Risparmiare energia ogni giorno Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige Indice Prefazione pag. 1 1. Introduzione pag. 2 2. Gli elettrodomestici pag. 4 3. Il riscaldamento pag. 10 4. La mobilità pag. 14 5. Il controllo dei consumi pag. 20 6. Kilowatt & Co. pag. 22 Prefazione Dopo gli USA, i Paesi dell’ex Unione Sovietica, la Cina e il Giappone, gli Stati industrializzati dell’Europa occidentale sono quelli che consumano più energia in assoluto. Il risparmio energetico è possibile anche senza rinunciare alle comodità, ma ciò nonostante continuiamo a sprecare energia preziosa in grandi quantità. Oltre al danno economico, gli sprechi energetici rappresentano un problema per l’ambiente perché la combustione delle diverse fonti energetiche produce emissioni: il biossido di carbonio (CO² ) per esempio è corresponsabile dell’effetto serra e riscalda l’atmosfera terrestre. La presente brochure vuole essere uno stimolo a rivedere le nostre abitudini e il nostro approccio nella gestione delle risorse energetiche cominciando a preferire le lampadine a basso consumo e a fare delle scelte più consapevoli osservando le indicazioni riportate sull’etichetta UE al momento dell’acquisto di un nuovo elettrodomestico. Diamo il nostro contributo al risparmio energetico tenendo sotto controllo i consumi di ogni giorno. Dott. Michl Laimer Assessore 1 1. Introduzione “risparmia luce!” Nel 2004 il Centro Tutela Consumatori Utenti dell’Alto Adige ha calcolato le percentuali di consumo energetico nei vari ambiti di utilizzo. Sul 100 % di energia consumata, il 55 % serve per il riscaldamento, il 31 % per l’automobile, il 7 % per la produzione dell’acqua calda, il 4 % per le operazioni di pulizia, raffreddamento e congelazione, il 2 % per cucinare e l’1 % per l’illuminazione e l’alimentazione di apparecchi elettronici come TV, CD e PC. La grande fetta dei consumi è quindi imputabile al riscaldamento. Consumi energetici dei nuclei familiari 55 % 10 % 7% A partire dal 2005, in Alto Adige i consumi annui degli edifici di nuova realizzazione non potranno superare i 7 litri di gasolio per metro quadro di superficie abitabile. Nelle costruzioni nuove e nelle ristrutturazioni è possibile attenersi a parametri di risparmio energetico ancora più elevati: con una casa clima di tipo B (5 litri), una casa clima di tipo A (3 litri) o ancor meglio con una casa passiva (meno di 1,5 litri di gasolio per metro quadro l’anno). In una casa passiva le perdite di calore tramite l’involucro e la ventilazione sono ridotte in modo tale che si riesce a raggiungere una temperatura confortevole anche senza l’impiego di un sistema di riscaldamento attivo. In Alto Adige si parla già di “Plus-Energiehäuser”, edifici capaci di produrre energia coprendo il proprio fabbisogno, di per sé già ridotto al minimo, e di immettere l’energia in eccesso nella rete di fornitura elettrica. 2 2% 1% fonte: Centro Tutela Consumatori Utenti 3 Plus–Energiehaus Casa passiva Casa Clima A: 3 litri Casa Clima B: 5 litri Edifici energeticamente efficienti Casa Clima C: 7 litri Ma poiché non tutti abbiamo la possibilità di abitare in edifici energeticamente efficienti, i capitoli seguenti spiegheranno come evitare gli sprechi nelle piccole cose di ogni giorno senza per questo rinunciare al comfort. 4% illuminazione automobile 20 % acqua calda 31 % 30 % cucina 40 % riscaldamento Con opportune misure di coibentazione delle pareti esterne degli edifici, solai e cantine e montando finestre isolanti potremmo risparmiare più del 70 % dell’energia. refrigerazione e lavaggio 50 % 2. Elettrodomestici Oggi quasi tutti gli apparecchi che utilizziamo nelle nostre case vengono azionati elettricamente. Solitamente quelli più vecchi (frigoriferi, lavabiancheria, asciugatrici, ecc.) hanno consumi eccessivi. Questo però non significa che ogni elettrodomestico nuovo consumi poco. Le differenze tra i vari modelli in commercio sono notevoli. frigorifero Prima di acquistare un nuovo elettrodomestico è bene informarsi su quello che consuma. 