CRONACA MI OPERAZIONE ARIA PULITA IL CASO Il testo è ammissibile. Manca solo l’ok (formale) di Letizia Federica Mantovani Ô Il referendum sull’ambiente si farà. Parola del comitato “Milano si muove” che della battaglia allo smog e al traffico ha fatto la sua bandiera. Lo scorso mercoledì, infatti, il collegio dei garanti (nominato dal consiglio comunale) ha dato il via libera ufficiale al testo del referendum, giudicando ammissibili (quasi) tutti i punti dei cinque quesiti. Tant’è che l’altroieri il documento è stato trasmesso al sindaco Letizia Moratti e al presidente del consiglio comunale, Manfredi Palmeri. «Ora manca solo la comunicazione formale del sindaco - ha spiegato l’ex assessore nonché presidente del comitato Edoardo Croci -, ma si tratta soltanto di un pro forma». Dopodiché via libera alla campagna informativa per spiegare ai milanesi, anche a quelli che ancora non lo sanno, su cosa sono chiamati a esprimersi. Di indirizzi, linee guida e veri e propri obiettivi da raggiungere per una Milano più sostenibile, il testo del referendum ne contiene parecchi. Dalla pedonalizzazione del centro (dal Quadrilatero alla Cerchia dei Navigli) entro il 2012, alla realizzazione di almeno 300 chilometri di piste ciclabili. Ma anche l’apertura della metropolitana fino all’una e mezza tutte le notti nonché un super Ecopass sul modello della congestion charge londinese. Interventi radicali che mirano a trasformare la città. Interventi su cui si dovranno esprimere i milanesi. E i costi? I promotori del referendum, il trio Croci-Fedrighini-Cappato, hanno pensato anche a questo Il referendum si farà I garanti approvano i 5 quesiti anti-smog Pedonalizzazione del centro e super Ecopass: gli interventi che i milanesi dovranno votare Enrico Fedrighini, Edoardo Croci e Marco Cappato calcolando punto per punto spese aggiuntive e risorse da reperire. Per il piano di interventi che riguarda il traffico, lo smog, il potenziamento dei mezzi pubblici e la pedonalizzazione del centro (il primo quesito), si prevedono ad esempio 60 milioni di euro di spesa aggiuntiva rispetto al bilancio comunale. “Spesa - si legge nel testo del quesito approvato dai garanti coperta dall’incremento delle entrate d’accesso, con una tariffa giornaliera di 5 euro per i veicoli per trasporto persone e di 10 per i veicoli di trasporto merci”. Ma nel lungo testo del referendum (riportato nella scheda a destra) c’è molto altro: dal raddoppio degli alberi alla conversione, entro il 2015, degli impianti di riscaldamento a gasolio, nonché la concessione di incentivi per chi abbatte e ricostruisce gli ecomostri a maggiore inefficienza energetica. C’è poi la tutela del parco agroalimentare che verrà costruito con Expo e la graduale riattivazione del sistema dei Navigli milanesi, compresa la risistemazione della Darsena. Di tutti i punti sottoposti al collegio dei garanti, solo due sono stati integralmente bocciati: quello relativo al potenziamento della metropolitana, giudicato di competenza extra-comunale, e quello sulla raccolta differenziata da potenziare. Per tutti gli altri la palla passa ora ai cittadini. Bocciati o promossi infatti lo si vedrà alle urne. Quando? Ancora non si sa. Quel che è certo è «che per una Milano più verde, meno inquinata e più vivibile - ha concluso Croci - servono 300mila sì». L’APPELLO Il comitato chiede di modificare leggi e regolamenti per votare in un unico giorno «Ora fissare la data e informare tutti» Ô Tre opzioni: votare il 28 aprile, accorpare il referendum alle elezioni amministrative o accorparlo al referendum nazionale. Tre opzioni, tre problemi. A presentarli, ieri, il comitato papà del referendum, “Milano si muove”. Primo: il 28 aprile - data a settanta giorni dalla presentazione delle firme a Palazzo Marino, come prevede il regolamento - è proprio dietro l’angolo. E potrebbe richiedere un rinvio. «Ma l’unico motivo per cui potremmo accettare un rinvio - tuona Marco Cappato, dei Radicali - è l’accorpamento alle elezioni