4
C o l o r i
I n c a n t e v o l i !
Périgord Vert
Périgord Blanc
Périgord
Noir
Périgord Pourpre
4 Colori Incantevoli!
Per prenotare il proprio soggiorno, contattare
LOISIRS ACCUEIL DORDOGNE PÉRIGORD
Questo centro prenotazioni propone case o appartamenti per affitti
stagionali, “chambres d’hôtes” (B&B), camere d'albergo, case mobili in
campeggi o chalet in villaggi turistici sull'insieme del dipartimento.
…Ma anche vacanze tematiche quali corsi di cucina, tour in auto e
soggiorni per gli appassionati di escursionismo a piedi, in bicicletta o in
canoa...
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LEGENDA
Castello
Abbazia
Villaggio trogloditico
Museo
Parchi e Giardini
Grotta preistorica
Giardino eccezionale
Grotta di cristalli
Azienda di Soggiorno
Ufficio del Turismo
Sito, caverna e
giacimento preistorico
Specchio d'acqua
Per richiedere documentazione:
E-mail: [email protected]
4
Colori
Incantevoli!
SOMMARIO
Le 4 porte del Périgord . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2
Uno scenario cangiante
• Dal Périgord Verde al Périgord Bianco
• Passando per il Périgord Purpureo e il Périgord Nero
-3-4-5
Una storia incantevole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6
Un patrimonio culturale d’eccezione - 450 000 anni di Storia
• La Preistoria
• Castelli ed edifici religiosi
-7
Incantevoli luoghi da visitare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8
• Bei borghi e città d’Arte e di Storia
-9
Una natura incantevole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10
• I fiumi
• Parc Naturel Régional Périgord Limousin
• Giardini eccezionali
• Attività all’aperto
- Escursioni
- Aree ricreative
- 11
Una gastronomia incantevole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .12
La terra del gusto
• Il tartufo nero del Périgord e il foie gras
• Funghi porcini, noci del Périgord e castagne
• Fragole e vini di Bergerac
I prodotti di qualità
- 13
Un popolo incantevole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14
Usanze e tradizioni regionali
• I mercati
• L’artigianato
- 15
Un’accoglienza incantevole
I vari tipi di alloggio
.....................................................................
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EDIZIONE: Centro Turistico della Dordogna - 25, rue du Président Wilson - B.P. 2063 - 24002 PÉRIGUEUX Cedex
CREAZIONE E IMPAGINAZIONE: www.creationlambert.com - Route du Maine - 24150 Lalinde - +33 (0)5 53 61 02 60
FOTOGRAFIE: Amridesign - DT Dordogne - Dominique Repérant - Alain Dupuy - Philippe Jacques - Le Coz - Spadzone - OT Brantôme - OT Périgueux
Alain Devize - Pub Image - Semitour - Roulland - Nidos - OT Bergerac - OT intercommunal du Périgord Noir - CIVRB - Laugery - Leroux - Auberge de la Truffe
TRADUZIONE: Telelingua - www.telelingua.co.uk
1
LE 4 PORTE DEL PÉRIGORD
Il Périgord Verde
Lungo la fascia settentrionale del dipartimento si estende il Périgord Verde, così chiamato per la vegetazione lussureggiante, i numerosi fiumi (Dronne, Isle,
Auvézère e Bandiat), i magnifici paesaggi e la storia. Questo ricco patrimonio ha consentito la creazione del Parc Naturel Régional Périgord-Limousin, un’area
protetta che sconfina nella regione limitrofa e valorizza le risorse naturali e i mestieri tradizionali.
Ai margini della Charente, le colline boschive, i campi coltivati su altipiani gessosi, le praterie, nonché la foresta della Double con i suoi laghi formano
l’armonioso paesaggio della valle della Dronne.
Alla ricchezza di queste attrattive naturali si uniscono il fascino delle abitazioni tradizionali, l’arte romanica ed alcuni tesori architettonici che si potranno
ammirare a Brantôme o Saint-Jean-de-Côle.
