• L’UNICA CERTEZZA PIU’ TASSE PER TUTTI • POLO UNICO: UNICA SCELTA PER LE SCUOLE DI COLLAZZONE • AD OGGI SOLO PROMESSE NON MANTENUTE • ORA LA MEDIA VALLE DEL TEVERE PUÒ FARE SUL SERIO E GIOCARE A DUE PUNTE • 1 MAGGIO A SPINA. LA SOLIDARIETÀ DEL MONDO DEL LAVORO CON I TERREMOTATI Per qualsiasi suggerimento... Partito Democratico Collazzone [email protected] • GIOVANI & POLITICA • PERCHÈ PARTECIPO. Lettera aperta di una giovane democratica. • LE DUE FACCE DI QUESTO PAESE: l’Italia di Scajola e la vicenda Merloni. www.pdcollazzone.ilcannocchiale.it L’UNICA CERTEZZA : PIU’ TASSE PER TUTTI Visto l’aumento del 33% della tariffa Tarsu ad opera dell’attuale Amministrazione del Comune di Collazzone vogliamo dare qualche riferimento e puntualizzare alcuni concetti. La normativa in merito alla Tarsu ha subito una progressiva evoluzione nel corso del tempo fino a subire una fase di stallo in questo ultimo periodo. Andiamo per ordine. Cosa dice la legge. La Tarsu e’ la tassa dovuta al Comune per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Il Comune stabilisce, per il pagamento, diverse tariffe a metro quadro, a seconda che si tratti di abitazioni, negozi o attività. È chiaro che, stabilendo una tariffa a metro quadro, i cittadini non pagano in base alla quantità di rifiuti prodotta, ma in base alla grandezza del proprio immobile. Dal 1993 la legge 507, che regolamenta la TARSU, stabilisce un principio essenziale: il comune può far pagare ai suoi cittadini una tassa tra il 50% e, al massimo, il 100% del costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Nel 1997 il Decreto Ronchi ha introdotto la Tariffa di Igiene Ambientale (Tia), che prevede riduzioni ed agevolazioni, attraverso la raccolta differenziata, con un decremento tariffario che può arrivare fino al 40%. La tariffa così, sia per il decreto Ronchi che per la 507/93, viene sempre determinata dall’Ente Locale: è l’Amministrazione Comunale la responsabile dell’entità della tariffa. Nel 2006 il Testo unico ambientale, cosiddetto Codice dell’ Ambiente, ha abrogato alcuni articoli del decreto Ronchi e sancito il definitivo passaggio da Tarsu a Tia, ma resta tutt’ora inapplicabile per mancanza dei decreti attuativi. Molti Comuni d’Italia, tra cui il nostro, restano ancora a regime Tarsu. A livello di normative regionali la Legge Regionale 11/2009 ha messo a disposizione dei Comuni alcune risorse finanziarie destinate alla concessione di agevolazioni tariffarie per coloro che versano in condizioni di disagio sociale ed economico. Tra dubbi e considerazioni. Come mai, mentre nel programma dell’attuale Amministrazione si metteva particolarmente in evidenza la tutela delle famiglie in materia fiscale, poi oggi si procede per una strada completamente inversa a quella programmata? Perché si colpiscono sempre le fasce più deboli che risentono di più della situazione economica già estremamente penalizzata dal costo elevato dei beni di prima necessità? Per- ché non si è prorogata la presentazione delle domande per l’agevolazione tariffaria ai sensi della LR 11/09, così come fatto ad esempio fino al 31 Maggio 2010 da un Comune a noi limitrofo come Gualdo Cattaneo? Più volte l’attuale Amministrazione Comunale Bennicelli durante l’assemblea del 23 Aprile scorso ha invocato come fonte normativa il Decreto Ronchi, per gli obiettivi da raggiungere in termini percentuali per la raccolta differenziata. Bene. Diamo ai cittadini gli strumenti per farla. I Comuni dovrebbero pianificare nel dettaglio una politica di sostenibilità ambientale agganciata ad un miglioramento dei servizi con l’avvio e sviluppo di raccolte differenziate, isole ecologiche, processi di riutilizzo, recupero, ecc… Perché non iniziare ad installare isole ecologiche nel territorio comunale? Un’isola ecologica, o ecopiazzola, è un’area recintata e sorvegliata, attrezzata per la raccolta differenziata dei rifiuti, disponibile in molti Comuni italiani. I cittadini possono portare anche rifiuti non smaltibili tramite il normale sistema di raccolta, tipo i rifiuti ingombranti o pericolosi. Dov’e’ quella di Collazzone? Un aumento così cospicuo del costo dovrà coincidere con una migliore qualità del servizio. Iniziare col rendere dignitose le piazzole della nettezza urbana, sostituendo ove necessario i cassonetti non più decenti e aumentando la capacità recettiva, è il primo obbligatorio passo da cui partire. La formazione di una nuova sensibilità dei cittadini e’ necessaria nell’approccio alla differenziata, a partire magari proprio dai bambini delle scuole. Deve svilupparsi un’idea condivisa di nuova regolazione dei rapporti tra