Anno 2 Numero 17 Aprile Maggio 2007 Supplemento al settimanale cattolico “IL PONTE” Per info consulta www.forumSalza.135.it Prezzo: Offerta E-mail: [email protected] LA RACCOLTA CHE DOVRA’ FARE LA DIFFERENZA Inizia la raccolta differenziata anche a Salza Irpina… ora tocca ai cittadini Nel picco più alto dell’emergenza rifiuti in Campania, inizia nel nostro paese la raccolta differenziata. Il Comune ha deciso per il sistema “porta a porta” in modo da monitorare meglio l’andamento della differenziata. Ora tocca ai cittadini… All’interno tante notizie utile per affrontare le prime, inevitabili difficoltà EDITORIALE di Alessandra De Biasi E’ iniziata anche a Salza la raccolta differenziata non senza difficoltà derivanti dall’emergenza rifiuti che sta interessando tutta la regione. Diviene fondamentale sottolineare che l’unico modo per ottenere buoni risultati da questo tipo di servizio è comprenderne l’importanza sia in termini economici, per contenere i costi di gestione della raccolta rifiuti e quindi della tariffa pagata dai cittadini, ma soprattutto per tutelare l’ambiente. Le risorse che esso ci offre non sono infinite, e neanche lo spazio in cui stoccare i rifiuti, per cui alla collettività conviene poter riutilizzare le materie prime e in sostanza salvaguardare il mondo in cui viviamo. Si tratta, quindi, non solo di un cambiamento di abitudini, ma anche di mentalità che deve spingere ad un atteggiamento di responsabilità e pazienza e non incorrere nell’errore di disfarsi dei rifiuti in modo sbagliato disperdendoli nell’ambiente. A questo proposito volevo sottolineare il servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti (poltrone, divani, materassi,…) che in molti casi sono abbandonati lungo le strade o soprattutto per i percorsi di montagna, atteggiamento irresponsabile ed inutile. E’ attivo, infatti, un servizio di ritiro gratuito a domicilio per i rifiuti ingombranti telefonando al Numero Verde dell’ASA 840068477 che fornirà tutte le indicazioni necessarie. Detto questo non resta che attendere i primi risultati e dare la disponibilità da parte dei ragazzi del Forum Giovanile nel caso in cui aveste bisogno di chiarimenti e aiuto a riguardo. >>> segue a pag. 2 e 3 L’ACQUA… UN BENE DI TUTTI ? UNO SPASSIONATO …CONSIGLIO Chieste firme contro la privatizzazione Di Pasqualino Magliaro La gestione dell’acqua pubblica sarà affidata ad aziende private, per evitare questo sono sate richieste firme per una legge di iniziativa popolare, ma… >>> segue a pag.5 Azione Cattolica A.C. Salza Irpina I° campo parrocchiale Retrocessione amara Il 5 maggio si è tenuto a Serino il primo campo parrocchiale dell’Azione Cattolica di Salza Irpina. All’interno i racconti delle esperienza vissuta Retrocessione all’ultima giornata per il Salza Irpina… sconfitto dal Monteverde viene scavalcato dal Teora e rimane all’ultimo posto che significa terza categoria. Lo strillone I tuoi messaggini li trovi all’ultima pagina. Quando due anni fa nacque il giornalino, decidemmo almeno inizialmente, di non trattare la politica del paese perché argomento molto delicato, poco compatibile con le inesperienze iniziali e che avrebbe potuto creare problemi al lavoro che avevamo intenzione di iniziare. Con il passare del tempo, tra esplicite richieste di molti cittadini e con l’acquisizione di maggiore capacità, abbiamo aperto le pagine del giornale a tutto quello che riguardava la vita politica del paese. Per questo motivo, qualcuno della redazione assiste ad ogni Consiglio comunale oppure consulta le pagine dei verbali, in modo da riportare i fatti non per sentito dire ma da spettatori interessati. Premesso questo voglio specificare che la cronaca dei fatti dell’ultimo Consiglio comunale, ed eventuali interventi degli interessati, sono riportati all’interno del giornale; qui mi preme sottolineare altri aspetti e cioè il clima in cui si svolge ogni Consiglio comunale a Salza Irpina... >>>segue a pag.4 RITMI SALZESI ATTUALITA’ Aprile Maggio 2007 2 FINALMENTE UNA RACCOLTA…DIFFERENZIATA “Particolari importanti e piccoli consigli per evitare problemi” Giovedì 17 maggio l’Amministrazione ha voluto incontrare la cittadinanza per illustrare le nuove modalità di raccolta dei rifiuti e i possibili disagi, almeno iniziali, che ne potrebbero derivare. Il sindaco Barile ha sottolineato la necessità di ricorrere al nuovo sistema che, per vari problemi tecnico-amministrativi, sarebbe dovuto iniziare qualche mese fa. L’ eccessiva spesa, ovvero circa 90000,00 euro annui e le pesanti multe che il Comune di Salza ha dovuto sostenere, l’emergenza rifiuti in Campania che ha portato all’accumulo di immondizia su strade e marciapiedi, in alcuni casi anche nel nostro paese, i benefici economici che nel tempo se ne possono trarre, sono stati i motivi principali che hanno spinto l’Amministrazione salzese a questo cambiamento. Sia il sindaco Barile che il Presidente del COSMARI AV1, il dottor Spagnuolo, che ha presieduto l’incontro, hanno menzionato i possibili problemi iniziali che si possono man mano presentare con la differenziata, ma hanno entrambi assicurato che è soltanto questione di tempo, basta abituarsi ai nuovi ritmi di consumo e raccolta del rifiuto. Si tratta quindi, di una necessità civica che comporta qualche piccolo sacrificio. -RACCOLTA DIFFERENZIATA “PORTA A PORTA”. Nel giro di pochi giorni verranno rimossi gli ingombranti bidoni lungo le strade del paese. Ciò si spiega perché la raccolta differenziata viene fatta “porta a porta”. Difatti dovrete lasciare i sacchetti proprio davanti la porta di casa, se abitate in casa singola, oppure davanti al portone del palazzo se abitate in condominio. Dovrete mettere il sacchetto dell’umido e dei rifiuti organici nel cestino che vi è stato dato nei mesi scorsi ( se ne siete ancora sprovvisti basta farne richiesta al Comune) in modo che gli operatori dell’ ASA passino, lo svuotino e ve lo ripongano davanti casa. Gli unici bidoni ancora in circolazione saranno le cosiddette “campane” di color verde, dove potrete continuare a gettare il vetro, e i piccoli contenitori per i farmaci scaduti che potete trovare presso la farmacia in via Manfra. -PROBLEMA DEI CANI RANDAGI. Qualcuno potrebbe chiedersi :” c’è il rischio che i cani randagi rovescino il cesto spargendo l’immondizia ovunque?”. Innanzitutto potrete chiudere il cesto manualmente, per cui anche se i cani lo urtassero o lo rovesciassero difficilmente questo si aprirebbe; inoltre il Comune ha già contattato un canile per arginare il problema randagismo nel paese. -DOVE PRENDERE I SACCHETTI PER L’UMIDO UNA VOLTA FINITI? Bisogna rivolgersi all’Ufficio Tecnico del Comune. Se avete avuto qualche difficoltà o volete segnalare qualche disservizio o anomalia potrete rivolgervi sia all’architetto Santoro, sia all’assessore Anna De Mattia, entrambi responsabili del progetto. Si raccomanda però un uso ponderato dei sacchetti. Inoltre prestate attenzione ai giorni di raccolta: ad esempio se il lunedì gli operatori passano per ritirare l’umido, cercate di non confondervi mettendo fuori la busta contenente plastica, poiché gli addetti non la ritireranno. Fate attenzione anche ai rifiuti organici e all’umido, dato che il sacchetto è biodegradabile, nel senso che verrà compostato insieme con il suo contenuto. Perciò evitate assolutamente di gettarvi dentro scarti di altro genere come la lattina di coca cola o il farmaco scaduto. -LA RACCOLTA “INDIFFERENZIATA”. Nell’ambito della riunione del 17 maggio qualche attento cittadino ha sollevato i disagi igienici che può portare l’indifferenziata, ovvero tutti quei rifiuti che non possono essere suddivisi (pannolini, assorbenti, carta sporca o unta…vedi attentamente opuscolo) dato che la loro raccolta si ha una volta la settimana (il sabato). Il dott. Spagnuolo ha voluto rassicurare i presenti sottolineando che se la differenziata viene fatta in un certo modo, cioè correttamente per l’intera settimana, il carico di immondizia indifferenziata si riduce notevolmente. Inoltre ha consigliato di conservare la busta in luoghi più isolati dell’abitazione come ripostigli o garage in attesa del sabato. Purtroppo specialmente in questo caso bisogna essere un po’ più pazienti. -IL PROBLEMA DEGLI INGOMBRANTI E DELL’ISOLA ECOLOGICA. Qualche cittadino ha richiamato l’attenzione del sindaco per il ritiro dei c.d. ingombranti (frigoriferi, computer, televisori, materassi ecc.) a causa di qualche disservizio del numero verde dell’ASA 840068477 dove si va segnalato il rifiuto da far ritirare. Molto probabilmente verrà creato un piccolo deposito in un angolo dello spiazzale della palestra comunale, dove sistemare solo temporaneamente l ‘ingombrante in attesa che venga ritirato. Ma attenzione, bisognerà contattare il Comune, dopodiché l’operatore ecologico verrà da voi e lo porterà via. E’ chiaro che il luogo sarà recintato e gli ingombranti verranno ritirati nel giro di pochi giorni dagli operatori dell’ ASA. Un problema diverso è quello dell’isola ecologica. Purtroppo l’emergenza