Anno 2 Numero 17
Aprile Maggio 2007
Supplemento al settimanale cattolico “IL PONTE”
Per info consulta www.forumSalza.135.it
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LA RACCOLTA CHE DOVRA’ FARE LA DIFFERENZA
Inizia la raccolta differenziata anche a Salza Irpina… ora tocca ai cittadini
Nel picco più alto dell’emergenza rifiuti in Campania, inizia nel nostro paese la raccolta differenziata. Il Comune ha
deciso per il sistema “porta a
porta” in modo da monitorare
meglio l’andamento della differenziata. Ora tocca ai cittadini… All’interno tante notizie
utile per affrontare le prime,
inevitabili difficoltà
EDITORIALE
di Alessandra De Biasi
E’ iniziata anche a Salza la raccolta differenziata non senza
difficoltà derivanti dall’emergenza
rifiuti che sta interessando tutta la
regione. Diviene fondamentale
sottolineare che l’unico modo per
ottenere buoni risultati da questo
tipo di servizio è comprenderne
l’importanza sia in termini economici, per contenere i costi di gestione della raccolta rifiuti e quindi della tariffa pagata dai cittadini,
ma soprattutto per tutelare l’ambiente. Le risorse che esso ci
offre non sono infinite, e neanche
lo spazio in cui stoccare i rifiuti,
per cui alla collettività conviene
poter riutilizzare le materie prime
e in sostanza salvaguardare il
mondo in cui viviamo. Si tratta,
quindi, non solo di un cambiamento di abitudini, ma anche di
mentalità che deve spingere ad
un atteggiamento di responsabilità e pazienza e non incorrere
nell’errore di disfarsi dei rifiuti in
modo sbagliato disperdendoli
nell’ambiente. A questo proposito
volevo sottolineare il servizio di
raccolta dei rifiuti ingombranti
(poltrone, divani, materassi,…)
che in molti casi sono abbandonati lungo le strade o soprattutto
per i percorsi di montagna, atteggiamento irresponsabile ed inutile. E’ attivo, infatti, un servizio di
ritiro gratuito a domicilio per i
rifiuti ingombranti telefonando al
Numero Verde dell’ASA 840068477 che fornirà tutte le indicazioni
necessarie. Detto questo non
resta che attendere i primi risultati e dare la disponibilità da parte
dei ragazzi del Forum Giovanile
nel caso in cui aveste bisogno di
chiarimenti e aiuto a riguardo.
>>> segue a pag. 2 e 3
L’ACQUA… UN BENE DI TUTTI ?
UNO SPASSIONATO
…CONSIGLIO
Chieste firme contro la privatizzazione
Di Pasqualino Magliaro
La gestione dell’acqua
pubblica sarà affidata
ad aziende private, per
evitare questo sono
sate richieste firme per
una legge di iniziativa
popolare, ma…
>>> segue a pag.5
Azione Cattolica A.C. Salza Irpina
I° campo parrocchiale Retrocessione amara
Il 5 maggio si è tenuto a
Serino il primo campo parrocchiale dell’Azione Cattolica di Salza Irpina. All’interno
i racconti delle esperienza
vissuta
Retrocessione all’ultima giornata per il Salza Irpina…
sconfitto dal Monteverde
viene scavalcato dal Teora e
rimane all’ultimo posto che
significa terza categoria.
Lo strillone
I tuoi messaggini li trovi all’ultima pagina.
Quando due anni fa nacque il
giornalino, decidemmo almeno
inizialmente, di non trattare la
politica del paese perché argomento molto delicato, poco compatibile con le inesperienze iniziali e che avrebbe potuto creare
problemi al lavoro che avevamo
intenzione di iniziare. Con il passare del tempo, tra esplicite richieste di molti cittadini e con
l’acquisizione di maggiore capacità, abbiamo aperto le pagine
del giornale a tutto quello che
riguardava la vita politica del
paese. Per questo motivo, qualcuno della redazione assiste ad
ogni Consiglio comunale oppure
consulta le pagine dei verbali, in
modo da riportare i fatti non per
sentito dire ma da spettatori interessati. Premesso questo voglio
specificare che la cronaca dei
fatti dell’ultimo Consiglio comunale, ed eventuali interventi degli
interessati, sono riportati all’interno del giornale; qui mi preme
sottolineare altri aspetti e cioè il
clima in cui si svolge ogni Consiglio comunale a Salza Irpina...
>>>segue a pag.4
RITMI SALZESI
ATTUALITA’
Aprile Maggio 2007
2
FINALMENTE UNA RACCOLTA…DIFFERENZIATA
“Particolari importanti e piccoli consigli per evitare problemi”
Giovedì 17 maggio l’Amministrazione ha
voluto incontrare la cittadinanza per illustrare le nuove modalità di raccolta dei
rifiuti e i possibili disagi, almeno iniziali,
che ne potrebbero derivare. Il sindaco
Barile ha sottolineato la necessità di ricorrere al nuovo sistema che, per vari problemi tecnico-amministrativi, sarebbe
dovuto iniziare qualche mese fa. L’ eccessiva spesa, ovvero circa 90000,00 euro
annui e le pesanti multe che il Comune di
Salza ha dovuto sostenere, l’emergenza
rifiuti in Campania che ha portato all’accumulo di immondizia su strade e marciapiedi, in alcuni casi anche nel nostro paese, i benefici economici che nel tempo se
ne possono trarre, sono stati i motivi principali che hanno spinto l’Amministrazione
salzese a questo cambiamento. Sia il
sindaco Barile che il Presidente del COSMARI AV1, il dottor Spagnuolo, che ha
presieduto l’incontro, hanno menzionato i
possibili problemi iniziali che si possono
man mano presentare con la differenziata, ma hanno entrambi assicurato che è
soltanto questione di tempo, basta abituarsi ai nuovi ritmi di consumo e raccolta
del rifiuto. Si tratta quindi, di una necessità civica che comporta qualche piccolo
sacrificio.
-RACCOLTA DIFFERENZIATA “PORTA
A PORTA”.
Nel giro di pochi giorni verranno rimossi
gli ingombranti bidoni lungo le strade del
paese. Ciò si spiega perché la raccolta
differenziata viene fatta “porta a porta”.
Difatti dovrete lasciare i sacchetti proprio
davanti la porta di casa, se abitate in casa
singola, oppure davanti al portone del
palazzo se abitate in condominio. Dovrete
mettere il sacchetto dell’umido e dei rifiuti
organici nel cestino che vi è stato dato nei
mesi scorsi ( se ne siete ancora sprovvisti
basta farne richiesta al Comune) in modo
che gli operatori dell’ ASA passino, lo
svuotino e ve lo ripongano davanti casa.
Gli unici bidoni ancora in circolazione
saranno le cosiddette “campane” di color
verde, dove potrete continuare a gettare il
vetro, e i piccoli contenitori per i farmaci
scaduti che potete trovare presso la farmacia in via Manfra.
-PROBLEMA DEI CANI RANDAGI.
Qualcuno potrebbe chiedersi :” c’è il rischio che i cani randagi rovescino il cesto
spargendo l’immondizia ovunque?”. Innanzitutto potrete chiudere il cesto manualmente, per cui anche se i cani lo urtassero o lo rovesciassero difficilmente
questo si aprirebbe; inoltre il Comune ha
già contattato un canile per arginare il
problema randagismo nel paese.
-DOVE PRENDERE I SACCHETTI PER
L’UMIDO UNA VOLTA FINITI?
Bisogna rivolgersi all’Ufficio Tecnico del
Comune. Se avete avuto qualche difficoltà o volete segnalare qualche disservizio
o anomalia potrete rivolgervi sia all’architetto Santoro, sia all’assessore Anna De
Mattia, entrambi responsabili del progetto.
Si raccomanda però un uso ponderato dei
sacchetti. Inoltre prestate attenzione ai
giorni di raccolta: ad esempio se il lunedì
gli operatori passano per ritirare l’umido,
cercate di non confondervi mettendo fuori
la busta contenente plastica, poiché gli
addetti non la ritireranno. Fate attenzione
anche ai rifiuti organici e all’umido, dato
che il sacchetto è biodegradabile, nel
senso che verrà compostato insieme con
il suo contenuto. Perciò evitate assolutamente di gettarvi dentro scarti di altro
genere come la lattina di coca cola o il
farmaco scaduto.
-LA RACCOLTA “INDIFFERENZIATA”.
Nell’ambito della riunione del 17 maggio
qualche attento cittadino ha sollevato i
disagi igienici che può portare l’indifferenziata, ovvero tutti quei rifiuti che non possono essere suddivisi (pannolini, assorbenti, carta sporca o unta…vedi attentamente opuscolo) dato che la loro raccolta
si ha una volta la settimana (il sabato). Il
dott. Spagnuolo ha voluto rassicurare i
presenti sottolineando che se la differenziata viene fatta in un certo modo, cioè
correttamente per l’intera settimana, il
carico di immondizia indifferenziata si
riduce notevolmente. Inoltre ha consigliato di conservare la busta in luoghi più
isolati dell’abitazione come ripostigli o
garage in attesa del sabato. Purtroppo
specialmente in questo caso bisogna
essere un po’ più pazienti.
-IL PROBLEMA DEGLI INGOMBRANTI
E DELL’ISOLA ECOLOGICA.
Qualche cittadino ha richiamato l’attenzione del sindaco per il ritiro dei c.d. ingombranti (frigoriferi, computer, televisori,
materassi ecc.) a causa di qualche disservizio del numero verde dell’ASA 840068477 dove si va segnalato il rifiuto da far
ritirare. Molto probabilmente verrà creato
un piccolo deposito in un angolo dello
spiazzale della palestra comunale, dove
sistemare solo temporaneamente l
‘ingombrante in attesa che venga ritirato.
Ma attenzione, bisognerà contattare il
Comune, dopodiché l’operatore ecologico
verrà da voi e lo porterà via. E’ chiaro che
il luogo sarà recintato e gli ingombranti
verranno ritirati nel giro di pochi giorni
dagli operatori dell’ ASA.