2.1 La marchiatura energetica Alcuni elettrodomestici devono essere corredati dell’etichetta di consumo imposta da varie direttive UE indicante i consumi energetici e altri importanti dettagli. Stiamo parlando di grandi elettrodomestici come frigoriferi e congelatori, lavabiancheria, asciugatrici, fornelli elettrici, lavastoviglie, lampade per l’uso domestico e impianti di climatizzazione. In sostanza l’etichetta indica la classe di consumo (per le lavabiancheria ad esempio i kilowattora per chilogrammo di biancheria con programma di lavaggio standard). L’elettrodomestico rientra in una delle sette classi: alla lettera “A” corrisponde il consumo più basso, alla “G” quello più alto. Altre informazioni sono scaricabili dal sito www.enea.it/com/web/pubblicazioni/Op24.pdf 1 2 Etichetta energetica per macchine lavatrici in conformità della norma UE (EN60456) 1. Costruttore 2. Modello 3 3. Barre colorate per la definizione della classe di consumo da A = verde a G = rosso le lettere A e B corrispondono a consumi bassi le lettere C, D e E corrispondono a consumi medi le lettere F e G corrispondono a consumi alti 4. Consumo di energia per ciclo di lavaggio “cotone 60° C” 4 5 5. Indicatore dell’efficacia di lavaggio della lavatrice per classe di potenza da A a G. A e B = apparecchi con efficacia alta C, D e E = apparecchi con efficacia media F e G = apparecchi con efficacia bassa 7 6. Indicazione dell’efficacia di centrifugazione per classe di efficienza da A a G A e B = lavatrici con efficacia di centrifugazione alta C, D e E = lavatrici con efficacia di centrifugazione media F e G = macchine con efficacia di centrifugazione bassa 8 9 7. Capacità (capi in cotone) in kg 6 8. Consumo di acqua il litri con programma “cotone 60°” 9. Rumorosità durante il lavaggio e la centrifuga (se indicato) 4 5 2.2 Il frigorifero e il congelatore 2.3 Ai fornelli Il consumo energetico dipende dalla quantità di calore che passa nell’interno dell’elettrodomestico e dal dispendio di energia necessario per ripristinare la temperatura interna desiderata. è utile seguire alcune precauzioni: › cucinare possibilmente chiudendo pentole e padelle con coperchi della giusta dimensione. Oltre a prevenire perdite di calore e di acqua, questa precauzione velocizza la cottura e aiuta a risparmiare energia. › evitare di riscaldare acqua in eccesso: non serve che le patate e le verdure nuotino nell’acqua. Per cucinarle sono sufficienti pochi centimetri. › la pentola a pressione aiuta a risparmiare fino al 50 % di energia e consente di cucinare in metà tempo. Per consumare meno energia: › posizionare frigoriferi e congelatori preferibilmente in ambienti non riscaldati (i congelatori ad esempio in cantina). Evitare la loro collocazione in prossimità di fonti di calore come fornelli o radiatori o in angoli esposti all’irraggiamento solare diretto. › assicurarsi che l’elettrodomestico riesca a trasferire il calore all’esterno. Mantenere libere le griglie di aerazione degli apparecchi a incasso per garantire il circolo dell’aria attraverso le serpentine di raffreddamento. › prima di riporre in frigo o surgelare alimenti cotti, assicurarsi che siano completamente raffreddati. › un ordine sistematico all’interno di frigorifero e congelatore evita lunghe ricerche a sportello aperto e l’intrusione di aria calda e umida. › sostituire con immediatezza le guarnizioni danneggiate. › più bassa è la temperatura del frigorifero, più alti sono i consumi energetici. › prima delle vacanze regolarlo al minimo o spegnerlo ricordandosi però di lasciare lo sportello aperto per evitare la formazione di muffe. All’interno del frigorifero, l’acqua contenuta negli alimenti e nell’aria produce della brina che funge da strato isolante. Più spesso è lo strato di brina, più elevati saranno i consumi. Alcuni utili consigli: › sbrinare il frigo ad intervalli regolari. › riporre gli alimenti sempre in recipienti coperti. Prima di congelarli avere cura di confezionarli bene. › richiudere rapidamente lo sportello del frigo dopo averlo aperto per evitare l’intrusione di aria umida dall’esterno. › Se si acquista un frigo nuovo scegliere tipologia e dimensioni in base alle reali esigenze. Se il fornello è elettrico › utilizzare esclusivamente pentole e padelle con il fondo piano. › il diametro di padelle e pentole deve corrispondere a quello della piastra. › le piastre elettriche sono più economiche se vengono accese al massimo solo all’inizio. Proseguendo la cottura a fornello basso e spegnendo la piastra prima di fine cottura si utilizza anche il calore residuo. › quando è possibile è meglio evitare di preriscaldare il forno. Quando lo accendiamo cerchiamo di cucinare più pietanze contemporaneamente. I consumi energetici dei fornelli elettrici sono stati notevolmente ridotti grazie a migliori tecniche di isolamento e con l’introduzione delle piastre in vetroceramica. 