Carolynn Rankin – 56° Congresso nazionale AIB – Firenze, 5 novembre 2010 Prime esperienze di lettura: il ruolo della biblioteca nello sviluppo del linguaggio e dell’alfabetizzazione Relazione di Carolynn Rankin, Senior Lecturer, Leeds Metropolitan University Traduzione di Marta Fornasier Desidero aprire questa mia relazione ringraziando Giovanna Malgaroli, Nati per Leggere e l’Associazione Italiana Biblioteche per l’invito, molto gradito, ad intervenire al Congresso annuale. Sono lieta di questa occasione che mi dà l’opportunità di affrontare il tema dell’importanza dei servizi bibliotecari per i piccoli e piccolissimi e di poter condividere con voi la mia esperienza in questo campo. Sono docente presso la Metropolitan University di Leeds e sono anche Chartered Librarian1 e membro del CILIP (Chartered Institute of Library and Information Professionals2) in Gran Bretagna. Vi porgo i saluti dell’amica e collega di ricerca dott.ssa Avril Brock. Nel 2008 Avril ed io abbiamo pubblicato un libro dal titolo Communication, Language and Literacy from Birth to Five3, che ha attinto dalla sua competenza specialistica e conoscenza della prima infanzia e del bilinguismo. La nostra collaborazione è continuata quindi con la pubblicazione di Delivering the Best Start: A Guide to Early Years Libraries4, che ‘racconta’ dei progressi in atto nelle biblioteche per i più piccoli in Gran Bretagna. Questo è il libro che ci ha presentato a Giovanna e che mi ha condotto qui oggi, ospite al vostro Congresso. Vi parlerò dei servizi bibliotecari per i più piccoli in Gran Bretagna e cercherò di dare risposta alle domande che alcuni di voi hanno già posto. E naturalmente anche alle nuove domande, che porrete in questa occasione, e che saranno molto gradite. Tuttavia, con sincerità vi devo dire che sebbene io abbia lavorato come information manager e bibliotecario universitario, non ho mai lavorato come bibliotecario specialista della sezione bambini. E così, come posso pensare di venire qui e di parlarvi di come promuovere la lettura nei primi anni di vita e di come organizzare servizi bibliotecari per i piccoli e piccolissimi? Spero di potervi offrire alcune idee e riflessioni come ricercatrice! Sono un genitore e le mie due figlie sono ora piuttosto grandi, ma ricordo ancora il piacere dello sfogliare insieme i libri quando erano proprio piccole. Ai tempi avevo proposto questa attività istintivamente e il nostro libro preferito era The Baby’s Catalogue5 di Janet e Allan Ahlberg. Questo libro cartonato aveva delle illustrazioni semplici e piacevoli di cose quotidiane e poche parole di testo. La nostra figlia minore Chloe adorava la pagina Accidents6 e rideva battendo le mani quando arrivavamo a questo punto! Ancora oggi, questo libro è il mio dono preferito ai bimbi neonati di familiari e amici. La mia conoscenza, opinioni e punti di vista professionali si sono formati in modi diversi. In primo luogo visitando una varietà di ambienti in cui vengono offerti servizi bibliotecari per i primi anni, ascoltando e parlando con i bibliotecari, osservando l’organizzazione dello spazio e come viene percepito e osservando le attività che vi vengono svolte. In secondo luogo grazie allo studio di fonti informative e leggendo di altre esperienze attraverso una ricerca sul materiale pubblicato su alfabetizzazione precoce e modalità di apprendimento dei bebè. La prima infanzia è ora un punto di alta priorità tra gli obiettivi di molti Paesi nel mondo. Ciò è motivato dalla sempre maggiore consapevolezza dell’importanza dei primi anni di vita per lo sviluppo intellettuale, sociale ed emotivo con il coinvolgimento di discipline quali sanità, psicologia, istruzione, assistenza sociale e neuropsicologia. Per impostare l’ambito della mia relazione cito Le Linee guida per i servizi bibliotecari ai bebè e ai piccolissimi entro i tre anni. 1 2 3 4 5 6 ndr. Bibliotecario iscritto all’albo ndr. Albo dei professionisti in biblioteconomia e informazione ndr. Comunicazione, linguaggio e alfabetizzazione dalla nascita ai cinque anni, non pubblicato in Italia ndr. Iniziare nel modo migliore: una guida alle biblioteche per i primi anni, non pubblicato in Italia ndr. Non pubblicato in Italia. ndr. Imprevisti 1 Carolynn Rankin – 56° Congresso nazionale AIB – Firenze, 5 novembre 2010 Con un’ampia gamma di materiali e attività le biblioteche pubbliche offrono l’opportunità ai bebè e ai bambini piccolissimi, insieme ai loro genitori e in genere agli adulti che si prendono cura di loro, di trovare un luogo dove sono i benvenuti, un luogo dotato di risorse preparate per loro, per provare l’occasione di scoprire la gioia delle rime, delle canzoni e dei libri cartonati e tattili perfetti per la loro età. (Missione delle biblioteche per ragazzi, pag. 5) Per comprendere le modalità di erogazione dei servizi bibliotecari in Gran Bretagna, è importante conoscere un poco l’ambiente politico. In Gran Bretagna abbiamo ora un governo formato da una coalizione recentemente eletta, insediatasi l’11 maggio scorso. Vi sono in atto grandi cambiamenti dal momento che i nuovi politici desiderano sviluppare e attuare le proprie linee politiche. Quando Giovanna mi ha contattato lo scorso marzo, il panorama politico inglese era molto diverso! Sebbene il futuro non sia ancora chiaro, vi parlerò degli sviluppi occorsi durante il precedente governo laburista, al potere dal 1997, caratterizzato da un aumento significativo di attività mirate ai servizi per i piccoli e piccolissimi. Collaborazione coordinata e fattiva tra più enti e servizi integrati sono stati elementi chiave della strategia governativa per migliorare le condizioni nei primi anni di vita. La partnership tra diversi enti governativi sta aiutando i