Amministrazione pubblica, cittadini-utenti e gestori dei servizi. Completamente all’opposto rispetto a questa nostra visione risultano in questo senso essere le pesanti lezioni fatte in assemblee pubbliche e la ricerca delle cause piuttosto che delle soluzioni ai problemi. Andava chiesto ai cittadini come la pensassero prima di prendere decisioni di tale portata. Amministrare e’ affrontare i problemi , nella maggior parte delle volte economici com’è ovvio per risolverli. In futuro se verrà data piena attuazione al progetto del federalismo fiscale, si assisterà ad una sempre più drastica riduzione dei trasferimenti erariali, per conferire spazio invece alla voce relativa ad entrate autonome dell’Ente Locale. La speranza che ci sostiene è che l’ Amministrazione Comunale abbia intenzione di affrontare i prossimi fabbisogni di cassa cercando metodi alternativi a quelli del prelievo forzoso dalle tasche dei cittadini. La speranza per adesso, almeno quella, non la gettiamo nella spazzatura. Forse non lo sapevi che... OPUSCOLO INFORMATIVO DEL PD DI COLLAZZONE POLO UNICO: UNICA SCELTA PER LE SCUOLE DI COLLAZZONE Ogni Amministrazione Comunale dovrebbe governare in modo da favorire l’aggregazione e la crescita culturale e sociale degli abitanti, in particolare delle nuove generazioni, e allo stesso tempo, semplificandone la vita. La scuola rappresenta simbolicamente il fulcro della vita dei bambini e degli adolescenti e dovrebbe semplificare la vita familiare, sempre più difficile, data la necessità da parte dei genitori di lavorare nell’intera giornata. Attualmente nel Comune di Collazzone i tre ordini di scuola si trovano in altrettante sedi separate e distanti tra loro, ognuna delle quali, sebbene adeguata nel corso degli anni, comunque obsoleta rispetto alle attuali esigenze d’insegnamento. Inoltre, a seguito del sisma che ha colpito anche il nostro territorio lo scorso dicembre, la scuola elementare di Collepepe è stata dichiarata inagibile. Proprio in questa ottica era stata proposta nel nostro Comune la realizzazione di un Polo Unico Scolastico, che avrebbe consentito di raggruppare in sé i tre ordini di scuola: la scuola dell’Infanzia, la scuola Primaria e la scuola Secondaria Inferiore, una volta chiamate, scuola materna, elementare e media. La realizzazione di un Polo Unico consentirebbe di progettare strutture scolastiche dotate di migliori infrastrutture e nuove tecnologie adeguate alle attuali esigenze di insegnamento. In un nuovo plesso è possibile prevedere, oltre alle aule d’insegnamento, spazi per attività specifiche, come ad esempio l’aula informatica, laboratori, biblioteca ecc... Sarebbe possibile realizzare anche alcuni servizi comuni, in particolare la mensa, determinando un risparmio nel personale e risolvendo uno dei principali ostacoli alla realizzazione del tempo pieno alle scuole elementare e media. Questa proposta è stata però annullata dall’attuale Amministrazione Comunale, che ha deliberato proprio di recente la scelta di ristrutturare la scuola materna di Collazzone, ristrutturare la scuola media di Collepepe, ed inoltre di realizzare n.2 sezioni di scuola elementare, quindi andando verso un maggiore frastagliamento della localizzazione delle scuole qualora venga cambiato il sito delle attuali scuole elementari. La rinuncia al Polo Unico sembra una scelta incomprensibile per un’Amministrazione appena eletta che dovrebbe progettare il futuro del territorio a medio-lungo termine soprattutto relativamente a settori strategici per il territorio, come l’edilizia scolastica. Proprio in questi giorni è giunta la notizia che la neoeletta Amministrazione Regionale è riuscita ad ottenere fondi per il miglioramento dell’edilizia scolastica. A maggior ragione si dovrebbe pensare alla possibilità di razionalizzare costi e servizi attraverso il Polo Unico. In questo articolo si analizza la proposta della realizzazione del Polo Unico Scolastico per il territorio comunale, verificando se i costi sono improponibili per le finanze del nostro Comune, oppure se è un percorso da prendere nuovamente in considerazione. Ogni considerazione deve necessariamente partire dalla previsione del numero degli alunni in un arco temporale piuttosto ampio. Utilizzando le statistiche di crescita demografica Istat, si può stimare un aumento del numero degli alunni di circa il 15% entro trenta anni. Partendo quindi dai dati relativi alla popolazione scolastica attuale è possibile ipotizzare il numero degli alunni per ogni ordine e grado, dal quale è possibile ricavare la superficie lorda dell’intero complesso sulla base di altre esperienze