rifiuti in Campania rischia di far accumulare anche i sacchetti della differenziata per qualche giorno. Per questo motivo lo stesso Presidente del Cosmari ha esortato il sindaco ad individuare una zona del paese dove sistemare, eventualmente, l’immondizia in attesa del ritiro. Questo problema è stato anche oggetto di dibattito in consiglio comunale, dove la minoranza ha proposto l’ex campo di calcio all’inizio del paese, per intenderci “n’goppa a cava”. La proposta è stata rigettata perché sarebbe deleteria per l’igiene e l’immagine del paese una pseudo discarica in bella vista alle porte di Salza, considerando che si tratta anche di una zona di passaggio. Al momento manca l’individuazione di questo sito; chiaramente vi terremo informati sugli sviluppi di questa delicata vicenda. -RISCHIO SANZIONI. La differenziata va fatta con accortezza e diligenza. Si consiglia di evitare di separare i rifiuti e metterli a casaccio nel sacchetto, magari perché avete terminato questi ultimi o perché, ad esempio, avete poca pazienza nel separare la plastica dalla carta, oppure la buccia di banana dalle batterie del telecomando. Difatti gli operatori dell’ ASA segnaleranno facilmente al Comune la famiglia o la singola persona che più di una volta commetta questo errore. Verrete dapprima ammoniti e poi multati dalla polizia municipale. Di Pasqualino Ricciardi RITMI SALZESI ATTUALITA’ Aprile Maggio 2007 L’OPINIONE DI CHI GIA’ DIFFERENZIA… 3 I suggerimenti e le spiegazioni del sindaco di Sorbo Serpico Rocco Tedesco. L’obiettivo dell’ Amministrazione è quello di ottenere risultati accettabili nel giro di pochi mesi, in linea con le aspettative dello stesso Cosmari AV1 di raggiungere il 40% di raccolta differenziata in tutta l’Irpinia. Nel tempo i benefici economici per i Comuni sono assicurati: tasse più contenute sull’ immondizia per ogni cittadino. Sono ovvi anche i vantaggi ambientali di cui tutti potremo godere. GIORNI ED ORARI DELLA DIFFERENZIATA UMIDO ED ORGANICO Lunedì mercoledì venerdi Alle ore 7:00 CARTA CARTONE E TETRA-PAK Martedì Alle ore 6:00 CARTONE ED IMBALLAGGI Giovedì alle 12:00 PLASTICA Giovedì alle ore 7:00 LATTINE Giovedì ore 7:00 INDIFFERENZIATI Sabato ore 7:00 VETRO Contenitori di colore verde SFALCI E RAMAGLIE Contattare il numero verde 840068477 RIFIUTI URBANI PERICOLOSI Contenitori presso i rivenditori BENI INGOMBRANTI E DUREVOLI Contattare il numero verde 840068477 In vista della partenza della raccolta differenziata a Salza Irpina, abbiamo ritenuto opportuno ascoltare il parere di chi già da tempo la realizza. Rocco Tedesco, Sindaco di Sorbo Serpico,insieme all’assesore Picone ci hanno accolto in Comune per spiegarci i disagi iniziali e i successivi vantaggi derivanti dall’attuazione del servizio. - Sig. Sindaco da quanto tempo si effettua la raccolta differenziata a Sorbo Serpico? E qual’è stata la reazione iniziale della cittadinanza nei confronti di questo servizio? Qui a Sorbo Serpico la raccolta differenziata porta a porta è attiva dal novembre 2006. La prima difficoltà che ci si trova ad affrontare è sicuramente quella di abituare la gente a questo nuovo tipo di raccolta e ad entrare nella mentalità della raccolta differenziata. Nonostante questo siamo riusciti a raggiungere ottimi risultati che emergono anche dai dati che ci vengono forniti periodicamente. Infatti a febbraio 2007 la percentuale di raccolta era di circa l’80%, naturalmente i dati variano mensilmente a seconda delle quantità che si producono. - Lei ad oggi può affermare che la differenziata è attuata qui da tutti i cittadini e in modo corretto? Sicuramente fin dall’inizio abbiamo agito in modo da permettere a tutti di conoscere le modalità di raccolta e lo abbiamo fatto con un’informazione porta a porta. C’è stata una buona risposta ma non nego che ci sono stati casi d i rifiuti abbandonati anche per le zone più periferiche; fondamentale quindi diviene un continuo controllo da parte nostra e una collaborazione della cittadinanza stessa. -Come si individua chi non effettua in modo corretto la differenziata? Importante è stato ed è il ruolo degli operatori e dei cittadini stessi che ci segnalano i vari casi e ci permettono di intervenire attraverso semplici raccomandazioni perché si rispettino le istruzioni. -Quali sono i riscontri economici derivanti da una buona raccolta differenziata? C’è una soglia percentuale stabilita al di sotto della quale si incorre in un aumento delle tasse; se si riesce a superarla, invece ci sono dei vantaggi economici. Anche per questo è importante attuare una corretta differenziata. -Nella riunione informativa organizzata dal Sindaco Barile, il presidente del COSMARI, Spagnolo, invitava a rintracciare un’area per la creazione di una zona di deposito dei rifiuti in caso di emergenza, la cosiddetta Isola Ecologica. Il comune di Sorbo Serpico è provvisto di quest’area? L’Isola Ecologica così come prevista dalla legge richiede molti accorgimenti. Qui a Sorbo abbiamo individuato un’area lontana dalle abitazioni dove sono stati posizionati dei grandi cassoni in cui vengono raccolti i rifiuti differenziati che poi vengono ritirati dall’ASA. Naturalmente la zona deve essere controllata per evitare che diventi una discarica. -In conclusione, quali suggerimenti può dare alla popolazione salzese per far fronte questo nuovo servizio? Per la buona riuscita della raccolta differenziata è necessaria la volontà e la collaborazione di tutti, dagli addetti ai lavori fino alla cittadinanza. Bisogna comprenderne l’importanza e l’utilità anche alla luce dell’emergenza rifiuti che sta interessando la nostra regione. di Anna Angiuoni e Alessandra De Biasi ATTUALITA’ RITMI SALZESI Aprile Maggio 2007 LA MINORANZA ACCUSA: NON C’E’ DIALOGO <<< segue dalla prima Il Sindaco motiva ma la minoranza sottolinea che non c’è confronto L’otto maggio scorso si è tenuto il Consiglio comunale su richiesta espressa della minoranza e del gruppo indipendente che chiedeva all’organo di discutere su cinque punti: al primo punto chiarimenti sulla riqualificazione di Piazza Michele Capozzi e sul consorzio dei comuni riguardo all’Ufficio gare e appalti e all’Ufficio di polizia Municipale, altre richieste riguardavano i fondi avuti per la sistemazione della strada Salza Parolise e strade di montagna e la toponomastica del paese. Il Sindaco una volta resi noti i punti all’ordine del giorno ai pochi che assistevano al Consiglio, ha continuato affermando che tali argomenti erano incompatibili ad essere trattati in Consiglio, come specificato nei vari articoli del Testo Unico, premurandosi di enunciarli per chiarezza. Il Consiglio si è chiuso con la votazione a favore di tale decisione non prima che il capogruppo di minoranza Pascolo e il consigliere Iandolo avessero abbandonato la sala per protesta contro intromissioni esterne nella discussione. Sull’accaduto ha voluto rilasciare un commento il consigliere del gruppo indipendente Carmine Picardo: “ è mio obbligo rilevare la gravità di quanto accaduto e l’atteggiamento autarchico del sindaco e dei consiglieri di maggioranza nei nostri confronti. Indipendentemente dalle richieste avanzate, in un Consiglio comunale c’è bisogno di confrontarsi cosa che invece è sempre mancata, anzi si è ravvisata la volontà di non voler dialogare. Questo non dialogo è sintomo o di incapacità oppure di non voler affrontare i problemi. A rinforzare questa mia tesi basti vedere i sistematici interventi esterni che mi fanno pensare ad un intesa per creare un clima di nervosismo e all’atteggiamento del sindaco che in qualsivoglia discussione parte prevenuta. Gli assessori non partecipano ne intervengono mai a nes- ONORIFICENZA AD UN CONCITTADINO sun dibattito mostrandosi indifferenti a tutte le discussioni che vengono affrontate. I cittadini che li hanno votati non credo volessero questo atteggiamento lascivo!”