INTRODUZIONE Quando si parla di salute mentale o di psichiatria spesso la nostra mente ci rimanda alle immagini di una follia ancora da controllare, da neutralizzare, da tenere a bada, per impedire che “interferisca” con il contesto sociale della “normalità” circostante. Una follia che rappresenta la vergogna piuttosto che la colpa di consumare determinati comportamenti, determinate condotte, che pure vorranno dire qualcosa, vorranno comunicarci delle emozioni, degli stati d’animo, anche se attraverso modalità a volte difficili da comprendere, altre volte addirittura “fastidiose”, altre ancora paradossali. Spesso, di fronte a tale “sconcerto” incomprensibile è facile spaventarsi, prendere le distanze, etichettare, respingere un fenomeno che fa parte, invece, della vita quotidiana dell’intera umanità, anche se non sempre vi è piena consapevolezza. Secondo uno degli ultimi rapporti dell’O.M.S., infatti, nel mondo una persona su quattro soffre di un disturbo mentale, senza alcuna distinzione di età, sesso, stato sociale, religione, nazionalità o fede politica. Eppure la legislazione italiana è abbastanza chiara in questo campo. La malattia mentale è uguale a qualsiasi altra malattia, richiede lo stesso rispetto e la stessa considerazione per chi ne soffre, non abolisce né modifica i diritti di cittadinanza, che sono il diritto alla casa, alla famiglia, allo studio, al lavoro, allo svago, alla cura, alla libera espressione, alle relazioni umane, agli affetti, alla autodeterminazione. E’ necessario, tuttavia, che tali diritti non vengano solo riconosciuti dalle norme vigenti, ma siano effettivamente fruibili da tutti ed in particolare da quei soggetti più vulnerabili come coloro che soffrono di disagio/disturbo mentale. Soltanto se si riesce ad esercitarli, infatti, è possibile affermare, senza alcun rischio di essere facilmente smentiti, di possederli realmente. Troppo spesso, invece, tali diritti di cittadinanza, riconosciuti in via esclusivamente teorica, vengono puntualmente, nella realtà quotidiana, calpestati, negati, misconosciuti, ostacolando in tal modo il diritto di ognuno a rivestire un ruolo ben determinato 3 nel contesto sociale di appartenenza, ad essere riconosciuto e legittimato a farne parte, in modo attivo e consapevole. L’esclusione sociale, infatti, rappresenta un fenomeno dilagante nell’attuale contesto sociale. Tale fenomeno, non si configura in un luogo determinato, ma in un modello perverso e diabolico che nega i diritti e le libertà dei cittadini più vulnerabili. In tale ottica, possono essere considerati luoghi dell’esclusione non solo gli Ospedali Psichiatrici e i Manicomi, come ormai notoriamente riconosciuto, ma anche i campi per profughi ed immigrati, gli Ospizi, le Case di Accoglienza per anziani, per prostitute, per HIV positivi, gli Istituti Penitenziari, gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, gli Orfanotrofi gli Istituti per Minori, ed ogni altro luogo in cui vengono negate tutte quelle azioni indispensabili per lo scambio delle identità personali. Tra i vari diritti negati alle fasce più deboli ed in particolare alle persone affette da disturbo mentale, occorre ricordare il diritto alla scuola, alla famiglia, ad avere dei figli, al tempo libero, alla libera espressione di sentimenti ed emozioni, alla formazione professionale, ad accedere al mondo del lavoro e della produttività, alla autodeterminazione. E’ questa una delle questioni fondamentali su cui i Servizi per la salute mentale di un determinato territorio, devono confrontarsi con le altre agenzie interessate. Questo opuscolo rappresenta la testimonianza concreta della necessità di coagulare su tale questione, più sinergie, più risorse, più soggetti delle istituzioni pubbliche e del privato sociale, più