Un problema diverso è quello dell’isola
ecologica. Purtroppo l’emergenza rifiuti in
Campania rischia di far accumulare anche i sacchetti della differenziata per
qualche giorno. Per questo motivo lo
stesso Presidente del Cosmari ha esortato il sindaco ad individuare una zona del
paese dove sistemare, eventualmente,
l’immondizia in attesa del ritiro. Questo
problema è stato anche oggetto di dibattito in consiglio comunale, dove la minoranza ha proposto l’ex campo di calcio
all’inizio del paese, per intenderci
“n’goppa a cava”. La proposta è stata
rigettata perché sarebbe deleteria per
l’igiene e l’immagine del paese una pseudo discarica in bella vista alle porte di
Salza, considerando che si tratta anche di
una zona di passaggio. Al momento manca l’individuazione di questo sito; chiaramente vi terremo informati sugli sviluppi di
questa delicata vicenda.
-RISCHIO SANZIONI.
La differenziata va fatta con accortezza e
diligenza. Si consiglia di evitare di separare i rifiuti e metterli a casaccio nel sacchetto, magari perché avete terminato
questi ultimi o perché, ad esempio, avete
poca pazienza nel separare la plastica
dalla carta, oppure la buccia di banana
dalle batterie del telecomando. Difatti gli
operatori dell’ ASA segnaleranno facilmente al Comune la famiglia o la singola
persona che più di una volta commetta
questo errore. Verrete dapprima ammoniti
e poi multati dalla polizia municipale.
Di Pasqualino Ricciardi
RITMI SALZESI
ATTUALITA’
Aprile Maggio 2007
L’OPINIONE DI CHI GIA’ DIFFERENZIA…
3
I suggerimenti e le spiegazioni del sindaco di Sorbo Serpico Rocco Tedesco.
L’obiettivo dell’ Amministrazione
è quello di ottenere risultati accettabili nel giro di pochi mesi, in
linea con le aspettative dello
stesso Cosmari AV1 di raggiungere il 40% di raccolta differenziata in tutta l’Irpinia. Nel tempo i
benefici economici per i Comuni
sono assicurati: tasse più contenute sull’ immondizia per ogni
cittadino. Sono ovvi anche i vantaggi ambientali di cui tutti potremo godere.
GIORNI ED ORARI
DELLA DIFFERENZIATA
UMIDO ED ORGANICO
Lunedì mercoledì venerdi
Alle ore 7:00
CARTA CARTONE
E TETRA-PAK
Martedì
Alle ore 6:00
CARTONE ED IMBALLAGGI
Giovedì alle 12:00
PLASTICA
Giovedì alle ore 7:00
LATTINE
Giovedì ore 7:00
INDIFFERENZIATI
Sabato ore 7:00
VETRO
Contenitori di colore verde
SFALCI E RAMAGLIE
Contattare il numero verde
840068477
RIFIUTI URBANI PERICOLOSI
Contenitori presso i rivenditori
BENI INGOMBRANTI
E DUREVOLI
Contattare il numero verde
840068477
In vista della partenza della raccolta differenziata a Salza Irpina,
abbiamo ritenuto opportuno ascoltare il parere di chi già da tempo la realizza. Rocco Tedesco, Sindaco di Sorbo Serpico,insieme
all’assesore Picone ci hanno accolto in Comune per spiegarci i
disagi iniziali e i successivi vantaggi derivanti dall’attuazione del
servizio.
- Sig. Sindaco da quanto tempo si effettua la raccolta differenziata a Sorbo Serpico? E qual’è stata la reazione iniziale
della cittadinanza nei confronti di questo servizio?
Qui a Sorbo Serpico la raccolta differenziata porta a porta è attiva
dal novembre 2006. La prima difficoltà che ci si trova ad affrontare è sicuramente quella di abituare la gente a questo nuovo tipo
di raccolta e ad entrare nella mentalità della raccolta differenziata. Nonostante questo siamo riusciti a raggiungere ottimi risultati
che emergono anche dai dati che ci vengono forniti periodicamente. Infatti a febbraio 2007 la percentuale di raccolta era di
circa l’80%, naturalmente i dati variano mensilmente a seconda delle quantità che si producono.
- Lei ad oggi può affermare che la differenziata è attuata qui da tutti i cittadini e in
modo corretto?
Sicuramente fin dall’inizio abbiamo agito in modo da permettere a tutti di conoscere le modalità di raccolta e lo abbiamo fatto con un’informazione porta a porta. C’è stata una buona
risposta ma non nego che ci sono stati casi d i rifiuti abbandonati anche per le zone più
periferiche; fondamentale quindi diviene un continuo controllo da parte nostra e una collaborazione della cittadinanza stessa.
-Come si individua chi non effettua in modo corretto la differenziata?
Importante è stato ed è il ruolo degli operatori e dei cittadini stessi che ci segnalano i vari
casi e ci permettono di intervenire attraverso semplici raccomandazioni perché si rispettino
le istruzioni.
-Quali sono i riscontri economici derivanti da una buona raccolta differenziata?
C’è una soglia percentuale stabilita al di sotto della quale si incorre in un aumento delle
tasse; se si riesce a superarla, invece ci sono dei vantaggi economici. Anche per questo è
importante attuare una corretta differenziata.
-Nella riunione informativa organizzata dal Sindaco Barile, il presidente del COSMARI, Spagnolo, invitava a rintracciare un’area per la creazione di una zona di deposito
dei rifiuti in caso di emergenza, la cosiddetta Isola Ecologica. Il comune di Sorbo
Serpico è provvisto di quest’area?
L’Isola Ecologica così come prevista dalla legge richiede molti accorgimenti. Qui a Sorbo
abbiamo individuato un’area lontana dalle abitazioni dove sono stati posizionati dei grandi
cassoni in cui vengono raccolti i rifiuti differenziati che poi vengono ritirati dall’ASA. Naturalmente la zona deve essere controllata per evitare che diventi una discarica.
-In conclusione, quali suggerimenti può dare alla popolazione salzese per far fronte
questo nuovo servizio?
Per la buona riuscita della raccolta differenziata è necessaria la volontà e la collaborazione
di tutti, dagli addetti ai lavori fino alla cittadinanza. Bisogna comprenderne l’importanza e
l’utilità anche alla luce dell’emergenza rifiuti che sta interessando la nostra regione.
di Anna Angiuoni e
Alessandra De Biasi
ATTUALITA’
RITMI SALZESI
Aprile Maggio 2007
LA MINORANZA ACCUSA: NON C’E’ DIALOGO
<<< segue dalla prima
Il Sindaco motiva ma la minoranza sottolinea che non c’è confronto
L’otto maggio scorso si è tenuto
il Consiglio comunale su richiesta espressa della minoranza e
del gruppo indipendente che
chiedeva all’organo di discutere
su cinque punti: al primo punto
chiarimenti sulla riqualificazione
di Piazza Michele Capozzi e sul
consorzio dei comuni riguardo all’Ufficio
gare e appalti e all’Ufficio di polizia Municipale, altre richieste riguardavano i fondi avuti per la sistemazione della strada Salza Parolise e strade di montagna e la toponomastica del paese. Il Sindaco una volta resi
noti i punti all’ordine del giorno ai pochi che
assistevano al Consiglio, ha continuato affermando che tali argomenti erano incompatibili ad essere trattati in Consiglio, come
specificato nei vari articoli del Testo Unico,
premurandosi di enunciarli per chiarezza. Il
Consiglio si è chiuso con la votazione a favore di tale decisione non prima che il capogruppo di minoranza Pascolo e il consigliere
Iandolo avessero abbandonato la sala per
protesta contro intromissioni esterne nella
discussione. Sull’accaduto ha voluto rilasciare un commento il consigliere del gruppo
indipendente Carmine Picardo: “ è mio obbligo rilevare la gravità di quanto accaduto e
l’atteggiamento autarchico del sindaco e dei
consiglieri di maggioranza nei nostri confronti. Indipendentemente dalle richieste
avanzate, in un Consiglio comunale c’è bisogno di confrontarsi cosa che invece è sempre mancata, anzi si è ravvisata la volontà di
non voler dialogare. Questo non dialogo è
sintomo o di incapacità oppure di non voler
affrontare i problemi. A rinforzare questa mia
tesi basti vedere i sistematici interventi esterni che mi fanno pensare ad un intesa per
creare un clima di nervosismo e all’atteggiamento del sindaco che in qualsivoglia discussione parte prevenuta. Gli assessori
non partecipano ne intervengono mai a nes-
ONORIFICENZA AD UN
CONCITTADINO
sun dibattito mostrandosi indifferenti a tutte le discussioni che
vengono affrontate. I cittadini
che li hanno votati non credo
volessero questo atteggiamento
lascivo!”. Il Consigliere Picardo
continua sottolineando anche il
poco interessamento dei Salzesi
a questo atteggiamento statico dell’amministrazione: ”sono amareggiato dall’affievolimento dell’orgoglio Salzese e colgo l’occasione per sottolineare la delusione suscitata
da parte di qualche consigliere di maggioranza, che date le qualità culturali e di giovane età, pensavo si facesse carico di questi
problemi con un apertura al dialogo”. Il Consigliere del gruppo indipendente chiude con
una riflessione: ”dopo aver sottolineato che
non ci sono i presupposti per un futuro di
collaborazione voglio far riflettere sul fatto
che la politica è confronto con l’opinione
pubblica e apertura al dialogo, quel dialogo
che ora manca ma del quale il paese ha
veramente bisogno”. A questo si aggiunge
anche il parere del consigliere Iandolo che
accusa il Sindaco di non essere democratico
come invece molte volte declama e che i
punti proposti erano tutt’altro che incompatibili con il Consiglio. “Erano argomenti di
interesse collettivo- afferrma Iandolo - e che
pretendono una spiegazione da chi affermava, ad esempio, che il ciabattino soffocava
la piazza e ora si è deciso di porre una fontana al centro precludendo ad ogni tipo di
manifestazione quello spazio. Contraddizioni
ed azioni che vanno chiarite.” il Sindaco da
parer suo dopo aver esposto in Consiglio
tutti gli argomenti alla decisione presa ha
voluto sottolineare: “sono sempre stata
pronta ad affrontare qualunque tipo di dialogo che non sia strumentale o aggressione
gratuita, mi sono attenuta a quello che declamava il Testo Unico ossia il regolamento
comunale, ritengo inutile tutto questo clamore”.