. Il Consigliere Picardo continua sottolineando anche il poco interessamento dei Salzesi a questo atteggiamento statico dell’amministrazione: ”sono amareggiato dall’affievolimento dell’orgoglio Salzese e colgo l’occasione per sottolineare la delusione suscitata da parte di qualche consigliere di maggioranza, che date le qualità culturali e di giovane età, pensavo si facesse carico di questi problemi con un apertura al dialogo”. Il Consigliere del gruppo indipendente chiude con una riflessione: ”dopo aver sottolineato che non ci sono i presupposti per un futuro di collaborazione voglio far riflettere sul fatto che la politica è confronto con l’opinione pubblica e apertura al dialogo, quel dialogo che ora manca ma del quale il paese ha veramente bisogno”. A questo si aggiunge anche il parere del consigliere Iandolo che accusa il Sindaco di non essere democratico come invece molte volte declama e che i punti proposti erano tutt’altro che incompatibili con il Consiglio. “Erano argomenti di interesse collettivo- afferrma Iandolo - e che pretendono una spiegazione da chi affermava, ad esempio, che il ciabattino soffocava la piazza e ora si è deciso di porre una fontana al centro precludendo ad ogni tipo di manifestazione quello spazio. Contraddizioni ed azioni che vanno chiarite.” il Sindaco da parer suo dopo aver esposto in Consiglio tutti gli argomenti alla decisione presa ha voluto sottolineare: “sono sempre stata pronta ad affrontare qualunque tipo di dialogo che non sia strumentale o aggressione gratuita, mi sono attenuta a quello che declamava il Testo Unico ossia il regolamento comunale, ritengo inutile tutto questo clamore”. Di Pasqualino Magliaro e Alessandra De Biasi UN ALTRO SEGNALE NON RISPETTATO In data 01 giugno 2007 il Prefetto di Avellino, Dr. Paolo Orrei, presso il salone di rappresentanza della Prefettura, consegnerà ufficialmente al Luogotenente dei Carabinieri Carmine Picardo, nostro compaesano, il diploma dell’Ordine “al Merito della Repubblica Italiana, dopo la medaglia mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare ricevuta nel 2006. Nella stessa circostanza al nostro concittadino sarà consegnata l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica conferitagli dal Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, con decreto del 27 dicembre 2006. Il Prefetto di Avellino per tale manifestazione ha invitato alla cerimonia anche il Sindaco di Salza Irpina. Normalmente quando viene sistemato un nuovo segnale stradale lo si fa per garantire maggiore sicurezza ad automobilisti e pedoni, nonché una migliore e più scorrevole viabilità. Ovviamente ci si aspetta che venga rispettato; difatti non si è mai visto uno “Stop” che permetta all’automobilista di accelerare in sua prossimità, né un “senso unico” che dia la possibilità di transitare in entrambi i sensi di marcia! A Salza questo accade spesso e Ritmi Salzesi lo ha fatto presente più volte. Ricordate il senso unico ignorato in via San Francesco? Stavolta però ad essere stata inosservata è la rotatoria in via Ferrovia, eppure c’è tanto di cartello sulla destra venendo da Sorbo, ma un richiamo è rivolto ai cittadini 4 ...Già prima dell’inizio del Consiglio, sulla piazza antistante al Municipio, c’è un clima che i più smaliziati paragonerebbero alla finale di Coppa dei Campioni, si avverte la tensione ed il nervosismo propri della gara che si dovrà affrontare per giungere alla Coppa. Tale tensione si trasmette all’interno, ma qui, rilevo che se tale tensione è parzialmente giustificata da parte delle due fazioni che hanno il dovere di confrontarsi, data la carica che ricoprono, è totalmente fuori posto da parte di chi assiste. Il paragone “calcistico” non era fatto casualmente, come allo stadio gli spettatori del Consiglio si rivolgono allo stesso in modo arbitrario e talvolta si arrogano la licenza di alzare la voce, come si fa con l’arbitro in ogni partita. A parte la licenza di paragone presa, quello che accade è a mio avviso inaccettabile. Un consiglio comunale non è un campo di calcio ne tantomeno una pubblica piazza, è un organo che ha delle regole in cui si dovrebbe decidere l’andamento del paese, dunque una cosa più che seria. Il Consiglio deve essere espressione dei cittadini, ma non diretta, in quanto questa è stata affidata a tredici persone che a torto o a ragione esprimono i propri punti di vista per giungere a quello che è meglio per l’intera collettività. Non è plausibile che terzi si rendano protagonisti prendendosi il diritto di intervenire, come non è tantomeno plausibile che alcuni consiglieri non facciano nulla per evitare che si accenda la bagarre alzando a loro volta i toni della questione. A mio avviso bisognerebbe dare una svolta, riportando il tutto in una giusta misura per il buon andamento del Consiglio, in cui un dibattito senza esagerazioni e alterchi risulterebbe solo di beneficio per tutto il paese… buon lavoro. che, o per distrazione o per impazienza, non rispettano il segnale in questa zona. In effetti le infrazioni sono due: non solo viene ignorata la nuova indicazione della rotatoria per chi giunge da Sorbo, ma anche chi proviene dalla lunga discesa di via Campetelle trasgredisce puntualmente il “senso vietato” pur di non perdere qualche secondo in più e girare intorno alla piccola rotatoria. Perché rischiare uno scontro frontale con un altro automobilista quando ciò può essere tranquillamente evitato? RITMI SALZESI SOCIETA’ Aprile Maggio 2007 5 PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA: LA MOBILITAZIONE E LE RESISTENZE LOCALI. La proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico. Si è conclusa giovedì 24 maggio a Salza la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua, intrapresa dal febbraio 2007 dal Forum Italiano dei Movimenti dell’Acqua e che ha visto l’appoggio di noti personaggi come Beppe Grillo. A causa della mancanza di informazione, che ha caratterizzato i piccoli paesi come il nostro, a Salza sono state raccolte solo poche decine di firme che, aggiunte alle migliaia raccolte nel resto della Campania, hanno fatto si che il risultato sperato fosse in parte raggiunto. Ad oggi, infatti, le mobilitazioni hanno portato ad uno stop nei processi di privatizzazione avanzati con il Disegno di Legge presentato dal Ministro agli Affari Regionali, Linda Lanzillotta del Giugno 2006, che prevede un processo di privatizzazione dei servizi pubblici locali da cui è escluso il settore dell’acqua ma per il quale il decreto prevede un’apertura ai privati per la sua gestione. Il Ddl Lanzillotta afferma che, in virtù di gestioni efficienti rese possibili dalla concorrenza, si godrà di tariffe più basse e di migliore qualità dei servizi; eppure i movimenti per l’acqua contestano anche queste affermazioni riportando dati di ricerche per cui in regioni come Lazio e Toscana, in cui la privatizzazione del servizio idrico è in atto da tempo, si è avuto un aumento delle tariffe, un peggioramento generale del servizio e uno spreco della risorsa, tutto ciò naturalmente dovuto all’enfasi del settore privato di trarre più vantaggi pos- sibili dalla vendita. Ma i movimenti sociali fanno leva soprattutto sul concetto dell’acqua come bene comune a cui tutti devono avere accesso; l’acqua è una risorsa unica ed insostituibile, un diritto inalienabile dell’uomo sancito da diversi accordi internazionali. L’acqua è, o dovrebbe essere, un bene garantito a tutti, eppure oggi circa un miliardo e mezzo di persone nel mondo non hanno accesso ad una quantità sufficiente di acqua potabile, mentre l’undici per cento della popolazione mondiale consuma quasi il novanta per cento dell’acqua disponibile; questo per sottolineare gli squilibri provocati dal sistema capitalista. Nella campagna dei movimenti per l’acqua è diffusa la consapevolezza riguardo la necessità di non mercificare il bene comune dell’acqua che non può essere proprietà di nessuno e il cui controllo deve essere in mano al Pubblico. di Alessandra De Biasi IL FUMO UCCIDE:ATTENZIONE!!! 31/05/2007 Giornata Mondiale per sensibilizzare la lotta contro il fumo…per ambienti senza fumo!!! Chi nel corso della propria vita non è mai stato spinto a provare quella sensazione che, apparentemente, ti soddisfa, ti appaga e ti libera, facendoti dimenticare quell’ attimo di nervosismo causato da una situazione sgradevole, quasi irrisolvibile? Sarà solo un fatto psicologico che nei giovani, vista la società, conta davvero tanto per l’accettazione fra i coetanei e per far vedere di esser diventati “grandi” grazie a quella piccola ma maledetta sigaretta. E’ proprio lei: quel tubetto cilindrico di carta speciale, molto sottile a combustione rapida, contenente tabacco, talvolta anche aromatizzato. Un accendino, 4euro e il gioco è fatto! Ma i rischi sono tanti, non solo per la paura di essere scoperti dai propri genitori se si inizia in giovane età, ma soprattutto perchè quel gioco ”proibito” con il tempo si trasforma in una vera e propria dipendenza, di cui è difficile non farne a meno. A volte sembrano essere come caramelle: “ne vuoi una anche tu?!” E’ questa la frase più tipica tra i ragazzi, nei sabato sera di noia, quando l’ unica occasione per uscire dalla totale apatia è proprio fumare. Un tabagismo giovanile che spesso diventa adulto: un’ intera vita ad accendere freneticamente Marlboro o Merit, che latentemente ci uccidono, provocando grossi rischi anche a coloro che passivamente aspirano quel fumo così nocivo. Non ci sono dubbi: il fumo passivo è molto pericoloso per la nostra salute, è spesso motivo di gravi malattie, che portano la morte. Nonostante siamo a conoscenza delle famigerate conseguenze del fumo passivo e non, il tabagismo rimane la seconda causa di morte nel mondo, una morte spesso prematura e ingiusta. Ambienti al 100% senza fumo è la sola risposta: il diritto ad un ambiente sano, libero dal fumo e dal tabacco, è un diritto umano e sicuramente gli ambienti senza fumo aiutano a prevenire questo vizio, soprattutto tra la popolazione più giovane. La situazione tra i teenagers, infatti, sta diventando davvero preoccupante: non si tratta più della solita sigaretta tra amici e di nascosto, ma di un’abitudine che avanza in