LA CORRELAZIONE RISCHIO/RENDIMENTO DI UN’OPERAZIONE IMMOBILIARE: TECNICHE DI VALUTAZIONE ECONOMICA COMPARATA Prof.Claudio Cacciamani Università degli Studi di Parma Dipartimento di Economia Prof.Claudio Cacciamani [email protected] RISCHIO GLOBALE DI UN’UNITA’ IMMOBILIARE MODELLO RER (Real Estate Risk) Individuazione criteri di misurazione e valutazione dei rischi immobiliari; supporto nelle decisioni di investimento degli operatori; attribuzione di rating agli investimenti; applicazione nella valutazione del profilo di rischio di immobili di tipo strumentale, capaci di generare flussi di cassa positivi per l’investitore. Prof.Claudio Cacciamani [email protected] RISCHIO GLOBALE DI UN’UNITA’ IMMOBILIARE Individuazione dei diversi profili di rischio cui l’immobile risulta maggiormente esposto Rischio-locatario; rischio-contesto; rischio-property. Analisi di un gruppo limitato di variabili Modello semplice e operativo Prof.Claudio Cacciamani [email protected] MODELLO RER Possibilità di rappresentazione grafica del rischio globale attraverso la “struttura a diamante”; attribuzione di un’espressione numerica ai singoli fattori di rischio; attribuzione di uno scoring compreso tra 1 e 10; area della figura tanto più ampia quanto più elevato è il rischio dell’immobile. Prof.Claudio Cacciamani [email protected] MODELLO RER Ciò permette: l’attivazione di processi strutturati di analisi delle decisioni di investimento; un adeguato presidio di merito in fase strategico-decisionale; la conoscenza delle singole dimensioni di rischio gravanti sull’asset; l’implementazione di una diversificazione degli investimenti e una riduzione del rischio del portafoglio immobiliare. Prof.Claudio Cacciamani [email protected] RISCHIO GLOBALE DI UN’UNITA’ IMMOBILIARE 10 Rischio locatario Rischio massimo Rischio immobile 0 Rischio property Endogeno Rischio contesto esogeno Prof.Claudio Cacciamani [email protected] VARIABILI CHE IMPATTANO SUL GRADO DI RISCHIO: IL RISCHIO-LOCATARIO 1. Settore di appartenenza MINACCE E OPPORTUNITA’ Struttura del comparto Relativa intensità concorrenziale Grado di ciclicità 2. Caratteristiche merceologiche dell’attività esercitata Prof.Claudio Cacciamani [email protected] RISCHIO-LOCATARIO 3. Fase del ciclo di vita del settore in cui il conduttore opera: introduzione sviluppo maturità declino Rischio di fuoriuscita dell’impresa dal mercato Rischio di tensione finanziaria dell’azienda Prof.Claudio Cacciamani [email protected] RISCHIO-LOCATARIO 4. Grado di solvibilità del conduttore LIQUIDITA’ indici analisi dei trend confronti SOLIDITA’ 5. Numerosità dei conduttori Rischio ridotto se locazione frazionata (suddivisa fra più di 5 conduttori) Rischio massimo con la presenza soltanto di 1 o 2 locatari o se il bene è occupato da più conduttori appartenenti a settori correlati positivamente Prof.Claudio Cacciamani [email protected] VARIABILI CHE IMPATTANO SUL GRADO DI RISCHIO: IL RISCHIO ESOGENO Variabili relative al contesto in cui il bene risulta inserito Variabili capaci di determinare, nel medio-lungo periodo, una variazione di tassi di rendimento di una unità immobiliare Prof.Claudio Cacciamani [email protected] IL RISCHIO ESOGENO Posizionamento della città 1. Rango della città all’interno di una graduatoria PIL dell’area; efficienza reti di comunicazione; dimensione contesto urbano; posizionamento geografico; ecc. RANGO MIGLIORE MAGGIORE DOMANDA UNITA’ IMMOBILIARI Prof.Claudio Cacciamani [email protected] MINORE RISCHIO DI VACANCY DEGLI ASSET IL RISCHIO ESOGENO Impossibilità di stilare una classifica delle aree urbane valida per qualunque tipo di soggetto (aziende, singoli,…); valutazione non statica ma dinamica, influenzata anche da: – presenza di esternalità positive; – esistenza di una struttura produttiva articolata; – presenza di una limitata domanda di servizi resi in competizione con altre aree del medesimo rango. Prof.Claudio Cacciamani [email protected] IL RISCHIO ESOGENO 2. Caratteristiche di affidabilità del mercato immobiliare locale, misurato tramite indicatori di: - variabilità del rendimento di locazione registrata nel tempo; volatilità del prezzo degli edifici; divario tra prezzo inizialmente richiesto e prezzo finale di compravendita; tempi medi di liquidazione dell’investimento; numero di transazioni concluse nella zona. Prof.Claudio Cacciamani [email protected] IL RISCHIO ESOGENO Forte eterogeneità fra Centri del Nord, Centro e Sud Disomogeneità tra città maggiori, intermedie e minori dinamica generale del mercato immobiliare Andamento dei mercati locali Cessione agevole e nel tempo economicamente conveniente RIDUZIONE DEL RISCHIO Prof.Claudio