Di Pasqualino Magliaro
e Alessandra De Biasi
UN ALTRO SEGNALE NON RISPETTATO
In data 01 giugno 2007 il Prefetto di
Avellino, Dr. Paolo Orrei, presso il salone di rappresentanza della Prefettura, consegnerà ufficialmente al Luogotenente dei Carabinieri Carmine Picardo, nostro compaesano, il diploma
dell’Ordine “al Merito della Repubblica
Italiana, dopo la medaglia mauriziana
al merito di dieci lustri di carriera militare ricevuta nel 2006. Nella stessa circostanza al nostro concittadino sarà
consegnata l’onorificenza di Cavaliere
della Repubblica conferitagli dal Presidente della Repubblica, On. Giorgio
Napolitano, con decreto del 27 dicembre 2006. Il Prefetto di Avellino per tale
manifestazione ha invitato alla cerimonia anche il Sindaco di Salza Irpina.
Normalmente quando viene sistemato un
nuovo segnale stradale lo si fa per garantire
maggiore sicurezza ad automobilisti e pedoni, nonché una migliore e più scorrevole
viabilità. Ovviamente ci si aspetta che venga rispettato; difatti non si è mai visto uno
“Stop” che permetta all’automobilista di accelerare in sua prossimità, né un “senso
unico” che dia la possibilità di transitare in
entrambi i sensi di marcia!
A Salza questo accade spesso e Ritmi Salzesi lo ha fatto presente più volte. Ricordate
il senso unico ignorato in via San Francesco? Stavolta però ad essere stata inosservata è la rotatoria in via Ferrovia, eppure c’è
tanto di cartello sulla destra venendo da
Sorbo, ma un richiamo è rivolto ai cittadini
4
...Già prima dell’inizio del Consiglio,
sulla piazza antistante al Municipio,
c’è un clima che i più smaliziati paragonerebbero alla finale di Coppa
dei Campioni, si avverte la tensione
ed il nervosismo propri della gara
che si dovrà affrontare per giungere
alla Coppa. Tale tensione si trasmette all’interno, ma qui, rilevo che
se tale tensione è parzialmente giustificata da parte delle due fazioni
che hanno il dovere di confrontarsi,
data la carica che ricoprono, è totalmente fuori posto da parte di chi
assiste. Il paragone “calcistico” non
era fatto casualmente, come allo
stadio gli spettatori del Consiglio si
rivolgono allo stesso in modo arbitrario e talvolta si arrogano la licenza di alzare la voce, come si fa con
l’arbitro in ogni partita. A parte la
licenza di paragone presa, quello
che accade è a mio avviso inaccettabile. Un consiglio comunale non è
un campo di calcio ne tantomeno
una pubblica piazza, è un organo
che ha delle regole in cui si dovrebbe decidere l’andamento del paese,
dunque una cosa più che seria. Il
Consiglio deve essere espressione
dei cittadini, ma non diretta, in quanto questa è stata affidata a tredici
persone che a torto o a ragione esprimono i propri punti di vista per
giungere a quello che è meglio per
l’intera collettività. Non è plausibile
che terzi si rendano protagonisti
prendendosi il diritto di intervenire,
come non è tantomeno plausibile
che alcuni consiglieri non facciano
nulla per evitare che si accenda la
bagarre alzando a loro volta i toni
della questione. A mio avviso bisognerebbe dare una svolta, riportando il tutto in una giusta misura per il
buon andamento del Consiglio, in
cui un dibattito senza esagerazioni e
alterchi risulterebbe solo di beneficio
per tutto il paese… buon lavoro.
che, o per
distrazione o
per impazienza, non rispettano il segnale
in questa zona. In effetti le
infrazioni sono
due: non solo
viene ignorata la nuova indicazione della
rotatoria per chi giunge da Sorbo, ma anche
chi proviene dalla lunga discesa di via Campetelle trasgredisce puntualmente il “senso
vietato” pur di non perdere qualche secondo
in più e girare intorno alla piccola rotatoria.
Perché rischiare uno scontro frontale con un
altro automobilista quando ciò può essere
tranquillamente evitato?
RITMI SALZESI
SOCIETA’
Aprile Maggio 2007
5
PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA: LA MOBILITAZIONE E LE RESISTENZE LOCALI.
La proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico.
Si è conclusa giovedì 24 maggio a Salza
la raccolta firme per la legge di iniziativa
popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua, intrapresa dal febbraio 2007 dal Forum Italiano dei Movimenti dell’Acqua e
che ha visto l’appoggio di noti personaggi
come Beppe Grillo. A causa della mancanza di informazione, che ha caratterizzato i piccoli paesi come il nostro, a Salza
sono state raccolte solo poche decine di
firme che, aggiunte alle migliaia raccolte
nel resto della Campania, hanno fatto si
che il risultato sperato fosse in parte raggiunto. Ad oggi, infatti, le mobilitazioni
hanno portato ad uno stop nei processi di
privatizzazione avanzati con il Disegno di
Legge presentato dal Ministro agli Affari
Regionali, Linda Lanzillotta del Giugno
2006, che prevede un processo di privatizzazione dei servizi pubblici locali da cui
è escluso il settore dell’acqua ma per il
quale il decreto prevede un’apertura ai
privati per la sua gestione. Il Ddl Lanzillotta afferma che, in virtù di gestioni efficienti
rese possibili dalla concorrenza, si godrà
di tariffe più basse e di migliore qualità dei
servizi; eppure i movimenti per l’acqua
contestano anche queste affermazioni
riportando dati di ricerche per cui in regioni come Lazio e Toscana, in cui la
privatizzazione del servizio idrico è in atto
da tempo, si è avuto un aumento delle
tariffe, un peggioramento generale del
servizio e uno spreco della risorsa, tutto
ciò naturalmente dovuto all’enfasi del
settore privato di trarre più vantaggi pos-
sibili dalla vendita.
Ma i movimenti sociali fanno leva soprattutto sul concetto dell’acqua come bene
comune a cui tutti devono avere accesso;
l’acqua è una risorsa unica ed insostituibile, un diritto inalienabile dell’uomo sancito
da diversi accordi internazionali. L’acqua
è, o dovrebbe essere, un bene garantito a
tutti, eppure oggi circa un miliardo e mezzo di persone nel mondo non hanno accesso ad una quantità sufficiente di acqua
potabile, mentre l’undici per cento della
popolazione mondiale consuma quasi il
novanta per cento dell’acqua disponibile;
questo per sottolineare gli squilibri provocati dal sistema capitalista. Nella campagna dei movimenti per l’acqua è diffusa la
consapevolezza riguardo la necessità di
non mercificare il bene comune dell’acqua che non può essere proprietà di nessuno e il cui controllo deve essere in mano al Pubblico.
di
Alessandra De Biasi
IL FUMO UCCIDE:ATTENZIONE!!!
31/05/2007 Giornata Mondiale per sensibilizzare la lotta contro il fumo…per ambienti senza fumo!!!
Chi nel corso della propria vita non è mai
stato spinto a provare quella sensazione
che, apparentemente, ti soddisfa, ti appaga e ti libera, facendoti dimenticare quell’
attimo di nervosismo causato da una situazione sgradevole, quasi irrisolvibile?
Sarà solo un fatto psicologico che nei
giovani, vista la società, conta davvero
tanto per l’accettazione fra i coetanei e
per far vedere di esser diventati “grandi”
grazie a quella piccola ma maledetta sigaretta. E’ proprio lei: quel tubetto cilindrico di carta speciale, molto sottile a combustione rapida, contenente tabacco,
talvolta anche aromatizzato. Un accendino, 4euro e il gioco è fatto! Ma i rischi
sono tanti, non solo per la paura di essere
scoperti dai propri genitori se si inizia in
giovane età, ma soprattutto perchè quel
gioco ”proibito” con il tempo si trasforma
in una vera e propria dipendenza, di cui è
difficile non farne a meno. A volte sembrano essere come caramelle: “ne vuoi
una anche tu?!” E’ questa la frase più
tipica tra i ragazzi, nei sabato sera di
noia, quando l’ unica occasione per uscire
dalla totale apatia è proprio fumare. Un
tabagismo giovanile che spesso diventa
adulto: un’ intera vita ad accendere freneticamente Marlboro o Merit, che latentemente ci uccidono, provocando grossi
rischi anche a coloro che passivamente
aspirano quel fumo così nocivo. Non ci
sono dubbi: il fumo passivo è molto pericoloso per la nostra salute, è spesso motivo di gravi malattie, che portano la morte. Nonostante siamo a conoscenza delle
famigerate conseguenze del fumo passivo e non, il tabagismo rimane la seconda
causa di morte nel mondo, una morte
spesso prematura e ingiusta. Ambienti al
100% senza fumo è la sola risposta: il
diritto ad un ambiente sano, libero dal
fumo e dal tabacco, è un diritto umano e
sicuramente gli ambienti senza fumo aiutano a prevenire questo vizio, soprattutto
tra la popolazione più giovane. La situazione tra i teenagers, infatti, sta diventando davvero preoccupante: non si tratta
più della solita sigaretta tra amici e di
nascosto, ma di un’abitudine che avanza
in droghe per così dire leggere. Ed è per
questo che, quest’ anno, la Giornata Mondiale contro il fumo del 31/05/2007 si focalizza soprattutto sugli ambienti al 100%
senza fumo, sola ed effettiva misura per
proteggere la popolazione. Oggi le regole
sono in parte cambiate: prima fumare era
permesso ovunque, ora invece esistono
spazi ben precisi dedicati ai fumatori.
