Indice
Presentazione
1
Elenco delle sezioni
4
Elenco candidati e relativo approfondimento
5
SEZIONE DI LATINO: La morte nell'antichità
7
“Nil igitur mors est”
8
La liberazione da ogni male
17
Due morti ingiuste
21
SEZIONE DI MATEMATICA: La morte misteriosa di due matematici
Due morti misteriose
27
28
SEZIONE DI SCIENZE: Trasformazioni tanatologiche
35
La morte dell’organismo
36
La morte cellulare
41
SEZIONE DI DIRITTO: Scegliere di morire
43
La dolce morte
44
Le leggi sulla scelta di morte
49
SEZIONE DI PEDAGOGIA: Educare alla morte
53
Malato terminale e dinamiche psicologiche
54
Il lutto infantile: le reazioni alla perdita
57
Lutto nel bambino e aspetti terapeutici
61
Educare alla morte: la rimozione di un tabù
65
SEZIONE DI FILOSOFIA: La filosofia della morte
69
La negazione della volontà
70
La “morte di Dio” e il Superuomo
75
SEZIONE DI ITALIANO: Immagini di morte
79
La parola del ricordo
80
Un mondo di ombre-specchio
83
Il nostos come solitudine
86
SEZIONE DI INGLESE: Viaggio senza ritorno
89
La morte in Shakespeare e in Joyce
90
La morte secondo i poeti di guerra e Hemingway
92
SEZIONE DI RELIGIONE: Dio nella “morte di Dio”
Cercare Dio nella “morte di Dio”
95
96
iii
Riprendere a parlare di Dio in funzione del bene dell'uomo
100
SEZIONE DI STORIA: Le armi nella storia
105
Le armi nei due conflitti mondiali
106
Le armi nell'epoca contemporanea
113
Bibliografia e sitografia
123
Sezione di latino
123
Sezione di matematica
123
Sezione di scienze
123
Sezione di diritto
124
Sezione di pedagogia
124
Sezione di filosofia
124
Sezione di italiano
124
Sezione di inglese
125
Sezione di religione
125
Sezione di storia
126
In copertina:
Allegoria della morte di Franco Santamaria. Olio su tela del 1993, in “Parola e Immagine” (poesia e
pittura).
La primavera di Sandro Botticelli. Tempera grassa su tavola 203 x 314cm, Firenze Galleria degli
Uffizi.
iv
“MORS QUID EST? AUT FINIS AUT TRANSITUS”
CONVERSAZIONE CON LA MORTE
Presentazione
L’interesse per il tema legato alla riflessione sulla morte è emerso in seguito alla lettura, effettuata
nel precedente anno scolastico, di alcuni passi dell’opuscolo di Cesare Beccaria, Dei delitti e delle
pene, in particolare là dove lo scrittore discute sulla pena di morte. In seguito l’attenzione, sfrondata
dalla temperie illuministica, si è concentrata durante la classe quinta sul concetto della morte in
senso stretto, argomento intorno al quale sin dalla notte dei tempi l’uomo si è posto delle domande e
tuttora si interroga.
Il titolo è stato proposto secondo diverse formulazioni provvisorie sino alla scelta definitiva di
«“Mors quid est? Aut finis aut transitus” Conversazione con la morte». Il progetto, biennale, dopo
l’aspetto iniziale (scelta del tema) ha comportato una fase di programmazione e raccolta del materiale, in cui vi sono stati incontri mattutini e anche pomeridiani con i docenti coinvolti, nonché con
un esperto in orario curricolare, e lavori di gruppo; durante questa fase intermedia la bozza iniziale
ha subito alcune modificazioni sino alla stesura di un progetto condiviso e la suddivisione del
lavoro per la sua realizzazione. Il momento finale, consistente nell’elaborazione delle parti di competenze delle relazioni individuali, è terminato infine con la produzione di un elaborato scritto
cocostruito e condiviso.
Attraverso tutto il lavoro di progettazione, organizzazione e realizzazione dell’elaborato finale, gli
allievi hanno potenziato le personali competenze e le capacità relative all’autonomia, cooperatività
e creatività, in quanto il progetto realizzato risulta complesso (deriva dall’insieme di sotto-attività),
organizzato (è stata privilegiata una metodologia di lavoro concentrata sul piccolo gruppo),
flessibile (ha comportato qualche modifica sul percorso dato che è stata soppressa la sezione di
musica a causa del ritiro dell’alunno coinvolto durante l’anno).