intelligenze, che affrontino insieme il problema dell’esclusione attraverso l’apporto della propria specificità, della propria diversità, delle proprie particolari competenze, uniche, irrinunciabili ed insostituibili. Inoltre, vuole contribuire a quel processo di informazione nei confronti dell’intera cittadinanza, in materia di salute mentale, indispensabile per offrire a chiunque percorsi di emancipazione e di maggiore consapevolezza che da un lato consentano una piena fruizione delle opportunità proposte in caso di necessità e dall’altro stimolino ad una maggiore partecipazione, libera ed attiva, attraverso l’offerta di specifici contributi personali. 4 Nell’ottica di un approccio d’intervento territoriale, il CSM 3 promuove nuove azioni per lo sviluppo dei partner del mondo dell’associazionismo e della cooperazione sociale, finalizzate alla individuazione di inediti percorsi riabilitativi, esterni al circuito istituzionale. Per tale ragione l’attività attualmente svolta dalla cooperativa di tipo A nelle residenze e nei centri diurni, sta subendo una evoluzione, attraverso un nuovo processo di deistituzionalizzazione, così come in passato è già avvenuto per gli ospedali psichiatrici, che intravede nei “budget di cura” personalizzati, un’alternativa concreta all’attuale modello assistenzialistico e di intrattenimento. Inoltre, negli ultimi tempi sono state intraprese nuove pratiche di inclusione sociale attraverso le attività dell’associazione di familiari “Tutti in volo” e della cooperativa d’inserimento lavorativo “In volo B”, impegnata in attività produttive nel libero mercato. Il rapporto continuo con le piccole realtà produttive locali che forniscono i semilavorati ultimati e commercializzati, con il valore aggiunto proprio della cooperativa sociale, crea una fitta rete di relazioni esterne al mondo dell’assistenza. In tal modo vengono a crearsi ulteriori reali opportunità di inserimento lavorativo e di conseguente concreta emancipazione sociale delle persone coinvolte. Associazione dei familiari “Tutti in Volo ONLUS” Angelo Casullo Vicepresidente della cooperativa sociale “Futura” Mauro de Mauro Presidente della cooperativa sociale “In Volo B – Onlus” Giuseppe Pillo Responsabile del Centro Salute Mentale 3 di Troia 5 IL DIPARTIMENTO MISTO SALUTE MENTALE Il Dipartimento Misto Salute Mentale ASL FG (ex ASL FG/3) - Università di Foggia, rappresenta una Struttura Operativa dell’Azienda Unità Sanitaria Locale FG di Foggia deputata alla prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione del disagio/disturbo mentale. Lo stato di benessere psichico può essere inteso come la capacità di esprimere un buon “funzionamento sociale” ed un adeguato adattamento ai vari cambiamenti ed agli eventi che si susseguono nella vita di una persona. L’attività di prevenzione della salute mentale rappresenta uno specifico che coinvolge, a diverso titolo, l’intera struttura sociale. Promuovere salute mentale, infatti, significa soddisfare i vari bisogni espressi dalla popolazione, in termini di miglioramento della qualità della vita. Occorre, inoltre, evitare che persone con problemi di salute mentale perdano o non si vedano riconosciuti alcuni diritti, per forme di pregiudizio e di stigma ancora troppo diffuse nel tessuto sociale. La cura del disagio/disturbo mentale deve prevedere una maggiore attenzione, più che alla malattia, alla persona, alla sua storia, alle sue esperienze, alle sue difficoltà, ai suoi bisogni, simili a quelli di chiunque altro, ma spesso diversamente espressi. La riabilitazione deve essere intesa prevalentemente come valorizzazione della diversità, aumento delle opportunità di scambio, di risorse, DIPARTIMENTO di affetti, aumento del potere contrattuale delle persone con problemi di salute mentale, costruzione