DISFAGIA
La gestione domiciliare della disfagia nel
paziente neurologico: l’esperienza della
Cooperativa OSA nell’approccio
riabilitativo multidisciplinare
Autori: Antonica C.M.A., Conte F., Galli A., Marino P., Pisani A., Milanese G.M., Monorchio M., Muzzioli C., Passacantilli
L., Umani M., Venerucci M.
OSA (servizio riabilitativo domiciliare ex art. 26 – Roma).
DEFINIZIONE
La disfagia è un sintomo caratterizzato dalla
compromissione di una o più fasi della deglutizione:
1) fase di preparazione orale
2) fase orale
3) fase faringea
4) fase esofagea
LA DEGLUTIZIONE
1) fase di
preparazione orale
3) fase faringea
2) fase orale
4) fase esofagea
LE FORME
Eziopatogenesi della disfagia
• ostruttiva
• motoria o discinesica
• neurologica
LE PATOLOGIE ASSOCIATE
Il sintomo disfagico si riscontra con alta frequenza
in diverse condizioni patologiche:
- Parkinson
- sclerosi multipla
- ictus
- etc
La presbifagia è una forma fisiologica di difficoltà
nella deglutizione durante l’invecchiamento
(20% >50 anni).
DIAGNOSI
• La videofluoroscopia rappresenta lo standard di
riferimento della valutazione strumentale permettendo
un'analisi accurata di tutto l’atto deglutitorio.
• La videofluoromanometria prevede l’esecuzione
simultanea della videofluoroscopia e la registrazione
di un tracciato manometrico delle varie fasi.
DIAGNOSI
• utilità di valutare il rischio
• attraverso una scala specifica e
standardizzata D.R.S. (Amitrano,Pezzella)
il cui punteggio offre indicazioni qualitative
e quantitative utili ai fini della diagnosi e
della prognosi
LE SCALE UTILIZZATE
• Dysphagia Risk Score
(A. Amitrano, F. Pezzella)
• Barthel index
• S.V.A.M.A.
• S.P.M.S.Q.
DYSPHAGIA RISK SCORE
Scala del rischio malnutrizione, polmonite ab ingestis ed altre
complicanze della disfagia nei pazienti adulti ospedalizzati
(A. Amitrano, F. Pezzella ) Dysphagia Risk Score ( D.R.S.)
Sezione A
Item
Età: attribuire punteggio 1 se età ˃ 75 anni
Livelllo di coscienza
Paziente è vigile?
Paziente in grado di eseguire ordini semplici?
Sezione B
Item
Test dell'acqua: il paziente è in grado di bere un bicchiere intero?
Test della tosse: il paziente è in grado di tossire?
Presenza di voce umida?
Presenza di scialorrea?
Il paziente elimina attivamente la saliva?
Il paziente è dispnoico?
Sezione C
Livelli di rischio
Punteggio = 0
0,5 < Punteggio < 3
rischio assente
basso rischio
punteggio
0
1
Si = 0
Si = 0
No = 1
No = 1
Punteggio
Si = 0
Si = 0
Si = 3
Si = 0,5
Si = 3
Si = 2
No = 3
No = 3
No = 0
No = 0
No = 0
No = 0
3 < Punteggio < 5,5
medio rischio
Punteggio ˃ 5,5
alto rischio
BARTHEL INDEX
Indice che misura l’autonomia funzionale effettiva del soggetto
valutato. In diverse aree:
•abbigliamento
•lavarsi
•alimentazione
•igiene personale
•continenza intestinale
•etc
Il punteggio varia a seconda del
livello di autonomia da 0
(dipendenza completa) a 100
(indipendenza)
(Shah S., Vanclay F., Cooper B., Improving sensitivity of the Barthel Index for stroke rehabilitation, J. Clinical
Epidemiology, 1989, 8, 703)
S.V.A.M.A. & S.P.M.S.Q.
S.V.A.M.A.
S.P.M.S.Q.
Valuta le capacità sensoriali e percettive,
nell’anziano e nell’adulto.
Da 0 a 3 :
3 = udito, visione , linguaggio e
comprensione normali
Lo Short Portable Mental Status Qustionnaire si
basa su 10 items che indagano l’orientamento
spaziale, temporale, la memoria recente,
autobiografica, pratica e l’attenzione
(capacità di calcolo).