o al referendum nazionale». Ma per l’accorpamento bisognerebbe intervenire sulla legge nazionale, nel primo caso, o sul regolamento comunale, nel secondo. A spiegarlo nei dettagli è Edoardo Croci, l’ex assessore ora presidente del comitato: «La soluzione migliore sarebbe l’accorpamento con le amministrative. Ma per farlo dovrebbe intervenire il Parlamento con una la legge nazionale ad hoc». Una strada difficile, certo. «Ma il Parlamento lo potrebbe fare prosegue Croci - ecco perché facciamo appello a tutti i parlamentari, soprattutto a quelli milanesi». L’alternativa, quella dell’accorpamento con il referendum nazionale sul legittimo impedimento, sull’acqua e sul nucleare, dovrebbe invece essere approvata dal consiglio comunale. Entro fine mese, infatti, i consiglieri dovrebbero approvare la modifica al regolamento comunale e dare il via libera ad un unico referendum day il 12 giugno. Un accorpamento che «permetterebbe di risparmiare due milioni di euro - dichiara il Verde Enrico Fedrighini - e garantirebbe un’affluenza maggiore alle urne». La questione “data” verrà affrontata dai promotori del referendum in un incontro futuro col sindaco. «Incontro nel quale chiederemo a Letizia Moratti di avviare anche una campagna informativa sul referendum stesso. Come prevede il regolamento», hanno assicurato Croci, Fedrighini e Cappato. «Come avviene nei Paesi democratici dove al referendum si ricorre spesso. Un esempio? La vicina Svizzera - hanno proseguito -. Lì vengono addirittura inviati opuscoli casa per casa con spiegazioni dettagliate e pro e contro del tema su cui si è chiamati a decidere. La Moratti dovrebbe prendere esempio da loro e spedire brochure informative nelle case dei milanesi». [f.m.] 600 AREE CONTAMINATE L’Aidaa in campo per la bonifica dei siti inquinati Ô Sono 600 i siti da bonificare in Lombardia. E più di cento si trovano solo a Milano. Un fenomeno che riguarda ogni provincia e che mette a repentaglio la salute dei cittadini. Per questo motivo, l’Aidaa ha deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti. «Per prima cosa», spiega Lorenzo Croce, presidente dell’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, «abbiamo reso pubblica l’ultima lista disponibile, che risale al 2009. In un secondo momento ci procureremo anche l’elenco di tutti i casi di cancro registrati in Lombardia, e affideremo i dati a una commissione indipendente formata da esperti in grado di analizzarli e trovare eventuali correlazioni». Lo scopo dell’Aidaa è quello di stimolare l’attenzione dei cittadini. «Noi abbiamo sollevato il problema, e ora ci aspettiamo che nascano numerosi comitati di quartiere decisi a scoprire che cosa si nasconde nel sottosuolo della città. Io stesso ho saputo solo da pochissimo tempo di vivere a fianco di un’area dove un tempo passava un oleodotto. La mancanza di informazioni riguarda soprattutto i paesi dell’hinterland, di cui si parla troppo poco». [e.m.] giovedì 10 marzo 2011 5 5 DOMANDE AI MILANESI Quesito 1 - meno auto, meno smog “Volete voi che il Comune di Milano adotti e realizzi un piano di interventi per potenziare il trasporto pubblico e la mobilità “pulita” alternativa all’auto, attraverso l’estensione a tutti gli autoveicoli (esclusi quelli ad emissioni zero) e l’allargamento progressivo fino alla “cerchia ferroviaria” del sistema di accesso a pagamento, con l’obiettivo di dimezzare il traffico e le emissioni inquinanti?. In particolare gli interventi richiesti sono: - raddoppio entro il 2012 dell’estensione delle aree pedonali, sia in centro che in periferia, comprendendo per lotti l’intera area della Cerchia dei Navigli a partire dal “Quadrilatero della moda”; - raddoppio entro il 2012 delle aree a traffico moderato (zone a 30 Km/h) e la realizzazione di interventi per la sicurezza stradale dei quartieri residenziali; - la realizzazione entro il 2015 di una rete di piste ed itinerari ciclabili integrati e sicuri di almeno 300 km ed il raddoppio entro il 2012 degli stalli