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LE 4 PORTE DEL PÉRIGORD
Il nome di Périgord Bianco deriva dal biancore della pietra locale, perfetta per esercitare l’arte degli
scultori. La regione, situata al centro del dipartimento, è solcata dalle valli dei pescosi fiumi Isle e
Auvézère. Qui sorge Périgueux, capoluogo del dipartimento, che accoglie tuttora le rovine galloromane
dell’antica Vesunna. Insignita del titolo di Ville d’Art et d’Histoire (Città d’Arte e di Storia), Périgueux
offre numerose ricchezze artistiche e storiche, tra cui le strette viuzze delimitate da antichi palazzetti
privati, i quartieri storici e la cattedrale Saint-Front, inclusa nel patrimonio dell’UNESCO alla stregua della
via di pellegrinaggio per Santiago de Compostela.
Questa è per tradizione la regione della cucina casereccia,
aromatizzata al tartufo, vera e propria prelibatezza a cui è persino
dedicato un museo nella città di Sorges, divenutane ormai la capitale.
La gastronomia (anatre ed oche ingrassate, fragole...) predomina
inoltre nei mercati animati che vengono allestiti tutto l’anno.
Per avere un quadro completo del Périgord Bianco, si consiglia
infine di concedersi il tempo necessario
alla visita dei suoi magnifici castelli,
dei graziosi borghi e dei musei
d’arte e tradizione popolare.
4 Colori Incantevoli!
Il Périgord Bianco
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LE 4 PORTE DEL PÉRIGORD
Il Périgord Purpureo
Vigneti e villaggi fortificati sono le due gemme del Périgord Purpureo, situato
a sud-ovest della Dordogna. Al centro di una zona vinicola (13 vigneti DOC
tra cui Monbazillac, Pécharmant, Montravel) di 12 000 ha si erge Bergerac, il
cui nome viene spesso erroneamente associato a quello di Cyrano, nonostante
non vi sia alcuna correlazione tra questa città e il celebre personaggio dal naso
pronunciato creato da Edmond Rostand. Bergerac diede invece i natali al noto
scrittore cinquecentesco Michel de Montaigne.
Il suo centro storico ha conservato gran parte dell’architettura dei secoli XIV, XV e
XVI, tra cui numerose case a graticcio e ad intelaiatura lignea. La città, il cui sviluppo
fu strettamente legato alla vita lungo il fiume Dordogna nonché alla produzione e al
commercio del vino, è un’ottima base di partenza per andare alla scoperta di vigneti e
costruzioni antiche.
Le cittadine fortificate (Monpazier, Beaumont, Eymet, Lalinde, Molières…), dette bastie,
costituiscono la testimonianza del periodo bellico che fece del Périgord, a partire dal XII secolo,
il teatro degli scontri tra Francesi e Inglesi durante la guerra dei Cent’Anni.
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LE 4 PORTE DEL PÉRIGORD
A sud-est del dipartimento il Périgord Nero comprende la valle della Dordogna e il Pôle International de la Préhistoire de la Vallée Vézère, che accoglie alcuni
dei siti preistorici più ricchi d’Europa, formati da resti paleolitici, grotte e antri naturali. Quindici di essi, adorni di dipinti o incisioni, sono stati inseriti
dall’UNESCO nella lista del Patrimonio Mondiale.
Il fiume Dordogna si insinua qui tra maestosi promontori calcarei e fitte
foreste di lecci. Questa valle raggruppa le più belle costruzioni di epoca
medievale e rinascimentale: castelli eretti su promontori rocciosi,
splendidi borghi tra cui Domme, Beynac e La Roque-Gageac,
nonché la magnifica città di Sarlat insignita del titolo di
Ville d’Art et d’Histoire.
Gran parte del suo eccezionale patrimonio
architettonico (dimore medievali e palazzi
rinascimentali dai tetti in pietra scura) è stato
posto sotto la tutela della Belle Arti.
4 Colori Incantevoli!
Il Périgord Nero
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U N PAT R I M O N I O C U LT U R A L E D ’ E C C E Z I O N E - 4 5 0 0 0 0 A N N I D I S T O R I A
La Preistoria
La valle della Vézère, nota anche come Vallée de l’Homme (valle
dell’umanità), prende il nome dal fiume che la attraversa. Grazie
ai suoi siti preistorici, questa zona fa parte dei beni
francesi iscritti al Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
È proprio qui infatti, nei promontori calcarei, che si
stabilirono gli homo sapiens. Ed è anche qui, specialmente a
Lascaux, che nacque l’arte preistorica.
