© Lonely Planet Publications 325 Altopiani centrali L’esperienza più godibile da fare nella regione degli altopiani centrali è immergersi nei suoi spazi fino a sentirsi quasi sparire in essi. Il territorio che un tempo dava protezione ai vietcong lungo il Sentiero di Ho Chi Minh oggi costituisce un suggestivo rifugio per i viaggiatori che vi si avventurano. I villaggi, le valli, le cascate e le strade tortuose mantengono un fascino selvaggio, anche perché da queste parti, con la sola eccezione della ex stazione di villeggiatura francese di Dalat, gli stranieri generalmente costituiscono ancora una rarità. La maggior parte dei viaggiatori giunge qui attratta dalla vita nei villaggi dei montagnards (cioè delle tribù di montagna), dallo stile di vita spesso ancora molto semplice; qui ai visitatori è richiesto un atteggiamento turisticamente responsabile. Nel 2001 e nel 2004 a Buon Ma Thuot, Pleiku e in altre parti degli altopiani sono esplose proteste contro i provvedimenti di reinsediamento imposti dal governo, frutto di un atteggiamento discriminatorio nei confronti di queste tribù. Ora le acque sembrano essersi calmate, ma i gruppi internazionali in difesa dei diritti umani continuano a denunciare casi di maltrattamenti e ingiustizie. L’ambiente naturale, purtroppo, non è al riparo da rischi: prima l’agente arancio impiegato durante la guerra, poi un’agricoltura praticata col metodo del disboscamento e degli incendi, e infine la costruzione di dighe e grandi aziende agricole. da non perdere nUno sguardo ravvicinato allo stile di vita degli abitanti delle minoranze etniche nei villaggi attorno alla città di Kon Tum (p351) nL’aria fresca e l’inconfondibile stile francese di Dalat (p326), la località turistica di montagna per eccellenza del Vietnam nUn salto in sella a una motocicletta per avventurarsi fra le tortuosità del Sentiero di Ho Chi Minh (p346) nUna sfida ad alto tasso adrenalinico tra i percorsi di sport e avventura nei dintorni di Dalat (p328) nLa spumeggiante esperienza di un’escursione alle tumultose Cascate di Dray Sap e Dray Nur (p345) n ALTITUDINE: 200-2598 m n PERIODO MIGLIORE PER LA VISITA: NOVEMBRE-MARZO altopiani centrali A dispetto di una storia travagliata, negli altopiani centrali oggi ci si può spostare facilmente e in sicurezza. Dalat è un luogo perfetto per un fine settimana al riparo dalla calura, mentre il resto della regione offre la possibilità di vivere alcuni giorni lontano dalla ressa frenetica di altre zone del paese. 326 a lt o p i a n i c e n t r a l i l o n el y p l an et . c o m Per/dagli altopiani centrali Questa regione ha tre aeroporti principali, a Dalat, Buon Ma Thuot e Pleiku, tutti raggiungibili da Ho Chi Minh City, Hanoi e Danang. Non ci sono treni che servono l’area. Su strada, si può raggiungere Dalat seguendo la Statale 20 da Ho Chi Minh City o da Phan Rang. La Statale 14, la strada principale lungo l’asse nord-sud, attraversa Buon Ma Thuot, Pleiku e Kon Tum. Pleiku è collegata con la costa dalla Statale 19, che incrocia la Statale 1A nei pressi di Quy Nhon. Analogamente, Buon Ma Thuot si può raggiungere da Ninh Hoa, subito a nord di Nha Trang, seguendo la Statale 26. Vi sono frequenti autobus che percorrono tutte queste tratte, ma soltanto Dalat è servita dagli autobus ‘Open Tour’. Dalat altopiani centrali %063 / pop. 189.523 / alt. 1475 m Dalat è una località piuttosto differente rispetto a qualsiasi altra possiate visitare in Vietnam, con il suo clima fresco primaverile invece del caldo tropicale delle altre zone, con ville coloniali al posto della consueta architettura socialista dalle forme squadrate, e con aziende agricole piene di fragole e fiori anziché di riso. Dalat, luogo di villeggiatura dell’altopiano, accoglie i turisti da oltre un secolo, e la bellezza delle attrattive presenti nella zona, naturali e non, sono la miglior riprova. I primi ad arrivare qui furono i francesi, in fuga dal caldo di Saigon. A testimonianza della loro presenza non restano solo le case di villeggiatura, ma anche un’atmosfera da città europea, come dimostra per esempio il basco con cui vanno in giro gli artisti bohémien del luogo. E anche i vietnamiti non hanno potuto resistere alla tentazione di aggiungere piccoli tocchi propri che aumentassero la già, potremmo dire, naturale bellezza di Dalat. Che sia per la torre radiofonica dalla forma simile alla Tour Eiffel, o per le carrozze trainate da cavalli, o per i ritagli colorati a forma di cuore della Valle dell’Amore, non si può certo dire che Dalat non prenda sul serio il