“COLOMBIA VIVE” Sosteniamo la resistenza civile nonviolenta in Colombia. (di Michele Ciricillo, responsabile in Italia del progetto “Colombia vive”, Valentino Berardi responsabile soci Banca Etica del Lazio e Francesco Tullio del Centro Studi Difesa Civile) Diverse comunità rurali in Colombia si sono dichiarate comunità di pace assumendo un ruolo di neutralità attiva di fronte agli attori armati (esercito,paramilitari,guerriglia), impegnandosi a non partecipare in alcuna maniera agli scontri. I membri delle comunità rifiutano di trasportare armi, di dare informazioni o appoggio logistico ai gruppi armati ma esigono che le formazioni armate non entrino nei lori territori e che rispettino la loro vita ed integrità come sancito dal Diritto Umanitario Internazionale. Si tratta di esperienze di autodeterminazione, difesa della vita e della dignità umana che si contrappongono alla logica del conflitto armato, e praticano la pace come strumento antagonista alla logica delle armi. Queste comunità stanno indicando una via importantissima per la gestione costruttiva del conflitto. L’attenzione sulla Colombia è tradizionalmente concentrata sul conflitto armato con la guerriglia e sul narcotraffico, ignorando qualunque iniziativa di pace sviluppata da comunità ed organizzazioni popolari. Un più forte sostegno a queste comunità è necessario, sia per ridurre gli abusi che vengono perpetrati su di loro da diversi attori armati, sia per indurre i nostri governi e la Unione Europea ad intraprendere iniziative idonee ad impedire il ripetersi della violazione dei diritti umani e a impegnarsi in processi di trasformazione pacifica del conflitto. La campagna di adesione che si sta organizzando in Italia è un modello promettente per lo sviluppo dei Corpi Civili di Pace. Grazie alle linee strategiche preparate dal Comitato italiano di “Colombia vive” e già in avanzata fase di esecuzione, si sta realizzando per la prima volta in Italia una significativa convergenza fra attori diversi. Ci sono Associazioni, Enti locali ed Università che aderiscono e che stanno preparando diverse iniziative di solidarietà. C’è una comunità locale ben organizzata, che ha pagato in passato un alto tributo in vite umane ed è rimasta rigorosamente nonviolenta. L’accompagnamento in loco delle Peace Brigades International, ai dirigenti nonviolenti delle comunità, ha dato dei risultati nettissimi, avendo potuto impedire gli omicidi ovunque erano presenti i volontari internazionali. Le comunità locali chiedono un monitoraggio continuo e la presenza di osservatori internazionali. Il Centro Studi Difesa Civile, gruppo tematico di Assopace ed il gruppo Colombia della Fondazione Internazionale Lelio Basso rivolgono un appello affinché si realizzi una ampia adesione per sostenere l’esperienza di pace delle Comunità Colombiane, con particolare attenzione alla Comunità di San Josè de Apartadò. Vi sono diversi modi per partecipare all’operazione. Vi chiediamo innanzitutto di aderire al presente appello e di sollecitare le vostre amministrazioni locali a partecipare. Sono utili dei viaggi periodici dall’Italia per stabilire collegamenti ed effettuare un monitoraggio sistematico. Chi è interessato a recarsi in Colombia, ad esempio per la visita che verrà svolta da una delegazione il 23 settembre p.v., per favore compili il modulo apposito (sul sito www.pacedifesa.org) e lo inoltri sempre a: [email protected] A coloro che intendono partecipare all’accompagnamento più prolungato sul campo, dopo un periodo di partecipazione alle attività in Italia ed una formazione specifica, verranno pagate le spese di viaggio a carico della rete degli Enti Locali e dalle Associazioni che appoggiano questa iniziativa. Vitto ed alloggio saranno sostenuti dalle Comunità in Colombia. E’ anche necessario raccogliere fondi. Vi preghiamo di inventare delle iniziative di finanziamento e/o di inviare il vostro generoso contributo sul conto nr 107165 Banca Etica filiale di Roma, ABI 05018, CAB 12100 intestato al Centro Studi Difesa Civile indicando “Colombia Vive”. Per approfondimento sui processi di resistenza civile non violenta della Colombia, vedi: "Camminar en Dignidad", http://www.comune.narni.tr.it/pace.htm che descrive la comunità di pace di San José de Apartadó; “L’impegno della società