genitori a sostenere lo sviluppo del linguaggio e dell’alfabetizzazione dei loro bambini e sta trasmettendo messaggi importanti su sviluppo emotivo e sociale e questioni sanitarie. Per i bibliotecari la sfida è stata attuare le linee programmatiche all’interno delle biblioteche e lavorare con organizzazioni partner per realizzare un'efficace fornitura dei servizi. In Inghilterra tutti i professionisti che lavorano con bambini da zero a cinque anni devono conoscere il programma Every Child Matters7 e i requisiti di Early Years Foundation Stage (EYFS), obbligatorio da settembre 2008. EYFS è un programma globale per lo sviluppo, l’apprendimento e l’assistenza, di alta qualità, dalla nascita fino al termine dell’anno scolastico in cui il bambino compie cinque anni. Ciascun bambino e ciascuna famiglia viene considerata unica, con bisogni e necessità particolari e differenti. Questi vengono identificati in quattro temi chiave: Un bambino unico (A Unique Child); Relazioni che rendono competenti (Empowering Relationships); Ambienti abilitanti (Enabling Environments); Apprendimento e sviluppi olistici (Holistic Learning and Developments). EYFS pone l’accento sull’importanza di offrire ai bambini l’opportunità di comunicare pensieri, idee e sentimenti e di costruire relazioni con gli operatori e tra loro. Sottolinea inoltre l’importanza di promuovere relazioni positive con genitori e famiglie. L’importanza del fattore umano Le risorse umane sono un elemento di vitale importanza in qualsiasi organizzazione. È importante che gli operatori che lavorano con l’infanzia posseggano conoscenza e comprensione delle diverse teorie sulla percezione del mondo da parte dei bambini, come essi pensano, imparano e crescono. La conoscenza professionale si basa su una comprensione critica della teoria attuata nell’offerta di servizi a bambini piccoli e piccolissimi e alle loro famiglie. Quali bibliotecari professionisti siete in prima linea nella promozione dei diritti dei bambini e nell’aiuto a dare il miglior inizio nella vita. Il vostro è un ruolo chiave per la divulgazione dell’importanza dell’alfabetizzazione precoce a genitori, operatori d’infanzia, educatori, sostenitori dei diritti dell’infanzia e politici. L’IFLA afferma che, per essere efficaci e gestite in modo professionale, le biblioteche per bambini reclamano personale preparato e dedicato. I requisiti richiesti includono entusiasmo, forte capacità di comunicazione, di relazione interpersonale, di operare in gruppo e di risoluzione dei problemi, abilità nel costruire reti e di collaborazione, di avviare progetti, flessibilità e apertura al cambiamento, capacità di analisi dei bisogni dell’utenza, nel pianificare, gestire e valutare servizi e programmi, disponibilità ad apprendere nuove competenze e allo sviluppo professionale. E oltre a tutto ciò, dovete essere dei grandi narratori! Che esemplari unici! 7 ndr. Ogni bambino è importante 2 Carolynn Rankin – 56° Congresso nazionale AIB – Firenze, 5 novembre 2010 I bibliotecari sono da sempre interessati al ‘bambino che legge’ e nella promozione del meraviglioso patrimonio di libri per accendere l’immaginazione. Ora, grazie alla nuova conoscenza dello sviluppo del bambino e dell’alfabetizzazione precoce (termine usato per descrivere le prime esplorazioni nella lettura e nella scrittura di bambini piccoli), dobbiamo essere consapevoli dei bisogni dei bebè e dei piccolissimi e fornire opportunità per sostenere il processo di apprendimento. Studi condotti sullo sviluppo cerebrale indicano che i primi anni di vita del bambino sono molto importanti poiché l’apprendimento maturato in questo periodo di vita contribuisce al futuro sviluppo e funzionamento del cervello. Le prime interazioni tra bambino e genitori e adulti che si prendono cura di lui rivestono un’importanza cruciale per lo sviluppo personale, sociale, culturale, emotivo e linguistico del bambino. L’iniziativa Talk to Your Baby8 promossa dal National Literacy Trust9 incoraggia i genitori e gli operatori a parlare al bebè e a gioire di questa comunicazione con il loro bambino. Come i bibliotecari, anch’io penso sia utile possedere una conoscenza teorica di base dello sviluppo del linguaggio e dell’alfabetizzazione nei primi anni di vita. È bene conoscere le teorie di Vigotsky, essere consapevoli del modello ecologico di Bronfenbrenner e del suo bambino universale al centro di cerchi concentrici di relazioni, comprendere i principi educativi di Froebel nel fondare i giardini d’infanzia (kindergarten). Per esperienza so che molti bibliotecari di servizi per bambini sono anche insegnanti qualificati, ma molti non lo sono. Questa conoscenza di base può permettervi di fornire servizi adeguati e accoglienti, ma anche di sostenere con efficacia il valore e l’impatto dei servizi e delle iniziative che proponete. È uno strumento particolarmente valido quando presentate i vostri servizi bibliotecari alla direzione, ai politici ed altri soggetti finanziatori. Molti servizi bibliotecari in Gran Bretagna ora offrono eventi di divertimento interattivo per i bebè e le loro famiglie. Oltre alla narrazione di storie, vi sono sessioni interattive con canti, suoni e ritmi e opportunità di scoprire il gioco d’immaginazione. I piccoli devono poter gattonare in giro per la stanza e divertirsi esplorando il loro spazio personale e l’ambiente fisico che li circonda. Questo ha naturalmente delle implicazioni per l’architettura delle biblioteche per bambini e per l’ottimizzazione dell’uso dello spazio disponibile. Considereremo questi punti in maggiore dettaglio più avanti. Il progetto Every Child a Talker10 (ECaT) In Gran Bretagna lo sviluppo precoce di abilità linguistiche è una questione di rilevanza