ASSOCIAZIONE NAZIONALE «CNOS/Scuola»
Centro Nazionale Opere Salesiane - Scuola
Seminario di studio - Roma, 6.3.2010
La riforma della scuola
secondaria superiore nei
suoi aspetti generali
Arduino Salatin
(SISF-ISRE, Venezia)
1
Sommario

Il nuovo sistema
formativo nazionale

I nuovi Regolamenti
dei Licei, degli istituti
tecnici e degli istituti
professionali
2
1. Il nuovo sistema
formativo nazionale
3
La “riforma” della scuola finora prospettata in Italia
riguarda sia il primo che il secondo ciclo di istruzione,
ma non sembra seguire un disegno organico
(come nel caso della “riforma Moratti” del 2003)…
Essa risulta piuttosto un “mosaico” di provvedimenti
di revisione del sistema formativo nazionale,
di tipo “incrementale”,
in cui si intrecciano aspetti di tipo ordinamentale,
curricolare, organizzativo, finanziario, …
4
Regolamento
Istruzione
degli adulti
Valutazione
degli alunni
Atto di
indirizzo
per il primo
ciclo
Regolamento
Istruzione
tecnica
Regolamento
IFTS
ITS
Regolamento
Istruzione
professionale
revisione
classi di
concorso
Regolamento Licei
Formazione
iniziale degli
insegnanti
Provvedimenti
approvati
Regolamento
Organici
ATA
Rete
scolastica
Riforma
organi
collegiali
Provvedimenti
in attesa di 5
approvazione
Per il secondo ciclo, il risultato che si profila:
- conferma sostanzialmente l’ordinamento
tradizionale italiano, basato su 5 “canali” di offerta
formativa, 3 statali (licei, istituti tecnici, istituti
professionali), 2 gestiti dalle Regioni (istruzione e
formazione professionale e apprendistato in obbligo
formativo)
- si apre ad una prospettiva “federalista” soprattutto a
livello organizzativo, dagli esiti non del tutto prevedibili.
Il cambiamento (potenzialmente) più profondo è a livello
curriculare e didattico.
6
ITS
IFTS
19
Esame di Stato
6
LICEI
11
Ist.Tec.
6
Ist.Pr.
16
SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
21
qualifiche
IFP
offerta coordinata
14
Età
PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Diritto – dovere all’istruzione e alla formazione
18
7
6
5
MERCATO DEL LAVORO
UNIVERSITA’
22
Livello EQF
APPRENDISTATO
Età
24
Il nuovo sistema formativo italiano
4
3
2
7
2. I nuovi Regolamenti dei
Licei, degli istituti tecnici e
degli istituti professionali
8
Il processo di riforma del secondo ciclo, culminato
nell’approvazione dei 3 regolamenti governativi dei licei,
degli istituti tecnici e professionali
- ha come basi di riferimento generali il Dlgs 226/2005 e
la legge 53/2003 (riforma Moratti) di cui modifica
radicalmente l’impianto, in particolare verso il
superamento della prospettiva di “licealizzazione” del
sistema,
- ha come basi di riferimento specifiche il “riordino”
previsto ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto
legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6
agosto 2008, n. 133.
9
Principali orientamenti del MIUR per il
riordino del secondo ciclo




Riduzione e semplificazione degli indirizzi di
studio, per superare la frammentazione delle
sperimentazioni
Rilancio dell’istruzione tecnica e professionale
Adozione di un approccio curriculare “per
competenze”, in coerenza con il Quadro
europeo delle qualificazioni per l’apprendimento
permanente (EQF)
Allineamento del tempo-scuola degli studenti a
quello medio europeo
10
Gli aspetti comuni dei nuovi percorsi

L’impianto curricolare 2+2+1, con il primo
biennio comune, il secondo biennio di indirizzo e
il quinto anno orientativo alla scelta
dell’università o del mondo del lavoro

Una quota di autonomia (oraria) e di flessibilità
(disciplinare) da gestire d’intesa con le Regioni,
le Province e/o con le scuole
11
2.1 I nuovi percorsi dei
licei
12

È il settore scolastico che in generale viene
meno toccato dalla riforma, anche se sono
previsti nuovi indirizzi (es. linguistico,
coreutico-musicale) e nuove opzioni,
soprattutto nel liceo artistico e scientifico.