progettuali analoghe e tenendo conto delle attuali nor- mative, in particolar modo del D.M. 18.12.1975 e del D.P.R. 81/2009, che forniscono gli indici di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica nella progettazione di opere di edilizia scolastica. Il risultato di tale stima di massima della superficie è di circa 2500 mq per l’intero plesso scolastico, che potrebbe essere realizzato per stati d’avanzamento, così da distribuire l’investimento in un arco temporale maggiore, considerando che per i tre ordini attualmente vi sono priorità diverse: le elementari si trovano in uno stato d’emergenza, la materna necessita di una ristrutturazione, mentre le scuole medie sono quelle che presentano una situazione migliore. Se si ipotizza un costo di costruzione di circa 1800 euro al metro quadro, riscontrato in progetti di simili proporzioni, comprendente un’adeguata sistemazione dell’area verde limitrofa (obbligatoria per la scuola materna) e la costruzione secondo criteri di risparmio energetico e bioedilizia, la spesa totale potrebbe ammontare a 4 milioni e mezzo di euro. Tale spesa va considerata nell’ottica di sistemazione dell’edilizia scolastica dell’intero Comune nel medio-lungo termine e consentirebbe di evitare le continue sistemazioni parziali di strutture ormai obsolete e la ricostruzione delle strutture dichiarate inagibili. L’attuale Amministrazione Comunale continua invece a destinare soldi per la ristrutturazione delle scuole, stanziando la cifra di 630 mila euro per la ristrutturazione della scuola materna di Collazzone, la cifra di 120 mila euro per la ristrutturazione della scuola media di Collepepe e la cifra di duemilacinquecentomila euro per la realizzazione di n.2 sezioni per la scuola elementare, per un importo totale superiore ai 3 milioni di euro, che servirà ancora una volta a trovare soluzioni a corto termine. Già con questi importi si potrebbe avere un’ottima base, la quale potrebbe essere arricchita da finanziamenti riguardanti l’edilizia scolastica provenienti dalla Regione. Nel medio termine, inoltre, la costruzione di un Polo Unico permetterebbe l’alienazione delle attuali sedi scolastiche. La possibilità di realizzare l’opera per stati d’avanzamento consentirebbe di poter coprire innanzitutto l’emergenza relativa alla scuola elementare e, in parte, dell’asilo. Va tenuto in considerazione poi che ulteriori fondi potrebbero essere reperiti da soluzioni di project financing. Ciò che più conta è però la volontà di portare avanti un simile progetto, valutando come potrebbe migliorare la qualità dell’istruzione con un edificio dotato di aule di informatica adeguate, di laboratorio teatrale e soprattutto di mensa, che potrebbe servire non solo gli alunni dell’infanzia, ma anche gli alunni di elementari e medie. Si offrirebbe così alle famiglie la possibilità di usufruire del tempo pieno, che va incontro alle esigenze di numerosi nuclei familiari nel nostro territorio e in quelli limitrofi. Si tratta di una grande opportunità che potrebbe far crescere l’offerta formativa e il livello dell’istruzione nel nostro Comune. Cosa non secondaria è l’ubicazione centrale del plesso in un’area facilmente espandibile rispetto al territorio comunale, individuata in funzione della crescita urbanistica e la nuova configurazione del territorio con la trasformazione della E45 in autostrada. Altro vantaggio della centralità è la riduzione dei tempi di percorrenza tra le abitazioni e la scuola. Sulla base di queste valutazioni, si chiede all’Amministrazione di prendere in considerazione la proposta della realizzazione di un Polo Unico Scolastico, studiando la fattibilità di un simile progetto, senza continuare a risolvere il problema con soluzioni particolari, sicuramente più costose in prospettiva futura, limitanti delle possibilità di crescita culturale della popolazioni giovanile e capaci di erogare sempre meno servizi alle famiglie. AD OGGI SOLO PROMESSE NON MANTENUTE -COMPLETAMENTO URBANIZZAZIONE ZONA INDUSTRIALE: nonostante la promessa di tempi celeri ad oggi, dopo un anno, non si è ancora messo mano al completamento delle opere di urbanizzazione della zona, con pesanti ripercussioni sulle Aziende già insediate. La zona sembra anche versare in uno stato di abbandono vista l’erba spontanea sui margini delle strade. -DEBUROCRATIZZAZIONE: ad oggi non è attivato il tavolo di confronto con le parti sociali con finalità di snellimento delle attività burocratiche richieste dalla cittadinanza e delle imprese. Inoltre non è stata data pubblicità e informazione alla possibilità di dialogo via internet tra il Comune e i