di sosta per le biciclette; - la protezione e “preferenziazione” di tutte le linee di trasporto pubblico entro il 2015, in modo da aumentarne velocità e regolarità; - l’introduzione in tutta la città, a partire dalle aree periferiche, di un servizio diffuso diurno e notturno di “bus di quartiere” che faccia servizio un collegamento con le principali fermate del trasporto pubblico, senza costi aggiuntivi rispetto al titolo di viaggio; - l’estensione sull’intero territorio cittadino del servizio di bike sharing, raggiungendo 10.000 bici entro il 2012 e del servizio di car sharing raggiungendo 1.000 auto elettriche entro il 2012; - il prolungamento dell’orario di servizio delle linee metropolitane fino alle ore 1.30 tutte le notti; - il potenziamento del servizio taxi mediante il ripristino del secondo turno che garantisca fino a 8 ore aggiuntive di servizio (“seconda guida”); - il ripristino del divieto di circolazione e carico e scarico merci nella Cerchia dei Bastioni nelle fasce orarie di picco del traffico mattutine e pomeridiane e la promozione un sistema di trasporto condiviso con veicoli elettrici; - l’estensione della regolamentazione della sosta in tutta l’area compresa all’interno della “cerchia filoviaria” e nelle aree circostanti gli assi delle metropolitane, con esclusione del pagamento dei soli residenti e per i veicoli ad emissioni zero; - incentivi a sostegno del trasporto pubblico. Quesito 2 - più verde e meno cemento “Volete voi che il Comune di Milano adotti tutti gli atti ed effettui tutte le azioni necessarie a: ridurre il consumo di suolo destinando almeno il 50% delle grandi superfici oggetto di riqualificazione urbanistica a verde pubblico ed escludendo l’assegnazione di diritti edificatori a fronte della realizzazione di “servizi” che comportino consumo di suolo; preservare gli alberi e le aree verdi esistenti; garantire il raddoppio del numero di alberi e dell’estensione e delle aree verdi e la loro interconnessione entro il 2015, assicurando che ogni residente abbia a disposizione un giardino pubblico con aree attrezzate per i bambini a una distanza non superiore a 500 metri da casa?” Quesito 3 - Il dopo Expo “Volete voi che il Comune di Milano adotti tutti gli atti ed effettui tutte le azioni necessarie a garantire la conservazione integrale del parco agroalimentare che sarà realizzato sul sito EXPO e la sua connessione al sistema delle aree verdi e delle acque?” Quesito 4 - Risparmio energetico “Volete voi che il Comune di Milano adotti il piano per l’energia sostenibile ed il clima che lo impegni negli obiettivi europei di riduzione di almeno il 20% delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra nel dimezzamento delle principali emissioni inquinanti connesse al riscaldamento degli edifici. All’interno del piano devono essere previsti i seguenti interventi: - la conversione entro il 2012 di tutti gli impianti di riscaldamento alimentati a gasolio degli edifici comunali; - la conversione degli impianti di riscaldamento domestico alimentati a gasolio fino alla loro completa eliminazione entro il 2015; - la previsione della classe energetica di massima efficienza come standard di costruzione per tutti i nuovi edifici e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili; - la promozione e la diffusione del teleriscaldamento, utilizzando fonti rinnovabili e tecnologie ad alta efficienza, al fine di raggiungere almeno 750.000 abitanti equivalenti entro il 2015; - la concessione di incentivi per la demolizione e ricostruzione (“rottamazione“) degli edifici a maggiore inefficienza energetica e privi di valore storico e architettonico attraverso premi volumetrici?“ Quesito 5 - Darsena e Navigli “Volete voi che il Comune di Milano provveda alla risistemazione della Darsena quale porto della città ed area ecologica e proceda gradualmente alla riattivazione idraulica e paesaggistica del sistema dei Navigli milanesi sulla base di uno specifico percorso progettuale di fattibilità?”