Nonostante l’originaria grotta di Lascaux, situata a Montignac e
soprannominata la “Cappella Sistina della Preistoria”, sia oggi
chiusa al pubblico, una copia in grandezza naturale permette di
ammirare fedeli riproduzioni dei suoi affreschi più belli.
Le due gallerie ricostruite presentano l’arte parietale a partire
dagli uomini di Cro-Magnon fino all’era magdaleniana.
A Les Eyzies-de-Tayac e nei suoi dintorni sono riuniti alcuni dei
siti più famosi, che formano un insieme omogeneo di rovine
preistoriche, tra cui i dipinti parietali di Font de Gaume e
Bara-Bahau, le incisioni di Les Combarelles, l’Abri Poisson,
Bernifal, l’Abri Pataud, Laugerie Haute e Laugerie Basse.
Al centro di questo “museo all’aperto” della valle della Vézère,
il Musée National de la Préhistoire rispecchia le evoluzioni tuttora in
corso nel campo della ricerca archeologica. Riaperto nel 2004, il museo
riunisce la più grande collezione paleolitica della Francia di ossa e pietre
lavorate, arti decorative, sepolture e figure animalesche. Si tratta del più
grande insieme al mondo di arte paleolitica incisa e scolpita.
Alcune postazioni interattive e numerosi filmati contribuiscono ad un
approccio didattico della preistoria.
Grotte e abissi cristallizzati
Il Périgord Nero permette inoltre di scoprire altre curiosità sotterranee, come
l’abisso detto Gouffre de Proumeyssac a Audrix, le Grottes de la Halle a
Domme o il Grand Roc a Les Eyzies de Tayac, nonché la Grotte de Maxange
a Le Buisson de Cadouin e la Grotte de Tourtoirac nei pressi di Hautefort.
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U N PAT R I M O N I O C U LT U R A L E D ’ E C C E Z I O N E - 4 5 0 0 0 0 A N N I D I S T O R I A
Tra gli oltre 1001 castelli censiti nel Périgord, numerosi sono stati dichiarati accessibili alla visita dai loro proprietari, consentendo ai visitatori di apprezzarne le
ricchezze ereditate. Si segnalano in particolar modo Jumilhac (dal XIII sec. al XVIII sec.), la dimora più romantica del Périgord Limousin, Puyguilhem (XVI sec.) che
evoca i castelletti della valle della Loira ed infine Hautefort che troneggia maestosamente nei pressi della valle dell’Auvézère. Si possono inoltre visitare i castelli di
Losse, che si specchia nel fiume Vézère, e Castelnaud situato sulla riva sinistra della Dordogna. Di fronte ad esso si ergono Marqueyssac con i suoi giardini e Beynac,
imponente fortezza medievale. Anche il Périgord Purpureo possiede la sua parte di castelli, tra cui si distinguono
Lanquais, Monbazillac e Biron.
Gli edifici religiosi
Tra i monumenti del Partimonio Mondiale dell’UNESCO che sorgono sulla via di pellegrinaggio per Santiago de
Compostela, l’Abbaye de Cadouin è l’edificio monastico più prestigioso del Périgord. Il suo chiostro è un
capolavoro di arte gotica fiammeggiante (sec. XV e XVI). Sulla stessa via di pellegrinaggio si erge inoltre la
Cathédrale Saint-Front di Périgueux.
Altra meraviglia architettonica è l’Abbaye de Chancelade, una chiesa abbaziale situata nei pressi di
Périgueux.
Ai margini della Dordogna e della Charente, le chiese romaniche che svettano nei dintorni di
Ribérac e costruite in gran parte nel XII sec. conferiscono un carattere particolare ai paesini
della valle della Dronne. Nel cuore della foresta della Double, l’Abbaye d’Échourgnac è
un’abbazia dove le monache si dedicano tuttora alla produzione di gustose marmellate e del
più antico formaggio regionale, la Trappe d’Échourgnac.
