leonardo da Vinci Trasferimento dell‘Innovazione (2009-1-AT-1-LEO05-0001188). 0001188). Disclaimer: Questa pubblicazione è stata redatta e curata dale organizzazionio partecipanti al progetto Re-Chance. Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione Europea. Questo documento e tutti i suoi contenuti riflettono il solo punto d dii vista degli autori, e la Commissione non può essere considerata responsabile per qualunque uso che può essere fatto delle informazioni in essa contenute 2 www.rechance.eu INDICE 1) INTRODUZIONE .................................................................................................... 5 2) COMPETENZE SOCIALI........................................................................................ 7 Cosa sono le competenze sociali? .......................................................................... 8 Sviluppo delle competenze e causa dei deficit di competenza ................................ 8 Rafforzare le competenze sociali ............................................................................ 9 Competenze e capitale sociale: la loro importanza per il mercato del lavoro .......... 9 3) METODOLOGIA ................................................................................................... 11 4) MODULO DI EDUCAZIONE OUTDOOR.............................................................. 13 Educazione outdoor: che cosè? ............................................................................ 13 Quando è cominciata l’educazione outdoor? ........................................................ 13 Gli scopi dell’educazione outdoor .......................................................................... 14 Esercizi outdoor..................................................................................................... 15 Orienteering .......................................................................................................... 16 Sport...................................................................................................................... 37 Giochi .................................................................................................................... 47 5) VALUTAZIONE ..................................................................................................... 75 Metodi di osservazione ed esame delle competenze sociali ................................. 75 La riflessione come metodo trasversale ................................................................ 75 Metodi per misurare le competenze sociali ........................................................... 76 Valutazione individuale.......................................................................................... 78 Metodi per la valutazione di gruppo....................................................................... 80 Portfolio ................................................................................................................. 81 6) LA NOSTRA ESPERIENZA DA CONDIVIDERE .................................................. 83 EBG Europäisches Bildungswerk für Beruf und Gesellschaft GERMANIA ........... 83 BFI Oberösterreich AUSTRIA ............................................................................... 84 BGCPO Bulgarian-German Vocational Training Centre-Pazardjik BULGARIA ..... 86 Università del Terzo Settore ITALIA ...................................................................... 88 Tempo Training & Consulting REPUBBLICA CECA ............................................. 90 Academy of Humanities and Economics in Lodz POLONIA.................................. 92 Sonhos Para Sempre PORTOGALLO .................................................................. 93 7) RISULTATI ........................................................................................................... 97 8) BIBLIOGRAFIA ................................................................................................... 102 3 www.rechance.eu 9) ALLEGATO: STRUMENTI DI VALUTAZIONE ................................................... 106 Questionario intervista “Competenze sociali comunicative” ................................ 106 Dettagli personali................................................................................................. 109 Auto-valutazione.................................................................................................. 110 Auto-valutazione della motivazione ..................................................................... 112 Esempi per alcune “sfide”.................................................................................... 114 Osservazione da parte dei formatori ................................................................... 116 Schema di Osservazione Valutazione delle Competenze Sociali ....................... 118 Commenta i tuoi compiti ...................................................................................... 120 Diario di Progetto................................................................................................. 121 Report sui progressi raggiunti ............................................................................. 122 Valutazione dello sviluppo personale .................................................................. 123 4 www.rechance.eu 1) INTRODUZIONE I giovani provenienti da famiglie svantaggiate, minoranze etniche o famiglie con una storia di immigrazione hanno, spesso, minori opportunità di integrazione nel tessuto sociale, culturale e di lavoro. Tali opportunità sono addirittura diminuite in molti Paesi europei negli ultimi anni. Vi è un grande numero di giovani disoccupati sull’orlo dell’esclusione sociale e della povertà. Molti di questi giovani provengono da gruppi che sono già svantaggiati sul mercato del lavoro, come ad esempio famiglie con storia di disoccupazione intergenerazionale, bassa educazione dei genitori, dipendenza dai servizi sociali o con background di immigrazione o minoranza. Questi fattori possono indebolire in maniera significativa le abilità dei soggetti ad impegnarsi con la comunità, nello studio e nel lavoro, perpetuando così i problemi sociali ed economici. Risulta provato in maniera significativa che le aspettative dei genitori, degli insegnanti e della società sulle abilità e i risultati dei giovani impatta sui loro risultati, danneggiando la loro fiducia nelle proprie abilità. Il progetto RE-Chance si rivolge a giovani provenienti da famiglie svantaggiate, con problemi legali o con storia di immigrazione in Austria, Germania, Polonia, Bulgaria, Portogallo, Italia e Repubblica Ceca. Lo scopo del progetto di aiutare questi giovani a rompere il circolo vizioso della demotivazione, dell’esclusione sociale e della poverta, di formare le competenze sociali, metodologiche e personali dei giovani in circostanze diffcili e di promuovere e "riparare" la loro fiducia nelle proprie capacità. Dare consulenza a genitori, insegnanti e operatori del settore giovanile sulle possibilità di miglioramento delle abilità sociali è un ulteriore aspetto importante del progetto. Il progetto ha adattato e implementato i moduli di formazione che sono stati già sviluppati nel progetto Leonardo da Vinci SOCO-VET: · · · · · · · · · Gestione dei conflitti Interazione e comunicazione di successo Motivazione Tolleranza Processi decisionali Percezione Lavoro di gruppo e cooperazione Gestione dello stress DISC e rafforzamento delle abilità Il progetto SOCO-VET è stato (come Re-Chance è) impostato considerando che le persone acquisiscono competenze sociali in tutte le forme di interazione sociale, con i propri genitori, giocando, insieme ad altre persone, mentre studiano o lavorano. Gli studi condotti nel campo dell’educazione teorica e la formazione pratica mostrano che le competenze sociali, quale dimensione delle competenze e conoscenze professionali, spesso hanno una posizione periferica. Esse non sono promosse in maniera ottimale. Gli insegnanti nell’ambito della formazione professionale hanno ancora poca conoscenza e padronanza dei metodi per accrescere le competenze sociali. Attraverso la formazione delle competenze sociali basandosi sui moduli e gli strumenti di SOCO-VET, i partecipanti hanno trovato, in situazioni in cui loro stessi non erano a proprio agio, modi efficaci per confrontarsi con altri studenti, colleghi, operatori, insegnanti, clienti, genitori, amici, monitorando le loro osservazioni e mettendole in pratica. 5 www.rechance.eu Nel fare questo, essi sono consapevoli che non solo i propri sentimenti, pensieri ed esigenze sono adeguatamente espresse (attraverso le parole, le espressioni facciali e gesti), ma anche che i sentimenti, i pensieri e le esigenze dei loro colleghi sono adeguatamente tenute in considerazione. Il progetto RE-Chance ha adattato e tradotto i moduli SOCO-VET in tutte le lingue dei partner (Bulgaro, Ceco, Italiano, Polacco e Portoghese), disponibili al link: http://www.rechance.eu anche in Tedesco e Inglese. I destinatari in ciascun Paese: BFI, AT BGCPO, BG EBG, DE Giovani Giovani socialmente immigrati in svantaggiati, cerca di Prigionieri giovani formazione appartenenti a professionale mnoranze Giovani, consulenti, operatori sociali Formatori operanti con persone disoccupate Guardie carcerarie Insegnanti e formatori della Insegnanti e Formazione consulenti professionale Formatori operanti in carcere TEMPO, CZ Giovani a rischio di esclusione sociale Operatori sociali Curatori, consulenti UniTS, IT AHE, PL SPS, PT Giovani con disabilità Studenti con problemi sociali Ragazze in residenze protette Operatori sociali Genitori, consulenti Genitori, insegnanti Formatori insegnanti, consiglieri scolastici e professionali Operatrici delle residenze protette, familiari e associazioni di genitori Consiglieri e formatori operanti nelle residenze protette, tutori e reti di istituzioni sociali La Guida di Re-chance si rivolge a insegnanti, formatori e consiglieri, aiutandoli nel trasferimento delle conoscenze che sono state raccolte e svluppate nello sviluppo del progetto. La guida deve essere vista come un insieme di raccomandazioni metodologiche; ai tutor è consigliata la sua lettura completa prima dell’inizio delle attività. La sua realizzazione è stata curata dai rappresentanti delle istituzioni partner coinvolte. 6 www.rechance.eu 2) COMPETENZE SOCIALI Le società contemporanee avanzano richieste impegnative nei confronti degli individui, che devono confrontarsi con la complessità in molte situazioni della loro vita. Per rispondere a queste esigenze è richiesta una grande varietà di competenze (OCSE 2005). In particolare, sono in aumento le esigenze del mercato del lavoro. In aggiunta alle competenze specialistiche e metodologiche, soggette a continui cambiamenti dovuti allo sviluppo tecnologico, vengono richieste sempre maggiori competenze sociali, come la capacità di lavorare in gruppo (Geißler/Orthey 2002, Reißig 2007). Uno studio Tedesco ha rivelato come le aziende pongano grande attenzione alle competenze sociali dei tirocinanti. Tuttavia, i risultati di questo studio suggeriscono un deficit crescente nel campo delle competenze sociali (capacità di lavorare in gruppo, abilità nella gestione dei conflitti; DIHK 2005). Le richieste formulate dal mercato del lavoro rappresentano un ostacolo difficile da superare soprattutto per i giovani (Franke 2008), elemento evidenziato anche dai tassi di disoccupazione giovanile (al di sotto dei 25 anni) nei paesi europei1 (EUROSTAT 2011). Quando cercano di entrare nel mondo del lavoro, i giovani devono sempre più confrontarsi con difficoltà che sono oggetto di svantaggio, difficoltà che derivano dall’interazione tra caratteristiche individuali, strutturali ed esigenze del mercato del lavoro. Lo svantaggio può derivare da diverse caratteristiche. Le peculiarità sociali, come l’esternalizzazione dei problemi comportamentali o le suddette carenze in materia di competenze sociali, difficoltà di apprendimento, problemi di povertà o di espressione linguistica (dovuti alla migrazione) sono solo alcuni esempi (Braun et al 1999). A livello politico europeo, vengono prese in considerazione le crescenti esigenze del mercato del lavoro rispetto ai giovani cittadini. La Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europei del 18 dicembre 2006, relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente, afferma che deve essere garantito che “I sistemi di istruzione e di formazione offrano a tutti i giovani i mezzi per sviluppare le competenze chiave ad un livello tale per cui siano preparati alla vita adulta e costituiscano la base per un ulteriore percorso di apprendimento e per la vita lavorativa” (Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, 2006). Le competenze sociali sono esplicitamente indicate come competenze chiave. Inoltre, la situazione dei soggetti svantaggiati è particolarmente evidenziata: “In particolare, muovendo dalle diverse competenze individuali, i diversi bisogni degli allievi devono essere soddisfatti assicurando la parità e la possibilità di accesso a quei gruppi che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze individuali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per sviluppare il loro potenziale educativo. In tali gruppi vanno ricomprese, ad esempio, le persone con scarse competenze di base, in particolare quelle con bassa alfabetizzazione, quelle che hanno abbandonato la scuola, i disoccupati di lunga durata e coloro che tornano a lavoro dopo un lungo periodo di assenza, le persone anziane, i migranti e le persone con disabilità” (Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, 2006). Alla luce dell’importanza rivestita dalle competenze sociali come competenze chiave per soddisfare le richieste della società contemporanea, è di conseguenza imperativo 1 Nel 2010, il tasso di disoccupazione dei giovani sott i 25 anni era 8,8% in Austria, 9,9% in Germania, 27,8% in Italia, 23,7% in Polonia, 27,7% in Portogallo, 23,2% in Bulgaria e 18,3% nella Repubblica Ceca. 7 www.rechance.eu ottenere una definizione di cosa siano le competenze sociali. Inoltre, ci occuperemo dei fattori che influenzano le competenze sociali, delle possibilità di rafforzare le competenze sociali e dell’importanza delle stesse per le opportunità individuali nel mercato del lavoro. Infine, sarà esaminata la questione riguardante il come misurare le competenze sociali. Cosa sono le competenze sociali? Competenza sociale: La totalità delle conoscenze, abilità e competenze di un individuo che rafforza la qualità del suo comportamento sociale – nel senso della definizione data di comportamenti socialmente competenti (Kanning 2003: 15). Tale definizione mostra come competenza sociale sia un termine omnicomprensivo che racchiude la totalità delle conoscenze, abilità e competenze di una persona che le consentono di agire socialmente. Di conseguenza, ogni isolata abilità o capacità rilevante e ogni isolata conoscenza rilevante è una competenza sociale. Pertanto, la competenza sociale è un costrutto multidimensionale. Dal punto di vista della conoscenza si intendono informazioni sulle regole di base, culturalmente determinate, della convivenza umana. Le abilità devono essere considerate come competenze generali ancorate in una personalità individuale (ad esempio, l’estroversione). Le competenze, al contrario, si concentrano su specifiche competenze acquisite. Quando si interagisce, ci sono sempre diverse competenze che sono contemporaneamente rilevanti (conoscenza, abilità, competenze). Kanning (2003: 17) illustra tutto ciò portando ad esempio il saluto. Un individuo ha bisogno di sapere come salutare una persona che gli è sconosciuta. Inoltre, l’individuo deve aver acquisito le competenze relative al come salutare (stringere la mano con la mano destra, guardare l’altro negli occhi). In base alle abilità generali (estroversione), il saluto sarà piuttosto timido e passivo (es. stretta di mano debole) oppure amichevole ed attivo (es. energica stretta di mano). Questo esempio mostra inoltre come le competenze sociali dipendano dalla situazione in cui ci si trova. Situazioni specifiche richiedono specifiche competenze sociali. Sviluppo delle competenze e causa dei deficit di competenza In conformità con gli obiettivi dell’UE, i sistemi di educazione e formazione dovrebbero offrire a tutti i giovani i mezzi necessari per sviluppare le competenze chiave ad un livello che li prepari adeguatamente per soddisfare le richieste del mondo del lavoro (Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, 2006). La domanda che emerge è, dunque, quali siano i fattori che favoriscono lo sviluppo delle competenze sociali e quali, invece, lo ostacolino. Le competenze sociali sono la risultanza della totalità delle esperienze di socializzazione di un individuo2. Le origini della competenza sociale sono da ritrovare nei primi anni dell’infanzia. Nella psicologia evolutiva, lo sviluppo delle competenze sociali di base è considerato un compito evolutivo importante durante l’infanzia, mentre nel corso dell’adolescenza tali competenze dovrebbero essere differenziate (Hurrelmann 2007). Se i compiti evolutivi non vengono sufficientemente padroneggiati, è molto probabile che la 2 Oltre alle condizioni di socializzazione, i fattori biologici e genetici hanno anche un influsso sullo sviluppo delle competenze sociali (Eisenberg et al 2005). Poiché nessun intervento per rafforzare le competenze sociali può essere derivato dall‘influenzare dei fattori biologici, questi non sarannopresi in considerazione qui. 8 www.rechance.eu differenziazione e l’ulteriore sviluppo delle competenze sociali fallirà anche in età adolescenziale. Rafforzare le competenze sociali C’è una moltitudine di approcci volti a rafforzare le competenze sociali (per una panoramica si vedano Hinsch/Pfingsten 2002 e Jerusalem/Klein-Heßling 2002). Alcuni approcci seguono le linee della teoria dell’apprendimento (tra gli altri Bandura 1997), sostenendo che i deficit nel campo delle competenze sociali possono essere compensati dal “praticare un comportamento socialmente competente”. Queste teorie non sono esplicitamente rivolte alle cause dei deficit. Queste partono piuttosto dall’assunto che le abilità sociali possono essere allenate con la pratica comportamentale. Hinsch e Pfingsten (2002) indicano una buona base empirica che sembra provare l’efficacia di tali approcci. Altri approcci, invece, si concentrano maggiormente sulla base cognitiva del deficit di competenza (es. Jugert et al 2010). Si considera che le carenze nel campo dei comportamenti socialmente competenti sono causate da deficit a livello di elaborazione delle informazioni (ad esempio problemi nel considerare altre prospettive, es. l’intenzione del partner con cui si interagisce non viene interpretata correttamente). Questi deficit devono essere modificati tramite programmi di formazione mirati. È stato anche possibile dimostrare l’effetto positivo di tali approcci (Hinsch/Pfingsten 2002). Inoltre, va considerato il ruolo delle aspettative di auto-efficacia sociale. La convinzione di essere in grado di padroneggiare le richieste sociali mediante la visualizzazione del proprio comportamento anche in situazioni difficili è una condizione importante per un comportamento socialmente competente. Quando le persone dubitano della loro propria efficacia sociale tendono ad evitare situazioni che richiedono un comportamento sociale competente. Pertanto, i deficit di competenza persistono. I programmi volti a rafforzare le aspettative di auto-efficacia sociale danno buoni risultati se agli individui viene data la possibilità di percepirsi come socialmente competenti (Jerusalem/Klein-Heßling 2002). Infine, deve essere evidenziata la questione relativa alla motivazione dei partecipanti in programmi volti a rafforzare le competenze sociali. I gruppi di riferimento hanno spesso esperienze estremamente negative dalla scuola, il che ha un effetto negativo sul loro “desiderio di imparare”. Al fine di contrastare il basso livello di motivazione quando si tratta di partecipare attivamente a programmi di miglioramento delle competenze, è essenziale creare un design accattivante per i corsi di formazione sulle competenze, che devono anche essere imparziali (Jugert et al 2010). Competenze e capitale sociale: la loro importanza per il mercato del lavoro Un deficit nelle competenze sociali, come la capacità di cooperare con gli altri o la capacità di affrontare i conflitti, costituisce di per sé un ostacolo per il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro; è spesso considerata come “capacità di lavorare in gruppo”, espressione molto abusata, ritenuta una competenza fondamentale secondo gli annunci di lavoro presenti sui giornali (Orthey 2002). Uno studio tedesco enfatizza la forte domanda di competenze sociali, come evidenziato dagli annunci lavorativi (Dietzen 1999, citato in Orthey 2002). Al di là dell’influenza diretta delle competenze sociali di un individuo sulle sue prospettive nel mercato del lavoro (es. le competenze dell’individuo non corrispondono alle competenze richieste), ce ne sono 9 www.rechance.eu anche di indirette. Tutto ciò risulta, tra l’altro, dal fatto che i deficit nelle competenze sociali sono legati ad altri fattori che riguardano anche le prospettive occupazionali individuali. Competenze sociali e performance scolastica Le competenze sociali non sono di per sé un obiettivo di socializzazione “da perseguire” ma servono anche all’acquisizione di conoscenze e abilità cognitive. Alcuni studi, ad esempio, indicano una relazione tra il rendimento scolastico e le competenze sociali (Wentzel 1991, Jerusalem/Klein-Heßling 2002). Studenti con scarse competenze sociali hanno un rendimento scolastico più basso, il che porta conseguentemente al raggiungimento di un livello d’istruzione inferiore che costituisce un ulteriore ostacolo per il passaggio alla vita lavorativa (Dornmayr 2006, Steiner 2009). Competenze sociali e capitale sociale Le competenze sociali contribuiscono alla formazione del capitale sociale e a una maggior coesione sociale (Rychen 2003). Il capitale sociale può essere definito come quelle risorse3 che sono radicate nella rete sociale di un individuo e possono essere mobilitate e utilizzate tramite un’azione mirata (Lin 1999: 35). Qui si rivela l’elemento di collegamento all’importanza delle competenze sociali. Le competenze sociali sono un requisito fondamentale per l’instaurazione dei rapporti sociali e la formazione delle reti sociali che sono alla base del capitale sociale. Gli individui con scarse competenze sociali hanno difficoltà a stabilire e mantenere positive relazioni sociali. Diversi studi indicano l’importanza della rete e del capitale sociale per trovare vie d’uscita dalla disoccupazione. Sulla base del panel tedesco con basso reddito (19982002), Brandt (2006) giunge alla conclusione che circa un terzo dei disoccupati trova un nuovo lavoro grazie ai contatti sociali. Inoltre, la possibilità di uscire dalla disoccupazione aumenta con il numero di forti contatti sociali e con la loro “ampiezza”. Freitag (2000) è arrivato a risultati simili per la Svizzera. L’importanza del capitale sociale riemerge nel contesto del concetto di occupabilità (Fugate et al 2004). Le reti sociali aumentano l’occupabilità delle persone, in quanto queste possono usufruire di contatti sociali informali per trovare un lavoro (ad esempio, un amico ha un amico che conosce qualcuno che ha un posto vacante). In sintesi, individui con deficit nel campo delle competenze sociali hanno non solo minori opportunità nel mondo del lavoro, dal momento che non soddisfano i requisiti necessari in termini di comportamento socialmente competente, ma (1) mostrano anche deficit nelle competenze metodologiche, professionali ed accademiche (scarso rendimento scolastico e un basso livello d’istruzione o nessun livello educativo raggiunto, nessuna formazione professionale ecc_), (2) mostrano caratteristiche (problemi comportamentali, consumo di sostanze che danno dipendenza, comportamenti delinquenziali) che li rendono poco attrattivi per potenziali datori di lavoro, e (3), infine, hanno scarsissime reti sociali che avrebbero potuto usare per il passaggio dalla scuola al mondo del lavoro. 3 È da notare che, proprio nel campo delle competenze sociali, non vi è mai stata una definizione uniforme di capitale sociale generalmente accettata (per varie definizioni, vedi Healy et al (2001)). 10 www.rechance.eu 3) METODOLOGIA Implementazione delle attività formative L'innovazione del progetto RE-CHANCE è in un approccio orientato al processo per lo sviluppo di competenze sociali di giovani svantaggiati. Le esigenze dei partecipanti sono vitali per tutte le attività del progetto. Le attività formative sono parte di un triangolo composto da formazione teorica (attività indoor) insieme con le attività all'aperto e sostenuto dalla consulenza individuale, valutazione e monitoraggio. Questo triangolo comprende un insieme di attività complesse e reciprocamente collegate. Tutte queste componenti formano un approccio unico e originale per l'insegnamento e la formazione delle competenze e contriuisce in modo efficace al raggiungimento di tutti gli obiettivi del progetto. Attività outdoor Formazione teorica (seminari / workshops / attività d’aula) Consulenza e valutazioni individuali Il metodo progettuale è basato sullo sviluppo delle competenze sociali attraverso vari moduli formativi e attività outdoor, sulla base di un approccio olistico: • Superamento delle barriere personali; • Identificazione e costruzione dei punti di forza; • Sviluppo dell’autostima; • Miglioramento delle competenze sociali e interpersonali; • Costruzione della fiducia verso la capacità di apprendere; • Facilitazione della transizione di successo verso la vita indipendente, la formazione professionale o il lavoro. La formazione sulle competenze è stata poi divisa in due differenti parti, strettamente collegate: la parte teorica e una all'aperto - supportata da consulenze e valutazioni individuali: 1) La parte teorica è coposta da lezioni in aula e laboratori volti alla formazione delle competenze sociali, metodologiche e personali nella formazione professonale. Il materiale didattico è disponibile sul sito web del progetto http://www.rechance.eu in tutte le lingue dei partner. 