nazionale. ECaT è un progetto nazionale per lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione del bambino dalla nascita sino ai quattro anni d’età. Il progetto è nato dalla preoccupazione per il forte impoverimento del linguaggio e per come questo influisca sui futuri successi scolastici e sulle opportunità nella vita adulta. Il suo obiettivo è di migliorare la capacità di linguaggio nei primi anni, potenziare le capacità e le conoscenze degli operatori e migliorare la comprensione e la partecipazione dei genitori nello sviluppo linguistico dei bambini. Molti bibliotecari in Gran Bretagna sono ora coinvolti in questo progetto. Il potere del partenariato L’indagine valutativa che Avril Brock ed io stiamo svolgendo a seguito del National Year of Reading11 tenutosi in Gran Bretagna nel 2008 ha mostrato che i bibliotecari possono operare in modo molto efficace in collaborazione con altri professionisti ed operatori (Rankin, Brock and Matthews, 2009). Il lavoro in team è importante in quanto non possiamo lavorare isolati, ma al contrario necessitiamo di una struttura funzionale per poter raggiungere gli obiettivi strategici e operativi dell’organizzazione per cui lavoriamo. Il lavoro in team può essere innovativo, creativo e utile per affrontare e risolvere le difficoltà. Una recente direttiva del governo britannico ha disposto una maggiore attenzione nella collaborazione tra realtà professionali e organizzative diverse, un lavoro intersettoriale, dal momento che esiste un potenziale per affrontare problemi sociali complessi quali l’inclusione sociale e il programma di alfabetizzazione permanente. È molto più che un altro modo per pubblicizzare servizi e prestazioni. Partenariato e maggiore interazione tra gli enti sono stati promossi dal legislatore con l’obiettivo di diffonderli a livello 8 9 10 11 ndr. Parla al tuo bambino ndr. Fondazione nazionale per l’alfabetizzazione ndr. Ogni bambino è in grado di parlare ndr. Anno nazionale della lettura 3 Carolynn Rankin – 56° Congresso nazionale AIB – Firenze, 5 novembre 2010 strategico e operativo. Come già anticipato, molti ambienti di lavoro inglesi richiedono servizi o progetti proposti da team multidisciplinari, che includono professionisti e operatori provenienti da settori diversi (Rankin et al, 2007). I bibliotecari e i professionisti dell’informazione possiedono una tradizione nel costruire reti con altri gruppi di professionisti e nello sviluppo di prassi e consuetudini comuni. Il messaggio chiave in questo contesto è che i bibliotecari giocano un ruolo vitale quali anelli di connessione, lavorando in team composti da elementi di organizzazioni diverse. Costruire reti con altre organizzazioni può fornire al bibliotecario per bambini piccoli e piccolissimi notizie su altri servizi disponibili per le famiglie e questo migliorerà le sue competenze informative e di reference. Attraverso collaborazioni efficaci e un rapporto professionale, altre figure, quali logopedisti e operatori sanitari, possono sostenere i servizi bibliotecari per i piccoli e piccolissimi. I bibliotecari dei servizi per bambini lavoreranno in collaborazione con persone che lavorano in organizzazioni ‘partner’, quali operatori sanitari, educatori nei nidi d’infanzia e personale attivo in vari progetti che coinvolgono i bambini. Molti bibliotecari sono intensamente coinvolti nel progetto Bookstart, fondato sulla collaborazione tra operatori di ambiti diversi, di cui parlerò più avanti. Inoltre, lo sviluppo delle reti di nuovi Children’s Centre12 in Gran Bretagna ha fatto in modo che molti bibliotecari diventassero parte integrante dei servizi a partecipazione di più enti aiutando i genitori a promuovere il linguaggio e l’alfabetizzazione precoce dei loro bambini, come pure a comunicare importanti messaggi circa lo sviluppo emotivo e sociale e problematiche inerenti la salute. Questa collaborazione tra professionisti di ambiti diversi è un risultato molto positivo e a molti bibliotecari ha dato l’opportunità di costruire reti e di estendere le proprie potenzialità. Tuttavia, dobbiamo essere consapevoli che questo modo di operare può presentare sfide difficili e questioni etiche per i professionisti, in modo particolare in collaborazioni intersettoriali dove i partecipanti possono avere priorità strategiche diverse e diversi obiettivi politici. Il legame con la comunità: accogliere e proiettarsi all’esterno Sin dalla fine del 19º secolo in Gran Bretagna le biblioteche pubbliche sono un elemento centrale delle comunità locali, con servizi destinati a bambini e giovani, modulate secondo i bisogni della propria utenza. Le biblioteche e i centri per bambini sono partner chiave nella promozione della lettura in famiglia. In alcune aree le biblioteche e i centri per bambini hanno creato collaborazioni molto efficaci e organizzano attività quali eventi di narrazione di storie, ludoteche, eventi di alfabetizzazione per la famiglia, attività manuali e spettacoli di burattini. Molto apprezzate sono le sessioni interattive con rime, ritmo, canzoni e musica. Questo è un elemento importante nello sviluppo precoce del linguaggio e sessioni interattive di ‘tempo delle rime’ incoraggia anche la relazione tra genitore e bebè. Rime e canzoni sono appannaggio di molte culture e cantare in diverse lingue può favore il bilinguismo e fornire un legame con la cultura di provenienza della famiglia del bambino. Molte biblioteche pubbliche hanno costruito legami solidi con scrittori, illustratori e narratori e i bibliotecari organizzano eventi che richiamano la comunità locale. Una risorsa importante per genitori e operatori per l’infanzia sono le raccolte speciali di informazioni sui servizi per l’infanzia e di risorse sulla genitorialità. Un’iniziativa recente in alcune biblioteche pubbliche è il Baby Café, una rete di centri di supporto per l’allattamento al seno, diffuso in tutta la Gran Bretagna e ad ingresso libero. Le madri hanno accesso a un servizio di informazione sanitaria di alta qualità fornito da operatori sanitari e supportato da volontari preparati. Nell’ambiente della biblioteca pubblica le mamme della zona incontrano l’operatore sanitario, chiedono aiuto, prendono in prestito libri, prendono un caffè o utilizzano i molti altri servizi offerti dalla biblioteca. Non si prende appuntamento e questo servizio molto apprezzato è gratuito. 