Si prevede una modernizzazione di questi
istituti con il potenziamento delle discipline
scientifiche e le lingue straniere
13
Il sistema dei licei comprende i licei:
• artistico,
Con 6 indirizzi
• arti figurative;
• architettura e ambiente;
• design;
• audiovisivo e multimediale;
• grafica;
• scenografia.
• classico,
• linguistico,
• musicale e coreutico,
• scientifico (con l’opzione “scienze applicate”)
• delle scienze umane (con l’opzione economico-sociale).
14
Le 8 discipline comuni
 Lingua e letteratura italiana
 Lingua e cultura straniera
 Storia e geografia
 Matematica
 Scienze naturali
 Storia dell’arte
 Scienze motorie e sportive
 Religione cattolica o attività alternative
* Il latino non è più una disciplina caratterizzante
15
Carico orario settimanale per gli studenti
Liceo artistico
34 ore nel biennio, 35 ore nel triennio
Liceo musicale e coreutico
(dalla prima alla quinta classe)
32 ore
Liceo classico
27 ore nel biennio, 31 ore nel triennio
Licei scientifico, linguistico, delle scienze umane
27 ore nel biennio, 30 ore nel triennio
16
2.2 I nuovi percorsi
degli istituti tecnici
17

È il settore scolastico che ha avuto le più rilevanti
modifiche con la riforma, in termini di accorpamento
di indirizzi e introduzione di nuovi indirizzi

Sono fortemente orientati alla preparazione dei
giovani alle nuove tecnologie e metodologie (“le
scuole dell’innovazione”), che richiedono un stretta
collaborazione con il mondo delle imprese e una
didattica laboratoriale.

Il rilancio di questi istituti è fortemente sostenuto
dalle associazioni degli imprenditori data
l’importanza fondamentale di diplomati tecnici
per il futuro dell’Italia nell’economia mondiale
18
Gli indirizzi del settore “economico”

B1 “Amministrazione, finanza e marketing”
Articolazioni:
 “Relazioni internazionali per il Marketing”
 “Sistemi informativi aziendali”

B2 “Turismo”
19
Gli indirizzi del settore “tecnologico”

C1 “Meccanica, meccatronica ed energia”


C2 “Trasporti e logistica”


Articolazioni: “Costruzione del mezzo”, “Conduzione del
mezzo” e “Logistica”
C3 “Elettronica ed elettrotecnica”


Articolazioni: “Meccanica e meccatronica” ed “Energia”
Articolazioni: “Elettronica”, “Elettrotecnica” e “Automazione”
C4 “Informatica e telecomunicazioni”

Articolazioni: “Informatica” e “Telecomunicazioni”
20

C5 “Grafica e comunicazione”

C6 “Chimica, materiali e biotecnologie”


C7 “Sistema moda”


Articolazioni: “Tessile, abbigliamento e moda” e “Calzature e
moda”
C8 “Agraria, agroalimentare e agroindustria”


Articolazioni: “Chimica e materiali”, “Biotecnologie
ambientali” e “Biotecnologie sanitarie”
Articolazioni: “Produzioni e trasformazioni”, “Gestione
dell’ambiente e del territorio” e “Viticoltura ed enologia”
C9 “Costruzioni, ambiente e territorio”

Articolazione: “Geotecnico”
21
Le 8 discipline comuni
(ore settimanali medie)
 Lingua e letteratura italiana (4 ore)
 Lingua inglese (3 ore)
 Storia (2 ore)
 Matematica (3 ore)
 Diritto ed economia (2 ore)
 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) (2 ore)
 Scienze motorie e sportive (2 ore)
 Religione cattolica o attività alternative (1 ora)
22
2.3 I nuovi percorsi degli
istituti professionali
23

La revisione di questi percorsi ha portato ad un
superamento del modello 3+2 a favore di un unico
percorso quinquennale che pone non pochi problemi
di identità rispetto agli IT e alla IFP, anche se intende
caratterizzarsi come risposta alla nuova domanda
professionale emergente a livello settoriale e
territoriale, soprattutto nell’ambito dei servizi.

È il settore scolastico che più dipende dalle scelte
politiche del nuovo “federalismo scolastico e
formativo”, in particolare per “l’offerta coordinata” con
i corsi di formazione professionale triennale
eventualmente autorizzati dalle Regioni
24
Il mancato accordo Stato-Regioni
Il confronto istituzionale, a livello tecnico, con il
Ministero del Lavoro e il Coordinamento delle Regioni
deve assumere ancora in via definitiva il repertorio
nazionale :
-delle qualifiche professionali nell’assolvimento del
diritto-dovere all’istruzione e alla formazione (cfr.
decreto interministeriale MIUR – MLSPS 29/05/09
pubblicato sulla G.U. n. 140 del 19/06/09) e quello
-dei diplomi professionali quadriennali.
25
“Nel quadro di intese tra il Ministero dell’istruzione,
dell’università e della ricerca, il Ministero dell’economia e
delle finanze e le singole Regioni, per i giovani tra i 14 e i
18 anni, gli istituti professionali possono svolgere - in
regime di sussidiarietà - un ruolo integrativo e
complementare rispetto ai sistemi regionali
di
istruzione e formazione professionale per il rilascio di
qualifiche triennali e diplomi professionali quadriennali
indicati negli Accordi di cui all’art.27, comma 2, del
Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.226...”
L’Accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni
del 5 febbraio 2009 per la definizione delle
condizioni e delle fasi relative della messa a
regime del sistema del secondo ciclo di
Istruzione e Formazione Professionale
26
Gli indirizzi del settore “servizi”