L’argomento trattato trova possibili sviluppi in diversi ambiti (letterario, storico, classico,
scientifico, filosofico, linguistico, psicopedagogico, religioso) e, dal momento che impegna un
ampio numero di discipline, risponde pienamente all’esigenza di caratterizzare un indirizzo pluridisciplinare come quello sociopsicopedagogico. Non solo; tenendo conto che l’indagine sulla morte
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comporta, come sopra rilevato, una molteplicità di approcci e di sfaccettature, si è allora pensato di
conferire unitarietà al progetto collegando le diverse sezioni sulla base degli aspetti che sono stati
specifico oggetto di studio delle discipline, così da evidenziare, come in un “picciolo mondo”,
l’unità del tema nella varietà degli argomenti.
L’indagine sulla morte è iniziata, come del resto era ovvio, dal mondo della classicità essendo la
morte – e il mistero che essa porta con sé – subito al centro della speculazione umana.
Così, partendo da Lucrezio il quale diffondendo la filosofia epicurea ha cercato di liberare l’uomo
dal timore della morte e attraverso Seneca che mediante lo stoicismo ha delineato l’atteggiamento
che l’uomo dovrebbe manifestare nei suoi confronti, si è giunti a Tacito, per evidenziare come
durante la tirannide di Nerone neppure i grandi uomini, quali Seneca e Petronio, abbiano potuto
sottrarsi concretamente a essa.
E su questa linea si è allora pensato di far seguire la sezione di matematica ponendo l’accento sul
trapasso di due matematici, Evariste Galois e Alan Mathison Turing, venuti appunto a mancare a
seguito del loro coinvolgimento in drammatici eventi avvolti nel mistero.
In particolare proprio dalla scomparsa di Galois e di Turing a causa rispettivamente di un duello e
dell’avvelenamento per arsenico, si è giunti pertanto ad analizzare, nell’ambito di scienze, sia la
morte cellulare sia quella dell’organismo attraverso i cambiamenti a cui il corpo va incontro e alle
trasformazioni che avvengono.
Il momento del passaggio, tuttavia, e i mesi o gli anni che lo precedono possono comportare
un’intensa sofferenza, motivo per il quale la sezione di diritto si è interrogata sulla questione
dell’eutanasia e del testamento biologico, situazione ancora piuttosto controversa per lo Stato
italiano.
Conseguentemente l’area di pedagogia si è occupata sia delle reazioni psicologiche riscontrabili nel
paziente cui è stata diagnosticata una malattia terminale e nel bambino in seguito alla perdita di un
genitore sia della questione dell’educazione alla morte, intesa come accettazione della finitezza
dell’uomo.
È difficile infatti spiegare e giustificare una realtà la quale può essere solo accolta dal momento che
l’uomo è mortale, quindi forse proprio per tale motivo l’ambito filosofico ha preso in considerazione due proposte per poterla superare: la noluntas di Arthur Shopenhauer e il Superuomo di Friedrich
Nietzsche.
Del resto dalla filosofia alla letteratura il passo è breve qualora la morte venga riportata a una
dimensione metaletteraria, fatto che viene sottolineato nella sezione di italiano, in cui essa è stata
studiata secondo la prospettiva di tre autori del Novecento, vale a dire attraverso la memoria rediviva della madre in Giorgio Caproni, mediante la solitudine esistenziale in Cesare Pavese e nella
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fissità speculare nonché vitale di Vittorio Sereni, perché è proprio l’autenticità del mutamento che
permette all’uomo di esistere.
Ciò si pone senz’altro come linearità ma anche in contrappunto con l’ambito di inglese, realtà nella
quale il tema viene svolto secondo diversi punti di vista, a partire da William Shakespeare che vide
la morte come un viaggio senza ritorno e come una grande livellatrice dinanzi alla quale gli uomini
sono tutti uguali, per passare attraverso due poeti di guerra, Rupert Brooke e Wilfred Owen che,
partecipando alla Grande Guerra, hanno esplicitato sentimenti ben diversi in rapporto alla vita e alla
morte e approdare infine a James Joyce e a Ernest Hemingway.
Tale drammatica realtà è presente infatti, come viene introdotto nella sezione di religione, in modo
particolare negli ultimi secoli, nei quali l’affermazione del pensiero della “morte di Dio”, particolarmente evidente in Ludwig Feurbach e in Friedrich Nietzsche porta alla morte dell’uomo; ma anche
alla ripresa di un pensiero positivo in autori quali Fëdor Michailovič Dostoevskij Aleksandr
Solženicyn e Etty Hillesum, per cui è possibile riprendere a parlare di Dio a partire dal bene
dell’uomo.