Gli ambienti senza fumo stanno diventando la regola: uniamo i nostri sforzi per
realizzare un mondo libero dal tabagismo!!!
di Picardo Valentina e Sarno Alessia
RITMI SALZESI
SOCIETA’
Aprile Maggio 2007
6
ANDIAMO IN AMERICA: IL NUOVO MONDO CI ASPETTA!
L’ oceano li ha portati lontano, ma Salza rimane nel cuore dei suoi emigrati
Che lungo viaggio!
Salza ormai è lontana,
alle spalle. Davanti a
loro, avvolta dalla nebbia del mattino, Ellis
Island e lei…enorme,
bella proprio come se
l’aspettavano, conosciuta attraverso gli
occhi di chi già l’aveva
vista. La meta è raggiunta, sono ai piedi
della Statua della Libertà. Lei è sempre stata lì a guardare
tutti quelli che, come loro, hanno affrontato quel viaggio massacrante col cuore
pieno di speranza, per garantire una vita
più facile e serena a chi è rimasto a Salza
ad aspettare il loro ritorno. Ora stanno
scendendo dalla nave con le loro valigie
di cartone chiuse dallo spago…lì dentro il
loro passato, ma è da quello che ricominceranno. I loro piedi finalmente toccano
l’America, terra di speranza. I loro occhi
impauriti, perché non sanno cosa vedranno e cosa gli riserva il futuro. Sono già in
fila e aspettano la visita medica di rito…è
superata: il nuovo mondo li ha accolti!
Tra di loro c’è Alfredo Giovanni Iandolo,
un calzolaio di Salza conosciuto dai compaesani come Giovannino. Per lui è la
terza volta, il terzo sbarco a Ellis Island.
Addirittura in uno dei viaggi degli anni
scorsi la nave su cui viaggiava ha dovuto
affrontare una tempesta, tanto da far temere che fosse ormai dispersa! C’è voluto un mese per arrivare in porto. E’ difficile trovare un buon lavoro per un emigrato,
così Giovanni all’inizio ha dovuto accontentarsi di spalare la neve per le strade di
Boston. Poi finalmente un vero lavoro:
operaio in una fabbrica di cioccolato ma
poiché i soldi non bastavano per mandarli in Italia ai figli e alla moglie malata, ha
lasciato quell’impiego per un lavoro in
miniera. Nel 1927 assiste al processo di
due operai italiani,Sacco e Vanzetti, emigrati come lui negli Stati Uniti, accusati di
duplice omicidio e condannati nonostante
la mancanza totale di prove a loro carico.
Sono innocenti, come poi sarà dimostrato, e Giovanni, con altri Italiani, è andato
a rendere omaggio ai corpi dei due connazionali uccisi per il fatto di essere Italiani. Non è facile la vita da emigrato negli
USA, specialmente se sei Italiano. Tanti
lo hanno provato sulla loro pelle e non
sempre le aspettative sono state premiate. Lo sa bene Francesco Sarno, fratello
di Carmela “la ‘toralese”, sbarcato negli
States ancora minorenne, la cui voglia di
avventura e la necessità di un lavoro lo
hanno spinto oltreoceano. Ha trovato
lavoro in stazione, trasporta i carrelli dei
treni. Si è fatto tanti amici tra gli operai,
italiani e stranieri, così ha imparato a parlare altre tre lingue: oltre all’italiano, conosce bene francese, spagnolo e inglese. Il
lavoro è faticoso e malpagato. Lui non ci
sta, si iscrive ad un sindacato e sempre
più spesso parla ai compagni per fargli
capire quanto siano sfruttati, incitandoli a
ribellarsi, a far sentire la loro voce ai datori di lavoro per avere uno stipendio più
alto e condizioni di lavoro migliori. Vuole
molto bene a sua sorella Carmela, le scrive spesso lunghe lettere in cui parla della
sua vita in America e delle difficoltà che
gli emigrati devono affrontare lontano da
casa. Nell’ultima dice che ha intenzione di
tornare in Italia e chiede alla sorella di
trovargli una brava ragazza compaesana
da sposare e portare in America con sé
perché quella, ormai, è il suo futuro. Dopo
soli quindici giorni Carmela riceve un’altra
lettera: Francesco è morto a ventidue
anni, schiacciato da due carrelli sui binari.
Un incidente. Suo cugino, però, ha dei
dubbi e va in America per scoprire la verità. Qui tutti gli amici e colleghi di Francesco sanno perfettamente che non si è
trattato di un incidente. E’ stato ucciso
perché dava fastidio per i suoi discorsi
scomodi e di incitamento ai suoi compagni. Aveva fatto una polizza vita intestata
alla sorella Carmela temendo, infatti, di
pagare per il suo impegno.
Sono tante le storie che ognuno di loro
potrebbe raccontare e che hanno segnato
il loro futuro e quello delle loro famiglie…
storie fortunate e storie di sventura, destini diversi…Qualcuno è ancora lì, qualcuno è tornato e quando erano insieme su
quella nave, nonostante la paura per il
futuro, sapevano che il loro punto fermo
sarebbero rimasti Salza, l’Italia, la loro
casa.
Di Rossella Picardo e Luisa Ricciardi
“GIOVANI DI IERI E DI OGGI A CONFRONTO”
“Silvia, rimembri ancor quel tempo…..”
Inizio con questa frase molto famosa del Leopardi per cercare di
ricordare oggi i veri valori di una volta che si basavano sulla
Chiesa, sulla Famiglia e sulla Scuola e che hanno per tanto tempo educato i giovani.
Da questo verso traspare un’aura lontana di malinconia, di quel
tempo lontano che oggi non ci appartiene più. Quel tempo quando la gente con umili lavori cercava di dare gioia e amore ai propri figli per non far loro avvertire la povertà. Oggi questi valori
non ci sono più perché si pensa solo al successo economico e a
se stessi. Io non so molte cose del passato, cioè della vita che
hanno vissuto i nostri nonni, ma so con certezza che la loro era
una vita molto dura e contemporaneamente più pulita e sincera
della nostra.
Prima i giovani si riunivano tutti insieme nei paesi per cercare,
con quel poco che avevano, di trascorrere il tempo in allegria.
Oggi questo non avviene più forse anche perché ci sono state
tali e tante innovazioni tecnologiche che, sotto tanti aspetti, hanno soppiantato la Chiesa Cristiana, la Famiglia e la Scuola, le
quali non hanno più sui giovani l’importanza
socio-formativa di una volta. Tutti questi valori
si sono indeboliti e ciò si è verificato, a mio
avviso, a causa dei mass-media che hanno
fatto diventare la vita quasi come la proiezione di un enorme videogame. Noi giovani sogniamo di viaggiare a grandi velocità su autostrade informatiche così da diventare padroni
di un universo tecnologico dove solo le idee e
non le cose diventano importanti per il lavoro.
Sarebbe bello, ma quasi impossibile, auspicare un ritorno di quei tempi oramai andati. Allora non ci resta altro che augurarci, quantomeno, il ritrovamento di quella sana, incondizionata ma soprattutto disinteressata amicizia
che in tempi poi, non molto lontani, legava i
nostri padri
Di Marianna Barile
SOCIETA’
RITMI SALZESI
Aprile Maggio 2007
7
LA STORIA DI CASTEL SERPICO
La storia di Castrum Serpici
affonda le sue radici in un
passato ben lontano dalla
nostra realtà contemporanea,
un vero e proprio divario in
termini di cronologia assoluta.
Sappiamo che furono di stirpe
Irpina coloro che per primi
abitarono le terre dell’attuale
Sorbo Serpico. Gente che
viveva allo stato selvaggio,
guerrieri agresti, dediti alle
scorrerie nelle pianure dei
paesi vicini, centri prosperi e
più
evoluti.
Parlavano
l’<<osco>>, lingua che si scriveva da destra a sinistra con
le lettere a rovescio. Le tribù
che costituivano il clan erano
formate da diverse famiglie,
dislocate in centri minori chiamati << vici>> e << pagi>>.
Ed è un piccolissimo centro
rurale, un <<pagus>>, quello
che venne fondato, in epoca
preromana, dai primi abitanti
di S. Serpico. Dopo che gli
Irpini si furono coalizzati, divenendo alleati del popolo romano, questi ultimi fondarono
varie colonie nella valle del
Sabato e del Calore. Serpico
sarebbe, di conseguenza,
divenuta, per opera della vicina colonia romana di Avellino,
un centro di difesa e di comunicazione. Nel I secolo d. C.,
ai tempi dell’imperatore Augusto, Castrum Serpici rientrava
nell’area delle province governate direttamente dall’imperatore.
A quel tempo, il sito era divenuto una piccola piazzaforte
gestita da pochi uomini liberi e
con un certo numero di schiavi
impiegati nei lavori agricoli e
più pesanti. Gli abitanti del
luogo adoravano gli dei della
mitologia greca. Una venerazione particolare era rivolta al
dio Serapide, uno dei nomi
con cui i romani designavano
il dio Apollo, il cui culto era
stato introdotto ai tempi dell’imperatore Marco Aurelio. In
onore del dio i serpiceti costruirono un tempio eretto non
dopo il 180 d. C. ed anche in
seguito alla caduta dell’impero
romano, gli abitanti di Castrum
Serpici, rimasero adoratori
degli dei, nonostante l’editto
con cui si proclamava il <<
Cristianesimo religione ufficiale dell’impero>> e che vietava
il culto degli idoli. Durante la
dominazione di Teodorico, le
campagne di Serpico e delle
zone limitrofe, si popolarono di
barbari, che si unirono alle
popolazioni locali, in modo
pacifico, formando un solo
popolo. L’arrivo dei Longobardi, signori del ducato di Benevento, fu seguito dalla decisione di consolidare i punti strategici per evitare possibili invasioni.
Sorse così il Castello di Serpico.
Eretto dai conti di Conza, intorno al IX, fu costruito sulla
vetta del monte omonimo,
quasi certamente nel luogo in
cui gli antichi coloni romani,
3.2.1. LA SCUOLA E’ FINITAAA!
Ragazzi in motorino, giornate di sole,
magliette sempre più corte.. e bene si, la
fine della scuola è arrivata! Manca solo
una settimana e già da un pezzo ci è passata la voglia di studiare.
