© Lonely Planet Publications Altopiani centrali Dalat e dintorni . . . . . 305 Bao Loc. . . . . . . . . . . . . 317 Passo di Ngoan Muc 317 Parco Nazionale di Cat Tien. . . . . . . . . . . 317 Buon Ma Thuot . . . . . 320 Dintorni di Buon Ma Thuot. . . . . . . . . . . . . . 323 Pleiku. . . . . . . . . . . . . . 327 Kon Tum . . . . . . . . . . . 329 I migliori ristoranti »» V Cafe (p313) »» Nam Phan (p314) »» Black & White Restaurant (p322) »» Dakbla Restaurant (p332) I migliori hotel »» Dalat Hotel du Parc (p312) »» Dreams Hotel (p311) »» Forest Floor Lodge (p319) »» Ana Mandara Villas Dalat (p312) Perché andare? Il territorio ondulato che un tempo dava protezione ai vietcong lungo il Sentiero di Ho Chi Minh oggi offre ai viaggiatori un suggestivo rifugio lontano dagli itinerari più battuti. I villaggi, le valli, le cascate e le strade tortuose mantengono un fascino incontaminato e la maggior parte dei viaggiatori ama anche visitare i villaggi delle tribù di montagna, dove lo stile di vita è rimasto semplice e autentico. Negli altopiani centrali si trovano due dei parchi nazionali più estesi del Vietnam. Il Parco Nazionale di Cat Tien, riserva della biosfera tutelata dall’UNESCO per l’incredibile varietà animale e vegetale, è una delle mete più visitate della regione, mentre quello di Yok Don è la più vasta area protetta del paese e ospita scimmie e cervi. A dispetto di una storia travagliata, negli altopiani centrali oggi ci si sposta facilmente e in sicurezza. Dalat è perfetta per un fine settimana al riparo dalla calura, mentre il resto della regione offre la possibilità di trascorrere alcuni giorni lontano dalla ressa di altre zone del paese. Quando andare Dalat °C/°F Temp Precipitazioni pollici/mm 40/104 32/800 30/86 24/600 20/68 16/400 8/200 10/50 0 0/32 G F M Mar Quando si svolgono la Festa del Caffè di Buon Ma Thuot e le corse di elefanti a Don. A M G L A Ott Il clima autunnale è perfetto per visitare Dalat o per le attività adrenaliniche. S O N D Dic Ideale per le escursioni e l’osservazione dei gibboni selvatici nel Parco Nazionale di Cat Tien. Il meglio degli altopiani centrali 1 Scoprite lo stile di vita delle tribù di montagna soggiornando in famiglia nei villaggi attorno alla cittadina di Kon Tum (p329) 2 Assaporate l’aria fresca e l’atmosfera francese di Dalat (p306), la principale località di turistica di montagna del Vietnam 3 Saltate in sella a una motocicletta e avventuratevi sulla tortuosa Statale di Ho Chi Minh (p326) 4 Concedetevi qualche scarica di adrenalina praticando sport avventura sulle colline nei dintorni di Dalat (p311) 5 Fate un’escursioni a piedi o in bicicletta e ammirate i gibboni selvatici nelle rigogliose foreste del Parco Nazionale di Cat Tien (p317) Dalat e dintorni % 063 / POP. 250.000 / ALT. 1475 M Storia Nell’idioma locale il nome Da Lat significa Fiume della Tribù Lat. Il primo europeo a scoprire il luogo dove in seguito sarebbe sorta la città, in una zona abitata per secoli da varie tribù di montagna, fu il dottor Alexandre Yersin nel 1893. Dalat fu fondata nel 1912 e nell’arco di breve tempo divenne una località molto in voga tra gli europei, tanto che durante il periodo coloniale francese quasi il 20% della sua popolazione era costituito da stranieri, come testimoniano le circa 2500 villette in stile chateau sparse per la città. In virtù di un tacito accordo fra le parti, durante la guerra del Vietnam Dalat fu risparmiata dai combattimenti. Sembra anzi che mentre i soldati del Vietnam del Sud venivano addestrati nell’accademia militare della città e gli ufficiali più facoltosi del