di percorsi per garantire loro il reale 6 accesso ai diritti. La struttura organizzativa del Dipartimento Misto Salute Mentale è riassunta nello schema seguente: 7 IL CENTRO SALUTE MENTALE 3 Il Centro di Salute Mentale 3 di Troia ha il compito non solo di accogliere la richiesta di cura da parte della popolazione residente, ma soprattutto di fungere da “ponte” tra la persona che esprime un disagio/disturbo mentale ed il suo contesto familiare e sociale, al fine di tutelare i suoi diritti e di favorirne nel concreto l’accesso, nel rispetto della dignità umana e della malattia. L’ambito territoriale del CSM 3 comprende complessivamente 19 comuni dei Monti Dauni Meridionali, appartenenti, per la maggior parte, agli ex Distretti Socio Sanitari n. 4 di Troia e n. 6 di Accadia, con un bacino di utenza pari a 48.821 abitanti (Tabella 1). La sede centrale del CSM 3 è ubicata nel comune di Troia, presso la struttura del Distretto Socio Sanitario n. 4. Esiste poi un’altra sede, ubicata nel comune di Deliceto, per l’ex Distretto n. 6 di Accadia, con gli stessi orari di apertura. Queste sedi rappresentano i punti di riferimento sia per l’utenza e la popolazione, di norma, del territorio di competenza, sia per le istituzioni pubbliche e private (servizi territoriali, Ser.T., medici di base, scuole, cooperative, associazioni, amministrazioni pubbliche, ecc.), coinvolte nell’ambito della salute mentale. C.S.M. 8 COMUNE ABITANTI DISTANZA DALLA SEDE CENTRALE (Km) TROIA 7.421 sede centrale ACCADIA 2.666 43 ALBERONA 1.080 43 ANZANO 2.138 55 ASCOLI SATRIANO 6.301 34 BICCARI 3.052 21 BOVINO 3.828 25 CANDELA 2.770 42 CASTELLUCCIO dei S. 1.952 17 CASTELLUCCIO V.RE 1.447 20 231 24 4.062 27 719 27 MONTELEONE DI P. 1.311 52 ORSARA DI PUGLIA 3.229 15 943 39 ROCCHETTA S.A. 2.063 51 ROSETO VALFORTORE 1.311 45 SANTAGATA DI P. 2.297 51 CELLE S. VITO DELICETO FAETO PANNI Totale 48.821 Tabella 1. Comuni appartenenti all’ambito territoriale del CSM 3, con il relativo numero di abitanti (aggiornato al 31.12.2003) e la distanza in chilometri dalla sede centrale di Troia. 9 Sono i luoghi in cui viene stilato il progetto terapeutico-riabilitativo individuale per ogni utente che si rivolge al Servizio e che viene preso in carico, dopo un’attenta valutazione. La presa in carico, infatti, rappresenta la decisione di offrire una serie di interventi, articolati nel tempo, in seguito alla valutazione della domanda espressa ed alla luce della effettiva disponibilità di risorse da investire. Il CSM 3 svolge le seguenti attività: Accoglienza La persona che giunge al Servizio viene accolta dagli Operatori che provvedono, nel corso di un primo colloquio, ad acquisire notizie utili alla valutazione dei bisogni espressi. Nel contempo vengono fornite all’utente informazioni relative al Servizio, al suo funzionamento, alle attività erogate. Attività nelle sedi decentrate Rappresenta la garanzia della continuità delle cure, mediante l’osservazione del quadro clinico e del contesto socio-ambientale, in modo da meglio adeguare il progetto terapeutico-riabilitativo ad eventuali cambiamenti. Fornisce prestazioni sia di ordine sanitario (terapia farmacologia, psicoterapia, colloquio di sostegno, prescrizione, ecc.), sia di ordine sociale (pratiche amministrative, erogazione sussidio e borse di lavoro, indagini socio-ambientali, interventi di C.S.M. 10 rete e sul contesto familiare e sociale, sostegno ed inserimento lavorativo). Attività domiciliare Nei casi in cui l’utente non può accedere alla struttura, oppure quando è necessario incontrare la persona nel suo ambiente abituale per meglio coglierne i bisogni, ASL gli Operatori del Servizio si recano a domicilio, preservano in questo modo la continuità di intervento nel rispetto del programma terapeutico