droghe per così dire leggere. Ed è per questo che, quest’ anno, la Giornata Mondiale contro il fumo del 31/05/2007 si focalizza soprattutto sugli ambienti al 100% senza fumo, sola ed effettiva misura per proteggere la popolazione. Oggi le regole sono in parte cambiate: prima fumare era permesso ovunque, ora invece esistono spazi ben precisi dedicati ai fumatori. Gli ambienti senza fumo stanno diventando la regola: uniamo i nostri sforzi per realizzare un mondo libero dal tabagismo!!! di Picardo Valentina e Sarno Alessia RITMI SALZESI SOCIETA’ Aprile Maggio 2007 6 ANDIAMO IN AMERICA: IL NUOVO MONDO CI ASPETTA! L’ oceano li ha portati lontano, ma Salza rimane nel cuore dei suoi emigrati Che lungo viaggio! Salza ormai è lontana, alle spalle. Davanti a loro, avvolta dalla nebbia del mattino, Ellis Island e lei…enorme, bella proprio come se l’aspettavano, conosciuta attraverso gli occhi di chi già l’aveva vista. La meta è raggiunta, sono ai piedi della Statua della Libertà. Lei è sempre stata lì a guardare tutti quelli che, come loro, hanno affrontato quel viaggio massacrante col cuore pieno di speranza, per garantire una vita più facile e serena a chi è rimasto a Salza ad aspettare il loro ritorno. Ora stanno scendendo dalla nave con le loro valigie di cartone chiuse dallo spago…lì dentro il loro passato, ma è da quello che ricominceranno. I loro piedi finalmente toccano l’America, terra di speranza. I loro occhi impauriti, perché non sanno cosa vedranno e cosa gli riserva il futuro. Sono già in fila e aspettano la visita medica di rito…è superata: il nuovo mondo li ha accolti! Tra di loro c’è Alfredo Giovanni Iandolo, un calzolaio di Salza conosciuto dai compaesani come Giovannino. Per lui è la terza volta, il terzo sbarco a Ellis Island. Addirittura in uno dei viaggi degli anni scorsi la nave su cui viaggiava ha dovuto affrontare una tempesta, tanto da far temere che fosse ormai dispersa! C’è voluto un mese per arrivare in porto. E’ difficile trovare un buon lavoro per un emigrato, così Giovanni all’inizio ha dovuto accontentarsi di spalare la neve per le strade di Boston. Poi finalmente un vero lavoro: operaio in una fabbrica di cioccolato ma poiché i soldi non bastavano per mandarli in Italia ai figli e alla moglie malata, ha lasciato quell’impiego per un lavoro in miniera. Nel 1927 assiste al processo di due operai italiani,Sacco e Vanzetti, emigrati come lui negli Stati Uniti, accusati di duplice omicidio e condannati nonostante la mancanza totale di prove a loro carico. Sono innocenti, come poi sarà dimostrato, e Giovanni, con altri Italiani, è andato a rendere omaggio ai corpi dei due connazionali uccisi per il fatto di essere Italiani. Non è facile la vita da emigrato negli USA, specialmente se sei Italiano. Tanti lo hanno provato sulla loro pelle e non sempre le aspettative sono state premiate. Lo sa bene Francesco Sarno, fratello di Carmela “la ‘toralese”, sbarcato negli States ancora minorenne, la cui voglia di avventura e la necessità di un lavoro lo hanno spinto oltreoceano. Ha trovato lavoro in stazione, trasporta i carrelli dei treni. Si è fatto tanti amici tra gli operai, italiani e stranieri, così ha imparato a parlare altre tre lingue: oltre all’italiano, conosce bene francese, spagnolo e inglese. Il lavoro è faticoso e malpagato. Lui non ci sta, si iscrive ad un sindacato e sempre più spesso parla ai compagni per fargli capire quanto siano sfruttati, incitandoli a ribellarsi, a far sentire la loro voce ai datori di lavoro per avere uno stipendio più alto e condizioni di lavoro migliori. Vuole molto bene a sua sorella Carmela, le scrive spesso lunghe lettere in cui parla della sua vita in America e delle difficoltà che gli emigrati devono affrontare lontano da casa. Nell’ultima dice che ha intenzione di tornare in Italia e chiede alla sorella di trovargli una brava ragazza compaesana da sposare e portare in America con sé perché quella, ormai, è il suo futuro. Dopo soli quindici giorni Carmela riceve un’altra lettera: Francesco è morto a ventidue anni, schiacciato da due carrelli sui binari. Un incidente. Suo cugino, però, ha dei dubbi e va in America per scoprire la verità. Qui tutti gli amici e colleghi di Francesco sanno perfettamente che non si è trattato di un incidente. E’ stato ucciso perché dava fastidio per i suoi discorsi scomodi e di incitamento ai suoi compagni. Aveva fatto una polizza vita intestata alla sorella Carmela temendo, infatti, di pagare per il suo impegno. Sono tante le storie che ognuno di loro potrebbe raccontare e che hanno segnato il loro futuro e quello delle loro famiglie… storie fortunate e storie di sventura, destini diversi…Qualcuno è ancora lì, qualcuno è tornato e quando erano insieme su quella nave, nonostante la paura per il futuro, sapevano che il loro punto fermo sarebbero rimasti Salza, l’Italia, la loro casa. Di Rossella Picardo e Luisa Ricciardi “GIOVANI DI IERI E DI OGGI A CONFRONTO” “Silvia, rimembri ancor quel tempo…..” Inizio con questa frase molto famosa del Leopardi per cercare di ricordare oggi i veri valori di una volta che si basavano sulla Chiesa, sulla Famiglia e sulla Scuola e che hanno per tanto tempo educato i giovani. Da questo verso traspare un’aura lontana di malinconia, di quel tempo lontano che oggi non ci appartiene più. Quel tempo quando la gente con umili lavori cercava di dare gioia e amore ai propri figli per non far loro avvertire la povertà. Oggi questi valori non ci sono più perché si pensa solo al successo economico e a se stessi. Io non so molte cose del passato, cioè della vita che hanno vissuto i nostri nonni, ma so con certezza che la loro era una vita molto dura e contemporaneamente più pulita e sincera della nostra. Prima i giovani si riunivano tutti insieme nei paesi per cercare, con quel poco che avevano, di trascorrere il tempo in allegria. Oggi questo non avviene più forse anche perché ci sono state tali e tante innovazioni tecnologiche che, sotto tanti aspetti, hanno soppiantato la Chiesa Cristiana, la Famiglia e la Scuola, le quali non hanno più sui giovani l’importanza socio-formativa di una volta. Tutti questi valori si sono indeboliti e ciò si è verificato, a mio avviso, a causa dei mass-media che hanno fatto diventare la vita quasi come la proiezione di un enorme videogame. Noi giovani sogniamo di viaggiare a grandi velocità su autostrade informatiche così da diventare padroni di un universo tecnologico dove solo le idee e non le cose diventano importanti per il lavoro. Sarebbe bello, ma quasi impossibile, auspicare un ritorno di quei tempi oramai andati. Allora non ci resta altro che augurarci, quantomeno, il ritrovamento di quella sana, incondizionata ma soprattutto disinteressata amicizia che in tempi poi, non molto lontani, legava i nostri padri Di Marianna Barile SOCIETA’ RITMI SALZESI Aprile Maggio 2007 7 LA STORIA DI CASTEL SERPICO La storia di Castrum Serpici affonda le sue radici in un passato ben lontano dalla nostra realtà contemporanea, un vero e proprio divario in termini di cronologia assoluta. Sappiamo che furono di stirpe Irpina coloro che per primi abitarono le terre dell’attuale Sorbo Serpico. Gente che viveva allo stato selvaggio, guerrieri agresti, dediti alle scorrerie nelle pianure dei paesi vicini, centri prosperi e più evoluti. Parlavano l’<<osco>>, lingua che si scriveva da destra a sinistra con le lettere a rovescio. Le tribù che costituivano il clan erano formate da diverse famiglie, dislocate in centri minori chiamati << vici>> e << pagi>>. Ed è un piccolissimo centro rurale, un <<pagus>>, quello che venne fondato, in epoca preromana, dai primi abitanti di S. Serpico. Dopo che gli Irpini si furono coalizzati, divenendo alleati del popolo romano, questi ultimi fondarono varie colonie nella valle del Sabato e del Calore. Serpico sarebbe, di conseguenza, divenuta, per opera della vicina colonia romana di Avellino, un centro di difesa e di comunicazione. Nel I secolo d. C., ai tempi dell’imperatore Augusto, Castrum Serpici rientrava nell’area delle province governate direttamente dall’imperatore. A quel tempo, il sito era divenuto una piccola piazzaforte gestita da pochi uomini liberi e con un certo numero di schiavi impiegati nei lavori agricoli e più pesanti. Gli abitanti del luogo adoravano gli dei della mitologia greca. Una venerazione particolare era rivolta al dio Serapide, uno dei nomi con cui i romani designavano il dio Apollo, il cui culto era stato introdotto ai tempi dell’imperatore Marco Aurelio. In onore del dio i serpiceti costruirono un tempio eretto non dopo il 180 d. C. ed anche in seguito alla caduta dell’impero romano, gli abitanti di Castrum Serpici, rimasero adoratori degli dei, nonostante l’editto con cui si proclamava il << Cristianesimo religione ufficiale dell’impero>> e che vietava il culto degli idoli. Durante la dominazione di Teodorico, le campagne di Serpico e delle zone limitrofe, si popolarono di barbari, che si unirono alle popolazioni locali, in modo pacifico, formando un solo