2.4 La lavatrice Possibilmente va accesa sempre a pieno carico. Alcuni modelli recenti sono dotati di un sistema di riconoscimento carico che adegua la quantità di acqua e di energia in base a quella della biancheria. Ciò nonostante è sempre più conveniente azionarla quando è piena. Per lo sporco normale basta il programma di lavaggio a 60°C che consente di risparmiare il 30 % di energia rispetto a quello a 95 °C. Le asciugatrici hanno consumi elevatissimi: lasciare asciugare la biancheria sullo stenditoio aiuta a risparmiare e inquina di meno. La biancheria ben centrifugata asciuga più in fretta Un apparecchio troppo grande causa inutili sprechi di energia. 6 7 2.5 L’illuminazione 2.6 I “divoratori” di corrente Le lampade a incandescenza producono luce a fronte di grandi perdite: Sono in aumento gli elettrodomestici che ci rubano corrente a nostra insaputa. oltre il 90 % della corrente necessaria viene inutilmente trasformata in calore. Le lampade fluorescenti hanno una resa decisamente maggiore. Lampade a basso consumo Le lampade fluorescenti compatte consumano fino all’80 % in meno rispetto alle tradizionali lampade a incandescenza. Non sono indicate per gli ambienti di passaggio dove la luce rimane accesa per poco (ad esempio i giroscale). Esistono due tipi di lampade a basso consumo: quelle a lenta cessione che si illuminano gradatamente dopo l’accensione e quelle con accensione senza preriscaldamento degli elettrodi. In un primo momento quest’ultima tipologia può apparire preferibile, ma il mancato preriscaldamento degli elettrodi, ossia l’avviamento a freddo, determina un’usura maggiore e una minore durata della lampada. Le lampade a incandescenza hanno una durata media di 1.000 ore, quelle fluorescenti compatte circa 8.000. Alcuni modelli raggiungono le 12.000 ore e più. Ma attenzione: se il prezzo è troppo conveniente possono avere una durata poco più superiore di quelle a incandescenza. Le prese multiple di alimentazione dotate di interruttore di accensione consentono di scollegare e collegare alla rete più apparecchi (e alimentatori esterni) contemporaneamente: impianti stereo, computer, calcolatrici, monitor, scanner, modem, ecc. Nell’acquisto di una lampada controllare i dati riportati sull’etichetta di consumo UE. 2.7 Batterie Oltre alla classe di consumo, può essere indicata anche la durata nominale. L’etichetta UE è obbligatoria su ogni confezione. Lumen = flusso luminoso della lampada Watt = potenza assorbita h= durata nominale media (questa indicazione non è obbligatoria) 8 Dopo il normale funzionamento, molti apparecchi restano in stand by: televisori, videoregistratori, apparecchi DVD o impianti stereo restano in attesa di un segnale da parte del telecomando, le segreterie telefoniche del segnale della linea dati per entrare in funzione. Stampanti e fotocopiatori laser richiedono un preriscaldamento per garantire il funzionamento immediato. Alcuni apparecchi consumano corrente anche quando abbiamo spento l’interruttore principale (è il caso di computer e apparecchiature accessorie e di numerosi dispositivi dell’elettronica da intrattenimento). Altri, non sono dotati di interruttore principale, consumano corrente per tutto il periodo in cui sono collegati alla presa (la maggior parte degli alimentatori esterni). Il costo di una presa multipla oscilla tra i 5 e i 20 euro, in base al modello. Una spesa ammortizzabile in breve tempo. E’ vero che ci rendono indipendenti dalle prese di corrente, ma la loro produzione richiede notevoli quantitativi di energia e materie prime. Alcuni tipi di batterie e accumulatori contengono metalli pesanti