2) Il valore aggiunto più importante del progetto RE-CHANCE è la formazione outdoor. Siccome gli studenti potrebbero implementare le competenze e le conoscenze della parte teorica del processo di formazione direttamente nelle 11 www.rechance.eu situazioni di vita pratica e reale, le attività ourdoor sono considerate metodi molto potenti ed efficaci per lo sviluppo delle competenze sociali, che aiutano gli studenti a integrarsi nel mondo del lavoro e sostenere la loro integrazione sociale, perché in grado di verificare le loro competenze e conoscenze in situazioni di vita reale. Siccome i gruppi target del proetto variavano da Paese a Paese e tra i partner, il progetto ha sviluppato e realizzato diversi tecniche outdoor e giochi. In generale la formazione outdoor comprende attività di creazione del gruppo, orienteering, camminate, ma anche attività in pubblico e insieme con istituzioni e politici, come il “city rallye” e la “sfida alla ricerca del lavoro in città”, la meditazione, ecc. 3) La terza importante parte del percorso formative RE-CHANCE è il lavoro individuale con i formandi e la valutazione. L’approccio alla valutazione è una delle attività chiave realizzate nell'ambito del progetto, che permette di comunicare direttamente con i partecipanti e scoprire le possibili cause individuali dell'esclusione sociale del partecipante, oltre che per documentarne i progressi. La valutazione contiene tre particolari livelli: • • • Valutazione ex ante: interviste personali, individuazione dei bisogni Valutazione in itinere: interviste personali, individuazione dei progressi Valutazione ex post: interviste personali, individuazione dell’impatto e futuri ulteriori sviluppi Le interviste personali rappresentano pietre fondamentali per la comunicazione con i partecipanti. Durante questo processo gli interessi e le aspettative di particolari allievi sono discussi e scoperti. La valutazione è realizzata da tutor che hanno una vasta esperienza nel lavorare con il gruppo target. Grazie all'approccio valutativo individuale, il tutor è in grado di creare un clima confidenziale che permette al partecipante di discutere apertamente i propri sentimenti e opinioni, così come il loro miglioramento. Nella maggior parte dei casi abbiamo scoperto che la valutazione individuale ha contribuito a individuare le difficoltà degli studenti e i loro problemi con il processo di apprendimento così come quelli in nella loro vita personale e di lavoro. Le interviste di valutazione hanno avuto effetti molto positivi sul miglioramento delle competenze sociali degli studenti, soprattutto la fiducia di sé e la motivazione nella formazione professionale, nella formazione superiore e nell’integrazione sociale. Tutte le interviste sono stati realizzate utilizzando i metodi di valutazione sviluppati nell’ambito del progetto RE-CHANCE e adattati dai partner ai gruppi target particolari. Alcuni dei partecipanti della formazione hanno anche preso parte ad attività aggiuntive, principalmente focalizzate sulla formazione organizzata dai locali uffici del lavoro. I partecipanti hanno avuto l'opportunità di ottenere nuove qualifiche, migliorare le proprie capacità professionali e competenze, comunicare attivamente con i datori di lavoro e utilizzare consulenza specifiche per quanto riguarda l'orientamento sul mercato del lavoro, fornito da specialisti che lavorano presso gli uffici del lavoro, o misure del mercato del lavoro attivate dagli enti di formazione professionale. Il portfolio di valutazione e le attività all'aperto rappresentano il valore aggiunto e innovativo del progetto RE-CHANCE e sono spiegati e descritti di seguito. 12 www.rechance.eu 4) MODULO DI EDUCAZIONE OUTDOOR Questo modulo è dedicato a insegnanti e istruttori responsabili della formazione, ai consulenti, genitori ed altre persone che lavorano con i giovani e vorrebbero includere l’educazione outdoor nella loro pratica d’insegnamento e nella routine quotidiana. Il modulo ha tre obiettivi: • Dare le informazioni base riguardo l’educazione outdoor, • Presentare alcuni esercizi pronti all’uso e facili da adattare per gli insegnanti nella formazione professionale • Dare l’ispirazione per guardare più da vicino questo settore Educazione outdoor: che cosè? L’educazione outdoor può essere intesa come un’insieme di contenuti del programma formativo, come un gruppo di attività e come un metodo d’insegnamento. Le definizioni dell’educazione outdoor variano in base alla cultura, alla filosofia e alle condizioni locali. Probabilmente la spiegazione più semplice è dire che l’educazione outdoor si riferisce all’apprendimento organizzato che ha luogo all’aria aperta (i.e. Bunting, 2006). I programmi di educazione outdoor comprendono esperienze residenziali e di viaggio in cui gli studenti partecipano a una serie di sfide avventurose nella forma di attività all’aria aperta come trekking, scalata, attività di orienteering, canoa, arrampicata e giochi di gruppo. L’educazione outdoor attinge dalla filosofia, teoria e pratiche dell’apprendimento esperienziale ed ambientale. L’educazione outdoor può anche essere definita come educazione esperienziale per, sulla o nella vita all’aria aperta. (Bunting, 2006, Wikipedia, Ken Gilbertson, Timothy Bates, Terry McLaughlin, Alan Ewert, 2006). Secondo Foran (2010) stare all’aria aperta è un’esperienza sensoriale in cui la natura, il corpo, le emozioni, i sensi e la mente svolgono un ruolo sano e molto importante, in quanto consentono di elevare l’intensità dell’esperienza e di creare un’avventura all’interno del processo formativo. L’aria aperta è un luogo dove i partecipanti hanno l’opportunità di attualizzare ed espandere la loro comprensione dei contenuti e dei programmi astratti. Essi scoprono la propria crescita personale in quanto creano rapporti positivi con la comunità. Al di là di quelle relative alle varie tecniche outdoor in senso stretto, molte competenze possono essere sviluppate all’aria aperta, come la comunicazione, la cooperazione, il problem solving, il processo decisionale, la cittadinanza e il pensiero critico. L’educazione outdoor utilizza l’ambiente naturale per aiutare i partecipanti ad apprendere sperimentalmente. L’aula all’aria aperta è senza limiti per diversi scopi di apprendimento e stimolante per gli studenti così come per gli insegnanti. Quando è cominciata l’educazione outdoor? La moderna educazione outdoor non ha un unico “padre” ma deve la sua nascita a diverse iniziative. Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo in Europa, Regno Unito, USA, Australia e Nuova Zelanda si riscontravano diversi eventi nei campeggi organizzati. Nel 1907 Robert Baden-Powell fondò il movimento scout, che impiega l’educazione non formale con una particolare enfasi sulle attività pratiche all’aria 13 www.rechance.eu aperta. Le scuole della Foresta in Danimarca sono esempi di programmi europei con finalità e obiettivi analoghi. Un pioniere fondamentale dell’educazione outdoor è stato Kurt Hahn, un educatore Tedesco che fondò scuole come la Schule Schloss Salem in Germania, la Gordonstoun School in Scozia, l’Atlantic College in Galles, il movimento mondiale dei Collegi Uniti, lo schema del Duke of Edinburgh Award (che enfatizza il servizio alla comunità, le abilità artigianali, le qualità fisiche e le spedizioni all’aperto), e il movimento Outward Bound (http://en.wikipedia.org/wiki/Outdoor_education). La seconda metà del ventesimo secolo ha visto una rapida crescita dell’educazione outdoor in tutti i settori (statale, volontario e commerciale) con una gamma sempre più ampia di gruppi di utilizzatori e applicazioni. In questo periodo l’Outward Bound si è diffuso in oltre 40 paesi nel mondo, inclusi gli Stati Uniti negli anni Sessanta. Questo, a sua volta, ha creato molti programmi collaterali, tra cui il Project Adventure e la National Outdoor Leadership School, e associazioni professionali come la Wilderness Education Association e l’Associazione per l’Educazione Esperienziale (http://en.wikipedia.org/wiki/Outdoor_education). Gli scopi dell’educazione outdoor Diversi autori (Adkins C., Simmons B., Ford P.) distinguono diverse finalità dell’educazione outdoor, ma per gli scopi del presente documento possiamo affermare che alcune delle finalità tipiche dell’educazione outdoor sono: • Imparare a superare le avversità • Promuovere lo sviluppo sociale e personale • Sviluppare una relazione più profonda con la natura Questo è il motivo per cui l’educazione outdoor è un ottimo strumento per introdurre metodi d’insegnamento nuovi e sperimentali nell’educazione professionale, così come per fornire “vecchi” contenuti con un metodo nuovo. Attraverso l’educazione outdoor, gli studenti impegnano se stessi fisicamente, mentalmente ed emotivamente. Un ottimo esempio per spiegare cos’è l’educazione outdoor è stato presentato da S.Priest, (1988) e chiamato “La scala dell’apprendimento ambientale”. 14 www.rechance.eu Esercizi outdoor I partner del progetto hanno deciso di adattare, strutturare e presentare esercizi da tre tecniche diverse: orienteering, sport e giochi. Ci sono molti esercizi che possono essere facilmente messi in pratica perché non hanno bisogno di molte attrezzature specialistiche e quindi possono trovare facilmente posto nella formazione professionale. inoltre, tutti coloro che utilizzano questo modulo sono incoraggiati a provare e modificare gli esempi fatti, tenendo conto delle esigenze del loro gruppo target, ed a crearne altri. Ogni esercizio ha la stessa struttura in cui vengono fornite tutte le informazioni necessarie per metterlo in pratica. Il modello è mostrato di seguito: 1. Descrizione dell’esercizio • • • • • • • Titolo dell’esercizio Scopo: mostra quali competenze ed attitudini possono essere sviluppate tramite questo esercizio Per chi: mostra un gruppo target dell’esercizio Tecniche: mostra su quali tecniche si basa l’esercizio Cosa è necessario per lo svolgimento dell’esercizio: cosa bisogna procurarsi prima di eseguire l’esercizio Durata dell’esercizio Dimensione del gruppo: numero di partecipanti raccomandato 2. Elaborazione delle idee Istruzioni date ai partecipanti • Realizzazione dell’esercizio: mostra la descrizione dello sviluppo previsto, momenti spiacevoli, istruzioni addizionali per i partecipanti, variazioni dell’esercizio 3. Conclusioni • • Domande e commenti suggeriti per aiutare gli studenti a capire l’idea dell’esercizio ed a riflettere sui risultati Gli esercizi di educazione outdoor presentati enfatizzano una o più delle seguenti finalità: • • • • • • • • Rafforzare il lavoro di squadra e la cooperazione Migliorare le abilità comunicative Affrontare lo stress Costruire un gruppo Insegnare tecniche di sopravvivenza all’aperto Migliorare le capacità di problem solving Capire l’ambiente naturale Capire ed espandere i propri limiti • • • • • • • • • Affrontare i conflitti all’interno del gruppo Migliorare la resistenza e la determinazione Affrontare situazioni nuove/sconosciute Rafforzare la motivazione Nuove prospettive e soluzioni Affrontare il fallimento Determinazione nel comportamento Pazienza Far divertire 15 www.rechance.eu Orienteering Adattamento dell’orienteering a gruppi con bisogni speciali Elementi base La versione moderna dell’orienteering è nata in Svezia come sport agonistico. Vi sono diversi tipi di orienteering. L’orienteering a piedi all’aperto (boschi, campagna, montagna) è il più comune, ma lo si può praticare anche sugli sci, in mountain bike, a cavallo o in canoa. Le persone con ridotta mobilità possono altresì partecipare in versioni di orienteering appositamente progettate sulla base di propri bisogni. Simbolo ufficiale dell’Orienteering A ciascun partecipante viene data una mappa topografica con i vari punti di controllo evidenziati. Ciascun punto di controllo ha una “lanterna” e un punzone particolare, da utilizzare per marcare il cartellino testimone. L’orienteering agonistico implica correre da un punto di controllo all’altro. È maggiormente impegnativo della semplice corsa, non solo a causa del terreno, ma soprattutto perché il concorrente deve essere costantemente concentrato, prendere decisioni e tenere traccia della distanza ricoperta. Tuttavia, l’abilità del concorrente di pensare sotto pressione e di prendere giuste decisioni è più importante della velocità o della resistenza. Equipaggiamento necessario Mappa: la mappa ideale per l’orienteering è a colori, accurate, e in grande scala. Una cartina topografica è una rappresentazione grafica di una parte della superficie terrestre, comprendente caratteristiche naturali e opere umane, in una determinata scala. Bussola: è importante per l’attività agonistica. Non è sempre necessaria per quella non agonistica, a seconda delle difficoltà del terreno o del luogo dove è preparato il campo di orienteering. Lanterna: è normalmente tridimensionale e fatta di nylon bianco e arancio. È in genere sospesa da terra o attaccata ad un albero; vi è attaccato il punzone. Punzone: il punzone può essere sia manual che elettronico; èutilizzato per verificare che il punto di controllo è stato trovato dal partecipante; altre soluzioni possono essere utili allo stesso scopo: raccogliere specifici oggetti vicini al punto di controllo, scattare foto della lanterna e molte altre. 16 www.rechance.eu Per le attività adattate a gruppi speciali è necessario aggiungere ogni altro materiale o strumento necessario alle singole situazioni; nelle pagine seguenti saranno dati alcuni esempi. Prerequisiti Per i partecipanti: conoscenza delle mappe e dell’uso della bussola, rispetto reciproco e delle regole del grupo; per l’attività adattata si potrebbe semplicemente spiegare i dettagli dell’esercizio, come ad esempio le caratteristiche della zona in cui si svolge l’attività, i percorsi che devono essere seguiti, gli oggetti da raccogliere, i luoghi in cui scattare le foto e così via. Per i giudici e i responsabili: Formazione specifica, precedent esperienze in attività simili, buona conoscenza del gruppo e delle dinamiche di gruppo, buona conoscenza del campo di orienteering e delle misure di sicurezza. Sicurezza In generale, le misure di sicurezza includono quanto segue: • • • • • • • • Ccontrollo del campo di orienteering prima dell’avvio di ogni attività. Informazione ai partecipanti su particolari dettaagli che potrebbero essere utili ad evitare problem di sicurezza. Un kit di primo soccorso dovrebe essere disponibile alla partenza e all’arrivo, con uno dei giudici o dei responsabili addestrato in primo soccorso; in caso di alto numero di partecipanti dovrebbe esserci un medico. Un fischietto potrebbe essere utile ai partecipanti in caso di emergenza. Abbigliamento appropriato, che copra tutto il corpo. Punti di controllo: devono essere collocate in punti dove il terreno sia sicuro per il partecipante, senza pericoli intorno. Punti sicuri: se necessario, preparare luoghi, lungo i sentiero del campo di orienteering, dove i partecipanti possono recarsi in caso di ferite, affaticamento o se si perdono. Informare i partecipanti su tali punti sicuri e su come riconoscerli sul campo. Tempo limite di fine attività: è importante fissare un tempo limite per il ritorno. A tale tempo, tutti i partecipanti devono recarsi al punto di arrivo, anche se non hanno completato il percorso. Procedure di ricerca e salvataggio: se non tutti i partecipanti sono ritornati al termine della competizione, i giudici e i responsabili devono percorrere il campo di gara per localizzare e aiutare i partecipanti smarriti. I partecipanti devono aiutare eventuali partecipanti feriti incontrati sul campo di gara; devono prestare particolare attenzione attraversando strade o binari ferroviari e devono osservare le regole base sulla circolazione. Per l’orienteering adattato, potrebe essere necessario formare in maniera appropriata gli operatori su particolari procedure di sicurezza, a seconda dei bisogni speciali del gruppo, adattando di conseguenza gli elementi della sicurezza della gara. Competenze e abilità sociali Questa tecnica è utile per le seguenti abiltà sociali, da sviluppare con gli adattamenti indicate: 17 www.rechance.eu • Gestione dei conflitti: orienteering di gruppo, con specifici adattamenti • Gestione dello stress: orienteering individuale • Miglioramento delle abilità comunicative: orienteering di gruppo, con specifici adattamenti • Lavoro di gruppo e cooperazione: orienteering di gruppo • Conoscenza degli altri e di sé stessi: orienteering individuale, con specifici adattamenti • Abilità decisionali: orienteering individuale, con specifici adattamenti • Motivazione: orienteering individuale Tra i possibili esercizi... Vi sono molte possibili applicazioni della tecnica, a seconda dei bisogni del gruppo con cui si ha a che fare. Se ne possono trovare alcuni esempi di seguito. 18 www.rechance.eu ORIENTEERING DI GRUPPO 1. Descrizione dell’esercizio Scopi − − − − − Comprendere ed espandere i propri limiti Gestire i conflitti nel gruppo Resistenza e determinazione Gestire situazioni nuove e sconosciute Lavoro di gruppo e cooperazione Gruppo target Tutti i gruppi target possibili Tra i gruppi con bisogni speciali, persone con disabiltà. Tecnica Orienteering, orienteering di gruppo Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Cosa fare: − Controllare se è possibile e permesso utilizzate l’area individuata Cosa preparare: − − − − − Regole per l’attività Regole per la creazione dei gruppi (i partecipanti possono organizzare da soli i gruppi o i facilitatori li creano per averne di omogenei) Fogli con le istruzioni per i partecipanti Zona di partenza e arrivo Macchina fotografica Durata dell’esercizio Dalle 2 ore in poi Grandezza del gruppo Tutte le grandezze. Assicurarsi la presenza di operatori appositamente formati se si svolgono attività con partecipanti con bisogni speciali. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Realizzazione 1. Dare ai partecipanti un’idea generale della zona e spiegare loro le regole; se necessario, mostrare le regole con pannelli o disegni 2. Creare i gruppi 3. Fare alcune attività di group building, se necessario; chiarire ai partecipanti che il “gruppo” è il partecipante e ogni persona del gruppo è indispensabile! 4. Dare ai partecipanti la mappa dell’area, con i punti di controllo cerchiati ed evidenziati 5. Chiarire la tempistica delle attività 6. Spiegare le regole di sicurezza I partecipanti devono punzonare il cartellino di controllo nei 19 www.rechance.eu dell’esercizio diversi punti di controllo o raccogliere gli oggetti richiesti o riconoscere i vari luoghi o fare fotografie. Tuttavia questo potrebbe essere il solo scopo “ufficiale” dell’esercizio, perchè ai partecipanti potrebbe essere chiesto di gestire sfide o superare barriere personalmente svolgono le attività (cooperazione con altri partecipanti, gestione dei problemi, attività in contesti sconosciuti, ecc..). Il gruppo può aiutare molto in caso di persone con bisogni speciali. Chiedere ai partecipanti di scattare foto se voglion o possono, per utilizzarle più tardi nella fase di de briefing. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): L’orienteering di gruppo può essere utilizzato come strumento di sviluppo dei gruppi. Una volta che tutti i gruppi sono tornati, avviare un de briefing; è una parte molto importante dell'esercizio, perché in questo momento i partecipanti saranno invitati a riflettere sull'esperienza fatta e a trarre importanti conclusioni sulla vita quotidiana e le loro relazioni con l'altro. Se necessario, preparare alcune domande guida per facilitare il debriefing. Inoltre è possibile ottenere elementi importanti al fine di migliorare le attività future. 20 www.rechance.eu ORIENTEERING IN NOTTURNA 1. Descrizione dell’esercizio Scopi − − − − − Comprendere ed espandere i propri limiti Gestire lo stress Resistenza e determinazione Gestire situazioni nuove e sconosciute Rafforzare la motivazione Gruppo target Tutti i gruppi target possibili Tra i gruppi con bisogni speciali, persone con disabiltà se si realizza orienteering di gruppo in notturna. Tecnica Orienteering, orienteering di gruppo Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Cosa fare: − − − − Controllare se è possibile e permesso utilizzate l’area individuata Utlizzare l’area solo se adeguatamente conosciuta! Assicurarsi che una squadra di soccorso adeguatamente preparata è disponibile durante l’attività! Controllare la sicurezza dell’area: non dimenticate nelle cose notte sembrano diverse dal giorno! Cosa preparare: − − − − − Regole per l’attività Fogli con le istruzioni per i partecipanti Zona di partenza e arrivo Macchina fotografica Un fischietto e una luce intermittente di segnalazione per ciascun partecipante (per facilitare le operazioni di recupero in caso di necessità) Durata dell’esercizio Dalle 2 ore in poi; è opportuno chiarire che al buio le attività possono prendere più tempo: dare ai partecipanti il tempo necessario, ma nello stesso tempo fornire indicazioni chiare sul tempo limite, quando gli operatori inizieranno a cercare i partecipanti / gruppi mancanti. Grandezza del gruppo L'orienteering individuale di notte è molto impegnativo, l'attività in gruppo potrebbe essere più opportuna in caso di partecipanti non abituati a questo tipo di attività. Per le attività di gruppo: qualsiasi dimensione; essere sicuri di avere gruppi omogenei; essere sicuri della presenza di operatori addestrati, se si sta eseguendo l'attività con partecipanti con bisogni speciali. 21 www.rechance.eu 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Realizzazione dell’esercizio 1. Dare ai partecipanti un’idea generale della zona e spiegare loro le regole; se necessario, mostrare le regole con pannelli o disegni 2. Creare i gruppi 3. Fare alcune attività di group building, se necessario; chiarire ai partecipanti che il “gruppo” è il partecipante e ogni persona del gruppo è indispensabile! 4. Dare ai partecipanti la mappa dell’area, con i punti di controllo cerchiati ed evidenziati 5. Chiarire la tempistica delle attività, precisando il tempo limite 6. Spiegare le regole di sicurezza, con particolare attenzione alle procedure di soccorso: cosa fare nel caso in cui ci si perde, come utilizzare il fischietto e la luce intermittente per aiutare la squadra di soccorso, cosa fare per aiutare gli altri partecipanti in caso di necessità, e così via. I partecipanti devono punzonare il cartellino di controllo nei diversi punti di controllo; potrebbe essere molto impegnativo chiedere loro di raccogliere oggetti o di riconoscere siti o scattare fotografie. Tuttavia questo potrebbe essere il solo scopo “ufficiale” dell’esercizio, perchè ai partecipanti potrebbe essere chiesto di gestire sfide o superare barriere personalmente svolgono le attività (gestire lo stress causato dal buio, cooperazione con altri partecipanti, gestione dei problemi, attività in contesti sconosciuti, ecc..). 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): L'orienteering in notturna può essere utilizzato come strumento per lo sviluppo personale e di gruppo, per rafforzare la motivazione e migliorare l'autostima. Una volta che tutti i partecipanti sono tornati, avviare un de briefing; è un momento cruciale dell'esercizio: siate sicuri di farlo in un ambiente confortevole (temperatura buona, un pò d'acqua, alcuni spuntini disponibili), perché in questo momento i partecipanti saranno invitati a riflettere su l'esperienza fatta e per raccogliere importanti conclusioni sulla vita quotidiana e le loro relazioni con se stessi e gli altri. Se necessario, preparare alcune domande guida per facilitare il debriefing (quello che ho imparato? Come posso noi nella vita quotidiana ?...) Inoltre è possibile ottenere elementi importanti al fine di migliorare le attività future. 22 www.rechance.eu CITY RALLYE- CITY BOUND (versione austriaca) 1. Descrizione dell’esercizio Scopi Sviluppo e miglioramento di: Gruppo target Lavoro di gruppo Abilità organizzative Abilità comuncative Sviluppo di nuove prospettive e soluzioni Autovalutazione Cooperazione Gestione dello stress e competizione Giovani Tecnica Orienteering - City Bound Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Durata dell’esercizio Cartina, possibilmente bici, macchine biglietti per il trasporto pubblico. Grandezza del gruppo Da 15 a 30 (multipli di 3) − − − − − − − fotografiche, Circa 4 ore per fare l’esercizio e 3 ore per la riflessione. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti I partecipant formano gruppi da 3. Devono svolgere i compiti assegnati. Vince il gruppo che finisce per primo nel tempo massimo indicato e ha tutte le risposte corrette (se attività competitiva). Lo scopo è conoscere il luogo in cui si vive. Queste sono possibili domande e compiti: 1. Fare una foto della piazza o chiesa principale. Nella foto dovranno esserci almeno 25 persone, inclusi 1 poliziotto, 1 cane e 1 bimbo. 2. Cos’è “Kupfermuckn”? (un girnale scritto da senza tetto) 3. Quante diverse specie di uccelli vivono nel campus della Johannes Kepler University? (www.wissenschaft.de) 4. Andare al punto panoramico più famoso di Linz e fare una foto 5. Cos’è “Lentos”? Dove si trova? Raggiungerlo e fare una foto! (museo) 6. Andare a “Alter Dom” e fotografarci un turista (chiesa) 7. Dove si trova ARS Electronica Center a Linz? 23 www.rechance.eu Cosa puoi vedere e farci lì? 8. Quanto dura il viaggio in tram da Hauptplatz a Pöstlingberg? 9. Su quale lato della piazza principale è situato il campanile? 10. Quanti ponti ci sono a Linz? 11. C’è un porto a Linz? Realizzazione dell’esercizio Il questionario deve essere adattata alle situazioni locali. È consigliabile provare in anticipo i percorsi per valutarne la tempistica. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): La riflessione su l'esercizio è importante. Si consiglia di discutere i seguenti punti durante il processo di riflessione: − − − − − − − − − Cosa è andato bene, cosa è andato male? Che cosa è stato facile, cosa difficile? Perché? Che cosa hai provato? Avete completato i compiti indicati? Quali sfide hai dovuto affrontare? Come hai lavorato in gruppo? Vi siete sentito stressati dal limite di tempo? Che cosa hai imparato su Linz, su di te, sul gruppo? Che cosa faresti di diverso la prossima volta? 24 www.rechance.eu CITY RALLYE- CITY BOUND (versione bulgara) 1. Descrizione dell’esercizio Scopi Sviluppo e miglioramento di: Gruppo target Lavoro di gruppo Abilità organizzative Abilità comuncative Sviluppo di nuove prospettive e soluzioni Autovalutazione Cooperazione Gestione dello stress e competizione Giovani Tecnica Orienteering - City Bound Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Durata dell’esercizio Grandezza del gruppo Cartelline, cartine, macchine fotografiche − − − − − − − Circa 3 ore per fare l’esercizio e 1 ore per la riflessione. Da 15 a 30 (multipli di 3) 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti I partecipant formano gruppi da 3. Devono svolgere i compiti assegnati. Vince il gruppo che finisce per primo nel tempo massimo indicato e ha tutte le risposte corrette (se attività competitiva). Lo scopo è conoscere il luogo in cui si vive e impararne interessanti aspetti. Ogni squadra riceve una mappa che mostra i luoghi che devono essere visitati e il percorso che da seguire. Sul retro si troveranno i compiti che devono svolgere e il punto finale del percorso. Queste sono possibili domande e compiti: 1. Primo gruppo: la prima fermata è al Vasil Levski Sports Hall. - Fare una foto di tutto il gruppo con il centro sullo sfondo. - Controllare quail eventi sono in calendario il prossimo mese e trascriverli nella tabella sul retro della cartina. - A chi è intitolata la struttura? Come si chiama la piazza dove si trova la struttura? 25 www.rechance.eu - Prendere opuscoli e materiali illustrativi disponibili. 2. Secondo grupo – la prima fermata è al “Konstantin Velichkov” Drama Theatre. - Fare una foto di tutto il gruppo con il teatro sullo sfondo. - Controllare quail eventi sono in calendario il prossimo mese e trascriverli nella tabella sul retro della cartina. - Chi è lo scrittore bulgaro a cui è intitolata la struttura? - Prendere opuscoli e materiali illustrativi disponibili. 3. Terzo grupo – la prima fermata è il Municipio e la vicina Concert Hall Maestro Georgi Atanasov. - Fare una foto di tutto il gruppo con il Municipio sullo sfondo. - Controllare quail eventi sono in calendario il prossimo mese alla Concert Hall Maestro Georgi Atanasov e trascriverli nella tabella sul retro della cartina. - Com’è chiamata la sala principale? - Prendere opuscoli e materiali illustrativi disponibili. Una volta completati i compiti assegnati, seguendo la mappa 26 www.rechance.eu arrivare alla fermata successiva: la Park Island. All’arrivo, fare una foto di gruppo di fronte all’entrata principale. Tutti i gruppi vanno insieme al parco giochi “Kolodrum” nel parco cittadino. Ogni gruppo riceve 3 compiti (uguali per i 3 gruppi, ma da realizzarsi in ordine diverso). Ogni gruppo riceve una mappa del parco con i luoghi da trovare e i compiti da svolgere stampati sul retro. Dopo che la squadra completa i compiti, torna al punto di partenza e riceve il compito successivo, ecc Vince il gruppo che termina per primo entro il termine stabilito e ha tutte le risposte corrette. L'obiettivo è arrivare a conoscere il luogo in cui andare per rilassarsi nel tempo libero. 