12 ndr. Centri per bambini 4 Carolynn Rankin – 56° Congresso nazionale AIB – Firenze, 5 novembre 2010 Le comunità danno uno scopo alle biblioteche ed è importante che le biblioteche si proiettino all’esterno del proprio edificio e all’interno della comunità locale. Molti dei bibliotecari che conosco sono molto impegnati in attività che portano servizi e risorse all’esterno e investono molto del loro tempo visitando gruppi di genitori e bambini intorno all’anno di età, centri per l’infanzia, nidi e gruppi di giovani mamme, organizzano eventi che non si svolgono all’interno della biblioteca. Questo introduce il prossimo capitolo che riguarda l’importanza dell’alleanza con i genitori e le persone che si prendono cura dell’infanzia. Alleanza con i genitori e con persone che si prendono cura dell’infanzia Come bibliotecari sapete che la lettura ad alta voce a bimbi piccoli e piccolissimi è uno degli strumenti più efficaci per migliorare lo sviluppo del linguaggio del bambino. Come bibliotecari disponete di motivazioni straordinarie quando incoraggiate i genitori e le persone che si prendono cura dell’infanzia a portare i bebè e i piccoli in biblioteca – la biblioteca fornisce libero accesso a libri e altre risorse! Non è mai troppo presto per iniziare a incoraggiare lo sviluppo del linguaggio nei bambini, ma questo significa anche fornire supporto e consulenza ai genitori e a coloro che si occupano di infanzia. I bibliotecari dei servizi per l’infanzia possono aiutare i genitori e le persone che si prendono cura dell’infanzia a comprendere che essi stessi sono i migliori insegnanti per aiutare i bambini ad apprezzare i libri e la lettura e per prepararsi ad imparare a leggere. I genitori si trovano in una posizione privilegiata per far conoscere ai propri bambini il mondo delle parole. Leggere insieme e condividere i libri incoraggia a parlare, e a sua volta questo aiuta a sviluppare capacità linguistiche e di ascolto. Sappiamo che i buoni lettori più facilmente otterranno un successo scolastico e capacità di lettura e alfabetizzazione li collocheranno in una posizione favorevole per la vita nel 21º secolo. Sapete anche che i benefici portati dal condividere i libri dura più a lungo della vita stessa, dal momento che un bambino educato ad amare la lettura facilmente trasmetterà questo amore (e buone capacità di alfabetizzazione) alla generazione successiva. Per sviluppare e fondare alleanze con i genitori suggerisco di prendere in esame i seguenti punti chiave: • • • • Come incoraggiare le famiglie ad usare lo spazio e l’ambiente della mia biblioteca in modo efficace? Come illustrare la lettura e la scrittura precoci in modo significativo? Che cosa devono sapere i genitori dello sviluppo dell’alfabetizzazione dei loro bambini? Come promuovere consuetudini accoglienti e fornire un servizio amichevole per la famiglia? Bookstart – una alleanza di grande valore I bibliotecari specialisti in servizi per bambini in Gran Bretagna non possono non conoscere Bookstart, programma gestito dall’ente caritatevole nazionale Booktrust. È il primo programma nazionale del mondo che prevede il dono del libro ed è un programma nazionale che incoraggia tutti i genitori e le persone che si prendono cura dell’infanzia a leggere libri con i propri bambini sin dalla primissima infanzia. Bookstart è stato avviato a Birmingham nel 1992 con il coinvolgimento di 300 neonati; dal 1992 al 2001 si contano oltre un milione di neonati Bookstart! Che idea geniale! Bookstart per bebè dalla nascita ai 12 mesi assegna ad ogni neonato in Gran Bretagna una borsa di tela contenente libri per bebè, un libretto per i genitori con informazioni e consigli su come condividere storie con i piccolissimi, un volantino Sure Start Children’s Centres13, una bibliografia e l’invito ad iscriversi alla biblioteca di zona. Queste borse vengono distribuite da operatori sanitari, biblioteche e strutture per bambini in età prescolare (Early Years Setting14). Generalmente un operatore sanitario consegna la prima delle due borse tra i 6 e i 12 mesi e la seconda tra i 2 e 2 anni e mezzo. Poi segue la terza borsa, generalmente attraverso una struttura per bambini in età prescolare a 3 anni. Le borse sono disponibili anche nella biblioteca di zona. Vi sono poi altre opzioni: la borsa Booktouch per bebè con disabilità visive e la borsa Bookshine per i bebè con disabilità uditive. I libri vengono selezionati da un team, che comprende un operatore sanitario e un esperto di libri per bambini indipendenti. 