riabilitativo. Attività territoriale e di rete Rappresenta l’attività attraverso cui il CSM 3 crea e coordina quella rete sociale, costituita da tutte le agenzie/soggetti interessati direttamente o indirettamente alle problematiche inerenti alla salute mentale (Cooperative, Associazioni, imprenditoria locale, Amministrazioni, Scuole, Istituzioni, privato sociale, ecc.). Essa è finalizzata prevalentemente al reale accesso ai diritti di cittadinanza, attraverso il censimento, la conoscenza e l’utilizzo di tutte le risorse territoriali. C.S.M. 11 Attività di consulenza Rappresenta l’offerta del CSM di specifiche competenze, prevalentemente psichiatriche, psicologiche o sociali, a strutture pubbliche e private non psichiatriche, senza che da tale attività scaturisca necessariamente la presa in carico dell’utente. Attività di ricovero In caso di necessità e per brevi periodi di tempo, è possibile prevedere interventi di cura in condizione di degenza ospedaliera, sia volontaria sia obbligatoria. Attività di pronta disponibilità Rappresenta la costante disponibilità, notturna e festiva, di uno Psichiatra ed un Infermiere, per interventi di urgenza indifferibili che dovessero insorgere nel territorio di competenza. Costituisce, inoltre, lo strumento per un migliore monitoraggio delle richieste di ricovero, garantendo una azione di filtro e favorendo un contatto diretto tra CSM ed utenza anche in tali condizioni. 12 Attività correlata al servizio informativo Costituisce un valido ausilio per il controllo qualitativo degli interventi effettuati e per la diffusione della “cultura della valutazione”. Attività di formazione e aggiornamento professionale Oltre alla formazione continua “sul campo”, fondata prevalentemente sull’analisi e sull’elaborazione di quanto succede quotidianamente, sono previste forme di aggiornamento per figure professionali, nell’ambito di specifici programmi pianificati. Attività di documentazione e di ricerca E’ caratterizzata dalla divulgazione delle attività svolte e dalla realizzazione di progetti di ricerca scientifica. 13 Le sedi decentrate La notevole estensione del territorio, le particolari caratteristiche oro-geografiche e la carenza di collegamenti fra i vari paesi, hanno determinato la scelta di attivare ulteriori sedi decentrate, dislocate in sei comuni, in grado di erogare le stesse prestazioni offerte dalla sede centrale, al fine di ribadire la presenza costante del Servizio nell’ambito delle realtà locali. 14 CASTELLUCCIO VALMAGGIORE ROSETO VALFORTORE Km 20 Km 45 ORSARA BICCARI Km 15 Km 21 C.S.M. SEDE CENTRALE TROIA Km 39 Km 55 CENTRO DIURNO ITACA - TROIA Km 27 RESIDENZA IL CASTELLO PANNI SEDE DISTRETTUALE DELICETO RESIDENZA IL GIRASOLE ANZANO Km 20 CANDELA CENTRO DIURNO ARCOBALENO DELICETO Fig. 2. Schema organizzativo funzionale del C.S.M. 3 15 Le strutture semi residenziali Sono rappresentate dal Centro Diurno “Itaca” di Troia e da quello di Deliceto denominato “Arcobaleno”. Queste strutture sono frequentate da persone provenienti sia dalle istituzioni sia dal territorio, con problematiche di salute mentale molto differenti, e rappresentano il luogo dove si attuano programmi educativi, riabilitativi, di apprendimento di abilità sociali, di animazione, finalizzati alla risocializzazione e alla riappropriazione dell’autonomia, mediante attività ed iniziative svolte sia all’interno sia, soprattutto, all’esterno delle strutture. E’ prevista, inoltre, la promozione della formazione professionale finalizzata all’inserimento delle persone coinvolte nel mondo lavorativo e produttivo. La gestione delle strutture è attualmente affidata ad Operatori appartenenti a cooperative sociali di tipo A, con la supervisione del CSM 3, ma è prevista anche l’attiva partecipazione di familiari, volontari, maestri d’arte, accompagnatori e altri cittadini. 