1. Trovare il monumento di Aleko Konstantinov. Per che cosa è famoso? Scattare una foto di ciascuno di voi singolarmente ed una del gruppo intero 2.Trovare la scultura nel parco fatta da ______.. Scattare una foto di ciascuno di voi singolarmente ed una del gruppo intero 3. Trovare nello zoo l’animale o l’uccello il cui nome latino è ______.. Annotare in quale parte del mondo l’animanle vive normalmente. Scattare una foto di ciascuno di voi singolarmente ed una del gruppo intero. Realizzazione dell’esercizio Il questionario è stato adattato alla situazione locale di Pazardzhik, in Bulgaria. È fortemente consigliato provarlo in anticipo, per avere un’idea delle tempistiche. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): La riflessione su l'esercizio è importante. Si consiglia di discutere i seguenti punti durante il processo di riflessione: 27 www.rechance.eu − − − − − − − − − Cosa è andato bene, cosa è andato male? Cosa è stato facile, cosa difficile? Perché? Qual è stata la tua esperienza? Hai raggiunto gli obiettivi prefissati? Quali difficoltà hai dovuto affrontare? Come hai lavorato in gruppo? Ti sei sentito stressato dai limiti temporali? Che cosa hai imparato su Pazardzhik, su te stesso e sul gruppo? Cosa vorresti fare diversamente la prossima volta? 28 www.rechance.eu CITY RALLYE- CITY BOUND (Polish version) 1. Descrizione dell’esercizio Scopi Sviluppo e miglioramento di: − − − − − − − Lavoro di gruppo Abilità organizzative Abilità comunicative Sviluppo di nuove prospettive e soluzioni Autovalutazioni Cooperazione Gestione dello stress e della competizione Gruppo target Giovani Tecnica Orienteering City Bound Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Durata dell’esercizio Cartelline, mappe, macchine fotografiche Grandezza del gruppo 15 – 30 partecipanti Circa 3 ore per la preparazione dell’esercizio Circa 3 ore per l’esecuzione dell’esercizio e 1 ora per la riflessione 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti 1. I partecipanti formano due gruppi da 4-5 persone. 2. Ogni gruppo deve preparare il percorso, le attività e le istruzioni per la realizzazione dell’esercizio per l’altro gruppo. L’obiettivo è arrivare a conoscere il luogo in cui vivono, imparare cose interessanti riguardo a esso. Ogni squadra riceve una mappa che mostra i luoghi che devono visitare e il percorso che devono seguire. Sul retro troveranno i compiti che dovranno svolgere nel punto finale del percorso. 3. I gruppi devono svolgere i compiti assegnati. Il gruppo che termina per primo entro il limite stabilito ed ha tutte le risposte corrette vince. Di seguito c’è un possibile questionario ed una serie di compiti: 1. La vostra prima fermata è a “Manufaktura”. - Scattare una foto dell’intero gruppo con il tram giallo sullo sfondo. Controllare quali eventi si stanno svolgendo al Museo MC2. Prendere il programma ed i volantini. 29 www.rechance.eu Realizzazione dell’esercizio Quale edificio c’è al centro del “mercato Manufaktura”? Scattare la foto di almeno un dipendente. Prendere dieci volantini dallo shopping center. di Il questionario è stato adattato alla situazione locale di Lodz, in Polonia. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): La riflessione su l'esercizio è importante. Si consiglia di discutere i seguenti punti durante il processo di riflessione: − − − − − − − − − Cosa è andato bene, cosa è andato male? Cosa è stato facile, cosa difficile? Perché? Qual è stata la tua esperienza? Hai raggiunto gli obiettivi prefissati? Quali difficoltà hai dovuto affrontare? Come hai lavorato in gruppo? Ti sei sentito stressato dai limiti temporali? Che cosa hai imparato su Pazardzhik, su te stesso e sul gruppo? Cosa vorresti fare diversamente la prossima volta? 30 www.rechance.eu CITY-JOB-RESEARCH-CHALLENGE (CITY BOUND) 1. Descrizione dell’esercizio Gruppo target Comprendere ed espandere i propri limiti Gestire situazioni nuove e sconosciute Assertività Pazienza Comunicazione Nuove prospettive e soluzioni Gestire i fallimenti Tutti i gruppi target possibili Tecnica Orienteering / City bound Scopi − − − − − − − I partecipanti impostano autonomamente i propri compiti. Vagano per la città con i loro questionari ed i loro registratori. Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Durata dell’esercizio Registratori, camere fotografiche, mappe Grandezza del gruppo Qualsiasi Esercizio: circa 5 ore; riflessione: circa 2 ore 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Inizio: I partecipanti formano gruppi di 2 persone. Ricevono il compito di intervistare qualcuno di una determinata società o istituzione. Importante: La società o istituzione non viene “avvertita” in anticipo. Uno degli obiettivi è quello di convincere qualcuno a prender parte alle attività previste. Prima che i giovani stabiliscano il compito, devono sviluppare un questionario idoneo a ciò. Questo dovrebbe includere domande riguardanti il lavoro, l’istituzione, la società e dovrebbe essere basato sugli interessi dei partecipanti. I partecipanti fanno la loro ricerca autonomamente (oppure secondo quanto concordato in precedenza con i partner). Il loro equipaggiamento consiste di una fotocamera, un registratore, una mappa e un biglietto giornaliero per i mezzi pubblici. Ai partecipanti viene richiesto di tornare con l’intervista e una foto con la persona intervistata. Sui risultati bisogna riflettere (vedi sotto). 31 www.rechance.eu Suggerimenti per i partner dell’intervista: Realizzazione dell’esercizio a) Una donna manager department di una grande società b) Manager di un grande ospedale pubblico c) Intervistare qualcuno che lavora in un settore di produzione (es., azienda siderurgica) d) Intervistare una persona addetta alle pulizie e) Qualcuno che lavora in una banca f) Qualcuno che lavora nell’industria culturale (musei, teatri, cinema) g) Qualcuno che lavora nei servizi sociali h) Il sindaco della città i) Qualcuno che sta in carcere Non c’è molto da preparare. Sono esperienze interessanti nella fase di realizzazione: conoscere i limiti, forse un fallimento nel cercare qualcuno da intervistare. Approfondimenti in diverse biografie lavorative e di stili di vita che sono sconosciuti, estranei e forse spaventosi. Società di ricerca, lavori di ricerca, interviste, discussioni e situazioni one-to-one sono comunemente utilizzati nei programmi City Bound. www.winzling.com/berufe 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): La riflessione su l'esercizio è importante. Si consiglia di discutere i seguenti punti durante il processo di riflessione: − − − − − − − − − Cosa è andato bene, cosa è andato male? Cosa è stato facile, cosa difficile? Perché? Qual è stata la tua esperienza? Hai raggiunto gli obiettivi prefissati? Quali difficoltà hai dovuto affrontare? Come hai lavorato in gruppo? Ti sei sentito stressato dai limiti temporali? Che cosa hai imparato su Pazardzhik, su te stesso e sul gruppo? Cosa vorresti fare diversamente la prossima volta? 32 www.rechance.eu CACCIA AL TESORO 1. Descrizione dell’esercizio Scopi − − − − − Comprendere ed espandere i propri limiti Resistenza e Determinazione Affrontare situazioni nuove e non familiari Lavoro di gruppo e cooperazione Divertirsi! Gruppo target Tutti i possibili gruppi target. Persone con disabilità, tra i gruppi con esigenze particolari Tecnica Orienteering, orienteering di gruppo Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Cosa fare: − Verificare se è possibile e/o permesso utilizzare l’area selezionata Cosa preparare: − − − − Regolamento per l’attività Carta di istruzioni per i partecipanti Area di partenza/arrivo Eventualmente macchine fotografiche Durata dell’esercizio Almeno 2 ore Grandezza del gruppo Qualsiasi dimensione. Assicurarsi di avere gruppi omogenei se si sta eseguendo una caccia al tesoro di gruppo. Assicurarsi della presenza di operatori addestrati se si sta eseguendo l’attività con partecipanti con esigenze particolari. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Dare ai partecipanti una panoramica dell’area e dire loro le regole; se necessario mostrare le regole con pannelli o disegni. Creare i gruppi Dare ai partecipanti la mappa dell’area e la lista delle istruzioni. Chiarire la tempistica delle attività. Chiarire come possono ottenere il “tesoro”: ce n’è uno per gruppo? Ce n’è solo uno per il primo gruppo che lo raggiunge? Come si può riconoscere? E così via. Si può anche chiedere ai partecipanti di raccogliere oggetti o riconoscere posti o scattare immagini, siate creativi!. La parte importante è dar loro tutti gli elementi per arrivare al 33 www.rechance.eu luogo dove si trova il tesoro. Realizzazione dell’esercizio Lo scopo principale dell’esercizio, ovviamente, è quello di ottenere il tesoro. In ogni caso, questo potrebbe essere solo l’obiettivo “ufficiale” dell’esercizio, dato che ai partecipanti potrebbe essere richiesto di affrontare sfide o superare barriere personali mentre lo stanno cercando (cooperazione con altre persone, gestione dei problemi, attività in ambienti sconosciuti, e così via). Il gruppo può aiutare molto in caso di persone con bisogni speciali. Chiedere ai partecipanti di scattare foto, se vogliono e/o possono, da utilizzare successivamente nella fase di debriefing. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): La caccia al tesoro può essere utilizzata come strumento per lo sviluppo del gruppo. Una volta che i gruppi sono tornati, avviare una fase di debriefing; è una parte abbastanza importante dell’esercizio, perché in questo momento ai partecipanti viene richiesto di riflettere sull’esperienza fatta e di raccogliere conclusioni importanti sulla vita quotidiana e sulle loro relazioni con gli altri. Se necessario, preparare alcune domande guida per facilitare il debriefing. Inoltre, si possono ottenere elementi importanti per migliorare le attività future. 34 www.rechance.eu NATURE-CITY-RIVER – CITY BOUND 1. Descrizione dell’esercizio Scopi − − − − − − − Sviluppare le abilità comunicative Comprendere ed espandere i propri limiti Resistenza e Determinazione Sviluppare nuove idee, mostrare creatività Provare nuovi ruoli e compiti Affrontare situazioni nuove e non familiari Lavoro di gruppo e cooperazione Gruppo target Giovani Tecnica Orienteering/City Bound Volendo, si può includere lavoro con le corde e la discesa in corda doppia Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Durata dell’esercizio Grandezza del gruppo Verificare se è possibile e/o permesso utilizzare un parco pubblico Verificare quale edificio pubblico si può utilizzare per praticare la discesa in corda doppia Amache, corde, coperte, cuscini, torce eletriche Equipaggiamento da arrampicata Canoe Slack lines Stretta collaborazione con un falegname, per costruire un risciò o lo speaker’s corner Legno, materiali da costruzioni come chiodi, ecc.. Verificare la cooperazione della istituzioni interessate Esperti in canoa e discesa in corda doppia 1/2– 2 giorni 10 – max. 20 persone 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Avventura in città – usando il fiume e la natura. I partecipanti formano piccoli gruppi e vagano per la città, trasformandola così in una zona avventurosa. Esempi di cosa possono fare: a) Attraversare il Danubio in canoa b) Dormire in un’amaca all’interno di un parco pubblico o del giardino botanico c) Fare una gara di slack line e invitare degli estranei a partecipare d) Costruire un risciò e utilizzarlo in un luogo pubblico (la piazza della città, _) e) Lavorare in una scuola materna o in una casa di riposo per 35 www.rechance.eu Realizzazione dell’esercizio servire cibo f) Costruire uno Speaker’s Corner in un parco pubblico g) Effettuare una discesa in corda doppia da un edificio pubblico (municipio) Lo scopo principale dell’esercizio è essere coinvolti ed affrontare situazioni non ordinarie nel luogo che i giovani conoscono bene, la città in cui vivono. I partecipanti affrontano molteplici sfide e sono incoraggiati a sviluppare ed utilizzare capacità insolite. L’ambiente di apprendimento è rappresentato dalla squadra e la sfida da affrontare dalle proprie idee, pensieri e desideri. Quello che bisogna fare in anticipo è ottenere l’accesso agli spazi pubblici e garantire le attrezzature. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): C’è molto da riflettere dopo aver realizzato il viaggio avventuroso in città. Ci concentriamo sugli obiettivi dell’esercizio: − Sviluppare abilità comunicative − Riconoscere ed espandere i propri limiti − Resistenza e Determinazione − Sviluppare nuove idee, mostrare creatività − Provare nuovi ruoli e compiti − Affrontare situazioni nuove e non familiari − Lavoro di gruppo e cooperazione 36 www.rechance.eu Sport Hiking as a tool for inclusion 1. Descrizione dell’esercizio Scopi L’escursionismo mira a sviluppare: − Fiducia e fiducia in se stessi − Indipendenza − Motivazione − Controllo dello stress Gruppo target Tutti i possibili gruppi target; i risultati delle attività con i gruppi con bisogni speciali sono molto positivi. Tecnica L’escursionismo è un’attività outdoor che consiste nel camminare in ambienti naturali, con abbigliamento ed attrezzature appropriate e seguendo regole specifiche. Con alcune differenze tecniche, è noto anche come trekking o passeggiata. È collegato anche all’orienteering. Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Cosa fare: − − Verificare se c’è qualche norma specifica che regolamenta la zona prescelta; spesso parchi e zone protette hanno regole atte a minimizzare l’impatto dei visitatori sull’ambiente. Quando l’attività coinvolge partecipanti con bisogni speciali bisogna verificare distanze e tempi per arrivare al luogo più vicino dove possano essere assistiti ed essere sicuri che si adatti alle esigenze dei partecipanti. Cosa portare: Abbigliamento e scarpe adeguate (scelti in base all’ambiente ed alle condizioni climatiche specifiche); di solito si consiglia di indossare diversi strati, in modo da poter stare comodi aggiungendo o togliendo maglioni, giacche e così via. Non dimenticare un cappello per proteggere la testa. − Protezioni adeguate contro sole ed insetti (lozioni, occhiali da sole). − Uno zaino con un equipaggiamento base: una mappa ed una bussola (se non si conosce bene il percorso), acqua e cibo in base alla durata dell’attività, vestiti extra. − Strumenti per la sicurezza (cassetta di pronto soccorso, fiammiferi, una torcia elettrica, altre specifiche, in base all’ambiente ed alle condizioni meteo specifiche). Volendo, una fotocamera. − 37 www.rechance.eu Durata dell’esercizio Da poche ore a qualche giorno. Se si lavora con gruppi con bisogni speciali, scegliere la durata in base alla loro situazione personale. Assicurarsi che il percorso scelto sia adatto ai partecipanti, non sopravvalutare mai la loro resistenza. Grandezza del gruppo Nessuna dimensione specifica, dipende dall’esperienza dei partecipanti; se si lavora con gruppi con bisogni speciali, assicurarsi che ci siano assistenti/operatori sufficientemente formati. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Comunicare sempre ad una persona di fiducia il luogo dove farete l’escursione e le relative tempistiche previste (quando inizia, quando finisce). Essere informati sul luogo ed ogni situazione particolare della zona ed organizzare l’equipaggiamento di conseguenza. Cercare di non essere mai soli, fare l’escursione con almeno un amico. Quando si è in gruppo, seguire le indicazioni dell’istruttore o dell’escursionista più esperto. Non abbandonare mai rifiuti lungo il percorso, rispettare l’ambiente! Pensate che gli escursionisti dovrebbero essere i primi. Realizzazione dell’esercizio Cominciare a camminare! Godetevi l’ambiente, prendetevi il vostro tempo! 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): L’escursionismo è una buona opportunità per lavorare con i gruppi; durante l’attività l’ambiente dà l’opportunità di conoscere meglio gli altri partecipanti, mentre ci si gode la natura ed il momento speciale della giornata. Alla fine dell’attività iniziare un debriefing; è una parte abbastanza importante dell’esercizio, perché in questo momento ai partecipanti viene richiesto di riflettere sull’esperienza fatta e di raccogliere conclusioni importanti sulla vita quotidiana e sulle loro relazioni con gli altri. Se necessario, preparare alcune domande guida per facilitare il debriefing. Inoltre, si possono ottenere elementi importanti per migliorare le attività future. 38 www.rechance.eu L’EQUITAZIONEDCOME STRUMENTO DI INCLUSIONE 1. Descrizione dell’esercizio Scopi L’equitazione è uno sport adatto a sviluppare: − Fiducia e fiducia in se stessi − Empatia − Indipendenza Gruppo target Tutti i possibili gruppi target; i risultati delle attività con i gruppi con bisogni speciali sono molto positivi Tecnica Dalle tecniche classiche (discipline olimpiche, haute école, monta inglese ed occidentale) alle attività speciali come l’ippoterapia. Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? • • • • • • • • • • • Cavallo Casco Stivali da equitazione con suola liscia e tacco Sella Briglie Freno Panno da sella Spazzole Cavezza Abbigliamento adeguato all’equitazione Cibo ed acqua per il cavallo Durata dell’esercizio La durata dell’attività dipende dalla situazione dei partecipanti, da poche ore all’intera giornata. Grandezza del gruppo Nessuna dimensione specifica, dipende dall’esperienza dei partecipanti; se si lavora con gruppi con bisogni speciali, assicurarsi che ci siano assistenti/operatori sufficienti in aggiunta agli istruttori di equitazione. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti È importante che i partecipanti seguano le indicazioni degli istruttori. Realizzazione dell’esercizio L’equitazione è uno sport ed è necessario allenarsi e fare pratica. Pensare che tutto ciò che bisogna fare è sedersi su un cavallo ed andare, questo è un presupposto del tutto sbagliato. Quando si lavora con gruppi con bisogni speciali, l’esercizio può iniziare con la cura del cavallo, nutrendolo ed abbeverandolo. Questi primi passi aiuteranno i partecipanti ad avvicinarsi all’animale ed a cominciare a sviluppare un buon feeling. Poi la pratica può andare oltre, portandolo nella stalla, 39 www.rechance.eu mettendogli le briglie e la sella e così via! 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): L’equitazione è un’esperienza meravigliosa e il conduttore (fantino) ne beneficia sia fisicamente che mentalmente. I benefici terapeutici includono il miglioramento dell’equilibrio, della postura e del coordinamento, così come un ammorbidimento ed un rilassamento dei muscoli. Questo a sua volta riduce gli spasmi muscolari. Riconquistare la mobilità, con la sfida di imparare qualcosa di nuovo insieme ad un piccolo elemento di rischio, offre un vero senso di realizzazione. L’indipendenza e la fiducia crescono insieme al puro divertimento della guida. Gruppi con bisogni speciali: persone con disabilità Le persone con disabilità possono ottenere risultati positivi dall’associazione con i cavalli. Il movimento del cavallo rafforza i muscoli in tutto il corpo del conduttore (fantino) e promuove una migliore salute complessiva. In molti casi, l’equitazione ha anche portato ad una maggiore mobilità del conducente. I cavalli possono anche fornire benefici psicologici alle persone sia che li cavalcano effettivamente o no. L’equitazione terapeutica inizia con esercizi dolci eseguiti a cavallo. Questi esercizi includono cose come sporgersi ad accarezzare il collo del cavallo, piegarsi per accarezzare la sua groppa, girarsi a destra ed a sinistra sulla sella. Ogni conducente è assistito dai “camminatori” che fanno in modo che rimanga sicuro in sella mentre esegue gli esercizi. Il movimento ritmico del passo dei cavalli può stimolare i nervi e gli esercizi migliorano la mobilità. Le basi dell’ippoterapia! 40 www.rechance.eu IL TIRO CON L’ARCODCOME STRUMENTO D’INCLUSIONE 1. Descrizione dell’esercizio Scopi Il tiro con l’arco è una buona attività per sviluppare: − Concentrazione − Fiducia in se stessi − Equilibrio Gruppo target Tutti i possibili gruppi target; i risultati delle attività con i gruppi con bisogni speciali sono molto positivi. Tecnica Il tiro con l’arco è una delle più antiche arti ancora praticate, con una storia che va di pari passo con la storia del genere umano. Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Archi Ci sono tre tipi differenti di archi: Ricurvo, Compound e Nudo. − Ricurvo: L’unico tipo di arco permesso nelle competizioni olimpiche. I suoi rami curvano lontano dall’arciere. È anche chiamato Arco Classico. − Compound: Questo arco ha carrucole e cavi che rendono il peso di tensione meno delle metà di quello di trazione. − Nudo: questo è un arco ricurvo senza mirino meccanico o stabilizzatori. Frecce Le frecce nelle manifestazioni di un arco classico possono viaggiare ad oltre 150 miglia all’ora. Sono fatte di alluminio o grafite di carbonio. Le frecce di alluminio sono più uniformi nel peso e nella forma, mentre quelle in grafite volano più velocemente. Bersagli Il regolamento ufficiale prevede due differenti dimensioni, da usare in base alla distanza tra l’obiettivo e la linea di tiro. Campo Il regolamento ufficiale prevede anche le distanze minime tra il bersaglio e la linea di tiro e come disporre i bersagli (distanza da terra, angolo e così via). Quando si pratica il tiro con l’arco fuori dai campi ufficiali, è importante garantire la sicurezza dei partecipanti, evidenziando chiaramente le linee e le aree “proibite”. Come regola generale, è caldamente raccomandato non praticare il tiro con l’arco improvvisando campi ed equipaggiamento: non bisogna dimenticare che nella storia del 41 www.rechance.eu genere umano archi e frecce sono stati tra le armi più importanti! Durata dell’esercizio La durata dell’attività dipende dalla situazione dei partecipanti, da poche ore all’intera giornata. Grandezza del gruppo Nessuna dimensione specifica, essendo principalmente uno sport individuale; se si sta lavorando con gruppi con bisogni speciali, assicurarsi che ci siano operatori/assistenti sufficienti in aggiunta agli istruttori, in modo tale da garantire la sicurezza dell’attività. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti È importante che i partecipanti seguano le indicazioni degli istruttori. Una volta caricato l’arco, puntare il bersaglio e tirare; l’obiettivo principale è di colpire il centro esatto del bersaglio. Realizzazione dell’esercizio Il tiro con l’arco richiede concentrazione e tecnica, quindi è importante praticarlo regolarmente. Quando si lavora con gruppi con bisogni speciali, l’esercizio può cominciare con bersagli più semplici (più grande o più vicino alla linea di tiro), comunque cercare sempre di far passare l’idea che è uno sport e non solamente un gioco. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): I risultati dell’esercizio potrebbero essere molto positivi per i partecipanti e le loro abilità sociali. Essere sempre sicuri di avere abbastanza tempo per fare un debriefing, dato che questo porta i partecipanti a riflettere sull’esperienza fatta ed a raccogliere conclusioni importanti sulla vita quotidiana e le loro relazioni con gli altri. Se necessario, preparare alcune domande guida per facilitare il debriefing (quello che ho imparato? Come posso noi nella vita quotidiana ?...). Inoltre è possibile ottenere elementi importanti al fine di migliorare le attività future. 42 www.rechance.eu MOUNTAINBOARD 1. Descrizione dell’esercizio Scopi Gruppo target Questo sport all’aria aperta indurrà gli sportivi ad un miglior equilibrio, buona condizione fisica e mentale, coordinazione dei movimenti, agilità, destrezza, creatività e coraggio nel superare gli ostacoli. Al di là di tali fattori questo sport permette anche un contatto diretto con la natura ed un impegno per la tutela dell’ambiente. La strategia pedagogica per l’implementazione di questo esercizio, rivolgendosi anche al team building, alla comunicazione ed alla meditazione, crea le condizioni per raggiungere una più ampia gamma di competenze e per facilitare il loro trasferimento alla vita attiva. Il mountain board sviluppa competenze quali: − Ampliare i propri limiti − Superare le proprie paure − Fiducia e fiducia in se stessi − Lavoro di squadra, cooperazione e comunicazione − Puntualità − Autovalutazione − L’auto-riconoscimento, il riconoscimento sociale ed il rafforzamento delle relazioni di “appartenenza” − Lavoro di squadra e capacità comunicative − Tolleranza, riconoscimento e valorizzazione degli altri − Empatia − Leadership − Spiritualità − Impegno nella preservazione dell’ambiente e della natura − Integrazione in famiglia, gruppi sociali, istituzioni e comunità Diversi gruppi target, in particolare giovani. La sua grande emozione e la performance impegnativa permette una grande motivazione e soddisfazione ai praticanti ed è, di conseguenza, fortemente raccomandato per integrare i percorsi di educazione e formazione dei giovani a rischio. Tecnica Per quanto riguarda ogni fase dell’esercizio riferita in basso, le tecniche specifiche utilizzate sono: 1 Cos’è il mountain board? Dimostrazioni e performance individuali; 2 Posizionamento corretto attraverso il truck: concentrazione, flettere le gambe per abbassare il centro di gravità e facilitare l’equilibrio, guardare di fronte a sé e restare rilassati; 3 Prima via 43 www.rechance.eu verso il basso: dare importanza alla nozione per cui i piedi sono la parte più rilevante del corpo del praticante per guidare il truck, perchè è la flessione dei piedi a destra ed a sinistra (flettendo la punta o il tallone dei piedi) che guiderà la tavola da un lato o dall’altro. Sapere come bilanciare il corpo è un fattore importante anche per controllare il truck riding; 4 Come girare il truck: quando si va verso il basso il praticante deve flettere le gambe per migliorare l’equilibrio. Il praticante dovrà eseguire ampie svolte sia sinistra che a destra (mettendo in pratica la flessione dei piedi); 5 Come frenare un truck: mettere in pratica le tecniche imparate fino ad ora; 6 Power slide: mettere in pratica le tecniche utilizzate fino ad ora; 7 Teambuilding e comunicazione: Incontri e discussioni di gruppo tra tutti i partecipanti sull’esercizio appena svolto; mettere a fuoco gli aspetti rilevanti riferiti dai partecipanti in relazione alle competenze mobilitate; 8 Meditazione: tecniche di meditazione. Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Durata dell’esercizio Un mountain board (truck) è costituito da diverse componenti, tra cui una piattaforma di circa 120 cm, attacchi per fissare il pilota alla piattaforma, quattro ruote con pneumatici e due meccanismi di sterzo conosciuti come trucks. Gli accessori di protezione sono casco, protezione per gomiti, ginocchia e coxis e i guanti, che sono indispensabili; I mountain boarder percorrono tra gli altri percorsi progettati per i boardercross, parchi con pendii, colline erbose, boschi, sentieri di ghiaia, strade, parchi per gli skater, stazioni sciistiche, percorsi di BMX e sentieri di mountain bike. È questa capacità di percorrere una tale varietà di terreni che rende il mountain board diverso dagli altri sport con la tavola. L’esercizio terrà in considerazione, all’inizio, il livello di abilità dei partecipanti e, in seguito, l’evoluzione delle loro capacità. La durata è normalmente di 2 ore. La durata di ogni fase è: 1 Che cos’è il mountain board? – 10 minuti; 2 Posizionamento corretto attraverso il truck - 10 minuti; 3 Prima via verso il basso - 10 minuti; 4 Come girare il truck - 10 minuti; 5 Come frenare un truck - 10 minuti; 6 Power slide - 20 minuti; 44 www.rechance.eu 7 Teambuilding e comunicazione – 10 minuti; 8 Meditazione – 30 minuti; Nota – Dopo essere stati in grado di eseguire correttamente le fasi da 1 a 3, l’esercizio sarà eseguito solo a partire dai punti 4, 5 e 6, consentendo al praticante di raggiungere poi il livello intermedio. Grandezza del gruppo Il numero ideale dei partecipanti del gruppo è 6, perché l’esercizio può essere svolto a turno in coppia, cosa che stimola ad aiutarsi l’un l’altro. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti I partecipanti devono seguire le istruzioni specifiche fornite dagli istruttori in materia di sicurezza e di seguire ogni passaggio dell’esercizio, ripetendolo fino a raggiungere il livello richiesto. Realizzazione dell’esercizio L’iniziazione al mountain board comprende i segunti passaggi: 1 - Che cos’è il mountain board? Spiegare tutto riguardo il mountain board e il truck; il monitor presenta una spiegazione teorica sulle basi di questo sport (storia, associazioni, gruppi sfide, competizioni e prospettive di sviluppo), così come sulle regole e sull’equipaggiamento di sicurezza. Ai praticanti verrà chiesto di fare domande per chiarire eventuali dubbi e dire al gruppo le loro motivazioni, paure ed aspettative; 2 - Posizionamento corretto attraverso il truck Ogni praticante, aiutato dall’istruttore, starà sul truck, sperimentando come i piedi siano la guida durante il percorso, che sarà equipaggiato nella parte anteriore corrispondente ad un “goofi” o “regolare”. Poi il posizionamento verrà testato in una posizione di partenza; 3. Prima via verso il basso Praticare la prima discesa su una pista con una bassa pendenza per verificare e praticare il posizionamento sul truck, sempre seguito dal controllore; 4. Come girare il truck Praticare come guidare il truck girando a destra ed a sinistra ed anche eseguendo la prima tecnica di frenata, in modo che possa frenare alla fine della discesa; 5. Come frenare un truck La “J-Turn” è un’altra tecnica per frenare. Il praticante deve eseguire una curva più ampia solo a destra o a sinistra, in modo che il truck finirà risalendo verso il lato scelto. Il “JTurn” è una manovra semplice, ma molto importante per sviluppare altre fasi dell’esercizio e per garantire un andamento sicuro ed una costante evoluzione dell’apprendimento; 45 www.rechance.eu 6. Power slide Usando il piede sinistro davanti al truck in base alle regole di posizionamento, il praticante eseguirà un giro a sinistra dove deve flettere le gambe e prendere il truck in mano mandando il corpo indietro, in modo che il truck vada in scorrimento, facendolo fermare. Se si utilizza in avanti il piede destro, il praticante dovrebbe eseguire lo stesso processo ma girando a destra alla fine. Questa manovra è chiamata “Power slide”. 7- Teambuilding e comunicazione Seduti in gruppo in un ambiente naturale, tutti i partecipanti commentano e condividono la loro esperienza e fanno l’autovalutazione dell’intera attività. 8- Meditazione Sedere in gruppo in un ambiente naturale per attuare la meditazione. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): Dopo una certa pratica di mountain board con il primo esercizio, i partecipanti saranno in grado di fare un percorso sulla pista di mountain board o in siti naturali, eseguendo le diverse tecniche apprese, guidando a destra e a sinistra, frenando e scorrendo. Questo sport permette un grande contatto con la natura, fornendo benefici per un sano stile di vita, se praticata regolarmente. Permette momenti di adrenalina e di astuzia per superare queste sfide. Di conseguenza, migliora le competenze riferite rendendo possibile produrre un notevole impatto sul comportamento dei giovani, perché produce una vasta gamma di influenze attraverso fattori determinanti per la loro socializzazione ed il progresso del processo di inclusione. 46 www.rechance.eu Giochi LA MIA SQUADRA 1. Descrizione dell’esercizio Scopi − − − − Abilità comunicativa Lavoro di gruppo e cooperazione Team building Affrontare i conflitti Gruppo target Per i giovani Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Durata dell’esercizio L’esercizio può essere eseguito sia all’interno che all’aperto. È bene fornire ai partecipanti carta e penna. Grandezza del gruppo Gruppi da 5 a 20 persone. Durata 30 - 45 minuti (in base alla dimensione del gruppo) 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Chiedere ai partecipanti di formare i gruppi (un gruppo deve essere di almeno 5 persone): tutti voi siete manager di una squadra di calcio. Dovete stabilire regole di cooperazione nella vostra squadra. Realizzazione dell’esercizio Dopo aver eseguito l’esercizio, i partecipanti devono descrivere le regole che sono state scelte e dire perché sono stati accolti questi specifici principi. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): Grazie a questo esercizio i giovani dovrebbero imparare che regole differenti per persone differenti hanno significati diversi e che le regole sono necessarie nella vita sociale. Fonte: progetto Golden Goal Plus http://www.golden-goal-plus.eu 47 www.rechance.eu PAINTBALL 1. Descrizione dell’esercizio Scopi − Rompere il ghiaccio − Teambuilding − Lavoro di gruppo e cooperazione Un ottimo esercizio per attivare tutto il gruppo, fornendo parecchie risate e gioia. Gruppo target Buon esercizio per i giovani, i loro genitori, i tutor, ecc.. Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? − − − − − 2 colori in grandi sacche di plastica, per esempio quelle per la spazzatura. Siringhe di grandi dimensioni, una per ogni partecipante. 2 differenti colori di vernice atossica diluita con acqua. Per maggiore sicurezza, si può anche dotare i partecipanti di occhiali di plastica e cuffie per la doccia. L’esercizio va eseguito all’aperto. Durata dell’esercizio Non c’è alcun limite di tempo; l’esercizio finisce quando tutti i giocatori di un gruppo sono stati eliminati dal gioco. Grandezza del gruppo L’esercizio è pensato per un grande gruppo. Il numero totale dei partecipanti deve essere pari. Dovrebbero essere coinvolte almeno 20 persone. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Indossare le buste di plastica protettive, gli occhiali e le cuffie. Dividersi in 2 gruppi con uguale numero di partecipanti. Ogni gruppo riempie una siringa con vernice e colore ad acqua di vostra scelta. Bisogna eliminare gli avversari colpendoli con la vernice colorata. Vince la squadra che per prima elimina tutti gli avversari. Realizzazione dell’esercizio L’esercizio può essere reso più difficile, per esempio indicando uno specifico punto sul corpo in cui l’avversario può essere colpito con la vernice, mettendo i partecipanti in coppie e chiedendo loro di eseguire esercizi insieme, o per esempio vietando di parlare. 48 www.rechance.eu 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): Dopo la conclusione, si deve discutere dell’esercizio con i partecipanti. Alcuni esempi per le domande: − È stato difficile attuare l’esercizio? Perchè? − Che cosa ha aiutato e cosa ha creato problemi nell’attuare l’esercizio? − What decided that you could / could not do exercises? − Quali delle tue istruzioni sono state utili per l’esecuzione dell’esercizio? Quali non lo sono state? − Qualcuno dei due gruppi ha sviluppato una strategia? − Era una strategia di squadra oppure ognuno aveva la propria? − Qual è stata la collaborazione nelle squadre? − C’era qualche leader? 49 www.rechance.eu COMPETIZIONE 1. Descrizione dell’esercizio Gruppo target Abilità comunicative Team building Per i giovani Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? L’esercizio può essere svolto sia al coperto che all’aperto. Durata dell’esercizio Durata: 30-60 minuti, in base alla dimensione del gruppo Grandezza del gruppo Gruppi da 5 a 20 persone Scopi − − È bene fornire carta e penna ai partecipanti. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Formare cinque gruppi. Un gruppo sarà la direzione, mentre gli altri quattro saranno gruppi di dipartimento. L’insegnante propone un gioco di ruolo agli studenti: La direzione dello sport club ha annunciato di essere disposta ad investire 10.000 € ad uno dei suoi dipartimenti quest’anno. Lo sport club ha quattro dipartimenti: palestra, tennis, calcio ed atletica. I rappresentanti sono stati invitati alla prossima riunione della direzione per spiegare se il loro reparto è interessato o meno, se merita, tale investimento. Realizzazione dell’esercizio Ciascun gruppo condivide le idee su argomenti convincenti e sviluppa una strategia per la prossima discussione con la direzione. Il gruppo di direzione sviluppa una lista di “criteri per il successo”. Con lo sviluppo dei concetti del gruppo, gli studenti dovrebbero integrare le loro esperienze e conoscenze personali. Inoltre, i gruppi di dipartimento sono chiamati ad eleggere i loro “rappresentanti”. Dopo tutto ciò, il gioco di ruolo può avere luogo. Agli studenti non direttamente coinvolti nella discussione è chiesto di assistere come osservatori. In seguito, il gruppo rifletterà sulla discussione ed analizzerà i criteri, chiedendo ai partecipanti di dare un feedback sui punti di forza e di debolezza degli argomenti, degli atteggiamenti ecc. degli altri gruppi, da svilupparsi sulla base di un “Regolamento per il feedback” fornito in precedenza dall’insegnante al gruppo 50 www.rechance.eu 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): Regolamento per il feedback: − Dare un feedback solo quando la persona è disponibile a riceverlo. − Il feedback dovrebbe essere il più dettagliato e concreto possibile. − Comunicare le vostre percezioni, ipotesi e sensazioni come tali. − Il feedback non serve per analizzare la persona, ma per esprimere la vostra impressione personale. Pertanto, formulate le frasi utilizzando la prima persona singolare. − Il feedback esprime impressioni soggettive, percezioni e suggerimenti costruttivi. − Questi non sono né corretti né sbagliati e non dovrebbero essere commentati. − Il feedback comprende anche le percezioni positive. − Il feedback può fare riferimento soltanto a comportamenti specifici e concreti – persone e percezioni cambiano in continuazione. Le generalizzazioni sono fuori luogo! − Si dovrebbe chiedere un feedback solo quando si è pronti a riceverlo. − Quando si riceve un feedback basta ascoltare. Non interrompete l’altra persona. − Considerate il feedback che avete ricevuto e vedete quali aspetti potete accettare ed applicare, che vi aiutano a svilupparvi. Non dovete giustificarvi, dal momento che il feedback è la percezione soggettiva di un’altra persona. Fonte: Progetto Golden Goal Plus http://www.golden-goal-plus.eu/ 51 www.rechance.eu LE MIE STRATEGIE DI SOPRAVVIVENZA 1. Descrizione dell’esercizio Scopi − Abilità comunicative − Teambuilding Gruppo target Per i giovani Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? L’esercizio va svolto al coperto Durata dell’esercizio Durata: 60 – 90 minuti Grandezza del gruppo Per singoli partecipanti Materiali necessari: vernici, carta, matite colorate, riviste, forbici, colla, ecc. tutto ciò che è necessario per fare disegni, pitture o album. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Si chiede ai partecipanti di fare un viaggio indietro nel tempo fino alla loro infanzia, quando hanno cominciato a sviluppare i loro interessi sportivi, ricordando gli sport in cui sono riusciti e quelli in cui no. Dopo una breve riflessione si chiedeloro di rispondere alle domande: Come hai affrontato i punti deboli? Quali erano le tue strategie di coping? Quali strategie usavi per evitare situazioni problematiche? − Cosa intendi quando dici “successo”? − Che tipo di successo è importante per te? − Che tipo di benefici ottieni da fallimenti e successi? − − − Successivamente preparano disegni, dipinti, album o qualsiasi altra cosa che mostra i loro pensieri. Realizzazione dell’esercizio Questo esercizio è progettato (anche) per aiutare gli studenti a migliorare la propria conoscenza di sé. I giovani a rischio non sono abituati né preparati a che venga loro chiesto cosa sentono ed a cosa aspirano o come hanno gestito il fallimento. Quindi una funzione importante è quella di dare lo la fiducia necessaria per articolare tali sentimenti. 52 www.rechance.eu 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): Dopo aver riflettuto autonomamente su tutto ciò, il gruppo dovrebbe mostrare i propri lavori e scambiarsi le esperienze. Fonte: progetto Golden Goal Plus http://www.golden-goal-plus.eu/ 53 www.rechance.eu TROVARE QUALCUNO CHED 1. Descrizione dell’esercizio Scopi − Abilità comunicative − Teambuilding Gruppo target Per i giovani Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Durata dell’esercizio L’esercizio può essere svolto sia al coperto che all’aperto. È bene fornire carta e penna ai partecipanti. Grandezza del gruppo Per gruppi da 5 a 20 persone Durata: 30 minuti (in base alla dimensione del gruppo) 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Il vostro compito sarà fare domande ad ogni membro del gruppo e trovare persone in grado di: Giocare a tennis, calcio, danzare, fare climbing, rafting, saltare per 10 minuti su una gamba sola, sciare, giocare a basket, a pallavolo, nuotare, ecc. Realizzazione dell’esercizio Questo esercizio è molto utile per rompere il ghiaccio e dovrebbe essere svolto all’inizio del workshop 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): I giovani dovrebbero avere l’opportunità di condividere con gli altri partecipanti quello che hanno scoperto durante lo svolgimento dell’esercizio. Fonte: progetto Golden Goal Plus http://www.golden-goal-plus.eu/ 54 www.rechance.eu UN FOGLIO D’ALLUMINIO 1. Descrizione dell’esercizio Scopi − Rompere il ghiaccio − Teambuilding − Risoluzione dei problemi − Abilità comunicative, ecc.. Ottimo esercizio, soprattutto per la sensazione di successo. Molti partecipanti possono avere la possibilità di scoprire i loro talenti nascosti. È anche un ottimo esercizio per facilitare la comprensione di idee astratte come culture, diversità, conflitto, cooperazione ecc. Gruppo target Buon esercizio per tutti: bambini, adolescenti, genitori, tutori, ecc. Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Fogli di alluminio per la cottura-. Durata dell’esercizio Il tempo necessario per eseguire gli esercizi dipende dall’istruttore. Dietro il titolo si nasconde un concetto facile da adattare ad ogni tipo di esigenza, piuttosto che una formazione specifica. L’idea è creare forme e modelli con fogli di alluminio per la cottura. Meno tempo si impiega, più diventa difficile l’esercizio. Il tempo minimo per eseguire l’esercizio è di circa 30 minuti, in base all’efficienza del gruppo/partecipante ed alla forma/modello da fare. Grandezza del gruppo Prima di tutto è necessario avere un foglio d’alluminio; un rotolo a persona dovrebbe essere sufficiente, ma dei rotoli extra potrebbero essere utili se la figura è particolarmente grande e complessa. L’esercizio può essere svolto all’interno o all’aperto. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Si chiede ai partecipanti di creare un modello che rappresenti il gruppo utilizzando un foglio d’alluminio. Si indica anche il tempo a disposizione per farlo. Realizzazione dell’esercizio Ci sono opportunità illimitate per inventare modelli e figure che è possibile creare da un foglio d’alluminio. Il modello che proponiamo di fare dipende dallo scopo dell’esercizio. Per esempio, per lo scopo di Teambuilding e 55 www.rechance.eu Risoluzione dei problemi, il docente può chiedere ai partecipanti di creare un ponte, un edificio molto noto, un albero, un modello rappresentante il gruppo, ecc. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): Dopo aver completato l’esercizio i risultati dovrebbero essere discussi e dovrebbe esserci una riflessione con i partecipanti. Alcuni suggerimenti per le domande: − L’esercizio è stato di difficile attuazione? Perché? − Parlaci del tuo modello o figura − Che cosa ha aiutato e cosa ha creato problemi nello svolgere l’esercizio? 56 www.rechance.eu LA RETE 1. Descrizione dell’esercizio Scopi Gruppo target − Rompere il ghiaccio − Teambuilding − Lavoro di gruppo e cooperazione Ottimo per studenti, alunni, genitori, ecc. Non dovrebbe essere eseguito all’inizio del workshop dal momento che richiede fiducia tra i partecipanti. Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? L’esercizio può essere svolto all’interno o all’aperto. La sua implementazione richiede una lunga corda e 2 pali/alberi per la creazione della rete. L’esercizio richiede un certo benessere fisico e forza. Nella tabella sottostante è riportato un esempio del modello di rete tra le colonne/alberi. Durata dell’esercizio Non dovrebbero esserci limiti di tempo per completare questo esercizio. Tuttavia, meno tempo si impiega, più difficile diventa l’esercizio. Grandezza del gruppo Il numero di persone impegnate in un esercizio dovrebbe essere lo stesso del numero di aperture nella rete, nel caso del modello presentato sono 8. L’esercizio può essere eseguito in un unico gruppo. Tuttavia, diventa sempre più avvincente quando c’è una rivalità tra due gruppi. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Si chiede ai partecipanti di stare tutti da un lato della rete. Il loro compito è quello di attraversare la rete, in modo tale che ogni persona passi attraverso un’apertura diversa della rete. Mentre si esegue l’esercizio, la corda non può essere toccata in nessun momento. Se qualcuno tocca la rete durante l’attraversamento, tutto il gruppo deve tornare al lato di partenza e ricominciare tutto da capo. Realizzazione dell’esercizio L’esercizio è difficile e può accadere che durante l’esercizio il gruppo, o uno dei suoi membri, si rifiuti di proseguire l’esercizio. L’insegnante deve essere preparato per questa eventualità 57 www.rechance.eu e sviluppare una soluzione per questa situazione. L’esercizio può essere facilitato, ad esempio cancellando il divieto di toccare la rete, oppure renderlo più difficile, ad esempio bendando gli occhi dei partecipanti. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): Dopo aver completato l’esercizio i risultati dovrebbero essere discussi con i partecipanti. Alcune domande possono essere poste: − L’esercizio è stato di difficile attuazione? Perché? − Che cosa ha aiutato e cosa ha creato problemi nello svolgere l’esercizio? − Che cosa si è deciso che potevi/non potevi fare nell’esercizio? − Ci sono stati momenti di crisi durante l’esercizio? − Cosa ha aiutato a superare la crisi? − Come è stata la collaborazione nelle squadre? Esempio del modello di rete tra le colonne/alberi Le cifre indicano lo spazio vuoto tra le corde. 1 5 3 7 8 4 6 2 58 www.rechance.eu LA GRONDAIA 1. Descrizione dell’esercizio Scopi − Rompere il ghiaccio, − Team building, − Lavoro di squadra e cooperazione, − Risoluzione dei problemi, abilità comunicative, ecc... Un ottimo esercizio per attivare il corpo intero, fornendo un sacco di risate e di gioia. Gruppo target È un buon esercizio per i giovani, i loro genitori, i tutori Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Pezzi di carta lunghi, larghi e di uguali dimensioni (circa 1x0,5 m nel caso di un adulto, meno per un bambino), 4 secchi o altri contenitori (2 pieni d’acqua) – 2 per ogni squadra, 2 tazzine - 1 per ogni squadra. L’attività dovrebbe essere effettuata all’aperto. Durata dell’esercizio Il tempo necessario a svolgere l’esercizio dipende dall’istruttore. Meno tempo si impiega, più diventa difficile l’esercizio. Il tempo minimo necessario per eseguire questo esercizio è circa 30 minuti, in base alla quantità di acqua nel secchio (più acqua c’è, più lungo diventa l’esercizio). Grandezza del gruppo L’esercizio è studiato per gruppi di grandi dimensioni. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Dividersi in due gruppi di egual numero. Ogni gruppo può nominare una o due persone che avrà il compito di versare l’acqua. Formare delle coppie all’interno del gruppo, che formeranno una file. Ogni coppia deve tenere insieme un pezzo di carta, stando in piedi di fronte in modo che i pezzi di carta tenuti tra le mani formino una “grondaia”. Alle due estremità della “grondaia” mettete i secchi. Le persone con le tazzine devono stare dalla parte con il secchio pieno. Il vostro compito è di trasferire l’acqua da un secchio all’altro nel minor tempo possibile, in modo da sprecarne la minor quantità possibile. Il secchio in cui l’acqua viene versata deve essere contrassegnato con un livello che deve essere raggiunto o superato. Se la squadra non 59 www.rechance.eu raggiunge quel livello è fuori dalla competizione. Realizzazione dell’esercizio L’esercizio può essere realizzato chiedendo di evitare di muoversi o proibendo per esempio di parlare. Tutto dipende da quali competenze sociali si vogliono enfatizzare. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): Dopo aver completato l’esercizio i risultati dovrebbero essere discussi con il gruppo. Alcune domande possono essere poste: − L’esercizio è stato di difficile attuazione? Perché? − Che cosa ha aiutato e cosa ha creato problemi nello svolgere l’esercizio? − Che cosa si è deciso che potevi/non potevi fare nell’esercizio? − Quali istruzioni sono state utili per l’esecuzione degli esercizi? Quali non lo sono state? − Qualcuno dei due gruppi ha sviluppato una strategia? − C’è stata una qualche strategia di squadra? − Qual è stata la collaborazione nelle squadre? − C’è stato un leader? − Come ti sei sentito nell’attuazione dei ruoli? 60 www.rechance.eu L’UOMO CIECO 1. Descrizione dell’esercizio Scopi − Rompere il ghiaccio, − Team building, − Lavoro di gruppo e cooperazione, − Capacità comunicative Gruppo target Buon esercizio per giovani, i loro genitori, i tutor Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? L’esercizio può essere svolto all’interno ed all’esterno. Per la sua realizzazione sono necessarie sciarpe per coprire gli occhi ed ostacoli mobili quali sedie, tavoli e panche. All’esterno ci saranno ostacoli del terreno naturale quali alberi, arbusti, lanterne, ecc. Durata dell’esercizio Il tempo per completare l’esercizio non dovrebbe essere limitato. Comunque, minore è il tempo, maggiore è la difficoltà dell’esercizio. Grandezza del gruppo Da 4 a 20 persone 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Scegliete tra voi una persona che verrà bendata. Realizzazione dell’esercizio È facile modificare l’esercizio. Il compito del gruppo è di guidare un “cieco” attraverso il percorso ad ostacoli soltanto con le parole. Non lo si può aiutare in altra maniera. Bisogna condurre il “cieco” nel minor tempo possibile dalla partenza all’arrivo, in modo tale che non si faccia male. Per esempio, chiedete al gruppo di scegliere il luogo, che inizierà con il percorso del “cieco” o con l’impostare la linea di partenza. Potete anche chiedere al gruppo di cambiare le regole, per esempio che ogni persona debba essere “cieca” 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): Dopo aver completato l’esercizio i risultati dovrebbero essere discussi e dovrebbe esserci una riflessione con i partecipanti. Alcuni suggerimenti per le domande: − L’esercizio è stato di difficile attuazione? Perché? − Che cosa ha aiutato e cosa ha creato problemi nello svolgere l’esercizio? 61 www.rechance.eu − Che cosa si è deciso che potevi/non potevi fare nell’esercizio? − Quali istruzioni sono state utili per l’esecuzione degli esercizi? Quali non lo sono state? − Come si è sentito il “cieco”? − Come si sono sentite le persone che hanno dato le istruzioni? 62 www.rechance.eu L’HULA-HOOP 1. Descrizione dell’esercizio Scopi • Rompere il ghiaccio, • Team building, • Lavoro di squadra e cooperazione, • Risoluzione dei problemi Un ottimo esercizio all’inizio della serie dedicata al team building ed alla risoluzione dei conflitti. Richiede ai partecipanti una fiducia di base e la cooperazione con gli altri. Allo stesso tempo è abbastanza semplice da realizzare e dà la sensazione del successo. Gruppo target Buon esercizio per tutti: bambini, adolescenti, genitori, tutor Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Per completare l’esercizio è necessario almeno un hulahoop, ma potrebbero essere di più. Più alto è il numero delle persone, più hula-hoop saranno necessari. Allo stesso tempo, maggiore è il numero di hula-hoop, più difficile diventa l’esercizio. L’esercizio può essere svolto all’interno o all’aperto. Durata dell’esercizio Il tempo necessario per svolgere l’esercizio dipende dall’istruttore. Minore è il tempo, più diventa difficile l’esercizio. Il tempo minimo necessario per svolgere l’esercizio è di circa 1015 minuti, in base all’efficienza del gruppo. Non c’è però bisogno di introdurre un limite di tempo. Grandezza del gruppo Devono esserci almeno 10 persone per giocare. Se ci sono più persone coinvolte nell’esercizio, il gruppo può essere suddiviso in due sottogruppi. Questo aggiunge anche elementi di competizione e corsa. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti I partecipanti devono mettersi in cerchio e tenersi per mano. L’istruttore inserisce l’hula-hoop in un punto del cerchio che si è formato e i partecipanti, assicurandosi che non vi sia alcuna interruzione nel cerchio delle mani, devono far girare l’hula-hoop nel cerchio formato. È importante che durante l’esercizio i partecipanti lascino le mani e mantengano il cerchio. L’esercizio finisce quando l’hula-hoop termina il giro. Se il 63 www.rechance.eu cerchio viene interrotto, i partecipanti devono ricominciare dall’inizio. Realizzazione dell’esercizio L’esercizio diventa più interessante se i partecipanti hanno più hula-hoop con cui giocare. È anche possibile bendare i partecipanti, impedirgli di parlare oppure attivare l’elemento della competizione inserendo un secondo gruppo. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): Dopo aver completato l’esercizio i risultati dovrebbero essere discussi e dovrebbe esserci una riflessione con i partecipanti. Alcuni suggerimenti per le domande: − − L’esercizio è stato di difficile attuazione? Perché? Che cosa ha aiutato e cosa ha creato problemi nello svolgere l’esercizio? 64 www.rechance.eu UN FOGLIO DI CARTA 1. Descrizione dell’esercizio Scopi − − − − Rompere il ghiaccio, Team building, Risoluzione dei problemi, Pensiero creativo Gruppo target Buon esercizio per tutti: bambini, adolescenti, genitori, tutor Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Fogli di carta (formato A4) – un foglio per ogni partecipante. L’esercizio può essere svolto all’interno ed all’esterno. Durata dell’esercizio Il tempo per completare l’esercizio non dovrebbe essere limitato. Comunque, minore è il tempo, maggiore è la difficoltà dell’esercizio. Grandezza del gruppo Senza limiti 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Ciascun partecipante prende un foglio di carta. Il loro compito è passare attraverso questo foglio di carta. Non si può andare sotto o sopra questo pezzo di carta. Non si può passare attraverso due pezzi di questo foglio. Bisogna attraversare il foglio di carta. Realizzazione dell’esercizio I partecipanti devono cercare di risolvere il problema individualmente. Quando molte persone hanno trovato una soluzione i partecipanti possono condividere le idee. Soluzione: Il foglio di carta deve essere piegato. Dopo di che l’istruttore deve tagliare i bordi alternativamente (una volta da una parte ed una volta dall’altra). È molto importante non tagliare il foglio completamente, lasciando 1-2 cm non tagliati. Successivamente il lato del foglio deve essere tagliato tenendo in conto che il primo e l’ultimo taglio fatti sui bordi del foglio devono essere omessi. Dopo la scomposizione abbiamo un grande cerchio fatto di carta ed anche una persona adulta può attraversare il foglio di carta. Si veda anche l’immagine qui sotto. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): Dopo aver completato l’esercizio i risultati dovrebbero essere discussi e dovrebbe esserci una riflessione con i partecipanti. Alcuni suggerimenti per le domande: 65 www.rechance.eu − − − − Cosa è stato sorprendente in questo esercizio? Hai imparato qualcosa realizzando questo esercizio? L’esercizio ha cambiato il modo in cui percepisce la situazione? Che cosa ha aiutato e cosa ha creato problemi nello svolgere l’esercizio? 66 www.rechance.eu DAL LATO SBAGLIATO 1. Descrizione dell’esercizio Scopi − − − − − − Cooperazione Lavoro di squadra Comunicazione Sviluppare risposte a nuovi problemi Usare la creatività per risolvere i problemi Divertimento Gruppo target Tutti i possibili gruppi target Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Durata dell’esercizio Materiale: vecchie tovaglie, coperte o federe Grandezza del gruppo Si può svolgere con grandi e piccoli gruppi 5 – 10 minuti 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Tutti i partecipanti si mettono in piedi sulla coperta. Ora girare bisogna girare la coperta sull’altro lato. A nessuno è permesso toccare il pavimento. Realizzazione dell’esercizio L’intero gruppo è in piedi su una tovaglia o su una coperta. Ogni membro del gruppo deve essere in grado di stare su di essa con entrambi i piedi. Obiettivo: La coperta deve essere capovolta senza che nessuno tocchi il suolo. Varietà: 2 o più gruppi risolvono il problema allo stesso tempo 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): Dopo aver completato l’esercizio i risultati dovrebbero essere discussi e dovrebbe esserci una riflessione con i partecipanti. Alcuni suggerimenti per le domande: − Chi ha preso il comando? Quando hanno cominciato a scorrere le idee? − Come hanno agito i membri del gruppo per risolvere il problema? C’era la sensazione di essere bloccati? Il gruppo come ha trovato la soluzione? È stato facile o difficile? Perché? − − 67 www.rechance.eu CHIRURGIA DELLE BANANE 1. Descrizione dell’esercizio Gruppo target Cooperazione Lavoro di squadra Comunicazione Sviluppare risposte a nuovi problemi Usare la creatività per risolvere i problemi Sperimentare che le cose possono rompersi; ad esempio l’amicizia o l’autostima, a volte queste cose non possono più essere riparate completamente − Iniziare una discussione Tutti i possibili gruppi target Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Durata dell’esercizio Banane, ago e filo, nastro adesivo, un coltello, un tagliere su cui tagliare Grandezza del gruppo È possibile eseguirlo con gruppi grandi e piccoli, massimo 4 persone per banana Scopi − − − − − − 10 – 20 minuti 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Ogni gruppo riceve una banana. La taglia in due pezzi e poi cerca di ripararla con gli attrezzi consegnati, nel miglior modo possibile. Realizzazione dell’esercizio Ogni gruppo di giocatori riceve una banana (massimo 4 persone per squadra). Il compito è tagliare la banana in due pezzi. Successivamente ogni gruppo riceve ago e filo e, eventualmente, del nastro adesivo. L’obiettivo è di eseguire un intervento chirurgico per riparare la banana nel miglior modo possibile. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): Questo esercizio rappresenta un approccio interessante per affrontare la questione “le cose si possono rompere – io posso rompere le cose”. Le questioni riguardanti la distruzione dell’autostima di qualcuno o di un’amicizia vengono introdotte in maniera nuova. L’esperienza di non essere in grado di riparare completamente le cose è simboleggiata dalla distruzione della banana. Questo gioco è stato svolto in preparazione di un compito di Citybound in città in cui i partecipanti dovevano comportarsi in maniera corretta e rispettosa per avere persone che interagissero con loro. È stata anche introdotta l’idea del “non lasciare tracce” nello spazio pubblico. 68 www.rechance.eu UN NINJA 1. Descrizione dell’esercizio Scopi − − − − − − − Cooperazione Lavoro di squadra Comunicazione non verbale Sviluppare risposte a nuovi problemi Usare la creatività per risolvere i problemi Una percezione nuova e differente del corpo Confini Gruppo target Tutti i possibili gruppi target Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Durata dell’esercizio 5 mollette da bucato, un tubo galleggiante, una benda Grandezza del gruppo È possibile eseguirlo con gruppi grandi e piccoli 10 – 20 minuti 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Il Ninja viene bendato. Deve proteggere le sue mollette da bucato con il tubo galleggiante. Gli altri devono prendere le mollette senza essere colpiti. Realizzazione dell’esercizio Il gruppo forma un grande cerchio. Il “Ninja” bendato sta nel mezzo, nelle sue mani c’è il tubo galleggiante (conosciuto anche come tronco d’acqua o woggle). Sui vestiti del Ninja ci sono 5 mollette che questi deve proteggere agitando il tubo galleggiante. Il leader dell’attività indica una persona del cerchio cui è permesso cercare di rubare una molletta senza essere colpito dal Ninja. L’obiettivo è rubare tutte le mollette al Ninja. Il Ninja deve essere cambiato dopo 5 minuti, dato che può essere molto faticoso stare in mezzo. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): Possibili domande per i partecipanti: 69 www.rechance.eu − − − − − La comunicazione non verbale in un gruppo – come ti sei sentito? Come si è sentito il Ninja? Come è stato proteggerti senza essere in grado di vedere? Come è stata la comunicazione nel gruppo di lavoro? Su cosa si è concentrata l’attenzione? Il corpo si sentiva in maniera diversa non riuscendo a vedere o comunicare verbalmente? Questo gioco è stato utilizzato in preparazione di un compito di Citybound in città. I partecipanti dovrebbero realizzare quanto è importante la comunicazione non verbale in un gruppo. 70 www.rechance.eu NASCONDINO 1. Descrizione dell’esercizio Scopi − − − − − − Identità culturale Rompere il ghiaccio Team building, Comunicazione Leadership, empatia, Riconoscimento e valorizzazione degli altri. Gruppo target Giovani Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Durata dell’esercizio L’esercizio viene realizzato all’aperto in uno spazio con elementi per nascondersi come alberi, buche, ecc. Grandezza del gruppo Da 4 a 20 persone Il tempo per completare l’esercizio non dovrebbe essere limitato. Comunque, minore è il tempo, maggiore è la difficoltà dell’esercizio. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Scegliere una persona che sarà il cercatore, mentre gli altri dovranno nascondersi nell’ambiente. Il cercatore conta fino ad un numero che è stato deciso prima che cominciasse il gioco. Una volta che il cercatore raggiunge quel numero, comincia a cercare i giocatori che si sono nascosti. Realizzazione dell’esercizio Il cercatore deve trovare i partecipanti. Quelli che sono nascosti devono fare una corsa per la “casa base”, che è il punto di riferimento dove il cercatore ha fatto la conta. Toccare l’area base prima del cercatore mette al sicuro coloro che si erano nascosti. Se il cercatore trova qualcuno, prima che questi riesca a toccare la base, deve gridare ad alta voce e ripetutamente “Tana!”. Il primo partecipante trovato dal cercatore diventa il nuovo cercatore; l’ultimo partecipante nascosto che riesce a toccare la casa base prima del cercatore libera tutti, costringendo il vecchio cercatore a ripetere il gioco. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): Possibili domande per i partecipanti: − La comunicazione non verbale in un gruppo – come ti sei sentito? 71 www.rechance.eu − − − Come si è sentito il Cercatore? Come è stato proteggerti in modo da non essere visto? Come è stata la comunicazione nel gruppo di lavoro? Su cosa si è concentrata l’attenzione? 72 www.rechance.eu GIOCHI TRADIZIONALI: CORSA CON I SACCHI 1. Descrizione dell’esercizio Gruppo target Le competenze da sviluppare sono: − interculturalità, identità culturale, rompere il ghiaccio, team building, comunicazione, leadership, empatia, spiritualità, tolleranza, riconoscimento dell’altro. Giovani Tecnica Giochi Attrezzatura Cosa ci serve per svolgere l’esercizio? Che cosa fare: − Svolgere l’esercizio all’esterno in uno spazio aperto, su un terreno livellato ma non pavimentato Cosa preparare: − Sacchi di iuta. − Marcatori per tracciare le linee di partenza ed arrivo. La durata dell’esercizio dipende dalla distanza da percorrere, di solito un massimo di 50 metri. Scopi Durata dell’esercizio Grandezza del gruppo Il numero dei partecipanti è illimitato. Il gioco può anche essere fatto in tre e, in questo caso, il numero dei partecipanti deve essere un multiplo di 3. 2. Elaborazione Istruzioni per i partecipanti Il gioco si può svolgere individualmente ed in squadre. I partecipanti si posizionano sulla linea di partenza ed infilano il sacco fino alla vita. Successivamente, i giocatori si siedono in circolo in uno spazio aperto per una breve riflessione su quanto fatto. Realizzazione dell’esercizio Il percorso è determinato dalla giuria. L’obiettivo è percorrere la distanza prestabilita il più velocemente possibile, saltando infilati nel sacco e reggendolo con le mani. Il giocatore che esce dal sacco durante la corsa verrà squalificato. Il primo che attraversa la linea di arrivo vince. Se i partecipanti giocano in squadre, la squadra che ottiene più punti, come risultato della somma dei suoi componenti, vince. 3. Conclusioni (come utilizzare i risultati): L’esercizio contribuisce a valorizzare l’eredità e la diversità culturale e induce competenze di base della cooperazione, come: 73 www.rechance.eu − − − − − − − Il valore del rispetto e la sua pratica con gli altri Promuovere gli obiettivi comuni ai membri della squadra coinvolti nella competizione Lavorare in armonia con gli altri, aggiornando gli obiettivi della squadra e integrando quelli individuali Proteggere il gruppo e i compagni dagli avversari e dai pericoli Incoraggiare ed evocare i punti di forza per sviluppare un potenziale maggiore da ognuno Coltivare una profonda sensibilità alla leadership per raggiungere gli obiettivi di squadra Promuovere la gioia per gli altri membri della squadra. I giochi divertono, sviluppano l’attenzione, l’osservazione, l’immaginazione e la capacità di risolvere problemi. Inoltre, l’attuazione nel gruppo ha un ruolo importante per la socializzazione, permettendo esercizi di osservazione per stabilire le regole e per lavorare insieme per un obiettivo comune. Il miglioramento delle capacità cooperative è importante in tutti gli aspetti della vita attiva e si riflette positivamente sulla soddisfazione di sé e sulla socializzazione in gruppo, in famiglia, nelle istituzioni ed in tutti i livelli della comunità. L’indagine di autovalutazione verrà utilizzata per il riorientamento e la ripetizione dell’esercizio e come elemento di valutazione e consulenza per il singolo partecipante. 74 www.rechance.eu 5) VALUTAZIONE Metodi di osservazione ed esame delle competenze sociali Al fine di sviluppare le competenze sociali in maniera sistematica e per osservare e valutare i progressi dei partecipanti ai corsi di formazione sulle competenze sociali in maniera mirata e metodica possono essere utilizzati diversi metodi. Durante la formazione e lo sviluppo delle competenze sociali è vitale l’uso di metodi di osservazione e valutazione di questi processi di sviluppo. Sulla base dell’elaborazione scientifica e della grande esperienza dei partner del progetto con i loro rispettivi gruppi target, sono stati determinati i seguenti criteri per la selezione dei metodi per un processo di valutazione: − − − − − Utilizzo di metodi di attivazione e motivazione per garantire lo sviluppo delle competenze Scelta e utilizzo di vari metodi che siano praticabili, aperti e facili da stabilire Garanzia che i prodotti sviluppati siano utilizzabili per varie impostazioni nella formazione professionale e nell’istruzione superiore Utilizzo di metodi che monitorino lo sviluppo personale e sociale dei partecipanti Scelta di metodi appropriati per la documentazione del processo Dato che il metodo di monitoraggio del comportamento è una procedura consolidata per la misurazione delle competenze sociali, sono stati scelti ed implementati vari metodi basati su questo approccio. Il monitoraggio del comportamento è basato sull’osservazione del comportamento (sociale) in diverse situazioni (sociali), il che significa osservazioni ripetute combinate con impostazioni differenti (discussioni di gruppo, giochi di ruolo, ecc.). Inizialmente le competenze che vanno osservate devono essere chiare, insieme a una definizione di come osservare e descrivere il comportamento dei partecipanti. Questo è necessario anche per interpretare i fatti osservati. I questionari per una (auto) valutazione sono strumenti molto utili in relazione a questo problema. Una base importante per l’utilizzo dei metodi di formazione è la creazione di indicatori di valutazione. I diversi metodi di prova sono basati su indicatori standardizzati sviluppati dal partenariato del progetto. Il loro scopo è di chiarire il concetto di competenze sociali per i partecipanti e di essere in grado di monitorare e interpretare il comportamento legato alle varie competenze sociali dei, ed insieme ai, rispettivi gruppi target. La riflessione come metodo trasversale La riflessione è un modo di pensare sistematico, concentrandosi sull’obiettivo di acquisire conoscenze circa un processo o su se stessi, necessarie per prendere delle decisioni o mettere in pratica delle azioni. Pertanto, la riflessione è una parte centrale e necessaria per ogni opera educativa e per ogni singola azione. Alcune domande utili allo scopo sono tra le seguenti: − − − Chi sono? Cosa sono in grado di fare? Che cosa mi aspetto? 75 www.rechance.eu − − − − − − Dove sono al momento? Come mi sono comportato? Mi sono comportato correttamente? Mi sono occupato degli altri? Ero pronto al compromesso? Cosa devo imparare da ciò? La riflessione come metodo è essenzialmente un modo di pensare, di monitorare gli obiettivi, di pianificare, implementare e confrontare i piani con i risultati mentre, allo stesso tempo, si guarda all’interno del processo. Lo sviluppo di nuove conoscenze, abilità ed attitudini attraverso la riflessione è la questione centrale. Il metodo riflessione su se stessi è da considerare come un processo costante. La riflessione su se stessi è un processo costante di apprendimento che sta alla base di ogni sviluppo personale. Perché se una persona non sa quello che può o non può fare bene o perché è brava nel fare qualcosa, questa persona non può costruire i suoi punti di forza. La riflessione personale comporta mettere in discussione i propri punti di vista e le proprie azioni; è l’unico modo per sviluppare un’auto percezione fondata e per gestire e valutare i propri punti di forza. L’auto riflessione può essere fissata durante il corso tramite questionari che si riferiscano a compiti specifici. (Allegato: Commentate il vostro compito). Con il metodo dei portfolio è possibile documentare il processo in una serie di risultati, nonché mostrare le abilità specifiche e i punti di forza di una persona. (Allegato: Portfolio). Metodi per misurare le competenze sociali Misurazione delle competenze sociali Ci sono diversi modi per identificare le competenze sociali. Kanning (2003: 26) sistematizza i diversi approcci sulla base della distinzione tra le competenze sociali e i comportamenti socialmente competenti. (1) Un approccio consiste nel tentativo di misurare direttamente le competenze sociali utilizzando test di preformance cognitiva. Questo approccio è eccessivamente semplicistico, in quanto solo le competenze sociali cognitive possono essere misurate. Gli altri approcci provano a trarre conclusioni sulle competenze sociali dal comportamento sociale. (2) Osservando il comportamento sociale visibile, viene fatto il tentativo di trarre conclusioni circa le competenze sociali di base. (3) Allo stesso modo, a proposito della descrizione del comportamento, le competenze sociali vengono rese misurabili sulla base di una descrizione (retrospettiva) di se stessi oppure di una descrizione effettuata da altri. I test di performance cognitiva Utilizzando i test di performance cognitiva, possono essere identificati solo quegli aspetti delle competenze sociali che costituiscono una base cognitiva di comportamenti socialmente competenti. In conformità con l’idea fondamentale dei test di performance, viene richiesto di dare la risposta “oggettivamente” corretta ad una domanda. Si presume che il livello personale di comportamenti socialmente competenti dipende dei risultati del test (Kanning 2003). Quando si misura l’intelligenza sociale, un altro problema è che risulta difficile stabilire una linea di 76 www.rechance.eu confine tra intelligenza sociale ed intelligenza accademica, scoprendo che le relazioni tra l’intelligenza sociale e i comportamenti socialmente competenti (osservati) possono appena, o per nulla, essere dimostrati (Kihlstrom/Cantor 2002, Kanning 2003). Di conseguenza, i test per determinare l’intelligenza sociale sembrano essere solo parzialmente efficaci per misurare le competenze sociali. Monitoraggio del comportamento Tramite i mezzi di monitoraggio del comportamento nelle interazioni sociali viene fatto un tentativo per trarre indirettamente delle conclusioni circa le competenze sociali individuali. In questo contesto, è di estrema importanza monitorare il comportamento di una persona in diverse circostanze, dal momento che la qualità dei comportamenti sociali non dipende solo dalla qualità delle competenze sociali, bensì anche da fattori legati alla situazione specifica. Solo un monitoraggio ripetuto permette di trarre conclusioni sulle competenze sociali come disposizione comportamentale. Il termine di monitoraggio del comportamento comprende una varietà di metodi. Sostanzialmente, si può distinguere tra l’automonitoraggio ed il monitoraggio effettuato da altri. L’auto-monitoraggio viene spesso usato nel lavoro di psicologia clinica al fine di migliorare l’auto-riflessione dell’individuo. Il monitoraggio da parte di altri viene effettuato in ambienti artificiali (giochi di ruolo, presentazioni, discorsi improvvisati, discussioni ed esercitazioni di gruppo). Bisogna determinare in anticipo quali siano le competenze che si prevede di monitorare. Per assicurare il più alto grado possibile di obiettività bisogna scegliere uno schema di codifica (per esempio, deve essere definito in che modo deve essere interpretato il comportamento mostrato). (Kanning 2002: 41-46) Il cosiddetto centro di valutazione è una specifica forma di monitoraggio del comportamento, in cui osservazioni che riguardano competenze differenti vengono fatte in contesti differenti (come attività di gruppo, discussioni di gruppo, presentazioni). Spesso, nel contesto di un centro di valutazione, vengono utilizzate anche altre procedure, come ad esempio i test di performance cognitiva. Tutto ciò rende il centro di valutazione la procedura più costosa, ma anche la più completa, per la misurazione della competenza sociale. (Kanning 2002: 55-64) Descrizioni del comportamento La descrizione del comportamento è una procedura per la misurazione indiretta delle competenze sociali. Si tratta di un tentativo di trarre conclusioni sulle competenze sociali di una persona sulla base del comportamento mostrato in passato. Può essere fatta una distinzione tra l’auto monitoraggio e il monitoraggio effettuato da altri (ad esempio genitori, amici,). Vengono spesso utilizzati questionari standardizzati (ad esempio questionari volti a determinare i tratti della personalità). Tra le procedure presentate, il monitoraggio del comportamento risulta essere quella che meglio si adatta alla misurazione della competenza sociale (Kanning 2003, Keating 1978), dal momento che le competenze sociali si manifestano nel comportamento socialmente competente (Rychen/Salganik 2003). Considerando che la validità della misurazione nei test di performance cognitiva è discutibile (il rapporto tra i risultati del test e il comportamento sociale è limitata o inesistente, cfr. Kihlstrom/Cantor 2002, Kanning 2003), che pretendono di determinare direttamente le competenze sociali, le descrizioni del comportamento pongono il problema per cui 77 www.rechance.eu il comportamento descritto appartiene al passato, che in parte richiede un’enorme sforzo di memoria da parte di coloro che rispondono. Tutto ciò implica la presenza di ritenzione selettiva, così come di errori di misurazione dovuti ai pregiudizi sulla desiderabilità sociale. Analogamente al centro di valutazione, una combinazione di differenti metodi per la raccolta dati porta ai risultati desiderati. Per fare un esempio, durante i corsi di formazione del comportamento non vengono usate solo differenti procedure per il monitoraggio del comportamento, ma anche questionari sul comportamento sociale per l’auto descrizione o la descrizione effettuata da terzi (Kanning 2003). Anche Jugert et al (2007: 16) asserisce che un approccio multimodale che attinga da diverse procedure di raccolta dati è particolarmente adatto per la misurazione delle competenze sociali. Valutazione individuale In una valutazione individuale è importante capire come i partecipanti giudichino e valutino la loro situazione di vita in quel momento ed anche le loro potenzialità. Sulla base di tale indagine è anche indispensabile trattare le aree di interesse dei partecipanti, in modo da poterli favorire nel processo di formazione. 1. Intervista guidata Lo scopo del metodo dell’intervista guidata è di conoscere le esigenze dei partecipanti e quindi usare questi risultati come base per lo sviluppo e l’implementazione del processo formativo. Il fulcro è sapere di cosa ha esattamente bisogno la persona al momento – qualcosa di simile ad una valutazione dei bisogni. (Allegato: Strumenti di valutazione) L’intervista guidata dovrebbe aver luogo, se possibile, in un faccia a faccia in un ambiente rilassato. Per garantire la concentrazione necessaria per la situazione dell’intervista, le domande vengono poste ai partecipanti tramite un questionario precedentemente preparato e vengono documentate per iscritto. Le domande che vengono utilizzate in un’intervista guidata si basano sulle seguenti considerazioni: − − − − − Di cosa ha bisogno l’individuo? Quale è a posizione della persona al momento? Che tipo di competenze sociali possiede l’individuo? Quale è l’obiettivo su cui questa persona deve lavorare? Che professione questa persona vorrebbe svolgere? Ossia, quale è il “lavoro dei miei sogni”? I risultati di tale indagine sono la base per la strutturazione del progetto, come le sequenze del corso di formazione, le sue unità, ecc_ L’intervista faccia a faccia con l’utilizzo di un questionario preparato è un metodo che viene comunemente utilizzato nell’educazione e nella formazione professionale. È inoltre un metodo interessante per tutte quelle istituzioni che sono interessate allo sviluppo di prodotti per specifici gruppi target fondandosi sui prerequisiti individuali e sui bisogni dei partecipanti. 78 www.rechance.eu Per ogni partecipante l’intervistatore deve preparare un questionario in cui vengono documentate le risposte degli intervistati. Utilizzando questo metodo il corso di formazione può essere strutturato insieme ai partecipanti e basato sui loro bisogni individuali. Interviste guidate ben strutturate rappresentano una buona base e delle linee guida per l’auto riflessione, nonché per concentrarsi sui prerequisiti dei partecipanti e sul loro sviluppo, così come per documentare i progressi individuali nello sviluppo delle competenze. 2. Questionario per l’autovalutazione Un questionario di autovalutazione è una forma di caratterizzazione. I partecipanti devono descrivere sé stessi brevemente, capire e valutare le loro abilità – è un’autovalutazione auto riflessiva. Per la compilazione del questionario è importante che ci sia un ambiente tranquillo e rilassato. È inoltre di vitale importanza fare in modo che sia tempo sufficiente per rispondere alle domande, perché ce ne sono alcune per le quali bisogna pensare per un periodo di tempo più lungo. Ci deve sempre essere qualcuno per rispondere alle domande che possono sorgere ai partecipanti. Le domande per il questionario devono essere scelte per gli specifici gruppi target. Le seguenti domande sono adeguate ai bisogni di un partecipante di quindici anni, qualora ne richiediate un’autovalutazione delle sue capacità comunicative e nel lavoro di gruppo. “Ho convinto con buoni argomenti i miei genitori a farmi aumentare la paghetta!” “Lavorando in gruppo per un progetto, uno dei miei compagni di classe ha portato alcuni nuovi suggerimenti ed idee che all’inizio non ho fatto mie. Sono stato convinto dalle argomentazioni ed ho rinunciato all’attuazione dei miei suggerimenti.” Criteri quali la comprensibilità delle domande e la loro rilevanza per i partecipanti sono molto importanti per lo sviluppo dei questionari. La varietà di questionari utilizzati e la possibilità di concentrare le domande sui bisogni individuali sono le ragioni principali per cui questi vengono ampiamente utilizzati nelle situazioni in cui si vuole un’autovalutazione. Lo sviluppo, progettazione e realizzazione dei questionari per l’autovalutazione permettono di utilizzare domande in relazione ai compiti previsti, oppure all’educazione e la formazione professionale, o agli indicatori di valutazione, o ancora alle attività outdoor di bambini ed adolescenti. Per esempio, si può facilmente combinare l’autovalutazione per l’orientamento spaziale con un progetto outdoor chiamato “City Rally”. “Sono in una città straniera e devo usare una mappa della città per trovare la strada giusta.” (Allegato: Strumenti di valutazione: Autovalutazione) Questo questionario, sviluppato per l’autovalutazione sulle competenze sociali per i giovani, utilizza una scala su cui i partecipanti devono valutare le proprie abilità. Questa autovalutazione deve essere utilizzata dagli insegnanti per parlare dettagliatamente dell’argomento. Può essere visto come un punto di partenza del processo di sviluppo. Non dovrebbe mai rimanere isolato, senza una riflessione con 79 www.rechance.eu un insegnante/consulente. I questionari di autovalutazione possono anche essere utilizzati per la valutazione delle proprie motivazioni. Nell’allegato potete trovare altri questionari dove insegnanti ed allievi combinano i loro punti di vista. In questo modo l’autovalutazione e la valutazione da parte di altri possono essere documentate parallelamente e facilmente confrontate. Metodi per la valutazione di gruppo Per le attività di gruppo, per gli esercizi, per accettare le sfide e le differenti unità formative, dove è possibile usare un apprendimento aperto e orientato all’azione, è meglio utilizzare diversi metodi per le attività di valutazione di gruppo. Osservazione da parte dei formatori L’osservazione da parte di altri è un metodo che si concentra sulla descrizione di una situazione e sul comportamento delle persone in quella specifica situazione. Questo processo si basa su esercizi appositamente creati in relazione all’osservazione da parte dei formatori. (Allegato: Strumenti di valutazione: Osservazione da parte dei formatori / docenti) Nella valutazione di gruppo, vengono impostate alcune sfide, come “L’ora dell’autografo” o “Costruire una torre di carta” e molte altre. (Allegato: Strumenti di valutazione: Esempi di esercizi) Le sfide si basano su differenti strutture. Può essere utilizzata un’impostazione fissa oppure progettata insieme al gruppo. In base al compito da svolgere il gruppo viene suddiviso in sottogruppi più piccoli, ma è anche possibile affrontare le sfide individualmente. Prima di iniziare gli esercizi è importante che i formatori/insegnanti acquisiscano familiarità con gli esercizi stessi e che abbiano tutti gli strumenti di cui i partecipanti hanno bisogno per risolvere l’esercizio. Prima di ogni esercizio è anche importante chiedere ai partecipanti se hanno compreso il loro compito e controllarne l’effettiva comprensione. Durante i diversi esercizi per la valutazione di gruppo, è compito degli osservatori prendersi cura dell’interazione tra i partecipanti. Per comprendere e confrontare in maniera corretta i risultati è necessario avere un report per ogni singola persona oggetto della valutazione di gruppo, in un questionario strutturato secondo criteri stabiliti. Il numero degli osservatori deve essere commisurato al numero dei partecipanti. I criteri usati in un questionario dell’osservatore possono avere molti aspetti diversi, ma devono essere adattati individualmente per specifici gruppi target e per i principali obiettivi dell’osservazione. Criteri dell’osservazione in merito alle competenze sociali: − − − − − − Il partecipante accetta il suo ruolo? Il partecipante mostra un comportamento cooperativo? Vuole essere il leader nella gestione delle sfide? Entra in interazione con gli altri membri del gruppo? Può immaginare di essere un altro membro del gruppo? Mostra un comportamento empatico? 