Una storia incantevole
1001 castelli
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B E I B O R G H I E C I T TA’ D ’ A R T E E D I S T O R I A
Villaggi pittoreschi
Sarà un piacere per gli appassionati di storia girovagare per le caratteristiche viuzze delle numerose città medievali e dei pittoreschi borghi del Périgord. Tra questi si segnalano Montferranddu-Périgord, Issigeac e Saint- Geniès, noti per la loro bellezza e il loro carattere autentico. Alcuni di essi possiedono la denominazione ufficiale di “plus beaux villages de France”, villaggi più
belli della Francia. Si tratta di Saint-Jean-de-Côle, Saint-Léon-sur- Vézère, la città medievale di Limeuil che sorge alla confluenza della Vézère e della Dordogna, Beynac, La Roque-Gageac che
si estende ai piedi di un promontorio sulla riva destra della Dordogna, la bastia reale francese di Domme, la città medievale di Belvès con i suoi sette campanili, Monpazier, una bastia eretta
dagli Inglesi, ed infine il borgo di Saint-Amand-de-Coly, recentemente insignito del titolo.
Bastie
Queste splendide bastie in pietra, dette anche “città nuove”, furono costruite nel
Medioevo per incitare la popolazione a creare aree urbanizzate in un contesto
rurale. Erette lungo le due rive della Dordogna, queste cittadine ebbero un ruolo
strategico durante la guerra dei Cent’Anni. Considerata un perfetto esempio di
bastia, Monpazier è senza alcun dubbio la più bella del Périgord. Fondata nel
1284 da Edoardo I d’Inghilterra, la città ha mantenuto il suo aspetto medievale
con la sua piazza centrale circondata da portici, le sue vie perpendicolari ed i
suoi bastioni. Ancora più antica, la bastia francese di Villefranche-du-Périgord
era una sosta obbligatoria sulla via per il Lot-et-Garonne. Nel suo mercato
coperto viene tuttora allestita la grande fiera autunnale dei funghi porcini.
Che si tratti di bastie costruite dagli Inglesi, come Beaumont du Périgord
(eretta a forma di H in ricordo di Enrico III, padre di Edoardo I, “Henry” in
inglese), Fonroque e Lalinde, o dai Francesi, come Domme, Molières e
Eymet, queste “città nuove” costituiscono graziosi borghi che conferiscono
alla regione la sua particolarità.
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Città d’Arte e di Storia
Capoluogo del Périgord, Périgueux illustra 2000 anni di storia, dalle rovine
della città gallo-romana Vesunna ai quartieri medievali e rinascimentali. Si
contano non meno di 39 edifici posti sotto la tutela delle Belle Arti, in una
delle aree salvaguardate più ampie della Francia. Dal 2003 il quartiere antico
di Périgueux ospita un nuovo museo, dedicato al sito gallo-romano di
Vesunna, il cui progetto è stato ideato dall’architetto Jean Nouvel. Vi sono
esposti i resti della “Domus de Vésone”, un’ampia dimora gallo-romana dalle
pareti dipinte.
Il quartiere storico di stile medievale e rinascimentale si estende intorno alla
Cathédrale Saint-Front, che figura tra gli edifici religiosi sulla via di
pellegrinaggio per Santiago de Compostela iscritti al Patrimonio Mondiale
dell’UNESCO.
I mercati del mercoledì e del sabato mattina sono luoghi imperdibili,
specialmente in inverno quando vengono allestiti i cosiddetti mercati premiati
e quelli dedicati al foie gras.
Sarlat si è sviluppata nel periodo medievale, attorno ad un’abbazia
benedettina di origine carolingia. Gli edifici antichi della città, con le loro
facciate tradizionali e i loro tetti in pietra (lauze), hanno ritrovato lo splendore
d’origine grazie ad una recente legge che impone il restauro di tutte le aree
preservate. Oggigiorno, la maggior parte di questi edifici è posta sotto la
tutela delle Belle Arti, come l’emblematica Maison de la Boétie.
In questo scenario medievale dei più autentici, il mercato del sabato mattina
anima le viuzze lastricate del centro storico e permette di scoprire i prodotti
regionali. L’antica chiesa
parrocchiale di stile meridionale,
restaurata dall’architetto Jean
Nouvel (che ha inoltre
progettato il museo galloromano di Vesunna), ospita
ai giorni nostri il mercato
coperto.