B1 - “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”

B2 - “Servizi socio-sanitari” ,
Articolazioni :
- “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie,Odontotecnico”
- “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie, Ottico”.

B3 - “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera”,
Articolazioni:

“Enogastronomia”,
“Servizi di sala e di vendita”,
“Accoglienza turistica”
B4 - “Servizi commerciali”.
27
Gli indirizzi del settore “industria e
artigianato”

C1- “Produzioni industriali e artigianali”
Articolazioni:

“Industria”
“Artigianato”
C2 - “Manutenzione e assistenza tecnica”
28
3. Che cosa resta da
fare e le questioni
aperte
29
Restano da completare:
- Le “linee guida” indicanti i risultati di apprendimento
espressi in termini di competenze, abilità, conoscenze
(cioè le indicazioni nazionali sugli obiettivi didattici e sui
contenuti di insegnamento)
- l’articolazione delle cattedre per ciascuno dei percorsi,
in relazione alle classi di concorso del personale
docente;
- gli indicatori per la valutazione e l’autovalutazione dei
percorsi, anche con riferimento al quadro europeo per la
garanzia della qualità dei sistemi di istruzione e
formazione.
30
ore
Settore economico istituti tecnici
DISCIPLINE
Area generale
1° biennio
2° biennio
5° anno
secondo biennio e quinto anno
costituiscono un percorso
formativo unitario
1^
2^
50/A
Lingua e letteratura italiana
132
132
346/A
Lingua inglese
99
99
50/A
Storia
66
66
48/A,
47/A
Matematica
132
132
19/A
Diritto ed economia
66
66
•60/A
Scienze integrate (Scienze della Terra e
Biologia)
66
66
29/A
Scienze motorie e sportive
66
66
Religione cattolica o attività alternative
33
33
Totale ore annue di attività e insegnamenti generali
660
660
Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo
396
396
Totale complessivo ore annue
1056
1056
Di regola verranno
impegnate le classi di
concorso dell’indirizzo di
provenienza, già presenti
nell’istituto anteriormente
alla realizzata confluenza.
31
Il MIUR sta predisponendo intanto …
L indicazioni nazionali con la descrizione analitica dei
risultati di apprendimento (competenze, abilità e
conoscenze), in relazione agli insegnamenti previsti
negli Allegati B e C del Regolamento (profili professionali
e quadri orari);
attraverso:

un decreto ministeriale per i Licei (bozza disponibile
entro marzo)