80 www.rechance.eu − − − Come si può valutare il comportamento comunicativo? Come gestisce la pressione dei tempi ristretti? Può essere convincente con le argomentazioni? Auto-osservazione L’auto-osservazione è un metodo basilare e una procedura normale nella vita quotidiana, ma si utilizza anche nella pratica educativa (cfr. Kleber, E., 1992, S.199). La base per l’auto-osservazione o l’introspezione è la consapevolezza di sé. Questo significa che un persona osserva il proprio comportamento, i propri sentimenti e i propri pensieri in determinate situazioni per un certo periodo di tempo, li comprende e si concentra su di essi (cfr. Kleber,E., 1992, S.199ff). I questionari preparati, che vengono utilizzati per compiti particolari, sono uno strumento perfetto per l’autoosservazione. (Allegato: Strumenti di valutazione: Commenta il tuo compito) Per il processo corrente vorremmo menzionare le varie possibilità nell’utilizzo dei portfolio. Questi rappresentano una possibilità, per i partecipanti, per documentare le loro esperienze con l’auto-osservazione per un periodo di tempo più lungo. (Confrontare: C-Portfolio). Implementare il processo di auto-osservazione nella formazione significa organizzare un’impostazione adeguata per la documentazione, in cui l’attenzione è concentrata sulla persona stessa. Un adeguato periodo di tempo nel processo di esercizi, giochi e sequenze di formazione è benefico per l’auto-attenzione. Obiettivi dell’auto-osservazione: − − − − − Riconoscimento, integrazione e valutazione dei propri comportamenti e delle proprie esperienze Trarre conclusioni dal comportamento e dall’esperienza Confronto con gli altri Possibilità di cambiare il proprio comportamento Imparare ad esprimere le emozioni con le parole Portfolio Un portfolio è utile per la pianificazione, la descrizione, la documentazione e l’autoriflessione riguardo le esperienze personali. Uno degli aspetti principali nell’applicabilità del portfolio è il riportare l’auto-riflessione combinata con un feedback esterno attraverso insegnanti e compagni. Le competenze e le esperienze che hanno acquisito vengono documentate individualmente dai partecipanti. Valutare le proprie esperienze e prendersi la responsabilità delle proprie azioni sono passi importanti per l’aumento dell’auto-determinazione e strettamente connesse agli obiettivi di ampliamento delle competenze sociali. Secondo Elsholz (Elsholz 2010, S. 9) il metodo del portfolio è definito come uno strumento per sviluppare l’apprendimento auto-determinato. Inoltre il metodo del portfolio è determinato attraverso la sua apertura ed il suo non essere dedicato ad uno scopo specifico, divenendo quindi ideale per il processo di orientamento. (Elsholz 2010,9f). 81 www.rechance.eu Per un periodo di tempo più lungo, ad esempio nel corso di un progetto, i partecipanti sono incoraggiati a riportare le loro esperienze di apprendimento individuali guidate da criteri didattici e a segnalare lo sviluppo del processo. (Allegato: Strumenti di valutazione: Portfolio: Diario di progetto). Possibili domande da raccogliere in un portfolio: − Perché per me è stato facile/difficile svolgere questo compito? − Cosa ho imparato svolgendo questo compito? − Che cosa è utilizzabile per la mia vita quotidiana, ad esempio di cosa posso aver bisogno al di fuori del corso di formazione? − Cosa mi dice il risultato riguardo le mie abilità e i miei punti di forza? − Che possibilità ci sono per migliorare le abilità specifiche? Obiettivi dell’utilizzo del metodo “Portfolio”: 1. Rendere chiari ed osservabili le capacità, i punti di forza e le possibilità di sviluppo individuali 2. Valutare, giudicare ed interpretare la propria performance ed il proprio successo 3. Stabilire una connessione tra le proprie abilità e le proprie esigenze in specifici settori della vita (orientamento professionale, educazione e formazione, attività outdoor, ecc_) 4. Oggettivazione dell’auto-determinazione basata sui risultati e sui feedback degli insegnanti 5. Incoraggiare i partecipanti a realizzare le proprie abilità, svilupparle e, se necessario, colmare le lacune 6. Dare suggerimenti per trattare ulteriori informazioni 7. Sviluppare nuovi interessi Il metodo del “Portfolio” è applicabile in molti modi diversi. Un esempio è raccogliere i fogli di lavoro in una cartella. Un’altra possibilità sono i “Diari di progetto”, dove i partecipanti possono riportare le esperienze che stanno vivendo. È inoltre possibile utilizzare i “Diari di avventura” per le attività outdoor, anch’essi semplici report di interesse. I Portfolio sono metodi di successo nel corso del processo di orientamento professionale e di consulenza, per documentare il processo in un certo campo di attenzione, per progetti speciali ma anche per l’applicazione nelle nelle scuole. 82 www.rechance.eu 6) LA NOSTRA ESPERIENZA DA CONDIVIDERE Questa parte del documento contiene i dettagli delle attività sviluppate dalle organizzazioni partner durante il periodo del progetto Re-Chance. Per ciascuno dei paesi partecipanti abbiamo sottolineato gli elementi principali per dare un colpo d’occhio sui dettagli delle attività, in modo da avere una migliore opportunità per confrontare i gruppi target, gli strumenti e le metodologie. EBG Europäisches Bildungswerk für Beruf und Gesellschaft GERMANIA Chi erano i nostri gruppi target: i giovani prigionieri Chi erano i nostri secondi gruppi target: operatori sociali all’interno delle carceri, guardie carcerarie, personale amministrativo dei penitenziari Perché abbiamo scelto questi gruppi target: I prigionieri sono per lo più cresciuti in circostanze difficili con una storia familiare di disoccupazione intergenerazionale, basso livello di istruzione dei genitori, dipendenza dal welfare. Quindi, non solo non hanno ricevuto un’educazione familiare o sociale durante l’infanzia, ma non avendo gruppi e persone nel giro dei giovani che rappresentino un riferimento positivo con cui confrontarsi, la loro capacità di impegnarsi con la comunità, l’apprendimento e il lavoro sono compromessi e quindi perpetuano anche i problemi criminali: il circolo vizioso della demotivazione, il mettersi nei guai e una biografia criminale. Il secondo gruppo è la cerchia di persone che controlla, consiglia ed insegna ai prigionieri; quindi ci siamo rivolti a loro. Quali moduli Soco-vet abbiamo implementato: Con loro sono stati implementati i moduli Soco-vet di motivazione, gestione dei conflitti e percezione. L’importanza di queste competenze è stata spiegata, allenata ed analizzata in diversi seminari con esercizi ed esperienze che avevano già affrontato nella loro vita. Perché e quali attività outdoor sono state utilizzate: Le attività outdoor sottolineano ed accompagnano gli esercizi al fine di acquisire quelle competenze sociali utilizzando i giochi e rendendo facile comprenderli e rifletterci su, diversamente da quanto accadrebbe con una spiegazione teorica. Dal momento che non tutte le attività outdoor sono consentite, abbiamo scelto giochi quali “Ludo”, “Tabù”, giochi per formare il paziente (“Mikado”, “Bottiglia”), così come calcio balilla e freccette. Ulteriori attività sportive al coperto come calcio, hockey e badminton sono altre buone opportunità per formare le competenze sociali. Quale impatto abbiamo avuto: In quei giochi, i partecipanti si allenano ad agire in maniera riflessiva ed a trattare i loro compagni con equità, che sono alcuni dei principali problemi quotidiani in un carcere. Hanno imparato a superare la mancanza di motivazione con cui la maggior parte di loro deve confrontarsi nella vita. Ci siamo inoltre accorti che non abbiamo dovuto avere a che fare con situazioni di conflitto tra prigionieri dominanti e prigionieri deboli, o comunque tanto noi quanto loro siamo stati in grado di gestirle senza subire un’escalation. La valutazione: La valutazione mostra come i prigionieri siano diventati consapevoli delle loro abilità e risorse personali attraverso le attività del progetto. Anche la 83 www.rechance.eu consulenza e la guida individuali dei loro assistenti sociali li hanno aiutati a superare le barriere personali; individuare e costruire i propri punti di forza, sviluppare l’autostima; migliorare le loro abilità sociali ed interpersonali. Anche la cerchia di persone vicina ai prigionieri è stata sensibilizzata ed abituata all’approccio ed ai metodi utilizzati. Il nostro contributo al progetto: − − − Aumento della consapevolezza e della sensibilità riguardo i pregiudizi ed il loro devastante impatto sui gruppi svantaggiati. Sviluppo di un’appartenenza e di un’affiliazione con la società positive da parte dei prigionieri, superamento delle barriere personali; identificazione e costruzione dei propri punti di forza, sviluppo dell’autostima; miglioramento delle loro abilità sociali; costruzione della fiducia nelle loro capacità di apprendere, in modo tale da avere una transizione positiva verso la vita indipendente e, successivamente, verso l’educazione, la formazione o il lavoro. Gli operatori sociali, le guardie e i consulenti hanno preso dimestichezza con i materiali, metodi e approcci del progetto, in particolare il bisogno di un’identificazione positiva e la sua importanza per i prigionieri, un gruppo altamente marginalizzato e stigmatizzato. Qualche consiglio da prendere in considerazione per la diffusione: Abbiamo potuto utilizzare i materiali di SOCO-VET senza alcun adattamento o cambiamento per il nostro gruppo target. Dal momento che le attività outdoor sono piuttosto limitate in carcere, abbiamo utilizzato giochi o attività sportive per raggiungere gli obiettivi del progetto. BFI Oberösterreich AUSTRIA Chi erano i nostri gruppi target: I nostri partecipanti erano giovani migranti tra i 15 e i 21 anni, provenienti da 7 paesi, che hanno avuto difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro a causa di un background educativo scarso. La maggior parte ha partecipato sia ai corsi di formazione sul mercato del lavoro sia alla formazione professionale, oppure hanno frequentato un corso di formazione per ottenere il diploma di scuola media inferiore. Chi erano i nostri secondi gruppi target: Formatori ed insegnanti nella formazione professionale Perché abbiamo scelto questi gruppi target: Se lo status di migrante coincide con uno status sociale ed educativo basso le possibilità di entrare con successo nel mercato del lavoro sono fortemente diminuite per i giovani. Aumentare l’autostima di questi giovani “allenando” le competenze sociali attraverso l’empowerment può aiutarli a concentrarsi di nuovo sui punti di forza, ad aumentare la loro auto-efficacia, nonché aiutarli a concentrarsi sulla ricerca del lavoro o sulla loro educazione o formazione professionale. Quali moduli Soco-vet abbiamo implementato: I moduli SOCO-VET che abbiamo scelto sono comunicazione, gestione dello stress e gestione dei conflitti, dal 84 www.rechance.eu momento che questi rappresentano questioni vitali nel mercato del lavoro, soprattutto quando ci si confronta con un triplo svantaggio: basso status sociale, carriera scolastica povera e background migratorio. I moduli sono stati adattati in base ai bisogni dei partecipanti. Perché e quali attività outdoor sono state utilizzate: Le attività outdoor sono metodi molto importanti per lo sviluppo delle competenze sociali dato che i partecipanti devono essere molto attivi e comunicativi, in modo da raggiungere gli obiettivi fissati. Sono anche ideali per collegare la conoscenza teorica riguardo le competenze sociali con le impostazioni di apprendimento della vita reale, in cui i partecipanti possono testare le loro nuove conoscenze e così passare dal conoscere al saper fare. Mostrano inoltre le aree in cui è possibile migliorare. Le attività outdoor facilitano le esperienze che si concentrano sul cambio di prospettiva. Offrono diverse opportunità per la riflessione personale e per la definizione degli obiettivi. Ci siamo concentrati sulle attività outdoor in pubblico ed insieme ad istituzioni e politici, come le manifestazioni cittadine ed una sfida alla ricerca del lavoro in città. Quale impatto abbiamo avuto: I partecipanti hanno ulteriormente sviluppato e rafforzato le loro competenze sociali, metodologiche e personali. La loro fiducia nelle proprie capacità e nella loro auto-efficacia sono cresciute sensibilmente. Abbiamo condiviso i metodi e gli approcci sviluppati da noi con altri formatori ed insegnanti attivi nella formazione professionale e così abbiamo disseminato i nostri risultati. La valutazione: La valutazione è stata portata avanti tramite questionari di feedback della J. Kepler University e due questionari interni (uno per i giovani, uno per i formatori). Tutti i giovani partecipanti hanno gradito apprendere nuove abilità ed attitudini attraverso la realizzazione di giochi ed esercizi, in particolar modo tramite i moduli outdoor. Tutti hanno migliorato le proprie abilità sociali tramite il programma e si sono sentiti più sicuri di sé e delle proprie capacità. I formatori e gli insegnanti hanno gradito il loro seminario, in particolare per aver provato molti esercizi ed aver riflettuto sul loro utilizzo con altri professionisti. Il nostro contributo al progetto: − − I giovani partecipanti hanno avuto la possibilità di sviluppare un’affiliazione ed una identificazione positive con la società, superando le barriere personali; di identificare e costruire i propri punti di forza, di sviluppare l’autostima; di migliorare le loro capacità sociali; di costruire la fiducia nella propria capacità di apprendere in modo tale da avere una transizione di successo verso la vita indipendente e, successivamente, verso l’educazione, la formazione o il lavoro. Gli insegnanti e gli istruttori della formazione professionale hanno preso dimestichezza con i materiali, metodi e approcci del progetto, in particolare il bisogno di un’identificazione positiva e la sua importanza per i gruppi marginalizzati e stigmatizzati. Qualche consiglio da prendere in considerazione per la diffusione: La consulenza individuale e l’iniziale autovalutazione sono stati strumenti importanti per conoscere gli interessi e la motivazione dei giovani partecipanti. Le loro aspettative riguardanti il progetto Re-Chance sono state raccolte in questa maniera. 85 www.rechance.eu Le interviste per la valutazione hanno avuto un effetto molto positivo sul miglioramento delle abilità sociali dei partecipanti, in particolare sulla fiducia in se stessi e sulla motivazione per la successiva formazione ed anche per l’integrazione sociale. Avere a disposizione una sufficiente quantità di tempo per la ricerca e la preparazione del progetto è un fattore importante, soprattutto per i flussi di lavoro prodotti dal processo e i progressi nell’apprendimento che necessitano di tempo. Anche nel corso dell’implementazione il tempo è stato una risorsa importante: la riflessione richiede tempo. La selezione di formatori, insegnanti e consulenti secondo criteri di genere è essenziale lavorando con gruppi di sesso misto, ma altrettanto importanti sono criteri quali il multilinguismo e le competenze interculturali. Dal momento che il nostro gruppo era composto da giovani migranti (prima e seconda generazione) si è cercato di ridurre al minimo la barriera linguistica, utilizzando un linguaggio semplice e descrittivo, così come situazioni di vita quotidiana di cui i giovani potessero fidarsi. BGCPO Bulgarian-German Vocational Training Centre-Pazardjik BULGARIA Chi erano i nostri gruppi target: Giovani appartenenti a minoranze di età compresa tra 16 e 19 anni. Chi erano i nostri secondi gruppi target: Il secondo gruppo target è costituito da insegnanti e formatori che lavorano con studenti appartenenti a minoranze e con persone svantaggiate. Perché abbiamo scelto questi gruppi target: I giovani appartenenti a minoranze provengono da famiglie con una storia di disoccupazione intergenerazionale e basso livello educativo dei genitori. Un basso livello d’istruzione combinato ad una mancanza di abitudine al lavoro li mette in una posizione svantaggiata sul mercato del lavoro ed a rischio di isolamento sociale. Al fine di aiutare i giovani a superare l’isolamento sociale e ad integrarsi con successo sono necessarie attività che possano compensare i gap educativi attraverso la formazione nelle competenze sociali, attraverso la motivazione dei ragazzi a frequentare le lezioni e a rimanere a scuola, attività per riempire il loro tempo al di fuori della scuola e per migliorare la loro conoscenza generale. Il secondo gruppo target è la cerchia di persone più vicina ai giovani, insegnanti e formatori, persone che i giovani rispettano e che hanno la possibilità di influenzarli. Lo scopo per cui sono stati inclusi nelle attività del progetto era per supportarli ed incoraggiarli ad implementare le competenze sociali nell’educazione. Quali moduli Soco-vet abbiamo implementato: Con il primo gruppo target sono stati implementati i moduli SOCO-VET “Percezione” e “Motivazione”. 86 www.rechance.eu La formazione all’interno del modulo “Percezione” aumenta le abilità percettive e lo sviluppo dell’intelligenza emotiva dei giovani. Gli esercizi ed i giochi di ruolo hanno permesso loro di osservarsi e riflettere sulle emozioni ed i sentimenti propri e degli altri, nonché di utilizzare questo metodo di comunicazione efficacemente, per sviluppare competenze emotive utili a raggiungere il successo. Padroneggiare il linguaggio del corpo è parte dell’intelligenza emotiva ed è un prerequisito per una efficace inclusione sociale. La formazione nel modulo “Motivazione” mira a sviluppare la volontà individuale di raggiungere gli obiettivi, a supportare i giovani nello sviluppo dell’auto-motivazione attraverso l’implementazione di esercizi appropriati. Perché e quali attività outdoor sono state utilizzate: Le attività outdoor che abbiamo provato sono esercizi in forma di gioco quali “Trova qualcuno che..”, “L’uomo cieco”, “La rete”, “Competizione”, “Foglio d’alluminio” ed esercizi di apprendimento come “Rally in città”, per conoscere il posto dove vivono, la sua storia e la sua cultura. Le attività outdoor sono importanti in quanto creano le premesse per migliorare la socializzazione dei partecipanti. Ogni ragazzo ha la possibilità di ottenere un posto degno nel suo ambiente sociale e di mostrare il suo lato migliore, le sue abilità. I fallimenti scolastici sono compensati dal successo in altri campi delle attività extracurriculari. In questo modo ciascuno può guadagnare il rispetto degli amici ed acquisire fiducia in se stesso. Attraverso le attività semplici e affascinanti i giovani hanno acquisito conoscenze in diverse aree, hanno ampliato i loro orizzonti ed aumentato i loro interessi sociali. Avendo preso parte alle attività insieme ad insegnanti e formatori, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di sperimentare l’atmosfera di creatività, così come la scoperta di problemi, soluzioni e morali. Tutto ciò contribuisce a favorire lo sviluppo di curiosità, coraggio ed immaginazione, del pensiero laterale, della disponibilità a prendere dei rischi, della capacità di prendere decisioni in situazioni difficili, tutte abilità importanti per la loro vita futura. Quale impatto abbiamo avuto: I partecipanti del primo gruppo target sono stati sostenuti nella costruzione della fiducia, anche in se stessi, e della motivazione per superare le barriere nella comunicazione; sono anche stati sostenuti nell’acquisizione della fiducia in se stessi per dimostrare loro che attraverso l’educazione e la formazione possono migliorare le loro possibilità di trovare un’occupazione e di avere uno sviluppo personale di successo. La valutazione: Abbiamo applicato metodi di valutazione e di autovalutazione delle competenze sociali dei giovani, coinvolgendo anche i loro insegnanti nella procedura di valutazione, facendo loro compilare un modulo di valutazione aggiuntivo. L’autovalutazione è stata condotta per mezzo di schede di valutazione in cui i partecipanti hanno registrato i loro risultati ed annotato il loro atteggiamento emotivo nei riguardi delle attività svolte. A nostro avviso la valutazione dovrebbe dare una quantità sufficiente di informazioni sui progressi dei ragazzi senza essere troppo intrusiva e senza prendere troppo tempo durante il corso, perciò abbiamo scelto questo approccio. È stata importante la riflessione su ogni attività svolta, dove i ragazzi hanno condiviso le loro sensazioni ed impressioni in maniera aperta e libera. 87 www.rechance.eu Il nostro contributo al progetto: − − − I giovani appartenenti ad una minoranza hanno migliorato le loro competenze sociali, hanno preso consapevolezza dei fattori di motivazione, hanno migliorato le loro capacità di comunicazione e l’abilità di cooperare e lavorare in gruppo. Maggiore consapevolezza negli insegnanti, formatori ed esperti nel campo dell’educazione e dei servizi del mercato del lavoro riguardo l’importanza delle competenze sociali per una positiva integrazione nella società e nel mercato del lavoro. Insegnanti, formatori ed esperti nel campo dell’educazione e dei servizi del mercato del lavoro sono stati abituati all’utilizzo di materiali, metodi ed approcci. Qualche consiglio da prendere in considerazione per la diffusione: Si potrebbero cambiare alcuni esercizi e giochi di ruolo in base alle esigenze del gruppo. È consigliabile prestare grande attenzione all’ambiente di lavoro. Provare a ridisegnarlo ogni volta in maniera interessante con elementi di sorpresa o sfida. In questo modo i giovani avranno un’attitudine emotiva positiva fin dall’inizio e non vedranno l’ora di avere ulteriori sorprese e sfide. Università del Terzo Settore ITALIA Chi erano i nostri gruppi target: Il nostro gruppo target primario (TG1) era rappresentato da giovani con disabilità, principalmente disabilità mentali, tra i 20 ed i 35 anni. È necessario sottolineare che l’età biologica non corrisponde all’età di sviluppo psicologico, per cui spesso gruppi di giovani con disabilità mentali includono anche giovani adulti. Chi erano i nostri secondi gruppi target: Lavoratori sociali e professionisti incaricati della gestione dei centri diurni in cui le persone con disabilità passano il loro tempo durante il giorno, nel corso di tutto l’anno. Perché abbiamo scelto questi gruppi target: Abbiamo scelto questi gruppi target in base alle precedenti esperienze in progetti di inclusione sociale e attività outdoor, che si sono rivelate molto utili per migliorare l’indipendenza e la motiviazione, per acquisire o migliorare le competenze nel lavoro di gruppo, con particolare attenzione ai gruppi con bisogni speciali, per aumentare le opportunità di inclusione sociale, con particolare attenzione alle opportunità di lavoro, per contribuire alla formazione professionale continua e per sensibilizzare sulle tematiche riguardanti l’inclusione sociale a livello europeo nei gruppi target selezionati. Quali moduli Soco-vet abbiamo implementato: I moduli SOCO-VET che abbiamo scelto sono lavoro di gruppo e cooperazione, risoluzione dei conflitti e motivazione, dal momento che questi sono temi importanti per i giovani con disabilità nel percorso di inclusione, non solo nel mercato del lavoro. Perché e quali attività outdoor sono state utilizzate: Abbiamo scelto le attività outdoor in base alla loro elevata adattabilità ai bisogni dei gruppi e perché avevamo 88 www.rechance.eu bisogno di attività che potessero essere velocemente modificate in caso di crisi dei nostri giovani. Abbiamo svolto le nostre attività in un ambiente naturale, un parco regionale nel Sud Italia, che ha permesso ai partecipanti di sentirsi parte della natura, così come di essere calmi e sereni; questo è stato un importante punto di partenza per stimolare i partecipanti ad un migliore lavoro di gruppo, ad un’attività indipendente, qualora necessario, e ad una maggior motivazione. Il gruppo di giovani partecipanti è stato coinvolto in una caccia al tesoro ed in una passeggiata sul Monte Croccia, mentre il gruppo di lavoratori sociali aveva svolto le stesse attività in maniera maggiormente tecnica ed alcune settimane prima, eseguendo attività di orientamento e passeggiate in montagna. Quale impatto abbiamo avuto: I giovani hanno avuto la possibilità di partecipare attivamente ai giochi outdoor, cooperando con gli altri partecipanti e i lavoratori sociali che erano nei gruppi al fine di permettere ai giovani di sentirsi maggiormente a loro agio ed in sicurezza. I lavoratori sociali hanno potuto sperimentare quanto sia importante per le persone con disabilità mentali entrare in contatto con nuovi elementi al di fuori del loro mondo ed hanno molto apprezzato il clima positivo del gruppo. La valutazione: Le attività sono state valutate in maniera informale con i giovani, chiedendo loro di applaudire ricordando le cose fatte o di disegnare di conseguenza un sorriso su un poster. Gli operatori sociali hanno valutato l’intera esperienza con un questionario interno e con una valutazione di gruppo, durante la quale hanno anche avuto la possibilità di confrontare le loro opinioni. Come risultato della valutazione, entrambi i gruppi hanno avuto un’esperienza molto positiva; hanno apprezzato in particolare le attività svolte all’aria aperta e l’ambiente informale creato. Entrambi i gruppi vorrebbero ripetere una simile esperienza. Il nostro contributo al progetto: − − Diffusione dei valori dell’educazione outdoor tra i lavoratori sociali Sostegno allo sviluppo delle competenze sociali tra le persone con disabilità mentali e tra gli operatori sociali. Qualche consiglio da prendere in considerazione per la diffusione: − − − − L’adattamento delle attività previste ai bisogni del gruppo è un importante punto di partenza; Sperimentare e provare sempre l’attività prima di utilizzarla come strumento con le persone con disabilità; Il risultato in sé non è l’obiettivo principale: mai concentrarsi su di esso quando si ha a che fare con persone con disabilità, è meglio far notare ogni piccolo passo che conduce al risultato ed essere sicuri che si stiano godendo il momento; Assicurarsi che l’ambiente sia sicuro e che si possa affrontare e superare ogni evento critico. 