nocivi all’uomo e all’ambiente come il mercurio e il cadmio. Alternative meno inquinanti e notevolmente meno costose nel lungo periodo sono gli accumulatori (per es. al nickel – idruro metallico) e le batterie alcaline al manganese. E’ importante quindi scegliere il caricabatterie più indicato e osservare alcune norme di corretta gestione. Gli accumulatori hanno un prezzo leggermente superiore rispetto alle comuni batterie, ma in compenso possono essere ricaricati fino a mille volte. Rinunciare il più possibile agli apparecchi funzionanti a batteria significa rispettare l’ambiente. Oggi alcuni di essi (come calcolatrici e orologi), dotati di celle solari in grado di trasformare la luce in corrente, non richiedono la sostituzione di batterie e accumulatori. Batterie e accumulatori esausti non vanno gettati nella pattumiera, ma tra i rifiuti tossico-nocivi o consegnati al centro di riciclaggio! 9 3. Il riscaldamento Gran parte dell’energia che consumiamo nelle nostre case viene impiegata per il riscaldamento. Qui risparmiare conviene e bastano pochi accorgimenti per farlo senza patire il freddo! 3.1 Riscaldare nel modo giusto Oltre a nuocere all’organismo esponendolo ad un maggior rischio di contrarre raffreddori, una temperatura ambiente troppo alta pesa sul portafoglio. Ogni grado in meno equivale ad un risparmio dei costi pari al 6 %. In casa e negli ambienti di lavoro è sufficiente una temperatura di 20 °C. Nelle altre stanze sono consigliati in cucina = 18 °C nella toilette = 16 °C in camera da letto = 17 °C Nei periodi di assenza prolungati, possiamo abbassare la temperatura o, meglio ancora, posizionare la valvola termostatica al minimo (sul simbolo dell’asterisco). Se l’appartamento rimane vuoto per uno o due giorni la temperatura media può essere regolata intorno ai 15 °C e nei periodi di assenza prolungata sui 12 °C. Le stanze da letto e quelle degli ospiti non vanno necessariamente riscaldate come il resto della casa. Durante la notte diminuiamo la temperatura fino alla soglia di confort tenendo chiuse tapparelle, veneziane e tende. I radiatori non vanno coperti da tende o mobili; lo stesso dicasi per il termostato che va mantenuto libero per consentire il corretto svolgimento della sua funzione di regolatore della temperatura ambientale. 3.2 Arieggiare nel modo giusto Finestre a ribalta costantemente aperte sono uno spreco di energia e di denaro. Evitiamo quindi di tenerle in questa posizione per periodi prolungati. Per aerare la casa è meglio spalancarle per un massimo di 10 minuti (ventilazione trasversale con corrente d’aria). Per ridurre l’umidità e garantire l’apporto di aria fresca negli ambienti arieggiare più volte al giorno tenendo le finestre completamente aperte per 5–10 minuti. La porta del bagno va tenuta chiusa durante la doccia per evitare che l’umidità invada gli altri ambienti della casa. Dopo la doccia il bagno va aerato, ma a differenza delle altre stanze non è sufficiente arieggiarlo brevemente perché pareti e asciugamani bagnati rilasciano parecchia umidità. 10 11 Se le possibilità di aerarlo sono limitate è consigliabile cercare di far uscire l’umidità residua con l’aiuto di un ventilatore. In cucina il vapore acqueo può essere convogliato all’esterno da una cappa di aspirazione. Nelle ore serali evitiamo che l’aria riscaldata degli altri ambienti penetri in quelli meno riscaldati (come le camere da letto) per prevenire la formazione di condensa provocata dall’umidità proveniente dai locali più caldi. Al mattino arieggiamo bene le camere da letto per eliminare l’eccesso di umidità rilasciata dall’organismo durante il sonno. Nell’ambito di una ristrutturazione o quando si costruisce ex novo, il problema dell’aerazione può essere elegantemente risolto risparmiando energia da un impianto di aerazione con recupero di calore. 3.3 Cassonetti per avvolgibili e nicchie per radiatori Spesso le pareti in corrispondenza delle nicchie per i radiatori sono particolarmente sottili e quindi causa di dispersioni di calore. Per ovviare questo problema è importante isolarle bene anche in un secondo tempo. Se lo spazio tra radiatore e parete è talmente ridotto da non consentire la realizzazione di un isolamento a posteriori, è possibile ovviare al problema inserendo una pellicola isolante orientando il rivestimento in alluminio sul lato del radiatore. Anche i cassonetti per gli avvolgibili (in particolare quelli datati) rappresentano dei punti critici e vanno opportunamente isolati. 