cittadini. -HOT SPOT PER CONNESSIONE INTERNET GRATUITA: non è attivato il servizio; -ESENZIONE PAGAMENTO IMPOSTE COMUNALI PER I SOGGETTI CHE PERDONO IL LAVORO: non è attivata l’esenzione nonostante la crisi attuale renderebbe tale provvedimento assolutamente indispensabile; -RIQUALIFICAZIONE DEI CENTRI STORICI: non risulta attivata alcuna progettazione in tal senso; -OPERE DI URBANIZZAZIONE: non risulta attivata alcuna progettazione in tal senso; Situazioni ereditate e il tempo passa: -REGOLAMENTO EDILIZIO: nella passata legislatura due attuali Assessori (Granieri Donata e Tracchegiani Antonio, appartenenti ai gruppi di destra e destrissima) e un attuale consigliere (Pericolini Gianluca appartenente al gruppo di centro-sinistra-destra) abbandonavano sistematicamente i lavori del consiglio a causa della non definitiva stesura del nuovo regolamento edilizio. Si supponeva che sarebbe stato il primo provvedimento della nuova maggioranza ed invece, dopo un anno non si hanno notizie in merito - si vede che le opinioni cambiano in rapporto al posto in cui si è collocati. -ROTATORIA COLLEPEPE VIA PERUGINA/VIA TIBERINA: Il Sindaco sta operando unicamente per stravolgere il progetto già finanziato che, oltre al riordino viario, prevedeva anche la sistemazione urbanistica e paesaggistica di uno dei due punti di accesso alla Frazione. Lo stravolgimento sembra sia dettato in larga misura dal non voler espropriare qualche centinaio di metri quadrati di terra. -VICENDA AMBULATORIO COLLAZZONE CAPOLUOGO: Stessa musica della rotonda: la passata Amministrazione, aderendo ad una forte esigenza della cittadinanza del capoluogo, dá il proprio assenso alla costruzione di uno stabile per servizi pubblici e privati, utilizzando allo scopo circa 500 metri quadrati di piazza sottostante la vecchia caserma dei carabinieri, avendo in cambio in proprietà, un locale per usi commerciali di circa 65 metri quadrati da utilizzare per ambulatorio medico ed altre esigenze del Capoluogo. Una valutazione anche “a naso” dimostra la assoluta convenienza dell’operazione sia per la cittadinanza che per il Comune. Il Sindaco anche qui sta tergiversando e perdendo tempo con fumose, quanto salate, richieste esterne di avalli di legittimità. Sembra si voglia celare la volontà di non contrariare personaggi che tra l’altro, neanché risiedono più nel nostro Comune. -SISTEMAZIONE STRADA COMUNALE “DEI BOSCHETTI” DI COLLEPEPE – VIA CARCERI: La passata Amministrazione aveva redatto un progetto di 130.978 euro, di cui la metà 65.489,00 già finanziati dalla Regione, finalizzati ad una sistemazione complessiva della strada e dell’area (allargamento sede, rete fognaria e pubblica illuminazione). L’attuale Amministrazione ha ridotto di molto il progetto e l’intervento, provvedendo solo a “sporcare” di catrame la sede stradale attuale. -SISTEMAZIONE VIA GRAMSCI COLLAZZONE CAPOLUOGO: La passata Amministrazione aveva redatto un progetto di 97.495 euro, di cui la metà 48.747,50 già finanziati dalla Regione, per una completa sistemazione della strada e della zona; anche in questo caso l’Amministrazione ha ristretto il progetto e l’inter- vento riducendone la funzionalità. NETTEZZA URBANA (SECONDA PUNTATA): Tra le giustificazioni dell’aumento, l’Amministrazione Comunale annovera sempre la necessità di raggiungere ad una più alta percentuale di raccolta differenziata attraverso l’implementazione della raccolta differenziata. Solitamente ciò avviene con la dislocazione dei contenitori domiciliari, preceduta da una forte campagna di sensibilizzazione con i cittadini attraverso le assemblee e dislocando gli stessi prima nelle aree più densamente popolate per aumentarne l’efficacia in termini percentuali di raccolta. Le modalità seguite a Collazzone invece rappresentano l’esatto contrario: nessuna assemblea partecipativa e dislocazione dei contenitori a partire dalle case sparse, che notoriamente sono tra i produttori più bassi di rifiuti; questione ancora più grave è rappresentata dal fatto che, nella stragrande maggioranza dei casi, vedi Piedicolle e Casalalta, anziché distribuire contenitori differenziati, sono stati collocati cassonetti per raccolta indifferenziata dei rifiuti, senza cambiare quindi le modalità di conferimento degli stessi. Appare quindi con molta nitidezza che l’operazione, lungi dagli scopi dichiarati, ha l’unico obiettivo di “fare cassa”, riscuotendo da subito il differenziale del 70% per le case sparse e altresì applicare a tutte le utenze l’aumento del 33%. Forse non lo sapevi che... OPUSCOLO INFORMATIVO DEL PD DI COLLAZZONE ORA LA MEDIA VALLE DEL TEVERE PUÒ FARE SUL SERIO E