La goccia che vale N° 1 - Dicembre 2013 DISTRIBUITO GRATUITAMENTE AI SOCI TRENTINO CAMBIARE CRESCENDO Alla ricerca del miglioramento Michele Gretter, Direttore responsabile Inizio del 2013 denso di appuntamenti per tutti i soci avisini, visto che sono state rinnovate tutte le cariche, partendo dalla più piccola Avis di base per arrivare alla sommità del movimento, con il nuovo Consiglio Nazionale, nominato a Rimini nello scorso mese di maggio, che ha confermato come guida l’uscente Vincenzo Saturni. Abbiamo assistito all’ingresso di molti volti nuovi all’interno dei direttivi, un elemento che caratterizza positivamente la vita della nostra associazione: una persona nuova affronta i problemi con un’ottica diversa e non “inquinata” dalle logiche che magari da anni permeano una precisa realtà locale; è indubbio che ogni persona tende ad adagiarsi dopo qualche tempo, proprio per questo il pungolo di una mente fresca, non intesa come giovane necessariamente, produrrà effetti positivi. Non vogliamo con questo dimenticare l’importanza di avere al proprio interno anche gente con esperienza, anzi, rappresentano un tesoro immenso per l’associazione, visto che dispongono di “merce” non reperibile sul mercato. Dopo un quadriennio pieno d’attività, registriamo il cambio della guardia alla guida dell’Equiparata Regionale: al posto di Aldo Degaudenz, cui vanno i ringraziamenti per quanto svolto sinora, è stata nominata Adriana Faccini, alla quale auguriamo quattro anni ricchi di iniziative e di continua crescita. Anche la “Goccia che vale” cambia e dovrà sempre essere pronta a cambiare, per andare incontro alle esigenze dei donatori-lettori, ma anche per cogliere quali siano i temi più importanti per la vita della nostra Associazione. Nella riunione tenutasi a Pergine la scorsa primavera abbiamo chiesto a tutti i presidenti convenuti un buon proposito per il proprio mandato, un pensiero che troverete riportato nel paginone centrale: un breve messaggio, che diventa un impegno personale per il presidente, ma anche per il rispettivo consiglio e per tutti i donatori del territorio. Un monito, quello della continua crescita, emerso con forza anche all’Assemblea Nazionale svoltasi a Rimini: i formatori che si sono alternati sul palco hanno sottolineato a più riprese come il donatore-dirigente non può fermarsi ad un semplice atto di volontariato, ma deve continuamente crescere, formandosi ed acquisendo sempre nuove conoscenze. Chiudiamo con gli auguri di buone feste rivolto a tutti i nostri volontari e collaboratori: buon sangue non mente!!! TRENTINO La goccia che vale INDICE _____________________________________________ Pag. 2 – Editoriale Pag. 3 – Saluto del Presidente Pag. 4-5 – AVAS Pag. 6 – Onoreficenza ad Aldo Degaud Pag. 7 –Domande Pag. 8 – Problemi frequenti Pag. 9 – Dubbi ricorrenti - Consiglio nazionale Pag. 10-11 – La consulta nazionale giovani Pag. 12-15 –Buoni propositi Pag. 16-17 – Assemblea Regionale 2012 Pag. 18 – Nuovo Consiglio Direttivo Pag. 19-20 – I principi di AVIS Pag. 21 – Donazione e comunicazione Pag. 22-23 – Scuola di formazione Pag. 24 - Pieve di Bono Pag. 25 - Anniversari Pag. 26 - Trofeo AVIS Mezzocorona _____________________________________________ “LA GOCCIA CHE VALE” Pubblicazione periodica dell’Avis equiparata Regionale del Trentino. Direttore Responsabile Michele Gretter Comitato di Redazione Alessio Zeni, Camilla Bernardi, Federico Roat, Gianluca Piva, Nora Adami Hanno collaborato Aldo Degaudenz, Aldo Francescatti, Fabrizio Trentin, Francesca Oss, Franco Valcanover, Isabella Ferrari Valentina Maffei 2 ADRIANA FACCINI Il saluto della nuova presidentessa Mi accingo ad intraprendere il mandato conferitomi dal Consiglio alla guida della nostra AVIS del TRENTINO EQUIPARATA REGIONALE nel ruolo di Presidente, consapevole delle problematiche e della complessità di una struttura associativa così importante dal punto di vista sanitario e di volontariato. E’ comunque mia ferma intenzione la divulgazione ed attuazione di quella che è la mission di Avis e delle sue implicazioni. L’attuale crisi economica che ci investe tutti non può non produrre effetti negativi anche sull’azione della nostra associazione, provocando crisi di identità e mancanza di punti di riferimento. Avis, se da una parte subisce questi fenomeni, dall’altra, con i propri valori e con le altre componenti che caratterizzano il terzo settore, è tenuta a fornire dei riferimenti che concorrano ad un recupero di coesione sociale supportando e integrando quanto le istituzioni pubbliche e private non riescono a fare. L’ottimo rapporto di collaborazione e di coinvolgimento nelle scelte mediante la Commissione tecnica, il Piano sangue e il Comitato per il buon uso del sangue con i nostri interlocutori quali la Provincia, la Apss, i servizi trasfusionali e i centri di raccolta non può che favorire il raggiungimento degli obiettivi strategici quali: - autosufficienza regionale; - autosufficienza nazionale; - autosufficienza di emocomponenti; - autosufficienza di farmaci plasmaderivati. Anche le norme europee ci chiedono adeguamenti strutturali, tecnologici e organizzativi che noi e i nostri partner stiamo attuando per rientrare nei parametri di dette norme e per assolvere all’accordo Stato-Regioni e Province autonome entro il 31/12/2014. Se i nostri punti di forza sono: - perseguimento dell’autosufficienza in emocomponenti e plasmaderivati in sicurezza e qualità; - inserimento nei L.E.A. (Livelli Essenziali di Assistenza) della medicina trasfusionale con la garanzia di donatori e riceventi; - assoluta gratuità della donazione; - programmazione coordinata della raccolta; - Legge 219/2005. Al fine di raggiungere i nobili obiettivi che ci distinguono, dobbiamo concentrare i nostri sforzi anche sulle criticità da superare: - trovare forme di coinvolgimento dei cittadini (soprattutto giovani) al tema della donazione; - introdurre corsi di formazione / informazione sulla donazione di sangue da cordone ombelicale; - favorire forme di comunicazione e divulgazione con le altre associazioni di carattere etico, sociale, sanitario quali AIDO, ADMO e AIL. Voglio infine ringraziare quanti mi hanno dato fiducia ed in particolare l’Esecutivo regionale ed il Consiglio che si stanno adoperando per far crescere AVIS e per rendere più efficiente il nostro servizio a favo- re degli ammalati e dei più bisognosi. TRENTINO La goccia che vale Con affetto, Adriana 3 AVAS La sorella argentina di AVIS L’Argentina fa parte di quei Paesi in cui la legislazione sulla raccolta del sangue volontaria e periodica è molto recente ed il sangue raccolto non è sufficiente a coprire il fabbisogno nazionale. Le donazioni avvengono ancora oggi prevalentemente, oltre il 90%, attraverso la chiamata dei familiari del paziente che necessita di trasfusioni, la così detta donacion de reposición. Annualmente vengono registrati solo 800.000 donatori, avendone bisogno di circa 1.300.000 l’anno con un deficit di 500.000 donatori. Tale situazione compromette la possibilità sia di far fronte alle emergenze che di effettuare un’idonea e indispensabile programmazione. Per cercare di risolvere o almeno migliorare questa situazione, il Ministero della Salute ha promosso nel 2002 il Plan Nacional de Sangre, che si propone di modificare le pratiche dell’emoterapia per raggiungere la sicurezza trasfusionale e l’autosufficienza nel quadro dei principi generali dell’universalità, dell’equità e dell’efficienza. Nonostante gli sforzi attuati, esi- stono però molte barriere in questo processo. In questo contesto si è inserita Avas, Associazione Volontari Argentini del Sangue, nata con un progetto promosso e finanziato da Avis nel 2006 per migliorare la disponibilità di sangue sicuro in Argentina, attraverso un aumento dei donatori e delle donazioni di sangue volontarie, periodiche e gratuite, cercando di cambiare le attuali abitudini e giungere all’autosufficienza della nazione. Attualmente, attraverso la collaborazione con le associazioni e le comunità d’italiani locali, si sono TRENTINO La goccia che vale costituite 7 Avas (Buenos Aires, San Nicolas, Rosario, Necochea, Santiago del Estero, San Justo e Córdoba), in 5 delle 24 giurisdizioni argentine, con Statuto e caratteristiche simili a quelle italiane, attribuendo ad ogni entità piena libertà di sviluppo