Pertanto con i conflitti o meglio, con le armi, che rappresentano l’ingegno dell’uomo nella sua
grandezza e nella sua perversione, si conclude l’area di progetto sulla morte dato che le armi
appunto, trattate nella sezione di storia (da quelle da fuoco a quelle radioattive, da quelle chimiche e
biologiche a quelle “umane”), ritmano concretamente la distruzione operata dall’uomo nel secolo
appena trascorso, come pure in ogni tempo.
Il Coordinatore di classe
Prof. ssa Laura Marcuz
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Elenco delle sezioni
SEZIONE DI LATINO
“Nil igitur mors est”
La liberazione da ogni male
Due morti ingiuste
SEZIONE DI MATEMATICA
Due morti misteriose
SEZIONE DI SCIENZE
La morte dell’organismo
La morte cellulare
SEZIONE DI DIRITTO
La dolce morte
Le leggi sulla scelta di morte
SEZIONE DI PEDAGOGIA
Malato terminale e dinamiche psicologiche
Il lutto infantile: le reazioni alla perdita
Lutto nel bambino e aspetti terapeutici
Educare alla morte: la rimozione di un tabù
SEZIONE DI FILOSOFIA
La negazione della volontà
La “morte di Dio” e il Superuomo
SEZIONE DI ITALIANO
La parola del ricordo
Un mondo di ombre-specchio
Il nostos come solitudine
SEZIONE DI INGLESE
La morte in Shakespeare e in Joyce
La morte secondo i poeti di guerra e Hemingway
SEZIONE DI RELIGIONE
Cercare Dio nella “morte di Dio”
Riprendere a parlare di Dio in funzione del bene
dell'uomo
SEZIONE DI STORIA
Le armi nei due conflitti mondiali
Le armi nell'epoca contemporanea
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Bibliografia e sitografia
Sezione di latino
Opere:
G. LEOPARDI, Canti, Milano, Garzanti 1975
T. LUCREZIO CARO, La natura, Milano, BUR 1976
PLATONE, Apologia di Socrate, a cura di G. CAMBIANO, Torino, U.T.E.T 1970
L. A. SENECA, Opere morali, Milano, BUR 2000
L. A. SENECA, Lettere a Lucilio, Milano, BUR 1974
L. A. SENECA, Anticipare la morte o attenderla, a cura di G. SCARPAT, Brescia, Paideia editrice
2007
C. TACITO, Tutte le opere, Milano, Sansoni 1993
Critica:
M. BETTINI, Nemora, Letteratura e antropologia di Roma antica, Milano, La Nuova Italia 2005
P. DI SACCO-M. SERIO, Il mondo, letteratura testi civiltà, Milano, Mondadori 2004
M. MENGHI-M. GORI, Voces, Piacenza, Bruno Mondadori 2001
Sitografia:
http://www.latin.it/autore/seneca/epistulae_morales_ad_lucilium/!03!liber_iii
http://spazioweb.inwind.it/latinovivo/Lettere%20a%20Lucilio.htm
www.loescher.it/mediaclassica
Sezione di matematica
M. LIVIO, L'equazione impossibile, Milano, BUR scienza 2008
Sezione di scienze
Sitografia:
http://digilander.libero.it/fadange/medicina%20legale/tana.htm
http://www.polesine.com/pagine/salute/altre/a001.htm
http://www.deathreference.com/Py-Se/Rigor-Mortis-and-Other-Postmortem-Changes.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Accertamento_della_morte
http://it.wikipedia.org/wiki/Rigor_mortis
~ 123 ~
http://it.wikipedia.org/wiki/Algor_mortis
http://it.wikipedia.org/wiki/Livor_mortis
http://it.wikipedia.org/wiki/Apoptosi
http://users.unimi.it/endomi/patgen/necrosi.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Necrosi
http://it.wikipedia.org/wiki/Gangrena
Sezione di diritto
Sitografia:
www.lucacoscioni.it
www.italia-news.it
www.parlamento.it
Sezione di pedagogia
AA. VV., L’evento della morte: come affrontarlo nella relazione educativa e di aiuto, a cura di A.