delle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali
(bozza disponibile entro aprile)
32
Processo di elaborazione delle Linee Guida
(istituti tecnici e professionali)
Risultati di apprendimento in
uscita al quinto anno
Profilo
finale
in uscita
SETTORE/INDIRIZZO/OPZIONI
Conoscenze, abilità, competenze
relative all’area generale, all’area
di indirizzo e alle discipline
Risultati di apprendimento intermedi
Assi culturali dell’ Obbligo di istruzione
Competenze di Cittadinanza
Profilo del
secondo
biennio
Profilo del
primo
biennio
3
33 3
Schema delle indicazioni nazionali
(es. per gli istituti tecnici)
a) Descrizione risultati di apprendimento in esito
(competenze, abilità, conoscenze) per indirizzo, con
indicazioni relative a:
 discipline dell’Area generale
 discipline dell’Area di indirizzo
+ Competenze chiave di cittadinanza (non disciplinari)
b) Indicazioni metodologiche e didattiche
(interdisciplinarietà, laboratorialità, orientatività, …)
c) Indicazione per la valutazione periodica, finale e degli
apprendimenti
34
Questioni aperte: alcuni esempi
a) Sul piano ordinamentale
• Le confluenze
• La quota di autonomia/flessibilità e lo sviluppo
dell’offerta formativa di istituto;
b) Sul piano curricolare
• Gli insegnamenti scientifici,
• Gli insegnamenti linguistici (CLIL)
• L’insegnamento di “cittadinanza e costituzione”;
35
c) Sul piano organizzativo
• la gestione dell’alternanza scuola – lavoro;
• La gestione degli orari settimanali (es. unità di
insegnamento di 50 minuti, rientri pomeridiani, …)
36
L’identità e la specificità dei nuovi
percorsi: quale orientamento?
• Quale unitarietà e quale differenziazione dell’offerta
formativa secondaria, a partire dal primo biennio?
• Quale rapporto tra le competenze culturali, le
competenze tecnico- professionali, le competenze di
cittadinanza?
• Quale continuità del curricolo dal primo al secondo ciclo
e dal secondo ciclo al post-secondario (nella prospettiva
del lifelong learning)?
37
Altri aspetti critici emersi:
-
Criteri per l’equivalenza
formativa tra licei, istituti
tecnici, professionali e
FP
-
Assumere gli assi
culturali dell’obbligo di
istruzione come
riferimento di massima
anche per i traguardi di
competenza al termine
del quinquennio
-
Garantire uno zoccolo
curriculare comune
almeno per le discipline
di base o caratterizzanti
Che fare?
-
Valenza orientativa del
primo biennio e gestione
dei passaggi e delle
transizioni (rischio di fare
una quarta e quinta
media?)
(es. italiano, matematica, …)
38
Ordinamento e organizzazione, tra
federalismo e autonomia scolastica
Gli ordinamenti dei percorsi di studio dei diversi ordini
di scuola (percorsi liceali, di istruzione tecnica e
professionale) sono definiti dallo Stato con regolamenti
governativi.
L’organizzazione delle scuole secondarie superiori
sul territorio è stabilita, invece, dalle singole Regioni
nell’esercizio delle loro esclusive competenze in
materia di programmazione dell’offerta formativa
* Ciò potrà scaricare sulle Regioni, le Province e gli altri
enti locali numerosi problemi correlati alla nuova rete
scolastica e alle confluenze tra i vecchi e nuovi istituti
39
Indicazioni nazionali e autonomia delle
scuole
a) Autonomia
Le istituzioni scolastiche possono modificare il monte ore
annuale delle discipline di insegnamento di ciascun anno
scolastico per una quota non superiore al 20% per
realizzare attività e insegnamenti facoltativi, coerenti con
il profilo educativo, culturale e professionale dello
studente in relazione al percorso scelto.
L’orario di ciascuna disciplina non può essere ridotto
oltre il 20%.
Gli studenti sono tenuti alla frequenza delle attività e
degli insegnamenti facoltativi prescelti.
Le richieste sono formulate all’atto delle iscrizioni alle
classi.
40
b) Flessibilità
Gli spazi di flessibilità previsti dai Regolamenti
consentono di articolare le aree di indirizzo in opzioni
non previste dal regolamento governativo. Gli studenti
scelgono le opzioni a conclusione del primo biennio.
Le opzioni (es. IT) possono essere previste solo se sono:
- coerenti con il profilo professionale dell’indirizzo di studi;
- comprese entro le quote di flessibilità del 30% (168 ore)
e del 35% (196 ore);
- contenute in un apposito elenco nazionale, aggiornato
ogni 3 anni, che indica anche le classi di concorso dei
docenti che possono essere utilizzati.
41
Progettazione e valutazione per
competenze
L’adozione del Quadro europeo delle qualificazioni e
dei titoli (EQF) come riferimento per i percorsi e
l’assunzione dell’ Obbligo di istruzione con i riferimenti
europei alle competenze chiave di cittadinanza
richiede una profonda trasformazione della cultura
degli insegnanti in materia di programmazione
didattica e di valutazione oltre il tradizionale modello
basato sulla trasmissione di conoscenze e
sull’insegnamento disciplinare…
42
DISCIPLINA
Risultati di apprendimento di riferimento per la disciplina
Selezionare quelli pertinenti dall’Allegato A , riportando il numero o il codice
(vedi tabelle precedenti)
Primo biennio
Monte ore annuo previsto
Competenze specifiche da raggiungere nel biennio
Nel caso dell’area generale, riprendere le competenze dell’obbligo di istruzione, di
riferimento per la disciplina.
Nel caso dell’area di indirizzo, declinare le eventuali competenze specifiche intese
come articolazioni dell’Allegato A e/o dei profili i indirizzo
Abilità
Conoscenze