regime di Saigon si riposavano nelle loro ville, i dirigenti vietcong facessero lo stesso non lontano, anch’essi nelle loro ville. Dalat fu conquistata il 3 aprile 1975 dalle forze nordvietnamite senza che vi fosse stato neanche uno scontro. LA NUOVA BATTAGLIA PER GLI ALTOPIANI CENTRALI Nel 2001 e nel 2004, a Buon Ma Thuot, Pleiku e in altre parti degli altopiani, sono esplose proteste contro i provvedimenti di reinsediamento e le politiche del territorio imposte dal governo, giudicate discriminatorie nei confronti delle tribù di montagna. Ora le acque sembrano essersi calmate, ma i gruppi internazionali in difesa dei diritti umani continuano a denunciare casi di maltrattamenti e ingiustizie nei confronti delle minoranze e i recenti problemi sorti nella zona di Dien Bien Phu potrebbero estendersi più a sud riaccendendo la protesta. L’ambiente naturale degli altopiani è bello ma a tratti deturpato, dapprima a causa dell’agente arancio impiegato durante la guerra con gli Stati Uniti, poi da un’agricoltura praticata col metodo del disboscamento e degli incendi, infine dalla costruzione di dighe e grandi aziende agricole. Se siete alla ricerca di scenari mozzafiato, spingetevi più a nord lungo la Statale di Ho Chi Minh o nell’estremo nord del paese. Altopiani centr ali Dalat e dinto r ni Con il suo fresco clima primaverile invece del caldo tropicale, le ville coloniali al posto della consueta architettura socialista dalle forme squadrate e le aziende agricole piene di fragole e fiori anziché di riso, Dalat offre un’immagine completamente diversa del Vietnam. Questa località di villeggiatura degli altopiani centrali accoglie i turisti da oltre un secolo e le numerose attrattive presenti nella zona ne sono la migliore riprova. I primi ad arrivare qui furono i francesi, in fuga dal caldo di Saigon. A testimonianza della loro presenza non restano soltanto le case di villeggiatura, ma anche un’atmosfera da cittadina europea, come dimostra per esempio il basco con cui vanno in giro gli artisti bohémiens del luogo. E anche i vietnamiti non hanno potuto resistere alla tentazione di aggiungere piccoli tocchi personali che aumentassero la già naturale bellezza di Dalat. Dalla torre radiofonica che ricorda la Tour Eiffel alle carrozze trainate da cavalli e ai ritagli colorati a forma di cuore della Valle dell’Amore, non si può certo dire che Dalat non prenda sul serio il suo aspetto romantico (valorizzandolo a volte fino ai limiti del kitsch). Ma non lasciate che l’atmosfera disneyana guasti la visita di questa città affascinante e del grazioso scenario in cui è immersa. In passato la zona di Dalat è stata anche un territorio di caccia, ‘ricco di selvaggina, tra cui cervi, caprioli, pavoni, fagiani, cinghiali, orsi neri, bovini selvatici, pantere, tigri, gaur ed elefanti’, come descritto da un opuscolo degli anni ’50. Purtroppo i cacciatori si sono dati talmente da fare che oggi tutti gli animali selvatici nominati sono visibili esclusivamente nel 305 museo locale, come esemplari. Dalat è un meta di grande richiamo per il turismo locale: è considerata la Petit Paris del Vietnam, la capitale delle lune di miele e la Città dell’Eterna Primavera (con temperature diurne che oscillano tra i 15°C e i 24°C). I turisti vietnamiti vi si recano per lo più in estate, mentre in realtà il periodo migliore per visitarla è la stagione secca, da dicembre a marzo. La stagione delle piogge occupa la restante parte dell’anno, ma di solito con mattinate asciutte che consentono di dedicare qualche tempo alla visita della città prima che cominci a diluviare.