per via dell’eterogeneità del territorio. Il progetto iniziale prevedeva, di comune accordo, l’assegnazione di una Provincia argentina a un’Avis Regionale, che aderisce allo stesso, con la costituzione di organi di governo e di controllo. In realtà nonostante il progetto sia incominciato da diversi anni, gli accordi di gemellaggio stipulati effettivamente sono ben pochi, così come i controlli sui finanziamenti e il coordinamento tra Avis aderenti. Le difficoltà riscontrate sono molte ma i primi risultati stanno lentamente arrivando. Dal 2009 anche l’Avis del Trentino, in collaborazione con la Provincia di Trento, l’Associazione Trentini nel Mondo e le Avis presenti sul territorio provinciale, ha iniziato a promuovere e sostenere la nascita e il consolidamento di un’Avas, quella della Provincia di Córdoba. L’Avas di Córdoba ha sede presso il Circolo Trentino di Córdoba ed ha ottenuto il 15 marzo 2012 la personalità giuridica. Avis Trentino ha deciso di operare sul territorio argentino con un coordinatore locale assunto a tempo pieno ed attuare un maggior controllo-coordinamento sulle attività e le spese sostenute. Questa strategia sta portando a risultati molto positivi, anche rispetto a quelli ottenuti nelle altre realtà. I consensi locali al progetto Avas a Córdoba sono 4 AVAS La sorella argentina di AVIS stati numerosi, prima di tutto da parte dagli stessi partecipanti del Circolo Trentino locale, i quali sono stati i primi a diventari soci donatori dell’associazione, ma anche da parte dei rappresentanti politici, degli amministratori, degli ospedali, dell’università, delle associazioni in generale e dei singoli cittadini, non solo della città capoluogo, ma anche in numerose altre località della provincia. L’impegno del coordinatore Gustavo Cristofolini, della presidentessa Avas Córdoba Laura Bridarolli, del presidente Avas Nazionale Argentina Alberto Denacimiento e di tutti i volontari della provincia, ha permesso la diffusione e il riconoscimento del principio della donazione del sangue volontaria, gratuita, periodica e anonima come il modo più efficace per garantire la quantità di sangue necessaria al servizio sanitario e nello stesso tempo per garantire qualità e sicurezza. Dall’altra parte però, come nel resto delle Avas, il numero di soci è ancora molto basso e le difficoltà ad ottenere finanziamenti pubblici per autofinanziarsi sono molte. Spesso la non gratuità della sanità, la presenza di strutture pubbliche e private che operano in modi diversi, la paura che Avas operi per enti terzi per il commer- TRENTINO La goccia che vale cio illegale di sangue e la mancanza dello spirito di un volontariato sociale nella popolazione crea una barriera all’operato dell’associazione. Avas forte dei propri soci e dirigenti, dell’appoggio italiano e delle solide basi fornite sta continuando a spingere per avere un dialogo e una collaborazione sempre maggiore, al fine di diffondere gli ideali dell’associazione, riuscire a coinvolgere nuovi soci, e ricercare un riconoscimento formale da parte delle autorità politiche e sanitarie, in modo che queste possano contribuire allo sviluppo e alla collaborazione con l’associazione. Probabilmente lo sviluppo e l’assetto finale dell’associazione sarà diverso rispetto a quello di Avis, il fine di Avis però non era quello di creare un’associazione identica a se stessa, ma quella di creare un’associazione portatrice degli stessi valori che permetta di raggiungere l’autosufficienza del Paese, risolvendo i problemi di carenza di sangue, e creare un contesto sociale più ricco, partecipativo e sensibile alle problematiche nazionali. Fine che piano piano si sta raggiungendo. Valentina Maffei 5 ALDO DEGAUDENZ FIODS gli conferisce la Croce al Merito Durante i lavori della 77ª Assemblea Generale di AVIS Nazionale, svoltisi a Rimini nei giorni 17 – 19 maggio 2013, in una specifica cerimonia, la FIODS (Federazione Internazionale Organizzazioni Donatori di Sangue), ha assegnato le CROIX DU MÉRITE INTERNATIONAL DU SANG (Croce al Merito Internazionale del Sangue) ai soci AVIS che si sono distinti nella cooperazione internazionale finalizzata alla promozione della donazione del sangue volontaria, gratuita, anonima, periodica ed associata. I premiati sono stati: Vincenzo Saturni, presidente di AVIS Nazionale, Giuliano Maiolatesi, dell’ Avis della Regione Marche, Roberto Rondin, dell’Avis del Veneto e delegato di AVIS Nazionale per la cooperazione internazionale ed Aldo Degaudenz, ex presidente dell’Avis del Trentino equiparata regionale. Alla consegna dei riconoscimenti ha provveduto direttamente il presidente FIODS, ing. Gianfranco Massaro che, con la sua partecipazione, ha voluto sancire l’importanza dell’avvenimento. Aldo Degaudenz è stato premiato per il lavoro svolto per l’AVAS (Associazione Volontari Argentini del Sangue) a Còrdoba, città capoluogo della omonima provincia dell’Argentina e seconda città, dopo la capitale Buenos Ayres, per numero di abitanti. Il progetto AVAS Còrdoba, avviato ancora nel 2009 in collaborazione con l’Associazione Trentini nel Mondo e finanziato dalla Provincia di Trento, con il contributo anche della Regione TRENTINO La goccia che vale Trentino Alto Adige e di numerose Avis presenti in Trentino, ha promosso la formale costituzione di AVAS ed ha consentito di avviare un intenso lavoro di consolidamento e di diffusione dell’importanza e del valore della donazione volontaria, periodica, gratuita e anonima del sangue. - Con l’impegno della presidente Laura Bridarolli e del direttore generale Gustavo Cristofolini (oriundi trentini e residenti rispettivamente a Sampacho e Còrdoba) l’AVAS Còrdoba si è ormai radicata, ottenendo anche la personalità giuridica da parte del Ministero di Giustizia del Governo di Còrdoba nel marzo 2012; ha consolidato rapporti con l’Università di Còrdoba (la più importante di tutto il Sud America per i servizi trasfusionali ed i farmaci derivati), con diversi ospedali e con le autorità municipali delle più importanti città della provincia (Còrdoba, Sampacho e Rio Cuarto); è coinvolta sistematicamente nelle attività di volontariato promosse da altre organizzazioni e dagli enti pubblici, e nella sensibilizzazione e promozione sul dono del sangue attraverso incontri e convegni; ha promosso la raccolta di sangue da parte di propri associati. Aldo Degaudenz ha elaborato il progetto, ha curato il reperimento dei finanziamenti, segue il lavoro che si sta svolgendo, propone eventuali iniziative specifiche e cura la verifica delle attività e dei risultati ottenuti per conto dell’Avis del Trentino e della Associazione Trentini nel Mondo. L’Avis esprime ad Aldo Degaudenz le proprie congratulazioni per il prestigioso riconoscimento. 6 DOMANDE Posso donare il sangue se... Nel secondo opuscolo erano riportate alcune domande, che frequentemente ci sentiamo rivolgere da nuovi donatori o aspiranti tali, alle quali alcune volte non sappiamo rispondere. Il titolo del volantino è posso donare se…. Sono cittadino extracomunitario? “E’ previsto un apposito questionario per verificare il possesso di alcuni requisiti necessari e vincolanti per diventare donatori: la residenza in Italia da almeno due anni; il possesso di regolari documenti; l’iscrizione a Servizio Sanitario nazionale e la buona padronanza della lingua italiana. Una volta compilato il questionario seguiranno lo stesso percorso dei cittadini comunitari.” Faccio uso della pillola anticoncezionale? “Sì, perché si tratta di un farmaco a base di ormoni con caratteristiche molto simili a quelli contenuti nell’organismo delle donne, per cui la sua assunzione non controindica la donazioni, anzi regolarizzando le mestruazioni, ne riduce l’intensità e la durata, permettendo così di donare più facilmente.” Sto prendendo antibiotici per il mal di gola? “L’assunzione di un ciclo di antibiotici determina una sospensione del donatore di 15 giorni da tutte le donazioni, prendendo come riferimento la sua guarigione e l’ultima dose assunta.” Mi sono fatto un tatuaggio o un piercing? “Tali pratiche sono considerate a rischio di trasmettere l’epatite b, C e l’Aids, per cui determinano sospensione di 4 mesi in quanto non essendo effettuate da personale sanitario in grado di attestare la loro completa sterilità rientrano nei comportamenti a rischio. Si tratta