Giuseppe Ungaretti 1888-1970 Vita d’un uomo 1888: nasce ad Alessandria d’Egitto Genitori lucchesi emigrati (forno) Letture (Leopardi, Mallarmè, Baudelaire, Nietzsche) Corrispondenza epistolare con il gruppo de La Voce I fase: la sperimentazione 1912: studia a Parigi Amico di Apollinaire e Breton Conosce Carrà, De Chirico, Modigliani ,Papini, Palazzeschi ,Marinetti Si arruola volontario e combatte nel Carso 1916: Il porto sepolto (Ettore Serra) Giornalista a Parigi 1919: Allegria di naufragi 1920: sposa Jeanne Dupoix (due figli) 1921: a Roma (Bollettino Ministero degli Esteri) Adesione al fascismo (isolamento diffidente) Conferenze in Europa Inviato speciale della Gazzetta del Popolo Egitto, Corsica, Olanda Il porto sepolto + Allegria di naufragi = L’allegria Un diario di guerra L’esperienza storica e umana La salvezza nella poesia Rivoluzione linguistica Il miracolo e il segreto del vocabolo Le Muse inquietanti di Giorgio De Chirico 1917 1936: Sentimento del tempo II FASE Il recupero della tradizione La persistenza della memoria S.Dalì 1931 Il tempo e l’ordine ritrovati In poesia più elegante il contrasto tra angoscia e speranza, colpa e innocenza Paesaggi laziali Il rimpianto e la memoria Salvezza nella fede per superare lo smarrimento Verso più disteso in forme tradizionali Si incomincia a parlare di ermetismo 1936-42: insegna Lingua e letteratura italiana in Brasile Morte del fratello e del figlioletto 1942: rientro in Italia Professore di letteratura italiana all’università di Roma Poeta e traduttore Con Montale e Quasimodo Con Pasolini Con Moravia III fase 1946: Il dolore La raccolta più concentrata e sofferta Temi individuali Temi collettivi Tutto sembra perduto!! Sintassi articolata Linguaggio aulico Strutture metriche tradizionali La funzione pubblica della poesia 1958: muore la moglie Conosce Kennedy, Kruscev e papa Giovanni XXIII 1960: Il taccuino del vecchio 1964: ciclo di conferenze a New Jork Commenta in televisione il primo sbarco sulla luna Lauree honoris causa e riconoscimenti 1970: morte a Roma La madre Corpus Hypercubus (crocifissione) di S.Dalì (1954) La mia è una poesia di messaggi: di serenità e di antica fiducia. E’ l’antica allegria di naufragi, l’allegria del vecchio lupo di mare che riprende il suo viaggio. È la disponibilità per rinascere ogni volta, per risorgere dal deserto. Per apparenze? Per illusioni? Ma esse pure hanno una concretezza, se aiutano a vivere.