3.4 Attenzione agli spifferi! Finestre che non chiudono bene e spifferi fanno penetrare dall’esterno una quantità relativamente elevata di aria fredda che deve essere riscaldata e portata a temperatura ambiente. In questo modo si riduce il tenore di umidità dell’aria che si secca a scapito del comfort. Con un sufficiente tenore di umidità, l’aria risulta più calda ed è comunque più salutare. Decidendo di sostituire le finestre è importante osservare la qualità della superficie vetrata. Nella tabella un raffronto fra vetrate con differenti coefficienti di trasmittanza termica (valore Ug); i valori della temperatura superficiale del vetro interno sono stati calcolati con una temperatura ambiente di 21 °C e una temperatura esterna di – 12 °C: 12 Tipologia di superficie vetrata Doppi vetri Doppi vetri termoisolanti Tripli vetri termoisolanti Valore Ug 2,8 W/m²K 1,2 W/m²K 0,65 W/m²K Temperatura del vetro 9,1 °C 15,3 °C 17,5 °C 3.5 Gli impianti di riscaldamento A prescindere dalla loro potenza calorifica, si differenziano nel tenore di emissioni e nella resa. Rispetto a quelli obsoleti, gli impianti moderni sono equiparabili a dei veri e propri “salvadanai ambientali”: le caldaie a condensazione ad esempio sono in grado di recuperare il calore dei gas combusti. In Alto Adige è in aumento il numero degli impianti alimentati a legna (in tronchi, pellets o minuzzolo), un combustibile pulito in grado di neutralizzare il CO2 che produce. L’acqua calda può essere prodotta anche con pannelli solari: un impianto di media dimensione copre i due terzi del fabbisogno annuo di acqua calda e consente di rinunciare alla caldaia nei mesi estivi. Gli impianti di riscaldamento vanno sottoposti a manutenzione regolare Tra l’altro è da effettuare il controllo della pressione, la messa a punto del bruciatore e la pulizia della caldaia. Lo sfiato dei caloriferi Si effettua quando il radiatore non raggiunge più temperature elevate anche con la valvola termostatica completamente aperta per liberarlo da eventuali sacche d’aria formatesi nei periodi di inattività dell’impianto. Termoventilatori e caloriferi elettrici vanno utilizzati solo in casi di emergenza (ad esempio nei momenti di avaria dell’impianto di riscaldamento) e solo per breve tempo. Accenderli regolarmente pesa sul portafoglio e spreca energia. 3.6 I tubi del riscaldamento e dell’acqua calda Quelli dislocati in cantina o nel vano caldaia vanno sempre opportunamente isolati. In caso contrario consumano inutilmente energia e surriscaldano le cantine. La stessa cosa vale per i tubi degli impianti solari. 13 4. La mobilità E’ innegabile: viaggiare in macchina è comodo. Ma l’automobile è causa di ingorghi, inquinamento acustico, emissioni nocive (CO2 e polveri sottili) e pregiudica la qualità della vita. Ciò nonostante l’automobile viene sempre assolta e nei suoi confronti si dimostra un’indulgenza che altrove viene negata. Sebbene i veicoli di nuova generazione presentino consumi molto inferiori, il consumo energetico imputabile al traffico individuale è notevolmente aumentato per la preferenza data ai veicoli di grandi dimensioni (fuori-strada, monovolume, ecc.) e per il numero di veicoli in circolazione sempre in aumento. Sviluppo del traffico individuale (auto e station wagon) totale veicoli 43,8 Mio. percorrenza 517 Mrd. km consumi energetici finali 1.476 PS proiezione Shell 4.1 Passare all’azione Risparmiare energia significa modificare stili di vita e abitudini e interrogarsi sul mezzo di trasporto più adeguato nelle varie situazioni. 