MANNUCCI, Pisa, Edizioni del Cerro 2004
A. BIANCHI-P. DI GIOVANNI, La ricerca socio- psico-pedagogica, Milano, Paravia, 2007
A. O. FERRARIS, Le domande dei bambini, Milano, BUR 2000
A. F. LIEBERMAN-N. C. COMPTON-P. VAN HORN-C.GHOSH IPPEN, Il lutto infantile,
Bologna, Il Mulino 2003
R. MANTEGAZZA, Pedagogia della morte, Enna, Città aperta 2004
E. K. ROSS, La morte e il morire, Assisi, Cittadella editrice 1976
Sezione di filosofia
S. GARINI Ascetismo e anoressia, 2009, in
http://www.diogenemagazine.eu/home/index.phpoption=com_content&view=article
G. PIANA, Commenti a Schopenhauer, Guerini e associati, Milano 1991
A. SCHOPENHAUER, Il mondo come volontà e rappresentazione, Mondadori, Milano 1989
Sezione di italiano
Opere:
G. CAPRONI, Poesie, Milano, Garzanti 1986
C. PAVESE, La luna e i falò, Torino, Einaudi 1950, (2005)
~ 124 ~
V. SERENI, Tutte le poesie, a cura di M.T. SERENI, Prefazione di D. ISELLA, Milano, Mondadori
1986
Critica:
AA.VV., Letteratura italiana. Le Opere, a cura di A. ASOR ROSA, Il Novecento IV, Torino,
Einaudi 1995
A. ASOR ROSA-L. SPERA-M.C. STORINI, Storia europea della letteratura italiana. Novecento,
Milano, Le Monnier Scuola 2008, III, 2
A. DEI, Giorgio Caproni, Milano, Mursia 1992
P.V. MENGALDO, Il Novecento, Bologna, Il Mulino, Zanichelli 2009, VII
P.V. MENGALDO, Poeti italiani del Novecento, Milano, Mondadori 1978
B. PANEBIANCO-C. PISONI-L. REGGIANI-M. MALPENSA, Testi e scenari, Bologna,
Zanichelli 2009, VII, pp.III-2002
Sitografia:
www.club.it/autori/grandi/vittorio.sereni/indice-i.html
www.digilander.libero.it/letteratura/Novecento/novecento.html
Sezione di inglese
J. BRANNIGAN, Dubliners, London, York press 1998
E. HEMINGWAY, The essential Hemingway, Arrows Books 2004
G. MISTRULLI, Making waves, Bologna, Zanichelli 2007, II
M. SPAZIALI-M. TAVELLA, Lit & lab, Bologna, Zanichelli 2006, vol.1
G. THOMSON-S. MAGLIONI, New literature lands capes - a short antology of literature in
English, Black Cat 2006
Sezione di religione
AA.VV., L’esperienza dell’Altro. Studi su Etty Hillesum, Sant Oreste (Roma), Apeiron editori 1990
AA.VV., Solženicyn -Vivere senza menzogna, Rimini, Casa di Matriona 2008
N. BERDJAEV, La concezione di Dostoevskij, Torino, Adelphi 2002
H. DE LUBAC, Il dramma dell’umanesimo ateo, Milano, Jaca Book 1992
R. GUARDINI, Dostoevskij. Il mondo religioso, Brescia, Morcelliana 2000
~ 125 ~
E. HILLESUM, Diario 1941-1943, Milano, Laterza 1996
E. HILLESUM, Lettere 1942-1943, Milano, Laterza 1990
A. MARTIN, Solženicyn il credente, Bari, Ed. Paoline 1974
N. NERI, Un’estrema compassione. Etty Hillesum testimone e vittima del Lager, Milano, Bruno
Mondadori 1999
J. RATZINGER, Il Sabato della storia, Milano, FIUA, Iaca Book 1998
M. SEMERARO, Etty Hillesum: Dio matura, Molfetta, La Meridiana 2005
J. SIEVRES, “Aiutare Dio”: riflessioni su vita e pensiero di Etty Hillesum, in Nuova Umanità,
XVII, n° 3-4, 1995
La resistenza esistenziale di Etty Hillesum, “Alfazeta”, n° 60, 1997
Sezione di storia
AA. VV., Storia d’Europa, Torino, Giulio Einaudi 1996, V
AA. VV., Storia, verità, giustizia, Milano, Bruno Mondadori 2001
U. AMALDI, L’Amaldi, Bologna, Zanichelli 2004
V. CASTRONOVO, Un mondo al plurale, Milano, La Nuova Italia 2009
G. GENTILE-L. RONGA, Storia & Geostoria, Milano, La Scuola 2005, VB
I. MONTANELLI, Storia d’Italia, Bergamo, “Corriere della Sera” 2004, XI
J. SMITH, La Guerra fredda 1945-1991, Bologna, Il Mulino 2003
D.M. SMITH, Storia d’Italia dal 1861 al 1997, Bari, Laterza 1997
Sitografia:
http://www.wikipedia.org/wiki/Bomba_atomica
http://www.wikipedia.org/wiki/Bomba_all%27idrogeno
http://www.wikipedia.org/wiki/Napalm
http://www.wikipedia.org/wiki/Agente_Orange
http://www.wikipedia.org/wiki/Missile_terra-aria
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