Compiti scampati, interrogazioni finite
male, assenze ingiustificate…quante ne
abbiamo combinate! Purtroppo o per fortuna un altro anno è terminato: oramai
quel che è fatto è fatto, ora sta ai nostri
eressero
il
<<castrum>>.
Aveva la forma rettangolare .
Sul lato nord sorgeva il torrione, dalla posizione strategica,
poiché vigilava su due strade
fondamentali per le comunicazioni e i traffici commerciali.
Intorno, le piccole dimore,
dettero vita al borgo, dove si
raccoglievano coloro che erano soggetti alla podestà del
signore del castello. I contadini, legati alla terra da intere
generazioni, soggiacevano in
uno stato di vero e proprio
servilismo. Accanto a loro,
viveva una minoranza di artigiani, che costituiva la classe
intermedia della gerarchia
sociale. L’unica ricchezza era
rappresenta dalla terra. L’economia consisteva in scambi in
natura, in prestazioni personali da parte dei contadini. Poche o pressoché inesistenti le
tracce di uno sviluppo della
cultura. Dopo il 1063 all’interno delle mura di Serpico, furono erette due chiese: quella di
S. Pietro e quella di S. Caterina. La sua storia continuò
anche nei secoli avvenire,
passando sotto la signoria di
nuove e diverse casate, fino al
1496, quando una grave pestilenza decimò gli abitanti di
Castel Serpico. Dei cittadini
superstiti, un gruppo si trasferì
nel paese di Sorbo, un altro in
quello di S. Stefano, dove
risiedevano famiglie arrivate
ben 450 anni prima.
Con l’arrivo della peste Serpico finì con l’essere completamente disabitato. Oltre alla
peste, anche l’abolizione delle
varie franchigie feudali, unite
ad altre cause determinarono
la fine di Serpico, ma anche
l’ingrandimento e lo sviluppo
del paesino di Sorbo. Oggi il
vecchio castello appare come
un agglomerato di rovine, in
parte ancora nascoste dalla
cari amati PROF dare la
sentenza…speriamo bene!!
Ma non per tutti manca così
poco al termine della scuola. I ragazzi che hanno gli
esami di maturità quest’anno, dovranno “sopportare “
un altro mese e mezzo di
studio….saranno già in
ansia?!
Questo per loro è l’ultimo sacrificio da
affrontare perché dopo dovranno intra-
vegetazione, ma che i recenti
scavi archeologici stanno riportando, non senza fatica,
alla luce.
Circondato da pini, abeti, conifere il vecchio castello pare
aver scritto sulle mura che lo
compongono e che ancora lo
sostengono, la sua storia millenaria. Alcuni raccontavano
di strane farfalle nere viste
volteggiare intorno le rovine,
accompagnate dal gracchiare
rumoroso dei corvi. Secondo
quanto detto da pastori di cui
non si ha memoria, vissuti in
qualche epoca passata, di
notte il bosco si popola dei
tanti spiriti dei morti, con un
giglio montano che fiorisce e
si scorge tra la fitta vegetazione.
Imperitura è rimasta la leggenda popolare sul vecchio castello.
Racconta di un tesoro, sepolto
nelle viscere della terra, sull’antica cima del colle. Tutti gli
anni, in occasione della festa
di S. Pietro e Paolo, si apre
una crepa che mostra il luogo
del tesoro. Chiunque voglia
prenderlo, dovrà consegnare
ai demoni, custodi dell’immensa ricchezza, una bambina di
appena tre giorni. Solo per
un’anima pura, infatti, Satana
cederà il tesoro e qualcuno
ancora ci crede.
Potenza Galasso
prendere importanti decisioni riguardanti
la loro vita. C’è chi andrà all’ Università,
chi intraprenderà la strada del lavoro…e
perché no, chi sceglierà di riposarsi per
un po’ a casa (almeno per i primi tempi!)
L’estate bussa alle porte e non resta che
augurarvi buona fortuna e buone vacanze!
Di Sara Cimirro
RITMI SALZESI
SOCIETA’
Gennaio Febbraio 2007
8
5-6 maggio 2mila7: primo campo
5-6 MAGGIO: INSIEME E’ PIU’ BELLO.
“Insieme è più
bello” è stato lo
slogan di questo
nostro primo campo
parrocchiale
che ha visto partecipi i tre gruppi
presenti
nella
nostra parrocchia:
giovani, giovanissimi e ACR.
Dopo cinque anni
finalmente abbiamo avuto il coraggio di rischiare e di proporre il nostro primo campo promettendo
a noi stesse che avremmo vissuto a tutti i costi questa esperienza anche se la partecipazione fosse stata poco numerosa; ma,
contro ogni nostra aspettativa, a vivere questa avventura siamo
stati in 47! La nostra meta è stata Serino, siamo stati ospitati, in
autogestione, dal Convento di San Francesco: non potevamo
che scegliere una meta vicina, soprattutto considerando che,
con nostra immensa gioia ed orgoglio, i bambini presenti al week-end erano ben 23.
Abbiamo trascorso 2 giorni meravigliosi anzi, come dice il presidente, "24 ore", dove ci siamo arrabbiati, ci siamo divertiti, ci
siamo stancati ma dove soprattutto ci siamo conosciuti... non ci
riferiamo agli altri, ma a noi stessi...
Vivere 24 ore insieme a bambini, giovanissimi e giovani con
esigenze diverse e a volte quasi opposte ci ha aiutato a mettere
in discussione tante cose: il nostro ruolo, il nostro operato, il
nostro rapporto con le giovanissime ma allo stesso tempo ha
rafforzato le amicizie, i legami. É stato tutto molto difficile perchè
non ci era permesso sbagliare nonostante fosse la nostra prima
esperienza ma, come in tutte le “famiglie”, viviamo spontaneamente emozioni e reazioni... l'importante e' essere "noi"... tutto il
resto vien da sè... Se mettessimo su una bilancia tutte le sensazioni vissute in questa esperienza, il piatto delle emozioni e dei
ricordi belli sarebbe strapieno… Ci siamo mossi all'unisono e in
pieno accordo e armonia, fondamentale per la convivenza e
abbiamo dimostrato a noi stessi che non abbiamo sbagliato a
scommettere su di noi!!!
Questo campo parrocchiale è stato una prima forte esperienza
davvero per tutti, per noi, per i giovani, per i bambini e anche per
chi non era presente, come i genitori dei più piccoli che hanno
avuto il “coraggio” di lasciar vivere ai propri figli quest’avventura,
durante la quale, probabilmente per la prima volta, non hanno
seguito i passi dei propri bambini ma hanno lasciato che lo facessimo noi. Ecco perché uno dei più importanti “grazie” va ai
cari genitori degli ACRrini: permettendo ai vostri piccoli di vivere
quest’avventura con noi, oltre a regalare loro un’importante esperienza formativa, avete donato a noi le più importanti ricompense: il sorriso dei vostri bimbi e la vostra fiducia! Grazie.
di Maria e Titti, educatrici ACR
UN PENSIERO AD OGNI PICCOLO PROTAGONISTA: I BAMBINI
Sono loro la nostra forza, intorno a loro
muoviamo molti dei nostri passi... sono
loro che stanno facendo crescere noi!!!
Non potremo dimenticare la serenità e la
gioia che in questi 2 giorni abbiamo visto
sui loro volti, e le simpatiche espressioni di
stanchezza nei momenti finali....
I bambini della stanza “verde”: il più piccolo Pasquale: e i suoi balletti, i suoi sorrisi
paciocconi; Angelo, il più dolce e sempre
sorridente; Giuseppe Pio: all'1:00 di notte
era ancora arzillo seduto sul letto e alle
7:00 era già di nuovo seduto sul letto con
un sorriso travolgente pronto a ripartire;
Michele, l'unico maschietto di terza, sempre presente e sempre tenerissimo; Ro-
berto: è stato bravissimo e ha
mostrato la sua grande capacità
di mettersi in gioco; le bambine
della stanza “rosa pesca”: Alessandra, sempre dolcissima e
affettuosa, ci ha regalato la frase
più bella, gettandosi sul letto con
le braccia aperte, come chi non
ci sta nella pelle dalla felicità:
”Ho trascorso la giornata più
strabellissima della mia vita";
Esther, ha esternato come ogni
volta la sua grande gioia di essere protagonista e ACieRrina;
Paola, la sua personalità solare
e simpatica l’ha resa una perfetta compagna di avventura; Francesca B, ha saputo canalizzare la sua
vulcanica energia per condividerla in armonia con il gruppo; le bambine della stanza
“gialla”: Lucia: questo weekend è stato la
conferma di quanto sia diventata una bambina dolcissima ed in gamba; Clara, dolcissima e già un po’ signorina; Martina la
più matura, ha mostrato tutta la voglia di
vivere fino in fondo ogni attimo di questa
esperienza; Susy, l'ultima arrivata e sempre sorridente ed entusiasta di ogni proposta; le bambine della stanza "rosa": Marcella, la responsabile della stanza, nonostante la sua tenerissima età ha saputo
prendersi cura delle sue più piccole compagne d’avventura; la più piccola Fiorella:
ha dato il meglio di sè, è stata così allegra
e loquace come non l'avevamo mai vista
negli incontri di ACR ; Rosa, la più lenta a
mettersi il pigiama, a vestirsi e cosa più
“grave” l’ultima ad arrivare a tavola per la
preghiera, ma, nonostante tutto, sempre
leader e pacioccona; Filomena, con la sua
vivace curiosità e i suoi sorrisi coinvolgenti;
Francesca D.C. a parte qualche capriccetto notturno è stata parte integrante del
gruppo; e per finire... il mitico quintetto
della "stanza azzurra"... che c'hanno fatto
passà!!! Vogliamo parlare della lotta con i
cuscini?!? Ma come c’è venuto re le mette
assieme!! ma in fondo in fondo sono adorabili anche loro: Felice, il più tenace;
Gianmarco M, il duro dal cuore tenero
(che dolce quando dormiva!!!!); Raffaele, il
più solare e partecipe; Jacopo, il più bravo
quando si lascia coinvolgere da noi e si
lascia andare al divertimento; Tommaso,
l’irrequieto: durante la notte abbiamo dovuto rifargli il letto ben 4 volte!!!!!!!.