89 www.rechance.eu Tempo Training & Consulting REPUBBLICA CECA Chi erano i nostri gruppi target: I partecipanti alla formazione Re-Chance in Repubblica Ceca sono stati giovani svantaggiati tra i 15 ed i 23 anni, indicati come: − − − − − Persone che soffrono di problemi di apprendimento, basso livello di alfabetizzazione. Persone che soffrono di problemi socio-economici, famiglie a basso reddito e famiglie dipendenti da benefit sociali. Persone con un basso livello di educazione, scuole di base e di apprendistato senza motivazione per continuare nel percorso educativo Persone escluse dalla società a causa degli elementi di cui sopra. Persone che hanno bisogno di ottenere competenze ed abilità sociali per completare o iniziare il loro positivo processo di integrazione. Chi erano i nostri secondi gruppi target: Il secondo gruppo target del progetto è stato identificato come segue: − − Lavoratori sociali/Insegnanti/Formatori Consiglieri, Curatori Perché abbiamo scelto questi gruppi target: Tenendo presente che per il gruppo target fortemente problematico (persone con precedenti penali, alcune minoranze etniche) vengono determinati programmi speciali con risultati incerti, ci è stato caldamente raccomandato dagli operatori sociali e dai consulenti di affrontare il gruppo di persone che sono senza dubbio (a causa di alcune condizioni specifiche) escluse dalla società e per cui è difficile superare la loro “disabilità” con la visione di essere (re)integrati nel mercato sociale o del lavoro. Considerando le finalità del progetto, la dimensione del gruppo di persone scelto e l’ammontare complessivo delle risorse finanziarie per questa azione, è stato deciso di indirizzarsi al gruppo di persone che fossero realmente motivate a cambiare la loro vita. Inoltre, sono state considerate le possibilità di finire l’intero ciclo del corso, così come gli approcci e le volontà espresse. Quali moduli Soco-vet abbiamo implementato: Sulla base di una ricerca preliminare, sono stati scelti per l’implementazione i seguenti moduli formativi: − − − MODULO 2: Risoluzione dei conflitti MODULO 3: Processo decisionale MODULO 5: Motivazione Perché e quali attività outdoor sono state utilizzate: Durante l’implementazione del programma è stato scoperto che l’utilizzo diretto e la sperimentazione delle conoscenze e competenze acquisite durante la parte teorica è molto importante e richiesta dagli studenti. Sarebbe stato molto più efficace ed utile se avessero potuto cimentarsi praticamente in una situazione reale. Avendo formato il primo gruppo target nella risoluzione dei conflitti, nel processo decisionale e nella motivazione, abbiamo scelto giochi di costruzione del gruppo e di orientamento/corsa come attività outdoor. Quale impatto abbiamo avuto: I principali risultati e l’impatto sugli allievi, identificati durante la formazione e la valutazione individuale, sono stati i seguenti: 90 www.rechance.eu − − − − Chiusura iniziale e apertura alla fine Durezza esteriore e sforzo interiore Fuga dalle persone e attività Sforzo per aiutare altri nella stessa situazione La valutazione: I formatori hanno messo a disposizione dei partner coordinatori di ciascun gruppos i attività i documenti e risultati della formazione, così come quelli della valutazione. I formatori hanno preparato osservazioni e suggerimenti utili che i partner hanno potuto utilizzare per l’elaborazione dei report. I partecipanti al programma di formazione hanno compilato i questionari di valutazione, che sono disponibili anche in inglese. Per quanto riguarda il feedback e le reazioni del gruppo target possiamo considerare che il programma di formazione abbia avuto successo. Anche l’approccio della valutazione individuale è stato giudicato molto utile. All’inizio i partecipanti erano molto riservati, senza un’adeguata fiducia in se stessi. Durante l’implementazione del corso è stato riconosciuto un evidente miglioramento in questi campi ed è stato dimostrato che questo tipo di strumento è molto importante per l’incoraggiamento e la motivazione dei partecipanti. È stata scoperta l’influenza positiva sulla motivazione a portare avanti il percorso di istruzione, così come sull’integrazione sociale. Il nostro contributo al progetto: − − − − − − − Trasferimento ed adattamento dei moduli SOCO-VET ai nuovi gruppi target composti da giovani diversamente svantaggiati Diffusione dei metodi di formazione tra i giovani (primo gruppo target) così come tra le persone che lavorano con persone svantaggiate, come insegnanti, lavoratori sociali, parenti, ecc. (secondo gruppo target) Sostegno e aiuto per le persone svantaggiate nel campo dell’integrazione sociale e loro (re)inserimento nel mercato del lavoro; questo processo è stato seguito dall’aumento della motivazione e della fiducia in se stessi degli allievi, che è stato uno dei successi principali dell’implementazione del corso. Sviluppo della valutazione individuale che è stata considerata una pietra miliare per la comunicazione con il primo gruppo target e in molti casi ha contribuito, con un adeguato supporto, ad arricchire le competenze sociali del gruppo target Organizzazione di seminari per il secondo gruppo target, supporto del primo gruppo target Organizzazione di due secondi gruppi target differenti, interesse elevato dei partecipanti Solo 2 dei 15 partecipanti non hanno completato il processo di formazione, il che è (per quanto riguarda gli studi professionali e le analisi) un grande successo, dal momento che normalmente circa il 40% dei giovani svantaggiati abbandona i corsi prima di finirli Qualche consiglio da prendere in considerazione per la diffusione: Dai feedback che abbiamo ricevuto riteniamo la formazione outdoor, e soprattutto la consulenza e la valutazione individuale, come aspetti cruciali per il miglioramento delle competenze sociali. L’approccio individuale ha supportato l’apertura e la comunicazione con il primo gruppo target. 91 www.rechance.eu Academy of Humanities and Economics in Lodz POLONIA Chi erano i nostri gruppi target: Studenti AHE con problemi sociali Chi erano i nostri secondi gruppi target: Insegnanti, formatori che lavorano con studenti ed adulti, manager didattici, genitori Perché abbiamo scelto questi gruppi target: Nel primo gruppo target c’erano studenti con problemi sociali quali: difficoltà di adattamento, problemi di comunicazione, scarsa fiducia emotiva, difficoltà nella gestione di situazioni conflittuali, problemi nella cooperazione con il gruppo. Li abbiamo scelti perché le loro difficoltà e i loro problemi erano adeguati ai nostri obiettivi all’interno del progetto. Nel secondo gruppo target c’erano insegnanti, formatori che lavorano con studenti ed adulti (che possono avere problemi sociali), manager didattici, genitori: figure che si occupano e lavorano con studenti, adulti e giovani con problemi sociali. Quali moduli Soco-vet abbiamo implementato: I moduli SOCO-VET implementati sono stati Comunicazione ed interazione di successo, Lavoro di squadra e cooperazione, Risoluzione dei conflitti. Ci siamo concentrati su Gestione dei conflitti, Comunicazione, Lavoro di squadra e cooperazione. A nostro parere, tali competenze non sono sviluppate tra i giovani. Riteniamo invece che siano molto importanti nello sviluppo dei giovani nelle aree sociale e lavorativa. Perché e quali attività outdoor sono state utilizzate: Come è stato concordando durante lo sviluppo del progetto, i giovani polacchi con problemi sociali hanno avuto la possibilità di migliorare le loro capacità di una positiva comunicazione ed interazione, gestione dei conflitti, lavoro di squadra e cooperazione. Le abilità sociali sono state allenate attraverso l’implementazione delle attività outdoor. In base alle esigenze del gruppo, abbiamo utilizzato i seguenti esercizi: City Rally – City Bound, La mia squadra, Concorrenza, Le mie strategie di sopravvivenza, Trovare qualcuno che_, Un foglio d’alluminio, L’uomo cieco, L’hula-hoop e Un foglio di carta. City Rally – City Bound è stato modificato secondo le esigenze del gruppo polacco: i partecipanti formano due gruppi di 4-5 persone. Ogni gruppo deve preparare il percorso e le attività, e portare alla realizzazione dell’esercizio, per l’altro gruppo. L’obiettivo è arrivare a conoscere il luogo in cui si vive ed imparare cose interessanti riguardo ad esso. Ogni gruppo riceve una mappa che mostra i luoghi che deve visitare ed i percorsi che deve seguire. Sul retro troveranno i compiti che devono svolgere in ogni punto del percorso. I gruppi devono eseguire i compiti assegnati. Il gruppo che termina per primo, entro il tempo stabilito, ed ha tutte le risposte corrette, vince. Quale impatto abbiamo avuto: Dopo aver eseguito questi esercizi i partecipanti hanno detto che per loro è stato molto interessante preparare qualcosa per gli altri e questo ha anche stimolato il loro pensiero creativo. Questi esercizi hanno dato loro una possibilità per migliorare la fiducia in se stessi: posso preparare qualcosa per gli altri, e si fidano che io lo faccia nel modo giusto. Per i partecipanti polacchi tutto ciò è stato molto prezioso. Per alcuni di loro è stata la prima occasione per fare qualcosa per gli altri. In base al feedback ricevuto dai partecipanti, si sono sentiti soddisfatti dopo aver completato il ciclo dei workshop. Al di là del divertimento, hanno ottenuto una 92 www.rechance.eu sensazione di cambiamento, hanno detto che le loro competenze sociali connesse con la corretta comunicazione ed interazione, gestione dei conflitti, lavoro di gruppo e cooperazione sono migliorate e sono diventati maggiormente sicuri di se stessi. La valutazione: La valutazione mostra come i partecipanti siano consapevoli delle loro capacità e risorse personali grazie alle attività del progetto. Anche la guida e la consulenza individuale è stata molto utile per loro per superare le loro barriere personali: hanno migliorato la sicurezza in se stessi, oltre che le loro capacità sociali ed interpersonali. Dopo aver realizzato l’intero ciclo di workshop per il primo gruppo target possiamo dire che le competenze sociali dei partecipanti sono migliorate. Il grado del miglioramento varia da persona a persona, però tutti i partecipanti hanno rafforzato le loro competenze sociali. A volte solo una o due capacità sono cresciute, tuttavia anche piccoli cambiamenti effettuati in quest’area rendono i partecipanti più sicuri di se stessi. Il nostro contributo al progetto: − − − aumento della consapevolezza e della sensibilità riguardo gli studenti con problemi sociali sviluppo delle competenze sociali tra gli studenti con problemi sociali: possono definire il loro comportamento o spiegarne le ragioni, conoscono le loro emozioni ed i loro sentimenti, i partecipanti sono migliorati nella loro capacità di stare in gruppo e imparano a cooperare in modo corretto con gli altri, diventano più sicuri di sé, acquisiscono consapevolezza della loro comunicazione non verbale. insegnanti, formatori e manager didattici vengono abituati al metodo/approccio del progetto. Qualche consiglio da prendere in considerazione per la diffusione: Abbiamo potuto utilizzare i materiali SOCO-VET senza alcun tipo di adattamento o cambio per il nostro gruppo target. Il resto dei consigli sono stati inseriti nella guida. Sonhos Para Sempre PORTOGALLO Chi erano i nostri gruppi target: Ragazze di un rifugio istituzionalizzato sotto la Commissione di tutela dei Bambini e dei Minori ed il Tribunale della Fomiglia, Mafra; Ragazzi di un quartiere popolare suburbano, famiglie di immigrati di seconda generazione, Algueirão, Sintra; Giovani di famiglie immigrate di seconda generazione della Comunità della Chiesa Evangelica, Cacém, Sintra. Solo il terzo gruppo ha completato tutto il programma del progetto di formazione soft delle competenze, sport outdoor e valutazione finale. Chi erano i nostri secondi gruppi target: Il secondo gruppo target era rappresentato da: operatrici delle residenze protette per ragazze, Membri delle famiglie e genitori (non portato a termine); Consulenti e formatori provenienti da istituzioni di rifugio, tutoraggio e reti sociali (non portato a termine); Leader delle ONG che si occupano di inclusione sociale e sviluppo; genitori dei giovani facenti parte di comunità immigrate di seconda generazione, ed altre ONG di reti ed interventi sociali (raggiunto dal progetto di formazione e dalle attività di 93 www.rechance.eu disseminazione); Educatori sociali, formatori e lavoratori sociali delle ONG che si occupano di inclusione sociale e sviluppo e delle reti locali ((raggiunto dal progetto di formazione e dalle attività di disseminazione) Perché abbiamo scelto questi gruppi target: La nostra regione in Portogallo – Lisbona – ed in particolare la contea di Sintra, ha famiglie in condizione di esclusione che sono disposte a diversi rischi – povertà, disoccupazione, precarietà abitativa, ambiente di migranti e minoranze, basso livello di istruzione e qualifica, abbandono scolastico, delinquenza, dipendenze, violenza domestica, tra gli altri – sono numerosi in percentuale sui tassi nazionali e vivendo in quartieri popolari vanno a configurare dei ghetti altamente problematici. I principali strumenti di inclusione sociali sono i sussidi – il Reddito di inserimento sociale, il Reddito di disoccupazione – gli alloggi sociali, l’accesso a basso costo ai servizi di supporto sociale e pubblico – asili nido, centri diurni e occupazionali per giovani ed anziani – offerta facilmente accessibile alla formazione ed all’educazione non formale degli adulti – Centri per le nuove opportunità ed altri enti pubblici e privati – inserimento nel lavoro ed altro; in generale l’inclusione sociale e lo sviluppo comunitario facilmente accessibile di servizi e dinamiche. Tutti questi interventi sono guidati e sostenuti dalla locale rete sociale integrata, che stanno rispondendo ai bisogni diagnostici ed ai piani di sviluppo sociale stabiliti. Nell’ambito del progetto Re-chance gli obiettivi erano bambini e famiglie immigrate di seconda generazione che rappresentano il 37% del tasso della regione di Lisbona, solo nella contea di Sintra; inoltre, appartengono ad una minoranza religiosa – la Chiesa Evangelica – che in Portogallo raggruppano per la maggior parte immigrati brasiliani. L’analisi della contea di Sintra evidenzia il bisogno di educazione non formale ed informale che aiuti a sviluppare la coesione sociale della comunità prevenendo la segregazione ed i conflitti razziali, per generare il dialogo interculturale ed il miglioramento delle competenze che comunque possono facilitare la loro autodeterminazione e obiettivi dei progetti di vita, nonché processi di inclusione, maggiormente coerenti; inoltre, possono avere effetti positivi che si esplicitano in una più profonda consapevolezza, autostima e motivazione ad aderire e partecipare alle opportunità di formazione ed educazione per migliorare i livelli di istruzione e di qualifica, per una ricerca del lavoro proattiva o per alternative di lavoro autonomo. Quali moduli Soco-vet abbiamo implementato:I moduli SOCO-VET implementati sono stati GESTIONE DEL CONFLITTO, TOLLERANZA E MOTIVAZIONE. Perché e quali attività outdoor sono state utilizzate: Le attività outdoor realizzate sono state mountainboard e paintball. Tali attività richiedono sia prestazioni fisiche che capacità decisionali e si applicano con un’elevata motivazione da parte dei giovani; anche se l’attrezzatura da utilizzare è fuori dalle possibilità economiche del gruppo target, questo risulta essere un modo per rompere una barriera di esclusione. Quale impatto abbiamo avuto: Gli impatti sono stati: − Riunire i giovani e le famiglie coinvolte, generare gruppi comunitari informali, rappresentanti la locale Chiesa Evangelica, motivati ed impegnati a sviluppare azioni permanenti che possano rafforzare i risultati del progetto sviluppando una continuità di soluzioni sull’educazione, la formazione, l’occupazione e lo 94 www.rechance.eu − − − sviluppo sociale, così come lo sviluppo di cooperative proprie, consulenza e servizi fornendo strutture da integrare alle reti sociali locali. Creazione dell’unica effettiva associazione di mountainboard in Portogallo ANPM, Associação Nacional de Praticantes de Mountain Board – rafforzando la diffusione di questo sport nella regione e nel paese, e creazione di un team specifico - Rechance MB – integrato dai partecipanti al progetto ed altri giovani dalle attività di diffusione. Favorire la creazione di una nuova ONG dal gruppo di famiglie target - Missão Comunitária Kadesh, Cooperativa de Solidariedade Social e Serviços, CRL – i cui obiettivi sociali sono il miglioramento dell’inclusione dei membri e l’inclusione della comunità della Chiesa Evangelica, il miglioramento dell’educazione, della formazione, dell’occupazione, dell’imprenditorialità, della solidarietà e l’animazione di attività socio-culturali, contribuento al processo di sviluppo della comunità sociale. Generare una piattaforma tra le ONG impegnata a mantenere la pianificazione e l’attuazione di un sistema integrato socio-comunitario di intervento a livello locale/regionale/europeo – la “Incubadora de Empreendedorismo Social da Area Metropolitana de Lisboa” – iniziando con le seguenti ONG coinvolte nel progetto per le fasi di formazione, attività outdoor e diffusione: Sonhos para Sempre- Rede de Animação Social e Comunitária, crl, Earth Leader, Cooperativa de Solidariedade Social e Serviços,crl, Alvo d’Aventura Associação, Ecolution Associação e Fórum Europeu para a Sustentabilidade da Terra (gruppo informale). Tutto ciò mira a sviluppare nuove azioni o progetti locali, regionali ed europee, trasferendo i prodotti di Re-chance e concentrandosi su temi ed attività complementari, dando ampio supporto ai bisogni di soluzioni di continuità del gruppo target, ampliando e consolidando il loro gruppo sociale, il progresso nell’inclusione di famiglie e giovani, così come rafforzare la comunicazione e la cooperazione tra i leader e lo staff delle ONG coinvolte. La valutazione: La valutazione delle attività locali è stata basata su: Richiesta di inclusione sociale, istruzione/formazione e vita occupazionale come obiettivi del progetto; Tabelle di osservazione sia dello start up che finali; Moduli portafoglio implementati; Manuali dei moduli implementati; Richiesta ai partecipanti; Generazione di nuove strutture comunitarie e delle ONG e iniziative di intercooperazione tra loro; Agenda futura di continuità di iniziative e soluzioni e trasferimento dei risultati del progetto Il nostro contributo al progetto: Traduzione dei moduli SOCO-VET in lingua portoghese; Partecipazione ai meeting transnazionali; Implementazione dei WP nazionali e locali; Creazione delle condizioni e supporto alla continuità delle soluzioni trasferendo tutti i prodotti del progetto. Qualche consiglio da prendere in considerazione per la diffusione: L’approccio ai giovani ed alle loro famiglie, essendo gruppi ad alto rischio, mostra l’esistenza di fattori di esclusione multipli ed interdipendenti che, da un lato possono facilmente annullare ogni risultato/impatto delle azioni – anche se singolarmente queste sono positive – e dall’altro devono essere implementate le azioni in corso per le stesse persone o gruppi in collegamento e rinforzando ogni altra inclusione sociale. Di conseguenza il nostro approccio dimostra che i risultati positivi sono stati raggiunti dal progetto Re-chance per dare sostenibilità all’auto organizzazione dei singoli partecipanti a combattere per soluzioni di continuità, e anche creando strutture 95 www.rechance.eu comunitarie di prossimità ed anche ONG, per sostenere le nuove azioni e i nuovi progetti rispondendo ai loro numerosi bisogni e migliorando lo sviluppo della comunità sociale nel suo insieme; rafforzando inoltre l’intercooperazione ed il networking sociale tra tutti gli agenti presenti. Il vantaggio dei risultati del progetto Re-chance è diventato maggiormente evidente dalla concentrazione dei gruppi target pro-attivi e dalla diffusione di base in modo tale da assicurare che diventino una risorsa utile per nuove iniziative e progetti a livello locale, regionale ed europeo; nel nostro caso alcuni sono già impostati: - Integrazione e partecipazione attiva di strutture ed organizzazioni locali all’ampia contea di intervento sociale e alle reti di profitto dei gruppi target locali; - Nuove attività regionali nell’Agenda 2012: Competenza e Campi Outdoor (ogni periodo di vacanza scolastica); Conferenze sull’Inclusione Sociale e lo Sviluppo delle Competenze (ogni 3 mesi); Ufficio di imprenditorialità inclusiva (consulenza agli imprenditori sociali ed alle micro-imprese); Incontri di auto aiuto delle famiglie (quando necessari); - Applicazione dei progetti ai Nuovi Programmi Europei: Giovani in AZione 2011 - Scambi giovanili (giovani), Eco-cittadinanza, competenza e scambi outdoor; Seminari giovanili (giovani leader e lavoratori), Eco-cittadinanza, competenza e scambi outdoor; Programma di apprendimento permanente 2012 – stage Ldv Mobility per responsabili delle ONG e lavoratori che si occupano di interventi sociali; Grundtvig Partnerships per azioni di solidarietà verso anziani e giovani a profitto della comunità; Ldv Partnerships – Rafforzare l’imprenditorialità sociale e le micro imprese dei migranti; 96 www.rechance.eu 7) RISULTATI Dopo la sessione pilota, ai formatori che hanno lavorato con i gruppi target nei paesi partner è stato chiesto di condividere le loro opinioni sulle seguenti questioni: 1. Qual è il valore aggiunto del modulo outdoor nell’istruzione e formazione professionale? 2. Quali nuovi approcci metodologici sono stati trovati nel corso del progetto? 3. Cosa c’è di nuovo? Cosa c’è di speciale? 4. In che modo il progetto aiuta gli insegnanti e i formatori responsabili dell’istruzione e della formazione professionale? 5. 15 linee guida e raccomandazioni per coloro che lo utilizzeranno in futuro Tutte le risposte sono state raccolte ed elaborate in modo tale da fornire agli utenti futuri informazioni aggiuntive che potrebbero essere utili nell’introduzione del modulo educativo outdoor del triangolo metodologico (seminari / attività outdoor / consulenza e valutazione) nella prassi quotidiana. 1 - Qual è il valore aggiunto del modulo outdoor nell’istruzione e formazione professionale? L’acquisizione delle competenze sociali è un processo lungo che non è basato esclusivamente sulle conoscenze teoriche. L’implementazione e l’utilizzo di questo tipo di competenze sono soggetti all’esperienza pratica ed alla verifica delle competenze acquisite tramite il loro utilizzo. Da qui, il principale valore aggiunto di questo modulo è permettere al gruppo target del progetto di partecipare non solo alle sessioni teoriche, ma di rafforzare e migliorare le competenze sociali anche in scenari reali e nella pratica. Di solito le persone acquisiscono e migliorano le loro competenze sociali in maniera continuativa durante il corso della vita (in famiglia, a scuola, sul lavoro, ecc.). I giovani svantaggiati a volte non ottengono il sostegno di cui avrebbero bisogno per acquisire le competenze sociali nei contesti sopra menzionati e quindi non sono pronti per una positiva integrazione nel mercato del lavoro. Per iniziare il processo, l’interazione intensiva con i giovani è vitale e, come precedentemente menzionato, la parte pratica è molto importante per permettere ai partecipanti di capire e comprendere la necessità delle competenze sociali. Inserirli in situazioni di vita reale (l’educazione outdoor si basa sull’apprendimento tramite l’azione, l’apprendimento attraverso l’avventura e quello sperimentale), farli interagire con altre persone/partecipanti e mostrare loro come le competenze sociali possano aiutare la loro integrazione sul lavoro sono modi per aumentare la loro motivazione. Inoltre, il suo scopo è uno sviluppo personale nel contesto di una futura inclusione nel mercato del lavoro attraverso una varietà di attività che rappresentano, allo stesso tempo, una sfida e un divertimento per i giovani. È anche opportuno menzionare come i partecipanti abbiano la possibilità di cooperare tra loro in situazioni di vita reale senza avere una guida supplementare. Grazie a tutto ciò i giovani hanno la possibilità di confrontare il loro comportamento e le loro abitudini con il resto della squadra, facendo sì che la reazione del gruppo a tali comportamenti permetta loro di cambiarli. In altre parole, la possibilità di avere un feedback dal gruppo potrebbe rappresentare un motivo per applicare un nuovo modo di agire nella vita quotidiana. 97 www.rechance.eu Insieme alle grandi possibilità di questo tipo di formazione per lo sviluppo personale, entrano nella vita quotidiana degli studenti la sensazione del successo, dell’avventura e delle prospettive positive. L’implementazione di questo tipo di formazione porta ai giovani positive esperienze emotive e diverse opportunità per migliorare il loro interesse per uno sviluppo ed una educazione pedagogica pieni ed efficaci. 2 - Quali nuovi approcci metodologici sono stati trovati nel corso del progetto? Le attività outdoor sono solitamente utilizzate nel quadro delle attività di team building, il che significa che non sono un elemento complementare per i corsi di formazione standard che servono per la costruzione di capacità e competenze, ma piuttosto sono parte delle azioni miranti al rafforzamento del gruppo, alla cooperazione, ecc. Il nuovo approccio metodologico può essere trovato nell’interazione di questi due livelli differenti. Il miglioramento ed il rafforzamento delle conoscenze e delle capacità nel campo delle competenze sociali attraverso le attività outdoor è una buona combinazione, in linea con la metodologia definita “learning by doing”. Il “Learning by doing” viene solitamente utilizzato in relazione al lavoro tecnico e manuale, dove la buona pratica può essere recepita principalmente attraverso la formazione sul campo. Non è così usuale che tale approccio venga utilizzato nel campo delle soft skills. Quindi, il progetto sta sostenendo il trasferimento di un buon approccio metodologico (learning by doing) da un settore ad un altro, ed allo stesso tempo sta promuovendo l’apprendimento delle competenze sociali attraverso la creazione di scenari reali e pratici, legati alle differenti situazioni della vita. Attraverso la combinazione di lezioni teoriche e pratiche, i partecipanti possono verificare che le parole dette in classe non sono solamente dei “cliché”, ma che invece hanno anche un’utilità pratica nella vita di tutti i giorni . Inoltre, l’orientamento del modulo outdoor è focalizzato sul gruppo target, giovani con situazioni difficili, ed è stato appositamente pensato per le loro esigenze: il focus risiede nella loro integrazione nel mercato del lavoro. Ancora, il modulo offre una vasta gamma di metodi che in parte possono essere implementati dagli insegnanti e dai formatori senza una specifica formazione outdoor. D’altra parte, l’educazione outdoor diventa una parte aggiuntiva degli esercizi e crea maggiori possibilità nell’introduzione e nella promozione delle competenze sociali, rompendo le barriere interiori ed affrontando emozioni e sentimenti. Ogni allievo ha la possibilità di prendere posto nel proprio ambiente sociale. Ogni ragazzo ha la possibilità di mostrare il proprio lato migliore, le proprie qualità migliori. I fallimenti a scuola vengono compensati dal contributo in altri campi nelle attività extracurriculari. In tal modo tutti possono guadagnare rispetto ed acquisire fiducia in se stessi. Attraverso attività semplici ed affascinanti gli studenti acquisiscono conoscenze in aree diverse, espandendo i propri orizzonti ed aumentando i loro interessi sociali. La riflessione in corso sulle proprie abilità, tramite l’implementazione dei metodi di valutazione e consulenza, aiuta gli studenti ad acquisire confidenza nelle loro capacità ed a monitorare il proprio apprendimento ed il proprio processo di sviluppo. Il progetto dà ad ogni partecipante la prospettiva di realizzare ed elevare il proprio 98 www.rechance.eu potenziale per stimolare lo sviluppo delle strategie personali per il successo. Gli studenti acquisiscono conoscenze e capacità importanti come strumento affidabile per l’auto realizzazione e la piena realizzazione dei talenti. 