Albergatori Associati Sud Tirreno
Cosentino
Al Signor Sindaco del Comune di Amantea
Al Signor Sindaco del Comune di Belmonte Calabro
Al Signor Sindaco del Comune di Aiello Calabro
Al Signor Sindaco del Comune di Lago
Al Signor Sindaco del Comune di Aiello Calabro
e p.c. Spett.li
Confindustria Cosenza, CNA Cosenza, Confartigianato Cosenza, CGIL Cosenza
Parco Marino Regionale Scogli di Isca
Vi trasmettiamo l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Comitato Direttivo nella seduta del 03.11.2015:
PISL ”ANTICA TEMESA” –Storia di un “partenariato” anomalo e di partner traditi.
Nel lontano novembre 2011 il Consorzio ISCA-HOTELS è stato invitato – dagli amministratori del Comune di Amantea
in carica all’epoca – ad aderire, come soggetto privato, al Partenariato di Progetto Sistema Turistico Locale
‘ANTICA TEMESA’ . Sebbene fossimo molto critici verso i metodi adottati dall’ente Regione nella predisposizione dei
relativi bandi, con molti dubbi ed incertezze sull’organizzazione e sulla gestione, mai fugate dai soggetti promotori, ci
siamo subito dichiarati disponibili a partecipare a tale iniziativa.
Un primo atto di impulso a cui non ha fatto seguito nessuna altra comunicazione, se si esclude il sollecito a deliberare, in
seno al Consorzio, in merito all’adesione formale e alla nomina del nostro Rappresentante.
Nella fase costitutiva il Consorzio ISCA,in qualità di soggetto privato, è stato eletto e designato come componente del
comitato di Coordinamento, assieme al comune di Amantea (Capofila) ed il comune di Belmonte Calabro.
Solo dopo ben quattro lunghissimi anni dalla sottoscrizione dell’adesione al partenariato e dalla designazione a
soggetto coordinatore - periodo, è bene ribadirlo, di assoluto silenzio - abbiamo ricevuto non una convocazione ad
una riunione operativa del comitato di coordinamento, bensì un semplice invito alla partecipazione ad una conferenza
stampa tenutasi sulla terrazza dell’Hotel Mediterraneo di Amantea ed avente lo scopo di presentare il prodotto già
confezionato del ‘Marchio d’Area Antica Temesa’.
Quindi da partener a semplici invitati ed astanti, ignari di cosa si stesse presentando e all’oscuro di ogni
progetto. Eppure il partenariato di progetto magnificava di :
produttori e attori dello sviluppo, portatori di interessi diffusi ……..per…….… contribuire concretamente alla
costruzione e all’attuazione del PISL.
Ad onore del vero, in quella occasione non si è discusso o se ne è parlato pochissimo di ‘Marchio d’Area’ ma, al
contrario, è stata sciorinata solo una inconcludente serie di complimenti reciproci tra i Sindaci del comprensorio e gli
Assessori di riferimento.
Nonostante ne avessimo il diritto, mai, ribadiamo mai, siamo stati convocati né tantomeno informati su quanto venisse
fatto in merito alla predisposizione del Marchio d’Area. Nessun contributo di alcun genere ci è stato mai richiesto ( forse
si sarebbero evitati, almeno, alcuni pacchiani errori di percorso ), né ci è stato possibile portare le nostre esperienze di
operatori di settore. Nessun confronto, nessuna informativa sullo stato dei lavori né sui contenuti delle opere pubblicate
e divulgate sulla rete in conseguenza dell’attuazione del progetto vincitore dell’appalto. Né mai è stato chiesto un nostro
giudizio come operatori interessati!
Tutto è stato deciso e predisposto da altri e nessun parere di alcun genere ci è stata richiesto..
Siamo stati critici, sin dal primo momento, in quanto ci siamo ritrovati con un marchio d’Area (Antica Temesa) poco
consono e rappresentativo del vasto comprensorio interessato ed ora, pur
continuando a far parte del Comitato di Coordinamento, non riusciamo assolutamente ad identificarci né riusciremo mai
a convincere gli altri soggetti operanti nell’area a riconoscersi in quel ‘Marchio’ al quale, oltretutto , non abbiamo potuto
dare alcuna connotazione.
Sia ben chiaro, non era nostro intento partecipare alla fase valutativa dei progetti presentati in ragione del bando indetto
per la realizzazione del Marchio. Non avremmo mai voluto e potuto sostituirci a soggetti previsti dalle normative di
Via Margherita, 172 – 87032 Amantea (CS) – Calabria – Italy – Tel. e fax: +39.0982.428479
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settore, né tantomeno cimentarci in ruoli non consoni. Il nostro maggior cruccio alberga nel mancato confronto e nella
mancata discussione del logo o segno distintivo da adottare per il territorio (sarebbe stato meglio mettere una torre
medioevale? Meglio mettere altri tratti costieri? Le foto sugli opuscoli dovevano evidenziare alcune peculiarità del
territorio od altro? Cosa rappresentano le isole Eolie e/o l’uccellino sugli opuscoli? e così via discorrendo).