13 14 ndr. Centri per bambini Inizio sicuro ndr. http://www.pre-school.org.uk/document/211 5 Carolynn Rankin – 56° Congresso nazionale AIB – Firenze, 5 novembre 2010 Le biblioteche invitano ed accolgono i giovanissimi membri della comunità con il Bookstart Book Crawl, che incoraggia i bambini sotto i cinque anni ad iscriversi in biblioteca e a prendere in prestito libri premiandoli con adesivi e attestati. Sono stata in una nuova biblioteca per bambini gestita da un mio ex studente ed è stata un’esperienza incantevole. C’erano un bebè con la mamma, la nonna e una zia ed è stato consegnato il primo attestato Book Crawl. È stato bello vedere i sorrisi felici sui volti degli adulti – e naturalmente il bebè ha cercato di masticare il suo attestato! Iniziativa d’avanguardia, il programma è stato considerato con grande attenzione dai ricercatori per verificare il suo impatto sullo sviluppo del linguaggio e dell’alfabetizzazione nei piccoli e piccolissimi. Una ricerca recente ha segnalato un aumento delle iscrizioni alla biblioteca e una maggiore frequenza nella lettura ad alta voce tra le famiglie ‘meno attive’. L’idea di Bookstart si è estesa in tutto il mondo, sino nell’Australia Occidentale con il programma Better Beginnings for Babies15. Ci sono molte altre iniziative simili di cui vorrei venire a sapere, ma purtroppo i bibliotecari sono spesso troppo impegnati per scrivere e pubblicare testi sulle loro attività quotidiane! Sister Library: il gemellaggio con una biblioteca straniera - progetto IFLA in partenariato In chiusura di questa sezione sulle iniziative di partenariato porto l’esempio di un progetto che si estende ben oltre le mura delle biblioteche, in realtà ben oltre i confini della comunità in cui opera la biblioteca. Forse qualcuno di voi ha già sentito parlare del progetto Sister Library lanciato nel novembre 2009. La Sezione IFLA biblioteche per ragazzi e giovani adulti propone un nuovo progetto ‘Sister Libraries for Children's and Young Adult's Reading’16, aperto a bibliotecari per bambini interessati a costruire un gemellaggio con una biblioteca in altre parti del mondo per scambiare opinioni, esperienze ed idee per promuovere la lettura in età precoce. Non è necessario essere membri IFLA per partecipare, ma solo avere un po’ di tempo ed entusiasmo. Viviana Quiñones ha presentato una relazione all’ultimo congresso mondiale annuale a Gothenburg, che vi invito a leggere sul sito IFLA. Mi auguro che qualcuno di voi decida di aderire a questa iniziativa di partenariato a livello mondiale. Risorse – libri ed altro È importante conoscere la cultura, il retaggio, la lingua e gli interessi dei bambini e delle loro famiglie per fornire una gamma di risorse di valore. I libri illustrati sono il cuore di una biblioteca per i primi anni e sono importanti perché permettono di esplorare il mondo intorno a noi. Questi libri offrono il modo di affrontare contenuti multiculturali e possono rispecchiare il retaggio culturale delle famiglie nella vostra zona come pure una visione del mondo più ampio. I libri cartonati con immagini semplici sono eccellenti per un bebè: sono maneggevoli per le piccole dita e le pagine resistenti allo strappo. Sappiamo bene che i bebè esplorano i libri con occhi, mani, bocca e piedi! I libri sono il cuore della collezione, che tuttavia dovrà includere anche risorse per bebè, piccolissimi e bambini che compiono i primi passi e fornire materiali di vari formati per incoraggiare il gioco, la creatività e lo sviluppo attraverso il divertimento. La biblioteca per piccolissimi, ben ideata, offre una gamma di libri, giocattoli, cesti del tesoro ed altre risorse creative per i piccoli utenti e le loro famiglie. Le linee guida IFLA ci indicano che: Le biblioteche per ragazzi dovrebbero comprendere una varietà di materiali adatti allo sviluppo in tutti i formati, inclusi i materiali a stampa (libri, periodici, fumetti, opuscoli), multimediali (compact disk, DVD, cassette), giocattoli, giochi didattici, computer, software e collegamenti informatici. (Linee guida per i servizi bibliotecari per ragazzi, ed. italiana, 2004) Le linee guida suggeriscono anche che dobbiamo scegliere materiali di alta qualità e appropriati secondo le varie fasce di età. I materiali proposti dovrebbero esprimere una varietà di valori ed opinioni e la cultura della comunità locale; materiali che rappresentano un’introduzione alla comunità globale. Questa, a mio parere, è una grande sfida. 15 16 ndr. Inizi migliori per i bebè ndr. Biblioteche gemelle per bambini e ragazzi 6 Carolynn Rankin – 56° Congresso nazionale AIB – Firenze, 5 novembre 2010 ‘Story sack’ o ‘story bag’: la borsa delle storie La ‘borsa delle storie’ è una grande borsa di tela che contiene un libro per bambini con materiale di supporto per stimolare le attività di lettura creando un’esperienza divertente e indimenticabile. La borsa può includere giocattoli morbidi dei personaggi principali del libro e altri strumenti che i genitori ed altri adulti possono utilizzare con il bambino per rendere vivo il libro, anche se le capacità di lettura dell’adulto sono limitate. Le ‘borse delle storie’ sono uno strumento apprezzato e che non intimidisce per incoraggiare i genitori e gli adulti che si occupano di bambini ad iniziare a condividere le storie con i più piccoli, specialmente quei genitori che hanno scarsa esperienza positiva con i libri. Le ‘borse delle storie’ sono in vendita sul mercato ma spesso sono create per progetti gestiti dalle comunità, proponendo così gli interessi e le storie della tradizione di quella comunità. Se vi trovaste a realizzare una ‘borsa delle storie’ nella vostra comunità , che cosa scegliereste? Abbiamo un’altra iniziativa che si presenta nel ‘formato borsa’. Molti servizi bibliotecari in Gran Bretagna stanno ora prestando le borse Count me in 1 2 317 allo scopo di sviluppare le abilità matematiche di bambini in età prescolare attraverso l’uso di giochi e storie con i numeri. I giochi nelle borse propongono attività pensate per incoraggiare l’ascolto, l’osservazione e l’apprendimento di colori, forme e misure. I bebè adorano i cesti del tesoro Le biblioteche per piccoli e piccolissimi possono ampliare la gamma di risorse fornendo fonti multisensoriali e personalmente ritengo che il cesto del tesoro sia il “giocattolo” educativo perfetto per i bebè non ancora in grado di gattonare ma che riescono a stare seduti sostenuti da cuscini. Il cesto del tesoro è un cesto di materiale naturale, come il vimini, pieno di oggetti normali e a buon mercato trovati in giro per casa. Oggetti che appartengono quindi al mondo quotidiano e che forniscono stimolazione sensoriale, aiutano a sviluppare la coordinazione mano-occhio, a compiere delle scelte e a sviluppare preferenze. Il Cesto del tesoro nasce da un’idea sviluppata oltre 30 anni fa dalla psicologa dell’infanzia Elinor Goldshmied attraverso l’osservazione dei bambini e del modo in cui costruivano la conoscenza del mondo intorno a sé. Un cesto del tesoro è pieno di oggetti interessanti che il bambino desidera scoprire e con cui può giocare con poco o nessun aiuto da parte dell’adulto. Al contrario della lettura, dove l’esperienza è condivisa, questa è un’attività che coinvolge quasi unicamente il bambino. L’adulto deve avere una presenza attenta ma non attiva. I bibliotecari possono incoraggiare i genitori ad osservare i loro bambini che si divertono con il cesto del tesoro vincendo la tentazione di scegliere e proporre gli oggetti o cercando di intuire i desideri del bambino. Può davvero essere molto divertente creare i cesti del tesoro per i bebè. Avril Brock, amica e collega, è appena diventata nonna due volte e ne ha creati due per i nipoti Oscar e James. Che cosa scegliereste per un cesto del tesoro? Ludoteche e giocattoli per bebè e piccolissimi Mi è stato chiesto di trattare anche l’argomento giocattoli e tutti noi sappiamo che l’uso di giocattoli in modo costruttivo contribuisce allo sviluppo del bambino. In Inghilterra alla fine degli anni ’60 sono comparse le ludoteche gestite dall’ente locale, inizialmente destinate a bambini con bisogni particolari. Oggi sono circa 1000, disponibili per 250.000 bambini e le loro famiglie. Sono facilmente disponibili per i genitori che altrimenti non usufruirebbero di servizi per il gioco destinati all’infanzia e offrono l’opportunità di vedere e provare giochi diversi. I genitori possono meglio individuare e scegliere i giocattoli adatti allo stadio di sviluppo del loro bambino. È rassicurante per i genitori sapere che giocare con giocattoli appropriati stimola il linguaggio e promuove lo sviluppo della coordinazione mano/occhio. 17 ndr. Contami 1 2 3 7 Carolynn Rankin – 56° Congresso nazionale AIB – Firenze, 5 novembre 2010 Nello scegliere nuovi giocattoli da proporre è importante mantenere un equilibrio tra quelli più diffusi e gli articoli specialistici. I giocattoli messi a disposizione dalle ludoteche devono essere veramente solidi, molto sicuri e lavabili. Devono anche garantire pari opportunità e rappresentare tutte le componenti della comunità. È importante valutare sicurezza, durevolezza e la piacevolezza agli occhi del bambino oltre al potenziale di insegnamento e apprendimento. Non ho mai lavorato in una ludoteca ma penso che possa essere veramente divertente scegliere l’assortimento dei giochi e aiutare le famiglie a sceglierli. Sappiamo che i bebè più di ogni altra cosa amano agguantare gli oggetti e metterseli in bocca. Ci sono libri per bebè che si prestano ad essere masticati e ripuliti, come i libri cartonati e i libri da bagno. È buona cosa fornire giocattoli che i bebè possono maneggiare e succhiare, come grandi anelli, giochi per la dentizione e giocattoli da strizzare. Amano oggetti da scuotere e con cui fare rumore. Tutti questi giocattoli sono utili per lo sviluppo di udito, concentrazione, coordinazione mano/occhio e di capacità motorie. I bimbi che muovono i primi passi imparano velocemente a parlare. Giocattoli utili sono oggetti con cui giocare a “facciamo che”, come ad esempio utensili e mobili a misura di bambino – piatti, forchette, tavoli e sedie – o bambole con i loro accessori, letti, carrozzine e passeggini. Accessori da indossare e telefono giocattolo promuovono l’apprendimento del linguaggio, come anche burattini, giocattoli imbottiti, animali di plastica, giochi con la sabbia e l’acqua. Creare un ambiente accogliente: progettazione della biblioteca È di vitale importanza incoraggiare le famiglie ad usare i servizi bibliotecari e ai genitori che visitano la biblioteca per la prima volta con l’invito trovato nella borsa Bookstart va dedicata una accoglienza particolare. In Gran Bretagna le biblioteche devono competere con i molti altri servizi e attività offerti alle famiglie, come musei, centri sportivi, parchi e centri commerciali. Immagino che in Italia possa verificarsi lo stesso fenomeno. I bibliotecari devono pensare attentamente a come la biblioteca possa proporre qualcosa di diverso. L’architettura esterna e la localizzazione degli edifici sono elementi importanti per la comunità locale come pure l’assetto degli interni. È importante creare un ambiente accogliente e l’atmosfera, la distribuzione degli spazi, il design, l’arredamento e i suoi complementi giocano un ruolo importante. Spesso chiedo ai bibliotecari per bambini che cosa c’è sul soffitto della loro biblioteca. Cerchiamo di visualizzare l’ambiente con gli occhi di un piccolo. Mettiamoci a terra e muoviamoci all’altezza di un bambino. Se ci stendiamo sulla schiena e guardiamo in alto (prospettiva del bambino), ci rendiamo immediatamente conto che persino i soffitti sono importanti! Molte biblioteche in Gran Bretagna stanno ristrutturando e riattrezzando le sezioni dedicate all’infanzia. Questo naturalmente non è facile in tempi di ristrettezze economiche ma ci sono ottimi esempi di design creativo per incoraggiare l’abitudine a frequentare la biblioteca. L’architettura interna degli spazi della biblioteca è un tema che trovo particolarmente