ARDS Sindrome da Distress Respiratorio Acuto Storia • 1915-18: in soldati che presentavano ferite extratoraciche • 1967: Ashbaugh descrive 12 casi di pts affetti da ins. respiratoria grave con infiltrati polmonari diffusi bilaterali e grave ipossiemia refrattaria ad O2 terapia • 1969: In Vietnam in soldati con ferite addominali viene descriitta la polmonite di Da Nang • 1971: Petty e Ashbaugh definiscono tale patologia come Acute Respiratory Distress Syndrome Definizione • Forma grave acuta di insufficienza respiratoria caratterizzata da un esteso processo flogistico a livello polmonare, danno diffuso della membrana alveolocapillare, distruzione dell’ endotelio e aumento della permeabilita’ vascolare che portano ad un quadro di EDEMA POLMONARE NON CARDIOGENO (assenza dei segni di insufficienza ventricolare sinistra con assenza di segni clinici di elevata pressione atriale sinistra e pressione di incuneamento capillare polmonare < 18 mmHg) • Rapido deterioramento degli scambi gassosi con ipossiemia gravissima refrattaria all’ossigenoterapia Epidemiologia • E’ importante discriminare le forme di ARDS vere da quelle meno gravi – Nell’ARDS il rapporto PaO2/FiO2<200 (ipossiemia piu’ accentuata) – Nell’ ALI (Acute Lung Injury) tale rapporto e’ <300 • Con questa distinzione i casi di ARDS sono 2-8 su 100000 abitanti/anno • Mortalita’ del 50% che arriva ad 80% nelle forme sostenute da infezioni Fattori di Rischio • Patologie che comportano una lesione diretta del tessuto polmonare – – – – – – • Aspirazione di contenuto gastrico Traumi del torace Inalazioni di gas tossici Gravi infezioni polmonari Annegamento Alte concentrazioni di O2 (FiO2>.65 >72h) Patologie che non comportano una lesione diretta del tessuto polmonare – – – – – – – – – Setticemia in particolare da Gram Stati di shock: ipovolemico, anafilattico Politrasfusioni Politraumatismi Traumi gravi Ustioni estese CID (coagulazione intravasale disseminata) Chetoacidosi diabetica Eclampsia Alcune sono associate ad una incidenza particolarmente elevata di ARDS: sindrome settica (43%), trasfusioni massive (40%) POLITRAUMI (25%) Patogenesi • Infiammazione • Alterazioni della membrana alveolocapillare • Riparazione e fibrosi Infiammazione • Attivazione di macrofagi e neutrofili – Il numero di PMN correla con la gravita’ dell’ARDS – ARDS anche in neutropenici – PMN e macrofagi accorsi nel polmone liberano il loro armamentario • Danno diretto • Stimolo alla produzione di citochine (IL-1, TNF e IL-8) – Il livello di queste citochine correla con danno polmonare • Equilibrio tra molecole pro ed antiinfiammatorie (IL10, inibitori del TNF) Danno della membrana alveolo-capillare • Nell’ARDS vengono danneggiati – Pneumociti di tipo I • Alterazione della permeabilita’ con passaggio di liquidi all’ interno degli spazi alveolari – Pneumociti di tipo II • Collabimento dgli alveoli – Cellule endoteliali • Con alterazione della permeabilita’ della barriera endoteliale Riparazione e fibrosi • Dopo l’insulto i processi riparativi possono essere causa delle gravi alterazioni funzionali che portano a morte il paziente o esitano in gravissime alterazioni della sua funzionalita’ respiratoria • Gli alveoli dovrebbero essere liberati quanto prima dalla fibrina, se questo non avviene entro breve tempo il quadro esita in fibrosi( il tutto nel normale e’ regolato da urochinasi e PGE2) – Urochinasi e PGE2 sono diminuiti nel paziente con ARDS Clinica • Di solito esordio entro 24 h dall’evento che ha causato ARDS • I Stadio – Buon compenso cardiocircolatorio • II stadio – Dispnea, tachipnea – Moderata ipossiemia sensibile a O2T, ipocapnia e alcalosi – Iniziano a comparire infiltrati polmonari diffusi bilaterali Clinica • IIIstadio – – – – Dispnea intensa Impegno muscoli accessori della respirazione Grave iposssiemia Paziente ansioso e agitato • IV stadio – – – – Ipossiemia gravissima refrattaria ad O2T Aggravamento della dispnea Grave acidosi respiratoria Paziente soporoso Rx e CT • Normale all’inizio • Entro 24 ore – Infiltrati polmonari basali bilaterali – Confluenza e coinvolgimento massivo del parenchima polmonare • CT: – Anche quando Rx mostra opacamento massivo risulta in grado di evidenziare gli infiltrati bilaterali Emoganalisi Ossigeno • Ipossemia ingravescente – dapprima sensibile ad O2T – poi resistente Anidride Carbonica – all’inizio normale o diminuita – poi acidosi respiratoria gravissima BAL • • • • • PMN fino all’80 % della conta differenziale Eosinofilia Citochine Leucotrieni Procollagene III (fibrosi) Terapia • Ventilazione meccanica – NIMV – IMV • Surfactante • Antibiotici (se shock settico) • Corticosteroidi (controverso) Prognosi • 30-50% di mortalita’ – 30% muoiono entro 3 gg (per evento scatenante) – 5-15% per ipossiemia e acidosi – 50-60% per infezioni e/o MOFS • Il 50% dei soggetti che sopravvivono presenta insufficienza respiratoria di tipo restrittivo (raro il ricorso a OLT)