popolo. L’arrivo dei Longobardi, signori del ducato di Benevento, fu seguito dalla decisione di consolidare i punti strategici per evitare possibili invasioni. Sorse così il Castello di Serpico. Eretto dai conti di Conza, intorno al IX, fu costruito sulla vetta del monte omonimo, quasi certamente nel luogo in cui gli antichi coloni romani, 3.2.1. LA SCUOLA E’ FINITAAA! Ragazzi in motorino, giornate di sole, magliette sempre più corte.. e bene si, la fine della scuola è arrivata! Manca solo una settimana e già da un pezzo ci è passata la voglia di studiare. Compiti scampati, interrogazioni finite male, assenze ingiustificate…quante ne abbiamo combinate! Purtroppo o per fortuna un altro anno è terminato: oramai quel che è fatto è fatto, ora sta ai nostri eressero il <<castrum>>. Aveva la forma rettangolare . Sul lato nord sorgeva il torrione, dalla posizione strategica, poiché vigilava su due strade fondamentali per le comunicazioni e i traffici commerciali. Intorno, le piccole dimore, dettero vita al borgo, dove si raccoglievano coloro che erano soggetti alla podestà del signore del castello. I contadini, legati alla terra da intere generazioni, soggiacevano in uno stato di vero e proprio servilismo. Accanto a loro, viveva una minoranza di artigiani, che costituiva la classe intermedia della gerarchia sociale. L’unica ricchezza era rappresenta dalla terra. L’economia consisteva in scambi in natura, in prestazioni personali da parte dei contadini. Poche o pressoché inesistenti le tracce di uno sviluppo della cultura. Dopo il 1063 all’interno delle mura di Serpico, furono erette due chiese: quella di S. Pietro e quella di S. Caterina. La sua storia continuò anche nei secoli avvenire, passando sotto la signoria di nuove e diverse casate, fino al 1496, quando una grave pestilenza decimò gli abitanti di Castel Serpico. Dei cittadini superstiti, un gruppo si trasferì nel paese di Sorbo, un altro in quello di S. Stefano, dove risiedevano famiglie arrivate ben 450 anni prima. Con l’arrivo della peste Serpico finì con l’essere completamente disabitato. Oltre alla peste, anche l’abolizione delle varie franchigie feudali, unite ad altre cause determinarono la fine di Serpico, ma anche l’ingrandimento e lo sviluppo del paesino di Sorbo. Oggi il vecchio castello appare come un agglomerato di rovine, in parte ancora nascoste dalla cari amati PROF dare la sentenza…speriamo bene!! Ma non per tutti manca così poco al termine della scuola. I ragazzi che hanno gli esami di maturità quest’anno, dovranno “sopportare “ un altro mese e mezzo di studio….saranno già in ansia?! Questo per loro è l’ultimo sacrificio da affrontare perché dopo dovranno intra- vegetazione, ma che i recenti scavi archeologici stanno riportando, non senza fatica, alla luce. Circondato da pini, abeti, conifere il vecchio castello pare aver scritto sulle mura che lo compongono e che ancora lo sostengono, la sua storia millenaria. Alcuni raccontavano di strane farfalle nere viste volteggiare intorno le rovine, accompagnate dal gracchiare rumoroso dei corvi. Secondo quanto detto da pastori di cui non si ha memoria, vissuti in qualche epoca passata, di notte il bosco si popola dei tanti spiriti dei morti, con un giglio montano che fiorisce e si scorge tra la fitta vegetazione. Imperitura è rimasta la leggenda popolare sul vecchio castello. Racconta di un tesoro, sepolto nelle viscere della terra, sull’antica cima del colle. Tutti gli anni, in occasione della festa di S. Pietro e Paolo, si apre una crepa che mostra il luogo del tesoro. Chiunque voglia prenderlo, dovrà consegnare ai demoni, custodi dell’immensa ricchezza, una bambina di appena tre giorni. Solo per un’anima pura, infatti, Satana cederà il tesoro e qualcuno ancora ci crede. Potenza Galasso prendere importanti decisioni riguardanti la loro vita. C’è chi andrà all’ Università, chi intraprenderà la strada del lavoro…e perché no, chi sceglierà di riposarsi per un po’ a casa (almeno per i primi tempi!) L’estate bussa alle porte e non resta che augurarvi buona fortuna e buone vacanze! Di Sara Cimirro RITMI SALZESI SOCIETA’ Gennaio Febbraio 2007 8 5-6 maggio 2mila7: primo campo 5-6 MAGGIO: INSIEME E’ PIU’ BELLO. “Insieme è più bello” è stato lo slogan di questo nostro primo campo parrocchiale che ha visto partecipi i tre gruppi presenti nella nostra parrocchia: giovani, giovanissimi e ACR. Dopo cinque anni finalmente abbiamo avuto il coraggio di rischiare e di proporre il nostro primo campo promettendo a noi stesse che avremmo vissuto a tutti i costi questa esperienza anche se la partecipazione fosse stata poco numerosa; ma, contro ogni nostra aspettativa, a vivere questa avventura siamo stati in 47! La nostra meta è stata Serino, siamo stati ospitati, in autogestione, dal Convento di San Francesco: non potevamo che scegliere una meta vicina, soprattutto considerando che, con nostra immensa gioia ed orgoglio, i bambini presenti al week-end erano ben 23. Abbiamo trascorso 2 giorni meravigliosi anzi, come dice il presidente, "24 ore", dove ci siamo arrabbiati, ci siamo divertiti, ci siamo stancati ma dove soprattutto ci siamo conosciuti... non ci riferiamo agli altri, ma a noi stessi... Vivere 24 ore insieme a bambini, giovanissimi e giovani con esigenze diverse e a volte quasi opposte ci ha aiutato a mettere in discussione tante cose: il nostro ruolo, il nostro operato, il nostro rapporto con le giovanissime ma allo stesso tempo ha rafforzato le amicizie, i legami. É stato tutto molto difficile perchè non ci era permesso sbagliare nonostante fosse la nostra prima esperienza ma, come in tutte le “famiglie”, viviamo spontaneamente emozioni e reazioni... l'importante e' essere "noi"... tutto il resto vien da sè... Se mettessimo su una bilancia tutte le sensazioni vissute in questa esperienza, il piatto delle emozioni e dei ricordi belli sarebbe strapieno… Ci siamo mossi all'unisono e in pieno accordo e armonia, fondamentale per la convivenza e abbiamo dimostrato a noi stessi che non abbiamo sbagliato a scommettere su di noi!!! Questo campo parrocchiale è stato una prima forte esperienza davvero per tutti, per noi, per i giovani, per i bambini e anche per chi non era presente, come i genitori dei più piccoli che hanno avuto il “coraggio” di lasciar vivere ai propri figli quest’avventura, durante la quale, probabilmente per la prima volta, non hanno seguito i passi dei propri bambini ma hanno lasciato che lo facessimo noi. Ecco perché uno dei più importanti “grazie” va ai cari genitori degli ACRrini: permettendo ai vostri piccoli di vivere quest’avventura con noi, oltre a regalare loro un’importante esperienza formativa, avete donato a noi le più importanti ricompense: il sorriso dei vostri bimbi e la vostra fiducia! Grazie. di Maria e Titti, educatrici ACR UN PENSIERO AD OGNI PICCOLO PROTAGONISTA: I BAMBINI Sono loro la nostra forza, intorno a loro muoviamo molti dei nostri passi... sono loro che stanno facendo crescere noi!!! Non potremo dimenticare la serenità e la gioia che in questi 2 giorni abbiamo visto sui loro volti, e le simpatiche espressioni di stanchezza nei momenti finali.... I bambini della stanza “verde”: il più piccolo Pasquale: e i suoi balletti, i suoi sorrisi paciocconi; Angelo, il più dolce e sempre sorridente; Giuseppe Pio: all'1:00 di notte era ancora arzillo seduto sul letto e alle 7:00 era già di nuovo seduto sul letto con un sorriso travolgente pronto a ripartire; Michele, l'unico maschietto di terza, sempre presente e sempre tenerissimo; Ro- berto: è stato bravissimo e ha mostrato la sua grande capacità di mettersi in gioco; le bambine della stanza “rosa pesca”: Alessandra, sempre dolcissima e affettuosa, ci ha regalato la frase più bella, gettandosi sul letto con le braccia aperte, come chi non ci sta nella pelle dalla felicità: ”Ho trascorso la giornata più strabellissima della mia vita"; Esther, ha esternato come ogni volta la sua grande gioia di essere protagonista e ACieRrina; Paola, la sua personalità solare e simpatica l’ha resa una perfetta compagna di avventura; Francesca B, ha saputo canalizzare la sua vulcanica energia per condividerla in armonia con il gruppo; le bambine della stanza “gialla”: Lucia: questo weekend è stato la conferma di quanto sia diventata una bambina dolcissima ed in gamba; Clara, dolcissima e già un po’ signorina; Martina la più matura, ha mostrato tutta la voglia di vivere fino in fondo ogni attimo di questa esperienza; Susy, l'ultima arrivata e sempre sorridente ed entusiasta di ogni proposta; le bambine della stanza "rosa": Marcella, la responsabile della stanza, nonostante la sua tenerissima età ha saputo prendersi cura delle sue più piccole compagne d’avventura; la più piccola Fiorella: ha dato il meglio di sè, è stata così allegra e loquace come non l'avevamo mai vista negli incontri di ACR ; Rosa, la più lenta a mettersi il pigiama, a vestirsi e cosa più “grave” l’ultima ad arrivare a tavola per la preghiera, ma, nonostante tutto, sempre leader e pacioccona; Filomena, con la sua