di una sospensione stabilita da normative nazionali ed internazionali da cui non è possibile derogare.” Ho avuto rapporti sessuali con sconosciuti/e usando il preservativo? “Ogni volta che un donatore sostenga un rapporto sessuale con un nuovo partner dev’essere sospeso 4 mesi, indipendentemente dall’uso del preservativo.” Mi sono fatto una “canna” qualche mese fa? “La cannabis è l’unica droga che determina una sospensione relativamente breve: 14 giorni. Infatti una sua assunzione saltuaria non controindica la donazione, salvo che non crei una dipendenza, inoltre, a differenza di tutti gli altri stupefacenti la sua assunzione non predispone a comportamenti a rischio.” Nell’ultimo foglio, invece, si potevano leggere altre domande, maggiormente legate alla donazione ed alle eventuali problematiche correlate ad essa. Per quale motivo dovrei donare il mio sangue? “Donare il sangue è un gesto di solidarietà e ciò significa dire che mi preoccupa la vita di chi sta soffrendo. Il sangue è un prodotto naturale e non riproducibile artificialmente e per il fatto che è raro implica la necessità di metterlo a disposizione di altri che si trovano in una situazione di bisogno.” Donare sangue fa male? “La donazione non comporta alcun rischio: per quanto riguarda i materiali usati per il prelievo si utilizzano prodotti sterili e monouso. Per legge la quantità di sangue per ogni donazione è di 450 ml e si può effettuare ogni tre mesi per l’uomo ed ogni sei mesi per la donna. Ad ogni donazione viene controllato lo stato di salute del donatore a tutela sua e del ricevente.” TRENTINO La goccia che vale 7 PROBLEMI FREQUENTI Periodi di sospensione dopo interventi medici Durante l’Assemblea Annuale, tenutasi a Rimini lo scorso mese di maggio, i soci dell’Avis locale hanno distribuito alcuni opuscoli con riportate notizie molto interessanti e condensate in alcune brevi, ma molto significative tabelle, che abbiamo deciso di riproporre anche per i nostri lettori. PROBLEMATICHE PIU’ FREQUENTI TEMPO DI SOSPENSIONE Aborto Agopuntura Allergia ed assunzione di antistaminico 6 mesi se entro il primo trimestre oppure 1 anno 4 mesi se eseguita da personale non autorizzato con materiali non sterili, altrimenti nessuna sospensione Non dona fino alla risoluzione della fase acuta e dopo aver sospeso il farmaco per almeno 10 giorni 15 giorni dall’ultima somministrazione e/o dopo la guarigione Nessuna sospensione da STO e PLA); no donazione di PLT in aferesi 4/5 giorni prima e dopo il ciclo 48 ore 7 giorni dalla guarigione 1 mese Valutazione medica 4 mesi e successiva valutazione medica Antibiotici, Antimicotici, Cortisone (compresse e/o iniezioni) Aspirina, Antidolorifici, Antinfiammatori (assunzione occasionale o per pochi giorni) Ciclo mestruale Dentista per Pulizia dentale, Carie, Lavoro Protesico Estrazione dentale, Devitalizzazioni (no antibiotico) Dentista per intervento chirurgico di impiantologia Diabete non insulinodipendente Endoscopie Esposizione accidentale a sangue e/o strumenti con4 mesi taminati Herpes labiale Completa guarigione delle lesioni Malattie infettive quali Infezioni Respiratorie, Urina- 15 giorni dopo la scomparsa dei sintomi e dalla comrie (cistite), Diarrea, Vomito, Febbre > 38° C pleta guarigione Parto 12 mesi dal parto, finito l’allattamento Pillola Anticoncezionale o sostitutiva in menopausa Nessuna sospensione Puntura di Zecche 3 mesi RMN – TAC - Scintigrafia 15 giorni se con mezzo di contrasto Sieroprofilassi 4 mesi Tatuaggi, Foratura dei lobi, Piercing 4 mesi Trasfusioni di Sangue, Plasma o Piastrine 4 mesi Vaccino desensibilizzante per allergia 72 ore VACCINAZIONI: Epatite A-B, Tetano, Influenza, Difterite, Pertosse, Febbre Tifoide e Paratifoide per 48 ore bocca, Colera, Meningococco, Pneumococco, Papillomavirus, Peste, Antipolio per iniezione, Rabbia (senza morso animale) VACCINAZIONI: Rosolia, Tubercolosi, Febbre Gialla, Morbillo, Vaiolo, Antipolio orale, Parotite, Febbre 30 giorni Tifoide e Paratifoide intramuscolo TRENTINO La goccia che vale 8 DUBBI RICORRENTI Informazioni utili Perché è meglio che i donatori siano “periodici”? “La periodicità è in questo caso sinonimo di Sicurezza. I donatori periodici essendo molto controllati dal punto di vista medico risultano molto più affidabili dei donatori occasionali. E’ possibile in questo caso: programmare la raccolta del sangue, effettuare la conversione da sangue intero a derivati del sangue (mediante aferesi), gestire le situazioni d’emergenza, promuovere educazione sanitaria e della salute ai donatori.” L’anemia può precludere alla donazione o ci sono alternative? “Oggi è possibile effettuare diversi tipi di donazione: oltre a quella tradizionale di sangue intero, si possono effettuare donazioni mirate (dette aferesi), cioè solo di alcuni componenti del sangue e, tra questi, il plasma. Nell’aferesi, attraverso l’uso di separatori cellulari, si ottiene dal sangue del donatore soltanto la componente ematica di cui si ha necessità, restituendogli contemporaneamente i restanti elementi.” Quali cibi posso assumere il giorno precedente la donazione? “Non esiste una limitazione qualitativa per la giornata precedente il dono del sangue. La raccomandazione è quella di evitare cibi “pesanti”, ma soprattutto un occhio particolare alle quantità, evitando abbondanti libagioni o bevute.” Dopo la donazione posso riprendere il mio ritmo di vita normale? “Certamente sì. La donazione non ha conIl nuovo direttivo troindicazioni per le abitudini “normali” di vita. Vanno evitati lavori o Nel corso dell’estate è stato eletto il nuovo Direttivo del sport eccessivamente pesanti. Par- Consiglio Nazionale dell’Avis: pur confermando alla guida ticolare attenzione alle attività che il presidente uscente, Vincenzo Saturni, non è stato rinnocomportano un utilizzo notevole del vato l’incarico di segretario al nostro Renato Mattivi, che rimane comunque come consigliere. Questi i membri del braccio con cui si è donato.” nuovo Direttivo: Quanto tempo occorre per reintegra- Vincenzo Saturni (Lombardia - Presidente), Alberto Arre il sangue? “Le piastrine ed i glo- gentoni (Veneto – Vice Presidente Vicario), Domenico Albuli bianchi vengono reintegrati nel fonzo (Sicilia – Vice Presidente), Antonio Ragazzi (Emilia giro di qualche ora dalla donazione. Romagna – Segretario Generale), Giorgio Dulio (PiemonIl plasma, essendo formato da oltre te – Tesoriere), Carmelo Agostini (Friuli Venezia Giulia), il 90% da acqua, richiede solamente Claudia Firenze (Toscana), Rina Latu (Sardegna), Franco una idratazione adeguata nel corso di Rizzuti (Calabria). due/tre ore dalla donazione. Il midollo osseo impiega invece alcuni giorni per ripristinare il numero dei globuli rossi.” CONSIGLIO NAZIONALE Esiste un rischio di contrarre infezioni donando sangue? “No, nella maniera più assoluta. Tutto il materiale utilizzato è monouso o è stato sottoposto a sterilizzazione e il personale sanitario è professionalmente preparato e particolarmente formato in tema di disinfezione.” TRENTINO La goccia che vale 9 LA CONSULTA NAZIONALE GIOVANI Strumento per lo scambio d’idee La partecipazione dei giovani alle attività di Avis è cresciuta significativamente negli ultimi anni, segno di un interesse crescente delle nuove generazioni verso i valori e gli obiettivi perseguiti dall’Associazione, ma anche della “spinta” data ad alcuni giovani per uscire dal Trentino ed incontrarsi con pari età di altre regioni italiane. Sicuramente parte del merito va attribuito alla creazione di una Consulta Nazionale Giovani, che ha facilitato l’incontro dei giovani provenienti da tutte le parti d’Italia e lo scambio di idee, opinioni e progetti. Progetti che sono diventati una realtà (come per esempio la web radio targata Avis, chiamata Radio Sivà, ascoltabile su interner all’indirizzo www.avis.it), confermando l’impegno e la serietà dei soci giovani, unitamente al grande entusiasmo e coinvolgimento. In base alle nostre esperienze, fatte in diverse zone del nostro paese, nonché durante due Assemblee Nazionali, abbiamo visto come non sia sempre facile far incontrare ragazzi e ragazze dal Nord al Sud d’Italia: lo strumento dei forum però si è rivelato fondamentale a tale scopo, producendo risultati molto incoraggianti da cui partire per sviluppare poi il lavoro vero e proprio a livello