GIOCARE A DUE PUNTE All’indomani della recente tornata elettorale il circolo del PD di Collazzone saluta con entusiasmo la bella vittoria della Coalizione di Centro Sinistra guidata da Catiuscia Marini e lo straordinario risultato ottenuto dal nostro candidato Gianfranco Chiacchieroni. Dal risultato del Partito Democratico nella media Valle del Tevere e dall’elezione di Gianfranco Chiacchieroni, auspichiamo scaturisca anche un analisi seria fra i nostri dirigenti regionali. Gianfranco Chiacchieroni, raccogliendo circa 7000 preferenze e piazzandosi al secondo posto assoluto ha compiuto un’impresa storica per il territorio della Media Valle del Tevere, risultato reso possibile solo grazie ad uno spirito di ritrovata unità fra i coordinamenti territoriali del Partito Democratico. Prima ancora che una straordinaria elezione, la sua candidatura è stata per i circoli territoriali un autentico motore per ripartire e un determinante strumento di coesione. Stringersi intorno alla sua figura è stato, anche per i comuni attualmente governati dal centrodestra, un volano per ripartire e cominciare a mettere in campo nuove figure e nuove proposte anche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Ponendosi come un candidato di indubbia esperienza, ma allo stesso tempo come uomo del fare e al di fuori dagli schemi, Chiacchieroni è riuscito nella splendida impresa di intercettare quei consensi che non tutti, anche all’interno dello stesso PD, hanno saputo raccogliere. Gianfranco ha riportato al centro della discussione i problemi reali di una società fortemente colpita dalla crisi affrontando i temi dello sviluppo regionale (vedi convegno organizzato a Collepepe ai primi di marzo), si è poi fatto portabandiera di alcune questioni locali che, senza nulla togliere agli altri candidati, solo la sua figura potrà essere in grado di portare nella massima assise regionale. Le sue proposte sono state avvallate e riconosciute valide in ogni territorio della provincia, partendo dalla Media Valle del Tevere , fino all’Eugubino-gualdese, all’Altotevere, al lago Trasimeno e ultimo, ma non certo in ordine di importanza, nel comune di Perugia, dove le 800 preferenze raccolte testimoniano come anche molti perugini si riconoscano nella sua proposta politica. La bontà del progetto, un approccio diretto, il carisma e la sua semplicità sono state le caratteristiche che gli hanno fatto intercettare voti in tutto il tessuto sociale, dai lavoratori dipendenti, operai e precari, dai liberi professionisti, da- gli artigiani fino ad arrivare ai piccoli e grandi imprenditori. Il nostro auspicio è che non venga ora tradita o aggirata quella che è stata la chiara volontà degli elettori; auspichiamo quindi di poter vedere il nostro amico Gianfranco Chiacchieroni chiamato a svolgere un ruolo importante nella nuova Amministrazione Regionale a fianco della neo-Presidente Catiuscia Marini alla quale auguriamo un proficuo lavoro per rispondere al meglio alle attese dei cittadini e dei territori dell’Umbria. Altra nota positiva per la Media Valle del Tevere è l’elezione avvenuta nella coalizione di C.S. del candidato Massimo Buconi.Concludiamo con i più sentiti ringraziamenti da parte della neo-presidente Catiuscia Marini, del neo eletto consigliere regionale Gianfranco Chiacchieroni e naturalmente del nostro circolo del PD a tutti gli elettori del Comune di Collazzone che hanno espresso un voto a loro sostegno. G R A Z I E 1 MAGGIO A SPINA. LA SOLIDARIETÀ DEL MONDO DEL LAVORO CON I TERREMOTATI In occasione dei festeggiamenti per il primo maggio per la festa dei lavoratori, Spina è stato lo sfondo per un incontro tra i cittadini, le organizzazioni sindacali, le istituzioni locali e quelle regionali anche per sottolineare e sollecitare ulteriormente la risoluzione delle problematiche della ricostruzione post-sisma nel territorio marscianese e nelle zone limitrofe. La neopresidente della Regione Umbria era presente a Spina assieme a Mario Bravi segretario Cgil Umbria, Claudio Bendini segretario Uil Umbria, Giuliano Bicchieraro segretario Filca Cisl, Gianni Fiorucci segretario Fillea Cgil. Tra i molti presenti anche Alfio Todini sindaco di Marsciano e i sindaci del comprensorio della Media Valle del Tevere tra i quali quelli di Deruta, Fratta Todina, Monte Castello di Vibio, San Venanzo. “La ricorrenza del primo maggio, festa del lavoro, in un tempo caratterizzato dalla grave crisi economica obbliga tutti ad una riflessione appunto sulla sofferenza dei lavoratori, di quelli in cassa integrazione, come di quelli che il lavoro lo hanno perso, delle imprese in difficoltà, degli