suo aspetto romantico (valorizzandolo, senza dubbio, fino al massimo livello possibile del kitsch). Ma non lasciate che l’atmosfera disneyana guasti la percezione che potete avere della città e del graziosissimo scenario in cui è immersa, dal fascino irresistibile. La zona di a lt o p i a n i c e n t r a l i 327 l o nely p lanet ita l ia.it Dalat in passato è stata anche un territorio di caccia, ‘ricco di selvaggina, tra cui cervi, caprioli, pavoni, fagiani, cinghiali, orsi neri, bovini selvatici, pantere, tigri, gaur ed elefanti’, come descritto da un opuscolo degli anni ’50. Purtroppo i cacciatori si sono dati talmente da fare che oggi tutti gli animali selvatici nominati sono visibili esclusivamente nel museo locale, come esemplari impagliati. Dalat rappresenta una grande attrattiva del turismo locale: è considerata la ‘Petit Paris’ del Vietnam, la capitale delle lune di miele e la Città dell’Eterna Primavera (con temperature diurne che oscillano tra i 15°C e i 24°C). I turisti arrivano qui per lo più in estate, mentre in realtà il periodo migliore per visitare Dalat è la stagione secca, da dicembre a marzo. Il periodo delle piogge occupa la restante parte dell’anno, ma di solito con mattinate asciutte che consentono di dedicare del tempo alla visita della città prima che cominci a diluviare. Storia Orientamento I siti d’interesse turistico di Dalat sono piuttosto lontani tra loro, e il terreno su cui sorge la città è impervio quanto quello dei dintorni. Per questo motivo gli spostamenti a piedi o Informazioni accessi a INTERNET Blue Net (cartina p329; %091-881 5189; 26 Ð Nguyen Chi Thanh; 6000d l’ora; h7.30-23) Internet & Game Online (cartina p329; 1C Ð Bui Thi Xuan; 3000d l’ora) AGENzIE di viaggi Per informazioni sulle escursioni guidate in motocicletta, v. lettura p335. Dalat Travel Service (cartina p329; %382 2125; [email protected]; 7 Ð 3 Thang 2) Organizza escursioni e si occupa del noleggio di veicoli. Sinh Cafe (cartina p329; %382 2663; www.sinhcafevn. com; 4A Ð Bui Thi Xuan) Offre escursioni e prenota i biglietti per gli autobus ‘Open Tour’. assistenza sanitaria Lam Dong General Hospital (cartina p329; %382 1369; 4 Ð Pham Ngoc Thach) cambio Banche con bancomat (cartina p329) Agribank, Sacombank e Vietin Bank si trovano tutte in Hoa Binh Sq (Khu Hoa Binh). Bancomat Vietin Bank (cartina p329) Si trova nell’ufficio della Posta centrale. Vietcombank (cartina p329; %351 0586; 6 Ð Nguyen Thi Minh Khai) Cambia travellers’ cheque e valuta estera. Vietin Bank (cartina p329; %382 2495; 1 Ð Le Dai Hanh) Cambia travellers’ cheque e valuta estera. POSTa Posta centrale (cartina p329; %382 2586; 14 Ð Tran Phu) Dispone di telefoni per le chiamate internazionali e fax. Che cosa vedere casa pazza di HANG NGA La Casa Pazza di Hang Nga (cartina p329; %382 2070; 3 Ð Huynh Thuc Khang; ingresso 12.000d) rappresenta una libera sperimentazione architettonica di tipo surrealista e, sfidando qualsiasi de- altopiani centrali Nell’idioma locale il nome ‘Da Lat’ significa ‘Fiume della Tribù Lat’. Il primo europeo a ‘scoprire’ il luogo dove in seguito sarebbe sorta la città, in una zona abitata da secoli da vari gruppi di montagnards, fu il dottor Alexandre Yersin, nel 1893 (v. p300). Dalat fu fondata nel 1912 e nell’arco di breve tempo divenne una località molto in voga tra gli europei, tanto che all’apice del periodo coloniale francese quasi il 20% della sua popolazione era costituito da stranieri, come testimoniano le circa 2500 villette in stile chateau sparse per la città. In virtù di un tacito accordo fra le parti coinvolte nel conflitto, durante la guerra del Vietnam Dalat fu risparmiata dai combattimenti. Sembra anzi che mentre i soldati del Vietnam del Sud venivano addestrati nell’accademia militare della città e gli ufficiali più facoltosi del regime di Saigon si riposavano nelle loro ville, i dirigenti vietcong facessero lo stesso non lontano, anch’essi nelle loro ville. Dalat fu conquistata il 3 aprile del 1975 dalle forze nordvietnamite senza che vi fosse neanche uno scontro. in bicicletta possono risultare impegnativi nonostante il sollievo del clima fresco. Il centro della città è segnato dal mercato, situato in una conca. Gran parte delle sistemazioni della fascia dei prezzi medi è concentrata qui, mentre gli alloggi a prezzi economici si trovano nella zona settentrionale (su Ð Truong Cong Dinh e Ð Phan Dinh Phung) e nord-orientale della città (su Ð Bui Thi Xuan). A sud-est, la ‘Tour Eiffel’ occupata dalla Posta centrale può essere un utile punto di riferimento.