8,5 l di carburante × 100 km 1950 1960 1955 1970 1965 1980 1975 1990 1985 2000 1995 2010 2005 numero veicoli Nel traffico individuale, la ripartizione dei chilometri pro capite, ossia il totale delle distanze coperte dalle persone con i vari mezzi di trasporto, attesta che un buon 50 % interessa le vacanze e il tempo libero. consumi energetici finali consumi energetici specifici percorrenza Fonte: Shell (Germania 2000) Usando la macchina anche nei tragitti brevi, come spesso accade, non facciamo sempre la scelta migliore: di norma per distanze fino a 1 chilometro siamo più veloci andando a piedi. Spesso tendiamo a sopravvalutare la velocità media che l’automobile raggiunge nei centri urbani che in realtà non supera i 20 km orari. Per coprire distanze fino a 5 km la bicicletta è il mezzo di trasporto più adeguato. Se i collegamenti sono buoni, i mezzi pubblici sono indubbiamente preferibili all’auto. Optare per questi mezzi di trasporto risolve a monte tutta una serie di problemi: la ricerca di un posto macchina, il pagamento del parcheggio, il rischio di contravvenzione. L’automobile è preferibile per le distanze più lunghe e in assenza di buoni collegamenti con i mezzo pubblici. Traffico individuale Vacanze 6% Lavoro 21 % Formazione 2 % Tempo libero 42 % Trasferte di lavoro 18 % Per conoscere i vantaggi del sistema di trasporto pubblico in Alto Adige visitate il sito: Acquisti 42 % www.sii.bz.it. Fonte: Traffico in numeri 2001/02 14 15 Spese di viaggio – andata e ritorno per le seguenti distanze 5,60 € 10 km 30 km 16,80 € 33,60 € 60 km 120 km Fonte: „La mobilità come filosofia di vita“ Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige ed IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano 2005 4.2 L’acquisto di una nuova automobile 4.3 Risparmiare carburante Molti di noi non vogliono o non possono rinunciare all’automobile. Oltre a farne un uso ragionato, al momento dell’acquisto possiamo dare un grande contributo all’ambiente. Spesso la scelta del veicolo viene influenzata da fattori come gli accessori in dotazione, l’estetica, la pubblicità e gli argomenti del rivenditore che spesso mettono in secondo piano parametri importanti come i consumi, l’inquinamento acustico e il tenore delle emissioni. Considerato che l’automobile è un bene destinato a durare nel tempo, il suo acquisto va opportunamente ponderato. Prima di tutto è bene individuare le esigenze, capire quando e a che scopo usiamo la macchina: se la usiamo soprattutto in città, faremo bene a scartare quelle di grossa cilindrata per i consumi elevati. L’esempio dei fuoristrada è illuminante: dalle stime emerge che il 90 % di quelli venduti negli ultimi anni non si è mai av67,20 € venturato su terreni sterrati. Osservando la grande diffusione di veicoli monovolume e minibus, viene spontaneo chiedersi quante volte la loro capienza venga effettivamente sfruttata a fronte di consumi pari a 12 litri di carburante per 100 chilometri. Se nonostante tutto non vogliamo rinunciare alla macchina, sarà opportuno adottare uno stile di guida che ci aiuti a ridurre i consumi di carburante. Quanto costa l’auto veramente? Anche nel raffronto con i mezzi di trasporto pubblici, consideriamo sempre e soltanto il prezzo del carburante (in questo contesto ricordiamo che l’alternativa più pulita è il gas metano). Spesso tendiamo a sottovalutare i costi che l’auto realmente produce. Oltre alle spese di gestione, tra le più importanti voci di costo troviamo quelle per l’acquisto, le spese di revisione e riparazione, l’assicurazione e le tasse di circolazione. Fra i fattori di costo spesso trascurati sono da consideratre inoltre i risparmi mensili necessari per l’acquisto di un nuovo veicolo. 16 Tragitti brevi, consumi elevati Aumento del consumo di carburante su percorsi brevi (a motore freddo) Consumo di carburante in litri per 100 km 40 Quando percorriamo un tratto di strada breve il motore non raggiunge la temperatura di regime e quindi consuma di più. A motore freddo, subito dopo l’accensione, un veicolo di cilindrata media può evidenziare consumi pari a 40 l/100 km. Dopo il primo chilometro i consumi sono ancora di 20 l/100km e si normalizzano solo dopo i primi 4 chilometri. Per tragitti relativamente brevi, è più comodo e più veloce usare la bicicletta o andare a piedi. Fine della fase di riscaldamento 30 20 10 Partenza Tenere il motore acceso a veicolo fermo non serve a bilanciare i consumi di carburante dei tragitti brevi percorsi a motore freddo, ma a farli