locale, anche se talvolta un po’ dispersivo, visto l’alto numero di partecipanti. Abbiamo pensato quindi di fare un breve sunto degli incontri ai quali abbiamo partecipato. Va ricordato in particolare il weekend dedicato al tema “Volontariato, social media e nuove tecnologie di comunicazione Avis”, tenutosi a Piombino l’8 e 9 ottobre 2011. Sotto la guida dell’Avis regionale Toscana si è parlato di promozione dell’attività sociale, secondo il principio che “solo la donazione è impossibile on-line, tutto il resto è fattibile”. Con l’aiuto di alcuni esperti relatori sono state indagate le dinamiche di connessione tra mondo del volontariato e nuove tecnologie, scoprendo come la comunicazione on line sia di- TRENTINO La goccia che vale ventata imprescindibile anche per l’associazionismo, che non deve guardare ad essa con sospetto ma con interesse e lungimiranza. La risorsa online rappresenta un nuovo modo di fare volontariato: il web è un universo diversificato, ma con poche barriere, l’ideale per una promozione e sensibilizzazione a 360 gradi. L’importante è capire come usare al meglio gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione. Altro momento importante per i giovani avisini è stata la Consulta Nazionale a Palermo, il 17 e 18 marzo 2012. Sempre la comunicazione il tema portante dell’incontro, visto che il tema scelto è stato quello del connubio tra “Comunicazione ed associazionismo”. Ancora una volta dunque un argomento di estrema attualità e concretezza, fondamentale soprattutto per la nostra realtà provinciale e per gli obiettivi che si intendono realizzare in termini di sviluppo di una nuova strategia di comunicazione. La formula di questo forum prevedeva alcuni interventi realizzati da esperti del settore su alcune tematiche ritenute importanti a livello nazionale: la parte teorica ha fornito quindi le basi per produrre in un secondo momenti 4 lavori di gruppo relativi agli altrettanti temi affrontati quali Carta Etica e cittadinanza attiva, codice etico, carta del volontariato e fund raising, social network e web radio. Ma per i giovani è arrivato anche il tempo dei bilanci: l’occasione è stato l’incontro dello scorso febbraio a Milano, nella sede nazionale di viale Forlanini. I partecipanti sono stati coinvolti in una vera e propria analisi SWOT. Per chi non la 10 conoscesse stiamo parlando di “Una tecnica volta a valutare i punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) di un progetto, di un’impresa o in ogni altra situazione in cui un’organizzazione o un individuo devono prendere una decisione per raggiungere un obiettivo. L’analisi può riguardare l’ambiente interno, analizzando punti di forza e debolezza, o esterno di un’organizzazione, analizzando minacce ed opportunità” [fonte Wikipedia]. I ragazzi si sono così trovati ad analizzare tutte queste variabili riferite alla realtà della Consulta Giovani: è stato un momento importante per tirare le somme di un lavoro di anni, che verosimilmente ha evidenziato successi ma anche punti da migliorare. Il forum di Milano ha riservato uno spazio anche all’incontro con il cosiddetto esecutivo “senior”, per rafforzare i punti di incontro e confronto tra queste due componenti e i loro meccanismi di azione, puntando l’attenzione su 4 specifiche aree: formazione, amministrazione, direzione e gestione economica. Quello che emerge da questi forum è sicuramente la complessità della vita associativa all’interno delle diverse Avis a livello locale e delle loro problematiche. Ma il confronto è di estremo aiuto e sostegno per la soluzione delle criticità, oltre ad essere il momento per eccellenza dove confrontarsi e trarre nuovi stimoli e motivazioni per il proseguo del progetto di donazione. Chiudiamo con una breve parentesi sulle due Assemblee Nazionali di Montecatini Terme e Rimini, due esperienze per imparare come funziona il “mondo dei grandi”, guardando da vicino il lavoro del Direttivo nazionale ed ascoltare come si muovono altre Avis in giro per l’Italia, cercando di capire le differenze ed i punti di forza per continuare il cammino di crescita. Nora Adami In settembre a Milano s’è formata la nuova Consulta Giovani per il prossimo quadriennio: questi gli obiettivi espressi dai partecipanti alla riunione, che dovranno sviluppare sul territorio per far crescere il movimento: “ [..] è necessario un rinnovamento; nuove idee devono nascere e nuovi programmi vanno attuati, chi meglio dei giovani può dare una svolta decisiva, cambiare il modo di pensare e agire in modo nuovo come pensano e credono i ragazzi di oggi? Questo è quello che I’Avis vuole fare, questo è il proposito del gruppo giovani delI’Avis nelle nostre città: scegliere l’Avis e il gruppo giovani per concretizzare la propria disponibilità verso gli altri. Un modo nuovo di stare insieme per costruire qualcosa, chiacchierare, ridere, scherzare e certamente crescere nel modo più sano possibile creando qualcosa nel buon nome dell’Avis, ecco cari ragazzi non iscritti, una motivazione per entrare a far parte della grande famiglia avisina, rendersi utili, crescere, maturarsi apprezzando di più le piccole cose di ogni giorno [..]” Per quanto riguarda la composizione della nuova Consulta, il ruolo di coordinatore è stato affidato alla friulana Sara Iob, che sarà coadiuvata da Elisa Amadori (Sardegna), Antonino Calabrese (Basilicata), Francesco Marchionni (Lazio), Ciro Alessio Marrone (Sicilia), Alice Simonetti (Marche) e Marica Venditti (Lombardia), membri dell’Esecutivo. Nella Consulta troviamo anche tre ragazzi trentini, che porteranno il nostro contributo a livello nazionale: Stefano Baldessarini, Giacomo Pasquazzo e Giorgio Tommasi. In bocca al lupo e buon lavoro! LA NUOVA CONSULTA TRENTINO La goccia che vale 11 BUONI PROPOSITI per il nuovo mandato... In occasione dell’annuale assemblea regionale dello scorso 14 aprile a Pergine abbiamo incontrato i neoeletti presidenti delle Avis Comunali. Abbiamo chiesto loro cosa vorrebbero realizzare nei prossimi quattro anni di mandato, sintetizzando il tutto in un tweet, quasi uno slogan per il futuro. Abbiamo pensato sia una cosa carina proporveli con una grafica stile social network, abbinando al pensiero anche una foto dell’interessato: anche questa è informazione. Non ci resta che augurare buon lavoro a tutti! L’obiettivo primario è senza dubbio aumentare sempre di più la base sociale, facendoci conoscere meglio sul territorio. Corrado Pinter - Ala e Avio Rafforzare il contatto con la gente; stiamo organizzando una manifestazione in collaborazione con altre associazioni, da riproporre in futuro. Inoltre vogliamo entrare nelle scuole, coinvolgendo la Provincia. Alberto Vecchi - Alto Garda e Ledro La nostra sezione è piuttosto piccola e puntiamo ad aumentare la base associativa, coinvolgendo maggiormente i volontari, anche se spesso risulta difficile rendere partecipi i giovani. Francesca Trombini - Alta Valrendena I giovani ed il loro coinvolgimento attivo nell’associazione, non solo come donatori, sono le nostre priorità. Ma sentiamo anche il bisogno di migliorare le strutture regionali, ottimizzandone il funzionamento. Daniele Tomio - Borgo Valsugana e Tesino TRENTINO La goccia che vale 12 Il mio obiettivo è di continuare il lavoro portato avanti dai miei predecessori, in particolar modo la collaborazione con Levico, per farci conoscere meglio sul territorio e trovare nuovi donatori. Giorgio Baldessari Antoniolli - Caldonazzo La crescita della nostra associazione è fondamentale, come lo è il coinvolgimento dei giovani nelle nostre attività: lo spirito della donazione sta un po’ scemando e noi invece vogliamo sollecitarlo. Elvis Dean - Castello Tesino Ho sempre creduto nell’utilità di fare qualcosa per il bene comune. Voglio mantenere il lavoro di chi mi ha preceduto, coinvolgendo di più i giovani, che spesso non partecipano alla vita associativa. Franco Branze - Cles E’ importante portare avanti al meglio il nostro lavoro, come è stato fatto fino ad oggi, soprattutto aprendo il mondo dell’associazionismo ai giovani, nsegnandogli l’importanza del gesto di donare. Michele Faccini - Condino Vorremo rafforzare le attività e gli interventi di promozione dell’associazione e del gesto di donare, rivolgendoci in particolare ai giovani. Roberto Daldoss - Dimaro TRENTINO La goccia che vale 13 Lavoriamo