Volevamo soprattutto essere coinvolti nelle prime fasi di questo progetto (come operatori economici portatori di
esperienze ed esigenze direttamente ed indirettamente coinvolte dal Marchio) piuttosto che venire interpellati alla fine,
senza nessuna possibilità di incidere ed assistere ad inutili ‘passerelle’ di presentazione, tra l’altro alla presenza di un
limitato numero di uditori (solo pochi addetti ai lavori), spacciate, di volta in volta, per Conferenze stampa, ‘Brand
Meeting’, Press Tour etc.
Si è costruito uno strumento che ha colto l’occasione del finanziamento pubblico senza una attenta
progettazione e visione del suo utilizzo, privo di una corretta acquisizione degli orientamenti socio-economici
del territorio, dell’area di riferimento, mancante della consequenzialità tra le problematiche riscontrate nel
settore turistico (micro realtà produttive con enormi problemi nella commercializzazione dei prodotti e dei
servizi, mancata strutturazione di una filiera produttiva, limitatezza dei mercati di riferimento, piccole realtà per
poter raggiungere mercati importanti ecc .) e gli strumenti messi in campo. Ma occorre sottolineare, soprattutto,
una mancata visione strategica condivisa con tutti gli attori, pubblici e privati, che operano sul territorio.
Preso atto di trovarci di fronte a un “fatto compiuto” e valutando lo ‘stato dell’arte’ del progetto, non ci resta che
convenire su un punto: un inutile dispendio di considerevoli risorse economiche (soldi pubblici e quindi anche nostri) e
l’ennesima occasione sprecata per dotare questo territorio di strumenti di sviluppo e crescita.
Tuttavia, non possiamo sottacere il nostro interesse verso la creazione di un Marchio territoriale appropriato per
un area che possiede delle precise peculiarità ed eccellenze. Lo stesso Consorzio, nel recente passato, aveva
iniziato un percorso di coinvolgimento di tutti gli operatori comprensoriali teso a condividere un progetto in tal
senso. Non saremmo certo noi a tiraci indietro per discutere di un’eventuale proficua collaborazione verso un
percorso chiaro sin dall’inizio e con obiettivi condivisi. Ma non vorremmo che tale opportunità fosse possibile
solo dopo aver completamente sprecato le risorse disponibili.
Il marchio d’area, così com’è, calato dall’alto e/o generato negli studi di qualche progettista lontano dalla nostra realtà,
non può essere efficace. Un marchio asettico non può funzionare da solo. Non è una macchina su cui salire, inserire le
chiavi, avviare e partire. A questa macchina manca il carburante e, soprattutto, ci sia consentito, manca il motore. Chi
dovrà far funzionare questo marchio? Chi sarà il timoniere? Quale sarà la meta?
In altre parole, riteniamo che il marchio così come è stato concepito produca disorientamento per gli operatori e
confusione per il pubblico destinatario, oscurando per di più quelli che ora sono, per il nostro territorio, punti di
riferimento e di attrattiva. Infatti, il ‘Marchio d’Area’ per produrre risultati concreti nel tempo non può assolutamente fare a
meno di coinvolgere, seriamente, i portatori d’interesse dell’intero comprensorio, con azioni concertate e mirate. Questo
sarebbe stato il compito del coordinamento sia nella prima fase della progettazione che in quelle successive della
valutazione dei progetti e delle azioni conseguenti. Prefigurare il funzionamento dopo la sua creazione. Ma questa è
un’altra storia.
Con molto rammarico, dobbiamo constatare che, anche questa volta, i buoni propositi e le belle parole iniziali
sono stati traditi; i fatti hanno dimostrato la poca lungimiranza e soprattutto la poca voglia di confrontarsi su
come si vuole progettare su questo territorio.
L’attuale gestione del Marchio ci fa pervenire alla decisione, in qualità di partner privato e presunto (sic!)
membro del comitato di coordinamento, di ritirare la nostra partnership al ‘PISL ANTICA TEMESA’ . Non
crediamo che ci siano le condizioni per continuare con uno strumento nato con un difetto originario, il mancato
riscontro con le esigenze delle parti produttive per superare la mancanza di progettualità che di fatto nega ogni
futuro per i nostri figli, proseguito con la scellerata scelta di agire in una logica “per non perdere i finanziamenti
pubblici” e concluso con un inconcludente dispendio di energie e risorse !
Ci dispiace! E’ una logica che non condividiamo e non possiamo far finta di nulla, per rispetto di quanti operano
con enormi sacrifici in questo territorio, ritiriamo la nostra adesione e la nostra partecipazione al progetto PISL
Sistema Turistico Locale “Antica Temesa” già approvato con delibera di Giunta Regione Calabria n°466 del
19.10.2012.
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Amantea lì 06/11/2015
Il Presidente
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