Cacciamani [email protected] IL RISCHIO ESOGENO 3. Location o posizione del bene all’interno del contesto urbano: - zona pregiata; - zona centrale; - zona semicentrale; - zona periferica. Classificazione variabile e funzione della destinazione d’uso dell’asset Prof.Claudio Cacciamani [email protected] IL RISCHIO ESOGENO VALORE DELLE AREE Elevato nel centro città Declina con l’aumento della distanza dal centro Relazione tra valore e classe urbana NON COSTANTE, presenza di punti di massimo e minimo relativo Prof.Claudio Cacciamani [email protected] VARIABILI CHE IMPATTANO SUL GRADO DI RISCHIO: IL RISCHIO ENDOGENO 1. Caratteri tipologici e qualitativi del bene residenziale commerciale Mercato real estate industriale terziario Qualità degli interventi NECESSITA’ Confronto DI dei contenuti del bene con lo CERTIFICAZIONI standard di mercato Prof.Claudio Cacciamani [email protected] Vetustà IL RISCHIO ENDOGENO 2. Dimensione dell’immobile RISCHIO CORRELATO AL LIVELLO DI COERENZA TRA DIMENSIONE DELL’IMMOBILE E ATTIVITA’ SVOLTA AL SUO INTERNO Dimensione asset in linea con quanto commercializzabile sul mercato RISCHIO LIMITATO AUMENTO PROPORZIONALE DEL GRADO DI RISCHIO Incremento Vacancy rate Prof.Claudio Cacciamani [email protected] IL RISCHIO ENDOGENO 3. Caratteristiche di fungibilità dell’asset possibilità di impiego alternativo dell’edificio Costi di adattamento da sostenere Valore dell’immobile Rapporto elevato = minori possibilità di utilizzo alternativo del bene Prof.Claudio Cacciamani [email protected] IL RISCHIO ENDOGENO 4. Fattori esterni condizionanti Analisi oggettiva Suddivisione in funzione dell’orizzonte temporale di riferimento RISCHIO MASSIMO Azione revocatoria RISCHIO MEDIO-ALTO Ipoteche/Servitù rilevanti RISCHIO MEDIO-BASSO Azioni legali pendenti/Servitù meno rilevanti Prof.Claudio Cacciamani [email protected] DETERMINAZIONE DEL COEFFICIENTE DI RISCHIO DETERMINAZIONE DEL GRADO DI RISCHIO DI UNA SINGOLA VARIABILE Breve questionario per verificare l’esposizione ad uno specifico rischio; SCORING ELEVATO = assegnazione di uno scoring MAGGIORE (da 1 a 10) alle singole risposte; RISCHIO calcolo della media ponderata dei punteggi assegnati alle singole risposte. RISCHIO IMPLICITO IN CIASCUNA VARIABILE Prof.Claudio Cacciamani [email protected] ESEMPIO DI ATTRIBUZIONE DEL GRADO DI RISCHIO A UNA SINGOLA VARIABILE QUESITI Qual è il grado di capitalizzazione che caratterizza l’azienda (mezzi propri/debiti finanziari)? Come valutate il grado di solvibilità dell’impresa (EBIT/oneri finanziari)? Quale livello di sviluppo è previsto nei piani strategici della società? RISPOSTE GRADO DI PONDERAZIONE RISCHIO < 80% 9 30% 2 7 50% Elevato 8 20% Grado di rischio complessivo della variabile 7.80 Prof.Claudio Cacciamani [email protected] DETERMINAZIONE DEL COEFFICIENTE DI RISCHIO Calcolo della media ponderata del rischio delle diverse variabili: (Tenant specific risk)+(Context specific risk)+(Property specific risk) 3 TOTAL RISK Prof.Claudio Cacciamani [email protected] ESEMPIO DETERMINAZIONE GRADO DI RISCHIO COMPLESSIVO IMMOBILE Grado di rischio dei singoli fattori Rischio Ponderazione Ciclicità settore 7.20 30% Merceologia 8.80 10% Solvibilità 7.80 20% Numero conduttori 6.60 40% RISCHIO LOCATARIO 7.24 Rango città 3.10 30% Posizione immobile 8.00 20% Mercato immobiliare 1.50 50% RISCHIO-CONTESTO 3.28 Prof.Claudio Cacciamani [email protected] ESEMPIO DETERMINAZIONE GRADO DI RISCHIO COMPLESSIVO IMMOBILE Grado di rischio dei singoli fattori Rischio Ponderazione Dimensione 5.80 30% Tipologia/qualità 3.70 10% Fungibilità 8.30 30% Fattori esterni 5.95 30% RISCHIO PROPERTY 6.38 GRADO DI RISCHIO COMPLESSIVO 5.64 Prof.Claudio Cacciamani [email protected] ESEMPIO DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEL “DIAMANTE DEL RISCHIO” Impresa in fase di startup, settore informationtechnology. Rischio maggiormente legato agli aspetti relativi al conduttore. 10 Rischio locatario Rischio massimo Rischio immobile 0 Rischio endogeno Rischio esogeno Prof.Claudio Cacciamani [email protected] ESEMPIO DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEL “DIAMANTE DEL RISCHIO” Albergo - una catena internazionale con ottima solidità patrimonialefinanziaria. Maggiormente esposto al rischio relativo al contesto ambientale. 10 Rischio locatario Rischio massimo Rischio immobile 0 Rischio esogeno Rischio endogeno Prof.Claudio Cacciamani [email protected] CONCLUSIONI MODELLO RER Strumento di determinazione del grado di rischio immobiliare Elevata analiticità Rapida consultazione Rapida comprensione flessibilità PER QUALUNQUE TIPOLOGIA IMMOBILIARE Prof.Claudio Cacciamani [email protected]