Incantevoli luoghi da visitare
B E I B O R G H I E C I T TA’ D ’ A R T E E D I S T O R I A
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UNA NATURA INCANTEVOLE
Il Périgord è un angolo di paradiso che ha saputo preservare i suoi scenari naturali. Nota per le sue valli armoniose e per i suoi fiumi, la regione offre alla vista un mosaico di paesaggi dei
più diversificati. Dal granito del nord alle foreste della Double e del Landais, dalle colline del Périgord Bianco alle gole dell’Auvézère e agli altipiani rocciosi dell’est, il Périgord cela innumerevoli
sorprese per gli amanti della natura.
I fiumi
Il Périgord è attraversato da numerosi fiumi, tra cui naturalmente la Dordogna, ma anche da altri meno noti ma
non meno privi di attrattive come la Vézère, l’Isle, l’Auvézère, la Dronne, il Bandiat, la Loue, il Coly e il Céou.
Dopo aver ricoperto in passato un ruolo di prim’ordine nel trasporto mercantile, questi fiumi hanno oggi una
vocazione più ricreativa: gite in gabare (imbarcazioni tradizionali con scafo piatto), canoa e pesca. Numerosi
edifici lungo le rive dei fiumi attestano lo sfruttamento della forza motrice dell’acqua da molti secoli: mulini per
la fabbricazione della carta (Moulin de la Rouzique), per la produzione di farina o di olio di noci (Moulin de la
Tour), cartiere (Papeteries de Vaux) e fucine (Savignac Lédrier).
Parc Naturel Régional Périgord-Limousin
Questo parco naturale, che si estende sui territori della Dordogna e della Haute Vienne, è un luogo ideale per
camminare ed esplorare. Quest’area protetta di 1800 km2 permette di scoprire rari esemplari di flora e fauna.
Giardini eccezionali e comuni fioriti
Tra le bellezze naturalistiche della regione si segnalano 33 parchi e giardini, 14 dei quali hanno ottenuto il titolo
di “Jardin remarquable” (giardino notevole). Ognuno di questi luoghi presenta un’atmosfera diversa, dallo stile
più classico, come i Jardins du Manoir d’Eyrignac posti sotto la tutela dei Beni Culturali o il parco
alla francese di Château d’Hautefort, passando per i romantici giardini sospesi di
Marqueyssac, fino ai più contemporanei Jardins de l’Imaginaire a
Terrasson. Il Périgord conta inoltre 13 città e borghi
premiati per le loro decorazioni fiorite (da uno a
quattro fiori), tra cui Périgueux e Bergerac,
quest’ultima detentrice da molti anni del Premio
Nazionale di fioritura.
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Grazie alla varietà dei suoi paesaggi naturali e alla gran quantità di fiumi e sentieri, la Dordogna è un luogo perfettamente adatto alle attività all’aperto.
Escursioni pedestri
La Dordogna è attraversata da circa 1130 km di sentieri di lunga percorrenza, detti di Grande Randonnée (GR). Tra questi si segnalano un tratto della via di pellegrinaggio verso Santiago de Compostela
e il GR 36, che costeggia i siti preistorici della valle della Vézère. Particolarmente interessanti sono inoltre i 5600 km di sentieri ad anello per passeggiate ed escursioni di breve durata.
Escursioni in bicicletta o mountain bike
I sentieri, in gran parte percorribili in mountain bike, hanno come base di partenza i centri ufficiali di
Montagrier, Brantôme, Cherveix-Cubas, Lalinde, Vitrac e Biron. Per gli adepti del cicloturismo, il Périgord
offre 28 itinerari su strada per un totale di oltre 2000 km. Le piste ciclabili dette
“greenways” (voies vertes) del dipartimento comprendono un’antica ferrovia
risistemata, lunga 17 km, che collega Thiviers a Saint-Pardoux la Rivière nel Périgord
Verde. Nel Périgord Nero, si può andare da Sarlat a Grolejac/Cazoules, mentre nel
Périgord Bianco la pista si estende da Trélissac a Marsac attraversando Périgueux.