Che dire… uno squadrone… ognuno di
loro ha dato un contributo fondamentale
per tenere unito il gruppo e per rendere
questo campo davvero speciale: “Bello,
vero?!”
RITMI SALZESI
SOCIETA’
Gennaio Febbraio 2007
9
parrocchiale di Azione Cattolica.
LE GIOVANISSIME
Sono state tutte quattordici vivamente coinvolte e unite, come
non mai, e questo è uno dei
grandi risultati di questo
weekend. Giulia, ha "accettato"
di vivere con noi quest'avventura, grazie alla quale si è riavvicinata e, con nostra immensa
gioia, ha deciso di restare in
"famiglia"; Alessia e Valentina,
ragazze piene di iniziativa e
voglia di fare, sono la nostra
spalla più forte, la loro energia
ha travolto tutti nei momenti di
animazione e “recitazione”;
Raissa e Marisa nonostante
l’influenza hanno voluto esserci
e hanno contribuito all’animazione; Anna Cristina e Viola: le
simpatiche compagne di avventura che non devono mai man-
care, ci hanno regalato tanta
allegria anche durante i momenti di preparazione; Angela, sempre presente e impegnata; Silvia, questa esperienza l’ha aiutata a capire il suo desiderio di
essere parte integrante del
gruppo; Filomena G, ha saputo
vivere da protagonista questa
esperienza, speriamo che senta
sempre più forte il desiderio di
“esserci”; Chiara G, questo
weekend l’ha aiutata a ricucire
delle vecchie amicizie; Chiara
M, Carmen e Michela, in questi
giorni hanno mostrato la loro
voglia di "avvicinarsi" e di
"esserci".
Quattordici diverse energie che
hanno reso frizzante e spumeggiante questi due giorni.
L’AVVENTURA DEI GIOVANI
Sono loro la forza motrice
dell’associazione e lo sono
stati anche in questo nostro primo campo parrocchiale. Vi raccontiamo in
breve e simpaticamente la
“nostra” avventura: PREPARAZIONE: alla disperata ricerca di una struttura
che ci ospitasse, lunghe liste di cose da fare, nottate
per programmare i vari momenti, scelta del menù appropriato, assalto ai magazzini per la mega spesa, pulizie e
rimessa a nuovo della struttura (con la collaborazione
delle giovanissime), nottate di lavoro per realizzare i
materiali da utilizzare nelle varie attività. VENERDI: raccolta bagagli. SABATO: ore 9.00: primo carico: materiale, bagagli e provviste; ore 10.00: preparazione letti (con
le giovanissime); ore 14.30: si parte… secondo mega
carico di bagagli! Ore 15.00 – 00.00: coordinazione e
supervisione di tutti e tutto… DOMENICA: 00.01 – 07.00: vigilanza notturna costante: a spasso per i corridoi
e ramanzine a chi non voleva dormire… ma tra una
controllata e l’altra…. caffè, pane e nutella e spaghetti
aglio, olio e peperoncino!!!! Ore 07.01- 16.00: coordinazione e supervisione di tutti e tutto, ore 16.01- 17.00:
pulizie pulizie pulizie… ore 17.01: performance in chiesa: chi è sveglio??? Ore 19.00: carico di spazzatura e
disperata ricerca di un paese che non facesse la differenziata!!! Ore 20.00: finalmente troviamo un secchio
che ospitasse le nostre 5 care compagne di viaggio!! ore
20.30 tutti a casa!!!!!!!!!!!!!
Azione Cattolica
IL NOSTRO E VOSTRO CONTRIBUTO ALLA MISSIONE IN EL SALVADOR
Il 12 febbraio il ricavato della tombolata di Beneficenza dello
scorso 26 dicembre, è stato inviato alle Suore Carmelitane, in
sostegno della Missione in El Salvador che, come tanti Salzesi,
anche l’Azione Cattolica si impegna a sostenere. La quota di 300
euro è stata inviata tramite bollettino postale a Monfalcone. Presto ci è pervenuta una gentile lettera di ringraziamento da parte
della madre superiora, lettera che Don Antonio ha letto dall’altare
e che, insieme alla fotocopia del bollettino, è stata affissa alla
bacheca della Chiesa. Ci tenevamo a portare a conoscenza di
ciò tutti coloro che hanno contribuito alla tombolata e che con la
loro generosità hanno permesso questa offerta, e cogliamo nuovamente l’occasione per ringraziare quanti partecipano alle nostre iniziative benefiche!
Il nostro interesse nei confronti della Missione è sempre vivo…
ogni 2 o 3 mesi riceviamo il bollettino del Santuario del Carmine
di Monfalcone, grazie al quale siamo sempre aggiornati sull’operato delle nostre Suore in El Salvador. Sullo speciale “10 anni di
bollettino” è stata pubblicata per intero la lettera che scrivemmo
a Suor Augusta e Suor Carmela e che consegnammo personalmente a Suor Augusta, in occasione della sua visita a Salza. Il
bollettino di marzo, invece, ci racconta del sistema scolastico
salvadoregno ed in particolare del Centro Scolastico Cattolico
“Flos Carmeli”, istituito nel 2000 e gestito con coraggio e dedizione dalle Suore e da alcune laiche. E’ una Scuola Cattolica ma
aperta a tutti, sta crescendo di anno in anno, oggi si compone di
13 classi, dalle materne alle medie e ospita 415 alunni. Ai bambini più poveri la scuola offre divise, scarpe per l’attività sportiva,
materiale didattico. Quest’anno (l’anno scolastico in El Salvador
ha inizio a Gennaio e termina ad Ottobre) sono state consegnate
45 divise, 45 zainetti e 60 paia di scarpe, e sono stati spesi 2000
dollari per libri, quaderni, colori e per far fronte alle spese generali. In questa opera vengono utilizzate le offerte degli “Amici
Della Missione”.
Purtroppo, per motivi di spazio, non possiamo riferirvi tutte le
informazioni sulla Scuola ”Flos Carmeli”, ma, chiunque fosse
interessato, può chiederci di leggere il bollettino, vi assicuriamo
che è uno strumento che ci fa sentire sempre vicini alle nostre
Suore, e soprattutto ci sensibilizza su realtà difficili che troppo
spesso dimentichiamo, nella nostra corsa al benessere. Vi riportiamo alcune parole di Suor Maria Ausilia Giovino, che è venuta
a mancare lo scorso 11 maggio e che ricordiamo con affetto:
“Optare per una scuola in un ambiente tra i più poveri, è stato un
gesto di grande coraggio e fiducia in Dio e negli uomini, l’unico
modo di affrancarsi dalla povertà. Il mondo nuovo si poggerà su
questi ragazzi, perciò cerchiamo di renderli consapevoli che
stanno costruendo il loro domani e quindi i sacrifici vanno fatti ed
accettati. Educhiamo loro di essere soggetti attivi del proprio
futuro e della propria vita con grande senso di responsabilità. I
più grandi aiutano i più piccoli, non c’è bullismo nella nostra
Scuola: rispettano l’ambiente, non c’è graffio né uno scritto sui
muri, la tengono pulita, è la loro Scuola, l’unica casa bella dove
possono vivere alcune ore. Le autorità in visita dicono: E’ un
angolo di Italia!” .
MUSICA
RITMI SALZESI
Aprile Maggio 2007
10
LA MUSICA E’…
DALL’INFERNO AL PARADISO
Passa il tempo, cambiano le generazioni ma la
musica...è sempre la stessa...
Tutto compreso nel pacchetto “Campioni d’Italia”
…La parola musica deriva dal greco
”mousiké” arte delle muse “ da musa.
Infatti la musica è stata musa ispiratrice
di tutti i tempi conquistando tutte le generazioni. Ma è stata la musa soprattutto di quei grandi come Beethoven,
Schubert, Bach, Paganini, Vivaldi, che
con la loro genialità hanno regalato ad
ognuno di noi quei famosi spartiti dai
quali riemerge l’inequivocabile bellezza
e unicità. Nonostante esista una definizione che spieghi il significato della parola non ve ne è alcuna che spieghi il
perché della musica… In fondo la musica è come la vita… nasce con noi, fa
parte di noi e ci accompagna sempre nei momenti più belli e più
tristi della nostra esistenza. Nel corso degli anni si è assistito a
cambiamenti riguardanti lo stile, il modo di ascoltarla e la visione
della musica stessa. Basti pensare agli stili e ai temi trattati dai
cantautori. Infatti nel passato i Dik Dik, i Camaleonti, I Cugini di
Campagna e molti altri erano i miti di molte ragazzine e giovani di
quei tempi. Grazie a questi, molti di loro potevano manifestare i
propri bisogni, essere allegri anche in compagnia e divertirsi con
canzoni che noi potremmo definire “reliquie” a volte inappropriate
ai nostri modi di essere e di pensare; ma allo stesso tempo molte
di queste reliquie sono preziose anche per i nostri momenti, da
quelli brutti a quelli più belli. C’è da constatare che anche i temi
sono del tutto cambiati. È subentrata infatti, un’altra terminologia e
generi del tutto nuovi come il Rap, l’House, il Pop che mandano
messaggi diversi e contrari a quelli di un tempo. Molto probabilmente i ragazzi che hanno vissuto in tempi diversi da questi possono credere che ciò sia una conseguenza della perdita dei valori
fondamenti. In realtà tutto ciò in parte è vero. Ma il motivo principale di questa “ non sensibilità” di noi giovani è che abbiamo bisogno
di sfogare la rabbia che purtroppo invade gran parte del nostro IO.