per aumentare i donatori e mantenere la costanza del gesto. Siamo presenti alle manifestazioni, ma anche nel quotidiano, cogliendo ogni occasione per farci conoscere e creare una rete di contatti. Mario Biasiolli - Martignano Mettiamo il coinvolgimento della popolazione e dei cittadini al primo posto tra i nostri obiettivi, senza dimenticare l’importanza di instaurare un clima positivo e propositivo all’interno del direttivo. Valentina Maffei - Mattarello Ci riproponiamo di raccogliere nuovi donatori ed informare maggiormente la popolazione del nostro territorio: siamo sempre presenti agli eventi organizzati dal comune e nel liceo Martini. Antonio Bettin - Mezzolombardo Continuità e costanza della donazione sono fondamentali. Ci sembra infatti che la difficoltà maggiore sia nel mantenere l’impegno del gesto nel tempo, piuttosto che nel reperimento di nuovi volontari. Giorgio Framba - Pejo Ci proponiamo una serie di incontri con i giovani e con i “nuovo perginesi”, gli stranieri presenti sul nostro territorio, per rafforzare l’integrazione e ricordare che donare non ha confini. Mauro Fruet - Pergine Valsugana Bisogna aumentare i donatori e ci stiamo riuscendo. Vogliamo proseguire l’esperienza di avere un associato dove si effettuano le donazioni con il compito di fornire assistenza, soprattutto ai nuovi donatori. Emiliano Facchini - Pieve di Bono TRENTINO La goccia che vale 14 Puntiamo su azioni mirate per la promozione, in particolare puntando sui giovani: siamo convinti che attraverso la donazione si possano proporre altri valori, come la scelta di uno stile di vita sano e la prevenzione. Tiziana Zambaldi - Ravina/Romagnano Il bilancio sociale, perché identifica il modo di lavorare dell’associazione con un linguaggio semplice, e la collaborazione con il servizio civile, per sensibilizzare all’interno delle scuole. Michele Trentini - Rovereto Giovani e pubblicizzazione sono le nostre parole d’ordine: il contatto con le nuove generazioni è fondamentale e per realizzarlo dobbiamo farci conoscere. Felice Ventura - Tione Vogliamo migliorare la diffusione della cultura della donazione, specialmente tra i giovani, mantenendo altresì l’attività di quanti già si adoperano per il raggiungimento dell’autosufficienza di sangue e emoderivati. Michele Faccini - Condino Intendiamo realizzare degli interventi di promozione dell’associazione, partecipando a diverse manifestazioni locali. Solo con una buona visibilità possiamo raggiungere i giovani e contattare nuovi donatori. Giovanna Cimadom - Valle dei Laghi Migliorare sempre, soprattutto nel coinvolgimento dei giovani. I tre nuovi membri del direttivo ci aiuteranno a far partecipare di più i ragazzi, puntuali nelle donazioni ma poco presenti nelle altre attività. Anna Corradi - Villazzano TRENTINO La goccia che vale 15 ASSEMBLEA REGIONALE 2012 Informazione e comunicazione per migliorarsi Il 2012 è stato particolarmente positivo per l’Avis del Trentino: durante l’anno che si è da poco concluso si è infatti registrato un aumento del 8,84% nella raccolta sangue e del 3% del numero di donatori. Numeri che portano sicuramente soddisfazione, ma che ancora non bastano. L’atmosfera che si è respirata in occasione dell’assemblea ordinaria elettiva, svoltasi a Pergine il 14 aprile scorso, è stata senza dubbio di fiducia e ottimismo, ma non per questo sono mancate le proposte per continuare a crescere ed a rinnovarsi. L’indice di donazione medio in Provincia di Trento (valore che indica quante donazioni, in media, effettua ogni donatore in un anno) è di 1.46, cifra lontana dalla media nazionale, che si attesta su un valore di 1,72; ciò significa che abbiamo ancora margini di aumento nelle donazioni pro capite. L’indice di penetrazione (che indica quanti donatori ci sono ogni 100 abitanti) si attesta sul 3,2%, un risultato lusinghiero, che pone la Provincia di Trento al 6° posto tra le Regioni italiane. E’ emerso chiaramente dai discorsi ufficiali, così come nei momenti informali di scambio tra i presenti, la voglia di perfezionarsi ed ottimizzare il servizio fornito. I presidenti e delegati si sono confrontati rispetto ai dati raccolti, al bilancio presentato e alle attività svolte dall’associazione., di cui vi forniamo una breve sintesi. Sul piano delle attività svolte durante il quadriennio appena conclusosi il presidente uscente, Aldo Degaudenz, ha sottolineato come si è continuato a costruire rapporti proficui con le altre realtà presenti sul territorio nazionale: sono sono state numerose le occasioni che hanno permesso un confronto sui temi che interessano le Avis a livello nazionale, così come i momenti formativi. Per affrontare al meglio l’amministrazione delle associazioni locali che, anche se di piccole dimensioni, devono rispettare determinate regole vista l’autonomia organizzativa e finanziaria che TRENTINO La goccia che vale comprende la gestione di risorse pubbliche, nello scorso quadriennio sono state organizzate otto conferenze per presidenti e amministratori delle Avis della nostra provincia. Nel 2012 ha inoltre preso avvio la Scuola di Formazione delle Avis del Triveneto, con corsi riservati agli amministratori Avis, con particolare attenzione ai giovani. Vari i temi trattati, tra cui le normative nazionali e regionali, il marketing e la comunicazione esterna e la gestione delle risorse umane e finanziarie. Le iniziative proposte da diverse Avis sotto ordinate sono state numerose, degne di nota non solo per l’impegno profuso ma anche perché oltre a dare visibilità all’associazione concorrono a trasmettere i valori che la contraddistinguono. Alcune attività sono state svolte nelle scuole, ma tali esperienze sono ancora occasionali e affidate alla disponibilità di pochi volontari. Una lettera inviata ad ogni istituto scolastico nel corso del 2012 ad opera degli assessori provinciali alle politiche della Salute ad all’Istruzione, Ugo Rossi e Marta Dalmaso, ha invitato i dirigenti ad inserire nei programmi scolastici momenti informativi sulla salute, sulla prevenzione e sulla donazione di organi. Lentamente inizia- 16 ASSEMBLEA REGIONALE 2012 Informazione e comunicazione per migliorarsi no a comparire i primi risultati, ma è indubbio che l’Avis debba lavorare per promuovere un intervento più organico nelle scuole, per il quale sarà necessario prepararsi in modo adeguato. L’area della comunicazione continua a rappresentare un punto debole per l’associazione. L’obbiettivo posto nel 2011 di pubblicare una rivista interna, affidata a giovani associati, si sta concretizzando proprio in questi mesi e in occasione dell’assemblea ne è stato presentato il numero zero, per raccogliere impressioni, critiche e suggerimenti e permettere di affinare questo utile strumento di comunicazione e renderlo il più efficace possibile. Da qualche anno, su iniziativa personale del socio Aldo Francescatti, è in funzione un sito informatico che sta ottenendo un significativo successo, in particolare tra i giovani. Più di 400 persone hanno utilizzato questo mezzo per informarsi rispetto alle modalità di iscrizione all’Avis, dimostrando come internet possa essere utile nel reclutamento di nuovi donatori. Avrà infine una valenza informativa e formativa il bilancio sociale che sarà a breve presentato. Il vice presidente Aldo Valcanover ha svolto un lavoro molto impegnativo non solo nel raccogliere i dati ma anche nell’elaborarli per ottenerne un documento che consenta una lettura semplice ed agile. I rapporti con la Provincia e con l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari continuano ad essere positivi ed improntati alla collaborazione. La Giunta ha approvato in data 25 maggio 2012 la nuova convenzione tra l’Azienda Sanitaria e l’Avis del Trentino, che rispetto a quella precedente ha visto apportare alcune modifiche proposte dall’associazione. La collaborazione tra queste due realtà si è anche concretizzata lo scorso anno nella stipula di contratti temporanei da parte di Avis con due medici esperti per risolvere i problemi presso la U.R. di Arco nella raccolta di sangue, conseguenti al pensionamento di due specialisti. Resta TRENTINO La goccia che vale da risolvere la questione della valutazione sanitaria delle idoneità dei nuovi donatori e della sospensione temporanea delle donazioni, visti i casi di difformità