Escursioni a cavallo
La Dordogna è dotata di ampi spazi che consentono la pratica dell’equitazione, dalla
corsa di resistenza al trekking. L’opuscolo “Le Périgord à Cheval” propone agli
appassionati di escursionismo oltre 900 km di piste equestri segnalate, dotate di
alloggi per le soste notturne dei cavalieri itineranti. In alternativa è possibile
percorrere il Périgord Verde a bordo di una roulotte trainata da cavalli.
Attività nautiche
Durante le calde giornate estive è difficile resistere alla tentazione di una rinfrescante
discesa in canoa. Divertirsi nell’acqua ammirando al contempo i paesaggi circostanti,
ai piedi dei promontori dei fiumi Dordogna, Vézère, Dronne, Isle e Auvezère sarà
un’esperienza unica. Da Pasqua ad ottobre, 60 centri specializzati propongono
un’ampia gamma di attività che consentono di scoprire i più lunghi percorsi
acquatici di Francia.
Aree ricreative
Il Comitato regionale ha messo a disposizione del pubblico sette aree attrezzate e un
percorso verde, gratuitamente accessibili. Grandi e piccoli potranno usufruire delle
varie attività proposte, che comprendono aree ricreative (balneazione, escursioni) e zone
di esplorazione. Fanno parte di quest’insieme due settori naturali protetti (la foresta di
Campagne du Bugue e il Grand Etang de la Jemaye, un lago nei pressi della fattoria di
Le Parcot), il bacino di Miallet, la base ricreativa di Rouffiac, il Grand Étang de SaintEstèphe (un lago artificiale dotato di attrezzature per i disabili), l’area di Trémolat sulle
rive della Dordogna, le fucine di Savignac Lédrier, le gole dell’Auvézère e la greenway
tra Thiviers e Saint-Pardoux la Rivière.
Una natura incantevole
AT T I V I T À A L L’ A P E R T O
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LA TERRA DEL GUSTO
LE TRADIZIONI CULINARIE DEL PÉRIGORD
La cucina del Périgord trae le sue radici dalle ricette tradizionali, realizzate grazie all’infinita varietà di prodotti locali.
I mercati costituiscono la testimonianza dell’abbondanza e della qualità di tali prodotti, nonché del buon vivere
locale; nei mesi invernali, i banchi dei mercati permettono di scoprire le prelibatezze della regione, quali tartufi o
anatre ed oche ingrassate.
Il tartufo nero del Périgord e il foie gras
Il tartufo nero del Périgord (o Tuber Melanosporum), che giunge a maturazione dopo le prime gelate, è la più
aromatica tra le 70 specie esistenti al mondo. La sua raccolta richiede una particolare tecnica per la quale
vengono utilizzati i cosiddetti “animali da tartufo”, costituiti principalmente da cani.
È possibile acquistare tale prodotto a partire dal mese di gennaio, sui mercati di Sorges, Périgueux,
Excideuil, Sainte Alvère e Sarlat.
Un altro prodotto degno di nota della stagione invernale è il foie gras, il fegato ingrassato
dell’anatra o dell’oca. Ai prodotti degli allevatori locali viene assegnato il marchio di qualità
“Canard à foie gras du Sud-Ouest Périgord”, secondo i criteri dettati dall’ IGP (Indicazione
Geografica Protetta) che garantiscono la provenienza geografica delle anatre. Si sta
provvedendo ad attribuire la stessa denominazione al foie gras di oca.
Da novembre a febbraio, nei mercati detti marchés au gras e marchés primés, si riuniscono i
vari produttori locali per vendere sia foie gras che altri prodotti derivati dall’anatra e dall’oca:
grasso, confit, ventrigli.
Funghi porcini, noci del Périgord e castagne
I funghi porcini vengono tradizionalmente preparati farciti o in fricassea, oppure utilizzati nei
ripieni o come accompagnamento alla specialità di Sarlat a base di patate, le pommes de
terre à la Sarladaise. Questi funghi possono essere raccolti in agosto e settembre, a seconda
delle condizioni meteorologiche. A Monpazier e nel mercato coperto di Villefranche du
Périgord, solo i “locali” sono autorizzati a vendere il proprio raccolto.