3 - Cosa c’è di nuovo? Cosa c’è di speciale? Il principale aspetto speciale e innovativo della formazione è la combinazione delle attività in aula con quelle outdoor, supportate dall’utilizzo di fasi di riflessione nelle procedure di consulenza e valutazione. Non è usuale nei sistemi scolastici ed educativi europei che l’insegnamento combini efficacemente i background teorico e pratico, il che porta al fatto che gli studenti/allievi non siano consapevoli dell’importanza delle informazioni che vengono date loro da parte degli insegnanti/formatori. Dando loro l’opportunità di verificare che ciò che viene insegnato nella parte teorica può aiutarli a migliorare la loro vita ed il loro benessere, anche i destinatari della formazione provenienti da difficili situazioni sociali possono avviare il loro cambiamento di mentalità e possono capire meglio il loro ruolo nella società. L’elemento di novità nella formazione è rappresentato dall’approccio al gruppo target, che non ha bisogno solo di conoscenze teoriche, ma ha molto più bisogno della verifica delle conoscenze nella pratica. I giochi e gli esercizi del modulo outdoor sono concentrati sulla costruzione delle competenze e dell’autostima. I giovani sono incoraggiati a essere sensibili al proprio ambiente ed ai propri bisogni, così come a realizzare i loro punti di forza e le loro debolezze e ad affrontarli. Il modulo outdoor si concentra sulla riflessione e l’influenza dei diversi ruoli e funzioni che le persone assumono nel corso della loro vita adulta e professionale. In altre parole, il beneficio del modulo outdoor risiede nel trattare in maniera divertente e basata sul gioco questioni quali la responsabilità per la propria vita e le proprie azioni, la capacità di mettersi nei panni degli altri, la capacità di esprimere opinioni e di giudicare il comportamento proprio e quello degli altri. Con i metodi tradizionali questi obiettivi non possono essere raggiunti. In particolare, i moduli “city bound” si basano su coraggio, autostima, sul prendere rischi, sull’assertività e la negoziazione. Ultimo ma non meno importante, la metodologia utilizzata sta aprendo un cambiamento reale ed effettivo sulla partecipazione e la continuità del progresso dei giovani per migliorare i livelli d’istruzione, le capacità formative e l’inclusione sociale. La formazione outdoor crea una prospettiva, per ogni partecipante, di utilizzare e migliorare il proprio potenziale e stimola la creazione di strategie personali per il successo, la cooperazione e la prosperità. I partecipanti acquisiscono capacità e abilità preziose come strumento affidabile per l’auto-realizzazione e la piena realizzazione del proprio talento. I partecipanti creano relazioni più ricche e più complesse con i loro coetanei, con l’ambiente sociale al di fuori della classe. Tutto ciò aumenta la loro fiducia di individui liberi e responsabili. La formazione outdoor stimola il desiderio di auto-miglioramento degli individui. 4 - In che modo il progetto aiuta gli insegnanti e i formatori responsabili dell’istruzione e della formazione professionale? Gli insegnanti e i formatori nell’istruzione e formazione professionale si trovano spesso affrontare una situazione in cui la parte teorica della formazione non è 99 www.rechance.eu sufficiente ed è difficile attirare e mantenere l’attenzione degli studenti/allievi. Anche se il trasferimento di conoscenze teoriche è molto importante come base per un ulteriore sviluppo, è anche necessario sostenerla tramite una parte pratica. Quindi, l’aiuto e il supporto fondamentali che questo modulo dà agli insegnanti è il mostrare la conoscenza teorica anche nell’aspetto pratico e permettere agli studenti/partecipanti di provare il loro comportamento e verificare le conoscenze teoriche acquisite negli scenari pratici che si costruiscono sulle situazioni reali legate all’interazione nella vita quotidiana, nella scuola, nel lavoro, ecc. Grazie a questo, dovrebbero essere in grado di costruire il rispetto, mantenere l’attenzione degli studenti e soprattutto motivarli per un lavoro ulteriore e per un migliore coinvolgimento nelle attività. Dal momento che il modulo outdoor mostra i metodi pratici per rafforzare le risorse e le competenze degli studenti, dà anche le idee su come implementare i metodi di riflessione e partecipazione nei corsi di formazione. Dato che il modulo ha una chiara focalizzazione sugli obiettivi personali e sull’essere responsabili, la motivazione ed il problem-solving hanno un’elevata priorità per gli studenti. Così i formatori possono utilizzare questo modulo anche per tali scopi. Tutti i metodi sono sviluppati, testati e valutati e possono essere utilizzati in ogni tipo di ambiente. Per esempio, può essere trattato come una fonte di conoscenza per il consulente professionale. Dopo l’esecuzione del modulo outdoor, si ha la conoscenza delle abilità dei partecipanti. Risulta così più facile suggerire la giusta via per lo sviluppo futuro e per le possibilità di carriera. 5 - Linee guida e raccomandazioni per coloro che lo utilizzeranno in futuro 1. Familiarizzare con i partecipanti. Vedere e riconoscere quali sono i loro bisogni. Utilizzare adeguate procedure di valutazione. 2. Impostare il focus sulle competenze, non sui deficit. 3. Accogliere i partecipanti nella situazione in cui si trovano e utilizzare le loro risorse, idee, problemi ed interessi. 4. Riflettere sulla propria posizione: Quali sono le competenze sociali? Come si fa a riconoscerle? 5. Assicurarsi che le proprie qualifiche, abilità e valori siano conformi ai metodi scelti. 6. Divertimento, gioia e azione sono fattori chiave del triangolo didattico (seminari, outdoor, orientamento e riflessione). 7. Fare un piano; scegliere l’esercizio adeguato per il gruppo e fare attenzione al processo di gruppo tenendo conto dei bisogni dello stesso ed essendo consapevole dei limiti dello strumento. 8. Prepararsi a essere sorpresi dai risultati e ad imparare qualcosa di nuovo. 9. Dare istruzioni chiare. 10. Lasciare che i partecipanti eseguano i compiti in autonomia. 11. Pensare alla sicurezza di tutti i partecipanti. 100 www.rechance.eu 12. Comporre il contenuto della parte teorica in linea con le attività outdoor pianificate, supportate da riflessione, orientamento e valutazione. 13. Orientarsi alla combinazione della parte teorica con il lavoro pratico. Si consiglia di non fare la parte teorica prima di essersi concentrati sulla formazione outdoor. 14. Effettuare la valutazione ex post che non sarà composta solo dalla valutazione complessiva, ma anche dalla pianificazione di ulteriori passi per assicurare lo sviluppo continuo dei partecipanti, anche dopo la conclusione del corso di formazione. 15. Utilizzare metodi di riflessione, incoraggiare tutti i partecipanti a prender parte alla discussione e dare feedback. 101 www.rechance.eu 8) BIBLIOGRAFIA Adkins, C., & Simmons, B. (2002) “Outdoor, experiential, & environmental education: Converging or diverging approaches? Bacher, J., Beham, M. & Lachmayr, N. (2008): Geschlechterunterschiede in der Bildungswahl. Wiesbaden: VS-Verlag. Bacher, J., Winklhofer, U. & Teubner, M. 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Nome del partecipante: .................................................................................................................................................................... Questionario intervista “Competenze sociali comunicative” Valutazione dei bisogni formativi 9) ALLEGATO: STRUMENTI DI VALUTAZIONE www.rechance.eu 106 4 Motivazione Lavoro di gruppo e cooperazione Gestione dello stress Gestione dei conflitti Competenze Comprendere il termine “motivazione”, abilità a spiegare cosa significa e a fare esempi pratici di “motori motivazionali” Abiltà nell’ascolto attivo Abilità di mediazione Flessibiltà nel lavorare in gruppo Abiltà nel condividere il tempo in maniera efficiente Impegno nel lavoro di gruppo Abilità ad affrontare attivamente oneri e problemi Identificare e denominare problemi e oneri e abilità a riflettere sulle azioni di qualcuno Comprendere il valore della percezione di sé e della percezione sociale Identificare, esprimere e condividere valori, opinioni e aspettative Comprendere che i problemi sono parte della vita quotidiana e saperli gestire Abiltà a riconoscere ed esprimere i propri limiti, definirne e chiarirne le loro violazioni Abilità a guardare da diverse prospettive e punti di vista usando la (auto)riflessione Abilità a riconoscere e denominare aree di conflitto Abilità ad affrontare in modo costruttivo pregiudizi e stereotipi Abilità a riconoscere ed esprimere bisogni, interessi e problemi di qualcuno, essere in grado di definirne le aspettative e valutare i differenti interessi Abilità di ascoltare attivamente indicatori www.rechance.eu 1 2 3 107 4 Compilatore: 4.molto negativo 3.negativo 2.positivo 1.molto positivo Scala di valutazione: Competenze Comprendere l’importanza di altri fattori, che possano positivamente influenzare le questioni relative alla motivazione Comprendere la differenza tra strategie dirette e indirette per la motivazione Comprendere la posizione dell’altro, essere in grado di non avere posizioni di difesa se altri provano a motivarci; essere aperti e accettare di motivare altri Comprendere ed essere ingrado di lavorare con l’auto-motivazione e la motivazione del gruppo, degli altri partecipanti, della gente che ci circonda. Percepire la differenza tra l’auto-motivazione e la motivazione degli altri indicatori www.rechance.eu 1 2 3 108 4 www.rechance.eu Dettagli personali Qual’è il mio lavoro dei sogni? Cosa sono disposto a intraprendere per avere il lavoro? Cosa sono capace di fare per integrarmi nel processo lavorativo? Pre-valutazione delle mie attuali competenze sociali di cui dispongo: Precedente educazione e formazione: Precedenti esperienze lavorative (retribuite o volontarie): Disponibilità a seguire i corsi: lun______ mar______ mer_____ gio______ ven______ 109 www.rechance.eu Auto-valutazione Per cortesia, indicare le risposte che ti descrivono meglio. Se non hai provato tutte È molto difficile per me È difficile per me È abbastanza semplice per me Nome _______________________ È molto semplice per me queste attività, immagina come le avresti fatte. Senso dello spazio Sono in una città dove non sono mai stato prima. Devo usare una cartina. Disegno la piantina della casa in cui vivo. Assemblo mobili seguendo le istruzioni di montaggio. Creatività Raccolgo diversi maufatti e creo nuove cose con essi. Trovo nuove soluzoni per i problemi. Un amico celebra il 18° compleanno. Decoro la stanza per la festa. Capacità mnemoniche Ricordo il compleanno di tutti i miei amici. Ricordo i compiti per casa senza scriverli. Quando vado a fare la spesa non mi serve la lista. Non dimentico nulla. Lavoro di gruppo & Cooperazione Quando entro a far parte di un nuovo gruppo, entro immediatamente in contatto con i suoi membri. Mentre facciamo un esercizio di gruppo, un altro membro suggerisce qualcosa in disaccordo con le mie idee. Io seguo il suo ragionamento e non insisto con le mie proposte. Quando lavoro in un gruppo, eseguo compiti che non mi piace fare ma che sono important per raggiungere gli obiettivi del gruppo. 110 È molto difficile per me È difficile per me È abbastanza semplice per me Nome _______________________ È molto semplice per me www.rechance.eu Comunicazione Vorrei comprare un nuovo lettore mp3 e chiedo al negoziante di spiegarmene le caratteristiche e i prezzi. Mi sono perso in una città sconosciuta. Chiedo a qualcuno la strada per la stazione ferroviaria. Convince i miei genitori ad aumentarmi la paghetta settimanale usando buone argomentazioni. Risoluzione dei problemi Ho una nuova scrivania. Mi rendo conto che alcune parti sono allentate. Inizio immediatamente a fare qualcosa per sistemarla. Sto per lasciare il centro di Formazione. All’improvviso mi rendo conto che non c’è più la mia bicicletta. Inizio a pianificare cosa fare. Il mio computer si blocca continuamente. Vorrei risolvere il problema da solo e ho già alcune idee su come procedere. 111 www.rechance.eu Auto-valutazione della motivazione Rispondi alle domande con un SI o un NO; valuterai la tua motivazione. Domanda SI 1. Leggo con attenzione qualunque cosa che mi interessi_ 2. Non esito quando devo aiutare qualcuno in difficoltà 3. Scelgo con attenzione cosa vestire quando devo uscire 4. Quando ceno a casa a tavola mi comport proprio come farei al ristorante 5. Non ho mai provato antipatia per alcuno 6. Spesso mi rifiuto di fare qualcosa perchè non mi fido molto delle mie abilità 7. Mi piace parlare male delle persone quando queste non sono in giro 8. Ascolto sempre con attenzione la persona che mi parla, non importa di chi si tratta 9. Fornisco spesso ragioni “molto buone” per giustificare i miei errori 10. Mi è accaduto di trarre vantaggio dall’ignoranza di alter persone 11. Ammetto volentieri i miei errori 12. A volte cerco di vendicarmi di qualcuno invece di perdonarlo 13. Insiste sempre per avere le cose come piacciono a me 14. Sono felice di aiutare quando qualcuno mi chiede un favore 15. Non ti annoia che la gente abbia opinion diverse dalle tue? 16. Penso sempre con cura a cosa portare quando parto per un viaggio 17. Accade a volte che sono invidioso del successo di altri 18. A volte sono annoiato quando qualcunomi chede un favore 19. Quandola vente è in difficoltà, a volte penso che stiamo avendo quello che meritano 20. Non ho mai parlato di cose spiacevoli con il sorriso sulla mia faccia dagli errori NO o 112 www.rechance.eu Calcolo del punteggio: Se hai risposto SI alle domande 1, 2, 3, 4, 5, 8, 11, 14, 15, 16, 20 segna un punto. Se hai risposto NO alle domande 6, 7, 9, 10, 12, 13, 17, 18, 19 segna un punto. Più punti hai segnato, maggiore è la tua motivazione. Se hai 20 punti la tua motivazione è massima! 0 10 20 113 www.rechance.eu Esempi per alcune “sfide” “Collezione di autografi” Scopo: entrare in contatto con altri, conoscere altra gente Materiali: foglio dei compiti Durata: 10 – 20 minuti “Collezione di autografi” è un gioco per conoscere gente. I partecipanti si muovono nella stanza e cercano gente che corrisponda ad una certa descrizione del loro foglio dei compiti, ad esempio: “cerca qualcuno che parli almeno due lingue”_ Appena trovato, raccolgono l’autografo della persona. Questo esercizio fa si che i partecipanti entrino in contatto tra loro e comunichino. È molto utile per sviluppare cooperazione e comunicazione e per mostrare il potenziale di ciascuno (es. le competenze linguistiche). “Costruire una torre di carta” Scopo: sviluppare la cooperazione, gestire lo stress (quando viene realizzato in più di un gruppo o con limiti di tempo) Materiali: carta, forbici, nastro adesivo Durata: 20 – 40 minuti Il gruppo di partecipanti si divide in sottogruppi di 2-3 persone. Il compito è costruire la torre più alta e stabile possibile. “Il lato sbagliato” Scopo: sviluppare la cooperazione Materiali: una vecchia tovaglia Durata: 5 – 15 minuti Il gruppo si mette sulla tovaglia, stesa sul pavimento. Insieme i partecipanti devono rigirare la tovaglia sull’altro lato, senza che nessuno tocchi il pavimento. La cooperazione, la ricerca di soluzioni e la leadership nel gruppo sono aspetti vitali per questo esercizio. “Discussione Pro & Contro” Scopo: gestire le discussion e i punti di vista altrui, sostenere e riflettere sui propri punti di vista, gestire i conflitti. Materiali: penne e carta Durata: 20 – 40 minuti In questo esercizio è organizzata in una discussione controllata tra due parti. È un metodo per condividere un’ampia gamma di punti di vista. L’argomento dovrebbe essere veramente specifico e contraddittorio, al fine di permettere al gruppo di 114 www.rechance.eu esprimere opinioni a favore e contrarie. Il gruppo è diviso in due sottogruppi, pro e contro, che raccolgono le proprie argomentazioni. I gue gruppi, quindi, si fronteggiano; uno inizia con un’argomentazione, l’altro replica con una propria. Gli interventi hanno un limite di tempo e l’intero dibattito procede fino a che le liste delle argomentazioni sono esaurite. Criteri di osservazione: − Come sono le capacità communicative nel gruppo? − Chi parla con o per i gruppi? − Chi è maggiormente persuasivo? − Quali argomentazioni hanno scelto i gruppi? Perchè? − Utilizzano il linguaggio del corpo? 115 www.rechance.eu Non buono Sufficiente Buono Nome: _________________ Molto buono Osservazione da parte dei formatori Note È capace di riconoscere ed esprimere bisogni, interessi e problemi, è in grado di definire aspettative e valutare i differenti interessi È capace di affrontare in modo costruttivo pregiudizi e stereotipi È capace di riconoscere ed esprimere i propri limiti, definirne e chiarirne le loro violazioni È capace di riconoscere e denominare aree di conflitto Può identificare e denominare problem e oneri; è abile a riflettere sulle azioni di qualcuno Comprende che i problemi sono parte della vita quotidiana ed è abile a gestirli Può identificare, esplimere e condividere valori, opinion e aspettative di qualcuno Comprende il valore della percezione di sé e della percezione sociale È capace di affrontare attivamente oneri e problemi È consapevole dell’esistenza di comunicazione verbale e non verbale ed è abile a utilizzarle in modo corretto 116 Non buono Sufficiente Buono Nome: _________________ Molto buono www.rechance.eu Note È capace di esprimere emozioni e sentimenti senza offendere altre persone, è assertivo È capace di trasmettere informazioni in maniera comprensibile a differenti persone, adatta la comunicazione rispetto ai riceventi È capace di adattare le modalità di comunicazione rispetto alle situazioni I È capace di ascoltare attivamente Può riconoscere differenti emozioni ed è capace di controllarle 117 www.rechance.eu Schema di Osservazione Valutazione delle Competenze Sociali Competenze socilai: − − − Lavoro di gruppo e cooperazione Gestione dei conflitti Motivazione Nome Prima delle attivito di progetto ____________________ ++ + o - Note Dopo le attivito di progetto ++ + o - Note Lavoro di gruppo e cooperazione Impegnonel lavoro del gruppo Abilità a condividere efficacemente il tempo Flessibilità a lavorare in gruppo Capacità di mediazione Abilità all’ascolto attivo Gestione dei conflitti Abilità a riconoscere ed esprimere bisogni, interessi e problemi di qualcuno, essere in grado di definirne le aspettative e valutare i differenti interessi Abilità ad affrontare in modo costruttivo pregiudizi e stereotipi Abiltà a riconoscere ed esprimere i propri limiti, definirne e chiarirne le loro violazioni Abilità a riconoscere e denominare aree di conflitto 118 www.rechance.eu Nome Prima delle attivito di progetto ____________________ ++ + o - Note Dopo le attivito di progetto ++ + o - Note Abilità a guardare da diverse prospettive e punti di vista usando la (auto)riflessione Motivazione Comprendere il termine “motivazione”, abilità a spiegare cosa significa e a fare esempi pratici di “motori motivazionali” Comprendere ed essere ingrado di lavorare con l’auto-motivazione e la motivazione del gruppo, degli altri partecipanti, della gente che ci circonda. Percepire la differenza tra l’automotivazione e la motivazione degli altri Comprendere la posizione dell’altro, essere in grado di non avere posizioni di difesa se altri provano a motivarci; essere aperti e accettare di motivare altri Comprendere la differenza tra strategie dirette e indirette per la motivazione Comprendere l’importanza di altri fattori, che possano positivamente influenzare le questioni relative alla motivazione 119 www.rechance.eu Commenta i tuoi compiti Commenta i tuoi compiti Data: ____________________________ Nome: _____________________________ Compito (descrivilo con parole tue) _____________________________________________________ _____________________________________________________ ____________________________________________________ Il mio primo pensiero sul compito: ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ __________________________________________________________ Cosa mi è piaciuto: ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ Cosa è stato difficile per me: ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ Mi piacerebbe portare a termine questo compito perchè ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ 120 Data Argomento ☺ Divertente? Nome: __________________________________ Diario di Progetto Cosa ho imparato www.rechance.eu 121 Abilità e competenze che ho usato www.rechance.eu Report sui progressi raggiunti La tabella seguente sintetizza la valutazione dei progressi raggiunti dai formandi (partecipanti/studenti). In questo document sarà registrata la valutazione a punti di ciascuno dei tre corsi seguiti dai partecipanti/studenti. Utilizzare i seguenti riferimenti per la valutazione: − − − − 1 = eccellente 2 = buono 3 = sufficiente 4 = insuficiente Valutazione della formazione n. Aree valutate Progressi, sviluppo personale Frequenza e rispetto della tempistica Cooperazione nel gruppo Comunicazione Opinioni, comportamento, interventi 3 Generale Formando Formatore Formando Formatore Formando Formatore Formando Formatore Formando Formatore Formando Abilità di trasferire le nuove conoscenze nella pratica Formando Raggiungimento degli obiettivi fissati Formando Generale contributo al modulo formativo 2 Valutazione Comprensione dei contenuti della lezione Abilità di auto-riflessione 1 Formatore Formatore Formatore Formando Formatore Formando Formatore 122 www.rechance.eu Valutazione dello sviluppo personale Nelle pagine successive troverai una lista con i contenuti formativi offerti. Ti chiediamo la cortesia di cerchiare il livello di conoscenza e competenza che ritieni di aver raggiunto in ciascuna area. 123 www.rechance.eu Competenze che ho acquisito durante lo svolgimento del programma formative: Comunicazione e interazione: 1. Consapevolezza dell’esistenza di comunicazione verbale e non verbale e abilità di usarle in maniera appropriata: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 2. Abilità ad esprimere emozioni e sentimenti senza offendere altre persone (assertività): Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 3. Abilità di trasmettere informazioni in maniera comprensibile a differenti persone, adatta la comunicazione rispetto ai riceventi: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 4. Sviluppo di un CV professionale e una lettera di motivazione, loro aggiornamento: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo Positivo Negativo Molto negativo 5. Abilità di ascolto attivo: Eccellente Molto positivo 6. Abilità di riconoscere differenti emosioni e abilità di auto-controllo: Eccellente Molto positivo ELEMENTI CHE MI SONO PIACIUTI: Positivo Negativo Molto negativo ELEMENTI CHE NON MI SONO PIACIUTI: ATTIVITÁ OUTDOOR E PARTI INTERATTIVE CHE MI SONO PIACIUTE MAGGIORMENTE E PERCHÉ 124 www.rechance.eu Gestione dei conflitti: 1. Abilità a riconoscere ed esprimere bisogni, interessi e problemi di qualcuno, essere in grado di definirne le aspettative e valutare i differenti interessi: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 2. Abilità ad affrontare in modo costruttivo pregiudizi e stereotipi: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 3. Abiltà a riconoscere ed esprimere i propri limiti, definirne e chiarirne le loro violazioni: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 4. Abilità a riconoscere e denominare aree di conflitto: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 5. Abilità a guardare da diverse prospettive e punti di vista usando la (auto)riflessione: Eccellente Molto positivo ELEMENTI CHE MI SONO PIACIUTI: Positivo Negativo Molto negativo ELEMENTI CHE NON MI SONO PIACIUTI: ATTIVITÁ OUTDOOR E PARTI INTERATTIVE CHE MI SONO PIACIUTE MAGGIORMENTE E PERCHÉ 125 www.rechance.eu Gestione dello stress 1. Comprendere che i problemi sono parte della vita quotidiana e saperli gestire: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 2. Identificare, esprimere e condividere valori, opinioni e aspettative: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 3. Comprendere il valore della percezione di sé e della percezione sociale: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 4. Identificare e denominare problemi e oneri e abilità a riflettere sulle azioni di qualcuno: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo Negativo Molto negativo 5. Abilità ad affrontare attivamente oneri e problemi: Eccellente Molto positivo ELEMENTI CHE MI SONO PIACIUTI: Positivo ELEMENTI CHE NON MI SONO PIACIUTI: ATTIVITÁ OUTDOOR E PARTI INTERATTIVE CHE MI SONO PIACIUTE MAGGIORMENTE E PERCHÉ 126 www.rechance.eu Percezione 1. Abilità a percepire e interpretare correttamente segni, gesti, espressioni del viso e posture del corpo nella comunicazione non verbale: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 2. Abilità a esprimere messaggi attraverso gesti, espresisoni del viso e postura: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 3. Abilità a controllare il linguaggio del corpo secondo l’intento comunicativo: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 4. Abilità a riconocere specifiche caratteristiche culturali nell’uso di espressioni facciali, gesti e posizione del corpo: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo Positivo Negativo Molto negativo 5. Abilità di ascoltare attivamente: Eccellente Molto positivo ELEMENTI CHE MI SONO PIACIUTI: ELEMENTI CHE NON MI SONO PIACIUTI: ATTIVITÁ OUTDOOR E PARTI INTERATTIVE CHE MI SONO PIACIUTE MAGGIORMENTE E PERCHÉ 127 www.rechance.eu Motivazione 1. Comprendere il termine “motivazione”, abilità a spiegare cosa significa e a fare esempi pratici di “motori motivazionali”: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 2. Comprendere ed essere ingrado di lavorare con l’auto-motivazione e la motivazione del gruppo, degli altri partecipanti, della gente che ci circonda. Percepire la differenza tra l’auto-motivazione e la motivazione degli altri: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 3. Comprendere la posizione dell’altro, essere in grado di non avere posizioni di difesa se altri provano a motivarci; essere aperti e accettare di motivare altri: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 4. Comprendere la differenza tra strategie dirette e indirette per la motivazione: Eccellente Molto positivo Positivo Negativo Molto negativo 5. Comprendere l’importanza di altri fattori, che possano positivamente influenzare le questioni relative alla motivazione: Eccellente Molto positivo ELEMENTI CHE MI SONO PIACIUTI: Positivo Negativo Molto negativo ELEMENTI CHE NON MI SONO PIACIUTI: ATTIVITÁ OUTDOOR E PARTI INTERATTIVE CHE MI SONO PIACIUTE MAGGIORMENTE E PERCHÉ 128