salire inutilmente. Lavorando a bassi giri, il motore si riscalda meno velocemente che non in stato di marcia provocando inutili consumi e un elevato tenore di emissioni. In questi casi anche il catalizzatore resta al di sotto della sua temperatura di regime e prolunga la fase di forte produzione delle emissioni. Lasciare il motore acceso a veicolo fermo per alcuni minuti equivale a consumare la quantità di carburante necessaria per percorrere mezzo chilometro. Consumi e stile di guida Uno stile di guida equilibrato è importante per risparmiare carburante. Tirare le marce è uno spreco inutile. In particolare nei centri urbani, con le soste ai semafori, una guida nervosa non aiuta a guadagnare tempo, ma a produrre inquinamento acustico e ambientale. 17 1 km 2 km 3 km 4 km Viaggiare a 50 km orari in città in terza anziché in quarta, aumenta i consumi di carburante di circa 1 litro ogni 100 chilometri. Scalare le marce aiuta a risparmiare Ogni chilo in più costa benzina Raffronto dei consumi di carburante Un buon guidatore scala le marce per tempo 400 344 % 300 Essere ragionevoli premia In base al nostro stile di guida possiamo risparmiare fino al 40 % del carburante. Mantenere una velocità costante, viaggiando in maniera fluida aiuta a risparmiare benzina. 250 167 % 122 % 100 % 50 1. Gang 2. Gang 3. Gang Oltre a farci consumare di più, la guida nervosa è fonte di stress per chi sta al volante e determina una maggiore usura del veicolo. 4. Gang Il consumo ottimale si raggiunge in quarta a 50 km orari (= 100 %). Tutte le altre indicazioni si riferiscono a questo valore Anche i pneumatici incidono sui consumi. Quelli invernali hanno una resistenza al rotolamento superiore quindi a fine stagione vanno sostituiti con quelli estivi. Attenzione a controllare sempre la pressione delle gomme. La velocità in città costa cara Tempo di percorrenza 32 min 39 min Consumo di carburante 10,7 l / 100 km 7,7 l / 100 km Gas combusti 100 % 64 % Fermate ai semafori 20 7 Frenate 40 15 Scalate di marcia 120 55 Cambi di corsia 50 0 guidatore nervoso guidatore ragionevole Attenzione a controllare sempre la pressione delle gomme. 120 % 114 % 100 % lunghezza percorso 28 km Il portapacchi aumenta i consumi Consumo di carburante a velocità costante di 130 km/h 18 125 % 19 con portapacchi carico senza telone 100 L’efficienza del veicolo Mantenere l’auto in perfetta efficienza, preoccupandosi di far sostituire candele e filtri dell’aria e di far regolare il carburatore aiuta a risparmiare carburante. L’ispezione regolare contribuisce inoltre alla sicurezza sulle strade e a preservare il valore del veicolo. con portapacchi carico e telone 150 con portasci senza sci 200 Un portapacchi montato sul tetto della macchina per trasportare biciclette o sci, influisce negativamente sui consumi in maniera proporzionale all’aumento della velocità. Dopo l’utilizzo è consigliabile smontarlo subito e comunque, quando è possibile, sistemare carichi e bagagli sempre nel baule. senza portapacchi 350 Più l’auto è pesante, più consuma: 100 chili di carico in più nel bagagliaio o sul tetto determinano un aumento dei consumi di ½ litro per 100 chilometri. 5. Il controllo dei consumi Oggi è consuetudine pagare le bollette mediante la domiciliazione bancaria cioè con il loro addebito presso la banca. Pur semplificandoci la vita, questo sistema ci fa perdere di vista i consumi. Solo se siamo bene informati possiamo realmente risparmiare energia. Occhio ai consumi quindi! Facciamo un raffronto fra la nostra bolletta del riscaldamento e quella di vicini di casa e amici. Prendiamo nota delle spese per il carburante e a scadenze regolari controlliamo consumi ed efficienza del veicolo. Accertiamo i consumi degli elettrodomestici che abbiamo in casa e in ufficio utilizzando gli appositi contatori specifici. Quando facciamo un nuovo acquisto diamo la preferenza agli apparecchi con i consumi minori. Esistono tanti modi per risparmiare energia: osservarli con coerenza significa evitare a noi e all’ambiente una buona parte di emissioni nocive. 