16 Le strutture residenziali Rappresentano l’alternativa al circuito manicomiale ed hanno finalità riabilitative tese al recupero funzionale e sociale degli ospiti, con l’obiettivo di far loro raggiungere il massimo livello possibile di autonomia personale, sociale e lavorativa. Si tratta di normali abitazioni dove si cerca di offrire l’opportunità di una vita quotidiana sovrapponibile a quella di qualsiasi altra persona, rispettando ritmi, desideri, sentimenti, paure, aspirazioni, inclinazioni, progetti, aspettative future, tenendo conto della malattia e con la stessa malattia. Il CSM dispone di due strutture residenziali, ubicate nei comuni di Panni e di Anzano di Puglia. La prima ha la possibilità di accogliere 10 ospiti, mentre la seconda 20. La procedura legata all’accreditamento istituzionale determinerà a breve un adeguamento a 14 unità la recettività di entrambe le strutture. E’ prevista, in futuro, una ulteriore evoluzione finalizzata alla riconversione della spesa relativa in “budget di cura” personalizzati. Attualmente la loro gestione è affidata ad Operatori appartenenti alla cooperativa sociale di tipo A “Futura”, con la supervisione e la compartecipazione del CSM 3. Anche in queste strutture è prevista l’attiva collaborazione di familiari, volontari, accompagnatori, maestri d’arte e altri cittadini, oltre ad agenzie pubbliche e private, presenti sul territorio, che offrono liberamente il loro coinvolgimento attivo. 17 Identikit del fruitore del CSM 3 Il fruitore del CSM 3 non deve essere necessariamente una persona con gravi problematiche di ordine psichiatrico, ma chiunque esprima un disagio tale da rendere difficoltoso o impossibile il raggiungimento di un sufficiente livello di integrazione e di “funzionamento” nel proprio ambiente familiare e/o sociale. L’ansia, i problemi familiari, la tristezza, l’insonnia, il disadattamento sociale, l’emarginazione, sono soltanto alcune delle condizioni che potrebbero essere affrontate rivolgendosi al CSM 3. Tali condizioni, di solito, vengono esplicitate con una richiesta di aiuto da parte dell’interessato e/o dell’ambiente circostante e presuppongono periodi di cura abbastanza brevi o, in altre occasioni, molto lunghi, a seconda delle circostanze. 18 Modalità di Accesso Le prestazioni offerte dal Centro Salute Mentale 3, vengono erogate in regime di libero accesso. Per una migliore funzionalità, ove possibile, si suggerisce la seguente procedura: 1. Contatto con il CSM 3 (Sede di Troia: tel. 0881 922054 – Sede di Deliceto: 0881 914008). 2. Consegna, esclusivamente nei casi dovuti e all’atto della prestazione, della relativa impegnativa compilata dal Medico di Base. 3. Pagamento del ticket, soltanto nei casi previsti. Calendario delle sedi decentrate del C.S.M. 3 Troia: tutti i giorni feriali ed i festivi in pronta disponibilità Biccari: 2° giovedì del mese Candela: 3° giovedì del mese Castelluccio Valmaggiore: 2° mercoledì del mese Deliceto: tutti i giorni feriali Orsara di Puglia: 4° giovedì del mese Roseto Valfortore: 1° giovedì del mese Alberona: 1° giovedì del mese N.B. Ad eccezione di Deliceto, le sedi decentrate sono ubicate nell’ambito delle strutture sanitarie della ASL FG. 19 La Cooperativa Sociale “FUTURA” Nasce nel dicembre 1988 ed è iscritta all’Albo regionale delle cooperative sociali. Inizia l’attività in favore di persone affette da disturbo mentale nel 1990, con l’apertura della residenza “Il Castello” di Panni e del Centro Diurno “Arcobaleno” di Deliceto. Successivamente, negli anni, consolida il proprio rapporto con il CSM 3 aggiudicandosi la gestione della residenza “Il Girasole” di Anzano di Puglia e del Centro Diurno “Itaca” di Troia. Nell’ambito delle attività svolte è stata da sempre impegnata