nell’interpretazione delle norme da parte dei sanitari coinvolti nelle valutazioni. Infine in occasione dell’assemblea si è segnalato che da oltre un anno non viene convocata la Commissione Tecnica Provinciale per i Servizi Trasfusionali, realtà che permette ad Avis un concreto coinvolgimento nell’attività di programmazione. Si è infine concluso il progetto di cooperazione internazionale che ha visto l’Avis coinvolta nella creazione di Avas (Associazione Volontari Argentini del Sangue), nella provincia di Còrdoba in Argentina. L’obiettivo del consolidamento dell’associazione e del suo radicamento presso la popolazione è stato raggiunto e costituisce un indispensabile punto di partenza per un futuro più favorevole. Il presidente uscente, Aldo Degaudenz, ha dedicato la parte finale dell’assemblea all’analisi dei punti di forza e di debolezza, con la convinzione che sia indispensabile partire da essi per una programmazione futura. Rimangono infatti nodi aperti le difficoltà di coinvolgere i giovani, di stimolare gli amministratori alla formazione, di sviluppare attività promozionali nelle scuole, di potenziare la comunicazione e di coinvolgere nelle attività dell’associazione rappresentanti di varie etnie. Si è ricordato infine la fusione tra l’Avis Tridentina equiparata provinciale e l’Avis del Trentino equiparata regionale, che secondo il direttivo porterà reali vantaggi sul piano della programmazione e della gestione delle attività di coordinamento. Francesca Oss 17 IL NUOVO CONSIGLIO Quattro anni per crescere Lo scorso 14 aprile l’Avis Equiparata Regionale ha svolto la propria assemblea annuale in quel di Pergine, illustrando quanto ha fatto nel quadriennio appena trascorso, ma soprattutto cosa intende fare nel prossimo. La fusione con la Tridentina, comporterà uno snellimento burocratico e la cessazione di cariche doppie, che spesso hanno creato confusione, ma porterà anche un nuovo carico di lavoro al nuovo Direttivo, votato per l’appunto a Pergine: cominciamo questo articolo con gli auguri di buon inizio! All’assemblea annuale erano presenti 35 presidenti più 2 deleghe, ovvero il 74%, 80 delegati su 85 (94%), per un totale di 16.037 voti su 17.016 (94%). NOME TRENTINO AVIS FACCINI Adriana Condino TRENTIN Fabrizio Bassa Valsugana e Tesino TRENTINI Michele Rovereto TOMIO Daniele Bassa Valsugana e Tesino SULIGOI Patrizia Trento TOMMASI Giorgio Alto Garda e Ledro CSAKO Rita Trento VALCANOVER Franco Pergine Valsugana ZAPPATERRA Fabrizio Valle dei Laghi POJER Adriano Cembra MENEGALDO Giovanni Trento MALVONE Adalgisa Rovereto ZAMBALDI Tiziana Trento CEOLAN Fortunato Mezzocorona TAMANINI Cristina Valle del Noce FRANCESCATTI Aldo Bedollo IANES Giancarlo Trento SALTORI Daniela Trento GIANNI Stefano Pergine Valsugana La goccia che vale 18 I PRINCIPI DI AVIS Dono volontario, gratuito, consapevole ed anonimo E’ ormai prassi parlare dappertutto di bilancio sociale, un termine ormai entrato nel vocabolario familiare di tutti, anche se molti non conoscono cosa effettivamente sia: “il bilancio sociale è un documento con il quale un’organizzazione, che sia un’impresa o un ente pubblico o un’associazione, comunica periodicamente in modo volontario gli esiti della sua attività, non limitandosi ai soli aspetti finanziari e contabili. [fonte wikipedia.it]” Proprio dall’analisi dei dati raccolti per la stesura di tale testo sono emersi alcuni principi fondamentali, dei punti di partenza per il lavoro da svolgere nel prossimo mandato da tutti i dirigenti avisini: secondo me dobbiamo partire dal presupposto logico per noi donatori, ma non altrettanto per altri cittadini, che il sangue è un bene comune e che ognuno di noi dovrebbe donare per aiutare il prossimo, secondo le linee guida della nostra associazione, ovvero in modo volontario, consapevole, anonimo e gratuito. Voglio porre l’attenzione su questo ultimo aggettivo perché è nostro dovere vigilare sul corretto utilizzo del sangue, affinché non diventi un puro bene merceologico da vendere al migliore offerente. Per fare sì che la donazione sia utilizzata al meglio, dobbiamo rispettare il principio etico degli ammalati, ovvero ricordare sempre che essi devono essere tutelati al di là di ogni questione politica o economica. Va’ di pari passo la tutela del donatore: ognuno di noi deve essere messo in condizione di donare nella massima sicurezza, puntando alla massima qualità. Per raggiungere questo obiettivo, tuttavia, bisogna che il singolo individuo assuma un comportamento responsabile quando viene chiamato per il prelievo, sapendo che il proprio sangue servirà per salvare la vita ad un’altra persona. Spetta agli amministratori, partendo dal livello nazionale per finire nella singola Avis di base, il compito di mantenere costante la pressione sulle istituzioni, ricordando TRENTINO La goccia che vale ai politici l’importanza della nostra associazione e del nostro lavoro di volontariato, che ha come obiettivo principale il raggiungimento dell’autosufficienza; il dono, infatti, non è una questione di campanile oppure una gara tra diverse Avis, bensì un cammino comune per portare il nostro aiuto agli ammalati, migliorandoci costantemente per arrivare alla massima sicurezza ed alla massima qualità, nei confronti di chi riceve, ma anche dei nostri donatori, garantendo condizioni ottimali all’interno dei centri di raccolta. Per raggiungere questi obiettivi Avis ha incontrato nel passato diverse problematiche, che si ritroveranno nuovamente lungo il cammino, quindi è necessario formare i donatori per essere in grado di superarle, continuando la nostra crescita. In primo luogo emergeranno ostacoli di carattere culturale: chi di noi non ha mai incontrato persone scettiche rispetto ad Avis? Commenti del tipo “Non si sa dove va’ a finire”, “Sicuramente qual- 19 I PRINCIPI DI AVIS Dono volontario, gratuito, consapevole ed anonimo cuno lucra su questo” oppure “Non sarà di certo il mio sangue a cambiare la situazione” sono frasi già sentite e di certo non mancheremo di risentirle in futuro. A questo dobbiamo aggiungere la crisi che sta vivendo il mondo del volontariato a livello globale: sempre meno persone, infatti, sono disposte a regalare il loro tempo libero agli altri. Proprio per questo risulta necessario crescere, oltre che a livello numerico, anche a livello qualitativo: i nostri dirigenti devono “tornare sui banchi di scuola”, ampliando le proprie conoscenze per poterle distribuire all’interno della propria comunale. Un altro passo importante da fare è quello di migliorarci nel settore dell’informazione, incrementando la nostra visibilità. Nell’epoca dell’internet 2.0 e degli smartphone, dove le notizie non sono proposte ai lettori, ma spesso interagiscono con loro (ad esempio i siti d’informazione dove sono i lettori ad inserire le notizie), non possiamo pensare solamente al dialogo frontale vecchio stampo. Rimanere invisibili ora è controproducente, quindi dobbiamo conquistare il nostro spazio sui quotidiani, dando comunicazione periodica delle nostre iniziative, sul nostro sito, fornendo ai responsabili dello stesso tempestivamente le notizie relative ai progetti realizzati, e sul nostro giornalino, che deve diventare un collegamento tra tutti i donatori provinciali. Ora immagino che molti si chiederanno “bei discorsi, ma cosa dico al giornale?” La risposta è molto semplice: i nostri valori, che sono la solidarietà, l’amicizia e la competenza; punti cardine che hanno fatto crescere Avis fino a farla diventare la maggiore associazione di volontari a livello nazionale. Allo stesso tempo, visto che riceviamo soldi pubblici per promuovere la nostra attività, dobbiamo essere il più trasparenti possibili verso l’esterno, utilizzando tali fondi nella maniera più appropriata e rendicontarli al centesimo, per fugare quei pregiudizi di “affaristi del sangue”. TRENTINO La goccia che vale Un cammino tortuoso ci aspetta, ma le sfide ci devono stimolare, non abbattere. Per arrivare preparati a tali confronti, che sicuramente ci saranno in futuro anche se non sappiamo ancora quando, dobbiamo costruire un metodo di lavoro basato su obiettivi e progetti, che possano essere facilmente misurabili per capire quali sono i nostri risultati. 