L’autunno viene inoltre ritmato dalla raccolta delle noci, la cui produzione occupa la seconda
posizione al livello nazionale.
Questo gustoso frutto viene venduto per la consumazione immediata o per la sua trasformazione
in olio e liquori, ed infine per la fabbricazione di marmellate, torte e dolciumi di ogni tipo. Nel
2001, quattro varietà di noci locali hanno ottenuto la denominazione di origine controllata
(AOC) “Noci del Périgord”: si tratta delle cosiddette Corne, Marbot, Franquette e Grandjean.
Per saperne di più sui metodi di coltivazione e di trasformazione della noce, si può seguire
l’itinerario lungo la Strada della Noce (Route de la Noix).
Il castagno, uno degli alberi più diffusi del Périgord, viene sfruttato per il suo legno, i suoi rami
frondosi e i suoi frutti. La castagna è parte integrante della cucina locale.
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Le fragole del Périgord
Nel Périgord Bianco, in particolar modo sulle dolci colline dei dintorni di Vergt, vengono coltivate sei varietà di fragole:
- La Garriguette, la fragola primaverile
- Le Elsanta, una varietà olandese
- La Cigaline
- Le Seascape, Mara e Selva, varietà dette “corroboranti”
Al secondo posto tra i dipartimenti francesi produttori di fragole, il Périgord ha deciso di puntare sulla qualità. Le fragole locali,
coltivate in radure su terreni selezionati dove viene controllato il tasso minimo di zucchero, sono garantite dal marchio IGP (Indicazione
Geografica Protetta) “Fraise du Périgord”.
I vini di Bergerac
I vigneti di Bergerac costituiscono un’altra risorsa di grande prestigio.
La regione presenta un panorama eccezionale di vini, con 13 denominazioni di origine
controllata (AOC) che ricoprono 13 000 ha di vigneti. Qui vengono prodotti
essenzialmente rossi e bianchi, completati da qualche rosé.
I vini AOC di Bergerac sono:
I Rossi:
Bergerac, Côtes de Bergerac, Pécharmant e Montravel
I Bianchi secchi:
Bergerac e Montravel
I Bianchi abboccati:
Côtes de Bergerac, Côtes de
Haut Montravel, Saussignac e Rosette
Montravel,
I Bianchi dolci:
Monbazillac
I Rosé:
Bergerac
Per scoprire questo straordinario patrimonio vitivinicolo, la Maison des
Vins de la région de Bergerac propone di seguire una Strada dei Vini
(Route des Vins). Le varie tappe “Destination Vignoble” permettono ai
visitatori di conoscere le tecniche di vinificazione spiegate dai
produttori stessi.
Una gastronomia incantevole
LA TERRA DEL GUSTO
13
UNA STRATEGIA DI QUALITÀ PER PRODOTTI DI QUALITÀ
Oltre
-
ai sopracitati marchi AOC e IGP, i produttori locali hanno messo in atto alcune iniziative volte al riconoscimento di alcuni prodotti regionali:
Appellation d’Origine Contrôlée (AOC): mele del Limousin (produzione nel Périgord Verde).
Indication Géographique Protégée (IGP): prugne secche di Agen (Périgord Purpureo).
Labels rouges (marchi rossi): il manzo Bœuf Limousin e Blonde d’Aquitaine, il vitello da latte e del Limousin, il maiale
ruspante del sud-ovest, i polli di fattoria del Périgord.
- Il marchio “Cabecou du Périgord” per i formaggi di capra a forma di dischetti.
Spunti per una visita in qualsiasi periodo dell’anno
Sagre
-
dedicate ai prodotti locali
Sagra del tartufo a Sorges (gennaio)
Sagra della noce a Nailhac, nei pressi di Hautefort (terza domenica di agosto)
Sagra della fragola a Vergt (agosto)
In autunno:
- Festival “Grain d’Automne” nel cuore dei vigneti di Bergerac
- “L’Automne Gourmand” nel Parc Naturel Régional Périgord Limousin
- Sagra della castagna e del fungo porcino a Villefranche du Périgord (ottobre)
- Sagra del tacchino a Varaignes (novembre)
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USANZE E TRADIZIONI REGIONALI
I mercati dei produttori locali
I mercati premiati
Ospitati a Périgueux, Sarlat, Thiviers e Excideuil da dicembre a febbraio, questi mercati offrono l’opportunità di conoscere il meglio della
produzione locale e di partecipare agli eventi organizzati per l’occasione. I luoghi sono animati da corporazioni agricole, gruppi folcloristici e
banchi di degustazione.