vivace curiosità e i suoi sorrisi coinvolgenti; Francesca D.C. a parte qualche capriccetto notturno è stata parte integrante del gruppo; e per finire... il mitico quintetto della "stanza azzurra"... che c'hanno fatto passà!!! Vogliamo parlare della lotta con i cuscini?!? Ma come c’è venuto re le mette assieme!! ma in fondo in fondo sono adorabili anche loro: Felice, il più tenace; Gianmarco M, il duro dal cuore tenero (che dolce quando dormiva!!!!); Raffaele, il più solare e partecipe; Jacopo, il più bravo quando si lascia coinvolgere da noi e si lascia andare al divertimento; Tommaso, l’irrequieto: durante la notte abbiamo dovuto rifargli il letto ben 4 volte!!!!!!!. Che dire… uno squadrone… ognuno di loro ha dato un contributo fondamentale per tenere unito il gruppo e per rendere questo campo davvero speciale: “Bello, vero?!” RITMI SALZESI SOCIETA’ Gennaio Febbraio 2007 9 parrocchiale di Azione Cattolica. LE GIOVANISSIME Sono state tutte quattordici vivamente coinvolte e unite, come non mai, e questo è uno dei grandi risultati di questo weekend. Giulia, ha "accettato" di vivere con noi quest'avventura, grazie alla quale si è riavvicinata e, con nostra immensa gioia, ha deciso di restare in "famiglia"; Alessia e Valentina, ragazze piene di iniziativa e voglia di fare, sono la nostra spalla più forte, la loro energia ha travolto tutti nei momenti di animazione e “recitazione”; Raissa e Marisa nonostante l’influenza hanno voluto esserci e hanno contribuito all’animazione; Anna Cristina e Viola: le simpatiche compagne di avventura che non devono mai man- care, ci hanno regalato tanta allegria anche durante i momenti di preparazione; Angela, sempre presente e impegnata; Silvia, questa esperienza l’ha aiutata a capire il suo desiderio di essere parte integrante del gruppo; Filomena G, ha saputo vivere da protagonista questa esperienza, speriamo che senta sempre più forte il desiderio di “esserci”; Chiara G, questo weekend l’ha aiutata a ricucire delle vecchie amicizie; Chiara M, Carmen e Michela, in questi giorni hanno mostrato la loro voglia di "avvicinarsi" e di "esserci". Quattordici diverse energie che hanno reso frizzante e spumeggiante questi due giorni. L’AVVENTURA DEI GIOVANI Sono loro la forza motrice dell’associazione e lo sono stati anche in questo nostro primo campo parrocchiale. Vi raccontiamo in breve e simpaticamente la “nostra” avventura: PREPARAZIONE: alla disperata ricerca di una struttura che ci ospitasse, lunghe liste di cose da fare, nottate per programmare i vari momenti, scelta del menù appropriato, assalto ai magazzini per la mega spesa, pulizie e rimessa a nuovo della struttura (con la collaborazione delle giovanissime), nottate di lavoro per realizzare i materiali da utilizzare nelle varie attività. VENERDI: raccolta bagagli. SABATO: ore 9.00: primo carico: materiale, bagagli e provviste; ore 10.00: preparazione letti (con le giovanissime); ore 14.30: si parte… secondo mega carico di bagagli! Ore 15.00 – 00.00: coordinazione e supervisione di tutti e tutto… DOMENICA: 00.01 – 07.00: vigilanza notturna costante: a spasso per i corridoi e ramanzine a chi non voleva dormire… ma tra una controllata e l’altra…. caffè, pane e nutella e spaghetti aglio, olio e peperoncino!!!! Ore 07.01- 16.00: coordinazione e supervisione di tutti e tutto, ore 16.01- 17.00: pulizie pulizie pulizie… ore 17.01: performance in chiesa: chi è sveglio??? Ore 19.00: carico di spazzatura e disperata ricerca di un paese che non facesse la differenziata!!! Ore 20.00: finalmente troviamo un secchio che ospitasse le nostre 5 care compagne di viaggio!! ore 20.30 tutti a casa!!!!!!!!!!!!! Azione Cattolica IL NOSTRO E VOSTRO CONTRIBUTO ALLA MISSIONE IN EL SALVADOR Il 12 febbraio il ricavato della tombolata di Beneficenza dello scorso 26 dicembre, è stato inviato alle Suore Carmelitane, in sostegno della Missione in El Salvador che, come tanti Salzesi, anche l’Azione Cattolica si impegna a sostenere. La quota di 300 euro è stata inviata tramite bollettino postale a Monfalcone. Presto ci è pervenuta una gentile lettera di ringraziamento da parte della madre superiora, lettera che Don Antonio ha letto dall’altare e che, insieme alla fotocopia del bollettino, è stata affissa alla bacheca della Chiesa. Ci tenevamo a portare a conoscenza di ciò tutti coloro che hanno contribuito alla tombolata e che con la loro generosità hanno permesso questa offerta, e cogliamo nuovamente l’occasione per ringraziare quanti partecipano alle nostre iniziative benefiche! Il nostro interesse nei confronti della Missione è sempre vivo… ogni 2 o 3 mesi riceviamo il bollettino del Santuario del Carmine di Monfalcone, grazie al quale siamo sempre aggiornati sull’operato delle nostre Suore in El Salvador. Sullo speciale “10 anni di bollettino” è stata pubblicata per intero la lettera che scrivemmo a Suor Augusta e Suor Carmela e che consegnammo personalmente a Suor Augusta, in occasione della sua visita a Salza. Il bollettino di marzo, invece, ci racconta del sistema scolastico salvadoregno ed in particolare del Centro Scolastico Cattolico “Flos Carmeli”, istituito nel 2000 e gestito con coraggio e dedizione dalle Suore e da alcune laiche. E’ una Scuola Cattolica ma aperta a tutti, sta crescendo di anno in anno, oggi si compone di 13 classi, dalle materne alle medie e ospita 415 alunni. Ai bambini più poveri la scuola offre divise, scarpe per l’attività sportiva, materiale didattico. Quest’anno (l’anno scolastico in El Salvador ha inizio a Gennaio e termina ad Ottobre) sono state consegnate 45 divise, 45 zainetti e 60 paia di scarpe, e sono stati spesi 2000 dollari per libri, quaderni, colori e per far fronte alle spese generali. In questa opera vengono utilizzate le offerte degli “Amici Della Missione”. Purtroppo, per motivi di spazio, non possiamo riferirvi tutte le informazioni sulla Scuola ”Flos Carmeli”, ma, chiunque fosse interessato, può chiederci di leggere il bollettino, vi assicuriamo che è uno strumento che ci fa sentire sempre vicini alle nostre Suore, e soprattutto ci sensibilizza su realtà difficili che troppo spesso dimentichiamo, nella nostra corsa al benessere. Vi riportiamo alcune parole di Suor Maria Ausilia Giovino, che è venuta a mancare lo scorso 11 maggio e che ricordiamo con affetto: “Optare per una scuola in un ambiente tra i più poveri, è stato un gesto di grande coraggio e fiducia in Dio e negli uomini, l’unico modo di affrancarsi dalla povertà. Il mondo nuovo si poggerà su questi ragazzi, perciò cerchiamo di renderli consapevoli che stanno costruendo il loro domani e quindi i sacrifici vanno fatti ed accettati. Educhiamo loro di essere soggetti attivi del proprio futuro e della propria vita con grande senso di responsabilità. I più grandi aiutano i più piccoli, non c’è bullismo nella nostra Scuola: rispettano l’ambiente, non c’è graffio né uno scritto sui muri, la tengono pulita, è la loro Scuola, l’unica casa bella dove possono vivere alcune ore. Le autorità in visita dicono: E’ un angolo di Italia!” . MUSICA RITMI SALZESI Aprile Maggio 2007 10 LA MUSICA E’… DALL’INFERNO AL PARADISO Passa il tempo, cambiano le generazioni ma la musica...è sempre la stessa... Tutto compreso nel pacchetto “Campioni d’Italia” …La parola musica deriva dal greco ”mousiké” arte delle muse “ da musa. Infatti la musica è stata musa ispiratrice di tutti i tempi conquistando tutte le generazioni. Ma è stata la musa soprattutto di quei grandi come Beethoven, Schubert, Bach, Paganini, Vivaldi, che con la loro genialità hanno regalato ad ognuno di noi quei famosi spartiti dai quali riemerge l’inequivocabile bellezza e unicità. Nonostante esista una definizione che spieghi il significato della parola non ve ne è alcuna che spieghi il perché della musica… In fondo la musica è come la vita… nasce con noi, fa parte di noi e ci accompagna sempre nei momenti più belli e più tristi della nostra esistenza. Nel corso degli anni si è assistito a cambiamenti riguardanti lo stile, il modo di ascoltarla e la visione della musica stessa. Basti pensare agli stili e ai temi trattati dai cantautori. Infatti nel passato i Dik Dik, i Camaleonti, I Cugini di Campagna e molti altri erano i miti di molte ragazzine e giovani di quei tempi. Grazie a questi, molti di loro potevano manifestare i propri bisogni, essere allegri anche in compagnia e divertirsi con canzoni che noi potremmo definire “reliquie” a volte inappropriate ai nostri modi di essere e di pensare; ma allo stesso tempo molte di queste reliquie sono preziose anche per i nostri momenti, da quelli brutti a quelli più belli. C’è da constatare che anche i temi sono del tutto cambiati. È subentrata infatti, un’altra terminologia e generi del tutto nuovi come il Rap, l’House, il Pop che mandano messaggi diversi e contrari a quelli di un tempo. Molto probabilmente i ragazzi che hanno vissuto in tempi diversi da questi possono credere che ciò sia una conseguenza della perdita dei valori fondamenti. In realtà tutto ciò in parte è vero. Ma il motivo principale