Infatti se pur possiamo sembrare sfacciati e maleducati, in realtà
siamo molto più fragili dei giovani di un tempo; i tragici avvenimenti a cui ogni giorno assistiamo fanno si che la nostra visione
del mondo sia quasi del tutto negativa. Infatti, se prima i giovani
potevano divertirsi stando tutti insieme anche nel paese, oggi abbiamo bisogno di una discoteca o di quella carica di energia che
prendiamo, molte volte, da frasi o “ coretti “ gridati con l’adrenalina
alle stelle che i nostri genitori definirebbero volgari e inammissibili.
Per avere un pratico esempio basta ascoltare i cantanti Rap come
Fabri Fibra, Nesli, Mondo Marcio, che nei loro testi esprimono ciò
che realmente la vita ci riserva “esaltandone” anche i lati negativi.
Come lo stile, i temi, è cambiato anche il modo di ascoltare la musica; infatti se prima i giovani erano costretti ad ascoltarla solo in
macchina, per quelli più fortunati che possedevano una radio, a
casa, oggi l’IPOD, subito dopo l’MP3, sta diventando una moda
sempre più diffusa tra i giovani. Grazie ad esso possiamo portare,
ascoltare la musica dove, quando e come più ci piace. Possiamo
ascoltare la musica anche sui nostri “amici PC”, basta un click e
via… la musica comincia. Ciò non toglie che anche per noi, giovani del XXI secolo la musica è arte; sappiamo che musica non sono
solo le “canzonette” che dopo un breve arco di tempo svaniscono…ma la musica è magia…quella magia che rende perfetti e
indimenticabili i momenti più importanti; è quel tocco in più senza
del quale a volte un attimo non può essere vissuto allo stesso modo. La musica è una fedele amica che non ci abbandona mai. Ci
prende e ci avvolge come l’aria che respiriamo e senza di essa la
nostra vita non può essere così chiamata, perché è di essa che
abbiamo bisogno… E’ forse questo il vero perché della musica…!
di Silvia Galasso & Marisa Esposito
Anche per noi interisti, vale il detto:” la speranza è l’ultima a
morire”. La speranza della vittoria che si è concretizzata il 22
aprile quando abbiamo fatto “15!”. Qualcuno ha scritto, dopo
la partita-scudetto di Siena, che “dopo il nero della notte c’è
l’azzurro del cielo”. Di nero ne abbiamo visto pure troppo e
finalmente è arrivato l’azzurro, anzi il blu, e speriamo che rimanga a lungo! Di ricordi bui ce ne sono tanti, di umori neri al
risveglio il lunedì mattina neanche a parlarne! E anche nell’anno del trionfo non potevano mancare il fascino e la paura dell’imprevedibilità. Una data: 18 aprile. Una partita: Inter-Roma.
Al di là della scaramanzia ci aspettavamo lo Scudetto. Però
sarebbe stato troppo scontato, non era la giornata adatta…
Coerentemente con la sua natura imprevedibile, l’Inter è Campione d’Italia quattro giorni dopo quando tutti meno se l’aspettavano. Così come nessuno si aspettava che l’Inter oltre ad
aver battuto tutti (solo l’Udinese ha avuto l’onore di non essere
sconfitta), avrebbe battuto se stessa migliorando l’Inter dei
record dello Scudetto’89 con nuovi record e una classifica da
incorniciare.
E davanti alla festa sul campo con quel numero 15 stampato
sulle maglie celebrative, è d’obbligo indossare la propria maglia nerazzurra, anche quella che ricorda tempi poco felici, che
per anni è rimasta chiusa in un cassetto. E’ bello vedere che il
tempo non l’ha rovinata e che addosso sta ancora bene come
se fosse una seconda pelle! Nessuno merita di festeggiare più
di noi e ora che ci siamo in Paradiso, ci restiamo noncuranti
dei commenti di chi, se non lo avessimo vinto il Campionato,
ce l’avrebbe rinfacciato a vita. E faranno sempre rumore quei
33 punti sui campioni d’Europa che da quest’anno schifano lo
scudetto. Ma non sono gli stessi che hanno passato gli ultimi
(???) anni a imbrogliare per vincere proprio quello? Ipocrisia.
Meno male che siamo andati noi dall’Inferno al Paradiso, e ci
restiamo perché a –33 continua a fare freddo.
Di Luisa Ricciardi
UN PALLONE CHE FA RIFLETTERE
Il Salza Irpina è retrocesso. Queste parole cosi semplici,
messe in fila in questo modo, sono una pugnalate per certi e
un’effimera soddisfazione per altri. Si perché nel calcio, anche quello piccolo piccolo come il nostro, c’è chi una squadra la ama e chi la odia. Ma oltre a questo ci sono altre riflessioni che vanno oltre il tifo a favore o contrario… riflessioni che portano un grande punto interrogativo. Il Salza è
arrivato ultimo dietro altri 15 paesi che con le loro compagini
hanno saputo fare meglio della nostra squadra, una squadra
che ha fatto un campionato, non il primo, da sola puntando
sulle forze di poche persone. Non credo che il paese abbia
mai dato l’apporto dovuto e giusto ad una realtà del genere,
che porta il nome del nostro paese in tutta l’Irpinia. Le parole
ora servono a poco… le lamentele possono essere un boomerang che non serve a nulla, ma questa retrocessione
può, anzi deve servire a qualcosa, a capire che questa realtà è ormai da otto anni un punto di ritrovo, una giostra che
fonde allegria, competitività e voglia di confrontarsi, è un
organizzazione rispettata e rispettevole che va difesa, è una
società in cui persone hanno il coraggio di rimetterci la faccia o un ginocchio… è lo sport salzese; poi la retrocessione
non è la fine di tutto ma l’importante è capire quanto è importante questa squadra per il paese. Anche se non sarete
d’accordo domenica 20 maggio 2007 non è retrocesso solo
Pascolo, Martinez, Iandolo, Ricciardi e tutti gli altri ma, a
mio avviso, senza saperlo siamo retrocessi un po’ tutti.
Di Pasqualino Magliaro
RITMI SALZESI
SPORT
Aprile Maggio 2007
11
A.C. SALZA IRPINA: ANNATA DIFFICILE PER IL TEAM SALZESE. ORA SI GUARDA AVANTI.
Il campionato di II categoria è ormai giunto al termine e purtroppo l’ A. C. Salza
Irpina non è riuscita ad ottenere quella
salvezza che fino a poche domeniche
addietro sembrava vicinissima. Nonostante il grande impegno profuso, durante
tutta la stagione calcistica, dai ragazzi di
mister Pascolo, si può dire che la sfortuna, da un lato e le varie vicissitudini e
circostanze, dall’altro, abbiano giocato un
ruolo non secondario nel decretare il non
raggiungimento dell’obiettivo tanto sperato. I continui infortuni, l’indisponibilità,
dovuta a motivi personali, di alcuni elementi della rosa e il gioco scorretto ed
antisportivo di talune squadre hanno,
senza alcun ombra di dubbio, influenzato
e falsato gli esiti di alcune partite decisive
per la compagine salzese. Durante l’arco
del campionato, infatti, molti calciatori
dell’A. C. Salza Irpina, tra i più rappresentativi e risolutivi in campo, hanno subito seri infortuni che non si sono rivelati
come singoli episodi isolati, ma si sono
verificati e ripetuti con un’impressionante
regolarità, costringendo il mister a
modificare continuamente gli assetti tattici, dovendo spesso schierare una squadra
più che improvvisata. Da sottolineare è poi il ruolo
giocato
dalle
squadre,
dirette
concorrenti per la
salvezza, che con
le loro ultime, insperate ed alquanto encomiabili prestazioni, hanno saputo dare il
meglio di sé, proprio e guarda caso, nelle
ultime domeniche di campionato. Bisogna
credere solo per meriti sportivi e tanto
vigoroso agonismo? Un po’ difficile vista
la caratura tecnica delle squadre in questione!!
Non che il team salzese fosse nettamente
superiore alle altre concorrenti, date le
situazioni in cui si è trovata la squadra,
per i motivi sopra citati, ma si può, senza
alcuna remora o dubbio, affermare che i
punti realizzati sono stati frutto di un gioco
pulito, onesto, e nonostante i risultati negativi, sicuramente irreprensibile!
La prestazione della squadra è stata sempre motivata da saldi principi e da un profondo attaccamento alla maglia. Proprio
per questo, i ragazzi non avrebbero diritto
alle critiche gratuite e deliberate che gli
sono, letteralmente piovute addosso,
quanto piuttosto ad un plauso per l’impegno sostenuto e la costanza dimostrata
nel corso dell’intero campionato. “Per
quanto concerne il futuro anno calcistico,
il team salzese ripartirà sicuramente dalla
II categoria”, queste le parole riferite dal
dirigente M. Martinez, che con il suo impegno, la sua passione e i molti sacrifici,
si è rivelato, insieme al mister M. Pascolo,
la vera anima della squadra e un sostenitore morale, insostituibile per i ragazzi.
Di Dante Iandolo
A.C. SALZA IRPINA: UNA SCONFITTA COCENTE
“Un mea culpa collettivo e qualche giusta considerazione”
Forse è inutile a questo punto fare
un excursus della stagione calcistica
2006/2007 appena terminata. La
sconfitta a Lacedonia contro un
Monteverde ambiguo ha messo la
parola fine alle nostre speranze di
giocare almeno il tanto sospirato
spareggio con il Teora. L’inesperienza e la superficialità ci hanno fatto
pagare dazio in tante occasioni,
qualche errore di troppo e la sfortuna, tanta sfortuna, hanno fatto il resto in altre partite. Poco sopra ho
parlato di mea culpa, penso sia doveroso farlo in queste situazioni. Tutti potreste pensare ad un’annata disastrosa, fallimentare, cupa, o almeno i risultati questo
dicono, perché nel calcio si sa: quel che conta non sono le belle
speranze o i pronostici. Eppure nonostante tutto, nonostante le
tante critiche ricevute, i tanti sfottò dei nostri “tifosi”, che la domenica pomeriggio attendevano con ansia il nostro ritorno dalle
lunghe trasferte per chiedere: “cati fatto, ata perso? Si! Embè
tanto si sapeva”, noi ci siamo sempre presentati come agli allenamenti così alle partite.