civile in Colombia” e “Costruendo segnali di pace” sul sito del CSDC www.pacedifesa.org Michele Ciricillo (Fondazione Internaz. Lelio Basso, Gruppo Colombia) Valentino Berardi (responsabile soci Banca Etica del Lazio) Francesco Tullio (Centro Studi Difesa Civile) RESISTENZA CIVILE NON VIOLENTA IN COLOMBIA - PROPOSTE DI SOSTEGNO (di Michele Ciricillo, responsabile in Italia del progetto “Colombia vive” e Valentino Berardi responsabile soci Banca Etica del Lazio) LINEE STRATEGICHE Visibilità : far conoscere l'esistenza, lo sviluppo, le problematiche, le sfide e le potenzialità di questi processi di resistenza in Italia ed Europa attraverso opuscoli, forum, conferenze, mostre fotografiche, visita dei rappresentanti di queste esperienze, video, incontri cittadini, etc. In questa strategia è fondamentale la creazione di un centro di documentazione che riunisca materiale scritto ed audiovisivo tanto sugli aspetti storici, geografici, sociali, economici, politici e culturali della Colombia, come sui processi di pace al fine di costruire una mappa della speranza nel paese. In questo modo sarà possibile, non solo avvalersi di materiale didattico che faciliti le attività di diffusione, ma anche fornire materiale accademico ai ricercatori ed ai centri di studio per le analisi di esperienze di costruzione di pace dal basso che, come quelle colombiane , danno interessanti e creativi contributi alla teoria sociale sulla non violenza e la resistenza civile. La protezione internazionale, sia dei membri delle comunità che resistono in maniera non violenta sia della loro esperienza collettiva, potrà essere realizzata attraverso : Accompagnamento sul terreno: implica la promozione, preparazione e finanziamento di persone volontarie che desiderano realizzare un'esperienza di accompagnamento sul campo, aderendo ai principi della comunità oggetto dell'accompagnamento. L’accompagnamento può essere permanente o temporaneo secondo le possibilità delle organizzazioni promotrici e le condizioni di ordine pubblico nella zona. Si potrebbero creare anche condizioni per presenze di brevi periodi durante le vacanze per i lavoratori e studenti. Visita di delegazioni: in questi casi dureranno pochi giorni ma il peso politico sarà costituito dall’essere delegazioni composta da rappresentanti zistituzionali, artisti, rappresentanti di ONGs, volontari La pressione internazionale: sviluppare la pressione su governo ed organizzazioni armate colombiane, nel caso di minacce o violazione dei Diritti umani e del Diritto Internazionale Umanitario. Sostegno ad iniziative comunitarie: raccolta dei progetti elaborati dalle comunità da presentare, insieme alle motivazioni del processo di resistenza, ad enti territoriali ed organizzazioni non governative interessati ad appoggiarli. PROPOSTE ATTUATIVE Creazione di rete di appoggio: Impegno degli Enti Locali: vincoli di gemellaggi od iniziative specifiche. Nel caso dei gemellaggi , è importante realizzare iniziative che coinvolgano il Comune ed il suo territorio. L’Ente locale dovrà coinvolgere le organizzazioni sociali, di volontariato, istituzioni, ONGs, interessate a migliorare ed ampliare il gemellaggio e garantire nel tempo la continuità dell’ iniziativa . Da tale impostazione , risulterà possibile la realizzazione di attività più ambiziose come le visite sul terreno, forum internazionali, inviti a rappresentanti dei processi di resistenza. Impegni di persone ed organizzazioni interessate ad appoggiare i processi di resistenza civile non violenta in Colombia. - Volontari individuali costituiti da : a) coloro che vogliono recarsi sul campo b) coloro che voglio condividere attivamente le iniziative in Italia c) coloro che voglio manifestare la loro solidarietà inviando lettere di pressione sugli attori armati e le autorità colombiane. - Associazioni: potrebbero dar vita ad accordi con centri interessati alla realizzazione concreta di progetti nei settori educativi , cooperazione internazionale, pace e sviluppo, economia, comunicazione sociale, pedagogia etc. - Integrazione a reti internazionali di solidarietà con la Colombia: esplorare possibilità di condividere esperienze ed attività unitarie aumentando la pressione sull’ Unione Europea affinché eserciti una tutela e protezione verso i processi di pace.