20 21 6. Kilowatt & Co. Energia È la capacità di un corpo o di un sistema a compiere un lavoro ad esempio riscaldare acqua, illuminare il filamento incandescente di una lampada, far girare un motore. Potenza E’ il lavoro compiuto da una macchina, una quantità di corrente elettrica consumata, una quantità di calore sviluppata in una determinata unità di tempo. Per energia e potenza si utilizzano grandezze diverse: per indicare la potenza si utilizzano il watt (W) o un suo multiplo ad esempio il kilowatt (kW) e il megawatt (MW): 1.000 W = 1 kW; 1.000 kW = 1 MW. Per l’energia si utilizzano il wattora (Wh) o il kilowattora (kWh): 1.000 wattora (Wh) = 1 kilowattora (kWh). Se un apparecchio lavora con 1 kilowatt (kW) di potenza per 1 ora, il consumo energetico sarà di 1 kilowattora (kWh). Energia e potenza Esempio: per riscaldare 30 litri di acqua per una doccia a 37 °C, c’è bisogno di un quantitativo di energia pari a 1 kilowattora (kWh). Potenza = energia : tempo Per riscaldarla entro 15 minuti (1 kWh/0,25 h) è necessaria una potenza di 4 kilowatt (kW). Energia = potenza × tempo Per riscaldare la stessa acqua con una potenza di 10 kilowatt (kW) in soli 6 minuti, l’apporto di energia sarà di (10 kWh x 1/10 h =) 1 kilowattora (kWh). Potenza assorbita Su alcuni apparecchi non è indicata la potenza assorbita, ma solo l’intensità di corrente (ampere) e la tensione (volt). Per calcolare la potenza moltiplicare la tensione per l’intensità di corrente Potenza = tensione × corrente Watt = volt × ampere 22 23 HELIOS BZ %CCOA6OIIPIáGRANDI SPRECONIDENERGIANELLECASE PRIVATEDELL!LTO!DIGE WWWPROVINCIABZITACQUEENERGIA AUTOMOBILERISCALDAMENTOBOILERTELEVISOREFRIGORIFEROFORNOLAMPADINELAVASTOVIGLIEVIDEOREGISTRATORESTEREO$6$ 0LAYERMONITORCOMPUTERBOLLITOREASPIRAPOLVERECONDIZIONATOREDARIAFERRODASTIROFORNOAMICROONDEASCIUGACAPEL LI ASCIUGATRICE MACCHINA PER IL CAFFÒ FORNO BOILER TERMOSIFONE ELETTRICO FRIGORIFERO FORNELLO ELETTRICO SCOOTER FREEZER ASCIUGATRICE MACCHINA PER IL CAFFÒ FORNO BOILER TERMOSIFONE ELETTRICO FRIGORIFERO RISCALDAMENTO AUTOMOBILE FORNELLO ELETTRICO)LCONSUMOENERGETICODELLEAPPARECCHIATUREDOMESTICHEPUÛESSEREVERIFICATOSULL@ETICHETTA AUTOMOBILERISCAL DAMENTO TELEVISORE FRIGORIFERO FORNO LAMPADINE BOILER LAVASTOVIGLIE VIDEOREGISTRATORE STEREO $6$0LAYER MONITOR COMPUTERBOLLITOREASPIRAPOLVERECONDIZIONATOREDARIAASCIUGATRICEMACCHINAPERILCAFFÒFORNOBOILERRISCALDAMENTO AUTOMOBILETERMOSIFONEELETTRICOFRIGORIFEROFORNELLOELETTRICOFERRODASTIROTELEVISOREFRIGORIFEROFORNORISCALDAMENTO AUTOMOBILELAMPADINEBOILERLAVASTOVIGLIEFORNOAMICROONDEASCIUGACAPELLIASCIUGATRICEMACCHINAPERILCAFFÒFORNO BOILERTERMOSIFONEELETTRICO,ENORMALILAMPADINECONSUMANOCINQUEVOLTEDIPIáRISPETTOAQUELLEARISPARMIOENERGETICO AUTOMOBILE RISCALDAMENTO TELEVISORE FRIGORIFERO FORNO LAMPADINE BOILER LAVASTOVIGLIE VIDEOREGISTRATORE STEREO CON DIZIONATOREDARIAFERRODASTIROFORNOAMICROONDEASCIUGACAPELLIASCIUGATRICEMACCHINAPERILCAFFÒFORNOBOILERTER MOSIFONEELETTRICOFRIGORIFEROFORNELLOELETTRICOSCOOTERFREEZER$6$0LAYERMONITORCOMPUTERBOLLITOREASPIRAPOLVERE CONDIZIONATOREDARIAFERRODASTIROFORNOAMICROONDEASCIUGACAPELLIRISCALDAMENTOASCIUGATRICEMACCHINAPERILCAFFÒ FORNO BOILER TERMOSIFONE ELETTRICO FRIGORIFERO FORNELLO ELETTRICO SCOOTER FREEZER MACCHINA PER IL CAFFÒ FORNO BOILER ,EBATTERIECONSUMANONELLALOROPRODUZIONEOTTANTAVOLTEPIáENERGIADIQUELLACHERIESCONOAPRODURRETELEVISOREFRIGO RIFEROFORNORISCALDAMENTOAUTOMOBILELAMPADINEBOILERLAVASTOVIGLIEVIDEOREGISTRATORESTEREO$6$0LAYERMONITOR COMPUTERBOLLITOREMACCHINAPERILCAFFÒFORNOBOILERTERMOSIFONEELETTRICOFRIGORIFEROFORNELLOELETTRICOSCOO TER FREEZER MONITOR ASPIRAPOLVERE CONDIZIONATORE DARIA FERRO DA STIRO FORNO A MICROONDE MONITOR COMPUTER 5NAC AMPAGNADELLA0ROVINCIA!UTONOMADI" OLZANOn!LTO!DIGEn2IPAR TIZIONEACQUEPUBBLICHEEDENERGIA 24 Colofone Edito da Ufficio risparmio energetico www.provincia.bz.it/risparmio-energetico Progetto e coordinamento: Armin Gasser Contenuti: Andreas Franzelin Grafica, layout: helios Fotografia: Martin Rattini, helios Tratto dall’opuscolo “Energiesparen im Haushalt”, su gentile concessione del Ministero tedesco per l’Ambiente; per il capitolo “Mobilità”: “Energiespartipps” del Ministero Bavarese per l’Economia, le Infrastrutture, i Trasporti e la Tecnologia. Novembre 2005 helios.bz Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige