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Apnea da sonno:
una lunga sofferenza
prima della diagnosi
Fatti riguardanti l’apnea da sonno
–In Svizzera circa 150 000 persone
soffrono di apnea da sonno
–I sintomi più frequenti sono: il rus­
sare, le pause della respirazione durante il sonno, l’affaticamento diurno con una conseguente riduzione
della capacità di concentrazione e il
mal di testa.
–L’apnea da sonno non curata può
comportare gravi malattie cardio­
vascolari.
Giulia Agazzi è una donna vivace e spiritosa. Ma non
è stata sempre così. Per dieci anni ha sofferto di affaticamento, spossatezza e depressione. La 51enne ignorava che il suo russare fosse correlato alla stanchezza
cronica di cui soffriva. Finalmente, dopo dieci anni di
dubbi, è arrivata la diagnosi risolutiva: si trattava di
apnea da sonno.
Grazie
di cuore!
La Lega polmonare coglie i suoi obiettivi –
grazie di cuore per il vostro sostegno nel 2012
Sono stati oltre 80 000 i pazienti che
nello scorso anno hanno potuto usufruire delle prestazioni della Lega polmonare. In realtà, il numero dei beneficiari è ben più elevato; comprende
infatti anche i familiari, gli amici, i datori
di lavoro, la sanità pubblica e la società
in generale.
Con le campagne d’informazione sulla
BPCO e sull’apnea da sonno, con l’organizzazione di convegni per medici
e assistenti sanitari o le Giornate delle
boccate d’aria per malati affetti da
difficoltà respiratorie, la Lega polmonare si adopera a favore delle persone
con gravi malattie polmonari e con
insufficienze respiratorie.
Voi, stimate donatrici e stimati donatori, con il vostro sostegno avete dato un
contributo importante per raggiungere
gli obiettivi della Lega polmonare.
Grazie di cuore!
Prof. Rolf A. Streuli, presidente
Donne e apnea da sonno
La sindrome ostruttiva da apnea da sonno in genere
colpisce uomini obesi di mezza età. Tuttavia, numerose le indicazioni lasciano supporre che nelle donne
l’apnea da sonno viene spesso ignorata.
Mentre la malattia viene per lo più facilmente diagnosticata e curata negli uomini che russano in modo forte, con pause della respirazione ed episodi di sonnolenza diurna, nelle donne l’apnea da sonno si presenta
sovente anche sotto forma di insonnia, sindrome delle
gambe senza riposo (restless legs), cefalee al mattino,
stati di ansia e depressione.
La stessa terapia come per gli uomini, benché i sintomi
siano diversi
Sintomi come sbalzi d’umore, difficoltà di concentrazione e scarsa prontezza di riflessi sono fortemente
accentuati nelle donne, così come le donne soffrono
più sovente di disturbi fisici. Come malattie pregresse
vengono citate spesso l’emicrania, la depressione, la
dispepsia, le notti in bianco e la mancanza di energia.
Dopo la menopausa subentra un aumento immediato
di due volte e mezzo del rischio di apnea da sonno.
Una sindrome di apnea da sonno non curata può
ridurre di anni la durata di vita. Difficoltà a dormire,
stanchezza diurna o pause notturne della respirazione
dovrebbero pertanto essere accertate e curate dal
medico il più presto possibile. La terapia CPAP si applica per lo più con successo e con un buon grado di
tolleranza sia alle donne che agli uomini.
Prof. Dott. med. Robert Thurnheer, primario di Diagnostica medica ambulatoriale,
responsabile del reparto di pneumologia e
laboratorio del sonno presso l’ospedale
cantonale di Münsterlingen.
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Le preoccupazioni hanno accompagnato Giulia per
anni. Infatti, il suo secondo figlio, Kevin, è nato con
una grave anomalia cardiaca ed è stato operato per la
prima volta a soli sei giorni di vita. Dopo di che vi è
stato un ricovero dopo l’altro. Giulia Agazzi era costantemente in ansia per il suo piccolo. Dopo 15 mesi
è nata sua figlia Nadine.
«Ero così distrutta.
Mi sentivo veramente a pezzi.»
Lo stato di spossatezza era la regola
«Ero sempre stanca e non capivo perché», ricorda
Giulia Agazzi. Era impensabile trascorrere un giorno
senza sdraiarsi di tanto in tanto. Come anche giocare
con i figli o uscire. Fra i vicini poi non è che trovasse
molta comprensione. Di solito le consigliavano di uscire
più spesso all’aria fresca. Tuttavia, non era solo il suo
affaticamento permanente a pesare sulla vita in famiglia, bensì anche il russare. Bruno, il marito di Giulia
Agazzi, doveva andare a letto prima di lei per potersi
addormentare prima che lei si coricasse.
Per dieci anni, i medici le diagnosticarono una depressione da esaurimento. È stata anche questa diagnosi a portare Giulia Agazzi alla Clinica lucernese di
Montana. I farmaci avrebbero dovuto aiutarla a stare
meglio, ma il suo senso di spossatezza non migliorava. «Nessuno mi prendeva sul serio», afferma. Finché
un medico riconobbe la sonnolenza diurna cronica
come un disturbo organico del sonno. Giulia venne
trasferita al laboratorio del sonno per una visita e qui
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ricevette la diagnosi risolutiva: si trattava di apnea
da sonno.
Giulia Agazzi è una delle circa 150 000 persone in
Svizzera che soffrono di apnea da sonno. Le persone
colpite durante la notte hanno diversi arresti della respirazione che li svegliano continuamente. All’organismo viene così a mancare il necessario riposo. L’apnea
da sonno, se non trattata, può comportare gravi malattie cardiovascolari o colpi di sonno, che al volante
possono essere fatali.
Un aiuto dalla Lega polmonare
«Mi sentivo sollevata. Finalmente avevo una diagnosi
per la mia spossatezza. Mi faceva bene poter raccontare che cosa avevo», afferma oggi Giulia Agazzi. Scelse di adottare la terapia CPAP con la quale le persone
indossano per respirare una maschera che fa affluire
alle vie respiratorie un leggero flusso d’aria generato
da uno speciale apparecchio. In tal modo le vie aeree
restano aperte e i pazienti affett­­­i da apnea da sonno
possono dormire senza interruzioni.
Giulia Agazzi ha ricevuto il suo apparecchio CPAP
«Senza aiuto non ce l’avrei mai fatta.»
dalla Lega polmonare, dove viene controllato una volta l’anno. «All’inizio mi pesava il fatto di pensare che
avrei dovuto portarlo per sempre – ricorda, – e oggi
sono già trascorsi 15 anni. Non potrei più immaginarmi di rinunciare alla maschera.»
Una volta al mese incontra altri pazienti colpiti da ap-
/// 01La famiglia è felice poiché le pause della respirazione
sono scomparse.
/// 02Giulia Agazzi ha sofferto di stanchezza e spossatezza
per molti anni.
/// 03 Adesso può persino guidare senza correre più alcun pericolo.
/// 04Il lungo calvario è finito: finalmente con la maschera
respiratoria Giulia Agazzi riesce a dormire.
/// 05Giulia Agazzi può giocare con la nipote Livia senza sentirsi
stanca.
Che cosa è l’apnea da sonno?
Si definisce l’apnea da sonno l’insieme di brevi e frequenti episodi di pause della respirazione durante il
sonno. Questi arresti del respiro sono causati per lo
più dal restringimento delle vie respiratorie o anche da
ostruzioni della faringe e della cavità orale, che determinano gli arresti della respirazione e le conseguenti
reazioni di risveglio.
Una parte delle persone colpite accusa per anni una
forte stanchezza. Non riesce a concentrarsi e soffre di
diversi disturbi, dal mal di testa alla depressione, senza
sapere cosa effettivamente gli manca. L’apnea da
sonno colpisce gli uomini in numero doppio rispetto
alle donne.
Anche se le cause restano oscure, tuttavia sono noti
i fattori di rischio come l’obesità, il fumo, i sonniferi
o il consumo serale di alcool. Se l’apnea da sonno non
viene curata, le conseguenze nel corso degli anni possono rivelarsi serie e generare malattie cardiovascolari
gravi.
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Informazioni supplementari sull’apnea da sonno
sono disponibili sul sito:
www.legapolmonare.ch/apnea.
La Lega polmonare aiuta
nea da sonno. Per lei è un sollievo sapere di non essere da sola. Giulia Agazzi partecipa ogni tre mesi a un
gruppo di scambio di esperienze con malati di apnea
da sonno. Anche questo è un servizio della Lega polmonare molto apprezzato dalla signora.
Ormai i ragazzi sono via di casa e Giulia Agazzi si
gode la compagnia di suo marito Bruno. La spossatezza appartiene al passato. Anche la vita familiare ne
trae beneficio: lei trascorre infatti molto tempo con
i suoi figli e sua nipote Livia. «La famiglia è la cosa più
importante per me», confessa e aggiunge: «Finalmente posso godermela.»
Testo: Nicole Horsky • Foto: Roland Blattner
Scambio di esperienze per le persone colpite
da apnea da sonno
Sovente, i pazienti colpiti da apnea da sonno
soffrono per anni di sintomi gravi. Grazie alla giusta
diagnosi e alla cura adeguata il loro stato di salute
migliora in breve tempo. Tuttavia la terapia per
l’apnea da sonno può suscitare domande e perplessità. I cosiddetti gruppi Erfa offrono una piattaforma per il confronto tra persone affette: in particolare si scambiano e discutono esperienze personali
riguardo alla malattia e alle possibili soluzioni.
Gli incontri Erfa hanno luogo a cadenze regolari.
Sono organizzati e condotti da specialisti della Lega
polmonare. In base alle esigenze dei partecipanti
è possibile consultare un esperto esterno alla Lega
per discutere di un tema specifico.
La Lega polmonare
consiglia e assiste le persone affette da malattie polmonari e insufficienze respiratorie affinché possano vivere
quanto più possibile senza disturbi, in modo autonomo e beneficiare di una migliore qualità di vita.
Grazie alla sua efficace rete di contatti specialistici, difende le esigenze delle sue e dei suoi pazienti promuovendo
nel contempo il concetto di autoaiuto.
Con misure di prevenzione della salute e con il suo impegno per un’aria pulita, la Lega polmonare si adopera
­affinché sempre meno persone vengano colpite da malattie polmonari e delle vie respiratorie.
«Senza aiuto non
ce l’avrei mai fatta.»
Giulia Agazzi
Informazioni supplementari
sull’apnea da sonno
Visitateci su Internet e informatevi sull’apnea da sonno sul sito
www.legapolmonare.ch/apnea.
Effettuate il test di rischio per
l’apnea da sonno sul sito
www.test-apneadasonno.ch
Il medico online
Dal 7 al 25 gennaio lo specialista
pneumologo Prof. Dott. med.
Robert Thurnheer risponderà alle
vostre domande sull’apnea da
sonno e altre affezioni polmonari
o delle vie respiratorie sul sito
www.legapolmonare.ch/
medicoonline.
Apnea da sonno
Riconoscere i sintomi – per migliorare la qualità della vita
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oppure ordinate i nostri opuscoli informativi sul sito
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150’000 svizzeri che russano
soffrono di apnea da sonno.
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sonno non curata. Con la Sua donazione Lei salva
vite umane.
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Vivo viene pubblicato sei volte all’anno per pazienti, soci, donatori della Lega polmonare
sviz­zera. Quota annua abbonamento CHF 5.– inclusi nella quota socio e benefattore.
Edizione e ­redazione: Lega polmonare svizzera, Südbahnhofstrasse 14c, 3000 Berna 14,
tel. 031 378 20 50, fax 031 378 20 51, [email protected], www.legapolmonare.ch
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Apnea da sonno: una lunga sofferenza prima della diagnosi