di questa “ non sensibilità” di noi giovani è che abbiamo bisogno di sfogare la rabbia che purtroppo invade gran parte del nostro IO. Infatti se pur possiamo sembrare sfacciati e maleducati, in realtà siamo molto più fragili dei giovani di un tempo; i tragici avvenimenti a cui ogni giorno assistiamo fanno si che la nostra visione del mondo sia quasi del tutto negativa. Infatti, se prima i giovani potevano divertirsi stando tutti insieme anche nel paese, oggi abbiamo bisogno di una discoteca o di quella carica di energia che prendiamo, molte volte, da frasi o “ coretti “ gridati con l’adrenalina alle stelle che i nostri genitori definirebbero volgari e inammissibili. Per avere un pratico esempio basta ascoltare i cantanti Rap come Fabri Fibra, Nesli, Mondo Marcio, che nei loro testi esprimono ciò che realmente la vita ci riserva “esaltandone” anche i lati negativi. Come lo stile, i temi, è cambiato anche il modo di ascoltare la musica; infatti se prima i giovani erano costretti ad ascoltarla solo in macchina, per quelli più fortunati che possedevano una radio, a casa, oggi l’IPOD, subito dopo l’MP3, sta diventando una moda sempre più diffusa tra i giovani. Grazie ad esso possiamo portare, ascoltare la musica dove, quando e come più ci piace. Possiamo ascoltare la musica anche sui nostri “amici PC”, basta un click e via… la musica comincia. Ciò non toglie che anche per noi, giovani del XXI secolo la musica è arte; sappiamo che musica non sono solo le “canzonette” che dopo un breve arco di tempo svaniscono…ma la musica è magia…quella magia che rende perfetti e indimenticabili i momenti più importanti; è quel tocco in più senza del quale a volte un attimo non può essere vissuto allo stesso modo. La musica è una fedele amica che non ci abbandona mai. Ci prende e ci avvolge come l’aria che respiriamo e senza di essa la nostra vita non può essere così chiamata, perché è di essa che abbiamo bisogno… E’ forse questo il vero perché della musica…! di Silvia Galasso & Marisa Esposito Anche per noi interisti, vale il detto:” la speranza è l’ultima a morire”. La speranza della vittoria che si è concretizzata il 22 aprile quando abbiamo fatto “15!”. Qualcuno ha scritto, dopo la partita-scudetto di Siena, che “dopo il nero della notte c’è l’azzurro del cielo”. Di nero ne abbiamo visto pure troppo e finalmente è arrivato l’azzurro, anzi il blu, e speriamo che rimanga a lungo! Di ricordi bui ce ne sono tanti, di umori neri al risveglio il lunedì mattina neanche a parlarne! E anche nell’anno del trionfo non potevano mancare il fascino e la paura dell’imprevedibilità. Una data: 18 aprile. Una partita: Inter-Roma. Al di là della scaramanzia ci aspettavamo lo Scudetto. Però sarebbe stato troppo scontato, non era la giornata adatta… Coerentemente con la sua natura imprevedibile, l’Inter è Campione d’Italia quattro giorni dopo quando tutti meno se l’aspettavano. Così come nessuno si aspettava che l’Inter oltre ad aver battuto tutti (solo l’Udinese ha avuto l’onore di non essere sconfitta), avrebbe battuto se stessa migliorando l’Inter dei record dello Scudetto’89 con nuovi record e una classifica da incorniciare. E davanti alla festa sul campo con quel numero 15 stampato sulle maglie celebrative, è d’obbligo indossare la propria maglia nerazzurra, anche quella che ricorda tempi poco felici, che per anni è rimasta chiusa in un cassetto. E’ bello vedere che il tempo non l’ha rovinata e che addosso sta ancora bene come se fosse una seconda pelle! Nessuno merita di festeggiare più di noi e ora che ci siamo in Paradiso, ci restiamo noncuranti dei commenti di chi, se non lo avessimo vinto il Campionato, ce l’avrebbe rinfacciato a vita. E faranno sempre rumore quei 33 punti sui campioni d’Europa che da quest’anno schifano lo scudetto. Ma non sono gli stessi che hanno passato gli ultimi (???) anni a imbrogliare per vincere proprio quello? Ipocrisia. Meno male che siamo andati noi dall’Inferno al Paradiso, e ci restiamo perché a –33 continua a fare freddo. Di Luisa Ricciardi UN PALLONE CHE FA RIFLETTERE Il Salza Irpina è retrocesso. Queste parole cosi semplici, messe in fila in questo modo, sono una pugnalate per certi e un’effimera soddisfazione per altri. Si perché nel calcio, anche quello piccolo piccolo come il nostro, c’è chi una squadra la ama e chi la odia. Ma oltre a questo ci sono altre riflessioni che vanno oltre il tifo a favore o contrario… riflessioni che portano un grande punto interrogativo. Il Salza è arrivato ultimo dietro altri 15 paesi che con le loro compagini hanno saputo fare meglio della nostra squadra, una squadra che ha fatto un campionato, non il primo, da sola puntando sulle forze di poche persone. Non credo che il paese abbia mai dato l’apporto dovuto e giusto ad una realtà del genere, che porta il nome del nostro paese in tutta l’Irpinia. Le parole ora servono a poco… le lamentele possono essere un boomerang che non serve a nulla, ma questa retrocessione può, anzi deve servire a qualcosa, a capire che questa realtà è ormai da otto anni un punto di ritrovo, una giostra che fonde allegria, competitività e voglia di confrontarsi, è un organizzazione rispettata e rispettevole che va difesa, è una società in cui persone hanno il coraggio di rimetterci la faccia o un ginocchio… è lo sport salzese; poi la retrocessione non è la fine di tutto ma l’importante è capire quanto è importante questa squadra per il paese. Anche se non sarete d’accordo domenica 20 maggio 2007 non è retrocesso solo Pascolo, Martinez, Iandolo, Ricciardi e tutti gli altri ma, a mio avviso, senza saperlo siamo retrocessi un po’ tutti. Di Pasqualino Magliaro RITMI SALZESI SPORT Aprile Maggio 2007 11 A.C. SALZA IRPINA: ANNATA DIFFICILE PER IL TEAM SALZESE. ORA SI GUARDA AVANTI. Il campionato di II categoria è ormai giunto al termine e purtroppo l’ A. C. Salza Irpina non è riuscita ad ottenere quella salvezza che fino a poche domeniche addietro sembrava vicinissima. Nonostante il grande impegno profuso, durante tutta la stagione calcistica, dai ragazzi di mister Pascolo, si può dire che la sfortuna, da un lato e le varie vicissitudini e circostanze, dall’altro, abbiano giocato un ruolo non secondario nel decretare il non raggiungimento dell’obiettivo tanto sperato. I continui infortuni, l’indisponibilità, dovuta a motivi personali, di alcuni elementi della rosa e il gioco scorretto ed antisportivo di talune squadre hanno, senza alcun ombra di dubbio, influenzato e falsato gli esiti di alcune partite decisive per la compagine salzese. Durante l’arco del campionato, infatti, molti calciatori dell’A. C. Salza Irpina, tra i più rappresentativi e risolutivi in campo, hanno subito seri infortuni che non si sono rivelati come singoli episodi isolati, ma si sono verificati e ripetuti con un’impressionante regolarità, costringendo il mister a modificare continuamente gli assetti tattici, dovendo spesso schierare una squadra più che improvvisata. Da sottolineare è poi il ruolo giocato dalle squadre, dirette concorrenti per la salvezza, che con le loro ultime, insperate ed alquanto encomiabili prestazioni, hanno saputo dare il meglio di sé, proprio e guarda caso, nelle ultime domeniche di campionato. Bisogna credere solo per meriti sportivi e tanto vigoroso agonismo? Un po’ difficile vista la caratura tecnica delle squadre in questione!! Non che il team salzese fosse nettamente superiore alle altre concorrenti, date le situazioni in cui si è trovata la squadra, per i motivi sopra citati, ma si può, senza alcuna remora o dubbio, affermare che i punti realizzati sono stati frutto di un gioco pulito, onesto, e nonostante i risultati negativi, sicuramente irreprensibile! La prestazione della squadra è stata sempre motivata da saldi principi e da un profondo attaccamento alla maglia. Proprio per questo, i ragazzi non avrebbero diritto alle critiche gratuite e deliberate che gli sono, letteralmente piovute addosso, quanto piuttosto ad un plauso per l’impegno sostenuto e la costanza dimostrata nel corso dell’intero campionato. “Per quanto concerne il futuro anno calcistico, il team salzese ripartirà sicuramente dalla II categoria”, queste le parole riferite dal dirigente M. Martinez, che con il suo impegno, la sua passione e i molti sacrifici, si è rivelato, insieme al mister M. Pascolo, la vera anima della squadra e un sostenitore morale, insostituibile per i ragazzi. Di Dante Iandolo A.C. SALZA IRPINA: UNA SCONFITTA COCENTE “Un mea culpa collettivo e qualche giusta considerazione” Forse è inutile a questo punto fare un excursus della stagione calcistica 2006/2007 appena terminata. La sconfitta a Lacedonia contro un Monteverde ambiguo ha messo la parola fine alle nostre speranze di giocare almeno il tanto sospirato spareggio con il Teora. L’inesperienza e la superficialità ci hanno fatto pagare dazio in tante occasioni, qualche errore di troppo e la sfortuna, tanta sfortuna, hanno fatto il resto in altre partite. Poco sopra ho parlato di mea culpa, penso sia doveroso farlo in queste situazioni. Tutti