L’Union des Confréries du Périgord
L’Unione delle Corporazioni del Périgord raggruppa undici confréries che rappresentano la qualità e la diversità dei prodotti locali e
testimoniano la professionalità e l’esperienza degli abitanti del Périgord.
Artisti e Artigiani
La Dordogna, Culla dell’Umanità che ha visto nascere le opere dei primi artisti, è un’eccezionale terra d’accoglienza per artisti e
artigiani.
Scultori, ebanisti e fabbricanti di oggetti in ottone e ferro battuto sono alcuni dei sessanta artisti e artigiani che hanno
firmato un certificato di qualità e le cui botteghe sono disseminate lungo la cosiddetta Strada dell’Arte Artigiana.
Visita di un’azienda
Une quarantina di aziende dedicate ai più svariati settori sono aperte al pubblico.
Un popolo incantevole
Varie cittadine della Dordogna ospitano mercati costituiti esclusivamente da produttori locali.
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Un’accoglienza incantevole
UN’ACCOGLIENZA INCANTEVOLE
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La Dordogna offre ai turisti un’ampia gamma di strutture
ricettive di qualità:
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241 alberghi di varie categorie
7 residence turistici
217 campeggi attrezzati
13 terreni privati per abitazioni mobili
1 alloggio per bambini e ragazzi
14 rifugi per tappe di una notte o
soggiorni più lunghi
• 5500 case e appartamenti in affitto di
cui 2526 suddivisi in categorie
• 3000 bed & breakfast di cui 262
inseriti nella lista delle “Chambres d’Hôtes”
• 15 villaggi turistici di varie categorie
Per un totale di circa 110 000 posti letto…
La Dordogne ospita inoltre numerosi ristoranti dall’ineguagliabile rapporto
qualità/prezzo, come testimoniano i molteplici riconoscimenti conferiti dalle guide
gastronomiche. La regione vanta inoltre la presenza di una ventina di ristoranti contraddistinti
dalle famose stelle Michelin o consigliati per una cucina e un servizio di qualità a prezzi
modici. Non si può lasciare il Périgord senza aver assaggiato le specialità dei nostri chef,
trenta dei quali si sono raggruppati per creare l’associazione “Les Toques
du Périgord”, che garantisce un’ottima cucina a base di prodotti locali
Un soggiorno in Périgord?
Possiamo prenotarlo per voi!
www.perigord-reservation.com
Accesso da Parigi (500 km)
• Paris-Limoges A 20 > Limoges-Périgueux RN 21
• Paris-Poitiers A 10 > Poitiers-Angoulême RN 10
> Angoulême-Périgueux D 939
• Bordeaux-Périgueux A 89 (120 km)
• Bordeaux-Bergerac D 936 (100 km)
• In partenza da Périgueux, Périgueux-Paris andata-ritorno
• In partenza da Bergerac
- 9 collegamenti verso l’Inghilterra
- verso l'Olanda (Amsterdam)
- verso il Belgio (Bruxelles-Charleroi)
- verso la Scozia (Edimburgo)
Périgueux-Bordeaux: 1h 15min
Périgueux-Paris: 4h
Périgueux-Toulouse: 3h
Périgueux-Lyon: 5h
Comité Départemental du Tourisme de la Dordogne
25, rue du Président WILSON - B.P. 2063 - 24002 PÉRIGUEUX Cedex
Tel. +33 (0)5 53 35 50 24
Fax +33 (0)5 53 09 51 41
E-mail : [email protected]
Web : www.dordogne-perigord-tourisme.fr
Périgord Vert
Périgord Pourpre
Périgord
Noir
CRÉATION GRAPHIQUE ET IMPRESSION
05 53 61 02 60 - www.creationlambert.com
Périgord Blanc
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Dordogne-Périgord