artigiani e dei lavoratori autonomi “ha spiegato Catiuscia Marini, sottolineando che “in Umbria le due vertenze della Basell e della Merloni ne sono la drammatica testimonianza”. Chiara ed espressa durante l’iniziativa la volontà della Regione, sul fronte ricostruzione, non solo di essere vicina ai cittadini ed ai lavoratori danneggiati dal sisma del 15 dicembre scorso, ma anche del rinnovato impegno affinché si proceda nell’opera di ricostruzione delle case, degli edifici pubblici, artistici e di culto danneggiati. “Come già affermato - ha continuato Catiuscia Marini - le somme messe a disposizione del Governo per l’opera di ricostruzione sono molto lontane dal reale fabbisogno. Voglio quindi ribadire che la Regione è disponibile all’anticipazione delle risorse necessarie attraverso la stipula di un mutuo per il quale attendiamo però l’autorizzazione del governo”. “Deve essere chiaro un principio: ai cittadini di Marsciano e dei Comuni coinvolti dal terremoto - ha concluso la presidente - devono essere garantiti gli stessi diritti di quanti nel resto del Paese sono stati colpiti da calamità naturali”. Il sindaco di Marsciano Alfio Todini in tal senso ha annunciato una imminente mobilitazione di fronte alle istituzioni governative a Roma a difesa dei diritti dei cittadini interessati dal sisma. “Sono estremamente felice che istituzioni e sindacati dei lavoratori abbiano preso a cuore queste tematiche. Spina necessita di un rilancio e di uno sviluppo del proprio territorio, occorre continuare a lottare per conquistare il diritto all’acquisizione di risorse necessarie per la ricostruzione di edifici ed infrastrutture colpite dal sisma”, ha aggiunto il consigliere regionale Gianfranco Chiacchieroni. Presenti alla manifestazione molti collazzonesi e una rappresentanza del Circolo del Partito Democratico di Collazzone. Nonostante il tema degli aiuti post-sisma interessi anche il territorio del nostro Comune, senza considerare il grande valore simbolico della ricorrenza del primo maggio, festa di tutti i lavoratori, era assente il Sindaco del Comune di Collazzone, Bennicelli. Questa assenza pesante s’aggiunge al silenzio sulla ricorrenza del 25 Aprile. GIOVANI & POLITICA La politica dá l’opportunità ad ogni persona di esprimere le proprie idee, questo è un punto fondamentale per le generazioni passate, per i nostri nonni, genitori, ma per i ragazzi della nuova generazione è ancora così? Ne sono consapevoli? In questi ultimi anni si è riscontrata poca partecipazione dei giovani in politica, ma non si riescono a capire le motivazioni o, forse, si cerca di restare indifferenti a tal proposito. Questo è un segnale di disagio della società, perché i giovani sono il futuro e devono prendere in mano tutti gli strumenti che possono servire per migliorare ciò che li circonda e li circonderà: la scuola, la famiglia, il lavoro, tutti temi che ci toccano di persona ogni giorno. Io personalmente mi sono avvicinata da poco tempo alla politica con il gusto di capirla e sentirmene par- tecipe, cercando di interrogarmi e confrontarmi con i miei coetanei. Spesso non è così semplice, non c’è più l’entusiasmo degli anni passati, non ci sono forti ideali, è difficile scambiarsi opinioni, molti si astengono dai discorsi, altri non accettano le diverse idee degli altri compagni. Molto probabilmente questo è dovuto all’ignoranza, a poca informazione ed educazione, ma anche della difficoltà di trovare modelli a cui ispirarsi, in ambito politico, nelle “famose” alte cariche dello Stato. Sono consapevole e certa che ci sono altri ragazzi che si interessano al loro futuro, a quello della loro famiglia, ma è ora che si facciano avanti: dove sono nascosti?? È il momento di dimostrare che sappiamo costruire, progettare un futuro migliore dove noi siamo i protagonisti, imparando dagli errori già commessi, cercando di rialzarsi vittoriosi da questo brutto periodo. Dobbiamo dimostrare con i fatti e i comportamenti che non ci interessa soltanto divertirci e passare giornate davanti facebook, ma che sappiamo ragionare con la nostra testa, senza essere influenzati dalle cattive propagande che cercano di rinchiuderci in una palla di vetro che oscura la vera realtà che ci circonda. In queste righe cerco di far comprendere ai ragazzi che il nostro contributo è importante. Per la mia esperienza, se così si può dire, posso affermare sinceramente che non è facile avvicinarsi a questo mondo, far parte di un Partito e dare un costante contributo, ma cerco ugualmente di interessarmi, leggere giornali e informarmi. Ricavare un giudizio, un’idea, anche grazie all’aiuto di persone