potreste pensare ad un’annata disastrosa, fallimentare, cupa, o almeno i risultati questo dicono, perché nel calcio si sa: quel che conta non sono le belle speranze o i pronostici. Eppure nonostante tutto, nonostante le tante critiche ricevute, i tanti sfottò dei nostri “tifosi”, che la domenica pomeriggio attendevano con ansia il nostro ritorno dalle lunghe trasferte per chiedere: “cati fatto, ata perso? Si! Embè tanto si sapeva”, noi ci siamo sempre presentati come agli allenamenti così alle partite. Domenica scorsa la collera era tanta, la rabbia pure. Ognuno di noi si è fatto il calcolo della marea di errori commessi nelle tante gare decisive…la partita ad Atripalda, la partita con il Castelvetere, per non parlare di quella con l’Andretta. Uscivamo dagli spogliatoi convinti e decisi di dover giocare in un certo modo, rientravamo un po’ frastornati e confusi per quanto poi era accaduto sul campo. Siamo partiti in tanti a settembre, eravamo in meno a fine maggio. Ma attenzione, non perché qualcuno si era ormai stancato del gruppo o delle scelte del mister o della politica societaria, ma gli infortuni sono stati forse l’avversario più ostico. Ricordo ancora la smorfia di dolore e la paura sul volto di Pasqualino (Magliaaro come lo chiamano sempre gli arbitri) quando, qualche mese fa, ha sentito il ginocchio fare crack. Nella stessa partita vedevo il ginocchio di Antonio D’Agnese (il professore che guazzabuglia) fare un movimento innaturale e un po’ di tempo dopo Mario Sessa che dà forfait per due mesi a causa dell’operazione al setto nasale. Il nostro “zirchetto” (Antonio Cella) ci ha aiutati come poteva tra fastidiosi problemi al dito del piede e prove del vestito nuziale. Però anche se ora l’amaro in bocca è tanto, non posso non pensare al divertimento durante gli allenamenti, quando qualcuno si improvvisava giocatore del Manchester United ed era restio a rilasciare interviste per gli evidenti problemi di lingua, l’accento marcato dei ragazzini di Avellino (Francesco, Felice e Gianluca) che con ogni scusa cercavano di giustificare i continui ritardi :” eeee mister c’ alevamo fa, alevamo fatto tardi”. Ricordo con piacere l’occhiale a specchio di Dino, Fabio e Vittorio in stile David Beckham anche quando sole non ce n’era…l’impegno e le makumba di Giuseppe, la simpatia di Dante con i suoi scatti da zero a cento in quattro anni e con l’ asciugacapelli “Bialetti” anno 1912. Mi mancheranno le simpatiche lamentele di Carmine Sarno che ogni domenica è uscito dal campo sempre con la solita frase:” basta, oggi è l’ultima”, ma che alla fine rinuncia ad una Comunione per venirsi a giocare la salvezza. Chissà se sentirò di nuovo le battute con spiccata “S” chiusanese in stile “ ti spezzo o spino” di Luca, Federico e Mario o i monologhi alla Dario Fo del nostro “professore” D’Agnese, con il mister che inevitabilmente scoppiava a ridere dicendogli:”Antò sei bello!”. E di certo spero di rivedere all’opera tra distinte e divise il simpatico Martinez con la sua celebre:” vagliù o sapiti che quando parlo non dico stronzate ah!”. Poc’anzi ho parlato di divertimento, il calcio dovrebbe essere tale, specialmente in seconda categoria. E poi qualche bella soddisfazione sul campo ce la siamo pure presa. Ricordate Salza vs Lioni, Torella dei Lombardi vs Salza? Beh dopo questa sorta di sfogo e “autocazziatone” spero che il prossimo anno sia ancora seconda categoria, un’altra chance ce la meritiamo e ve la meritate anche voi, “pubblico delle Grandi Occasioni” Di Pasqualino Ricciardi LO STRILLONE L’ULTIMA OCCASIONE PER DIRE LA TUA X tutti i ragazzi del ‘93: vi vogliamo troppo bene, siete troppo simpatici…, ma abche carini. By le vostre BEST FRIEND 23.05.2007: sentite condoglianze ai fratelli De Biasi, al sig. Van Goof, al Marinello e a tutta la famiglia Moggi. I milanisti, affranti, partecipano al dolore. X Gennaro: anche se oggi avevi il numero 10 resti sempre il più bello re vascio ‘a palestra X i ragazzi delle case popolari un’altra sconfitta vi attende ora siamo 300 by ragazzi con cui giocate X Marco Van Goof: gentilissimo gufo...questa volta le corna le devi appoggiare sul tuo cranio X i dirigenti ed allenatore dell’ A.C. Salza Irpina: complimenti avete avuto la forza di retrocedere nell’anno più scadente di tutta la II° categoria. By i tirapiedi X i ragazzi del Forum: siete simpaticissimi e bravissimi; continuate così...ma acciritivi! X Lino Ricciardi: i campioni d’Europa siamo sempre noi. “imparate a giocare” Alberto Musto Cristina ma quanto sei bella, peccato che sei del mio stesso paese. Amore mio dolcis dolcis ci sei solo tu per me* dolcissimi auguri per il 18 maggio* La vita spesso appare per tutti dura e alquanto impegnativa… ed è proprio ora che a te, Anna, Dio ha mandato una delle prove più difficili da superare! Ma tu, donna forte e piena di vitalità, PUOI e DEVI riuscire a vincere questa battaglia… combattiamo insieme, perché noi ci siamo con i nostri dolci sorrisi, le nostre parole, ma soprattutto con l’amore che proviamo per te! Ti abbracciamo forte, un grosso in bocca al lupo… i tuoi piccoli ANGIOLETTI Per Anna Cella: la tua forza e la tua determinazione sono un esempio per tutti noi. Non mollare Anna! Oltre le nuvole il sole splende anche per te! Adelia e Enzo X paolo Cella: il tuo fascino è irresistibile, sei l’acqua che riempie il mio mare...un bacio By M.A. (chi vive di te) La banana nana nana me la mangio… la banana nana nana me la mangio col dessert! Un augurio e tanta felicità a Koseta e Zico x il loro matrimonio auguri auguri auguri da curilla. E mi raccomando acciritivi ambressa e facitila femmina X Alessandro Mosca: sei troppo bono..ma non te lo credere...quando vieni portati pure a tuo fratello...by the best BENVENUTA LUDOVICA! Cercasi carne e salsicce da arrostire sul nuovo e unico gioiello della ferramenta...il tirapiedi termopepp Tanti auguri dalla famiglia Manzo e Colucci e un bacione dal cuginetto Simone X Daniele Sarno: con questi capelli sei proprio bono…(scherzo) tvukdb X Carmine Picardo: 6 troppo bono...by anonimo tvtb Wè Federì...volevo dirti solo ke sei un grandissimo str… (scherzo) Finiscila con il fatto di… e pensa solo a Fede...By capisci tu X Vittorio: sì na sola. By il prof. Nazzaro Volesse proprio verene tra no paro r’anni tutti quiri ca mo vanno camminanno a 7/8 pè mezzo a la via si lo fanno ancora!! BUM-BUM-BUM X la dottoressa Carmen M.: tanti auguri per la tua laurea e anche per il tuo compleanno. La tua sorellina Cristina X il sindaco: sarebbe opportuno attrezzare un’area ecologica per i rifiuti tossici. Siamo in difficoltà, i tifosi juventini dismessi non sappiamo dove gettarli. Www. Milanchampions.it X il più bel barista di Salza: ti voglio verè o 3 giugno X gli invidiosi...l’amicizia è per sempre e per chi la sa mantenere...si può essere lontani o vicini… capisci a me!!! N’viriusi Sabino Sarno sei il campione della maniglia!!! By Gigino Pascolo...mai pensato, tutt’al più della bottiglia! By Luigi Pascolo I bambini sono angeli...riempiono i giorni di sorrisi e gioia… alcuni sono speciali x me uno in particolare… è volato nel cielo e sorride da lassù!!! E per sempre resterà nel mio cuore e per sempre voglio ricordarlo...un angelo… X Badoglio: ogni giorno che passa diventi sempre più carino e bello continua così by chi ti adora X i ragazzi di AC: complimenti per il vostro operato SIETE GRANDI!!! X Ricciardi: ma adesso solo xkè mi hai fatto uno dei tuoi “dribbling ubriacanti” ti credi un giocatore...ho tante risorse io, ti sfido quando vuoi by un vero difensore X compa Giampy o pitt.: t’è piaciuto a ti mangià la patanella abbascio S. Francisco?? Mo so c…i tui!! by compa Giò X Valentina. Valentì, sono circa due settimane ke ti invio messaggi d’amore. Allora mi vuoi sposare si o no? By Badoglio (sponsor zia Libera) X papà: tanti auguri anche se sono così piccola già TVB by Lucrezia X Alberto: com’eri sexy quanno arrustivi quiri sasicchi!! Parivi pure tu no sasicchio X Nicola: tanti auguri di buon compleanno. 6 arrivato alla trentina eh? TVB by le tue sorelline. X Vassallo: le consumazioni scoppate a lei sono una dolce sinfonia per il mio “cannarone” by il grande ocatore X Nicola e Tonino: tanti auguri di buon compleanno ai miei due “grandi” amici un bacio Ale! X Romeo: allora…sei andato a correre? O sei troppo impegnato a fare il gioco dell’infermiere? Baci Baci X i bambini dell’ ACR: siete la nostra più grande soddisfazione grazie x i sorrisi che ci regalate…le vostre educatrici ACR X Berto ha ha ha che bbotta EDITORE: Associazione Centro Studi Cinematografici “ Jean Luciani” DIRETTORE: Don Gerardo Capaldo ASSOCIATO: supplemento al settimanale cattolico il Ponte CAPO-REDATTORE: Alessandra De Biasi VICEREDATTORE: Magliaro Pasqualino RESP. GRAFICA: Iandolo Alberto, Magliaro Pasqualino VIGNETTE e DISEGNI a cura di Antonio Paparella ALCUNI MESSAGGI NON SONO STATI PUBBLICATI PERCHE’ RITENUTI OFFENSIVI O DI CATTIVO GUSTO !!! Per inviare i vostri messaggi potete utilizzare anche l’indirizzo e-mail [email protected]