nella ricerca di opportunità lavorative finalizzate all’inclusione sociale dei fruitori; a tale scopo opera una costante ricerca di soggetti pubblici e privati, disposti ad accogliere persone con disturbo mentale, per consentire percorsi di formazione e lavoro. E’ stata Ente attuatore, dal 1997 al 2000, del Progetto Horizon “In Volo”, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, dal Ministero del Lavoro e dall’ex Azienda USL FG/3, finalizzato alla ricerca di modelli innovativi, eventualmente riproponibili, in altri contesti dell’Unione Europea, per l’inserimento nel mondo lavorativo e produttivo da persone affette da disturbo mentale. L’attività svolta in tale settore avviene in completa sintonia con il CSM 3 di Troia, pur nel rispetto delle singole quanto necessarie autonomie decisionali che entrambi gli organismi si riconoscono a vicenda in ordine a particolari e specifiche competenze, fermo restando l’obiettivo comune dell’inclusione sociale delle persone coinvolte attraverso l’inserimento lavorativo. 20 L’Associazionismo e la cooperazione sociale di tipo B Nascono dalla realizzazione del Progetto Horizon “In Volo”, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, nell’ambito dell’iniziativa “Occupazione e Valorizzazione delle Risorse Umane”. Tale progetto ha rappresentato la sintesi di una proficua collaborazione ed integrazione tra istituzione pubblica, rappresentata dall’ex ASL FG/3 attraverso il Centro Salute Mentale 3 di Troia, e privato sociale, rappresentato dalla Cooperativa Sociale FUTURA. L’obiettivo è stato quello di ricercare modelli innovativi, eventualmente esportabili anche in altre realtà dell’U.E., per l’inserimento lavorativo di persone affette da disturbo mentale. Il progetto ha realizzato una serie di prodotti ed ha contribuito alla costruzione di una rete sociale nazionale, rappresentata da più soggetti, istituzioni, organizzazioni, cooperative, associazioni, coinvolte nel mondo della diversità e della salute mentale. 21 L’Associazione “Tutti in Volo ONLUS” E’ costituita da familiari e da persone affette da disagio/ disturbo mentale, oltre a qualsiasi altro soggetto sensibile alle problematiche inerenti in salute mentale. E’ una libera associazione di volontariato, apartitica ed apolitica senza fini di lucro, iscritta al n°. 790 del Registro generale dell’organizzazioni di volontariato della Puglia, ai sensi dell’art. 2 della Legge Regionale 16 Marzo 1994 n°11. L’Associazione persegue i seguenti obiettivi principali: • L’interesse generale della comunità alla promozione umana e sociale di persone in condizioni di disagio/disturbo mentale. • La lotta contro la discriminazione della persona affetta da disturbo/disagio mentale e il riconoscimento della sua dignità, della libertà, dell’autodeterminazione e del protagonismo. • La deistituzionalizzazione, intesa non come semplice deospedalizzazione, ma come processo di emancipazione che mira all’accesso a tutti diritti di cittadinanza, compreso quello al mondo del lavoro e della produzione. L’offerta di aiuto ai familiari che , spesso imponenti ad esercitare una gestione efficace, rischiano di essere travolti dalla difficoltà di approccio con disturbo mentale. • Il continuo stimolo delle istituzioni affinché aderiscono alle normative vigenti nell’ambito della salute mentale, in tutti i loro aspetti. L’associazione svolge le seguenti attività: aiuto a sostegno della prevenzione, cura e riabilitazione e del reinserimento sociale e produttivo di persone affette da disagio/ 22 disturbo mentale; informazione e formazione sulla salute mentale, utenti, familiari volontari, privato sociale, altri soggetti; produzione di eventi culturali di qualunque genere; sensibilizzazione a livello locale, regionale e nazionale delle istituzioni e