20 DONAZIONE E COMUNICAZIONE Il sito avistrentino.org La donazione di sangue consapevole si fonda su una corretta informazione, un costante aggiornamento, e una condivisione dell’esperienza del volontariato. Per questo vi proponiamo un’intervista ad Aldo Francescatti, che oltre ad essere Presidente dell’Avis comunale di Bedollo, è amministratore del sito internet dell’Avis trentina www.avistrentino.org e della pagina Facebook Avis del Trentino. Ciao Aldo. Avis ha recentemente rinnovato le vesti del sito internet regionale e attivato una pagina Facebook. Qual è il bilancio dopo due anni dall’avvio del progetto? Posso affermare con sicurezza che negli scorsi mesi il sito internet e la pagina Facebook ci hanno permesso di tenere i soci costantemente aggiornati sulle iniziative in corso e di coinvolgere un numero maggiore di donatori, soprattutto tra le giovani generazioni. Una parte molto importante del sito internet, infatti, è costituita dal link Diventa donatore, dove è possibile compilare un modulo per essere contattato dal personale Avis e fissare il primo incontro con gli operatori, nel quale sarà verificata l’idoneità alla donazione. Quali vantaggi ha Facebook? Facebook è uno strumento di comunicazione più snello rispetto al sito internet. Ha due vantaggi principali. Innanzitutto, permette di entrare in contatto diretto con i donatori, che si sentono coinvolti attraverso la pubblicazione di fotografie e commenti. Inoltre, Facebook consente di promuovere le iniziative Avis in maniera immediata, perché un messaggio avvisa i donatori iscritti alla pagina che una nuova notizia è stata pubblicata. Oltre al sito internet e alla pagina Facebook i donatori possono fare riferimento a questa rivista, La goccia che vale. Esatto. Il sito internet e la pagina Facebook ri- TRENTINO La goccia che vale entrano in un progetto più ampio volto a individuare gli strumenti più efficaci per promuovere la partecipazione attiva e il dialogo costante tra i donatori Avis. Come anticipavi, in questo progetto rientra anche il giornalino che avete tra le mani. Queste modalità di comunicazione rispondono a tre esigenze principali. Uno, la volontà di facilitare la conoscenza del mondo del volontariato e della donazione; due, la voglia di incoraggiare il dialogo e lo scambio di informazioni tra donatori. tre, la necessità di farci conoscere in maniera capillare sul territorio, specialmente tra le nuove generazioni. Grazie Aldo. Per concludere, quale messaggio vorresti lanciare ai nostri lettori? In chiusura, vorrei ricordare che il sito internet e la pagina Facebook sono strumenti dinamici, che vivono grazie al contributo di tutti i volontari Avis. Con ciò intendo dire che ognuno può collaborare al loro buon funzionamento, segnalando gli eventi, le attività e i progetti portati avanti dalle Sezioni, dai Gruppi Giovanili o dai Direttivi. Noi le pubblicheremo, aiutandovi a promuovere le iniziative! Segnala le novità e le iniziative, verranno pubblicate sul sito internet e sulla pagine Facebook AVIS del Trentino [email protected] 21 SCUOLA DI FORMAZIONE Uno degli obiettivi che il nuovo Consiglio Regionale vuole perseguire nel suo mandato è il miglioramento della preparazione di tutti gli associati, ma specialmente di coloro che occupano posizioni dirigenziali (presidenti, vicepresidenti, tesorieri e segretari). A differenza di alcuni decenni orsono, quando l’opera principale di ogni Avis era quella di reclutare persone volenterose per le donazioni, oggi ogni avisino devo conoscere alcune nozioni sull’attività, sul sangue e sull’utilizzo di esso, per continuare il nostro cammino di crescita. Un bisogno, quello della formazione, avvertito anche nelle altre regioni e che ha portato alla collaborazione con i nostri “cugini” altoatesini, friulani e veneti nella creazione del Gruppo Interregionale Triveneto “Formazione e Scuola”. Un percorso cominciato a Camposampiero, in provincia di Padova, con questi obiettivi: “Sviluppare le competenze dei quadri dirigenti dell’associazione a tutti i livelli: locale, provinciale e regionale del Triveneto. Costruire Aree di attività COMUNICAZIONE INTERNA (soci, dirigenti) Figura associativa: SEGRETARIO NORMATIVA INTERNA ED ESTERNA (civilistica ed amministrativa) RAPPORTI COL PERSONALE (dipendenti, collaboratori) CONTATTI ESTERNI (web, internet) TRENTINO La goccia che vale una Scuola permanente di formazione, in grado di promuovere varie iniziative informative e formative, mettendo in comune problematiche, esperienze, soluzioni e rafforzando la rete delle relazioni. Un percorso pluriennale […] non solo una formazione frontale, ma attivare un insieme di laboratori su temi di attualità ed interesse, che svolgeranno funzione di osservatorio, sede di analisi e discussione come base per eventuale elaborazione, produzione e manutenzione di linee guida che contribuiscano ulteriormente a sostenere i componenti degli esecutivi comunali, provinciali e regionale nella loro opera di amministrazione delle strutture a cui sono preposti.” Sono state identificate anche le aree di attività dei dirigenti avisini, suddivise per figura associativa, evidenziando quali sono le materie da migliorare durante i seminari. Resta comunque sottinteso che tali attività possano essere svolte anche dai singoli consiglieri, nello spirito di collaborazione che ci contraddistingue. Attività ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ ▶▶ Redigere i verbali Protocollare la posta in entrata ed uscita Tenere schede personali degli associati Organizzre gli eventi Realizzazione di un giornalino o giornale Curare assicurazioni dirigenti e collaboratori Conoscere lo statuto Verificare che lo statuto sia rispettato Verificare che le delibere siano realizzate Conoscere ed applicare la privacy Conoscere le norme legali e fiscali Conoscere le norme Tenere rapporti con il commercialista Ricerca di personale Organizzare la raccolta fondi Realizzare corsi di aggiornamento Ideare e realizzare gadget promozionali Tenere contatti con i fornitori Promuovere seminari per informazione dettagliata Aggiornare sito internet 22 Aree di attività STRATEGIA RAPPRESENTANZA (rapporti col territorio, enti pubblici e comunicazioni istituzionali) Figura associativa: PRESIDENTE COMUNICAZIONE ESTERNA E PROMOZIONE DEL DONO POLITICHE SANITARIE – RAPPORTI CON I SERVIZI SANITARI SVILUPPO E ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE Attività ▶▶ Decidere gli eventi ▶▶ Decidere le uscite economiche associative ▶▶ Organizzare le feste sociali ▶▶ Diffondere la cultura del volontariato ▶▶ Conoscere la storia dell’associazione Tenere i rapporti con i seguenti soggetti: ▶▶ Soci di base ▶▶ Avis territoriali ▶▶ Enti ed associazioni partner (es. Aido, Admo, Fidas…) ▶▶ Organi superiori (Avis provinciali, regionali, nazionale) ▶▶ Conoscere lo statuto ai vari livelli ▶▶ Comunicazione interna delle iniziative e proposte ▶▶ Tenere i contatti con i media e la stampa ▶▶ Sensibilizzare le scuole alla cultura della solidarietà ▶▶ Conoscere le problematiche sanitarie ed il piano sangue ▶▶ Gestire e coordinare le politiche sanitarie ed associative ▶▶ Gestire i rapporti con le comunità scientifiche ▶▶ Gestire l’innovazione medico-tecnologica per donazioni ▶▶ Tenere i rapporti con i referenti sanitari pubblici e privati ▶▶ Promuovere seminari per formazione ed informazione dettagliata ▶▶ Coordinare riunioni di direttivo ed assemblee Aree di attività ▶▶ ▶▶ ▶▶ GESTIONE ECONOMI▶▶ Figura associativa: CO-FINANZIARIA ▶▶ TESORIERE (acquisti – fornitori – ▶▶ fiscalità – contratti – pa▶▶ trimonio) ▶▶ ▶▶ TRENTINO La goccia che vale Attività Predisporre i bilanci Gestire la cassa associativa Verificare le spese sostenute Verificare la regolarità di riscossioni e pagamenti Realizzare il piano economico e finanziario Gestire i libri contabili Tenere la prima nota di cassa Conoscere le norme fiscali Gestire il patrimonio 23 PIEVE DI BONO 50 anni di vita per gli altri Domenica 21 aprile l’Avis Comunale di Pieve di Bono ha festeggiato i 50 anni di attività: sono già trascorsi cinque decenni, dall’aprile del 1963. Attualmente contiamo 190 donatori, che provengono dai comuni di Pieve di Bono, Bersone, Daone, Praso e Prezzo, ai quali ultimamente si è aggiunto anche quello di Lardaro, mentre le donazioni vengono effettuate presso l’ospedale di Tione. Il traguardo del mezzo secolo andava onorato e ricordato, e così è stato. Al mattino ci siamo ritrovati