0 = assenza deterioramento
10 = deterioramento grave
Scheda di Valutazione Multidimensionale dell’Adulto e dell’Anziano (modificata da S.V.A.M.A. Regione Veneto)
Pfeiffer E ., Journal of the American Geriatrics Society, oct. 1975, vol. 23, n. 10, 433-441
CONTESTO RIABILITATIVO
Avviene solitamente in diversi ambiti:
• Ambulatoriale
• Day-hospital
• Residenziale
• Domiciliare
PROPOSTA OPERATIVA
Attraverso una revisione della letteratura
esistente e dall’esperienza della Cooperativa
negli ultimi due anni è stato elaborato un
modello di gestione e trattamento riabilitativo
multidisciplinare della disfagia.
OBIETTIVI
Elaborare un approccio riabilitativo
multidisciplinare della disfagia per pazienti
neurologici nel contesto domiciliare, al fine
di migliorare la qualità del servizio
attraverso la condivisione degli obiettivi
nella specificità delle diverse figure
professionali coinvolte.
OBIETTIVI
Condivisione
obiettivi equipe
Migliorare la
qualità del servizio
domiciliare
Migliorare
l’efficacia e
l’efficenza del
trattamento
riabilitativo
EQUIPE
LOGOPEDISTA
FISIOTERAPISTA
PSICOLOGO
√
ASSISTENTE SOCIALE
TERAPISTA OCCUPAZIONALE
MATERIALI
Ad oggi su un totale di 246 pazienti gestiti in regime domiciliare ex art.
26 dal Centro di via Quirino Majorana, circa il 18% sono disfagici. Di
questi, 15 ( circa il 6% dei p. attualmente in carico ) sono stati oggetto
dello studio svolto. Le patologie di base sono di diversa natura, la
maggior parte delle quali a carattere degenerativo:
•
•
•
•
•
5 pazienti con ictus
2 con sclerosi multipla
2 con neuroacantocitosi
1 con corea di Huntington
1 con neoplasia tiroidea
•
•
•
•
1 con trauma cranico
1 con meningioma
1 con malattia di Parkinson
1 con degenerazione cortico-basale
METODI
Valutazione e monitoraggio trimestrale del sintomo
effettuata negli ultimi due anni attraverso:
• anamnesi
• esame clinico-strumentale
• scale di valutazione
(Barthel index- D.R.S.- SVAMA- SPMSQ)
• corrette indicazioni (opuscolo informativo per pazienti e
familiari, opuscolo informativo per operatori)
RISULTATI
Periodo di valutazione
I° trimestre 2012
Scale
Barthel
Alberto A.
Anna Maria B.
Aldo B.
Alessandro B.
S.V.A.M.A
I° trimestre 2013
S.P.M.S.Q
Barthel
S.V.A.M.A
S.P.M.S.Q
8
10
2-0-3-2
8
10
3-1-3-2
73
1
3-3-3-3
76
1
3-3-3-3
41
0
3-1-2-3
I° progetto
4
2
3-2-2-3
18
2
3-2-2-3
Romano C.
21
8
2-1-3-3
21
10
2-1-3-3
Paola C.
12
2
3-3-3-2
12
2
3-3-3-2
Concetta C.
46
1
3-1-3-3
47
1
3-1-3-1
Fabio F.
77
0
3-2-3-2
69
0
3-2-3-2
Riccardo F.
86
0
3-3-3-3
68
0
3-2-3-3
Maurizio F.
0
2
3-1-3-2
0
4
3-1-3-2
Fabrizio G.
0
8
1-1-3-2
0
8
2-2-3-3
Giuseppe M.
15
6
3-2-3-2
20
4
3-2-3-2
Francesco P.
41
4
3-2-3-1
48
4
3-2-3-1
Bernardina S.
23
10
3-0-3-2
52
10
3-0-3-2
Angelo V.
44
2
3-2-3-3
43
1
3-2-3-2
RISULTATI
Punteggio = 0
Rischio assente
0,5 < Punteggio < 3
Basso rischio
3 < Punteggio < 5,5
Medio rischio
Punteggio > 5,5
Alto rischio
CONCLUSIONI
Il modello multidisciplinare proposto ha
consentito di migliorare la presa in carico dei
pazienti disfagici, sia in termini di cooperazione
effettiva all’interno dell’èquipe dei professionisti
coinvolti, sia in termini di compliance da parte
degli assistiti e dei caregiver.
Grazie per l’attenzione
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La gestione domiciliare della disfagia nel paziente