che ne sanno più di me in materia e un’esperienza faticosa, ma necessaria. Voglio essere io la responsabile del mio futuro, non voglio che gli altri decidano al posto mio, perché questa è la libertà di pensiero, sì è proprio così. Sembra una frase vecchia ma ciò che rende libero un uomo è esprimere le proprie idee e convinzioni in modo democratico senza calpestare la propria dignità e quella degli altri. Per questo voglio agire, farmi avanti pensando che le mie azioni possano essere dá esempio a molti ragazzi come me, pieni di vita, freschi per la giovane età, con la voglia di cambiare non lasciando più i problemi agli altri. Farsi scivolare le cose di dosso, rassegnarci al marcio che c’è intorno non ha senso, perché, altrimenti, la vita non avrà più un senso, per noi e per chi verrà dopo di noi. Forse non lo sapevi che... OPUSCOLO INFORMATIVO DEL PD DI COLLAZZONE PERCHÈ PARTECIPO. Lettera aperta di una giovane democratica. La tradizione? Sì, ok, va bene. Il glorioso passato? Beh, ci mancherebbe altro! L’esperienza e la saggezza dei nostri nonni? Io adoro i nonni... Ma del futuro non ce ne vogliamo occupare? E’ dura superare gli esami che la vita mi mette davanti e non solo quelli scolastici. La pressione arriva da tanti fronti: dall’informazione e dagli stereotipi della moda e della bellezza che ci in- segnano. Mi rendo conto anche guardando i miei coetanei che ci bombardano con immagini falsate che non fanno altro che disorientarci. Ci esaltano facendoci sperare di assumere uno status che non abbiamo e non ci appartiene o ci creano problemi di autostima facendoci andare in depressione. Ma i problemi, che molti non credono far parte del mondo che va dai 16 ai 28 anni, sono anche legati alle difficoltà della scuola, sempre meno vicina e sempre più povera sia di stimoli che di risorse economiche, ma soprattutto al mondo del lavoro. Finito il percorso scolastico diventa deprimente scontrarsi col muro invalicabile del mondo del lavoro. Per noi non c’e’ mai posto, la disoccupazione è quasi una normalità ormai e quando si presenta una piccola esperienza da fare, la speranza di vedersi minimamente riconosciuto un compenso muore subito. Ecco perché sono qui che scrivo questa lettera. Non credo che la mia sia una generazione perduta. Trovo giusto e normale che almeno per quanto riguarda il mio comune io possa partecipare alle decisioni che interesseranno il mio futuro. Voglio che si ascolti il mio punto di vista quando si discute di un problema e che si lasci la possibilità di esprimere il mio potenziale. Io voglio essere libera di essere giovane. Poter far presente che non ci sono spazi per organizzare un concerto, una mostra d’arte o vedere un film e nel caso avere l’aiuto di un gruppo di persone più mature, in questo caso del partito democratico, per decidere di farlo insieme ai miei coetanei. Ricordatevi che il passato oramai è stato, ed è irreversibile. Non possiamo più metterci le mani. E’ sul futuro, e soltanto su di esso, che possiamo avere qualche chanches di metterci mano. Il futuro non è altro che il presente che passa, diventando, in men che non si dica, “passato”, appunto il futuro è cambiamento, è rinnovamento, è ringiovanimento. I giovani sono da sempre, e sempre saranno, il motore principale dell’evoluzione e dell’innovazione. Voglio partecipare alla costruzione di una equità sociale, di uno sviluppo che parta dal rispetto dell’ambiente, soprattutto quello del territorio di Collazzone in cui abitiamo, ad una istruzione di qualità, uguale per tutti, e contribuire all’ integrazione del cittadino “giovane” nella società. Voglio garantire pari opportunità e pari dignità a tutti e impegnarmi a rimuovere gli ostacoli alla partecipazione politica delle giovani donne favorendola a tutti i livelli. Ci vuole il rispetto per il pluralismo delle culture e delle posizioni politiche come obiettivo essenziale della vita democratica del nostro comune e riconoscere pari dignità a tutte le condizioni personali, quali il genere, la situazione economica, le convinzioni religiose, le diverse abilità, l’origine etnica. L’età non può e non deve essere discriminante. Semmai un motivo per ascoltare ancora di più la nostra voce. LE DUE FACCE DI QUESTO PAESE: l’Italia di Scajola e la vicenda Merloni. Il ministro Claudio Scajola si è dunque dimesso. Il territorio umbro ha avuto a che fare con lui non tanto e non solo perché negli ultimi tempi le sue attività di libera compravendita immobiliare lo hanno fatto oggetto delle attenzioni della Procura di Perugia incaricata delle indagini sulla “cricca” degli Anemone e dei Balducci con l’annesso corollario dei potenti Bertolasi, bertoldi, bertoldini e bertoladri ad essa associati, quanto per la sua attività da ministro dello sviluppo economico in relazione alla vertenza Merloni, di cui si è occupato pochissimo e male. Come si ricorderà, aveva apposto la sua firma su un Accordo di Programma, su cui tuttora insistono vistose insufficienze, anche di risorse, e da cui trapela l’assenza altrettanto evidente e sconcertante di uno straccio di indirizzo serio di politica industriale da parte del governo. La scusa che va bene oramai per tutto della mancanza di risorse ha poi consentito di tagliare quelle vitali precedentemente previste a sostegno dell’accordo di ben 15 milioni di euro sui 50 stanziati fino a qualche giorno prima dell’annuncio ufficiale della firma. Ebbene, questa sottrazione ingiustificata di soldi per lo sviluppo ed il lavoro di un territorio dove insiste una crisi drammatica che oramai stende a terra migliaia di famiglie e le accuse rivolte al ministro Scajola di essersi fatto aiutare a comprare una casa dalla nota “cricca” Cari concittadini del comune di Collazzone per riuscire a raggiungere tutti i nostri simpatizzanti, come partito democratico, abbiamo pensato di attivare vari canali di comunicazione. I più innovativi quali un profilo facebook dal nome Partito Democratico Collazzone; la posta elettronica all’indirizzo [email protected]; un blog all’indirizzo www.pdcollazzone.ilcannocchiale.it e quelli tradizionali con la creazione di un giornalino informativo. Lo scopo è di diffondere notizie sull’attività e sulle proposte del nostro partito sia a livello nazionale, sia a livello locale; sull’attività dell’Amministrazione con la bellezza di una milionata di euro, a nostro parere, sono le due facce di un’Italia, quella di Berlusconi, sempre più indecente e non più tollerabile. Se un milione di euro è stato il regalino al ministro, a quanto saranno ammontati i preziosi vantaggi ottenuti grazie al presumibile interessamento di questo per oliare qualche affare? Crediamo di non sbagliare se diciamo che l’ammontare dei benefit. corrispondano almeno a cento volte l’enzima propinato. Due facce della stessa Italia dicevamo: dove riemerge, oltre la distanza abissale tra le preoccupazioni vere di questo governo e del suo premier e le condizioni dei cittadini, una questione morale da far impallidire anche i più spregiudicati assertori della vecchia Tangentopoli. Un’Italia dove per i territori della Merloni un ministro taglia in una settimana 15 milioni di risorse vitali e al contempo si fa aiutare a comprare una casa da un milione e mezzo di euro. Un’Italia dove alle lavoratrici e ai lavoratori non resta che salire su un tetto o dormire in promiscuità per un paio di mesi e dove il potere scricca le sue sigarette in posacenere da 10.000 euro come a L’Aqui- la, qualche mese fa. Dubitiamo che queste due facce dell’Italia di Berlusconi producano un qualche sussulto politico e morale di riguardo. Siamo quasi sicuri che la morale pubblica, quella oramai prevalente, faccia continuare ad alzare le spalle alla maggior parte delle genti italiche, non ci possiamo chiamare nemmeno più Italiani, sennò i compari della Lega si incacchiano. Peggio, crediamo che molti di questi, e tra questi anche molti operai, liquidino con un bell’attestato di benemerenza e di saggezza tali episodi: “però che furbi, sono stupidi se non lo fanno loro che ne hanno le opportunità”. Già le opportunità, per quelle della gente comune e dei lavoratori, in quest’Italia, resta sempre il Lotto o, per i più fortunati e narcisi, i quiz televisivi. Noi proviamo ancora ad indignarci e a ricostruire un’alternativa a questa Italia ed è proprio per questo che non siamo noi i pessimisti: siamo ottimisti, invece, se non altro perché non ci rassegniamo a questo stato di cose presente e perché questo non ci lascia indifferenti e, nell’indifferenza, complici. Bennicelli e inoltre darvi la possibilità di comunicare con noi. All’interno del giornalino informativo vorremmo creare uno spazio in cui pubblicare le riflessioni e/o contributi che ci arriveranno da parte vostra su qualunque cosa pensiate sia di interesse pubblico. Naturalmente tali proposte possono pervenire attraverso tutti i canali di comunicazione attivati, sopra riportati. Inoltre vi informo che è aperta la campagna di tesseramento e chiunque di voi sia interessato potrà comunicarlo sempre utilizzando gli strumenti di comunicazione, oppure semplicemente inviando un sms al numero di telefono 3469761028. Vi lascio con l’augurio di una buona comunicazione a tutti. Il coordinatore del P.D. di Collazzone Gabriele Giglioni