al Centro scolastico di Pieve di Bono, dove è iniziata la sfilata verso la chiesa: ad aprire il corteo c’era lo striscione dell’Avis, seguito dalla banda comunale, quindi il labaro di Pieve di Bono seguito dalle altre delegazioni (Storo e Bondone, Condino, Tione, Alta Rendena, Giudicarie Esteriori, Alto Garda e Ledro, Ala-Avio, Bedollo, Borgo Valsugana e Valle dei Laghi). Erano inoltre presenti i sindaci di Pieve di Bono, Praso, Prezzo e Daone. Padre Artemio ha celebrato la Messa, ricordando il valore cristiano e civile di chi dona. La celebrazione ufficiale si è poi tenuta nell’Auditorium del Centro scolastico, dove ha preso la parola per primo il presidente Emiliano Facchini, che ha portato il saluto agli ospiti e ringraziato gli avisini locali per quanto hanno fatto in questi cinquant’anni, ricordando tra l’altro il lavoro che si sta tuttora portando avanti. E’ toccato poi al primo presidente, nonché fondatore, Claudio Foresti, giunto appositamente da Trento, ricordare gli inizi, ricordando in particolare modo Achille Pollini, Fiorino Butterini ed il dottor Mario Piffer che tanto lo sostennero nel fondare la benemerita associazione. Il sindaco di Pieve di Bono, Maestri, ha ringraziato anche a nome degli altri sindaci, dicendosi onorato di questo sodalizio che da onore ai nostri paesi. E’ toccato al presidente uscente dell’Avis Regionale, Aldo Degaudenz, tirare le conclusioni, spiegando come funziona la raccolta del sangue, toccando anche i rapporti che intercorrono colle istituzioni, infine ha ringraziato pubblicamente il presidente Facchini, definendolo “ uomo di poche parole ma di molti fatti!”. Sono poi seguite le consegne degli omaggi ricordo, agli ex presidenti Claudio Foresti, Achille Pollini, Claudio Armani, Roberto Armani, quindi i segretari che si sono succeduti: Fiorino Butterini, Arnaldo Pressari e Renato Maestri. Infine sono state conferite le benemerenze d’argento a 40 avisini, argento dorato a 20 avisini, e la spilla d’oro ad Emiliano Facchini, per le sue cinquanta donazioni, consegnatagli dal sindaco Maestri e dal Presidente Degaudenz. Il segretario Avis di Pieve di Bono Antonio Armani TRENTINO La goccia che vale 24 ANNIVERSARI 2013, un anno ricco di appuntamenti Ne sono passati di anni dal lontano 1928, quando Vittorio Formentano mise per iscritto le prime regole della sua idea, un’associazione di volontari che avrebbe donato gratuitamente ed anonimamente il proprio sangue alle persone bisognose. Dopo 85 anni di vita, oggi Avis è diventata la più grande associazione di volontari sul suolo italico, contando un milione e mezzo di soci, un traguardo fantastico, ma che tutti vogliamo superare nel più breve tempo possibile, avvicinandoci a grandi passi ai due milioni d’iscritti. E’ normale quando sono passati tanti anni guardarsi indietro, per vedere cosa è stato realizzato e cosa si deve ancora fare, stilando un personale bilancio della propria attività: così è stato anche in Trentino. Tanti infatti, ben 9, sono stati gli anniversari organizzati in questo 2013 giunto ormai alla fine: abbiamo cominciato in aprile, quando abbiamo festeggiato il mezzo secolo raggiunto dalla TRENTINO La goccia che vale comunale di Pieve di Bono, un cammino lento, ma costante come quello di tutte le altre sorelle. A fine maggio doppi appuntamento, visto che nella stessa data (26 maggio) Tuenno celebrava il suo 50esimo, così come Borgo; nello stesso giorno nel comune valsuganotto è stato inaugurato il monumento al donatore, un’opera voluta per omaggiare tutte quelle persone che in questi decenni hanno pensato al bene degli altri, prima del personale. Dopo aver “occupato” piazza Duomo in occasione della Giornata Mondiale del Donatore, i nostri amici di Mezzolombardo hanno organizzato la festa del 60°, ultimo appuntamento estivo. Autunno denso d’impegni, con ben cinque anniversari per le nostre Avis comunali: 50° dell’Alta Val Rendena (15 settembre), 60° di Ala – Avio (6 ottobre), 60° di Tione (20 ottobre), 60° di Cles (24 novembre), per chiudere in bellezza col 40° di Malé (1 dicembre). 25 27 trofeo “AVIS Mezzocorona” 10 “Memorial dottor Francesco Martini” Sabato 18 maggio donazione e sport sono andate a braccetto in occasione della gara ciclistica organizzata dalla società ciclistica Mezzocorona in collaborazione con l’Avis comunale, che organizzato un punto di ristoro presso piazza Leonardelli (luogo dedicato per la preparazione delle squadre e le iscrizioni) e l’allestimento del palco delle premiazioni, con i trofei, le coppe e gli asciugamani firmati Avis. Alla gara, dedicata ad atleti della categoria giovanissimi, ovvero ciclisti dai 6 ai 13 anni di età suddivisi in 6 categorie maschili e femminili, hanno partecipato circa 300 ragazzi. Grazie alla bella giornata,la manifestazione è riuscita perfettamente, con soddisfazione delle società organizzatrici, ed il plauso dei direttori ed allenatori delle diverse squadre, che hanno voluto essere presenti per onorare questa gara. Le gare sono cominciate ad ore 15, per finire tre ore più tardi, con le premiazioni ad ore 18.30. Prima della consegna delle coppe, hanno fatto un breve intervento i presidenti della ciclistica e dell’Avis. E’ sta- TRENTINO La goccia che vale to ribadita l’importanza della presenza dei donatori, i quali donano in modo volontario, anonimo e gratuito; in Trentino siamo circa 17.000 e grazie al loro contributo, siamo in grado di fornire l’87 % di sangue o derivati che sono necessari alla sanità trentina per le diverse pratiche mediche, chirurgiche o di cure della medicina specialistica. Un’altra bella notizia è stata quella relativa al prolungamento di età per le donazioni: anche i donatori ultra 65enni, come afferma il regolamento recentemente approvato, potranno donare una volta all’anno fino al 70° anno di età, con l’avvallo del medico dedicato Avis, dottor Claudio Dalrì. L’Avis di Mezzocorona vuole porgere un grazie ai componenti del direttivo e/o soci collaboratori che hanno reso possibile la buona riuscita della manifestazione. informo anche che per quanto riguarda Il Direttivo dell’ Avis di Mezzocorona Ziller Eugenio presidente 26 del Trentino equiparata Regionale NOTE INFORMATIVE Perchè donare sangue Per rispondere alla crescente necessità di sangue negli ospedali, nelle cliniche e nelle case di riposo. Per esprimere solidarietà umana e sociale. Per partecipare concretamente ai bisogni sanitari della comunità e per collaborare alla autosufficienza provinciale e nazionale La proposta AVIS AVIS considera il dono del sangue un atto di grande sensibilità verso gli altri. Il donatore AVIS dona in forma anonima, gratuita, periodica, consapevole ed associata. I periodici controlli sulla salute del donatore garantiscono la massima qualità del sangue raccolto. Chi può donare Tutte le persone in età da 18 a 65 anni (60 anni per i nuovi donatori) che siano esenti da malattie invalidanti, che pesino almeno 52 Kg e che conducano una vita sana e regolare. Non si fanno distinzioni di sesso, razza, religione e origini etniche. TRENTINO La goccia che vale 27 Centri di raccolta del sangue Sangue intero Banca del Sangue di Trento Rovereto Arco Borgo Valsugana Cavalese Cles Mezzolombardo Pergine Valsugana Tione Aferesi (solo alcune componenti del sangue) Via Malta, 8 Ospedale Ospedale Ospedale Ospedale Ospedale Ospedale Ospedale Ospedale Banca del sangue di Trento Rovereto Via Malta, 8 Ospedale Modalità di iscrizione si compila un modulo di iscrizione riitirabile direttamente o richiesto via mail a: Sede AVIS di Trento Via Sighele n. 7 - tel. 0461.916173 - fax 0461.916988 - E-mail: [email protected] apertura ufficio da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 17.00 Sede AVIS di Rovereto Via Mozart n. 3 - tel. 0464.410017 - E-mail: [email protected] apertura ufficio da lunedì a venerdì dalle 8.15 alle 12.15 Alla presentazione della domanda viene rilasciata richiesta per esami, gratuiti, di laboratorio da eseguire presso il centro di raccolta scelto dal richiedente. Al termine degli esami di idoneità, il richiedente viene invitato a visita medica sempre gratuita. Superate positivamente le verifiche il richiedente viene invitato alla prima donazione. Tra la domanda di iscrizione e la prima donazione trascorrono al massimo 60 giorni. Per informazioni visitare il sito: www.avis.it/regioni/trento