Domenica scorsa la collera era tanta, la rabbia pure. Ognuno di
noi si è fatto il calcolo della marea di errori commessi nelle tante
gare decisive…la partita ad Atripalda, la partita con il Castelvetere, per non parlare di quella con l’Andretta. Uscivamo dagli spogliatoi convinti e decisi di dover giocare in un certo modo, rientravamo un po’ frastornati e confusi per quanto poi era accaduto sul
campo. Siamo partiti in tanti a settembre, eravamo in meno a
fine maggio. Ma attenzione, non perché qualcuno si era ormai
stancato del gruppo o delle scelte del mister o della politica societaria, ma gli infortuni sono stati forse l’avversario più ostico.
Ricordo ancora la smorfia di dolore e la paura sul volto di Pasqualino (Magliaaro come lo chiamano sempre gli arbitri) quando, qualche mese fa, ha sentito il ginocchio fare crack. Nella
stessa partita vedevo il ginocchio di Antonio D’Agnese (il professore che guazzabuglia) fare un movimento innaturale e un po’ di
tempo dopo Mario Sessa che dà forfait per due mesi a causa
dell’operazione al setto nasale. Il
nostro “zirchetto” (Antonio Cella) ci
ha aiutati come poteva tra fastidiosi
problemi al dito del piede e prove
del vestito nuziale. Però anche se
ora l’amaro in bocca è tanto, non
posso non pensare al divertimento
durante gli allenamenti, quando
qualcuno si improvvisava giocatore
del Manchester United ed era restio
a rilasciare interviste per gli evidenti
problemi di lingua, l’accento marcato dei ragazzini di Avellino
(Francesco, Felice e Gianluca) che
con ogni scusa cercavano di giustificare i continui ritardi :” eeee
mister c’ alevamo fa, alevamo fatto tardi”. Ricordo con piacere
l’occhiale a specchio di Dino, Fabio e Vittorio in stile David Beckham anche quando sole non ce n’era…l’impegno e le makumba di Giuseppe, la simpatia di Dante con i suoi scatti da zero a
cento in quattro anni e con l’ asciugacapelli “Bialetti” anno 1912.
Mi mancheranno le simpatiche lamentele di Carmine Sarno che
ogni domenica è uscito dal campo sempre con la solita frase:”
basta, oggi è l’ultima”, ma che alla fine rinuncia ad una Comunione per venirsi a giocare la salvezza. Chissà se sentirò di nuovo le battute con spiccata “S” chiusanese in stile “ ti spezzo o
spino” di Luca, Federico e Mario o i monologhi alla Dario Fo del
nostro “professore” D’Agnese, con il mister che inevitabilmente
scoppiava a ridere dicendogli:”Antò sei bello!”. E di certo spero di
rivedere all’opera tra distinte e divise il simpatico Martinez con la
sua celebre:” vagliù o sapiti che quando parlo non dico stronzate
ah!”. Poc’anzi ho parlato di divertimento, il calcio dovrebbe essere tale, specialmente in seconda categoria. E poi qualche bella
soddisfazione sul campo ce la siamo pure presa. Ricordate Salza vs Lioni, Torella dei Lombardi vs Salza?
Beh dopo questa sorta di sfogo e “autocazziatone” spero che il
prossimo anno sia ancora seconda categoria, un’altra chance ce
la meritiamo e ve la meritate anche voi, “pubblico delle Grandi
Occasioni”
Di Pasqualino Ricciardi
LO STRILLONE
L’ULTIMA OCCASIONE PER DIRE LA TUA
X tutti i ragazzi del ‘93: vi vogliamo troppo bene, siete troppo simpatici…, ma abche carini. By le vostre BEST FRIEND
23.05.2007: sentite condoglianze ai fratelli De Biasi, al sig. Van Goof, al
Marinello e a tutta la famiglia Moggi. I milanisti, affranti, partecipano al
dolore.
X Gennaro: anche se oggi avevi il numero 10 resti sempre il più bello re
vascio ‘a palestra
X i ragazzi delle case popolari un’altra sconfitta vi attende ora siamo 300 by ragazzi con cui giocate
X Marco Van Goof: gentilissimo gufo...questa volta le corna le devi appoggiare sul tuo cranio
X i dirigenti ed allenatore dell’ A.C. Salza Irpina: complimenti avete avuto la forza di retrocedere nell’anno più scadente di tutta la II° categoria.
By i tirapiedi
X i ragazzi del Forum: siete simpaticissimi e bravissimi; continuate così...ma acciritivi!
X Lino Ricciardi: i campioni d’Europa siamo sempre noi. “imparate a
giocare” Alberto Musto
Cristina ma quanto sei bella, peccato che sei del mio stesso paese.
Amore mio dolcis dolcis ci sei solo tu per me* dolcissimi auguri per il 18
maggio*
La vita spesso appare per tutti dura e alquanto impegnativa… ed è proprio ora che a te, Anna, Dio ha mandato una delle prove più difficili da
superare! Ma tu, donna forte e piena di vitalità, PUOI e DEVI riuscire a
vincere questa battaglia… combattiamo insieme, perché noi ci siamo
con i nostri dolci sorrisi, le nostre parole, ma soprattutto con l’amore che
proviamo per te! Ti abbracciamo forte, un grosso in bocca al lupo… i
tuoi piccoli ANGIOLETTI
Per Anna Cella: la tua forza e la tua determinazione sono un esempio
per tutti noi. Non mollare Anna! Oltre le nuvole il sole splende anche per
te! Adelia e Enzo
X paolo Cella: il tuo fascino è irresistibile, sei l’acqua che riempie il mio
mare...un bacio By M.A. (chi vive di te)
La banana nana nana me la mangio… la banana nana nana me la mangio col dessert!
Un augurio e tanta felicità a Koseta e Zico x il loro matrimonio auguri
auguri auguri da curilla. E mi raccomando acciritivi ambressa e facitila
femmina
X Alessandro Mosca: sei troppo bono..ma non
te lo credere...quando vieni portati pure a tuo
fratello...by the best
BENVENUTA LUDOVICA!
Cercasi carne e salsicce da arrostire sul nuovo
e unico gioiello della ferramenta...il tirapiedi
termopepp
Tanti auguri dalla famiglia
Manzo e Colucci e un bacione
dal cuginetto Simone
X Daniele Sarno: con questi capelli sei
proprio bono…(scherzo) tvukdb
X Carmine Picardo: 6 troppo bono...by
anonimo tvtb
Wè Federì...volevo dirti solo ke sei un
grandissimo str… (scherzo) Finiscila con il
fatto di… e pensa solo a Fede...By capisci
tu
X Vittorio: sì na sola. By il prof. Nazzaro
Volesse proprio verene tra no paro r’anni tutti quiri ca mo vanno camminanno a 7/8 pè mezzo a la via si lo fanno ancora!! BUM-BUM-BUM
X la dottoressa Carmen M.: tanti auguri per la tua laurea e anche per il
tuo compleanno. La tua sorellina Cristina
X il sindaco: sarebbe opportuno attrezzare un’area ecologica per i rifiuti
tossici. Siamo in difficoltà, i tifosi juventini dismessi non sappiamo dove
gettarli. Www. Milanchampions.it
X il più bel barista di Salza: ti voglio verè o 3 giugno
X gli invidiosi...l’amicizia è per sempre e per chi la sa mantenere...si può
essere lontani o vicini… capisci a me!!! N’viriusi
Sabino Sarno sei il campione della maniglia!!! By Gigino Pascolo...mai
pensato, tutt’al più della bottiglia! By Luigi Pascolo
I bambini sono angeli...riempiono i giorni di sorrisi e gioia… alcuni sono
speciali x me uno in particolare… è volato nel cielo e sorride da lassù!!!
E per sempre resterà nel mio cuore e per sempre voglio ricordarlo...un
angelo…
X Badoglio: ogni giorno che passa diventi sempre più carino e bello
continua così by chi ti adora
X i ragazzi di AC: complimenti per il vostro operato SIETE GRANDI!!!
X Ricciardi: ma adesso solo xkè mi hai fatto uno dei tuoi “dribbling ubriacanti” ti credi un giocatore...ho tante risorse io, ti sfido quando vuoi by un
vero difensore
X compa Giampy o pitt.: t’è piaciuto a ti mangià la patanella abbascio S.
Francisco?? Mo so c…i tui!! by compa Giò
X Valentina. Valentì, sono circa due settimane ke ti invio messaggi d’amore. Allora mi vuoi sposare si o no? By Badoglio (sponsor zia Libera)
X papà: tanti auguri anche se sono così piccola già TVB by Lucrezia
X Alberto: com’eri sexy quanno arrustivi quiri sasicchi!! Parivi pure tu no
sasicchio
X Nicola: tanti auguri di buon compleanno. 6 arrivato alla trentina eh?
TVB by le tue sorelline.
X Vassallo: le consumazioni scoppate a lei sono una dolce sinfonia per il
mio “cannarone” by il grande ocatore
X Nicola e Tonino: tanti auguri di buon compleanno ai miei due “grandi”
amici un bacio Ale!
X Romeo: allora…sei andato a correre? O sei troppo impegnato a fare il
gioco dell’infermiere? Baci Baci
X i bambini dell’ ACR: siete la nostra più grande soddisfazione grazie x i
sorrisi che ci regalate…le vostre educatrici ACR
X Berto ha ha ha che bbotta
EDITORE: Associazione Centro Studi Cinematografici “ Jean Luciani”
DIRETTORE: Don Gerardo Capaldo
ASSOCIATO: supplemento al settimanale cattolico il Ponte
CAPO-REDATTORE: Alessandra De Biasi
VICEREDATTORE: Magliaro Pasqualino
RESP. GRAFICA: Iandolo Alberto, Magliaro Pasqualino
VIGNETTE e DISEGNI a cura di Antonio Paparella
ALCUNI MESSAGGI NON SONO STATI
PUBBLICATI PERCHE’ RITENUTI OFFENSIVI O DI CATTIVO GUSTO !!!
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N.17 maggio 2007