interessante. Valutando gli aspetti pratici delle sezioni per i piccolissimi dobbiamo prendere in considerazione i fattori ambientali. Il pedagogista tedesco Friedrich Froebel (1782-1852) ha sottolineato l’importanza dello spazio ambientale. Fondatore del ‘kindergarten’ o scuola d’infanzia, Froebel sosteneva che le prime esperienze di apprendimento dei bambini molto piccoli è di importanza cruciale per l’influenza non solo sui risultati di apprendimento scolastico ma anche sullo stato di salute e sullo sviluppo della società intera. I punti qualificanti dell’Education for Children from Birth to Seven years18 includono il riconoscimento dell’unicità delle capacità e del potenziale del singolo bambino e il riconoscimento dell’importanza del gioco quale elemento fondamentale d’integrazione nello sviluppo e nell’apprendimento. Questo coinvolge genitori, educatori e adulti che si occupano di infanzia, a cui viene richiesto di agire e operare in armonia e in collaborazione. Froebel ha proposto un ambiente fisicamente sicuro ma intellettualmente stimolante, che promuova curiosità, desiderio di conoscere e stimolazione sensoriale. Ci troviamo a Firenze, non lontano da Reggio Emilia. Del progetto didattico proposto da Reggio Emilia mi interessa il riconoscimento, nell’ambiente, del terzo educatore – genitori e persone che si occupano di infanzia sono i primi due. Si dedica grande attenzione agli aspetti visivi e sensoriali dell’ambiente dei primi anni di vita. Lo spazio è organizzato per ospitare progetti per gruppi di piccole e grandi dimensioni e per piccoli spazi intimi per uno, duo o tre bambini. La segnaletica è posizionata ad altezza dell’adulto e 18 ndr. Didattica per i bambini dalla nascita ai sette anni 8 Carolynn Rankin – 56° Congresso nazionale AIB – Firenze, 5 novembre 2010 ad altezza dei bambini e l’arredamento è multifunzionale. Forse i bambini e le loro famiglie possono trattenersi in biblioteca per brevi periodi di tempo, ma questi che seguono sono messaggi su come la biblioteca potrebbe presentarsi per essere accogliente e attraente per gli utenti di tutte le età. Incoraggiare gli adulti – creare uno spazio invitante Questo mi porta a continuare il discorso su come incoraggiare gli adulti a frequentare la vostra biblioteca e fare in modo che continuino a farlo instaurando una consuetudine con i loro bambini piccoli e piccolissimi. Ciò enfatizza nuovamente l’importanza della collaborazione. È importante offrire uno spazio invitante, reso più accogliente da pavimenti con tappeti e mobili sicuri per le necessità dei bambini che compiono i primi passi. L’esposizione alla lingua e alla letteratura inizia con i libri e la lettura e pertanto avremo bisogno di spazi dove i bambini e gli adulti che li accompagnano possano passare il tempo in compagnia dei libri. Penso che il comfort sia un elemento importante! Consideriamo attentamente la possibilità di sedersi per gli adulti, non tutti desiderano rilassarsi su cuscini a terra, per quanto possano essere invitanti! Una mamma venticinquenne e un nonno sessantacinquenne non hanno la stessa elasticità! Divani e sedie a dondolo comodi sono perfetti per creare un legame con i bebè. Le sedie devono essere basse ma alte a sufficienza anche per un adulto, così che i genitori e i bibliotecari possano interagire all’altezza del bambini. Negli spazi dedicati ai bebè e ai bimbi ai primi passi il punto cruciale è il pavimento, che deve essere soffice, morbido e lontano da correnti d’aria. Per la morbidezza un tappeto è un ottimo complemento d’arredo, i bambini piccoli possono sedersi a terra. Un tappeto morbido è anche adatto ai bebè che passeranno la maggior parte del tempo sul pavimento imparando a stare seduti, a gattonare e camminare. I tappeti possono essere impiegati per separare lo spazio nella stanza, possono indicare un’area stabilita per un’attività di gruppo o lo spazio dedicato al racconto di una storia. Per creare un angolo per la lettura bastano una stuoia, una coperta o un tappeto. Alcune biblioteche hanno un tappeto di lettere coloratissime per incoraggiare il riconoscimento di lettere e numeri. Esposizione e collocazione dei libri Ecco che le famiglie frequentano la biblioteca, ora scegliere i libri insieme è un’attività importante per i genitori e i loro bambini piccoli e piccolissimi. Come professionisti diamo forse per scontato il nostro luogo di lavoro, ma la scelta del libro dovrebbe essere un’esperienza piacevole. I libri dovrebbero essere esposti su tavoli e scaffali bassi con le belle copertine ben in vista oppure aperti su illustrazioni interessanti. Scaffalature basse e adattabili sono ideali per esporre i libri ad altezza del bambino. I piccoli e piccolissimi potranno scegliere i libri che li attraggono di più se questi sono esposti di copertina. I libri illustrati collocati in scatole sono facili da ‘far passare’ sia per i bambini che per i genitori. Alcuni produttori offrono una confezione giocattolo per bebè che può contenere anche libri. In questo modo i bambini possono vedere i giocattoli e i libri nei divisori di plastica trasparente e possono scegliere con che cosa giocare – penso che questa soluzione sia divertente e anche pratica. Alcune aziende producono mobili per il gioco che possono trasformarsi in espositori di libri. Ad esempio, una torre con un livello alto per i libri per i bambini più grandi e un livello più basso con libri illustrati per i più piccoli. I lati della torre sono ricoperti da pannelli metallici per i giochi con magneti. Un’altra idea è il tunnel, che incoraggia i bambini a scegliere il proprio libro. Ho parlato con molti bibliotecari circa l’impiego di questo tipo di espositori, dal momento che sono anche proposti per