di tutta la società civile; collaborazione con la rete dei servizi per la salute mentale, presente sul territorio. La Cooperativa Sociale “In Volo B ONLUS” L’esperienza maturata dalla gestione del Progetto Horizon “In Volo” ha portato alla costituzione di una cooperativa di tipo B, finalizzata all’inserimento lavorativo di persone affette da disturbo mentale. Attualmente questa Cooperativa ha avviato alcune attività produttive come la commercializzazione di prodotti alimentari tipici della Capitanata. Il “Rosso Suonato” (Vino rosso D.O.C.), il “Bianco da Legare” (Vino bianco), lo “Spumatto” (Spumante dry), lo “Schizzolio” (Olio Extravergine di Oliva Biologico certificato), i “Mattaralli” (taralli tipici pugliesi), la “Grappazza” (grappa di alta qualità), lo “Psiconcello”, (liquore e crema a base di limone), la “Picchiatella” (pasta fresca di semola di grano duro), sono solo alcuni esempi di quanto commercializzato. L’obiettivo finale è quello di promuovere e di consolidare un modello di sviluppo per la salute mentale basato sull’impresa sociale. L’impresa sociale, non è un’impresa con un po’ di sociale, 23 ma è una filosofia, un lavoro progettuale di attivazione e valorizzazione di più soggetti, di più risorse, di più sinergie, di più intelligenze. L’impresa sociale rappresenta l’intreccio tra mondo dell’assistenza e quello della produttività e del mercato, tra Pubblico e Privato. Include un modello basato sulla individuazione nel territorio di attività produttive possibili nell’ambito di uno sviluppo locale sostenibile, sulla formazione nei luoghi reali della produzione, sul lavoro, sul riconoscimento di un potere contrattuale del sociolavoratore, indipendentemente dalle sue condizioni psicofisiche, al fine di garantire a chiunque il reale accesso a tutti i diritti previsti dalla costituzione italiana, compreso quello del lavoro, ma troppo spesso disattesi nella quotidianità. 24 Info CSM - Sede Centrale di Troia Via S. Biagio Tel. 0881 922054 - Fax 0881 922011 www.tuttiugualituttidiversi.com [email protected] Orario di apertura: ore 7.30/14.00 dal Lunedì al Sabato ore 15.00/18.30 il Martedì ed il Giovedì. Dalle ore 19.30 alle ore 7.30 in regime di pronta disponibilità per l’intero ambito territoriale 7 giorni a settimana. CSM - Sede di Deliceto Via Fontana, 121 Telefax 0881 914008 www.tuttiugualituttidiversi.com Orario di apertura: ore 7.30/14.00 dal Lunedì al Sabato ore 15.00/18.30 il Martedì ed il Giovedì. Centro Diurno “Itaca” Via S. Biagio, 1 – 71029 Troia (FG) Tel. 0881 922055 - Fax 0881 922011 www.tuttiugualituttidiversi.com/Itaca.asp Orario di apertura: ore 8.00/16.00 dal Lunedì al Sabato Centro Diurno “Arcobaleno” Via Fontana, 121 – 71026 Deliceto (FG) Telefax 0881 914008 www.tuttiugualituttidiversi.com/deliceto.asp Orario di apertura: ore 8.00/16.00 dal Lunedì al Sabato 25 Residenza “Il Castello” Largo Annunziata, 20 – 71020 Panni (FG) Telefax 0881 965357 www.tuttiugualituttidiversi.com/Panni.asp Residenza “Il Girasole” Via Ricci, 1 – 71020 Anzano di Puglia (FG) Tel. 0881 982607 - Fax 0881 982605 www.tuttiugualituttidiversi.com/Anzano.asp Società Cooperativa Sociale “Futura” Via Vittorio Emanuele, 33 – 71020 Monteleone di Puglia (FG) Presidente Pompeo Colangelo Telefax 0881 983366 www.tuttiugualituttidiversi.com/futura.asp [email protected] Società Cooperativa Sociale “In Volo B – Onlus” c/o CSM 3 – Via S.Biagio, 1 – Troia (FG) Presidente: De Mauro Mauro Tel. 389 8070454 - 348 3108543 www.coopinvolo.it [email protected] Associazione “Tutti In Volo ONLUS” c/o CSM 3 – Via S.Biagio,1 – 71029 Troia (FG) Tel. 0881 922054 - Fax 0881 922011 www.tuttiugualituttidiversi.com/TuttiInVolo.asp 26 Testi Giuseppe Pillo Disegni Paola Marasco Rielaborazione vettoriale dei disegni Paolo Montanaro Prestampa Icaro Grafica