Esempio
di format per
le discipline
43
DISCIPLINA : LINGUA INGLESE
Risultati di apprendimento di riferimento per la disciplina al termine del quinquennio
Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi
comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire
in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di
riferimento per le lingue (QCER).
Primo biennio
Monte ore previsto: 99 + 99
Competenze specifiche da raggiungere nel biennio (rif. Obbligo di istruzione)
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi e operativi
Livello B1 soglia del QCER – Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue:
“È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su
argomenti familiari che affronta normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero, ecc. Se la
cava in molte situazioni che si possono presentare viaggiando in una regione dove si parla la
lingua in questione. Sa produrre testi semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari
o siano di suo interesse. È in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze,
ambizioni, di esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.”
44
Abilità
Conoscenze
•Comprendere i punti essenziali di messaggi e annunci semplici e
chiari su argomenti di interesse personale, quotidiano, sociale o
professionale con la guida dell’insegnante
•Utilizzare appropriate strategie di comprensione di semplici testi
scritti e orali con la guida dell’insegnante
•Utilizzare un repertorio lessicale di base, funzionale ad esprimere
bisogni concreti della vita quotidiana
•Ricercare informazioni all’interno di testi di breve estensione di
interesse personale, quotidiano, sociale o professionale
•Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi, relativi
•all’ambito personale e sociale
•Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali con la guida
dell’insegnante
•Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di interesse
personale, quotidiano, sociale o professionale
•Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano, sociale o
professionale
•Scrivere correttamente semplici testi su tematiche coerenti con i
percorsi di studio
•con la guida dell’insegnante
•Capire e riflettere sulla struttura della lingua utilizzata in testi
comunicativi nella forma scritta, orale e multimediale con la guida
dell’insegnante
• Riflettere sulla dimensione interculturale della lingua con la guida
dell’insegnante
•Strategie di comprensione di testi
comunicativi semplici
•Lessico di base su argomenti
•di vita quotidiana, sociale e
•professionale
•Il dizionario monolingue e bilingue
•Corretta pronuncia di un
•repertorio di parole e frasi
•memorizzate di uso comune
•Sistema fonologico, struttura sillabica,
accentazione delle parole e intonazione
•Elementi socio-linguistici e paralinguistici
•Semplici modalità di
•scrittura: messaggi brevi,
•lettera informale
•Aspetti grammaticali e comunicativi di base
della lingua
•Ortografia e punteggiatura
Aspetti socio-culturali della lingua e dei
paesi di cui si studia la lingua
45
ISTITUTO TECNICO
SETTORE
ECONOMICO
INDIRIZZO
AMMINISTRAZIONE,
FINANZA E MARKETING
ARTICOLAZIONE
-
ESITI DI APPRENDIMENTO (competenze, abilità, conoscenze) –
Regolamento, Allegato A Art. 2.2
Competenze di indirizzo in esito del quinquennio
Competenza N.° 1
Leggere, riconoscere e interpretare:
le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali cogliendone le
ripercussioni in un dato contesto; i macrofenomeni economici
nazionali e internazionali connettendoli alla specificità di un’azienda
i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e nella dimensione sincronica
attraverso il confronto fra aree geografiche e cultura
46
PRIMO BIENNIO
DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: Diritto ed economia (132); Economia aziendale (132).
DISCIPLINE CONCORRENTI: Geografia (198); Informatica (132); Lingue straniere (396);
Storia, cittadinanza e Costituzione (132);
Abilità
1.Individuare le esigenze fondamentali che
ispirano scelte e comportamenti economici,
nonché i vincoli a cui sono subordinati
2. Riconoscere le modalità con cui l’intrapresa
diventa impresa
3. Individuare la varietà e l’articolazione delle
funzioni pubbliche (locali, nazionali e
internazionali) a seconda degli obiettivi da
conseguire
4. Riconoscere la funzione economica delle
attività non profit
5. Individuare varietà, specificità e dinamiche
elementari dei sistemi economici
Conoscenze
Fondamenti dell’attività economica
Soggetti economici
Forme, leggi di mercato e fattori che le
influenzano
Mercato della moneta
Inflazione
Processi di crescita e squilibri dello
sviluppo
Sviluppo e sottosviluppo
Sistemi economici: strutture e dinamiche
Azienda come sistema
Aziende diverse nel sistema economico
Elementi del sistema aziendale
Le abilità e le conoscenze relative a questa competenza verranno consolidate, approfondite e tradotte
su un piano concreto mediante la trattazione di uno o più casi aziendali.
47
Valutazione e esami di stato
Viene previsto un rafforzamento del sistema di
valutazione, attraverso una valutazione intermedia e
finale degli studenti, basata su:

prove di competenza finalizzate all’accertamento
delle competenze in contesti applicativi;

prove di conoscenza articolate a livello nazionale (a
cominciare dal secondo anno), regionale e di istituto.
48
49
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