promuovere l’attività fisica – alcuni bibliotecari condividono questo approccio e hanno dotato la biblioteca di attrezzature di vario tipo, altri hanno affermato in modo molto enfatico che la biblioteca non è un parco giochi! Naturalmente sono molte e diverse le opinioni professionali su questo punto. Non esprimo un giudizio, ma sono molto interessata alla vostra opinione! Impatto e valutazione dei servizi bibliotecari per bambini In Gran Bretagna cresce sempre più la richiesta di documentare l’efficacia delle prestazioni. La raccolta e conservazione di statistiche è una pratica consuetudinaria per le biblioteche e le sezioni dedicate ai bambini saranno interessate ai dati sul numero di utenti, numero di prestiti, di visitatori, eventi e attività di apprendimento per le famiglie e il numero di persone che vi hanno partecipato. Il monitoraggio ci può aiutare a produrre evidenza del livello delle attività e della quantità di attività che stiamo facendo. Allo scopo di giustificare le spese nelle biblioteche per bambini i bibliotecari in Gran Bretagna devono fornire 9 Carolynn Rankin – 56° Congresso nazionale AIB – Firenze, 5 novembre 2010 evidenza quantitativa – quante sessioni vengono organizzate, quanti partecipanti del gruppo target di servizi particolari, quale percentuale del budget è stato allocato per l’acquisizione di risorse per i primi anni e così via. I dati riguardanti i vostri servizi e progetti possono essere raccolti e analizzati per fornire informazioni pubblicabili su rapporti annuali e resoconti delle attività ad enti finanziatori. Tuttavia, misurare l’impatto del servizio è molto più difficile che raccogliere statistiche. Dobbiamo pensare attentamente a come valutare il successo di un dato servizio, specialmente operando in collaborazione con altri enti. Vi è ora molto interesse sull’impatto sociale delle attività delle biblioteche e su come esse possono contribuire alla coesione e sviluppo sociale delle loro comunità. Con la collega Avril sto ora lavorando ad un progetto di ricerca longitudinale impiegando un modello di Generic social outcomes19 per rilevare il valore e l’impatto del servizio bibliotecario sulla comunità di riferimento, dato che questi elementi potrebbero essere di vitale importanza per la futura sostenibilità del servizio bibliotecario. Ma questo è il possibile argomento di un’altra relazione e oggi ci stiamo dedicando ai servizi bibliotecari per piccoli e piccolissimi! Vorrei chiedervi di pensare alle prestazioni della vostra biblioteca e di chiedervi: quali dati raccogliere, quale evidenza fornire dell’impatto sociale dei servizi della mia biblioteca e quale è il loro valore aggiunto? Come provare che sono determinante? Questa è la sfida che vi lascio e concludo la mia relazione ringraziandovi ancora per l’opportunità che mi avete dato di essere qui oggi. Leggere con i bambini piccoli è importante qualunque sia la lingua madre, la cultura di provenienza o la preparazione culturale. Credo fermamente che i professionisti bibliotecari si trovino in prima linea nella promozione dei diritti dei bambini e contribuiscano in modo vitale allo sviluppo dell’alfabetizzazione. Bibliografia (2010) Quiñones, Viviana. Sister libraries for Children's and Young Adults' reading: an IFLA programme for international exchange and cooperation. Relazione presentanta al 76º Congresso mondiale annuale IFLA. Agosto 2010, Gothenburg, Svezia http://www.ifla.org/files/hq/papers/ifla76/147-quinones-en.pdf (2009) Rankin, Carolynn, Brock, Avril and Matthews, Jackie. Why can’t every year be a National Year of Reading? An evaluation of the social impact of the National Year of Reading in Yorkshire. Library and Information Research Vol 33, No 104 (2009) pagg. 11-25 http://www.lirg.org.uk/lir/ojs/index.php/lir (2009) Rankin, Carolynn and Brock, Avril. Delivering the Best Start – A guide to Early Years Libraries. Facet Publications (2008) Brock, Avril and Rankin, Carolynn. Communication, Language and Literacy from Birth to Five. Sage Publications. (2007) Rankin, C, Brock, A, Halpin, E. and Wootton, C. The role of the early years librarian in developing an information community: a case study of effective partnerships and early years literacy within a Sure Start project in Wakefield. Relazione presentata al congresso della Canadian Association of Information Sciences, 35º Congresso annuale, Montreal, 2007 http://www.caisacsi.ca/proceedings/2007/rankin_2007.pdf (2007) IFLA. Guidelines for Library Services to Babies and Toddlers. IFLA Professional Report 100. http://archive.ifla.org/VII/d3/pub/Profrep100.pdf (2008) IFLA, AIB. Linee guida per i servizi bibliotecari ai bebè e ai piccolissimi entro i tre anni. http://archive.ifla.org/VII/d3/pub/Profrep100-it.pdf (2003) IFLA. Guidelines for Children’s Library Services IFLA Children and Young Adults Section. http://www.ifla.org/en/publications/guidelines-for-childrens-library-services 19 ndr. Modello per la rilevazione dei risultati per il miglioramento dei servizi proposto da MLA, Museums, Libraries and Archives Council http://www.inspiringlearningforall.gov.uk/toolstemplates/genericsocial/ 1 Carolynn Rankin – 56° Congresso nazionale AIB – Firenze, 5 novembre 2010 (2004) IFLA, AIB. Linee guida per i servizi http://archive.ifla.org/VII/s10/pubs/ChildrensGuidelines-it.pdf bibliotecari per ragazzi. Siti Bookstart http://www.bookstart.org.uk/Home Every Child a Talker (ECaT) http://nationalstrategies.standards.dcsf.gov.uk/search/earlyyears/results/nav%3A46542 IFLA Sister Libraries for Children’s and Young Adult’s Reading project http://www.ifla.org/en/node/1746 Talk to your Baby http://www.literacytrust.org.uk/talk_to_your_baby The Baby Café http://www.thebabycafe.co.uk/What%20is.htm 1